Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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distanza d  delle  pareti ;
di cui sono deviati (in senso diretto, cioè nel senso  delle  anomalie crescenti) gli assi generici rispetto agli
gli assi generici rispetto agli antichi, varranno, in luogo  delle  (7), le formule
geometricamente, nel "piano"  delle  fasi, così: l'area del piano delle fasi racchiusa entro
nel "piano" delle fasi, così: l'area del piano  delle  fasi racchiusa entro l'orbita corrispondente all'n mo stato
stato quantico è nh. Ne segue che, se tracciamo, nel piano  delle  fasi, le orbite corrispondenti a tutti gli stati quantici,
nel caso di sistemi a un grado di libertà lo spazio (piano)  delle  fasi si deve suddividere in celle di estensione (area) h.
tenuto conto  delle  (20)
3. - Effetti dinamici  delle  forze.
tenuto conto  delle  identità
data la legge di densità della distribuzione nello spazio  delle  fasi, non è completamente determinato, poiché esso dipende
esso dipende ancora dalla scelta arbitraria del volume  delle  celle in cui è stato diviso lo spazio delle fasi. Un facile
del volume delle celle in cui è stato diviso lo spazio  delle  fasi. Un facile calcolo mostra che, cambiando questo volume
privi d’attrito. Assegnare il rapporto tra le intensità  delle  reazioni nei 2 punti di contatto, in funzione delle
delle reazioni nei 2 punti di contatto, in funzione  delle  inclinazioni Θ', Θ" dei due piani.
seconda  delle  (12) si ha
tutte le celle in cui abbiamo diviso lo spazio  delle  fasi hanno egual volume, i numeri N s sono proporzionali
alla densità dei punti rappresentativi nello spazio  delle  fasi. Possiamo dunque così formulare il risultato
per la legge  delle  aree,
verifica  delle  due prime è immediata: la terza, che sarebbe pur facile
si stabilisce nel modo più rapido rilevando la identità  delle  componenti dei due membri.
significato  delle  lettere essendo manifesto.
a partire dal punto della curva di ascissa x = 0 nel verso  delle  x crescenti, si deduce dalla seconda delle (30), con una
x = 0 nel verso delle x crescenti, si deduce dalla seconda  delle  (30), con una quadratura,
conto  delle  (14) per concludere
il rapporto di similitudine essendo quello dei raggi  delle  due ruote (si intende, delle loro circonferenze primitive).
essendo quello dei raggi delle due ruote (si intende,  delle  loro circonferenze primitive).
è la prima  delle  (94').
della teoria  delle  perturbazioni in fisica atomica è grandissima, poichè molti
sia col metodo della meccanica ondulatoria che con quello  delle  matrici, a difficoltà matematiche grandissime od anche
insuperabili se non potessero trattarsi col metodo  delle  perturbazioni. Tale metodo si può adattare tanto alla
nell'equazione (85), e uguagliando a zero i coefficienti  delle  singole potenze di , si determinano formalmente i
formalmente i coefficienti della serie : la prima  delle  condizioni così ottenute serve a determinare ed è, come si
Accelerazione. - Centro  delle  accelerazioni. - Le componenti a ξ, a η, sugli assi fissi
P qualsiasi del piano mobile si ottengono, per derivazione  delle  (21) rispetto a t, sotto la forma
tenuto conto  delle  (9) ed (11),
il corpuscolo parte dall'origine O  delle  coordinate avendo velocità v parallela all'asse delle x, si
O delle coordinate avendo velocità v parallela all'asse  delle  x, si ha dalle note formule del moto uniformemente
fa l’integrazione  delle  componenti omologhe delle attrazioni elementari, adottando
fa l’integrazione delle componenti omologhe  delle  attrazioni elementari, adottando coordinate polari col polo
ora una proprietà fondamentale  delle  autofunzioni.
sistema  delle  quattro equazioni può esser scritto
C, comunque suddiviso, è sempre eguale alla somma dei pesi  delle  singole parti; cosicché, in base alla definizione del n.
additiva, per cui la massa di un corpo è eguale alla somma  delle  masse delle sue parti, qualunque sia il modo in cui esso si
cui la massa di un corpo è eguale alla somma delle masse  delle  sue parti, qualunque sia il modo in cui esso si immagini
così il punto che rappresenta lo stato nello spazio  delle  fasi si muove descrivendo una traiettoria. Il movimento è
Hamilton (3) che determinano le derivate rispetto al tempo  delle  coordinate q r e p r del punto rappresentativo e cioè le 2f
componenti della sua velocità nello spazio a 2 f dimensioni  delle  fasi.
risulta dalla seconda  delle  (18), codesta linea degli equinozi ruota sul piano
con velocità angolare onde si rileva dalla seconda  delle  (19) che codesto moto è lentissimo, e per anni ed anni la
anno platonico) si determina un completo capovolgimento  delle  condizioni di temperatura, caratteristiche delle singole
delle condizioni di temperatura, caratteristiche  delle  singole stagioni.
e occupiamoci della ricerca (in prima approssimazione)  delle  autofunzioni perturbate date dalla (189). È opportuno
esprimendo anche il secondo termine mediante le invece  delle  : con ciò la formula diverrà
tenendo conto  delle  formule del Poisson, otteniamo
seconda  delle  (20') deduciamo con una quadratura,
dei moltiplicatori del Lagrange. Calcolo  delle  reazioni.
questo inconveniente che in Geometria, fissata l'unità  delle  lunghezze (il metro), si assumono come unità delle aree e
l'unità delle lunghezze (il metro), si assumono come unità  delle  aree e dei volumi rispettivamente il quadrato di lato 1 e
possibile, si supponga di prendere come unità di misura  delle  aree il quadrato di lato k (anziché di lato 1): allora
al carattere di antisimmetria oppure di simmetria  delle  autofunzioni rispetto allo scambio delle coordinate di due
di simmetria delle autofunzioni rispetto allo scambio  delle  coordinate di due delle particelle identiche.
autofunzioni rispetto allo scambio delle coordinate di due  delle  particelle identiche.
qui i principali risultati  delle  nuove statistiche.
inerzia rispetto ad un punto P, cioè la somma dei prodotti  delle  masse dei punti del sistema S per i quadrati delle loro
prodotti delle masse dei punti del sistema S per i quadrati  delle  loro distanze da P (i cosiddetti momenti polari, già
quali associate all’ultima  delle  (7), cioè a
le (266) e osservando che, per le (267), le coniugate  delle  matrici sono uguali alle matrici stesse, tranne che è
. Sostituendo dunque la (357) nella (356), e tenendo conto  delle  (358), il primo membro diviene
dimostrarla basta assumere r come asse  delle  z e osservare che l'ultima delle (27), la quale, se P
basta assumere r come asse delle z e osservare che l'ultima  delle  (27), la quale, se P appartiene a r, si riduce alla M z =
dell’assenza di attrito e della conseguente ortogonalità  delle  reazioni) la esistenza univoca di due reazioni normali Φ,
due reazioni normali Φ, Φ' atte ad equilibrare il sistema  delle  forze attive.
Lavoro  delle  forze posizionali. - In questo caso, per il calcolo del
come nel caso generale considerato dianzi, la conoscenza  delle  equazioni del moto del punto di applicazione P, ma basta
nota, quando ciascuno dei vettori F i è dato in funzione  delle  q h , delle (che già chiamammo velocità del sistema secondo
ciascuno dei vettori F i è dato in funzione delle q h ,  delle  (che già chiamammo velocità del sistema secondo le
l'equazione  delle  autofunzioni diviene, detto un autovalore generico
è una funzione  delle  sole , che soddisfa l'equazione
al calcolo  delle  variazioni, che fu tra le prime scoperte del Lagrange,
sui più svariati soggetti di teoria dei numeri e  delle  equazioni algebriche, di equazioni differenziali e alle
(in particolare sul problema dei tre corpi e sulla teoria  delle  perturbazioni), e di idrodinamica. Il Lagrange è
da questi pochi cenni, lo stato fisico della superficie  delle  stelle, almeno di molte stelle, è relativamente ben
ipotesi molto arrischiate. Tutte le teorie sopra l'interno  delle  stelle sono pertanto assai incerte; esse però concordano
incerte; esse però concordano nel fatto che nell'interno  delle  stelle la temperatura deve essere elevatissima; essa è
le condizioni (311), è necessario che anche nel sistema  delle  q' si possa eseguire la separazione delle variabili, il che
anche nel sistema delle q' si possa eseguire la separazione  delle  variabili, il che implica (se il sistema non è degenere)
nè modifica gli integrali J (o, al più, opera su di essi  delle  sostituzioni lineari, a coefficienti interi ed a
le (311) determinano in questo caso le stesse traiettorie  delle  (310), generalmente dando alle n' valori diversi nei due
ancora colla prima  delle  formule di Frenet, si ricava:
tenendo conto della seconda  delle  equazioni ai limiti (42'),
per istante, in funzione della configurazione del sistema e  delle  velocità dei singoli suoi punti. Se si tien conto delle (8)
e delle velocità dei singoli suoi punti. Se si tien conto  delle  (8) e delle espressioni che ne conseguono per le velocità
dei singoli suoi punti. Se si tien conto delle (8) e  delle  espressioni che ne conseguono per le velocità dei varii

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