Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: esse

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 Esse  sono pertanto
si esprime dicendo che  esse  formano i coefficienti di una «sostituzione ortogonale».
 esse  si riducono alle due seguenti equazioni nelle funzioni
con ed ) a seconda che nel primo termine si prende : una di  esse  si ottiene dall'altra cambiando il segno a tutti i termini
dall'altra cambiando il segno a tutti i termini dispari:  esse  sono (scrivendone solo i primi due termini, e
imponiamo a ciascuna di  esse  di essere anticommutativa con : si ha, per la (241),
variazione finita di velocità diconsi impulsi o percosse.  Esse  si valutano mediante il rispettivo impulso istantaneo, vale
vale a dire mediante la variazione di quantità di moto da  esse  determinata; e l’equazione
nel nostro caso dovranno soddisfare ad  esse  le coordinate di tutti i punti della sfera.
di approssimazione zero corrispondenti a questi autovalori:  esse  sono date (v. § 39) da:
in prima approssimazione l'autovalore e a l'autovalore Ea,  esse  potranno scriversi sotto la forma:
funzioni si chiamano «funzioni associate di Legendre»  esse  sono, naturalmente, ortogonali nell'intervallo (— l, + 1),
(298), sono hermitiane al pari delle , e soddisfano anche  esse  (come si vede subito) le relazioni:
queste misure, ci limitiamo a esporre il principio su cui  esse  sono basate.
contemporanee A, B, C,... sono compatibili, se ognuna di  esse  è compatibile con tutte le altre.
non ha pertanto alcuna influenza sulle condizioni statiche:  esse  sono identiche a quelle valide per l’equilibrio assoluto.
dallo zero , il moto è accelerato o ritardato secondo che  esse  hanno segno uguale o contrario.
di queste funzioni sta nel fatto che  esse  sono soluzioni di una notevole equazione differenziale,
(α), ed appartenenti a due distinti autovalori λn, λm:  esse  soddisferanno identicamente le due relazioni
analiticamente le linee di forza, basta osservare che  esse  sono caratterizzate dalla condizione che lo spostamento
l’equilibrio,  esse  dovranno essere eguali e direttamente opposte, avendo per
Se invece vogliamo dir qualche cosa dell'interno di  esse  siamo necessariamente costretti a ricorrere ad ipotesi
sopra l'interno delle stelle sono pertanto assai incerte;  esse  però concordano nel fatto che nell'interno delle stelle la
come grandezze fisiche, l’intuizione fondamentale che  esse  rispecchiano l’attitudine a percorrere del cammino e
due linee d’azione coincidono, coincide manifestamente con  esse  anche la linea di azione del vettore applicato v 1 + v 2 ,
e, di solito, l’impiantito del ponte sottostante è ad  esse  assicurato per mezzo di robusti tiranti, verticali ed
di queste equazioni scompare quando si tenga presente che  esse  si riferiscono non alle grandezze fisiche e ma ai loro
antisimmetriche del tipo (392'), che chiameremo :  esse  corrispondono tutte, in approssimazione zero,
rigido è sollecitato da 4 forze normali alle facce, ad  esse  proporzionali e tutte dirette verso l’interno o tutte verso
z rispettivamente, e ricerchiamo anzitutto gli operatori ad  esse  corrispondenti.
la prima delle quali è quella chiamata «di risonanza»;  esse  si addensano verso un limite superiore, che è l'energia di
un asse, si facciano equilibrio è necessario e basta che  esse  abbiano momento risultante nullo rispetto a quest’asse.
queste forze affinché, spostando comunque il solido,  esse  seguitino a farsi equilibrio (equilibrio astatico) ?
 Esse  furono proposte, indipendentemente e quasi
tutte le possibili sollecitazioni equilibranti: ma  esse  bastano a riconoscere che ogni sollecitazione siffatta
rotazione determinato (nel modo ora detto) da ciascuna di  esse  intorno all’altra.
osservazioni di questo genere in molti osservatori;  esse  furono iniziate in America da Breit e Tuve; e tra i primi a
rispetto a t dei versori fondamentali mobili i, j, k.  Esse  sono fra loro legate da certe tre equazioni vettoriali, che
esprimono il principio di indeterminazione per i fotoni:  esse  sono, come si vede, conseguenze puramente matematiche del
quante si vogliano sezioni parallele alla base;  esse  sono tutte eguali. I rispettivi centri di gravità sono
potrebbe sempre scegliere un τ abbastanza piccolo, perché  esse  fossero rappresentabili sotto la forma (2) con una
in luogo delle quattro , due coppie di funzioni , legate ad  esse  dalle seguenti relazioni
il numero delle forze agenti sopra un punto materiale P,  esse  sono sempre sostituibili, nei riguardi del moto del punto,
al caso delle N particelle elementari, diremo che  esse  sono «statisticamente indipendenti» se la P ha la forma
non essere statisticamente indipendenti, anche se tra  esse  non agiscono forze: è questa una considerazione assai

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