vettore , considerato come funzione del tempo, caratterizza | lo | «stato» del sistema e verrà chiamato nel seguito «vettore |
Fondamenti della meccanica atomica -
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si inverte la forza o | lo | spostamento, il lavoro cambia segno (e conserva inalterato |
Lezioni di meccanica razionale. Volume primo -
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E precisamente, nel caso della meccanica ondulatoria | lo | spazio hilbertiano è riferito a quel particolare sistema, |
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«coordinate» del sistema), mentre nel metodo delle matrici | lo | si riferisce ad un sistema generico di assi, per lo più |
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matrici lo si riferisce ad un sistema generico di assi, per | lo | più discreti. |
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ovviamente una porzione qualsiasi del primo quadrante; non | lo | sarebbe invece una corona circolare di centro O. |
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una osservazione massima, che determina completamente | lo | stato del sistema (infatti, la sua sarà l'autofunzione |
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Se poi, in un istante qualsiasi (anche, eventualmente, | lo | stesso) si esegue una osservazione di posizione, cioè della |
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questa osservabile dunque non vi è alcuna indeterminazione. | Lo | stesso varrebbe naturalmente per qualsiasi altra |
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dO rappresenta | lo | spostamento del centro di riduzione e dt la rotazione |
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le c, moltiplicando i due membri per e integrando su tutto | lo | spazio delle q: si ottiene così |
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carico, e spicchi un salto all’ingiù, nel periodo di caduta | lo | sforzo muscolare di sostentamento del carico è ridotto a |
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muscolare di sostentamento del carico è ridotto a zero. E | lo | stesso può dirsi anche pel periodo d’ascesa, se il salto |
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| Lo | stesso sviluppo si può ottenere in una forma più comoda |
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si vede, poichè e hanno | lo | stesso modulo, le onde riflesse hanno uguale ampiezza di |
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lavoro elementare della F per | lo | spostamento dP = v dt che P subisce nel considerato |
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T. II (Paris: Gauthier-Villars, 1891), p. 72, dove si trova | lo | svolgimento delle dimostrazioni. |
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8 del Cap. prec.) ha le medesime traiettorie polari, salvo | lo | scambio fra rulletta e base. |
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| lo | stesso dicasi per un potenziale, nei casi in cui esiste, in |
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e ammettono entrambi un reciproco, anche il loro prodotto | lo | ammette, ed è (si noti l'inversione dei fattori): difatti |
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tuttavia avvertire che, per | lo | più, parlando di velocità di un moto uniforme, si intende |
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velocità una valutazione più comprensiva, in relazione con | lo | spazio che è la sede naturale dei moti. |
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i sistemi piani | lo | si constata prendendo come centro di riduzione un punto del |
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del sistema riescono tutti perpendicolari a tale piano. | Lo | stesso avviene pel momento risultante M (ove in particolare |
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indicati con le lettere dell’alfabeto. I più notevoli sono | lo | strato E ad una altezza di circa 100 km. al di sopra del |
Collected Papers (Note e memorie): volume I (Italy
1921-1938) -
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E ad una altezza di circa 100 km. al di sopra del suolo e | lo | strato F, spesso diviso a sua volta in due strati F1 e F2, |
Collected Papers (Note e memorie): volume I (Italy
1921-1938) -
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| lo | studio dei poligoni funicolari possibili per un dato |
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evidentemente la stessa equazione (131) della , ed ha | lo | stesso modulo, cosicchè la sua considerazione non ci dà |
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allo spostamento infinitesimo P(t) a P(t + dt) | lo | scalare infinitesimo |
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che per t = 0 | lo | stato del sistema sia rappresentato da una certa da |
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di tempo Δt fra gli istanti t e t + Δt, e considerato | lo | spazio Δs percorso da P in codesto intervallo, cioè |
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ognuno di questi autovalori, come vedremo subito, è doppio, | lo | conteremo per due, e porremo |
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| lo | stato di un sistema varia col tempo per effetto del |
Enciclopedia Italiana -
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del movimento del sistema, così il punto che rappresenta | lo | stato nello spazio delle fasi si muove descrivendo una |
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si intende che (atteso | lo | scambio di a in - a) k Sta per rimanendo inalterato il |
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applicare la (11') supponendo | lo | spostamento elementare parallelo ai tre assi; cioè |
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osservare che esse sono caratterizzate dalla condizione che | lo | spostamento elementare d P lungo una qualsiasi di esse, a |
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suo punto P qualsivoglia, deve avere la stessa direzione e | lo | stesso senso della forza F in P, talché le linee di forza |
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il medesimo, qualunque sia il pianeta che si considera; | lo | stesso può dunque dirsi del rapporto |
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| Lo | spettro emesso consta quindi di infinite righe, |
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un angolo (acuto) ζ, sotto la condizione o, ciò che è | lo | stesso, |
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dall’istante t. In particolare per Δt infinitesimo si avrà | lo | spostamento elementare |
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e delle loro derivate rispetto al tempo, rappresenteremo | lo | stato del sistema per mezzo delle 2 f variabili di stato |
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ancora | lo | stesso per una forza generica F? Le più elementari |
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vettore unitario che ha la stessa direzione e | lo | stesso verso di un vettore v chiamasi versore di v e si |
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consentito al solido stesso dai suoi vincoli, e detti δO | lo | spostamento che viene corrispondentemente a subire O, δω il |
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direzione e senso la rotazione elementare attorno ad O, | lo | spostamento virtuale δP i del punto generico P i dato (Cap. |
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appartengono ad un medesimo piano o ad una medesima retta, | lo | stesso avviene del loro centro di gravità. |
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l'osservabile K, cioè la stessa che serve a definire | lo | schema, è una matrice diagonale |
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intervallo, anche il derivato secondo si può protrarre | lo | sviluppo fino al secondo termine, scrivendo |
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questa la celebre formula di Planck per | lo | spettro del corpo nero, che è ottimamente verificata |
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semplice (cioè non intrecciato) ABCD. Le diagonali AC, BD | lo | decompongono ciascuna in due triangoli ABC, ADC e BAD, BCD. |
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stessi rimangono entrambi di terz’ordine rispetto ad ε. | Lo | stesso del resto può dirsi per |
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come avviene per | lo | più [cfr. n. 18], (r - ρ) tgφ supera h, basta una trazione |
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di rotolamento (Cap. XI, § 6), e ammettendo che | lo | sforzo di trazione sia sensibilmente applicato all’altezza |
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. A ciascuno di questi coefficienti possiamo ora applicare | lo | stesso procedimento, considerandolo funzione della sola e |
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segue immediatamente che, se λ è una spirale logaritmica, | lo | stesso ha luogo per l (e inversamente). Infatti le spirali |
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questa equazione si può applicare ancora | lo | stesso procedimento, e così si riconosce, derivando j |
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| Lo | spettro fittizio che abbiamo convenuto di chiamare classico |
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sono individuate da due gruppi di indici: (che definiscono | lo | stato del sistema, e quindi le frequenze ) e . Perciò, a |
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osservazione eseguita su un sistema ne altera generalmente | lo | stato. Vi sono però dei casi in cui ciò non avviene: p. |
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naturalmente, il valore iniziale) senza alterarne | lo | stato. |
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