Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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c designa un  certo  numero puro.
si vogliono punti materiali, sollecitati ciascuno da un  certo  sistema di forze, si dicono meccanicamente simili se: 1°.
punti corrispondenti dei due sistemi stanno fra loro in un  certo  rapporto costante μ.
ogni M' appartenente ad un  certo  intorno di M (e non coincidente con M).
primo problema è immediatamente risolubile, almeno in un  certo  senso, con sole derivazioni; giacché se
n' è fisso ed n assume tutti i valori interi da un  certo  valore in poi.
consegue, essendo f un  certo  coefficiente, il quale può a priori dipendere dalla
ha nel frattempo descritto un  certo  arco di curva, di ampiezza angolare Θ (rispetto ad Ω) che
tale disuguaglianza è  certo  verificata dalle nostre T A e T B. Noi le abbiamo infatti
nei casi in cui esiste, in quanto non è altro che un  certo  lavoro (n. 6).
pensare che i nuclei di due isotopi differiscano per un  certo  numero di elettroni e per altrettanti protoni, oppure
(secondo l'ipotesi oggi più generalmente ammessa) per un  certo  numero di neutroni. Comunque insomma si concepiscano i
sistema, mantenuto a una data temperatura T, si trovi in un  certo  stato quantico (probabilità proporzionale ad e -w/kT);
poi è dato un  certo  numero n di vettori nello spazio funzionale , tutti i
che, ad ogni valore di un parametro t, compreso in un  certo  intervallo da t 0, a t 1, corrisponda un vettore
rispettive coordinate lagrangiane debbono soddisfare ad un  certo  numero di relazioni (dipendenti o no dal tempo) del tipo
per un sistema rigido S, in un dato intervallo di tempo, un  certo  moto rispetto ad una certa terna di riferimento Ωξηζ, può
in ogni caso la durata del moto si potrà suddividere in un  certo  numero di intervalli parziali, in ciascuno dei quali la ω
dei casi pratici) la resistenza da vincere oltrepassa un  certo  limite, non si può più contare sopra un trascinamento
ogni elettrone può considerarsi legato a un  certo  atomo e non può perciò contribuire al trasporto
del corpo. Invece si ritiene che nei metalli si abbia un  certo  numero di elettroni liberi di muoversi, i quali possono in
anche al caso in cui la f (Q|λ) abbia entro S per un  certo  valore λ0 di λ un punto P di infinito.
ogni moto traslatorio è caratterizzato da un  certo  vettore, funzione esclusivamente del tempo, che istante per
senza pericolo aumentare il peso dell’uomo al di là di un  certo  limite.
facciamo in modo che il potenziale si annulli in un  certo  punto P, del campo e designamo con P (x, y, z) un punto
fatto pei vettori) che ad ogni valore di t (compreso in un  certo  intervallo) corrisponda un puntoP. Diremo, naturalmente,
del problema impongono alla particella di restare entro un  certo  spazio S: allora evidentemente si può integrare l'equazione
essendo un operatore simmetrico, se in un  certo  istante t è simmetrica (o antisimmetrica) tale risulta
ora che la perturbazione duri soltanto per un  certo  intervallo di tempo, da 0 a , mentre per e sia : supponiamo
tuttavia questa coincidenza si deve ritenere, in  certo  modo, fortuita.
e derivabili (entro il campo C per le x, y, z ed entro un  certo  determinato campo di variabilità per ).
Con tale intesa, si ha sicuramente c > 0, ed è quindi  certo  finito il raggio di curvatura in P:
per asse Ox; supponiamo che il piano di ruoti di un  certo  angolo α e cerchiamo quale sia il volume V, generato da σ
evitando lunghe perifrasi. P. es., diremo che su un  certo  elemento di superficie «arriva un fotone», invece di dire
similmente, l'espressione «trovare un fotone in un  certo  elemento di volume dS» significa «riempire dS di materia
posto, è evidente che se, in un  certo  intervallo di tempo Δt, l’anomalia Θ di P varia di ΔΘ,
 Certo  la conclusione non appare tale da costituire una base
in serie di potenze, di una variabile , cioè sia, entro un  certo  cerchio di convergenza,
fn (che caratterizzano una funzione f rispetto a un  certo  sistema di funzioni ortogonali) come elementi di una
che ad ogni punto P di una linea l corrisponda un  certo  vettore, unico e determinato, v(P). Abbiamo così un vettore
decomposto, in infiniti modi diversi, nella somma di un  certo  numero n di vettori: se v = B - A basta fissare ad arbitrio
punto P variabile in S, da un parametro λ variabile in un  certo  intervallo Λ. Se essa è finita, e continua sia rispetto a Q
tenendo fissa a e dando ad n tutti i valori interi da un  certo  valore in poi, si ottiene una successione di termini. In
noto che in un sistema contenente un  certo  numero di corpuscoli identici (quali, p. es., gli elettroni
per gli sforzi esercitati su σ dalla parte PB di S un  certo  risultante Φ e, rispetto al punto P, un certo momento
PB di S un certo risultante Φ e, rispetto al punto P, un  certo  momento risultante Γ, l'uno e l'altro finiti e determinati
al quale sono stati ricavati T A, T B dalle (16') e (14)] è  certo  più piccolo di . ζ1, sicché si ha necessariamente
che la velocità angolare, con cui la sfera ruota, superi un  certo  limite, perché un punto pesante possa trovarsi su di essa
la torsione τ diversa da zero in P. Con ciò, il termine cτ:  certo  prepondera, per Δs abbastanza piccolo, sul prodotto
nelle autofunzioni di un o. l. incompleto si può in  certo  modo assimilare ad una degenerazione, considerando
dalla teoria della relatività che, se rispetto ad un  certo  sistema di riferimento, che diremo fisso, esiste un campo
che P sia finita in tutto l'intervallo considerato è poi  certo  soddisfatta se uno dei coefficienti, p. es., si annulla
angolare prefissata ω), un altro albero O, vincendo un  certo  complesso di resistenze, di cui indicheremo con γ il
l’intera durata del moto potrà immaginarsi suddivisa in un  certo  numero di tratti di tempo, in ciascuno dei quali il moto o
risultante M'a; ma, siavi o no attrito agli appoggi è  certo  che ogni singola Φ, che non sia nulla, è diretta da quella

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