Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: vedesi

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riposo la mente umana, che non è appagata giammai, se non  vedesi  pervenuta all' ultimo anello della catena, all' ultima
del terzo, del quarto e degli altri ordini superiori.  Vedesi  adunque da quanto è detto, che il primo lavoro necessario a
e d' altre animali operazioni, nelle quali il moltiplice  vedesi  ridotto ad unità, l' esteso ad una mirabile semplicità:
la giustizia, la bellezza, la santità, ecc. (1).  Vedesi  da ciò chiaramente che quelle parole furono le prime usate,
che corrisponde al second' ordine d' intellezioni.  Vedesi  da ciò che con tale operazione appartenente al second'
difficoltà che trova il fanciullo in notar bene i tempi  vedesi  manifestamente nella gradazione con cui apprende il
bene e il male morale, entra in possesso della sua libertà.  Vedesi  poi da questa prima apparizione del suo libero operare, ch'
e nella mente ove è il disordine è anche la falsità. Di qui  vedesi  adunque che attenzione, che diligenza, che probità si
e per accidente come sta dentro l' analisi precedente:  vedesi  pure che il frutto prodotto dal paragone, la relazione (1),
dignità ed eccellenza dell' ente intellettivo beneficante.  Vedesi  dunque qual sia il principio morale del fanciullo a questa
quart' anno, cioè al quinto e sesto ordine d' intellezioni,  vedesi  del pari nella vita dell' umanità. I tempi favolosi si
de' tre tempi, il presente, il passato, il futuro: onde  vedesi  ragione, perchè all' età in cui è pervenuto il nostro
a parte, che pur sentì l' influenza del secolo, come  vedesi  dall' imperfezione del suo stile. Veramente questo era un
, onde il puro corpo sarebbe il subietto della specie .  Vedesi  che Aristotele non colse punto nè poco la distinzione tra
forma subiettiva ed estrasubiettiva, e la forma obiettiva,  vedesi  dal mettere insieme che egli fa la sanità e la scienza ,
per sè è atto , e non forma , e quello che è per sè forma:  vedesi  questo equivoco nelle due forme che reca in esempio, la
d' apprendere immediatamente, e non i soli cinque sensorŒ,  vedesi  anche dall' ammettere egli « « un senso comune » »
sia « l' essere indeterminato ossia comunissimo »,  vedesi  da ciò che dice Aristotele della « Filosofia prima ».
che unite senza confondersi organano gli enti esistenti,  vedesi  come Platone ne concepiva la loro costituzione di cose
imitazione e partecipazione dell' idee ad esse relative,  vedesi  da questo che le forme s' intendono nelle idee, quando sono
della volontà dell' uomo che riceve il Sacramento, come  vedesi  nel battesimo de' fanciulli, il quale infonde la grazia
ma quando si considera la natura umana perfetta,  vedesi  che l' anima nell' intellettiva sua parte non comunica col
cosa senza Dio può essere in alcun modo a Dio somigliante.  Vedesi  che questa maniera di parlare non è a caso, nè solo usata
che fa l' intelletto una parola interiore. Nel che  vedesi  ancora come si dica rimanersi il Verbo occulto in quell'
nell' antico tempo era il principio della giustificazione  vedesi  come questa giustificazione potea seguire talora senza i
fosse destinata a dover essere Sacramento nazionale,  vedesi  dalle parole del contratto seguito fra Dio ed Abramo, nelle
rispetto a questa sua principal parte, colla santità.  Vedesi  ancora nelle stesse parole, come il potere di ricever la
Questo essere intrinseco pensiero delle scuole cristiane  vedesi  da ciò, che il carattere si appella da esse concordemente«
le mani, come in quel luogo ove dice: [...OMISSIS...] .  Vedesi  adunque, che se talora chiamasi la Confermazione
cercano le traccie di questa eresia nelle antiche opinioni,  vedesi  d' essa, quello che si vide da noi del manicheismo; cioè
quale debba essere una di numero. Laonde Aristotele stesso  vedesi  obbligato di dedurre la prova della unicità del primo
e il senso medesimamente la specie de' sensibili » » (1).  Vedesi  che anche qui per Aristotele (nè pur l' anima intellettiva)
più volte le arti e la filosofia sono perite e rinate (1).  Vedesi  chiaramente che il punto oscuro della filosofia
le specie acquistate coll' uso dei sensi per induzione,  vedesi  chiaramente dall' unirla alla memoria , che suppone tali
che sono nelle cose » » [...OMISSIS...] (1). Dal qual luogo  vedesi  la connessione che pone Aristotele tra la mente umana, e le
e questo in seno di quello essenzialmente contenuto. E  vedesi  qui stesso l' origine della doppia materia platonica, l'
è che sieno uno. Sotto questo aspetto dunque l' uno  vedesi  uguale a ciò che si dice non uno ». Trae di qui un' altra
che il nostro stesso filosofo dà delle Categorie,  vedesi  che egli riduce alla categoria della relazione anche la
un assurdo. Dall' esame de' principii accennati di Fichte  vedesi  che la filosofia da lui proposta manca di solidi
la filosofia da lui proposta manca di solidi fondamenti.  Vedesi  del pari che questo filosofo, volendo stabilire un essere
a niun organo corporale aderisce, e solo che si consideri,  vedesi  al tutto immune da corporea concrezione, e meno ancora
succedano nel corpo nuovi movimenti corrispondenti, come  vedesi  nelle passioni: a ragion d' esempio, la passione della
continuamente un certo sistema di stimoli. In secondo luogo  vedesi  che non ogni eccitamento, ma solo un dato eccitamento è
non possa costituire il carattere della malattia,  vedesi  anche da questo, che negli uomini più robusti le malattie
che gli è più comodo e naturale ». Se nella tristezza  vedesi  l' istinto sensuale abbandonato all' inattività, egli
le ragioni dette parlando delle malattie del cervello, come  vedesi  nei maniaci, negli ipocondriaci, nei melanconici, nelle
Pitagorici dicevano nella scienza . La scienza è oggetto; e  vedesi  l' errore e la confusione indicata in fare che la scienza,
(1). Ma l' inettitudine del ragionare che fa il nostro C.,  vedesi  ancor più se si esaminano i molti testi che egli reca a
passare per suo! In queste simulazioni e dissimulazioni  vedesi  la passione di un partito, e colla scorta della passione
lei, perchè quel suo compagno feroce del Razionalismo non  vedesi  che colla mente, essendo un principio, un pensiero che
Alessandrino dice così: [...OMISSIS...] . E in questo passo  vedesi  ad un tempo come la cognizione di Dio trino appartiene al
e lattanti hai cavato la lode perfetta« (3) ». E finalmente  vedesi  in generale ragione, onde Cristo ringrazia il Padre celeste
e rovescia la vera natura dell' uomo e la sua dignità«.  Vedesi  qui il perpetuo vezzo de' protestanti, il far dire cioè a'
Questo modo di ragionare, sebben comune alle scienze tutte,  vedesi  più manifestatamente nelle matematiche, scienze che giova
circa una tale questione l' esame della umana costituzione,  vedesi  manifestamente che le potenze più pronte a muoversi nell'
materia e la sottigliezza a cui ella può pervenire, come  vedesi  nella luce e suoi colori e nella diffusione degli odori e
lo stesso Verbo senza quell' aggiunta »(1) ». Di che  vedesi  anche la ragione onde l' Evangelista non si contenta di
sue opere esteriori, cioè nelle cose finite da lui create,  vedesi  che, appunto perchè queste sono finite, non possono aver
una cosa ignota di cui non s' abbia l' idea. Ciò posto,  vedesi  che l' obbiezione che ci facevamo non ha alcuna forza

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