Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: due

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 due  equazioni del tipo B e, quindi, due vettori a e due
due equazioni del tipo B e, quindi,  due  vettori a e due moltiplicatori λ. Le condizioni
due equazioni del tipo B e, quindi, due vettori a e  due  moltiplicatori λ. Le condizioni dell’equilibrio saranno
 due  autofunzioni yn, ym, della (14), relative alle condizioni
della (14), relative alle condizioni (α), ed appartenenti a  due  distinti autovalori λn, λm: esse soddisferanno
autovalori λn, λm: esse soddisferanno identicamente le  due  relazioni
pure sono evidentemente permutabili  due  o due
pure sono evidentemente permutabili due o  due 
 due  espressioni rappresentano approssimativamente due diversi
due espressioni rappresentano approssimativamente  due  diversi integrali della (294).
il prodotto di  due  matrici non è commutativo, eccettuato il caso che i due
di due matrici non è commutativo, eccettuato il caso che i  due  operatori corrispondenti siano permutabili, nel qual caso
corrispondenti siano permutabili, nel qual caso pure le  due  matrici sono permutabili.
alle  due  variabili a e b due altre k, σ date da
alle due variabili a e b  due  altre k, σ date da
zero, cioè trascuriamo l'interazione tra le  due  particelle. Possiamo allora considerare ciascuna di esse
(prescindere cioè dalla sovrapposizione spaziale dei  due  sistemi) e, in uno stato stazionario, attribuire alla prima
, alla seconda una (dove , come al solito, rappresentano  due  gruppi di quattro numeri quantici, ed l, 2, due gruppi di
due gruppi di quattro numeri quantici, ed l, 2,  due  gruppi di quattro coordinate): queste autofunzioni
di quattro coordinate): queste autofunzioni soddisfano le  due  equazioni
che se le  due  pareti sono prive di attrito, ciascuna di esse è atta ad
ai componenti F x ', F y ', della forza attiva. Ma se le  due  pareti hanno un coefficiente di attrito (anche diverso
l’una dall’altra) e se fissiamo per O, nel piano Ox'y ',  due  direzioni quali si vogliano r ed s non esterne
r ed s non esterne rispettivamente ai coni di attrito delle  due  pareti in O, possiamo considerare la F decomposta nei suoi
pareti in O, possiamo considerare la F decomposta nei suoi  due  componenti F r e F s, e le due pareti sono atte ad
la F decomposta nei suoi due componenti F r e F s, e le  due  pareti sono atte ad esplicare due reazioni direttamente
F r e F s, e le due pareti sono atte ad esplicare  due  reazioni direttamente opposte a codesti due componenti.
ad esplicare due reazioni direttamente opposte a codesti  due  componenti.
Componendo  due  moti rotatori quali si vogliano, otterremo sempre un moto
rigido (n. 3). Esaminiamo qui il caso, in cui gli assi dei  due  moti che si vogliono comporre, passino entrambi per un
punto Ω, il quale sarà perciò fisso in ciascuno dei  due  moti. Sceltolo come punto di riferimento ed indicate con
come punto di riferimento ed indicate con ω1, e ω2, le  due  velocità angolari vettoriali, avremo per le velocità di un
avremo per le velocità di un punto qualsiasi P nei  due  moti le espressioni
: di qui i  due  valori di , corrispondenti ai due valori 1,2 dell'indice s,
: di qui i due valori di , corrispondenti ai  due  valori 1,2 dell'indice s,
ordine del determinante, si possono fissare arbitrariamente  due  delle quattro a, e ricavare le altre due: le (293) hanno
quattro a, e ricavare le altre due: le (293) hanno quindi  due  soluzioni linearmente indipendenti, che corrispondono alle
soluzioni linearmente indipendenti, che corrispondono alle  due  possibili orientazioni dello spin. Prenderemo come
le matrici a  due  righe e inoltre le tre matrici (a due righe e due colonne)
le matrici a due righe e inoltre le tre matrici (a  due  righe e due colonne) , definite al § 45, e che ora per
matrici a due righe e inoltre le tre matrici (a due righe e  due  colonne) , definite al § 45, e che ora per comodità
sommatoria doppia, i sei termini in cui si possono riunire  due  a due nel modo seguente. Si considerino p. es. i due
doppia, i sei termini in cui si possono riunire due a  due  nel modo seguente. Si considerino p. es. i due termini : in
due a due nel modo seguente. Si considerino p. es. i  due  termini : in virtù delle (236) essi si possono scrivere .
problemi concreti, si deve disporre delle  due  costanti c1, c2 in modo che la y soddisfi a due altre
delle due costanti c1, c2 in modo che la y soddisfi a  due  altre condizioni imposte dal problema: p. es., che in un
ne resta univocamente determinata), oppure che la y assuma  due  dati valori in due dati punti a, b, o che passino due
determinata), oppure che la y assuma due dati valori in  due  dati punti a, b, o che passino due determinate relazioni
due dati valori in due dati punti a, b, o che passino  due  determinate relazioni tra i valori della y e della in a ed
determinano univocamente la funzione y. Generalmente i  due  punti a e b sono sull'asse reale e sono i due estremi
i due punti a e b sono sull'asse reale e sono i  due  estremi dell'intervallo entro il quale interessa la
di condizioni agli estremi. A noi interessano sopratutto i  due  tipi seguenti di condizioni agli estremi:
di spin si riduce, in sostanza, a un gruppo di  due  costanti e (corrispondenti rispettivamente ai due valori ±
gruppo di due costanti e (corrispondenti rispettivamente ai  due  valori ± l della variabile ) cosicchè si può scrivere,
può scrivere, indicando con s un indice che può assumere i  due  valori ± l,
 Due  gravi vengono lanciati dalla sommità di una torre colla
dalla sommità di una torre colla stessa velocità, ma sotto  due  diversi angoli di proiezione α1, α2. Si constata che i due
due diversi angoli di proiezione α1, α2. Si constata che i  due  gravi vanno a cadere nello stesso posto. Si domanda
per  due  masse . simmetriche rispetto al piano z = 0, le m i, x i, y
segno opposto. Perciò i termini delle sommatorie si elidono  due  a due.
 due  componenti spesso anche i due scalari diconsi accelerazione
due componenti spesso anche i  due  scalari diconsi accelerazione tangenziale e,
si definisce la indipendenza, di  due  monomi ξ e η in due variabili x e y.
si definisce la indipendenza, di due monomi ξ e η in  due  variabili x e y.
idrogenoidi ed ai metalli alcalini, si osservi che ai  due  valori del quanto interno j corrispondono due livelli
che ai due valori del quanto interno j corrispondono  due  livelli energetici leggermente diversi. Difatti,
per questo fatto l'energia potenziale : quindi alle  due  orientazioni che può assumere lo spin corrispondono i due
due orientazioni che può assumere lo spin corrispondono i  due  valori
innanzi tutto che queste tre osservabili sono incompatibili  due  a due: difatti si ha p. es.
analogo a quello dell'ottica. Consideriamo perciò  due  diverse soluzioni normalizzate (indipendenti),,
in generale (1) In casi di degenerazione potranno le  due  energie essere uguali: anche in tal caso però richiederemo
di onde della stessa frequenza ma di direzione diversa. a  due  diversi valori dell'energia ed a due impulsi differenti e
direzione diversa. a due diversi valori dell'energia ed a  due  impulsi differenti e (ci limitiamo, per semplicità di
e (ci limitiamo, per semplicità di esposizione, al caso di  due  sole componenti, ma è immediata l'estensione ad un numero
numero qualsiasi): formiamone una combinazione lineare (con  due  coefficienti costanti )
distinguere tra loro i  due  stati dell'atomo, corrispondenti alle due orientazioni
tra loro i due stati dell'atomo, corrispondenti alle  due  orientazioni dello spin, basta aggiungere alla indicazione
esso può assumere, nel caso che consideriamo, soltanto i  due  valori (semi interi) se , e se l = 0: in quest'ultimo caso,
caso, del resto, non vi è luogo a considerare le  due  orientazioni dello spin come corrispondenti a due stati
le due orientazioni dello spin come corrispondenti a  due  stati distinti dell'atomo, perchè, essendo nullo il vettore
p (ed anche, in conseguenza, il campo magnetico), le  due  orientazioni che può assumere lo spin non sono fisicamente
punto di vista mnemonico, che scrivendo, come si è fatto, i  due  fattori e nell'ordine corrispondente a quello della (26), i
fattori e nell'ordine corrispondente a quello della (26), i  due  indici m e n figurano nello stesso ordine nei due membri, e
(26), i due indici m e n figurano nello stesso ordine nei  due  membri, e l'indice di sommatoria resta in mezzo ad essi).
esprimenti che i vettori i, j, k , sono unitari e a  due  a due ortogonali:
esprimenti che i vettori i, j, k , sono unitari e a due a  due  ortogonali:
il numero n - 1 dei tiranti (supposti sempre equidistanti a  due  a due) risulta
le (399) e le (400) si trova che, per i = l, 2, 3, le prime  due  equazioni sono identicamente soddisfatte e le altre due
due equazioni sono identicamente soddisfatte e le altre  due  equivalgono (supponendo, come faremo (1) Il caso
restano arbitrarie: per i = 4 si trova invece dalle prime  due  equazioni, e dalle altre due . In conclusione si ha:
4 si trova invece dalle prime due equazioni, e dalle altre  due  . In conclusione si ha:
alla prima delle  due  equazioni (10), che esprimono l'annullarsi delle due
delle due equazioni (10), che esprimono l'annullarsi delle  due  componenti tangenziali della velocità di C, si dovrà
e poiché i tre assi sono in sostanza tre rette, a  due  a due ortogonali, prese ad arbitrio per un punto qualsiasi
e poiché i tre assi sono in sostanza tre rette, a due a  due  ortogonali, prese ad arbitrio per un punto qualsiasi dello
decomporre in tre moti rettilinei secondo tre rette a  due  a due ortogonali quali si vogliono.
decomporre in tre moti rettilinei secondo tre rette a due a  due  ortogonali quali si vogliono.
valore assoluto del trinomio invariante di un sistema di  due  vettori è uguale al sestuplo del volume del tetraedro
è uguale al sestuplo del volume del tetraedro costruito sui  due  vettori.
il primo e l'ultimo termine dipendono solo da r, gli altri  due  solo da e da : quindi l'equazione si spezza nelle due
altri due solo da e da : quindi l'equazione si spezza nelle  due 
 Due  anelli P, Q sono scorrevoli (senza attrito) lungo un
di data lunghezza, e di peso trascurabile, attaccato a  due  punti A, B.
- Il risultante è puramente normale (ai piani delle  due  aree) e vale 2π fv 2 σ (σ misura di ciascuna delle due
due aree) e vale 2π fv 2 σ (σ misura di ciascuna delle  due  aree, v densità).
esterna delle forze direttamente applicate ad essa e delle  due  reazioni Φ A e Φ B, provenienti dal collegamento coi nodi
A e Φ B, provenienti dal collegamento coi nodi A, B: queste  due  reazioni diconsi gli sforzi esercitati dai due nodi
A, B: queste due reazioni diconsi gli sforzi esercitati dai  due  nodi sull’asta;
al caso di due. Data una funzione sviluppabile di  due  variabili
A  due  punti P e Q sono applicati due sforzi (forze eguali e
A due punti P e Q sono applicati  due  sforzi (forze eguali e direttamente opposte) Φ e - Φ . Si
la componente di - Φ secondo PQ, o ancora la intensità dei  due  sforzi, valutata positivamente quando si tratta di
ad arbitrari spostamenti elementari δP, δQ dei  due  punti, il lavoro complessivo degli sforzi si riduce a φδl.
in equilibrio formati da  due  o tre vettori. - Consideriamo ora i sistemi equilibrati (n.
ora i sistemi equilibrati (n. 40) costituiti da  due  o da tre vettori (non nulli, beninteso).
noti che, poichè s può assumere solo  due  valori, esistono solo due «funzioni », ossia coppie ():
che, poichè s può assumere solo due valori, esistono solo  due  «funzioni », ossia coppie (): supporremo tali «funzioni»
il caso già studiato della coppia (in particolare di  due  vettori direttamente opposti) le lunghezze dei due vettori
di due vettori direttamente opposti) le lunghezze dei  due  vettori sono diseguali; sia, ad es., v 1 > v 2.
dei meccanismi ha importanza il movimento relativo di  due  figure F, F' liberamente girevoli attorno a due centri
relativo di due figure F, F' liberamente girevoli attorno a  due  centri fissi O ed O' rispettivamente.
Siano dati in un piano  due  vettori ruotanti aventi eguali frequenze; se i due vettori
un piano due vettori ruotanti aventi eguali frequenze; se i  due  vettori hanno lo stesso verso, la loro risultante è un
alternativo ed in un vettore ruotante (che si annulla se i  due  vettori ruotanti componenti hanno grandezza eguale).
equilibrio stabilito, l’angolo dei  due  tratti di filo, che concorrono in P, deve rimanere bisecato
dalla direzione della forza applicata; analogamente per i  due  tratti concorrenti in Q.
più generale sistema di  due  soli vettori applicati in O, O', che rispetto ad O abbia il
risultante M, si otterrà aggiungendo a v' e -v' altri  due  vettori applicati in O ed O' e costituenti un sistema
un sistema equilibrato, vale a dire (Cap. I, n. 52)  due  vettori direttamente opposti w e - w, e aventi, perciò,
di azione la a. Al variare della intensità w di codesti  due  vettori aggiuntivi, si otterranno appunto infiniti sistemi
aggiuntivi, si otterranno appunto infiniti sistemi di  due  vettori soddisfacenti al nostro enunciato; ed è manifesto
nella costruzione indicata, dapprincipio sul piano ϖ, i  due  vettori costituenti una coppia di momento M, in una
allo spazio hilbertiano la formula (2): prodotto scalare di  due  vettori f, g, rappresentanti le funzioni f(x), g(x), o
le funzioni f(x), g(x), o prodotto scalare delle  due  funzioni è il numero
considerare il caso più semplice possibile, cioè quello di  due  punti materiali liberi P 1 e P 2, sollecitati, lungo la
P 1 e P 2, sollecitati, lungo la loro congiungente, da  due  forze direttamente opposte (repulsive o attrattive)Fe - F.
(repulsive o attrattive)Fe - F. Il sistema di codeste  due  forze soddisfa manifestamente alle condizioni cardinali e,
alle condizioni cardinali e, ciò non di meno, i  due  punti non sono certamente in equilibrio, perché su ciascuno
un sistema di  due  vettori sia equivalente ad un unico vettore è necessario e
equivalente ad un unico vettore è necessario e basta che i  due  vettori giacciano in uno stesso piano, senza essere
ad un sistema di  due  equazioni del 1° ordine in due funzioni incognite di una
ad un sistema di due equazioni del 1° ordine in  due  funzioni incognite di una sola variabile; p. es., se Z non
rapporto di similitudine λ (di  due  generici segmenti omologhi) si può in particolare
interpretare come il rapporto delle lunghezze dei  due  pendoli. Donde sotto forma espressiva: Le du rate di
Donde sotto forma espressiva: Le du rate di oscillazione di  due  pendoli simili stanno tra loro come le radici quadrate
Una gomena è attaccata a  due  punti A, B posti al medesimo livello. Il suo carico consta
A, B posti al medesimo livello. Il suo carico consta di  due  cunei uguali, a forma di triangoli rettangoli,
disposti rispetto alla verticale mediana in guisa che  due  cateti siano orizzontali, uguali ciascuno a ½ AB, e abbiano
i  due  ellissoidi, essendo omotetici rispetto al centro comune,
entrambe le corde AA' e BB'. Ciò implica l'uguaglianza dei  due  segmenti AB, A'B' e, quindi, dei valori assoluti (15),
dei valori assoluti (15), (15') delle attrazioni su P dei  due  elementi considerati.

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