piú la mente umana, ma una mente, presa la mente nella | sua | essenza (onde poi la questione va infine alla mente divina) |
Teosofia Vol.I -
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educatore dell'Umanità, rivela nello spazio e nel tempo la | sua | legge all'Umanità. Interrogate la tradizione dell'Umanità, |
Doveri dell'uomo -
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una parte della Logica; e quando ella si prende in tutta la | sua | generalità, si può dire che sia la Logica stessa; |
Principio supremo della metodica -
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che da quel principio derivano, e può trarle fuora a | sua | voglia e ordinarsele come meglio le viene e ricercarne il |
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Egli è l' atto col quale il nostro spirito fissa la | sua | attenzione intellettiva sopra qualche cosa, p. e., sopra un |
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cosa all' altra, per esempio, la trasporta dal fiore alla | sua | specie o classe, pensando che quella è una rosa |
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metodo. Il fanciullo sarebbe costretto di saltare colla | sua | mente or da una classe più stretta ad una più larga, ora da |
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fare la mente del nostro fanciullo per tener dietro colla | sua | intelligenza alle lezioni, che noi gli diamo; di poi per |
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di idee la mente del giovanetto è obbligata di porre la | sua | attenzione prima alle dissomiglianze delle cose e poi alle |
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inverso, la mente del giovanetto è obbligata a porre la | sua | attenzione prima nelle somiglianze che nelle |
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attribuì da prima a quella voce, di cassare l' atto della | sua | mente, col quale egli prese quel nome per segno dell' unico |
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di venire a un altro passo, un terzo errore preso dalla | sua | mente. Perocchè prima, che io gli mostrassi la Saffo egli |
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questo mio discorso, egli deve fare nell' interno della | sua | mente alcune operazioni, ed ecco quali: Primieramente egli |
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la quarta volta il significato, che aveva attribuito nella | sua | mente alle due parole l' Adelaide e la Saffo . Perocchè |
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comune, che io gl' insegno di rose7bengalesi, richiama la | sua | attenzione a riflettere, che i vocaboli Adelaide e Saffo |
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le damaschine , sono egualmente rose , sollevando così la | sua | mente a concepire una classe più ampia che abbraccia la |
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e delle rose7damaschine; denominazioni, che da prima nella | sua | mente valgono a significare quelle due specie, come al |
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e così correggerà per la decima volta gli sbagli della | sua | mente; ma ignora ancora il vero significato della parola |
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come fece prima, quattro volte l' errore che prende la | sua | mente intorno al significato della parola. Poi devo far lo |
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sicchè sommando tutti gli errori pei quali egli passa colla | sua | mente, se vuol giungere al conoscimento delle tre famiglie |
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condizione che egli emendi ancora le significazioni, che in | sua | mente egli dava alle due parole piante7fiori e fruttari , |
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essendo il vocabolo quel segno al quale egli lega colla | sua | mente certe note comuni, che sono il fondamento delle sue |
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a' particolari è appunto quello che sottomette alla | sua | attenzione le somiglianze prima più ampie, e poi le |
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attenzione alle differenze particolari e a cui basta che in | sua | mente egli si disegni un cotale abbozzo all' ingrosso d' un |
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comuni. Fatto questo disegno a pochi e grandi tratti nella | sua | mente, gli resta solo da contornarlo meglio e finirlo in |
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è un lavoro fatto che non deve più rifare nè mutare nella | sua | mente, che gli serve in avvenire e che è graduato e tutto |
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della distribuzione locale viene spontaneo a mettersi nella | sua | mente, e per ciò facilissimamente lo intende, tosto che gli |
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datagli dall' esperienza. Poteva Felice giungervi colla | sua | mente prima di questo tempo? Certo che non sarebbe assurdo |
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sempre vero che l' ordine de' pensieri venuti nella | sua | mente doveva essere ed era il seguente: 1 La riflessione, |
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pensieri. I quali miglioramenti, chi non vede che nella | sua | mente si rappresentano a grado a grado, e che quelle |
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le madri? Vero è che il maestro già ricco dell' esperienza | sua | propria potrà comunicare al fanciullo quant' egli già sa; |
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alcuni, legarli in un mazzetto e recarli in dono a | sua | madre. Da quell' ora ogni mattina per tempo le faceva il |
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molti e non un solo; 3 non poteva riflettere che alla madre | sua | sarebbero stati grati se non avesse riflettuto prima e alla |
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Avviene il più spesso che l' uomo già vecchio trovi nella | sua | memoria accumulate senz' ordine molte proposizioni che |
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a caso queste memorie che già coesistono nella | sua | mente, egli comincia a vedere che le une spiegano le altre, |
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caratterizzandosi ciascuno dal prendere che egli fa la | sua | materia da pensieri dell' ordine immediatamente precedente. |
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della mente è tale ch' ella non può moversi ad alcuna | sua | intellezione se non gliene sia precedentemente stata data |
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di second' ordine senz' essersi prima assicurati che la | sua | mente fece le intellezioni, a quella rispettive, del primo |
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ha rivelato, rimanendosi nondimeno loro nascosto nella | sua | universalità (1). Io recherò a provarlo qualche esempio |
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che non può esser fatto dall' uomo se non prendendo la | sua | materia da altri pensieri più elementari, cioè da quelli |
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dell' uomo. Quando l' uomo si muove ad applicare la | sua | virtù intellettiva a ciò che sente, allora è il momento nel |
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l' indole di questa prima applicazione che l' uomo fa della | sua | virtù intellettiva alle sensazioni, affine di poter bene |
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di cui è vago, e di cui abbisogna. Egli non pone adunque la | sua | attività intellettuale nella sensazione in quanto ella è |
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nella sensazione in quanto ella è una passività | sua | propria, ma in quanto ella è un' attività degli oggetti |
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e che sia ad essa mosso dalle leggi del suo istinto e della | sua | spontaneità. Come adunque tutte le altre potenze dell' uomo |
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tuttavia questo non dirige pienamente ad esse la | sua | attenzione per mancanza di stimolo a ciò fare, e perciò non |
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intellettivo ha degli stimoli, che l' obbligano a porre la | sua | attenzione a ciò, che v' ha di più determinato negli |
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che succede nella mente del bambino da' primi momenti della | sua | esistenza fino alla riflessione più libera. Cominciamo |
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dà a quell' ente, nella relazione di esso coll' attuale | sua | sensazione, nella quale ella tiene il modo di agente . Ente |
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di una cognizione quasi del tutto negativa; perocchè la | sua | cognizione fin qui appena è nulla più che ideale7negativa; |
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difficoltà disparisce. Perocchè colui, che giunge colla | sua | mente a vedere questa identità, vede ancora incontanente |
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Quello adunque, che l' intendimento percepisce nella prima | sua | e più imperfetta percezione di un oggetto, si è l' azione, |
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rimane pur fuori della cognizione dell' oggetto ogni | sua | qualità o proprietà speciale. Il soggetto sa solamente, che |
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che il soggetto stimolato da' suoi bisogni vien ponendo la | sua | attenzione non pur sull' ente agente, ma sul modo ancora |
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quale agisce; ed è allora che egli perfeziona la percezione | sua | dell' ente, la quale diventa gradatamente più positiva. In |
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noi veniamo rilevando le sue proprietà e qualità e tutta la | sua | condizione. Or questo appunto è il travaglio successivo |
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osservare, se non ciò che il senso le porge. Ecco un' altra | sua | limitazione: ecco la seconda maniera di progresso, che è |
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che le presentano la materia, ossia il termine della | sua | operazione. E l' oggetto percepito dal bambino la prima |
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azioni diverse su lui promanano, e così perfezionerà la | sua | percezione di quel corpo. Successivamente egli farà anche |
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è la medesima, quando all' opposto ogni percezione ha la | sua | memoria distinta. Ancora, se il fanciullo riceve percezioni |
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del fanciullo (1). Con questa ineffabile espressione della | sua | gioia, egli pare, che il bambino saluti l' alba del giorno, |
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saluti l' alba del giorno, che a lui traluce. L' anima | sua | ragionevole rallegrasi della verità, che ritrova, e a se |
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bisogno di sentire che accompagna poi l' uomo per tutta la | sua | vita, e che divien sì vario, potente e ben anco capriccioso |
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pei loro nati, è un istinto, che troverebbe facilmente la | sua | spiegazione nella supposizione, che ho avanzata. Una certa |
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facile e chiara la data spiegazione: l' un' anima sente la | sua | compagna in un dato stato, a ragion d' esempio in quello di |
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in tal caso è la operazione passiva, l' imitazione la | sua | attiva corrispondente. Fra i piaceri, che prova l' animale, |
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breve descrizione di ciò, che avviene nell' uomo in questa | sua | seconda età. Nell' età prima le prime sensazioni furono di |
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amore della creatura senziente e ragionevole suppone per la | sua | essenza un oggetto pure senziente e ragionevole, sia questo |
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il suo intelletto apprezza le cose in sè, e la | sua | volontà dietro a un tale apprezzamento fa delle volizioni |
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crede, che il fanciullo abbia una volontà debole, come la | sua | natura fisica, e che coll' età si fortifichi l' uso della |
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natura fisica, e che coll' età si fortifichi l' uso della | sua | propria volontà. Questa opinione nasce, perchè si considera |
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di forza si butta in essi. Già ho osservato, che di natura | sua | la volontà è infinitamente suscettiva e mobile: or di più |
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e tranquillo, in cui solo il fanciullo può raccogliere la | sua | attenzione. Il qual documento è tanto più rilevante, quanto |
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lume a chi dirige l' educazione del bambino. L' importanza | sua | si vedrà, ove si voglia considerare qual sia l' istruzione |
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sia l' istruzione che solo si può dare al fanciullo nella | sua | seconda età, e che corrisponde al primo ordine delle sue |
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: dirigere soavemente, costantemente, sagacemente la | sua | attenzione senza però mai forzarla o contrariarla. E` la |
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in questo gravissimo e continuo studio dell' innocente | sua | età; ed aiutarlo in esso regolandolo. Non è mio |
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meglio. Ora a ciò si scelgano quelli che più attraggono la | sua | attenzione, cioè gli oggetti che possono soddisfare i suoi |
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dargli piacere: perciocchè son questi gli stimoli della | sua | attenzione. Ancora gioverà di presentare al fanciullo degli |
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d' una età nuova che gli spunta insieme col secondo anno di | sua | esistenza. Gli comincia dunque la terza età col linguaggio: |
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pronuncia il fanciullo, è un' epoca importante di tutta la | sua | vita: di questa età sono proprie le intellezioni di second' |
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lui conosciuti, che non siano gli stimoli che rivolgano la | sua | attenzione sopra se stesso e i suoi atti. Ora non può |
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sopra se stesso e i suoi atti. Ora non può toccare la | sua | perfezione il metodo pedagogico, finattantochè non si avrà |
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manca allo spirito lo stimolo , ond' egli non volge la | sua | attenzione alla materia, che pur avrebbe, e però non le |
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che ebbe il bambino durante il breve tempo della | sua | seconda età. Sono stati i bisogni fisici, che trassero all' |
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a lui di sensazioni. L' uomo adunque volgendo l' attenzione | sua | intellettiva a tutte le cose sensibili, che lo circondano, |
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aver non poteva, perchè mancava lo stimolo necessario alla | sua | attenzione, acciocchè questa si volgesse a formarsele. |
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tanto alla presenza de' suoi sensi quanto fuori della | sua | presenza, in luogo nel quale non cade sotto i suoi sensi: |
Principio supremo della metodica -
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una percezione, al ricever della quale il bambino volge la | sua | attenzione intellettiva a quell' idea, e con tanta celerità |
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che non si assicuri, che il bambino abbia notata colla | sua | mente qualche differenza tra cavalli successivamente da lui |
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fa il bambino del vocabolo si è quello di richiamare nella | sua | mente le idee imaginali, allora parlammo d' un uso proprio |
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orecchi, perchè dovesse avere un nome nuovo il suo tipo, la | sua | idea piena. E` dunque impossibile che i vocaboli |
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adunque che parlano al bambino, provocano del continuo la | sua | attenzione a collocarsi non pure in un universale , ma in |
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e placidi o rabbuffati; allora viene un tempo nel quale la | sua | mente in tanta varietà di oggetti fissa quell' unica cosa, |
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Non è già che egli sappia rendersi conto di questa | sua | operazione, o ch' egli si sia formato un concetto giusto |
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l' elemento da lui astratto non esista, e sia finto dalla | sua | imaginazione, o non sia quello che costituisce la natura |
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in più oggetti v' ha un elemento comune, e che prende nella | sua | mente questo elemento, qualunque esso sia, come segno a |
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come al cane o a un uccello, è ugualmente certo che la | sua | mente già pervenne all' astrarre, non essendo possibile ch' |
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Medesimamente, i nomi plurali delle cose mostrano che la | sua | mente giunse all' operazione di astrarre (1). In questa |
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del tutto di badare alle differenze, e concentra la | sua | attenzione nella somiglianza, in ciò che tutte quelle idee |
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di quello delle astrazioni medesime, che danno la base alla | sua | classificazione; tuttavia non può negarsi che nell' opera |
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mente (1); ma ella non è men vera: ogni popolo e in ogni | sua | età riconobbe la necessaria esistenza di un Dio, cioè di un |
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tal vero come un vero evidente, non ne cerca la ragione, la | sua | persuasione è immediata; e chi gli domandasse conto di una |
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è immediata; e chi gli domandasse conto di una tale | sua | credenza sarebbe a lui occasione di maraviglia, e fors' |
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- La terza età dunque è altresì quella, nella quale ha la | sua | nascita il desiderio. 3 Ma un' attività maggiore si suscita |
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astrazioni. Come l' intendimento applica esclusivamente la | sua | attenzione ad un elemento comune a più oggetti, così se |
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a farsi una tale intellezione pel fanciullo; perocchè alla | sua | attenzione manca lo stimolo, che la diriga sul proprio |
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la diriga sul proprio sentimento e su questo la fermi. La | sua | attenzione è come un figliuolo che scappa sempre di casa; |
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è una gioia: per ogni adito, che gli s' apra davanti, la | sua | intelligenza irruisce precipitosa. Come il primo atto di |
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le intellezioni, che da essa si richieggono, sarebbero alla | sua | levatura, ma non può farle, perchè la sua attenzione |
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sarebbero alla sua levatura, ma non può farle, perchè la | sua | attenzione intellettiva non ha lo stimolo, che ad esse la |
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vi producono un effetto unico, che tiene dell' ordine della | sua | causa. Sebbene adunque il fanciullo non conosca ancora l' |
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e intellezioni, tuttavia egli per una legge della | sua | costituzione ne ricava vantaggio. Or le materie d' |
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terza età del fanciullo si deducono dallo stato della | sua | intelligenza, che noi abbiamo investigato e descritto. |
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intellezioni di primo e second' ordine, ma non più. Di | sua | natura la lingua esprime le intellezioni di tutti gli |
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più che si usa sarebbe a lui inintelligibile, graverebbe la | sua | memoria lasciando vuoto e sterile il suo ingegno; il che |
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le cose assenti, le invisibili e i concetti venutigli dalla | sua | facoltà d' integrare. Egli è certo che fino da quest' età |
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intellettuale, ma ben anco si porrebbero i fondamenti della | sua | buona riuscita morale. In Italia, noi dobbiamo perdere un |
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cosa che non dica rettamente, dovrebbe consistere in questa | sua | età unicamente a fargli apprendere quanto più estesamente |
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scala in varŒ generi di cose, le idee si trovano nella | sua | mente ordinate; egli ha ricevuta una materia acconcissima |
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materia acconcissima alle susseguenti sue riflessioni: la | sua | mente riesce giusta e logica. Ma conviene osservare le |
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tutte concepite: questa dovrebbe essere il fondamento della | sua | logica: ne porremo qui uno schema: [...OMISSIS...] All' |
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anche in sè lo stimolo , che possa scuotere e tirare la | sua | attenzione; che è la seconda condizione richiesta, come |
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e appariscenti: caratteri stampati nel suo senso, nella | sua | imaginazione, nella sua memoria. I quali caratteri |
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stampati nel suo senso, nella sua imaginazione, nella | sua | memoria. I quali caratteri consistenti in qualità sensibili |
Principio supremo della metodica -
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sovente è corto l' intendimento dell' educatore; e colla | sua | azione positiva ottiene il contrario, cioè agitazione, |
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nel suo stato. 2 Per evitare, che sia sturbato nella | sua | serenità, farlo conversare più colle cose, che colle |
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lo consegna a' suoi simili, acciocchè essi lo aiutino nella | sua | debolezza, dirigano nella ignoranza, correggano nelle sue |
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Non vi ha dunque dubbio, che l' educazione deve avere la | sua | parte positiva; ma qual è questa parte, quanto ella si |
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che cosa possiamo pretendere, che il fanciullo ci dia colla | sua | volontà, e non esigere da lui di più, ciò che sarebbe |
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s' indurrebbe da questo a torto l' assenza di regole nella | sua | mente: è nostro il torto che non le conosciamo, che non le |
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egli non le ha certo in forma astratta; ma ben presto la | sua | mente gli porge tali regole, la formazione delle quali è |
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bello è da lui ammirato. Egli distribuisce adunque la | sua | benevolenza e la sua ammirazione dietro a' primi lumi del |
Principio supremo della metodica -
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ammirato. Egli distribuisce adunque la sua benevolenza e la | sua | ammirazione dietro a' primi lumi del suo intendimento: l' |
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l' ama: l' ammirazione è quella prima stima, nella quale ha | sua | culla l' amore. Accordo bene che egli trova una reale |
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bene che egli trova una reale differenza tra il volto di | sua | madre, e un bottone che luce; ma questa differenza non è |
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un qualche tipo di bontà e di bellezza si è formato nella | sua | mente, egli vagheggia quest' astrazione, egli per essa |
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e il contrario si dica dei cattivi. Vero è, che questa | sua | regola astratta, questo primo tipo del bene è ancor |
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Il bello e il buono si presentò in novella forma alla | sua | cognizione: ma la volontà ebbe sempre a suo scopo l' |
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ma devesi investigare in pari tempo qual sia in ciascuna | sua | età la forma e la natura della sua moralità: e questo è |
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qual sia in ciascuna sua età la forma e la natura della | sua | moralità: e questo è quel segreto, che non si rapisce alla |
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abbiamo anco indicato qual possa essere la forma della | sua | moralità. Egli ha un' idea del bene già divisa dagli |
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ideati l' elemento buono e il cattivo, guidò sempre la | sua | attenzione agli oggetti sensibili, perocchè fu di questi, |
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alla volta, secondo i bisogni che il movono, egli posa la | sua | attenzione anche sulle determinazioni sensibili dell' ente. |
Principio supremo della metodica -
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l' odore ecc. negli oggetti da lui affermati colla prima | sua | percezione, affermati con questa percezione in conseguenza |
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motivi oggettivi, assai prima che il suo intelletto e la | sua | volontà conosca ed ami ciò che è soggettivo, ciò che si |
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morale del bambino, diciamo che questa consiste tutta nella | sua | benevolenza, perchè questa benevolenza è oggettiva e però |
Principio supremo della metodica -
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ciò l' ama con effusione di cuore imparzialmente. Ecco la | sua | regola morale: non è certamente la nostra, ma ella è vera |
Principio supremo della metodica -
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egli è giusto ne' suoi atti benchè non lo sappia: la | sua | moralità già esiste, quantunque non se ne sia formato |
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alle intellezioni di second' ordine potrebbe guastare la | sua | moralità in due modi: 1 Formandosi delle regole false del |
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dell' ordine che gli è indispensabile per avanzarsi nella | sua | via. Quando poi si deliberi verso l' una delle due opposte |
Principio supremo della metodica -
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si forma con ciò delle regole false od imperfette della | sua | morale. Tuttavia non si potrebbe riconoscere immoralità nel |
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tutto ciò che lo circonda profonderà il suo amore e la | sua | gratitudine. Ed è poi difficile per non dire impossibile |
Principio supremo della metodica -
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d' un timor cieco atto a conturbare e non a raddrizzare la | sua | riflessione. Quanto poi al sentimento della propria |
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non v' ha dubbio, che ove qualche cosa possa nuocere alla | sua | salute corporale, questo non gli si dee concedere: glielo |
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che noi non procurassimo tutte le vie per eluderle senza | sua | pena. Ma oltre di questo disordine fisico possono benissimo |
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è già un gran bene: egli comincia con ciò ad ordinare la | sua | benevolenza. Il senso di natura sua è impaziente (1): l' |
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con ciò ad ordinare la sua benevolenza. Il senso di natura | sua | è impaziente (1): l' aspettare pazientemente è sempre un |
Principio supremo della metodica -
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del nostro giudizio. Noi possiamo far ciò giovandoci della | sua | facoltà di credere, come abbiam detto. L' impazienza e l' |
Principio supremo della metodica -
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con essa insieme l' altro cane che ad essa congiunge nella | sua | fantasia. La quale operazione animale somigliantemente |
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è un fatto proprio dell' umanità) si è come essendo egli di | sua | natura benevolo, tuttavia un po' alla volta venga limitando |
Principio supremo della metodica -
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ad un oggetto solo. E quando lo spirito raccoglie così la | sua | attenzione in un solo oggetto, egli non è più per gli |
Principio supremo della metodica -
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secondo luogo di godersi in calma il proprio benessere; la | sua | natura è piena di piacere perchè piena di vita e di |
Principio supremo della metodica -
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tra cui si trova, ha tracciato in ciò stesso la sfera della | sua | felicità. Quivi ritrova tutti i suoi beni, nè pensa che ve |
Principio supremo della metodica -
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piangeva se alcuno toccava al passeggio il panierino della | sua | bona . [...OMISSIS...] Finalmente, una quarta ragione e più |
Principio supremo della metodica -
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il nostro amore ha per oggetto l' ente nella e per la | sua | forma ideale. Se poi noi amiamo un oggetto per se stesso, e |
Principio supremo della metodica -
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sue qualità, il nostro amore ha per oggetto l' ente nella | sua | forma reale. L' idea essendo principio d' universalità, |
Principio supremo della metodica -
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descritto, dicemmo aver per oggetto l' ente nella e per la | sua | forma ideale. L' idea dunque, cioè il bene veduto nell' |
Principio supremo della metodica -
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stessi. L' amore che ha per oggetto il reale di natura | sua | esaurisce tutte le proprie forze nel suo oggetto. In terzo |
Principio supremo della metodica -
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cagioni che ristringano il cuore del bambino e limitino la | sua | benevolenza. Una importantissima regola di educazione sarà |
Principio supremo della metodica -
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fin dall' infanzia il corso del suo cuore verso la prima | sua | origine, il Creatore. Iddio comprendente in sè tutto l' |
Principio supremo della metodica -
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sofista ginevrino del secolo scorso trovò di questo, nella | sua | stessa patria, pienissima confutazione (1). Già vedemmo che |
Principio supremo della metodica -
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le altre? Chi non vede che da essa sola può prendere la | sua | unità, il suo principio, ogni sua luce l' educazione umana, |
Principio supremo della metodica -
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essa sola può prendere la sua unità, il suo principio, ogni | sua | luce l' educazione umana, e non men quella de' fanciulli |
Principio supremo della metodica -
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del fanciullo adunque le operazioni, alle quali la mente | sua | si fa idonea, sono i giudizi sintetici (1). E veramente |
Principio supremo della metodica -
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la sola idea della cosa senza attendere al giudizio sulla | sua | sussistenza. Questa scomposizione dell' idea dal giudizio |
Principio supremo della metodica -
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che si dividono da sè: lo spirito non fa che limitare la | sua | attenzione piuttosto all' una che all' altra di quelle due |
Principio supremo della metodica -
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è naturale che il bambino da principio non può mettere la | sua | attenzione che in quel che sente, giacchè ciò che non sente |
Principio supremo della metodica -
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ecc., egli con ciò un po' alla volta giunge a porre la | sua | attenzione anche sulle azioni degli enti e ad astrarre |
Principio supremo della metodica -
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buono il cibo che vede prepararglisi, egli concepisce nella | sua | menticina un discorso, che, se potesse essere espresso in |
Principio supremo della metodica -
|
dove ravvisa l' ente; e che solamente da poi colloca la | sua | attenzione sulle qualità sensibili dell' ente, le quali per |
Principio supremo della metodica -
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sente a nominare (ed è ancor qui il linguaggio che aiuta la | sua | mente) un oggetto, due oggetti, ecc., egli arriva dopo |
Principio supremo della metodica -
|
che la qualità comune de' due oggetti l' abbia nella | sua | mente legata a quel nome, e perciò stesso astratta dagl' |
Principio supremo della metodica -
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il fanciullo da una parte ha la qualità comune nella mente | sua | legata al nome, poniamo di pera , e dall' altra sente |
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assegnare un senso alle parole uno e due , e a fermare la | sua | attenzione sull' unità e sulla qualità delle pere. Laonde |
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un' idea distinta di ogni numero che egli pronuncia colla | sua | bocca. E chi è mai che abbia una idea distinta di un |
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l' uno dall' altro, sarà la seguente. La percezione | sua | del drappello da principio è unica. Ma egli è già atto a |
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vede, oltre il soldato da lui distintamente osservato nella | sua | percezione, esister ancora qualche cos' altro ch' egli |
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del trentadue tutto espresso col solo numero due, la qual | sua | formola sarebbe 2 .per . 2 .per . 2 .per . 2 .per . 2 |
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questa età sono i primi principŒ definiti che acquista la | sua | mente, de' quali si serve per giudicare. Conviene conoscere |
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adunque dai primi atti intellettivi l' uomo ha nella mente | sua | un principio secondo cui giudica; perchè ogni giudizio |
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si applica egualmente a tutte le realtà sensibili; e questa | sua | indefinitezza è quella che la distingue da' principŒ |
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una limitazione, non abbracciano l' essere in tutta la | sua | estensione, ma diviso, e da certi confini più o meno estesi |
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abbia idea del merito; ma sente la necessità, uscente dalla | sua | natura intelligente e morale, di ammirare e di amare quella |
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linguaggio sempre nuovo, conveniente al nuovo stato della | sua | mente: l' uomo crede di far guadagno di sempre novelle |
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Queste regole morali che segue il bambino nella | sua | quarta età differiscono non poco dalle regole primissime |
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influire assaissimo sullo sviluppare e sul dirigere la | sua | ammirazione e la sua benevolenza; con questa influenza da |
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sullo sviluppare e sul dirigere la sua ammirazione e la | sua | benevolenza; con questa influenza da loro esercitata con |
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è ancor poca, ed il bambino giunge all' oggetto della | sua | attività immediatamente. Nella terza età l' attività del |
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di ragione, che in lui non si trova, ma ciascuno ha la | sua | ragione e determinazione nelle leggi dell' animalità. A |
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da sè del poco accordo che passa fra i suoi trastulli e la | sua | dignità di essere ragionevole: e giovandosi di questa |
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del solo uomo, il quale vi trova il diletto di appagare la | sua | curiosità, la voglia di percepire e di sapere le cose sotto |
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percepito degli esseri intelligenti e belli oggetti della | sua | affezione e della sua ammirazione, co' quali comunicava per |
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intelligenti e belli oggetti della sua affezione e della | sua | ammirazione, co' quali comunicava per mezzo della simpatia |
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le cose belle, e gliene duole se vengono sottratte alla | sua | contemplazione; in quarto luogo finalmente (e certo molto |
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egli acquista un nuovo mezzo di comunicazione della | sua | colle anime da lui stimate e care. Gli si comunica una |
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giudica con integrità « secundum allegata et probata »: la | sua | tendenza ad esser rispettoso e benevole è universale. |
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che n' abbia percepito un altro, cedendo alla legge della | sua | natura abbia ammesso in sè i sentimenti della stima e dell' |
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a cui il fanciullo cede, perchè niente si oppone alla | sua | spontaneità. Veniamo ora all' istruzione e all' educazione |
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nella dottrina appartenente all' ordine nel quale la | sua | mente ha già posto il piede. La distinzione importante di |
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d' una lingua possono essere usati col fanciulletto ad ogni | sua | età; ma anzi quelle che non si possono classificare nelle |
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ordine prossimo a cui può salire col primo passo della | sua | mente, o tra quelle di questo medesimo ordine a cui è già |
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l' intelligenza di quei vocaboli, che pur sono alla | sua | portata. Noi abbiamo veduto che al second' ordine d' |
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mente del fanciullo. Conviene che il fanciullo in ogni | sua | età operi . L' attività del fanciullo, abbiamo veduto, che |
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che sia sufficiente a dimostrare che il bambino ha la | sua | propria moralità. Che nel bambino poi appariscano per tempo |
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che lo determina, mediante la preponderanza de' gradi di | sua | benevolenza, determinati questi pure da ragioni esteriori |
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percepisca intellettivamente se stesso, egli non può colla | sua | volontà riferire al SE conosciuto il bene ed il male; |
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il soggetto non esiste ancora pel suo intelletto e per la | sua | volontà. Ma onde dunque avviene che moltissimi altri atti |
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»noi non possiamo esigere se non che egli abbia la moralità | sua | propria e non altra; e solo quando egli se ne dispensa, noi |
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si dee per tempo fargli conoscere Iddio7umanato e Maria | sua | madre, e fargliene invocare i nomi spessissimo e, per |
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Nell' astrazione la mente non fa se non fermare la | sua | attenzione sopra una parte della sua concezione e |
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fa se non fermare la sua attenzione sopra una parte della | sua | concezione e trascurare tutto il rimanente. Così avendo io |
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elementare all' incontro la mente prende colla | sua | attenzione tutto intiero l' oggetto da lei concepito, e lo |
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noi descritto fin qui, e l' analisi delle operazioni della | sua | mente e de' prodotti di questa, si sarà convinto ancor più |
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altra. Egli diviene anco questo incremento grandissimo alla | sua | attività, la quale non solo istintivamente come faceva |
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che l' uomo percepisca se stesso fino da' primi istanti di | sua | esistenza, e che non potrebbe percepir le cose senza aver |
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che il primo è legato al secondo, e il secondo esercita la | sua | forza e il suo imperio sopra il primo, di maniera che tutti |
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sè un atto nuovo, non datogli dalla natura, ma mosso dalla | sua | spontaneità suscitata da qualche bisogno o stimolo: ecco la |
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L' uomo adunque non può essere richiamato a ritorcere la | sua | attenzione a se stesso che dal linguaggio. Ma il linguaggio |
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insolite, egli se ne maraviglia come di cosa straniera alla | sua | credenza ed alla sua aspettazione. Prima che il fanciullo |
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maraviglia come di cosa straniera alla sua credenza ed alla | sua | aspettazione. Prima che il fanciullo unisca a certe cose |
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Prima che il fanciullo unisca a certe cose certe azioni, la | sua | credulità è senza limiti: niente a lui sembra impossibile. |
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a lui sembra impossibile. Quando il fanciullo vede che | sua | madre parla, come fosse informata di ciò che egli ha fatto |
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ciò che egli ha fatto lontano dagli occhi suoi, o quando la | sua | bona gli dice che il dito mignolo la ebbe informata di |
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gli dice che il dito mignolo la ebbe informata di qualche | sua | scappatella, perchè non se ne maraviglia egli? Perchè non |
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egli non li pone loro da sè, ma crede tutto possibile, la | sua | credulità è illimitata. Nell' aderire alle parole altrui, |
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questi principŒ, egli ha ristretto con ciò la sfera della | sua | credulità; perocchè ove altri gli raccontasse cosa che |
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generale che quanto un uomo cresce in età, tanto più quella | sua | opinione si rinforza, e dura più fatica a risolversi di |
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quello che l' esperienza dimostra che « l' uomo comincia la | sua | vita con una universale credulità, la quale va grado grado |
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chi a lui parla; onde non gli rimane che di crederle sulla | sua | parola. 2 Che l' incredulità, che spontaneamente nasce |
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intelletto del bambino; così non potrebbe l' uomo dalla | sua | malevolenza e durezza di cuore esser reso a credere e ad |
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e ad assentire al vero più tardo del giusto; se questa | sua | tardezza a credere non trovasse un cotal fondamento vero o |
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secondo gli impulsi della natura, egli è determinato dalla | sua | spontaneità; nè può nascere alcun combattimento morale nel |
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crede di dover niente alla natura se non in ragione della | sua | bontà o bellezza: e la bontà o bellezza della natura è |
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la bontà o bellezza della natura è infatti la misura della | sua | benevolenza ed ammirazione: come la sua benevolenza e la |
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la misura della sua benevolenza ed ammirazione: come la | sua | benevolenza e la sua ammirazione sono la misura e la regola |
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benevolenza ed ammirazione: come la sua benevolenza e la | sua | ammirazione sono la misura e la regola delle sue azioni. Ma |
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conoscendo che quell' essere intelligente è degno della | sua | benevolenza e lo merita più, quanto più gli presta egli il |
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basso, quali ne' posti intermedŒ. Egli esercitava con se la | sua | moralità: distribuiva la sua benevolenza e la sua |
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Egli esercitava con se la sua moralità: distribuiva la | sua | benevolenza e la sua ammirazione secondo il merito delle |
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con se la sua moralità: distribuiva la sua benevolenza e la | sua | ammirazione secondo il merito delle cose. Questa |
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le false opinioni da lui concepite che dirigevano la | sua | stima, non gli potevano cagionar un rimorso; perocchè egli |
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volontà esige ora più ora meno, ora vuole una cosa, ora la | sua | contraria, ora si volge a cosa facile e piacevole, ora a |
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lotta morale? lotta cioè di due doveri che si disputano la | sua | volontà. Primieramente se la sua attività animale lo |
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doveri che si disputano la sua volontà. Primieramente se la | sua | attività animale lo determina ad operare irresistibilmente |
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cima a' suoi doveri, e che la considera come la principale | sua | legge. Questa pena o incipiente rimorso è la culla della |
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legge. Questa pena o incipiente rimorso è la culla della | sua | coscienza morale; nasce la coscienza in quell' ora appunto, |
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nobile sentimento onde s' accorge, che in un accordo della | sua | coll' altrui volontà deve stare il sommo bene, a cui gli |
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quinta età del fanciullo, o sia al quart' ordine della | sua | intelligenza a cui siamo pervenuti. Appena il bambino |
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il bambino, onde la percezione non può completare la | sua | cognizione di Dio, nè dare a lui materia di farvi sopra |
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all' orecchio lo rende già accorto non solo dell' esistenza | sua | distinta da quella della natura, ma in Dio stesso pone l' |
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egli trasporta la volontà della madre in Dio, e come la | sua | benevolenza lo inclina ad accordare e piegare la volontà |
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a poter dichiarare un bambino pervenuto all' uso della | sua | libertà . Io ho già mostrato, che se l' appreziazione e la |
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tra il bene e il male morale, entra in possesso della | sua | libertà. Vedesi poi da questa prima apparizione del suo |
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o di cui egli non potesse mai intendere una ragione, la | sua | virtù nascente rimarrebbesi facilmente soffocata nella |
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e la lusinga dell' oggetto vietato distacca interamente la | sua | attenzione dalla volontà, che gli è legge, e quasi gliela |
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erudizione accurata e certa. Prendasi la cosa in tutta la | sua | estensione, e sarà facile vedere che noi punto non |
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tal modo il fanciullo! Quanta facilità di pensare pari alla | sua | perizia nell' uso del linguaggio, mezzo universale dello |
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di tutte le sue facoltà, principalissimamente della | sua | intelligenza; e che sia di più una scuola morale. Furono |
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è dove si ferma e posa l' attenzione, dove questa porta la | sua | luce lasciando nelle tenebre il resto, a quella guisa che |
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le cognizioni del fanciullo deve cominciare tostochè la | sua | mente sia capace di ricevere l' ordinamento delle proprie |
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que' soli principŒ che il fanciullo ha già ricevuti nella | sua | mente, perocchè l' usarne degli altri sarebbe un volere da |
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procurare tre vantaggi al discepolo, cioè: 1 Di aiutare la | sua | memoria, il che si ottiene promovendo l' associazione delle |
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L' intelligenza poi nell' uomo riceve da tali atti la | sua | materia, ond' avviene che l' atto d' una facoltà sola basta |
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si rappresenta all' anima il campanile della chiesa della | sua | parrocchia: qui vi ha un' associazione d' immagini, che |
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di passare, mediante queste connessioni che diventano nella | sua | mente altrettanti principŒ generali di pensare e di |
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a cagione dell' estensione virtuale d' esso, di spaziare a | sua | voglia pel campo delle conseguenze. Sicchè può dirsi a |
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del soggetto che le produce. La terza, all' incontro, ha la | sua | ragione nell' oggetto stesso, il che è quanto dire nella |
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è necessario che i nessi delle cose si dispongano nella | sua | mente non già a caso, ma essi stessi ordinati; cioè prima i |
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si distingue in Dio stesso l' ottima volontà dalla | sua | natura7intellettiva. La conformazione de' proprŒ voleri, |
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derivar si dee alle cognizioni del fanciullo in ciascuna | sua | età dalle categorie dell' essere, come queste sono tre, |
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che la credulità del fanciullo è un effetto della | sua | benevolenza. L' abusarne adunque dalla parte degli adulti è |
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mani senza ch' egli possa difendersi, nè tampoco perorar la | sua | causa, sembrano loro de' titoli sufficienti a poter |
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dispregia l' elemento morale e divino che dona la maggior | sua | dignità all' anima intelligente. Vedemmo che la benevolenza |
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ordine bellissimo de' pensieri non è che la VERITA` nella | sua | pienezza e luce maggiore, perocchè la verità è da se stessa |
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Abbiamo pur veduto che il fanciullo accresce il grado della | sua | credulità e docilità, quando l' esperienza gli dimostra che |
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gli dimostra che quello che ha creduto serve alla | sua | mente di punto d' appoggio ad altri ragionamenti. Ove possa |
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sia fallace; in luogo di aver cagione di accrescere la | sua | credulità, dee anzi diminuirla. Niente ancora di più |
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credulità del fanciullo, v' ha del pari d' abusare della | sua | ubbidienza e docilità. L' educazione dee avere per somma |
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ordinata della benevolenza, e la vita riceve e conserva la | sua | rettitudine con delle azioni sempre ordinate e ragionevoli, |
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primo atto d' intelligenza, che è un atto ad un tempo di | sua | benevolenza. Questa benevolenza, abbiam noi osservato esser |
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nasce il pericolo che il fanciullo esaurisca tosto la | sua | benevolenza in pochi oggetti; e però dee provvedersi, come |
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sia buona, perchè è buono l' ente di cui ella è. Perciò la | sua | spontanea obbedienza è maggiore, quant' è maggiore la sua |
Principio supremo della metodica -
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sua spontanea obbedienza è maggiore, quant' è maggiore la | sua | benevolenza e la stima verso l' ente intellettivo a cui |
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e la stima verso l' ente intellettivo a cui ubbidisce, e la | sua | benevolenza e stima è maggiore, quanto maggiore è la bontà |
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Egli non può fondare il suo giudizio se non sui dati che la | sua | età gli somministra; e se quello corrisponde a questi dati, |
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nell' ente che il tratta, e giustamente egli risponde colla | sua | benevolenza ed ubbidienza. Questo spiega primieramente il |
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quando ad altri; e perchè la volontà della madre diventi la | sua | regola costante, e non così quella di altri. Questo fatto |
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rilevato appunto da una madre molto stimabile colla solita | sua | finezza. [...OMISSIS...] Di qui si giustificano, per dirlo |
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l' apprezzò e conobbe ch' ella dovea essere oggimai la | sua | regola, anteponendola a' suoi stessi piaceri fisici. Ma |
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stessa egli non può giudicare se sia bona per l' intrinseca | sua | ragionevolezza, ma la giudica buona per l' opinione |
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relativamente a lui; perocchè dovendo la lor volontà esser | sua | regola, egli avrà in essa una regola bona se sarà bona, e |
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stesso, ond' egli possa proporsela da se stesso a regola di | sua | condotta. Abbiam già detto che il fanciullo, quando da |
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positiva degna di tutto il suo rispetto e di tutta la | sua | affezione, egli non è in caso di giudicare della sua bontà |
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la sua affezione, egli non è in caso di giudicare della | sua | bontà da ragioni intrinseche, cioè dalla natura ragionevole |
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educatori, se le cose comandate vanno d' accordo colla | sua | spontaneità naturale; 2 Se le cose comandate sono |
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naturale; 2 Se le cose comandate sono indifferenti alla | sua | spontaneità naturale, cioè nè seconde, nè contrarie, egli |
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cose fossero a lui gravemente moleste e continue e la | sua | stima e benevolenza verso l' ente che gliele comanda non |
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bontà dell' ente: sebbene alla piena distruzione di questa | sua | cara opinione non verrebbe mai che difficilmente. Se poi il |
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il terribile combattimento che dicevamo, nel quale o la | sua | virtù rovina, ovvero uscendone vincitrice vie più si |
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all' amore. Ma sarà mai permesso di cimentare la | sua | tenera virtù? Sì certamente, come abbiamo detto anco prima, |
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non superi le sue forze; quanto sarà più grande la | sua | stima e la sua benevolenza effettiva, tanto avrà egli più |
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le sue forze; quanto sarà più grande la sua stima e la | sua | benevolenza effettiva, tanto avrà egli più di forze da |
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tanto, del quale quella vince questa, è la misura della | sua | forza morale di cui si può disporre. Qual sagacità non si |
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trionfar da se stesso. Egli è divenuto con ciò migliore: la | sua | virtù così si consolida, la sua forza pratica salutarmente |
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con ciò migliore: la sua virtù così si consolida, la | sua | forza pratica salutarmente si spiega. Ma il mezzo più |
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senza il quale non si arriverà giammai a mantenere la | sua | coscienza del tutto pura, verace, perfetta, consiste nel |
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ella spontaneamente fa, e mossa dalle intime leggi della | sua | natura produce a sè, tuttochè non ci rifletta poi sopra, nè |
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importa, acciocchè la coscienza non sia falsata nella | sua | formazione: ecco il desiderio, il grande studio de' |
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ad osservarsi: costituiscono la forma specifica della | sua | attività, e in questa forma l' attività termina e quasi |
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posero, è necessità fisica. Che il fanciullo per una data | sua | azione debba trarre o premio o castigo è necessità |
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il premio e gli minacciò la pena. Il fanciullo porta nella | sua | mente la cognizione della necessità metafisica, sicchè egli |
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o relativo. Al quart' ordine egli cominciò a notare colla | sua | mente le differenze delle cose. Veramente da principio non |
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nel nostro bambino come stella che mostrava il cammino alla | sua | attività individuale, si fu « il rispetto dovuto alla |
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di dover sottomettere ad essa tutti gl' istinti della | sua | propria sensualità; e se egli rimane vinto da questi, già |
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esseri è l' obbligazione morale che si manifesta colla | sua | virtù immediatamente all' anima intelligente prima ancora |
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al suo rimorso; il quale diventa con ciò anco figlio della | sua | coscienza morale. Il rimorso dunque coll' atto dell' |
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lo scorge a ciò il sentire il mal essere e la doglia della | sua | natura morale: del che cercando la ragione trovala nel |
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un nuovo principio morale, una nuova formola contenente la | sua | obbligazione. Prima di vedere come egli debba risolversi un |
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è condizione e principio della bontà, è bona d' una | sua | specie di bontà nobile sommamente, vi si comprende la |
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se ne forma una cotale idea illimitata, ed infinita della | sua | stimabilità ed amabilità. Ma poi quest' amabilità gli si va |
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vere, e se son vere non tolgono mai all' intelligenza la | sua | amabilità essenziale. Gli effetti benefici di quell' |
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del fanciullo a questa età: quale la parte immutabile della | sua | morale, quale la parte mutabile. Il principio, e la parte |
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di qui una modificazione successiva nelle forme della | sua | morale. Quell' epoca, nella quale il fanciullo comincia ad |
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preferir possa la più degna; è ragguardevolissima nella | sua | vita morale, e ben merita che noi vi ci fermiamo a farvi |
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è qualche cosa di reale7ideale, che fa sentire in lui la | sua | forza: la natura delle intelligenze che si comunicano è un |
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bisogno di tenersi da questa sotto pena di contrariare la | sua | natura morale. Io non saprei determinare certamente, quanto |
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e le loro azioni su di lui, hanno cessato di essere la | sua | suprema norma morale: perocchè egli si è formato già una |
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l' ente stesso intellettivo, che comunicava sè stesso e la | sua | esigenza morale al fanciullo; la seconda è un' idea |
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raccolte come una rosa, che tiene ancor piegata alcuna | sua | foglia entro il calice. Il passaggio delle norme concrete |
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all' uomo l' esser buono in questo secondo stadio della | sua | vita morale, di quanto è maggiore quella bontà, che a lui |
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egli era diretto dalla natura, maestra sicura e soave: la | sua | spontaneità lo conduceva, e questa sapeva sempre dove |
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vuol fare servir loro l' intendimento, e così piega la | sua | ragione a pronunciare, prima d' aver esaminato, prima d' |
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oscura nella mente infantile o almeno perde di forza nella | sua | volontà, quando un' affezione simpatica, una sensione |
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quella forse, generale e ideale come sarebbe nella | sua | mente, cederebbe a questa minore, ma concreta ed istante. |
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ma del pari è innegabile, che ciò ha poca efficacia sulla | sua | volontà. Di che la ragione si è che la verità è un essere |
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grandemente il muova; nè il può a lungo contemplare colla | sua | mente sempre naturalmente occupata di cose reali. Alla |
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degli esseri intelligenti reali, la volontà buona, e la | sua | espressione sarebbe questa: « uniformati alla buona volontà |
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salvato, destinato alla beatitudine: chi disubbidisce alla | sua | volontà, è punito in un modo terribile, chi l' ubbidisce, è |
Principio supremo della metodica -
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come già conosciuta e a lei famigliare: la luce della | sua | verità è tale, che esclude qualsiasi possibile opposizione |
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la quale dopo qualche tempo perde nuovamente di | sua | attività, dee essere da noi spiegato: e le ragioni di esso |
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organi esteriori è certo sommamente pronta e vivace. Ma la | sua | prontezza e vivacità non si stende che a lui, nè mostra |
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ancor poche ed uniformi. Queste si risuscitano bensì nella | sua | imaginativa, in questo senso interiore, date alcune |
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avute. Ma il fanciullo non gode ancora di alcun uso della | sua | libertà, nè ha imparato a maneggiare quella potenza che ha |
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adunque al tutto passivo; e quelle sensazioni, che nella | sua | fantasia si suscitano e rinnovellano, si suscitano e |
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tal fenomeno si consideri: 1 Che l' uomo non potrebbe colla | sua | imaginazione crearsi degli avvenimenti, comporsi delle |
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che, da principio, il fanciullo non ha altra regola nella | sua | mente per misurare l' impossibile in natura, se non l' |
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è immensa, non ha confini; e questo è il teatro della | sua | fantasia. Ma questa potenza intrinseca non può giocolare |
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e due le condizioni necessarie alla massima attività della | sua | imaginazione, perocchè d' una parte: 1 egli sa fingere |
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che ancor non conosce; e però spazia larghissimamente colla | sua | imaginazione, senza trovare ostacolo, per i campi di un |
Principio supremo della metodica -
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senza confini. Ma questo stato felice, in cui la | sua | fantasia e sa muoversi e nel muoversi non trova alcun |
Principio supremo della metodica -
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quale via meglio il determina, fa perdere immensamente alla | sua | imaginativa, svela per chimeriche innumerevoli sue |
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puerili, assurde infinite invenzioni, che prima nella | sua | semplice ingenuità a lui parevano le cose più vere, le più |
Principio supremo della metodica -
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che una parte di quella: la verità abbraccia di più: ha la | sua | storia e la sua poesia; e son vere ugualmente. Ben avviene |
Principio supremo della metodica -
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quella: la verità abbraccia di più: ha la sua storia e la | sua | poesia; e son vere ugualmente. Ben avviene che i popoli, |
Principio supremo della metodica -
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fenomeni dell' animo del fanciullo al tempo, in cui la | sua | imaginazione prende quel rigoglio di cui abbiamo parlato. |
Principio supremo della metodica -
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perocchè il sapere tutto a questo si riduce nella formale | sua | parte; nè il sapere più o meno delle cose reali e positive |
Principio supremo della metodica -
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e infiggersi nella natura delle cose, oggetto della | sua | intellettuale contemplazione: è per questo ch' egli, lungi |
Principio supremo della metodica -
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legge dell' intendimento riceve una modificazione nella | sua | applicazione secondo lo stato dello spirito fornito più o |
Principio supremo della metodica -
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in contraddizione colle cognizioni avute. Tuttavia la | sua | supposizione è sempre al maggior vantaggio possibile degli |
Principio supremo della metodica -
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Queste derivano dal prendere per segreto conduttore della | sua | memoria e della sua imaginazione il piacere ed il dolore. |
Principio supremo della metodica -
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prendere per segreto conduttore della sua memoria e della | sua | imaginazione il piacere ed il dolore. Mosso da questo |
Principio supremo della metodica -
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è un sentimento sostanziale, che opera colle leggi della | sua | spontaneità: queste leggi sono inerenti alla sua natura, si |
Principio supremo della metodica -
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della sua spontaneità: queste leggi sono inerenti alla | sua | natura, si consideri essa nello stato d' integrità o pure |
Principio supremo della metodica -
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la spontaneità dell' operar soggettivo ci conducesse colla | sua | violenza ad operare contro l' esigenza degli oggetti. Ora |
Principio supremo della metodica -
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la coscienza di se stesso l' uomo possa introdurre nella | sua | perversione l' elemento il più funesto di tutti, l' |
Principio supremo della metodica -
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un legame; e non può sostenerlo, se non a forza della | sua | benevolenza e del suo morale sentimento. Ora, intervengono |
Principio supremo della metodica -
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s' intesta, e trova un diletto proprio ad usare tutta la | sua | attività fisica: gli sembra di sentirsi più grande |
Principio supremo della metodica -
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grande ribellandosi alla legge, usando senza freno della | sua | naturale libertà. A tutti quelli che hanno trattato a lungo |
Principio supremo della metodica -
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stesso; per la ragione che abbiamo detto, che l' attenzione | sua | prima se ne va al di fuori, e poi si ripiega sopra se |
Principio supremo della metodica -
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stabile, ma soltanto al momento, che opera, giudica della | sua | azione. Questo dimostra manifestamente quel periodo di |
Principio supremo della metodica -
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». Che cos' è la giustizia di Dio? che altro se non la | sua | misericordia, cioè quella giustizia che egli dona all' uomo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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quella giustizia che egli dona all' uomo unicamente per | sua | misericordia, quella giustizia che S. Paolo chiama anco |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ci crediamo giusti in Cristo , cioè nella speranza della | sua | benignità, nel valor dei suoi meriti, nella fede de' suoi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Considerate quest' ultime parole: risvegliate la fede nella | sua | BONTA`, ed è impossibile che chi conosce la bontà di Dio si |
Epistolario ascetico Vol.III -
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bontà di Dio si lasci opprimere dal pensiero di essere in | sua | disgrazia; perocchè il passare dalla sua disgrazia alla sua |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di essere in sua disgrazia; perocchè il passare dalla | sua | disgrazia alla sua grazia è l' opera della sua bontà, che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sua disgrazia; perocchè il passare dalla sua disgrazia alla | sua | grazia è l' opera della sua bontà, che non manca mai a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dalla sua disgrazia alla sua grazia è l' opera della | sua | bontà, che non manca mai a quelli che sperano. « Tutte |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a Lei per poter vincere d' un colpo tutti i nemici della | sua | quiete, ch' Ella ben si persuada di questo principio: « |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il Signore sempre più la santifichi e consumi nella | sua | carità. Ora io ben devo pregarla, come la prego |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Signore, e il Signore nostro più si glorifica colla | sua | liberalità verso i malvagi. Onde io mi propongo per questa |
Epistolario ascetico Vol.III -
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avendone un titolo tanto maggiore. So bene che l' umiltà | sua | non vorrà accordarmi questa preferenza di titolo, sebbene |
Epistolario ascetico Vol.III -
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possa mai vincere. Del resto ciò che mi dice nella venerata | sua | lettera delle tentazioni che patisce contro la Fede, non ci |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Fede, non ci stia a credere, non sono vere tentazioni: la | sua | fede sta immobile e sicura nel fondo dell' anima sua. Vi fu |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e La prego di benedirmi. [...OMISSIS...] 1.43 La venerata | sua | lettera del 21 luglio mi ha colmato ad un tempo di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Diocesi per de' gran fini, perchè vi faccia grandi opere di | sua | gloria. Già Ella tocca tutti i punti principali, che un |
Epistolario ascetico Vol.III -
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spirito di carità, nel quale Ella colla veneratissima | sua | mi richiese di esprimerle i miei sentimenti sopra i toccati |
Epistolario ascetico Vol.III -
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opera ch' Ella si propone di far vieppiù fiorire nella | sua | Diocesi, la pietà, la carità, la dottrina. Credo che a Lei |
Epistolario ascetico Vol.III -
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l' Ascrizione a quegli scopi determinati ch' egli nella | sua | saviezza crede più necessari. Alla formazione di un |
Epistolario ascetico Vol.III -
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da tutto ciò, Monsignore, che cosa si potrà fare in cotesta | sua | Diocesi. Cominciandosi dal poco, si potrà con piccoli passi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ma sicuri giungere al molto. Io me Le offerisco tutto alla | sua | ubbidienza, e mi troverà sempre pronto a' suoi ordini. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che insegnano i maestri di spirito giugnerà a purgare la | sua | vita dall' immondezza, essa otterrà ben anco da Dio la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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mandato: « Mitte, Domine, quem missurus es »; ma nella | sua | profonda umiltà non pensava a se stesso; anzi quando Iddio |
Epistolario ascetico Vol.III -
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opera la propria condanna, perchè rimane convinto che la | sua | missione non è simile a quella di Cristo, il quale non |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di essere da Dio inviato, s' incoraggia nella fede della | sua | parola, e opera animosamente, benchè sempre con timore di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Ogni nazione entra nella Chiesa solo quando è venuta questa | sua | maturanza che l' infinita sapienza di Dio conosce, ma che è |
Epistolario ascetico Vol.III -
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mostruosissima non sarebbe quella di un uomo che, nella | sua | totale ignoranza pretendendo scrutare i decreti di Dio, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ecc.. Ma per adempiere la seconda l' uomo non trova nella | sua | natura alcun mezzo, perchè non è opera umana ma divina; non |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dell' uomo col dono ineffabile ed al tutto gratuito della | sua | grazia: la quale egli non suole aggiungere alle imprese di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che egli vi ama più che voi amiate voi stesso, e che la | sua | soavissima Provvidenza dispone ogni avvenimento piccolo e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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se ho tardato qualche giorno a rispondere alla gratissima | sua | degli 11 corrente, colpa la mia assenza da Stresa. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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da fare loro conoscere prima di tutto la Religione nella | sua | pienezza, e a questa occasione si sventino le calunnie che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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semplicemente il fatto, se la Chiesa cattolica e la | sua | dottrina sia quella che dicono gli eretici e gli empi, e su |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di vite di virtuosi militari. Ella mi dimanda in fine della | sua | pregiatissima qualche cenno sul modo di educare la numerosa |
Epistolario ascetico Vol.III -
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suo sposo, la venerava, a non dubitarne, come la | sua | Signora, e non vedeva certo in essa la sua soggetta. A chi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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come la sua Signora, e non vedeva certo in essa la | sua | soggetta. A chi dunque fu soggetta veramente Maria, se non |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dello Sposo celeste, a cui aveva ben di cuore la | sua | sposa ceduta e tutta sacrata. Tant' è lungi adunque che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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pur osare di fare un passo innanzi ed offerir l' opera | sua | alla sua dolce regina, la quale da sua parte non cede a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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osare di fare un passo innanzi ed offerir l' opera sua alla | sua | dolce regina, la quale da sua parte non cede a nessuno de' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ed offerir l' opera sua alla sua dolce regina, la quale da | sua | parte non cede a nessuno de' mortali, non divide con |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che egli descrive e quasi dipinge con sì bei colori di | sua | eloquenza e di sua divozione. D' altra parte il non essere |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e quasi dipinge con sì bei colori di sua eloquenza e di | sua | divozione. D' altra parte il non essere egli ecclesiastico |
Epistolario ascetico Vol.III -
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chiamata, altro non può essere stato che un gioco della | sua | fantasia. Spero che ella abbraccierà questo mio ingenuo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il precetto tutto proprio di Cristo, e nuovo nella | sua | bocca divina, quello dell' amor del prossimo. A questo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che continui a scrivere quanto passa nell' anima sua, per | sua | propria edificazione, e per informazione di quelli che la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fino a tanto che Iddio non desse delle prove palmari della | sua | volontà, per esempio, che il Papa gliel' ordinasse; il che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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l' olocausto. « « Chi vuol venire dietro di me prenda la | sua | Croce » », e la croce è il supplicio dove Cristo è morto, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Le ha mandato, privandola della più intima persona di | sua | famiglia che sola Le rimaneva. Il Signore è certo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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bisogno, possiamo contemplarla colla speranza nostra nella | sua | altissima felicità e gloria, e compiacercene, ed esultarne |
Epistolario ascetico Vol.III -
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offerta a vantaggio della Signora Contessa, acciocchè sulla | sua | afflizione sparga la grazia, e, buona com' è, vie più la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vece qualche parola almeno in generale, che risponda alla | sua | generale dimanda. La base immobile dell' educazione |
Epistolario ascetico Vol.III -
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si costuma ne' Seminari a' dì nostri; ed io credo che la | sua | penetrazione volesse forse alludere a questo difetto, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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della santità sono altrettanti doni del Signore, di cui la | sua | lettera contiene una non dubbia espressione. Voglia Ella |
Epistolario ascetico Vol.III -
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tutto intero il sentimento, che provò in leggendo quella | sua | lettera. Soprattutto il consolò l' intendere ch' Ella |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la potestà delle chiavi lasciata da GESU` Cristo alla | sua | Chiesa, e non potè a meno di dire seco stesso: « Sì, il |
Epistolario ascetico Vol.III -
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legati; il che appunto fece colui, nel quale V. R. nella | sua | lettera riconosce che operò lo spirito di verità. Questo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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condotto nell' errore colui, di cui Ella parla nella | sua | lettera, ed altri, in cui Ella stessa riconosce l' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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del pericoloso stato dell' ottima Signora Marchesa, | sua | madre, e preparato a sentire d' un giorno all' altro il |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Gustavo, di cui troppo conosco il tenero cuore. Ed ecco la | sua | lettera, che m' annunzia compiuta la trista aspettazione. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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tributo di lagrime alla natura che si risente della grave | sua | perdita; e poi diciamo col più famoso esemplare di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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carissimo marchese Gustavo, di cui ho prova nella stessa | sua | lettera: e quanta soavità di conforto non avrà già gustato! |
Epistolario ascetico Vol.III -
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considerando con che pietà la Signora Marchesa compì la | sua | carriera mortale, avendomi il P. Molinari raccontato con |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sia della luce men puro: il Signor nostro Gesù Cristo nella | sua | immensa bontà ci ha lasciati anche i mezzi efficaci per |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fatta l' egregio Signor Marchese suo Padre, e l' ottima | sua | ava. La prego di presentar loro, come pure al Conte |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che vedrò il sig. Newman, che Ella menziona nella venerata | sua | lettera, al ritorno di lui da Roma. Manzoni mi recò la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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i loro soggetti alla santità; ma ebbe in pari tempo per | sua | regola e massima fondamentale di considerarsi come |
Epistolario ascetico Vol.III -
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riti orientali, che è il principale oggetto della venerata | sua | lettera, niente affatto dubito di confidare alla sua |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sua lettera, niente affatto dubito di confidare alla | sua | prudenza ed amicizia la mia maniera di sentire; ed ecco |
Epistolario ascetico Vol.III -
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della Carità basta il nome che porta a far risposta alla | sua | dimanda, basta il motto che lo caratterizza omnibus omnia . |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ch' egli esercita. Onde sarebbe cosa tutta conforme alla | sua | istituzione e al suo spirito che v' avesse, poniamo, un |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il movimento italiano sia ordinato da Dio a trionfo della | sua | Chiesa: ma anch' egli è un conflitto de' più opposti |
Epistolario ascetico Vol.III -
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più splendidi trionfi e delle più magnifiche glorie della | sua | Chiesa. Noi, e come cristiani e come italiani e come |
Epistolario ascetico Vol.III -
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[...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.47 Rilevo dalla cara | sua | lettera che il Signore sapientissimo ed ottimo lavora |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ad una società, che si prefigge appunto la carità nella | sua | immensa universalità, il precetto di Cristo senza limite |
Epistolario ascetico Vol.III -
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charitas est . » Se a noi fossero palesi i misteri della | sua | misericordia che si nascondono talora fra i più giusti |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che fu sempre raccomandato al Signore anche prima della | sua | fine: celebrerò la S. Messa per l' anima sua, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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quelli che portò il calore ed il peso della giornata; e la | sua | dolcissima serenità in sul letto di morte, di cui voi mi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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conforto e stimolo acutissimo per imitare i suoi esempi, la | sua | instancabile assiduità nel confessionale e in ogni altro |
Epistolario ascetico Vol.III -
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altro penoso ufficio riguardante la salute delle anime, la | sua | pazienza conosciuta da pochi, ma ben nota a Dio, la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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delle sue intenzioni, il fervore del suo zelo, la | sua | carità che il faceva tutto a tutti, la sua profonda umiltà |
Epistolario ascetico Vol.III -
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del suo zelo, la sua carità che il faceva tutto a tutti, la | sua | profonda umiltà e pieno distacco da ogni applauso degli |
Epistolario ascetico Vol.III -
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aiuto che ci prestava quell' operaio, che avendo finita la | sua | giornata entrò nel riposo e nel gaudio del Signore? Sono |
Epistolario ascetico Vol.III -
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volendo Gesù Cristo stesso in via ordinaria, per la | sua | infinita bontà e sapienza, che i Santi apostolici, unendo i |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e che così partecipino anch' essi di ogni maniera di | sua | gloria, fatti quasi con esso lui corredentori del mondo. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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1.4. Non Le dirò quanto il tenore della venerata | sua | mi abbia fatto arrossire di me medesimo, ma ubbidirò senza |
Epistolario ascetico Vol.III -
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adempia il suo ufficio e corrisponda all' altezza della | sua | missione divina, se, astenendosi dal prender parte in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la Chiesa Romana. Venendo ora all' argomento della prima | sua | lettera, non parmi che Ella bene interpreti le parole di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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[...OMISSIS...] 1.49 Ier sera mi fu recata la veneratissima | sua | scrittami per ordine di N. S. il Santo Padre, colla quale |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il Santo Padre, colla quale mi dichiarava, che la Santità | Sua | lascia a me la libertà di scegliere il luogo dove dovessi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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avendo io mai cercato altro colle mie povere fatiche che la | sua | gloria, il bene della Chiesa e la salute delle anime; e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e questo stesso sentimento me l' ha infuso Egli per pura | sua | bontà. Qualunque decisione poi fosse per emanare dalla |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che V. E. Rev.ma mi fa in iscritto e la benedizione che | Sua | Santità mi comparte espressa nella sua lettera mi avvisano |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e la benedizione che Sua Santità mi comparte espressa nella | sua | lettera mi avvisano di trattenermi dal venire in persona |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che, essendosi radunata in Napoli per espresso comando di | Sua | Santità la Sacra Congregazione dell' Indice, di cui è |
Epistolario ascetico Vol.III -
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viva fede in Dio, il quale dispone ogni cosa pel bene della | sua | Chiesa, e se sarà di sua volontà e di utilità alla Chiesa, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dispone ogni cosa pel bene della sua Chiesa, e se sarà di | sua | volontà e di utilità alla Chiesa, farà indubitatamente |
Epistolario ascetico Vol.III -
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nè immaginare questo orribile caos. Iddio adunque per la | sua | singolare misericordia mi salva ora dal perdermi in un |
Epistolario ascetico Vol.III -
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grazie de' benignissimi conforti che mi dà colla gentile | sua | del 20 pur ora ricevuta. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il Signore mi dona una pace perfetta, e spero nella | sua | misericordia che me ne continuerà il dono, com' io ne lo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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non me ne avesse protetto misericordiosamente colla | sua | grazia, e in me sostituito al mio disordine umano il suo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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qui: vorrei prima conoscere più esplicitamente la mente di | Sua | Santità. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.49 Consideriamo, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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bontà e sapienza il tutto dispone per nostro bene e per la | sua | gloria. Quindi ho benedetto il Signore nella proibizione |
Epistolario ascetico Vol.III -
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mi dimostra in questa occasione, di che mi è testimonio la | sua | letterina. Ho sentito con molto dispiacere, che cotesto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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cotesti miei buoni fratelli di S. Zeno: li raccomando alla | sua | amicizia. Quest' anno non potrò vederli, come oltremodo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in Dio, stiamo fermi, come scoglio, nella fiducia della | sua | infinita bontà e provvidenza: sotto le sue ali poniamo noi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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allegramente, e senza avvilirci od abbatterci, per la | sua | gloria e pel bene de' nostri fratelli: e questa confidenza |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in Dio, che caverà anche da questo, come da ogni cosa la | sua | gloria. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.49 Vi sono |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sicuro e consolante. Quando poi il Papa sarà tornato alla | sua | capitale non so quello che sarà di me. Perocchè quantunque |
Epistolario ascetico Vol.III -
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mi rincresca. 1.49 Non ho risposto prima alla dolcissima | sua | lettera piena de' sensi della più vera cristiana amicizia, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sa quando il Santo Padre potrà rientrare con fiducia nella | sua | capitale. Del pari mi danno gran dolore le cose pubbliche |
Epistolario ascetico Vol.III -
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soggiorno che feci presso di lui. Mille ossequi a tutta la | sua | famiglia. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.49 Avrete |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dunque il Signore della messe che mandi operai nella messe | sua | » ». Sì certamente sono scarsi ed anzi scarsissimi gli |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e gli orecchi del cuore aperti a non perdere sillaba della | sua | istruzione. Perocchè la dottrina celeste è così fatta, che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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se Iddio non aprisse loro l' intendimento alla | sua | luce, o la fraintenderebbero, se Iddio non dirigesse al |
Epistolario ascetico Vol.III -
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domani celebrerò la santa Messa in suffragio dell' anima di | sua | madre e la farò suffragare colle orazioni de' miei |
Epistolario ascetico Vol.III -
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letizia possa venire all' uomo dalla condizione della | sua | natura, ma certo da quel Cristo Signore, nel quale siccome |
Epistolario ascetico Vol.III -
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suo regno, riconoscano il valore e la preziosità di tale | sua | grazia, e non la prendano a festa, ma le corrispondano |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di pietà. E lo troverà se vince se stesso, se vince la | sua | carnalità superba, colla mortificazione e colla umiltà |
Epistolario ascetico Vol.III -
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insegne del suo invincibile capitano Gesù Cristo, che colla | sua | preziosissima morte ha debellato il diavolo e tutti i suoi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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conoscere ed amare questo Signore, e trovar piacere nella | sua | dolcissima conversazione: perocchè in questa maniera non vi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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stringetevi al suo patrocinio, ed abbiate viva fede nella | sua | pietosissima intercessione. Spero che dopo qualche tempo mi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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al nostro Creatore e Redentore Iddio, è impossibile (colla | sua | grazia) che non sentiamo fiducia e allegrezza infinita, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Ed ecco che ora lo ricevo, doppiamente caro, dalla | sua | gentilezza, accompagnato da una cortese lettera. E` appunto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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mia gratitudine e la stima grande che ho sempre avuta della | sua | persona: un segno più certo Le sia dunque il pensiero che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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condizione, che egli, come a termine fisso, volga tutta la | sua | attività a' suoi eterni destini. Non trovo un altro punto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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del Salvatore: « « Cercate prima il regno di Dio e la | sua | giustizia, e tutte queste cose vi saranno aggiunte » ». E |
Epistolario ascetico Vol.III -
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quel più alto ordine di cose, ch' Ella m' accenna nella | sua | lettera « aver procurato d' insinuare negli animi senza che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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una ragione di più per insistervi. Ecco quanto affido alla | sua | saviezza ed alla sua benevolenza. Il grave argomento che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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insistervi. Ecco quanto affido alla sua saviezza ed alla | sua | benevolenza. Il grave argomento che Ella tratta sotto il |
Epistolario ascetico Vol.III -
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segno la testa fredda, e dichiarare in un modo esplicito la | sua | volontà senza parole inutili che dicano di più di quello |
Epistolario ascetico Vol.III -
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pensiamo che abbiamo vicino Iddio che aiuta sempre colla | sua | onnipotenza quelli che confidano in lui, e che operano per |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la debita discrezione. Dolcezza , non potendo egli per la | sua | età far uso di molta autorità e rigore, e dovendo pure |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che esercitano. [...OMISSIS...] 1.50 Con una veneratissima | sua | lettera del 20 maggio p. p. Vostra Eminenza mi manifestava, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di scrivermi su questo proposito per manifestarmi questa | sua | disposizione, ed insieme farmi conoscere che manderebbe con |
Epistolario ascetico Vol.III -
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p. p. io esprimevo la profonda mia riconoscenza verso | Sua | Santità, e poi, rammentando i diversi atti co' quali avevo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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co' quali avevo procurato di soddisfare al volere della | Sua | Santità medesima per quanto aveva potuto conoscerlo, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e in risposta a questa ieri ho ricevuta la veneratissima | sua | del 2. agosto, nella quale, senza far più menzione delle |
Epistolario ascetico Vol.III -
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invece Ella mi dice che: « il desiderio esternatole da | Sua | Santità sarebbe, che io scrivessi un' operetta in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che: « questo passo dovrebbe, a senso dei discorsi di | Sua | Santità, appianarmi la via all' esecuzione di quei disegni, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che « questo passo dovrebbe, a senso dei discorsi di | Sua | Santità, appianarmi la via all' esecuzione di quei disegni, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e al Sommo Pastore della Chiesa. Vostra Em.za in fine alla | sua | lettera mi domanda un esemplare di quello che ho scritto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vi regna libero e potente in ogni parte di essa, in ogni | sua | facoltà, in ogni sua azione, o patisca, od agisca. Voi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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potente in ogni parte di essa, in ogni sua facoltà, in ogni | sua | azione, o patisca, od agisca. Voi felice, mia cara |
Epistolario ascetico Vol.III -
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via più spedita di conoscerlo che quella di esercitare la | sua | carità: « Dio è carità, e chi rimane nella carità, in Dio |
Epistolario ascetico Vol.III -
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circospezione, mettendovi il buon garbo, trovandovi la | sua | contentezza, certissima di piacere a Dio. Questa seconda |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la sfera del suo ufficio in quanto è lasciato libero alla | sua | discrezione. Prendete anco a considerare un ufficio di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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perchè sacrifica il suo amor proprio e sottomette la stessa | sua | ragione ad una ragione superiore, che è quella di Dio onde |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Cristo, in una unione la più attuata possibile. Ed Egli per | sua | misericordia ne ha già preparati i mezzi nella sua Chiesa, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Egli per sua misericordia ne ha già preparati i mezzi nella | sua | Chiesa, prima ancora che noi nascessimo o lo sapessimo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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contemplando le azioni da lui fatte nel corso della | sua | vita mortale e nella sua preziosissima morte (cose tutte |
Epistolario ascetico Vol.III -
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da lui fatte nel corso della sua vita mortale e nella | sua | preziosissima morte (cose tutte che devono essere familiari |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che più gli piace, ed ascoltando con riverenza ed amore la | sua | voce, quando egli parla dentro di noi. Il quarto mezzo è di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ci diriga, e poi che domandiamo a Gesù Cristo il lume della | sua | prudenza, il quale moltiplica i frutti della carità. Un' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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le azioni esterne, senza impedire alla potenza suprema la | sua | quiete e il suo riposo in Dio. Onde si legge di certe |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e di più soggetto ad ogni peccato, tuttavia Gesù Cristo per | sua | gratuita misericordia lo ha redento, lo salva, e lo riveste |
Epistolario ascetico Vol.III -
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amore, così egli, gli partecipa ancora una parte della | sua | gloria. Ora di nuovo l' uomo deve considerare questa gloria |
Epistolario ascetico Vol.III -
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attribuita, come gloria non sua, ma di Gesù Cristo, che per | sua | misericordia l' ha voluta diffondere anche ai suoi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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[...OMISSIS...] 1.50 Ho ricevuto la gratissima | sua | del 20 settembre, ed oggi anche la seconda del 23 detto. Da |
Epistolario ascetico Vol.III -
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data di Caserta 3 luglio 1.49, colla quale rispondevo alla | sua | 11 giugno, che mi partecipava la risoluzione da Lei presa |
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Interpretate bene, riputate all' affetto che ha per voi la | sua | sollecitudine. Badate che qui non ci sia nascosto dell' |
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quant' è illimitato l' amor di Dio per gli uomini e la | sua | Provvidenza, e l' indifferenza perfetta a tutto ciò, a cui |
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in tutto, legittimo superiore dei religiosi che sono nella | sua | Diocesi e che hanno il privilegio dell' esenzione, |
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della natura dell' Istituto, fossero solleciti della | sua | conservazione, come ne sono gli stessi superiori, e non |
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di un minore. E quindi un Vescovo che non deve amare la | sua | Diocesi particolare più della Chiesa universale, non potrà |
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vedere di mal occhio che qualche religioso abbandoni la | sua | Diocesi per arrecare un bene maggiore al regno di Dio sopra |
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di carità, come lo si propose Gesù Cristo nel governo della | sua | Chiesa: « ut fructum plurimum afferatis »; così si |
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egli si conservi nello spirito della perfezione e nella | sua | propria naturale organizzazione, è un' altra base su cui |
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bramano da lui, dentro i limiti delle sue forze e della | sua | possibilità; ed anche qui non si potebbe ragionevolmente |
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[...OMISSIS...] 1.51 Ho letto io stesso con tenerezza la | sua | lettera. Ella si conforti pure nella misericordia di Dio, |
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e a salvare quell' anima e a santificare Lei e tutta la | sua | famiglia. Le vie del Signore sono ammirabili e superiori al |
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e non dimenticarci ad un tempo degl' infiniti tesori della | sua | bontà. A questo riflesso costante aggiungiamo le preghiere |
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gli si può dare più bella gloria, che quella di esaltare la | sua | bontà. Gusta ancora che noi ci accostiamo a lui coll' |
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cosa di più di speranza. Gesù Cristo ci ha portato la | sua | pace, riposiamo in lui. La ringrazio di tutto ciò che mi |
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in lui. La ringrazio di tutto ciò che mi scrive nella | sua | lettera, e prego Gesù Cristo stesso a ricompensarla. Colla |
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lettera, e prego Gesù Cristo stesso a ricompensarla. Colla | sua | saviezza, colla rettitudine delle sue intenzioni potrà |
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si sente. Ad ogni modo però confido che il Signore nella | sua | misericordia riguarderà piuttosto al mio desiderio di |
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per ubbidienza o per carità; ed allora egli cava la | sua | gloria anche dalla nostra debolezza, da' nostri errori, |
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non possono dimettere alcuno se non allorquando la | sua | condotta lo rendesse dannoso al corpo de' suoi fratelli; |
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colui che viene dimesso, e con essa non si migliora già la | sua | condizione davanti a Dio, qualunque cosa appaia davanti |
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pensiero di abbandonare l' Istituto, nel quale Iddio, per | sua | misericordia, v' ha fatto la grazia d' entrare; ma di più |
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che Iddio gli si rivela, e gli fa conoscere e sentire la | sua | potenza e misericordia. Lungi dunque da noi tanta bassezza, |
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che io differissi finora a riscontrare la pregiatissima | sua | lettera, e mi obbliga al presente di usare della mano di |
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avesse altro nutrimento, che questo ideale oggetto della | sua | mente. Perchè s' abbia dunque una azione reale sopra di |
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la casa che sta imaginando e fabbricando solo nella | sua | mente l' architetto, quanto la casa che adorna la piazza |
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può avere questa percezione compita dell' essere per la | sua | unità moltiplice, cioè perchè egli è uno, e tuttavia |
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propriamente consiste nella idealità della cosa, non nella | sua | realità . Tuttavia quando ancora si avesse la idea o |
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di questo che si avesse ancora la percezione della | sua | realità: e questa percezione della cosa sarebbe pur diversa |
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delle piastrelle di metallo, che ognuna ne coprirebbe la | sua | parte e una porzione della superficie, determinata dalla |
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quivi apparisce come a ogni nome proprio stia unita una | sua | significazione sempre comune, o sia generale, come, per |
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questo limita per quell' atto volontariamente l' attenzione | sua | e il significato del vocabolo Bernardo , che per sè dice |
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sè dice uomo forte . Di che si vede che la lingua, nella | sua | formazione, suppone i seguenti veri che debbono aver |
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essa quella parte reale che manca nella parola, colla | sua | interiore operazione. Questo secondo vero è di una |
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è tutto ciò che nella cosa si osserva, fuori che la stessa | sua | realità . Questa realità adunque, essenzialmente fuori |
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una cosa esiste«, e aver quindi la persuasione della | sua | reale sussistenza, io devo pensare in qualche modo questa |
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indizio non mi rivelasse nulla della cosa fuor solo la | sua | esistenza. A ragion di esempio, chi mi mostrasse il pugno |
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di quella causa operante, e che ci fa partecipare di quella | sua | attività stessa colla quale sussiste. Ora questo terzo |
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l' essere divino e ci convincono insieme la necessità della | sua | sussistenza, non sono già lo stesso essere divino, esse non |
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di percezione, di soggetto nel giudizio che pronunzia la | sua | esistenza) non può comporsi che dell' essere , e di null' |
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delle azioni (della pratica). Anche la pratica dunque ha la | sua | teoria, ma non è essa medesima una teoria o sia una |
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scienza ideale7negativa, com' è il concetto naturale di Dio | sua | base. Ora veniamo a quella che si dice Teologia rivelata . |
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, perchè s' abbia una Teologia rivelata che per la | sua | materia sia distinta dalla Teologia naturale . E qui |
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che sulla torre stanno delle campane appese, e sulla | sua | sommità una palla e una croce«. - Il cieco intende |
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circa la teologia rivelata, relativamente alla parte | sua | materiale . La rivelazione ci narra cose nuove di Dio, cioè |
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miseramente il tutto a sè stesso, chiudendosi nella | sua | piccola sfera, quando ha una natura creata per non avere |
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L' Infinito poi volle in quest' atto di fede prestato alla | sua | parola, a questa sua parola misteriosa e inesplicabile, |
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in quest' atto di fede prestato alla sua parola, a questa | sua | parola misteriosa e inesplicabile, ricevere dall' uomo il |
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medesime. Or anche questo può esser fatto dalla naturale | sua | facoltà di giudicare e potenza di volere: giacchè la |
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Non è ancora indicata quella nota che tocca la | sua | essenza, cioè che indica che cosa sia questo essere di |
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- Quella operazione che l' uomo fa colle forze della | sua | natura, o spontaneamente, o stimolato e mosso da degli |
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superiore al medesimo, se Dio in una parola entra colla | sua | azione in quest' ordine, con una azione dico di tal fatta |
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su cui il Cristianesimo stesso si erige come sopra | sua | base, è quel dogma col quale la religione soprannaturale |
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infinita, posseditrice dell' uomo, la qual signora di | sua | natura v' insinui luce e calore, e non sappiano più credere |
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da quel sacrosanto segreto dove ha la religione stessa | sua | sede e regio abitacolo: e parlano e pensano i riti del |
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Dio nell' uomo, colla quale, se l' uomo non resiste colla | sua | mala volontà, viene conferita la grazia della |
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indelebile , che rende tanto più colpevole e riprovata la | sua | incredulità. Oltracciò, s' egli è stato messo alla grazia, |
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di questi doni soprannaturali, le quali aggravano la | sua | condanna: traccie che si possono in qualche maniera |
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egli è evidente che non facciamo consistere la | sua | base in nulla di esteriore all' uomo: ma che poniamo il |
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le azioni interiori di culto, e perciò queste sono la | sua | base e, se si vuole così, la sua essenza: ma esse azioni |
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e perciò queste sono la sua base e, se si vuole così, la | sua | essenza: ma esse azioni sono legate necessariamente : 1. ai |
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l' uomo per natura; e perciò perfeziona l' uomo nella parte | sua | più elevata, sollevandolo via più su. Ma or da questa |
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ogni ragionamento non è altro, ridotto all' espressione | sua | semplicissima, se non un' applicazione, un uso che fa il |
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non si dà in lui discorso da una cosa a un' altra; ma la | sua | indole è quella di avere il guardo fisso e immobile sempre |
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consistendo esso stesso in questa immobilità, per legge di | sua | natura (2). L' azione adunque della grazia nell' anima è |
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adunque della grazia nell' anima è un' azione nella parte | sua | intellettiva, è l' intelletto che nell' uomo viene |
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del principio intellettivo fino dai primi istanti della | sua | esistenza. La Religione cristiana suppone che fino da quei |
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i nostri sentimenti, lascia nei medesimi le reliquie della | sua | reale azione; e da questo residuo di azione reale si deriva |
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inebria con tutte le sue delizie, li rapisce con tutta la | sua | vaghezza, li incanta, li distrae, li assorbe con tutta la |
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vaghezza, li incanta, li distrae, li assorbe con tutta la | sua | infinita varietà e fecondità. Tanti beni, tutti sensibili, |
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della cosa, ma non dà nè pure una vera cognizione della | sua | natura? Come insomma questi due amori, delle creature e del |
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mozza di quel rispetto che riguarda Iddio, è troncata della | sua | parte capitale, è morta, è nulla per se stessa. Perocchè |
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fiacco, impossente, reo e nulla trova che il rialzi dalla | sua | fiacchezza e dalla sua reità. Questa autorità e questa |
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e nulla trova che il rialzi dalla sua fiacchezza e dalla | sua | reità. Questa autorità e questa impotenza delle idee della |
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deteriora sequor » di Ovidio è un detto reso comune per la | sua | notoria verità; e esprime benissimo [la differenza] fra il |
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quella causa. Non volle: ma preferì di unire all' uomo la | sua | virtù, come una causa formale ; cioè dispose dare alla |
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di tutta intera la potenza di sentire, ma ben anco di una | sua | parte: e certo quella parte che cessa, in cessando, non si |
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il sommo Essere, anche nell' affetto e nelle azioni della | sua | vita, a tutti gli esseri lusinghevoli della terra. Sebbene |
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infinita, col quale atto se l' uomo non ricalcitra colla | sua | mala volontà (1), conseguitano l' amore, e le operazioni |
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seguita all' amore. L' uomo non comincia a operare colla | sua | volontà se non al quinto passo, col dare l' assentimento |
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poi si dice: [...OMISSIS...] S. Giovanni, in un luogo della | sua | prima lettera, riassume questi tre generi di atti, cioè la |
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sostenuto e avvalorato nelle sue operazioni e nella | sua | aspettazione. Talora questo lume interiore della grazia si |
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sensitiva non percepiamo punto l' essere , ma una | sua | appartenza, una sua accidentalità, una certa sua azione. Il |
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non percepiamo punto l' essere , ma una sua appartenza, una | sua | accidentalità, una certa sua azione. Il contrario avviene |
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, ma una sua appartenza, una sua accidentalità, una certa | sua | azione. Il contrario avviene rispetto a Dio, perchè è |
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in ischiena ; nell' altra vita poi si percepisce la stessa | sua | faccia , il che forma il lume della gloria. Questa figura è |
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fare fuori di lui; e non è neppure che Iddio, anche colla | sua | essenza, non si trovi realmente in tutte le creature e |
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venga proposto. Ora il bene vien proposto all' uomo dalla | sua | cognizione; un bene che conosce, già lo appetisce per |
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della fede noi percepiamo e sentiamo Dio stesso, e non la | sua | similitudine. Ragione di ciò si è che il vocabolo Dio è |
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e conchiude che Dio deve agire realmente e colla stessa | sua | sostanza nelle anime loro, e non puramente mediante idee o |
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aggiunte, è la cosa stessa, il quale origina nella cosa la | sua | propria naturale attività: come sarebbe in un corpo, la sua |
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sua propria naturale attività: come sarebbe in un corpo, la | sua | forma sostanziale è quella energia onde esso sussiste; come |
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operante sopra il nostro spirito termina realmente colla | sua | azione nel nostro spirito; sicchè il termine della nostra |
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spirito; sicchè il termine della nostra passione e della | sua | azione è uno e il medesimo. Indi quella unione , fra il |
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produce non appartengono a lui, non sono il termine della | sua | attività, come tali. Il termine comune adunque, fra il |
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oggetto reale, cioè da lui percepito, ha per termine della | sua | operazione l' oggetto stesso e non una qualche sua |
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della sua operazione l' oggetto stesso e non una qualche | sua | similitudine o idea. Quando io dico: - date anche a me di |
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ella, sebbene si unisca con uno spirito sensitivo, siccome | sua | forma , tuttavia ella non si mescola punto nè si confonde |
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cosa stessa. Il celebre cieco di Alessandria, Didimo, nella | sua | grande opera sullo Spirito Santo, esprime questa condizione |
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ha alcuna mistione o confusione, perchè l' oggetto ha per | sua | propria natura una cotale opposizione al soggetto , che non |
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fino al contatto; e tuttavia riman sempre distinto, per | sua | natura, dalla materia che suggella. S. Paolo usa di questa |
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l' oggetto operante (Dio) e noi soggetto che riceviamo la | sua | operazione. E perchè si veda essere mente dei Padri, che |
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non agisce in altra parte dell' uomo, ma nella essenza | sua | e propriamente nell' intelletto che è l' elemento più |
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il grado di quella vista dell' essere che ha per | sua | natura, cioè col venirgli mostrato l' essere non più solo |
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(idealmente), ma terminatamente , col termine della | sua | reale sussistenza (realmente): il che è Dio. Di qui è che |
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della grazia divina, non è che quella che formava la | sua | natura, ma completata, elevata, mutata nella sostanza |
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Sicchè Iddio non può informare la nostra mente colla | sua | idea, senza che la informi con sè stesso: a differenza |
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dà idea pura (positiva), ma si dà solo la percezione della | sua | sostanza. O convien dunque negare all' uomo della grazia |
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altre cose, ma si bene con sè stesso immediatamente, colla | sua | propria sostanza. S' intenderà chiaramente la ragione di |
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idea pura positiva, ma che si può dar solo la« immediata | sua | percezione intellettiva«; e che senza di questa l' uomo non |
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, che hanno la percezione di Dio , che Dio stesso colla | sua | propria sostanza si rende forma oggettiva di esse. Ai Padri |
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Trinità: perocchè conviene che l' effetto sia simile alla | sua | cagione. E questa è appunto la ragione, che dà S. Tommaso |
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costituiva il sentimento , e che i corpi non erano che la | sua | materia (2): vidi che l' essere ideale (le idee) costituiva |
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in ogni essere, induce la conseguenza che ogni essere, di | sua | natura, è buono. « Questi tre [elementi], dice egli, ove |
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di cose dicono una specie , usando questa parola, che nella | sua | forza etimologica non altro significa se non una vista |
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fino che noi concepiamo una cosa, concepiamo insieme la | sua | pensabilità, o cognoscibilità (2). Il che dimostra che la |
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persona, la quale si regge dalla sostanza, sebbene abbia la | sua | base e la sua qualità dalla forma intellettuale7morale, di |
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si regge dalla sostanza, sebbene abbia la sua base e la | sua | qualità dalla forma intellettuale7morale, di cui è |
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conoscere il mistero della santissima Trinità di Dio, | sua | causa. Prevedo ciò che [si] risponderà: - Se dall' effetto, |
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colori per ispiegare qualsiasi fatto della natura giunto a | sua | notizia, sebbene la sola esistenza de' colori fosse la |
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cavare dal nulla tutto, la sostanza stessa della cosa, la | sua | specie, il suo ordine. Quindi si vede manifesto che se l' |
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la natura di questo essere è limitata in modo, che per la | sua | limitazione non può ricevere delle relazioni personali a |
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leggitore (1). Nome proprio di Dio è quello di vita , la | sua | essenza è vita. Non è vera vita ove non è sentimento. Il |
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Iddio; converrà che anche questo sentimento sia uno nella | sua | essenza, ma trino ne' suoi modi. Tentiamo adunque l' |
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in noi una luce che trae a sè irresistibilmente colla | sua | bellezza ineffabile la volontà e l' amor nostro, e ci |
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legge che se l' uomo dovesse dare tutta la sostanza di casa | sua | per l' amore, dispregerebbe quella sostanza per l' amore: |
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parole di Cristo: « Lo Spirito spira ove vuole: e tu odi la | sua | voce, e non sai onde venga o dove vada« (1) »: il che parmi |
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persone dalla natura, che avviene nella nostra mente per la | sua | limitazione e perchè imperfettamente conosce quella natura, |
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nell' opera dell' innalzare l' uomo di grado in grado alla | sua | perfezione e congiungerlo con Dio, tiene un modo tutto |
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dell' essenza divina consistente nell' essere, della | sua | eternità, infinità, incomprensibilità e inenarrabil |
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Giudaismo è propriamente l' unità di Dio, la dottrina della | sua | natura e de' suoi attributi (3). Nè per questo egli è men |
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con ciò a dire che Iddio fece la luce e le cose tutte colla | sua | parola : ma chi può salire tant' alto fino a pensare che |
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deitriniforme . In quell' antico tempo, per quella grazia | sua | propria, si manifestava nell' uomo una potenza divina che |
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occultato dietro una parete, fece sentire agli uomini la | sua | voce e comunicò loro le verità della salute. Ciò che dico |
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si conteneva tutto ciò che spettava al Messia e fino la | sua | divinità era patentemente stata indicata (4). Tuttavia |
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di quella che descrive Cristo stesso, quando prima della | sua | passione pregò pe' suoi Apostoli e per quelli che avrebbero |
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formale. Paragona in queste parole Cristo, l' inabitazione | sua | negli eletti all' inabitazione sua nel celeste suo Padre: |
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Cristo, l' inabitazione sua negli eletti all' inabitazione | sua | nel celeste suo Padre: del che non si può dar maniera più |
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non nota, non manifesta; ma bensì far loro sentire la | sua | possente e salutifera operazione in essi. Cristo creava in |
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e nessuna cosa anteponevano a Dio, nessuna posponevano alla | sua | offesa. Ma se tutto questo era Dio che sentivano in esso, |
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grandezza divina, per esempio, e della perfezione della | sua | giustizia, diviene madre di un sentimento, perchè afforzata |
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gloria di Cristo non pare dover poter essere se non la | sua | stessa divinità (2). Così pure Cristo del Patriarca Abramo: |
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Spirito Santo, non già come un' appropriazione, ma come | sua | proprietà, la forza santificatrice (vis santificatrix, «e |
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la carità, tutto ciò che vi ha di morale insomma, ha la | sua | sede nella volontà (4). Ora lo Spirito Santo è la santità |
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stesso, perchè privo, come l' abbiamo noi ingenito, di | sua | propria sussistenza. L' Essere reale all' incontro |
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volontà: allora egli è entrato in NOI, allora mette la | sua | sede nella nostra personalità . Questo è quello che |
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entrato nell' uomo, sono fuori della porta«: l' uomo è la | sua | volontà, l' uomo è la persona dell' uomo. - Cristo adunque |
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col prestare orecchio, coll' udire volontariamente la | sua | voce. Quell' udire è già un principio del giudizio pratico, |
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indicare appunto il buono accoglimento che fa l' uomo colla | sua | volontà al Verbo, quando il Verbo vuole entrare in lui. « |
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è nella volontà appunto che il divino Spirito esercita la | sua | azione (3), movendola al riconoscimento del Verbo; egli è |
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egli è manifesto che il Verbo non entra nell' uomo nè vi fa | sua | sede se non per un' azione che convenevolmente allo Spirito |
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ma per un' operazione reale, per una vera percezione della | sua | sostanza. Usa anco della similitudine dell' unguento che |
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ed ecco come risponde: « La sapienza, che è dono, ha la | sua | causa, cioè la carità, nella volontà, ma l' essenza l' ha |
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riflessione, che è bensì intellettiva, ma che dalla volontà | sua | bene inclinata è cagionata e mossa. Abbiamo detto che la |
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essa degli effetti suoi, dei doni, i quali però non sono la | sua | stessa persona. Dico ancora che, in tal caso, la |
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ma solo dei7forme ; nè si possono riputare al Verbo come a | sua | propria causa, ma solo a lui attribuire per appropriazione |
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dietro i quali egli opera e si dirige nel corso della | sua | vita? E anche l' uomo educato alle scienze e dato al |
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Spirito Santo e a lui si riduce come via a suo termine, a | sua | perfezione: sicchè quel sentimento non ha che a rendersi |
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non fosse comunicata spiritualmente agli uomini innanzi la | sua | venuta in carne, pare reso manifesto dalle cose dette fin |
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del Verbo alle anime de' suoi, fatta ancor prima della | sua | morte, veniva comunicata dalla virtù delle sue divine |
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appunto all' effetto delle sue parole la cognizione | sua | soprannaturale co' discepoli suoi. Dice ancora che la |
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umanità di Cristo, ma sì bene alla vista interiore della | sua | divinità, perchè non è nel corpo di Cristo visibile |
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dal Padre, poteva intendersi che non avesse comunicata la | sua | stessa persona, ma solo alcuni lumi e cognizioni. Ma |
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ricevute dal Padre«, se non tutto il suo essere, tutta la | sua | persona? Or tutte queste parole le ha comunicate a' suoi |
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le ha comunicate a' suoi discepoli: ha comunicato loro la | sua | persona. Ma a qual fine ha comunicato a' suoi discepoli le |
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tutte le cose date a lui dal Padre essere dal Padre?«. La | sua | generazione, l' essere generato. Che cosa è« l' essere |
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uomini, e in sè il Padre: ecco il peculiare ufficio della | sua | grande missione. Viene confermata simigliante |
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una vita che noi riceviamo da Cristo, come Cristo riceve la | sua | vita dal Padre. Quest' alta e ineffabile comparazione non |
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nostre forze naturali, ma dalla forza di Cristo che colla | sua | sostanziale presenza opera ineffabilmente in noi e vi |
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poi sarebbe con essi in altro modo, cioè invisibile o colla | sua | divinità: ma che per questo non sarebbe loro mancata ogni |
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in essi anche sottratta ai loro occhi corporei la divina | sua | umanità; perchè egli è vivente ed essi pure vivono, cioè |
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dal Verbo, e solo il termine di questo gaudio, la pienezza | sua | è ciò che costituisce il sentimento dello Spirito nelle |
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nelle anime. La luce del Verbo fino che non è arrivata alla | sua | pienezza, non costituisce un modo di percepire nuovo nelle |
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che anche il Figliuolo era chiarificato, giacchè è la | sua | chiarezza [che] fa vedere il Padre. Tuttavia il Figliuolo |
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essere chiarificato ancora, dimanda che sia completata la | sua | chiarezza appunto perchè sia più e più chiarificato il |
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te« ». Non dimanda certo questa chiarezza per ragion | sua | o del Padre, dove non ebbe mai adombramento veruno; ma la |
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altre parole dette da Cristo: « Voi nè avete mai udita la | sua | voce, nè veduta la sua specie« (2) »; quasi dica: non avete |
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Cristo: « Voi nè avete mai udita la sua voce, nè veduta la | sua | specie« (2) »; quasi dica: non avete udita la sua voce |
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veduta la sua specie« (2) »; quasi dica: non avete udita la | sua | voce manifestatavi da Mosè e da' Profeti, e molto meno |
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io. Indi mette fra le male disposizioni a ricevere la | sua | parola il non prestar fede a Mosè, non potendo capire il |
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di me« (3) ». Fra le buone disposizioni poi a udire la | sua | legge, si è la prima la volontà del bene in generale, l' |
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. E` forse difficile il conoscere e accertarsi che la | sua | dottrina sia da Dio? No certamente: basta avere una buona |
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compartito egli a' suoi Apostoli mentre viveva, o dopo la | sua | risurrezione. Egli dice: [...OMISSIS...] . - Questa è la |
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ci sazia perfettamente, non può essere che sostanziale la | sua | forma. E ora, che ci sazii interamente, è insegnato nel |
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co' suoi discepoli, neppure nel tempo in cui si operava la | sua | passione e la sua morte; tuttavia descriva quel tempo, come |
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neppure nel tempo in cui si operava la sua passione e la | sua | morte; tuttavia descriva quel tempo, come tempo di grave |
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per la diminuzione de' doni e grazie che, togliendosi la | sua | presenza divina, sebbene solo esteriormente, ne proveniva |
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è di far loro conoscere Iddio Padre; sicchè sul fine della | sua | vita Cristo disse all' eterno Genitore: [...OMISSIS...] . |
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che egli parlava le cose che udiva dal Padre (.); che la | sua | dottrina non era sua ma di chi l' aveva mandato (9); che il |
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cose che udiva dal Padre (.); che la sua dottrina non era | sua | ma di chi l' aveva mandato (9); che il vero pane celeste, |
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essere essenzialmente conoscibile, il Verbo, se non nella | sua | relazione col principio , da cui procede; perocchè la |
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percepissimo l' essere in quanto è conoscibile , senza la | sua | relazione necessaria coll' essere quale conoscente , noi |
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incarnasse. E quindi è che Cristo ha potuto applicare alla | sua | incarnazione quelle parole: « Io sono uscito dal Padre e |
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egli ha potuto esprimere colle stesse espressioni l' eterna | sua | generazione e la sua generazione nel tempo , perchè egli |
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colle stesse espressioni l' eterna sua generazione e la | sua | generazione nel tempo , perchè egli apparì nel tempo come |
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perchè viene nell' umanità, opera e si dà a conoscere nella | sua | qualità di eternamente mandato , che equivale al dirsi |
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fatto via più conoscere lui stesso; venendo, la divina | sua | persona sarebbe stata dallo Spirito chiarificata: cioè le |
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sublime orazione che fece Cristo nel cenacolo prima della | sua | passione, con quelle parole: « Padre, viene l' ora, |
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in noi di ministro le veci; ma perchè egli porta nella | sua | propria natura la natura propria degli altri due (1). |
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per esperienza, immediatamente, per una comunicazione della | sua | propria sostanza fatta a noi. Or questa rivelazione |
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a giudicare due criteri diversi e opposti, e ognuno ha la | sua | propria sapienza, e l' una non intende l' altra; e per così |
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è il Verbo di Dio, che si dà loro a percepire mediante una | sua | reale azione che fa in essi. Una parola esprime una sola |
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di parole; perocchè ella crede di conoscere, per una cotal | sua | presunzione, ma veramente non ha mai conosciuto, non ha mai |
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siccome cotali piaghe d' Egitto (3). E nel carme della | sua | vita egli dipinge i filosofi e le loro disputazioni, nella |
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e molto meno a farla intendere. Se il Verbo stesso colla | sua | azione reale non operasse nelle anime, le sole parole |
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le dispute, le scuole e le biblioteche della terra. La | sua | scienza pertanto di Dio consiste nel fatto , è una |
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fermo crede di essere savio e di parlare pur anch' egli una | sua | sapienza; e soggiunge alle surriferite parole: |
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perchè quelle divine cose l' uomo conosca: il perchè la | sua | dottrina chiamala altresì« dottrina di spirito«. Dall' |
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quale nella mente egli l' ha concepita. Insomma nella mente | sua | egli ha posto una norma precedente, colla quale ha |
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legge che l' uomo si è formata da sè stesso nella mente | sua | e al rigore di quella emendata. La qual norma è questa:« |
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e congegnato dal Creatore, perchè ogni essere ha questa | sua | estrinseca limitazione di aver bisogno per esistere e per |
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questi toglie e rovescia la vera natura dell' uomo e la | sua | dignità«. Vedesi qui il perpetuo vezzo de' protestanti, il |
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scòrto, acciocchè non faccia mal uso del lume della | sua | ragione. I cattolici non vogliono dir altro, quando |
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nostro professore? Chi vincerà in questa lotta secondo la | sua | sentenza? Se egli seduto pro tribunali pronunziasse questa |
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di filosofia razionale? Vuole che il mondo creda alla | sua | parola? Sostituisce adunque l' autorità sua a quella della |
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creda alla sua parola? Sostituisce adunque l' autorità | sua | a quella della chiesa? In tale alternativa io mi attengo |
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all' essere affatto gratuita e ignuda di ogni prova la | sua | asserzione, che il sistema de' soprannaturalisti consista |
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riconoscere in ciascuno un diritto eguale di far uso della | sua | ragione, procederò equamente, ove io stabilirò questo |
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dice egli medesimo. Or ciò non prova altro, se non che la | sua | opinione è per lui ragione: ma agli altri uomini può esser |
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il professore razionalista dirà di tenere così, perchè la | sua | ragione gli dà per validi certi particolari suoi argomenti. |
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retta ragione, si sono conosciute intorno a Dio e alla | sua | volontà, e di conformarle a una tal norma, senza alcuna |
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sì villanamente li tratta, non dover esser per avventura la | sua | religione razionale molto amica della buona morale nel |
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cogli uomini, non deferisci al maggiore di te sulla | sua | autorità, senza che possa tu ben vederne ragione? E non |
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lui conveniente, quanto ella risponda ai nobili voti della | sua | intelligente natura; e se si vuole, questo è un giudicare |
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riconosce quelle bellezze dipinte e scolpite e quindi è la | sua | intelligenza che gli fa nascere quel diletto. Ma per far |
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religione, alla quale applicandosi quella regola, come a | sua | materia, quella trova in essa il proprio soddisfacimento, |
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dalla ragione, i cui decreti si appalesano all' uomo nella | sua | propria coscienza. E quanto più la religione sarà piantata |
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dell' umana mente, tanto più sperimenterà l' uomo la | sua | benefica virtù nelle varie vicissitudini della vita.« Il |
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certa, come quella della ragione. Che prove reca di ciò? La | sua | parola? Basterebbe a noi di negare gratuitamente ciò che |
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gratuitamente ciò che gratuitamente afferma. Certo che la | sua | proposizione non è consentita universalmente dagli uomini: |
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di sè, diede tali segni e sì palmare dimostrazione della | sua | possanza sulla persuasione dell' uomo? O non anzi si è |
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nella natura e nell' umana vita: e quindi egli dirà che la | sua | sana ragione condanna a priori tutti i secoli e tutte le |
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l' inefficacità di una tale ragione, o piuttosto la | sua | funesta efficacia nelle cose dell' umana vita. Una sola |
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per tutta la terra della religione della Croce, la | sua | conservazione, i suoi mirabili effetti, tutte le |
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dell' umana facoltà della loquela, e quindi intervenendo la | sua | natura umana, quasi direi, fra gli uomini e il Verbo. |
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percepisce, questo termine limitato, qualunque sia, della | sua | percezione, non è Dio che sente, perocchè Dio è illimitato |
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lui e Dio; e sebbene Dio operasse, tuttavia dicesi che la | sua | operazione è mediata, perchè la cosa prossimamente sentita |
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a quando, siccome una inferma, con frequenti miracoli? - La | sua | sana ragione par che assai poco l' aiuti non solo a |
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di domandargli argomenti e prodigi in confermazione della | sua | parola: [...OMISSIS...] . Riassumendo in breve e |
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gli fosse dato di veder l' essere , che diventa in tal modo | sua | forma , ciò che lo adduce al suo più nobile atto. Un Io |
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che anche nell' essere ideale si trova tutto, e dalla sola | sua | nozione potrebbe dedurre la cognizione di tutte le cose chi |
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e chiama per necessaria illazione, cioè per intrinseca | sua | esigenza e necessità, l' intero a cui ella si appartiene, e |
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quella cosa contingente io non faccio che ravvisare nella | sua | azione sopra di me un atto dell' essere che io già conosco; |
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una cosa qualsiasi, egli è necessario che noi riceviamo la | sua | azione e impressione nel nostro sentimento, ed è questa |
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per questo solo un' altra potenza, nascendo da questo la | sua | definizione, che essa è la potenza che presiede alla |
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e viviamo in Dio (1); e che Dio porta tutte le cose colla | sua | parola (2); e che le cose tutte fuori di Dio sono vanità, |
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ferma negli esseri secondi e in essi talora finisce colla | sua | mente: il che è un dar loro quello che solo a Dio è |
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le creature. Quindi ebbe sicuramente la profonda | sua | origine l' idolatria della natura e di tutte le cose |
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giammai la congiunzione reale di quel sommo bene a cui la | sua | volontà è indeclinabilmente volta e nel quale solo può |
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di quella felicità e tutta quella dignità morale, di cui la | sua | natura è capace, e che però sarebbe stato imperfetto. Indi |
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sue esigenze e riempita l' immensa capacità della stessa | sua | intelligenza. La grazia perfeziona nell' uomo e compisce l' |
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di Dio? Qual cosa potrà somigliar a Dio in quanto alla | sua | stessa specie o sostanza? Chi potrà avere qualche cosa di |
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bisogno di rimettere quasi di bel nuovo la mano all' opera | sua | per t“rne via l' imperfezione. Quindi nel seme è racchiusa |
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Dio si propose di formar l' uomo a imagine e similitudine | sua | e narrato come lo formasse, soggiunse: « E Iddio creò l' |
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già contenuta nella parola imagine: e questo che il fece a | sua | imagine il replica due volte, quasi per mostrare che in |
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la qual solo coll' unirsi col suo Creatore ottiene la | sua | ultima cima e perfezione, e coronata, quasi da Dio, |
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modo sapiente ed ottimo, perciò non poteva tener l' opera | sua | dentro i termini di un finito e limitato bene; ma doveva |
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un infinito, sarebbe stata causa dissonante dall' infinita | sua | potenza, sapienza e bontà; e con questo fine, ogni universo |
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fare altramente, non sarebbe stato il farlo condecente alla | sua | somma bontà, e perciò immensamente diffusiva. Se però era |
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che fa il Genesi del Creatore che conversa colla | sua | creatura, mostra cosa somigliante a un padre che vive |
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a un padre che vive dimesticamente in mezzo della | sua | famiglia e tratta con soavità e dignità insieme co' suoi |
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col mondo e consociato coll' uomo e temperata la maestà | sua | da corporali sembianze, velato l' abisso della sua gloria |
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maestà sua da corporali sembianze, velato l' abisso della | sua | gloria dentro umili forme; si dava a contemplare dall' uomo |
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che faceva il Creatore di sè per avvicinarsi alla | sua | creatura e che il rendeva, quasi direbbesi, una parte della |
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voleva od occultamente od in manifesto modo operava. Questa | sua | sensibile e quasi direi corporal presenza nella natura |
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dell' Altissimo, una e sempre del medesimo tenore la | sua | sapienza e provvidenza pel bene del genere umano, una |
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propriamente nell' uomo, se l' uomo, con un assenso della | sua | volontà, non la riceve in sè medesima. Quindi per |
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venivano perfezionandosi continuamente gli atti della | sua | volontà. Allo sviluppo dell' ordine naturale dell' |
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bene per tal modo, che questa non potesse ricevere nella | sua | mente maggior lume e evidenza, e farsi continuamente più |
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Eden, come il Re dell' universo, come quello che colla | sua | maestà rappresentava Iddio, del quale portava l' imagine in |
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quindi doveva cominciare, e da questo primo fine della | sua | creazione, assai angusto, a dir vero, verso all' immensa |
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angusto, a dir vero, verso all' immensa capacità della | sua | anima, doveva poi per suo merito sollevarsi di mano in mano |
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che la meditazione avesse rivelata a se stessa l' immensa | sua | capacità e l' infinito oggetto pel quale solo veramente era |
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l' uomo vecchio, questo si deve abbandonare alla | sua | distruzione: tutta la speranza sta in un nuovo nascimento, |
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L' uomo cristiano sa che la terra è maledetta e non è più | sua | abitazione permanente, e deve andar cercandone una futura |
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da una natura prevaricata: sospira perciò il termine della | sua | peregrinazione, il rompimento de' suoi ceppi per essere con |
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quelle nelle quali ritrova anche la salute stessa della | sua | porzione corporea, la salvazione di tutto l' uomo. Di |
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in Adamo fosse fornito di grazia e nell' essenza della | sua | anima Iddio realmente esercitasse una segreta azione, |
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dell' uomo, non diffondeva però a prima giunta tanto la | sua | virtù per le potenze, in modo da investirne anche il corpo, |
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morte. L' umanità dunque riassunta e ricostruita dalla | sua | distruzione è simile all' umanità prima rispetto all' |
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trionfa senza fine nell' uomo nuovo, spiegando tutta la | sua | forza rinnovellatrice: nell' uomo antico Iddio colla grazia |
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grazia. Quella grazia antica insomma assorbiva bensì colla | sua | vitale virtù ciò che vi aveva di mortale nell' uomo, |
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la favella, colla qual solo vien tratta all' azione la | sua | potenza di riflettere e di astrarre, e quindi esce in atto |
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di riflettere e di astrarre, e quindi esce in atto la | sua | libertà, ligata senza di ciò e nulla operante; la qual |
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natura non guasta sarebbesi mai scontrato a tal bivio nella | sua | vita dove, se avesse voluto seguitare la regola del bene |
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fosse il migliore, e il maggiore, e il più perfettivo della | sua | natura, così in ordine allo sviluppamento di sue potenze, e |
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uomo a scegliere il complesso maggiore di beni e la morale | sua | coscienza; perocchè questa gli precetteva di scegliere il |
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l' appetito sensitivo e la ragione. Perocchè l' appetito di | sua | natura è cieco, e senza previdenza; e la ragione sola mette |
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pertanto non poteva l' uomo vincere, sempre, colla | sua | volontà ragionevole il torto suggerimento dell' appetito? |
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de' quali, cioè quello delle cose assenti, potesse colla | sua | virtù equilibrare di continuo la violenza dell' altro, cioè |
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egli ha positiva cognizione ed esperienza, non poteva la | sua | virtù essere cimentata per modo da tentazione alcuna che |
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tale stato, nel quale, per la lucidezza e prontezza della | sua | mente, non poteva mai errare il calcolo di ciò che più gli |
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avrebbe senza dubbio, quasi per un cotal peso di tutta la | sua | natura, cercato di Dio nascosto; egli avrebbe tentato, per |
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dilettoso e di più solenne poteva desiderare e agognare la | sua | eccellente natura. Nè pur qui adunque, cioè nella sua |
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la sua eccellente natura. Nè pur qui adunque, cioè nella | sua | relazione col Dio, naturalmente a lui noto, avrebbe l' uomo |
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gli si ingiunga un sacrifizio di cosa appetita dalla | sua | natura: e non gli sia tuttavia comunicata alcuna grazia |
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arbitrio a mantenere questo precetto? Certo varrebbe la | sua | ragione a conoscerne l' obbligazione, varrebbe la sua |
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la sua ragione a conoscerne l' obbligazione, varrebbe la | sua | volontà a volerlo speculativamente: ma avrà eziandio tanta |
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l' uomo possa vincere colla libera volontà assistita dalla | sua | imaginativa virtù, egli potrà farlo: ma se l' imaginazione |
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esperimento e quindi inetto a essere rappresentato nella | sua | imaginativa. Un tal bene perfettamente incognito, da lui |
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o cessazione del bene che sperimenta; tuttavia la | sua | volontà non può punto nè poco far giocare in favore della |
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l' armi alla difesa. Il che non toglie però punto la | sua | autorità e augusta dignità alla legge divina: nel mentre |
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e incondizionato, egli è evidente che il prezzo della | sua | esistenza o quello della sua felicità è sempre inferiore al |
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è evidente che il prezzo della sua esistenza o quello della | sua | felicità è sempre inferiore al prezzo della legge morale il |
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tuttavia ella si lascia concepire; e la semplice concezione | sua | è sufficiente a poter trarre di ciò la seguente |
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che era creato in grazia, poteva attingere forze alla | sua | libera volontà per essere compiutamente giusto. In Cristo |
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a cotal tentazione, alla qual vincer non basti il grado di | sua | libertà naturale: tentazione che, come detto è, |
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poi questa grazia di Adamo, considerata relativamente alla | sua | efficacità? S. Agostino dice che questa grazia fu un cotal |
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arbitrio fosse abbandonato a sè solo? No, giacchè aveva in | sua | compagnia la grazia: ma sì bene, secondo la mente del santo |
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questo uscire della grazia da quello stato di potenza alla | sua | attuale operazione, non era forse mestieri di un nuovo |
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a Dio occasione di far risplendere tutta la gloria della | sua | possanza e della sua misericordia, facendo sì che nell' |
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far risplendere tutta la gloria della sua possanza e della | sua | misericordia, facendo sì che nell' uomo infermo e nullo, si |
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e costanza di virtù che nell' uomo intero e per ogni | sua | parte perfetto. [...OMISSIS...] E non è già che l' impulso |
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le buone azioni e l' attual volere si attribuisce, è di | sua | natura onnipotente , e non di forze limitate, come la |
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non sarebbe più retta, perocchè è proprietà necessaria alla | sua | rettitudine che ella non si lasci volgere da alcun altro |
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un pregio personale del primo uomo, cioè che nobilitava la | sua | persona. E perchè quando alla persona come a causa si può |
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si fregiava il primo uomo non era solamente un bene della | sua | persona, ella era anche un bene della sua natura. E |
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un bene della sua persona, ella era anche un bene della | sua | natura. E veramente si consideri ciò che forma la persona e |
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è mai sempre in una natura intelligente, e che di natura | sua | deve dominare gli altri principii tutti della natura |
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di corpo, egli ha o acquista un bene di natura: ma la | sua | personalità è ella per questo, necessariamente per questo, |
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del corpo egli si fosse reso vizioso nello spirito, la | sua | persona avrebbe anzi perduto che guadagnato di perfezione, |
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egli avrebbe, assolutamente parlando, perfezionata la | sua | persona nel tempo stesso che la sua natura avrebbe |
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perfezionata la sua persona nel tempo stesso che la | sua | natura avrebbe sofferto. Sebbene adunque non ogni bene |
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uomo costituita da Dio perfettamente e decorava non meno la | sua | persona che la sua natura. Di che si vedrà ragione per la |
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Dio perfettamente e decorava non meno la sua persona che la | sua | natura. Di che si vedrà ragione per la quale la morale |
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uomo era perfettiva, come abbiamo veduto, non pure della | sua | persona, ma ben anco della sua natura (1). Perocchè quella |
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veduto, non pure della sua persona, ma ben anco della | sua | natura (1). Perocchè quella dignità morale che risiedeva |
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neppur comunicandosi per la propagazione, scadesse dalla | sua | perfezione in cui il Creatore tenerla voleva, ma che tutta |
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grazia non è che l' essere stesso mostrato all' uomo nella | sua | reale sussistenza , cioè con un grado di luce nuova e |
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natura umana è intelligente e animale ad un tempo; e che la | sua | intelligenza è la inferiore di tutte nella gerarchia delle |
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dirò così, delle sue cognizioni e all' acutezza della | sua | vista spirituale per discernere dentro a esse il divino che |
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che gli si rivela; ma splendore però che non aggiunge alla | sua | mente percezioni interamente nuove di nature nuove. In |
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non aveva un mezzo così limitato di perfezionare la | sua | cognizione dell' essere come sono i sensi animali di cui l' |
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ultimo termine della malizia. Perocchè essendo graduata la | sua | cognizione e rimanendosi ella sempre imperfetta, rimansi |
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il quale non è mai sommo se non allora che somma sia la | sua | cognizione. Di che avviene che l' uomo stesso, il quale |
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della natura. Se dunque l' Angelo, col primo uso della | sua | volontà, poteva dare intero compimento alla sua cognizione |
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uso della sua volontà, poteva dare intero compimento alla | sua | cognizione di Dio, movendo l' intelletto a riguardarne la |
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guasta: e questo guasto nella natura generata di natura | sua | è morale; e si richiede che Dio per un' azione esterna e |
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è morale; e si richiede che Dio per un' azione esterna e | sua | propria vi porti riparo, non potendosi più comunicare la |
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accresciuto il numero de' principii attivi costituenti la | sua | natura; ma solo avrebbero sviluppati e perfezionati questi |
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manifesta mediante un' osservazione che fa colla solita | sua | acutezza S. Tomaso, cioè: che fra le virtù ve ne hanno di |
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il credere e lo sperare le cose da Dio rivelateci sulla | sua | parola, sono altrettanti atti morali e meritorii, i quali |
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il perfezionamento della persona dell' uomo e quello della | sua | natura, egli è però un fatto innegabile e nessun filosofo |
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dire assolutamente corrotto e disordinato perocchè la | sua | personalità sarebbe sana, e l' IO (1) non ubbidirebbe già, |
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sana, e l' IO (1) non ubbidirebbe già, ma riterrebbe la | sua | dignità di comandare o almeno di non servire ad altre |
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che è quanto dire tutto l' uomo, ma sola una parte della | sua | natura. E che s' illudono quindi se si persuadono di |
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prendere a sviluppare e perfezionare le altre parti di | sua | natura; e solo in fine, accorgendosi e quasi scoprendo in |
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sviluppamento e perfezionamento delle altre parti della | sua | natura. Imperciocchè in quanto a quello che ci dice circa |
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porre in esercizio tutti i suoi sensi. Sicchè l' attenzione | sua | è tratta primieramente fuori di sè e volta all' universo |
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pensare a se stesso, ai suoi atti interni, all' anima | sua | che non cade punto sotto i suoi sensi, se non in un secondo |
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lasciato all' uomo stesso, nel quale aveva rinserrato la | sua | imagine e similitudine e fornitolo di tutte le facoltà più |
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all' obbedienza, la quale perfezionare doveva appunto la | sua | persona con un merito morale. Ed è degno di osservazione |
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della persona, sarebbe stata perchè l' attenzione | sua | e con questa la sua volontà e le sue forze rimanevansi |
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sarebbe stata perchè l' attenzione sua e con questa la | sua | volontà e le sue forze rimanevansi occupate degli oggetti |
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occupate degli oggetti esterni sottoposti per natura alla | sua | sensibilità e alla sua contemplazione, a cui la cognizione |
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esterni sottoposti per natura alla sua sensibilità e alla | sua | contemplazione, a cui la cognizione di sè stesso sarebbe |
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per merito di fede, a quell' altro che viene sostenendo la | sua | credenza con degli argomenti tratti dalla ragione umana, ed |
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rimunera o certo che si compiace dell' opera buona della | sua | creatura. In ragione d' esempio: a colui che contempla la |
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accrescimento pare che sia un cotal effetto naturale della | sua | contemplazione medesima; pare che il conoscere gli cresca |
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a quest' uomo è diretta più a crescere la perfezione della | sua | volontà che le notizie del suo intelletto. Di che si può |
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nell' uomo quella grazia che raccende l' amore della | sua | volontà, ella potesse pervenire a segno sì che l' uomo |
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cotali raggi divini, sicchè per essa si potea travedere la | sua | divina natura. Per questo egli diceva a Filippo: « Filippo, |
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mostrare agli uomini, se ben disposti fossero stati, la | sua | divinità. Il Creatore adunque conversante in forme |
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per cenno mio; sebbene tutto ciò che è colligato, di | sua | natura possa disciogliersi. Ma egli non è punto buon |
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quello che ci narra la cristiana verità, che la prima colla | sua | contemplazione non eccede i confini dell' essere ideale , |
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li trova tutti contrariati, illusi, scherniti, e non ha in | sua | mano nè il fuggire i mali, nè il procacciarsi nè anco i |
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non sopravanza tempo se non per spenderlo nel sudore della | sua | fronte; senonchè questo tempo stesso viene sovente rapito |
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la morte è una contraddizione col voto e coll' indole della | sua | natura. Chi adunque può giustificare la natura? E se la |
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O chi la limita nel suo sapere, e nel suo volere, e nella | sua | possa? - Queste interrogazioni resero pensosa tutta l' |
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le cose che lo circondano, e che acquisti l' arbitrio della | sua | volontà? Come può esser misero colui che nacque ebete di |
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colui che nacque ebete di mente e non potè mai usare a | sua | voglia le proprie potenze? Come può essere misero anche |
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cuore gli intima di essere giusto: e una propensione della | sua | natura lo sospinge incessantemente nella ingiustizia. |
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i suoi pensieri, mette in tumulto i suoi affetti e la | sua | volontà: o non vede più la luce, e va barcolloni per le vie |
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Aggiungono che Iddio creò il mondo visibile perchè nella | sua | misericordia egli volle dare un mezzo agli spiriti caduti |
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padre che s' incarnò il primo per venire ad annunziare la | sua | dottrina avanti ben molti secoli. Gli uomini allora vestiti |
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dire, la stessa ragione dell' uomo, convincendola della | sua | limitazione e della sua impotenza a satisfare alle |
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dell' uomo, convincendola della sua limitazione e della | sua | impotenza a satisfare alle questioni essenziali che l' uomo |
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così l' uomo ebbe la materia sulla quale esercitare poi la | sua | meditazione, materia raccomandata troppo bene all' |
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materia raccomandata troppo bene all' attenzione di | sua | ragione dalla fede medesima che aveva persuaso l' uomo ivi |
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noi a fondo la natura intima dell' uomo e quella della | sua | moralità: e in nostra ignoranza a giudicare della |
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di tutte quelle cognizioni intorno all' uomo e alla | sua | dignità o pregio morale che somministra la ragione |
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poteva esistere nell' uomo fino dai primi momenti di | sua | esistenza e anteriormente al suo libero arbitrio; e che |
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sarebbe pure un errore a pensare che nei primi momenti di | sua | esistenza l' uomo si trovasse privo dell' intelletto. Ora |
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potenza di volere nell' uomo fino dai primi momenti della | sua | esistenza, forza è di ammetter pure un primo atto volitivo, |
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volitivo che costituisce la natura umana e che entra nella | sua | definizione (2), sotto un aspetto si può dire un atto e |
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ancor concepire la possibilità che la volontà soffra nella | sua | natura una cotale alterazione e disordine dalla parte del |
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suggestioni, egli par naturale che dovrà fare anche della | sua | volontà un uso torto e sregolato. Come ciò avvenga, io dirò |
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inclinazione mala nell' uomo fino da' primi istanti della | sua | esistenza, questa inclinazione non nasce da un atto |
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inclinazione non nasce da un atto sopraveniente della | sua | libertà, ma questa piega è nata in lui anteriormente all' |
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ma questa piega è nata in lui anteriormente all' uso della | sua | libertà, e all' acquisto delle cognizioni che attinge da' |
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un peccato che sia nell' uomo fino dai primi momenti della | sua | esistenza deve procedere da un disordine della stessa umana |
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non anco in quel della grazia. Quindi nel primo uomo per la | sua | stessa costituzione la volontà trovavasi edotta, non solo |
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ma tratto fuori del suo paesuzzo o fatto discendere dalla | sua | montagna e dai tugurii passato nei palazzi e dalla |
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uguali e perciò noiose sensazioni. Conciossiachè la volontà | sua | ritiene ancora le brame che in lei sviluppatesi in essa |
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essendosi Iddio ritirato dall' uomo, non fece più nella | sua | mente quell' azione deiforme che abbiamo di sopra |
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deiforme che abbiamo di sopra descritta; gli tolse la | sua | grazia, gli sottrasse il senso dell' essere sussistente: |
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se non se sottrarsi l' oggetto infinito, posto a lei nella | sua | prima costituzione, da dover per inclinazione spontanea |
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quella parte che più egli vuole. L' energia dunque della | sua | libertà viene dal soggetto immediatamente, e sceglie fra i |
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di queste potenze reagì sul soggetto stesso e rese la | sua | forza volitiva debole e tarda e comecchessia oltremodo |
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senso materiale, che ella si persuade di poter riparare la | sua | perdita e felicitarsi, nè ha verun' altra cosa in che |
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e altri (4), i quali sostengono il peccato originale aver | sua | sede primieramente e propriamente nella potenza della |
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una stortura della volontà, egli deve nella volontà come in | sua | propria e primitiva sede ritrovarsi: ragione irrefragabile |
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che il peccato originale tocca la persona, che ha tutta la | sua | proprietà la espressione del Grisostomo che chiama questo |
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cioè infettare la stessa persona e ricevere da questa la | sua | qualità di vero e formal peccato come da suo primo |
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colpa (4). Noi abbiamo detto, quando la persona umana colla | sua | volontà è opposta alla legge, allora vi è peccato . Se |
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in quell' atto; sicchè non è già un atto posteriore alla | sua | esistenza, ma è contemporaneo e congiunto con quell' atto |
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rivelazione risponde che anche in quel bambino, pur colla | sua | medesima generazione, entrò una infezione segreta e intima |
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entrò una infezione segreta e intima che pervertì la | sua | morale natura e storse la sua volontà, rendendolo per tal |
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e intima che pervertì la sua morale natura e storse la | sua | volontà, rendendolo per tal modo di un volere perverso, e |
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degli interessi parziali, prodigando in servigio di essi la | sua | autorità e potenza che dovrebbe essere riservata solo all' |
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animale, non abbasserebbe mai sè stesso mendicando la | sua | felicità da questo istinto e nell' interesse di questo |
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il soggetto, allora per mezzo del soggetto muove a | sua | voglia e turba l' intelligenza (1). Egli è per questo che |
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lor desiderio, allora si partono da lui e operano senza | sua | dipendenza, rifiutandosi a ogni soggezione. Sicchè o tirino |
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uomo, ricadono tutti in detrimento e perversione della | sua | volontà , per ciò noi ci tratterremo solo a raccogliere qui |
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quale era decaduto e nel quale non era in conseguenza di | sua | natura, ma solo in conseguenza di un dono sopraggiunto alla |
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natura, ma solo in conseguenza di un dono sopraggiunto alla | sua | natura gratuitamente da Dio (4). Nello stesso ordine di |
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amare che ha l' uomo, o, come è in S. Marco, con tutta la | sua | virtù, la quale risulta dalle forze del cuore, della mente |
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in amore, e cresce e crescerebbe tuttavia ove anco la vita | sua | fosse lunga come quella de' Patriarchi e più. Or che è ciò? |
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Iddio per natura, sebbene molti il possano ignorare nella | sua | sostanziale e personale sussistenza (3). Egli pare dunque |
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uomo si rese impotente a ciò col peccato. Ora egli è dunque | sua | colpa se gli mancano le forze a praticare la virtù |
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peccato; ma non resta nè meno di essere peccatore nella | sua | origine. E questa risposta credo poter soddisfare a |
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che qui e ora sia più bene per noi l' azione onesta, che la | sua | contraria: conciossiacchè, come abbiamo veduto, ciò che noi |
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collo starci aderente all' anima e operante in essa colla | sua | propria sostanza, vi suscita continuamente un sentimento |
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che consiste principalmente in un continuo passaggio della | sua | attenzione, ossia della sua attività dall' essere reale |
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in un continuo passaggio della sua attenzione, ossia della | sua | attività dall' essere reale all' ideale e dall' ideale al |
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abbiam detto più sopra, dalla verità e da Dio, che pur è | sua | vita: e in questo doppio senso giustamente il peccato |
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altri uomini. Perocchè Iddio conservò per quest' uomo la | sua | provvidenza speciale, o piuttosto specialissima, e così |
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fine per sè stesso e che chiamava altri in parte di questa | sua | dignità. Ma considerandoli però come peccatori, essi, come |
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Dio, la quale è eterna, perchè Iddio che la produce colla | sua | azione nell' anima è eterno; ed essendo vita eterna, è sola |
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di origine, conviene che esponiamo la dottrina della | sua | propagazione. E a tal fine ci è bisogno cominciare dal |
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cioè che si diede a vedere ad essa natura non solo nella | sua | forma ideale, ma ben ancora nella sua forma reale e |
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natura non solo nella sua forma ideale, ma ben ancora nella | sua | forma reale e sussistente (3). Ciò è quanto dire che l' |
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creati, i quali non solo concepiscono l' essere nella | sua | forma ideale e massime in uno stato indeterminato, ma |
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privo lo spirito umano della percezione dell' essere nella | sua | sussistenza e realità e solo fornito della concezione dell' |
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ella fu fornita di tutto ciò che appartener potesse alla | sua | natura, e altresì della grazia. E perchè questa grazia nel |
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come egli non trae punto le obbiezioni che fa alla | sua | sentenza dall' autorità di S. Agostino e degli altri Padri, |
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Dottore, che è sempre sommamente studioso di conciliare la | sua | dottrina con quella di S. Agostino e dell' antichità |
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intellettivo non fa uso di alcun organo corporeo alla | sua | operazione; e perciò il corpo non può agir nulla nell' |
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se non di dichiarare la questione insolubile; e questa | sua | sentenza fermò ogni altra investigazione e fu tenuta per |
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non il costituirsi un sentimento da sè, a cui è inerente di | sua | natura il principio senziente; non è più difficile il |
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natura a sola condizione che questa si costituisca nella | sua | parte organica: ed è data perciò a tutti i discendenti del |
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ma il vede, e per questo ella è così sublime, per questa | sua | congiunzione con un elemento divino, e attribuita a lei, |
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perfetta, difficil cosa è il pensare che ella, senza alcuna | sua | colpa precedente, sia condannata nel carcere di un corpo |
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di esso corpo a rendersi fino dal primo momento della | sua | esistenza peccatrice. Io so bene che si suole |
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ancora che solo supponendo vera la nostra sentenza, prende | sua | forza quella ragione per la quale S. Tommaso risponde alla |
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ricever possa per eredità il peccato originale. Perocchè la | sua | risposta è questa: [...OMISSIS...] . Ora che cosa è l' |
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natura (2) fossimo figliuoli d' ira, se l' anima è di | sua | natura creata pura e monda e solo rimane viziata non per la |
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natura creata pura e monda e solo rimane viziata non per la | sua | origine divina, ma pel corpo nel quale s' introduce o dove |
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principio generatore, continuamente applicando all' uomo la | sua | dottrina, conchiude con queste parole: « Rimane adunque che |
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da lui, come si potrà corrompere e perir l' anima che è | sua | propria, senza che egli punto nol senta? Mutar l' anima a |
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trovato che essa è indivisile dal corpo, che forma la | sua | materia: che la materia del sentire e il principio |
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il suo corpo; perocchè questo corpo animato continua nella | sua | azione medesima, se egli non si disorganizza e guasta. Egli |
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Dio immediatamente non solo l' intelletto, ma ben anco la | sua | facoltà di sentire, insomma il principio intelligente e |
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viziata dal peccato dell' origine, quando l' origine | sua | è purissima? E se vi avesse alcuno a cui piacesse di negare |
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cioè che gli si dia un termine, il quale sia di natura | sua | indistruttibile e eterno. Perocchè avendo egli questo |
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altro che un dargli a sentire l' ENTE, il quale è di natura | sua | eterno, immutabile, necessario, universale e fornito di |
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sè, cioè per l' oggetto a cui è aderente e cui sentendo ha | sua | vita (2). Ed egli, chi ben considera, fu da un consimile |
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contenuto nella natura umana che va a pervertire colla | sua | azione la volontà, converrà cercare appunto nel nascimento |
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la corruzione abita ne' primi stami e rudimenti stessi di | sua | natura? E Davidde deplorava di esser stato concepito dalla |
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E Davidde deplorava di esser stato concepito dalla madre | sua | « nelle iniquità e nei peccati« (4) ». A spiegazione e |
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questa infezione fa sì che l' uomo nasca guasto nella | sua | parte animale, e ricevendo così un istinto animale |
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spirito quando, occupandolo di sè tenta di trarlo giù dalla | sua | padronanza e assudditarlosi, egli è manifesto che la |
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, la quale indica che il soggetto, in luogo di applicare la | sua | forza più lungamente alle cose intellettive, si abbandona |
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tutto a percepire la materia sensibile e da essa trae la | sua | esistenza: secondo ciò che detto abbiamo più sopra, che il |
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che Iddio potesse aver permesso al demonio di prendere | sua | sede in quel frutto vietato appunto, e che insieme colle |
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l' adito nel corpo dell' uomo peccatore e tenerlo come | sua | conquista e passare egli stesso per il mezzo della |
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dell' uomo, e l' abbiamo fatto ascendere e comunicare la | sua | infezione alle altre potenze più nobili, deturpando |
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ente: e per ciò all' operazione generativa, che di natura | sua | non avrebbe virtù se non di produrre un animale, tiene |
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quanto che egli produce nell' uomo uno stimolo che tenta la | sua | volontà, e come priva di aiuto e di forze, qual' è la |
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di quello cui manca la grazia, la trae agevolmente dalla | sua | e la fa quietarsi nella vita animale e nella carnale |
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Sebbene adunque il disordine cominci nell' uomo prima della | sua | personalità, tuttavia solo in questa e con questa comincia |
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col Creatore; e per la stessa ragione questo fatto fu di | sua | natura proprietà della cristiana teologia. Quindi |
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nelle sue qualità universali e comuni date dalla | sua | natura: laddove la rivelazione e religione cristiana lo |
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vinse e riparò il peccato originale; avviene che rivolga la | sua | morale predicazione principalmente a indurre e consigliare |
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a lei appo loro buona raccomandazione e prova efficace di | sua | verità. All' opposto persuasa colla virtù delle sue prove |
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per molto tempo, acquistandola poi mediante l' uso della | sua | riffessione. 2. Che l' uomo fino dal primo istante del suo |
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posto, una immoralità si trova nell' uomo fino dalla prima | sua | esistenza, la quale ha ragione di peccato , sebbene non |
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dimostrare due cose: 1 Come il gran Vescovo di Meaux colla | sua | solida mente giunse a vedere il rapporto strettissimo della |
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III, 17) ». L' anno di Cristo 9., come pare, dell' età | sua | 95, dell' ascensione del S. N. 65, il 1 di Trajano, in |
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di Paolo e quello stesso, forse, a cui egli invia la terza | sua | lettera «(Athan. in Synops. ; Doroth. et Cod. Ms. sold.) ». |
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stato spiegato prima da Cristo stesso. Previde Cristo nella | sua | sapienza che la carnalità degli uomini avrebbe, molto tempo |
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sta, dalla bocca di Cristo; deve però essere uscito dalla | sua | bocca tutto il succo di esso, senza che le nuove fogge ond' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sono permesse da Dio, il quale vi ha posto un limite colla | sua | provvidenza: e quando di due lezioni non si può discernere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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« « Nel principio era il Verbo » ». Iddio creatore (la | sua | conoscenza, il suo culto) è il principio della Legge |
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è il principio della Legge antica; il Verbo incarnato (la | sua | cognizione, imitazione e culto) è il principio della Legge |
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l' effetto, il mondo, si considera nel primo istante della | sua | esistenza, dicesi creato; se poi si considera negli altri |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si considera in relazione col mondo nel primo istante della | sua | sussistenza, dicesi creante; se si considera in relazione |
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che il Verbo « « porta tutte le cose colla parola della | sua | virtù »(Hebr. I, 3) », cioè con se stesso, e quindi pure il |
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con esso lui, componendo tutte le cose, sollazzandomi alla | sua | presenza in ogni tempo; sollazzandomi nel globo della |
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che ha condizione di Verbo e nient' altro, che è Verbo per | sua | essenza, ossia la cui essenza è di esser Verbo ». Una |
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che l' essere gli conviene in proprio, ossia che la | sua | essenza è l' atto dell' essere; quindi che egli è Dio, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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tuttavia la Verità assoluta è una, la quale è Verità per | sua | essenza, cioè è lo stesso Essere divino; per la quale |
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« parola di Dio », comincia a distinguere nell' uomo la | sua | parola esteriore dalla sua parola interiore significata da |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a distinguere nell' uomo la sua parola esteriore dalla | sua | parola interiore significata da quella prima. Poi mostra |
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non la crea. L' idea è lo stesso essere contemplato nella | sua | essenza, la quale è eterna e quindi sovrumana. Il verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Iddio dunque è l' essere per essenza. Ciò che è per | sua | propria essenza, non può non essere intelligibile, perchè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cose. Ora, se quell' essere è per sè intelligibile nella | sua | propria sussistenza, se quell' essere deve apprendersi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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affermazione stessa. L' essere adunque sussistente per | sua | essenza, cioè Iddio, non si apprende neppure per un' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divina comprende totalmente se stessa, è di continuo e per | sua | essenza compresa da se stessa. Questa comprensione dell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ha limitazione di sorta, e quindi è Verbo semplicemente per | sua | essenza, e questo Verbo non può essere che uno (1). Or l' |
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divina è per sè intesa totalmente; dunque anche la | sua | potenza creatrice è per sè intesa. Ma convien formarsi un |
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concetto di questa potenza divina, e non confondere la | sua | indole coll' indole della potenza umana che si trasmuta |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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adunque non poteva avere per fine dell' ultimazione | sua | altro che Dio, cioè la manifestazione della gloria di Dio, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la manifestazione della gloria di Dio, la qual gloria è la | sua | santità e la sua beatitudine, in una parola il suo perfetto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della gloria di Dio, la qual gloria è la sua santità e la | sua | beatitudine, in una parola il suo perfetto ed assoluto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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produrre il maggior essere finito possibile colla menoma | sua | azione; di che procede che quest' essere dovesse essere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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gli antichi espressero dicendo che « « il bene è di natura | sua | diffusivo »(1) ». Essendo dunque Iddio mosso a creare dall' |
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unità nel suo fine; 2 che avesse ordine ed unità nella | sua | costituzione e congiunzione fra sè; 3 che vi avesse |
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quelle leggi sapientissime, secondo le quali opera per | sua | natura l' infinito Creatore. Ora si può dire che egli abbia |
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creazione tutto ciò che era possibile, salve le leggi della | sua | sapienza e santità. Ancora si obietterà che in tal caso |
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Rispondesi che la libertà di Dio è perfettissima, perchè la | sua | essenziale santità e sapienza non limitano la sua potenza, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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perchè la sua essenziale santità e sapienza non limitano la | sua | potenza, ma la dirigono, e questa è la perfezione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sussistenza, convien che sia determinato dalla sussistenza | sua | propria; la quale sussistenza ha luogo unicamente coll' |
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un fenomeno. Vero è che talora si trova questo perchè nella | sua | causa sussistente, onde S. Girolamo dice che «logos» indica |
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avere emesso alcun verbo, come sta nel primo istante della | sua | esistenza. Il Verbo divino è essenziale alla natura divina |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il Verbo, giacchè l' essere assoluto, cioè Dio, ha per | sua | propria essenza di dover esistere in tre forme che si |
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una sintesi per costituire Iddio come oggetto, dico, fra la | sua | essenza e la sua sussistenza, perocchè questa è già per sè |
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Iddio come oggetto, dico, fra la sua essenza e la | sua | sussistenza, perocchè questa è già per sè oggetto. Onde per |
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che egli unisce alla sussistenza sta bensì davanti alla | sua | mente, ma non è la sua mente che ha bisogno ella stessa di |
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sussistenza sta bensì davanti alla sua mente, ma non è la | sua | mente che ha bisogno ella stessa di venire illuminata; |
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non toglie altronde l' essenza, la quale è identica alla | sua | propria sussistenza, onde egli pronuncia se stesso con se |
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verbi, perchè egli è un essere limitato escludente dalla | sua | sussistenza tutti gli altri esseri limitati, i quali sono |
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la possibilità fisica dell' essere finito, e l' atto della | sua | volontà che lo fa sussistere, e quindi la possibilità |
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e ad un tempo la sussistenza dell' essere finito nella | sua | unità, nel suo ordine che lo renda un tutto solo |
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la possibilità dell' ente finito che diviene il lume di | sua | ragione; 2 riceve le sussistenze finite ch' egli afferma |
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e quindi se non amasse l' ente finito che la imita, essendo | sua | proprietà quella d' essere imitabile; onde segue che |
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da lei amato, e pronunziandolo pone ad un tempo la | sua | essenza determinata e la sua sussistenza. L' essere |
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pone ad un tempo la sua essenza determinata e la | sua | sussistenza. L' essere intelligente finito è la più nobil |
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Dio grande e glorioso, ne godessero, e partecipassero della | sua | perfezione e felicità. Ma la manifestazione delle cose |
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per sè manifesto. Il qual essere, essendo per natura | sua | manifesto, non si dà in altro modo che col manifestarsi. |
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non conosce per natura il Verbo, non lo percepisce per | sua | natura; e quindi le speculazioni della ragion naturale non |
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uomo, perchè gli fa sentire e conoscere la deficienza della | sua | natura incapace per sè sola di elevarsi all' unione con |
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sola di elevarsi all' unione con Dio, e la impotenza della | sua | ragion naturale di raggiungere positivamente l' essere |
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ideale egli forma per via di diverse operazioni la naturale | sua | scienza. Di poi, che il Padre rivelò a S. Pietro la |
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avesse vedute e toccate forse le cicatrici gloriose della | sua | passione. Dalle quali cose tutte vogliamo concludere: 1 Che |
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che è lo stesso spirito di Cristo, essendo l' essere nella | sua | forma morale; importa, quand' è da noi consentito o quando |
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del Verbo, e quindi a riconoscere, amare ed imitare la | sua | esinanizione, la sua passione, e la gloria veniente da |
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a riconoscere, amare ed imitare la sua esinanizione, la | sua | passione, e la gloria veniente da questa ultima perfezione |
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scritture, che contengono la scienza soprannaturale nella | sua | esterna espressione, c' insegnano appunto qual sia il |
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chiaramente S. Paolo agli Ebrei nelle prime parole della | sua | meravigliosa lettera a loro diretta, che ancor si conserva: |
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A ciascuna delle quali cose, che ha natura esclusiva e | sua | propria, applicandosi tuttavia l' essere ideale, se n' |
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mezzi che adoperasse Iddio per condurlo a sè, dove giace la | sua | perfezione e la sua beatitudine; che la rivelazione di Dio |
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Iddio per condurlo a sè, dove giace la sua perfezione e la | sua | beatitudine; che la rivelazione di Dio si frangesse, per |
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perhibent de me (1) ». E fu soltanto dopo la gloriosa | sua | risurrezione che a' suoi discepoli diede il conoscimento |
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creduto a pieno in Cristo glorificato, compiendosi colla | sua | risurrezione le profezie. Passando ora dall' ordine |
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a Dio tutte le sue azioni, allora tutta la virtù | sua | diviene amore di Dio: questo è il formale della virtù; la |
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i quattro stemmi di Cristo (1), l' aquila è simbolo della | sua | divinità, e però s' applica all' Evangelista che lo |
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oggetto divino rivelato, od anche come persona, muove colla | sua | efficacia noi stessi, se non gli contrariamo, ad arrenderci |
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fontale dell' altre due persone, a cui comunica la stessa | sua | propria natura divina numericamente identica. Perocchè il |
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e dalla natura del Creatore. Dunque ciò che di natura | sua | è appo Dio deve avere la natura divina, dee esser Dio; |
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Colui che lo pronuncia. Oltracciò la parola appresso nella | sua | prima istituzione significa vicinanza di luogo, dalla quale |
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dignità infinita che acquistò la sacratissima umanità dalla | sua | congiunzione personale collo stesso Verbo. Rimane dunque a |
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suol significare la congiunzione di un accidente colla | sua | sostanza, onde si dice che « il colore è nel corpo », e non |
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agli uomini. Onde, salendo l' Evangelista colla | sua | mente al di là di tutte le opere esteriori del Verbo, prima |
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la persona del Verbo, ma dichiara solamente che cosa sia la | sua | natura. Ora che cosa sia la persona del Verbo è dichiarato |
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continuarsi a ragionare come esce alle opere sue ed alla | sua | manifestazione. Questo epilogo è da lui fatto dicendo: « « |
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dell' esser del Figliuolo, dovendo passare ad insinuare la | sua | virtù, raccoglie sommariamente epilogando nella quarta |
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supposito nelle cose corporee è necessario che abbia la | sua | forma, quindi si considera questo come un mezzo alla |
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Quindi si dice egualmente questa statua sussiste per la | sua | forma, ovvero sussiste per la sua materia. Ora in questi |
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statua sussiste per la sua forma, ovvero sussiste per la | sua | materia. Ora in questi due ultimi significati la parola per |
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l' uomo pensa », ovvero che « per la mente o per la scienza | sua | l' uomo compone un libro ». Ma in Dio non v' ha distinzione |
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essenza, la quale opera. Il dire poi che Iddio opera per la | sua | propria essenza non è un parlare molto proprio, sembrando |
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che Iddio operante sia qualche cosa di diverso dalla | sua | essenza, ma non contiene errore quando si intenda dire con |
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per se stesso ». E quando si dice che Dio opera per la | sua | sapienza o per la sua virtù, devesi intendere egualmente |
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E quando si dice che Dio opera per la sua sapienza o per la | sua | virtù, devesi intendere egualmente che Dio opera per la sua |
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sua virtù, devesi intendere egualmente che Dio opera per la | sua | essenza, ossia per se stesso, perchè la sapienza e la virtù |
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se stesso, perchè la sapienza e la virtù di Dio è la stessa | sua | essenza, senza alcuna reale distinzione. Tuttavia se si |
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perchè queste sono finite, non possono aver esaurita la | sua | sapienza e la sua virtù. Quindi l' uomo argomenta col suo |
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sono finite, non possono aver esaurita la sua sapienza e la | sua | virtù. Quindi l' uomo argomenta col suo pensare imperfetto |
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produrre dal nulla il mondo abbia adoperato una parte della | sua | sapienza e della sua virtù, e distingue questa parte della |
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mondo abbia adoperato una parte della sua sapienza e della | sua | virtù, e distingue questa parte della sapienza e della |
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parlare esattamente dicendo che Iddio creò il mondo per la | sua | sapienza e per la sua virtù, distinguendo questa sapienza e |
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che Iddio creò il mondo per la sua sapienza e per la | sua | virtù, distinguendo questa sapienza e virtù parziale e |
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dalla totale ed infinita sapienza e virtù di Dio che è la | sua | essenza. Ma questo è un pensare imperfetto, come dicevo, è |
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che il Creatore adoperò nella fabbrica mondiale dalla | sua | essenziale sapienza e virtù, non ha luogo se non |
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si deve dire che Iddio creando il mondo adoperò tutta la | sua | sapienza e virtù, ma non totalmente, appunto perchè le |
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pel suo Verbo », s' intende dire che creò il mondo per la | sua | sapienza essenziale, allora non si parla in senso proprio, |
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oggetto che è ad un tempo soggetto ossia persona nella | sua | stessa oggettività in quanto si sente e vive come oggetto e |
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fa qualche cosa, egli è uopo che prima la concepisca nella | sua | sapienza, che è la forma e la ragione della cosa da farsi, |
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ideale di tutte le cose, «to eautu logo», cioè, definitione | sua | omnia complecti, come fra gli altri si esprime Vittorino |
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l' esemplare del mondo, perchè questo è già contenuto nella | sua | proprietà primordiale di essere la sussistenza divina in |
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ma contingente, cioè egli non ha la ragione della | sua | realizzazione nel proprio concetto, ossia nella propria |
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la statua, ma il mezzo col quale la fa è il concetto della | sua | mente, che dirige le sue mani nel martellare il sasso e |
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di questo fatto della creazione, l' uomo lo ha nella | sua | immaginazione intellettiva. Quando immagina un oggetto |
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dee sussistere a se stesso e agli altri enti a cui ha per | sua | natura rapporto. Ma in Dio non può esservi imperfezione, e |
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non sussistesse a se stesso e agli altri enti a' quali per | sua | essenza è legato. Dunque Iddio conviene che abbia questa |
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creare. Creare dunque è far sì che un oggetto veduto nella | sua | essenza ed immaginato (l' immaginazione intellettiva è |
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è quella potenza che si sforza di vedere un' essenza nella | sua | realizzazione) esista come soggetto (o come esistente nei |
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tre persone divine, ma poichè l' essenza, e in questa la | sua | realizzazione, giace nel Verbo, si dice che il Verbo è la |
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è una partecipazione limitata di essere relativo, che colla | sua | azione non può uscire dai limiti e dalla relatività dell' |
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l' essere per se stesso, assoluto, infinito, onde l' azione | sua | termina sempre all' essere, non è limitato all' essere |
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quest' ordine appartiene all' essenza dell' essere nella | sua | forma ideale (1); il bene morale dell' essere è anch' esso |
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morale dell' essere è anch' esso essere appartenente alla | sua | essenza nella forma morale. Dato dunque che Iddio ami e |
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voglia l' essere finito, consegue che egli lo voglia nella | sua | maggior quantità. Ma questa esige che si calcoli anche l' |
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che corrisponde nell' uomo alla volontà. Crea insomma colla | sua | parola, col suo Verbo. Ma una delle differenze massime fra |
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essere loro; ed aggiunge che le porta colla parola della | sua | virtù, per indicare che anch' egli il Verbo è creatore, e |
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fuori del Verbo, relativamente poi a Dio ed alla | sua | azione creante nel Verbo. E poichè noi esprime una |
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Creazione, fa che Iddio ordini il cielo e la terra colla | sua | parola: « « Disse Iddio: sia fatta la luce, e la luce fu |
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chi fa qualche cosa, conviene che prima la concepisca nella | sua | sapienza che è la forma e la ragione della cosa che si fa, |
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quello della sussistenza, e materia; e quello della | sua | forma. Ora rispetto alla forma il Padre ed il suo Verbo con |
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Non già che nel Verbo vi abbia distinzione reale fra la | sua | vita e la sua persona, ma noi siamo obbligati a porre una |
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nel Verbo vi abbia distinzione reale fra la sua vita e la | sua | persona, ma noi siamo obbligati a porre una distinzione di |
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ch' egli, avendo in sè vita, potesse comunicare della | sua | vita anche a noi. Ma prima di passare a vedere come il |
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può dirsi che il sentimento sia la vita in atto, e la | sua | produzione la vita in potenza. Laonde abusivamente si dice |
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che non è lei, e che a lei manifestandosi si costituisce | sua | forma. Non è così del Verbo divino, dice S. Giovanni, |
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della materia e dell' idea dell' essere per vivere della | sua | doppia vita sensibile e intelligibile, essa non potrebbe nè |
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essere annichilata, perchè sarebbe assoluta signora della | sua | propria vita. Ora S. Giovanni ci dice, che questo appunto |
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Santo: e ciò perchè ciascuna persona concorre in una | sua | propria maniera a porre in atto tali maniere di vita e di |
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dunque vedere come ciascuna persona divina concorra per | sua | parte a costituire una delle tre vite da noi distinte nell' |
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anco oggetto inteso e persona, così è per sè amabile nella | sua | intelligibilità, onde è anco per sè amata. Il Padre che |
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nel Verbo era vita: come ciò si rannodi alla serie della | sua | narrazione. Questa sentenza si rannoda colle precedenti e |
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abbellito di grazia, e in fine beatificato, ha la | sua | spiegazione compiuta nella vita che è nel Verbo, dalla |
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la mente. E` puramente un' esistenza terminativa , cioè la | sua | essenza è di essere termine d' un soggetto sensitivo. Nella |
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vitale, e l' effetto meglio risponderebbe alla natura della | sua | cagione. La vita sensitiva è il sentimento semplice e |
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d' una luce compiuta, che santifica l' uomo e gli dà la | sua | ultima soprannatural perfezione. Quindi Gesù Cristo disse: |
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»; e nel Deuteronomio dice Mosè al popolo che « Iddio è la | sua | vita (5) ». Ma quando si tratta della vita7luce degli |
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l' imagine di Dio è l' oggetto che egli intuisce secondo la | sua | primitiva istituzione (3). Quello che è propriamente |
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soprannaturale, nè la grazia costituisca un elemento di | sua | natura, nè tampoco un elemento di sua natura intelligente |
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un elemento di sua natura, nè tampoco un elemento di | sua | natura intelligente fosse una tale congiunzione di lui col |
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« « Iddio creò l' uomo di terra e lo fece secondo la | sua | imagine. E ancora fece che si convertisse a quella, e |
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dotati di doni soprannaturali, e di quello che è per natura | sua | soprannaturale, cioè della grazia, di modo che non l' idea |
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del primo uomo, dalla grazia santificatrice della | sua | volontà. Perocchè il primo è significato in quelle parole: |
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in quelle parole: « « che fece l' uomo secondo la | sua | imagine » », la quale imagine di Dio, come vedemmo, non è |
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intendere altramente che della soave inclinazione della | sua | volontà ad amare e ad aderire all' imagine di Dio, secondo |
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la quale era fatto, cioè al Verbo divino lucente nella | sua | intelligenza, al che fare non trovava ancora alcun ostacolo |
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peccato nè ricevuto da Dio l' ajuto che poi gli fece della | sua | compagna. Il che è confermato dalle parole, che seguono a |
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di virtù appartiene ad Adamo dopo il peccato, ma alla prima | sua | istituzione. Egli sembra che per questo appunto l' Apostolo |
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peccato introdotto da Adamo nel mondo, e a restituire alla | sua | prima origine l' opera di Dio, benchè, in ciò facendo, l' |
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di una cosa nuova, ma di una vecchia ripristinata nella | sua | condizione primitiva di conoscimento. Il quale conoscimento |
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ed immortale, come non era impeccabile. Era di natura | sua | corruttibile perchè formato di terra, la quale poteva |
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annichili nell' umiltà: così in pari tempo usa di tutta la | sua | potenza, non al male, ma al bene, non alla morte, ma alla |
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opera; ma dandogli la propria vita immortale invece della | sua | mortale. Onde l' umiltà dell' uomo incorporato all' |
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con gran timor di se stesso di non istaccarsi forse dalla | sua | vita, cioè dallo stesso Signor nostro Gesù Cristo coll' |
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Adamo, benchè non senza la grazia. Adamo viveva d' una vita | sua | propria, naturale, benchè sublimata da doni soprannaturali. |
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naturale, benchè sublimata da doni soprannaturali. La | sua | natura era piena e perfetta, e n' aveva tutto il |
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con cui opera e di cui fa stima che la vita di Cristo. La | sua | vita naturale nulla la stima, e non aspetta da lei quelle |
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al Verbo, piuttostochè fosse impresso nell' anima | sua | e la dominasse come principio operativo. Con che si |
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sapienza, che l' uomo stesso divenisse l' autore della | sua | perfezione morale, e quindi lo costituì nell' infimo grado |
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di beatitudine; nel Cristiano all' incontro la natura umana | sua | propria non ha alcun valore, alcuna virtù, in ordine alla |
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per cui fu creato. Da questo principio muove S. Paolo nella | sua | meravigliosa lettera ai Romani: [...OMISSIS...] . Dice gli |
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dalla grazia di Cristo, cattiva l' uomo, lo spoglia della | sua | libertà al bene perfetto: e questo debilitamento o |
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ricorsi per ajuto, ella avrebbe loro sovvenuto nella | sua | essenziale misericordia. Ma non avendo voluto far questo, |
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propria natura, e la intera dipendenza di questa natura | sua | dall' Essere Supremo, onde aveva tutto ricevuto, onde tutto |
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Adamo riconobbe bensì i proprii limiti, ma non la compiuta | sua | dipendenza da Dio, e cercò altrove di completarsi ed |
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Dio, che avrebbe dovuto perfezionare coll' ubbidienza alla | sua | volontà e quindi coll' umiliarsi. Credette di arrivare alla |
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fisica come pure l' intellettuale era retta in lui, e la | sua | volontà era fornita di un dono di grazia col quale poteva |
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per mezzo della fedele ubbidienza che avesse prestato alla | sua | volontà manifestatagli in un precetto positivo. Egli |
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prime. Questa vita morale viene ricuperata dall' uomo colla | sua | congiunzione a Gesù Cristo, che è il pane disceso dal |
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dall' uomo, consiste la nuova dignità dell' uomo, la | sua | grandezza, la sua potenza, e il sentimento che noi dicevamo |
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consiste la nuova dignità dell' uomo, la sua grandezza, la | sua | potenza, e il sentimento che noi dicevamo della magnanimità |
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chiamò queste stesse a parte della regale e magnifica | sua | eredità. Il terzo sentimento della magnanimità cristiana si |
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a Cristo, rispetto ai beni umani ed al miglioramento di | sua | condizione, perchè sentendo di posseder Cristo è |
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loro stato tranquilli. Ma nè pure il cristiano esce dalla | sua | quiete per intraprendere di proprio moto e senza conoscer |
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e gli manifesterebbe, cogli avvenimenti diretti dalla | sua | Provvidenza e in altri modi altresì, il suo volere. In |
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di carità non ha limiti. Già egli mandato da Dio sente la | sua | immensa potenza in quel Cristo nel quale opera: egli |
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uomo nuovo Gesù Cristo, pel quale solo e col quale, siccome | sua | nuova vita, vuole operare e sa di potere. Laonde in questo |
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dal suo Padre celeste comunichi a noi egli stesso della | sua | gloria, senza che ce la prendiamo noi stessi, che non siamo |
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lasciare in sè luogo a Cristo; ma Adamo viveva della vita | sua | propria, benchè la sua mente avesse la percezione del |
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a Cristo; ma Adamo viveva della vita sua propria, benchè la | sua | mente avesse la percezione del Verbo, e secondo quella vita |
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il principio supremo dell' operare, ossia suscitando per la | sua | congiunzione coll' uomo una nuova attività nell' uomo, |
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e fatto anch' egli degno della vita di Cristo; ma per la | sua | congiunzione collo spirito incorporato in Cristo, e per l' |
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L' uomo, acciocchè abbia luogo questa seconda parte della | sua | incorporazione a Cristo, acciocchè questa incorporazione |
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Nell' adulto però, che è in condizione di operare colla | sua | volontà, quando viene battezzato (giacchè col battesimo, |
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di cui egli partecipa, e di cui solo tien conto, come | sua | propria vita. La frase poi esse in spiritu, per opposto di |
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viene avvivato quando è incorporato a Cristo anche colla | sua | volontà, è santo ed immortale. Ma conviene, perchè vi abbia |
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quando Gesù Cristo si manifesterà a lui nel punto della | sua | morte e nella fine dei secoli. E l' Apostolo aggiunge « |
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soggettivo, come diremo in appresso, nel quale sta la | sua | vita, e quel sentimento è una partecipazione della vita di |
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che era quello d' unirsi a lui e così partecipare della | sua | santità e della sua beatitudine; e, reso inutile, l' uomo |
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unirsi a lui e così partecipare della sua santità e della | sua | beatitudine; e, reso inutile, l' uomo doveva morire, |
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aveva creato l' uomo così mortale e fragile, com' egli è di | sua | natura, e aveva promesso di renderlo immortale |
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misericordioso disegno. Egli spiegò dunque il mistero della | sua | eterna volontà cogli avvenimenti. Preservò dal peccato |
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cotale appendice e finimento, e non da se stesso senza la | sua | connessione naturale del bene morale: era mestieri che |
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dalla persecuzione che gli sarebbe fatta a cagione della | sua | giustizia odiata dal mondo maligno, che non riconosceva |
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completiva. Ora questa forma morale è prima di tutto, nella | sua | assoluta ed originale perfezione, come persona, la persona |
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necessariamente la vita morale, la quale di natura | sua | è eterna. Con che in pari tempo dimostra, quanto il mandato |
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morale dell' essere), Cristo non prezzò punto la temporale | sua | vita, e si soppose a quella passione che doveva essere l' |
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a Patre meo (1) ». E che il sacrificio dipendesse dalla | sua | libera volontà era stato già predetto anche da Isaia che |
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del Padre che il Figliuolo deponga spontaneamente la | sua | vita temporale acciocchè così eserciti la perfezione della |
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è che amore: il bene eudemonologico qui tiene la naturale | sua | relazione col bene morale; non precede quello, è una |
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Egli era prima di tutto Dio, era il Verbo che costituiva la | sua | personalità; ma era ad un tempo uomo. E qual uomo era? In |
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agonia in cui era caduto, dando un ristoro fisico alla | sua | umanità languente acciocchè fosse riserbata al sacrificio |
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al sacrificio della croce. Onde Cristo morì da parte | sua | due volte: sofferendo prima il supplizio del senso interno, |
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l' assunzione all' immortalità ed alla gloria divina della | sua | divina umanità. E di questa parte Cristo aveva detto: « Ego |
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si è l' accontentamento di ogni naturale desiderio della | sua | umanità rispetto agli uomini co' quali ha comune la natura |
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questa fragile e mortale natura, che pure Iddio come opera | sua | voleva conservata. Aboliva anche il peccato originale, in |
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in cielo, e di là può render partecipi gli uomini della | sua | gloria, la purgazione dei peccati. Ma non bastava a Cristo |
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al genere umano, già divenuto preda della morte, la vita | sua | propria: l' affetto, di cui ardeva verso Dio e verso i suoi |
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Cristo, quale Sposo, celebra colà eterne nozze colla Sposa | sua | la Chiesa in istato di termine, che è la società dei |
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e mercè de' suoi meriti e ineffabili patimenti senza alcuna | sua | colpa sostenuti, potè dal genere umano cavarsi la Chiesa, |
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piace, e fra questi eleggere quelli che partecipino della | sua | gloria. « Ascendisti in altum, » avea detto il Salmista, « |
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glorificato, acciocchè egli potesse far partecipi della | sua | gloria i suoi discepoli. Il ritorno di cui parla Cristo, |
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i giusti, che in lui credono, e li ammanterà della | sua | propria gloria. Perocchè, dicendo iterum venio et accipiam |
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lui crede, quando accoglie a sè l' anima sua, e le dà della | sua | vita ammettendola alla visione di Dio. Un terzo ritorno di |
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di essere esaudito in ogni suo desiderio, pregò mosso dalla | sua | carità per noi, e il priego che manifestava il suo |
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fosse risorto Cristo, egli non poteva comunicarci di quella | sua | vita gloriosa, e quindi noi non saremmo risorti, ma rimasti |
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uomo nuovo: il che Cristo fece comunicando all' uomo della | sua | vita nuova ricevuta nella risurrezione. Perocchè l' uomo |
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che veniva tormentato, nella risurrezione pone ogni | sua | speranza, dicendo che: « Rex mundi defunctos nos pro suis |
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alcuna riflessione su di se stessa, nè alcuna coscienza, la | sua | condizione si potrebbe rassomigliare ad uno stato di |
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deposito di abiti rimanenti nell' anima dalla precedente | sua | unione col corpo, che dà a lei un' esistenza intellettiva |
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Questi credevano che l' anima non soprastesse alla | sua | separazione dal corpo, o piuttosto la negavano (3); e ciò |
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risorgere, se non avesse in sè una ragione o un germe della | sua | futura palingenesi, troverebbesi in una condizione e stato |
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deve rimanere in essi una vita eterna, una vita che di | sua | natura non può perire. Onde Cristo assolutamente dice che « |
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era vivo come Dio ed aveva la podestà di riassumere la | sua | vita umana come aveva avuto la podestà di deporla. Cristo |
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della vita naturale dell' uomo, tuttavia vivesse l' anima | sua | della vita eucaristica, della qual misteriosa vita forse |
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e la vita umana che consisteva nella unione dell' anima | sua | sacratissima col suo divinissimo corpo. Ora, quantunque |
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divinissimo corpo. Ora, quantunque Cristo nel triduo della | sua | morte si trovasse ne' discepoli suoi morto della vita |
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spirituale di Cristo ancor viatore, qual ebbe prima della | sua | morte, la qual consisteva in una santificazione e |
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vivente, cioè in una santificazione e divinizzazione della | sua | anima e del suo corpo uniti insieme individuamente, dal che |
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benchè volle piuttosto contenere questi effetti della | sua | divinità lasciando che il suo corpo e l' anima sua |
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della sua divinità lasciando che il suo corpo e l' anima | sua | potessero patire, come abbiamo detto, e dividersi per |
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Santo, e preda del demonio: in Cristo, perchè Cristo per la | sua | magnanimità, come abbiamo detto, volle prendere su di sè la |
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vita non venne mai meno in Cristo, nè pure nel tempo della | sua | morte e durante la dimora del suo corpo sacratissimo nel |
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che quel Figliuolo dell' uomo, che Iddio segnò come | sua | proprietà anche morto quant' è alla vita naturale, non può |
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» Questo pane del Cielo è Gesù Cristo stesso, ma non nella | sua | vita naturale, ma nella sua vita eucaristica. I SS. PP., |
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Cristo stesso, ma non nella sua vita naturale, ma nella | sua | vita eucaristica. I SS. PP., che interpretarono questo capo |
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nuova; la quale rimane anche quando il mondo è morto della | sua | vita naturale, di quella vita che gli venia dalla terra e |
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fu impetrato da Cristo appresso il Padre e meritato colla | sua | passione e morte, di cui per questo pure è la vivente |
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perchè egli dura e vive anche quando Cristo è morto nella | sua | umana natura. Alla qual vita nascosta ed eucaristica, che |
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cum clamore valido et lacrymis offerens, exauditus est pro | sua | reverentia (3). » Ora dalla morte naturale Cristo non fu |
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in me, non avrà più sete, perchè io gli darò me stesso a | sua | bevanda per guisa ch' egli pure vivrà di quella vita che io |
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cioè separata dal corpo, che non ritiene altro se non la | sua | propria natura, la quale, abbiam detto, esisterebbe sì ed |
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l' intuizione dell' essere e certi abiti conservati dalla | sua | precedente unione col corpo; ma non però avrebbe vita, in |
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in conformità di quella fede. Giunto a questo punto la | sua | salute eterna è assicurata, promettendolo Cristo: « Amen, |
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comunica agli uomini in forma di cibo: che questo cibo è la | sua | carne: che questa carne sotto forma di pane e di bevanda dà |
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la vita in se stessi: e che il pane che egli darà è la | sua | carne per la vita del mondo, [...OMISSIS...] ovvero, come |
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esso loro », per indicare la partecipazione ad essi della | sua | vita eucaristica: il vino eucaristico suppone anche il |
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in Cristo che non può venir meno giammai, perchè di | sua | natura è eterna. [...OMISSIS...] Questo pane è sempre vivo: |
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Ego sum panis vitae . » Cristo può esser dunque morto della | sua | vita naturale, ma non della sua vita eucaristica. Questo |
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esser dunque morto della sua vita naturale, ma non della | sua | vita eucaristica. Questo pane vivo è disceso dal cielo: « |
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ad avere in se stessi la vita il mangiare la carne | sua | e bere il suo sangue: « Nisi manducaveritis carnem Filii |
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gli verrà somministrata nella futura al punto della | sua | morte, e così avrà la vita in se stesso: giacchè, come |
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co' santi che sono in Cielo. Laonde Innocenzo III nella | sua | opera sulla liturgia, venuto a questo passo che incomincia: |
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osa quasi per riverenza svelarlo; non osa per la profondità | sua | investigarlo: perocchè veramente ella è questa una delle |
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e si comunica non meno alle membra già partecipi della | sua | gloria che alle membra che ancor vivono di fede sperando! |
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uomini, e questo alimento fu il pane ed il vino divenuti | sua | carne e suo sangue. E se Cristo glorioso ne partecipa, |
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persona divina di Cristo reggeva come principio supremo la | sua | natura umana, e nascondeva questa natura umana vivente |
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cum clamore valido et lacrymis offerens, exauditus est pro | sua | reverentia »(1); » il qual clamore, le quali lagrime non |
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» volendo dimostrare due cose: che la vita, che sta nella | sua | carne e nel suo sangue, è vita divina; e che questa non si |
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che promette che non morranno quelli che mangeranno la | sua | carne e il suo sangue ma avranno in sè l' eterna vita, fa |
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» Ora, se ivi è l' obice del peccato, questo, che di natura | sua | avverrebbe per la forza del Sacramento, non può avvenire, |
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l' effetto della Santissima Eucaristia, quale essa per | sua | virtù arreca, prescindendo dall' accidentale impedimento |
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chi ha ricevuto il battesimo colla grazia che di natura | sua | conferisce, questi è già membro vivente del corpo di |
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tuttavia glie ne danno il diritto ad rem , il quale dopo la | sua | morte lo mette alla partecipazione reale del pane e del |
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percepisce il Verbo ma vi acconsente e vi aderisce colla | sua | volontà, ancora vivente della vita naturale; 4 la vita |
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naturale; 4 la vita gloriosa cominciata per Cristo dopo la | sua | risurrezione e completata dopo la sua ascensione al Cielo, |
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per Cristo dopo la sua risurrezione e completata dopo la | sua | ascensione al Cielo, e che comincierà pel cristiano dopo la |
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naturale, egli si rimarrebbe morto per sempre: l' anima | sua | cadrebbe in quello stato di tenebre e d' inazione che |
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uomo, che si fa Cristiano ricevendo il Vangelo, depone ogni | sua | confidenza nella sua vita naturale e corrotta, e si tiene |
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ricevendo il Vangelo, depone ogni sua confidenza nella | sua | vita naturale e corrotta, e si tiene rispetto a questa per |
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a sè, com' egli tanto bramava a cagione della generosa | sua | carità, e quindi di fare che l' uomo morto alla vita |
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grazia, il suo corpo e il suo sangue, e con essi insieme la | sua | anima e la sua divinità, in forma di alimento. E come l' |
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corpo e il suo sangue, e con essi insieme la sua anima e la | sua | divinità, in forma di alimento. E come l' alimento diviene |
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nutritiva, non potrebbe rendere il cibo, preso per bocca, | sua | propria carne viva, e suo proprio vivo sangue, e non si |
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questo pane, benchè l' abbia materialmente ricevuto nella | sua | bocca, e fatto passare pe' suoi visceri. Dice ancora, per |
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fedele, tosto che sarà spirato e avrà deposto il peso della | sua | carne mortale; e a quella che avverrà nella fine dei secoli |
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attribuisce altrove alla manducazione ed alla bibita della | sua | carne e del suo sangue; e tuttavia dice che senza di questa |
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dunque dire che chi ha la fede in Gesù Cristo mangi la | sua | carne e beva il suo sangue: perocchè senza di questo non |
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onde alla predicazione di Cristo la luce uscente dalla | sua | parola dee essere splenduta altresì a quelli che erano al |
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appartiene alle sostanze pure che non cadono sotto la | sua | esperienza, se non le analogiche che la propria esperienza |
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come ha fatto Cristo, la cui carne era innocente e solo per | sua | volontà ebbe condizione mortale e passibile, per aver |
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non essendo ancor venuto al mondo, non poteva operare colla | sua | umanità divina sulla nostra umanità e comunicarci, coll' |
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nostra soggettiva, e aggiungerle del suo vigore e della | sua | propria vitalità; perchè la vita si comunica, come si vede |
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di Cristo, perchè, non essendo ancora venuta al mondo la | sua | reale umanità, non poteva questa agire sull' umanità loro, |
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soggetto, di quel sentimento immortale ch' egli aveva nella | sua | umanità congiunta ipostaticamente al Verbo, e così |
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indicata la processione del Verbo dal Padre, ma ben anco la | sua | missione visibile nel mondo e la sua incarnazione, come |
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Padre, ma ben anco la sua missione visibile nel mondo e la | sua | incarnazione, come dichiarano le parole che vengono |
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(1). » E l' Apostolo de' Gentili afferma che la | sua | predicazione ha per oggetto « il mistero di Cristo », |
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Il che spiega l' Apostolo più ampiamente nella | sua | prima ai Corinti, dove, dopo aver detto che la sapienza di |
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incarnato così per opera dello Spirito Santo, estese la | sua | unione a tutte le potenze ed alla carne stessa, onde potè |
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ma in altro modo occulto, per mozioni abituali della | sua | volontà e contemporaneamente alla giustificazione; di |
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acqua, toccando il corpo di lui che si battezza pella fede | sua | propria o in quella della Chiesa, comunichi la predetta |
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finalmente la superiore parte dell' uomo, imprimendo nella | sua | mente il Verbo. Ma nell' eucaristico Sacramento il pane ed |
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dal corpo di Cristo, ma assunto e transustanziato nella | sua | carne e nel suo sangue glorioso. Onde ricevendo questo |
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l' uomo è posto in comunicazione col Verbo per mezzo della | sua | intelligenza essenziale; per la grazia l' uomo è posto in |
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posto in comunicazione collo Spirito Santo per mezzo della | sua | volontà essenziale. Essendo aperta, mediante il battesimo, |
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termine del suo principio senziente, e così la avvivò della | sua | vita, a quel modo come accade nella nutrizione, che il pane |
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pane che si mangia e il vino che si beve, quand' è, nella | sua | parte nutritiva, assimilato alla nostra carne e al nostro |
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che non cessò mai in Cristo neppure nel tempo della | sua | morte avvenuta nel suo corpo naturale, come abbiamo di |
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perocchè Cristo esercitò il suo sacerdozio prima della | sua | morte nell' ultima cena, ed era costituito sacerdote |
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di Melchisedecco, che offerì pane e vino già prima della | sua | risurrezione gloriosa, e però fin d' allora era costituito |
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di Cristo è intimamente e individualmente congiunta colla | sua | vita intellettiva, e la persona del Verbo è congiunta con |
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e tutto ciò, se l' uomo ha una volontà peccatrice, non a | sua | salute, ma a sua condanna. Questo è il primo effetto della |
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l' uomo ha una volontà peccatrice, non a sua salute, ma a | sua | condanna. Questo è il primo effetto della SS. Eucaristia. |
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emette in lui lo Spirito Santo, col quale santifica la | sua | volontà, dove giace la personalità dell' uomo, e quindi |
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dal sentimento di Cristo a noi comunicato s' apprende la | sua | umiltà, che non possono insegnare le parole degli uomini, |
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una comunicazione, per la quale l' uomo, cogli atti della | sua | volontà stessa, può derivare maggiore o minor copia del |
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e così il primo va incontro all' anima colla divina | sua | operazione, la quale ne sentirebbe l' effetto quand' anche |
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nella comunione spirituale è l' anima che cogli atti della | sua | volontà deriva a sè le grazie del sacramentato Signore. E |
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la vita presente, non si manifesti. Cristo adunque da parte | sua | tiene tutti i fedeli che si comunicano uniti al proprio |
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errore, deve intendersi come la dichiarò il Sassi nella | sua | Dissertazione. Il corpo di Cristo adunque non può |
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enti il principio ritrae la determinazione e l' attività | sua | dal termine immanente con cui è legato per sintesi |
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termine, tuttavia, posto ch' egli esista, ha un' attività | sua | propria colla quale può più o meno aderire al termine. Il |
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di molti ringraziamenti a V. A. Rev.ma per la veneratissima | sua | dei 26 corrente scritta con quella chiarezza che io sola |
Epistolario ascetico Vol.II -
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non possa aver luogo in Trento, tuttavia confidato nella | sua | bontà non voglio trascurare di umiliare all' A. V. quelle |
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bisogni della Diocesi, che V. A. sapientemente numera nella | sua | lettera, e al provvedimento de' quali Ella bramerebbe |
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che l' Istituto della Carità potrebbe benissimo secondo la | sua | natura, essere applicato a provvedere a quei bisogni anche |
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di ciò procede dall' indole dell' Istituto, il quale nella | sua | origine è lasciato indeterminato, appunto acciocchè i |
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alla santa Chiesa. Consideri, Altezza, la cosa in tutta la | sua | estensione; consideri quanto sia difficile conservare a |
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Ma se ad un Vescovo, occupato in tante altre cure della | sua | Diocesi così differenti ed aliene ben sovente dalla vita |
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della Diocesi l' Istituto rimanesse sacrificato nella | sua | radice. Supponiamo tuttavia che queste mie riflessioni |
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peggio sarebbe che traviato dal suo cammino, alterato nella | sua | forma, disgregato e discorde ne' suoi membri, diverrebbe |
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Carità, incontrandosi in un Vescovo il quale avesse qualche | sua | veduta particolare, sebbene santa in sè stessa. Tutti |
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le abitudini dell' Istituto e fatto un profondo studio di | sua | natura, e sono esclusivamente dedicati alla direzione dell' |
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di quel paragrafo delle Costituzioni, che V. A. cita nella | sua | lettera: Coadiutoriae vel nullo pacto, vel quam rarissime a |
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essenziale V. A. mi tocca in sulla fine dell' ossequiata | sua | lettera, cioè l' universalità dell' Istituto. Ma egli |
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che anche su questo punto mi bisogna di conoscere la chiara | sua | volontà, cioè quello che lo Spirito Santo sarà per |
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amor proprio. Se consulterete la virtù dell' umiltà nella | sua | intima natura, imparerete anche un' altra cosa, cioè che è |
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nel bisogno queste forze medesime colla santissima | sua | grazia. Questa riflessione alquanto mi solleva, e mi fa |
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l' amor vostro coll' uniformarvi di pienissimo cuore alla | sua | adorabile volontà. Non v' ha certamente nulla di più |
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una sola e semplicissima forza, cioè la verità in tutta la | sua | estensione; intendo dire nella sua forma naturale e |
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la verità in tutta la sua estensione; intendo dire nella | sua | forma naturale e imperfetta, e nella sua forma |
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intendo dire nella sua forma naturale e imperfetta, e nella | sua | forma soprannaturale e perfetta. Quest' ultima è la grazia |
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egli è d' uopo, che l' istitutore non ponga troppo di | sua | confidenza ne' mezzi esterni, e dirò così meccanici, i |
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grazia . Or quella maniera d' educazione, che mette ogni | sua | confidenza ne' detti mezzi materiali e dispositivi, in modo |
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alcun vero amore della virtù per sè stessa, per la | sua | ineffabile bellezza e intrinseca giustizia; ma vi produce |
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e sulle labbra del maestro e nel suo volto e nella | sua | vita. Vi dee essere pure coerenza fra i vari detti dello |
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l' essenza della bontà e della virtù; e la virtù di natura | sua | è durevole, nè ella perisce col cessare della educazione |
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i simulacri di essa. Per il che uno scrittore nella | sua | semplicità sapientissima soddisfa appieno, per mio avviso, |
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invisibilmente, ma mediante un Vicario visibile, dirige la | sua | Chiesa e distribuisce le prove ai suoi servi! Gesù Cristo è |
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che abita nei nostri tabernacoli, voi dimanderete che la | sua | virtù divina si affretti in soccorso dell' umana debolezza, |
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Voi credete e fate credere che nella lettera di | Sua | Eminenza il Cardinal Pacca sia proscritta la libertà civile |
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voi così, non dite appunto quel medesimo che dice nella | sua | lettera il Decano del Sacro Collegio, il Santo Padre |
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sulla temerità colla quale volevano accorrere alla | sua | difesa: fu un rimprovero ch' egli fece alla loro fede, |
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non travaglia che per la gloria del Redentore e della | sua | Sposa, che mai da lui si disgiunge. Lavoreremo adunque per |
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rivoluzioni nelle mani di Dio sieno più o meno utili alla | sua | Chiesa: questa non è opinion condannata: voi siete libero |
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o caro fratello, che niuno è necessario a Cristo ed alla | sua | Chiesa; e noi sacerdoti, in tempi sì calamitosi, udiamo la |
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di voi stesso per vestirvi di Gesù Cristo, e della | sua | umiltà, e della sua mortificazione, permettete, che vi |
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per vestirvi di Gesù Cristo, e della sua umiltà, e della | sua | mortificazione, permettete, che vi stimoli a pensare |
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ai miei desiderii. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.37 La | sua | lettera mi ha empito di gioia. Sia benedetto quel Signore |
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non è altro appunto, che la comunicazione del creatore alla | sua | creatura; e allora dice la creatura, maravigliandosi di sè |
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altro che sentire intimamente e confessare l' infinita | sua | imperfezione e impotenza di rispondere alla legge di |
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regole e i risultamenti del suo proprio ragionare, prenda a | sua | guida la sola altissima e semplicissima regola della |
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ed è quello che, venendoci presentato a fare dalla | sua | Provvidenza, non è scelto a nostro, ma a suo arbitrio. |
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come insegna San Tommaso. Mi è stata carissima la | sua | lettera e l' altra che mi ha scritta, e la prego di |
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e l' altra che mi ha scritta, e la prego di continuarmi la | sua | cara benevolenza, e comandi a me come ad uno che la stima e |
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chi ha questa viva fede, ha lo spirito e le parole di | sua | madre la Chiesa, e senz' altro ragionare si persuaderà |
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ubbidire, che si degnò, non di rado, di manifestare la | sua | approvazione coi miracoli; come accadde nel fatto che vi |
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che l' uomo fa di se stesso per amor suo, ed a | sua | imitazione, chi non vede che vi è sempre una ragione di |
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ricomperatasi a prezzo di sangue, è quegli che pensa alla | sua | Chiesa. E Iddio padre e Gesù Cristo suo figlio non elegge |
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padre e Gesù Cristo suo figlio non elegge alle opere della | sua | gloria in beneficio del mondo e della sua Chiesa, se non di |
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alle opere della sua gloria in beneficio del mondo e della | sua | Chiesa, se non di quelli che, conformati a Cristo, |
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del prezioso dono della magnifica « Introduzione » della | sua | « Storia Universale », letta da me e trovata quale mi |
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pure egli mi è forza ubbidire alla prepotenza che mi usò la | sua | « Introduzione ». Ma pazienza se questa fosse la sola |
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non mancano di censori numerosissimi, nè saprei dire se la | sua | stessa grand' opera sia stata più onorata dal pubblico |
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parlano i letterati. Tutta da capo a fondo è religiosa la | sua | « Introduzione », e per entro ad essa lo scrittore non si |
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Io son certo che le cose da me dette non tolgono all' opera | sua | l' esser un gran monumento dell' italiana letteratura, ed |
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dire fin qui l' unico nel suo genere. Ella mi conservi la | sua | preziosa amicizia, e mi saluti il veneratissimo nostro don |
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l' apostolato chi non vuole lasciare le sue reti e la | sua | barca? S. Paolo tremava, non forse predicando agli altri si |
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da una parte l' insistenza di Dio per fare del bene a me, | sua | povera creatura, e dall' altra non dico la mancanza della |
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che dirige l' anima sua, non sia degno della piena | sua | confidenza; e però sono intimamente persuaso che la più |
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ha da far altro che di confondersi nel suo niente, nella | sua | indegnità, accostandosi in pari tempo alla sacra mensa |
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perchè egli si degnò di riguardare alla bassezza della | sua | serva. Non si tratta qui della questione se siamo degni o |
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ch' Egli La dispensa così dal patire per aver patito Egli a | sua | vece; giacchè se Gesù Cristo non avesse sborsato per noi |
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E non dubito ch' Ella lo faccia, che lo farà; e la carità | sua | riuscirà tanto più graziosa agli occhi di Dio, quanto più |
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che io sappia questa in cui scrivo. [...OMISSIS...] 1.41 La | sua | cara lettera è un pegno di vera cristiana amicizia: uno di |
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degno delle promesse di Cristo, qual figliuolo devoto della | sua | Chiesa. Da questo Ella conoscerà, che io non posso valutar |
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sum, sed non in hoc iustificatus sum ». Mi parla nella | sua | lettera di errori di Baio, di Quesnello, di Giansenio, di |
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egli i suoi servi? non dispone egli forse tutto per la | sua | gloria e pel bene della sua Chiesa? che c' è a temere? gli |
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dispone egli forse tutto per la sua gloria e pel bene della | sua | Chiesa? che c' è a temere? gli darò io cagione di dirmi: « |
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dirmi: « modicae fidei, quare dubitasti? » No certo, colla | sua | grazia. E in terra non ha egli il suo Vicario? il Papa non |
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dunque ciò che avverrà. La S. Sede tutto esaminerà colla | sua | solita posatezza, imparzialità, prudenza e sapienza divina: |
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e in altro non fondasi affatto che in Dio e nella santa | sua | Chiesa. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.41 Mi consola |
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nelle circostanze in cui Ella si trova, e che nella | sua | lettera mi descrive. Non è certamente bisogno, che io |
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vi accorgerete che non si può dire che nostro Signore nella | sua | prima venuta abbia mai operato per vendetta , la quale fu |
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, la quale fu intieramente da lui riserbata per la seconda | sua | venuta. Egli ha adoperato sempre per carità e per dare a |
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ingiuria alcuna, senza vendetta, e senza abbandonare la | sua | divina mansuetudine, e per insegnarci che talora conviene |
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il buon GESU` che vi dia l' interno conoscimento della | sua | profondissima dottrina, tutta d' annegazione, di umiltà e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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pel canale de' quali Iddio comunica le sue grazie, e la | sua | volontà; e beati quelli che conoscono il prezzo infinito di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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esempi di N. S. GESU` Cristo, e sopratutto illuminato dalla | sua | grazia, sa ben conoscere che nel patimento delle malattie |
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« Iddio castiga quelli che ama ». Questi so e vedo dalla | sua | lettera che sono i sentimenti da cui Ella è penetrata, e |
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principio di questa mia, che sento un sincero dolore della | sua | infermità, perchè questo dolore secondo la natura non è |
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questo suo male sarà una maggior purificazione dell' anima | sua | e un maggior distacco dalle cose di questa terra, un' |
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ne adonta; ma ascolta anche questi e ci compassiona nella | sua | immensa tenerezza; e o ci fortifica, o a quei bisogni |
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colla faccia in terra che ella si manifesti a noi colla | sua | luce, e ci avvivi colla sua vita, e si compia in noi da sè |
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ella si manifesti a noi colla sua luce, e ci avvivi colla | sua | vita, e si compia in noi da sè medesima colla sua efficacia |
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colla sua vita, e si compia in noi da sè medesima colla | sua | efficacia in noi trasfusa. Per questo dobbiamo essere in |
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manifesta e spiega in quelli che sono nulla; e la volontà | sua | si rivela e compie in quelli che hanno perduta la volontà |
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un' occasione maggiore dove spiegare la magnificenza della | sua | carità. E parmi che allora appunto quando siamo e ci |
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gli possono metter limite, ma anzi dilatano i limiti della | sua | gloria. Teniamoci adunque pur certi, mio caro signore, che |
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si compiranno: la legge di Dio ha una virtù nascosa: nella | sua | massima semplicità è infinitamente feconda: la Provvidenza |
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quelli che egli si degna d' impiegare a vantaggio della | sua | Chiesa, li manda, li dirige, li assiste. Beati allora |
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n' ebbe trovata matura: egli ne volea imbandire la celeste | sua | mensa. Vero è che per noi che l' abbiamo conosciuta e l' |
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mi trovai sì fattamente legato di stima ad essa per quella | sua | religiosa cordialità, per quel suo candore, per quell' |
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rettitudine delle sue intenzioni, e in somma per la solida | sua | virtù; che l' annunzio che ella mi dà del gran passo che ha |
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quella consolazione vera che Ella mi domanda nella | sua | lettera. Quanti motivi non abbiamo, per grazia di Dio, di |
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motivi non abbiamo, per grazia di Dio, di credere che la | sua | amata sorella or si trovi in uno stato migliore di prima! |
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migliore di prima! Noi non la troviamo ora più in quella | sua | stanza, in quel suo letticciuolo, accanto al quale |
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dono conducendola alla Chiesa cattolica, caparra della | sua | predestinazione; ha portato seco una vita immacolata, è |
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sull' ali dello spirito salissimo sino a lei, infino alla | sua | gloria, infino al suo trionfo, e che colassù, invece di |
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di un' anima che abbiamo ragione di credere eletta sposa di | sua | Divina Maestà. Egli è vero, che ci si farà innanzi eziandio |
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ci cadranno piuttosto lagrime di dolce letizia per la | sua | felicità che di dolore per la nostra solitudine. Sarà |
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quest' autunno; ben prevedendo che in ottobre egli farà la | sua | solita campagna. La prego, mia venerata signora Marchesa, |
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numero che ci manda il Signore: vedo anche in questo la | sua | sapienza e bontà; l' adoro e ne giubilo. Vi spiegherò |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Ma se l' Istituto non fa tutto quello che può da parte | sua | con pazienza longanime per formare quell' aspirante, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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delle fatiche, coll' orazione per lui fatta al trono della | sua | Maestà? Perocchè, stiamone certi, Iddio vuole, non che |
Epistolario ascetico Vol.II -
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proponete far voi, una rinunzia totale al mondo e ad ogni | sua | lusinga, un sacrifizio totale di se stesse, per servire |
Epistolario ascetico Vol.II -
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grazia di poter consumare il vostro sacrificio a imitazione | sua | sulla croce santissima della religione, confittavi co' tre |
Epistolario ascetico Vol.II -
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devote le Suore della Provvidenza, v' accoglierà nella | sua | famiglia: la farò pregare anche a questo fine. |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e tuttavia per ubbidire a quanto m' ingiunge nella cara | sua | non tralascerò di accennarle, che a mio parere il maggior |
Epistolario ascetico Vol.II -
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della virtù, e di abbassarne l' altezza: privata della | sua | eccellenza non più esige un santo entusiasmo; spoglia della |
Epistolario ascetico Vol.II -
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eccellenza non più esige un santo entusiasmo; spoglia della | sua | maestà non riscuote più ammirazione, nè attira a sè l' uomo |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che non tutti coloro i quali avevano preteso trattar la | sua | causa, egli, Lamennais, l'autore delle Parole d'un credente |
Doveri dell'uomo -
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dee ammettere se non quello che gli dice d' ammettere la | sua | sola ragion naturale, escluso ogni lume soprannaturale. »L' |
Il razionalismo -
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benchè non espressi, onde il ragionamento trae la | sua | forza, ed a' quali secretamente si riferisce. Veduto che |
Il razionalismo -
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dottrine, ne' sistemi, nelle volontà; esercitò a lungo la | sua | tendenza di constituirsi in sistema; e dopo sforzi |
Il razionalismo -
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Chiesa. Gli eretici a lei ribelli scuotono il giogo della | sua | autorità, e rifiutandosi di credere alcune verità da lei |
Il razionalismo -
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di essi ancor crede, le crede unicamente, perchè alla | sua | propria ragione in quel momento che le crede, sembrano |
Il razionalismo -
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distruggere ad una ad una queste credenze, secondo che la | sua | ragion naturale ricusa di vederle nel deposito della fede. |
Il razionalismo -
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ragion naturale che giudica della stessa ispirazione; e la | sua | fallacità si dimostra qui appunto, ch' ella comincia dal |
Il razionalismo -
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fu precursore, il P. Arduino, discepolo anch' egli alla | sua | volta de' Sociniani, (2) già non più trovarlo nelle |
Il razionalismo -
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che il re accordasse tanta confidenza a' direttori di | sua | coscienza: ciò mostrava la fede, e la religion sua; e dovea |
Il razionalismo -
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Agostino Orsi, ne mena alti lamenti nel volume XX della | sua | « Istoria Ecclesiastica (3) », osservando che quegli |
Il razionalismo -
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a tanti scrittori cattolici della Francia alieni dalla | sua | fazione, dei quali egli pretese avere scoperto e disvelato |
Il razionalismo -
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docili alla Chiesa, e quella de' manifesti refrattari alla | sua | parola. Che se l' incredulità del secolo, e le gelose sue |
Il razionalismo -
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nel soggetto a cui aderisce, benchè libera nella prima | sua | causa, Adamo. Ancora, s' ella d' una parte abbatte |
Il razionalismo -
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di colui che pecca necessariamente perchè trascura per | sua | libera volontà l' orazione che gli darebbe forza ad evitare |
Il razionalismo -
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in tal caso riconoscerebbero che l' atto peccaminoso nella | sua | causa prossima è necessitato; e quindi che si danno de' |
Il razionalismo -
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legge naturale e divina, perchè l' appetito naturale può di | sua | natura lecitamente soddisfarsi. Quindi tali teologi |
Il razionalismo -
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i falsi zelanti, Clemente XI dovette pubblicare la | sua | Bolla, che incomincia « Pastoralis », de' 2. agosto 171., |
Il razionalismo -
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finto Eusebio Cristiano che tutti i cattolici sostengono la | sua | opinione (2), egli già dichiara con ciò accatolici quanti |
Il razionalismo -
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se ben m' intendo; ma solo per la causa di Cristo, della | sua | croce, della sua Chiesa, de' suoi sacramenti, a cui l' uomo |
Il razionalismo -
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ma solo per la causa di Cristo, della sua croce, della | sua | Chiesa, de' suoi sacramenti, a cui l' uomo inimico sempre |
Il razionalismo -
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specialmente (che per brevità d' or innanzi citeremo colla | sua | prima lettera C) sospende quasi sull' eculeo il lettore; |
Il razionalismo -
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dire libero , e viceversa. Compiacendosi quindi di questa | sua | bell' INVENZIONE, scorrazza e trionfa a sua posta per molte |
Il razionalismo -
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di questa sua bell' INVENZIONE, scorrazza e trionfa a | sua | posta per molte faccie del suo articolo! (2) Dopo aver così |
Il razionalismo -
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non significa altro che libero; e si persuade che la | sua | dimostrazione sia pienissima coll' arrecare qualche dozzina |
Il razionalismo -
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necessità: il qual solo esempio rende inutile affatto la | sua | fatica materiale di razzolare da' teologi e fin dagli |
Il razionalismo -
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ch' io stimo, che il bambino fino da' primi tempi di | sua | esistenza conosce e vuole la madre, conosce e vuole il |
Il razionalismo -
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riferendosi tutta la legge morale obbligatoria, scopo della | sua | trattazione (3). 5 Reca alcuni passi di Luterani, |
Il razionalismo -
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altre terribile a' tempi nostri, il pelagianismo cioè, e la | sua | necessaria prole, il razionalismo? Certo il pretendere o l' |
Il razionalismo -
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solenne trionfo a ribenedire quella terra; e la pastorale | sua | verga inaridita, rigermogliando, di freschi fiori, con bel |
Il razionalismo -
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in lui senza ch' egli s' opponga al medesimo con un atto di | sua | volontà: quest' è l' error condannato. E` sempre l' errore |
Il razionalismo -
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di colpa, la quale non può stare senza riferirsi alla | sua | causa, soggiunge: [...OMISSIS...] . Ecco attribuito di |
Il razionalismo -
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dic' egli, le penalità a noi applicate non avrebbero la | sua | ragione, non bastando che Adamo abbia peccato, se non |
Il razionalismo -
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che fa quindi S. Agostino, che dee esser minima altresì la | sua | pena (3). Se al bambino fosse applicata la colpa d' Adamo, |
Il razionalismo -
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ma nol fece per giusto gastigo (oltre la gloria della | sua | misericordia, che ne volea trarre per la redenzione). Or |
Il razionalismo -
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al colpevole Adamo ch' egli fosse lasciato col guasto di | sua | natura: questo guasto di sua natura, giustamente |
Il razionalismo -
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fosse lasciato col guasto di sua natura: questo guasto di | sua | natura, giustamente lasciatogli, si propagò ne' posteri, |
Il razionalismo -
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operar, non essendoci; ma è la pena d' Adamo, effetto della | sua | colpa, che in lui generante rimase; cioè, è il guasto |
Il razionalismo -
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che in lui generante rimase; cioè, è il guasto fisico di | sua | natura, che comunicò generando alla stirpe e con esso surse |
Il razionalismo -
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tuttavia tra loro quell' ordine, che l' Apostolo nella | sua | lettera a' Romani accuratamente descrive dicendo: |
Il razionalismo -
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distinguere. O questa facoltà si considera nella suprema | sua | parte; (cui per distinguere da ogni altra attività, il |
Il razionalismo -
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abituale, simile a quello che rimase in Adamo dopo la | sua | prevaricazione. Affine dunque di conoscere qual sia il |
Il razionalismo -
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suscitò Adamo in se stesso e che rimase in lui fino alla | sua | conversione, spogliò l' uomo della santità e della |
Il razionalismo -
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cessandogli quella cosa che più di tutti è necessaria alla | sua | costituzione. Ma non così può dirsi della mera privazione |
Il razionalismo -
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anche priva della grazia, può avere tutto ciò che esige la | sua | natura, ed altresì la vita sua propria e la perfezione |
Il razionalismo -
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avere tutto ciò che esige la sua natura, ed altresì la vita | sua | propria e la perfezione naturale, come decise la Chiesa |
Il razionalismo -
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natura umana senza la grazia sia mancante di una cosa alla | sua | costituzione o natural vita e perfezione necessaria; |
Il razionalismo -
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in braccio del demonio possa godersi tuttavia, morendo, una | sua | natural beatitudine. Direte voi dunque di no: non vi resta |
Il razionalismo -
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senza sapere o volere mettere in armonia le forze della | sua | ragione con quelle del suo senso, da dover quelle comandare |
Il razionalismo -
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solo inverso all' uomo che non sa dar loro la piena | sua | persuasione pel vacillare della riflessione e per debolezza |
Il razionalismo -
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ad essa, come a ragione alta e spirituale, l' intera | sua | persuasione. Ora le prove di tal indole riescono |
Il razionalismo -
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amor naturale di Dio così facile e perfetto; perchè la | sua | volontà è moralmente piagata, [...OMISSIS...] . Quindi la |
Il razionalismo -
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dell' umana natura (2). Questa natura così scema d' una | sua | parte, si dee chiamar viziata e peccatrice, perchè non si |
Il razionalismo -
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perchè l' uomo in essa costituito non si leva a Dio colla | sua | volontà impotente; ma perchè è lontano dalla sua ultima |
Il razionalismo -
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Dio colla sua volontà impotente; ma perchè è lontano dalla | sua | ultima possibile perfezione alla quale non si solleva che a |
Il razionalismo -
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e in virtù di questo decreto le è dovuta. Or Adamo colla | sua | prevaricazione spogliò la natura umana di questa grazia per |
Il razionalismo -
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acconsentì punto al peccato del padre. Nacque nella | sua | persona innocente, senza difetto alcuno nella sua natura; |
Il razionalismo -
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nella sua persona innocente, senza difetto alcuno nella | sua | natura; ma nacque privo di ciò che la sua natura non |
Il razionalismo -
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alcuno nella sua natura; ma nacque privo di ciò che la | sua | natura non esigeva, e che non dipendeva da lui l' avere o |
Il razionalismo -
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cioè da persone, che l' assicurano in pari tempo che la | sua | natura è in tutte le sue parti perfetta ed immacolata, non |
Il razionalismo -
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le sue parti perfetta ed immacolata, non punto obliqua la | sua | volontà, che non ha altro in somma, che quella necessaria |
Il razionalismo -
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di dargli de' doni maggiori di quelli che non esiga la | sua | natura, e non glieli diede a cagione che suo padre impedì |
Il razionalismo -
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formale in chi nasce da Adamo senz' alcun difetto nella | sua | volontà naturale; questo non s' accorderà mai colla ragione |
Il razionalismo -
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ma guasta di più la natura dell' uomo nella parte | sua | più eccellente, la parte morale. S. Tommaso dimanda, perchè |
Il razionalismo -
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E` il più elevato principio, che sia nell' uomo, la | sua | volontà suprema. Indi la prima parte della giustizia |
Il razionalismo -
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cioè la sommissione della mente a Dio, era per essenza | sua | personale. Egli è di qui che s' intende ragione, perchè, |
Il razionalismo -
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generazione . La caduta d' Adamo il corruppe nella parte | sua | superiore che è la volontà, e nella parte sua inferiore che |
Il razionalismo -
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nella parte sua superiore che è la volontà, e nella parte | sua | inferiore che è principalmente la facoltà generativa. La |
Il razionalismo -
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prevaricatrice d' Adamo, nè tampoco l' esser formato della | sua | carne: no, questo non basta; conviene che c' entri la forza |
Il razionalismo -
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registrandole per ordine, e soggiungendo a ciascuna la | sua | risposta. Obbiezione 1 E` vero che S. Tommaso dice che all' |
Il razionalismo -
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col quale potrebbe Iddio creare l' uomo, lasciandolo alla | sua | condizione naturale; egli parla al modo stesso come parlò |
Il razionalismo -
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Se S. Tommaso concede, che l' uomo lasciato alla natural | sua | condizione sentirebbe la pugna della carne colla mente |
Il razionalismo -
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solo è spogliato della grazia, ma è ferito moralmente nella | sua | stessa natura; e questo è provato coll' autorità di S. |
Il razionalismo -
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le obbiezioni che si potevano fare per eludere l' autorità | sua | di tanto peso nella cristiana teologia. Ma per soprappiù |
Il razionalismo -
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abbandonare un uomo da lui creato, ciò sconvenendo alla | sua | infinita bontà e santità. La seconda necessità è quella che |
Il razionalismo -
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si tiene che l' uomo anche naturalmente, supposta la natura | sua | perfetta nell' ordine naturale, dovesse avere un libero |
Il razionalismo -
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pura dell' uomo? Sarà dunque l' uomo, per condizione di | sua | natura, venduto al peccato, sotto il dominio del peccato |
Il razionalismo -
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apostolo, che dice, non solo aver Gesù Cristo condotta | sua | schiava la schiavitù, cioè gli schiavi del demonio da lui |
Il razionalismo -
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è conveniente alla somma generosità di Cristo, ed alla | sua | gloria. Questa felicità dunque gratuitamente loro largita |
Il razionalismo -
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necessarii. Questo male morale necessario viene nella | sua | origine rimota da un atto di libera volontà commesso dal |
Il razionalismo -
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dal primo padre: dunque il male morale è necessario nella | sua | prossima cagione, ma ha in pari tempo per cagione rimota |
Il razionalismo -
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ci faremo ad esaminare di nuovo la questione in tutta la | sua | generalità. Due sono i principali errori de' calvinisti e |
Il razionalismo -
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la volontà umana in sè stessa, e cercheremo se per | sua | natura questa volontà abbia i detti due modi di operare e |
Il razionalismo -
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teologi cattolici e de' filosofi. Che la volontà dunque di | sua | natura abbia i due detti modi di operare il volontario ed |
Il razionalismo -
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S. Tommaso dopo aver parlato del peccato semplice e della | sua | deformità intrinseca dicendo, che ella consiste nel deviare |
Il razionalismo -
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ragione che prova l' esistenza d' un male morale nella | sua | causa attuale ed instante necessario, benchè libero nella |
Il razionalismo -
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uomo fa per necessità è un attuale deordinazione della | sua | volontà; o no. Nel primo caso c' è un nuovo male morale in |
Il razionalismo -
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e volere anche un ubbriaco; questi disordinerebbero la | sua | volontà, benchè fosse trascinata a ciò dalla passione, |
Il razionalismo -
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che fa, chè anche un ubbriaco può conoscere e volere: la | sua | volontà riceverebbe un nuovo male morale: e male morale |
Il razionalismo -
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s' accorda ugualmente avervi un male morale, nella | sua | causa prossima ed attuale necessario. VIII Si dimostra la |
Il razionalismo -
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v' ha dunque un opus malum , il quale benchè ex natura | sua | sia malvagio; tuttavia non è demeritorio, provenendo il |
Il razionalismo -
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ha medesimamente un opus bonum , il quale benchè ex natura | sua | sia buono, tuttavia non è meritorio, provenendo di nuovo il |
Il razionalismo -
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perocchè trattasi qui d' opere umane, d' opere ex | sua | natura buone e cattive moralmente, non già fisicamente: chè |
Il razionalismo -
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sia moralmente malvagia, basta ch' ella sia tale di | sua | natura; e perciò volontaria; come a fare ch' ella sia |
Il razionalismo -
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ch' ella sia moralmente buona, basta che sia ancora tale di | sua | natura, e perciò all' uomo volontaria. Ma non basta già |
Il razionalismo -
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e condizioni necessarie, non dipendenti da se, o dalla | sua | libertà. Onde S. Tommaso colla sua solita veduta |
Il razionalismo -
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da se, o dalla sua libertà. Onde S. Tommaso colla | sua | solita veduta filosofica, applica al disordine della |
Il razionalismo -
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o buono secondo che è diritto o torto in verso alla regola | sua | che lo dirige al fine. Non entra per nulla la libertà |
Il razionalismo -
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Ma, stabilito così da S. Tommaso in un articolo della | sua | « Somma », che il peccato della volontà sta nella |
Il razionalismo -
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dell' uomo stesso, per quella forza che si giace nella | sua | volontà come volontà, e la libertà; e non della volontà |
Il razionalismo -
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per accidente avvenga poi altrimenti, perdendo l' uomo la | sua | signoria e libertà, o mancandogli le condizioni richieste |
Il razionalismo -
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pone il principio, che [...OMISSIS...] ossia soggetto alla | sua | libertà. Ciò posto, raccoglie in questo modo: 1 l' atto |
Il razionalismo -
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umana vita: [...OMISSIS...] ; 2 ma l' atto volontario di | sua | natura è nato ad essere in potere dell' uomo, |
Il razionalismo -
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che è disordine dell' uomo, in quanto è uomo, in quanto la | sua | volontà è una natura avente le sue proprie leggi; l' altro |
Il razionalismo -
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malo libero è deformata la libertà, e s' imputa perchè la | sua | libertà n' è la causa) (2). Si riconosce adunque e si |
Il razionalismo -
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è disordinato e guasto nel suo principio supremo, qual è la | sua | volontà personale, benchè ciò non sia opera della sua |
Il razionalismo -
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è la sua volontà personale, benchè ciò non sia opera della | sua | stessa libertà, egli non può a meno di averne qualche pena |
Il razionalismo -
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se vuol donar questa e quella, informando la volontà della | sua | creatura pienamente di se, senza lasciargli nè pure la |
Il razionalismo -
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lo Suarez scrive: [...OMISSIS...] , e come fece con MARIA | sua | madre. Il che tutto dimostra darsi una moralità necessaria |
Il razionalismo -
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indubitatamente anche nell' abito , che è cosa di natura | sua | necessaria, e ha la sequela del male e del bene |
Il razionalismo -
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in generale, che v' abbia realmente un male morale, nella | sua | causa prossima e nel suo soggetto (la volontà), |
Il razionalismo -
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male morale, consistente in un' avversione a Dio della | sua | volontà, la qual volontà si mette colla stessa generazione |
Il razionalismo -
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umana: [...OMISSIS...] . Tutto il genere umano dunque, di | sua | natura, e senza la grazia di Cristo, soggiace ad un MALE |
Il razionalismo -
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benchè libero nella causa remota (6); male che di | sua | natura lo perde eternamente, se Cristo non entra a |
Il razionalismo -
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l' uman genere soggiace dall' origine sua, trae seco, di | sua | natura, cioè prescindendo dalla virtù di Cristo che accorre |
Il razionalismo -
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a Dio, o la salute eterna (1), e nè pur muoversi colla | sua | sola libera volontà verso quella giustizia che è tale agli |
Il razionalismo -
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Che Iddio non è obbligato per titolo di giustizia a dare la | sua | grazia a nessuno, sicchè qualor anco tutto il genere umano |
Il razionalismo -
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sieno i giudizi di Dio, sono giusti, anche se l' altezza di | sua | giustizia fosse a noi del tutto inintelligibile, |
Il razionalismo -
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fondamento, che qualor anco Iddio non desse ad un uomo la | sua | grazia, e così costui perisse necessariamente, o pel solo |
Il razionalismo -
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d' Adamo e quindi peccator per natura, il dono della | sua | grazia. Questi ed avrà l' originale infezione sopra di sè, |
Il razionalismo -
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con giustizia lasciare anche tutto il genere umano nella | sua | propria naturale e NECESSARIA perdizione (benchè l' umano |
Il razionalismo -
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esposto al raggio solare); ed è pur di fede, ch' ella è | sua | pura GRATUITA MISERICORDIA, se anco a un sol uomo accordi |
Il razionalismo -
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di fede che tanta è la bontà di lui, ch' egli colla volontà | sua | antecedente e condizionata, ma verissima e sincerissima, |
Il razionalismo -
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quanto indi dovea ricevere di splendore maggiore la | sua | misericordia, e quanto dovea crescere nel cuore de' suoi |
Il razionalismo -
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cuore de' suoi eletti la riconoscenza e la gratitudine di | sua | carità e la materia quindi alle lodi che gli avrebbero in |
Il razionalismo -
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in quella vece, esser certo che VII Iddio, considerata la | sua | potenza, poteva, senza trovar ostacolo da parte degli |
Il razionalismo -
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gli uomini salvi; nè tuttavia egli volle; ma preferì nella | sua | sapienza e bontà, di salvare alcuni fra rei per gratuita |
Il razionalismo -
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Cristo a tutti fu applicato col battesimo il merito della | sua | passione, come dichiarò il Concilio di Trento, |
Il razionalismo -
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ad altri; così non si può provare che sia contrario alla | sua | giustizia e alla sua bontà il lasciar morire altresì degli |
Il razionalismo -
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si può provare che sia contrario alla sua giustizia e alla | sua | bontà il lasciar morire altresì degli adulti, a cui non sia |
Il razionalismo -
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coll' esser malvagia la volontà per natura, non per una | sua | propria elezion precedente, non è men vero ch' ella sia |
Il razionalismo -
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non solo per gli eletti, come dissero gli eretici, e dalla | sua | morte ricevano tutti qualche salutare influenza (3), e a |
Il razionalismo -
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di minori, così esigendo il bene maggiore e l' ordine della | sua | infinita sapienza (4). IX E` certo del pari, che a tutti |
Il razionalismo -
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ancor da scuoprirsi; giacchè la provvidenza divina, nella | sua | infinita sapienza e bontà, predispose i tempi e i momenti, |
Il razionalismo -
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può però impetrare; ed egli può altresì dimandare nella | sua | orazione la naturale giustizia, sentendosi rispetto a |
Il razionalismo -
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il quale in tal caso non mancherebbe d' aggiungere per | sua | pura misericordia i suoi aiuti, implicitamente in quell' |
Il razionalismo -
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ci convinceremmo di più, che Iddio sempre mosso dalla | sua | essenziale bontà, ottimo ugualmente si trova e nel dare che |
Il razionalismo -
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nell' uomo, necessario nel suo soggetto (l' uomo), e nella | sua | causa prossima (la volontà istante), benchè in origine |
Il razionalismo -
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pronuncia questa sentenza: [...OMISSIS...] . Ma, con | sua | pace, fa piuttosto meraviglia che egli non sappia, o non |
Il razionalismo -
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necessarie all' operazione di questa potenza, che tiene in | sua | balía gli atti stessi della volontà spontanea. E fa |
Il razionalismo -
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un Dottore cattolico , secondo il nostro C., giacchè, per | sua | confessione interpreta quel passo diversamente da quel che |
Il razionalismo -
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a nessuno di quelli che fedeli a Dio, vivono sotto la | sua | protezione avvenga giammai che sieno quinci condotti a |
Il razionalismo -
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che le parole di S. Tommaso da lui addotte per provar le | sua | tesi, [...OMISSIS...] non riguardano lo stato di pazzia o |
Il razionalismo -
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d' un uomo, che nell' istante che opera non può far uso di | sua | ragione all' intento di vincere l' impetuosa passione. E nè |
Il razionalismo -
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fa al caso, benchè la ragione non cessi da ogni altra | sua | funzione. Laonde [...OMISSIS...] , come dice S. Tommaso, |
Il razionalismo -
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reità che può avere in causa) che non può coll' uso di | sua | ragione venire in soccorso alla volontà soprafatta dalla |
Il razionalismo -
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necessità non si dee misurare dal grado assoluto della | sua | forza, ma dal grado relativo alla virtù dell' uomo in cui |
Il razionalismo -
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di cui parla S. Tommaso, e di cui noi, attenendoci alla | sua | guida, parlammo nella « Risposta al finto Eusebio ». Ma |
Il razionalismo -
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cadere nell' errore di quegli altri, che spogliano dalla | sua | virtù liberatrice e santificatrice la grazia di GESU` |
Il razionalismo -
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agli ajuti, co' quali avrebbe dovuto e potuto prevenire la | sua | caduta, ma ben anco per l' atto posto quando essa passione |
Il razionalismo -
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gli mostra che tutto è disordinato in lui fin la stessa | sua | volontà, che è egli stesso; dall' altra perchè egli ha |
Il razionalismo -
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egli ha sempre troppa ragione di temere che la stessa | sua | libertà non fosse legata del tutto, essendo questo, come |
Il razionalismo -
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rendendola vana e superba; insegnandole che dalla | sua | ragione viene la verità, dal suo libero arbitrio la virtù: |
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della purità della fede, della causa di G. C. e della | sua | Chiesa. Nessuno che consideri le cose spassionatamente |
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stato conosciuto dall' uomo col solo lume naturale; e la | sua | volontà sarebbe stata sommessa a lui così conosciuto: le |
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le inferiori potenze poi avrebbero tuttavia ubbidito alla | sua | buona libera volontà. La giustizia originale dunque in una |
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adunque (ancora immersa nell' essenza dell' anima) ha | sua | propria sede il peccato originale, perchè [...OMISSIS...] . |
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La stessa potenza che già esce e realmente si separa colla | sua | azione quando emette le sue appetizioni, o volizioni; 3 E |
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la volontà come facoltà spontanea di operare, tiene la | sua | disposizione buona o cattiva, cioè ben ordinata o no, che |
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e prevenendo la scienza umana, presta un argomento della | sua | divinità. La scienza dell' uomo fatta per pochi, viene in |
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quale sta la base dell' umana persona, che pure di natura | sua | dee conformarsi all' ordine di ragione, e sta pure il |
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dilettazione. Poichè quel lume è fatto di natura | sua | per dirigere a Dio, e già l' uomo non si lascia più da lui |
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l' altre, essa diventa la cima dell' uomo, la base della | sua | personalità. Per questo le divine Scritture esprimono l' |
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dall' altra banda havvi già Iddio nell' uomo che colla | sua | grazia la tira all' alto, e di tutto peso, per così dire, |
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che Cristo fece della schiavitù del peccato, secondo la | sua | promessa (3) non ha un effetto solo, come voleva Giuliano |
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eterna. Questa potenza soprannaturale è ciò che rende la | sua | concupiscenza di specie diversa da quella dell' uomo non |
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tragga l' uomo a seguire spontaneamente colla volontà | sua | il bene sensibile e subiettivo, dimenticato l' oggettivo e |
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al peccato d' origine tuttora esistente e regnante, come a | sua | causa immediata e radice. Queste scorse della volontà quasi |
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umana opera disordinatamente, perchè in modo contrario alla | sua | natura che è di essere un ragionevole e morale appetito; ma |
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bene subbiettivo7immorale, sottratta la forza pratica alla | sua | volontà, dalla seducentissima dilettazione giunta all' |
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termine; di che cade non perchè sia rimasta prevenuta la | sua | ragione e resa inetta a mostrargli il dovere; ma perchè è |
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il dovere; ma perchè è rimasta prevenuta e legata la | sua | libertà, la quale non potè aiutarlo contro lo spontaneo |
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da lui conosciute, purchè si giovi degli aiuti che sono in | sua | mano, fra i quali quello dell' orazione, dicendo il |
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lo stato dell' uomo, prima ch' egli possa esercitare la | sua | libertà, lo stato del bambino, non pervenuto ancora all' |
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del bambino, non pervenuto ancora all' esercizio della | sua | libertà bilaterale. In un tale stato la volontà è |
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non è battezzato, egli è attratto debolmente dal lume di | sua | ragione, che per se solo non esercita un' azione su di lui |
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animale. Laonde quantunque l' intelletto umano aderisca per | sua | natura all' essere ideale , e quindi la volontà sia volta |
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costituito accade che quantunque l' animalità da parte | sua | seguiti ad allettare a sè l' anima volitiva ed attiva dell' |
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prima, onde il fomite; tuttavia quest' anima stessa nella | sua | parte più eccellente è contemporaneamente tenuta e |
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ma anche realmente. L' azione del qual bene, che è Dio, di | sua | natura (se il libero arbitrio non si oppone) prevale a |
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ed altresì perchè l' operazione divina è più forte di | sua | natura di quella della carne, ed ella è sì forte che niente |
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sola volontà dell' uomo, considerandola in separato dalla | sua | libertà , che è la potenza nata a dirigerla, ma che sempre |
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maggiormente; e se un bene l' occupa nella più alta | sua | parte, le operazioni che da questa parte incominciano sono |
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che Dio stesso operasse quasi una creazione novella e colla | sua | onnipotente grazia sanando e avvalorando l' anima, |
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giustissima del Gaetano (2), nessuno negando che di natura | sua | la libertà possa accorrere, per se sola considerata; ma |
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all' infermità dell' uomo, se l' uomo ricusa di sentire la | sua | infermità, non vuol riconoscerla nè confessarla. Il dire, |
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di Gesù per riuscire, avendo pure i Pontefici alla | sua | impresa favorevoli, ad ottenere, quanto l' esperienza gli |
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adulto insieme coll' uomo, e con esso crescono la dottrina, | sua | prole immanchevole, l' orgoglio e l' immoralità; le quali |
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non potè a lungo reggere; egli spense crudelmente la | sua | compagna d' educazione: ed ingrato spense altresì in odio |
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natura in quel passaggio, pel quale ella è sollevata dalla | sua | caduta e ricuperata alla perfezione e santità. Il qual |
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delle creature. La limitazione trae seco, quasi necessaria | sua | conseguenza, delle imperfezioni : e le imperfezioni rendono |
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natura intelligente, poichè veramente non ha limiti la | sua | cognizione possibile, appunto perchè non ha limite il mezzo |
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intelligente rimane sempre imperfetta, cioè lontana dalla | sua | ultima possibile perfezione fino a tanto che l' oggetto |
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bensì, ma non giungere giammai all' ultima e completa | sua | perfezione. Conviene dunque, per dirlo di nuovo, che dal di |
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le quali l' uomo fu posto, non possono dargli la perfezione | sua | finale, ma solo una cotal perfezione graduata, la quale si |
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infinito; e se pur ch' abbia l' uomo ottenuta l' ultima | sua | perfezione, di null' altro abbisogna; ond' è adunque che |
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natura intelligente. Posta questa natura, ella può usare la | sua | attività colla condizione però che le altre creature agendo |
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E` dunque necessario acciocchè l' uomo acquisti l' assoluta | sua | perfezione che Iddio operi nel suo spirito intelligente |
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per lui sarebbe altramente perduta. Non finalmente colla | sua | sapienza perocchè è proprio del sapiente il non adoperare, |
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il che è quanto dire per quei mezzi che sono proprii della | sua | natura; e che Iddio non facesse se non quello che le sue |
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secondo la quale l' uomo doveva esser condotto all' ultima | sua | perfezione, era questa: - Che le cognizioni che l' uomo |
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acquistando, acciocchè tutte servissero a innalzare la | sua | mente al Creatore e quindi a dargli del Creatore una |
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ammaestrato. E se si vuol prendere la parola segno nella | sua | massima generalità, si può veramente affermare che fuori |
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il genitore che lo bacia e lo accarezza, ritiene nella | sua | mente la parola papà legata insieme col sembiante di lui |
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questi sentimenti. Or la mediazione fra questa parola e la | sua | idea corrispondente viene appunto fatta dai sentimenti e da |
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di quella parola giunge a dirigere l' attenzione della | sua | mente, non più sopra l' uno o l' altro dolore che egli |
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a ogni oggetto materiale. Procedendo poi innanzi la | sua | osservazione, egli si accorge che come un corpo è tre, |
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orecchie dell' uomo, dovevano eccitare e condurre l' anima | sua | a due riflessioni successive, la prima delle quali spianava |
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di esempio, che la parola cielo secondo la primitiva | sua | significazione valesse quanto dire l' esteso . Ora al |
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necessario che il Creatore stesso si avvicini e riveli alla | sua | creatura e ad essa ineffabilmente si congiunga. Questa è |
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fa consorte dell' infinita, Iddio, seguendo le leggi della | sua | sapienza, procede gradatamente e ordinatamente, e si |
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per così dire, alla umana natura, riprendendo l' opera | sua | colà dove l' ha lasciata per condurla alla perfezione a cui |
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Supponendo che l' uomo sia costituito dal primo istante di | sua | esistenza nello stato di grazia, la forma intellettiva di |
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e più dolce di ogni melodioso strumento si fa sentire la | sua | voce. La grazia, in quanto si considera aderente alla forma |
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natura. Nel primo caso la grazia si considera, come in | sua | propria sede, nella forma della ragione; e le sensazioni |
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suoi proprii occhi, se pure egli si abbattè mai nella vita | sua | in alcun uomo di straordinaria santità e unione grande con |
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tutti veggono Iddio che si trastulla colla mente di quella | sua | sposa, che rapisce a tutte le impressioni esteriori, e |
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un uomo può produrre nello stesso corpo tali effetti della | sua | presenza, i quali manifestamente dimostrino abitar ivi |
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quando voglia servirsi Iddio di essi a introdurre in noi la | sua | grazia, e noi non la rifiutiamo. Fin qui abbiamo ragionato |
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e suprema intelligenza che ha fatte tutte le cose per la | sua | parola. Riassumendo adunque, vi hanno due maniere di |
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a salvare la umanità a un tempo e a recarla alla massima | sua | dignità, dichiarò e fece del matrimonio un Sacramento (3) |
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e fece del matrimonio un Sacramento (3) della nuova | sua | legge. Il perchè S. Paolo citando quelle parole dette da |
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di quel gran concetto che Dio intendeva di effettuare colla | sua | provvidenza mediante il corso di tutti i secoli da lui |
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voler egli nascondervi sotto degli alti misterii, e la | sua | narrazione aver tutta un intendimento assai di là del solo |
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conservare e perpetuare questo simbolo primitivo nella | sua | Chiesa, elevandolo colla istituzione del santo battesimo |
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del santo battesimo alla dignità di Sacramento della nuova | sua | legge. Perciocchè poi lo Spirito Santo e le sue grazie sono |
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stato di santità, in cui l' anima si trova colla suprema | sua | parte, deve corrispondere uno stato armonico delle parti |
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Iddio aveva dato questo mezzo delle sensibili cose, dalla | sua | virtù confortate, perchè l' uomo venisse per esse |
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umana perfetta, vedesi che l' anima nell' intellettiva | sua | parte non comunica col mondo materiale, ma solo con Dio. E |
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momento in cui sia mancato l' onore a Dio, egli è di natura | sua | irreparabile: nè gli altri momenti in cui Dio fu onorato |
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natura e limitato alle sole forze della natura; 2. nella | sua | stessa natura furono alterate le singole potenze e |
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punizione; nè Iddio avvicinarsi all' uomo soggetto della | sua | punizione. E dalla parte dell' uomo non poteva nè |
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è lontanato dall' uomo e sdegnato con lui, cioè mosso dalla | sua | giustizia a punirlo: dunque manca al tutto il rimedio, e l' |
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e 2. che quindi sanasse e riformasse tutta la | sua | pervertita natura. Cristo cioè ebbe potestà di comunicare |
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un modo sapiente e per varii gradi secondochè gli dettò la | sua | sapienza e bontà, in ciò usò pur egli dei segni, come que' |
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la giustizia. E però i segni deputati a mezzi di | sua | perfezione dovevano essere cotali che avessero efficacia e |
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parole, è quello di tòrre la corruzione originale, che ha | sua | sede originaria nel corpo, il quale aggrava lo spirito, e |
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l' operazione di avvivare egli solo quest' anima colla | sua | virtù tutta spirituale e non immersa, se mi è lecito così |
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come nell' uomo privo di grazia il supremo principio della | sua | attività è la volontà naturale, serva all' errore ed alle |
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di agire è la stessa grazia divina informatrice della | sua | volontà. E quindi S. Paolo vuole che si distinguano i |
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ciò appunto che fa quel che non vuole, deduce che non è la | sua | persona che il fa, ma la sua natura, argomentando così:« Ma |
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non vuole, deduce che non è la sua persona che il fa, ma la | sua | natura, argomentando così:« Ma se io faccio quel che non |
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assuddita lui, volendo dire che tiene legata e impedita la | sua | volontà superiore e personale, perchè al buon volere non |
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era al tutto necessario che egli manifestasse la | sua | volontà e che determinasse quali fra tutti gli oggetti |
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degli eletti, e ad essere un monumento perpetuo della | sua | giustizia insieme e della sua bontà conservatrice in |
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un monumento perpetuo della sua giustizia insieme e della | sua | bontà conservatrice in cospetto a tutte le create |
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e però la natura umana peccatrice fu abbandonata alla | sua | sorte naturale, cioè alla morte. L' ordine del divino |
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conseguenza della creatura limitata nelle sue forze e nella | sua | azione. Se poi si considera che il peccato porta anco |
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umana, capace a produrre in essa o certo ad accelerare la | sua | distruzione, in questo aspetto la morte si può chiamare un |
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come un mezzo di placare Iddio e di riconquistare la | sua | misericordia. Acciocchè la morte potesse essere un tratto |
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avesse anco saputo e potuto morire per la giustizia, la | sua | offerta era ancora troppo scarsa a dover poter pagare l' |
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in se medesimi. Laonde dice S. Tommaso, che Cristo per la | sua | passione [...OMISSIS...] . Egli è per questo, che coi |
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E il torne alcuni pochi a cui aggiunger Dio questa | sua | virtù era massimamente necessario alla umanità peccatrice; |
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in modo alcuno aiutarlo a nulla che appartenesse alla | sua | eterna salute e all' opera della grazia. Continuò dunque l' |
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sviata dietro le sensibili cose, in esse finiva il lume di | sua | intelligenza, e però non riceveva più con rispetto le |
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tutti un uomo fedele per rivelarsi indi in poi a lui e alla | sua | stirpe, escludendo le altre generazioni da questa speciale |
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stirpe, escludendo le altre generazioni da questa speciale | sua | cura. E in ciò fare la divina pietà mirava tuttavia al bene |
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soccorsa, fino a tanto che il Cristo venuto al mondo colla | sua | onnipotente virtù riguadagnasse di nuovo l' umanità tutta e |
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salute di tutta la terra pur sembrando di restringere la | sua | cura alla famiglia de' Patriarchi, è ciò che pone in vista |
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prima Iddio chiamò il santo Patriarca Abramo fuori della | sua | patria, che era Ur città di Caldea e ne uscì venendo col |
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avesse decretato di dargli forma e di compire la | sua | educazione. L' antico patto doveva preparare il nuovo. La |
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rientrare nel tempio di nuovo edificato, colla promessa di | sua | stabile dimora in quel luogo: [...OMISSIS...] . Veramente |
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alla morte. Per ciò egli sembra, che a Noè e alla | sua | famiglia sia stato dato altresì il diritto della pena di |
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di morte agli stessi malvagi: ma incarica di fare questa | sua | giustizia i buoni, che vengono così a rappresentare la |
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astrazione, a metter da una parte Iddio, la fede alla | sua | parola, la virtù; dall' altra tutto ciò che più piace al |
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del santo Patriarca e giocava mirabilmente a condurre la | sua | mente a pensare più spiritualmente, più in grande, venendo |
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cominciare ad avverarsi, Iddio conforta Abramo nella | sua | aspettazione, dicendogli: [...OMISSIS...] . Ma il santo |
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. Ma il santo Patriarca non sapeva ancora colla | sua | mente fare astrazione da tutte le cose sensibili e terrene |
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ma che non passano, nell' ordine che riguarda l' uomo nella | sua | parte immortale. E acciocchè meglio apparisca la diversità |
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sdegnato contro l' uman genere peccatore, e disarma la | sua | giustizia sol col sofferire la morte nella sua umanità, che |
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e disarma la sua giustizia sol col sofferire la morte nella | sua | umanità, che è rappresentata nel femore di Giacobbe: di che |
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uomini. Si proibisce di cuocere il capretto nel latte della | sua | madre (6); di non pigliare i pulcini mentre sono ancora nel |
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Sicchè ciò che è emblema della vita santa deve essere per | sua | natura anco emblema della gloriosa. Dell' una poi e dell' |
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dovevano essere tutti offerti al Signore in segno della | sua | signoria tanto come Creatore, sì come per la qualità di |
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in cielo una sola volta per sempre, pel sacrificio della | sua | morte: un solo sacrificio, la sua morte; un solo gran |
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pel sacrificio della sua morte: un solo sacrificio, la | sua | morte; un solo gran Sacerdote in cielo vivente in perpetuo. |
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Cristo dice colla stessa maniera di parlare, che la | sua | Chiesa non può essere scossa dall' inferno, perchè fondata |
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(1) e i Salmi dicono che egli « prepara i monti della | sua | potenza (2). » Per questo ancora Davidde e in lui Gesù |
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tali sono troppo noti simboli del Messia o dei fatti della | sua | vita. .. Uomini grandi del popolo Ebreo . - Tutti gli |
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gustare l' ineffabile bellezza della giustizia, che di | sua | natura sfugge ai sensi corporei? (2). Questo era il primo |
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a quelli che avessero operato secondo le norme della | sua | legge, e delle pene temporali a quelli che avesser violati |
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sul quale era appoggiata tutta la speranza della | sua | gran discendenza. Il santo uomo messo in quella prova, |
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mia perdita«: ed essendo costretto di dover formare colla | sua | mente questo giudizio, egli veniva a fissare la potenza, la |
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Così queste idee negative s' imprimevano e scolpivano nella | sua | mente, condotta dalle circostanze, guidate dal supremo |
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è solo il timore di Dio, la vita giusta e il fidarsi della | sua | parola: tutte idee astratte e negative. Ora convien qui |
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mostrarsi Dio sotto figura alcuna volle insegnare, che la | sua | essenza è cosa al tutto diversa da quanto si trova nella |
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[...OMISSIS...] . Ma altro è a considerarsi Iddio nella | sua | recondita maestà e pura essenza, e altro nelle |
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d' Isaia, che « la volontà del Signore sarà diretta nella | sua | mano« (3); » per ciò Gesù Cristo è altresì l' auriga di |
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terribile a' suoi nemici per l' infallibile effetto della | sua | volontà: egli riascende in cielo trionfatore sul carro |
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suo popolo, ma bensì degli eserciti dei Caldei che sotto la | sua | guida dovevano fare scempio e rovina della infedele |
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del giustissimo sdegno dell' Eterno era pure un tratto di | sua | provvidenza e faceva parte del grande ordine secondo il |
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solo pensiero governa tutte le cose sia nei momenti della | sua | misericordia, sia in quelli del suo furore. Questa unità di |
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è che non può imitare se non cose sonore e che però questa | sua | imitazione si restringe a una minima parte degli |
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interprete, poichè vi ha sempre una via che conduce alla | sua | piena e certa intelligenza. Ma qual' è questa via? Questo |
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rientrata a Dio in amore « canterà come a' giorni della | sua | gioventù e come a' giorni della sua uscita dalla terra di |
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come a' giorni della sua gioventù e come a' giorni della | sua | uscita dalla terra di Egitto« (1). » 3. Talora il discorso |
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simbolo si rende ancor chiaro per la notizia storica della | sua | istituzione. Dovendosi tenere il nostro discorso entro i |
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Solo quando gli pone il nome a questo oggetto percepito, la | sua | idea di lui è completa. La ragione di ciò si è, che la |
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sì nobili servigi, non poteva non essere stata nella prima | sua | istituzione simbolica. E veramente riprendiamo in mano |
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certamente che in virtù della memoria che dura dalla prima | sua | istituzione: sicchè anche un nome così determinato dal |
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che noi riceviamo da un oggetto medesimo all' atto della | sua | percezione e delle quali l' intero della percezione stessa |
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a ragione di esempio, nella percezione del sole non sarà la | sua | grandezza, la sua forma o altra qualità quella che più ci |
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nella percezione del sole non sarà la sua grandezza, la | sua | forma o altra qualità quella che più ci muove, ma l' |
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altra qualità quella che più ci muove, ma l' acutezza della | sua | luce. Indi denominandolo, il sole non sarà già chiamato |
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uomo non sarà già ferito tanto dal suo colore quanto dalla | sua | estensione; il firmamento sarà quindi nominato oggetto |
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questa qualità: l' uomo era costretto dall' indole della | sua | mente di sostantivare la sua percezione: quella qualità |
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costretto dall' indole della sua mente di sostantivare la | sua | percezione: quella qualità dunque veniva sostantivata, |
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(sic) e dov' egli pure condusse con essi molta parte della | sua | vita, e che fuggito ancor tenerello in Egitto di là fu |
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il cielo denominato dall' altezza sua, la terra dalla | sua | bassezza in rispetto al cielo, cioè il nome proprio del |
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dalle verità spirituali, che vede il discepolo colla | sua | mente. Si pensi dunque un maestro la cui parola sieno le |
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uomo s' incarnasse e per la via de' sensi comunicasse la | sua | virtù e sapienza allo spirito umano. Il Verbo incarnato fu |
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trovò il modo di far rimanere sopra la terra in occulto la | sua | sacratissima umanità nello stesso tempo che è palese in |
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la virtù santificatrice uscente dal suo corpo (1). La | sua | umana presenza consacrò parimente il matrimonio in |
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ma della materia che si usa nella Chiesa dopo la | sua | salita al cielo come si può dire altrettanto? Rispondo |
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l' umanità sacratissima di Cristo può comunicare di | sua | virtù all' acqua del battesimo, e all' olio della Cresima e |
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appunto l' indissolubile unione di Cristo colla | sua | Chiesa. Ora Cristo comunica appunto dell' amor suo agli |
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se la Chiesa vede in quelle nozze l' imagine dell' unione | sua | con Cristo, anche Cristo ivi parimente la ravvisa e se ne |
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dell' anima prima che nelle potenze (2) ed è perciò che la | sua | azione è da parte di sè necessaria (3). Egli è per questo |
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altro principio religioso, che opera in lui, prevenendo la | sua | volontà, per la potenza di Cristo, e così il fa rinascere, |
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dall' abbandonarsi a Cristo, o dalla fede in lui, nella | sua | potenza e virtù salutifera « per le opere della legge |
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idee ; e come dopo Cristo gli uomini sono salvati dalla | sua | reale azione, così avanti Cristo erano salvati, se mi è |
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Cristo erano salvati, se mi è lecito così esprimermi, dalla | sua | azione ideale . Che cosa è l' idea di una cosa? egli è il |
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e s' avvigoriva la fede nel Cristo futuro, la brama della | sua | venuta, e la grande aspettazione di lui; e questo era atto |
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del mondo« (2) » per indicare che è stata rivelata la | sua | morte, conosciuta, creduta, e così resa operativa a salute |
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alla perfezione, poichè questa è a lui naturale, giacchè la | sua | natura è come un germe destinato a svilupparsi; ma perdette |
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dovette Iddio, venir crescendo successivamente i lumi della | sua | rivelazione. Ecco uno di questi luoghi assai chiari del |
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nemici. E però dice, che la « giustizia di Dio (cioè la | sua | santa misericordia) si è manifestata senza la legge - che |
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essa da una gratuita misericordia in conseguenza della | sua | fede, non per una giustizia dovuta alle sue opere. |
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sue buone opere; ma nulla di ciò; l' ascrive tutta alla | sua | fede, senza le opere. Ella dunque fu e non poteva essere |
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de' fatti nostri? non già, ma quella della fede nella | sua | misericordia: [...OMISSIS...] . A questa dunque dee l' uomo |
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peccato a prestare a Dio una fede che almeno in quanto alla | sua | materia era naturale, cioè aveva per oggetti cose di questo |
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concedette all' uomo la giustificazione in vista di quella | sua | fede; ma non gliela potea concedere per giustizia, sì bene |
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poteva ancora mantenere. Non ebbe adunque per oggetto di | sua | fede la divina santità, ma la divina potenza: |
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così questa fede diveniva soprannaturale per cagione della | sua | stessa materia; ed ella si disviluppava, e rendeva sempre |
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l' altra che la sussegue; l' una che ha per | sua | materia oggetti di questa vita, l' altra che ha per sua |
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per sua materia oggetti di questa vita, l' altra che ha per | sua | materia« gli eloquii divini « cioè le rivelazioni intorno |
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di questa fede, donata agli uomini da Dio medesimo colla | sua | grazia, e vedere in quale stato ella trovar si dovesse ne' |
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natura sensibile, perchè essendosi il Verbo fatto carne, la | sua | sacratissima umanità è divenuta istrumento atto ad operare |
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senza di queste non potea sostenersi, e lumeggiarsi nella | sua | mente il concetto di Dio. Quello era un giogo, come dicono |
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per la quale gli Ebrei medesimi non intesero la legge nella | sua | profonda e spirituale verità, ma solo nella sua scorza, e |
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legge nella sua profonda e spirituale verità, ma solo nella | sua | scorza, e per la quale dicono le Scritture ed i Padri, che |
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la luce che illuminava le antiche Scritture quando dopo la | sua | risurrezione « aprì il senso agli Apostoli a poter |
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e punisce. Ora questo Dio non era percepito vivamente nella | sua | santità, e come giudice spirituale, ma solo negativamente |
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lume interiore, col quale potevano conoscere Iddio per la | sua | grazia, dopo aver Cristo enumerati i precetti più |
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a suo tempo questo fine sublime. Questo fine adunque nella | sua | essenza divina rimaneva del tutto nascosto agli antichi, e |
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che potesse rendere l' uomo veramente giusto; e per la | sua | difficoltà ad eseguirla il rendeva anzi più peccatore. |
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però rettamente le divine Scritture dicono che Cristo colla | sua | morte salvò e giustificò realmente anche tutti gli antichi |
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del padrone, che trasportata a Dio viene a significare la | sua | santità, giacchè lo spirito di Cristo fa conoscere Dio |
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Non essendo adunque nell' uomo Iddio dominatore colla | sua | propria ed essenzial luce, il peccato si poteva dire ancora |
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dice S. Paolo, che quelle parole scritte di Abramo « che la | sua | fede gli fu riputata a giustizia« » non sono solamente |
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divino servizio. La legge evangelica, che è la morale nella | sua | più alta perfezione, riduce tutti i doveri alla carità di |
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Cristo: e però ogni cristiano, colla disposizione almeno di | sua | volontà, dee aver sacrificato sè stesso: [...OMISSIS...] . |
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l' uomo aveva questo spirito sacerdotale. La chiarezza di | sua | ragione gli mostrava che tutto doveva a Dio, e che in |
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servire e glorificare il suo Creatore si conteneva tutta la | sua | morale perfezione. La rettitudine di sua volontà, la grazia |
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conteneva tutta la sua morale perfezione. La rettitudine di | sua | volontà, la grazia che la confortava aggiungendole forze |
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il suo dovere, smarrì di vista il bene morale, cercando | sua | perfezione e sua grandezza nel fisico e nell' |
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smarrì di vista il bene morale, cercando sua perfezione e | sua | grandezza nel fisico e nell' intellettuale; allora ignorò |
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allora ignorò quanto doveva a Dio: e per riannodare la | sua | corrispondenza col Creatore, fu bisogno che intervenisse un |
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della umanità, al quale Iddio temperava quella | sua | amorevole provvidenza, onde conduceva l' uomo alla santità. |
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il condur l' uomo alla perfezione morale, diresse nella | sua | sapienza le operazioni di lei a seconda degli sviluppamenti |
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dell' uomo, per la quale non conosce che languidamente la | sua | relazione col Creatore, e lo stato di peccato pel quale ha |
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i vincoli che li stringeva fra loro e con esse, Iddio nella | sua | provvidenza separò Abramo dal rimanente del mondo, e in lui |
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del patto strettosi fra Dio ed Abramo. Ecco come narra la | sua | istituzione: [...OMISSIS...] . Questo Sacramento appartiene |
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[...OMISSIS...] . Questo Sacramento appartiene nella | sua | origine alla società familiare; e la parte circoncisa |
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sì partecipante dell' alleanza stretta da Dio col corpo di | sua | nazione. E però dal Sacramento de' Padri riceveva anch' |
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onorato e riconosciuto per Dio da Abramo e da tutta la | sua | discendenza (2). E Iddio all' incontro prometteva ad |
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prometteva ad Abramo, per dargli prova di suo potere e di | sua | bontà e così dar nuova materia a sua fede, 1 di farlo padre |
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di suo potere e di sua bontà e così dar nuova materia a | sua | fede, 1 di farlo padre di molte genti e di far da lui |
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da lui secondo la carne, ma quelle che partecipano della | sua | fede, credendo in ciò che ha creduto Abramo, e a tutte |
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significava adunque ricongiungersi al padre, e vivere della | sua | vita. Le anime de' giusti adunque nell' altra vita vivevano |
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tal fede e promessa degli Ebrei, Iddio prometteva da parte | sua | che ad essi soli avrebbe consegnate le sue divine |
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sè stesso incapace di venire a salute e sperando la salute | sua | da colui che l' avrebbe redento. Il primo patto era adunque |
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fiduciosamente in questo Redentore, e sperar da lui solo la | sua | salute. Acciocchè all' uomo ancora poco sviluppato nelle |
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Cristo, che venendo immolato placava Iddio nell' ora della | sua | giustizia, che è l' ora del passaggio dell' Angelo. Ora in |
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questo popolo di credere che da Dio dovea venire la | sua | salute mediante il Redentore e la passione di questo, in |
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servire in un modo speciale al divino culto, e Dio da parte | sua | prometteva a questa famiglia una special protezione, e di |
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famiglia una special protezione, e di essere egli stesso la | sua | porzione e la sua eredità (1). Della quale eredità il |
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protezione, e di essere egli stesso la sua porzione e la | sua | eredità (1). Della quale eredità il mantenimento temporale |
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La natura per ciò di una tal fede implicita nella | sua | parte soprannaturale o divina esigeva che il patto con Dio |
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il suo Verbo di carne umana, adempiendo così l' ultima | sua | promessa, la massima delle promesse, quella promessa a cui |
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. In questo gran fatto pertanto, in cui Iddio da parte | sua | liberava la sua fede agli uomini, conveniva che quasi |
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gran fatto pertanto, in cui Iddio da parte sua liberava la | sua | fede agli uomini, conveniva che quasi chiamando gli uomini |
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morale, nel quale egli era dedicato al culto divino per | sua | costituzione e lo conosceva senza bisogno di alcun patto |
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cosa è che il Verbo risplendente nell' anima vi imprime la | sua | forma o similitudine, e questa è quella luce secondo la |
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eziandio che la volontà ricalcitri e respinga da sè ogni | sua | benigna e santa influenza. E questa stabile e ferma |
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impressione del Verbo, come abbiam provato, egli deve aver | sua | sede nell' essenza o sostanza dell' anima nostra. Questa |
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anima, la qual riceve un lume nuovo, e in tanto giace nella | sua | essenza (5). Vero è, che la parola carattere nomina |
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uomo in conseguenza dell' impressione del Verbo nell' anima | sua | sia un effetto spontaneo e necessario di detta impressione |
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per natural conseguenza, ove l' uomo colla volontà | sua | non vi ponga ostacolo. Ma di questo dobbiamo parlare più |
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cioè nell' anima (1), la quale ragione ha tutta | sua | forza ove si tenga la sentenza nostra che egli giaccia |
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dare senza che la volontà ne venga piegata al bene dalla | sua | presenza, e questo è essenziale alla grazia, sicchè la |
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anima riceve la potenza degli atti soprannaturali, e colla | sua | sostanza è veramente nell' ordine soprannaturale, cioè |
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o segno pel quale Iddio gli riconosce essere della | sua | famiglia, perchè il Verbo innaturato in essi, per così |
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e dopo aver detto che le genti verranno e vedranno la | sua | gloria soggiunge: [...OMISSIS...] . Or questo segno è quel |
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stesso prende il possesso dell' anima, e mette in essa la | sua | fede, e l' anima così è nelle mani del Verbo consegnata. Or |
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in primo luogo il carattere in sè stesso, cioè nella | sua | qualità di carattere, e come tale l' abbiamo diffinito una |
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principalmente interiore s' immedesima, rispetto a questa | sua | principal parte, colla santità. Vedesi ancora nelle stesse |
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gli atti di culto viene dopo il carattere preso nella | sua | propria nozione. Per questo medesimo la grazia è chiamata |
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ove segnando la grazia, non valesse altresì di | sua | natura a produrla, perocchè i Sacramenti della nuova legge |
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è appunto Cristo congiunto immobilmente coll' uomo nella | sua | parte intellettiva, ne viene che gli Angeli debbano |
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carattere di Cristo ucciso, sulla cima dell' anima che è la | sua | parte intellettiva. E a conferma di ciò basti questo luogo |
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sopranomato il teologo per l' eccellente esattezza di | sua | dottrina: [...OMISSIS...] . Per la medesima ragione a me |
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impedisce la infusione della grazia dal carattere di natura | sua | promanante; però questi due Sacramenti non imprimono |
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l' Eucaristia è l' unione di Cristo all' uomo per via della | sua | umanità in forma di cibo. Sono i corpi che si congiungono, |
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degli uomini (3), ma parte altresì pel consiglio della | sua | sapientissima e ordinatissima volontà. Or circa trent' anni |
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quanto a dimostrare la grande verità, che dall' umanità | sua | sacratissima usciva la virtù santificante e comunicavasi |
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fatto altresì a determinare il momento, in cui alla volontà | sua | piaceva di lasciare uscir libera di suo corpo quella virtù, |
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che ha solo il carattere si potrebbe adunque dire aver in | sua | balìa la potenza di nascere soprannaturalmente, anzichè la |
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Cristo dipendevano gli effetti della virtù ineffabile della | sua | divina umanità; e che egli moderava e temperava questi |
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effetti ordinatissimamente secondo che esigeva la infinita | sua | sapienza. E questa sapienza richiese, che a' diversi stati |
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E questa sapienza richiese, che a' diversi stati della | sua | umanità egli riserbasse certi effetti; e però che certi |
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però che certi determinati doni e grazie provenissero dalla | sua | umanità ancora vivente in questo mondo, certi altri |
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vivente in questo mondo, certi altri scaturissero dalla | sua | morte; certi dal suo corpo risorto, e finalmente certi |
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dal suo corpo risorto, e finalmente certi dall' umanità | sua | già posta nell' altissimo trono de' cieli alla destra del |
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alla giustizia di Cristo senza farsi ancor menzione di | sua | morte. Prosegue l' Apostolo: « Ignorate forse, che tutti |
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[...OMISSIS...] . E dice alla similitudine della | sua | morte e della sua risurrezione. Perocchè tutto l' operare |
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. E dice alla similitudine della sua morte e della | sua | risurrezione. Perocchè tutto l' operare di Cristo tende mai |
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qual proprio effetto la piena vittoria dell' uomo sulla | sua | concupiscenza: per la qual vittoria l' uomo non pregia più |
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di Gesù Cristo sia stato istituito solamente dopo la | sua | risurrezione. Secondo noi il sommo uomo volgeva allora |
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il mio Spirito, onde viene al Battesimo dell' acqua ogni | sua | forza. Sì, dopo la Risurrezione gli Apostoli ricevettero, |
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comunicare della propria vita agli altri col merito della | sua | passione: l' ottenne per giustizia, e non per grazia. In |
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dalle grazie attuali e transeunti principalmente per la | sua | immanenza nell' uomo; perocchè essendo stabilmente dato |
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l' acqua sola non basta a salvarci; ma dovea ricevere la | sua | virtù dal sangue di Cristo, altrimenti sarebbe stata come |
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l' incorporazione con Cristo, e la partecipazione della | sua | grazia. E sebbene questo secondo sia il proprio ed |
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Battesimo ha quel limite che gli ha voluto p“r Cristo nella | sua | instituzione: limite che è determinato dallo stesso suo |
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un essere semplice, ma delle molte sue parti che formano la | sua | natura, una sola è quella che costituisce la base della sua |
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sua natura, una sola è quella che costituisce la base della | sua | personalità (1). L' effetto essenziale del Battesimo |
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santificano le altri parti dell' uomo stesso costituenti la | sua | natura. Mediante questi effetti successivi, che escono |
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Santo coll' unzione della Cresima (3). S. Urbano nella | sua | lettera decretale dice espressamente, che ciò che ci rende |
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a noi, non sofferiva però alcuna mutazione nella | sua | divina natura. Finalmente addurrò ancora S. Cipriano, il |
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figura. [...OMISSIS...] : parole che il Santo dice in una | sua | orazione sul Battesimo, dal quale trapassa a parlare della |
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dal Verbo, e venendoci dato dal Verbo pel merito della | sua | passione, assai ben convenìa che nell' atto che si riceveva |
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indivisa dall' unzione del crisma; non convengo però nella | sua | opinione che gli Apostoli conferissero il Sacramento colla |
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volontà non sia necessariamente connessa colla santità di | sua | natura; come pure il gaudio per quanto egli scaturisce |
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per quanto egli scaturisce dalle potenze minori non va di | sua | natura congiunto a que' due primi effetti; e però |
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Apostoli, immediati discepoli di Cristo e riceventi dalla | sua | bocca le parole della vita, avrebbero ricevuto |
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Battesimo quando anche al Battesimo non proviene la forza | sua | se non dalla parola del Verbo? (6) non sono chiamate parole |
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perchè l' avea santificato coll' aspetto suo e colla | sua | visita? E se appresso tutti i Teologi si conviene, che la |
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pagine nulla di nostro a quanto da lui medesimo e dalla | sua | chiesa noi abbiamo imparato. E prima mi si conceda di |
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dunque dire, che non mangerà più la pasqua prima della | sua | Risurrezione, nella quale Risurrezione la pasqua sarà |
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che un vino figurato sarà quello che berrà dopo la | sua | Resurrezione dovrebbe necessariamente intendersi che un |
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banchettasse continuamente, per così dire, avvivando della | sua | vita divina il pane ed il vino, e convertendolo tutto nelle |
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e de' più acuti e di tanta fede e venerazione, che in | sua | vecchiezza chiamavasi il Padre de' Padri (1). Questi nella |
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vecchiezza chiamavasi il Padre de' Padri (1). Questi nella | sua | celebre Catechesi si fa a cercare diligentemente, come il |
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virtù vivificatrice e le trasferisce all' operazione della | sua | carne« (2) » cioè dà loro l' atto o la natura della propria |
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che porge la sentenza nostra, con quelle che trae seco la | sua | contraria, le quali a me sembrano oltremodo più gravi. Il |
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di Cristo d' ugual natura alla nostra; ma ben anco la | sua | divinità per l' avveramento della sua profezia. In vero |
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ma ben anco la sua divinità per l' avveramento della | sua | profezia. In vero egli pare che in tali agapi, che Cristo |
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con essi se non dopo venuto il regno di Dio, cioè dopo la | sua | Risurrezione, ma che allora [avrebbe] banchettato in nuova |
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se Gesù Cristo glorioso incorpora a sè e comunica la vita | sua | alla sostanza del pane e del vino; dovrebbe la mole del suo |
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egli vuole, possa a tutto ciò ch' egli vuole accomunar la | sua | vita (1), e or ricevere crescimento, or il crescimento |
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egli con queste azioni e mutazioni o sofferisca, o perda di | sua | vita, di sua dignità, di sua beatitudine. Credo di più che |
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azioni e mutazioni o sofferisca, o perda di sua vita, di | sua | dignità, di sua beatitudine. Credo di più che come tutte le |
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o sofferisca, o perda di sua vita, di sua dignità, di | sua | beatitudine. Credo di più che come tutte le sue azioni, |
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Vergine, quello col quale Cristo fece tutte le azioni della | sua | vita privata, quello che fu battezzato da Giovanni, quello |
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di anni il corpo nostro o del tutto o certo nella massima | sua | parte si rifà e si rinnovella? e tuttavia è sempre il |
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delle particelle onde si compone un corpo non cangia la | sua | identità e la sua numerica unità; convien dire che il |
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onde si compone un corpo non cangia la sua identità e la | sua | numerica unità; convien dire che il fondamento dell' |
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della persona. La persona è incomunicabile per la | sua | diffinizione (1): ella allo stesso modo è immutabile almeno |
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(1): ella allo stesso modo è immutabile almeno nella | sua | radice. E qui si attenda bene, che quando noi facciamo |
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di Gesù Cristo conviene cercarla non altrove che nella | sua | divinità (1) sempre identica, a cui esso corpo appartiene |
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il corpo di Cristo in nascendo, in tutti i momenti della | sua | vita, nella morte, nel sepolcro. Si noti qui che io non |
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che prima di unirsi con lui erano morte, e cui la vita | sua | egli comunica. Or questa è legge della natura umana nella |
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di Cristo si mutarono, Se il corpo non si mutò mai dalla | sua | identità, Dunque l' identità di questo non è legata all' |
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sieno nè più nè meno quelle che ebbe nell' atto della | sua | Risurrezione, questo abbisogna di prova; e come voi mi |
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particelle al corpo glorioso non toglie punto nè poco la | sua | identità; nè impedisce che il corpo di Cristo nell' |
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gli viene aggiunto, il che egli anco depone senza alcuna | sua | pena o lesione, o diminuzione di sua integrità |
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depone senza alcuna sua pena o lesione, o diminuzione di | sua | integrità perfettissima. Egli è dunque certo e dimostrato |
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si attribuisce al modo di essere una parola che di natura | sua | va applicata all' essere stesso. In secondo luogo la parola |
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2. è ugualmente certo che se Iddio annichilasse un ente la | sua | azione non si limiterebbe nè finirebbe in questo solo |
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veduto nell' esterno dell' azione, nè può costituire la | sua | unicità o moltiplicità. Per queste ragioni S. Tommaso |
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è una bella e buona sostituzione: nè essa muta punto la | sua | natura, o che l' oggetto che si sottrae s' annichili, o |
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di un altro essere, che è indipendente al tutto per | sua | natura dal primo: quando all' opposto la cessazione di un |
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secondo lo stesso Bellarmino, dal conservare una | sua | creatura, e cessando dal conservarla la distruggerebbe in |
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altro caso si può accennare in cui Iddio distrugga una | sua | creatura cessando dal conservarne l' essere; egli di cui è |
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ripugnante dall' operare divino, che suol esercitare la | sua | possenza secondo certe stabili leggi, anche allorquando l' |
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Sacramento nel quale ha voluto sfoggiare i portenti della | sua | liberalità, l' infinita prodigalità, per così dire, de' |
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preteso di sfoggiare fino all' eccesso l' onnipotenza della | sua | virtù creatrice. E tutto ciò senza niun bisogno del mondo. |
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da lui creato, per cavargli gli accidenti quasi fossero una | sua | camicia, e vestirsene egli? non potea senza più, darsi a |
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il venerabile autore (1), il che basta per collocare la | sua | fede fuori d' ogni controversia. Ma quando si tratta poi di |
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non certo che si trasmuta in esso, ma bene lo rivestì colla | sua | divina vita ed onnipotente, che lo rapì a sè |
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ma bensì un' operazione colla quale Cristo colla | sua | divinità tocca e si unisce ed infonde nella sostanza del |
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da lui posseduta, ingrandirla tanto che il fa uscire di | sua | natura e non esser più quel ch' era prima (6): questa è |
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a perfetto stato di maturo sviluppo, ed alla natural | sua | fruttificazione. Continua ancora a parlare di quest' opera |
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nel Santissimo Sacramento è appunto il Figliuolo nella | sua | amabilità (2), sicchè esso si chiama il Sacramento dell' |
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in questo cibo si compiva la rivelazione dell' amabilità | sua | massima nell' ordine della fede. Questa amabilità poi del |
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solennemente sugli Apostoli comunichi sè medesimo nella | sua | forma massima, e come l' abbiam già detto, personale (1). |
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si serve come di strumento e di termine della ineffabile | sua | operazione. Come adunque Cristo ipostaticamente unito coll' |
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in egual modo egli comunica del suo spirito abitante nella | sua | umanità alla sostanza del pane, e l' assimila al suo corpo, |
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così unico il fatto della transustanziazione, quanto alla | sua | natura di transustanziazione, che esempio o similitudine |
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Laonde dall' avere il Bellarmino avuto ricorso alla | sua | conversione adduttiva per ispiegare la transustanziazione, |
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non è più. 2. Che la cosa in cui si converte non perda la | sua | identità ma rimanga perfettamente quella di prima. 3. |
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in sè l' altro essere, se non supponendo che l' unità | sua | sia un' unità complessa, cioè risultante di più parti, le |
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che« l' essenza del corpo umano« non consista nella | sua | azione al di fuori, ma nella sua congiunzione individua |
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umano« non consista nella sua azione al di fuori, ma nella | sua | congiunzione individua collo spirito da cui è informato, e |
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che di lui fa Cristo, e questo è il fondamento della | sua | verità e realità. Laonde que' filosofi che definirono il |
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de' quali sia estesa, e nell' altro no, senza che perda la | sua | identità. Che se poi si pone sotto le specie del pane e la |
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nostro fondamentale, col produrre qualche moto nella | sua | materia. Or qui è evidente la distinzione essenziale fra l' |
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il senso degli altri uomini: questo corpo avrebbe tutta la | sua | estensione soggettiva, e tuttavia avrebbe perduta la |
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corpo al quale era unito (1). Or sebbene un corpo perda la | sua | estensione oggettiva [estrasoggettiva] cioè rattenga l' |
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L' uomo in una parola ristretto alle forze della | sua | mente e dalla grazia non sollevato più su, è agevolmente |
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questi oggimai cesserebbe dall' esser campione della | sua | Scuola; perocchè ognuna delle Scuole cattoliche egualmente |
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che fa la propria ragione, e lo svolgimento impensato della | sua | attività è tale che lo inebbria di sè stesso: allora crede |
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di castigo. Insegnava che niuna azione è buona o rea di | sua | natura, e che si salvavano gli uomini solamente per la |
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[...OMISSIS...] Tale è la teoria manichea portata alla | sua | perfezione. Questa dottrina fu sempre condannata dalla |
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sostanza, ma solo un' accidentale privazione, e che la | sua | possibilità giace nella limitazione inerente alle creature |
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un accidente della natura che riman priva di ciò che alla | sua | interezza è richiesto. Di che si spiega come il trovato |
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così l' errore opposto, del Pelagianismo, ridotto alla | sua | ultima espressione, consiste nell' attribuire tutto il bene |
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possa venir affetta dal male morale senza che non solo la | sua | volontà, ma la sua libera volontà vi incorra, sicchè |
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dal male morale senza che non solo la sua volontà, ma la | sua | libera volontà vi incorra, sicchè dipende interamente dalla |
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generazione; non entrando nell' uomo il peccato che per la | sua | libera volontà; e quindi non potea nascer l' uomo infetto |
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uomo stesso, altro non è che Iddio stesso che comunica la | sua | grazia anco a quelli che non sono pervenuti ancora al |
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moralità buona o rea d' un individuo umano ha per causa la | sua | libera volontà, fuor della quale non vi ha altra causa che |
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prese nè complessivamente irresistibili; ma l' uomo colla | sua | libera volontà può vincerle tutte e conservare la |
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buona o rea dell' uomo non avesse altra causa che la | sua | libertà, non sarebbe mai soggetto alla necessità del male |
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Giacchè chi è sollecitato al male da altra causa che dalla | sua | libertà, dee riconoscere una forza traente al male; e |
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In quarto luogo, se dal solo merito, effetto della libertà | sua | naturale, procede, che Iddio comunichi la sua grazia all' |
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della libertà sua naturale, procede, che Iddio comunichi la | sua | grazia all' uomo, come accade poi che nella Scrittura si |
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de' meriti dell' anima di Cristo precedentemente alla | sua | Incarnazione; errore che la mente d' Origene conseguente a |
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del peccato originale propagato ne' posteri, di poi della | sua | natura, in terzo luogo delle sue conseguenze, e finalmente |
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furono una conseguenza degli errori professati intorno alla | sua | origine e propagazione, o anche viceversa; e così del pari |
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che la commise, ma ancora sui suoi figliuoli, poichè colla | sua | disubbidienza Adamo perdette la santità e la giustizia |
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al corpo quanto per riguardo all' anima; così pure in noi | sua | propaggine, insieme colle penalità del corpo, trapassò lo |
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che è morte dell' anima. Laonde questo peccato, uno nella | sua | origine, trasfuso nei posteri divenne proprio di ciascun |
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il divino comandamento, e così col peccato della | sua | disubbidienza incorso nell' ira di Dio, su di ciò non v' |
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esempio, il Pelagianismo in tal modo, che lasci poi nella | sua | dottrina le radici del Giansenismo: e viceversa dovrà ben |
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dell' uomo nasce dalla doppia attività di cui è fornita la | sua | volontà, secondo la qual doppia attività ella agisce in due |
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a una cosa piuttosto che ad un' altra dalle leggi di | sua | natura (1). 19. Di qui nascono due diverse abitudini o |
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atto con un movimento finale , quando termina e riposa la | sua | azione nell' oggetto e subordina al detto oggetto tutti gli |
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verso un oggetto, ma non si acquieta nè finisce in esso la | sua | azione; non lo prende a suo fine ultimo e assoluto, nè lo |
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nella natura, ritenendo la persona tutta intatta la | sua | purità e attività e indipendenza. Vero è che ogni passione |
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ella si acquieta in esso come in suo fine per un atto di | sua | libera volontà (N. precedente). Nell' uno e nell' altro |
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poichè altro è esser proprio d' una persona come una | sua | azione libera, ed altro esser proprio della persona come |
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libera, ed altro esser proprio della persona come una | sua | passione, nella quale la persona non mette del suo se non |
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suo se non l' atto spontaneo del cedere e abbandonare la | sua | attività propria nell' oggetto della passione o dell' |
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ne' bambini. Che cosa è dunque il peccato? in che giace la | sua | essenza? « Il peccato » (parliamo sempre nell' ordine delle |
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(1), » poichè l' uomo è morto spiritualmente, quando la | sua | volontà è così atteggiata che lo priva del suo fine, nel |
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una causa libera acciocchè il peccato esista nella | sua | essenza, già esistendo, non è necessario alla sua essenza, |
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nella sua essenza, già esistendo, non è necessario alla | sua | essenza, che questa causa libera sia sempre l' identica |
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e quindi perdita del fine dell' uomo, in cui sta la | sua | vita. Per riguardo poi alla maniera di parlare delle |
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ma vogliono dire, che questa forma permanente trasse la | sua | esistenza dall' atto liberamente peccaminoso, e però a |
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la definizione data si può discernere il peccato nella | sua | propria ragione ed essenza dai concetti a lui affini, e |
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darsi in un umano individuo vero peccato senza un atto di | sua | propria libera volontà; i Giansenisti all' incontro |
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sentenza di Giansenio (1), o il non farsi dal bambino colla | sua | volontà alcuna opposizione alla concupiscenza « eo quod non |
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demerito di una persona potesse esistere senza opera della | sua | libera volontà. 31. Ritenendo dunque noi fermamente colla |
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come quella che suppone che il peccato originale abbia per | sua | causa la volontà di chi lo riceve, giacchè nessuno si può |
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esso non è colpa di colui che lo subisce, perchè se fosse | sua | colpa non potrebbe esser tolto senza che egli se ne |
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(tolto il quale non è più la colpa perchè le è tolta ogni | sua | materia) e non solamente come colpa: cioè esso viene tolto |
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come colpa: cioè esso viene tolto via da noi nella | sua | ragione di peccato, da Adamo poi, personalmente |
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considerato, venne tolto via immediatamente nella | sua | ragione di colpa, ossia di peccato colpevole, per la fede |
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riconosce ne' bambini un peccato formale considerato nella | sua | entità senza uscire dal bambino stesso, e però senza che |
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dal bambino stesso, e però senza che entri, in questa | sua | entità che ha nel bambino, alcuna libera volontà, dall' |
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con ciò il pelagianesimo, ma sottraeva anche il peso della | sua | autorità ai futuri Giansenisti, giacchè mentre egli |
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il peccato originale ne' bambini, in sè stesso, nella | sua | entità propria come puro peccato, cioè come una deviazione |
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è più di numero, benchè uno di specie, avendo ciascuno la | sua | propria corruzione e macchia, che è non è quella di un |
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santo Dottore, data la definizione del peccato in tutta la | sua | generalità, si fa a distinguere le due specie di peccato |
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ma non ha il dominio del suo atto, e non può colla libera | sua | volontà evitarlo. Dunque non gli può essere imputato, e |
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evitarlo. Dunque non gli può essere imputato, e però non è | sua | colpa, ma solo peccato, secondo l' Angelico. Quindi per |
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il peccato in tutti gli agenti, perchè non è altro nella | sua | definizione generalissima che un atto che tendendo ad un |
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seco stesso e coi principii più inconcussi della | sua | dottrina, ma lo fa diventare di più Giansenista, giacchè i |
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e a demerito, o perchè egli lo ricevè senza impugnare colla | sua | volontà, come disse Baio, o perchè basti a costituire la |
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un vero peccato che egli non ha commesso con alcun atto di | sua | libera volontà, il che non si potrebbe loro dimostrare se |
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Chiesa, non possono stare in un individuo senza che la | sua | libera volontà ne sia la causa (e dire il contrario sarebbe |
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però questa, ci può essere in una persona, senz' opera di | sua | libera volontà, ma per naturale generazione, e che così |
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leggi civili accordano al tutore il potere di abusare della | sua | autorità a danno del pupillo: e però l' autorità tutoria |
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forse congetturare da certi segni, che dimostrano quella | sua | mala disposizione , e quindi si potrà in qualche modo, dire |
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quando, se Iddio potesse fare un contratto simile, per la | sua | infinita bontà, non potrebbe farlo che a loro favore e |
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fosse stato ignoto l' abuso che Adamo avrebbe fatto della | sua | libertà; ancora rimarrebbe che lo stato di giustizia o d' |
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che avrebbe peccato. Avendo dunque Adamo perduta colla | sua | disubbidienza la grazia, i suoi discendenti, benchè non |
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che un bambino che ancora non ha posto alcun atto di | sua | libera volontà, deva avere in sè un vero peccato che lo |
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ma nè pure c' è la minima difficoltà: e il modo della | sua | propagazione è tanto piano che non può nè manco essere |
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stabilì tutta l' economia del governo dell' umanità e della | sua | salute. Iddio adunque sapea di certo che Adamo avrebbe |
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positivo tutti i discendenti peccatori, privandoli della | sua | grazia, e attribuendo a questa privazione, secondo tal |
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dico già un decreto efficace che influisce e cangia colla | sua | operazione le cose, ma un decreto che lascia la cosa qual' |
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pel buon volere di chi decreta che sia un' altra, quando la | sua | natura non diviene un' altra. Così nell' uomo creato nell' |
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che il bambino per sè innocente diventi un oggetto della | sua | ira e della sua indegnazione, degno di eterna condanna, |
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per sè innocente diventi un oggetto della sua ira e della | sua | indegnazione, degno di eterna condanna, morto dell' anima, |
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ora perchè la detta grazia non è per lui cosa estranea alla | sua | natura, ma dovutagli; ora perchè costituisce un' avversione |
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ne' bambini, il peccato de' quali è uno solo nella | sua | origine con quel di Adamo, e della stessa specie del |
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Adamo si sia demeritata la grazia, questo è chiaro per la | sua | prevaricazione, e però che Iddio l' abbia punito col |
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e però che Iddio l' abbia punito col privarlo della | sua | grazia, questa è necessità e patente giustizia. Ma questa |
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quando manca ad un subbietto ciò che dovrebbe avere per | sua | propria natura. « Carentia formae in subiecto apto nato . » |
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i nostri teologi sostengono che al bambino che nasce, per | sua | natura, niente manca, perchè gode della natura umana senza |
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poichè esser« nato ad avere«, vuol dire che è atto per | sua | natura ad avere. Ma i nostri teologi dicono:« Questo è vero |
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a nessuno. Nè pure il proposito che fece Iddio di dare la | sua | grazia al genere umano, costituisce in questo un diritto di |
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e disegno misericordioso di Dio, non cangia natura alla | sua | grazia, rimanendo grazia, e non debito, nè mercede. Ciò |
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dunque al presente l' uomo nasce senza alcuna ferita nella | sua | natura, e talora dando la taccia di eretici a quelli che |
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questa è una di quelle proposizioni di cui S. Pio V nella | sua | Bolla dice, che « aliquo pacto sustineri possunt, » benchè |
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moralità ed un peccato distinto dalla colpa, che non alla | sua | volontà, ma alla stessa natura può, senza alcun assurdo, |
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la sostanza di quella moralità; l' altra dipendente dalla | sua | propria libera elezione, per la quale essa stessa tra i |
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e perfettissimamente in Dio, dove l' oggetto della | sua | volontà non solo gli è essenziale e uguale e immutabile in |
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la santità sussistente: dove si vede, che la moralità nella | sua | prima sede, e nel suo primo fonte, e nella sua perfezione |
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nella sua prima sede, e nel suo primo fonte, e nella | sua | perfezione essenziale , è una natura sussistente (la quale |
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anteriore a questa e principio di questa, giacente nella | sua | natura morale, l' obbiezione de' Pelagiani contro il |
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solo ne' suoi accidenti, e non in ciò che costituisce la | sua | essenza. Ora tal è la limitazione di ogni natura creata |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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della sola natura morale), che ella sia corruttibile nella | sua | parte accidentale: i Manichei all' incontro pretendevano, |
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ci fosse una natura che non fosse già corruttibile nella | sua | parte accidentale, ma fosse mala per sè nella sua stessa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nella sua parte accidentale, ma fosse mala per sè nella | sua | stessa essenza: [...OMISSIS...] . 65. b ) Essendo la natura |
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l' uomo col suo libero arbitrio, peccando, la guastò nella | sua | parte accidentale e mutabile; che Iddio fu l' autore della |
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è quel modo che ne costituisce l' ultima e più elevata | sua | attualità, che unifica e contiene sotto di sè tutto il |
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di lavoro, sia concentrata nello Stato; lo Stato assegni la | sua | parte di lavoro, a ciascuno; lo Stato assegni a ciascuno |
Doveri dell'uomo -
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l'idea di far che ciascuno debba compiere alla volta | sua | un certo ammontar di lavoro in ogni ramo di utile attività: |
Doveri dell'uomo -
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In queste parole abbiamo lo scopo dello Stato; abbiamo la | sua | origine prossima, e con essa quella delle diverse forme del |
Questioni politico religiose -
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semplicissima, che l' effetto non può essere maggiore della | sua | causa, e niuno può dare quello che non ha [...OMISSIS...] |
Questioni politico religiose -
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per definire fino a qual limite si possa estendere la | sua | massima e totale potestà, ritorniamo alla questione che ci |
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e nel suo ragionare si mantiene coerente ai principii della | sua | fede. Qual è dunque il concetto che un cattolico, secondo |
Questioni politico religiose -
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Qual è dunque il concetto che un cattolico, secondo la | sua | fede, ha e deve avere della Chiesa di Gesù Cristo? Un |
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Un cattolico crede come dogma, che Gesù Cristo, fondando la | sua | Chiesa, le ha dato un' autorità suprema di ammaestrare |
Questioni politico religiose -
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ha imposto a tutti gli uomini il dovere di ascoltare la | sua | Chiesa, e di uniformarsi e sottomettersi alle sue decisioni |
Questioni politico religiose -
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religioso e morale, e che si rende colpevole e macchia la | sua | coscienza, ogni qualvolta ricusa di soddisfare a questa |
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in egual modo dipendente da essa; e tutta la | sua | autorità, sotto questo rispetto, non è assoluta, né |
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e l' umana famiglia essere di nuovo raccolta dalla | sua | dispersione sotto un padre comune, Iddio (4). Un' altra |
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un infedele, o un cristiano che ha del tutto perduto la | sua | fede, non troverà nessuna difficoltà ad approvare il |
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senza peccato », allora, pronunciando la Chiesa in cosa di | sua | competenza, né un uomo particolare, né una congregazione d' |
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ad aver cura dei riti religiosi, e non credeva di | sua | spettanza tutto ciò che eccedesse le pratiche religiose e |
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superstizioni, Gesù Cristo pose per fondamento della | sua | la verità, la giustizia, la rettitudine in ogni cosa, l' |
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specie di perfezione morale. Quindi egli doveva dare alla | sua | Chiesa, come effettivamente le diede, un potere che s' |
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E la Chiesa ha ed ha sempre avuta la coscienza di questa | sua | autorità maravigliosa, e l' ha sempre e verso tutti |
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privata. E` dunque il governo civile, per la natura della | sua | istituzione e per il suo fine, obbligato a difendere |
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preventivi e repressivi, tutti i diritti di quelli che alla | sua | autorità si sottomettono per essere ben governati. Ed è |
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Ed è naturale, che se il governo civile manca a questa | sua | obbligazione, e rimangono i diritti indifesi, ritorni ad |
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verso la barbarie, e la società civile, turbata, verso la | sua | dissoluzione, come avveniva sovente nel medio evo, quando |
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c' è dubbio alcuno, che ogni Stato, grande o piccolo, ha la | sua | Autonomia. Perché dunque ci proponiamo noi una questione |
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regolato né moderato da cosa alcuna: tutto si riduce alla | sua | volontà: [...OMISSIS...] Ora che cosa è una volontà, che |
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Poiché da qual' altra cosa ripeterà un tal potere la | sua | regola? Donde prenderà la moderazione, la misura, l' ordine |
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ciò, che si parlasse dell' onnipotenza dello Stato, della | sua | assoluta indipendenza, della sua Autonomia! Ora voi non |
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dello Stato, della sua assoluta indipendenza, della | sua | Autonomia! Ora voi non sentite solamente l' eco di una |
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che esso non è tuttavia un sistema tirannico avente a sola | sua | base l' arbitrio del legislatore civile. Non è dunque |
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così si riduce l' uomo ad uno stato brutale, spoglio della | sua | propria dignità, che dalla sola morale procede e dalla sua |
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sua propria dignità, che dalla sola morale procede e dalla | sua | relazione con le cose eterne e divine. Laonde niun uomo |
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per certo che professa la Cattolica Religione, può dare la | sua | adesione ad un tale sistema, e non anzi pienamente |
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Stato. Lo Stato, come qualsiasi umano individuo, in ogni | sua | operazione, come abbiamo già detto, deve proporsi, prima di |
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e la moralità, l' altra l' utilità. Questa seconda è di | sua | natura subordinata alla prima. Lo Stato, come qualunque |
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divina, qual è quella istituita da Gesù Cristo nella | sua | Chiesa; l' utile poi, essendo cosa umana, può essere |
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abbracciano queste parole, un' altra legge anteriore alla | sua | e un' altra autorità, che è quella di Cristo e della sua |
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sua e un' altra autorità, che è quella di Cristo e della | sua | Chiesa. Se voi dite che questa dottrina è del medio evo, |
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di tutti i tempi; perché la dottrina di Gesù Cristo e della | sua | Chiesa è immutabile, e durerà sino alla fine del mondo; vi |
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assistenza; e poi facendo entrare le nazioni nella | sua | Chiesa, le accolse a questa condizione, che i loro |
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se nel bel mezzo di essi non ci fosse il sole, che con la | sua | attrazione ne determinasse loro il corso, e nel debito |
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quando ha detto: « « Cercate prima il regno di Dio e la | sua | giustizia, e tutte queste cose vi saranno aggiunte » (2). » |
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politico. Allora essa non si presenta più ai popoli nella | sua | augusta maestà di religione e nella sua imparzialità e |
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più ai popoli nella sua augusta maestà di religione e nella | sua | imparzialità e quasi impassibilità di giudice del bene e |
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intorno al quale egli non è giudice competente, perde la | sua | naturale libertà e s' espone al pericolo di commettere |
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richiede che l' uno e l' altro potere conservi la | sua | libertà di operare dentro la propria giurisdizione, e però |
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la prima associa e organizza l' umanità relativamente alla | sua | perfezione morale. Ma l' umanità composta di spirito e di |
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limitati. E non di meno la Chiesa di Gesù Cristo nella | sua | magnifica universalità ed unità, onde riceve il nome di |
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qualche modo di quella dignità che viene alla Chiesa dalla | sua | divina origine. Che se taluno sfugge ribelle, almeno per |
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all' ignoranza che non lo intende o non lo abbraccia nella | sua | pienezza. Tale è indubbiamente la dottrina del |
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della società che gli è commessa, e che egli sacrifica alla | sua | irreligiosa passione. Il legislatore di questa scuola sta |
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ad esso quello che al popolo è ancor più caro, la | sua | religione ». Cotesti legislatori adunque sono sleali: |
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progresso dell' empietà. La questione dunque svela così la | sua | indole: non si tratta più di sapere se la legge civile |
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si dilegua, tostoché si considera la legge civile nella | sua | integrità, e fornita di tutti i suoi elementi essenziali. |
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si considera che la Religione Cristiana Cattolica per la | sua | stessa essenza non si restringe già alle cose interne e |
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Per questo fra l' altre cose, Gesù Cristo ha riservato alla | sua | propria autorità il vincolo che stringe la società |
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Infatti il governo civile mancherebbe al fine della | sua | istituzione, se interdicesse a se stesso la facoltà di fare |
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gli assegna il diritto: poiché verrebbero a sottrarre alla | sua | potestà non solo le cose riguardanti la religione, ma anche |
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calma per intendere che il governo civile, secondo la | sua | istituzione e il suo proprio vantaggio, è obbligato a far |
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ai propri doveri religiosi e agli spontanei movimenti della | sua | pietà, senza che per questo motivo venga a patire molestia |
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piemontese. Che anzi, se ci fu mai legge che fino dalla | sua | origine portasse con sé i caratteri storici dello spirito |
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crede d' essere sicuro del fatto suo, svela senza pudore la | sua | faccia: seguitiamolo ne' suoi passi a quel tempo e in |
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secoli aveva insegnato la Religione Cattolica: secondo la | sua | parola, che è parola di verità, il matrimonio non fu mai e |
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de' funestissimi effetti di questo nuovo matrimonio di | sua | invenzione, si va ogni dì più convincendo del suo antico |
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stranamente falsata, ed è pur necessario restituirle la | sua | vera forma, che non può essere altra che questa: Si ricerca |
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un atto qualunque non proibito dalle leggi, che emani dalla | sua | fede religiosa », egli è evidente, che non ci può essere |
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di coscienza, e che perciò la legge civile è sempre, per | sua | propria essenza, liberalissima. A valutar bene a solo colpo |
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atto qualunque non proibito dalle leggi, che emanasse dalla | sua | fede religiosa ». E` vero che i cristiani non potevano fare |
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né impedito a fare un atto qualunque che emani dalla | sua | fede religiosa, con la restrizione che questo atto non sia |
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un modo così assurdo. Poiché, riducendo, la questione alla | sua | generalità, noi domandiamo loro: si devono o non si devono |
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scheggia, né manco un atomo. Infatti la Religione, per la | sua | propria essenza, o è tutto o è nulla: i cattolici lo |
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bene. All' incontro la Religione Cattolica è di natura | sua | così inflessibile, sapete voi perché? perché è divina. |
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s' appoggia la dignità e la nobiltà del vivere umano e la | sua | viltà e ignobilità. Il nostro discorso adunque non può |
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lo accordiamo, ma neghiamo che il governo civile abbia alla | sua | volta il diritto d' impedire l' operar vizioso e immorale; |
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del governo ha i suoi limiti, determinati dal fine della | sua | istituzione, e che la sua autorità a cagione di questi |
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determinati dal fine della sua istituzione, e che la | sua | autorità a cagione di questi limiti non può arrivare fino |
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consegue che anche il governo civile, non possa prendere a | sua | direzione altra norma o regola, che la sola utilità. L' |
Questioni politico religiose -
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generale che perdesse una battaglia, benché senza la menoma | sua | colpa. Le vite dunque e le sostanze de' cittadini, ammessa |
Questioni politico religiose -
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umana. Per compenso questo governo tirannico potrà essere a | sua | voglia licenzioso, purché da' suoi calcoli utilitari |
Questioni politico religiose -
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altro scrittore italiano, di nuovo lo rimettesse sulla | sua | base naturale ed eterna, rovesciata da sensisti e da quello |
Questioni politico religiose -
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più volte al giorno, e che non sia sì persuaso della | sua | verità che non rispondesse colle risa a chi mostrasse di |
Gioberti e il panteismo -
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cose sue alle procelle del mare; ma tranquillissimo nella | sua | casa o nel suo casolare, o anche a cielo sereno, si |
Gioberti e il panteismo -
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a cielo sereno, si riputerebbe ricchissimo in poco d' ora a | sua | voglia, ripensando tutti i tesori possibili e facendoli |
Gioberti e il panteismo -
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e del reale, che non ha la menoma colpa al mondo della | sua | confusione. Colui dunque che filosofando è pervenuto a tal |
Gioberti e il panteismo -
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di sue ricerche! Questi non sarà mai soddisfatto, colpa la | sua | presunzione. Voi sapete il detto del Montaigne, che « « l' |
Gioberti e il panteismo -
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colori prismatici, o le loro tinte, non il marmo nella | sua | lucidezza; ma cerca ciò che queste materie reali esprimono; |
Gioberti e il panteismo -
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sia venuta al reale, come da tipo o causa esemplare, la | sua | perfezione. E ciò non meno dell' opere della natura che |
Gioberti e il panteismo -
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onde il gentil Filosofo fiorentino dalla bellezza della | sua | donna argomentava all' altezza di quella mente divina in |
Gioberti e il panteismo -
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2 che il reale ha una dipendenza dall' ideale, come da una | sua | causa, cioè dal suo tipo od esemplare, senza del quale il |
Gioberti e il panteismo -
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uomo ideale, il tipo d' un uomo, un uomo contemplato nella | sua | possibilità. Or non ripugna egli a dire, che la mente sia |
Gioberti e il panteismo -
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egli a dire, che la mente sia un uomo contemplato nella | sua | possibilità, sia un uomo possibile? Anzi ella è reale, per |
Gioberti e il panteismo -
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essa non è l' uomo possibile. Quando l' artista forma nella | sua | mente un disegno, che poi eseguisce al di fuori colla |
Gioberti e il panteismo -
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materia, si dirà egli che abbia eseguito al di fuori la | sua | mente? La mente dell' artista non si può eseguire al di |
Gioberti e il panteismo -
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ed altro è il movimento che egli dà alle zolle colla | sua | zappa, e così dicasi di tutti gli atti. Ma vediamo un po' |
Gioberti e il panteismo -
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l' inventore del battello a vapore l' ebbe composto nella | sua | mente, non solo potè eseguirlo egli stesso, ma potè darne |
Gioberti e il panteismo -
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eseguire da' lavoratori. Ora potea egli dare ad altri la | sua | stessa mente che ha inventato il battello, e farla loro |
Gioberti e il panteismo -
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a vapore. L' idea dunque d' una cosa ha questa speciale | sua | qualità di poter essere eseguita replicatamente quanto si |
Gioberti e il panteismo -
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che l' inventore del battello a vapore avesse, mediante la | sua | idea, popolati i mari e i fiumi di battelli a vapore, egli |
Gioberti e il panteismo -
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d' altri esseri che operano su di lui, parte in virtù della | sua | propria spontaneità: insomma anche lo spirito reale è |
Gioberti e il panteismo -
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in un' altra, altro non fa la mente che trasportare la | sua | attenzione da un' idea ad un' altra, ma a condizione di |
Gioberti e il panteismo -
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qualsivoglia idea, qualsivoglia ente e contemplatelo nella | sua | possibilità. Voi vi accorgerete a non dubitare, che questo |
Gioberti e il panteismo -
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ed impassibile. Dunque l' essere ideale è di natura | sua | eterno , e non può soggiacere alla legge del tempo; che non |
Gioberti e il panteismo -
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è un' entità da esso distinta. Dunque il reale, secondo la | sua | propria essenza, esiste senza cognizione, e questa nè lo |
Gioberti e il panteismo -
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No per certo; dunque quell' idea non ebbe bisogno della | sua | corrispondente realità per isplendere nella mente al |
Gioberti e il panteismo -
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esistono tutte le idee; e basta che la mente le rivolga la | sua | attenzione perchè la vegga. Egli non potrebbe mica |
Gioberti e il panteismo -
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i pregi loro e i difetti, se non possedesse già prima nella | sua | mente una regola diversa da tali idee, secondo cui portar |
Gioberti e il panteismo -
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mentale dell' opera sua, se egli già prima l' avesse nella | sua | mente e con un solo sguardo il potesse intuire. - Il dir |
Gioberti e il panteismo -
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la mente che viene ammaestrata ed esercitata a dirigere la | sua | intuizione più tosto ad un' idea che ad un' altra, non |
Gioberti e il panteismo -
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non si conosce, dunque la cognizione di lui è fuori della | sua | essenza. Se l' essenza del reale non ha la cognizione, |
Gioberti e il panteismo -
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ha fatto altro che render l' uomo atto a contemplarla colla | sua | mente, eccitandolo, dirigendolo, determinandolo. Ma per |
Gioberti e il panteismo -
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che il reale sarebbe essenzialmente conoscibile. Ma la | sua | conoscibilità, la sua idea, sarebbe forse per questo lo |
Gioberti e il panteismo -
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essenzialmente conoscibile. Ma la sua conoscibilità, la | sua | idea, sarebbe forse per questo lo stesso che la sua |
Gioberti e il panteismo -
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la sua idea, sarebbe forse per questo lo stesso che la | sua | realità? Non ancora; chè il reale rimarrebbe sempre il |
Gioberti e il panteismo -
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qui trovato che un carattere negativo, la mancanza di luce | sua | propria e, per così dire, l' opacità. Qui dunque si |
Gioberti e il panteismo -
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l' essere ideale, appunto perchè questo è intelligibile per | sua | essenza, e quello all' opposto per il lume di questo. |
Gioberti e il panteismo -
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l' ente ideale. Se dunque l' intuizione dell' ideale ha per | sua | propria natura che dall' oggetto intuito s' escluda il |
Gioberti e il panteismo -
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Non d' altro che dell' idea di esso che possiede nella | sua | mente. Dunque il reale si conosce per l' ideale, benchè |
Gioberti e il panteismo -
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medesimo oggetto ridotto all' atto non aggiunge nulla alla | sua | cognizione. Infatti, se il medico, per tenerci all' esempio |
Gioberti e il panteismo -
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essere scopo dell' intuizione . Converrà dunque che la | sua | cognizione si acquisti per tutt' altro modo; vi dovrà |
Gioberti e il panteismo -
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conosce il reale; non la osservano dico, perchè di natura | sua | è sempre congiunta indivisibilmente alla cognizione dell' |
Gioberti e il panteismo -
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nostro proprio sentimento noi possiam riscontrarlo nella | sua | essenza, ed intendere che è l' ente stesso di prima che noi |
Gioberti e il panteismo -
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quale è passato ad un nuovo suo atto, ad un atto che nella | sua | stessa essenza si conosce. Poniamo ben l' attenzione all' |
Gioberti e il panteismo -
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nel suo modo ideale. Infatti la percezione del reale ha una | sua | unità, se ella si considera come procedente dall' unità |
Gioberti e il panteismo -
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Lo spirito unico si riferisce all' essere unico: la duplice | sua | potenza si riferisce al duplice modo dell' essere. L' una e |
Gioberti e il panteismo -
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può desiderare quant' egli voglia, può fare degli sforzi a | sua | possa; ma l' idea del colore non se la procaccierà, perchè |
Gioberti e il panteismo -
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cosa, ma in un modo diverso , in un modo ideale, nella | sua | possibilità. Dunque l' idea dell' albero, del bruto, dell' |
Gioberti e il panteismo -
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si parla non fosse che meramente sensitivo, finirebbe ogni | sua | operazione nel senso dell' albero, del bruto, o dell' uomo, |
Gioberti e il panteismo -
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, ma quella realità che nell' idea ha il suo tipo, la | sua | conoscenza, la sua intelligibilità: perocchè certo che non |
Gioberti e il panteismo -
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che nell' idea ha il suo tipo, la sua conoscenza, la | sua | intelligibilità: perocchè certo che non si potrebbe |
Gioberti e il panteismo -
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oltre questo; riceve dunque da questo i suoi limiti, la | sua | determinazione. Ma se l' esistenza che lo spirito afferma |
Gioberti e il panteismo -
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l' essere reale se non avendo già nella mente l' idea | sua | propria determinata; non potremmo affermarlo colla sola |
Gioberti e il panteismo -
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tuttavia non l' applichiamo già al reale in tutta la | sua | estensione e infinità, non la predichiamo tutta del reale, |
Gioberti e il panteismo -
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tornano a caderci nel sentimento, senza però che cangi la | sua | natura, rimanendosi sempre ed ugualmente porzione, se così |
Gioberti e il panteismo -
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concepiamo la divisione della materia se non mediante la | sua | composizione e moltiplicità, di modo che qualora |
Gioberti e il panteismo -
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è la mente nostra, il nostro spirito che accoppia nella | sua | unità il reale coll' ideale corrispondente. Accoppiare l' |
Gioberti e il panteismo -
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che consista la determinazione dell' essere universale e la | sua | limitazione. Infatti da ciò che dicevamo risulta |
Gioberti e il panteismo -
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osserva il rapporto e nell' essere universale fissa colla | sua | attenzione que' punti di essere che s' identificano col |
Gioberti e il panteismo -
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bella e trovata - . Ella non differisce dunque nella | sua | essenza dall' idea dell' essere universale; è quella stessa |
Gioberti e il panteismo -
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particolare e sensibile non abbisogna di tutta la luce | sua | proria, ma dirò così di un solo raggio; è limitazione |
Gioberti e il panteismo -
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nelle menti nostre l' idea speciale, quest' idea dee la | sua | origine ad un' altra affermazione precedente che applicò |
Gioberti e il panteismo -
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di tutte nella mente risplende. Se l' idea speciale dee la | sua | origine alla prima affermazione che abbiamo fatto di un |
Gioberti e il panteismo -
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dall' atto della mente sono i suoi limiti, il suo modo, la | sua | determinazione. E tutto ciò conferma vie meglio quello che |
Gioberti e il panteismo -
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che la realità esterna cade nel nostro sentimento colla | sua | azione, immutando appunto il nostro abituale sentimento con |
Gioberti e il panteismo -
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la realità si conosce prima nell' idea, cioè si conosce la | sua | essenza, ma non si sa colla sola idea, se questa essenza |
Gioberti e il panteismo -
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questa persuasione, questo stato dell' animo , di natura | sua | si conserva come tutte le altre persuasioni, come tutti gli |
Gioberti e il panteismo -
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chiama Gio. Stefani senza che ricordiamo menomamente nè la | sua | fisonomia, nè la sua statura, nè il suo vestito. Qui non |
Gioberti e il panteismo -
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senza che ricordiamo menomamente nè la sua fisonomia, nè la | sua | statura, nè il suo vestito. Qui non solo ci resta la |
Gioberti e il panteismo -
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cosa percepita, io posso conservare la cognizione della | sua | sussistenza, perchè dura in me l' effetto di quel sì che ho |
Gioberti e il panteismo -
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del reale come reale. Ora questo modo del reale, questa | sua | attività relativamente al mio sentimento appartiene ella |
Gioberti e il panteismo -
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quest' attività del reale su di me dalla persuasione della | sua | sussistenza. E bene, egli è chiaro in tal caso, che ella |
Gioberti e il panteismo -
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quali effetti egli valga a produrre tali che determinino la | sua | natura: questa maniera di cognizione riguarda la |
Gioberti e il panteismo -
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altri enti a noi noti, ma non racchiude il modo della detta | sua | attività. Sappiamo che è, non sappiamo come è. Positiva |
Gioberti e il panteismo -
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d' un ente, per la quale conosciamo per esperienza la | sua | attività propria e caratteristica nel sentimento nostro; |
Gioberti e il panteismo -
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le cognizioni precedenti alla riflessione, e che diventano | sua | materia? Saranno forse cognizioni acquistate colla |
Gioberti e il panteismo -
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prime specie di cognizioni, queste sole danno in fine la | sua | materia alla riflessione umana: la riflessione umana non |
Gioberti e il panteismo -
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andare in modo alcuno. Sia pure che la riflessione, colla | sua | mirabil potenza, cavi infinite cose da quella materia che |
Gioberti e il panteismo -
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più. Lo stesso Aristotele, miei signori, che avea data la | sua | principale attenzione alla cognizione riflessa, siccome |
Gioberti e il panteismo -
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sostanziali , e in essenze accidentali . Ogni cosa ha la | sua | essenza; se consultiamo l' origine della parola essenza |
Gioberti e il panteismo -
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di ogni entità; e tuttavia anche il nulla ha per noi la | sua | propria essenza. Tant' è vero, che noi distinguiamo il |
Gioberti e il panteismo -
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si dice nulla. Se il nulla si diffinisce; dunque ha la | sua | essenza: se il nulla è il termine di una relazione, e |
Gioberti e il panteismo -
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di una relazione, e perciò ha certe proprietà; dunque ha la | sua | essenza: ma non l' ha già fuori della mente, appunto perchè |
Gioberti e il panteismo -
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animo in cui resta privo dell' ente e s' accorge della | sua | privazione, e la pronuncia. Tutti gli altri esseri mentali, |
Gioberti e il panteismo -
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a tal tempo, a tal secolo, l' umana mente avrà esaurita la | sua | prodigiosa fecondità? Chi anzi non dovrà considerare per |
Gioberti e il panteismo -
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sapere è inesauribile, e non può trovarsi un termine alla | sua | attività. Ma, miei signori, rovesciamo la medaglia. Non ci |
Gioberti e il panteismo -
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in essi due effetti diversi. L' uno rimarrà pago della | sua | cognizione, e si crederà d' essere appieno istruito intorno |
Gioberti e il panteismo -
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e quindi i corpi in quanto sono sensibili: l' essere è per | sua | propria essenza così assoluto che non può mai |
Gioberti e il panteismo -
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è l' essere assoluto. Egli dunque inclina e tende per | sua | natura a volere avere delle cose una cognizione assoluta, e |
Gioberti e il panteismo -
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assoluta anche in quella cognizione che è per natura | sua | relativa. Ma questo è impossibile: può lusingarsi per |
Gioberti e il panteismo -
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e conosce che egli vuole l' impossibile. Allora confessa la | sua | ignoranza, allora arriva fin anco a dire di nulla |
Gioberti e il panteismo -
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ed assoluto, e non può esser altro, perchè è tale per | sua | essenza. Sebbene dunque questo elemento ideale e oggettivo |
Gioberti e il panteismo -
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vuol portare il suo giudizio temerario al di là della | sua | cognizione. Ma non solo erra chi ignora e pretende di non |
Gioberti e il panteismo -
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e la certezza pratica sia necessariamente speculativa nella | sua | parte formale ed ideale, e quindi possa ella stessa essere |
Gioberti e il panteismo -
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intellezione medesima; anzi tale che l' intellezione di | sua | natura la pone come distinta. Ma questo oggetto, noi |
Gioberti e il panteismo -
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tale facoltà da cangiare in oggetto suo anche ciò che di | sua | natura, cioè ristretto a se stesso, è meramente soggetto; |
Gioberti e il panteismo -
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che è conoscibile per se, ciò che è intelligibile per la | sua | propria essenza; poichè niuna cosa è intelligibile se non è |
Gioberti e il panteismo -
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di natura, v' ha semplicità sì perfetta, che l' essenza | sua | non ammette neppure distinzioni reali di sorta alcuna. E |
Gioberti e il panteismo -
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e lume di nostre menti, il quale si riduce in Dio come una | sua | appartenenza (1), basta ella sola a distruggere ogni |
Gioberti e il panteismo -
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dunque, con cui si conosce una cosa reale, involge, come | sua | condizione intrinseca, che noi nel nostro interno |
Gioberti e il panteismo -
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scienza » confessando con ciò che, al presente almeno, la | sua | è una dottrina riputata panteistica. Ma concedetemi che io |
Gioberti e il panteismo -
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come quella che esprimeva nel modo più proprio tutta la | sua | dottrina. Udite, o signori, la sua confessione nell' |
Gioberti e il panteismo -
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più proprio tutta la sua dottrina. Udite, o signori, la | sua | confessione nell' Avvertenza premessa all' opera « del |
Gioberti e il panteismo -
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specie di sostanze corporee, prende forse ad oggetto della | sua | dottrina i corpi spogliati di materia? o volendo esporre la |
Gioberti e il panteismo -
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cose, ed è Dio stesso. Risovvenitevi del Capo IV della | sua | « Introduzione allo studio della Filosofia », dove questo |
Gioberti e il panteismo -
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a dichiararlo panteista, se vogliamo attenerci alla | sua | propria confessione. Tornando dunque alla definizione dell' |
Gioberti e il panteismo -
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e non Dio, conosce la materia delle forze finite sotto una | sua | propria forma e non più, il che si oppone a quanto insegna |
Gioberti e il panteismo -
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e però noi non attribuiremo mai un tale errore alla | sua | persona) esclude ella altresì il panteismo che si trova |
Gioberti e il panteismo -
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senza che tuttavia egli dica che Iddio sia identico colla | sua | fattura, che anzi egli distingue benissimo l' emanante |
Gioberti e il panteismo -
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dell' uomo, che la distacca dirò così dall' idea nella | sua | concretezza? Con questo dogma filosofico il panteismo |
Gioberti e il panteismo -
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altra pagina del Gioberti, e vedere che cosa vi troviamo a | sua | discolpa. [...OMISSIS...] . Qui subitamente già troppe cose |
Gioberti e il panteismo -
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astratte siccome sono le idee generiche: sovverrà che nella | sua | terza lettera al professor Tarditi, dopo aver pronunziato |
Gioberti e il panteismo -
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del corpo, che è quanto dire di conoscere il corpo nella | sua | possibilità? Non ci ha dubbio che l' idea di corpo c' è in |
Gioberti e il panteismo -
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percepiamo e conosciamo non la possibilità del corpo, ma la | sua | stessa realità; questo corpo che è qui, ora; la sua |
Gioberti e il panteismo -
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ma la sua stessa realità; questo corpo che è qui, ora; la | sua | materia, la quale in Dio non si trova, che anzi ella ha |
Gioberti e il panteismo -
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conosciamo la causa del corpo, o il corpo in quanto è nella | sua | causa, cioè in Dio? Neppur questo, poichè, per dirlo di |
Gioberti e il panteismo -
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l' effetto sostanzialmente e realmente nella divina | sua | causa, converrà di nuovo rinunziare al giobertianismo, |
Gioberti e il panteismo -
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i quali dicano Iddio identico a ciò ch' egli produce colla | sua | propria sostanza. Egli confessa che Iddio è causa libera; |
Gioberti e il panteismo -
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netto e sincero? Il zelo puro e sincero suol avere per | sua | guida la discrezione e la verità, nè suole eccedere in |
Gioberti e il panteismo -
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di cui si parla non sia nulla; questione che riguarda la | sua | natura, perchè di ciò che è nulla non si cerca l' origine. |
Gioberti e il panteismo -
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sussistenze reali. Quante volte non si pensa un ente nella | sua | pura possibilità senza più? Ma quello che maggiormente |
Gioberti e il panteismo -
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Certo che l' astratto, il possibile, l' idea pura ha la | sua | entità, non è nulla; ma la questione non cade qui; la |
Gioberti e il panteismo -
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lato finito: in quanto è infinito ed universale cioè nella | sua | parte positiva, egli è un raggio di Dio, un lume del volto |
Gioberti e il panteismo -
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noi divino; in quanto poi è finito e limitato, cioè nella | sua | parte negativa, intanto a lui si appartiene il nome che gli |
Gioberti e il panteismo -
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è quella confessione che noi vogliamo raccogliere dalla | sua | bocca. Che se noi abbiamo ragionato bene dicendo che quest' |
Gioberti e il panteismo -
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in sul piè. Forse perchè, essendo ideale, dee aver per | sua | sede qualche mente reale? Questo non prova che s' |
Gioberti e il panteismo -
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si può giammai confondere con esso lui; che anzi è per la | sua | stessa essenza inalterabile ed inconfusibile, ed ha natura |
Gioberti e il panteismo -
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possibile, ideale, comunissimo »; raccolgo cioè essere la | sua | sentenza intorno alla natura di quest' essere tutto |
Gioberti e il panteismo -
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adunque questi accessorj, cerchiamo d' intendere bene la | sua | mente nel principale. Ed i passi citati sono chiari. Egli |
Gioberti e il panteismo -
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che non ci illuda con pompose parole; che lo ammetta nella | sua | filosofia, non nella sua credenza, sulla quale noi non |
Gioberti e il panteismo -
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parole; che lo ammetta nella sua filosofia, non nella | sua | credenza, sulla quale noi non moviamo alcun dubbio, nè |
Gioberti e il panteismo -
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sgarrate, quasi scudo messo avanti a protezione di | sua | dottrina, egli ritorna a sè medesimo, e vi dice netto, che, |
Gioberti e il panteismo -
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si divide coll' astrazione il centro d' un circolo dalla | sua | periferia. Ora udite, che divisione sia questa, e se basti |
Gioberti e il panteismo -
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vera similitudine, nè avervi alcun genere comune. Questa | sua | similitudine è fondata, secondo il Gioberti, nell' Ente |
Gioberti e il panteismo -
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ed una modificazione sola, il che corrisponde alla | sua | dottrina sull' unicità dell' oggetto del sapere, di che |
Gioberti e il panteismo -
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senza alcun sospetto, dove stima bisognarli per la | sua | causa. Perocchè avendo sempre nel corso de' suoi volumi |
Gioberti e il panteismo -
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possibile, comune a Dio e alle creature? Lasciamo pure la | sua | gran parte alla confusione delle idee che cozzano nell' |
Gioberti e il panteismo -
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quanto abbiamo detto finqui mostra assai manifesto, che la | sua | creazione non è per avventura la creazione della cristiana |
Gioberti e il panteismo -
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identica in Dio e nelle creature. Dunque, secondo la | sua | dottrina, Iddio coll' azione creatrice trapassa nelle cose |
Gioberti e il panteismo -
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sostiene che la realtà non si può conoscere che nella | sua | ragione necessaria, la quale è Dio. Ora se questa ragione |
Gioberti e il panteismo -
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primo la virtù informatrice dell' Idea ripetendola dalla | sua | VIRTU` CAUSATRICE, la qual virtù causatrice è quella |
Gioberti e il panteismo -
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forma delle medesime; ma di più egli passa colla | sua | propria concretezza a costituirle, e così le crea; perocchè |
Gioberti e il panteismo -
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o a Dio? Il signor Gioberti vi dice conseguentemente alla | sua | teoria dell' atto creativo, pel quale l' intelligibile |
Gioberti e il panteismo -
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a talchè il proprio concetto di questo racchiuda come una | sua | parte l' atto creativo, ciò che pure sostiene il nostro |
Gioberti e il panteismo -
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numericamente dall' intelligibilità divina, giusta la | sua | dottrina; dunque l' intelligibilità divina s' immedesima |
Gioberti e il panteismo -
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la taccia di panteista basti che l' Autore dichiari sulla | sua | parola di non essere, e qua e colà sparga a piene mani |
Gioberti e il panteismo -
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subbiettivamente, le quali lo spirito umano si forma colla | sua | riflessione, e tuttavia, secondo il Gioberti, l' Ente |
Gioberti e il panteismo -
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può dimostrare per via di raziocinio (3), ci assicura sulla | sua | parola d' onore ch' egli la vede proprio immediatamente e |
Gioberti e il panteismo -
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idea, che è la potenza, attuandosi diventi cosa, che è la | sua | attuazione ed effettuazione, conviene che l' idea e la cosa |
Gioberti e il panteismo -
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ond' è che il contingente è intelligibile nella | sua | concretezza senza bisogno d' altra idea o mezzo di |
Gioberti e il panteismo -
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qua un luogo, signori miei, molto atto a farci conoscere la | sua | mente. Egli riduce la creazione ad una individuazione delle |
Gioberti e il panteismo -
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del mezzo d' alcun' altra idea, riuscì a quella solenne | sua | conclusione, che Iddio è l' universale ed immediato oggetto |
Gioberti e il panteismo -
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che il Gioberti dà del generale in sè stesso, e nella | sua | radice; la quale giunta « nella sua radice »parrebbe, a dir |
Gioberti e il panteismo -
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in sè stesso, e nella sua radice; la quale giunta « nella | sua | radice »parrebbe, a dir vero, superflua, dopo aver detto |
Gioberti e il panteismo -
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determinato, in cui l' individuale contingente concentra la | sua | realità; ma continuiamo: [...OMISSIS...] . Così il signor |
Gioberti e il panteismo -
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perchè Iddio, secondo il Gioberti, è l' idea generale nella | sua | generalità, mentre le creature sono l' idea generale nella |
Gioberti e il panteismo -
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generalità, mentre le creature sono l' idea generale nella | sua | individuazione; onde l' idea generale si chiama sostanza |
Gioberti e il panteismo -
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generale si chiama sostanza prima, e l' idea generale nella | sua | individuazione si chiama sostanze seconde. La creazione è |
Gioberti e il panteismo -
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dell' uomo sorgente del generale, come egli ci imputa colla | sua | solita infedeltà; diciamo anzi che la mente non crea, ma |
Gioberti e il panteismo -
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non differendo che nella forma. Ecco come ripete questa | sua | teoria: [...OMISSIS...] . Quindi conchiude che il generale, |
Gioberti e il panteismo -
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è il contingente, cioè Iddio stesso che concentra la | sua | realtà in un punto individuandosi. [...OMISSIS...] . |
Gioberti e il panteismo -
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che è l' essere necessario e infinito, cioè Dio, e della | sua | individualizzazione, che è l' atto creativo, il qual atto |
Gioberti e il panteismo -
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trasformazione di Dio medesimo, conviene vedere e Dio e la | sua | trasformazione per averne la percezione. Ora io credo che a |
Gioberti e il panteismo -
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Dio trasformato, così l' idea, cioè Iddio, anch' egli alla | sua | volta sia le cose trasformate in senso contrario, cioè |
Gioberti e il panteismo -
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obbiettiva. Udite ora come il nostro Filosofo applichi la | sua | teoria della creazione a spiegare il valore della |
Gioberti e il panteismo -
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nella [...OMISSIS...] . Il corpo materiale adunque nella | sua | concretezza insiede in Dio, e partecipa a Dio, ed è questa |
Gioberti e il panteismo -
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di Gioberti) individualizzata, e non l' idea generale nella | sua | generalità: non è l' idea generale oggetto dell' intuito, |
Gioberti e il panteismo -
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questo riferirsi? Nell' emergere, dice il Gioberti, dalla | sua | causa per mezzo dell' individuarsi che fa questa causa, |
Gioberti e il panteismo -
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Iddio partecipato in un modo finito, il corpo stesso nella | sua | realità e individualità ha la natura di Dio, benchè in un |
Gioberti e il panteismo -
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non si esprime il corpo in genere, ma in individuo, nella | sua | concretezza e materialità), non credete, che dicendo « è |
Gioberti e il panteismo -
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delle cose ch' egli neppure può conoscere nella presente | sua | condizione, o certo ch' egli non può comprendere, benchè |
Gioberti e il panteismo -
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percepita, quando noi ne sentiamo in noi stessi l' azione | sua | propria, cioè un' azione tale che non può venirci altronde, |
Gioberti e il panteismo -
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ubbidire al gentile invito che Ella me ne fa nella pregiata | sua | lettera. E le aggiungerò, quanto a ciò che Ella mi dice, |
Gioberti e il panteismo -
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e se ci raccomanderemo a Dio, a Gesù Cristo, alla | sua | Madre, e a tutti i Santi. Voi pregate per me, ed io farò |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che forma lo spirito del nostro maestro Gesù Cristo e della | sua | religione? Questo, questo, o fratel caro, si è il segnale |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che ho avuto il singolare contento di avere conosciuta la | sua | egregia persona, il suo nobile e religioso pensare, la sua |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sua egregia persona, il suo nobile e religioso pensare, la | sua | attività e le sue cognizioni, già mi sento venire in cotale |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per ciò con questo possesso a dirittura della carissima | sua | amicizia. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.21 Io stesso |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Lei tracciato de' Figli della Carità , e comunicatomi, per | sua | singolare gentilezza, col mezzo di mia sorella Margherita. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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i semi ed estendere i pensieri da Lei sparsi nella | sua | pregiatissima. Sono entrato nelle sue idee? Ho interpretato |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che sento essere diverse, e di ogni cosa intorno alla | sua | cara persona, che tutto mi sarà graditissimo. Si accinga |
Epistolario ascetico Vol.I -
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anche di fatto) aiutata e sostenuta nella diffusione della | sua | santa opera! Così si può dire di ognuno, a cui il Signore |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e la edificazione del prossimo. In fatti la religiosissima | sua | lettera, in cui traspira la sua bell' anima e il suo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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In fatti la religiosissima sua lettera, in cui traspira la | sua | bell' anima e il suo ardente amore di giovare veramente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che giovano ai nostri particolari interessi, anzichè alla | sua | gloria: allora io mi confido che tanto faremo, quanto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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della Carità. Il sentire il principio di questa santa | sua | impresa a me fu d' incredibile consolazione, perchè ne |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ed io credo che gli piaccia. Prosegua adunque con quella | sua | costanza che nè pure ha bisogno di conforti. In quanto al |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che ciò avvenga farò nella lettera qualche cenno della | sua | venerata persona, della istituzione delle Sorelle della |
Epistolario ascetico Vol.I -
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delitto, e non potreste ottenere in nessun modo la | sua | benedizione. Guai a colui che gioca colle cose sacrosante e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ciascun Santo ha di proprio, come le lezioni che narrano la | sua | vita, o qualche altra orrevole distinzione. Sicchè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Ella non ha potuto risparmiarmela se non per un atto della | sua | somma virtù. Ma le dirò (non già per sottrarmi a quanto mi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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illustrissima non me n' ha detto più nulla nell' ultima | sua | lettera, ma crede Ella per questo che mi sieno usciti di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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società di laici da me proposta: sono venuto al tutto nella | sua | opinione: giova che sia congregazione di sacerdoti. Ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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più, aspettando maggior lume dal Signore a riconoscere la | sua | santa volontà. Io non posso a meno che aprire alla sua |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la sua santa volontà. Io non posso a meno che aprire alla | sua | saviezza e prudenza quanto ho considerato intorno a questa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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o inclinazione a incorporarsi nel ministero posto nella | sua | Chiesa da Gesù Cristo; non le pare che riceverebbe non so |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Quanto mi piace il concetto che ho sentito più volte dalla | sua | bocca, che bisogna avere un cuore grande; che il nostro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e per me credo fermamente, che Iddio vorrà procacciare alla | sua | misericordia anche questa gloria, che, mediante la carità |
Epistolario ascetico Vol.I -
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del Pastore, quando disse « il buon Pastore pone la vita | sua | per le pecore »avendo già detto « che nessuno ha maggior |
Epistolario ascetico Vol.I -
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« che nessuno ha maggior carità di quello che dà la vita | sua | per gli amici ». La professione adunque del ministero |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Ella mi risponderà di non negare allo stato pastorale la | sua | perfezione, ma di conoscerla sommamente difficile a |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di starne privi e nascosti, che non ad un Ordine che per la | sua | natura ammettesse anche queste dignità. Ma osservi oltre di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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un impianto contemplativo e facendo, per elezione | sua | propria, i soli uffici dell' orazione e dello studio, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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atto il sommo officio di pastore, che è quello di dare la | sua | vita per le sue pecore, esercita la maggiore dignità della |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e mi creda A. R.. [...OMISSIS...] 1.26 Permetta la carità | sua | che venga anche con una lettera da Lei, dopo essere stato |
Epistolario ascetico Vol.I -
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gli uffizi del ministero instituito da Gesù Cristo nella | sua | Chiesa, come quelli che contengono la carità più |
Epistolario ascetico Vol.I -
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coloro che egli manda a diffondere gli effetti della divina | sua | carità fra gli uomini, e non volendo fare nulla da sè, ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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spirituali del Vangelo e della costituzione da Lui alla | sua | santa Chiesa assegnata e stabilita. E` stato detto nel |
Epistolario ascetico Vol.I -
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gli uffizi del ministero instituito da Gesù Cristo nella | sua | Chiesa, come quelli che contengono la carità più |
Epistolario ascetico Vol.I -
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delle sue pecore, poichè il buon pastore pone la vita | sua | per le pecore sue; sicchè vi è inchiuso altresì qualunque |
Epistolario ascetico Vol.I -
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amico, per lettera; tuttavia ho avuto sempre presente la | sua | stimabile persona, della cui amicizia mi compiaccio come d' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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della Carità. Avendo io tutta la fiducia in Lei, a che la | sua | carità mi dà sempre nuovi conforti, e non essendo ancora |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a ciascuno dei quattro paragrafi nella veneratissima | sua | lettera contenuti. Il primo paragrafo riguarda la vastità |
Epistolario ascetico Vol.I -
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tutto ciò, nel cercare di fare tutto quello che per la | sua | instituzione potrebbe fare, tutto quello che non gli è |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per essere atto ad estendere più che gli sia possibile la | sua | carità, quando il Signore gliene presenta occasione. Il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la quale non passa alla cognizione del pubblico per | sua | natura ma per accidente. Lo spirito della Congregazione poi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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soggetti, farà di più; se ne avrà pochi, farà poco; e la | sua | legge sarà quella del buon Tobia; « quomodo potueris, ita |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di Gesù. S. Ignazio conobbe la forza che avrebbe la | sua | religione, introducendovi la maggiore uniformità possibile |
Epistolario ascetico Vol.I -
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una persona, che abbia cominciato l' anno trentesimo della | sua | età. A quest' anno l' uomo, mediante le discipline della |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non già nel potersi amare troppo un religioso instituto di | sua | natura, perchè egli nel suo ordine è infinitamente amabile, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sangue, e delle quali ha detto, che il buon pastore dà la | sua | vita per le sue pecore! L' amore dunque, che si porta alla |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non è stato Abramo quello che abbia scelta la serva per | sua | sposa. Se Abramo avesse sposato solamente Agar, questa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la padrona: ma avendo già Sara, Agar viene tenuta nella | sua | naturale soggezione e servitù, e viene anche licenziata, se |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dunque che è insieme religioso, riconosce nella Chiesa la | sua | sposa, e nella società la serva, la quale viene sempre |
Epistolario ascetico Vol.I -
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preti. Finalmente speriamo in Gesù Cristo: atteniamoci alla | sua | missione: questa missione ci inspiri coraggio: da questa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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da questo, non sarebbe più quell' Instituto in tutta la | sua | perfezione, ma ne sarebbe un altro. Mostro la lettera prima |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ha bisogno di nessuno; e di più egli ha gelosia di questa | sua | gloria, a segno che confonde indubitatamente quelli che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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quelli che credono di fare qualche cosa di vantaggio alla | sua | gloria e alla sua Chiesa, da se stessi. In conseguenza di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di fare qualche cosa di vantaggio alla sua gloria e alla | sua | Chiesa, da se stessi. In conseguenza di quest' intima |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che vuole, e che nulla avviene senza che sia regolato alla | sua | maggiore gloria, al suo più compiuto trionfo. Che dunque |
Epistolario ascetico Vol.I -
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si degni di adoperarlo come istrumento a qualche | sua | opera, acciocchè la gloria di Dio risplenda nella sua |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sua opera, acciocchè la gloria di Dio risplenda nella | sua | infermità. Egli non sa dunque ancora niente delle |
Epistolario ascetico Vol.I -
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le nostre opinioni debbono essere regolate a seconda della | sua | misericordiosa generosità. Ecco lo spirito, mio caro, a cui |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sembra l' Instituto alquanto indeterminato e sparso per la | sua | estensione, perchè non ho avuto tempo di comunicarvi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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da se stessa, quanto è bastante per avere solidità. La | sua | definizione sarebbe, dovendo ridursi a poche parole, la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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eseguire i doveri del suo stato presente, e consumare la | sua | santa vocazione. Egli è di qui che riceverà i lumi per bene |
Epistolario ascetico Vol.I -
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abbandoniamo in Dio, allora egli ci dà il suo coraggio e la | sua | stessa fortezza. Non posso che confortarla a sempre più |
Epistolario ascetico Vol.I -
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giacchè chi confida in Gesù, e chi a lui abbandona la | sua | sorte, e tutte le cose sue, è certo che Gesù fa per lui. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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il quale ha cessato per amore di Cristo di pensare colla | sua | mente, pensa Cristo; e in quello che ha cessato di agire |
Epistolario ascetico Vol.I -
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parmi che quanto dico non sia che un commentario alla cara | sua | lettera. Finirò con S. Paolo: « gaudium et pax »: quiete e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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pure il fo indegnamente. Mentre scriveva questa, ricevo la | sua | de' 19, nella quale trovo qualche pensiero simile a quello |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di noi stessi congiungendola alla conoscenza della | sua | bontà, perchè al tutto non ci atterrisca, non ci |
Epistolario ascetico Vol.I -
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1.2. Ieri sera quando Ella mi ha favorito della | sua | conversazione, io ho manifestata la massima, « che quando |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di tranquillità. Se Ella presentemente che è, come la | sua | umiltà suole dire, al principio dell' istruzione religiosa, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a dare attenzione a questi riflessi che sottometto alla | sua | saviezza. Io mi sono creduto in dovere di coscienza di fare |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Voi ne benedite il Signore e non desiderate che di fare la | sua | adorabile volontà. Voi siete disposto a sopportare tutte le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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da farsi da noi, non secondo la nostra, ma secondo la | sua | adorabile volontà ». Mio caro, io spero che l' aria del |
Epistolario ascetico Vol.I -
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della santa quaresima, ho ricevuto la cara e pregiata | sua | lettera. La ho ricevuta oggi, sebbene porti la data de' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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pericolo, in questo spavento la carità degli amici; la | sua | carità in particolare, quel suo sacrificio. Ah il Signore, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nostre miserie si compiace, e fa in quelle risplendere la | sua | pietà. Per altro quanto non è pure pericolosa questa vita, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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petizione, perchè non ha limiti, non ha misura alcuna la | sua | potenza. Domandiamogli la nostra perseveranza; |
Epistolario ascetico Vol.I -
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del Padre, perchè accada tutto alla maggiore gloria della | sua | grazia; che avvenga il suo regno di cui Cristo è il Re, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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tutte le genti, farsi serve tutte le cose; che sia fatta la | sua | volontà come ne' cieli, cioè ne' suoi santi, così sulla |
Epistolario ascetico Vol.I -
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danno tanto a sperare. Io ho estremo bisogno di lui, della | sua | attività, del suo zelo. Io sono inerte, indeciso nelle |
Epistolario ascetico Vol.I -
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null' altro, se non che ci santifichi secondo l' eterna | sua | preordinazione: così nella sua volontà ci adageremo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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santifichi secondo l' eterna sua preordinazione: così nella | sua | volontà ci adageremo interamente. Il suo cuore lo rivolga |
Epistolario ascetico Vol.I -
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in memoria di quella fatta dal Signore, aspettando la | sua | parola e la sua venuta. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di quella fatta dal Signore, aspettando la sua parola e la | sua | venuta. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.2. La volontà del |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non per consultare il Signore, acciocchè egli manifesti la | sua | adorabile volontà. E certo Egli non ci lascia all' oscuro. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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vi dico il vero, io per me non ne dubito, e spero nella | sua | infinita misericordia che, facendo ciò che fo, io faccia |
Epistolario ascetico Vol.I -
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scelta, purchè il Signore non dimostri essere diversa la | sua | volontà, purchè non ci attacchiamo nè al basso nè all' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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esercitare i sacerdoti. Gesù Cristo dimostra a tutti la | sua | volontà: ognuno l' adempia: la donna, l' uomo, il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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l' adempia: la donna, l' uomo, il Sacerdote: ognuno ha la | sua | periferia; nessuno la restringa a se stesso, ma sia |
Epistolario ascetico Vol.I -
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egli è impossibile che non senta il suo allontanamento e la | sua | privazione. Egli è vero che co' piedi del cuore, anzichè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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chiama, debbe garantirli egli, ed è fedele e verace. Alla | sua | voce ubbidiamo e prestiamo fede alla sua misericordia. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e verace. Alla sua voce ubbidiamo e prestiamo fede alla | sua | misericordia. Circa quello che dite delle sostanze |
Epistolario ascetico Vol.I -
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d' essere al mondo voi solo e Dio; e deliberate in | sua | presenza: così non confiderete negli uomini e molto meno in |
Epistolario ascetico Vol.I -
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adagio; s' intende fino che non siamo ben certi della | sua | volontà: così viviamo alla giornata, ed insieme nella |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sminuirsi, mi fa credere che il Signore vi destini nella | sua | misericordia a una vita di un servizio prestato a lui più |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dell' inimico ed è questo. Egli si sforza di stornare la | sua | mente dal pensare e ben conoscere i propri difetti, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Dio che fa ciò e per non essere svagato dall' opera della | sua | emendazione, e dal conformarsi alla sua santa legge. E si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dall' opera della sua emendazione, e dal conformarsi alla | sua | santa legge. E si vede l' illusione anche dai falsi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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siamo a questo mondo; 4 La viva fede in Dio , cioè della | sua | grandezza, del sommo bene, del tutto ch' egli è per noi; |
Epistolario ascetico Vol.I -
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soddisfatto; e non sarebbe impossibile che alla carità | sua | piacesse di dire forse qualche parola a noi favorevole, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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del Signore e Redentore nostro Gesù, e di Maria Santissima | sua | madre, rimanendoci da parte nostra tranquilli e costanti , |
Epistolario ascetico Vol.I -
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viva fede in lui, certi che egli disporrà ciò che è della | sua | maggiore gloria, e che non ci lascierà senza guida, perchè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ci salvi nel modo migliore, e provveda alla Chiesa diletta | sua | sposa, acquistatasi col sangue suo. Vi prego di fare anche |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dispone tutte le cose per nostro bene e per quello della | sua | Chiesa, dobbiamo altresì sofferire con pazienza questa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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poco alla volta, e, se noi siamo deboli, ci soccorre colla | sua | mano, quando noi non operiamo di capo nostro, ma dietro la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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mano, quando noi non operiamo di capo nostro, ma dietro la | sua | adorabile Provvidenza. Io per me vi assicuro che ho |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Io vedo la mano di Dio sopra N. N., e la traccia di una | sua | grande misericordia. Qual dubbio che questa temporanea |
Epistolario ascetico Vol.I -
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pure allegramente, ma per Iddio, per Iddio solo. La | sua | santa legge sia la lucerna de' nostri pensieri, le parole |
Epistolario ascetico Vol.I -
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A Dio, mio caro in Gesù. Gesù v' innamori sempre più della | sua | croce, che è il tesoro maggiore che abbiamo: umiliamo sotto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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[...OMISSIS...] 1.29 Mi parla spesso il buon Padulli della | sua | persona, delle tribolazioni colle quali il Signore la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ed era tanto umile che non esigeva che fosse creduto alla | sua | sola parola. Questa adunque sia il nostro modello e la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ed accendono in noi veramente l' amor di Dio, che è la | sua | grazia che si comunica agli umiliati. Sento che Molinari l' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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acciò Iddio ci salvi, e ci faccia esecutori fedeli della | sua | volontà che è la piena nostra santificazione. Le cose che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di lume: e questo lume, lucerna a' nostri piedi, sia la | sua | legge. [...OMISSIS...] 1.30 Ciò che mi dite di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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del nostro spirito, e lo spoglia dell' interezza della | sua | forza, colla quale egli dovrebbe tendere nel solo Dio e a |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che pochi momenti da pranzare e cenare fuori d' ora. La | sua | robustezza lo assiste, è vero, ma niente varrebbe senza la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di questo mondo è breve) noi riaveremo per virtù della | sua | onnipotenza quello che abbiamo perduto, o piuttosto quello |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dei buoni l' ha piantata già Gesù Cristo nella | sua | Chiesa: non se ne può dunque creare un' altra: si dee |
Epistolario ascetico Vol.I -
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perchè non è motivo da dover credere stabile ciò che di | sua | natura è mutabile e transitorio, e che non dura alcun poco |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nostro Signore Gesù Cristo, che è piaciuto al Padre per la | sua | ubbidienza. Anche qui le mie speranze si fondano nel |
Epistolario ascetico Vol.I -
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volesse far noto ad uno di loro tutte le iniquità della | sua | vita, e dando a lui libertà di parlare cogli altri, perchè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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d' amore santo. Viva il nostro Signore Gesù Cristo e la | sua | santissima Madre Maria, viva, viva! [...OMISSIS...] 1.31 Mi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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[...OMISSIS...] 1.31 Le rendo mille grazie della | sua | gentile lettera, che mi fa certa fede, non essere io punto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che già fa, e a supplicarlo sempre maggiormente che, per | sua | divina misericordia, non ci lasci mettere piede in fallo, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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legge, e la legge accettata, elettasi, di tutta intera la | sua | vita. Guai a coloro che le pronunziano colle labbra, e col |
Epistolario ascetico Vol.I -
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l' aura pura d' una solitudine sacra a Dio, o chi non fa | sua | compagnia che pochissimi sacerdoti santi ed esemplari; |
Epistolario ascetico Vol.I -
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discorso quasi senza avvedermene; ma osservo ch' Ella nella | sua | lettera ha l' umiltà di dimandarmi un parere su questa cosa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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migliore per servire Iddio con sicurezza, secondo la | sua | santa volontà, e per mettersi al sicuro degli artifici |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Istituto, che la sola misericordia di Dio e l' opera della | sua | Provvidenza sembra che voglia produrre. Questa cosa mi sta |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a noi la lingua? o gli costa qualche cosa a farci sapere la | sua | volontà? o forse ci terrà occulto ciò che sarà bene? Ah! |
Epistolario ascetico Vol.I -
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solo conosce i tempi ed i momenti, « quae Pater posuit in | sua | potestate ». Abiti in noi la quiete nelle opere buone che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Conosciamo noi ciò che sia bene, e ciò che sia male alla | sua | Chiesa? No certo: siamo poveri ignoranti. Che possiamo noi? |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nulla. Non dubitiamo punto: Gesù Cristo non ha limitata la | sua | Chiesa, ed è una empietà protestantica il dire che la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la Chiesa sia nello Stato. Stiamo con Gesù Cristo e con la | sua | Chiesa che si chiama cattolica , e non temiamo punto, nè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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giacchè non siamo buoni a nulla. Il Signore diffonde la | sua | bontà da per tutto, dove non trova ostacoli; noi non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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il seme e lasciava che da sè mettesse, cioè mediante la | sua | secreta operazione. Così a tempo e luogo facciamo noi, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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l' unità della Chiesa, giacchè nell' unità sta la | sua | forza. Quindi era certamente un pensiero santo e veramente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Scavini; giacchè vogliamo pendere intieramente dalla | sua | volontà: non gli scrivano però, ma aspettino di parlargli |
Epistolario ascetico Vol.I -
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giorno avanti, è nell' amar Iddio, e nel camminare nella | sua | giustizia. Non è dunque nè pure il predicare, nè il fare |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la grazia di essere suoi servi fedeli, di mantenere la | sua | santa parola in noi, non basterebbe? che più potremmo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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potremmo desiderare? così poco conto vogliamo fare della | sua | grazia? Lungi da noi il zelo disordinato ed inquieto, che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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potreste inculcare a Don Giulio si è che attenda molto alla | sua | cattedra come all' affare principale. Questa è la volontà |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dei peccatori che sperano da lui la salute e che contra la | sua | giustizia nella sua misericordia si rifuggono, cercando in |
Epistolario ascetico Vol.I -
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da lui la salute e che contra la sua giustizia nella | sua | misericordia si rifuggono, cercando in lui protezione |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per fine essenziale se non la propria santificazione, per | sua | natura riceve anche i vecchi, anche gli infermi (quando |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per la quale si attribuisce a tutti chi abbia cura della | sua | salute, e dei suoi bisogni. Finalmente è indispensabile, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che chi si dà a Dio si abbandoni anche a Dio ed alla | sua | provvidenza, e si prepari un animo contento di ciò che è |
Epistolario ascetico Vol.I -
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umile e generosa, colla quale non dimandiate che la | sua | gloria e la vostra salute; ed egli vi esaudirà. Aggiungete |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di Dio e del nostro Signor Gesù Cristo, non meno che della | sua | amatissima Madre, nostra gloria e letizia. Io me ne |
Epistolario ascetico Vol.I -
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anime, se Iddio, come credo, in ciò vi ha eletto, per la | sua | grande misericordia, suo strumento, e pel bene che ne |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di aiutarci insieme a conseguire un tanto fine. Laonde per | sua | natura ammette in sè tutti quelli che desiderano |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Iddio solo sa quali effetti produrrà per l' onore e gloria | sua | in Inghilterra, e delle parole che avete già fatte col |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Giobbe, « in lucem produxit ». Noi teniamoci al sodo della | sua | santa ed adorabile legge: qui abbiamo tutto: massimamente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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qualche giorno, ho subito portati i suoi complimenti a | sua | Altezza Rev.ma e presentata la lettera che mi ha |
Epistolario ascetico Vol.I -
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il credere che la professione del sacerdote importi di | sua | natura la cura d' anime, quando anzi è il solo Vescovo che, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la cura d' anime, quando anzi è il solo Vescovo che, di | sua | natura, è Pastore, ed i Sacerdoti non hanno alcuna |
Epistolario ascetico Vol.I -
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uscì nella vita pubblica, si restrinse alle cose della | sua | missione, e non cercò punto gli infermi per risanarli, ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la legge di Dio, e limitare il Vangelo? La carità non è di | sua | natura universale? Posso io arbitrariamente prefiggermi di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e con la consueta venerazione implorando la pastorale | sua | benedizione, di cuore sincero mi onoro di essere... |
Epistolario ascetico Vol.I -
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lo sa solo Iddio. Ben vi dico, che la nostra unione, di | sua | natura è umile, privata ed occulta , e se cerca |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che è spirito di confidenza nel solo Dio e nella ineffabile | sua | provvidenza. Sì, mio caro, noi dobbiamo avere anche in |
Epistolario ascetico Vol.I -
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noia. E` in Dio che noi confidiamo: si farebbe torto a | sua | divina Maestà diffidando: « brachium Domini non est |
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Signore. [...OMISSIS...] 1.32 La ringrazio di cuore della | sua | lettera piena di bontà e di carità. Faccia il Signore che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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voglia restituirmi il suo pieno compatimento e la prima | sua | cooperazione ed appoggio, e possa io sperare che Ella me lo |
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appoggio, e possa io sperare che Ella me lo presti di tutta | sua | persuasione. Io credo che l' opera sia adattata ai tempi, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dico senza difficoltà insuperabili, ecc.. 1.32 La venerata | sua | lettera degli . corrente mi ha prodotto incredibile |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nella bontà di Gesù Cristo e nell' intercessione della | sua | santa Madre. Non siamo troppo solleciti, e non ci |
Epistolario ascetico Vol.I -
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bene di cui abbisogniamo, se non quello di fare opere della | sua | gloria, e farle unicamente per la sua gloria? Lungi da noi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di fare opere della sua gloria, e farle unicamente per la | sua | gloria? Lungi da noi ogni altro pensiero: se noi penseremo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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baciandole umilmente la mano, e implorando la pastorale | sua | benedizione sopra chi, col più alto rispetto, gratitudine e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sommo ed essenziale, che Iddio n' ha fatto il fiore della | sua | provvidenza in sul genere umano, che per essa ci ha |
Epistolario ascetico Vol.I -
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n' ha dato la pienezza, nelle angoscie inenarrabili della | sua | vita e della sua morte. Ah! noi pure avventurati, o mio |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nelle angoscie inenarrabili della sua vita e della | sua | morte. Ah! noi pure avventurati, o mio Giulio, se il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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pure avventurati, o mio Giulio, se il seguiremo dietro la | sua | voce: « « Chi vuol venire dopo di me, anneghi se stesso, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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« Chi vuol venire dopo di me, anneghi se stesso, e tolga la | sua | croce, e sì mi segua » ». Tale e tanto conforto il Signore |
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sapete, del minimo Istituto nel quale Dio solamente per | sua | misericordia ci ha insieme congregati e congiunti. Se non |
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non quello di accrescere la gloria di Gesù Cristo e della | sua | Chiesa in tutti i modi possibili; pronti a qualunque cosa; |
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è membro del proprio nostro corpo; dunque ognuno da parte | sua | studi di fare quello che può per la perfetta concordia e |
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più grande, e sareste più sicuri di servire ed ubbidire a | sua | divina Maestà. Di queste massime desidero vedervi forniti, |
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del prossimo. Dimanda ancora S. Em.za, come intendo dalla | sua | lettera, qual sarebbe il sistema e modo di agire che don |
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mite ed umile di cuore » ». Ma chi segue il Vangelo, nella | sua | umiltà e mitezza è leale e generoso; non teme di annunziare |
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Chiesa, e farne bottino; riducendola in tal modo a quella | sua | originaria semplicità che, amabile sopra ogni bellezza |
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il Signore con gran libertà di cuore, e confidando nella | sua | bontà e non nelle opere penitenziali per sè stesse. Tutti i |
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ilaremente per la via giusta che il Signore vi mostra per | sua | misericordia. Vi abbraccio teneramente. Salutatemi tutti i |
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come dice il salmo: « in che corregge il giovanetto la | sua | strada? nel custodire i tuoi comandamenti »; però dovete |
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ma quegli che è impaziente fa apparir ben grande la | sua | stoltezza »(ivi) ». Le quali sentenze, ed altre tali delle |
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che voi riuscirete probabilmente, se così ne piace a | Sua | Divina Maestà, il primo maestro elementare approvato dall' |
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mio caro, che Gesù Cristo, dando il precetto di portare la | sua | croce, vi premise queste parole: « « Se alcuno vuole venire |
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la perde sicuramente, è ingannato dal demonio, e l' eterna | sua | salute è per lo meno incerta assai, perchè ricusa i mezzi |
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abbandonare i milioni d' uomini, che si convertivano alla | sua | voce, ad un solo cenno del suo superiore! La sua fantasia |
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alla sua voce, ad un solo cenno del suo superiore! La | sua | fantasia non lo illuse, nè lo trasse a dire: « Il mio |
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Quando Maria SS. vide che S. Giuseppe doveva dubitare della | sua | fedeltà maritale si tacque, e lasciò a Dio la cura di |
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le continue variazioni dell'astro ch'era notturna | sua | guida. Ebbene, ancora oggidì, fra li orgogli della civiltà |
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e le assidue scoperte della scienza, l'individuo, per | sua | propria forza d'analisi, ben poco oltrepassa |
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grandezza e lontananza poco diseguale, lucenti ciascuno di | sua | propria luce, a servigio dell'immobile piano ella terra, |
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r questa non considera che il genere umano è, per | sua | primitiva e spontanea necessità, gregario e sociale, e che |
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iniziativa, - né come ora espanda, ora costringa, la | sua | libera attività. Ma dacché questa facultà deve considerarsi |
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senza avvedersi, prefigga a sè stessa i limiti della | sua | sfera d'analisi; - come noi medesimi, che qui ci aduniamo |
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Quella voce che gli pareva surgere solitaria dalla | sua | coscienza, era la prima parola d'un problema già maturato |
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delle menti, ogni generazione era figlia non solo della | sua | terra a de' suoi padri. ra un indirizzo dato, e un vincolo |
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per prisca tradizione a dividerlo secolui; e chi alla | sua | volta tradisce il ricambio, vien maledetto con formule |
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Ma questa analisi della vita del pensiero nella | sua | iniziale semplicità torna utile, perché chiarite una volta |
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Essa mi pare come un arbore che vive bensì di vita | sua | propria, ma che per vivere deve tenere le radici nella |
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distinte e separate. Una tribù poteva tanto trovare nella | sua | patria la palma o il frumento o il riso, se la natura |
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vita agricola, bastava che nella secolare esperienza della | sua | tribù fosse giunto a discernere in quella pianta il seme, |
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guerra, come il popolo che rialzando dalle ruine la sacra | sua | città: unâ manu faciebat opus et alterâ tenebat gladium |
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l' azione del principio razionale dalla | sua | attività combinata colla lucidità dell' oggetto, e dalla |
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attività combinata colla lucidità dell' oggetto, e dalla | sua | attività combinata collo stimolo del mondo, si scorge in |
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spezza in più parti, mediante la concentrazione della | sua | attenzione, quegli oggetti o termini della cognizione che |
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non solo adopera questi segni naturali per dirigere la | sua | attenzione alle entità extra7soggettive e alle loro |
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enti (1). La ragione speculativa adunque, concentrando la | sua | attenzione, spezza gli enti con ispontanea operazione: 1 |
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nuda, come ella è in sè stessa, osservare se la forma | sua | primitiva è una negazione o un' affermazione. Perocchè così |
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variamente rappresentato nei vari effetti prodotti dalla | sua | azione in vari sensorii. Questa sintesi è da noi ancora |
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sensibili rappresentanti un solo ente deve prendersi nella | sua | totalità, e però se la stessa pera ha diversi aspetti |
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fondamento realmente sensibile; ma lo spirito umano colla | sua | facoltà del fingere suppone di tali fondamenti anche quando |
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in virtù del potere che ha di restringere lo sguardo della | sua | mente e di concentrare la sua attenzione. Ma una delle |
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restringere lo sguardo della sua mente e di concentrare la | sua | attenzione. Ma una delle creazioni o finzioni della mente |
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individui; sicchè colui che avesse sola la specie nella | sua | mente, non potrebbe mai conoscere il numero degli individui |
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la natura come l' ente informe, e l' individualità come la | sua | forma, il suo compimento, l' atto ultimo che lo perfeziona |
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fondamentale e nei sensorii speciali, presa nella | sua | totalità; ora la presenta figurata, come sono le parti |
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come effetto di forze brute, insensitive, ed in tal caso la | sua | unità è ancora un' astrazione; l' individualità che ne |
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in tal caso si trova in questo principio sensitivo, nella | sua | perfetta unità e semplicità il vero fondamento dell' |
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venienti dall' anima che si lascia volgere, secondo la | sua | natura, a rispondere a quei termini che gli sono |
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dell' ente sussistente. Avendo questa, noi conosciamo la | sua | forma nella specie, cioè nell' essere universale limitato |
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dall' effetto sensibile che a lui si rapporta, e la | sua | sussistenza nell' affermazione . In appresso analizziamo la |
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reali sono simili, ma come sono simili l' ente reale e la | sua | essenza ideale che lo fa conoscere; perocchè la |
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la realizzazione dell' essenza può dirsi simile alla | sua | essenza, ma più propriamente direbbesi che l' essenza |
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non ci dice già quello che è: « una sussistenza, che nella | sua | semplicità racchiude ciò che ha la specie ed il genere »; |
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che egli ne abbia consapevolezza, e che il termine della | sua | attenzione razionale è quel solo di cui l' uomo s' |
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ciò che è nel sentimento anteriore e che non passa nella | sua | coscienza. Consegue che nell' uomo vi sono due principŒ di |
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non cadde riflessione; nega dunque quanto non entra nella | sua | sfera, quanto non è riflesso. E` l' uomo, in quanto è |
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tratta coi suoi simili; la vita sociale è, nella massima | sua | parte, vita di riflessione. Di qui apparisce che, tolta dal |
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riflesso che lo sentiva, prevedendo l' annientamento della | sua | attività; il piacere adunque del sonno non appartiene al |
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crescere indefinitamente, poichè quanto a questo, che è la | sua | ricettività, è illimitata; ma limitata quanto al grado d' |
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aderire e stringersi ai termini che le sono dati. Quindi la | sua | virtù, esaurendosi in una attualità, si diminuisce ad un' |
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E tuttavia l' uomo non può anelare a cosa di maggiore | sua | soddisfazione che a cotal sonno dell' intelletto e dello |
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monsignore uscitogli così pronto sulle labbra, nella mente | sua | fu indubitatamente il risultato di questo lungo raziocinio |
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lo sfoggio della scienza; lo stesso teologo, che consumò la | sua | vita nell' insegnamento della morale, vien meno alcuna |
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tutto col tutto. Sta appunto qui l' artificio secreto della | sua | prudenza: di separare quel tutto, su cui poi si deve |
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gli è poi facile trovare nell' arsenale, dirò così, della | sua | mente sperimentata e sagace, quella formola appunto, quella |
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che non gli cale, calendogli solo di ottenere lo scopo di | sua | operazione. Ma l' istinto animale si sviluppa vestendo gli |
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consentite dall' uomo. Perocchè, come l' uomo nella | sua | mente ha delle regole generali, così nel suo cuore ha dei |
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essere ad ogni momento mutate dall' intervento della | sua | libertà. Tali abiti consentiti, finchè durano nell' uomo, |
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a quelle che egli si elegge a fine, in cui perciò riposa la | sua | attività. Qualora dunque si supponga, a ragion d' esempio, |
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si viene compiendo nell' intendimento dell' uomo a | sua | insaputa; ed ecco per quali modi. Primieramente, il pensare |
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e cospirano a produrre quello scoppio, che per la | sua | subitezza e grandiosità rapisce a sè la ragione e la |
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esso può rammentarsi l' oggetto, in cui spera trovare la | sua | futura felicità. Il che tutto dimostra che sarebbe una |
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può fermare l' attenzione in ciò che è anello di mezzo di | sua | operazione razionale, quale è per sè l' immagine e il |
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avesse percepita la cosa identica, ma altri individui della | sua | specie, sarebbe da dire il medesimo. Così niuno confonderà |
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del principio razionale, è ciò che suscita e trattiene la | sua | attenzione ». Non potendo adunque (se non con estrema |
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quelle parti di esso continuo che egli abbraccia nella | sua | azione. Posciachè, dunque, sono regolarmente disposte le |
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stanzino, con girare un piccolo ordigno muove e governa a | sua | volontà l' immenso timone della nave; no, queste |
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e ciò con un atto solo principale, estendendo la | sua | semplice attività di un tratto alla successione intera; al |
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in quel lavoro meno dipinta della foglia o dell' ala | sua | pari. Per spiegare questo fatto dell' ordine e della |
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dalla concorrenza di quella moltitudine di stimoli, e la | sua | spontaneità si determina a quella maniera di azione |
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urgenza di uno stimolo maggiore. Nello stesso tempo la | sua | unicità e semplicità, aiutata anche dall' abitudine, gli |
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armonica egli la trova subito, giacchè è determinata dalla | sua | stessa natura, cioè dalla legge del più facile e del più |
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del più facile e del più piacevole. Egli pone dunque della | sua | attività reggitrice ed ordinatrice in questo fatto, e così |
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più effetti, a cui ella è contemporaneamente presente nella | sua | semplicità; sicchè ogni gruppo di effetti diversi è un atto |
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cioè opposto a quella regolarità, che consegue alla | sua | natura molteplice nell' unità. Ora, se si rinviene tanta |
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l' oggetto del pensiero è l' ente ». Ora l' ente è uno per | sua | essenza; onde l' intelligenza s' innalza tanto più alla |
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che dà ad un albero la forma di una croce contro la | sua | natura, crede di renderlo regolare, perchè lo costringe a |
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principŒ determinanti la simmetria, per concepirla nella | sua | ragione, nella sua regola, com' è consentaneo all' |
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la simmetria, per concepirla nella sua ragione, nella | sua | regola, com' è consentaneo all' intelligenza. E questo ben |
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porla, se nella molteplicità, che forma l' oggetto di | sua | contemplazione, non ci fossero certe relazioni e |
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piaceri. E come il sentimento intellettivo coll' armonia | sua | propria, che deve prevalere perchè d' un ordine più |
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la raggiunge a sè; così il sentimento morale coll' armonia | sua | propria modifica e tempera l' armonia animale intellettiva, |
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e le avversioni, che prende l' uomo nel corso di | sua | esistenza sopra la terra, che prendono le nazioni nella |
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lo impedisce di conseguire semplicemente e compiutamente la | sua | forma, a cui tende. Applichiamo questi principŒ ontologici |
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atto, con cui l' ente animale è posto, pel quale è posta la | sua | forma, è quello che abbiamo chiamato istinto vitale ; la |
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termine del sentimento animale, se questo sentimento colla | sua | naturale attività tende a conservarsi, a dilatarsi, a |
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non operi un principio estraneo, che tende a sottrarlo alla | sua | attività. Questa inefficacia della prima funzione |
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il principio sensitivo asseconda quello stimolo colla | sua | attività spontanea, e si accresce e prolunga l' effetto |
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la forza dello stimolo, cercando di ritenere in tutta la | sua | pienezza il sentimento fondamentale, con esso insieme le |
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sforzo, che fa il principio sensitivo di mantenersi nella | sua | intensità e nel suo movimento contro le forze esteriori |
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L' istinto sensuale, non cercando altro effetto colla | sua | attività che quello di godere l' eccitazione passeggera del |
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passeggera del sentimento, esso, mediante l' ultima | sua | funzione della spontaneità motrice7sensuale, produce |
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vive, rattenendole acciocchè non escano dalla sfera della | sua | azione. La riproducibilità esige bensì della materia |
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funzione per la quale il principio senziente seconda colla | sua | attività tutti quei movimenti, che gli procurano una |
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sensazioni, e solo allora l' istinto sensuale vi pone la | sua | attività, secondando quel movimento e facendolo continuare |
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rifornita a questo organo sempre nuova materia atta alla | sua | operazione, che è quella di produrre l' ossigenazione di |
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del polmone stesso, i quali cessando, cesserebbe quella | sua | operazione chimica che, arrossando il sangue, lo rende |
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un unico principio, che in uno esteso molteplice termina la | sua | operazione; nuova prova altresì che la natura soggiace |
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Ecco qua come ciascuno di questi due organi ha la | sua | posizione naturale, secondo le leggi del meccanismo col |
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rimuove alternativamente l' uno e l' altro organo dalla | sua | posizione, i quali così diventano reciprocamente motori l' |
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stessi effetti. Costituito poi un principio sensitivo colla | sua | individuazione, egli non opera che per sè, non tende che a |
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l' effetto extrasoggettivo, lungi d' essere forzata nella | sua | azione, ha in questa azione medesima il suo stato naturale |
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che il corpo vivo, cioè l' organismo vivente; questa è | sua | limitazione assoluta. Se l' istinto sensuale trova |
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diventa a lui più molesta che il piacere annesso alla | sua | azione. E l' esperienza dimostra che egli trova sempre |
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benchè scelga i moti più facili. Quindi, acciocchè la | sua | azione non cessi, è d' uopo che prima ch' egli finisca di |
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operare metta in essere altri stimoli, che rigenerino la | sua | propria attività. Se gli stimoli riprodotti sono meno |
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sensibilità e di contrattilità organica, si riconosce nella | sua | stessa patria; si confessa che egli divideva con abuso di |
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allorquando il movimento che vi produce è un oggetto della | sua | attenzione e da lui voluto, ed allora il fine non riguarda |
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è più naturale, perchè nell' atto di sentire consiste la | sua | natura, ed evita quel modo che gli è doloroso, cioè |
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che l' animale non cominciasse a far uso dell' attività | sua | propria; la quale è l' attività di sentire. Chè di tutti i |
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per liberarsene; l' istinto sensuale anche qui opera colla | sua | mobilità avversiva, sottraendosi alla sensazione dolorosa, |
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è unicamente di liberarsi dalla molestia che egli prova; la | sua | azione e il termine della medesima non eccede l' ordine |
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perocchè in tutte le sensazioni l' anima concorre colla | sua | attività (1). In questo fatto si vede che il principio |
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e infiammatorii. E` l' istinto sensuale, che opera colla | sua | mobilità concupiscibile . La secrezione della saliva, in |
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sia che, trovato il fonte stesso del piacere, colla | sua | attività lo perfezioni e vi s' immerga fino a sentirsene |
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corpo animale; alle quali sensioni diffuse l' animale colla | sua | attività sensuale tenta sostituire sensioni egualmente |
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del sentimento fondamentale. Qui l' istinto vitale colla | sua | funzione eccitatrice è manifestamente la prima causa dei |
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sentimento da conservare o da migliorare, e che quindi la | sua | causa non può essere che una attività sensitiva. La natura |
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Questo, che è ciò che viene attestato all' uomo dalla | sua | consapevolezza, è anche ciò che esprime il linguaggio, |
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loro tutto, nella loro unità; con questa unità cadono nella | sua | coscienza; laboriosamente e per isforzo di osservazioni e |
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. Taluno opporrà che non sempre, non in ogni azione della | sua | animalità l' uomo ha coscienza che un sentimento ne sia il |
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dalla nostra interrogazione diede all' istante stesso la | sua | attenzione all' animaluccio, che gli correva sulla mano. |
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correva sulla mano. Bastò dunque che noi riscotessimo la | sua | attenzione, bastò che egli volesse, e la coscienza fu. L' |
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e la coscienza fu. L' uomo non riflette come questa | sua | coscienza incominci, e crede di averla sempre avuta, non di |
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vitale è di natura essenzialmente sensitivo, e che la | sua | energia motrice non è cosa diversa dalla sensitività, non è |
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che si manifestano nel corpo vivente. Brachet nella | sua | bella opera premiata, Sulle funzioni del sistema nervoso |
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ci fornì una prova della semplicità dell' anima (2) e della | sua | distinzione da ogni organo corporale, sicchè la |
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in essa un' unica sensazione, ella colla spontaneità | sua | li dirige a tale intento, e la sua attività motrice dei |
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ella colla spontaneità sua li dirige a tale intento, e la | sua | attività motrice dei medesimi acquista tale un' abitudine |
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che la minima differenza nelle circostanze arresta la | sua | operazione, come si scorge nell' abito della memoria, il |
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a produrre ciò che il sentimento animale ricerca, la | sua | conservazione e la sua perfezione. Qual altro sentimento se |
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il sentimento animale ricerca, la sua conservazione e la | sua | perfezione. Qual altro sentimento se non quello della |
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eppure le operazioni dell' anima sono determinate dalla | sua | natura. Noi diremo piuttosto che la natura opera secondo |
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leggi medicatrici della natura, è talora limitato nella | sua | tendenza benefica dalle forze brute; e che l' istinto |
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dalle proprie leggi, che egualmente mantiene in ogni | sua | operazione. Abbiamo veduto che quelle due serie parallele |
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l' anima poi non è che sentimento, e niente cade nella | sua | coscienza, che prima non cada nel suo sentimento. Dato |
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egli non avesse mai precedentemente veduta, nè toccata la | sua | gamba, nè mossa, non avrebbe saputo di avere la gamba; nè |
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cadendogli da una parte sotto gli occhi e sotto il tatto la | sua | gamba, che così divenne a lui fenomeno extrasoggettivo, e |
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il dolore, fenomeno soggettivo, egli potè più volte nella | sua | vita confrontare insieme questi due fenomeni e riconoscere |
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non avrebbe potuto mai fare, se in tutto il corso di | sua | vita non avesse avuto che un solo dei due fenomeni, cioè o |
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dolore a quella località extrasoggettiva, che rimane nella | sua | immaginazione. Il fenomeno extrasoggettivo adunque, che |
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di adagiarsi nel modo a sè più naturale; e, consistendo la | sua | natura nel piacere, il modo a sè più naturale è il modo più |
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a produrre fenomeni extrasoggettivi, che sono fuori della | sua | sfera; ma pure questi seguono quelli come una necessaria |
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istinto sensuale adunque non erra mai, se si considera la | sua | azione quale è entro la propria sfera; mantiene sempre la |
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azione quale è entro la propria sfera; mantiene sempre la | sua | propria legge di dare al sentimento l' atteggiamento e l' |
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poi i fenomeni extrasoggettivi corrispondenti a quella | sua | azione, sieno essi utili o sieno dannosi; poichè tali |
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o sieno dannosi; poichè tali effetti non entrano nella | sua | sfera d' azione. Quindi è che, allorquando il sentimento |
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all' onest' uomo; il sentimento gaudioso, acceso nella | sua | parte razionale, fu stimolo al suo sentimento ed all' |
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l' istinto sensuale non ha un tale scopo, che è fuori della | sua | azione; egli opera unicamente per liberarsi dalla molestia |
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ma l' istinto sensuale non ha fatto che ubbidire alla | sua | immutabile legge, per la quale in conseguenza dello stimolo |
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acciocchè egli possa liberarsi dal nemico, non sono nella | sua | sfera, e però non possono essere da lui misurati, nè egli |
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che l' istinto sensuale dirige, generalmente parlando, la | sua | forza insorta al luogo irritato, sollecito di cacciar via |
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Ma ciò non basta. E` la mistura dell' organo, è la | sua | mobilità vitale che modifica principalmente i movimenti |
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da mettere in movimento, e però i movimenti prodotti dalla | sua | azione sono molti e minimi, e hanno sede principalmente nei |
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manifesto che l' istinto sensuale esercita in tal caso la | sua | facoltà motrice per mezzo del sistema gangliare, dal quale |
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meno sottile, si separino da essa, lascino di vivere della | sua | vita, acquistino una condizione straniera ed irritativa; e |
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riceve il dominio e rimane modificata, l' anima gode della | sua | dominazione, ed è il piacere della vita. Solo è da notarsi |
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esteso, eccitato ed individualizzato, l' attività | sua | si spiega incessantemente nel conservare queste tre sue |
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e nell' accrescerle; nel conservare il sentito in tutta la | sua | estensione e nel dilatarla; nel conservare l' eccitamento e |
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trova la materia così disposta che non pone resistenza alla | sua | operazione, oppure quando egli consegue piena vittoria |
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vittoria sopra di lei, rendendola a pieno termine della | sua | azione, allora è messo in essere il sentimento, la cui |
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che riceve l' istinto sensuale, e perciò la quantità della | sua | azione radicale. Questa non oltrepassa il grado limitato |
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di quelli che aiutano l' istinto vitale a compire meglio la | sua | operazione, aiutando la continuazione e opportuna |
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la discontinuano e la disorganizzano, e quindi adducano la | sua | morte. Quanto all' istinto sensuale, i detti movimenti, |
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quale l' animale si sviluppa dal germe e cresce fino alla | sua | perfetta maturità. Questo sviluppo è una perpetua vicenda: |
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nell' invecchiare che egli fa insensibilmente fino alla | sua | distruzione. Quella stessa legge di vicissitudine che dal |
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ma rimane disconosciuta, e però priva di spiegazione, la | sua | tendenza riparatrice e sanatrice. Vi è un' unica legge |
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vitale, lungi dal restituire tosto e ricomporre a questo la | sua | materia alterata, non fanno altro che alterarla |
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ed anche in dose generosa, senza alcun pregiudizio di | sua | salute. Può mangiare più o meno, può esercitare le sue |
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meno, secondo la sanità e la robustezza del corpo, e quella | sua | speciale condizione che questo riceve in gran parte dall' |
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e muove la fibra stessa, e che avendola per termine della | sua | azione, egli ne rimane eccitato, se quella viene stimolata; |
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lussurioso alla vista di ogni oggetto atto a pascere la | sua | passione, quella d' un educato ai timori, avvezzo a temer |
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timori, avvezzo a temer di tutto, ecc.; non è vero che la | sua | fibra, sebbene non cangiata nella sua organizzazione, |
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non è vero che la sua fibra, sebbene non cangiata nella | sua | organizzazione, sembrerà più eccitabile, perchè più |
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che la nutre, che le dà quel guizzo che alla passione | sua | è consentaneo? Se si scorge dunque nella fibra vivente |
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senza più inferire che la mutazione sia inerente alla | sua | organizzazione, non se ne può conchiudere, dico, che questa |
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immaginazione, e in diversi altri modi provenienti dalla | sua | sensitività e dalla forza unitiva, dipendano dalla sola |
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che anche l' organizzazione alterata della fibra abbia la | sua | buona parte nei fenomeni del corpo sano e ammalato, purchè |
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l' organizzazione del corpo, anche il principio vitale e la | sua | attività rimane modificata. Ma viceversa, se l' attività |
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principio movente, cagione del moto, non agisce in lei; la | sua | eccitabilità dunque è una relazione passiva verso il |
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principio attivo motore soggiace pure a cangiamento nella | sua | relazione attiva, crescono o diminuiscono in esso i gradi |
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. Che le leggi che l' uno e l' altro istinto segue nella | sua | azione, sono sempre le medesime, nè possono mai cangiare |
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a piacevole sentimento; ora gli sfugge di mano, vincendo la | sua | rattenenza, e sottraendosi alla sua azione. Tutte queste |
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di mano, vincendo la sua rattenenza, e sottraendosi alla | sua | azione. Tutte queste diverse azioni ed attitudini, che |
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altra irritazione, il detto corso segue fatalmente per la | sua | via necessaria, perchè prescritta dalle leggi dei due |
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la qualità della materia, che dipende probabilmente dalla | sua | forma e composizione, è necessario che essa sia posta in |
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si dice vita extrasoggettiva, per la quale il corpo alla | sua | volta si rende attivo verso dell' anima, com' è necessario |
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viventi. Sembra probabile che la vita non esiga per | sua | condizione una continuità così determinata che non possa |
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di eccitamenti e di sensioni, che per l' unità della | sua | armonia è unificato in un sentimento individuo, che |
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forza chimica sul corpo vivo contraria e prevalente alla | sua | forza vitale, di maniera che gli tolga l' organizzazione e |
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a lei applicati, ecc.. Laonde il corso zoetico devia dalla | sua | direzione ogni istante della vita, e per più cause |
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vitale più forte o più debole, certo è che in ragione della | sua | gagliardia anche le sensioni, che egli produce sotto gli |
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più o meno attive a sollevare l' istinto sensuale alla | sua | azione. Di qui nello stato di sanità i temperamenti flosci, |
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gli riesca uno stato meno molesto, egli cessa da ogni | sua | operazione; dalla quale condizione procedono molte e |
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sensuale suscitato dalle sensioni primitive produce colla | sua | azione quasi delle nuove potenze, cioè l' abitudine , la |
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per fare che l' istinto vitale vi aggiunga colla | sua | attività quell' ultima modificazione, che è loro necessaria |
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varietà delle sensioni primitive, il cui complesso, nella | sua | parte costante e tipica, costituisce, come abbiamo detto, |
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più produrre l' effetto dello stupore, manifesti allora la | sua | vera proprietà stimolante? Ed anche se, data ad alte dosi, |
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concepire la possibilità, che con un rimedio stimolante di | sua | natura si ottenga il risultamento d' una diminuzione |
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zoetico in bene od in male. Se l' eccitamento oltrepassa la | sua | misura massima, egli diventa inopportuno , e la misura |
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vitali più forti ed eccitate, se l' eccitamento esce dalla | sua | forma normale, il corso zoetico, che ritiene lo stesso |
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modi, altra ragione non si può dare se non che tale è la | sua | natura. Se noi conoscessimo positivamente la natura di un |
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di cui è suscettivo, cioè dedurle dal solo concetto della | sua | natura. Ma la natura del sentimento fondamentale non è a |
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fatto che questi modi si cangiano, senza che egli perda la | sua | identità; è un terzo fatto che ciò che si chiama sensione |
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s' intende che questo ente extrasoggettivo e la | sua | maniera di operare deve essere una delle condizioni, da cui |
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che ogni nervo stimolato non dà altra sensione che la | sua | propria: così il nervo olfattorio non dà luogo ad altra |
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d' un oggetto, l' animalità smette una parte della | sua | operosità, perchè, essendo unico il soggetto e d' una |
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trova il diletto maggiore, non solamente per la maggior | sua | avidità, ma per quella soddisfazione altresì che gli |
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soddisfazione altresì che gli succede, ed è il riposo della | sua | fremente cupidigia; riposo ottenuto in quell' istante, in |
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nuova condizione, sia perchè in qualche parte si altera la | sua | intima organizzazione, sia perchè gli vengono applicati |
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o meno, o non prestarsi al tutto l' istinto animale colla | sua | attività a produrre la sensione, o quegli spontanei |
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ma procede a tenore della legge indicata, regolatrice della | sua | attività . Dopo ciò si possono fare delle altre domande |
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da questi due: La complicatezza del corso zoetico e la | sua | perpetuità in anelli sempre nuovi, ciascun dei quali |
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delle varie forze, ciascun atto delle quali ha una | sua | intensità e una sua misura, vince l' umana intelligenza. 4) |
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forze, ciascun atto delle quali ha una sua intensità e una | sua | misura, vince l' umana intelligenza. 4) Finalmente si |
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neppure la specie della malattia indica con sicurezza la | sua | causa e natura interna (2). La regola a iuvantibus et |
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stimolo è soverchio, istupidisce la fibra e diminuisce la | sua | quantità d' azione, e, diminuita questa, sono diminuiti i |
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diminuzione. Qui è l' istinto sensuale che accresce la | sua | azione, tentando di riprodurre gli stimoli che gli vengono |
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le due serie di storie, che il Rasori aggiunse in fine alla | sua | Teoria della Flogosi, l' una di malattie credute |
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regola in medicina? Ma è ben altro conoscere un vero nella | sua | vuota generalità, e altro saperlo ravvisare in atto, in |
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un' illazione sì avventurata, impossibile a provarsi per la | sua | stessa vastità ed ambiguità, tutta quanta la medicina? Ciò |
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Di poi viene la difficoltà di conoscere l' agente e la | sua | efficacia, la quale è certo costante per sè sola, ma non |
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delle vie, per le quali scorre il corso zoetico, e la | sua | estrema mobilità alle cagioni anche minime, che lo fanno |
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alle cagioni anche minime, che lo fanno deviare dalla | sua | direzione. A tal uopo noi abbiamo esposte le varietà |
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era poco stimolante, la vitalità suppliva ella stessa colla | sua | azione al poco eccitamento esteriore; ma questa azione |
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(1). La debolezza dell' istinto vitale, che procede dalla | sua | relazione colla materia, nasce anche qualora il corpo perda |
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quella del principio della vita nell' esercizio della | sua | dominazione sulla materia, quando questa dominazione è |
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un modo opposto, diminuendo al principio vitale talmente la | sua | azione da rallentare la circolazione, e così, accumulandosi |
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i suoi effetti, considerando: Che l' azione bellicosa di | sua | natura affatica e spossa il principio vitale; e quindi |
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all' eccitamento, anche questa illimitata. Laonde colla | sua | attività egli asseconda e promove tutti i movimenti che |
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in sè stesso, non si trova alcuna causa che spieghi la | sua | debolezza e il suo malo stato; per sè tende necessariamente |
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ed è capace di tutto. Ma la causa si trova bensì nella | sua | condizione, e in certe forze a lui superiori, che |
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tal caso di nuovo l' animale non è più, egli ha perduta la | sua | individualità (1). Ma se l' eccitazione o l' organizzazione |
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L' istinto, benchè più forte, produce nondimeno, colla | sua | azione violenta, nuovi sconcerti nell' extrasoggettivo, e |
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dell' affezione del principio intellettivo e della | sua | debolezza, che consiste nella scemata coscienza delle |
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e quasi esaurisca in qualche parte del corpo, o in qualche | sua | speciale funzione od operazione, manifestasi altrettanta |
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l' istinto animale accumulando in modo straordinario la | sua | attività in qualche luogo speciale del corpo, la sottrae ad |
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l' eccitamento, la spontaneità animale accumula ivi la | sua | attività, per accogliere la maggior quantità possibile di |
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impedite le sensioni stesse, e sottratta al sensorio la | sua | mobilità. L' attività allora si esaurisce piuttosto fuori |
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somministrandogli i segni delle immagini, che fissano la | sua | attenzione, ne rimanga anch' esso quasi sempre interessato. |
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del nervo ottico. Dove sembra che il cervello sospenda la | sua | influenza sul nervo della visione, perchè scosso, e nella |
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del ventricolo va cessando, di mano in mano che compie la | sua | funzione e distribuisce l' alimento alle membra, |
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semplice ed uno, tuttavia manifesta diversi effetti della | sua | azione, piuttosto in certi luoghi che in altri del corpo |
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del sentito varia la qualità del sentimento e i gradi di | sua | intensità, proporzionatamente varia ancora di qualità e di |
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ricevendo il primo impulso e la prima determinazione | sua | dagli stimoli, continua i movimenti iniziati colla propria |
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cioè quella forza extrasoggettiva, che fa sentire la | sua | azione nel sentito. Questa esperienza extrasoggettiva ci |
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assegniamo il luogo stesso, gli assegniamo il luogo della | sua | causa extrasoggettiva. E questo ci è facile a farlo, perchè |
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località, quanto meno possiamo percepire la località della | sua | causa straniera o stimolante, cioè la parte del corpo a cui |
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animale; l' animale non può sentire che ciò che entra nella | sua | individualità. Questa individualità, nell' ordine |
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o di là, ecc., d' un altro continuato con esso, o con una | sua | parte. Quando s' aggiunge il movimento attivo dalla parte |
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cerebrali, cioè che allora egli intervenga a sentire la | sua | attività, quando i detti moti sensori s' avverano. Ma |
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e l' indefinitamente molteplice sviluppo della | sua | meravigliosa attività diedero argomento alla prima ed alla |
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Affissata nell' essere eterno e divino, ivi ella tiene la | sua | naturale sede; ella è nell' essere; dove si vede qual parte |
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per l' influenza dell' Ente sussistente, dove l' idea ha la | sua | propria sede e sempiterno domicilio. Ora quegli uomini, che |
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più sottile (9), affine di spiegare l' anima per via della | sua | qualità di essere mobilissima; la quale a me sembra anzi |
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musico pose pure l' anima in una armonia; ma pare che la | sua | non fosse l' armonia degli elementi, ma degli organi e dei |
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dir meglio, su questi corpi7postulati ragiona ed edifica la | sua | teoria; così Pitagora, o chiunque parlò prima dei numeri al |
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formando, ma, chi ben guarda, solamente al periodo della | sua | corruzione, allorchè il sofisma e la dissoluzione dei |
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movendo dal principio che « « ogni cosa si conosce colla | sua | simile » »; dunque gli elementi erano simili a questi, non |
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italiani, egli trasse indubitatamente tutto il fondo della | sua | dottrina. Ma, siccome accade agli uomini grandi, egli si |
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si appropriò per modo la dottrina di Elea che parve nella | sua | bocca originale. La necessità di un' eterna unità, arguita |
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L' argomento di Parmenide e di Zenone traeva la | sua | forza da questo principio, che « « la sostanza corporea |
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la necessità delle idee come cause delle cose. La | sua | maniera di esprimersi è certamente diversa da quella che |
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nello stesso tempo che qualche durata è pur necessaria alla | sua | esistenza. Veniamo ora ad applicare questa dottrina agli |
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e partecipata alle cose reali solo dalla mente; onde della | sua | materia intelligibile dice Platone: «mete ex hon tauta |
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conservarono un verso di Empedocle, che si riferisce alla | sua | «philia», dichiarandola oggetto del solo intelletto: |
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onde rimanga a dire ad Empedocle sotto qual concetto la | sua | amicizia sia amicizia, se sotto il concetto di movente |
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sensitiva, ed a questa attribuiva gli elementi reali quasi | sua | veste, e la parte intelligente, che dalle idee faceva |
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scuola di Elea propose la questione dialetticamente, nella | sua | massima astrattezza e universalità: « Se fosse ben detto |
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che le cose sono più ». Pigliandosi la parola uno nella | sua | incondizionata universalità, non si cercava in questa prima |
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la sostanza appare immutabile e simile in questa proprietà | sua | all' idea del pari immutabile. Onde due cose, perchè l' una |
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di «sphairos», e datogli una forma sferica per indicare la | sua | eccellenza sopra il mondo sensibile, al quale veniva |
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mente sacra, ineffabile, che abbraccia tutto il mondo colla | sua | provvidenza ». Ora, se la mente divina conosce tutto, ben |
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o cose divine, e così divinizzarla; come il volere che una | sua | parte fosse il diverso, cioè la materia corporea, era un |
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il solo intelletto, senza che vi si associ menomamente la | sua | sensitività animale; il che gli riesce oltremodo |
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in tempo in cui non esistevano ancora i corpi, benchè la | sua | parte inferiore, cioè la sensitiva, voglia egli che sia |
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l' unità dell' anima, e quella sola che, unendo nella | sua | unità l' identico e il diverso, può conoscere l' uno e l' |
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parti, ma propriamente termini, che non appartengono alla | sua | sostanza, ma ne sono condizioni; pure si dice che le |
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perchè la media da esse riceve la condizione e l' atto di | sua | natura. Quindi quella che agisce in Platone è continuamente |
Psicologia Vol.III -
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che riceve da quello che ha natura immutabile è l' entità | sua | migliore, ciò che riceve da quello che ha per natura l' |
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che ha per natura l' esser sempre diverso, è l' entità | sua | inferiore. Abbiamo veduto Aristotele rampognare Empedocle |
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ciò dei veri ammirabili. Perocchè noi interpretiamo così la | sua | descrizione dell' anima del mondo, e i circoli di cui la |
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anima; e dalla natura del moto dell' anima ne deduce la | sua | immortalità, perocchè, egli dice, l' anima ha il moto |
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egli dice, l' anima ha il moto interno, che è come | sua | natura, là dove il corpo lo riceve da fuori. Onde, se il |
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per l' azione che esercitano nel nostro; la quale azione ha | sua | sede nel nostro proprio corpo e non nei corpi esterni, e |
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a costruirsi, ella non pensa sè stessa, nè pensa una | sua | modificazione; anzi pensa cosa di natura diversa ed opposta |
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filosofo ruppe in tali assurdi colla prima parola della | sua | filosofia, si fu che egli prese l' Io bello e formato, |
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conscia di sè, vi è pure la stessa anima, che per essenza | sua | è principio ed individuo razionale, come noi abbiamo |
Psicologia Vol.III -
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Avverto adunque che il filosofo nostro in quella | sua | proposizione muta il significato del vocabolo Io, perocchè |
Psicologia Vol.III -
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produce un' entità diversa da sè; egli dunque od esce colla | sua | attività da sè stesso, ovvero, senza uscire da sè stesso, |
Psicologia Vol.III -
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vuol vedere questo abuso, si consideri che egli spiega la | sua | pretesa equazione, dicendo che l' Io contrappone all' Io |
Psicologia Vol.III -
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che non esiste se non il solo suo Io, e che egli scrisse la | sua | filosofia per sè solo, come un ragno che fa la sua tela |
Psicologia Vol.III -
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la sua filosofia per sè solo, come un ragno che fa la | sua | tela dove non sono mosche; ma primieramente in questo caso |
Psicologia Vol.III -
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pure venire qualche vaghezza per uscire una volta dalla | sua | sterile solitudine, e rendersi prolifico di qualche suo |
Psicologia Vol.III -
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dell' ente si deve rinvenire una causa straniera alla | sua | naturale attività. Ora l' Io di Fichte, l' unico ente che |
Psicologia Vol.III -
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cosa sia dunque il Non7Io, e da qualunque parte tragga la | sua | esistenza, certo è che egli non è l' Io, nè una |
Psicologia Vol.III -
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la coscienza, e in tal caso, non avendo la coscienza per | sua | propria essenza, egli non è infinito, mancandogli il |
Psicologia Vol.III -
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dell' individuo, ma ben anche perchè egli realizza colla | sua | onnipotenza la essenza dell' individuo, che è in quella |
Psicologia Vol.III -
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discepoli qualche cosa di più strano da credere sulla | sua | parola. Non trattasi della nozione o tipo dell' opera, ma |
Psicologia Vol.III -
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sempre per la via dell' affermazione gratuita, tutta la | sua | dottrina si riduce a descrivere storicamente le |
Psicologia Vol.III -
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più opposte fra loro, e nello stesso nulla, sicchè quella | sua | Idea in luogo d' essere immutabile non istà mai in riposo. |
Psicologia Vol.III -
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ha dunque due termini: il nulla e il più alto grado di | sua | attività . La filosofia non può spiegare le cose, se non |
Psicologia Vol.III -
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disputato sul valore della parola entelechia, tuttavia la | sua | origine (da «en» e «telos») dichiara abbastanza che ella |
Psicologia Vol.III -
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Aristotele si trovi incerto e impacciato, quando applica la | sua | dottrina all' anima intellettiva; perocchè i filosofi, che |
Psicologia Vol.III -
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principio vitale e che si sviluppa, passa a confermare la | sua | dottrina, provando che niuna delle tre anime può venire dal |
Psicologia Vol.III -
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vede il nascimento della mente o della ragione, che ha per | sua | dote l' unità, il contemplare più cose in un solo. Ma altro |
Psicologia Vol.III -
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che è quello col quale la mente intuisce l' oggetto nella | sua | possibilità, mentre il fantasma non esce dalla realità |
Psicologia Vol.III -
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reali; ma di nuovo non si dice come l' anima estenda la | sua | veduta a tutta la sfera del possibile, la quale sfera |
Psicologia Vol.III -
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lo astrae? Certo da quello, che egli ha già concepito nella | sua | mente; perocchè sopra quei singolari, che egli non ha |
Psicologia Vol.III -
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quanto dall' intendimento si vede nell' essere ideale come | sua | realizzazione ». Ciò posto, è chiaro che il reale sensibile |
Psicologia Vol.III -
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che Iddio si trova in tutte le cose ugualmente colla | sua | essenza, il che è quanto dire con tutto sè stesso, perchè |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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cioè le sostiene, acciocchè non si annullino, colla | sua | virtù, e questa virtù è la stessa sua essenza. Per la |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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si annullino, colla sua virtù, e questa virtù è la stessa | sua | essenza. Per la ragione medesima si può dire, e anche con |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Egli dà loro l' esistenza e la vita, e con questa | sua | operazione si trova in esse: esse dunque sono presenti a |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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presente ad esse, perchè esse non ne conoscono nè godono la | sua | presenza. Veniamo all' uomo, e prima consideriamolo nel suo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Quest' uomo può conoscere, anche col semplice lume della | sua | ragione, che Dio esiste, ed anche che è governatore e |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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naturali, e vive secondo l' equità e la giustizia, la | sua | mente essendo più serena, il suo cuore più retto, conoscerà |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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differenza che passa tra una madre che conosce bensì la | sua | figlia, ma questa le è morta, ovvero si trova in |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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trova in lontanissimi paesi; e un' altra che può avere la | sua | diletta figliuola e stringerla tra le sue braccia. Voi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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ha non solo presente, ma unito con sè Dio, e lo sente nella | sua | infinita grandezza, se ne pasce, lo possiede, lo abbraccia |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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stesso in lei, la giustifica, la purifica ogni dì più colla | sua | grazia, la abbellisce di tutte le virtù, la regala di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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quali sono quelli dello Spirito Santo, pone in essa la | sua | pace, la circonda di una certa gloria interiore e nascosta |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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perchè vive in sè, ma più ancora perchè comunica a lui la | sua | vita, quella che poi Cristo comunica a noi, onde dice S. |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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vita. [...OMISSIS...] 1.52 Se al Signore piace che la | sua | salute corporale sia ancora alquanto sofferente, egli Le dà |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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In ciò ch' Ella dice sul conto mio, non vedo altro che la | sua | solita bontà a mio riguardo. Del resto il pensiero che |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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su cui s' innalza l' immenso e perenne edificio della | sua | chiesa. Accolga i sentimenti della mia profonda stima e |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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amare le cose basse ed umili, e conservare in queste la | sua | pace e tranquillità, seguendo Gesù Cristo, dico che questi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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ad una lampada accesa che arde dì e notte al cospetto di | sua | divina Maestà: il che sta bene che si dica de' Cherubini e |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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desiderosi unicamente di molto servirlo e di far molto la | sua | volontà, e per arrivare a conoscerla sottopongono se stessi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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i suoi pensieri, quasi in una cotal regola compendiosa di | sua | condotta, e seguendo dietro ad esso, non ismarrisca nel suo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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può perire, se ama sinceramente e costantemente la | sua | vocazione: che niun religioso può durare lungamente in una |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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occhi sopra se stesso, e, ricercando diligentemente nella | sua | coscienza, ben troverà le tristi cagioni per le quali s' è |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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o negligentemente, e a cui non applica il proposito della | sua | libera volontà. Conviene dunque che consideriate come un |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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non dee metter legge a Dio, e non deve preferire nulla alla | sua | maggior gloria. 3 Come si deducono le tre norme indicate al |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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grazie che ci ha date Iddio e delle buone azioni che per | sua | grazia facciamo, riservandone a lui ogni onore e gloria, e |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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il sentimento delle proprie forze? che cosa è prendere la | sua | croce, se non combattere questo arrogante sentimento a |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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mancanza, sia pel dubbio che sempre gli rimane circa la | sua | condizione morale, non potendo egli mai sapere con piena |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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uomo maggiore luce per conoscere il vero, il che aggrava la | sua | colpa, dall' altra i giudizii superbi ch' egli pronunzia di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Domini . Il zelo ardente del gran Pastore, che dà la | sua | vita per le sue pecore, vi sia guida e quasi stella nel |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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senza limiti e non per una volta sola, ha mostrato la | sua | intenzione di perdonare senza limiti. Evitate dunque in |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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il problema che gli è dato a risolvere, riceve dalla | sua | natura limitata una condizione che lo rende sommamente |
Sulle categorie e la dialettica -
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ma essa, tendendo a porgere alla speculazione ontologica la | sua | materia distinta in classi, prepara il terreno su cui deve |
Sulle categorie e la dialettica -
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era uno: doveva dunque partecipare dell' unità, come d' una | sua | forma essenziale, acciocchè fosse ente. V Unità come |
Sulle categorie e la dialettica -
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si definiva il numero « « un progresso dall' unità alla | sua | moltitudine » (1), o « una moltitudine composta d' unità |
Sulle categorie e la dialettica -
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tale a principio; dovendosi piuttosto credere che nella | sua | origine fosse una dottrina nella quale i concetti e i |
Sulle categorie e la dialettica -
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dicevamo, facilissimo ad aversi dalla mente, e anche per la | sua | semplicità non aggravandola di molte considerazioni. Dopo |
Sulle categorie e la dialettica -
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materiale »delle cose, questa non la dà Aristotele che come | sua | conghiettura (1); or non dovendosi ammettere |
Sulle categorie e la dialettica -
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ma indefinibile, e non si può che lasciarla nella | sua | indefinizione, [...OMISSIS...] . Qui dunque si distinguono: |
Sulle categorie e la dialettica -
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Parmenide e altrove, e che forma il punto eminente della | sua | filosofia, dialettica ed ontologica ad un tempo, che l' uno |
Sulle categorie e la dialettica -
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dottrina astratta conveniva ugualmente all' essere nella | sua | forma ideale, all' essere nella sua forma reale, e all' |
Sulle categorie e la dialettica -
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all' essere nella sua forma ideale, all' essere nella | sua | forma reale, e all' essere nella sua forma morale. Quindi, |
Sulle categorie e la dialettica -
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all' essere nella sua forma reale, e all' essere nella | sua | forma morale. Quindi, applicandosi senza distinzione all' |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' esser sostanza (1), sentenza che Aristotele ripete come | sua | propria (2), poteva ridurre in sommi generi gli enti |
Sulle categorie e la dialettica -
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dunque che il numero partecipando dell' unità come | sua | forma diventa specie . La materia reale all' incontro, non |
Sulle categorie e la dialettica -
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esserci l' uno , che è necessario che ci siano i molti come | sua | condizione, altramente non sarebbe, contro l' ipotesi |
Sulle categorie e la dialettica -
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concetto di uno, e preso per ipotesi che sia, trova per | sua | condizione prima la diade, e poi la moltiplicazione |
Sulle categorie e la dialettica -
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con questo uncino la sentenza eleatica dell' uno, alla | sua | dell' Uno molti. Dopo aver dunque provato, che l' uno è un |
Sulle categorie e la dialettica -
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quadruplice: 1 o che sia la medesima; 2 o un' altra; 3 o | sua | parte; 4 o suo tutto: chè la parte non è nè un medesimo nè |
Sulle categorie e la dialettica -
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esser qualche cos' altro dal non uno; 2 che non può esser | sua | parte; 3 e non può esser suo tutto: di che conchiude che l' |
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tutto, per modo che il non uno, restando non uno, sia una | sua | parte; rimane che l' uno sia il medesimo col non uno . La |
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che l' una e l' altra ha la forma della contrarietà alla | sua | opposta. Un' altra proprietà dell' uno essente, che s' |
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si è, che una proprietà può essere assoluta o relativa alla | sua | contraria. Ora la grandezza e la piccolezza sono proprietà |
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ha per fondamento l' uno essente considerato nella | sua | identità , e nelle sue modificazioni . Poichè, in quant' è |
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è l' essenza dello stesso ente [...OMISSIS...] , ed ha una | sua | ferma natura [...OMISSIS...] ; dopo tutto ciò, dico, l' |
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fallace e mentitore. Così la sofistica fu recisa fino dalla | sua | più profonda radice. Ma noi dicevamo che questa |
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perchè l' Ontologia trattando dell' essere in tutta la | sua | ampiezza, conviene che lo consideri anche nelle sue |
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condotti, trova nell' essere stesso per sè considerato la | sua | fermezza e immobile consistenza: il che non manca mai di |
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il mondo intelligibile dal reale che lo realizza quasi | sua | materia, deduce da quello il ragionamento necessario e |
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moto è lo stesso atto dell' ente, e lo stato non è già una | sua | passione, e l' essere identico e diverso non sono proprietà |
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Ma Plotino considera il numero attuale in tutta la | sua | estensione, onde dice che [...OMISSIS...] . Fa dunque |
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i generi; in tanto è la prima mente (1). Ma in quanto la | sua | azione, continua e permanente, passa ai generi inferiori e |
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Ciò che vi ha d' erroneo in questo ragionamento è la | sua | base male scelta. Poichè questa base è il principio: « la |
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non cadono differenze; Quando dunque nascono in lui per la | sua | continua attività i generi, questi non sono lui, perchè non |
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i generi, questi non sono lui, perchè non ammettono la | sua | definizione. Del pari: La prima Mente non è che l' ente |
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genere cadano differenze; Ma tostochè essa mente per la | sua | attività quasi lampeggia in ciascun genere differenze, di |
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(2), quando continuando ad operare ed andando quindi colla | sua | azione fuori di sè, fuori da quello che la costituisce |
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atto del quale lo costituisce; il secondo, eccedendo la | sua | costituzione e natura, non è più lui ma la Mente; il terzo, |
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costituita, non potendo esser la Mente perchè eccede dalla | sua | costituzione, è l' Anima; il quarto che esce dall' Anima |
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noi ad esporre questo ingegnosissimo sistema, per quanto la | sua | incoerenza il permette, facciamo osservare, che da esso |
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l' affissarsi nell' Uno sia quello che la costituisce nella | sua | eccellenza, pure anche coll' affissarsi in sè stessa non si |
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l' Anima coll' affissarsi nella Mente è costituita nella | sua | propria eccellenza, ma dopo d' avere, coll' affissarsi in |
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operando produce: dopo dunque che l' Anima è costituita, la | sua | contemplazione di sè non può più produrre specie: sorge |
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e, in quant' è anima vegetale, sia tratta dalla | sua | propria natura verso il sensibile e materiale. Ora, come il |
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con esse l' ente ideale , e non l' ente in tutta la | sua | generalità. In fatti i cinque generi da esso enumerati sono |
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sterili e prive d' ogni azione. Dice dunque di questa | sua | Mente, risultante da' cinque generi: [...OMISSIS...] . Sul |
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la sentenza che « tutto ciò che c' è di enti dee avere la | sua | operazione ». Appresso ancora viene questa sentenza: |
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si trae il sistema, si decide che l' essere non può per | sua | natura fermarsi nell' intelligibile, benchè si abbia detto |
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tiene il luogo supremo una tale natura, che abbraccia colla | sua | virtù, e collega in sè i generi tutti delle cose e le forze |
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scendere a stato inferiore, e tuttavia nulla perdere di | sua | primitiva eccellenza. Ecco le questioni, che i Neoplatonici |
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e in tal caso sono un complesso unico, che per la | sua | unità appartiene ancora alla categoria dell' uno. Se poi i |
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una metonimia, pigliandosi la tigre per esprimere la | sua | qualità d' esser crudele, ed una metafora venendo applicata |
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quanto, il quale, la relazione, convengono all' ente per la | sua | propria virtù, e non per una virtù straniera all' ente; il |
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prima sono predicati, e poi astratti, benchè di natura | sua | dichiari anteriore la specie alla materia. Astratti poi non |
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è l' oggetto, cioè il vedere (presentato puramente nella | sua | essenza dall' intuizione) congiunto colla negazione. Tutti |
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da ogni mente, benchè escluda la realità ed abbia per | sua | natura la proprietà d' insiedere nella mente. La mente poi |
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è conseguentemente realizzato anche ciò che esprime la | sua | specie ed il suo genere; e in quanto si considera |
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i quali, non rappresentando la cosa segnata nella | sua | natura, ma solo indicandola, non porgono all' attenzione di |
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non ravvisò col suo pensiero la materia ideale in tutta la | sua | universalità, la quale non è altro che l' essere ideale |
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filosofo era legata ai sensi ed agli enti corporei. Onde la | sua | ontologia riuscì angusta, perchè cavata principalmente |
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l' essenza (predicabile «Horos») o esprimendo qualche | sua | proprietà che non è però la sua essenza, ma conseguente ad |
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o esprimendo qualche sua proprietà che non è però la | sua | essenza, ma conseguente ad essa (predicabile «idion»), si |
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del fondamento unico su cui posa tutto l' edificio della | sua | filosofia. E pure nulla di questo. - Egli lo introduce a |
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termine, se non a condizione che egli sia congiunto colla | sua | potenza: di maniera che egli è un pregiudizio volgarissimo |
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da quella, perchè l' effetto non può essere maggiore della | sua | causa (1). Ma datemi un uomo pregiudicato, un uomo che già |
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ciò intende provare la necessità dello spazio, e quindi la | sua | provenienza soggettiva. Ma egli è falso, che non si possa |
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della sensitività corporea come un' antecedente e condizion | sua | necessaria; è una forma, ma forma distinta dalla stessa |
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giudizio, onde il nostro filosofo deduce tutta quanta la | sua | teoria filosofica, discoprendo i vizŒ di questa teoria |
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espressamente questa dottrina, e con essa incomincia la | sua | « Critica della Ragion Pura », ammettendola come cosa fuori |
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riferire; e che era lo spirito quello che esercitando una | sua | propria funzione (2) dava l' unità a quel vario moltiplice. |
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quattro grandi classi di giudizŒ ci sono date da Kant sulla | sua | parola, poichè non fa alcun ragionamento che provi che |
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affermato; il contenuto del giudizio non cangia punto la | sua | specie, e però non può costituire una nuova classe. La |
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può mancare il più, qual è il positivo dell' ente, ossia la | sua | vera realità sentimentale. Ancora, le tre categorie di |
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un' altra proposizione più estesa, mediante una condizione | sua | propria. Onde non si può giungere ad una cognizione |
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d' una cognizione condizionata, la quale è nulla senza la | sua | condizione. Ora questa funzione della ragione , per la |
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e così non vi sarebbe veramente il pensare, mancando la | sua | condizione. Ma, che il pensare vi sia, non è negato nè pure |
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convincere di menzogna la ragione stessa degli uomini nella | sua | propria natura! Perocchè, o quest' uomo in far ciò usa |
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non già l' umano individuo, ma la stessa ragione umana per | sua | natura paralogizza quando cerca di stabilire l' unità |
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quello che la ragione stessa direbbe se parlasse colla | sua | bocca, di sollevarsi AL DI SOPRA DELLA RAGIONE, e, |
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Kant che provino per uno scambietto, e molto meno la | sua | intrinseca lotta, che la renderebbe positivamente stolta e |
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», n. 264 seg.. Nè gli basta a condurre a fine la | sua | prova questo errore, se non vi aggiunge anche quest' altro |
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quanto allo spazio. Tutti i fondamenti adunque della | sua | prima prova vanno in fumo. Il secondo argomento che adduce |
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pregiudizio sensistico, su cui il Kant fabbrica tutta la | sua | dottrina. Ciò che abbiamo detto innanzi basta a |
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il ragionamento con cui Kant pretende provare questa | sua | antitesi, ed è che se vi ha la libertà, questa opererebbe |
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« « che ogni condizionato presuppone, rispetto alla | sua | esistenza, una serie completa di condizioni fino all' |
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il principio essa « « dovrebbe cominciare ad agire, e « la | sua | causalità così avrebbe luogo nel tempo » ». Quindi questo |
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Gli argomenti con cui egli le fortifica non sono nè pure di | sua | invenzione: sono gli argomenti prodotti e riprodotti dagli |
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che ebbe un potere magico d' incantare tanti spiriti della | sua | nazione. Ma io voglio qui notare di più una peculiar lotta |
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Kant dichiara assai frequente quest' ultimo fine della | sua | filosofia speculativa: [...OMISSIS...] . Tali sono le due |
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tendenze della filosofia di Kant, ma Kant, più sagace della | sua | filosofia, s' accorge che le due tendenze non istanno bene |
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può provarne l' esistenza, in che maniera soddisferà alla | sua | esigenza di ridurre ad unità assoluta la serie delle |
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risponde consigliando la ragione a rinunziare a questa | sua | esigenza di trovare l' unità assoluta delle condizioni |
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a' propri inganni? Sebbene adunque in niuna parte della | sua | filosofia Kant possa fuggire le contraddizioni, tuttavia in |
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non dimostrino in sè stessi la ragione di sè, o, secondo la | sua | maniera di parlare, non contengano la condizione della |
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vale sperimentale, e la coscienza è sperimentale di | sua | natura, giacchè ognuno esperimenta ciò di cui è conscio; |
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coscienza, questa stessa avrebbe loro data la prova della | sua | erroneità. La coscienza infatti suppone una dualità, il |
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medesimo, nel quale punto d' indifferenza egli colloca la | sua | coscienza pura in contraddizione della coscienza empirica. |
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adunque cozza direttamente contro il principio di tutta la | sua | filosofia, che, come dicevamo, è quello della ragion |
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e però non sarà mai, e poi mai un Io; giacchè l' Io è per | sua | propria essenza una consapevolezza. Qualora adunque noi |
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ma prima di tutto l' essere in universale , il quale colla | sua | universalità collega in varŒ modi gli enti tutti fra loro, |
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venendo propriamente a significare non l' uomo, ma la | sua | coscienza, l' uomo in quant' è consapevole. E` dunque vero |
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di sè, ne cavò l' assurdo che produce sè stesso, che è la | sua | propria causa. La conclusione adunque di Fichte: « « Il mio |
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altresì rispetto ad ogni ente contingente, si concepisce la | sua | sussistenza come un atto avente un principio ed un termine, |
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benchè potrebbe concepirla diminuita od accresciuta, colla | sua | mente, in un qualunque ideale ch' egli si formasse. Ma l' |
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all' operare dell' Io? una resistenza, un freno posto alla | sua | tendenza? Non già; ma, credendo di spiegarla, egli vuole |
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E riserbandosi questo minimo grado di potenza sulla | sua | creatura, ha dunque rinunziato per sempre ad averne un |
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grado di più? Il creatore potè abdicare così per sempre la | sua | onnipotenza? Avrà egli creato un complesso di esseri più |
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proprio bisogno per porre sè medesimo: è una legge della | sua | coscienza »: quasichè, quando il filosofo dichiara una cosa |
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a sè stesso nel mondo, egli dovette per legge della | sua | coscienza imaginare i suoi genitori e i suoi antenati » ». |
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sè e per sè; e che in questa operazione si dee ravvisare la | sua | assolutità. In questo detto di Fichte v' ha della |
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l' affermazione; giacchè quando si dice ente , si dice la | sua | essenza . E pure l' affermazione non è inutile al conoscer |
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distinzione fra l' essenza dell' ente contingente e la | sua | realizzazione , o atto proprio dell' ente stesso. Or, |
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un ente come cosa stabile e indipendente dalla stessa | sua | affermazione, non può farci cadere in alcuna illusione |
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esiste tuttavia. Ciò che si dee spiegare non è già la | sua | causa occulta; ma la sua natura manifesta , che sta nel |
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che si dee spiegare non è già la sua causa occulta; ma la | sua | natura manifesta , che sta nel fatto lampante della umana |
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egli è possibile che l' Io desideri di perdere l' identità | sua | propria; quando anzi è vero che ogni essere intelligente |
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ogni essere intelligente brama bensì di perfezionarsi nella | sua | natura, ma non brama cangiar natura; la cui brama avrebbe |
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spirito che opera ciecamente, non può avere alcuna regola | sua | propria, perchè la regola non è tale se non si conosce, e |
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L' assoluto di Fichte e de' filosofi che sono andati sulla | sua | via è un assoluto in potenza; perchè è un Io che ha bisogno |
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è perfettibile , senza che giammai possa raggiungere la | sua | propria perfezione ponendosi compiutamente: ma un ente che |
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per quanto l' abbia distillato nelle vane storte della | sua | imaginativa, non n' ha cavato altro che contingente. Per |
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l' uomo ha in sè è parte dell' uomo »; per quantunque la | sua | nobile intelligenza si fosse resa schiava di un principio |
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il pregiudizio, che serviva di base e di tema a tutta la | sua | filosofia, lo costringeva ad affermare che quest' Io era l' |
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dai visceri della natura umana. Così fece Fichte, e nella | sua | nuova opera intitolata « Sistematica » (1), alla parola Io |
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ridurre l' Io empirico all' Io puro senza fargli perdere la | sua | identità, senza cessare di essere Io. Ma rimase infitto |
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appariscono debbono essere elemento che costituiscono la | sua | stessa natura, e che in lui si vanno svolgendo; dunque |
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tutte le cose SI DEVE TROVARE nell' uomo, nel fondo della | sua | natura ». Quanto la minore di questo sillogismo sia |
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E questo fu l' addentellato a cui raggiunse Schelling la | sua | fabbrica. Ma accettando il Dio di Fichte, ricusò d' |
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perchè non appariva come Iddio avesse potuto produrre una | sua | immagine che non avesse la natura di lui, e un mondo che |
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La filosofia dell' identità assoluta trae la | sua | origine dall' ignoranza, e dal pudore che sentono i |
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essenza della cosa reale è quella appunto che trovasi nella | sua | idea, l' essenza ideale non di meno differisce dal suo |
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e in nessuna maniera v' ha identità fra il reale e la | sua | essenza ideale. Tutto ciò che v' ha fra queste due cose, si |
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nella percezione si unisce individualmente il reale colla | sua | essenza ideale, e da questa congiunzione nasce l' individuo |
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quel punto può aver bisogno, per conoscersi, di perdere la | sua | indifferenza ponendosi come soggetto e come oggetto? Ha |
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appartiene al mondo reale in quanto si perfeziona colla | sua | adesione all' ideale. Questa confusione tra il mondo reale |
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al nostro filosofo pel materialismo di cui va infetta la | sua | « Filosofia della Natura ». Perocchè la natura fu ridotta |
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e simmetria ond' egli compartì le varie parti della | sua | filosofia ricade troppo a scapito della verità, di che ci |
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in diversi significati (1). Applicata al corpo, è una | sua | modificazione che lo rende atto ad esser sentito |
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nè meno afferma il reale; ma il reale rimane fuori della | sua | sfera. Affine che si possa dare il titolo di negativa ad |
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una negazione a fare che un dato concetto non inganni nella | sua | applicazione è ciò che induce a dargli l' applicazione di |
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che addurrò chiarirà meglio la cosa. Esponendo Schelling la | sua | Filosofia negativa, viene discorrendo così: [...OMISSIS...] |
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e dicesi in potenza solamente considerandosi rispetto alla | sua | realizzazione non racchiusa nell' essenza. Onde di nuovo l' |
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essenza, l' idea) nel quale si pensi la possibilità della | sua | realizzazione, ciò che è il poter essere. Ora tutta la |
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all' essere, e l' essere è posto, ella ha perduto la | sua | libertà, ed è in potere dell' essere stesso. Or quest' |
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dell' essere. Nella natura tutto è già posto, tutto ha la | sua | forma. Ma è facile di vedere che dee aver preceduto, qual |
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nella lunga discussione che premette al libro I della | sua | Logica intorno alla questione [...OMISSIS...] ; le quali |
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una relazione tra l' essenza umana e il concetto della | sua | realizzazione . V' ha dunque in questo pronunciamento una |
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di Hegel, il quale vuol cavare le cose stesse dalla | sua | idea. Ecco come s' esprime il signor Gioberti: |
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del primo linguaggio. Ecco com' egli proponga questa | sua | quanto nuova altrettanto arbitraria teoria. [...OMISSIS...] |
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S' estende poi a far parlare l' idea, e colla | sua | ricca immaginazione inventa un dramma in cui ella |
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maniera di sottigliezze e di sofismi si può far perdere la | sua | natura all' idea, o immedesimare il soggetto coll' oggetto, |
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il ragionare nella bocca di tali filosofi, e sottentra in | sua | vece un gran salto che dà la fantasia, quand' essi si |
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ed al suo movimento dialettico, come si può vedere nella | sua | « Enciclopedia delle scienze filosofiche » (1). La quale |
Sulle categorie e la dialettica -
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nel mondo, col pensiero riduce a sè, riconosce come | sua | propria creazione e sostanza, il mondo. Ciascuno, che un |
Sulle categorie e la dialettica -
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che tali parole non esprimono più l' essere stesso, ma una | sua | qualità negativa (privazione di mediatità, e di |
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filosofo, che pone quindi IL DIVENTARE a principio della | sua | dottrina, quasi punto d' unione tra il nulla e Dio! Egli è |
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recentemente una confutazione. Lo stesso Calybaeus nella | sua | « Critica di Hegel » dice: [...OMISSIS...] . Così giudicano |
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ma nel mondo già dalla mente conosciuto. Cousin applica la | sua | formula a tutte le scienze: all' astronomia, alla chimica, |
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degli empi a rendere più pura e più splendida la divina | sua | religione; come è colle loro persecuzioni ch' egli purifica |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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come è colle loro persecuzioni ch' egli purifica la | sua | Chiesa dagli affetti terreni, e che le fa conoscere d' una |
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sopra nessuna delle cose umane, ma sulla sola virtù della | sua | divina parola. Egli è per questo che non mai sì bella e sì |
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il genio del male che vuole render l' uomo infelice nella | sua | coscienza, non può sostenere a lungo di vederlo felice nè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sostenere a lungo di vederlo felice nè pure nell' esterna | sua | vita: la quiete è per lui un tormento, come è all' odio un |
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coscienza stessa dell' uomo, che divenne una porzione della | sua | essenza, ed il primo elemento della sua vita; questa verità |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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una porzione della sua essenza, ed il primo elemento della | sua | vita; questa verità che le umane generazioni oggimai si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che giunse a collocarsi al suo centro come gran base della | sua | esistenza e come punto intorno a cui l' universo, che l' |
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superficie dell' umanità, e rendeva visibile al di fuori la | sua | bellezza divina; ed il vizio, grazie all' Altissimo, non è |
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dalla virtù, che non si possa oggimai più ingannare sulla | sua | perdita e ch' ella debba confessare a se stessa, senza |
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in una immensa foresta per essersi allontanato dalla | sua | madre. E che conforto di letizia non debbe aver portato al |
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Chiesa di Gesù Cristo il vedere che quando innalzando la | sua | voce di pace e di universale benevolenza proclamò agli |
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del comun Redentore, trovò mille schiere che risposero alla | sua | voce colle lor voci di compunzione e di ravvedimento, ed il |
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tutta l' opera, ed il fine suo debbe ritenersi in tutta la | sua | purezza, e perfetta eccellenza, nè debbesi transigere colla |
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un modo che non esiga da lui un sacrificio superiore alla | sua | debilezza e non necessario; un modo che riconcilii la |
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le congiunga, le unizzi. Il Cristianesimo adunque colla | sua | spiritualità, coll' ampiezza delle sue idee che travalicano |
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quell' affetto, il quale ella merita, considerata nella | sua | relazione con quel tutto che hanno sempre innanzi agli |
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come la verità è meramente attiva rispetto a lui: la | sua | mente non crea qualche cosa, ma più tosto viene in essa |
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azione della prima verità sopra di lui è ciò che forma la | sua | intelligenza: l' azione degli altri esseri è ciò che |
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a tutto il senno naturale, e spiega la magnificenza di una | sua | nuova creazione. Qui primieramente essa narra all' uomo un |
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narra all' uomo un gran fatto, la caduta morale di tutta la | sua | specie avvenuta nello stipite. Passa con volto irato a |
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l' eccidio. Questo nuovo Adamo fino dal primo istante di | sua | esistenza, non fu già abbandonato a se stesso, anzi |
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DEGLI UOMINI NON PUO` ESSERE RIPARATA SE NON DOPO LA | SUA | DISTRUZIONE: E OGNI ASSIMILAMENTO IN NOI DELL' ORDINE DELLE |
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a Dio, tanto meno abbia bisogno di sostenere la infermità | sua | colle cose umane, e questo vero splende manifestamente |
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le forze , cioè con tutto l' uomo, e con tutta la vita | sua | (2) si vuole onorato ed amato Iddio. Da quanto è fin qui |
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l' una o l' altra sola all' educazione umana nella | sua | perfezione considerata. Ciascun uomo ha qualche cosa di |
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quella edificare con metodi però che sieno i migliori nella | sua | mano, e i migliori a' bisogni e alla destinazione del suo |
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tutto ciò, perchè fosse perpetua ed inesausta materia di | sua | meditazione. Non pensò Gesù, quando ammaestrava i suoi |
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a' particolari: si sviluppano queste dottrine nella | sua | mente, come si sviluppa dal suo picciolo germe la pianta, |
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vuol collegati ed uniti. Perciò il primo toglie la dignità | sua | a ciascuno di quegli oggetti, e, staccandoli dal suo gran |
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si ponesse con tutte le forze a corrispondere all' onorata | sua | destinazione? Non è proprio de' grandi, il concedo, seguire |
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con una sola vasta intuizione dalla idea esemplare della | sua | mente, ne dimostrasse manifesto il modello, che divenisse |
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qualche rarissimo può sollevarsi; ed è così semplice di | sua | natura che concepita che sia, il mutare è guastarla. Ma |
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è quella che spedisce alle nazioni ne' momenti di | sua | clemenza uomini sì preziosi. Egli è perciò dovere di |
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o a due operazioni. Primo egli è chiamato a perfezionare la | sua | natura, a crescere nel corpo e nello spirito, a studiare l' |
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si maturano le nostre facoltà. La Memoria riceverà la | sua | cultura principalmente negli studi della Grammatica, la |
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abbandonata alla maledizion ricevuta, ma col fondare sulla | sua | distruzione una natura nuova vincente la prima per infinito |
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da Dio che tutti gli avvenimenti servano alla gloria della | sua | Chiesa, e al bene de' suoi eletti (1); e questa che si lega |
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insieme. Gli errori sono quelli che spingono nella maggior | sua | luce la verità, la quale annunziata sola e senza la |
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falsità non rimane nella mente che fornita d' una | sua | luce modesta e niente viva e risaltante, giacchè egli è da' |
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il Calcolo delle Funzioni analitiche pare che colla | sua | purezza e generalità già schiuda la via, o la faccia almen |
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in tal condizione ch' ella tanto avesse a pensare alla | sua | esistenza, che più tempo non le sopravanzasse da pensare ai |
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finchè l' uomo soggiaccia a quella legge intrinseca a | sua | natura, per la quale solo mediante i confronti egli può |
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sicchè ritiene alquanto de' modi e costumi sozzi della | sua | madre; perciò gli scrittori stessi della classica |
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rendere quell' ordine stesso, e quella unità in tutta la | sua | disposizione che abbiamo veduto esser necessaria nelle |
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col fornire l' uomo di varie ed utili potenze dimostrò la | sua | volontà, che le esercitasse a fini onesti, e coll' |
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che essi formano tra loro. Considerato dunque non nella | sua | possibilità astratta, ma nelle sue varie attuazioni, il |
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Gesù Cristo consegnò e guarentì inviolato il deposito della | sua | dottrina, e questi sono i Vescovi, il primo dei quali è il |
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come questa facoltà l' ebbe pure Gesù Cristo compresa nella | sua | missione, onde egli disse: « A quel modo che il Padre ha |
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cessa appunto lì dove incomincia la Chiesa a far uso della | sua | autorità di maestra. Si può aggiungere qui un' |
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queste dottrine, che niun cattolico può negare, salva la | sua | fede, ne vengono queste conseguenze: 1 Tutti coloro, che |
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della dottrina », di maniera che adopra in tali casi la | sua | autorità a far sì che quelli che ne sanno meno insegnino a |
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vuol fare una cosa e non sa farla, e fa in quella vece la | sua | contraria? Dicono, in secondo luogo, che non è a presumersi |
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che gli pervertisca, e se un Governo civile prende sotto la | sua | tutela questi diritti dei figliuoli, senza invadere, con |
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tra sei persone giuridiche, assegnando a ciascuna la | sua | porzione, egli è evidente, che intendiamo che coesistano |
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tutta caritativa, e solamente allora ella conserva la | sua | dignità e procede col decoro e coll' onore dovutole quando |
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l' opera virtuosa deva ben riuscire. A che può guidare di | sua | natura il fine dell' interesse temporale, se non a ritrarre |
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spererà un guadagno maggiore e un maggior incremento della | sua | industria: sceglierà quelle dottrine, quelle massime |
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educazione che già esistono nel Comune, e che non sono di | sua | fondazione, le quali devono rimanere perfettamente libere; |
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cedergliene una parte, senza grave detrimento della | sua | propria perfezione, essendo la forza legittima del Governo |
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tutti i governati come anteriori a' suoi propri, e che la | sua | azione non usurpi su di quelli cosa alcuna, ma li seguiti. |
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stato egli che ha mandato il Papa e i Vescovi a ripetere la | sua | dottrina per tutti i secoli e a tutti gli uomini divisi in |
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l' umanità stessa col perderla: è venuto a creare colla | sua | grazia un' umanità nuova e a distruggere la vecchia. |
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cielo. Ma non è questo l' albero dell' articolista e della | sua | scuola; egli vuol coltivare quello che è venuto a sterpare |
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per sè, e per mezzo degli operai da lui mandati nella | sua | vigna. C' è dunque una umanità vecchia, figlia della |
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bene: tutte le nazioni della terra si ricovreranno sotto la | sua | ombra, e vivranno de' suoi frutti di vita. Alcuni pochi |
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malgrado però di costoro, Gesù Cristo promise e diede alla | sua | Chiesa lo spirito di verità, che « « insegna ogni verità » |
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e di scientifico valore, sono un regalo, che ora, nella | sua | età decrepita e semimorta, fa il protestantismo alla povera |
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nè una completa morale fuori di quella che con autorità | sua | propria insegna la medesima Chiesa di Cristo. Poichè |
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l' esistenza dei diritti della Chiesa Cattolica in tutta la | sua | estensione. Se infatti riconoscendo una parte di essi, ne |
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dunque lo Stato le ha già, e le deve avere nella | sua | forza, ed è contro questa forza che tutti i cittadini, e |
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questa forza, e quasi come un astro uscito dalla | sua | orbita non perturbi l' ordine della giustizia. Le |
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altre guarentigie morali non dà la Chiesa in virtù della | sua | propria costituzione al Governo civile in questa materia |
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guarentigia simile a quella che la Chiesa offre a lui nella | sua | stessa dottrina? Qual è dunque la dottrina del Governo |
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cosa ragionevole e desiderabile che il Governo, che per | sua | natura non ha dottrina definita, e la dee prendere alla |
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i propri diritti? Dove se ne andrebbe allora la | sua | libertà umana, secondo il suo concetto? Ma si lasci per un |
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gerarchico della potestà istituita da Gesù Cristo nella | sua | Chiesa; quell' ordine gerarchico, che la « Rivista delle |
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il domma e la morale cattolica discenderà come da | sua | legittima fonte da questo gran corpo, e a questo gran corpo |
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voi lo trattate lealmente , come clero, qual è per la | sua | situazione, non mostrate di averlo in conto di un partito, |
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alla morale. Questi temono che la Chiesa e il clero colla | sua | influenza ne impediscano loro l' esecuzione. I Governi, |
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delle leggi empie e contrarie ai suoi dommi, o alla | sua | morale, ma savie e religiose; non vuole impedire l' |
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d' uno Stato spirituale e non d' uno Stato temporale: la | sua | autorità limita bensì il vostro potere: ma solo nelle cose |
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di una sana e potente filosofia si scorge osservando la | sua | condizione, sì relativamente a' suoi nemici che la odiano, |
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attingere qualche esempio dalle sue opere, p. es. la | sua | classificazione degli esperimenti assai mal fatta, e fatta |
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intendimento di ristaurare il metodo filosofico in tutta la | sua | estensione, e di fedelmente e costantemente seguirlo in |
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viene in soccorso dell' uomo, quando la debolezza della | sua | mente e del suo cuore dà luogo a sofismi, che vorrebbero |
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verità più necessarie all' uomo, acciocchè conseguisca la | sua | alta destinazione illustrandole ed ordinandole. Ora queste |
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come in ispecie dee esser l' uomo, acciocchè sia retto e in | sua | natura perfetto. In queste seconde si contiene propriamente |
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umani), quanto meno lo scrittore esige di fede alla | sua | parola, tanto più è buono il suo metodo e il suo trattare |
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- Qui si insisterà dimostrando che il soggetto uomo e la | sua | attività radicale è una, la quale però muove molte potenze |
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- Legge ontologica del sintesismo: « una cosa ha la | sua | esistenza condizionata ad un' altra ». 22 Il principio |
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condizionato al sentito, da poi che esiste ha un' attività | sua | propria. - Istinto animale. - Istinto vitale. - Istinto |
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Semplicità dell' anima dei bruti. 25 Principio sensifero. - | Sua | identità col sentito. - Esistenza del corpo esterno e |
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36 L' essere in universale si riduce in Dio, come in una | sua | appartenenza. 37 L' essere in universale è la verità. - |
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mostrare come questi si cangino, mentre quello conserva la | sua | identità. I principii prossimi degli atti sono le facoltà, |
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facoltà stesse. 3 Che la varietà poi delle facoltà ha per | sua | cagione la diversità specifica delle virtualità che |
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Ma, consistendo questa semplicità nel ridursi tutta la | sua | attività ad un solo soggetto, non è tolta la semplicità di |
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cristiano in particolare la storia ecclesiastica della | sua | diocesi, perchè sappia chi ci abbia recato il lume dell' |
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Basilio disse una volta agli abitanti di Cesarea in una | sua | omelia: [...OMISSIS...] . Onde anche le varie parti della |
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venire dopo di me, anneghi se stesso, e prenda la croce | sua | e mi segua » (1), allora parlò di questa disposizione di |
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elezione nostra. A Dio e ai pastori da lui stabiliti nella | sua | Chiesa noi dobbiamo assoggettare la nostra volontà. E |
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e circospetti; avrebbero chiesto de' buoni testimoni di | sua | vita, dei saggi di specchiata condotta, di conosciuta |
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ei mi ha collocata in paschi ubertosi » (13), cioè nella | sua | Chiesa. 21 « A te il povero si abbandona: tu sarai l' aiuto |
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con quella forza, che egli ha, nè più, nè meno: e tenga la | sua | propria indole. Se adunque voi leggete loro alcuna cosa da |
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spirito di dolcezza deve brillare in tutto; qui poi come in | sua | sede. Nè la dolcezza escluderà la forza. Il riprendere |
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indiretta e soave. La donna forte del Savio regge la casa | sua | coll' attività, non co' gridori nè colla forza, ed ogni |
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apre ella la bocca sua, e la legge della bontà governa la | sua | lingua ». Dalla pratica della virtù sembra inferire, che |
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volontà di colui, che mi ha mandato, e di compiere l' opera | sua | » (1). E se lo figureranno commensale, e così anche |
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[...OMISSIS...] . L' Apostolo Paolo nel capitolo XII della | sua | maravigliosa « Lettera a' Romani » insegna anch' egli il |
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volume anche dopo averlo mangiato (2), quasi la dolcezza | sua | in bocca gli ritornasse; così avvezzar si debbono le |
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loro grandezza. Dirassi di questa, che il pregio e la beltà | sua | non istà tanto nel numero de' suoi membri, quanto nella |
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degli idoli e schiavo de' demoni, scelse quella famiglia a | sua | Chiesa ed a suo peculiare dominio, e con essa come e' fosse |
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venturo!) patteggiare, e nominarla la « funicella della | sua | eredità » (1). A questa generazione singolarmente si fecero |
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generazione singolarmente si fecero vedere i prodigi di | sua | onnipotenza e misericordia, fur mandati profeti continui, |
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inimicizie e le divisioni fra gli uomini assunte in quella | sua | carne , che diede in preda alla morte. Parole di profondi |
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e realmente quegli che s' è umiliato. Competeva, alla | sua | natura, che per se stessa contiene un bene morale infinito |
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il suo trionfo, a detta di Paolo, per farci intendere la | sua | battaglia. Perciocchè l' Apostolo così argomentò: « Che è |
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di Cristo, e pel trionfo di lui sopra l' inferno venuto in | sua | mano il cuore dell' uomo; nel solo arbitrio di Cristo ora è |
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uomini a salvamento. Può Cristo distribuire tali doni a | sua | volontà, avendo fatto per avere questa facoltà quello che |
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alle parti più infime della terra ha riempiuto tutto della | sua | gloria; e ciò quanto al suo trionfo. Quanto poi alla salute |
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mirabile ma invisibile gerarchia nella Chiesa, che nella | sua | miglior parte sta in cielo: così per quelle diverse abilità |
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di Melchisedecco » (3). Mosè oltre di ciò aveva nelle | sua | missione e apostolato l' uffizio di Profeta o interprete |
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terra del cielo colla verga della grazia, che solo per la | sua | potenza è detta di ferro ne' « Salmi » (3). Nell' |
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« Se egli lo amava », anche tre volte quasi a premio della | sua | sincera risposta dissegli, che pascesse il suo gregge: le |
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questo popolo dall' altre nazioni idolatre Iddio radunò la | sua | Chiesa in un corpo visibile, mentre avanti ell' era |
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Si provvide alla dignità del Messia, e alle prove della | sua | verità, col sequestrare dall' altre quella generazione di |
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l' altra gli fu vantaggiosa: poichè vegliando Iddio alla | sua | custodia, sempre lo sceverò da' Gentili; e quantunque volte |
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avea comandato di non aggiungere nè torre nulla alla legge | sua | (3). Il perchè nel « Deuteronomio » dà agli Ebrei per |
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dalle cerimonie legali, l' aggiungere o il detrarre dalla | sua | legge, il torgli da Dio; ma solo la verificazione delle |
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parlato, da tutto ciò si argomenta, da cui si fa chiara la | sua | divinità. Ma veggiamo qual differenza v' abbia tra le |
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tempo, ma che egli sarà il primo , il quale colla possanza | sua | faralle partecipi di Sionne. Pur non dice loro di dare |
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che forte e sonante tragga la voce, ma la tragga « nella | sua | fortezza », cioè da grazia accompagnata; fortezza a' |
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alla Chiesa quando pochi momenti innanzi la passione | sua | consecrò, e distribuì il pane, e appresso fatto il |
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» (1). L' altra podestà da Cristo fu promessa prima di | sua | morte (2), ma conferita agli Apostoli poscia che fu |
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in tutto la precede; il primo egli de' risorgenti: nella | sua | risurrezione soltanto risurse la Chiesa a eterna vita. Ei |
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perchè egli perfettissimo non sia, ma per l' opera della | sua | bontà, per la quale volle patire a redenzione di molti. E |
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compito in tutte le cose. Egli giunse anche coll' età | sua | al mondo alla compita misura di uomo, perchè nel suo corpo |
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di ciascun membro prende l' aumento proprio del corpo per | sua | perfezione mediante la carità ». Nel che nuovamente si |
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degli enti tutti, anguste creature sue di sotto alla | sua | grandezza. Chi medita la sua provvidenza, la quale |
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creature sue di sotto alla sua grandezza. Chi medita la | sua | provvidenza, la quale leggiadramente « scherza nell' orbe |
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o limitati, e unisce questi e li perfeziona colla | sua | mente fino a illimitabile perfezione: costui in tutte le |
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permette, senza congratulare a' suoi pregi, che Dio colla | sua | grazia produce: questi non sarà dalle persone distratto dal |
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dal suo Signore a rinnovellarsi, e unire la più bella | sua | voce di lode nel concento che fanno al Creatore le |
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state fa biancheggiar le sue messi, e il sole colla nuova | sua | forza va conducendo tutti i frutti alla loro maturità, e a' |
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cui l' agricoltore celeste ci spiccherà per riporci nella | sua | dispensa. E allorchè già viene l' autunno, il tempo delle |
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« Chi vuol venire dopo di me anneghi sè medesimo, tolga la | sua | croce e mi segua » (3). Questo annegamento di sè stessi, |
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di Gesù Cristo ancora vive in sugli occhi. La misteriosa | sua | vita, il suo divino conversare, la dolorosa morte, la |
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in ispirito d' adorazione si tiene, apre sempre la bocca | sua | in modo gradito al Signore. Questo insegnava Gesù alla |
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questi prega in Dio che è spirito, e però anche la forma di | sua | orazione ne uscirà acconcia e vera. Questo è quello |
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buon cristiano le esamina avanti di praticarle, quest' è a | sua | lode, e a salute. Anzi anche quando la Sede Apostolica |
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ara un' ostia, che l' uomo tratta colle mani sue, e colla | sua | bocca si mangia e si bee. Ecco fonte copiosa di vive acque! |
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credesi d' esercitare il culto divino, e si nutrica invece | sua | la propria carnalità. Vorrei per tanto richiamare lo |
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ispalla porgendoci pronti e di dare il sangue per la legge | sua | e di sacrificare la concupiscenza nostra all' onore della |
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e di sacrificare la concupiscenza nostra all' onore della | sua | legge. Ora anche dopo la consecrazione, favellando del pane |
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sacerdote è chi sacrifica a Dio. E sebbene Cristo solo per | sua | eccellenza sia il Sacerdote eterno giusta l' ordine di |
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ed ogni Sacerdote, qual ministro di Cristo, in persona | sua | rinnovella detto sacrifizio della croce; e di più ogni |
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conformato « osservando i precetti suoi, tenendosi nella | sua | carità » (1): e in questa unione di sacrifizio pregando il |
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ed insaziabile. Nominollo spesso le delizie sue, la | sua | vita, la sua fortezza, il suo tesoro, il misterio della sua |
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Nominollo spesso le delizie sue, la sua vita, la | sua | fortezza, il suo tesoro, il misterio della sua pace, il suo |
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sua vita, la sua fortezza, il suo tesoro, il misterio della | sua | pace, il suo regale indumento, la porpora sua nel sangue |
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della sua pace, il suo regale indumento, la porpora | sua | nel sangue tinta del suo Signore, il sommo suo bene, l' |
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tinta del suo Signore, il sommo suo bene, l' altissima | sua | bellezza, le care reliquie di Cristo, di Cristo l' ombra |
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dunque del corpo e del sangue del Salvatore, abusando di | sua | morte: e in questo sacrilegio si può dire del Salvatore |
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fa, e disconoscendo il cibo che prende, si beve e mangia la | sua | condanna (2). Non è questo partecipare alla cena divina: |
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dire che questi si nutre di Cristo, bensì che trangugia la | sua | condanna. Non si dice propriamente che partecipa a mensa |
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non si vede nel modo, con cui il Signore provvide la Chiesa | sua | in ogni tempo di pubblici penitenti? Vi fece comparire ne' |
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spirito, da pienezza di pace di Cristo, da abbondanza di | sua | parola, che schiumi per dire così, e travasi dal petto |
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figli, e cui eglino debbono apprendere se vogliono esser di | sua | famiglia. Impariamo adunque il linguaggio della madre, |
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degli oggetti esteriori, perchè lo tolgono da' penetrali di | sua | mente, ove si tiene in gioconda pace nascosto: ma se è |
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quale prega, che, abbattuti gli avversarŒ, mandi a lui la | sua | luce e la sua verità, per essere da queste condotto nel |
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che, abbattuti gli avversarŒ, mandi a lui la sua luce e la | sua | verità, per essere da queste condotto nel santo suo monte, |
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e la pianeta finalmente raffigura il giogo della soave | sua | legge, cioè la carità, che dal Vescovo nella ordinazione s' |
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umiltà e dolcezza non dimostra il Pontefice stesso in tutta | sua | pompa in onor degli astanti? Viene alla celebrazione della |
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impossibilità a risorgere dal primo peccato, e la morte | sua | pena; la consolazione del Santo Spirito, e di sua grazia; |
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la morte sua pena; la consolazione del Santo Spirito, e di | sua | grazia; pe' quali giorni si leggono i Cantici d' Isaia, d' |
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le feste della Madonna, rassomigliata dalla Chiesa per la | sua | spirituale bellezza alla luna. Ogni mese poi, nel primo |
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Legge, della forza del nome di Gesù, dell' annunzio di | sua | venuta fatto agli Ebrei, della chiamata de' gentili, del |
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Salvatore. Che esempio del sommo penitente! l' ubbidienza | sua | sino alla morte di croce, e tutto lo spettacolo del suo |
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vita, la provvidenza, con cui il Signore regge la Chiesa | sua | vigile sopra di lei fino al dì del giudizio, del quale i |
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nell' anno tutti i dogmi suoi, tutto il sistema di | sua | fede, tutto il corredo di sue virtù, tutti i mezzi di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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de' fatti privati della divina bontà, i quali all' anima | sua | peculiarmente apportarono o salute o aumento di grazia. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e di Pentecoste, insegna con ciò, come il Battesimo ha | sua | virtù dalla morte e risurrezione di Cristo, e come dal |
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alla divina gloria eternamente: questo reame ci fornisce di | sua | grazia, con cui superiamo gli avversarŒ santificando e |
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del mettere che fa il Sacerdote il lembo della stola | sua | sopra il fanciullo che battezza, volendo mostrare di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di tutte, dietro a se stessa ne conduce quelle altre, quasi | sua | bella accompagnatura e corteggio. La verginal purezza, dice |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e così dignitosa, che non pure in presenza altrui, ma in | sua | propria sa arrossire e vergognare; la custodia degli occhi, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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le discendono dal celeste amico. Spesso si troverà in | sua | stanza occupata nella orazione, spesso in pie letture, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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un terreno e falso dolore, che vegga in altrui, della | sua | felice elezione; ma bensì un danno vero e grave, che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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consentanea a sè medesima, che di sè non fa mostra, ma in | sua | propria modestia con più dolce lume risplende, virtù che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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d' essere piacevole se non per la virtù, e pe' modi di | sua | carità; e che colei, la quale in tal modo piace a Dio, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Autore senza un disegno premeditato, e quasi contro la | sua | intenzione. Dettando il secondo libro degli « Ontologici », |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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filosofo su tale argomento. Ma postosi all' opera, la | sua | attenzione fu trattenuta dall' intimo nesso che congiunge |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si potrebbe ritrarre al vivo Aristotele, e far conoscere la | sua | maniera di filosofare, senza questo, che è proprio di lui, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Se non m' inganno, il pensiero aristotelico nella | sua | totalità vi si riconoscerà ritratto fedelmente e illustrato |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e il contesto di vari luoghi del filosofo. Dico nella | sua | totalità ; non pretendo io aver colto il vero nell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per quelle del Cousin e dei valenti giovani usciti dalla | sua | scuola, non dovesse riuscire inopportuno che si pubblicasse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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difficoltà che s' incontravano per addietro: prima della | sua | caduta, la venerazione superstiziosa che si faceva dei suoi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dei suoi detti, a cui era temerità il contraddire; dopo la | sua | caduta, l' orgoglioso e insolente disprezzo di quelli che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e lo confonde: ed è appunto allora che egli trascorre nella | sua | passione a bestemmiare quello che prima adorava, quasi per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
quant' ardua fosse la questione accennata da Porfirio nella | sua | Introduzione , e lasciata da parte come troppo alta e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e nell' altra occasione, e abbruciando di propria mano la | sua | « Teologia cristiana » (2). Queste condanne abbatterono |
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vera composizione, come accadrebbe se Dio fosse Dio per la | sua | forma, e non dipendesse dall' imperfezione del nostro |
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« divinità, deità », che rappresentano non Dio, ma la | sua | supposta forma universale (3). Ma sebbene il realismo puro |
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fu sospinto alla mostruosa sentenza, che l' essenza nella | sua | realizzazione , cioè l' individuo reale , fosse egli |
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di panteismo; anzi le dichiarazioni ch' egli fa nella | sua | mirabile opera ch' è a noi pervenuta, sono una continua |
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, può sentire il vuoto e la negazione intrinseca di questa | sua | cognizione naturale, e può anche cadere nell' inganno, |
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suoi propri sforzi giungere a riempire quest' ammanco della | sua | cognizione, raggiungendo Dio stesso nella sua reale |
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ammanco della sua cognizione, raggiungendo Dio stesso nella | sua | reale sostanza. E a tal fine, non soccorrendolo l' |
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non eccede la sfera delle idee, egli mette in movimento la | sua | immaginazione e il suo sentimento: e così pel vano sforzo, |
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che immediatamente e graziosamente presenta se stesso alla | sua | creatura senza confondersi con essa. Laonde quand' anco |
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a Dio, spintavi o dal magistero tradizionale, o da una | sua | propria argomentazione o contemplazione, trova ancora un |
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l' indirizzo da Socrate, pose nella serena quiete della | sua | mente, ferma attenzione all' oggetto per sè, cioè al mondo |
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oggetti della mente umana secondo il modo proprio della | sua | intuizione, e non secondo quel modo tutto diverso con cui |
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il «demiurgos», che opera in Platone: le idee sono la | sua | produzione, e riguardando in queste, come in esemplare, |
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si devono intendere con cautela e conciliare colla | sua | dottrina fondamentale e indubitata: le idee operano solo in |
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perciò veramente reali. Che anzi egli fa della | sua | forma un sinonimo di atto . Tali sono le viste diverse e i |
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difficile ad intendersi e a mantenersi in tutta la | sua | purità il sistema di Platone dell' esemplarismo : |
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la natura. Il realismo poi, lo vedemmo, ora cercava la | sua | base nella divinità, realità prima emanatrice di tutte le |
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ne impossessa e vive di essi, difendendoli a morte come la | sua | propria vita. Poichè la prima, la perpetua e più profonda |
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essere causa ed effetto (2); la filosofia araba nella | sua | forma più bassa, materiale e dissoluta, annidatasi in |
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dal realismo aristotelico e arabico, tenuto da essa, per | sua | sciagura, più tenacemente di tutte le altre nazioni (3). |
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! In Francia Giovanni Salabert pubblicò nel 1651 la | sua | Philosophia nominalium vindicata . L' Inghilterra |
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scolastica e continuati con perseveranza anche dopo la | sua | caduta, per ristabilire il nominalismo, dimostrano la |
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mistica . E questo accadde perchè, in sullo scorcio della | sua | vita, s' abbattè nella riforma protestante. Il |
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di nuovo in progresso, rivolgendosi, mostrò ancora l' altra | sua | gota razionalistica, che ricomparve a pieno discoperta nel |
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abbiamo, s' allontanino da quelli veramente usciti dalla | sua | mano (3). Ma più ancora di cotesti guasti, doveva influire |
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a sè medesimo. Nè manco si può aspettare di conoscere la | sua | vera mente dai libri popolari , poichè gli antichi filosofi |
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sempre discernere se parli in persona degli avversari, o in | sua | propria: e fa uso frequentissimo della particella «pos», |
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e non ancora la storia dei sistemi. Il sistema non perde la | sua | identità, o ch' esso si presenti concentrato nei soli |
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non l' ha nessuno, se per sistema del maestro si intenda la | sua | dottrina materialmente presa con tutta quella |
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e procurando di fare che ciascuno veda l' evidenza della | sua | luce, speriamo che più facilmente se ne conserverà il |
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e confuse la memoria della propria origine e della prima | sua | istituzione. Se si eccettui l' ebraica stirpe, nella quale |
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laborioso. Se si dovesse prestar fede all' autore d' una | sua | vita, sia questi Ammonio o Filopono, Aristotele, colla sua |
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sua vita, sia questi Ammonio o Filopono, Aristotele, colla | sua | scuola, non intendeva punto di combattere il maestro, ma « |
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Ma molti luoghi delle sue opere e il fondo stesso della | sua | dottrina ci persuade del contrario. Sappiamo che Platone |
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d' Isocrate, anche alla scuola di questo contrappose una | sua | scuola d' eloquenza (1). Ma lasciando da parte la storia |
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originale del suo maestro, dalla quale la derivò nella | sua | miglior parte, e dimostrando in quali sentenze e come dalla |
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che Aristotele cerchi di nascondere questa contraddizione | sua | propria, che indebitamente riscontra nella scuola di |
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quell' universale, in cui massimamente concentrò la | sua | attenzione Aristotele, e con cui volle discacciare di luogo |
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Dopo aver detto ciò, può dire ancora, facendo uso della | sua | immaginazione: Ecco che io immagino un altro individuo |
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individui esiste esclusivamente in se stesso, e niuna | sua | particella, per menoma che sia, è comune a ciascun altro. |
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essenza prima, ne dichiara la natura, ne è, si può dire, la | sua | intelligibilità, in quant' è universale, ossia concepita |
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due opposte espressioni, prescindendo dai sistemi, ha la | sua | verità. Poichè dovendosi distinguere in tutti i percepiti e |
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che la sostanza singolare riceve il suo nome e la | sua | definizione, e quindi la sua quiddità (2) dalla specie che |
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riceve il suo nome e la sua definizione, e quindi la | sua | quiddità (2) dalla specie che di essa si predica, e che |
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con questa. Come dunque quella sarà prima, se riceve la | sua | quiddità, l' esser quello che è, da questa? Come sarà prima |
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degli enti (4). Ottimamente; ma quest' argomento trae la | sua | forza dal principio accennato, che « il contenente è |
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al nostro filosofo, se non che l' intendimento vede nella | sua | universalità quello, che nel senso è singolare. Ma il |
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parola specie , perchè 1 si dice che la specie mia non è la | sua | , la specie di ciascuno singolare è diversa (qui si prende |
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dell' opifice stesso, allora si troverebbe coesistente alla | sua | materia, e non anteriore. Ma di quante difficoltà rimane |
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tanto maggiore, quant' è maggiore l' acutezza della | sua | mente: ei si dibatte seco stesso tra le contraddizioni. |
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specie dell' artefice, che opera secondo l' arte, o della | sua | opera futura ». Quand' anco dunque la specie , secondo cui |
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fine (5). La specie dunque è qualche cosa d' anteriore alla | sua | realizzazione, secondo i principŒ riconosciuti da |
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d' entrambi: la mente possibile dunque le riceve per la | sua | unione e aderenza colla mente agente; ma come le forme sono |
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Aristotele spieghi come ciò sia o possa essere, che dalla | sua | stessa dottrina risulta che la cosa intesa si divide in |
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accomoda, o escluderla in caso diverso, appigliandosi alla | sua | contraria. Così quando dice che la mente « « è in potenza |
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un istrumento con cui noi operiamo, dall' aver fondata la | sua | psicologia sulla definizione dell' anima generica, e però |
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sussiste il corpo vivente, e da essa è contenuto nella | sua | unità. I quali errori d' Aristotele nacquero in gran parte |
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ad Aristotele dalla stessa lingua greca, di cui la | sua | filosofia è una continua interpretazione, poichè da «meno», |
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in una l' esistenza subiettiva coll' obiettiva, e alla | sua | mente dà l' una e l' altra, e le proprietà d' entrambe. |
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obiettivo, ed è questo che dimostra, come quell' acutissima | sua | mente sentiva, senza poterlo nettamente esprimere, essere |
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mente, esiga un oggetto per esistere, se l' uomo abbia per | sua | propria natura immobilmente presente un oggetto, col quale |
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con diligenza i luoghi più classici, in cui egli espone la | sua | mente. Nel terzo della sua Psicologia al capo ., riassume |
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classici, in cui egli espone la sua mente. Nel terzo della | sua | Psicologia al capo ., riassume se stesso, e comincia a |
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triangolo reale, benchè lo specolatore non badi punto alla | sua | grandezza, o a' suoi difetti (1): ma gli giova quel cotal |
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essi veramente ci sieno, ma perchè la mente stessa colla | sua | attività ve li pone, benchè per sè non ci sieno punto. E |
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mente che fa gl' intelligibili, è essa stessa per natura | sua | in atto, altrimenti ci vorrebbe un' altra causa che la |
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mente è separabile, e immista, e impassiva, ed essente per | sua | essenza in atto » » (3), ond' anco asserisce, che di essa |
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mente » », e c' è nell' uomo una mente, che è atto per | sua | propria natura, consegue, che questa mente sia un |
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con verità applicare quello, che Aristotele dice della | sua | mente, insegnando che sia separabile solo «tuth' hoper |
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a considerarla nel composto, poi passa ad argomentare dalla | sua | natura ciò che può essere separata. Nel composto considera |
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eterna ed immobile », [...OMISSIS...] ». Egli muove la | sua | dimostrazione dalla necessità di spiegare il fatto della |
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dal senso, questi vengano immediatamente dalla mente di | sua | essenza in atto, e, da latenti forse che stanno nell' |
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vede un' altra verità maggiore. Poichè si presentò alla | sua | mente la questione, « perchè le essenze o specie semplici |
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secondo Aristotele stesso, è la verità, e rivestendo la | sua | dottrina del nostro linguaggio, l' essere presentandocisi |
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«( Ideol. 559 7 566) »: onde ogni universale nella | sua | applicazione a' giudizŒ, che da lui, come da regola si |
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contraddizione. Del quale dice espressamente che per natura | sua | è « « il principio di tutti gli altri assiomi », |
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dica, che di queste apparenze sensibili ciascun senso ha la | sua | e in essa non s' inganna (3). All' intelligenza sola poi |
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un effetto congiunto in uno nell' anima, che per la | sua | unione è talora da Aristotele chiamato sensazione benchè |
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non può esser nulla di contrario a sè stesso, e questa | sua | permanenza s' esprime col principio di contraddizione, che |
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per natura, e che ora conosce coll' atto consapevole della | sua | mente: e quindi; 5 la scienza di dimostrazione , che |
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allontanato da' suoi primi principŒ. Egli incominciò la | sua | opposizione alla dottrina di Platone prendendo a provare, |
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essendo queste per loro essenza singolari, e quella per | sua | essenza universale , e per conseguente comune . D' altro |
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si pensi. Costretto dunque dalla perspicacia stessa della | sua | mente ad ammettere, che le specie delle cose reali esistono |
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particolare, che è uomo o che è animale, si dice che la | sua | essenza o natura è quella d' esser uomo o animale. Se |
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peso. Ma se si considera a che precisamente si riduca la | sua | efficacia, qui appunto si vedrà, che non oppugna il sistema |
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, benchè sia cosa propria dell' idea e conseguente dalla | sua | stessa essenza, pure non è la sua essenza, l' idea dunque |
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idea e conseguente dalla sua stessa essenza, pure non è la | sua | essenza, l' idea dunque si concepisce ed è anteriormente |
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l' idea dunque si concepisce ed è anteriormente alla | sua | partecipazione. Ora ella acquista il titolo d' universale |
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Ora ella acquista il titolo d' universale unicamente per la | sua | partecipabilità a molti individui, il che è ammesso da |
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individui a cui può essere partecipata, ella per sè, nella | sua | essenza anteriore al concetto della sua partecipazione, è |
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ella per sè, nella sua essenza anteriore al concetto della | sua | partecipazione, è ella stessa un singolare, e questo |
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che si seguita Platone nella perscrutazione delle idee, la | sua | dottrina diventa più consistente in ragione che si fa più |
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che si dicono in parte, perchè trattano dell' ente nella | sua | interezza come uno e tutto. Di novo dunque qui si |
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dalle sostanze sensibili, non precisamente nella | sua | condizione di comune , ma in quella d' appartenenza d' un |
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precedere ciò che è in potenza ». Il qual principio per la | sua | stessa confessione non vale per ciascun ente singolo, |
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a qualche scrittore moderno, ma è coerentissimo a tutta la | sua | filosofia, ed un risultato di quella sua dialettica, con |
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a tutta la sua filosofia, ed un risultato di quella | sua | dialettica, con cui egli l' ha lavorata, e che egli chiama |
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e per essere. Così se si separa il sensibile dalla | sua | essenza, diviene un incognito e anche un assurdo; se lo si |
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Non c' è bisogno di cercare il termine passivo della | sua | azione fuori dell' anima. Oltre questo agire poi e patire |
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abbracciata colla mente la dottrina del maestro in tutta la | sua | integrità, non mi è ben chiaro, nè forse sarà mai del |
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divinità e alla natura del mondo: egli è condotto da questa | sua | Teologia e Cosmologia precoce a comporsi un' Ideologia in |
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3 l' essere; e se ad ogni natura soggiace la materia, e la | sua | propria condizione è questa di soggiacere, per fermo essa |
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è il testimonio de' sensi anche dove questi, secondo la | sua | stessa dottrina dialettica, non possono avere alcuna |
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è sensibile, come le azioni, alle quali pure attribuisce la | sua | essenza e natura immobile, e la partecipazione d' altre |
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più alta denominazione è quella di Bene (3). Questo colla | sua | propria energia produce in sè le idee del Mondo: in queste |
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E come il Bene improntato nell' anima non è il Bene, ma una | sua | partecipazione e similitudine, così l' impressione delle |
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come sopra un fondamento inconcusso, toglie a edificare la | sua | filosofia. Poichè dimostra, che il bello, pel quale sono |
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Platone, cioè per ragioni ed idee, e tenuto conto della | sua | dichiarazione, che non intende con ciò di dare la scienza |
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l' essere stesso dunque è per sè essere, perchè questa è la | sua | essenza, ma l' altre cose hanno l' esistenza da lui (2). Ma |
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ossia l' essenza, l' essere stesso dell' anima, non una | sua | partecipazione o similitudine. Onde dice nel « Sofista »: |
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che fece e l' esemplare e il mondo dovea avere l' anima | sua | propria, acciocchè potesse esser causa. Nondimeno la |
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è l' Esemplare del Mondo vivente e operante, come avente la | sua | sede in una regia anima e mente. Ora si dice questo Giove |
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delle nature, la materia corporea, non è di natura | sua | ordinata. Conveniva dunque che ricevesse un ordine. Ma se |
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del mondo. Il mondo reale poi è quest' animale stesso nella | sua | copia od effigie [...OMISSIS...] . Dal che si vede che il |
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di corpo. Ora questo sentimento soggettivo di natura | sua | mutabile, doveva contenere virtualmente tutte le potenze |
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senza la quale unità niente esiste, poichè l' ente è per | sua | essenza uno. La pluralità dunque delle parti assegnabili |
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l' abbiamo costituita, ponendo cioè che l' anima per | sua | natura sia partecipe d' un primo identico , «tautu» (2), |
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pure il ragionamento non esce e non può uscire di sè colla | sua | azione, ma partendo dall' idea e dalla cognizione ritorna e |
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Ma poichè questo esemplare era da Dio pensato, affinchè a | sua | norma si potesse produrre il mondo reale, esso non dovea |
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una soprabbondanza di vita, cioè non solo la vita mondiale | sua | propria, ma l' anima seminale che il rende atto alla |
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alla generazione, nè mancandogli la corporea materia dalla | sua | anima e mente e virtù generativa dominata, abbia forniti e |
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(3), il quale poi, come pure gli altri, per una | sua | propria generazione, atteso il continuo aiuto della natura |
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e suono, [...OMISSIS...] , ed è l' azione dell' interna | sua | vita di sentimento e d' intelligenza [...OMISSIS...] . Nè |
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allo stesso modo, rimanendo a ciascuna affidata la futura | sua | sorte, e come di esse si sarebbe formato quell' animale |
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circuiti del medesimo e del diverso , che costituiscono la | sua | vita sapiente, ed essa rimane allora del tutto stupida e |
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viene impedito e sospeso, l' altro poi del diverso perde la | sua | armonia, e quantunque nè l' uno nè l' altro possano esser |
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del diverso , che è nella natura dell' anima, riceve la | sua | continua rimutabilità, cioè la rimutabilità della sua |
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la sua continua rimutabilità, cioè la rimutabilità della | sua | forma, che esce dalla materia e vi entra di continuo, come |
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se si considererà la materia corporea tutta per la | sua | stessa essenza esser dentro all' anima contenuta (dove |
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esistere, fuori del semplice ed uno, estensione alcuna, di | sua | natura continua e non moltiplice, chè il continuo e il |
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determinate dall' anima secondo le ragioni armoniche della | sua | interna costituzione, e l' anima essendo con una così |
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idea , che diviene così abito dell' anima e parte della | sua | propria natura. Conoscendo dunque l' anima le idee, parte |
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troverà continua, ricevendo dalla intima e non più impedita | sua | unione con quella eterna natura, la perenne immortale e |
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e le cose, di cui si pervertirebbe il concetto se d' alcuna | sua | minima parte si diminuisse, poichè « « di niuna cosa può |
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intellettiva e l' idea della cosa , noi prestiamo fede alla | sua | esistenza, e tutte queste operazioni e la fede o |
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sono avvivati, finalmente al filosofo che mettendo tutta la | sua | mente e il suo cuore in esse, si rende ad esse simile. |
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, ed hanno un' analogia ed un' intima relazione colla | sua | causa, il Bene essenziale, Iddio; e nell' uomo stesso che |
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alla stessa similitudine. Le intelligenze poi le creò a | sua | imagine e somiglianza, ponendo davanti ad esse le idee a |
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a quella della stessa virtù, cioè a quello che è « « per | sua | natura giusto, per sua natura bello, per sua natura |
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virtù, cioè a quello che è « « per sua natura giusto, per | sua | natura bello, per sua natura sapiente » » e da queste |
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che è « « per sua natura giusto, per sua natura bello, per | sua | natura sapiente » » e da queste finalmente ascendendo col |
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quindi sufficiente a se stesso , [...OMISSIS...] . E questa | sua | piena perfezione e sufficienza è un carattere così proprio |
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di essi. Non avendo in sè alcuna cosa che sia di natura | sua | indefinita, per questo stesso è immutabile . Poichè l' |
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parole non pronunzia Platone senza dar segno di quella | sua | solita riverenza e modestia, con cui parla delle cose |
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bellezza, perfezione e sufficienza relativamente alla | sua | natura; e bene è del pari ogni altra cosa che le abbia in |
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divine, perchè egli non è pura mente, ma oltre a ciò ha per | sua | natura l' elemento dell' indefinito, [...OMISSIS...] , che |
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creare il mondo; secondo Aristotele, il mondo, essendo di | sua | natura eterno, non ha bisogno d' alcun esemplare, e però |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mondo, si muove in molte guise (1). Sebbene dunque nella | sua | supposizione d' un' eternità del mondo, egli non avesse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è la realità in potenza, indeterminata, la forma è la | sua | determinazione, il suo termine, e però è un che determinato |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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questo passaggio, ossia questo movimento (1) dee avere la | sua | causa, e questa è il principio del moto ; dee avere anche |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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generi di cause relativamente all' ultimo termine della | sua | azione in basso, e viceversa relativamente al suo primo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la classificazione delle specie in pure e composte ha per | sua | base la natura delle forme stesse, è una classificazione di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ordinario, si dice caso ; e quando all' uomo fuori della | sua | intenzione e aspettazione incontra per accidente qualche |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per ispiegare la natura ed il suo operare sapiente, e la | sua | tendenza a fini migliori. [...OMISSIS...] (1). Ma l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che l' universo non esistesse, ma Iddio mosso dalla sola | sua | bontà l' abbia prodotto, egli accingendosi a quest' opera |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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concepire un operare diverso da quello che cade sotto la | sua | esperienza, onde il suo ragionamento ha sempre come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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con un salto immenso, leggi dell' essere in tutta la | sua | estensione. Ma Platone non gli accorda il supposto, e così |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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esempio la frizione per produrre il calore. Allora colla | sua | potenza d' operare produce questo mezzo, il quale per una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è ridotta ad una pura funzione organica. Lasciando che la | sua | libertà sia violata, l'uomo tradisce la propria natura e si |
Doveri dell'uomo -
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collettiva dei vostri fratelli, dichiara che tale è la | sua | credenza, dovete piegar la testa e astenervi da ogni atto |
Doveri dell'uomo -
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in fatto progressivamente, con un continuo lavoro, l'opera | sua | nell'umanità. Quando, amandovi gli uni cogli altri come |
Doveri dell'uomo -
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da quattro fonti, il fine della civile società, la naturale | sua | costruzione o costituzione, le forze che la muovono, e le |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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utilità che si potea aspettare da un' opera che per la | sua | mole soverchia avrebbe allontanato da sè un gran numero di |
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alla società esteriore degli uomini: ella può conservare la | sua | rettitudine, qualunque sia la disposizione delle cose |
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tuttavia queste, i beni ed i mali sensibili, tentano la | sua | costanza, e le forme della civile società possono diminuire |
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la costituzione della società si può dedurre in tutta la | sua | estensione da un principio unico cioè dal principio della |
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rendono dispotica e tirannica la civile società, trae la | sua | origine da un concetto imperfetto, confuso ed indeterminato |
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cessa d' essere dispotica e tirannica qualunque sia la | sua | forma. Ella rispetta in tal modo tutti i diritti |
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diritti rimangono intatti: ciascuna si mantiene entro la | sua | sfera e quindi si ha la pace fra gli uomini. Vi ha dunque |
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mescola e fa sentire il suo bisogno all' uomo anche nella | sua | massima depravazione, e riguardiamo qual sia l' impressione |
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rimase fin quì, un' autorità dispotica, qualunque fosse la | sua | forma, monarchica o repubblicana. Ella stabiliva i |
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portate direttamente contro di lei, e che attentassero alla | sua | esistenza. Ma quelli che avevano in mano l' autorità nel |
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amore di questa, è una nuova prova, che l' umanità nella | sua | generalità si va migliorando, e che diventa più |
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questi sente d' avere in sè stesso una forza che gli dà la | sua | stessa immoralità maggiore di quella che hanno gli altri |
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per esser buona, deve essere preceduta da un giudizio sulla | sua | rettitudine e giustizia; come pure che la bontà di questo |
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tutte quelle obbiezioni che fossero rivolte a provarne la | sua | difficoltà ed incertezza; le quali non provano mai ch' egli |
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pel maggior numero de' suoi atti abbandonata puramente alla | sua | coscienza. Essendosi dunque in parole proclamata la |
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tutti insieme danno alla società il secondo carattere della | sua | perfezione, cioè la regolarità . Essi furono bensì talora |
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buon tratto pel malore del momento; ma non si sollevava la | sua | mente a considerarlo con un po' più di generalità a vedere |
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possano muovere la società, a cui appartengono, verso la | sua | perfezione, rivolgendo tutte le sue disposizioni che |
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perfezione debb' essere presentata agli uomini in tutta la | sua | eccellenza, perchè non si sa qual parte ne imiteranno, o |
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che fa un uomo od una famiglia sopra gli altri per qualche | sua | virtù o prodezza o avvedimento. Ma invece di ciò abbiamo |
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ancora la civile società; ma solo si tratta della | sua | instituzione: e se questa per istituirsi secondo le basi |
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ma dei diritti stessi dell' uomo provati non meno dalla | sua | natura che dai fatti; perocchè proponevano in quella |
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aveva quella forza che gli era necessaria per guarentire la | sua | esistenza e la sua prosperità. Disse, che non si poteva già |
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che gli era necessaria per guarentire la sua esistenza e la | sua | prosperità. Disse, che non si poteva già aspettare che vi |
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avesse una voce o sia avesse alcuno che facesse sentire la | sua | esistenza nell' Amministrazione della società, influendo |
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quanto meno apparisca; cioè quanto più insensibile sia la | sua | azione: poichè il miglior mezzo di ottenere un fine è |
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d' essere radicalmente una tirannide, mentre la prima | sua | conseguenza era il sacrificio dei meno ai più: ed in fatti |
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che secondo la proprietà? Questo discorso adunque nella | sua | estensione considerato autorizza la rapina, e distrugge la |
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distruggerebbe già per questo la società universale: e la | sua | istituzione non impedirebbe che tutti i meriti fossero in |
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egli non toglie a lui per questo nè il suo merito nè la | sua | dottrina nè le sue aspettazioni; egli non impedisce che la |
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dottrina nè le sue aspettazioni; egli non impedisce che la | sua | scienza in altro ordine di cose e in altra società diversa |
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ritrovare un risarcimento innanzi alla coscienza della | sua | dignità corrispondente al valore di alcuni giorni di |
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della maggiorità, se si suppone che questa abusi della | sua | prevalenza. Ma se di ogni maggiorità o prevalente potestà |
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medesimo il mantenimento dell' individuo e fors' anco della | sua | famiglia, a' cui bisogni egli può non bastare nè pure nel |
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lavoratore rinunzia bene volentieri al diritto di dire la | sua | opinione nelle pubbliche cose quando ciò gli debba portare |
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al padrone al cui soldo lavora: è un contratto che fa colla | sua | patria: e se l' affezione vi aggiunge da parte sua, egli n' |
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alla patria insieme e dovere; ma n' ha ancor la ragione | sua | propria, che colla patria difende se medesimo, i suoi, le |
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è obbligato di usare tutti i modi onesti di campar la | sua | vita. Che cosa adunque porta questi in comune? nulla di |
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essa aveva l' obbligo di non trapassare il confine della | sua | autorità, e di risarcire quanto poteva il danno, se per |
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dal momento ch' ella diventava il mezzo generale della | sua | amministrazione. Per far conoscere l' indole della nuova |
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1 si è che il diritto che ha una persona sia congiunto alla | sua | modalità, perchè è la modalità che si porta in comune nella |
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si estende: il perchè quegli che ha bensì un diritto in | sua | proprietà, ma che ha trasferito in altrui mani la modalità |
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omicida, che nel suo cuore giace profonda insieme colla | sua | originale reità: e dove si crede sicuro nella malvagità, e |
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egli è libero quando è padrone del suo tempo e della | sua | opera: quando cioè quest' opera non è occupata dalla |
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Colla mercede che paga il benestante, cangia un po' della | sua | ricchezza con altrettanto tempo e fatica, il quale è pur |
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benestante ha in mano il suo fondo, ed è legato colla | sua | individuale persona: mentre ciascuno dei mercenarŒ non può |
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meno le qualità deterioranti, come sarebbe appunto la | sua | breve durata, la sua fragilità, la probabilità della sua |
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deterioranti, come sarebbe appunto la sua breve durata, la | sua | fragilità, la probabilità della sua perdita ecc. ecc.. A |
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la sua breve durata, la sua fragilità, la probabilità della | sua | perdita ecc. ecc.. A tale discorso taluno disse che, dato |
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venga abbandonato a tale che debba desistere dalla | sua | professione, gli rimane ancora il suo fondo, il quale egli |
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mancanza di cognizione o di potere, avviene che in qualche | sua | parte esternamente non la pratichino e non la realizzino; |
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essere oggetto della civile società, viene conservata nella | sua | integrità mediante la giustizia, e per ciò mediante un |
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nella reazione che fa a tutto ciò che tenta di nuocere alla | sua | esistenza sensibile: nella società giocano le stesse forze, |
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medesima: nel primo si esercita ordinatamente, ma colla | sua | maggior attività la forza morale; nel secondo si esercita |
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attività la forza morale; nel secondo si esercita colla | sua | maggior attività la forza sensibile o fisica. Ecco la |
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ufficio e in quanto a questo ufficio è pure di natura | sua | inalienabile. Questo voto riguardo al suo secondo effetto è |
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non doveva neppure negare al medesimo ciò che nasceva dalla | sua | paternità; il pieno diritto sopra i suoi figliuoli. La |
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a cui richiamare; ma questa piccola irregolarità, di natura | sua | inevitabile, non è che una di quelle deviazioni che si |
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dal suo esterminio, e non a costruirla a norma della | sua | naturale perfezione: a quello stesso modo che la regola di |
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della natura che ha lasciato questo potere in tutta la | sua | pienezza dalla parte delle persone soggette, ed all' |
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forza politica, mentre il voto, come dicevamo, è anche di | sua | natura un atto di autorità e quindi un mezzo di difesa. |
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il vincolo all' incontro di mera servitù non aveva di | sua | natura altra base che la utilità: quindi non portava per |
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che la utilità: quindi non portava per conseguenza della | sua | natura che la volontà del servo ordinariamente fosse |
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della rappresentazione politica è facile, perchè nella | sua | applicazione non racchiude già un calcolo del tutto, ma |
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del sistema dell' utilità? egli non ne ha veruno. La | sua | azione è infinita come l' arbitrio: egli suppone, che far |
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proprio d' esistere è altrettanto rispettabile quanto la | sua | esistenza: ed è solamente ciò che indica il modo onde la |
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che ricevono i membri della società civile mediante la | sua | istituzione è così necessario, come è la società stessa, e |
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i detti diritti e dirigere secondo i medesimi la | sua | condotta. La differenza fra il riconoscerli e il |
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quattro nella seconda, con cinque nella prima e di tutta la | sua | grande fortuna rimarrebbero necessariamente sole cinquanta |
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che la somma al di sotto di un milione esercitò però la | sua | forza nella quarta Assemblea; come nella terza influì |
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già instituita la civile società, o sia ridotta alla | sua | attuale esistenza. Ora considerate di grazia come la |
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pratica, e quindi ella forse gli diverrà più reale nella | sua | mente, e l' indurrà a prestare più agevolmente fede alla |
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che dove tale obbiezione dovesse aver luogo in tutta la | sua | estensione, ella supporrebbe, che non fosse oggimai |
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stata già altresì perfettamente conosciuta e in tutta la | sua | perfezione eseguita. Ed or questo io credo che sia avvenuto |
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a pensare agli altri; questa è la direzione naturale della | sua | mente: il ritorcersi sopra di sè è una conversione |
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forse fare cosa necessaria e buona, credendo eseguire la | sua | missione, quella di difendere la società. - Ma si ripete, |
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amministra. Egli è inclinato a considerarsi piuttosto nella | sua | qualità d' amministratore che nella sua natura di uomo, |
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piuttosto nella sua qualità d' amministratore che nella | sua | natura di uomo, perchè l' amministrazione è cosa esterna, |
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e più naturalmente una opposizione ed una reazione alla | sua | autorità, che non sia un' avvertenza dell' errore ch' egli |
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medesima. Si dice che il Sovrano era colpevole, che la | sua | Amministrazione era pessima. Se ne instituisce dunque un' |
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la ragione . Ho già osservato che il governo preso nella | sua | nozione astratta, è un benificio comune, e non un aggravio, |
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di governo, e colla forza comune realizzava nel fatto la | sua | sentenza. Quando un uomo solo si fece arbitro dell' imperio |
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Monarchia, la quale era tanto odiosa all' età pagana nella | sua | parte più colta, e tanto cara all' età cristiana nella |
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principio abbia ricevuto tutto il suo sviluppamento, che la | sua | influenza abbia ottenuto tutto ciò che egli può ottenere. |
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e di riprovarle. Ed ecco la Monarchia europea nella | sua | prima età: essa non è propriamente limitata nel suo potere |
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di regolare la modalità dei diritti, che è ciò che forma la | sua | natura; ma vi intervengono gli abusi; le passioni e le |
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corrotta da false dottrine) ma non si lascia offendere: la | sua | reazione, adunque, o sia l' esercizio dei giudizŒ politici, |
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Monarchia assoluta cristiana sono tutte da ripetersi dalla | sua | propria imperfezione; la sua natura rimane sempre la |
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sono tutte da ripetersi dalla sua propria imperfezione; la | sua | natura rimane sempre la medesima cioè quella di essere un |
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snaturarla non dovea essere già uno smembramento della | sua | autorità; ma bensì un Tribunale che lasciandola libera di |
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come Sovrano ereditario, e ciascuno elettore aveva pure la | sua | voce a parte. Leibnizio ritrova il primo modo più secondo |
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giammai se il suo giudizio provenisse dalla ragione | sua | particolare o dalla comune: oltre di che i particolari non |
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ma ad esso soggetta o con esso incorporata. Perocchè la | sua | opinione sarebbe, che questo Tribunale politico riconoscer |
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nelle mani della Chiesa, la quale sembra fatta a ciò dalla | sua | stessa natura, mentre la sua natura è certo quella di esser |
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quale sembra fatta a ciò dalla sua stessa natura, mentre la | sua | natura è certo quella di esser il centro regolatore della |
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nelle cose temporali. Egli è vero che la Chiesa per | sua | natura ha un' influenza nelle cose temporali, ma l' Ortes |
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fra i Re; ma quest' era piuttosto un effetto della | sua | prevalente potenza unita ad una fama ben meritata e |
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generali ossia le leggi seguenti: 1 La Società civile nella | sua | infanzia rimane alquanto soggetta alla legge della Società |
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politico: cioè che la Società civile non sia pervenuta alla | sua | perfezione. Questi cinque fatti costanti nella storia |
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perchè la ricchezza nella Società civile manifesti la | sua | prevalenza: il secondo fatto dimostra le nazioni che s' |
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Quali sono i primi oggetti che vengono sottoposti alla | sua | attenzione? le persone: il padre, la prima cosa ferma l' |
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persone: il padre, la prima cosa ferma l' attenzione sulla | sua | famiglia. Qual' è la prima forza che l' uomo trova per |
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La prima forza adunque che trova il padre per difendere la | sua | famiglia consiste nel numero e nella robustezza dei membri |
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va crescendo fino a tale, che la ricchezza che di natura | sua | non è che un mezzo, acquista la maggiore importanza e viene |
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alla prima età della Società civile, o sia alla | sua | infanzia. Le instituzioni all' incontro che hanno riguardo |
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fu divisa pure in dieci curie, e ciascuna curia ebbe la | sua | cappella per la celebrazione dei sacri riti, ciò che pure |
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tanto ammirata pei suoi effetti e così poco nella | sua | intima natura. Vediamo come questa idea si presenta nei |
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nella bilancia del pubblico potere, o sia manifestasse la | sua | influenza: per ciò non è negli esordi delle nazioni, ma |
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terre, e venne ben presto la ricchezza a far sentire la | sua | preponderanza fra le forze sociali, che è la legge delle |
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creduto, che il governo francese rappresentasse di | sua | natura dei principŒ, e non delle cose, a differenza della |
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non potevano aver in essa che la minor influenza, e nella | sua | massima parte doveva esser formata dalla maggiore somma |
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severamente, fino che non sia a pieno vendicata, e la | sua | legge di bel nuovo ristabilita. In fatti i mali della |
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in nome dei principŒ proclamati un governo, che di | sua | natura era così ricco quanto era ricca la nazione. Di che |
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civile. In fatti considerando essi la ricchezza nella | sua | relazione politica travidero la detta legge, ma non |
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terriera, ma ben anche la ricchezza mobiliare, tende di | sua | natura ad intromettersi nel governo. Egli è quello, come |
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egli era schiavo dei nobili. Dopo il mille nacque la | sua | liberazione per quelle cagioni che abbiamo dette, in tal |
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ciascuno si appaghi di avere un voto corrispondente alla | sua | ricchezza di qualunque genere questa sia, o territoriale o |
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inglese di quello che abbia fatto il Sig. Raynal nella | sua | Storia del Parlamento d' Inghilterra . Il suo modo di |
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aveva dissimulato le usurpazioni fatte dai Comuni nella | sua | assenza, che poi, quando si credette bastevolmente amato e |
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del trono: ma piuttosto si debbe lodare Odoardo per la | sua | moderazione nell' aver desistito dal conservare a rigore l' |
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cosa per rendere regolare la società: è da lodarsi per la | sua | saviezza nell' avere assecondato la legge della natura e |
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ad una nazione la quale ha precedentemente guastata la | sua | politica: gli errori in politica sono appunto quelli che |
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famiglia ; perchè essa non ha una forza proporzionata alla | sua | ricchezza sicchè questa è in pericolo. Non così nello stato |
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frutto dei principii che avea predicato in tutta la | sua | vita, di sostenere ancora il suo tuono di filosofo e di |
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privo di bisogni, perchè privo di desiderŒ, preferisca la | sua | libertà corporale e la sua vita ferina, a tutte le |
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privo di desiderŒ, preferisca la sua libertà corporale e la | sua | vita ferina, a tutte le ricchezze del mondo; giacchè nè |
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l' opposto di quello che Rousseau ci reca in prova della | sua | teoria; e la differenza sta quì: che egli l' ha osservato |
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d' una certa libertà energica che la compenserà della | sua | povertà. Ella dovrà giovarsi di questo vantaggio; il |
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il governo della società civile per modo che è divenuto | sua | proprietà; sicchè nissuno e neppur la nazione stessa può |
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non possiede, e che gli è necessaria pel sostenimento della | sua | autorità. Il principato delegato, specialmente fornito di |
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e le viltà più obbrobriose per conservare un potere di | sua | natura vacillante. Non si nega già che di tutti questi neri |
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questa fu la ragione, perchè egli non potè più sostenere la | sua | dignità. I nobili sempre avidi di acquistare de' feudi, o |
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che una realità. Leibnizio vedeva questa causa della | sua | debilezza: [...OMISSIS...] Anche lo stesso presidente |
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la nazione vede tutte le conseguenze che può fare della | sua | autorità, e vuol garantirsi contro l' abuso. Ma non procede |
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e semplice; e se un uomo stimato e valoroso si mette alla | sua | testa, essa lo riceve come un benefattore. Essa non sa |
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esercitante questi due ufficŒ: noi vedremo che la | sua | potestà è in tale stato illimitata; poichè fino ch' egli |
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giacchè amministrava la giustizia, metteva ordine colla | sua | autorità nel riparto dei terreni, e non venivano defraudati |
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fosse simile a quello col quale un padrone dispone della | sua | proprietà, sebbene la legge malamente, come dicevamo, |
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1): la nazione condotta da lui non si era già resa | sua | serva, ma si era solamente sottomessa a lui per esser |
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nella conquista; perchè il suo moto fosse regolato, e la | sua | impresa fosse diretta con unità. La proprietà dunque delle |
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le terre, nacque in tempi ancora pieni di guerre, e la | sua | estensione è dovuta al bisogno in cui le nazioni si |
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tempo che il popolo conquistatore entrava nel paese di | sua | conquista, tutto il terreno si ritrovava ancora indiviso, e |
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tutto dalla guerra, e che nella guerra sola riponeva la | sua | forza e la sua sussistenza, cercava d' impedire, che i suoi |
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guerra, e che nella guerra sola riponeva la sua forza e la | sua | sussistenza, cercava d' impedire, che i suoi membri col |
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il vostro comandante, e disprezzare al suono della | sua | voce i travagli e la morte. Ma divisi da lui in un vasto |
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il governo faccia se non quel tanto che è necessario per la | sua | salvezza e prosperità, si sforza di tirare in dietro quanto |
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concedette delle terre a Ricabodo suo vassallo pel tempo di | sua | vita, e di più con questa condizione favorevole, che |
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o finalmente non ha ancora avuto tempo di esercitare la | sua | influenza. Ma passati quasi due secoli la nazione venuta al |
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l' incumbenza che nella costituzione inglese ha di | sua | natura un deputato alla Camera. [...OMISSIS...] Se la |
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diritti in genere; poichè la minorità è sempre di natura | sua | inetta a resistere contro la maggiorità. Se gli uomini |
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come dicevamo condurrebbe l' uman genere intero alla | sua | distruzione. Vuol forse dire l' illustre autore con quelle |
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in un modo al tutto amministrativo non curerebbe di | sua | natura che gl' interessi, e ciò che è morale sarebbe |
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non è possibile che l' amministrazione sociale abbia la | sua | perfetta organizzazione, giacchè tale organizzazione nuoce |
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questi sente d' avere in sè stesso una forza che gli dà la | sua | stessa immoralità maggiore di quella che hanno gli altri |
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per esser buona dev' essere preceduta da un giudicio sulla | sua | rettitudine e giustizia; come pure che la bontà di questo |
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di tutte quelle obbiezioni che fossero rivolte a provare la | sua | difficoltà ed incertezza: le quali non provano mai che egli |
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s' innalza si deprava? in ragione che acquista si irrita la | sua | fame? Non dieno questo scandalo i possenti ai deboli; |
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onesto e generoso si vede aver nelle mani, debb' essere la | sua | cautela d' usar della stessa, e la sua cura di ben |
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debb' essere la sua cautela d' usar della stessa, e la | sua | cura di ben verificare se l' uso che ne fa sia retto ed |
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a lungo godere de' vantaggi che gli desse l' istantanea | sua | prevalenza sugli altri uomini: la giustizia adunque è |
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poichè appunto questa debolezza fisica darà la prova della | sua | forza morale: e la forza morale è quella che lo debbe |
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opinione non pubblica ma universale, contro cui tutto perde | sua | forza: di quella opinione dico dalla quale sola nasce la |
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sarà il segno della loro incolumità: la prosperità | sua | sarà la loro: e tutto ciò che nuoce o mostra di nuocere |
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in questo modo che l' autorità pubblica, la quale di natura | sua | è temibile perchè è forte, sarà ella stessa quella che |
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di forza fisica nessuno può temere che egli assalisca, e la | sua | forza morale si restringe solamente a raffrenare gli |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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appunto per questo instituito, ed è da questo che ricava la | sua | forza morale. Non vale il dire che col pretesto di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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essere rivolto questo Tribunale politico nella immediata | sua | relazione, cioè la determinazione dei suoi speciali uffici, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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quella di condottieri d' esercito. Il soldato giudice di | sua | natura è anche principe, e il Tribunale che vogliamo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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e non più tosto di agire a guisa di una parte che tratta la | sua | causa col mezzo di avvocati: si osservi se fra i Parlamenti |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di dar qualche passo sul terreno dell' altra; e deplora la | sua | sconfitta quando ne è stata respinta. Se il popolo non è |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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i Parlamenti, perchè è parte, e quella parte che di | sua | essenza è soggetta, quella che debbe essere giudicata per |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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per sè medesimo; mentre per sè non può far nulla per la | sua | mole, e perchè egli è essenzialmente disorganizzato, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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è il vero ed immune da ogni altra affezione: nella | sua | sincerità l' uomo il ritrova quanto ha il cuore più ignudo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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Bisogna che il Sig. Raynal non consideri già la | sua | proposizione astratta dalle sue circostanze, ma con un poco |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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reca assai male a proposito l' America in esempio della | sua | opinione. [...OMISSIS...] La società civile essendo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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qualche vista più in là che di satollare al momento la | sua | fame: a malgrado di ciò gli scrittori di quel paese |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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da quattro fonti, il fine della civile società, la naturale | sua | costruzione o costituzione, le forze che la muovono, e le |
Filosofia politica naturale -
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utilità che si potea aspettare da un' opera che per la | sua | molle soverchia avrebbe allontanato da sè un gran numero di |
Filosofia politica naturale -
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alla società esteriore degli uomini: ella può conservare la | sua | rettitudine, qualunque sia la disposizione delle cose |
Filosofia politica naturale -
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tuttavia queste, i beni ed i mali sensibili, tentano la | sua | costanza, e le forme della civile società possono diminuire |
Filosofia politica naturale -
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la costituzione della società si può dedurre in tutta la | sua | estensione da un principio unico cioè dal principio della |
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rendono dispotica e tirannica la civile società, trae la | sua | origine da un concetto imperfetto, confuso ed indeterminato |
Filosofia politica naturale -
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cessa d' essere dispotica e tirannica qualunque sia la | sua | forma. Ella rispetta in tal modo tutti i diritti |
Filosofia politica naturale -
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diritti rimangono intatti: ciascuna si mantiene entro la | sua | sfera e quindi si ha la pace fra gli uomini. Vi ha dunque |
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mescola e fa sentire il suo bisogno all' uomo anche nella | sua | massima depravazione, e riguardiamo qual sia l' impressione |
Filosofia politica naturale -
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rimase fin quì, un' autorità dispotica, qualunque fosse la | sua | forma, monarchica o repubblicana. Ella stabiliva i |
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portate direttamente contro di lei, e che attentassero alla | sua | esistenza. Ma quelli che avevano in mano l' autorità nel |
Filosofia politica naturale -
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amore di questa, è una nuova prova, che l' umanità nella | sua | generalità si va migliorando, e che diventa più |
Filosofia politica naturale -
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questi sente d' avere in sè stesso una forza che gli dà la | sua | stessa immoralità maggiore di quella che hanno gli altri |
Filosofia politica naturale -
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per esser buona, deve essere preceduta da un giudizio sulla | sua | rettitudine e giustizia; come pure che la bontà di questo |
Filosofia politica naturale -
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tutte quelle obbiezioni che fossero rivolte a provarne la | sua | difficoltà ed incertezza; le quali non provano mai ch' egli |
Filosofia politica naturale -
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pel maggior numero de' suoi atti abbandonata puramente alla | sua | coscienza. Essendosi dunque in parole proclamata la |
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tutti insieme danno alla società il secondo carattere della | sua | perfezione, cioè la regolarità . Essi furono bensì talora |
Filosofia politica naturale -
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buon tratto pel malore del momento; ma non si sollevava la | sua | mente a considerarlo con un po' più di generalità a vedere |
Filosofia politica naturale -
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possano muovere la società, a cui appartengono, verso la | sua | perfezione, rivolgendo tutte le sue disposizioni che |
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perfezione debb' essere presentata agli uomini in tutta la | sua | eccellenza, perchè non si sa qual parte ne imiteranno, o |
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che fa un uomo od una famiglia sopra gli altri per qualche | sua | virtù o prodezza o avvedimento. Ma invece di ciò abbiamo |
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ancora la civile società; ma solo si tratta della | sua | instituzione: e se questa per istituirsi secondo le basi |
Filosofia politica naturale -
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ma dei diritti stessi dell' uomo provati non meno dalla | sua | natura che dai fatti; perocchè proponevano in quella |
Filosofia politica naturale -
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aveva quella forza che gli era necessaria per guarentire la | sua | esistenza e la sua prosperità. Disse, che non si poteva già |
Filosofia politica naturale -
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che gli era necessaria per guarentire la sua esistenza e la | sua | prosperità. Disse, che non si poteva già aspettare che vi |
Filosofia politica naturale -
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avesse una voce o sia avesse alcuno che facesse sentire la | sua | esistenza nell' Amministrazione della società, influendo |
Filosofia politica naturale -
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quanto meno apparisca; cioè quanto più insensibile sia la | sua | azione: poichè il miglior mezzo di ottenere un fine è |
Filosofia politica naturale -
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d' essere radicalmente una tirannide, mentre la prima | sua | conseguenza era il sacrificio dei meno ai più: ed in fatti |
Filosofia politica naturale -
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che secondo la proprietà? Questo discorso adunque nella | sua | estensione considerato autorizza la rapina, e distrugge la |
Filosofia politica naturale -
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distruggerebbe già per questo la società universale: e la | sua | istituzione non impedirebbe che tutti i meriti fossero in |
Filosofia politica naturale -
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egli non toglie a lui per questo nè il suo merito nè la | sua | dottrina nè le sue aspettazioni; egli non impedisce che la |
Filosofia politica naturale -
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dottrina nè le sue aspettazioni; egli non impedisce che la | sua | scienza in altro ordine di cose e in altra società diversa |
Filosofia politica naturale -
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ritrovare un risarcimento innanzi alla coscienza della | sua | dignità corrispondente al valore di alcuni giorni di |
Filosofia politica naturale -
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della maggiorità, se si suppone che questa abusi della | sua | prevalenza. Ma se di ogni maggiorità o prevalente potestà |
Filosofia politica naturale -
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medesimo il mantenimento dell' individuo e fors' anco della | sua | famiglia, a' cui bisogni egli può non bastare nè pure nel |
Filosofia politica naturale -
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lavoratore rinunzia bene volentieri al diritto di dire la | sua | opinione nelle pubbliche cose quando ciò gli debba portare |
Filosofia politica naturale -
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al padrone al cui soldo lavora: è un contratto che fa colla | sua | patria: e se l' affezione vi aggiunge da parte sua, egli n' |
Filosofia politica naturale -
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alla patria insieme e dovere; ma n' ha ancor la ragione | sua | propria, che colla patria difende se medesimo, i suoi, le |
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è obbligato di usare tutti i modi onesti di campar la | sua | vita. Che cosa adunque porta questi in comune? nulla di |
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essa aveva l' obbligo di non trapassare il confine della | sua | autorità, e di risarcire quanto poteva il danno, se per |
Filosofia politica naturale -
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dal momento ch' ella diventava il mezzo generale della | sua | amministrazione. Per far conoscere l' indole della nuova |
Filosofia politica naturale -
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1 si è che il diritto che ha una persona sia congiunto alla | sua | modalità, perchè è la modalità che si porta in comune nella |
Filosofia politica naturale -
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si estende: il perchè quegli che ha bensì un diritto in | sua | proprietà, ma che ha trasferito in altrui mani la modalità |
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omicida, che nel suo cuore giace profonda insieme colla | sua | originale reità: e dove si crede sicuro nella malvagità, e |
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egli è libero quando è padrone del suo tempo e della | sua | opera: quando cioè quest' opera non è occupata dalla |
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Colla mercede che paga il benestante, cangia un po' della | sua | ricchezza con altrettanto tempo e fatica, il quale è pur |
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benestante ha in mano il suo fondo, ed è legato colla | sua | individuale persona: mentre ciascuno dei mercenarŒ non può |
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meno le qualità deterioranti, come sarebbe appunto la | sua | breve durata, la sua fragilità, la probabilità della sua |
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deterioranti, come sarebbe appunto la sua breve durata, la | sua | fragilità, la probabilità della sua perdita ecc. ecc.. A |
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la sua breve durata, la sua fragilità, la probabilità della | sua | perdita ecc. ecc.. A tale discorso taluno disse che, dato |
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venga abbandonato a tale che debba desistere dalla | sua | professione, gli rimane ancora il suo fondo, il quale egli |
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mancanza di cognizione o di potere, avviene che in qualche | sua | parte esternamente non la pratichino e non la realizzino; |
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essere oggetto della civile società, viene conservata nella | sua | integrità mediante la giustizia, e per ciò mediante un |
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nella reazione che fa a tutto ciò che tenta di nuocere alla | sua | esistenza sensibile: nella società giocano le stesse forze, |
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medesima: nel primo si esercita ordinatamente, ma colla | sua | maggior attività la forza morale; nel secondo si esercita |
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attività la forza morale; nel secondo si esercita colla | sua | maggior attività la forza sensibile o fisica. Ecco la |
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ufficio e in quanto a questo ufficio è pure di natura | sua | inalienabile. Questo voto riguardo al suo secondo effetto è |
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non doveva neppure negare al medesimo ciò che nasceva dalla | sua | paternità; il pieno diritto sopra i suoi figliuoli. La |
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a cui richiamare; ma questa piccola irregolarità, di natura | sua | inevitabile, non è che una di quelle deviazioni che si |
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dal suo esterminio, e non a costruirla a norma della | sua | naturale perfezione: a quello stesso modo che la regola di |
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della natura che ha lasciato questo potere in tutta la | sua | pienezza dalla parte delle persone soggette, ed all' |
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forza politica, mentre il voto, come dicevamo, è anche di | sua | natura un atto di autorità e quindi un mezzo di difesa. |
Filosofia politica naturale -
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il vincolo all' incontro di mera servitù non aveva di | sua | natura altra base che la utilità: quindi non portava per |
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che la utilità: quindi non portava per conseguenza della | sua | natura che la volontà del servo ordinariamente fosse |
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della rappresentazione politica è facile, perchè nella | sua | applicazione non racchiude già un calcolo del tutto, ma |
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del sistema dell' utilità? egli non ne ha veruno. La | sua | azione è infinita come l' arbitrio: egli suppone, che far |
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proprio d' esistere è altrettanto rispettabile quanto la | sua | esistenza: ed è solamente ciò che indica il modo onde la |
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che ricevono i membri della società civile mediante la | sua | istituzione è così necessario, come è la società stessa, e |
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i detti diritti e dirigere secondo i medesimi la | sua | condotta. La differenza fra il riconoscerli e il |
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quattro nella seconda, con cinque nella prima e di tutta la | sua | grande fortuna rimarrebbero necessariamente sole cinquanta |
Filosofia politica naturale -
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che la somma al di sotto di un milione esercitò però la | sua | forza nella quarta Assemblea; come nella terza influì |
Filosofia politica naturale -
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già instituita la civile società, o sia ridotta alla | sua | attuale esistenza. Ora considerate di grazia come la |
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pratica, e quindi ella forse gli diverrà più reale nella | sua | mente, e l' indurrà a prestare più agevolmente fede alla |
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che dove tale obbiezione dovesse aver luogo in tutta la | sua | estensione, ella supporrebbe, che non fosse oggimai |
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stata già altresì perfettamente conosciuta e in tutta la | sua | perfezione eseguita. Ed or questo io credo che sia avvenuto |
Filosofia politica naturale -
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a pensare agli altri; questa è la direzione naturale della | sua | mente: il ritorcersi sopra di sè è una conversione |
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forse fare cosa necessaria e buona, credendo eseguire la | sua | missione, quella di difendere la società. - Ma si ripete, |
Filosofia politica naturale -
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amministra. Egli è inclinato a considerarsi piuttosto nella | sua | qualità d' amministratore che nella sua natura di uomo, |
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piuttosto nella sua qualità d' amministratore che nella | sua | natura di uomo, perchè l' amministrazione è cosa esterna, |
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e più naturalmente una opposizione ed una reazione alla | sua | autorità, che non sia un' avvertenza dell' errore ch' egli |
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medesima. Si dice che il Sovrano era colpevole, che la | sua | Amministrazione era pessima. Se ne instituisce dunque un' |
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la ragione . Ho già osservato che il governo preso nella | sua | nozione astratta, è un benificio comune, e non un aggravio, |
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di governo, e colla forza comune realizzava nel fatto la | sua | sentenza. Quando un uomo solo si fece arbitro dell' imperio |
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Monarchia, la quale era tanto odiosa all' età pagana nella | sua | parte più colta, e tanto cara all' età cristiana nella |
Filosofia politica naturale -
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principio abbia ricevuto tutto il suo sviluppamento, che la | sua | influenza abbia ottenuto tutto ciò che egli può ottenere. |
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e di riprovarle. Ed ecco la Monarchia europea nella | sua | prima età: essa non é propriamente limitata nel suo potere |
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di regolare la modalità dei diritti, che è ciò che forma la | sua | natura; ma vi intervengono gli abusi; le passioni e le |
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corrotta da false dottrine) ma non si lascia offendere: la | sua | reazione, adunque, o sia l' esercizio dei giudizŒ politici, |
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Monarchia assoluta cristiana sono tutte da ripetersi dalla | sua | propria imperfezione; la sua natura rimane sempre la |
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sono tutte da ripetersi dalla sua propria imperfezione; la | sua | natura rimane sempre la medesima cioè quella di essere un |
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snaturarla non dovea essere già uno smembramento della | sua | autorità; ma bensì un Tribunale che lasciandola libera di |
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come Sovrano ereditario, e ciascuno elettore aveva pure la | sua | voce a parte. Leibnizio ritrova il primo modo più secondo |
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giammai se il suo giudizio provenisse dalla ragione | sua | particolare o dalla comune: oltre di che i particolari non |
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ma ad esso soggetta o con esso incorporata. Perocchè la | sua | opinione sarebbe, che questo Tribunale politico riconoscer |
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nelle mani della Chiesa, la quale sembra fatta a ciò dalla | sua | stessa natura, mentre la sua natura è certo quella di esser |
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quale sembra fatta a ciò dalla sua stessa natura, mentre la | sua | natura è certo quella di esser il centro regolatore della |
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nelle cose temporali. Egli è vero che la Chiesa per | sua | natura ha un' influenza nelle cose temporali, ma l' Ortes |
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fra i Re; ma quest' era piuttosto un effetto della | sua | prevalente potenza unita ad una fama ben meritata e |
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generali ossia le leggi seguenti: 1 La Società civile nella | sua | infanzia rimane alquanto soggetta alla legge della Società |
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politico: cioè che la Società civile non sia pervenuta alla | sua | perfezione. Questi cinque fatti costanti nella storia |
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perchè la ricchezza nella Società civile manifesti la | sua | prevalenza: il secondo fatto dimostra le nazioni che s' |
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Quali sono i primi oggetti che vengono sottoposti alla | sua | attenzione? le persone: il padre, la prima cosa ferma l' |
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persone: il padre, la prima cosa ferma l' attenzione sulla | sua | famiglia. Qual' è la prima forza che l' uomo trova per |
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La prima forza adunque che trova il padre per difendere la | sua | famiglia consiste nel numero e nella robustezza dei membri |
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va crescendo fino a tale, che la ricchezza che di natura | sua | non è che un mezzo, acquista la maggiore importanza e viene |
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alla prima età della Società civile, o sia alla | sua | infanzia. Le instituzioni all' incontro che hanno riguardo |
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fu divisa pure in dieci curie, e ciascuna curia ebbe la | sua | cappella per la celebrazione dei sacri riti, ciò che pure |
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tanto ammirata pei suoi effetti e così poco nella | sua | intima natura. Vediamo come questa idea si presenta nei |
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nella bilancia del pubblico potere, o sia manifestasse la | sua | influenza: per ciò non è negli esordi delle nazioni, ma |
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terre, e venne ben presto la ricchezza a far sentire la | sua | preponderanza fra le forze sociali, che è la legge delle |
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creduto, che il governo francese rappresentasse di | sua | natura dei principŒ, e non delle cose, a differenza della |
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non potevano aver in essa che la minor influenza, e nella | sua | massima parte doveva esser formata dalla maggiore somma |
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severamente, fino che non sia a pieno vendicata, e la | sua | legge di bel nuovo ristabilita. In fatti i mali della |
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in nome dei principŒ proclamati un governo, che di | sua | natura era così ricco quanto era ricca la nazione. Di che |
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civile. In fatti considerando essi la ricchezza nella | sua | relazione politica travidero la detta legge, ma non |
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terriera, ma ben anche la ricchezza mobiliare, tende di | sua | natura ad intromettersi nel governo. Egli è quello, come |
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egli era schiavo dei nobili. Dopo il mille nacque la | sua | liberazione per quelle cagioni che abbiamo dette, in tal |
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ciascuno si appaghi di avere un voto corrispondente alla | sua | ricchezza di qualunque genere questa sia, o territoriale o |
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inglese di quello che abbia fatto il Sig. Raynal nella | sua | « Storia del Parlamento d' Inghilterra . » Il suo modo di |
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aveva dissimulato le usurpazioni fatte dai Comuni nella | sua | assenza, che poi, quando si credette bastevolmente amato e |
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del trono: ma piuttosto si debbe lodare Odoardo per la | sua | moderazione nell' aver desistito dal conservare a rigore l' |
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cosa per rendere regolare la società: è da lodarsi per la | sua | saviezza nell' avere assecondato la legge della natura e |
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ad una nazione la quale ha precedentemente guastata la | sua | politica: gli errori in politica sono appunto quelli che |
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famiglia ; perchè essa non ha una forza proporzionata alla | sua | ricchezza sicchè questa è in pericolo. Non così nello stato |
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frutto dei principii che avea predicato in tutta la | sua | vita, di sostenere ancora il suo tuono di filosofo e di |
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privo di bisogni, perchè privo di desiderŒ, preferisca la | sua | libertà corporale e la sua vita ferina, a tutte le |
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privo di desiderŒ, preferisca la sua libertà corporale e la | sua | vita ferina, a tutte le ricchezze del mondo; giacchè nè |
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l' opposto di quello che Rousseau ci reca in prova della | sua | teoria; e la differenza sta quì: che egli l' ha osservato |
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d' una certa libertà energica che la compenserà della | sua | povertà. Ella dovrà giovarsi di questo vantaggio; il |
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il governo della società civile per modo che è divenuto | sua | proprietà; sicchè nissuno e neppur la nazione stessa può |
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non possiede, e che gli è necessaria pel sostenimento della | sua | autorità. Il principato delegato, specialmente fornito di |
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e le viltà più obbrobriose per conservare un potere di | sua | natura vacillante. Non si nega già che di tutti questi neri |
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questa fu la ragione, perchè egli non potè più sostenere la | sua | dignità. I nobili sempre avidi di acquistare de' feudi, o |
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che una realità. Leibnizio vedeva questa causa della | sua | debilezza: [...OMISSIS...] Anche lo stesso presidente |
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la nazione vede tutte le conseguenze che può fare della | sua | autorità, e vuol garantirsi contro l' abuso. Ma non procede |
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e semplice; e se un uomo stimato e valoroso si mette alla | sua | testa, essa lo riceve come un benefattore. Essa non sa |
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esercitante questi due ufficŒ: noi vedremo che la | sua | potestà è in tale stato illimitata; poichè fino ch' egli |
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giacchè amministrava la giustizia, metteva ordine colla | sua | autorità nel riparto dei terreni, e non venivano defraudati |
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fosse simile a quello col quale un padrone dispone della | sua | proprietà, sebbene la legge malamente, come dicevamo, |
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1): la nazione condotta da lui non si era già resa | sua | serva, ma si era solamente sottomessa a lui per esser |
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nella conquista; perchè il suo moto fosse regolato, e la | sua | impresa fosse diretta con unità. La proprietà dunque delle |
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le terre, nacque in tempi ancora pieni di guerre, e la | sua | estensione è dovuta al bisogno in cui le nazioni si |
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tempo che il popolo conquistatore entrava nel paese di | sua | conquista, tutto il terreno si ritrovava ancora indiviso, e |
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tutto dalla guerra, e che nella guerra sola riponeva la | sua | forza e la sua sussistenza, cercava d' impedire, che i suoi |
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guerra, e che nella guerra sola riponeva la sua forza e la | sua | sussistenza, cercava d' impedire, che i suoi membri col |
Filosofia politica naturale -
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il vostro comandante, e disprezzare al suono della | sua | voce i travagli e la morte. Ma divisi da lui in un vasto |
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il governo faccia se non quel tanto che è necessario per la | sua | salvezza e prosperità, si sforza di tirare in dietro quanto |
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concedette delle terre a Ricabodo suo vassallo pel tempo di | sua | vita, e di più con questa condizione favorevole, che |
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o finalmente non ha ancora avuto tempo di esercitare la | sua | influenza. Ma passati quasi due secoli la nazione venuta al |
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l' incumbenza che nella costituzione inglese ha di | sua | natura un deputato alla Camera. [...OMISSIS...] Se la |
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diritti in genere; poichè la minorità è sempre di natura | sua | inetta a resistere contro la maggiorità. Se gli uomini |
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come dicevamo condurrebbe l' uman genere intero alla | sua | distruzione. Vuol forse dire l' illustre autore con quelle |
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in un modo al tutto amministrativo non curerebbe di | sua | natura che gl' interessi, e ciò che è morale sarebbe |
Filosofia politica naturale -
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non è possibile che l' amministrazione sociale abbia la | sua | perfetta organizzazione, giacchè tale organizzazione nuoce |
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questi sente d' avere in sè stesso una forza che gli dà la | sua | stessa immoralità maggiore di quella che hanno gli altri |
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per esser buona dev' essere preceduta da un giudicio sulla | sua | rettitudine e giustizia; come pure che la bontà di questo |
Filosofia politica naturale -
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di tutte quelle obbiezioni che fossero rivolte a provare la | sua | difficoltà ed incertezza: le quali non provano mai che egli |
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s' innalza si deprava? in ragione che acquista si irrita la | sua | fame? Non dieno questo scandalo i possenti ai deboli; |
Filosofia politica naturale -
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onesto e generoso si vede aver nelle mani, debb' essere la | sua | cautela d' usar della stessa, e la sua cura di ben |
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debb' essere la sua cautela d' usar della stessa, e la | sua | cura di ben verificare se l' uso che ne fa sia retto ed |
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a lungo godere de' vantaggi che gli desse l' istantanea | sua | prevalenza sugli altri uomini: la giustizia adunque è |
Filosofia politica naturale -
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poichè appunto questa debolezza fisica darà la prova della | sua | forza morale: e la forza morale è quella che lo debbe |
Filosofia politica naturale -
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opinione non pubblica ma universale, contro cui tutto perde | sua | forza: di quella opinione dico dalla quale sola nasce la |
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sarà il segno della loro incolumità: la prosperità | sua | sarà la loro: e tutto ciò che nuoce o mostra di nuocere |
Filosofia politica naturale -
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in questo modo che l' autorità pubblica, la quale di natura | sua | è temibile perchè è forte, sarà ella stessa quella che |
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di forza fisica nessuno può temere che egli assalisca, e la | sua | forza morale si restringe solamente a raffrenare gli |
Filosofia politica naturale -
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appunto per questo instituito, ed è da questo che ricava la | sua | forza morale. Non vale il dire che col pretesto di |
Filosofia politica naturale -
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essere rivolto questo Tribunale politico nella immediata | sua | relazione, cioè la determinazione dei suoi speciali uffici, |
Filosofia politica naturale -
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quella di condottieri d' esercito. Il soldato giudice di | sua | natura è anche principe, e il Tribunale che vogliamo |
Filosofia politica naturale -
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e non più tosto di agire a guisa di una parte che tratta la | sua | causa col mezzo di avvocati: si osservi se fra i Parlamenti |
Filosofia politica naturale -
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di dar qualche passo sul terreno dell' altra; e deplora la | sua | sconfitta quando ne è stata respinta. Se il popolo non è |
Filosofia politica naturale -
|
i Parlamenti, perchè è parte, e quella parte che di | sua | essenza è soggetta, quella che debbe essere giudicata per |
Filosofia politica naturale -
|
per sè medesimo; mentre per sè non può far nulla per la | sua | mole, e perchè egli è essenzialmente disorganizzato, |
Filosofia politica naturale -
|
è il vero. ed immune da ogni altra affezione: nella | sua | sincerità l' uomo il ritrova quanto ha il cuore più ignudo |
Filosofia politica naturale -
|
Bisogna che il Sig. Raynal non consideri già la | sua | proposizione astratta dalle sue circostanze, ma con un poco |
Filosofia politica naturale -
|
reca assai male a proposito l' America in esempio della | sua | opinione. [...OMISSIS...] La società civile essendo |
Filosofia politica naturale -
|
qualche vista più in là che di satollare al momento la | sua | fame: a malgrado di ciò gli scrittori di quel paese |
Filosofia politica naturale -
|
secondo luogo, siccome l'uomo, per la limitata natura della | sua | mente, non può rappresentarsi in un tratto molte cose |
Psicologia delle menti associate -
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per la limitata atura del suo intelletto: per l'unità ella | sua | coscienza: per l'identità degli universalie pel complessivo |
Psicologia delle menti associate -
|
appena il clima del suo cielo, le selve e le sabbie della | sua | terra; è rinchiuso in un'isola in mezzo all'interminato |
Psicologia delle menti associate -
|
sè e a' suoi. V'è una voce che suona unica e assidua nella | sua | coscienza, la voce dell'egoismo, ciò che la scienza chiama |
Psicologia delle menti associate -
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riceve una più larga parte della caccia e della preda. La | sua | vita meno aspra può adagiarsi alquanto, può comprendere |
Psicologia delle menti associate -
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d'un ordine di cui sente d'esser principio in seno alla | sua | tribù; ed attribuisce un simile ordine anche alle volontà |
Psicologia delle menti associate -
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dunque proverete voi all'individuo ch'ei deve confondere la | sua | volontà colla volontà de' suoi fratelli nella Patria e |
Doveri dell'uomo -
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al consenso della Nazione, messa in libertà, d'esprimere la | sua | volontà, l'ordine che par migliore e di educare con tutti i |
Doveri dell'uomo -
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il primo fra tutti, che avrebbe giovato a tutti coll'opera | sua | .Quelle parole sussurrate nell'orecchio ad una società che |
Doveri dell'uomo -
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di tutte le facoltà che Dio ha messo in germe nella | sua | creatura. Cerchiamo che Dio regni sulla terra siccome nel |
Doveri dell'uomo -
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già de' suoi conforti e de' suoi dolori, sovente della | sua | vita e della sua morte. La statistica e la medicina dicono |
Psicologia delle menti associate -
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conforti e de' suoi dolori, sovente della sua vita e della | sua | morte. La statistica e la medicina dicono quanto sia |
Psicologia delle menti associate -
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de' documenti, da cui noi siamo obbligati d' attingere la | sua | dottrina, o quella che per sua ci è presentata, questo è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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obbligati d' attingere la sua dottrina, o quella che per | sua | ci è presentata, questo è impossibile a dirsi, ed inutile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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senso, Aristotele, checchè dica, è obbligato a far fare la | sua | parte negli avvenimenti mondiali. Ma quando si dice in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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eterna, ottima, creatrice, l' enigma del mondo riceve la | sua | spiegazione: e tutto ciò che è, ed il modo in cui è, e ciò |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ed il modo in cui è, e ciò che avviene, ricupera l' ultima | sua | ragione, da cui dipende, come un frutto da una pianta, la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ragione, da cui dipende, come un frutto da una pianta, la | sua | possibilità. L' arte, dice Aristotele, non può far nulla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è ingiusto con Platone quando pretende di confutare la | sua | sentenza che « le forme sieno le prime cause delle cose », |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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cui consta il mondo, senza ragione sufficiente, e però la | sua | dottrina non è veramente una teoria ontologica o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dire come parzialmente e da un solo lato si presenti alla | sua | mente il bisogno di ricercare una causa sufficiente fuori |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e quest' era l' evento accidentale, e per questo filo la | sua | mente fu obbligata ad uscire dell' ambito della natura, a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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della contemplazione. A questo nondimeno si rattaccò nella | sua | mente la questione del moto. Egli vide che nella natura, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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lui, non essere unispecie coll' effetto. Ora partendo dalla | sua | ipotesi (e non è mai altro che una ipotesi, niuna vera |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ed eterno: perchè l' effetto non può essere maggiore della | sua | causa. Questo primo motore deve essere una sostanza, chè la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sostanza deve essere anche continuamente in atto, anzi la | sua | natura deve essere puro atto: perocchè se potesse essere in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(3), e se una volta cessasse, come riprenderebbe poi la | sua | azione? Se ella poi è puro atto, è altresì priva di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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molto tempo, ma essa, l' intellezione, non perdendo mai la | sua | natura d' intellezione, rimane eterna, infaticabilmente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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de' sensi nell' anima umana, allora quest' anima con una | sua | facoltà che è la mente, separa quella forma dalla materia. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nè può conoscere altro, nè operar altro, tutta essendo la | sua | natura attuata ed esaurita nell' istesso atto dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dunque ed ogni singolare, secondo Aristotele, ha la | sua | natura dall' universale, onde dice: « « E` manifesto dalle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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atto purissimo, e prima intellezione; in modo che tutta la | sua | eccellenza consiste e deriva nell' avere questa condizione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che è più o meno lontana d' aver raggiunta l' ultima | sua | forma. La materia priva al tutto di forma non è che un' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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1 d' una forza istintiva verso il suo bene, cioè verso la | sua | maggiore attuazione, che è la causa finale, [...OMISSIS...] |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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; ma la proposizione « si genera dall' ente », come pure la | sua | contraria « si genera dal non ente », sono vere in quanto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in atto, ha qualche cosa di potenziale, cioè la | sua | radice generica. Ritorna dunque sempre la stessa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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abbia alcuna potenzialità in sè; non basta a fare, che la | sua | essenza non sia una specie, che non si realizzi se non in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non si realizzi se non in lui; conviene di più che nessuna | sua | parte o qualità sia tale; se la qualità d' intellezione può |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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prova della unicità del primo motore non dall' intrinseca | sua | natura, ma da ragioni esterne, com' è quella dell' unicità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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o tre ordini d' idee disparatissime, che si trovarono nella | sua | mente: da una parte delle speculazioni razionali sui |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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a cui possono arrivare le diverse cose, ciascuna secondo la | sua | propria natura (1). Ora l' atto compiuto di ciascuna cosa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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perchè suppone, come dicevamo, la materia eterna: così la | sua | ontologia è in aria, non posa sul fondamento d' una ragione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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suppone che ci sia passaggio da una sostanza all' altra. La | sua | maniera di ragionare degli enti con concetti così |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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altra parte, si può dire quello che dice Aristotele della | sua | mente in potenza che, « « non è attualmente niuno degli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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adopera una maniera di parlare, che dimostra non essere la | sua | mente in potenza, quella che propriamente intende, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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indeterminato conviene il carattere che dà Aristotele alla | sua | mente in potenza, d' essere « « le specie in potenza » », |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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quasi in cosa permanente (1); perocchè, accordata anche la | sua | ipotesi erronea della materia eterna, egli stesso insegna |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che tenta Aristotele, dicendo che il sensibile ha la | sua | fermezza nell' anima in cui si attua la forma sensibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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attua la forma sensibile (2). Poichè l' anima stessa ha la | sua | verità nella specie con che è conosciuta, giacchè anche l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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al corpo, come pare facesse Platone o alcuno della | sua | scuola, sebbene conceda che sopravviva al corpo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di nuove. Pervenuta dunque la natura, per mezzo della | sua | più eccellente operazione, cioè della generazione, a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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, alla natura non resta altro che fare, ma in quest' ultima | sua | specie, come in termine della sua fatica, riposa. Ma qui |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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fare, ma in quest' ultima sua specie, come in termine della | sua | fatica, riposa. Ma qui appunto è già con ciò posta in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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le specie intelligibili che sono in potenza nella | sua | sensibilità, si suscitano in atto nel suo intendimento ». |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' avere una certa grandezza. Aristotele ricorre alla | sua | diletta espressione: « « gli è essenziale averle in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sostanziale e immanente della cosa, astrazion fatta dalla | sua | materia, anche ideale (2). Si può dunque intendere il passo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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fa conoscer la pietra reale, e nella pietra anche la | sua | forma reale. Ma Aristotele stesso sembra che rimanga preso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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secondo Aristotele, la mente ha un' esistenza separata, e | sua | propria (2). Suppone altresì Aristotele che esista qualche |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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qualche cosa d' eterno e d' intellettivo con esistenza | sua | propria, per ispiegare la generazione degli animali. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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singolare, ossia l' individuo reale, non ci arriva, chè la | sua | mente corre a un universale ch' egli prende per singolare, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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fare a spingere questa specie separata fino all' ultima | sua | determinazione? L' indeterminazione è una potenzialità. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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privo di materia, cioè di potenzialità, è di natura | sua | intelligente » » (1): e però sussiste ed è la mente prima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è l' anima quella che in occasione del senso, con un' altra | sua | facoltà diversa da quella del senso, apprende l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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, o per dir meglio l' essere . Il che si vede pigliando la | sua | formola più semplice che è « « essere o non essere » », |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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vedemmo, così l' universalissimo è pure l' essere nella | sua | massima estensione. E` ben da considerarsi che Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che sia l' intuizione dell' essere, l' essere intuìto nella | sua | potenzialità. Ciò poi che è in potenza, da Aristotele, come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la mente [...OMISSIS...] : l' essere intuìto adunque nella | sua | potenzialità universale è la mente in potenza d' Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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attualmente uno «hen kat' energeian,» e che conservando la | sua | indivisibilità radicale, si divide poi secondo le ragioni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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quello che fa ad un tempo l' attualità della mente, e la | sua | potenzialità di conoscere i generi dell' essere. Veniamo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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indeterminato). Così ricapitola Aristotele stesso la | sua | teoria: [...OMISSIS...] . Che cosa dunque è la mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è unico non solo di specie, ma anche di numero; che dalla | sua | unicità viene l' esser uno anche all' Universo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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stessa è in sè sostanza singolare, e però opera con qualche | sua | attività indipendentemente dal corpo, e, questo perendo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mente uguale di specie a quella del suo generatore che è la | sua | causa motrice. Ma, come abbiamo detto, Aristotele s' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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intelligibile: era passato a dire, che il tenore della | sua | vita è l' attuale eterna contemplazione, puro diletto, la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è il raziocinio d' Aristotele quant' è alla forma, ma la | sua | dottrina rimane imperfetta quant' è alla materia, avendo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dalle cose materiali e corporee, che sfuggono alla | sua | volontà e al suo appetito. E inoltre è necessario secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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de' contrarŒ cioè è suscettivo d' avere una specie o la | sua | contraria, d' aver un certo atto e di non averlo: ora ciò |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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genere; che anzi la limitazione è per lui accidentale e non | sua | propria, che quant' è meno limitato, tant' è più veramente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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d' esser essere , ma raggiunge più pienamente con ciò la | sua | stessa essenza. Niuna maraviglia dunque, se la natura dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' attribuisce appunto a Dio, che perciò colloca come in | sua | sede sopra l' ultimo cielo, rappresentandolo così come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è compiuta, e si rimovono; così la natura divina nella | sua | ultima perfezione, rimane scevra da ogni altra notizia, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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conservasse all' anima dopo la morte dell' uomo la | sua | individualità, rimanendo solo la natura divina in essa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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anzi in tutti gli uomini, conosce necessariamente in questa | sua | forma umana anche tutto ciò che conoscono gli uomini, cioè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dell' esistenza e della natura del mondo, e della | sua | dipendenza dall' Essere supremo puro e separato. Stabilisce |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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natura può esser generato e prodotto se non preesista la | sua | materia e la sua forma [...OMISSIS...] (4): gli elementi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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generato e prodotto se non preesista la sua materia e la | sua | forma [...OMISSIS...] (4): gli elementi inesistenti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e ad accrescersi, aspira a rimovere la possibilità della | sua | distruzione, benchè mai non ci arrivi. L' essere separato |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Aristotele, non ha in sè le specie finite, ripugnanti alla | sua | perfezione, è del tutto uniforme, puro, semplicissimo; e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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appetito da tutta la natura, che tende ad avvicinarsi alla | sua | attualità perfetta, appetito in primo luogo e in un modo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è ricevuto da ciascuno degli enti, secondo l' indole della | sua | natura e virtù [...OMISSIS...] , e che dà così a ciascuno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e virtù [...OMISSIS...] , e che dà così a ciascuno la | sua | propria e conveniente facilità di moversi, [...OMISSIS...] |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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parziale di entità (4), e trattano dell' ente unito alla | sua | materia, come il fisico, o dell' ente astratto da quel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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quella parte che può, e questa parte è il suo atto, la | sua | essenza specifica. Laonde quando si domanda « la causa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ad acquistare più che può di quell' attualità che nella | sua | massima e pienissima perfezione è appunto l' essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dell' altra, e cava indifferentemente gli esempŒ della | sua | teoria ora dall' ordine della generazione naturale, ora da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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fino a tanto che non s' è conosciuto il suo principio e la | sua | maniera dialettica di riporre in una stessa classe le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(reale), è lo stesso che cercare ciò in cui è contenuta la | sua | materia: onde in questa ricerca ciò di cui si cerca la |
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quello della materia che passa all' acquisto della | sua | forma, è una prima maniera di atto detto da Aristotele « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(2). Quando poi la materia è pervenuta all' acquisto della | sua | forma sostanziale, cessa il movimento, e questa forma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ancora egli può uscire ad altri atti, senza perdere la | sua | costituzione e la sua identità. E questi sono un secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ad altri atti, senza perdere la sua costituzione e la | sua | identità. E questi sono un secondo genere d' atti perfetti, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dell' ente ch' è l' essenza , e l' atto secondo che è la | sua | operazione. E chiama l' essenza specifica e sostanziale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che si formi passando dalla potenza all' atto, perchè la | sua | natura è di essere atto puro, e però Aristotele la fa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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solo come intelligibile e bene desiderato (6), senz' alcuna | sua | operazione (7). Onde Averroes s' ingannò in questo che non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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azioni, delle trasmutazioni e de' movimenti, e restringe la | sua | censura a dire, che la causa finale da lor posta non era |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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materia, è una sola. Se è una sola, come può conservare la | sua | identità, moltiplicandosi gli enti reali che ne |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e all' artefice converrà dare una potenza di imitarla nella | sua | opera distinta dalla specie, nè si potrà dire, che la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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perchè distrutta la mente non è distrutta con questo la | sua | specie e possibilità, ma sì viceversa. Ora, che la mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di Dio, che questi conosca le cose umane: appartiene alla | sua | perfezione che il suo oggetto sia puramente l' ottimo, cioè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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questo filosofo nella natura, qual causa del mondo e della | sua | connessione, [...OMISSIS...] , ma che conveniva oltracciò |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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essenziale non è identico con essa. Dunque ella sarà di | sua | natura in potenza, e passerà all' atto per la virtù del suo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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senza mistura di sorta, [...OMISSIS...] . Onde dice, che la | sua | natura è puramente il possibile (3), non avendo ancora |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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delle obbiezioni, che servono non poco a render chiara la | sua | mente, alle quali dà certe risposte, di cui non fu bene |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che abbiamo già indicate. La mente dunque è di natura | sua | teoretica cioè contemplatrice; questa mente poi quando si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e di questa dice che nella vecchiezza perviene alla | sua | maturità (2). Osserva dunque che sebbene la mente sia la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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loro natura sono manifestissime fra tutte »(2) », e alla | sua | vita naturale ha bisogno di conoscere le specie della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dipende come da un principio maggiore, e si distingue colla | sua | subiettività dal suo obietto essenziale, che le serve di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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notizia dell' essere, non sufficiente all' uomo nella | sua | vita terrena. L' essere così conosciuto è la mente in senso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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acciocchè questi possa poi raccogliere da' sensi la scienza | sua | propria per induzione, e quello perciò è la mente in atto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ogni specie sia anche numericamente una, tuttavia la | sua | unità dicesi specifica (3), e quest' unità della specie è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la legge; Dio è l'unico Legislatore della razza umana. La | sua | legge è l'unica alla quale voi dobbiate ubbidire. Le leggi |
Doveri dell'uomo -
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fra tutte le cose: Dio ha versato in lui più della | sua | natura che non sull'altre. Ogni cosa che viene da Dio tende |
Doveri dell'uomo -
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qualvolta, interrogando la vostra coscienza, troverete la | sua | voce in armonia colla grande voce del genere umano |
Doveri dell'uomo -
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agli animi, perché un solo individuo possa, colla | sua | parola, scoterli e vincerli. L'associazione d'una minoranza |
Doveri dell'uomo -
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indugiare, accelerare verso certi fini il lavoro. E la | sua | parte negli utili del lavoro, nel lavoro della produzione, |
Doveri dell'uomo -
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quanta l'umana famiglia - se non confessaste la fede nella | sua | umanità, conseguenza dell'unità di Dio, e |
Doveri dell'uomo -
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