alla prigione, all'esilio, per migliorarla? Dopo avergli | predicato | per tutte le vie che lo scopo della vita è il benessere , |
Doveri dell'uomo -
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intuizione intellettiva dovesse essere necessariamente un | predicato | . Distinse dunque la sostanza prima dalla sostanza seconda |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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predicare tanto d' un reale, quanto d' un ideale: onde il | predicato | era sempre ideale, ma il subietto poteva essere tanto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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predicazione, l' una, in cui tanto il subietto quanto il | predicato | sono entità mentali o ideali, l' altra in cui il subietto è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mentali o ideali, l' altra in cui il subietto è reale e il | predicato | ideale. Così in questa proposizione: « questo era vino e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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implicita una predicazione tra un subietto mentale (2) e un | predicato | ideale, poichè il subietto « questo », non è un reale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono varie; e alcune sono relative ad altre, come l' ente | predicato | del quanto, del quale e del relativo, si riferiscono all' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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quanto, del quale e del relativo, si riferiscono all' ente | predicato | della sostanza, e significano passioni di questa. L' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è l' ente stesso primitivo e divino. L' ente dunque | predicato | e partecipato è universale e comunissimo, e però anche la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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prima non tratti dell' essere come predicato, perchè come | predicato | è universale, e s' incorre nell' obbiezione accennata, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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significazioni equivoche o relative, sarà egli l' ente un | predicato | , quando Aristotele nega assolutamente, che ciò che è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Ma è necessario, che noi vediamo come l' essere possa esser | predicato | . Poichè se attentamente si considera ben si vedrà, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mantenuta costantemente. Se dunque si domanda se l' essere | predicato | d' ogni cosa è universale, si dovrà rispondere di sì avanti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dopo la predicazione sia ente compiuto , conviene che sia | predicato | della sostanza reale ; e tuttavia non è meno vero che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non si possa dire più semplicemente ente, come quand' è | predicato | dell' accidente? La ragione di ciò si è che avanti la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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si compongono dal nostro intendimento coll' attribuire un | predicato | ad un subietto « « il vero è il toccare e il dire »(3) ». |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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[...OMISSIS...] . Componendo, la mente fa uno del | predicato | e del subietto, [...OMISSIS...] (2). Anche le cose che sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' essere di tutti questi enti, sembra che l' essere sia un | predicato | universale: ond' anche l' essere e l' uno furono chiamati |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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le cose ed atto per sè essente; e dall' altra si trovi | predicato | universalissimo de' generi, delle specie e degli individui |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non si predica; chè l' essere assolutamente preso come | predicato | involgerebbe contraddizione. In fatti di che si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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, l' essere ideale determinato, dove già il subietto ed il | predicato | sono idealmente congiunti. Tutto questo è nel mondo ideale. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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per Aristotele è ciò che si predica d' una materia (1) e il | predicato | non esiste senza il subietto. Per vedere quante diversità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e che egli stesso non si predica. Il subietto e il | predicato | sono relativi, e l' uno non istà senza l' altro, onde |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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una composizione di materia, - subietto - e di forma - | predicato | - (1). Parliamo delle sole forme o essenze sostanziali, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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katholu:» poichè talora lo considera manifestamente come un | predicato | , e allora dice, che non può esistere separatamente, perchè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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concede l' esistere separata (2). In tal caso non è più il | predicato | d' un altro subietto, ma è l' essere della cosa stessa. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e sotto questo aspetto ella stessa diventa predicato, e | predicato | universale, perchè si può predicare di più materie, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e in quant' è antecedente non è predicato, perchè il | predicato | è relativo e contemporaneo ed anzi posteriore al subietto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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davvero ente, secondo Aristotele, si adopera anche come un | predicato | universale accomunato a tutte le categorie. Quando dunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in questo ci fosse, già ci sarebbe anche nell' uno, chè il | predicato | diverso è reciproco (1). Di poi dimostra, che l' uno non |
Sulle categorie e la dialettica -
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i quattro « predicati massimi, ne' quali non c' entra il | predicato | dell' uno, perchè rimane unito all' ente contrapposto a |
Sulle categorie e la dialettica -
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uno della prima ipotesi del Parmenide): esso non può esser | predicato | di nulla, e però non è una qualità generica, un genere. Il |
Sulle categorie e la dialettica -
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per altro: il predicarsi per accidente, è quando « il | predicato | è un accidente del subietto ». Ma questo predicato |
Sulle categorie e la dialettica -
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« il predicato è un accidente del subietto ». Ma questo | predicato | accidentale può convenire al subietto per sè, e può |
Sulle categorie e la dialettica -
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è predicarsi per sè. Si predica essenzialmente, quando il | predicato | costituisce tutto o parte dell' essenza del subietto; e |
Sulle categorie e la dialettica -
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in due modi, poichè: 1 o il subietto è reale, e allora il | predicato | è un equivalente; 2 o il subietto è dialettico, e allora il |
Sulle categorie e la dialettica -
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è un equivalente; 2 o il subietto è dialettico, e allora il | predicato | non è un equivalente del subietto in senso preciso, ma del |
Sulle categorie e la dialettica -
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ma del subietto in senso composto, nel qual caso può il | predicato | essere una sostanza o un subietto reale, come: « chi ride è |
Sulle categorie e la dialettica -
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tutte le relazioni nazionali, come la congiunzione di un | predicato | ad un soggetto dialettico, la qual congiunzione non si fa |
Sulle categorie e la dialettica -
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del sapiente, e se voglio determinare un altro essere col | predicato | della sapienza; io debbo prendere la sapienza in genere, e |
Sulle categorie e la dialettica -
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colla formola A .uguale . A, chiamando l' uno degli A | predicato | , l' altro soggetto . Dunque quest' oggetto è molteplice. |
Sulle categorie e la dialettica -
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forma del giudizio, che è l' unione che fa la mente del | predicato | col subietto: e vuol dire, che se il predicato nel fatto si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la mente del predicato col subietto: e vuol dire, che se il | predicato | nel fatto si compone col subietto, la cosa è così come s' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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affermato. Ma dove non c' è composizione di subietto e di | predicato | come nelle specie?... Domanda dunque in queste cose |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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specie; la prima quando le cose non si compongono, cioè il | predicato | non si affà al subietto, o anche è impossibile che si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dunque tutto per Aristotele materia e forma (subietto e | predicato | nell' ordine dialettico), quello che si dice dell' ultima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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seco stesso: « qualche cosa esiste », perchè in esso il | predicato | è l' esistenza , che non viene dall' esperienza, ma che è |
Principio supremo della metodica -
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volte tornò gradevole al mio palato, io posso unire il | predicato | buono coll' oggetto da me veduto, pronunziando il seguente |
Principio supremo della metodica -
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non si dà, se non in un essere il quale intuisca il | predicato | da sè solo (astratto), e poi lo congiunga al soggetto, cioè |
Principio supremo della metodica -
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e poi lo congiunga al soggetto, cioè a dire vegga lo stesso | predicato | in un soggetto. Appartiene adunque al terzo ordine d' |
Principio supremo della metodica -
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ad analizzare anche il grado, onde l' ente partecipa del | predicato | che noi gli attribuiamo; onde possiamo distinguere la |
Principio supremo della metodica -
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luogo al terz' ordine ogni qualvolta a quello stadio il | predicato | non è ancor formato nella mente umana, o non è formato il |
Principio supremo della metodica -
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devo pensare in qualche modo questa cosa, a cui applico il | predicato | di esistenza, e questo mio pensiero della cosa è come il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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esistenza alla cosa così idealmente concepita, siccome un | predicato | a un soggetto. Ma è da notarsi la differenza somma che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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soggetto nel giudizio:« esiste Dio«. La seconda riguarda il | predicato | espresso nella parola« esiste «; ed è la seguente. Quando |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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noi affermiamo Dio esistere, ed è che in questo giudizio il | predicato | e il soggetto si identificano ; perocchè il concetto ideale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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giudizio, è ancora ideale , e quell' essere , che forma il | predicato | si pone reale ; sicchè il dire:« Dio esiste«; torna a un |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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[è] assurdo e contradditorio il dare all' essere il | predicato | di non essere. Quindi egli è necessariamente immutabile e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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una sola parola indicato quello che tutta l' antichità ha | predicato | con molte; e abbiamo ridotto alla formola più precisa e più |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ella è un giudizio, è l' unione che fa la mente d' un | predicato | e di un subbietto, d' un subbietto però che non è tale |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è costruito come predicato, e quanto si costruisce come | predicato | non si usa di anteporre l' articolo. Usata la parola Dio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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più che l' ente stesso; anzi il vero valore di quel | predicato | è questo, che per esso s' impedisce di trovarsi nell' ente |
Psicologia Vol.III -
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e però in quei giudizi, nei quali la convenienza del | predicato | e del soggetto non è necessaria ed evidente, come non suol |
Psicologia Vol.III -
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Non potendosi adunque in questa maniera di giudizi unire un | predicato | con un soggetto, senza avere una ragione straniera che a |
Psicologia Vol.III -
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ragione straniera che a ciò determini la mente, oltre il | predicato | ed il soggetto, forza è che intervenga un terzo elemento |
Psicologia Vol.III -
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il senso non è una ragione sufficiente di applicare un | predicato | ad un soggetto, se egli stesso non sia prima percepito |
Psicologia Vol.III -
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tostochè se ne concepiscono i termini, dei quali il | predicato | è contenuto nella ragione del soggetto (giudizi analitici); |
Psicologia Vol.III -
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che tirano seco i più enormi delitti in morale: chi ha | predicato | quelli si è reso colpevole anche di questi. Così il Sig. |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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orrori della rivoluzione, frutto dei principii che avea | predicato | in tutta la sua vita, di sostenere ancora il suo tuono di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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che tirano seco i più enormi delitti in morale: chi ha | predicato | quelli si è reso colpevole anche di questi. Così il Sig. |
Filosofia politica naturale -
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orrori della rivoluzione, frutto dei principii che avea | predicato | in tutta la sua vita, di sostenere ancora il suo tuono di |
Filosofia politica naturale -
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avea la salute, così questo al Nuovo si avviene, in cui è | predicato | il sanatore dell' umana infermezza, e l' inventore della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sì un' idea, e perciò un universale. Ma come viene egli | predicato | questo universale di ciò che è particolare, di ciò che cade |
Gioberti e il panteismo -
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distinzione che fanno i logici circa la predicazione di un | predicato | a subbietti diversi (3). c ) Che mediante la definizione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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