Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: gas

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proprietà di un  gas  che obbedisca alla statistica di Fermi o a quella di
differiscono assai poco dalle leggi classiche dei  gas  perfetti (deducibili in base alla statistica di Boltzmann)
alta di quanto corrisponderebbe alla equazione di stato dei  gas  perfetti, mentre, se vale la statistica di Bose-Einstein,
essa è più bassa. Tuttavia, se si considera un  gas  ordinario, il campo di temperatura e di pressione in cui
in cui si hanno già fortissime deviazioni dalle leggi dei  gas  perfetti, dovute all'azione delle forze intermolecolari e
(27) risulta che le divergenze dall'equazione classica dei  gas  perfetti tendono a scomparire, quando il parametro di
cioè nel caso limite di forte degenerazione, le leggi del  gas  degenere vengono a differire completamente dalle leggi
anche si esclude il caso che tra le molecole del  gas  si esercitino delle forze considerevoli, e cioè si
considerevoli, e cioè si considera il caso limite di un  gas  ideale, le molecole non si possono considerare indipendenti
anzi dire che meccanica statistica e teoria cinetica dei  gas  formino un insieme difficilmente divisibile. Alla voce gas
gas formino un insieme difficilmente divisibile. Alla voce  gas  si trova un cenno storico sui fondamenti della teoria
un cenno storico sui fondamenti della teoria cinetica dei  gas  e un'esposizione dei principali metodi di calcolo; viene
per riscaldamento si paghi L. 0.45 e che un m.3 di  gas  rendente 3800 calorie costi L. 0.75, si domanda, a parità
della temperatura assoluta definita da un termometro a  gas  perfetto nel modo seguente. Applicando la (19) al caso di
nel modo seguente. Applicando la (19) al caso di un  gas  perfetto, e tenendo conto della (16), si trova (trascurando
conseguenza una differenza nell'equazione di stato di un  gas  ideale (intendendosi con ciò un gas per il quale siano
di stato di un gas ideale (intendendosi con ciò un  gas  per il quale siano trascurabili le forze che si esercitano
teoria della radiazione del corpo nero considerata come un  gas  di fotoni (1925); successivamente Einstein riconobbe che il
di applicazione più generale, e svolse la sua teoria di un  gas  ideale le cui molecole obbediscano alla statistica di
o grande in confronto all'unità. Così, ad es., per un  gas  ideale monoatomico, costituito da N molecole alla
statistica di Boltzmann, la classica equazione di stato dei  gas  perfetti
proprietà elettriche dei metalli. Si trova infatti che il  gas  di elettroni, a cui sono dovute queste proprietà, si trova
di vista del tutto differente da quello che avrebbe un  gas  secondo le leggi classiche.
l'importanza delle nuove statistiche nell'applicazione ai  gas  ordinari è è piuttosto scarsa. La statistica di Fermi ha
equazione di stato deviano completamente dalle leggi dei  gas  perfetti, e obbediscono invece a quelle deducibili dalla
non è altro che il rapporto tra la costante R dei  gas  perfetti e il numero di Avogadro. Il valore di k è
a pensare che lo stato di eccitazione indotto in uno dei  gas  dalla luce possa trasmettersi all'altro gas, e precisamente
inoltre che in molte formule della teoria cinetica dei  gas  interviene la massa m delle singole molecole, ma nelle
è una semplice relazione tra l’indice di rifrazione di un  gas  ionizzato per le onde elettromagnetiche e la densità degli
anche la legge che i rapporti dei volumi di due o più  gas  che entrano in combinazione tra di loro sono sempre dei
dei gas. La teoria cinetica ammette infatti che un  gas  sia costituito da un numero enorme di molecole, in moto
elasticamente le une sulle altre. La proprietà dei  gas  di esercitare una pressione sopra le pareti del recipiente
come risultato dei numerosissimi urti delle molecole del  gas  contro le pareti del recipiente. Questo bombardamento delle
di racchiudere un  gas  formato da atomi e da elettroni in una cavità a pareti
rispetto a quella degli atomi, cosicchè si avrebbero due  gas  mescolati, i quali, anzichè tendere ad un equilibrio di
si trova che, per un  gas  ideale che obbedisca alla statistica di Fermi, il calore
che li costituiscono; e similmente si trovano anche nei  gas  alcuni ioni che hanno massa di questo ordine di grandezza.
e E. Wiechert, dell'esistenza, nella scarica elettrica, nei  gas  rarefatti, di corpuscoli carichi d'elettricità negativa
di grandezza richiesto dalla teoria cinetica dei  gas  per le dimensioni atomiche): le successive hanno raggi
legge di ripartizione delle velocità di Maxwell: in un  gas  alla temperatura T il numero di molecole, per le quali le
formulare nel modo seguente. Supponiamo che le molecole del  gas  siano riferite a un sistema di coordinate generali
trova così, p. es., che in un  gas  ideale che obbedisca alla statistica di Fermi, sia la
molecole sono quasi continuamente in contatto. Invece nel  gas  esse sono assai più distanziate tra di loro; ed in un gas
gas esse sono assai più distanziate tra di loro; ed in un  gas  sufficientemente rarefatto si può anzi considerare ciascuna
p. es., senza difficoltà, che se uno dei sistemi è un  gas  perfetto, contenente N molecole puntiformi, racchiuse in un
questa luce non viene propriamente « assorbita» dal  gas  ( cioè trasformata in calore) ma viene diffusa quasi
elettroni: p. es. la « statistica di Fermi», valida per un  gas  di elettroni, e in particolare per gli elettroni di
alla s a cella. Indicando con W l'energia totale del  gas  avremo allora la relazione
frequenze, ossia uno spettro continuo; è noto invece che i  gas  emettono spettri di righe, e di frequenza rigorosamente
Così, p. es., è ben noto che la pressione esercitata da un  gas  sulle pareti del recipiente che lo contiene è dovuta agli
che lo contiene è dovuta agli urti delle molecole del  gas  contro la parete stessa: ciascun urto trasmette un leggiero
molecole; e conseguentemente la pressione esercitata da un  gas  è anch'essa un fenomeno perfettamente regolare.
volta una soluzione parziale dal Maxwell, per il caso di un  gas  costituito da molecole puntiformi; la soluzione generale
dapprima al caso di un  gas  costituito da molecole che, per semplicità, ammetteremo
qualunque siano le condizioni della scarica, il  gas  che si trova nel tubo o i metalli di cui sono costituiti
muoversi, i quali possono in qualche modo assimilarsi a un  gas  di elettroni che permea gl'interstizî della struttura
(spintariscopio), sia facendo attraversare loro un  gas  soprassaturo di vapore acqueo, il quale si condensa, in
nello studio del passaggio della scarica elettrica nei  gas  rarefatti; precisamente nel fenomeno dei raggi catodici (v.
il tubo poiché essi producono una debole luminescenza del  gas  che attraversano; si riscontra in tal modo che i raggi
Infatti, un positrone in seno alla materia (sia pure a un  gas  rarefatto) si trova in presenza di un gran numero di

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