Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: essa

Numero di risultati: 354 in 8 pagine

  • Pagina 2 di 8
aventi egual frequenza e la stessa linea d’azione, è  essa  pure un vettore alternativo (cfr. eserc. n. 19).
assai facile riconoscere che sotto questa forma,  essa  rimane valida in generale, cioè qualunque sia, per numero,
infatti che  essa  sia soddisfatta perché esista una possibile reazione
 essa  è una conseguenza della (53), come s’è visto or ora;
al secondo) trascurata nell'espressione del potenziale.  Essa  è
delle equazioni differenziali: come si è visto al § 4,  essa  può essere sempre soddisfatta (purchè l'integrale sia
prenderne una particolare autofunzione e porre in  essa  l'indice 1 alle variabili, e un'altra particolare
può eventualmente coincidere con la precedente), e porre in  essa  l'indice 2 alle variabili: sono i corrispondenti
di una funzione f si può ora anche dare la forma seguente:  essa  è la radice quadrata di f x f.
λ, μ, v sono a priori indeterminati) ed esprimendo che  essa  è soddisfatta dalle coordinate x i, y i, z i di un generico
se è un'autofunzione di , appartenente all'autovalore An,  essa  è anche un'autofunzione di (F simbolo di funzione analitica
questa la relazione cercata. Da  essa  risulta, in particolare, che, col variare di θ da O a 180°,
questa equazione non entra μ:  essa  è la stessa che vale per i raggi X. E dunque possibile,
dicendo che le infinite funzioni sinusoidali, che in  essa  sono sovrapposte, si elidono all'infinito per mutua
da [simbolo eliminato] ad [simbolo eliminato] , tiene in  essa  il luogo della variabile discontinua n.
I di illuminazione di una superficie) non soddisfa  essa  stessa ad un'equazione semplice, ma si ricava, con la
tratto di filo PB, per effetto del suo collegamento con AP,  essa  è data, per il principio di reazione, da - T (s).
di un punto qualsiasi della funicolare, esprime appunto che  essa  giace in un piano, parallelo all’asse delle y, cioè alla
φ. Ma si può prescindere da questa eventualità, notando che  essa  implicherebbe: o T = 0 e quindi, per la (16), l’annullarsi
di questi segmenti stanno in una retta, e determinano su di  essa  una punteggiata simile a quella delle loro origini.
ai sistemi quantizzati ha conseguenze molto importanti.  Essa  permette, p. es., quando la si applica a un oscillatore
un'hamiltoniana dipendente da t: postuliamo che anche per  essa  valga, l'equazione temporale di Schrödinger nella stessa
il successo della teoria modellistica dello spin, in quanto  essa  postulava che lo spin potesse disporsi o parallelamente o
è . Per calcolare l'energia totale E=T + U conviene (poichè  essa  è costante) riferirsi ad un istante particolare del moto,
non parallela alla risultante, né tale che rispetto ad  essa  si annulli il momento (assiale) risultante del sistema.
trascurabile e come anzi, per molti dispositivi pratici,  essa  diventi addirittura essenziale, come mostreremo su di un
la superficie σ e indicando con Ω l’angolo solido sotto cui  essa  è vista da P, si conclude che la componente normale della
richiamo di Calcolo. Data una curva piana e scelto su di  essa  come parametro l’arco s (a partire da un generico suo
applicazione della formula (25), mostriamo come  essa  renda ragione della tendenza, che domina le moderne
una S della forma (325), poichè si verifica subito che, se  essa  vale per due matrici , vale anche per il loro prodotto. Per
alla lunghezza d'onda λ da v= c/λ) ma anche la quantità ad  essa  proporzionale
atta ad opporre alcuna resistenza, e le cose vanno come se  essa  non esistesse.
appartenenti al campo in cui è definita la (13)] quando in  essa  si sostituissero ad le loro espressioni (10). In altre
ψ = 0,  essa  si riduce a -ρ sinφ ed è quindi negativa; è invece positiva
un’asta generica l’intensità (con segno) dello sforzo da  essa  risentito (cfr. esercizio 5) ed l la lunghezza dell’asta,
freccia di inflessione: denotandola con f e osservando che  essa  non è altro che ordinata comune di A e B si trova ponendo
di funzione razionale intera e Q di funzione qualunque), ad  essa  corrisponderà una matrice per la quale varranno (in
in tutto l’intervallo Λ; e se di più esiste la ed è pur  essa  finita e continua rispetto a Q in S e rispetto a λ in Λ,
di una locomotiva (cioè lo sforzo di traino di cui  essa  è capace) non può superare una certa frazione f del suo
all'autovalore , e normalizzata (col criterio del § 10),  essa  è anche un' autofunzione di , appartenente all'autovalore
verso cui è diretta la normale principale: in altre parole  essa  volge la concavità dalla banda verso cui è diretto n.
 essa  possa annullarsi, è intanto necessario che le direzioni di
in senso contrario, la stessa velocità intensiva che in  essa  aveva assunto al suo primo passaggio.
T della oscillazione di un pendolo semplice; ammettendo che  essa  dipenda esclusivamente dalla lunghezza l del pendolo, dalla
del mezzo, cioè quella che si manifesta sull’unità d’area,  essa  si presenta come il rapporto fra una forza ed una
di P, definendo le coordinate ξ, η (di un generico punto di  essa  curva) in funzione dell’unico parametro variabile α, mentre
delle forze interne, e si può quindi interpretare  essa  stessa come uno sforzo.
poichè si applica anche agli stati non stazionari.  Essa  dice che: in un sistema contenente più elettroni, sono
il quale pertanto deve considerarsi come un postulato:  essa  però dimostra (come si è visto) che se un sistema soddisfa

Cerca

Modifica ricerca