Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Nei due Cap. prec.  abbiamo  studiato il moto di un punto o di un sistema rigido
(vettoriale) v il prodotto dt, designandolo con d v,  abbiamo  l'enunciato, in tutto conforme a quello che vale per le
facile convincersi che se, come  abbiamo  ammesso, entrambi i sistemi hanno un numero grandissimo di
avremo riconosciuto che i vettori applicati Φ i·i+1 che noi  abbiamo  definito formalmente mediante le (7), hanno il carattere di
La giustificazione è concettualmente identica a quella che  abbiamo  precisata a proposito dei centri di gravità (Cap. prec., n.
segno, cioè, nel caso attuale, di Finché ci si limita, come  abbiamo  espressamente convenuto di fare, a punti potenziati P
Sinora  abbiamo  considerato il moto di un punto materiale libero su cui
e valutare matematicamente la nozione intuitiva che tutti  abbiamo  della varia rapidità secondo cui si svolge nel tempo un
vettoriale. - Dianzi, supposta prefissata la traiettoria,  abbiamo  valutato la velocità tenendo conto dei cammini percorsi dal
nella trattazione ondulatoria dello stesso problema in cui  abbiamo  numerato gli autovalori , etc.
C è una qualsiasi costante (rispetto ad x, y , z).  Abbiamo  così trovato la distribuzione spaziale dell'indice di
Moti vibratori smorzati. -  Abbiamo  già notato che i moti armonici forniscono il tipo più
verso delle anomalie crescenti; intensità con k costante.  Abbiamo  escluso l’origine, perché ivi la definizione cadrebbe in
in essa deve in ogni caso giacere il vettore . Il caso che  abbiamo  chiamato della perturbazione minima è quello in cui si
di quello rispetto a cui appare destrorso l'angolo  Abbiamo  perciò
segmenti di rette ed archi di curve, superficie, solidi,  abbiamo  aggiunto le grandezze cinematiche: tempi, velocità (di
Denotate con Q 1, Q 2, Q 3 le proiezioni di Q sui tre assi,  abbiamo  (n. 13)
Sinora  abbiamo  tenuto fissa l’ipotesi del n. 29 che la rulletta sia
noto, come  abbiamo  visto, il rapporto e/m tra la carica e la massa
a quanto  abbiamo  fatto nel caso unidimensionale (§ 38), possiamo ora
la retta orientata QP) vale . È questa la funzione di r che  abbiamo  rappresentata, con φ(r), considerando in generale le forze
tempo; ma se ci limitiamo a considerare un solo istante t,  abbiamo  dalla (5) che ogni atto di moto assoluto si ottiene
z, come avviene p. es. in un campo centrale. In tal caso  abbiamo  dimostrato (v. § 30) che, nella teoria di Schrödinger, si
del concetto di potenziale dal sistema di riferimento, che  abbiamo  già rilevato in base alla identità caratteristica delle
di p sulla direzione del campo sia , dove m è un intero che  abbiamo  chiamato quanto magnetico: dalla (344') si vede allora che
istante generico, nei moti M 1, M 2… rispettivamente,  abbiamo  per definizione che nel moto composto competono a codesti
senso progressivo ed una che si propaga in senso opposto,  abbiamo  esteso, nella (57), l'integrale da [simbolo eliminato] a
 Abbiamo  ragionato finora come se l'atomo potesse assorbire solo
Si noti che noi  abbiamo  fin da principio supposto di poter trascurare il peso
della velocità. - Per definire il moto del punto P  abbiamo  dovuto prefissare come ente di riferimento, una certa terna
i due vettori puramente temporali v 0 ed ω, che  abbiamo  chiamato caratteristici, in quanto permettono di assegnare
di p, ritroviamo la stessa parabola (23) che al n. 26  abbiamo  ottenuto come configurazione di equilibrio delle gomene dei
di centimetro). Anche tra i cristalli, come  abbiamo  visto per le molecole, dobbiamo distinguere i cristalli
insieme, almeno in pane, dalle forze di risonanza a cui  abbiamo  già accennato. Un cristallo polare molto tipico è il
spettro fittizio che  abbiamo  convenuto di chiamare classico si compone, perciò, di righe
questa la regola di selezione per il quanto azimutale, che  abbiamo  già trovato, con la meccanica ondulatoria, al § 50, e che
proprietà, come  abbiamo  già accennato, hanno importanza per la spiegazione delle
sistemi σ 1, σ 2', è dunque equilibrato, ossia, per quanto  abbiamo  veduto al n. prec., è riducibile ad un sistema
modificare la velocità è sempre meno sensibile. Viceversa,  abbiamo  esempi grandiosi della incapacità della materia a
§ prec.  abbiamo  sempre supposto che il vincolo unilaterale (o ciascuno dei
risultato rientra come caso particolare in quello che  abbiamo  accennato al n. 13 e che dimostreremo in generale nel
esse sono rispettivamente solidali colle due terne, che  abbiamo  così denominate.
suggerita dalla natura della questione che si discute. Ne  abbiamo  già avuto un esempio nel § prec. dove colle convenzioni del
velocità angolari ha durante il moto direzione fissa),  abbiamo  or ora assodato che, se ci limitiamo a considerare un
momento risultante rispetto ad O delle sole forze attive F,  abbiamo  come condizioni necessarie e sufficienti per l’equilibrio
una forza unica applicata al baricentro. Ma ciò basta, come  abbiamo  or ora avvertito, per poter riportare a tale forza unica il
Forze parallele. -  Abbiamo  visto al n. 11 che un poligono funicolare, sollecitato nei
sostituito alle Fi il dispositivo dianzi descritto,  abbiamo  che i punti P i, supposti inizialmente in quiete, vi
all'energia cinetica e potenziale dell'atomo: con  abbiamo  indicato il valore medio del campo H lungo l'orbita. Però
di energia, si ha uno di quegli stati che nel § 27, P. II  abbiamo  chiamato stati semplici o stazionari (1) Questa
 Abbiamo  così passata in rapida rassegna la struttura dei corpi
chiamare, piuttosto vagamente, «diametro dell'atomo» (e che  abbiamo  visto essere dell'ordine di [numero eliminato] cm.) si deve

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