guerra tra loro, e perpetuanti l'anarchia di credenze, | vera | e sola sorgente della discordia che tormenta socialmente e |
Doveri dell'uomo -
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avvisino noi ed i Superiori dei propri difetti, questa è | vera | e sincera umiltà. Vi stia ben nell' animo che tutto il |
Epistolario ascetico Vol.II -
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di non ingannare voi stessi, perdendo di vista l' unica | vera | idea e forma dell' Istituto, nato al Calvario e uscito dal |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ma per attaccarsi ad una ragione altissima, ed unica | vera | ragione; così ubbidendo ciecamente ai superiori, si |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che è propriamente la vita della fede nostra; confondono la | vera | rigenerazione dell' uomo, che viene operata da Cristo in un |
Epistolario ascetico Vol.II -
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perdere la stima dei fratelli per così piccole cose, è una | vera | ignoranza: io voglio che tutti i nostri fratelli sieno in |
Epistolario ascetico Vol.II -
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al nostro Istituto, e non si dà vero sacrificio, non si dà | vera | imitazione di Gesù Cristo, senza di questo. Chi ragiona |
Epistolario ascetico Vol.II -
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da tali imbarazzi, e possiate servire il Signore in una | vera | e intera povertà, e si compia in voi la volontà divina. |
Epistolario ascetico Vol.II -
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dalla carità che eserciteranno fra di loro. Questa è la | vera | perfezione, la più alta perfezione religiosa che si possa |
Epistolario ascetico Vol.II -
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somiglianti. No, mia figlia, non consiste in queste cose la | vera | perfezione, sebbene tali cose possono esser buone ed |
Epistolario ascetico Vol.II -
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[...OMISSIS...] 1.41 La sua cara lettera è un pegno di | vera | cristiana amicizia: uno di quei pegni che non si |
Epistolario ascetico Vol.II -
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lettera di ier l' altro mi è un nuovo caro pegno di quella | vera | cristiana amicizia che mi professate. Vi assicuro per |
Epistolario ascetico Vol.II -
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funeste per le opere della gloria di Dio e per la dottrina | vera | del nostro Signore, state pur certo che non avrei risposto |
Epistolario ascetico Vol.II -
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come di Dio, allora vedrete che talora è mansuetudine e | vera | carità anche il parlar forte, e che il nostro divino |
Epistolario ascetico Vol.II -
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qualche volta può aver luogo la durezza; la quale non è una | vera | durezza, perchè non viene da un cuor duro, ma anzi da un |
Epistolario ascetico Vol.II -
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a suoi proprii Superiori? Dov' è qui, mio caro Arnoldo, la | vera | ubbidienza, quell' altissima virtù che contiene la vera |
Epistolario ascetico Vol.II -
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la vera ubbidienza, quell' altissima virtù che contiene la | vera | soprannaturale sapienza? Avreste forse fatto un somigliante |
Epistolario ascetico Vol.II -
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volere; e non siate giunto a capire qual tesoro infinito di | vera | sapienza si contenga in queste divine virtù. Qual dubbio, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ecco lo studio principale che io aspetto da voi: ecco la | vera | scienza dell' Istituto a cui Iddio si è degnato di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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egli è l' umiliarsi incessantemente: nè l' umiliazione è | vera | se non si trasfonde nel fatto. In quale fatto? Nel fatto |
Epistolario ascetico Vol.II -
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nella cara vostra delle cose, che sono ben lontane dalla | vera | sapienza spirituale. Sul detto comune « niuno è buon |
Epistolario ascetico Vol.II -
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nella vita spirituale, toglie la pace, distrugge l' umiltà | vera | dell' anima e vi semina la superbia, diminuisce la stima e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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potremo, mia cara signora, attingere quella consolazione | vera | che Ella mi domanda nella sua lettera. Quanti motivi non |
Epistolario ascetico Vol.II -
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alla sponda, è entrata in porto. Ella ha portata seco la | vera | fede, di cui le aveva Iddio fatto dono conducendola alla |
Epistolario ascetico Vol.II -
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convinto che non è il vostro un fervore passeggiero, ma una | vera | vocazione divina; son persuaso, che non avrete più bisogno |
Epistolario ascetico Vol.II -
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politici, di educazione, nell'ordine sociale attuale, è una | vera | ironia. Essi non hanno tempo né mezzi per progredire. |
Doveri dell'uomo -
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le false religioni, per esempio quelle del paganesimo, e la | vera | religione di Gesù Cristo. Nelle religioni pagane il |
Questioni politico religiose -
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di convincervi che la Religione Cristiana Cattolica sia | vera | o falsa, perfetta o imperfetta: si tratta di sapere che |
Questioni politico religiose -
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i suoi elementi essenziali. Quando dunque si medita sulla | vera | e compiuta indole della legge civile, allora si perviene ad |
Questioni politico religiose -
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le lascia tutte libere, e però è il sistema della | vera | libertà. Ma se invece di questa faccia fraudolenta è la |
Questioni politico religiose -
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libertà. Ma se invece di questa faccia fraudolenta è la | vera | e propria faccia del sistema, quella che lo fa conoscere, |
Questioni politico religiose -
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credenze ». Ridotto a questa formola più chiara e più | vera | della precedente, svanisce dal perfido sistema la lode che |
Questioni politico religiose -
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il matrimonio, il quale non solo da questa, che è l' unica | vera | Religione, si dichiara sacro, ma di più Sacramento. Onde |
Questioni politico religiose -
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Onde per tutti quelli che riconoscono questa per la | vera | religione, il matrimonio è assolutamente e non già |
Questioni politico religiose -
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gli uomini di legge, non sono punto atti a risolvere la | vera | questione di cui si tratta. Infatti la questione |
Questioni politico religiose -
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essi si perdono in tali dispute, non accorgendosi che la | vera | soluzione del problema dipende da un princìpio più elevato |
Questioni politico religiose -
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civile. E` anche evidente che una tal legge, se riguarda la | vera | religione, è assolutamente empia; e se riguarda religioni |
Questioni politico religiose -
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stranamente falsata, ed è pur necessario restituirle la sua | vera | forma, che non può essere altra che questa: Si ricerca « se |
Questioni politico religiose -
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da se stesso arrivare a trovare in qualche modo la libertà | vera | che andiamo cercando. Pure per approfondire e sviluppare |
Questioni politico religiose -
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danno luogo a varie interpretazioni delle quali una sola è | vera | e l' altra è falsa. Al nostro tempo non mancano i |
Questioni politico religiose -
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società; in ispecie la Religione Cattolica, l' unica | vera | e compiuta, è la grande società fondata da Gesù Cristo, la |
Questioni politico religiose -
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anche sotto il ferro, ed ella sola dà al suo seguace la | vera | indipendenza e il coraggio dell' uomo libero. Uno dei più |
Questioni politico religiose -
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ammettendo anche l' esterna rivelazione, non presta però | vera | credenza a quella interna divina operazione, non professa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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(2). La fede che abbiamo fin qui descritta è bensì una | vera | fede come la chiama il Concilio di Trento, ma non è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dottrina poi che sottostà alla Religione, questa teologia, | vera | o falsa, che è sempre dalla religione supposta, può |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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creature nuove (3). Non si poteva trovare una parola più | vera | di questa, più acconcia a esprimere l' operazione mirabile |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non che dia il sentimento della cosa, ma non dà nè pure una | vera | cognizione della sua natura? Come insomma questi due amori, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nelle sensazioni il corpo, in quanto è sensibile , non è | vera | forma dell' anima, ma solo forma fenomenale, o apparente, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di Dio è quello di vita , la sua essenza è vita. Non è | vera | vita ove non è sentimento. Il sentimento adunque in Dio è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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questa comunicazione del Verbo colle anime, come una | vera | inabitazione della seconda divina Persona in noi (2). S. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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già solo idealmente, ma per un' operazione reale, per una | vera | percezione della sua sostanza. Usa anco della similitudine |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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(3) ». Ora la vita è sentimento, e chi nulla sente, non ha | vera | vita: il sentimento è la potenza di percepire l' essere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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in che maniera si chiami pane di vita, cioè perchè dà la | vera | vita, la pienezza della vita, che è quanto dire la pienezza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e indi è che la similitudine di Cristo è sommamente | vera | ed espressiva, quasi dicesse: come il Padre dà a me l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di parole, di segni, e di imagini che non abbiano nessuna | vera | similitudine colla cosa che vogliono esprimere. La parola« |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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cieco istinto o sentimento; questi toglie e rovescia la | vera | natura dell' uomo e la sua dignità«. Vedesi qui il perpetuo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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va avanti e ne tira le conseguenze, supponendo oggimai per | vera | la prima, e non torna indietro ogni passo a riprovarla, ma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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le origini recondite, nella facoltà dell' anima, della | vera | religione tra gli uomini rinvenuta«. Qui si dà colpa altrui |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quel primo; sicchè non rimane solo una probabilità, ma una | vera | certezza morale pel soprannaturalismo. Una frazione del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ricusino di usare la ragione in discernere la | vera | dalla falsa rivelazione. Ma se vi abbia qualche setta di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di fanatici al dì d' oggi, i quali si appiglino a creder | vera | una religione pel criterio d' un interno furore di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si può prenderla a chiusi occhi, perchè non può essere che | vera | e conforme alla retta ragione, anche ovecchè a noi, come |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non potendo essere che l' uomo conosca menomamente la | vera | via e il modo della divina attività col contemplare i |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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modo onde Iddio percepisce, non distrugge punto nè poco la | vera | subordinazione delle cause in fra loro e la loro temporale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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idea dell' essere, il quale luce nelle nostre menti, ha una | vera | similitudine [più] con Dio che colle creature, perchè le |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quelle non possono avere con questa luce quella | vera | e propria similitudine che ha colla medesima l' essere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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spirito possa conoscere le cose, se non vi ha similitudine | vera | e propria fra le cose e l' idea colla quale il nostro |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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un passo tolto dal libro intitolato Della cognizione della | vera | vita , per non essere infinito. Vi si dice adunque di Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della nostra proposizione: che la grazia nell' uomo è una | vera | imagine di Dio. E veramente l' essere che costituisce la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si può fare in un modo negativo, ma ella non importa una | vera | imagine, appunto perchè è negativa e nulla viene espresso |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sussistere stesso di Dio? Certamente perchè una cosa sia | vera | imagine dell' altra, questa imagine deve avere qualche cosa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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semplici. Indi è a dire, che non può esistere una | vera | imagine di Dio se questa imagine non sia Dio stesso avendo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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cose manifestamente apparisce, che Dio solo può essere | vera | imagine di sè stesso e che a nessuna creatura compete un |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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anima vi accende in essa il Verbo, che è quanto dire la | vera | imagine di Dio Padre. Egli è per questo, come abbiam |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di cui l' uomo si adorna, una partecipazione dell' unica e | vera | imagine della sostanza divina, il Verbo eterno. A queste |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ma anco la grazia che rende questa similitudine una | vera | e viva imagine per la partecipazione appunto del Verbo, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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prerogativa che al solo Verbo divino si addice, d' essere | vera | imagine di Dio e suggello che impronta la stessa imagine |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nè in sè stessa e negli atti suoi trova mai cosa che tenga | vera | e propria similitudine cogli esseri più nobili, cioè cogli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della natura, ma talora si trovano queste due perfezioni in | vera | opposizione fra di loro. Questa verità che può parere assai |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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E che s' illudono quindi se si persuadono di lavorare alla | vera | grandezza e alla vera perfezione dell' uman genere. E se |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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se si persuadono di lavorare alla vera grandezza e alla | vera | perfezione dell' uman genere. E se intesi alla perfezione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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loro il cristianesimo, che è quanto dire l' unica religione | vera | che fu sempre al mondo. Poichè questa si presentò al mondo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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pur nell' atto di esser generati e che consiste in una | vera | macchia dell' anima, come dicono i teologi, non già solo in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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o al più la possibilità di una potenza, e non una | vera | potenza. Così io posso concepire in un soggetto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che, come ha definito il Concilio di Trento, ha in sè la | vera | e propria ragione di peccato (1): il che è quanto dire di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quale pure è di fede che toglie dall' uomo tutto ciò che ha | vera | e propria ragion di peccato, come definisce il Tridentino. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ragione irrefragabile ed evidente. E tuttavia non è men | vera | la sentenza di quelli che abbiamo nominati, i quali |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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per questo che la corruzione originale ha la propria e | vera | ragion di peccato, sicchè l' infezione della persona è ciò |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che in questa materia si deva primieramente esaminare la | vera | natura del precetto di amare Iddio. Egli è espresso in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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condannata da Pio V: [...OMISSIS...] . Dunque è | vera | la contraria, che la distinzione di un doppio amore, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è non solo la ragione dell' assurdo che ne seguirebbe se | vera | fosse la contraria, cioè che Dio giustissimo punisce le |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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azione nell' anima è eterno; ed essendo vita eterna, è sola | vera | vita. TERZO. - Essa è esclusa dal consorzio di Gesù Cristo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' origine dell' anima. Perocchè sebbene noi supponiamo | vera | la preesistenza dei germi, tuttavia questi non sono già per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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anima intellettiva. Si consideri ancora che solo supponendo | vera | la nostra sentenza, prende sua forza quella ragione per la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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alcuna parte, nè l' abbiano potuto impedire, non può essere | vera | imputazione morale, ma solo una cotal imputazione legale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della trasfusione del peccato. Perocchè una tale unione è | vera | nell' ordine delle idee e non nell' ordine delle realità: e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di Adamo co' suoi figliuoli, e in questa ripongono la | vera | ragione della trasfusione del peccato, dentro ai quali |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di questa gran metamorfosi? L' anima sensitiva è pur anima | vera | e propria del feto: or come si potrà ella staccare da lui, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dopo il concepimento, comincerebbe ciò che avesse propria e | vera | ragione di peccato. Conciossiacchè tutto ciò che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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vogliasi imaginare, ma non mai cosa che abbia propria e | vera | ragione di peccato. Nè basta il dire, che tale istinto e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è fisica , e perciò non è che in essa stia la propria e | vera | ragione di peccato, ma bensì la ragione istrumentale del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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fino che si resta nelle parti basse dell' uomo, non ha | vera | e propria ragion di peccato, nè però peccato si può |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sè morale, ma fisica e animale, essendo sola la persona la | vera | e propria sede di ogni bene e di ogni male morale. Sebbene |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la sapienza in un senso completo e assoluto, è una | vera | sussistenza , una delle tre persone divine, la quale si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il Verbo che, comunicando sè stesso agli uomini, dà loro la | vera | e sostanziale sapienza, la vita e la immortalità. Egli è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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a dire così: [...OMISSIS...] . E di qui è la similitudine | vera | con Dio che si mette nell' uomo per opera della grazia: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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come doveva essere a rappresentare vivamente la perpetua e | vera | alleanza, che Cristo e il popolo da lui francato, avrebbe |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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idolatri ricevevano la notizia dell' unità di Dio e della | vera | religione. Questo consiglio della divina Provvidenza era |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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staccati dai beni temporali e faceva loro riflettere che | vera | ricchezza è solo il timore di Dio, la vita giusta e il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dovea essere effettiva ed operativa; chè non sarebbe stata | vera | fede alla parola di Dio quella che fosse disubbidiente. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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non è vero Giudeo quegli che è tale al di fuori, nè | vera | circoncisione quella« che è al di fuori nella carne; |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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quale dicono le Scritture ed i Padri, che l' intelligenza | vera | delle Scritture non si ebbe se non quando il Verbo prese |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di leggi, stabilì tribunali, e con esso popolo, qual già | vera | e perfetta nazione, rinnovò l' alleanza e costituì l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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una cosa o di una persona che ella si ripeta. Or qual è la | vera | e intrinseca ragione sola adotta dai Concilii di Firenze e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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piacimento maggiore. Or io dico di più, che questa sola è | vera | consacrazione: perocchè interiore. Il Verbo stesso prende |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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non si assolve più in simboli esterni, ma ha per base una | vera | consecrazione. Di qui ugualmente si vedrà perchè S. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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vita e si fanno animate, sensitive; in una parola diventano | vera | nostra carne e vero nostro sangue. Ora in un modo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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varrebbero a tale intendimento quando non v' avesse una | vera | similitudine fra la nutrizione naturale e la consecrazione, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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pane informata dall' anima di Cristo, il che sarebbe una | vera | impanazione (1). I teologi stessi, e fra questi un sommo, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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particella, nè pure un elemento il più tenue che non sia | vera | carne di Cristo; nè del vino rimanga un atomo che non sia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nutrizione di cui parliamo siasi cangiata nella | vera | e viva carne di Cristo, egli è cosa manifesta, che il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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proveniente da non sapere come accordare insieme una | vera | nutrizione collo stato di un corpo glorioso. Per questo lo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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» ma dice che tuttavia quel prendimento di cibo era una | vera | comestione « perocchè Cristo aveva un corpo di tal natura, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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è lontanissimo del nostro sistema, e dal concetto di una | vera | soprannaturale nutrizione. E veramente nella nutrizione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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senso comune degli uomini. Cominciamo adunque dal porre una | vera | e semplice definizione dell' annichilamento. Definizione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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intera dell' essere del pane e del vino. Dunque è una | vera | annichilazione nella opinione difesa dal Bellarmino (2). |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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si potrà dire ch' ella siasi annichilata? non è ella una | vera | sottigliezza scolastica il dire, che sebbene quella forma |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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E qui appunto il Bellarmino crede che al concetto di una | vera | conversione e transustanziazione basti che « una cosa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nel sistema nostro, nel qual solo si salva, pare a noi, una | vera | TRANSUSTANZIAZIONE del pane e del vino. E però non è una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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se dir non si potesse, in nessuna maniera sarebbe seguìta | vera | e propria transustanziazione. Però io non posso nè pur qui |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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come articolo di fede, che nella consecrazione segue una | vera | transustanziazione ; non si dee mica credere che la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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conversioni non è avvenuto se non 1. l' annichilazione | vera | e reale di uno de' due oggetti; 2. la sostituzione dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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anche il proprio luogo. Ora niente di ciò forma una | vera | conversione; altrimenti sarebbe conversione e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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avvenire in un minimo istante; perocchè si tratta di una | vera | conversione e transustanziazione, di un vero ed unico atto. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e non ne rimane più minuzzolo che sia della Vergine e non | vera | carne del Salvatore. E come ciò? per opera dello Spirito |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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per una cotale comunicazione della vita, e non per alcuna | vera | distruzione o cessazione di alcun essere. 5. S. Gaudenzio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nè ci sta di aver provato, che il concetto di | vera | transustanziazione non si può avverare tosto che si pone |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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questo fatto sembrerebbe bensì una conversione, ma niuna | vera | conversione in ciò interverrebbe. Sarebbe un inganno che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ch' egli denomina adduttiva . 2. Ch' egli non dà una | vera | spiegazione della transustanziazione, ma più tosto dà il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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altresì se posti i tre principii degli avversari una | vera | transustanziazione sia consentita dalla natura della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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corporea. E qui si dee partire da questo principio che una | vera | conversione d' una cosa in un' altra non si dà, se non a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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applica al Sacramento Eucaristico. La conversione adunque | vera | e propria non è quella che il Bellarmino chiama |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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identità di questo tutto: sarebbe impossibile concepire una | vera | e propria conversione. L' impossibilità di questo è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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individualità. Mediante la nutrizione adunque nasce una | vera | conversione e transustanziazione del cibo nel corpo nostro |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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determinate particelle. Quindi se si volesse supporre una | vera | conversione non si potrebbe in alcun modo evitare quell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dalle specie sono coperti. Perocchè io ho dimostrato che la | vera | grandezza del corpo è quella che viene determinata dal |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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quella basta a farci concepire un corpo esteso. Dunque alla | vera | essenza del corpo esteso non appartiene che la estensione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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obbligato ad accrescere queste forze; perocchè non si dà | vera | obbligazione, se non d' evitare il vero peccato, e il non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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usare (9) come di altrettanti mezzi. 29. Tale è dunque la | vera | e propria ragione del peccato, la quale, consistendo in una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' autorità del Tridentino, che dà la propria e | vera | ragione di peccato all' originale ne' bambini, che è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nell' Antropologia , la sola causa libera ha natura di | vera | causa (2), e che però a niuna persona umana si può |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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si è fatto, e che si potea non fare? Laonde nel libro Della | vera | e della falsa penitenza, che fu attribuito a S. Agostino, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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bajana e giansenistica che: 1. il peccato originale ha | vera | ragion di peccato benchè manchi la libera volontà in colui |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il peccato può essere in un individuo umano secondo la | vera | nozione di peccato, e la colpa di questo peccato essere, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dicendo: [...OMISSIS...] , riconosce nell' originale « la | vera | e propria ragion di peccato« » che equivale a dire la forma |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e propria ragion di peccato« » che equivale a dire la forma | vera | e propria di peccato. Conviene dunque togliere l' equivoco |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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modo di concepire, nè è un decreto che stabilisca una | vera | alternativa da parte di Dio: perchè Iddio ben sapeva che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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egli non fece un tal decreto sopra una ipotesi, o sopra una | vera | alternativa come accade degli uomini, ma egli avrebbe con |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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aveva alcun diritto. Il peccato dunque del bambino ha per | vera | causa quel decreto di Dio: e così tornano in campo le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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a sproposito quella proposizione condannata in Baio, che la | vera | causa, per la quale la privazione della grazia ne' bambini |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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apprezza altro che la virtù insegnata da Gesù Cristo; e la | vera | virtù si ricapitola nell' ubbidienza e nella carità. Deh |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Non importa: la Religione cattolica è stata provata | vera | per lei; se è provata vera, ella è vera in tutto e non in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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è stata provata vera per lei; se è provata vera, ella è | vera | in tutto e non in una sola parte; perchè la Religione |
Epistolario ascetico Vol.III -
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modo il più intimo? Quale assurdo il pensarlo! Dunque era | vera | la loro Fede: dunque erano veri tutti i singoli articoli |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vegga una cosa sola, ed è, che « la Religione cattolica è | vera | ». Quando la mente sia persuasa di questa verità generale |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in generale, per convincersi bene che questa Religione è | vera | ed al tutto divina; e le suggerirei di cominciare dalle « |
Epistolario ascetico Vol.III -
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compatriotti e tutto intiero il mondo si converta alla | vera | fede, quando è veramente simile a quello che nutriva Mosè |
Epistolario ascetico Vol.III -
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adoperasse ad imprimere nelle menti giovanili qual sia la | vera | misura, onde si dee giudicare le azioni degli uomini |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a mettere il vizio in orrore agli uomini, in amore ogni | vera | virtù. Queste cose spianano la via e dispongono l' anima |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
un' altra ricerca da farsi quella « se si potesse fare una | vera | società di tali vittime ». Primieramente le vittime di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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all' ozio, leggieri, mondani, senz' alcuna sodezza di | vera | virtù! Privi della coscienza della propria dignità, senza |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Di poi è necessario che produciate in voi stesso una | vera | compunzione dei falli passati e risoluzioni più forti d' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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prima alla dolcissima sua lettera piena de' sensi della più | vera | cristiana amicizia, ricevuta anche tardi, per diverse |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e infiorato, e illuminato dal brillantissimo lume della | vera | vita. Coraggio adunque, mio carissimo, all' opera, all' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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senza rifletter bene a ciò che gli è comandato, e alla | vera | intenzione di chi comanda, l' eseguisca, ma di mala grazia, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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studiosi e seguaci della caritatevole verità e della | vera | carità. E la lettera delle Reverenze vostre è di tutto ciò |
Epistolario ascetico Vol.III -
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lettera che m' aspettava dal mio caro Setti. La lessi con | vera | consolazione: specialmente mi consolò il vedere, che la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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buono e santo, quell' attacco vi pregiudicherebbe alla | vera | perfezione dello spirito. E sapete che cosa ne potrebbe |
Epistolario ascetico Vol.III -
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educazione umana l' unità; ed è perciò che l' idea della | vera | educazione umana è germinata, si può dire, e fiorita al |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ella presta il primo, unico e sommo esempio di ogni altra | vera | Educazione: cioè qualunque educazione in cui qualche |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e raggiunge quant' è più possibile strettamente; sicchè la | vera | e cristiana idea di una enciclopedia, se con questo greco |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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della materia, sembra anzi un gioco d' imaginazione che | vera | realtà quell' universo morale, la cui natura è tutta |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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questo spirito del cristianesimo, che è quello dell' unica | vera | grandezza, vi potrà tenere intero dominio, se il carico |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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primi anni della quinta che contemplasse la Religion come | vera | , presentandola col corredo delle sue prove, non tanto per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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spiega quella non so quale incredibile riverenza, anzi pure | vera | superstizione, che al tempo del risorgimento delle lettere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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saggio ed intelligente, una gente grande » » (2). Tale è la | vera | grandezza de' Principi e delle Nazioni. Come la giustizia è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e sì in particolare di quella d' insegnare; e alla libertà | vera | sostituiscono una libertà bastarda d' insegnare tutto ciò |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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in tutto ciò qualche cosa che possa essere o contrario alla | vera | dottrina di cui essa sola conserva intemerato il deposito, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sia impedito l' esercizio, nel che consiste unicamente la | vera | libertà; 4 Qualora un Governo civile indipendentemente e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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istituzioni di natura grandemente diverse. Il Comune è una | vera | società di persone, che convivono intimamente unite sul |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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de' padri di famiglia. Che se la rappresentazione fosse | vera | ed effettiva questo diritto non avrebbe altri limiti che i |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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non che a questa distruzione, secondo S. Paolo, succede la | vera | salute: [...OMISSIS...] . Ecco l' albero nuovo dell' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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o nulla. La compiutezza è il carattere che distingue la | vera | morale dalla falsa, la pretesa morale del mondo dalla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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parte de' suoi diritti divini: quest' è l' origine della | vera | lotta tra il potere civile e l' ecclesiastico, poichè ogni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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si potrà dire, che il popolo abbia dal Governo una | vera | guarentigia, che sarà insegnata nelle pubbliche scuole una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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- Autorità della Chiesa (1) - Non si dà mai collisione | vera | tra essa e la Ragione - collisioni apparenti. - E` lo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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da qualunque fonte all' uomo comunicata. - Non impedisce la | vera | libertà del filosofare. - Vantaggio, che ritrae dall' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il buon metodo e di tenerlo costantemente, ecc. non lede la | vera | libertà del pensare - Mettere gli uomini sulla via della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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principio alla fine di un discorso, e questa debba esser | vera | e propria per fissare la cosa; tuttavia, come dicevo, non è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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in queste parole « segui il lume della ragione », sebben | vera | e propria, era la più imperfetta di tutte, la quale |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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esprime l' essenza della cosa (1). Questa proposizione è | vera | secondo me in tutta l' estensione dei termini, purchè si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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se non per una certa similitudine che ha colla cognizione | vera | (si mostri brevemente quanto sia incomoda e antifilosofica |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sincera del cuore, un vero amore della verità santa, e una | vera | indifferenza a tutte le altre cose, ci rendono facile udire |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che facciate sentire alle fanciulle un dispiacere da | vera | sorella, non già amaro nè ostinato, ma dolce e facile a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di tutte. E` grande e bella ed utilissima cosa mostrare | vera | stima a tutti. Faceva così s. Paolo coi fedeli. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Questa è la cosa che più rileva. Questo dà la misura | vera | di esso cibo. Tanto se ne mangi, quanto si ha forza di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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istruzione. Oh! quanto poco si sente la dignità e la | vera | dolcezza della nostra professione! Noi cristiani siamo di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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arriva a torseli tutti?), sopportandosi scambievolmente con | vera | carità ed indulgenza. Tolti via questi quattro vizi, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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a esprimermi meglio, ci farebbe accostare e disporre alla | vera | incorporazione che pel battesimo si fa. Il battesimo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che aveano col nostro Signore! Oh santissima dimestichezza, | vera | fratellanza con questo amabile Dio, in cui il maestro, il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Dio, la verità vien meno, manca un principal distintivo di | vera | adorazione. Ma colui che prega Iddio in ispirito , cioè col |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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noi immedesimandosi: per cui questo convito chiamossi con | vera | ragione: « Principio in noi della divina sostanza » (3). Oh |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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egiziane dovizie servirono, per comando del Signore, alla | vera | religione degli Ebrei. Rispetto all' uomo: quanto egli è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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egualmente venerabile e ricco quel luogo, dove abita la | vera | ricchezza, il Signore. Con quegli ornamenti adunque Madre |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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presente? come vi potrà dare questa sicuro segnale d' una | vera | e fraterna amicizia? Caro fratello, e in che altro si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che appunto sono fuori della Chiesa, sono staccati dalla | vera | unità, il declamare eccessivamente contro i tempi nostri, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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da me formato allora, che però conosco essere stata una | vera | temerità lo scriverlo da me privo d' ogni lume e di ogni |
Epistolario ascetico Vol.I -
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al cimento, se non dopo le più replicate prove di | vera | umiltà ed abbiezione di se stesse? Ella replica, che a |
Epistolario ascetico Vol.I -
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erba) sta nella classe mezzana. D' altra parte questa bontà | vera | io non posso attribuirla che agli ottimi semi posti in |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che una lettera; ma mi perdoni, se con un amico di sì | vera | religione come Lei, io trovo diletto grandissimo a |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ciechi negli occhi dello spirito, che non vedrebbero la | vera | felicità, e privi della vera vita interiore. Perciò, certo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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spirito, che non vedrebbero la vera felicità, e privi della | vera | vita interiore. Perciò, certo delle misericordie che il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sieno appagati tutti i nostri voti. E` la via questa della | vera | tranquillità e della vera fermezza in tutto ciò che si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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voti. E` la via questa della vera tranquillità e della | vera | fermezza in tutto ciò che si opera. Per carità raccomandate |
Epistolario ascetico Vol.I -
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varrebbe senza la grazia del Signore, da cui viene la | vera | fortezza. A Dio. Tanti miei complimenti in casa Patrizi, ed |
Epistolario ascetico Vol.I -
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armoniosamente in un corpo, purchè però abbiano per fine la | vera | gloria di Dio e la carità. Meditando questi principii voi, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che è poi l' unica cosa importante! Oh qui sta il tutto! La | vera | sapienza è in quel piccolo e semplice libro che si chiama |
Epistolario ascetico Vol.I -
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come veramente una società religiosa; giacchè la | vera | natura di questa società è quella di essere una società |
Epistolario ascetico Vol.I -
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fitto nell' animo, che dove si mettesse fra gli Italiani | vera | concordia, stima reciproca, interesse de' scambievoli |
Epistolario ascetico Vol.I -
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crescere, per mio avviso, con istabilità e perfezione e con | vera | utilità del genere umano, se non dalla radice divina del |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Ella così vuole, Le aggiungerò liberamente, che, per la più | vera | amicizia che Le professo, La scongiuro a non fare a Dio il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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diamo tutti i nostri pensieri, per procedere con | vera | maturità e sicurezza. V' abbraccio tenerissimamente nel |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a chi la vuole questa grazia, a chi la domanda, a chi con | vera | semplicità cerca di conoscere se stesso, cerca di conoscere |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non vi è altro, mio caro signor Phillipps, che ci possa dar | vera | e soda e inesausta consolazione, se non il vivere |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e carità senza fine, sopportando i loro difetti con | vera | longanimità e pazienza, non volendoli far correre più che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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alla sola confutazione, ma di estendermi a stabilire la | vera | dottrina, colla luce della quale le dottrine erronee cadono |
Epistolario ascetico Vol.I -
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La cosa riesce in pratica mirabilissimamente; ed è una | vera | consolazione a vedere la letizia di tutti i miei compagni, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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solo con illimitata sommessione, ma ancora con amore e con | vera | spirituale allegrezza. Perocchè considerando che il nostro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che molti per puro zelo del bene e per un sentimento di | vera | carità si facciano promotori di quest' opera, e uno di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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appartengono ai protestanti, non sieno già effetti di una | vera | carità cristiana, ma piuttosto del sottile egoismo e della |
Epistolario ascetico Vol.I -
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direzione, mio caro, consiste una bellissima occasione di | vera | virtù, e una prova a vedere se siamo sì o no veramente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che fa, anche di più austero, non prova in lui punto una | vera | mortificazione, che dee sempre essere radicata nella |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Non bastava però questo a restituire agli universali una | vera | esistenza, perchè una cosa di cui si cangia la natura, non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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altro principio erroneo, quello che ci possa essere in Dio | vera | composizione, come accadrebbe se Dio fosse Dio per la sua |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, non idee. E in questo sistema soltanto è possibile una | vera | creazione che trae dal nulla il mondo reale. Ma se le idee |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(2), che fa perdere affatto agl' Italiani la traccia della | vera | politica; 4 il diritto politico ecclesiastico ; e sotto il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sè medesimo. Nè manco si può aspettare di conoscere la sua | vera | mente dai libri popolari , poichè gli antichi filosofi non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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. Così distingue questa mente di cui parla e che è sola | vera | mente, dal senso. E quanto sia distinta da questo, risulta |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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tale è il principio di contraddizione: « che d' ogni cosa è | vera | l' affermazione o la negazione ». I primi non hanno nè vero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è questo: « D' ogni cosa è necessario che sia | vera | o l' affermazione o la negazione ». Su questo principio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ciò, di cui è vera, suppone che la ragione resti, e diventi | vera | o falsa, secondo che l' uomo l' applica all' ente a cui |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a cui appartiene o a un altro, e in quanto resta ella è | vera | del secondo genere di verità, cioè degl' incomposti. Questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cioè degl' incomposti. Questa ragione poi, che è sempre | vera | in sè, ma di cui l' applicazione può essere falsa o vera, è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e secondo la forma di predicazione « « d' ogni ente è | vera | o l' affermazione o la negazione » »: 3 da questo vengono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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apparisce come in un continuo moto e trascorrimento, una | vera | esistenza, concedendogli un' esistenza solamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cui non appartiene, come confessa Aristotele, l' esistenza | vera | della cosa, ma l' apparente e fenomenale; all' incontro l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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lascia un essere fenomenale, a questi attribuisce una | vera | e non fenomenale esistenza. Posto dunque che le nature |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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reali per modo che non ponevano tra le une e le altre una | vera | comunicazione, e dicevano, che « « la generazione (i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e più per confonderli che per convincerli e dare la | vera | soluzione delle difficoltà, li tirava ad accordare, che l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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colle quali significa in più modi lo stesso concetto. La | vera | discrepanza dunque tra Platone ed Aristotele non consiste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che egli fa posteriori. E tuttavia rimane ancora una | vera | discrepanza tra Aristotele e Platone, e un dissidio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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[...OMISSIS...] secondo il greco proverbio. Ed ecco la | vera | ragione dello aver Platone ridotta la filosofia alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e si esercita nel debito modo, nasce l' opinione | vera | e la fede vera . Dove si vede che Platone qui non parla più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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esercita nel debito modo, nasce l' opinione vera e la fede | vera | . Dove si vede che Platone qui non parla più del suo mito |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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delle sensazioni non faccia che ricordarsi, le dà una | vera | potenza di procacciarsi nuove cognizioni e di ragionare. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la dottrina di Platone che l' essenza sofferisse qualche | vera | modificazione dall' anima, quand' ella è anzi «aei kata |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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verità, o certo di tutte le cose è la più simile e la più | vera | » » (3). Delle quali parole, le prime, cioè che la mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ad ogni modo prese questa via non giungendo a discernere la | vera | distinzione tra la specie , che solo alla mente appartiene, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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esempio la frizione; allora eseguendosi questa, comincia la | vera | produzione della sanità, [...OMISSIS...] . Ora se questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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impiegheremo non riuscirà certamente perduto. Si dà dunque | vera | distinzione tra l' essere ideale e l' essere reale? La |
Gioberti e il panteismo -
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cosa assai più eccellente, più grande, più consistente, più | vera | dello stesso essere reale. Ed anche qui prendiamo a nostri |
Gioberti e il panteismo -
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noi stessi involga qualche cosa di vero, senza però che sia | vera | ed efficace l' obbiezione. E` vero che per affermare l' |
Gioberti e il panteismo -
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al contrario, quando non le intuisce non le distrugge: se è | vera | la prima proposizione, deve essere vera anche questa |
Gioberti e il panteismo -
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le distrugge: se è vera la prima proposizione, deve essere | vera | anche questa seconda - . Ma egli può intuirle e non |
Gioberti e il panteismo -
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si contiene nel vostro cervello, e che però non sarà mai la | vera | Firenze; e se la prenderete per la vera Firenze, e la |
Gioberti e il panteismo -
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non sarà mai la vera Firenze; e se la prenderete per la | vera | Firenze, e la vorrete far creder tale a quelli con cui |
Gioberti e il panteismo -
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dicevate pur ora che per mezzo delle immagini pensate alla | vera | Firenze qual' ella è in realtà, non nella mente nostra, ma |
Gioberti e il panteismo -
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alle sole immagini di Firenze, o che va a terminare alla | vera | e reale Firenze; scegliete dunque come vi piace - Come |
Gioberti e il panteismo -
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Se per mezzo delle immagini di Firenze voi pensate alla | vera | Firenze, egli è necessario che si avverino più condizioni: |
Gioberti e il panteismo -
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sì, sussiste; delle due proposizioni possibili è | vera | l' affermativa e non la negativa. L' affermazione dunque è |
Gioberti e il panteismo -
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più: essa è una cognizione, certo limitata, ma non meno | vera | per questo. Vogliamo vederlo? Interroghiamo i nostri |
Gioberti e il panteismo -
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essa non sia cognizione, o sia falsa, ma ella è nondimeno | vera | nel suo genere; e la questione unica che si può fare |
Gioberti e il panteismo -
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prendiamo per quello che è non si dà errore, ed oltre esser | vera | quella cognizione nostra, ella ci è anche utile e |
Gioberti e il panteismo -
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non è altro che Religione, l' unica Religione, la sola | vera | Religione, e che perciò appunto Iddio essendo l' uomo e |
Gioberti e il panteismo -
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ne' suoi principj, e ce la dà come un eccellente sistema di | vera | filosofia, tutte le conseguenze pratiche che da essa |
Gioberti e il panteismo -
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il quale però non è Dio, perchè Iddio non è un' idea, ma è | vera | sussistenza, viva, intelligente ed intelligibile per se |
Gioberti e il panteismo -
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diviene bentosto nel linguaggio del Gioberti una | vera | similitudine mediante « « la sintesi dell' atto creativo » |
Gioberti e il panteismo -
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che fra Iddio e le creature non possa passare alcuna | vera | similitudine, nè avervi alcun genere comune. Questa sua |
Gioberti e il panteismo -
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per altro che s' attribuisce ad Aristotele, se pur è | vera | (1), si potrebbe spiegare così, che, dipendendo la qualità |
Sulle categorie e la dialettica -
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essi, prosegue così: [...OMISSIS...] . Dove si trova la | vera | spiegazione del perchè Platone chiamava la materia ideale « |
Sulle categorie e la dialettica -
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essi medesimi, lo suppongono; onde il principio, la base | vera | del sistema rimane sempre fuori del sistema; il che toglie |
Sulle categorie e la dialettica -
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stesso! Ci ha dunque abuso di speculazione per mancanza di | vera | e compiuta speculazione. Finalmente stimo di non dover |
Sulle categorie e la dialettica -
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enti razionali . Ora Aristotele non pervenne a conoscere la | vera | generazione degli enti razionali, nè seppe accuratamente |
Sulle categorie e la dialettica -
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dal giudicare, il Kant si sarebbe potuto sollevare alla | vera | teoria dell' umana intelligenza. Ma, invece di ricercare le |
Sulle categorie e la dialettica -
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fu presa dallo Stagirita come fosse anch' essa entità | vera | a parte sui; laddove Kant, eguale ad Aristotele nel tenere |
Sulle categorie e la dialettica -
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tenere le due parti confuse, prese anche la parte, che era | vera | entità a parte sui , per cosa soggettiva, razionale, dalla |
Sulle categorie e la dialettica -
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entità sensibili; 4 Che la sola intelligenza perciò ha | vera | virtù oggettiva, cioè ella sola è la facoltà di farci |
Sulle categorie e la dialettica -
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una falsa strada, e gli impedì interamente di conoscere la | vera | natura oggettiva de' concetti, e dell' intuizione che fa di |
Sulle categorie e la dialettica -
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mancare il più, qual è il positivo dell' ente, ossia la sua | vera | realità sentimentale. Ancora, le tre categorie di relazione |
Sulle categorie e la dialettica -
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non sperimentale, quasichè avere coscienza non fosse una | vera | sperienza. E quest' errore, insieme col vocabolo male |
Sulle categorie e la dialettica -
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non coscienza, ch' egli suppone esistere anteriormente alla | vera | coscienza che è coscienza empirica; dico la coscienza |
Sulle categorie e la dialettica -
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di cui ci occasiona l' idea; idea che ci è data, come da | vera | causa, dall' intuizione dell' essere, e dal riferirlo che |
Sulle categorie e la dialettica -
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II L' Io puro di Fichte non può esser libero , perchè la | vera | libertà è una dote propria della volontà , e la volontà non |
Sulle categorie e la dialettica -
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verbo primitivo sotto il nome d' intuizione, invece d' una | vera | intuizione diede all' uomo quello che è proprio di Dio, nel |
Sulle categorie e la dialettica -
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difettoso, cioè povero, e inefficace a guidar l' uomo alla | vera | scienza, venendogli recisi i nervi dal primo errore che l' |
Il razionalismo -
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Il che ben dimostra altresì quanto sieno alieni dalla | vera | ubbidienza alle leggi della Chiesa. Perocchè quante volte i |
Il razionalismo -
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del senso delle parole. Ecco qual è la differenza | vera | e primaria tra la voce contrario e la voce contraddittorio |
Il razionalismo -
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di Bajo, talora significa un libero7positivo , un atto, | vera | causa dell' azione peccaminosa [...OMISSIS...] ; e talora |
Il razionalismo -
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libero. Perduta dunque di vista la distinzione tra la parte | vera | e la parte falsa insieme tramischiata dice, che il Rosmini |
Il razionalismo -
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da cui fu liberamente il primo fallo commesso, cagione | vera | di tutto il resto. Illustriamo l' una e l' altra risposta |
Il razionalismo -
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dev' esser vero PECCATO; poi passa a provare che dee esser | vera | COLPA; e che tal non sarebbe con quella definizione. |
Il razionalismo -
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tra gli altri argomenti moltissimi convincer possono della | vera | mente di S. Agostino, a cui s' attiene la sede Apostolica, |
Il razionalismo -
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dell' uomo vestito e dell' uomo nudo; ma importa una | vera | e grande differenza di forze morali nella volontà tra l' |
Il razionalismo -
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in causa ed anche in actu . [...OMISSIS...] . Se fosse | vera | la sentenza di questo autore, avremmo qui de' peccati |
Il razionalismo -
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tende a stabilire una dottrina erronea sullo scredito della | vera | (2). I teologi razionalisti per far prevalere il loro |
Il razionalismo -
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che ad essa natural sapienza conseguitano fu la cagion | vera | di quegli errori che difesi ostinatamente (1) dovettero pur |
Il razionalismo -
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altrove, e abbiamo detto che i corpi prendono la loro | vera | individualità dallo spirito a cui sono termine, ma non l' |
Psicologia Vol.III -
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l' individualità, che ha per fondamento il continuo, non è | vera | individualità, perchè non dà all' ente propria unità, |
Psicologia Vol.III -
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dello stesso recipiente, cioè dall' anima, che ne è la | vera | causa efficiente, quando gli agenti da lei diversi non sono |
Psicologia Vol.III -
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insieme, e istituisca altresì per venirne a capo una | vera | proporzione geometrica? Immaginiamo che dalla nostra |
Psicologia Vol.III -
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come lo considerò Brown; anzi deve in lui riporsi la | vera | causa della stessa eccitabilità extra7soggettiva, che agli |
Psicologia Vol.III -
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attività animale e quelle dell' attività materiale è ella | vera | o solo apparente? esiste realmente una lotta? trattasi di |
Psicologia Vol.III -
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i movimenti in questo suo termine provocati; di che la | vera | causa efficiente della sensazione non sono i movimenti, ma |
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si debbono attribuire al principio sensitivo, come a loro | vera | causa. Broussais, e i suoi discepoli Caignon e Guémont, che |
Psicologia Vol.III -
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del principio sensitivo, e che perciò questa ne è la | vera | causa. Se i medici non sono ancora pervenuti a cogliere una |
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del dolore simpatico, ivi non finisca, ma si rifletta alla | vera | sede della primitiva irritazione. Il che potranno decidere |
Psicologia Vol.III -
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alla grandezza ed intensità dello stimolo. Dunque cagione | vera | dei morbi non è l' eccesso, ma l' inopportunità dello |
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intestini, apparisce, secondo che sembra a noi, la | vera | ragione per la quale i medici, legati al sistema dell' |
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si considera il fenomeno che dal lato passivo; laddove la | vera | ragione che lo illustra non si trova che considerandolo dal |
Psicologia Vol.III -
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che dimostra la difficoltà di determinare quale sia la | vera | natura ed efficacia dei rimedi. Vedo, a ragion d' esempio, |
Psicologia Vol.III -
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produrre l' effetto dello stupore, manifesti allora la sua | vera | proprietà stimolante? Ed anche se, data ad alte dosi, la |
Psicologia Vol.III -
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lo scopo che vuole ottenere, qual è quello di giungere alla | vera | scienza medica. Così s' avranno dei medici non empirici, |
Psicologia Vol.III -
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e dilatabili all' afflusso del sangue? In questo caso la | vera | cagione, tanto dell' attività maggiore presa dal cuore e |
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che fa sì che il sangue non si arresti nel suo corso? La | vera | e prima cagione, come abbiamo già accennato, è l' istinto |
Psicologia Vol.III -
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a parti organicamente continue, sia finalmente per una | vera | simpatia (1). Nel qual caso anche la parte che partecipa |
Psicologia Vol.III -
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conciliazione ed unione prepara la perfezione dell' unica | vera | scienza dell' uomo. Le cose toccate in quest' opera, |
Psicologia Vol.III -
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»; la quale io stimo che sia la più naturale, e la | vera | spiegazione dei numeri di Pitagora. Dichiarerò meglio la |
Psicologia Vol.III -
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sono numeri. Ciò che mi convince questa dover essere la | vera | interpretazione dei numeri pitagorici, si è l' osservare |
Psicologia Vol.III -
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e sono i veri elementi, il vero fuoco, il vero aere, la | vera | acqua, la vera terra, di cui i primi non sono che |
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elementi, il vero fuoco, il vero aere, la vera acqua, la | vera | terra, di cui i primi non sono che somiglianze sfuggevoli. |
Psicologia Vol.III -
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qualche addentellato a cui continuare l' edifizio, qualche | vera | traccia del loro proprio sistema. II) Che l' antichità |
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da sè e di opposto a sè, qualunque cosa poi ella sia (1). | Vera | equazione fra l' Io e il Non7Io non si potrà far mai, se |
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è quel luogo in cui il nostro filosofo più s' avvicina alla | vera | teoria dell' origine delle idee, perchè parla di un |
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di un punto di storia filosofica poco conosciuto; ed è la | vera | origine della celeberrima questione dei Reali e dei |
Psicologia Vol.III -
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indivise essendo nel Verbo, e solo così indivise danno la | vera | notizia del Verbo stesso. Nè manca alcunchè all' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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analogico e traslato, non è vita in senso proprio, non è | vera | vita. La vita dunque in senso proprio e completo è il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della vita, non solo animale e intellettiva, ma di quella | vera | vita che era nel Verbo. Ma se quel primo uomo era anima |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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egli anche la domandi, essendo l' orazione il segno della | vera | volontà cristiana, e domandata gli avviene. Ma non tutti |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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confini senza por mente all' elemento morale, dove la | vera | grandezza consiste; e quindi senza bisogno d' umiliarsi e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non basti una castità apparente, un esterno decoro, ma una | vera | castità che rifugge da ogni immondezza, non solo negli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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doveva in sè accogliere tutta la grandezza morale che è la | vera | e compiuta grandezza, ciò che non aveva inteso l' uomo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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un solo Cristo in tutti essi è il vero sacrificatore e la | vera | vittima sacrificata. Il perchè niuno può essere sacerdote |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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intellettiva ed una individualità, sebbene non una | vera | vita nel senso che noi crediamo proprio di questa parola. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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da questa vita alla futura è dunque per costoro una | vera | risurrezione, e però s' adempie nel Nuovo Testamento, colla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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E veramente l' uomo non ha altra fortezza nè altra | vera | vita che quella che gli viene da Cristo, dall' essere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che dee presiedere a tali sensi: quindi Cristo, nostra | vera | vita, è nascosto al presente in Dio, alla cui destra egli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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più ne capiscono che la lettera, la quale non è cognizione | vera | del mistero stesso, nè soprannaturale. Il che spiega l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Dei, di maniera che il cangiamento che succederà sarà una | vera | rivelazione, secondo l' etimologia della parola, un vedere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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d' essere sostanza del pane e del vino, ed è divenuta | vera | carne e vero sangue di Cristo, quando Cristo la rese |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vi fo osservare, se vi darete alla pratica di una | vera | e sincera e lieta umiltà ; oh allora svaniranno tutte |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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umile, e sopra tutto la cognizione soprannaturale della | vera | e assoluta sapienza, verso alla quale tutto quello che noi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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adduce seco, quasi suo luminoso corteggio, i gaudi della | vera | felicità. Gli istinti soggiaciono alla volontà umana, la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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della rivoluzione è ben lontano da corrispondere alla | vera | soluzione del problema sociale, cioè di dare guarentigie |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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ma specialmente per li proprietarŒ che si costituisca una | vera | società civile senza esclusione di persona, nella quale |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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una parte della equità; mentre è coll' animo cioè con una | vera | volontà che essi sono obbligati di seguirla tutta. Se |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di essi ragione. Egli è evidente che questa è la cagione | vera | o pure il pretesto di tutte le ribellioni: queste nascono |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di quelle due specie di ricchezza mobiliare, sieno in una | vera | dipendenza di fatto dall' arbitrio dei possessori di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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modo di parlare manifesta la mancanza dei principŒ di una | vera | politica, se non forse dei principŒ di qualunque politica. |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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si sono più avvicinati di tutti gli altri a conoscere la | vera | teoria della società civile. Prova ne sia la bilancia |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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famiglia. Questo politico sarebbe stato in caso di dare la | vera | idea della società civile, se non si fosse limitato a |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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Certamente; se la proprietà sulle terre feudali fosse stata | vera | e non finta dalla legge, ma come dicevamo il re non aveva |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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della nazione: senza che per questo egli acquistasse una | vera | proprietà sui beni della medesima. Ma si vuole una prova |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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nazione non ha mai creduto che i suoi principi avessero una | vera | proprietà sui terreni? basta osservare che una porzione di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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diversi: e solamente nel primo caso si parla di una | vera | proprietà; mentre negli altri casi con questo nome di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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feudale, e nascer da quella una costituzione più | vera | e più moderata. Dopo avere Blackstone parlato delle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di fare essi stessi il giudicio: e perciò se hanno una | vera | volontà di farlo retto (che altramente sarebbono tiranni) |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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e l' importanza degli interessi? Questa osservazione è sì | vera | che renderebbe inesplicabile come mai gli uomini, che hanno |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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adduce seco, quasi suo luminoso corteggio, i gaudi della | vera | felicità. Gli istinti soggiaciono alla volontà umana, la |
Filosofia politica naturale -
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della rivoluzione è ben lontano da corrispondere alla | vera | soluzione del problema sociale, cioè di dare guarentigie |
Filosofia politica naturale -
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ma specialmente per li proprietarŒ che si costituisca una | vera | società civile senza esclusione di persona, nella quale |
Filosofia politica naturale -
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una parte della equità; mentre è coll' animo cioè con una | vera | volontà che essi sono obbligati di seguirla tutta. Se |
Filosofia politica naturale -
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di essi ragione. Egli è evidente che questa è la cagione | vera | o pure il pretesto di tutte le ribellioni: queste nascono |
Filosofia politica naturale -
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di quelle due specie di ricchezza mobiliare, sieno in una | vera | dipendenza di fatto dall' arbitrio dei possessori di |
Filosofia politica naturale -
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modo di parlare manifesta la mancanza dei principŒ di una | vera | politica, se non forse dei principŒ di qualunque politica. |
Filosofia politica naturale -
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si sono più avvicinati di tutti gli altri a conoscere la | vera | teoria della società civile. Prova ne sia la bilancia |
Filosofia politica naturale -
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famiglia. Questo politico sarebbe stato in caso di dare la | vera | idea della società civile, se non si fosse limitato a |
Filosofia politica naturale -
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Certamente; se la proprietà sulle terre feudali fosse stata | vera | e non finta dalla legge, ma come dicevamo il re non aveva |
Filosofia politica naturale -
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della nazione: senza che per questo egli acquistasse una | vera | proprietà sui beni della medesima. Ma si vuole una prova |
Filosofia politica naturale -
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nazione non ha mai creduto che i suoi principi avessero una | vera | proprietà sui terreni? basta osservare che una porzione di |
Filosofia politica naturale -
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diversi: e solamente nel primo caso si parla di una | vera | proprietà; mentre negli altri casi con questo nome di |
Filosofia politica naturale -
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feudale, e nascer da quella una costituzione più | vera | e più moderata. Dopo avere Blackstone parlato delle |
Filosofia politica naturale -
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di fare essi stessi il giudicio: e perciò se hanno una | vera | volontà di farlo retto (che altramente sarebbono tiranni) |
Filosofia politica naturale -
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e l' importanza degli interessi? Questa osservazione è sì | vera | che renderebbe inesplicabile come mai gli uomini, che hanno |
Filosofia politica naturale -
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le facultà così sviluppate, surgerebbe una sola e grande e | vera | universitas studiorum, ome s'intese quando le università |
Psicologia delle menti associate -
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è tutt' altro che volgare, che anzi è la base, la ragion | vera | di tutto ciò che passa per scientifico. Senonchè, come egli |
Principio supremo della metodica -
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di cui ritien l' imagine, ma un po' alla volta diventa una | vera | idea semi7astratta; cioè composta dalle idee imaginali |
Principio supremo della metodica -
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la sua regola morale: non è certamente la nostra, ma ella è | vera | per lui, è l' unica che egli possa avere: se noi non lo |
Principio supremo della metodica -
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operazione è un vero giudizio analitico, perocchè è una | vera | scomposizione d' un' idea sola in più. Ed è il linguaggio |
Principio supremo della metodica -
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dell' altra, ma che non dà allo spirito ancora alcuna | vera | idea di collezione. Si vede in questo errore di Bonnet, che |
Principio supremo della metodica -
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questo errore di Bonnet, che questo filosofo non conobbe la | vera | natura delle idee collettive, nè credette necessario d' |
Principio supremo della metodica -
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Nel vero, quando il fanciullo si è formato una credenza | vera | e ne ha tirato delle conseguenze, egli si rende più docile |
Principio supremo della metodica -
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prima di operare. Ma questo istinto non è ancora una | vera | formola morale: egli solamente dà luogo ben presto ad una |
Principio supremo della metodica -
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la via, ma nol move; queste il movono, ma gli nascondono la | vera | via; nè egli ha virtù naturale di resistere a' costoro |
Principio supremo della metodica -
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dalla sua ipotesi (e non è mai altro che una ipotesi, niuna | vera | dimostrazione arrecandone) che il movimento degli astri sia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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come intelligibile ed appetibile, e però essa non ha una | vera | efficacia e un vero governo dell' universo, che si move |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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con cui conosciamo ogni cosa (4) per trovare una notizia | vera | e permanente; e la scienza non può avere altro genere che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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senza formarsi mai la questione, se l' apparenza sia | vera | o falsa: questa appartiene alla ragione: l' apparenza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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egualmente che non è possibile alcun errore, e sempre è | vera | come la scienza che ne deriva, [...OMISSIS...] (5), il che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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un' altra (2), [...OMISSIS...] . Aristotele dunque pone una | vera | identità tra la specie nella cosa e la specie nella mente, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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