Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: terre

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Innanzi al figlio della società civile s'aprono tutte le  terre  e tutti i mari, i deserti, i vulcani, i ghiacciai. Gli
non solo vede e cose, ma essa le fa. Essa estrae dalle  terre  i metalli, colora le lane e le sete, prepara il pane e il
L'Umanità è un grande esercito, che move alla conquista di  terre  incognite, contro nemici potenti e avveduti. I popoli sono
aquile percorsero conquistatrici da un punto all'altro le  terre  cognite e le prepararono all'Unità colle istituzioni
popoli e certe classi invadenti s'impossessarono delle  terre  e dei frutti d'un lavoro non compito da essi. La proprietà
l'immobilità del silenzio. Chi vi vieta, fratelli delle  terre  schiave, saperli? Qual forza di sospettosa tirannide può
al mondo e ampliò il cerchio morale sino ai confini delle  terre  abitate. Ai doveri verso la famiglia e verso la patria,
con essa in un contratto stabile. I possessori delle  terre  fecero però sentire che non sembrava loro giusto d' esser
vantaggi. Dall' istante adunque che i proprietarŒ delle  terre  non vogliono nè possono volere rinunziare ai vantaggi che a
E chi la poteva produrre, se non i possessori delle  terre  somministrando le materie prime? Le arti dunque ed il
Alla seconda obbiezione, colla quale i proprietarŒ delle  terre  pretendevano che solamente i loro fondi fossero
di guadagno che gli accompagna. Nè i proprietarŒ delle  terre  possono già dire: che il prezzo che viene loro assegnato, e
travide. Dopo d' aver detto che la sovranità fondata sulle  terre  è la più ferma, soggiunge: « « vantaggio che non pare fosse
ricchezze se non comuni: bisognava dar tempo perchè le  terre  si dividessero, perchè le famiglie parte assai
scomparsi ed i vincitori poco numerosi in proporzione delle  terre  divise, erano divenuti possessori di latifondi. Quindi le
tanto è lungi che l' arbitrio dei possessori delle  terre  voglia distruggere quella ricchezza, che anzi questo
vuol di nuovo regolarizzarsi. - Ma i proprietarŒ delle  terre  trovandosi già in possesso del governo, se in vece di
Egli è vero che se un capitano minaccia di devastare le  terre  dei ricchi, questi prima di venire ad una guerra, nella
la proprietà che si attribuiva al principe sopra le  terre  dei feudatarŒ, basta osservare la storia de' feudi di
nacque dalla conquista, cioè dalla distribuzione delle  terre  conquistate fra i vincitori. In alcune nazioni però non vi
riposava sul falso, poichè si supponevano essere state le  terre  in antico conquistate e divise; laddove non erano. In
in massa. E questi due poteri sono: 1 il potere sulle  terre  conquistate, e 2 il potere legislativo. Sì l' uno che l'
un paese, avesse detto alla medesima: « Sappiate che queste  terre  son mie: voi già non le goderete come vostre, ma voi le
fedeltà e di bravura. Come non bastava aver conquistate le  terre  se non si continuava a difenderle contro gl' inimici;
si continuava a difenderle contro gl' inimici; quindi le  terre  dovevano ritenere il loro carattere primitivo di esser
dell' autorità principesca. Il ricevere che si faceva le  terre  dalla mano del principe, ed il diritto che egli aveva di
cercare di porre un limite alla sovrana autorità; e delle  terre  il principe doveva perciò disporre di consenso della
il quale attribuisce al principe la proprietà delle  terre  per la ragione detta, non era che una espressione inesatta:
[...OMISSIS...] Certamente; se la proprietà sulle  terre  feudali fosse stata vera e non finta dalla legge, ma come
impresa fosse diretta con unità. La proprietà dunque delle  terre  conquistate apparteneva alla nazione conquistatrice, e non
1 far sì che tutti i membri della nazione ricevessero le  terre  divise dalla mano del loro capo, perchè con ciò si otteneva
da' suoi nimici. Il diritto che ha il principe sulle  terre  in tali istituzioni, non è che il diritto di punire quelli
sostenersi, la finzione della proprietà del principe sulle  terre  aveva qualche cosa di reale; poichè se non le faceva
delle terre. E` vero che il togliere ed il donar le  terre  nel principe non era che un atto del potere governativo, da
L' anno ..9 Eude di Parigi re di Francia concedette delle  terre  a Ricabodo suo vassallo pel tempo di sua vita, e di più con
con essa in un contratto stabile. I possessori delle  terre  fecero però sentire che non sembrava loro giusto d' esser
vantaggi Dall' istante adunque che i proprietarŒ delle  terre  non vogliono nè possono volere rinunziare ai vantaggi che a
E chi la poteva produrre, se non i possessori delle  terre  somministrando le materie prime? Le arti dunque ed il
Alla seconda obbiezione, colla quale i proprietarŒ delle  terre  pretendevano che solamente i loro fondi fossero
di guadagno che gli accompagna. Nè i proprietarŒ delle  terre  possono già dire: che il prezzo che viene loro assegnato, e
travide. Dopo d' aver detto che la sovranità fondata sulle  terre  è la più ferma, soggiunge: « « vantaggio che non pare fosse
ricchezze se non comuni: bisognava dar tempo perchè le  terre  si dividessero, perchè le famiglie parte assai
scomparsi ed i vincitori poco numerosi in proporzione delle  terre  divise, erano divenuti possessori di latifondi. Quindi le
tanto è lungi che l' arbitrio dei possessori delle  terre  voglia distruggere quella ricchezza, che anzi questo
vuol di nuovo regolarizzarsi. - Ma i proprietarŒ delle  terre  trovandosi già in possesso del governo, se in vece di
Egli è vero che se un capitano minaccia di devastare le  terre  dei ricchi, questi prima di venire ad una guerra, nella
la proprietà che si attribuiva al principe sopra le  terre  dei feudatarŒ, basta osservare la storia de' feudi di
nacque dalla conquista, cioè dalla distribuzione delle  terre  conquistate fra i vincitori. In alcune nazioni però non vi
riposava sul falso, poichè si supponevano essere state le  terre  in antico conquistate e divise; laddove non erano. In
in massa. E questi due poteri sono: 1 il potere sulle  terre  conquistate, e 2 il potere legislativo. Sì l' uno che l'
un paese, avesse detto alla medesima: « Sappiate che queste  terre  son mie: voi già non le goderete come vostre, ma voi le
fedeltà e di bravura. Come non bastava aver conquistate le  terre  se non si continuava a difenderle contro gl' inimici;
si continuava a difenderle contro gl' inimici; quindi le  terre  dovevano ritenere il loro carattere primitivo di esser
dell' autorità principesca. Il ricevere che si faceva le  terre  dalla mano del principe, ed il diritto che egli aveva di
cercare di porre un limite alla sovrana autorità; e delle  terre  il principe doveva perciò disporre di consenso della
il quale attribuisce al principe la proprietà delle  terre  per la ragione detta, non era che una espressione inesatta:
[...OMISSIS...] Certamente; se la proprietà sulle  terre  feudali fosse stata vera e non finta dalla legge, ma come
impresa fosse diretta con unità. La proprietà dunque delle  terre  conquistate apparteneva alla nazione conquistatrice, e non
1 far sì che tutti i membri della nazione ricevessero le  terre  divise dalla mano del loro capo, perchè con ciò si otteneva
da' suoi nimici. Il diritto che ha il principe sulle  terre  in tali istituzioni, non è che il diritto di punire quelli
sostenersi, la finzione della proprietà del principe sulle  terre  aveva qualche cosa di reale; poichè se non le faceva
delle terre, E` vero che il togliere ed il donar le  terre  nel principe non era che un atto del potere governativo, da
L' anno ..9 Eude di Parigi re di Francia concedette delle  terre  a Ricabodo suo vassallo pel tempo di sua vita, e di più con
il regresso e il decadimento; non si può negare che molte  terre  fiorenti or sono desolate; e molti popoli sono periti. Ma
Ma il regno della sensazione scientifica abbraccia tutte le  terre  e tutti i mari; i vulcani e i ghiacciai, le pianure e i
quel fine che l'osservatore si prefigge. Un'analisi di  terre  che basta ad un fabricatore di tegole, non basta ad un
già la propaganda vicinale. arimenti quando in quelle  terre  sepolcrali si dissotterrano le ceneri e i carboni di quei
quelle migliaia e migliaia di persone che anche da lontane  terre  passano a vederla, in tali affetti e considerazioni e
veggendo come nel loro segreto i cristiani, anche di  terre  lontanissime, volgono gli stessi pensamenti e gli affetti

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