Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: condizione

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1 è dunque  condizione  necessaria e sufficiente perché il punto P sia in
è  condizione  necessaria di equilibrio relativo, cioè di aderenza, fra la
abbia senso l'applicazione dell'operatore ad esse. Questa  condizione  si sottintenderà sempre nel seguito.
 condizione  richiesta alla funzione F(a) è di essere univocamente
p. es., posto (con e reali) si verifica subito che questa  condizione  è soddisfatta dall'operatore
equivale manifestamente ad un’unica  condizione  effettiva che si ottiene eguagliando a zero il coefficiente
si ricerchi la  condizione  perchè sia hermitiano. Applicando la (46), si vede che deve
infinitamente poco): ciò suggerisce di porre come  condizione  di normalizzazione
in questo caso le resistenze soddisfano alla  condizione  richiesta purché sia lecito applicare il teorema del n. 30.
 condizione  b) sta così ad esprimere che il divario fra le tensioni
Ci proponiamo di far vedere che la  condizione  (7) è pur sufficiente ad assicurar l’equilibrio. A tale
reazioni Φ dei singoli appoggi in guisa da soddisfare alla  condizione  (6), sufficiente per l'equilibrio, nonché, beninteso, alle
parte la  condizione  d’equilibrio (non essendovi spostamenti irreversibili) sarà
dell’equilibrio si riducono sostanzialmente a quest’ultima  condizione  (37).
questo teorema discende, in particolare, che la  condizione  di compatibilità di due osservazioni è simmetrica, come si
tangenziali della velocità di C, si dovrà sostituire la  condizione 
delle orbite.- Dobbiamo ora tener conto della rimanente  condizione  di Sommerfeld (323), dove n'(= 0, 1, 2,...) chiamasi quanto
con l'integrale esteso ad un periodo. La  condizione  di quantizzazione è dunque, in questo caso, esattamente la
ottenuto si può invertire; cioè si può dimostrare che la  condizione  (4) è anche sufficiente per l’equilibrio.
possiamo convincerci con una ragionevole induzione, che la  condizione  T ≤ fN (forza esterna o non interna al cono Γ è anche
necessaria per l’equilibrio; in altre parole, se codesta  condizione  non è soddisfatta (cioè se là forza è esterna a Γ),
 condizione  può essere sempre soddisfatta, perchè, detta Y(x) una
costante, le il detto fattore si determina imponendo la  condizione 
verificate, e quindi c1 e c2 restano arbitrarie: la  condizione  di normalizzazione dà soltanto
solido è necessario che le forze attive soddisfacciano alla  condizione 
ora che la  condizione  è sufficiente. Supponiamo perciò che valga la (61) e
è misurata dall’angolo d’attrito φ, costituisce la cercata  condizione  di equilibrio relativo.
proponiamo di determinare la  condizione  di questo stato di equilibrio dell’asta, sotto l’ipotesi
abbia senso l'applicazione dell'operatore ad esse. Questa  condizione  si sottintenderà sempre nel seguito. ;
richiede, essendo f arbitraria, A' = B. Si trova dunque la  condizione  che abbiamo già espresso dicendo che l'equazione era
fornisce una meccanica ondulatoria che soddisfa, alla  condizione  di identificarsi con la meccanica ordinaria entro i limiti
geometrica, e ciò qualunque siano le costanti a e b. Ma la  condizione  II del § precedente obbliga a fissare il valore della
ora un teorema della massima importanza e cioè:  condizione  necessaria, e sufficiente perchè due osservabili siano
e definisce univocamente un angolo (acuto) ζ, sotto la  condizione  o, ciò che è lo stesso,
 Condizione  di ortogonalità dei due vettori f, g (o delle funzioni
 Condizione  necessaria e sufficiente perchè due o. l. e ammettano un
 Condizione  necessaria e sufficiente affinché un sistema di vettori sia
anche qualunque funzione di questa G soddisfa la  condizione  voluta. (v. E: FERMI, N. Cim., VII, 10, p. 361, (1930).
smuovere» anziché quella precisa «atta a porre il punto in  condizione  di equilibrio limite».
secondo luogo dalla  condizione  di equilibrio suddetta si deduce, in quanto il valore
chiamasi  condizione  di normalizzazione, ed è già stata esaminata nel cap. I per
sempre soddisfatta (purchè l'integrale sia convergente,  condizione  su cui torneremo nel seguito) e determina (a meno di un
Bohr ammise che nella meccanica atomica esistesse una  condizione  supplementare, per cui è possibile il movimento non su
infinita ma «discreta» (cioè non continua)r1, r2,.... Tale  condizione  supplementare fu dal Bohr formulata nel modo seguente: il
di Schrödinger sarà ancora la (148), ma con la  condizione  che fuori del segmento AB la si annulli (essendo per
di proporzionalità, ove occorra, si piò determinare con la  condizione  che la probabilità totale è eguale ad 1; tale costante è
conclusione la  condizione  necessaria e sufficiente per l'equilibrio è espressa dalla
o minimo si riferisce), ma che inoltre sia soddisfatta una  condizione  supplementare concernente il differenziale secondo. Nel
pesante, si trova bensì soddisfatta per la funzione z 0 la  condizione  di annullamento del differenziale primo (δz 0 = 0), ma
tale  condizione  soddisfatta e indichiamo un criterio, che permette di
articolati: v’è soltanto da aver riguardo ad una ulteriore  condizione  qualitativa, circa il senso degli sforzi.
ora si vede la ragione della denominazione. (Si noti che la  condizione  è indipendente dall'ordine dei due vettori).
ad es. la φj, la corrispondente relazione (19) richiede la  condizione 
infine, che la  condizione  di equilibrio del punto così stabilita si presenta come una
la normale a σ è parallela a p + χ, con in più la suddetta  condizione  pel senso se il vincolo non è bilaterale.
 Condizione  necessaria e sufficiente perché (durante un assegnato

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