concede mezzi più liberi d'educazione, lo possono, | quindi | lo devono. E i pochi tra voi, imbevuti una volta dei veri |
Doveri dell'uomo -
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il quale non è che l' oggetto dell' eterno operare di Dio. | Quindi | non deve punto credersi che l' atto eterno, col quale Iddio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della sua virtù »(Hebr. I, 3) », cioè con se stesso, e | quindi | pure il celebre detto di S. Anselmo che Dio « uno eodemque |
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proprio, ossia che la sua essenza è l' atto dell' essere; | quindi | che egli è Dio, perchè Iddio è quegli la cui essenza è l' |
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Che se quel Verbo che era al principio è il Verbo per sè, | quindi | ogni altro verbo è tale per partecipazione di lui: il che |
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essere contemplato nella sua essenza, la quale è eterna e | quindi | sovrumana. Il verbo all' incontro, cioè l' affermazione è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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essenza, la quale non può non essere, e però ella è eterna. | Quindi | rispetto a questi enti l' essenza è cosa diversa al tutto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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intellettivo, cioè la stessa sussistenza divina intesa; e | quindi | che la sapienza che risulta dall' atto intellettivo divino |
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comprensione dell' essere non ha limitazione di sorta, e | quindi | è Verbo semplicemente per sua essenza, e questo Verbo non |
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dall' essere quello che è, cioè assoluto per essenza; | quindi | i modi, con cui l' essere può ricevere limitazioni, sono i |
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ma che viene unita pel libero atto della creazione. | Quindi | la sussistenza dell' essere da se stessa e per propria |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che conosce intimamente e per propria essenza se stessa e | quindi | la propria virtù. Di che procede primieramente che il Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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se stessa non appartiene se non alla sussistenza di Dio. | Quindi | l' uomo ha bisogno della possibilità logica, cioè delle |
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ma non la sussistenza divina per sè manifesta; e | quindi | non gli è comunicato il Verbo, ma una luce veniente dal |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dove vi ha ordine vi ha più essere che dove non vi ha (1). | Quindi | la connessione degli enti, la subordinazione delle cause, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nella maggior copia possibile della natura divina: | quindi | di nuovo la necessità dell' ordine. L' ordine dunque, tanto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nè potendo l' ente finito esser altro che limitato e | quindi | soggetto alla moltiplicità, conveniva però che in questo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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da molte parti, da molti enti; uno l' universo, e | quindi | uno il concetto dell' universo nella divina mente: il qual |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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se stesso per essenza, egli ama l' essere in tutti i modi; | quindi | non solo ama l' Essere infinito, ma ama che sussista anche |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che consiste appunto la perfezione della divina libertà. E | quindi | ogni difficoltà sarà tolta quando si ponga ben mente che è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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gli altri attributi della sapienza e della santità, e | quindi | che l' ente finito che sussiste per creazione è tutto ciò |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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creare dall' amore che essenzialmente porta a se stesso, e | quindi | che la creazione fu fisicamente libera, benchè moralmente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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un' adesione persuasiva dello spirito all' oggetto reale. | Quindi | il termine di quest' atto affermativo non è una mera idea , |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di dover esistere in tre forme che si dicono persone. | Quindi | non si può pensare in Dio una potenza anteriore alla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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finito, e l' atto della sua volontà che lo fa sussistere, e | quindi | la possibilità logica, ossia l' essenza, e ad un tempo la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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qual è l' universo creato con tutti i suoi atti. | Quindi | egli è semplicemente Verbo, non mescolato di limitazioni, e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ultimata se ella non fosse amabile ed amata da se stessa, e | quindi | se non amasse l' ente finito che la imita, essendo sua |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che il nostro sentimento è oscuro, perchè non è essenza, e | quindi | dobbiamo vederlo nell' essenza per conoscerlo; laddove il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per natura il Verbo, non lo percepisce per sua natura; e | quindi | le speculazioni della ragion naturale non giungono se non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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con essa percepisca almeno in un modo incoato il Verbo, e | quindi | ne intenda la positiva significazione. Il qual segno |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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conduce l' anima a compiacersi nella santità del Verbo, e | quindi | a riconoscere, amare ed imitare la sua esinanizione, la sua |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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tutte al Verbo divino, sieno appartenenze di Lui, e | quindi | contengano qualche rivelazione soprannaturale del Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Ora, quantunque il Verbo sia l' essere per sè manifesto, e | quindi | medesimo per sè oggetto, tuttavia, essendo egli in pari |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che come oggetto, rimane nascosta la soggettività, e | quindi | la personalità del Verbo. Laonde nell' antica rivelazione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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appartenenze del Verbo divino, e in lui si rifondano, e | quindi | si chiamino altresì parola di Dio . Nel che però è da |
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. Il lume naturale è l' essere ideale per sè oggetto, e | quindi | questa si può chiamare un' appartenenza ideale del Verbo |
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fede, è l' essere reale, ossia la divina sussistenza, e | quindi | questa si dee chiamare un' appartenenza reale dello stesso |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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spirito conforme o difforme dalla legge della moralità: | quindi | la pluralità delle virtù e de' vizii e i molteplici |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' essere; una la necessità morale di amarlo: unico è | quindi | il dovere morale, unico il pregio morale dell' ente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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infinito, secondo la cognizione diversa dell' essere; e | quindi | anco secondo che un tale amore viene attuato in un modo o |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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altre parti rimangono tuttavia in un atto primo virtuale: | quindi | le diverse virtù, gli speciali atti virtuosi, i diversi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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annunziato il regno da lui fondato, a che mira S. Marco; | quindi | l' eterno e regale suo sacerdozio, a che intende S. Luca; |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che è necessario. Convien dunque ammettersi questo, e | quindi | passare alla relazione ch' egli dimostra coll' ente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si vede che questo non potrebbe essere senza l' assoluto, | quindi | la mente si sente obbligata ad ammettere l' assoluto. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la parola umanità significa soltanto l' umana natura. | Quindi | i teologi ammisero per buona questa frase Deus generat |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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causalità. « Ego et Pater unum sumus (1) » disse Cristo: | quindi | la particella apud nelle cose divine non può significare |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' idea astratta o essenza divina, come la parola Deità . | Quindi | dicendosi « E il Verbo era Dio », si viene a dire « E il |
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supremi ed incomunicabili, cioè inconfusibili fra loro: | quindi | sono due persone essenti nello stesso ente, nella stessa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dal principio, alle creature che furono fatte per esso, e | quindi | insegna, come osservò Leonzio, che il Verbo non è creatura, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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appo Dio Padre mostra la consustanzialità col Padre | quindi | mostra che egli doveva avere un' operazione creativa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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alla esecuzione d' un fine può variare di natura e di modo, | quindi | quella particella riceve più significati. Il primo mezzo, |
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considerandoli come causa immediata del medesimo supposito. | Quindi | il concetto tanto usato dagli antichi di causa formale . |
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nelle cose corporee è necessario che abbia la sua forma, | quindi | si considera questo come un mezzo alla sussistenza di lui, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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o condizione necessaria alla loro sussistenza. Si esprime | quindi | anche questa causa materiale mediante la parola per co' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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mediante la parola per co' verbi intransitivi o passivi. | Quindi | si dice egualmente questa statua sussiste per la sua forma, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non possono aver esaurita la sua sapienza e la sua virtù. | Quindi | l' uomo argomenta col suo pensare imperfetto e al tutto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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al Verbo, perchè il Verbo procede per via d' intelletto e | quindi | vi ha una cotale affinità tra la sapienza ed il Verbo. Onde |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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le essenze delle cose finite, ma oggetto sussistente, e | quindi | ancora oggetto che è ad un tempo soggetto ossia persona |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in quanto si sente e vive come oggetto e oggetto vivente. | Quindi | sotto due aspetti noi possiamo considerarlo: 1 come oggetto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Se dunque si considera il Verbo come sussistenza e | quindi | anco come virtù creatrice, egli ha la stessa sussistenza di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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virtù creatrice, egli ha la stessa sussistenza di numero e | quindi | l' identica virtù creatrice del Padre che gliela comunica. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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negandogli questa gloria che nel suo concetto risplende), e | quindi | Gesù Cristo disse: « Haec est vita aeterna ut cognoscant te |
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All' incontro il Verbo, oltre essere per sè oggetto, e | quindi | contenere anche l' idea del mondo, oltre essere idea dell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è per sè amata (ed è per sè amata in quanto è per sè nota), | quindi | anche lo Spirito Santo crea colla stessa volontà creante |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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senza di questo l' oggetto non sarebbe realizzato, e | quindi | l' immaginazione errerebbe, difetterebbe nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la creazione si doveva fare pel Verbo e nel Verbo (1). E | quindi | S. Paolo chiama Cristo « Dei virtutem et Dei sapientiam (2) |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la realità, che anche chiamano la verità delle cose. | Quindi | ogni parola di Dio, ogni suo verbo dee essere pienamente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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stesso cognito ha un' anteriorità logica a se stesso amato: | quindi | il Verbo ha un' anteriorità di origine (non già di tempo o |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di essere. Ora, posciachè l' essere cognito è per sè amato, | quindi | sono per sè amati anche tutti i possibili enti finiti. Ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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relazioni. Poichè essendo il Verbo l' essere per sè noto, | quindi | posto dal Padre per sè oggetto, l' essere non può essere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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atto della generazione. All' incontro nel Verbo generato, e | quindi | sussistente come persona, Iddio vede l' essenza dell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per cui è lo Spirito Santo, e posteriore all' amor divino, | quindi | per un atto di libera volontà . Iddio dunque crea le cose |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sia nel Verbo, in cui le cose sono per sè note, e | quindi | nel Verbo e pel Verbo sono fatte. Il Verbo dunque crea |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cose acquistano realità, sussistenza relativa a se stesse. | Quindi | nelle divine scritture è frequente il dirsi che le cose |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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siamo fuori del Verbo, in senso diviso siamo nel Verbo. E | quindi | in questo senso il Verbo è quella materia invisa da cui |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in tutte quelle cose, nelle quali vi è un ordine »(4) ». | Quindi | vi è un principio della quantità, come il principio de' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per sè noto e conseguentemente l' intelligibilità stessa. | Quindi | egli è principio oggettivo del sapere a tutte le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ha un modo ideale di essere, è nell' idea compresa; | quindi | l' artefice ricorre all' idea per formarla, e così si dice |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Spirito Santo, che è la sussistenza divina per sè amata; e | quindi | altro non vi è nella Triade eccetto le persone; benchè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ciò che cade nelle cose, eccetto la materia e sussistenza. | Quindi | questo modo di creare riguarda la creazione formale ed |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per sè amato, comunica l' amore soprannaturale agli uomini. | Quindi | si manifesta la ragione perchè nell' Universo creato e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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essenziale a Dio, divenne persona, la persona del Verbo. | Quindi | egli stesso dichiarò il modo della propria generazione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vi ha vita senza possibilità di limitazione, vita pura, | quindi | vita infinita senza gradazione, tutto ciò che può esprimere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è comunicata ad un' altra persona, cioè al Verbo: e | quindi | le due persone del Padre e del Figliuolo. Il Padre è l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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oggetto7persona, forz' è che nella stessa essenza divina, e | quindi | tanto nel Padre quanto nel Figliuolo, esista il sentimento |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è puro oggetto, è nello stesso tempo personal sussistenza. | Quindi | in Dio non si può dare un sentimento puramente teoretico, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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potè creare, ma ben anco in lui rimane sempre una vita, | quindi | una causalità indeficiente, un flusso perpetuo delle cose |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si manifesta come puro oggetto, e non come oggetto persona, | quindi | come oggetto ideale non sussistente e reale. A questa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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noi risplende, l' essere ideale, sono rispetto a noi tali, | quindi | si può dire che sieno fatte, o create, o forse meglio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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meglio concreate con noi, sebbene nel Verbo considerate e | quindi | rifuse nel Verbo stesso senza distinzione, non sieno fatte, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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oggetto per sè noto, per sè inteso, è anche per sè amata, e | quindi | la vita per sè intesa, per sè amata, è sollevata dalla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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puro identico in tutte e tre le persone augustissime. | Quindi | la vita, che è nel Verbo una e semplicissima, tuttavia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è mero oggetto perchè è vita7luce, e la vita è sentimento e | quindi | realità, non è dunque una mera idea. Non è dunque la nuda |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' uomo e gli dà la sua ultima soprannatural perfezione. | Quindi | Gesù Cristo disse: « « Io sono la luce del mondo: colui che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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considerare Iddio come oggetto sussistente e vitale, e | quindi | è già un' iniziata cognizione del Verbo. E quantunque nella |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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missione del Figliuolo, perchè dal Padre viene generato e | quindi | anco mandato; tuttavia il termine di questa illuminazione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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stessa oggetto, e che all' uomo, come tale, si manifesti. | Quindi | dice S. Giovanni che la vita era la luce degli uomini. Or |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dato ad intuire all' uomo come oggetto, sia reale, e | quindi | abbia in sè vita: onde al primo uomo fu fatta una cotale |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e armonia di sè soggetto all' essere oggetto manifestato; e | quindi | anco le tre vite, reale, intellettuale, e morale che le due |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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immagine dell' essere secondo il parlare delle Scritture, | quindi | i Padri osservano che l' uomo non si dice già l' uomo fatto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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perocchè dal volto, o faccia, si conoscono gli uomini; e | quindi | tali espressioni nominano il Dio oggetto, il Dio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Verbo, in quella maniera che spiegheremo in appresso, e | quindi | fu collocato in uno stato soprannaturale, dotato della |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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secondo il Verbo », giacchè l' imagine di Dio è il Verbo, e | quindi | viene a significare il carattere impresso nell' anima, che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il quale non solo ha la vita, ma è vita egli stesso (1), e | quindi | la può dare, ed è quello che la dà agli altri, onde da S. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nell' uno e nell' altro senso egli è spirito vivificatore. | Quindi | anche la differenza fra la grazia data da Dio ad Adamo, e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quelli che si tengono in Cristo vogliono le stesse cose, e | quindi | non tutti acquistano lo stesso grado di santità, perocchè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Cristo coll' arbitrio che gli rimane di operare il male. | Quindi | è che negli uomini santi, durante specialmente la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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stesso divenisse l' autore della sua perfezione morale, e | quindi | lo costituì nell' infimo grado della moralità |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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al quale egli tiene ragione quasi di attivo istrumento. | Quindi | il fondamento profondo della cristiana umiltà. Ma a questo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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uomo e il principio dell' attività alla vita di Cristo. | Quindi | la lotta fra la carne e lo spirito, e le grida del |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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naturale intendimento, un concetto puro e sincero di Dio. | Quindi | le passioni ignominiose che descrive l' Apostolo (3). Dice |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dovuto perfezionare coll' ubbidienza alla sua volontà e | quindi | coll' umiliarsi. Credette di arrivare alla dilatazione dei |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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all' elemento morale, dove la vera grandezza consiste; e | quindi | senza bisogno d' umiliarsi e di dipendere dal suo creatore: |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nè pure può aver quella fede di ottenerli che li produce. | Quindi | i miracoli succedevano più frequenti al principio quando si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sorge nel cristiano questo desiderio, e la fede con esso, e | quindi | dimanda il miracolo, questo avviene indubitamente, siccome |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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anche buona in se stessa entri nel gran piano di Dio, e | quindi | sia un vero bene nel tutto, e quindi ancora Iddio la voglia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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gran piano di Dio, e quindi sia un vero bene nel tutto, e | quindi | ancora Iddio la voglia far riuscire. [...OMISSIS...] . In |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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i mezzi, e il principale dee tirare a sè l' accessorio; | quindi | nel rinnovamento della parte superiore dell' uomo vede l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non potè venire menomamente in balìa del demonio, e | quindi | ottenne una vita immortale, colla comunicazione della quale |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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traendola a pensare al male e allettandola a volerlo. | Quindi | due nemici dell' uomo: 1 il demonio co' sofismi che induce |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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i fantasmi che potrebbero indurre a pensare rettamente, e | quindi | a pensare la verità, il bene, e sommovendo de' fantasmi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quel sentimento è una partecipazione della vita di Cristo. | Quindi | adunque procede tutta la dottrina della mortificazione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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un essere così fragile, come vedevano esser l' uomo. | Quindi | impossessatisi d' un frutto pensarono che entrerebbero |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dell' umana, e tale da non potersi dall' uomo misurare, | quindi | indefinitamente grande (1); dall' altra, sollucherata dalla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dice all' incontro ai suoi discepoli che già credevano e | quindi | erano incorporati con lui: [...OMISSIS...] . E più altre |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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soggettivi, per non vivere che a seconda dell' oggetto; e | quindi | esigendo di aspettare ogni protezione, difesa, laude e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in altro modo dalle condizioni penali degli altri uomini, e | quindi | nè pure a togliersi dalla persecuzione che gli sarebbe |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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negli uomini dov' è contingente, relativo e partecipato. E | quindi | tale volontà del Padre, avendo una necessità morale, è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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temporale, ma impassibile, gloriosa, resa vita eterna; e | quindi | il Figliuolo, a capello in accordo col Padre, non la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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agli occhi degli uomini; sarebbe stata nascosta, e | quindi | giudicata troppo più benignamente del merito, se non fosse |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quand' anzi è tale che innalza e nobilita l' umana natura. | Quindi | nel citato Salmo Iddio dà a Cristo in piena balìa il mondo: |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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salvatore da tutte le colpe attuali, e loro glorificatore. | Quindi | ebbe la dignità di mediatore e di sacerdote, non solo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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secondo il giuramento interposto dall' eterno suo Padre. | Quindi | è che le sacre carte attribuiscono sempre la salvezza del |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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egli non poteva comunicarci di quella sua vita gloriosa, e | quindi | noi non saremmo risorti, ma rimasti sotto la condannazione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la risurrezione non v' ha più speranza nella vita futura, e | quindi | i Cristiani sarebbero i più miseri fra gli uomini, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Figlio, il quale n' è il Verbo che tutto lo comprende, e | quindi | n' è l' intelligibilità. Ma tuttavia dice che, se il Padre |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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alla morte, di cui porta i germi in se stesso, e | quindi | egli non ha che una vita inutile al conseguimento del suo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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egli tanto bramava a cagione della generosa sua carità, e | quindi | di fare che l' uomo morto alla vita soprannaturale |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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una operazione anteriore al nuovo vivente ch' ella produce. | Quindi | se del battesimo è proprio ufficio il dare la vita di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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atta a vedere Iddio faccia a faccia insieme con Cristo e | quindi | a fruire della eterna beatitudine. Questo è quello che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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del mondo. Cristo gli abbraccia entrambi col suo detto, e | quindi | egli accenna a due resurrezioni come effetto del cibo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dentro a vasi di creta, rotti i quali esse apparirono (5). | Quindi | la Chiesa cattolica dà il nome di Viatico alla santissima |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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possono agire nel principio della vita sensitiva corporea. | Quindi | gli Angeli possono benissimo esser congiunti al loro modo |
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in Cristo, partecipa di tutte le vicissitudini di Cristo, e | quindi | è morto e seppellito e risorto e salito al cielo in |
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senza averne la piena consapevolezza, e la chiara visione. | Quindi | la vita dei Cristiani che è in Cristo viene chiamata da S. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quella vita, quell' anima che dee presiedere a tali sensi: | quindi | Cristo, nostra vera vita, è nascosto al presente in Dio, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Cristo mancava pure ad Adamo nello stato dell' innocenza; | quindi | un' altra differenza del carattere di Adamo, se così |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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con un oggetto reale (il Verbo), e però di vita oggettiva; | quindi | distrusse la morte anche rispetto alla vita naturale, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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i cui meriti per la fede si sarebbero loro applicati. | Quindi | gli antichi fedeli vivevano di una vita oggettiva, ed |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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4 E poichè lo Spirito Santo è l' amore divino essenziale, e | quindi | diffonde in noi la carità, che riforma e santifica la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quest' effetto suo proprio di fare intendere, e sentire, e | quindi | amare Gesù Cristo, come abbiam detto, Dio e uomo, uscito |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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aut ecce illic. Ecce enim regnum Dei intra vos est (2), » e | quindi | trapassa a favellare come questo regno di Dio, che viene |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e però non è visibile, nè tangibile, nè odorabile, ecc.. | Quindi | procede che gli effetti eucaristici dipendono unicamente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Di che avviene che quelli che non sono battezzati, e | quindi | incorporati a Cristo, non ne ricevono alcun effetto (se non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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alla soggettiva si riferisce (esistenza extrasoggettiva). | Quindi | le cose nella loro esistenza oggettiva, appartenenze del |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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soggettiva all' umanità è operazione dello Spirito Santo: | quindi | il Verbo s' incarnò per opera di esso Spirito: |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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regga e governi, qual principio supremo dell' unico Cristo. | Quindi | l' uomo che partecipa nel modo detto della vita sensitiva |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la natura umana e la condizione della vita presente; | quindi | questo Sacramento, com' è il massimo pegno dell' amore di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la sua volontà, dove giace la personalità dell' uomo, e | quindi | rimane santificata la persona dell' uomo. Allora poi che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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santissimo, come luce e sentimento e gaudio corporale. | Quindi | lo Spirito Santo emana alla santificazione dell' uomo da |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dimora sempre sotto quegli accidenti tutto intero Cristo; | quindi | da lui possono derivare i fedeli, anche senza riceverlo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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formano un sol corpo mistico e tuttavia reale con esso lui. | Quindi | sono altresì uniti strettamente fra sè, come le membra d' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dalla grazia, convengono nella medesima specifica natura, | quindi | la loro medesimezza appartiene al solo ordine ideale ed |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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come persona reggeva l' umanità quasi potenza inferiore. | Quindi | anche l' umanità riceveva dal Verbo il divino istinto di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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porzione del corpo di Cristo indivisa dall' intero corpo, e | quindi | anche il principio sensitivo, base della natura umana, ha |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è il Figliuolo, e che è pure nel Figliuolo. [...OMISSIS...] | Quindi | la società dell' uomo con Cristo ordinata dal Padre, di cui |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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oggetto e il mondo extrasoggetto, che ne sono la cagione. | Quindi | non potemmo al tutto ragionare delle leggi ontologiche e |
Psicologia Vol.III -
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le è offerto dalla percezione, ella argomenta per analogia. | Quindi | tre leggi soggettive, quelle dell' analisi , della sintesi |
Psicologia Vol.III -
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non sono che modificazioni del sentimento fondamentale, | quindi | si può dire che sia innato nell' uomo un rappresentante di |
Psicologia Vol.III -
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ente corporeo ha più sensazioni che lo rappresentano, | quindi | il principio razionale già è da questo quasi prisma |
Psicologia Vol.III -
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chiamata della finzione o della creazione intellettuale . | Quindi | la mente cangia in un ente positivo anche ciò che è |
Psicologia Vol.III -
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da cultori, com' erano, della dialettica, parlavano | quindi | in un senso soggettivo; giacchè veramente il nulla si |
Psicologia Vol.III -
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trova la mente fra gli enti, un ente negato dalla mente. | Quindi | la questione agitata dagli antichi se le cose generabili, |
Psicologia Vol.III -
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sola, un agente solo che produce quei molteplici effetti. | Quindi | quella forza, quell' agente unico diventa la specie |
Psicologia Vol.III -
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simili, essi si conoscono per la stessa idea o specie. | Quindi | avviene che la loro moltiplicità sia moltiplicità d' |
Psicologia Vol.III -
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specie si conosce, e però si dice individualità specifica . | Quindi | la distinzione fra il concetto di natura e il concetto d' |
Psicologia Vol.III -
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parte la sussistenza delle cose materiali è materiale, | quindi | s' intende come la materia (secondo il concetto esposto) |
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non sarebbe più materia, ricevendo limitazioni. | Quindi | la moltiplicazione degli individui viene dalla forma, in |
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divisi dallo spirito, non sono enti compiuti, e meritano | quindi | l' appellazione di non enti; appellazione che li distingue |
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altri spazi, non forma con essi un solo e medesimo essere. | Quindi | apparisce che il continuo non ha quella qualunque unità, |
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che l' uomo stesso ha stabilito e seco medesimo convenuto. | Quindi | le idee complesse, una sola delle quali può far conoscere |
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noi non sapere di Dio ciò che egli è, ma solo che egli è, e | quindi | neppure sapere che egli è senza indurlo per dimostrazione |
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col riferire gli enti reali all' essere in universale. | Quindi | è che le somme idee ed i sommi principŒ stessi tengono di |
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e perciò si possono pensare e tuttavia non sussistere. | Quindi | accade che ogniqualvolta noi pensiamo l' essenza, ne |
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dissociati, l' umano commercio sarebbe impossibile; | quindi | l' eccellenza di questa vita sopra la vita diretta . E pure |
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ella può aderire e stringersi ai termini che le sono dati. | Quindi | la sua virtù, esaurendosi in una attualità, si diminuisce |
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però dagli stimoli corporei, alla vita di riflessione; | quindi | anche in questo fatto vi è una cotale alternativa fra la |
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oggetto è cosa già innanzi pensata e non puramente sentita; | quindi | riflesso non si dice rispetto a sè stesso, quasi sia tale |
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la serie delle riflessioni non può essere che limitata, | quindi | accade che l' ultima riflessione non ha una riflessione |
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mente, ma di sapere che cosa si debba fare hic et nunc . | Quindi | l' analitico ragionatore si perde e travia sovente in cose |
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dell' operazione razionale, quando anzi ne sono il primo. | Quindi | l' uomo per conoscere sè stesso ha bisogno di ritornare |
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intellettivo a cui si riferiva il loro culto; trasnaturando | quindi | appresso in altrettante divinità gli esseri naturali ed |
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tutti gli agenti che passano dalla potenza all' atto, e che | quindi | hanno degli atti transeunti in sè stessi. Quale ne è dunque |
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di ogni agente conviene che sia naturalmente ordinato. | Quindi | si deve trarne il concetto della regolarità naturale dell' |
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l' operazione precedente, cessata soltanto in parte. | Quindi | regolarità puramente spontanea e regolarità di abitudine . |
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a qualunque sensorio appartenga, è fonte d' istinto. | Quindi | l' animale, per ogni sensazione dilettevole solamente |
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dei sensi, sempre limitata a un numero di individui. | Quindi | colla regola intellettiva si conoscono le pluralità delle |
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breve regola, aiuta l' uomo a ordinare anche sè stesso, e | quindi | a migliorarsi moralmente, amando egli di riprodurre in sè |
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le cose nell' essere universale, dove si trovano unificate. | Quindi | è principalmente che ella ama assai più una cognizione per |
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convenienti, debbono partecipare della stessa regolarità, e | quindi | avere un certo ordine. Ancora, è naturale che uno degli |
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considerata dall' intelligenza con diversi sguardi, e | quindi | ella può presentare regolarità diverse, simmetrie diverse, |
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sensibile . La molteplicità è contemporanea o successiva . | Quindi | l' armonia, che in essa si può ravvisare, è pure |
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. Il proprio sentimento è ordinato, quando è piacevole. | Quindi | il bello estetico è bello e ad un tempo sensibilmente |
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e indivisibile sentimento; e questa è distinzione reale. | Quindi | le funzioni dell' istinto vitale sono necessariamente le |
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delle tre prime, cioè di agire sul termine corporeo, e | quindi | di dare alla materia l' organizzazione animale - Funzione |
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eccitatrice, o non è da questa armonicamente diretta. | Quindi | vi è sconcerto nell' animale e tendenza a dividersi una |
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principio disorganizzatore, che lotta coll' organizzatore. | Quindi | si scorge un altro fonte delle forze perturbatrici della |
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primitivi, a tal che cessando questi, cessi anche quello. | Quindi | non ha più luogo la spontaneità motrice, divisa da noi nei |
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altrettanti fenomeni extra7soggettivi, e viceversa; e | quindi | perchè l' anima senza uscire dal proprio sentimento, |
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che viene impulso o attirato, con diversità di tempo, e | quindi | con oscillamento delle parti, rottura talora della coesione |
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in tutto quell' esteso in cui ella intende operare; | quindi | le parti di questo esteso non ne vengono punto disgregate e |
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e crea il moto nel termine del proprio sentimento, e | quindi | altresì nel corpo extra7soggettivo, è oltremodo preziosa |
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si disgregherebbero disciogliendosi lo stesso sentimento. | Quindi | l' apparente lotta tra la forza d' inerzia della materia |
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fenomeni di attrazione; 3 quella dei fenomeni animali. | Quindi | il comune discorso degli uomini deduceva che alle tre |
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ma bensì al principio sensitivo con essa congiunto. | Quindi | stabilimmo che tutti i movimenti, a cui la materia |
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la loro giacitura, divengono scomode al sentimento; | quindi | l' attività di questo, tendente a comporsi ed ammodarsi |
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esigenti stimoli ripetuti per continua riproduzione. | Quindi | ancora si scorge come gli effetti, che il principio vitale |
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azione medesima il suo stato naturale e spontaneo; che | quindi | lo stato forzato è soltanto lo stato morboso o disagiato di |
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perchè il sentimento è inerente agli elementi, e | quindi | le mutazioni sue portano dei moti corrispondenti in questi, |
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in qualunque parte senza nè staccarsi, nè indurare; | quindi | i globoli, che si osservano col microscopio nei vari |
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per interna consapevolezza essere effetti del sentimento. | Quindi | conchiudono che niun sentimento in essi esiste, e che i |
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le due proprietà della sensitività e della contrattilità, e | quindi | distinguendo simpatie di sensibilità e di contrattilità |
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alle singole sensazioni, ma all' impressione totale; e | quindi | essi sembrano avere dell' arbitrario, benchè non sia così. |
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ricorrere al senso per spiegare le funzioni animali, e | quindi | al principio sensitivo . E` ben da osservarsi che ogni |
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continuo sentito e dell' eccitamento circolare perpetuo. | Quindi | le funzioni dell' istinto vitale si possono partire così: |
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intento un sentimento da conservare o da migliorare, e che | quindi | la sua causa non può essere che una attività sensitiva. La |
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i movimenti animali, tutte le funzioni del corpo umano; e | quindi | l' introdurre un' altra causa è superfluità, è arbitrio, ed |
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possono esservi più sentimenti sensitivi parziali, e | quindi | più principŒ sensitivi, i quali non sieno che debolmente |
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che a quei principŒ speciali immediatamente appartengono; e | quindi | sembra che anche i diversi sistemi ed organi principali del |
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della sensitività non manca mai in nessuna malattia. | Quindi | se si considera l' attività sensitiva come causa delle |
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perchè sparso in tutto il corpo, dice: [...OMISSIS...] . | Quindi | egli divide le simpatie in cerebrali, ganglionari e miste . |
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mezzo dei quali comunicano di nuovo col sistema cerebrale. | Quindi | il sistema cerebro7spinale non si può credere mai |
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tutta l' estensione di un tessuto eguale, sarà il medesimo. | Quindi | fra i tessuti eguali del corpo umano dovranno manifestarsi |
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varietà d' affezioni; i tessuti eguali ne ammettono meno; | quindi | di lor natura i due tessuti più facilmente si trovano all' |
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suscita una diversa attività del principio sensitivo, | quindi | il sentimento fondamentale di due organi, che riceve |
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serie parallele di fenomeni non hanno somiglianza fra loro. | Quindi | l' uomo non potrebbe col suo pensiero dedurre a priori gli |
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eccezioni procedenti da certi limiti della natura animale; | quindi | più volte accade che i fenomeni extrasoggettivi, |
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poichè tali effetti non entrano nella sua sfera d' azione. | Quindi | è che, allorquando il sentimento viene eccitato da qualche |
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la circostanza che l' organismo determina questo effetto. | Quindi | la tosse nasce anche senza la presenza del corpo, o dopo |
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è a lui molesta, nasce il dolore e lo sforzo di espellerla. | Quindi | lo sforzo dell' istinto sensuale tende veramente a cacciare |
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vita, acquistino una condizione straniera ed irritativa; e | quindi | debbano essere cacciate via, acciocchè non l' offendano. Ma |
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ancora ad uno stato d' inettitudine alla vita animale. | Quindi | il bisogno di reintegrare le sue perdite, sia colle |
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l' animale; e questa centralità di sentimento, e | quindi | di movimento, dipende di nuovo in gran parte dall' |
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esse il sentimento, di cui precedentemente erano termine, e | quindi | cessa ogni dolore. Così nelle parti, che escono per mezzo |
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contemporanee e varii dolori in diverse parti del corpo; | quindi | varie azioni contemporanee dell' istinto sensuale; 2) più o |
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contemporanee dell' istinto sensuale; 2) più o meno esteso; | quindi | l' istinto sensuale può cominciare ad agire e produrre |
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maggiore o minore del corpo umano; 3) più o meno intenso; | quindi | l' azione radicale dell' istinto sensuale può essere più o |
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di quelli che danno alle molecole un contrario impulso, e | quindi | che producono o accrescono la lotta fra l' istinto vitale e |
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principio vitale, la discontinuano e la disorganizzano, e | quindi | adducano la sua morte. Quanto all' istinto sensuale, i |
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li perturbano, e scompigliano la loro naturale armonia. | Quindi | la causa di tutte le malattie si può ridurre ad una sola, |
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accresce e varia la quantità di moto esistente nel corpo, e | quindi | con questi moti accresciuti e variati, anormali anch' essi, |
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condizione che questo riceve in gran parte dall' abitudine. | Quindi | si scorge il corpo umano resistere ai diversi climi del |
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consiglio il trattenersi alle condizioni della fibra. | Quindi | il Tommasini, parlando della conseguenza che lascia dopo di |
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via, cioè dalla difficoltà, fatica e molestia che prova. | Quindi | il primo movimento impresso dalla sensione, se è violento, |
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azioni dell' anima nel corpo, e del corpo nell' anima (1). | Quindi | è che ogni azione del principio vitale deve influire sullo |
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aderenza delle molecole impedisce il loro movimento, e deve | quindi | scemare la vita di eccitazione. Ora il sentimento eccitato |
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tende ad aiutare il loro movimento reciproco ed organico, e | quindi | a rotondarle e tenere le une dalle altre distanti nel |
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non possono cominciare se non là dove finiscono i primi, | quindi | vi è un punto comune alle due maniere di operazione, nel |
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tenda a togliere all' animale l' unità e l' individualità. | Quindi | all' animale deve piacere d' essere stimolato, anzi gli è |
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produce sotto gli stessi stimoli, sono più o meno forti, e | quindi | più o meno attive a sollevare l' istinto sensuale alla sua |
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gli stati a lui possibili, quello che gli è più piacevole. | Quindi | se l' operare gli costa tanta fatica o molestia, che il non |
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rendersi inetta alla vita eccitata, individuale. Si possono | quindi | concepire quattro principŒ di morte: 1 Il principio |
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dall' azione e dai prodotti dell' istinto sensuale; | quindi | quelle sensioni sono l' effetto dell' attività vitale nel |
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da combaciare vaso a vaso, filamento a filamento, ecc.), | quindi | interviene per accidente un lavoro complicato dell' istinto |
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quali due cagioni sogliono allentare l' organizzazione, e | quindi | l' ardire dei movimenti zoetici. Medesimamente, se la |
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è necessario a compiere perfettamente le funzioni medesime. | Quindi | niente vieta che tutte le escrezioni e le sottrazioni del |
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che, trovando egli maggior forza vitale che gli resiste, e | quindi | non potendo più produrre l' effetto dello stupore, |
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quell' esaltamento, quell' irritazione che resiste, e | quindi | esclude lo stupore? Checchessia di questi dubbi, pare però |
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che ritiene lo stesso impeto, precipita a maggiore rovina. | Quindi | la robustezza e l' eccitamento maggiore, cosa pregevole in |
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normale, che è più attivo, produce anche stimoli maggiori; | quindi | nelle malattie, da cui vengono presi i robusti, vi è quasi |
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opera su di lui piuttosto in un modo che in un altro. | Quindi | niente ripugna che le diverse forme della sensitività |
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l' ottico non ad altra che a quella dei colori, ecc.; | quindi | se il principio senziente è eccitato dai movimenti |
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alle brame, e perciò meno atto a muovere l' istinto vitale. | Quindi | ancora si spiega quell' altro fenomeno, che così |
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interni e continui; a quella guisa che un corpo quinci e | quindi | egualmente premuto si muove più facilmente ad ogni aumento |
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la costituzione intima del morbo di cui si tratta, e | quindi | le sue cause interiori che ne producono esternamente i |
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le esperienze, quanto a dedurne giuste illazioni; e | quindi | si dovrebbero mettere sott' occhio le illusioni, gli |
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l' effetto totale sarà una diminuzione di stimolo; | quindi | il rimedio applicato sembrerà controstimolante, quando egli |
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recare al cuore copia maggiore di questo fluido, e | quindi | accrescere in lui lo stimolo e l' attività, colla quale |
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la reazione è correlativa all' attività (1) del paziente. | Quindi | il vero effetto d' uno stesso agente varia e talora riesce |
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è complesso, se risulta da sostanze di proprietà diverse, e | quindi | può dare un effetto inaspettato. L' agente può essere |
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per qualche tempo anche sotto il nuovo clima; e | quindi | avvengono le malattie. Poichè se l' atmosfera, in cui prima |
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le mutazioni atmosferiche anche nello stesso clima, ecc.. E | quindi | converrebbe classificare diligentemente gli stimoli, e |
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diversa dall' organizzazione materiale ed extrasoggettiva, | quindi | si hanno gli effetti simpatici in parti prive di una |
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va scemando l' attività dell' istinto vitale, e | quindi | si rallentano tutte le funzioni. Quando poi questo |
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non è più dominata sufficientemente dall' istinto vitale, e | quindi | le forze materiali entrano con esso in lotta, incominciando |
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vita, sollevata dalla prima irritazione locata nel cerebro. | Quindi | nella condizione morbosa la lotta non abbraccia mai |
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di sua natura affatica e spossa il principio vitale; e | quindi | spesso avviene che col diminuirla, lungi dal diminuire le |
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la sottrae ad altri, si è quella della lotta morbosa. | Quindi | in tutte le malattie, le quali sembrano aver sempre, od |
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concentrata nel cervello, nella facoltà interna di sentire; | quindi | sottratta agli stimoli dei sensi esteriori; forse anche in |
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si rendono gli stessi vasi comparativamente meno attivi, e | quindi | si cangia la direzione dei fluidi. La ragione poi, perchè |
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si accresce l' azione del principio senziente alla cute, e | quindi | si diminuisce comparativamente nelle parti interne; con che |
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accresciuta, ed osservando sempre le leggi sue proprie. | Quindi | la gastrite, per esempio, è accompagnata da dolore di capo |
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se i nervi sensorii o motori sono scossi soverchiamente, e | quindi | lascia altre parti deboli, come pure lascia uno stato di |
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senza l' organizzazione del corpo, termine del sentimento. | Quindi | la prima causa, per la quale le località si manifestano nel |
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dell' organizzazione, ma ad alcune determinate; e | quindi | un' altra cagione di località. Dal che procedono queste |
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mezzo poi del sentimento eccitato al sentimento continuo. | Quindi | nell' uomo vi sono tutti e tre questi sentimenti, ma il |
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determinata, come accade in tanti sentimenti interni. | Quindi | in niuno dei sentimenti eccitati si sente precisamente e |
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sono percepite da noi coll' esperienza extrasoggettiva, e | quindi | hanno località determinate dalla stessa sensitività |
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che s' aggiunge al dolore, e di sè lo veste, per così dire. | Quindi | avviene che in ragione che noi abbiamo una percezione più |
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lo stimolo straniero, e distinguerne le parti. La sensione | quindi | dell' occhio ci rimane come in aria, cioè non collocata |
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sensifera straniera segna nel sentimento una figura, e | quindi | fa nascere la località? Molti si sono studiati di |
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nè vicini, ecc., perchè egli non ha luogo affatto, e | quindi | niuna relazione locale con lui si può pensare. Ma questi |
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proprio corpo, i corpi esteriori e lo spazio con misura; e | quindi | che: 1) le parti del proprio corpo vengano ad avere un |
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località è determinata dallo stimolo primitivo violento, e | quindi | appresso dalle simpatie , che ricevono varie modificazioni |
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per lo più si affidano alle membrane mucose gastriche. | Quindi | le località, a cui trasmettono l' effetto della loro |
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l' inteso, essere ideale, e il sentito, corpo soggettivo; e | quindi | acquisti condizione di principio razionale , nel quale è |
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diversi suoi atti, quasi vertice o centro di più angoli; e | quindi | trovammo la via d' accordare la molteplicità delle |
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cose, che non sono lei, ma sono legate intimamente con lei. | Quindi | dovettero uscirne, e ne uscirono veramente, quattro classi |
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oggetto, se non per una operazione riflessa posteriore. | Quindi | si scorge ragione manifesta perchè niuno forse degli |
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di tutto ciò che negli enti si trova il solo numero, e | quindi | traendo la teoria degli enti da questo solo, che essi sono |
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sovente in modo che veniva con essa a confondersi; e | quindi | di non avere ben distinta la natura soggettiva dell' una |
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forza è che intervenga un terzo elemento per opinare; | quindi | davano il tre all' opinione. Finalmente i Pitagorici |
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se egli stesso non sia prima percepito dall' intelletto; e | quindi | il giudizio, anche più semplice che si possa fare in |
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fanno un Dio, e pure delle idee compongono gli animi umani. | Quindi | Empedocle, cangiati gli elementi in persone, loro dava i |
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tal caso, o questi punti non agirebbero che in sè stessi, e | quindi | colla loro aggregazione non produrrebbero mai nulla di |
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per essenza produce l' amicizia per partecipazione (2). | Quindi | ancora l' amicizia empedoclea da Filopono e da Temistio |
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questa è l' atto, nel quale e pel quale gli accidenti sono. | Quindi | era agevolissimo il passare a riguardar la sostanza come |
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alla figura sferica la perfezione fra le figure, e | quindi | si considerasse la sfera come il simbolo della perfezione, |
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da poligoni di un numero di lati indefinitamente grande. | Quindi | la sfera è simbolo acconcissimo a rappresentare l' essere |
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non alla verità, secondo la distinzione di questo filosofo. | Quindi | Leucippo, uditore di Parmenide, la ridusse pure al fuoco; e |
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era un confonderla coi corpi, e così materializzarla. | Quindi | Aristotele, cogliendo il sistema platonico intorno all' |
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corporeo, e il continuo non potendosi trovare semplice, | quindi | rimane che lo spazio debba appartenere alla forma dell' |
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è un soggetto alla generazione, si è lo spazio , il quale è | quindi | a Platone come una cotal forma dell' anima sensitiva. |
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media da esse riceve la condizione e l' atto di sua natura. | Quindi | quella che agisce in Platone è continuamente la media; ed |
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da sè, la materia prima, dentro a ciò che è identico, e | quindi | dica aver poi Iddio entro l' anima fatti i corpi (3), ed |
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presta. I) L' esteso non può esistere che nel semplice, e | quindi | il corpo nell' anima; noi l' abbiamo provato. Ora questo è |
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ma pure, secondo la ragione delle cose, è il contrario. II) | Quindi | l' estensione si può considerare sotto due rispetti, o in |
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in cui si trova, nel qual principio anche ella nasce. | Quindi | si possono distinguere due estensioni, l' una |
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(il sentito) è più esteso nell' un caso che nell' altro, e | quindi | la sensazione stessa si dice più estesa. Ora, avendo l' |
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dell' anima, questa natura deve essere sempre in moto, e | quindi | sempre viva, poichè ciò che si muove da sè è cosa viva (1). |
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ma di più le dà il principio del moto, «kineseos archen» e | quindi | la sorgente perenne di sempre nuovo moto. E come ogni |
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cioè la mente, debba identificarsi coll' oggetto, e che | quindi | ella sia il proprio oggetto; che cosa si dovrà fare, |
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fuori e dentro, trasportati dai corpi all' anima; e | quindi | il principio che « l' anima nulla può conoscere fuori di sè |
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senziente e semplice, e il termine del sentimento esteso; e | quindi | non si può conoscere la dualità, che è essenziale ad ogni |
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si contengono, non sono che modificazioni dell' anima, e | quindi | che non hanno forza di provare l' esistenza di alcuna cosa |
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assicurati da qualche testimonianza infallibile, e | quindi | supponendo l' esistenza di un infallibile testimonio |
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nello stesso senso. Potrà esservi paragone, non equazione. | Quindi | Fichte abusa della parola equazione. Se si vuol vedere |
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del mondo e delle cose da sè diverse più, ed altri meno; e | quindi | l' Io dei primi pone non Non7Io diverso (più o meno |
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del tutto inanimato, un Universo abitato da lui solo, e | quindi | a vivere eternamente fra esseri bruti; e tuttavia gli |
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naturali tende a conservarsi, ingrandirsi, perfezionarsi ». | Quindi | per l' opposto: « Nessun ente limita sè stesso, nessun ente |
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stessa di sè aveva riposto la natura dello spirito, e | quindi | trovata quell' assurda e contradittoria sentenza, che « l' |
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posto sè stesso, ponesse anche un Non7Io eguale a lui; e | quindi | è sovvertita la base dell' identità assoluta . Se non è |
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loro di esistere come anime dei singoli corpi ». » E | quindi | deduce che « « ogni opera, la quale è il prodotto dell' |
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eterno solo si riferisce? Questa è contraddizione. Toglie | quindi | a spiegare in che consista questa relazione, per la quale |
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d' analisi dichiarò che ogni oggetto cognito è idea. | Quindi | se ne ebbe che l' idea era ad un tempo il soggetto |
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ritorna in sè dal suo essere trasformato, Spirito, Anima. | Quindi | la divisione della Filosofia in tre parti: « Logica, |
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avere due elementi, l' uno mutabile e l' altro identico; | quindi | non può essere soggetto di alcuna trasformazione, ma è |
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astrarre e non pensare sè stesso, perdere la coscienza, e | quindi | può annullarsi (2). Il pensiero stesso adunque (che |
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realità, perchè ella non riflette sopra sè stessa (2); | quindi | è gioco forza che la teologia si perda nell' Antropolatria, |
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l' atto che rende compiuto, la perfezione, ecc. (4). | Quindi | è indubitato che Aristotele concepì l' anima come un atto |
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pel quale il corpo riceve un nuovo nome sostantivo. | Quindi | ripone l' anima fra le sostanze; perocchè egli distingue |
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come l' atto, quella è come il subbietto di questa (6). | Quindi | nel sistema aristotelico è impossibile concepire l' anima |
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in quanto è intelligente, non è atto di corpo, e poteva | quindi | sussistere senza corpo. Onde, dopo aver detto che l' anima |
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erroneamente anche ad essi una maniera di conoscere), e | quindi | passando agli animali perfetti, cioè agli uomini, viene a |
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Aristotele nega le idee e forme separate di Platone, che | quindi | non riconosce altre forme che quelle che sono nei |
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il soggetto. Alle forme particolari attribuisce l' atto, e | quindi | l' azione e la generazione; ma nega che producano forme, |
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modo che spiega nei libri « Degli Analitici Posteriori »; | quindi | ciò che è eterno per Aristotele è la materia e la forma |
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e colla nutrizione, operazione interna, accrescere, e | quindi | anche poscia decrescere; indi esce dopo qualche tempo dal |
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e aspettazione di cose simili (senza idea di somiglianza). | Quindi | i commentatori più penetranti, come l' Aquinate, ritennero |
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egli crede di parlare degli individui reali semplicemente, | quindi | egli si dà a credere che l' uno, che trova negli |
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soltanto a condizione che sieno percepiti dal senso, | quindi | giunge a dire che il senso in questo modo fa l' universale, |
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ma non andava più bene, tostochè si parlava del puro reale. | Quindi | egli errava, applicando al reale puro ed alla sensazione, |
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non era vero se non rispetto all' ente reale percepito; e | quindi | errava altresì, facendo venire dal senso l' universale, il |
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se non l' atto, con cui l' intelletto li riguardava, e | quindi | stimavano che la similitudine, veduta in essi, fosse in |
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misto di reale e d' ideale, essendo un reale concepito; | quindi | entrambi i sistemi dei Realisti prestavano dei lati deboli, |
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in cui principalmente contemplava la mente di Platone. | Quindi | i predicamenti si chiamarono le cinque voci ; e i filosofi |
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per natura, il quale è forma7oggettiva di essa anima ». | Quindi | il maestro della scuola terminò la Filosofia naturale nell' |
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senso comune, quando questo inventò questi due vocaboli, e | quindi | che cosa originariamente abbia esso inteso di significare e |
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che la patiscono, una sostanza sussistente e agente: e | quindi | non poterono affiggere al vocabolo di realità o di cosa |
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modi o, come direbbesi, due forme originarie e primitive. E | quindi | è più esatto il dire: il modo ideale dell' essere e il modo |
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le due potenze o facoltà dell' intelletto e del senso; e | quindi | l' uomo solo, quell' IO, che sente a un tempo e conosce, è |
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segnata da nome, perchè i nomi non segnano che l' idea : | quindi | tutti i nomi, anche proprii, sono nomi comuni e nulla più, |
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reale, e la persuasione al rapporto dell' uno all' altro. | Quindi | la persuasione suppone l' ideale e il reale, la concezione |
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dire nel mio interno pensiero:« una cosa esiste«, e aver | quindi | la persuasione della sua reale sussistenza, io devo pensare |
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un argomento, dal quale io arguisco che un ente sussiste, e | quindi | lo affermo; 2. un indizio o segno, che è sempre una |
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come un ente che esser deve il principio di tutte le cose e | quindi | da tutte le altre cose diverso. E di questa distinzione in |
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non si possono più insieme in un genere reale (1), e | quindi | considero Dio a parte, come causa o principio di ciascuna |
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vi si adoperano sieno, presi separatamente, indeterminati e | quindi | non esprimano nessun numero particolare; tuttavia legati |
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le altre che vi si adoperano sieno generiche o specifiche e | quindi | indeterminate, tuttavia messe insieme quelle idee |
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da noi percepite, somiglianza o generica o specifica, e | quindi | possiamo di lei imaginare qualche cosa, per esempio, che |
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perchè tale e tanta è la esistenza che a lui si partiene. | Quindi | avviene una cosa singolare nel giudizio, col quale noi |
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di una affermazione , di un assenso dato alla cognizione, e | quindi | di una persuasione che si fa in noi. La cognizione di Dio |
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propriamente detta si fa dunque dalle due altre parti, e | quindi | la cognizione, che col lume naturale noi possiamo avere in |
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nel solo essere ideale; l' essere reale (l' agente, e | quindi | l' azione o pratica) non è oggetto di concezione |
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interiore nell' uomo, diversa veramente dalla naturale. | Quindi | l' operazione di Dio nell' interiore dell' uomo, questa |
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di un culto interiore che presti l' uomo alla divinità. | Quindi | i riti esterni del culto per sè soli non formano, in modo |
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anco di essere simbolo, se nulla segna o rappresenta; e che | quindi | i simboli non possono mai stare dalle pure concezioni |
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deve riferire e riportare ai principii delle azioni stesse: | quindi | le potenze sono la sede delle virtù e dei vizii. Ma nell' |
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aggiunge alle idee, nascendo contemporaneamente con esse. | Quindi | è che si spiega quella potenza, che pare sì smisurata, |
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un' azione, ma il termine di un' azione: nell' idea | quindi | l' azione è finita, il moto non si propaga di più. Tutt' |
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che loro impedì il distinguere la legge dalla grazia : e | quindi | negarono la grazia perchè, non potendo concepirla, non |
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circoscritto, breve, avvelenato di segreto angore. E | quindi | la perpetua confessione che si ha dalle labbra di quelli |
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essenza dell' anima, vi produce un sentimento nuovo, e | quindi | un principio nuovo di agire che è quello che viene chiamato |
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noi stessi finalmente non siamo che un sentimento, e | quindi | il NOI è ingrandito, ingrandendosi il sentimento), è della |
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che colla parola NOI esprimiamo l' essenza nostra, e | quindi | che l' essenza nostra è un sentimento (3). Questo |
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che non è che il presentarsi dell' idea all' intelletto. | Quindi | l' azione divina opera nel sentimento . Ho detto che solo |
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intellettivo è atto a ricevere l' azione divina in noi: | quindi | ho detto che la grazia opera immediatamente nell' |
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intelletto è un elemento della essenza dell' anima nostra: | quindi | la grazia opera nella essenza dell' anima, e essendo questa |
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sensitiva: questo crescere non è materia di senso alcuno, e | quindi | il nostro corpo cresce, si rinforza o risana senza che noi |
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dell' essere tanto difficile a osservare quel sentimento, e | quindi | a averne coscienza: mentre all' opposto non è punto |
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ai loro atti, si richiede altresì una fede attuale . | Quindi | Cristo disse: [...OMISSIS...] E ancora disse che pregava |
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e per essere nostri devono procedere dalla nostra volontà: | quindi | la fede è il primo atto della potenza in noi creata dalla |
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puro conoscere , nel che sta appunto la natura della fede. | Quindi | è che l' operazione della grazia vien detta nelle divine |
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la grazia, non è che il compimento dell' essere ideale ; e | quindi | non distrugge, ma compisce nella nostra mente l' essere |
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reale non si potrebbe all' intelletto nostro comunicare. | Quindi | sebbene nelle cose create la percezione sensitiva |
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perchè è sempre l' essere che conosciamo o percepiamo; e | quindi | la percezione non differisce dalla cognizione |
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idee non vi percepisce nè vede l' uomo della natura. | Quindi | questi conosce e non conosce la stessa cosa che conosce |
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che è la forma dell' uomo come essere intelligente, e | quindi | è il mezzo o istrumento ond' egli conosce. L' appetito, di |
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non percepisce L' ESSERE stesso dove è tutta la essenza e | quindi | tutta la pienezza dell' essere. Ma ciò appunto è che si |
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di ciò si è che il vocabolo Dio è sostantivo ed esprime | quindi | una sostanza; onde noi non percepiamo Dio, se non |
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di una scienza, a ragion di esempio, della medicina (e | quindi | formalmente , perocchè le notizie informano oggettivamente |
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il lume poi della fede essere la stessa divina sostanza. | Quindi | l' ordine naturale esser costituito dall' essere ideale ; |
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sensibile non è punto sensitivo, non sente punto sè stesso: | quindi | le sensazioni che produce non appartengono a lui, non sono |
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riceve passivamente la forma sua, cioè l' essere , e che | quindi | l' essere deve indubitamente esser attivo in lei. 3. Che |
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l' essere deve indubitamente esser attivo in lei. 3. Che | quindi | conviene separare l' essere, che opera nella mente, dall' |
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come Creatore, e il Creatore fa la cosa prima che sia, e | quindi | non patisce niente dalla cosa stessa. Il celebre cieco di |
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idee pure non si conosce che la possibilità sola delle cose | Quindi | è impossibile colle pure idee conoscere Dio, e non si può |
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nessuno, mi basterà l' averlo indicato. [...OMISSIS...] . | Quindi | si può dire che l' operazione di Dio è una ; ma il modo |
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non è che il rapporto che ha la cosa colla idea (7); non è | quindi | che la cognoscibilità della cosa, non è che la cosa stessa |
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alla cosa stessa, sicchè ella può aver sempre la idea, e | quindi | medesimo l' ha, se può averla; parlandosi qui d' idee |
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ordine, la proprietà intrinseca di essere apprezzabile, e | quindi | esso inchiude un rapporto fondamentale ed essenziale con |
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persona, ma solo l' oggetto di una persona (soggetto), e | quindi | medesimo una forma che non sussiste da sè, ma che sussiste |
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una forma accidentale dell' essere reale intelligente, e | quindi | tale che in sè non ha veruna sussistenza propria e |
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che in sè non ha veruna sussistenza propria e personale. | Quindi | nell' uomo, che è l' unico essere personale, di cui abbiamo |
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divine persone già procedute e sussistenti come loro causa. | Quindi | nella processione delle persone non viene prodotta nessuna |
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cioè in quanto le ha tutte in sè le sue relazioni. E | quindi | nella produzione delle creature non entra una sola persona, |
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sostanza stessa della cosa, la sua specie, il suo ordine. | Quindi | si vede manifesto che se l' essere generante o spirante è |
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quanto è atto della sostanza divina a tutte tre comune; e | quindi | non c' è cagione da inferire che nell' effetto, cioè nell' |
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diversa, ma la sostanza medesima numericamente una, e | quindi | non v' è maggiore o minore in esse, signore e servo, fine e |
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ma è anche il termine, e, per così dire, l' effetto (1). | Quindi | la creazione è bensì una operazione divina, ma non è punto |
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con essa Dio si congiunge formalmente all' uomo (3): e | quindi | l' operazione deiforme appartiene all' ordine |
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e sperimentale (2); perchè in quell' amore è tutto, e | quindi | anche luce, fulgentissima luce, perchè è, a dirlo |
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del Verbo, e nell' altro quella dello Spirito Santo. | Quindi | Gesù Cristo disse così di sè e del Padre: [...OMISSIS...] . |
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secoli furono fatti e al suo servizio adattati (aptavit); e | quindi | quelle antiche rivelazioni, date pel ministerio degli |
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della Santa Trinità gli fu disvelato. [...OMISSIS...] | Quindi | essendo il cristianesimo il compimento e perfezionamento |
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conservasse sulla terra la cognizione dell' unico vero Dio. | Quindi | l' intendimento della legge mosaica è primieramente quello |
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rubatori e ladroni, e le pecore non li hanno uditi« (3) ». | Quindi | partendo da Cristo la cognizione della salute, egli è come |
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radicata nell' Unità di Dio, nel nuovo nella Trinità; e che | quindi | se in quel tempo l' operazione della grazia era un |
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meno, secondo i vari tempi, ne' quali vivevano. Non poteva | quindi | comunicarsi ad essi la stessa divina persona, perchè non |
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è permanente, non [solo] attuale, ma altresì abituale. | Quindi | è che Gesù Cristo a nulla è più inteso, quanto a far ben |
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lo toglie dalla verità e rifiuta di accoglierne il lume, e | quindi | stesso di amarlo e seguirlo nelle opere della vita. Or |
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personalmente e immediatamente sia congiunto coll' anima: | quindi | l' operazione non è deiforme , ma solo divina , secondo la |
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contiene e produce, il quale si rimaneva come in occulto. | Quindi | queste illustrazioni e lumi distribuiti a quegli antichi |
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appropriazione , in quel senso che abbiamo dichiarato (1). | Quindi | è ancora che, non essendo nell' antico Testamento nè il |
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amore essenziale , il quale entra nell' essenza divina, e | quindi | è comune a tutte e tre le persone, e un amore personale , |
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agli uomini, cioè prima che venisse in carne umana (4). | Quindi | anche il Verbo viene chiamato Consolatore, in quel passo: « |
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vita, sentono in sè la vita di Cristo e così veggon Cristo. | Quindi | il Padre celeste era chiarificato anche prima che |
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Figliuolo medesimo que' doni allo Spirito appropriati (2). | Quindi | la percezione del nuovo Testamento appartiene, propriamente |
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il bene sinceramente, basta avere la fede implicita, e | quindi | volere implicitamente fare tutto quello che Dio fosse per |
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a quelle verità che sono già in noi: il Verbo insegna | quindi | la verità che nella cognizione diretta e percezione |
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discepoli, ch' egli andava a preparare loro il luogo; e | quindi | disse ancora positivamente che essi sapevano dove egli |
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in quell' ora di operare più potentemente e liberamente. | Quindi | la predizione di Cristo sulla caduta di Pietro e fuga de' |
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di Cristo sulla caduta di Pietro e fuga de' discepoli; | quindi | le parole: « Questa è l' ora vostra, e la podestà delle |
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de' lumi, che in quel tempo facevasi all' anime buone; e | quindi | finalmente l' orazione, onde raccomandò al Padre i |
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il Padre in sè, ma il Padre viene in noi nel suo Figliuolo. | Quindi | poco innanzi aveva manifestato lo stesso sentimento in |
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le sensazioni non sono che modificazioni di noi stessi, e | quindi | non hanno nulla in sè di reale e oggettivo, mentre la |
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Padre. Ecco le parole del santo Vescovo: [...OMISSIS...] . | Quindi | quando il Verbo è nelle anime, egli vi è, nè vi può essere |
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conosca la necessità del principio da cui è, cioè il Padre. | Quindi | i Padri della Chiesa dicono del Verbo, che è mandato nelle |
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e altresì fu necessario che come mandato s' incarnasse. E | quindi | è che Cristo ha potuto applicare alla sua incarnazione |
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viene svelato il modo di questa missione o generazione; e | quindi | il Padre nol veggiamo propriamente come generante , e come |
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perchè il principio di lei è occulto in questa vita, e | quindi | non si può intendere il modo della generazione e della |
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altra; e per così dire si sono presenti, e non si veggono: | quindi | la sapienza del mondo giudica insania la sapienza del |
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nell' essere con Dio consociati, Dio essendo la forma e | quindi | medesimo il semplicissimo nodo a tutti comune, in che si |
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e comunicazione che hanno insieme i soli credenti (1). | Quindi | s' intende ragione, per la quale i Padri insegnano che |
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e manifestazione che Dio fa agli uomini di sè stesso. | Quindi | è che fin gli Apostoli parlarono della filosofia presso a |
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essi il suo amore prevalente su tutti gli altri amori (1). | Quindi | è che gli uomini del secolo, trattando la morale, non |
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. La riflessione è quella onde nascono i ragionamenti e | quindi | le scienze dimostrative. Ma ad ogni riflessione sopra le |
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al tribunale dell' autorità che [a quello] della ragione, e | quindi | ci dirà al suo solito non volerne sapere di autorità |
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natura finita e capace di conoscerlo e di goderlo. 3. Che | quindi | è falso ciò [che] pretende Kant, finire tutta l' attività |
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fuori di noi e ci fa tendere in un oggetto infinito. 4. | Quindi | che è un puro errore baldanzoso ad un tempo e sommamente |
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approva e riconosce quelle bellezze dipinte e scolpite e | quindi | è la sua intelligenza che gli fa nascere quel diletto. Ma |
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glie ne vengano offerte per aver materia a cui applicarsi. | Quindi | medesimamente sebbene noi abbiamo la regola suprema onde |
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che avviene realmente nella natura e nell' umana vita: e | quindi | egli dirà che la sua sana ragione condanna a priori tutti i |
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che novantanove di essi almeno sono nell' errore, e | quindi | non vi è se non la centesima parte di probabilità che la |
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giudica che Dio operi successivamente e con varie azioni, e | quindi | mediatamente . Il perchè se si prende la parola secondo le |
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; se si prende in sè stessa, opera sempre immediatamente . | Quindi | non si dà questa distinzione di operazioni mediate e |
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deve naturalmente negare la subordinazione delle cause, e | quindi | le cause mediate e immediate; perocchè questi nega altresì |
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o almeno col mezzo dell' umana facoltà della loquela, e | quindi | intervenendo la sua natura umana, quasi direi, fra gli |
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all' intelligenza è il concetto dell' Io, e un tal concetto | quindi | non può racchiudere che la nozione di un sentimento cieco, |
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concetto di animale a quello della facoltà intellettiva, e | quindi | acconciamente l' uomo viene definito un animale |
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azione da me sofferita suppone un essere che la faccia, e | quindi | è un' appartenenza dell' essere, traendone così per |
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che prende sì poco dell' essere e in cui non può | quindi | attingere ciò che pure vi sta, se non dopo di aver ricevuto |
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è puro e sincero essere, ma ha in sè una limitazione, e | quindi | una cotale imperfezione, una potenzialità e una |
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costituendo in cotal modo le cose e facendole esistere. | Quindi | è che se non esistessero esseri intelligenti di nessuna |
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come dicemmo, è purissimo e impermisto, e rimarrebbero | quindi | da lui infinitamente distinti, sebbene per lui e in lui |
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distinti, sebbene per lui e in lui solo esisterebbero. | Quindi | è che la conservazione delle cose è veramente una continua |
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il dare all' essere il predicato di non essere. | Quindi | egli è necessariamente immutabile e eterno. Ora questa |
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non possono senza che l' essere a ciò [le] aiuti e spinga. | Quindi | la contingenza delle cose porta in esse la possibilità di |
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[...OMISSIS...] . Per tutte queste considerazioni si rende | quindi | manifesto, che se le cose assolutamente parlando non sono |
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che solo a Dio è proprio, è un divinizzare le creature. | Quindi | ebbe sicuramente la profonda sua origine l' idolatria della |
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uomo un progresso d' intendimenti senza misura nè fine (1). | Quindi | come il moto dell' intelletto non trova posa e termine se |
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grazia essere Iddio formalmente congiunto coll' uomo (5) e | quindi | diventar lui un vero tempio di Dio. Lo stesso vero apparirà |
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(4) ». Il perchè Didimo scriveva: [...OMISSIS...] . | Quindi | è che non pochi Santi insegnano che l' imagine di Dio nell' |
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cioè di porre a principio i germi di tutte le cose e | quindi | commetterne al tempo il loro sviluppamento, senza bisogno |
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nuovo la mano all' opera sua per t“rne via l' imperfezione. | Quindi | nel seme è racchiusa la pianta intera, quindi nell' |
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imperfezione. Quindi nel seme è racchiusa la pianta intera, | quindi | nell' embrione è già contenuto tutto l' animale. L' esser |
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un assenso della sua volontà, non la riceve in sè medesima. | Quindi | per quantunque doni avesse Adamo da Dio ricevuti, doveva |
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i varii aspetti ne' quali il bene all' uomo si presenta; e | quindi | venivano perfezionandosi continuamente gli atti della sua |
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nella mente di Adamo prima dalle bellezze sensibili, e | quindi | dalle spirituali; e in queste stesse quasi per gradini di |
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a lavorare e governare gli esseri privi di intelligenza; | quindi | doveva cominciare, e da questo primo fine della sua |
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senza giammai, per così dire, tornare indietro. Doveva | quindi | per aumento di sapienza, di santità e di grazia accrescersi |
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alla morte e non può andar vana la parola divina. | Quindi | il Redentore non tolse direttamente a camparlo dalla morte, |
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all' azione la sua potenza di riflettere e di astrarre, e | quindi | esce in atto la sua libertà, ligata senza di ciò e nulla |
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bene estimato col giusto suo prezzo e valore. In tal caso | quindi | la legge morale intima che non si deve stimare e seguire |
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privarsi in tutto o in parte del bene soggettivo (1) e | quindi | avesse provato una tentazione? E se questa tentazione si |
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che l' uomo non li potesse avere e godere tutti insieme. E | quindi | che gli bisognava farne scelta, sì per sè, che per gli |
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previdenza; e la ragione sola mette a calcolo il futuro. | Quindi | l' appetito con subitaneo moto persuade l' uomo al |
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che presiede alla soggettività del bene, senza più, e | quindi | essenzialmente priva di moralità? Rispondo che, trattandosi |
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, questo era puramente ideale e senza alcuno esperimento e | quindi | inetto a essere rappresentato nella sua imaginativa. Un tal |
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felice non ha pigliato ancora sperienza di male veruno. | Quindi | sebbene egli abbia una cotal concezione tutta ideale del |
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come di forza ausiliare, della imaginaria potenza, e poco | quindi | avrebbe potuto ire innanzi per questa via del timore di un |
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innanzi per questa via del timore di un male minacciato. | Quindi | nella storia di Adamo, fra Dio che minaccia la morte e il |
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la legge perfettamente, le dà tutto ciò che le conviene e | quindi | sola adempie veracemente tutta la giustizia. Ciò che poi è |
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l' unica loro felicità è la giustizia stessa, è Dio stesso. | Quindi | la volontà della giustizia s' immedesima colla volontà di |
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dalla sola giustizia trovata nella divina essenza. | Quindi | Adamo come quegli che era creato in grazia, poteva |
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il principio dell' atto veramente e compiutamente buono. | Quindi | è necessario che la grazia del Riparatore sia tale che non |
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e piegandolo debitamente all' ordine oggettivo del bene: e | quindi | è che dal Santo Dottore Agostino si attribuisce alla grazia |
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intrinsecamente i principii attivi dell' umana natura e | quindi | influire sulla stessa generazione; se le lunghe virtù e i |
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uomo, ma sola una parte della sua natura. E che s' illudono | quindi | se si persuadono di lavorare alla vera grandezza e alla |
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quella che abbiamo nominata perfezione della natura, e che | quindi | disconoscono o non badan punto o certo niente apprezzano la |
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altri tesoro di perfezione morale, di meriti e di virtù, e | quindi | avrebbero fatto più celere il loro viaggio verso alla somma |
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nello stato presente dell' umanità che il buon volere e | quindi | il merito morale si congiunga con un errore della mente e |
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cosa immorale e per ciò di cosa essenzialmente volontaria. | Quindi | è che S. Tommaso insegna che il peccato originale non è una |
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nel solo ordine di natura e non anco in quel della grazia. | Quindi | nel primo uomo per la sua stessa costituzione la volontà |
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fu storta, e datale mala piega, datole un abito vizioso; e | quindi | procedette principalmente e direttamente il guasto del |
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primo atto è vestito; e non già nelle loro operazioni. | Quindi | pertanto si potrà formarsi il concetto del disordine |
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e sceglie fra i risultamenti delle potenze e | quindi | è superiore alle potenze stesse e per così dire le |
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ha per iscopo l' essere completo (tutto l' essere, Iddio) e | quindi | bisognosa di un bene infinito; poi privata di questo, fu |
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per alterazione che nasca nella materia del sentire (4). | Quindi | vi ha una mutua perniciosa influenza fra questi tre |
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e alle circostanze idealmente e specificamente considerate. | Quindi | è ancora che il giudizio speculativo non suole riguardare |
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si trova molte volte in opposizione collo speculativo; e | quindi | qui è altresì la spiegazione di quel verso che è tanto |
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la vita animale è precaria e non propria dell' anima, | quindi | è che l' anima priva della grazia non ha anche unita al |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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lui le sue delizie, stava congiunto intimamente con lui e | quindi | aveva di lui una provvidenza immediata e veramente di fine, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di Dio non può aver comune l' oggetto della loro felicità e | quindi | non può formare una società, una unità con essi, giacchè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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se non allora allora, e non nell' atto del concepimento: e | quindi | in questo solo punto, cioè quaranta o venti giorni dopo il |
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che tiene l' infante stesso in generandosi e formandosi. | Quindi | è che egli deve cominciare a infettare e corrompere le |
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natura appartiene principalmente la facoltà generatrice, e | quindi | la causa prossima e istrumentale per la quale s' insinua |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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La Chiesa professa che l' uomo nasce corrotto per natura: e | quindi | il figliuolo della Chiesa riceve da questa dottrina un |
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fatto fu di sua natura proprietà della cristiana teologia. | Quindi | principalmente nacque il carattere che divide la morale de' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di sè la più profonda filosofia, quasi un suo preliminare: | quindi | una dottrina che non potè essere annunziata se non da un |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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classi ultime intendiamo quelle che non dipendono da altre. | Quindi | si distinguono le classi ultime dalle classi più astratte |
Sulle categorie e la dialettica -
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che ogni ente compito doveva avere principio, mezzo e fine: | quindi | il fine si prendeva come quell' unità che compiva l' ente, |
Sulle categorie e la dialettica -
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non si denomina subito e neppure si separa dal subietto. | Quindi | l' uno e l' unità furono a principio confusi, e per la |
Sulle categorie e la dialettica -
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e a quello s' attribuivano anche le qualità di questo. | Quindi | non si distingueva tra «monas», e «tohen» da' primi |
Sulle categorie e la dialettica -
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e indefinita, la quale per sè stessa è incognita; e | quindi | dapprima l' intendimento la conta per un nulla, rimanendo |
Sulle categorie e la dialettica -
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ugualmente alla dottrina di Dio, dell' Uomo o del Mondo; e | quindi | non potevano far conoscere il proprio di Dio, e il proprio |
Sulle categorie e la dialettica -
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separato dall' uno rimanea pure per sè inintelligibile, e | quindi | anche impossibile. 2 Insegnò ad esercitare sovr' esso, cioè |
Sulle categorie e la dialettica -
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a) trovando in esso tutto ciò che ci si potea distinguere; | quindi | in ogni genere, che è appunto un uno dialetticamente |
Sulle categorie e la dialettica -
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niun altro numero potendosi trovare in essi: e | quindi | ad essi cessava ogni analisi del pensiero, rimanendo così |
Sulle categorie e la dialettica -
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secondo, colla partecipazione di queste, gli enti reali. | Quindi | l' analisi dialettica finisce in due modi: 1 quando nell' |
Sulle categorie e la dialettica -
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cioè quella presentasi all' uomo come indefinita. | Quindi | c' è bisogno che la mente umana trovi tali specie o numeri. |
Sulle categorie e la dialettica -
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nulla? »(3) ». E si fa rispondere: « necessariamente ». | Quindi | l' origine della categoria aristotelica «to pu». Ristretta |
Sulle categorie e la dialettica -
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non abbandona mai l' esistente. Ora se il non uno esiste e | quindi | è uno, già si vede che esso è uguale all' uno, perchè altro |
Sulle categorie e la dialettica -
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informate dall' uno. Laonde le parti informate dall' uno, e | quindi | essenti, se si considerano puramente come parti, astraendo |
Sulle categorie e la dialettica -
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sè è privo di grandezza e di piccolezza [...OMISSIS...] . | Quindi | è facile dimostrare, che l' uno e l' altro non possono |
Sulle categorie e la dialettica -
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il contenente si concepisce come maggiore del contenuto, e | quindi | la forma maggiore della realità. Ma anche l' uno come tutto |
Sulle categorie e la dialettica -
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qualche rispetto, deve convenirgli anche la quiete . | Quindi | due generi di enti, che si affanno e congiungono all' ente |
Sulle categorie e la dialettica -
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rimanendo ciò che è, può partecipare di ciò che non è lui. | Quindi | deduce il concetto del non ente: poichè, avendo mostrato |
Sulle categorie e la dialettica -
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i suoi oggetti per la virtù che ha insita del movimento. | Quindi | quella è la causa di queste. Le difficoltà di questo |
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infinite forze si spiegano all' occhio di questa mente: | quindi | il numero, la stessa infinità e la stessa grandezza |
Sulle categorie e la dialettica -
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chiama specie (2), quando continuando ad operare ed andando | quindi | colla sua azione fuori di sè, fuori da quello che la |
Sulle categorie e la dialettica -
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cosa che appartenga al mondo ideale, ma è il Mondo reale. | Quindi | tutte queste cose nel sistema di Plotino sono intimamente |
Sulle categorie e la dialettica -
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ammetterle, nè mi dite prima come sieno, o perchè sieno: e | quindi | la vostra filosofia parte da un tutto supposto. |
Sulle categorie e la dialettica -
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e dialettiche, ma autoritative, brevi e apoftegmatiche. | Quindi | ne' sistemi de' Neoplatonici manca il nesso delle sentenze, |
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spirito umano, e secondo che è significato nel linguaggio. | Quindi | si presenta una triplice partizione dell' ente, verbale, |
Sulle categorie e la dialettica -
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ente reale non ebbe in esse l' importanza che gli è dovuta. | Quindi | non pare del tutto aliena dal vero la critica che |
Sulle categorie e la dialettica -
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principalmente coll' aiuto del contesto del discorso. | Quindi | diciamo or la parte pel tutto, ora una qualità per una |
Sulle categorie e la dialettica -
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dire che quella cera è tale, che apparisce come effetto, e | quindi | indizio, della salute che gode l' uomo. Questi nomi, |
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quale tali doti sono partecipate dall' ente finito umano, e | quindi | anche i vocaboli, che le esprimono, non significano quel |
Sulle categorie e la dialettica -
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hanno con essolei analogia, si possono chiamare analogati . | Quindi | la prima specie degli analoghi abbraccia l' analogante |
Sulle categorie e la dialettica -
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d' esser musico appartiene all' uomo come uomo, e | quindi | per sè; all' incontro dicendosi d' un musico che è giusto, |
Sulle categorie e la dialettica -
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nei singolari , poichè per lui questi soli sussistono: | quindi | i suoi universali doveano essere di loro natura predicabili |
Sulle categorie e la dialettica -
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fatto, anzi si tolga un' entità positiva, qual è il vedere. | Quindi | la divisione celebre presso gli Scolastici dell' ens extra |
Sulle categorie e la dialettica -
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privativi sono formati in questo modo dallo spirito. Sorge | quindi | una riflessione d' altro ordine più elevato, la quale, |
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l' uno all' altro, o hanno azione o passione tra loro (3). | Quindi | è che talora la relazione reale è d' una parte sola, se una |
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complesso di cose eterogenee come una sola unità . | Quindi | le idee complesse razionali . V Analogare - Attributi . - |
Sulle categorie e la dialettica -
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può concepire, se non si concepisce in esso un atto primo. | Quindi | accade, che anche gli enti di ragione, i quali non hanno la |
Sulle categorie e la dialettica -
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è un modo, ma quello che di tutti i modi è suscettivo, e | quindi | di tutti i predicati; non la materia perchè nè pur essa è |
Sulle categorie e la dialettica -
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relazione dei corpi reali o immaginarii, che la occupano. | Quindi | il luogo non è che una relazione contenuta nella categoria |
Sulle categorie e la dialettica -
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distinguono i modi di predicare qualche cosa dell' ente, e | quindi | i concetti diversi, secondo i quali si considerano gli |
Sulle categorie e la dialettica -
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tenersi nell' investigare la natura dell' intelligenza, e | quindi | lo impediva d' investigare questa natura per altra via che |
Sulle categorie e la dialettica -
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per altra via che la segnata da quel pregiudizio stesso. | Quindi | la natura della facoltà di conoscere rimase incognita a |
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corpi, come un' estensione illimitata vacua del tutto (2). | Quindi | il concetto del tempo stà essenzialmente nella relazione di |
Sulle categorie e la dialettica -
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, e con ciò intende provare la necessità dello spazio, e | quindi | la sua provenienza soggettiva. Ma egli è falso, che non si |
Sulle categorie e la dialettica -
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colle parole stesse di Kant. [...OMISSIS...] . Egli prende | quindi | a classificare queste funzioni dell' unità nel giudizio , e |
Sulle categorie e la dialettica -
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, onde fu detto giustamente che giudicare è affermare . | Quindi | è del tutto falso, che giudicare sia conoscere per via di |
Sulle categorie e la dialettica -
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deve esser unico l' oggetto che si divide o classifica ». | Quindi | volendo dividere i giudizŒ in genere, prima di tutto |
Sulle categorie e la dialettica -
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la sola percezione de' sensi, somministra de' veri oggetti. | Quindi | la maggiore del sillogismo sarebbe una, se il soggetto |
Sulle categorie e la dialettica -
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al quale appartiene solo il tempo proprio de' reali; e | quindi | non toglie che il mondo abbia incominciato ad esistere. Il |
Sulle categorie e la dialettica -
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il quale è nel suo fondo eterno, e non mai cominciato. | Quindi | il sofisma di Kant consiste anche qui nel mutare il |
Sulle categorie e la dialettica -
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all' infinito, di cui non si potrebbe aver mai l' ultima, e | quindi | non si troverebbe mai la spiegazione, ossia la ragione |
Sulle categorie e la dialettica -
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che spiega l' esistenza del mondo appartenga al tempo, e | quindi | al mondo. L' antitesi poi di questa tesi, secondo il Kant, |
Sulle categorie e la dialettica -
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e « la sua causalità così avrebbe luogo nel tempo » ». | Quindi | questo essere come causa formerebbe parte della serie de' |
Sulle categorie e la dialettica -
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considerarsi come una CIRCOSCRIZIONE di quell' ideale; ma | quindi | cadde nell' assurdo che è via al panteismo, cioè che ella |
Sulle categorie e la dialettica -
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alla materia egli la lasciava come un fatto (empirico). | Quindi | nel sistema Kantiano rimaneva una dualità; perchè la |
Sulle categorie e la dialettica -
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come a suoncava la ragione sufficiente di questa dualità: e | quindi | si argomentò di ridurre ogni cosa ad un principio solo, che |
Sulle categorie e la dialettica -
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onde nell' effetto vi sarebbe assai più che nella causa: e | quindi | è impossibile trovare nell' affermazione la ragione |
Sulle categorie e la dialettica -
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sè stesso, perchè non può determinarsi se prima non esiste. | Quindi | egli è necessario che un altro essere lo determini ad |
Sulle categorie e la dialettica -
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un effetto, ma come conseguenza immediata del suo essere: | quindi | è lo spirito umano ed il mondo. In una parola tutto quello |
Sulle categorie e la dialettica -
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sapere, e che il sapere sia il solo generatore delle cose. | Quindi | l' uomo era per Fichte l' unica espressione e rivelazione |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' unico vero reale come l' unico vero divino »(1) ». | Quindi | nacque quel sistema che fu intitolato dall' identità |
Sulle categorie e la dialettica -
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caso di quel sintesismo che da per tutto s' incontra. V | Quindi | troppo vagamente ed erroneamente Schelling pose l' assoluto |
Sulle categorie e la dialettica -
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aver differenza come non può aver proprietà perchè è nulla. | Quindi | di nuovo hassi il nullismo. VIII Essendo però impossibile |
Sulle categorie e la dialettica -
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dell' elettricità e del chimismo? [...OMISSIS...] | Quindi | le tre dimensioni de' corpi, quindi i tre processi della |
Sulle categorie e la dialettica -
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[...OMISSIS...] Quindi le tre dimensioni de' corpi, | quindi | i tre processi della natura. Le tre potenze della natura |
Sulle categorie e la dialettica -
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che la prima non possa dimostrare l' esistenza del secondo. | Quindi | divise la Filosofia in negativa , che considerò come un |
Sulle categorie e la dialettica -
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essere rettificata con questa per non riuscire ingannevole. | Quindi | non le si addice il titolo di negativa, benchè nè pur |
Sulle categorie e la dialettica -
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perchè tutte queste cose appartengono al mondo reale. | Quindi | Schelling tratta ora di tutte queste cose a parte, cioè |
Sulle categorie e la dialettica -
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e di Dio, benchè non accessibile alla ragione, ed aver | quindi | lasciata nella filosofia una dualità. Fichte, secondo |
Sulle categorie e la dialettica -
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convincere che l' intuizione precede il giudizio; e che | quindi | l' umano conoscimento non comincia da un verbo , ma da una |
Sulle categorie e la dialettica -
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anche un confondere il modo ideale dell' essere col reale. | Quindi | per Hegel la dialettica è il movimento dello stesso |
Sulle categorie e la dialettica -
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vero immaginazione poetica, non mai la verità del fatto). | Quindi | l' uomo, secondo il Gioberti, non è già quegli che giudica |
Sulle categorie e la dialettica -
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non è solamente un giudizio, ma ben anco un raziocinio. | Quindi | il nostro filosofo attribuisce la voce (una voce razionale |
Sulle categorie e la dialettica -
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coll' oggetto, o fare che l' uno si cangi nell' altro. | Quindi | per la stessa ragione vien meno il ragionare nella bocca di |
Sulle categorie e la dialettica -
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Dio, quasi direi, a volontà del filosofo, che pone | quindi | IL DIVENTARE a principio della sua dottrina, quasi punto d' |
Sulle categorie e la dialettica -
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due gli altri numeri, e da questi il numero in genere, e | quindi | l' idea di varietà, il che porrebbe, se non successione in |
Sulle categorie e la dialettica -
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L'educazione dell'umanità deve compiersi; noi vediamo | quindi | escire dalle invasioni barbariche che sembravano spegnere |
Doveri dell'uomo -
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Aristotele, sia che disperi di rinvenire questa ragione e | quindi | con sobrietà e modestia filosofica s' astenga dall' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nel sistema d' Aristotele diveniva impossibile, e | quindi | egli fu spinto a rigettarne una: mantenendo la prima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che l' intellezione per sè abbia sè stessa per oggetto, e | quindi | che l' intellezione e l' inteso sieno una stessa cosa, si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ottimo ella stessa, e però è intellezione di sè stessa, e | quindi | non composta, non mutabile, e tale che non può cessar mai. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' infimo tra gli universali è preso da lui per singolare. | Quindi | molte fallacie di ragionamento, e il distruggere poi quello |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il subietto poteva essere tanto ideale, quanto reale; 2 che | quindi | allora, quando si predica qualche forma accidentale o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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a certe forme ultime per essa. Ma non vi è sempre arrivata; | quindi | ciascuna trovasi in una serie di stati successivi, di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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primo, è relativa alla serie a cui il primo si riferisce, | quindi | Aristotele distingue « « l' ottimo che è sempre tale, e l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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potenza, l' avere quest' intellezione per atto sè stessa. | Quindi | il politeismo aristotelico. E veramente nel concetto d' un' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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o piccole le sfere, la differenza rimane accidentale. | Quindi | non si può dire, come pretende Aristotele, che non abbiano |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che un atto è più ultimato e perfetto d' un altro, e | quindi | suppone nell' ente meno di potenzialità. Quell' atto poi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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quella potenzialità non consentiva quel passaggio »(1) ». | Quindi | egli vide altresì la possibilità d' un passaggio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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afferra direttamente, e non ne dà un' espressa definizione. | Quindi | altri subietti reali non compaiono in Aristotele se non la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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se il sensibile è solo apparente e mutabile di continuo, e | quindi | non ha la verità in sè stesso, ma solo il pensiero fa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' essenza dalla ragione dell' essenza , [...OMISSIS...] e | quindi | l' essenza è considerata sotto un' altra ragione o aspetto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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suscettivo di divenire tutto ciò mediante la predicazione. | Quindi | se l' essere si predica d' una sostanza reale e compiuta, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in atto, e il precedente è il seguente in potenza. | Quindi | la materia corporea è in potenza l' anima vegetativa, la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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poichè la potenza e l' atto non sono che un medesimo ente, | quindi | tutte le cose si continuano, e sono come un ente solo che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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stesso riconosce (3), appunto perchè non può esser una: | quindi | vacilla la base di tutto il sistema. Di poi quest' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è il principio e il fondamento del pratico e del fattivo, e | quindi | di tutta l' attività dell' anima intellettiva, gioverà che, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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La espressione in potenza può intendersi in due modi: | quindi | due dottrine. O le specie sensibili sono in potenza ne' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dice, non è nelle cose, ma in noi, [...OMISSIS...] . | Quindi | dobbiamo cavare le notizie universali coll' induzione, non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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però fine , e questo, appunto perchè appetibile, movente, e | quindi | principio del movimento . E in generale stabilisce questo |
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benchè nè pure quest' ultima denominazione è propria; e che | quindi | avea ragione Platone distinguendo le idee, contenenti le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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stessa specie: suppone dunque quello stesso che si domanda. | Quindi | le stesse contraddizioni, che abbiamo già indicate nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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atto, chè talora sarebbe in potenza e talora in atto ». | Quindi | la mente non può essere in potenza nel seme, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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necessario è esser bene e così è principio »(3) ». Spiega | quindi | in che senso si prenda qui esser necessario , cioè nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mai, osserva Aristotele, se la serie fosse infinita, e | quindi | non ci sarebbe il Bene (3): non ci sarebbe la mente, poichè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(2), non contiene l' atto specifico se non in potenza, | quindi | non si può predicare della differenza (3): tutto ciò non è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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2 concepito il subietto vestito delle qualità essenziali. | Quindi | l' atto della predicazione suppone tre idee nella mente: 1 |
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finivano tutte le cause, essendo essa prima causa finale, e | quindi | prima causa motrice, e di conseguente causa delle specie, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dove sono distinte. Ma gli enti naturali si generano, e | quindi | le essenze compariscono nei nuovi generati e diventano |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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loro ricerca piuttosto logicamente che ontologicamente, e | quindi | si fermarono agli universali (5). L' essere dunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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per esempio del fuoco: le materie prime sono diverse, e | quindi | la diversità de' primi elementi. Ora questi sono in potenza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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una pluralità di Dei, essendovi una pluralità di forme e | quindi | di enti, benchè l' Ente primo ed assoluto sia uno e tutto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' Ente primo ed assoluto sia uno e tutto, e si possa | quindi | chiamare l' unitutto. Così parlando delle antiche favole, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mente umana, e di tutte le forme degli enti mondiali; e | quindi | e le menti , e le forme sieno veramente divine. Questo fu |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dunque puramente alla diversità delle materie, e | quindi | alla diversa forza e natura del loro appetito il giungere a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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esservi poi attuate dalla specie sostanziale in cui sono. | Quindi | ancora la specie sostanziale è il massimo intelligibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ella si chiama, «topos eidon», e «eidos eidon» (5). | Quindi | la mente dà connessione e unità alla natura raccogliendo in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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scevra di materia, non può venire dalla natura; 2 | Quindi | la mente subiettiva dell' uomo è unita a un altro più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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però si chiama da Aristotele abito, [...OMISSIS...] (5), e | quindi | ha bisogno d' uscire all' atto della contemplazione, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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della contemplazione, rispetto al quale è in potenza (6); 3 | Quindi | accade che per poco tempo (1), e con fatica (2) la mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che può essere variamente determinato e circoscritto, e | quindi | può divenire tutte l' altre specie, e questo è la mente in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nuove specie, e queste costituiscono la mente passiva . | Quindi | la sola mente passiva perisce, secondo Aristotele, colla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nol conosciamo da prima colla mente passiva e riflessa, e | quindi | quella cognizione immediata, priva di coscienza, non ci |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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questa parola a un numero infinito d' individui. | Quindi | a ragione Aristotele ne cerca il fondamento nell' Essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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essendo attualissimo, senz' alcuna potenzialità, e | quindi | incapace di essere in modi diversi; 2 e il trattare dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la necessità, che indipendentemente da ogni materia, e | quindi | fuori della natura, esistano delle essenze sostanziali. Ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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primo intelligibile, da cui i principŒ del ragionamento, e | quindi | stesso il principio dell' Arte: dall' essere poi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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comprendendo l' universale i molti come parti »(4) »: e | quindi | la prima filosofia appunto perchè ha per oggetto il primo e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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alla prima causa, in grazia di cui esse operano. Reca | quindi | la questione: « Se i principŒ sieno in moto o in quiete »: |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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espressamente d' ammetterne il principio generatore. | Quindi | io altrove distinsi i razionalisti in due classi, che |
Il razionalismo -
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che pareano inclinar anzi nell' eccesso contrario. | Quindi | noi veggiamo le eresie di Lutero e di Calvino, di cui fur |
Il razionalismo -
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di Gesù Cristo: ella almen cessa di essere redenzione. | Quindi | è tolta la cagion massima dell' Incarnazione del Verbo. |
Il razionalismo -
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se ne scorga il veleno; sia perchè le menti quinci e | quindi | appassionate non veggon chiaro, sia perchè rimane |
Il razionalismo -
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libero (1), e poichè ogni atto morale dee essere umano, | quindi | non avervi moralità senza libertà. Dicono per conseguente, |
Il razionalismo -
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azioni sono in sè stesse inordinazioni della volontà , e | quindi | peccati, benchè non sieno colpe se non nella loro rimota |
Il razionalismo -
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atto peccaminoso nella sua causa prossima è necessitato; e | quindi | che si danno de' peccati attuali in questo senso |
Il razionalismo -
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gli atti suoi sieno naturalmente buoni e per sè onesti. | Quindi | una seconda ed ampia cagione di quel lassismo, che pur |
Il razionalismo -
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naturale può di sua natura lecitamente soddisfarsi. | Quindi | tali teologi disobbligarono gli uomini dagli atti delle |
Il razionalismo -
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avesse della buona fede; ma non era in tali uomini carità; | quindi | caduti in errore, vi s' indurarono, e l' errore suggellato |
Il razionalismo -
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contrarietà che hanno fra loro e i detti, o l' altre cose. | Quindi | dirassi acconciamente, che il caldo è contrario al freddo; |
Il razionalismo -
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esso non può voler dire libero , e viceversa. Compiacendosi | quindi | di questa sua bell' INVENZIONE, scorrazza e trionfa a sua |
Il razionalismo -
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a spiegare la sostanza del peccato che viene imputato (2). | Quindi | egli è più chiaro del sole, che « Ad rationem et |
Il razionalismo -
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onde essi sono costituiti peccatori per volontà; e | quindi | cessa l' assurdo obbiettato dagli eretici. Nel che sta la |
Il razionalismo -
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volontà non riconoscendo nell' uomo che la volontà libera: | quindi | escludendo ogni altra specie di moralità, fuor di quella |
Il razionalismo -
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nella libertà di Adamo autore del peccato si rinviene, e | quindi | le proposizioni: [...OMISSIS...] . Così sarebbe rimasto |
Il razionalismo -
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negavano l' operar libero dell' umana volontà, e che | quindi | tant' è lungi, che la parola voluntarium in loro bocca |
Il razionalismo -
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stesso proposito da S. Agostino, [...OMISSIS...] . Prosegue | quindi | collo stesso argomento ad investire non noi, ma la Chiesa, |
Il razionalismo -
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trae dietro a sè necessariamente l' originale infezione, e | quindi | la necessità del Battesimo per la salute [...OMISSIS...] : |
Il razionalismo -
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peccato originale del bambino (2); e dall' indurre che fa | quindi | S. Agostino, che dee esser minima altresì la sua pena (3). |
Il razionalismo -
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facoltà d' appetire il bene sensibile, non è la volontà e | quindi | non è la sede del peccato. Se poi s' intende per |
Il razionalismo -
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la sua volontà è moralmente piagata, [...OMISSIS...] . | Quindi | la differenza immensa fra l' uomo caduto e l' uomo che |
Il razionalismo -
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le manca l' ordine soprannaturale, che ella dovrebbe avere; | quindi | definiamo il reato di cui è presentemente l' uomo aggravato |
Il razionalismo -
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collo spirito »consegue dai principii della natura umana, e | quindi | si troverebbe in un uomo creato da Dio senza la grazia |
Il razionalismo -
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che guastò la costituzione intera dell' uomo (2). 4 | Quindi | anche il peccato originale si chiama costantemente un morbo |
Il razionalismo -
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natura, non sarebbe la natura per sè mala de' manichei? 11 | Quindi | è anco, che si rassomiglia il peccato originale ad un |
Il razionalismo -
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lui, niuna ingiustizia vi sarebbe da parte di Dio; II Che | quindi | Iddio è libero padrone di scegliere quelli che vuole, a cui |
Il razionalismo -
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l' assurdo, che la grazia fosse da Dio dovuta, e non fosse | quindi | più grazia. Pongasi dunque l' ipotesi, che Iddio, come |
Il razionalismo -
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potrebbe farlo, negasse ad un uomo discendente d' Adamo e | quindi | peccator per natura, il dono della sua grazia. Questi ed |
Il razionalismo -
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la riconoscenza e la gratitudine di sua carità e la materia | quindi | alle lodi che gli avrebbero in eterno cantato. Onde S. |
Il razionalismo -
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il Concilio di Trento, [...OMISSIS...] . VIII E` certo | quindi | ancora, che come non è contro la giustizia e bontà di Dio, |
Il razionalismo -
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non sarebbe ben ricevuta da essi la parola di Dio, e che | quindi | non servirebbe che ad aggravare le colpe di quelli, a cui |
Il razionalismo -
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modificandone ed infrenandone gli spontanei movimenti. | Quindi | dopo aver noi parlato di questi spontanei movimenti della |
Il razionalismo -
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la mente a fare de' torti giudizii sul valore delle cose, e | quindi | s' ha un altro modo, pel quale si sregola la volontà, |
Il razionalismo -
|
l' azione involontaria e, come noi diciamo, non libera, e | quindi | inetta a meritare, si è quella, per la quale la ragione |
Il razionalismo -
|
quale l' impeto delle passioni e di più tentazioni quinci e | quindi | assalitrici, tolgano il tempo all' arbitrio di venire in |
Il razionalismo -
|
al peccato originale si riducono, e sono uno con questo, e | quindi | non si possono dir colpe se non riferendole alla libera |
Il razionalismo -
|
già l' uomo non si lascia più da lui liberamente dirigere; | quindi | dicesi che v' ha in lui mancanza di giustizia consistente |
Il razionalismo -
|
inordinazione della volontà, o sia nell' avversione a Dio. | Quindi | la definizione che dà S. Tommaso dell' originale peccato. |
Il razionalismo -
|
che nella rettitudine della personale volontà si ripone; | quindi | è tolta la macchia del peccato, che sta nell' |
Il razionalismo -
|
suprema, e che è la deformità propria della volontà; | quindi | rimesso il reato, perchè il reato o sia il debito della |
Il razionalismo -
|
all' alto, e di tutto peso, per così dire, la sostiene. | Quindi | l' attività dell' anima è divisa, non più al solo senso |
Il razionalismo -
|
e di grado dalla concupiscenza dell' uomo non rinato; e | quindi | in quello è doppiamente accresciuta la potenza di resistere |
Il razionalismo -
|
umano aderisca per sua natura all' essere ideale , e | quindi | la volontà sia volta naturalmente anche al bene oggettivo |
Il razionalismo -
|
la legge della spontaneità, è buona o cattiva ella stessa. | Quindi | l' aiuto che riceve il bambino col sacramento del salutare |
Il razionalismo -
|
diede, di serbarla, di svilupparla; a ciascun di voi corre | quindi | debito di lavoro, solo mezzo di sostenerla materialmente: |
Doveri dell'uomo -
|
degli altri. Naturale è all' uomo l' essere ragionevole: | quindi | naturale deve dirsi quella società di uomini che è |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non offende menomamente i diritti delle persone governanti. | Quindi | la costituzione della società si può dedurre in tutta la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
civile ancora rispetta i diritti della società teocratica e | quindi | della Chiesa e quelli della società domestica come pure |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
intatti: ciascuna si mantiene entro la sua sfera e | quindi | si ha la pace fra gli uomini. Vi ha dunque un Diritto |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
difficile il definire in che consista questa regolarità e | quindi | potendo accadere che nella prima istituzione con tutto il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
sono obbligati di riconoscere questo diritto del popolo e | quindi | di condiscendere all' unanime volere del medesimo, quand' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
quanto più era possibile il carattere di giustizia: e | quindi | uno de' primi officŒ di quelli che presiedettero alle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non sa di più, e non può volere altro che quello che sa. | Quindi | il nuovo governo figlio della rivoluzione è ben lontano da |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
allora la causa è di competenza del Tribunale politico. | Quindi | ogni qualvolta trattasi della giustizia d' una legge |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
rimoveva il germe stesso cagione di tutti gli altri malori. | Quindi | si può dire che i grandi sconvolgimenti delle società |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
tale persona sarebbe riuscita il più mostruoso dei tiranni. | Quindi | necessariamente ricorsero all' arbitrio del popolo, come un |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
civile non poteva che difenderli da ogni ingiuria; e | quindi | che la rappresentazione loro conveniente si restringeva ad |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
diverso secondo la indole dei diritti ch' egli possiede: | quindi | nasce che gli uomini partecipino più o meno allo scopo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
proprietarŒ facciano a parte la loro società? che escludano | quindi | i non proprietarŒ da quei beneficŒ, che entrando in una |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Sulla supposizione che questi lavorino; che ci sia | quindi | nella società da lavorare; che perciò questo lavoro abbia |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
riconoscere e rispettare tutti i diritti che esse hanno: | quindi | ancora desiderando di realizzare questa debita riverenza |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dei proprŒ diritti quanto quella dei diritti dei servi. | Quindi | sono essi che portano nella società civile da amministrarsi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di tutti i diritti, o sia dei diritti di tutti gli uomini. | Quindi | riesce altresì vero che ella abbraccia nel suo seno gli |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
costretta senza ragione a rinunziare ai proprŒ vantaggi, | quindi | è necessario prima di tutto vedere quali sieno i vantaggi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
cioè che non abbiano particolari avversioni ed inimicizie: | quindi | il voto si debbe considerare anche come una dichiarazione, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
come dicevamo, è anche di sua natura un atto di autorità e | quindi | un mezzo di difesa. Egli è per questo che si è stabilito il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
servitù non aveva di sua natura altra base che la utilità: | quindi | non portava per conseguenza della sua natura che la volontà |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che questa gli dava diritto di avere nella civile autorità: | quindi | si confirmava, che la rappresentazione politica già |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che prenderà la Teoria esposta alla pratica, e | quindi | ella forse gli diverrà più reale nella sua mente, e l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
della medesima. Ma questi membri conviene alimentarli: | quindi | il bisogno della ricchezza naturale, e il desiderio dei |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che può accrescersi mediante degli instrumenti delle arti; | quindi | si porta l' attenzione e il desiderio sopra questa nuova |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
pervenute a conoscere pienamente l' uso della ricchezza, e | quindi | a conoscere come la ricchezza possa essere realmente la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
delle fortune private aveva soggiaciuto a grande varietà. | Quindi | se i cittadini poveri avessero continuato ad avere nelle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
quel modo che questi stanno nell' opinione degli uomini, e | quindi | si fa sempre sentire il bisogno di omologare la volontà del |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ma nel primo tempo non vi sono che interessi personali , e | quindi | vediamo che la assemblea nazionale ai tempi di Clodoveo non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
delle terre divise, erano divenuti possessori di latifondi. | Quindi | le assemblee nazionali sotto Carlo Magno non compariscono |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Bisognava formare un più comodo riparto delle proprietà, e | quindi | appresso una distribuzione dell' Amministrazione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dei minori proprietari acquisti un potere prevalente e | quindi | sia spogliato del potere civile il clero e la nobiltà, cioè |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
2 Il potere civile messo nelle mani del terzo stato, e | quindi | resi i minori proprietari arbitri delle fortune della |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
onde s' accresce il valore di ciò che produce il terreno: | quindi | l' esistenza della ricchezza mobiliare vien ad essere |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e degli schiavi fra i vincitori, possessori di latifondi: | quindi | ricchezza agricola , e rappresentazione della ricchezza |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
degli schiavi, francazione dei borghi, o comuni; e | quindi | nascita dei piccoli proprietarŒ, e rappresentazione delle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
terzo stato; 4 Comparsa del commercio e dell' industrìa: e | quindi | della ricchezza commerciale e industriale, specialmente per |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e industriale, specialmente per opera del terzo stato: | quindi | rappresentazione politica, non solo della ricchezza |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
introdotto nella società una proprietà non rappresentata: | quindi | tendono a conseguire la rappresentazione della medesima, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e sono veramente, o sempre poi ve n' ha tutta l' apparenza. | Quindi | non si contratta più fra questi due partiti: non si cerca |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
esiste che una ricchezza terriera divisa in grandi masse, e | quindi | non hanno mano nel governo che grandi signori: anche là |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
grandi signori: anche là vengono poi francati gli schiavi e | quindi | sorgono i piccoli proprietarŒ; quindi ancora s' introduce |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
gli schiavi e quindi sorgono i piccoli proprietarŒ; | quindi | ancora s' introduce nelle assemblee politiche il terzo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
d' impossessarsi del potere civile per impossessarsi | quindi | delle proprietà. I principii dunque del Sig. Raynal |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
parole. Non si debbe dimandare che cosa è il principato, e | quindi | questionare se egli sia un potere assoluto o delegato. Col |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
uno solo di questi elementi con esclusione dell' altro; e | quindi | col considerare il governo risultante dai due poteri |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
a cui non ve n' ha nissun' altra che possa tener fronte: | quindi | questa maggiorità è difesa per sè stessa, e non ha bisogno |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
come un' immagine della divinità sulla terra; e | quindi | non sapevano conoscere degli stretti limiti alla loro |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
terre se non si continuava a difenderle contro gl' inimici; | quindi | le terre dovevano ritenere il loro carattere primitivo di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ch' essi le facciano con equità, e di dirigerla in tutto. | Quindi | essa non è difficile a lasciar anche a' medesimi ogni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
del paese conquistato, era troppo estesa; ed essa cercò | quindi | di limitarla alla guerra difensiva e nazionale. A quest' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il principe prodigo, e la nazione vie più avida ed avara. | Quindi | in ragione duplicata cresceva lo squilibrio fra la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
economica, giacchè teneva sempre viva la loro avidità. | Quindi | mentre la corte prendeva un alto e nobile tuono di cortesia |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
forze, ma esistono e operano contemporaneamente tutte due; | quindi | era impossibile che le Società civili prendessero l' una o |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
rimane sempre una maggiorità ed una minorità di forze: | quindi | rimane medesimamente insoluto il gran problema: Come si |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
a norma di altre decisioni; e da queste norme sieno | quindi | cavate delle leggi e ridotte in un codice: e la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
mentre non aveva altra società superiore che la tutelasse. | Quindi | l' ottima costituzione della società domestica la veggiamo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
degli altri. Naturale è all' uomo l' essere ragionevole: | quindi | naturale deve dirsi quella società di uomini che è |
Filosofia politica naturale -
|
non offende menomamente i diritti delle persone governanti. | Quindi | la costituzione della società si può dedurre in tutta la |
Filosofia politica naturale -
|
civile ancora rispetta i diritti della società teocratica e | quindi | della Chiesa e quelli della società domestica come pure |
Filosofia politica naturale -
|
intatti: ciascuna si mantiene entro la sua sfera e | quindi | si ha la pace fra gli uomini. Vi ha dunque un Diritto |
Filosofia politica naturale -
|
difficile il definire in che consista questa regolarità e | quindi | potendo accadere che nella prima istituzione con tutto il |
Filosofia politica naturale -
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sono obbligati di riconoscere questo diritto del popolo e | quindi | di condiscendere all' unanime volere del medesimo, quand' |
Filosofia politica naturale -
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quanto più era possibile il carattere di giustizia: e | quindi | uno de' primi officŒ di quelli che presiedettero alle |
Filosofia politica naturale -
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non sa di più, e non può volere altro che quello che sa. | Quindi | il nuovo governo figlio della rivoluzione è ben lontano da |
Filosofia politica naturale -
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allora la causa è di competenza del Tribunale politico. | Quindi | ogni qualvolta trattasi della giustizia d' una legge |
Filosofia politica naturale -
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rimoveva il germe stesso cagione di tutti gli altri malori. | Quindi | si può dire che i grandi sconvolgimenti delle società |
Filosofia politica naturale -
|
tale persona sarebbe riuscita il più mostruoso dei tiranni. | Quindi | necessariamente ricorsero all' arbitrio del popolo, come un |
Filosofia politica naturale -
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civile non poteva che difenderli da ogni ingiuria; e | quindi | che la rappresentazione loro conveniente si restringeva ad |
Filosofia politica naturale -
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diverso secondo la indole dei diritti ch' egli possiede: | quindi | nasce che gli uomini partecipino più o meno allo scopo |
Filosofia politica naturale -
|
proprietarŒ facciano a parte la loro società? che escludano | quindi | i non proprietarŒ da quei beneficŒ, che entrando in una |
Filosofia politica naturale -
|
Sulla supposizione che questi lavorino; che ci sia | quindi | nella società da lavorare; che perciò questo lavoro abbia |
Filosofia politica naturale -
|
riconoscere e rispettare tutti i diritti che esse hanno: | quindi | ancora desiderando di realizzare questa debita riverenza |
Filosofia politica naturale -
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dei proprŒ diritti quanto quella dei diritti dei servi. | Quindi | sono essi che portano nella società civile da amministrarsi |
Filosofia politica naturale -
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di tutti i diritti, o sia dei diritti di tutti gli uomini. | Quindi | riesce altresì vero che ella abbraccia nel suo seno gli |
Filosofia politica naturale -
|
costretta senza ragione a rinunziare ai proprŒ vantaggi, | quindi | è necessario prima di tutto vedere quali sieno i vantaggi |
Filosofia politica naturale -
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cioè che non abbiano particolari avversioni ed inimicizie: | quindi | il voto si debbe considerare anche come una dichiarazione, |
Filosofia politica naturale -
|
come dicevamo, è anche di sua natura un atto di autorità e | quindi | un mezzo di difesa. Egli è per questo che si è stabilito il |
Filosofia politica naturale -
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servitù non aveva di sua natura altra base che la utilità: | quindi | non portava per conseguenza della sua natura che la volontà |
Filosofia politica naturale -
|
che questa gli dava diritto di avere nella civile autorità: | quindi | si confirmava, che la rappresentazione politica già |
Filosofia politica naturale -
|
che prenderà la Teoria esposta alla pratica, e | quindi | ella forse gli diverrà più reale nella sua mente, e l' |
Filosofia politica naturale -
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della medesima. Ma questi membri conviene alimentarli: | quindi | il bisogno della ricchezza naturale, e il desiderio dei |
Filosofia politica naturale -
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che può accrescersi mediante degli instrumenti delle arti; | quindi | si porta l' attenzione e il desiderio sopra questa nuova |
Filosofia politica naturale -
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pervenute a conoscere pienamente l' uso della ricchezza, e | quindi | a conoscere come la ricchezza possa essere realmente la |
Filosofia politica naturale -
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delle fortune private aveva soggiaciuto a grande varietà. | Quindi | se i cittadini poveri avessero continuato ad avere nelle |
Filosofia politica naturale -
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quel modo che questi stanno nell' opinione degli uomini, e | quindi | si fa sempre sentire il bisogno di omologare la volontà del |
Filosofia politica naturale -
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ma nel primo tempo non vi sono che interessi personali , e | quindi | vediamo che la assemblea nazionale ai tempi di Clodoveo non |
Filosofia politica naturale -
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delle terre divise, erano divenuti possessori di latifondi. | Quindi | le assemblee nazionali sotto Carlo Magno non compariscono |
Filosofia politica naturale -
|
Bisognava formare un più comodo riparto delle proprietà, e | quindi | appresso una distribuzione dell' Amministrazione |
Filosofia politica naturale -
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dei minori proprietari acquisti un potere prevalente e | quindi | sia spogliato del potere civile il clero e la nobiltà, cioè |
Filosofia politica naturale -
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2 Il potere civile messo nelle mani del terzo stato, e | quindi | resi i minori proprietari arbitri delle fortune della |
Filosofia politica naturale -
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onde s' accresce il valore di ciò che produce il terreno: | quindi | l' esistenza della ricchezza mobiliare vien ad essere |
Filosofia politica naturale -
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e degli schiavi fra i vincitori, possessori di latifondi: | quindi | ricchezza agricola , e rappresentazione della ricchezza |
Filosofia politica naturale -
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degli schiavi, francazione dei borghi, o comuni; e | quindi | nascita dei piccoli proprietarŒ, e rappresentazione delle |
Filosofia politica naturale -
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terzo stato; 4 Comparsa del commercio e dell' industrìa: e | quindi | della ricchezza commerciale e industriale, specialmente per |
Filosofia politica naturale -
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e industriale, specialmente per opera del terzo stato: | quindi | rappresentazione politica, non solo della ricchezza |
Filosofia politica naturale -
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introdotto nella società una proprietà non rappresentata: | quindi | tendono a conseguire la rappresentazione della medesima, |
Filosofia politica naturale -
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e sono veramente, o sempre poi ve n' ha tutta l' apparenza. | Quindi | non si contratta più fra questi due partiti: non si cerca |
Filosofia politica naturale -
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esiste che una ricchezza terriera divisa in grandi masse, e | quindi | non hanno mano nel governo che grandi signori: anche là |
Filosofia politica naturale -
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grandi signori: anche là vengono poi francati gli schiavi e | quindi | sorgono i piccoli proprietarŒ; quindi ancora s' introduce |
Filosofia politica naturale -
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gli schiavi e quindi sorgono i piccoli proprietarŒ; | quindi | ancora s' introduce nelle assemblee politiche il terzo |
Filosofia politica naturale -
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d' impossessarsi del potere civile per impossessarsi | quindi | delle proprietà. I principii dunque del Sig. Raynal |
Filosofia politica naturale -
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parole. Non si debbe dimandare che cosa è il principato, e | quindi | questionare se egli sia un potere assoluto o delegato. Col |
Filosofia politica naturale -
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uno solo di questi elementi con esclusione dell' altro; e | quindi | col considerare il governo risultante dai due poteri |
Filosofia politica naturale -
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a cui non ve n' ha nissun' altra che possa tener fronte: | quindi | questa maggiorità è difesa per sè stessa, e non ha bisogno |
Filosofia politica naturale -
|
come un' immagine della divinità sulla terra; e | quindi | non sapevano conoscere degli stretti limiti alla loro |
Filosofia politica naturale -
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terre se non si continuava a difenderle contro gl' inimici; | quindi | le terre dovevano ritenere il loro carattere primitivo di |
Filosofia politica naturale -
|
ch' essi le facciano con equità, e di dirigerla in tutto. | Quindi | essa non è difficile a lasciar anche a' medesimi ogni |
Filosofia politica naturale -
|
del paese conquistato, era troppo estesa; ed essa cercò | quindi | di limitarla alla guerra difensiva e nazionale. A quest' |
Filosofia politica naturale -
|
il principe prodigo, e la nazione vie più avida ed avara. | Quindi | in ragione duplicata cresceva lo squilibrio fra la |
Filosofia politica naturale -
|
economica, giacchè teneva sempre viva la loro avidità. | Quindi | mentre la corte prendeva un alto e nobile tuono di cortesia |
Filosofia politica naturale -
|
forze, ma esistono e operano contemporaneamente tutte due; | quindi | era impossibile che le Società civili prendessero l' una o |
Filosofia politica naturale -
|
rimane sempre una maggiorità ed una minorità di forze: | quindi | rimane medesimamente insoluto il gran problema: Come si |
Filosofia politica naturale -
|
a norma di altre decisioni; e da queste norme sieno | quindi | cavate delle leggi e ridotte in un codice: e la |
Filosofia politica naturale -
|
mentre non aveva altra società superiore che la tutelasse. | Quindi | l' ottima costituzione della società domestica la veggiamo |
Filosofia politica naturale -
|
quasi per forza sotto i raggi di nuove verità. Concepisce | quindi | un principio di maggior potenza, poiché l'uomo tanto può |
Psicologia delle menti associate -
|
in quanto per la loro verace utilità possano giustificarsi; | quindi | continua necessità di nuove elaborazioni e scoperte. E |
Psicologia delle menti associate -
|
t'allontanasti dalle vie del bene? Voi siete liberi e | quindi | responsabili. Da questa libertà morale scende il vostro |
Doveri dell'uomo -
|
che voi ne siete e dovete esserne tutti membri: e che | quindi | ogni associazione parziale tra voi è o avversa allo Stato o |
Doveri dell'uomo -
|
debbono lottare coi meno perspicaci e coi più cocciuti, | quindi | un grand' inasprimento di animi, che alla fine produce nei |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che derivavano dall' annullamento degli universali, e | quindi | delle idee . Insieme con queste è tolto via dal mondo tutto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
opposta a voce e a qualunque altra negazione d' esistenza. | Quindi | non c' era assurdo a dire che « gli universali fossero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di maniera che sono il fondo e la materia delle cose, | quindi | debbono essere anche create. Questo insegnava appunto il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Dio , devono necessariamente tessere con fili immaginari, e | quindi | cadere nei più strani errori: talora sono obbligati di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
tutta aristotelica, degli Arabi. [...OMISSIS...] Perdutasi | quindi | interamente la chiave dell' esemplarismo di Platone, il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e a ricostruire dal suolo una filosofia degna del Vangelo. | Quindi | l' esemplarità delle idee si tenne, quanto bastava a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
della storia umanitaria e della primitiva sapienza, e | quindi | abbandonate a se stesse, nacque la filosofia, e questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
la possibilità di replicar l' atto ( individuo vago ). | Quindi | le categorie stesse, se si considerano come realizzate in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
oltre quella propria dell' essenza sostanziale. | Quindi | la sola sostanza si divise in prima e seconda: intendendo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
la causa formale della loro esistenza, è ciascuno di essi. | Quindi | domanda: « « l' essenza sostanziale è universale? è, cioè, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
vero, sostanze, ousie , come li vuole la scuola platonica: | quindi | sono posteriori alle sostanze (per le quali sempre s' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
a tutto, mente infinita, dove fosse l' universale eterno, e | quindi | la fonte delle idee, sarebbe andato d' accordo con Platone. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
singolare riceve il suo nome e la sua definizione, e | quindi | la sua quiddità (2) dalla specie che di essa si predica, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
, e poichè nominandosi le cose si nominano le loro essenze, | quindi | le cose tutte sono specie; [...OMISSIS...] ; il che ammette |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che la specie o idea è una forma obiettiva, e che ha | quindi | bisogno d' un subietto vivente e senziente per essere da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
mente stessa in atto, appunto perchè sono atti della mente. | Quindi | la doppia mente che Aristotele pone nell' uomo, in potenza, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e della corruzione delle cose, che suppone sempre stata e | quindi | sempre stato il moto. Ora dice, che a questo moto continuo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
quale ricevono l' ingenerabilità e l' incorruttibilità e | quindi | l' altre loro doti. Altrove suddivide il falso delle cose, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che non è altro che un conoscere l' essere nelle cose. | Quindi | questa mente venuta dal di fuori è quella che rende |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
esiste più in atto; in potenza poi non è ancora esistere, e | quindi | al senso egli dà l' apparenza e non la verità, benchè dica, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sia in relazione almeno con una intelligenza possibile, e | quindi | che abbia il suo essere intelligibile. Considerato il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
come aventi quelle proprietà che sono dell' ente come ente. | Quindi | egli viene di novo a considerare l' universale in un doppio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dire in due modi: per sè, e per quello di cui partecipa. | Quindi | una prima antinomia nasce da questo che si dica la cosa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ad accordare, che l' essere conosciuto fosse patire, e | quindi | che patisse l' essenza conosciuta [...OMISSIS...] , e di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e dai fantasmi), considerò la materia come definita, e | quindi | sostenne che tante erano le materie quanti i corpi, cosa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che come dal Bene, cioè da Dio, viene il lume alla mente, e | quindi | la virtù intellettiva, e vengono le idee che sono le cose |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
esistenza, [...OMISSIS...] , e l' essenza [...OMISSIS...] . | Quindi | avviene che le prime cose che sono essere, abbiano una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
idee non cade e non può cadere alcuna contraddizione; 2 che | quindi | alcune di esse si collegano ad unità, altre non si possono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sapienza e la mente non sono mai senza l' anima » » (2). E | quindi | trae che « « nella natura dello stesso Giove alberga un' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
l' idea non meno dell' anima che del corpo del mondo, e che | quindi | il mondo fosse costituito d' anima e di corpo perchè nell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Iddio è puro essere e medesimamente è puro intelligibile e | quindi | di necessità intelligente, la «nus» stessa d' Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
l' uno, esteso l' altro, di maniera che abbracciandosi essa | quindi | a ciò che è eterno, quinci a ciò che è temporaneo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
generale, che l' anima è la dominatrice del corpo, e | quindi | che ella stessa lo adatta a sè stessa, l' informa, l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
diverso , i due elementi di cui l' anima si compone. 5 Che | quindi | la causa efficiente e movente del mondo sensibile e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
formata colla stessa sostanza dell' anima del mondo, e | quindi | de' tre elementi del medesimo , del diverso e della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e simili entità come abito , sono accidentali all' anima, e | quindi | nasce la questione se la giustizia e la bellezza, come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
, e con questo mezzo del suo elemento del medesimo . E | quindi | nel « Sofista » dice che [...OMISSIS...] (2). Ma secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
la virtù stessa è concepita da Platone come una scienza . | Quindi | il praticare, a ragion d' esempio, la giustizia, non è che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Pone per caratteri del Bene primo che sia perfetto (4), | quindi | sufficiente a se stesso , [...OMISSIS...] . E questa sua |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
genere de' difetti. La Mente causa dunque non ha difetto, e | quindi | ha le due qualità del Bene, la perfezione e la sufficienza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
chè, come già disse nella « Politeia », [...OMISSIS...] . | Quindi | la terza idea partecipata dal Bene, quella della bellezza. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dalla materia, e così è, che ella conosce gli enti reali. | Quindi | Aristotele stabilisce, che tutte le cose mondiali sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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all' altra per una serie di azioni ed effetti di queste, e | quindi | di gradi determinati. Questa serie rimane la stessa, tanto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da esse dissociate, e cosa al tutto diversa da esse. | Quindi | spiega la produzione collocando un principio produttivo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si chiama; onde le bestie, perchè prive della mente, e | quindi | inette a giungere fino all' idea, non traggon diletto nè |
Gioberti e il panteismo -
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in se dimostra non sia preso per vestigio d' intelligenza e | quindi | ci richiami a una causa intelligente, il che è quanto dire, |
Gioberti e il panteismo -
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dell' affermazione , ella non è che l' essere possibile? | Quindi | noi possiamo argomentare che cosa l' affermazione |
Gioberti e il panteismo -
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l' affermazione presupponga, acciocchè sia possibile, e | quindi | possiamo conoscere come l' obbiezione che noi facemmo a noi |
Gioberti e il panteismo -
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idea perfettamente uguale, l' idea che a lui corrisponde. | Quindi | egli è al tutto indifferente che noi nell' atto dell' |
Gioberti e il panteismo -
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di un ente reale particolare e limitato e non più. | Quindi | distinguasi nelle idee speciali due elementi: 1) l' |
Gioberti e il panteismo -
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anche dopo che nol vediam più e nol sentiam più; e che | quindi | ne abbiamo la facoltà, la quale si chiama, e si può |
Gioberti e il panteismo -
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reale, che è il rappresentato, ci sia prima cognito, che | quindi | noi riscontriamo la somiglianza tra la Firenze reale e l' |
Gioberti e il panteismo -
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produrre nel mio sentimento, foss' egli anche spirituale, e | quindi | incapace d' immagini; poichè anche un atto spirituale può |
Gioberti e il panteismo -
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è quella che si contiene ultimamente nella percezione, e | quindi | nel sentimento. Ma qui è da por mente. Noi abbiamo detto, |
Gioberti e il panteismo -
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come concorriamo a comporre il sentimento corporeo, e | quindi | i corpi in quanto sono sensibili: l' essere è per sua |
Gioberti e il panteismo -
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d' esser lui stesso, senza cessare d' esser l' essere. | Quindi | noi già lo denominammo, se vi rammentate, o signori, « l' |
Gioberti e il panteismo -
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speculativa nella sua parte formale ed ideale, e | quindi | possa ella stessa essere argomento di certa teoria. Ma |
Gioberti e il panteismo -
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poichè niuna cosa è intelligibile se non è oggetto; | quindi | ciò che è puro oggetto è l' intelligibile stesso, la luce |
Gioberti e il panteismo -
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umane, e investigare la natura propria di ciascuna classe: | quindi | vedemmo altresì che da lei solamente si può dedurre la |
Gioberti e il panteismo -
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di natura? I caratteri direttamente opposti a que' primi: e | quindi | la temporalità, la passibilità, la mutabilità, la |
Gioberti e il panteismo -
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delle sussistenze), in tal caso neppure potrà affermarle, e | quindi | neppur conoscerle come sussistenti, poichè affermare una |
Gioberti e il panteismo -
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essere possibile, che rimane sempre dal reale distinto; e | quindi | il divino e l' umano, il necessario e il contingente, |
Gioberti e il panteismo -
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conosciamo i corpi e gli enti finiti d' ogni maniera; | quindi | tutte le scienze non sono che Teologia, e l' enciclopedia |
Gioberti e il panteismo -
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voler giostrare contro tutti i panteisti anteriori a lui, e | quindi | dobbiamo credere lontanissimo dall' animo suo un tale |
Gioberti e il panteismo -
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sentita da noi non abbiano alcuna reale distinzione, e | quindi | non possano essere termini di alcun giudicio, ma si |
Gioberti e il panteismo -
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lo stesso Dio, altro non è che un manifestissimo panteismo; | quindi | il Gioberti per iscansare in qualche modo tale conseguenza, |
Gioberti e il panteismo -
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e che il possibile si trova poscia in esso per astrazione. | Quindi | egli non aveva certamente diritto di scrivere così: |
Gioberti e il panteismo -
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forma cioè Dio, si conjuga colla materia, cioè col corpo, e | quindi | costituisce con esso un solo oggetto; e in questa |
Gioberti e il panteismo -
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l' ordine contingente di cose e l' ordine assoluto, e | quindi | il primo non può essere in modo alcuno forma, ed il secondo |
Gioberti e il panteismo -
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è dunque fuori dell' idea, è conoscibile per sè stesso; e | quindi | non è più vero che tutto si contenga anche il contingente |
Gioberti e il panteismo -
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in Dio senza divinizzarla, e materializzare Iddio, e | quindi | essere panteista e spinosista. Ancora, trattiamo noi forse |
Gioberti e il panteismo -
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Ci vedono ancora le cose come nella loro causa creante, e | quindi | ben intendono che sussistono e come sussistono, e le |
Gioberti e il panteismo -
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Dunque noi non vediamo la possibilità delle cose in Dio, e | quindi | non vediamo Iddio, come pretende il Filosofo nostro. Rimane |
Gioberti e il panteismo -
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cioè senza l' elemento negativo, si trovano in Dio. | Quindi | egli soggiunge che « « la concretezza e l' individualità |
Gioberti e il panteismo -
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diversa dalle cose create che si devono conoscere, e non è | quindi | mezzo di conoscerle, nè mediatrice tra esse e lo spirito, |
Gioberti e il panteismo -
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dell' idea, e l' idea essendo la sostanza stessa di Dio, | quindi | ogni cosa è la sostanza di Dio, più l' atto contingente di |
Gioberti e il panteismo -
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Ecco come ripete questa sua teoria: [...OMISSIS...] . | Quindi | conchiude che il generale, in quanto è veduto nell' |
Gioberti e il panteismo -
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è ciò che non si può concepire solo senza la sostanza. | Quindi | la ragione è palese del perchè egli cotanto ci replichi, |
Gioberti e il panteismo -
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creato, di cui Iddio stesso è assai meglio l' attuazione? « | Quindi | (soggiunge di nuovo quello che sapevamo, perchè ce l' aveva |
Gioberti e il panteismo -
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del conoscere, è un' entità precisa mentalmente da Dio, e | quindi | la mente lo considera sotto due relazioni, o in quanto |
Gioberti e il panteismo -
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questi caratteri, ivi esiste l'umana natura, uguaglianza | quindi | di diritti e doveri. Come due rami che muovono distinti da |
Doveri dell'uomo -
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che non è cagionato se non dall' ignoranza dei mezzi. | Quindi | si dividono in vari partiti gli uomini; e gli uni escludono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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stessa dottrina della fede sposta nella prima parte, e | quindi | deducendo la morale generale, ed un trattatello proprio pei |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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i confronti egli può conoscere le misure delle cose. E | quindi | non si potrà giammai proporre che sieno rimossi i Classici |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il modo o l' arte di maneggiare l' idea come più piace, e | quindi | di andare fino al fondo delle cose. Di questa utilità sono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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con fare i prepotenti a man salva contro persone inermi, e | quindi | lo spirito irreligioso ed antiecclesiastico passò per una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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1 diviene difficile il ragionare e facile l' errore; 2 | quindi | la seduzione delle passioni, che vogliono essere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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i mali della Germania e le minacciose conseguenze, ecc.. | Quindi | altri errori d' alcuni i quali credono che basti una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e le cui facoltà si sviluppano a gran passi: egli domanda | quindi | dalla religione un nutrimento accomodato a' suoi bisogni; |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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l' Italiano, se non vede chiaro, non s' appaga. - | Quindi | è inclinato e si compiace: 1 del raziocinio matematico , e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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le mani nella scienza, onde non è matematico, nè fisico; 2 | quindi | i suoi precetti hanno spesso del vago , dovendo supplire |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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- perchè - Gli uomini convengono nella logica, e | quindi | nel metodo, benchè poscia nol seguano - Quindi lo sforzarsi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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logica, e quindi nel metodo, benchè poscia nol seguano - | Quindi | lo sforzarsi di stabilire il buon metodo e di tenerlo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che le idee, le quali contengono le ragioni delle stesse. | Quindi | l' inclinazione di restringere la filosofia alle idee. Ora |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ciò che presenta il metodo di andare dall' una all' altra. | Quindi | si conchiude che tutto l' oggetto della Filosofia è il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fede, dico d' una fede filosofica nella realità di un Dio. | Quindi | si vuol fare un Dio7idea - Gioberti - Hegel [...OMISSIS...] |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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coll' applicazione del metodo alle principali questioni. | Quindi | già stabilimmo che lo scopo della scuola normale non dee |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il fine morale dell' uomo, o ne sono i prossimi mezzi. | Quindi | tutta la Filosofia dee volgersi a mantenere contro il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il mondo vi abbia una relazione di spazio , il che è falso: | quindi | la questione stessa è assurda. 6 Non proporre due questioni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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affiggano di comune consentimento un qualche significato, e | quindi | l' abbiano definita in qualche modo a se stessi; perciocchè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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all' intelligenza delle altre che poi seguiranno e | quindi | replicarsi queste di mano in mano: e la prima di tutte, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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benchè anche mescolate di arbitrario e di superstizioso. - | Quindi | passar a dimostrare che l' animo quand' è purgato, cioè non |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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individuo, ma sibbene l' opera lenta e faticosa dei secoli, | quindi | la ragionevolezza dell' umiltà dell' individuo che non è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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logica, ma perchè non vi danno un pronto assenso, e | quindi | tengono sospeso il giudizio, mentre dovrebbero darlo. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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all' uomo per dirigere il suo pensiero e per fissarlo: | quindi | da tali filosofi si crede or che la sensazione sia l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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del corpo: « Il corpo è un aggregato di sensazioni ». - | Quindi | mostra che le sensazioni sono modificazioni dell' anima, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che l' errore di Berkeley consisteva nel sensismo, e | quindi | ritenne il sensismo sorreggendolo coll' aiuto di un nuovo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ciò che vuole, anche ciò che non è unito in se stesso. | Quindi | tutti que' sistemi, il cui errore consiste nella confusione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Geremia promise, che il Messia la scriverà nel cuore (2). | Quindi | GESU` Cristo non lasciò cosa alcuna in iscritto, e fu |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fermo, che « Iddio dispone soavemente tutte le cose » (2). | Quindi | da tutte, qualunque sieno, anzichè venirci dolore, ce ne |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di lui e spogli d' Adamo, cioè dell' uomo del peccato, e | quindi | fatta per virtù della grazia sua, fatta in somma rendendo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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benchè potessimo dilettarci ancora di qualcos' altro. | Quindi | venite più in particolare bel bello sponendo i cinque vizi, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fratello di morte. E` il sonno cosa comune alle bestie. | Quindi | da non attaccarvi per nulla affetto umano, da prendere per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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immagine c' indolcisce il nostro divino Salvatore la morte. | Quindi | anche presso noi cristiani ne venne il nome greco di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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si è un abito di riflettere naturalmente sopra di tutto, e | quindi | un meditare sempre senza gravezza. Finalmente il cibo vuole |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la carità del prossimo nella umiltà riposta, e | quindi | vedrete come la duplice carità non solo renda operativa la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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scienza suol mandar fuori occultamente a danno nostro: e | quindi | come la scienza sceverata da ogni pernicioso elemento, per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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lo disconobbero, oltraggiarono, e confissero in croce. | Quindi | il misterio del gran ripudio della Nazione Ebraica, a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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delle membra fra loro, e coll' unico spirito che le avviva. | Quindi | l' Apostolo segue immediatamente a descrivere questa doppia |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di loro, e alcune cose proprie. Perciò l' Apostolo trapassa | quindi | a descrivere ciò che vi ha di comune in questo corpo della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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operazioni, la terza cosa che a questo corpo dona unità. | Quindi | Paolo la soggiunge dicendo: « Un solo Dio e padre di tutti, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e materialmente anche nelle operazioni che ha per oggetto. | Quindi | prosegue Paolo: « Ma a ciascheduno di noi è stata data la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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parola mandato poi non si dichiara nè limita autorità: | quindi | s' intendono sovente con questa voce i mandati per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di Dio; là dove non così quello di qualunque altro uomo. | Quindi | egli abolì il sacerdozio di Aronne: egli sacerdote |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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popolo, perchè porzione egli pure di massa corrotta, e | quindi | del presente scontentissimo, quella curiosità somma delle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nomavano tanto i sapienti, che i legisperiti o gli scribi. | Quindi | Paolo nella prima a' Corinti (4) accenna col solo nome di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nel suo corpo mistico, cioè ne' fedeli che fanno la Chiesa. | Quindi | è rivolta tutta la Chiesa col reggimento suo a questi due |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e perciò con quest' atto acquistò sopra lei ogni potere. | Quindi | allora solo convenìa che partecipasse agli Apostoli tal |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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esteriori oggetti, quasi per gradi che a Dio l' innalzino. | Quindi | la pompa della chiesa, la soavità della sacra musica, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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esteriori possono dare a lui motivo di raccogliersi. | Quindi | regola di S. Agostino è questa, che « « allora è buono l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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suo, così la Chiesa noi apparecchia al natale del Signore. | Quindi | questo divino Sole, che appresso sorge, regola l' anno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ed è la porta degli altri Sacramenti. Il nostro spirito | quindi | appresso si può nutrire colle verità intorno la Chiesa che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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avviene che dove una è limitata, l' altra non sia; e | quindi | che una creatura possa essere aiutata e perfezionata da un' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e perfezionata da un' altra colla quale si congiunge. | Quindi | è che ogni creatura è molto più imperfetta quando si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ne conosca altri e altri ancora, indefinitamente. | Quindi | la perfettibilità della umana specie è, sotto questo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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tutte servissero a innalzare la sua mente al Creatore e | quindi | a dargli del Creatore una conoscenza sempre maggiore. Le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che si perviene alla sostanza prima, alla causa prima e | quindi | al primo essere. Ma questo progresso è così intrinseco alla |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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essere; e non possono avere alcuna contraddizione in sè, e | quindi | partecipare della verità; devono avere un principio, un |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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verità; devono avere un principio, un mezzo e un fine, e | quindi | racchiudere una trinità in sè medesime e, come dice S. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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delle cose tutte fra loro è una proprietà necessaria, e | quindi | Iddio stesso creandole non poteva a meno dal farle analoghe |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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fondamento delle analogie, appartiene il numero, e | quindi | anco ogni ordine che possono ricevere e formare i numeri. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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perchè anche tutti gli uomini santi sono legni di vita; e | quindi | S. Giovanni dice aver veduto la fiumana dell' acqua viva |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ha bisogno di segni esterni per crescere in cognizione e | quindi | in virtù (3). Perocchè questi due argomenti non provano già |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e l' uomo rimase colle sole forze della natura. | Quindi | nell' intelletto non risplendette più se non l' essere |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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atti disordinati della creatura intelligente peccatrice; | quindi | la natura non ebbe più alcuna virtù nè di significare nè di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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comunicano colle anime mediante la vita e la sensibilità, | quindi | nella vita animale e massime nella fantasia si mostrò più |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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natura anche negli altri soggetti che la partecipano, e | quindi | Cristo per un amore naturale amò gli altri uomini e li |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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grazia nell' ordine di perfezione soprannaturale; e 2. che | quindi | sanasse e riformasse tutta la sua pervertita natura. Cristo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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soggetto umano che il movesse alla contemplazione di Dio e | quindi | alla percezione di questo; venendo il soggetto a ciò |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sede originaria nel corpo, il quale aggrava lo spirito, e | quindi | di levare dall' anima, cioè dalla suprema parte della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e questo non opera per mezzo di alcun organo materiale (2). | Quindi | una sola virtù immateriale può esser quella che infonda |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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è la stessa grazia divina informatrice della sua volontà. E | quindi | S. Paolo vuole che si distinguano i figliuoli di Dio, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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col sopraggiungersi all' umanità dell' elemento divino. | Quindi | l' uomo nuovo e l' uomo vecchio, in quelle parole dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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peccato è appunto l' influire e muovere la volontà umana. E | quindi | dà all' uomo, considerato come persona, due esistenze, l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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mondo, che doveva essere conquista della verità Incarnata. | Quindi | è, che come il Precursore fu mandato a dare l' ultima mano |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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delle parole e quello delle idee, come prima fu detto (3). | Quindi | se una lingua qualunque si parlasse a un uomo che non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la udisse. Le sensazioni adunque che dànno le percezioni e | quindi | le idee prime delle cose sono indispensabili all' uso delle |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ne formi mediante tale percezione le imagini e le idee; 2. | quindi | che colla lingua possa comunicare le idee ricevute pei |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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reale. Questi due elementi sono della natura delle cose; e | quindi | la spiegazione che io do di tali [simboli] non può sembrare |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nelle menti lucente, cioè rendere atte le menti a vedere e | quindi | gustare l' ineffabile bellezza della giustizia, che di sua |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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fissarla principalmente col nuovo e collo straordinario; e | quindi | la necessità de' portenti. Non che questi disvelassero la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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è cosa al tutto diversa da quanto si trova nella natura; e | quindi | proibì che non l' effiggiassero. Qui è manifesto che la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sue sponde pel rapporto di vicinanza che ha con questi; e | quindi | dicendo l' Eufrate esultò di gioia, in lingua simbolica può |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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suo colore quanto dalla sua estensione; il firmamento sarà | quindi | nominato oggetto esteso, o anche semplicemente l' esteso |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il Padre, e dal quale ricevere lo Spirito Santo, e | quindi | edificarsi nelle loro anime la rivelazione e la grazia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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all' umana natura, e si comunica continuamente; e | quindi | l' anima dell' uomo ne sente e percepisce la real forma e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dell' uomo ne sente e percepisce la real forma e natura, e | quindi | ne ha un' interna positiva rappresentazione , o intuizione. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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è morto per essi « mentre erano ancora peccatori« (2) » e | quindi | non giustificati nella legge; che « essendo inimici sono |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e sperata che una giustificazione attuale e presente; e | quindi | che ove si paragona alla giustificazione de' Cristiani , i |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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con tal rito egli si obbliga ad osservare la legge« (2) » e | quindi | dissuade i primi fedeli dal circoncidersi, mostrando loro |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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erano anteriori e conduttive all' alleanza medesima. | Quindi | consegue, che col nuovo patto l' individuo si ricongiunge |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ma non il« patto stesso« come Cristo si appella (6). E | quindi | ancora apparisce ragione perchè i Teologi chiamino il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sè conseguirebbe indubitatamente quel salutevole effetto. | Quindi | anzichè con tali teologi, io me ne sto co' Padri più |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di fede, e a lui crediamo e aderiamo colla nostra volontà. | Quindi | soggiunge S. Giovanni: « E questa è la vittoria che vince |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ci genera infatti e la Cresima ci fa adulti e perfetti. | Quindi | è che« illuminazione« (1) si chiamò il Battesimo fino dai |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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quelle cose che udirà« (4) » cioè che udirà dal Verbo. | Quindi | s' intende come la grazia del Battesimo sia piena, e sia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Santo, e in esso la viva riflessione delle cose medesime. | Quindi | è che S. Giovanni attribuisce all' unzione, cioè alla |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Santo) «e conoscete tutte le cose« (6). » [...OMISSIS...] | Quindi | acconciamente Clemente Alessandrino, riferendo l' istoria |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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solo colla Cresima venìa consumato e non eran due ma uno. | Quindi | il sangue dell' agnello, di cui tinsero gli Ebrei le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ad esserci insensibilmente per una reale concomitanza (2). | Quindi | è che tanto nelle liturgie, quanto ne' Padri, si paragona |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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più sacrosante verità come in vasi d' oro incorruttibili. | Quindi | si chiama costantemente il corpo di Cristo pane |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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1. Che la cosa che si converte perda la propria identità, | quindi | cessi di essere quello che era prima, e altresì cessi di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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come uno, ma come una collezione di determinate particelle. | Quindi | se si volesse supporre una vera conversione non si potrebbe |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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pane e del vino; sebben questi cessino interamente. 3. Che | quindi | se l' operare all' esterno costituisce l' essenza del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ma può l' estensione variare, non variando la sostanza: | quindi | lo stesso corpo può avere contemporaneamente più |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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da' quali tre elementi risultava la Scuola di Alessandria. | Quindi | la dottrina intorno agli angeli come creatori del mondo e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che più colpì le menti de' popoli e de' pensatori; perciò | quindi | appunto venivano a detrarre gli eresiarchi che nominammo, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nell' uomo il peccato che per la sua libera volontà; e | quindi | non potea nascer l' uomo infetto dal peccato d' origine; nè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sua libertà, dee riconoscere una forza traente al male; e | quindi | non può più fare l' arbitrio causa unica del male. E qui si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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errori intorno all' origine e alla natura del medesimo, e | quindi | pure provennero gli errori circa la maniera e la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Giuliano di Eclana appresso S. Agostino: [...OMISSIS...] . | Quindi | riguardavano come un assurdo la trasmissione dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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proposizione condannata siccome eretica in Giansenio; e che | quindi | tutti gli atti degli infedeli, o di quelli che non sono in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ora passare alla definizione del peccato in genere: e | quindi | a conoscere in ispecie la natura del peccato originale ne' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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essere« morte dell' anima«, che è quanto dire, deviazione e | quindi | perdita del fine dell' uomo, in cui sta la sua vita. Per |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di peccato, perchè non toglie all' uomo il suo fine, e | quindi | che come dice S. Tommaso: [...OMISSIS...] . e ) Che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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però non è sua colpa, ma solo peccato, secondo l' Angelico. | Quindi | per trovare un modo nel quale si dica che il peccato |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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passare in un altro il suo proprio atto buono o reo: | quindi | il peccato di un individuo non può trasmettersi in un |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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segni, che dimostrano quella sua mala disposizione , e | quindi | si potrà in qualche modo, dire che interpretativamente e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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stato di giustizia o d' ingiustizia de' posteri di Adamo, e | quindi | la loro eterna sorte, sarebbe stata esposta ad una specie |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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involge nè pur l' ombra o l' apparenza di difficoltà, e che | quindi | essendo facilissimo a spiegarsi e a dimostrarsi conforme |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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appunto perchè è una natura perfettamente determinata e | quindi | tutta finita in sè stessa. Ma tuttavia in nessun modo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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al vizio si mostri più ingegnoso che l' amore alla virtù? | Quindi | moltissime volte veniva pensando al modo di rivolgere |
Epistolario ascetico Vol.I -
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tipografica dovrebbe essere il solo amore alla religione: e | quindi | in essa risplendere il disinteresse, l' attività, il buon |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di cooperatori, nella nostra Diocesi, sono moltissimi. | Quindi | si fa conto d' ogni prete, ognuno s' impiega in qualche |
Epistolario ascetico Vol.I -
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esser cristiani, sia da ciascuno di essi più sentita, e | quindi | ancora un tal corpo di cristiani, sentendosi associati |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e principalmente il Papa, i Vescovi ed i Parrochi. | Quindi | la Società della Carità rivolta a cooperare a questo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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estensione e durazione delle opere stesse: e che | quindi | i buoni cristiani che cooperano a questa unione, vengano |
Epistolario ascetico Vol.I -
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5 Gli uomini amano più il bel cuore , che l' ingegno. | Quindi | anche al mondo i grandi ingegni sono stimati come |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non accettare incarico alcuno che non possa bene eseguire. | Quindi | una delle sue principali regole debb' essere quella di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la maggiore uniformità possibile in tutte le cose, e | quindi | anche il maggiore consenso nelle dottrine. Non nego si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ammettere in quella prima classe che persone eccellenti, e | quindi | a stabilire nelle costituzioni, che solamente dalla prima |
Epistolario ascetico Vol.I -
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stessi nessuna azione particolare gravemente peccaminosa; e | quindi | diminuisce la libertà del nostro spirito, e lo spoglia |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che non può essere opera di uomini, ma di Dio solo: e che | quindi | si dee in questo affare tener lontanissimo lo spirito d' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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potrebbero esser parti di questa natura di società, e | quindi | potrebbero esser tutte incorporate armoniosamente in un |
Epistolario ascetico Vol.I -
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il sacrificio di se stesso dimezzato, ma intero intero. E | quindi | di rimanersi in una perfetta indifferenza circa qualunque |
Epistolario ascetico Vol.I -
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unità della Chiesa, giacchè nell' unità sta la sua forza. | Quindi | era certamente un pensiero santo e veramente conforme allo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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l' emendazione e purificazione delle anime nostre e | quindi | la giustizia in noi e il possesso del nostro Dio, noi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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una cosa sola, salvare e perfezionare noi stessi: che | quindi | la nostra Società sia grande o piccola, è sempre perfetta, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che tutto viene regolato e dispensato dall' ubbidienza; che | quindi | può avvenire talvolta che alcuno abbia da soffrire, ma chi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ed ultimo se non la sola santificazione propria; e | quindi | egli è un Istituto radicalmente contemplativo, di vita |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ed in questi casi la volontà di Dio e la missione è | quindi | manifesta. Ora queste sono le opere di carità che assume di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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poteva portare l' occupazione militare della casa, e | quindi | se voi dovevate partire senza dimora, potevate però fare |
Epistolario ascetico Vol.I -
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anche posta tutta l' urgenza che voi indicate, nol so, e | quindi | non posso approvarne ancora l' andata, perchè ne ignoro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dove arrivano le forze dell' Istituto stesso. L' Istituto | quindi | ha per fondamento quella massima di San Francesco di Sales |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Poi sottoscrivetevi tutti cominciando dal Vice7superiore, e | quindi | voi, il Molinari e tutti gli altri, non esclusi i laici; |
Epistolario ascetico Vol.I -
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stabilite, se prima non sono provate dalla sperienza e | quindi | confirmate dalla Santa Sede. Tanto è poi vero che quelle |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non possono conoscerla, perchè non hanno intelligenza. | Quindi | Iddio non è presente a queste cose in modo da essere da |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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esser contrari alla perfezione se sono onesti, e quelle sì. | Quindi | il voler privarsi delle prime, e poi conchiudere di aver |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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si eccedano i limiti posti dal Creatore alla natura, e | quindi | si disubbidisca al Creatore. Una tale dottrina è suggerita |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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in grado minimo, come è quello di cui si tratta. Sono | quindi | atti d' immortificazione e di superbia il giudicare che i |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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confronti colle forze altrui, che non sono percepite, e | quindi | non sono vivamente conosciute. Il sentimento adunque delle |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e si riguarda come il natural suo progresso o sviluppo. | Quindi | la Società generale e comune, buona per sè stessa, ed utile |
Epistolario ascetico Vol.III -
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uomo attigne, quando vi pensa, in faccia all' eternità, e | quindi | per finire la vita passata con una confessione generale, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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del fatto lo prova a qualunque uomo che sappia osservare. | Quindi | la sapienza della Chiesa e della S. Sede raccomandò sempre |
Epistolario ascetico Vol.III -
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tutto, anche l' anima, per ottenere, quell' uno necessario; | quindi | agli occhi o almeno nella pratica di costoro, tutti i mezzi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Cristo: « Qui vult venire post me, abneget semetipsum »; | quindi | ella ha un merito intrinseco, indipendente affatto dall' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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all' altrui parere, anche opposto al proprio, e | quindi | adduce all' ubbidienza , nella quale ci ha sempre un atto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e non mancherò di mandarvi io stesso delle commendatizie. | Quindi | potrete avere soccorsi a pro di cotesti poverelli, i quali |
Epistolario ascetico Vol.III -
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lo stesso Mons. Corboli di estenderne la precisa minuta, e | quindi | copiata la sottoscrissi e la presentai al Santo Padre. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il tutto dispone per nostro bene e per la sua gloria. | Quindi | ho benedetto il Signore nella proibizione delle due mie |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ciò che potesse convenire ai tempi ed alle circostanze, e | quindi | che io sottometteva ogni cosa al giudizio supremo della |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che nascono dallo stesso studio di evitare le difficoltà, e | quindi | sceglie la strada di mezzo che è quella che incontra |
Epistolario ascetico Vol.III -
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i quali, più rapidamente giunge a cogliere il suo fine, e | quindi | bada che le sue forze non divergano e si sparpaglino in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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questi uffizi essendo subordinati l' uno all' altro, e | quindi | diretti dall' ubbidienza, possono tuttavia e devono essere |
Epistolario ascetico Vol.III -
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nostre azioni, e resta da esso poco o molto macchiata. | Quindi | l' intenzione di cercare in tutto il solo Gesù Cristo non è |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sia indirizzata a migliorare gli altri e noi stessi, e | quindi | a portar frutti di vita eterna, ci vogliono due cose: la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di un bene maggiore, anche col sacrificio di un minore. E | quindi | un Vescovo che non deve amare la sua Diocesi particolare |
Epistolario ascetico Vol.III -
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delle opere nostre non dipende da noi, ma da Dio, e | quindi | d' acquistare una grande, infinita confidenza in Dio, che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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anima nostra acquista una certa sostanza ed immutabilità, e | quindi | una pace stabile, quando si congiunge alle cose immutabili. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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civile, e trovata l' origine prossima del suo potere, e | quindi | ancora un criterio per definire fino a qual limite si possa |
Questioni politico religiose -
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l' onestà, la carità e ogni specie di perfezione morale. | Quindi | egli doveva dare alla sua Chiesa, come effettivamente le |
Questioni politico religiose -
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alle sue prescrizioni e ai suoi materni insegnamenti. | Quindi | per sostenere il sistema della separazione dello Stato |
Questioni politico religiose -
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autorità umana, qual è quella del governo civile; vogliamo | quindi | lasciare alla Chiesa il suo, e allo Stato il suo. E poi non |
Questioni politico religiose -
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non fu trovato, né si poteva trovare avanti Gesù Cristo: | quindi | fino allora durò la burbanza dei superbi dominatori, e le |
Questioni politico religiose -
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civile che non hanno natura d' oggetti religiosi, e | quindi | che ci possa essere una separazione tra oggetti non |
Questioni politico religiose -
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a ragion d' esempio, considera la differenza dell' età; | quindi | attribuisce diritti ed obblighi diversi alle diverse età; |
Questioni politico religiose -
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tutti gli interessi religiosi dei cittadini medesimi; e | quindi | a considerarli, per non mettersi a cimento co' suoi |
Questioni politico religiose -
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seguir l'uomo da luogo a luogo e anche a trasportarlo. cco | quindi | le genti dell'Asia predestinate a moversi vastamente sulla |
Psicologia delle menti associate -
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idee generali che gli vengono imposte dalle classi dotte. | Quindi | fomentato quell'ordine d'idee che s'accorda ai voleri del |
Psicologia delle menti associate -
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e però riteneva, che la classe delle Adelaidi fosse unica, | quindi | al primo vedere delle Saffo, le applicò lo stesso nome di |
Principio supremo della metodica -
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comincia a vedere che le une spiegano le altre, e comincia | quindi | ad intendere, perchè da se stesso le ordina come la lor |
Principio supremo della metodica -
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più molesta l' interruzione o la privazione di esse; | quindi | nascono de' gusti e degli istinti d' abitudine, che in |
Principio supremo della metodica -
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movimento: le percezioni e le idee imaginali si formano: e | quindi | una nuova attività si deve sviluppare: perocchè da ogni |
Principio supremo della metodica -
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producono di lor natura nel bambino l' affezione fisica , e | quindi | la simpatia; così le percezioni animastiche eccitano |
Principio supremo della metodica -
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ridotto ad unità, l' esteso ad una mirabile semplicità: | quindi | tutto ciò che sente ed opera l' animale in ciascun istante |
Principio supremo della metodica -
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le cose nel luogo e nel tempo, nel quale le percepì, e | quindi | come presenti; le idee imaginali gli mostrano la cosa |
Principio supremo della metodica -
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qualità sola precisa dall' oggetto, considerata da sè. | Quindi | al fanciullo riesce prima intelligibile il vocabolo bianco |
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fors' anche di scherno o di riso, come scempio o beffardo. | Quindi | è che anco i fanciulli intendono facilissimamente il |
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pensa, mediante la lingua, il carattere della mobilità, e | quindi | l' astratto dell' animalità, ossia l' animale . Questo fa |
Principio supremo della metodica -
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che non ha che a fare un passo per giungere all' oggetto. | Quindi | gli affetti, che sono da essa diretti, ritengono ancor |
Principio supremo della metodica -
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è identico però il modo, nel quale l' uomo lo concepisce; e | quindi | gli atti della volontà si modificano anche essi a tenore |
Principio supremo della metodica -
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altrettanti oggetti li contempla e li ama o li abborrisce. | Quindi | fu giustamente osservato ne' bambini un mirabile |
Principio supremo della metodica -
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egli perde in questo una guida sicura e potrebbesi | quindi | prevedere che il bambino riuscirà almen uomo leggiero. Se |
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che vede d' intorno di sè glieli mostra e glieli comunica. | Quindi | medesimo apparisce il danno che alla tenera anima del |
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. 2 .per . 2 .per . 2 .per . 2 equivalente a trentadue. | Quindi | facilmente si vede come il numero due sia un passo immenso |
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per la quale ad essa mente conviene naturalmente procedere. | Quindi | facilmente si può inferire, come la lingua e lo stile, che |
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e sarebbe tempo che, per onor d' Italia, non si vedesse più | quindi | innanzi stampato e ristampato presso di noi, che quella |
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tanto più si conosce altresì dell' essere universale; e | quindi | si ascende in qualche modo alla cognizione dell' assoluto |
Principio supremo della metodica -
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che gli minaccia di operare contro l' altrui volontà. E | quindi | è, che se da principio egli inclina a conformare la volontà |
Principio supremo della metodica -
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di percepire prima intellettivamente quel sentimento. | Quindi | si muove l' uomo a riflettere sopra se stesso, cioè sopra |
Principio supremo della metodica -
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supponendoli anche santi, hanno però uno spirito diverso; e | quindi | ad ogni mutazione di Vescovo, l' Istituto subirebbe |
Epistolario ascetico Vol.II -
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le virtù soprannaturali da lui praticate; e le riceve | quindi | come grazie speciali e segni dell' amore che Dio ci porta, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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