in eo qui me confortat ». Qui batte la gran dottrina di | san | Paolo, che fa venire la giustificazione non ex operibus , |
Epistolario ascetico Vol.II -
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è frase eminentemente cristiana, e coincide colla fede di | san | Paolo, fede nell' onnipotenza della bontà divina, per la |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che si umilia sarà esaltato » », è identica colla fede di | san | Paolo. Sia pur vero che noi siamo colpevoli; se saremo |
Epistolario ascetico Vol.II -
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di Dio, che ci perfeziona: « Credidimus charitati », dice | san | Giovanni, « quam habet Deus in nobis (1, Io. III) ». Vero è |
Epistolario ascetico Vol.II -
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sostanziale e non puramente accidentale, come insegna | San | Tommaso. Mi è stata carissima la sua lettera e l' altra che |
Epistolario ascetico Vol.II -
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illusione che questa produce. Voi poi recate l' esempio di | san | Paolo che maladetto benediceva. E qual dubbio che questo |
Epistolario ascetico Vol.II -
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sono proferite. Sono certo che voi ben vi ricorderete che | san | Paolo ebbe più volte l' occasione d' imitare Gesù Cristo |
Epistolario ascetico Vol.II -
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di questo lo chiamò figliuolo del diavolo (imitato poi da | san | Policarpo, che incontrando a Roma un eresiarca, lo onorò |
Epistolario ascetico Vol.II -
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aggiunse « inimice omnis iustitiae »). Nè si può dire che | san | Paolo era peccabile, e che avrà peccato, perchè sarebbe un |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e smentito da Dio stesso, che confirmò la condotta di | san | Paolo in tale occasione con un miracolo «(Act. XIII). » |
Epistolario ascetico Vol.II -
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«(Act. XIII). » Considerate ancor l' altro fatto di | san | Paolo narrato al cap. XXIII degli « Atti ». Avendo san |
Epistolario ascetico Vol.II -
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di san Paolo narrato al cap. XXIII degli « Atti ». Avendo | san | Paolo detto ingenuamente d' essere proceduto con buona |
Epistolario ascetico Vol.II -
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temerariamente, gli fece dare uno schiaffo. Allora | san | Paolo non dubitò di chiamarlo muraglia imbiancata ; nè con |
Epistolario ascetico Vol.II -
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nelle parole e negli scritti dei Santi, cominciando da | san | Giovambattista che chiamava gli Ebrei razza di vipere , non |
Epistolario ascetico Vol.II -
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perchè fondata in Cristo che non si muta. « La carità »dice | san | Paolo « è paziente, benigna, non ha gare e non pensa il |
Epistolario ascetico Vol.II -
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frutti dello Spirito Santo, la cui enumerazione fatta da | san | Paolo incomincia « charitas, gaudium, pax , ecc. (Galat. V, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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secondo l' ordine della carità e dell' ubbidienza: anzi | san | Giovanni insegna che dobbiamo esporre la nostra vita per i |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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tante poche azioni si conoscono, che non facesse lo stesso | san | Paolo con tante fatiche e predicazioni. Questo solido |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Sono quegli uccelli di cui parla Cristo nel capo XIII di | San | Matteo, i quali portano via il buon seme caduto lungo la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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alle circostanze e modificando i noti regolamenti di | san | Carlo Borromeo, di cui vidi ottimi effetti nella mia |
Epistolario ascetico Vol.III -
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schierati in ogni secolo, e per nominarne due soli, di | san | Basilio che raccolse le tradizioni orientali, e di san |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di san Basilio che raccolse le tradizioni orientali, e di | san | Benedetto che raccolse le tradizioni occidentali. 2 Le |
Epistolario ascetico Vol.III -
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un atto di umiltà, all' ubbidienza verso tutti, come dice | san | Francesco di Sales, molto più verso i superiori legittimi. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che tutti i nostri avvivassero in sè stessi lo spirito di | San | Domenico: così saranno benedetti dalla Madonna. Ma l' altra |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che onoriamo sugli altari, un santo Stefano di Ungheria, un | san | Luigi di Francia ecc., i quali vissero tanto poveri di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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da sè stessa solo tacendo e sopportando. Dirò come diceva | San | Francesco di Sales quando era messo in pericolo il suo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la eserciterebbe ed acuirebbe secondo il detto di Dio a | san | Paolo: « che la virtù si perfeziona nella tribolazione ». |
Epistolario ascetico Vol.III -
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lo fa, è beato , come Dio stesso ha detto per la bocca di | san | Giacomo, perchè diventa un servo di Dio provato . All' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la filosofia naturale dalla scienza de' santi che | san | Bernardo espresse compendiosamente scrivendo: « Haec mea |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sono state fatte non solo pel Verbo ma ben anco nel Verbo. | San | Paolo lo chiama primogenito di ogni creatura, « quoniam in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che descrive l' Apostolo (3). Dice in secondo luogo | San | Paolo che sono inescusabili perchè essendo tanto deboli e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e così tutto l' uomo rimane a Cristo congiunto, il che | San | Paolo chiama: « « vestire Cristo (1) » ». Ora da questa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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[...OMISSIS...] . Sono dunque queste armi, enumerate da | san | Paolo, e da lui chiamate anche « armi della luce »(2). 1 La |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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umani soggetti; onde coll' aver illuminata la vita, secondo | San | Paolo, Cristo distrusse la morte e la corruzione, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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spirito tutte le persone dei fedeli fra loro, perocchè dice | San | Paolo: « qui autem adhaeret Domino, unus spiritus est (4). |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che agli ottimi semi posti in questa terra fertile da | San | Carlo, di cui per tutto si veggono non solamente le grandi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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due minuti erano accetti, perchè era tutto ciò che aveva. | San | Pietro, lasciando le reti e la barca, lasciò poco, ma potè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di benignità, che anche prima di sedere sulla cattedra di | San | Pietro si è degnata favorire il principio di questa umile |
Epistolario ascetico Vol.I -
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L' Istituto quindi ha per fondamento quella massima di | San | Francesco di Sales « nulla cercare e nulla ricusare »: |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sono ottimi, senza bisogno d' alcun esame, come insegna | san | Tommaso; e ogni cristiano per seguirli non ha bisogno di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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intenebrati pensieri. Per questo forse dopo avere | san | Carlo Borromeo cercato di surrogare alla profana |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Ora a questo mancamento la sola filosofia può rimediare. - | San | Tommaso così la ristorò sulla fine del medio evo, ecc.. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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i due precetti della carità non contengono tutta la legge? | San | Giovanni ripeteva sempre quell' amarsi a vicenda (1): ei |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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questo proposito de' libri, i sentimenti del gran patriarca | San | Giovanni Grisostomo: [...OMISSIS...] . Così la sente ancora |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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tutti i Santi a incoraggiarvi allo spesso comunicare. | San | Filippo col rinfiammare in Roma l' amore alla frequente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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parte. Ciò pure insegna come dobbiamo portarci a vicenda. | San | Paolo esortava a prevenirsi scambievolmente in rendersi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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legge e delle cose divine, nè mai sazi di contemplarle. | San | Paolo, descrivendo la fede viva, la chiama « una fede che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sebbene tutti i principii attivi o no, come ha detto | San | Tommaso, PRINCIPIA ACTUUM, si possano dire, per quanto mi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Giovanni che confermano la stessa dottrina, appunto quel di | San | Filippo. Egli dimanda che gli mostri il Padre, perchè non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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de' filosofi; e di questo incolpa gli uomini del secolo | San | Paolo, ove dice che bestemmiano quelle cose che non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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freno della ragione: ed è sotto questo punto di vista che | San | Tommaso, con altri maestri in divinità, mostrano la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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anima trapassi a contaminare le potenze; colla sentenza di | San | Anselmo (2), di Giovanni lo Scoto (3), e altri (4), i quali |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sentenza si senta tutta la verità di quel celebre passo di | San | Paolo: « Eravamo PER NATURA figliuoli d' ira« (1) ». |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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possono averne un' altra. Così s' avvera quello che disse | San | Paolo: « « Non c' è potere che non sia da Dio: ma i poteri |
Questioni politico religiose -
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appunto perchè « Deum nemo vidit nunquam », come disse | san | Giovanni «(I, 1.) », non potendosi vedere l' atto creativo |
Gioberti e il panteismo -
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dee intendere degli scolastici sani e cattolici, come un | san | Tommaso ed altri tali, perocchè d' altra parte voi avrete |
Gioberti e il panteismo -
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e di vino è quel simbolo del Messia che viene spiegato da | San | Paolo nella lettera agli Ebrei. 5. Il primo patto stretto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Spirito e del segnacolo in queste parole: [...OMISSIS...] . | San | Leone in quella vece fa espressa menzione del segnare e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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i Padri concepiscono la transustanziazione; di guisa che | San | Fulberto giunge a dire che lo Spirito Santo in quel pane « |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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d ) E tutto questo viene espressamente confermato da | San | Tommaso, che distingue il peccato originale così: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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è la proposizione di David di Dinant, chiamata insania da | San | Tommaso (1), e in fondo non punto lontana dalla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Che i maestri cattolici del secolo XIV come Alberto Magno e | san | Tommaso, abbiano confutati gli errori dell' arabo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che quando fu vinto il partito di rifondere le campane di | San | Marco, un cittadino zelantissimo ne morì apopletico del |
Psicologia Vol.III -
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