Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Lo  studio generale delle proprietà di simmetria delle
tempo Δt , preso a partire da un istante quale si voglia,  lo  spazio percorso da P sta al l’intervallo stesso nel
e . La funzione ha dunque, rispetto alle misure di impulso,  lo  stesso significato che ha la rispetto alle misure di
una retta è normale alla traiettoria di uno dei suoi punti,  lo  è pure a quella di qualsiasi altro (corollario del n. 2).
punti fissi A, B, appartenenti alla stessa orizzontale e  lo  si lascia sotto l’azione del suo peso. Una seconda volta lo
lo si lascia sotto l’azione del suo peso. Una seconda volta  lo  si sostiene anche nel punto medio, attaccandolo al punto di
ad una terna Oxyx, consideriamo  lo  spostamento ΔP, che il punto subisce in un generico
un vettore infinitesimo insieme con  lo  scalare Δt, nel senso che la sua lunghezza è infinitesima
 Lo  sviluppo d Fourier si riduce dunque ai soli due termini di
che viene emessa (o assorbita) in questi salti è , cioè  lo  spettro quantistico si riduce ad una sola riga, la cui
statistica di un tale sistema si tratta suddividendo  lo  spazio delle fasi di ciascuno dei sistemi a in cellette
fasi di ciascuno dei sistemi a in cellette aventi tutte  lo  stesso ipervolume. Se N 1, N 2, ... sono i numeri dei
determinato dall’angolo M descritto dal giogo intorno ad O.  Lo  spostamento del punto A di applicazione del peso P è (a
meno di infinitesimi di ordine superiore) eguale ad OAδΘ.  Lo  spostamento, pur esso verticale ma in senso contrario, del
F e G subiscano spostamenti eguali. Ora, mentre F subisce  lo  stesso spostamento di C, cioè OCδΘ, lo spostamento di G è
mentre F subisce lo stesso spostamento di C, cioè OCδΘ,  lo  spostamento di G è eguale a quello di H, o quest’ultimo, in
fra archi di eguale ampiezza e raggi) moltiplicando per  lo  spostamento di D, ossia di B,il quale è dato da O BδΘ.
(8), fissiamo due istanti quali si vogliano t e t + Δt:  lo  spazio Δs percorso da P nell’intervallo di tempo Δt così
interpretare nel modo seguente la soluzione (213): quando  lo  stato della particella è rappresentato dalla (213), se si
prime due condizioni, ammesso che l’angolo d’attrito φ sia  lo  stesso per entrambi i cuscinetti, si soddisfa con una
 lo  sviluppo di Fourier un pacchetto d'onde si può considerare
 lo  stesso della (62) (in virtù della (51') del § 12), e come
poi  lo  spostamento è ortogonale alla forza, il lavoro è nullo; e,
loro velocità sono simmetriche rispetto ad una verticale,  lo  stesso avviene in ogni altro istante.
di altezza h, ha la cavità cilindrica di raggio r, e  lo  spessore costante s. Il peso dell’unità di volume è p. Il
tra due parallelepipedi retti, rettangoli, aventi  lo  stesso centro e facce parallele.
a questi corrispondono altrettante ellissi, tutte con  lo  stesso semiasse maggiore, ma con diverso semiasse minore:
le funzioni con due loro combinazioni lineari, secondo  lo  schema (conforme alla regola di moltiplicazione delle
λ, e l'integrazione rispetto a λ si intende fatta su tutto  lo  spettro continuo di autovalori. La determinazione dei
analogamente nel modo seguente. Anzitutto, decomponiamo  lo  spettro continuo in intervalli Δ1λ, Δ1λ , ... e
l’asse stesso; talché  lo  spostamento elementare risulta alla sua volta, composto di
l’asse di moto resti fisso entro il sistema S o, ciò che è  lo  stesso, rispetto ad una terna Oxyz, solidale con esso; e in
che, se le F rimangono equilibrate da reazioni normali,  lo  sono perciò stesso da reazioni appartenenti alle dovute
unica massa, eguale alla massa totale del sistema, possiede  lo  stesso momento d’inerzia Ί dell’intero sistema.
che si possa trascurare φ2, assimilando cosφ all’unità,  lo  stesso varrà a fortiori per ψ, e si potrà quindi, nella
quantico (completamente definito, sia per quanto riguarda  lo  stato interno, sia per quanto riguarda il moto del
si è accennato al § 32, l'intensità e  lo  stato di polarizzazione della radiazione emessa nel salto
corrispondenti ai due stati in questione ed estese a tutto  lo  spazio. Accenniamo rapidamente (1) Per trattazione più
intensità τ0 di una forza orizzontale che, applicata in P,  lo  lascia in quiete; mentre ogni forza di intensità maggiore
forza di intensità maggiore di τ0, anche di pochissimo,  lo  mette in moto.
o Φ i+1· i i due indici designano l'asta cui si riferisce  lo  sforzo, sia che si tratti degli sforzi da essa subiti o di
pocanzi adottate, denota l’estremo dell’asta a cui  lo  sforzo è applicato; se invece si fissa l’attenzione su di
Φ i·i+1, talché è il primo indice che individua il nodo cui  lo  sforzo è applicato.
segmento OO', v e v' (perpendicolari entrambe ad OO') hanno  lo  stesso verso e la differenza, v' - v risulterà nulla,
cercando il massimo della espressione precedente (o, che è  lo  stesso, del suo logaritmo) con la condizione di vincolo
(obliquità delle reazioni), e serve a determinarla.  Lo  sforzo di trazione ne discende poi subito, a norma della
di rotolamento stradale (rappresentate dal parametro h)  lo  sforzo di trazione τ, e la posizione del punto d’appoggio
che, a causa del movimento di precessione, r ed non hanno  lo  stesso periodo: indicando con e le rispettive frequenze, e
tutte le celle in cui abbiamo diviso  lo  spazio delle fasi hanno egual volume, i numeri N s sono
costantemente parallelo ad una retta, oppure ad un piano,  lo  stesso segue per Δv, e quindi anche per il rapporto
procedimento euristico qui riportato non riproduce affatto  lo  svolgimento storico della teoria (per il quale rinviamo a
 Lo  stesso corollario si sarebbe anche potuto ricavare come
ABCD a lati opposti uguali (AB = CD, AC = BD), e  lo  si immagini a lati rigidi ed articolato, cioè dotato di
modellistica dello spin, in quanto essa postulava che  lo  spin potesse disporsi o parallelamente o antiparallelamente
reciproci (n. 50), il profilo ABCDE di un dente si fa per  lo  più constare di quattro parti, di cui due laterali AB, CD
fin d'ora che l'integrale di P esteso a tutto  lo  spazio esprime la probabilità totale che la particella
quanto abbiamo esposto, alle varie celle, in cui si divide  lo  spazio delle fasi nella meccanica classica, corrispondono,
avente la coordinata generale q e il momento coniugato p.  Lo  spazio delle fasi è in questo caso a due dimensioni e ha q
del n. 34, in qualsiasi moto armonico di periodo ciò che è  lo  stesso, di costante di frequenza ɷ, l’accelerazione e
ora dato un o. l. mediante la matrice che  lo  rappresenta rispetto ad assi generici : vogliamo trovare la
o in senso contrario, secondo che è : la seconda, in quanto  lo  scalare è essenzialmente positivo, è sempre diretta verso
vincoli indipendenti dal tempo, si trova comunque in moto,  lo  spostamento effettivo che esso subisce in ogni generico
nel modello di Rutherford è la seguente. Gli isotopi hanno  lo  stesso numero atomico, quindi la stessa carica nucleare e
stesso numero atomico, quindi la stessa carica nucleare e  lo  stesso numero di elettroni planetari, ma differiscono per
l'effetto Zeemann (v. atomo) hanno poi dimostrato che  lo  stesso valore del rapporto tra carica e massa

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