Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: produzione

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diretta, la nazione ricca, maneggiatrice della propria  produzione  e del proprio consumo(15).
che ad accrescere possibilmente e per un certo tempo la  produzione  della ricchezza, non a farne più equa la distribuzione.
economisti non guardano che a fecondare le sorgenti della  produzione  senza occuparsi dell'uomo. Sotto il regime esclusivo di
tirannide del commercio della classe intermedia fra la  produzione  e i consumatori :ma non giovano a emanciparlo dalla
di spandersi tutto nella circolazione, si dirige verso la  produzione  d'oggetti superflui, di lusso, di bisogni fittizi, invece
di lusso, di bisogni fittizi, invece di concentrarsi sulla  produzione  degli oggetti di prima necessità per la vita o si avventura
diversi dell'attività industriale, le irregolarità nella  produzione  e il suo frequente soverchio accumularsi in unica direzione
produttori liberi, padroni della totalità del lavoro della  produzione  ch'esce da voi? Perché tra l'opera vostra e l'opera della
raccoglierebbe, sotto una sola legge d'equilibrio tra la  produzione  e il consumo ,senza distinzione di classi, senza predominio
e calcolata sui bisogni diversi; e non tenendo conto della  produzione  individuale, violerebbe i diritti di proprietà che il
l'eguaglianza fra gli uomini del lavoro: non aumenta la  produzione  - ch'è la grande necessità dell'oggi - perché fatta sicura
nei più, è soddisfatta, e l'incentivo a un accrescimento di  produzione  da diffondersi su tutti i membri della società diventa sì
provandole che l' associazione sarà tra voi stromento di  produzione  migliorata e di prosperità collettiva. E non proverete
e la massa dei beni materiali sono andate crescendo. La  produzione  ha raddoppiato. Il commercio, attraverso crisi continue,
umana per via di colonie, l'altro a predicarlo colla  produzione  di capolavori d'arte o di letteratura universalmente
più ristrette specie, si vuole che esprima la successiva  produzione  de' diversi ordini di intelligenze. Questo stesso è il
che ha immediatamente generato la materia, come ultima  produzione  del tutto. Onde poi questa debolezza? Venuta la catena
di reale, com' è la materia, e che questo reale sia una  produzione  necessaria e diretta di Dio medesimo. Certo egli suppone,
l' ente ideale e l' ente razionale . L' ente razionale è  produzione  soggettiva della mente, come abbiamo detto: quando all'
, la quale non è nè pur essa un ente di ragione, non una  produzione  dell' intelligenza soggettiva, ma una congiunzione
ordine intrinseco dell' ente; e però tale rapporto non è  produzione  soggettiva della mente umana, ma più tosto è analogo alla
umane travalicante il confine dell' esperienza è una mera  produzione  della facoltà di conoscere, ne consegue necessariamente,
un accidente dell' uomo, senza il quale sta l' uomo; è una  produzione  della riflessione, una cognizione acquisita; e non più.
acquisita; e non più. Fichte all' incontro confuse questa  produzione  accidentale colla sostanza dell' uomo, e suppose che l'
Nel sistema di Fichte la storia intera dell' umanità è una  produzione  dell' Io. Ma perchè mai inventò egli la storia in un modo
Se l' Io occultamente produsse l' oggetto, questa  produzione  occulta non è il nesso che si vuole spiegare, perchè questo
si vuole spiegare, perchè questo nesso è palese; e quella  produzione  perciò è esclusa dal nesso, e a lui anteriore. Se dunque
nesso, e a lui anteriore. Se dunque Fichte immaginò quella  produzione  occulta come un' ipotesi atta a spiegare un tal nesso,
del sapere divino, e la natura era ancora una cotal  produzione  apparente dell' uomo, che l' uomo opponeva a sè stesso, per
duole se, intoppandosi, gli rimane impedita. E perchè nella  produzione  delle sensazioni, per esempio delle ottiche ed acustiche,
già credere che quell' istinto , a cui noi attribuiamo la  produzione  del sentimento fondamentale, esista prima di averlo
del principio intellettivo è modificata in ogni istante la  produzione  della vita e del sentimento conseguente, a segno che può
a segno che può essere impedito l' effetto vitale e la  produzione  del sentimento fondamentale; nel qual caso si ha in breve
l' azione dell' istinto sensuale, intesa ad aiutare la  produzione  della sensione piacevole, asseconda di conseguente i moti
la sensione, o quegli spontanei movimenti, che alla  produzione  della sensione sono necessari. L' istinto vitale non si
sono necessari. L' istinto vitale non si presta alla  produzione  della sensione, se non tanto, quanto il non prestarsi gli
la propria cooperazione, e più o meno cospira con essi alla  produzione  dei movimenti e delle sensioni provocate. L' istinto
quei luoghi, si scorge che tutti si riferiscono alla  produzione  dell' unità nelle cose contingenti; onde il dire che l'
cioè escludenti la sensitività, altro non sono che una  produzione  dell' immaginazione, sono l' ignoranza degenerata in
movesse il suo nuovo creatore alla grande opera della  produzione  dello scibile e dell' universo. Egli cominciò dal dire che
negativa Non7Io acconciamente si comprende. Veniamo alla  produzione  del terzo oggetto. L' Io fa un terzo atto pronunciando: l'
sono nell' Io . Se fosse vero che l' Io non è altro che la  produzione  dell' atto con cui si conosce l' Io, e se fosse vero che il
e se fosse vero che il Non7Io non è del pari altro che la  produzione  dell' atto con cui si conosce il Non7Io, in tal caso
confusa, ottenebratrice della mente, non mai come  produzione  di ragione filosofica e sapiente. Due sono adunque le parti
cose che nascono in lui », riducendosi ogni realità a  produzione  della mente, e, come confessava lo stesso Fichte, ad
che si crede che esista fuori del pensiero, non è che una  produzione  del pensiero stesso, che produce il Non7Io, negando sè
ed è perciò a vedere in che modo egli ne spieghi la  produzione  in noi; il che egli fa verso la fine del secondo libro,
più che altrove nella filosofia, e non poco contribuì alla  produzione  degli ultimi sistemi di quella per altro dottissima nazione
Ma in fatto non bastandogli la specie a spiegare la  produzione  delle cose, ci aggiunge un abito attivo che è veramente un
viene da Dio e tutto è connesso. Che se in descrivendo la  produzione  delle cose mondiali le divide, e prima descrive la
perchè vien posto da Dio nell' anima avanti della  produzione  di questi. Vi ha dunque nell' anima qualche cosa di
e cosa al tutto diversa da esse. Quindi spiega la  produzione  collocando un principio produttivo nelle cose reali, che
enti reali si cangiano e trasformano è l' unica maniera di  produzione  che ci sia nell' universalità delle cose. Se questa è l'
specie abbia preesistito alla materia, e sia concorsa alla  produzione  del mondo. Non ci sono dunque le idee separate di Platone.
la frizione; allora eseguendosi questa, comincia la vera  produzione  della sanità, [...OMISSIS...] . Ora se questa causa, cioè
e dice esser cosa da ricercarsi, se questo principio la cui  produzione  non ha causa, si riduca ad uno dei tre generi di cause, la
e che costituisce le forme intelligibili , e per la  produzione  di questa nuova attualità nasce l' intendimento, e l' anima
senz' accorgersi che così atterra sè stesso, che la  produzione  si fa entro la stessa specie, e dall' univoco (2).
tale è il fine dell' operare della natura. Questa gran  produzione  dell' anima appartiene a quell' efficienza naturale, che
che Aristotele chiama generazione , e che riguarda la  produzione  d' una sostanza nova: ella si distingue dalle altre tre
che le hanno in atto perpetuamente colla generazione e  produzione  le suscitano in altri che non le hanno; e se non sono
distinguere in tali generi con diligenza quella parte che è  produzione  dello spirito stesso, a ragion d' esempio, i sensibili come
lor posta non era atta a spiegare l' esistenza stessa e la  produzione  delle cose, ma solo le accidentali loro mutazioni (5). -
un atto di produzione? Non più di quello che sia un atto di  produzione  quello dell' occhio che vede gli oggetti corporei, anzi
che la creazione si definisce convenientemente « una  produzione  dal nulla ». Non crediate. Il signor Gioberti vi dichiara
metafora volgare » » (3), benchè confessi che essa è « « la  produzione  assoluta, che dà principio alla sostanza, non meno che alle
volgare, che la definisce colla Chiesa cattolica, una  produzione  dal nulla; ma la ammette poi nel concetto filosofico. E
un goffo errore credendo che la creazione fosse una cotal  produzione  dal nulla: il signor Gioberti, il filosofo della creazione,
non è altro che la mortificazione di questo sentimento e la  produzione  nell' uomo del sentimento d' una vita soprannaturale
nella scienza e nelle discipline, vi ha un principio nella  produzione  e durazione delle cose contingenti. Conviene adunque vedere
tanto nell' ordine della scienza quanto in quello della  produzione  e della durazione delle cose create. Nell' ordine della
(1) ». Venendo ora all' ordine della realità, cioè della  produzione  e della durata delle cose create, S. Tommaso insegna che il
dunque che si offerisce al pensiero si è: « perchè la  produzione  delle sostanze si dica fatta nel Verbo, il loro ordinamento
Pure, quando il sentimento è prodotto, anche l' incessante  produzione  del sentimento si chiama vita, e allora si distingue la
può dirsi che il sentimento sia la vita in atto, e la sua  produzione  la vita in potenza. Laonde abusivamente si dice che le
di azioni ed abito di porle, dalle quali si ha qualche  produzione  o formazione esterna: e tali sono le arti meccaniche e le
quanto le ha tutte in sè le sue relazioni. E quindi nella  produzione  delle creature non entra una sola persona, ma tutte e tre,
La ragione adunque data da S. Tommaso, per la quale la  produzione  delle cose create esige la cooperazione di tutta la
intellettivo. L' essere ideale, l' idea dell' essere, è una  produzione  in noi che si attribuisce al Verbo, ed è quello di cui s'
capo d' opera, può esser mancata a sè stessa? Forse nella  produzione  dell' uomo fece ella uno sforzo che vinse le sue proprie
a chi si rammenta il modo onde abbiamo descritta la  produzione  del soggetto: il quale abbiamo detto per sè subitamente
anima. Perocchè abbiamo definita la vita una incessante  produzione  del sentimento. E abbiamo anche veduto che la grazia è una
ma in un sentimento compito e anzi in una incessante  produzione  di questo sentimento; nelle quali parole viene descritta
cagiona quella serie di suoni; sicchè la favella è una sola  produzione  di due cagioni, che opera congiuntamente; così anco il
le quali cose apparisce, che se il Padre concorse alla  produzione  della santissima Eucaristia, generando il Verbo e
essere. 5. S. Gaudenzio introduce la similitudine della  produzione  del frumento dalla terra: [...OMISSIS...] . Or chi non vede
estranea al libero nostro volere, e però incompetente alla  produzione  in noi, sia in tutto sia in parte, della moralità. De'
sebbene Iddio intervenga e concorra come prima causa nella  produzione  di tutti gli eventi mondiali, non ne viene che egli
ad una forza, o virtù attiva di operare per ispiegare la  produzione  del peccato ne' posteri, se avesse stimato che in questo
potenza di volere; la potenza di volere è quasi direbbesi  produzione  dell' essenza dell' anima, si che consegue, che, se si
ancora con essi delle intellezioni di second' ordine. La  produzione  di queste è il quarto dei loro uffizi e principalmente l'
imagine del cuore. Se la vita dee essere un' incessante  produzione  del bene universale , nel cuore prima dee esservi la