Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: quello

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il valore assoluto del primo membro non è altro che gΔt,  quello  del secondo perciò risulta k = g e si può scrivere,
caso c) della traslazione si può riguardare come limite di  quello  della rotazione, immaginando che il centro di questa siasi
il caso che si presenta più spesso, è  quello  in cui ρ è una costante, che si può prendere uguale ad 1,
per le due funzioni X ed Y. Così il problema è ricondotto a  quello  per una sola variabile.
dal procedimento matematico, in modo abbastanza simile a  quello  col quale, in acustica, si dimostra che un sistema vibrante
preferito (per la ragione che indicheremo tra un momento) è  quello  così detto a evolvente, in cui AB è un arco di evolvente
introducendo (1) Ricordiamo che il campo elettrico E e  quello  magnetico H si deducono dal potenziale scalare V e da
magnetico H si deducono dal potenziale scalare V e da  quello  vettoriale A con le note formule [formula 136 eliminata] Si
talvolta che il moto di taluni punti del sistema determina  quello  di tutti i rimanenti, come appunto accade, ad es., per le
per le figure rigide, il cui moto risulta individuato da  quello  di tre loro punti non allineati; e più spesso avviene,
ma per di più simile, il rapporto di similitudine essendo  quello  dei raggi delle due ruote (si intende, delle loro
del movimento del nucleo è quindi  quello  di sostituire la costante di Rydberg R con quella,
è frammista la radiazione secondaria il cui spettro è  quello  caratteristico della sostanza diffondente: essa si
che il baricentro G della piramide non differisce da  quello  della sezione σ.
questo modello,  quello  che si suol chiamare, piuttosto vagamente, «diametro
raggio del nucleo è dell'ordine di [numero eliminato] cm.,  quello  dell'elettrone si ritiene non superiore a [numero
alla linea (luogo del punto variabile) nel verso concorde a  quello  in cui cresce il parametro, cioè nel caso nostro, l’ascissa
anche dire: il centro di gravità del solido coincide con  quello  della sezione, praticata a metà dell’altezza.
possono senz’altro estendere dal caso di masse discrete a  quello  di masse distribuite con continuità in volumi, superficie o
con l'hamiltoniano relativo alla prima particella, con  quello  della seconda (trascurando la loro interazione): questi
un alveo cilindrico di diametro leggermente superiore a  quello  dell’albero, e supponiamo che l’albero ruoti uniformemente
alla N per Ω, resta localizzato l’asse (orientato) z come  quello  che, nel verso destrorso rispetto ad N, forma con l’asse ζ
destrorso rispetto a z). L’asse y risulta individuato come  quello  che con x e z deve formare una terna Ωxyx trirettangola e
anziché con una trazione orizzontale, con un peso eguale a  quello  del cilindro e avente rispetto a g un braccio b, la
denominazione. Si osservi che il rapporto è la metà di  quello  analogo relativo ai moti orbitali.
nell'esporla, ma il suo concetto fondamentale, che è  quello  di livello energetico, si può estendere a tutti gli
in tale regione: è questo un apparente paradosso analogo a  quello  già spiegato nel § 37. .
al parametro della (21)) il problema attuale è  quello  già trattato al § 8 sotto le condizioni (): segue allora
sistema uno spostamento virtuale in uno dei due sensi: in  quello  per esempio secondo cui la forza F tende a far ruotare la
vari metodi, si può paragonare il metodo degli operatori a  quello  che nella meccanica razionale è la trattazione puramente
riferimento, mentre il metodo della meccanica ondulatoria e  quello  delle matrici si possono paragonare alla trattazione della
è a 0, osserviamo che l’angolo di a v 1 e v 2 , è eguale a  quello  di - v 1 , e v 2 ed ha perciò l’ampiezza di e di verso
v 1 , e v 2 ed ha perciò l’ampiezza di e di verso opposto a  quello  di Analogamente l’angolo di v 1 , e a v 2 , è di ampiezza e
relative tangenti si immagina assunto per verso positivo  quello  delle t crescenti, si può dire che il vettore ha la stessa
ma in molti casi è il riferimento solidale col corpo mobile  quello  che permette di cogliere più rapidamente l'andamento
che e siano ortogonali (v. § 6). Questo caso corrisponde a  quello  ottico della sovrapposizione di onde della stessa frequenza
d’attrito f tra i proiettili non sia inferiore a  quello  tra i proiettili e il piano (identico per i tre appoggi)
successive) un risultato qualitativamente analogo a  quello  che troveremo ora dando alla barriera la forma particolare
grammo, secondo) è un sistema assoluto, che differisce da  quello  or ora considerato, soltanto perché, come unità di
Γ 1, Γ 2 i momenti rispetto ad O delle due prime coppie;  quello  della coppia peso-reazione è in valore assoluto (poiché la
curvatura (con segno) fra lo stato di equilibrio elastico e  quello  naturale; e sotto questo aspetto l’equazione precedente
De Broglie valga un principio di sovrapposizione analogo a  quello  dell'ottica. Consideriamo perciò due diverse soluzioni
che e siano ortogonali (v. § 6). Questo caso corrisponde a  quello  ottico della sovrapposizione di onde della stessa frequenza
si è fatto, i due fattori e nell'ordine corrispondente a  quello  della (26), i due indici m e n figurano nello stesso ordine
il numero a risulta univocamente determinato come  quello  che ha il valore assoluto |a| eguale al rapporto delle
moto cicloidale, definito al n. prec. come caso limite di  quello  epicicloidale, si può fare uno studio diretto applicando
- Al problema studiato ai nn. prec. va ravvicinato  quello  di determinare la configurazione di equilibrio di un filo
[Essendo 1000 tonnellate il peso della locomotiva e 300  quello  del convoglio, la massima prestazione è di Kg. 4996].
In modo analogo a  quello  tenuto dianzi per un vincolo bilaterale, si può isolare la
tangenziale nulla) può dirsi circolo di stazionarietà, come  quello  che è caratterizzato dalla circostanza che la velocità
Infatti invertendo il senso di k si deve invertire anche  quello  di l e così il carattere destrorso. o sinistrorso
l'addendo dovuto alla rivoluzione annua della Terra e  quello  dovuto alla rotazione diurna. Nel primo moto, trattandosi
si trova una distribuzione continua (fenomeno analogo a  quello  della diffusione ottica, che si sovrappone sempre a quello
quello della diffusione ottica, che si sovrappone sempre a  quello  della diffrazione). Si varia poi la tensione, e quindi λ',
nel caso nostro, il campo elettrico del sistema fisso è  quello  prodotto dal nucleo. . Per effetto di questo campo, lo spin
dell'elettrone verrà ad aggiungersi (o a sottrarsi) a  quello  del moto orbitale che, nella nostra approssimazione, è l:
si vede in modo analogo a  quello  indicato nei nn. precedenti: basta qui ancora proiettare la
permesso di misurare il rapporto tra il momento magnetico e  quello  angolare dell'elettrone, che è risultato conforme ai valori
e con la sua massa di quiete. , E il campo elettrico, H  quello  magnetico, V il potenziale scalare e A quello vettoriale, e
elettrico, H quello magnetico, V il potenziale scalare e A  quello  vettoriale, e detto il momento magnetico

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