Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: angoli

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7. -  Angoli  di Eulero.
triangoli IAB, IDC sono eguali, tali essendo (oltre agli  angoli  in I opposti al vertice) gli angoli in B e in C e i lati
essendo (oltre agli angoli in I opposti al vertice) gli  angoli  in B e in C e i lati AB, CD per la definizione stessa
i due  angoli  di proiezione, ove si indichi con O il centro di σ, son
O il centro di σ, son dati rispettivamente da e che, come  angoli  alla base del triangolo isoscele OQQ', risultano uguali.
tre  angoli  Θ, φ, ψ, così definiti, chiamansi angoli di Eulero della
tre angoli Θ, φ, ψ, così definiti, chiamansi  angoli  di Eulero della terna Ωξηζ (o di ogni terna parallela ad
la diffusione (se chiamiamo gli  angoli  formati con gli assi coordinati dalla direzione nella quale
resta indeterminata, cosicché tali risultano altresì gli  angoli  φ e ψ. Si conserva per altro determinata la somma di
Si conserva per altro determinata la somma di codesti due  angoli  (in questo caso complanari), giacché essendo risulta,
rispetto ad Ωξηζ. Questo caso di indeterminazione degli  angoli  φ e ψ si può ravvicinare a, quello della indeterminazione
segnati due orli obliqui, inclinati rispettivamente degli  angoli  α e α': da una parte e dall’altra della verticale.
corrisponde al passaggio dalla posizione individuata dagli  angoli  Eulero Θ, φ, ψ a quella individuata dagli angoli Θ + d Θ, φ
dagli angoli Eulero Θ, φ, ψ a quella individuata dagli  angoli  Θ + d Θ, φ + dφ, + ψ + dψ. Dalla stessa definizione di
Θ + d Θ, φ + dφ, + ψ + dψ. Dalla stessa definizione di  angoli  di Eulero discende (n. 32) che l’incremento d Θ dell’angolo
b le lunghezze dei lati di un parallelogrammo, φ uno degli  angoli  interni, con che i quadrati l 2, l'2 delle diagonali
Ω), pensando che tutto si riduce a spostare l’origine degli  angoli  α e α + β = kα.
di una torre colla stessa velocità, ma sotto due diversi  angoli  di proiezione α1, α2. Si constata che i due gravi vanno a
Θ0, φ0, ψ0 denotano gli  angoli  di Eulero della posizione iniziale del sistema rigido. È
gli  angoli  di Eulero, presi rispettivamente negli intervalli (31),
3 per determinare l'orientazione degli assi (p. es. gli  angoli  di Eulero).
in tal caso la regione piana comune ai due  angoli  di attrito è un triangolo P 2 AB tale che la verticale di
OY' di OY e immaginando proseguito il moto di AB negli  angoli  e si conclude che l’intero moto (evidentemente periodico
rapporto dei lati OC = ρ è eguale a quello dei seni degli  angoli  opposti:
incognite principali del problema, assumiamo gli  angoli  α1 α 2,..., αn-1 che codeste aste (orientate ciascuna nel
Per utilizzare nelle deduzioni gli  angoli  di Eulero è necessario esprimere per mezzo di essi i nove
γi. A tale scopo notiamo che la terna Oxyx cui spettano gli  angoli  di Eulero Θ, φ, ψ si può immaginare ottenuta eseguendo
fatta, da codesta eventualità particolare, gli  angoli  di Eulero di un sistema rigido in moto rispetto ad una
particolare a far saltare bruscamente qualcuno degli  angoli  di EULERO dall’uno all’altro dei suoi valori estremi, senza
raggio R del foro, che è dato da , ovvero, trattandosi di  angoli  piccoli,
e la direzione OD dell'elettrone di rimbalzo, cioè tra gli  angoli  θ e θ' (fig. 3). Se invece di scrivere la relazione (6) tra
allarelativa normale. Si ottengono così nel piano due  angoli  di attrit o, i quali hanno comune un certo quadrangolo ABCD
un punto comune col quadrangolo (o triangolo) comune ai due  angoli  di attrito.
piuttosto che in ogni caso, ove si introducano gli  angoli  di Eulero (Cap. III; nn. 31-34) prendendo per origine il
sia il verso dei singoli sforzi) dalle tangenti degli  angoli  d’inclinazione α1, α 2,..., αn-1 cosicché le componenti
Il tiro vien fatto in piano verticale normale al muro sotto  angoli  diversi, ma colla stessa velocità iniziale v 0. A quale
TPM, appare immediatamente che il triangolo OIP ha i due  angoli  in O e in P eguali. Infatti l'angolo in P è il complemento
la linea dei nodi nel sistema di riferimento che, per gli  angoli  di Eulero , si è fissato al n. 18.
il punto più vicino alla parete della regione comune ai due  angoli  di attrito è manifestamente l’intersezione C del lato
assumere con l’origine nel centro O. Se Θ, φ e ψ sono gli  angoli  di Eulero (Cap. III, nn. 31-34) che determinano codesta
dalla stessa parte della linea di azione di v, cosicché gli  angoli  e hanno lo stesso verso. Perciò risulta veramente v Λ v 1 =
possono così determinare i veri valori (nello spazio) degli  angoli  θ e θ', e si trova che soddisfano la (9), entro i limiti
Di qui risulta che il quadrangolo OAIB, avendo due  angoli  opposti retti, è iscrittibile cosicché il segmento AB è, in
dei nodi (misurata nel verso destrorso rispetto a z). I due  angoli  φ o ψ aventi entrambi il carattere di un’anomalia, sono
b). E se si calcola come si devono distribuire nei diversi  angoli  di deviazione le particelle di un fascetto di raggi a, si

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