Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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tale risulta anche e quindi : dunque la al tempo t + dt ha  lo  stesso carattere di simmetria o antisimmetria che ha la al
punto di Σ, a la sua accelerazione ed F la forza totale che  lo  sollecita, e d’altro canto, sono m', a', F', gli analoghi
prestazione di una locomotiva (cioè  lo  sforzo di traino di cui essa è capace) non può superare una
all'autovalore F(A'), ma non è normalizzata: perchè  lo  sia, occorre dividerla per
il che, per strade in buono stato, supera notevolmento  lo  sforzo di regime. Per le strade cattive, la minima trazione
effettiva, su cui cioè il vettore t non sia costante; e  lo  supporremo funzione dell’arco s, finita, continua e
allo «schema K». Particolare interesse ha, come vedremo,  lo  schema (dove è l'energia): in questo schema evidentemente
 Lo  schema dei livelli energetici si presta ad interpretare —
Per  lo  più, si ammette a priori che i due effetti si sommino Cfr.
si fosse supposto invece  lo  spin antiparallelo all'asse z, cioè , si sarebbe giunti a
interne e le reazioni vincolati conservino durante il moto  lo  stesso comportamento, che le caratterizza in istato di
al solito, , e l'integrale si intende esteso a tutto  lo  spazio delle q. Come si vede, a un determinato stato dei
si può dire che il vettore ha la stessa direzione e  lo  stesso verso della tangente alla linea l nel punto P
all’uopo  lo  sviluppo di Taylor, di cui già ci siamo valsi al n. 75, ed
La forma della funzione che si addice a ciascun caso (ossia  lo  «stato» del sistema) dipende, come si vedrà meglio nel cap.
che la F è ortogonale al dP. Poiché ciò vale qualunque sia  lo  spostamento elementare dP sulla superficie equipotenziale,
si traduce in una proprietà notevole della matrice che  lo  rappresenta (in un qualunque sistema di assi). Infatti, si
il quale cioè sia diretto verso l’esterno, la reazione e  lo  spostamento formano un angolo acuto e il lavoro è positivo;
esempio secondo cui la forza F tende a far ruotare la vite.  Lo  spostamento d’ogni punto si può scindere in due:
 lo  scopo nostro, basta del resto notare che, data la genesi
avrà luogo in B; d’altra parte, affinché possa cominciare  lo  scorrimento del mozzo rispetto all’asse, è d’uopo che la
la (6) stessa mostra che, al tendere di uno di essi a zero,  lo  stesso segue per l'altro. Ne risulta, passando al limite,
che corrisponde all’annullarsi di r + δ ovvero di ρ + δ,  lo  stesso accade per il centro di curvatura del profilo
il sistema totale siano indipendenti tra di loro (e cioè  lo  stato in cui si trova uno di essi non sia influenzato dallo
se invece i sistemi parziali sono distribuiti entro  lo  stesso volume, come, p. es., gli atomi o le molecole di un
calcolo effettivo dell’integrale vettoriale I, o, ciò che è  lo  stesso, delle sue tre componenti I x, I y, I z, si possono
applicazione, ma anche dalla legge temporale con cui esso  lo  descrive.
spesso nella meccanica quantistica si indicano con  lo  stesso simbolo una osservabile e il suo operatore (o la
U, dobbiamo inferirne, nel caso presente, che, in tutto  lo  spazio interno a σ (dove l’attrazione è nulla) il
massima», poichè non definisce ancora completamente  lo  stato dell'elettrone: per completarla bisogna aggiungere
una osservazione della proiezione dello spin (o, ciò che è  lo  stesso, del momento magnetico) su una direzione qualunque,
di , poichè i relativi operatori non sono permutabili):  lo  stato sarà dunque ora definito da una funzione anzichè solo
del modello vettoriale si direbbe che nel primo caso  lo  spin è parallelo all'asse z, nel secondo antiparallelo. La
componente orizzontale, che indicheremo con τ rappresenta  lo  sforzo di trazione sotto cui la ruota, nelle condizioni
opposta al moto e la sua intensità, che è poi τ, misura  lo  sforzo di trazione.
 lo  stesso valore. E ciò significa che la grandezza precedente
ed al loro stato di polarizzazione, che, mentre per  lo  spettro classico si sanno ricavare dai coefficienti dello
risguardare come il divario della curvatura (con segno) fra  lo  stato di equilibrio elastico e quello naturale; e sotto
cui sogliono ricorrere i tecnici. Va notato tuttavia -  lo  si verifichi - che si trovano in tal modo risultati solo
cioè un lavoro resistente tanto maggiore) quanto maggiore è  lo  strisciamento dei due profili. Finché questi coincidono
di gran lunga inferiori (cfr. Cap. XIII). E siccome (n. 4)  lo  scorrimento dσ è proporzionale alla distanza del punto di
il lavoro compiuto da una forza costante di 1 kg. peso per  lo  spostamento di 1 m. del suo punto di applicazione, nella
P(t) assunta dal punto nell’istante t, dividiamolo per  lo  scalare Δt. Il vettore così ottenuto
si pensa che  lo  sforzo di trazione τ è espresso da p tgψ, si riconosce
volvente h). E si è condotti all’enunciato seguente:  Lo  sforzo di trazione è tanto più piccolo, quanto più sono
che dalla dimostrazione stessa discende che, quando  lo  spostamento è attuabile con una rotazione, pel centro di
verticale perpendicolare alle pareti. Ciò presuppone -  lo  si verifichi anzitutto - che l’asta sia interna ai due coni
consuete regole di calcolo algebrico ai simboli di punto.  Lo  stesso dicasi per la identità
dell’ordine dell’elemento di massa o, ciò che è  lo  stesso, di volume (forze di massa).
dx, dy, dz, si conclude Basta applicare la (11') supponendo  lo  spostamento elementare parallelo ai tre assi; cioè
(come prodotto di un vettore F di intensità finita per  lo  scalare infinitesimo dt).
il primo coefficiente dalla formula ricorrente (265).  Lo  studio di tali polinomi è facilitato dal fatto che essi
corpo; il fattore di proporzionalità k, essendo poi sempre  lo  stesso (per ogni corpo assimilabile ad un punto materiale).
circolari in contatto, perché, quando ruota l’uno, l'altro  lo  segua senza scorrimenti. Si hanno allora le ruote a
interpreta mediante le tre orientazioni che può assumere  lo  spin totale rispetto al campo magnetico orbitale), mentre
campo magnetico orbitale), mentre nel secondo caso (essendo  lo  spin risultante nullo) non si può avere che un livello
considerato (ossia, ne definiscono completamente  lo  «stato»). Le leggi della meccanica quantistica permettono
allora come si è visto (1) Non sarà inutile riassumere  lo  schema di questo calcolo, che risulta dai §§ precedenti.
massima) e i valori trovati: la che caratterizza  lo  stato del sistema è determinata, per t = 0, dalle equazioni
di calcolare, per qualunque istante (eventualmente  lo  stesso), i possibili risultati della misura di una
su P, come se la relativa massa fosse tutta raccolta in O,  lo  stesso potrà dirsi per l’intera crosta K, e il potenziale
quei punti del meridiano, per cui la sunnormale assume  lo  speciale valore
(a sinistra) i due membri per e integriamo rispetto a tutto  lo  spazio delle q, tenendo presenti le condizioni di

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