Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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definizione  stessa  discende che il risultante di quanti si vogliano vettori
( v 1, v 2 ) formato da due vettori applicati, aventi la  stessa  direzione e versi opposti, e siano A l ed A 2 le loro
I di illuminazione di una superficie) non soddisfa essa  stessa  ad un'equazione semplice, ma si ricava, con la formula
questa equazione non entra μ: essa è la  stessa  che vale per i raggi X. E dunque possibile, dalla misura di
omologhe nella similitudine geometrica, risulta che la  stessa  circostanza si verificherà per le forze F ed F'; e di più,
y1,y2 , e naturalmente si ottiene un'equazione della  stessa  forma se si sostituiscono gli integrali y1,y2 con altri due
v si suppone noto, la vx resta determinata con la  stessa  esattezza con cui si ha la dalla (106), la quale esattezza
 stessa  periodicità del moto circolare uniforme si presenta anche
(come, ad es., i cubi e le sfere rispetto ai volumi) di una  stessa  entità fisica: l'energia.
beninteso, si riferiscano in ogni singolo caso alla terna  stessa  anche il punto O e i vettori i, j, k .
Se in secondo luogo, ci accontentiamo di mantenere la  stessa  velocità per ω e Ω (ν = 1), la (25) mostra che il rapporto
solidali colla terna mobile Oxy z hanno ad ogni istante la  stessa  velocità e la stessa accelerazione (Cap. prec., n. 6),
mobile Oxy z hanno ad ogni istante la stessa velocità e la  stessa  accelerazione (Cap. prec., n. 6), talché la velocità e la
uniformemente ruotanti attorno ad O, nel piano di C, colla  stessa  velocità angolare ω di P.
e interne ad essa, hanno per profili coniugati curve della  stessa  specie, e precisamente evolventi di circonferenze interne e
per essa valga, l'equazione temporale di Schrödinger nella  stessa  forma usata fin qui. L'autofunzione perturbata soddisferà
con qualsiasi velocità iniziale, si muove sempre con quella  stessa  accelerazione costante e diretta verticalmente in basso,
loro interazione): questi operatori naturalmente hanno la  stessa  forma, e il secondo differisce dal primo solo per la
vettore P - O (ove non siano eventualmente nulli) hanno la  stessa  linea d’azione; sicché si annulla il momento (P - O) Λ a =
non omogeneo, attaccato a due punti fissi A, B posti alla  stessa  altezza, si dispone secondo un arco circolare (inferiore ad
all'impulso p dei fotoni (v. § 3): questo ha infatti la  stessa  direzione di k e la grandezza : si ha quindi
(quella cioè che rende minimo τ) è legata ad a dalla  stessa  relazione, che lega f 0 ad a 0.
presenta una difficoltà. Al concetto di forza, per la sua  stessa  origine antropomorfica, desunta da sensazioni muscolari,
coniugato è in questo caso (n. 41) non soltanto della  stessa  specie, ma per di più simile, il rapporto di similitudine
i vettori del sistema hanno tutti la  stessa  origine A, si ha anche pei momenti assiali, come per quelli
di elettrostatica che due cariche elettriche e, e' della  stessa  specie, in quanto si possano risguardare come puntiformi,
una certa probabilità R di essere riflessa (con la  stessa  velocità) e una certa probabilità di oltrepassare il
costante e diretta verticalmente in basso, che è la  stessa  per tutti i corpi.
ad un generico contatto fra c e γ presentano la  stessa  ubicazione relativa rispetto ad. IT, I'T' (IT tangente a λ,
ad una sua tangente. Il suaccennato scorrimento della  stessa  k serve manifestamente a realizzarlo.
per la sostituzione di / con — (/ 1). Operando quindi la  stessa  sostituzione nella formula (351), si trova:
quello delle t crescenti, si può dire che il vettore ha la  stessa  direzione e lo stesso verso della tangente alla linea l nel
del verso. In altre parole si riguardano come aventi la  stessa  direzione due segmenti orientati appartenenti alla stessa
stessa direzione due segmenti orientati appartenenti alla  stessa  retta o a rette parallele, abbiano o no il medesimo verso.
a quello ottico della sovrapposizione di onde della  stessa  frequenza ma di direzione diversa.
Due gravi vengono lanciati dalla sommità di una torre colla  stessa  velocità, ma sotto due diversi angoli di proiezione α1, α2.
N o, rispettivamente, vi entra, secondo che la espressione  stessa  risulta positiva o negativa.
Ω, seguita a valere una relazione di tipo (23), colla  stessa  funzione ψ, figurando nel primo membro Q, e, come argomenti
qualunque della sua superficie; A quella esercitata dalla  stessa  massa atteggiata a cilindro sul suo polo [cfr. Es. prec.,
n, ed F x n(Cap, I, n. 19) la componente di F secondo la  stessa  direzione.
alla superficie σ, il centro di gravità G giace dalla  stessa  banda di σ, giacché allora esso deve appartenere alla
è, in ogni caso (anche al decrescere indefinito di c), la  stessa  m del parallelepipedo.
in forma espressiva, dicendo che la materia è per se  stessa  inerte.
rappresenta la frequenza di un quanto di luce avente la  stessa  energia di un elettrone che è caduto attraverso la d. d. p.
O, abbiamo che i due prodotti v Λ v 1 e v Λ v 1 ' hanno la  stessa  lunghezza, perché il parallelogramma di v e v 1 è
v e v 1 è equivalente al rettangolo di v e v ' 1 ;hanno la  stessa  direzione, perché i vettori v , v 1 e v ' 1 sono
tre vettori applicati gli estremi di v e v ' 1 cadono dalla  stessa  parte della linea di azione di v, cosicché gli angoli e
delle forze interne, e si può quindi interpretare essa  stessa  come uno sforzo.
priva di interesse fisico, poichè la sua definizione  stessa  presuppone che nell'intervallo considerato la particella
gli angoli in B e in C e i lati AB, CD per la definizione  stessa  dell’antiparallelogramma. Ne segue IA = ID, IB = IC, donde
basta pensare che, in base alla (13), è la  stessa  cosa dare un valore di T o di T*; che ΔT = ΔT*; e che, per
il teorema di Eulero, osserviamo che dalla dimostrazione  stessa  discende che, quando lo spostamento è attuabile con una
della forza. L’equilibrio è poi stabile, in virtù della  stessa  disuguaglianza U M - U M' > 0, che caratterizza il massimo.
μ = λ3; cosicché fra i valori omologhi Q e q di una  stessa  grandezza meccanica di dimensioni n 1, n 2, n 3, valutata

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