Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: percepito

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idea? Così l' idea del colore non si ha se non dopo essersi  percepito  il colore. - Il fatto è verissimo, ma si tratta di
in noi, operiamo anche noi stessi. Egli è vero che dopo  percepito  il reale co' sensi, noi ne abbiamo l' idea; ma posciachè in
parte dell' anima; sia pure che le immagini del reale  percepito  restino in noi fedelissime. Basteranno queste sole a farci
e nuova. Attendete. Supponiamo che dopo aver noi  percepito  un ente reale, e dopo averne ritenuto lungamente le
che ci rimanesse la persuasione fermissima d' aver veduto e  percepito  in un dato tempo, e in un dato luogo una certa cosa di cui
reale non è interamente perita; conosciamo ancora d' aver  percepito  un ente reale, e ne sappiamo assegnare il tempo e il luogo.
io penso un ente; ma poichè io non l' ho menomamente  percepito  col sentimento, egli è per me un ente che non so come sia
l' esistenza e l' attualità: l' essere reale da noi  percepito  è mutabile e modificabile, appunto perchè misto di potenza
quanto l' elemento reale de' contingenti in Dio stesso  percepito  da noi, com' egli pretende, per un naturale intuito, di
mero complesso di sensazioni, ma un complesso di sensazioni  percepito  e inteso coll' intendimento nostro, vediamo allora che c'
ossia il termine della sua operazione. E l' oggetto  percepito  dal bambino la prima volta gli si varia d' innanzi al
il pensiero della loro reale sussistenza. Se io ho  percepito  una melagrana, mi resta poi la memoria della mia
in cui il soggetto sensitivo e volitivo vuole l' oggetto  percepito  senz' averlo giudicato bono, ma solamente per averlo
ma ancor quella di primo ordine; il vocabolo non è  percepito  egli stesso se non come un elemento sensibile che entra
e dietro il giudizio . Il sentimento , fin che non viene  percepito  dall' intelletto, non ha che una esistenza soggettiva. Vi
ha che una esistenza soggettiva. Vi avrebbe dunque nel bene  percepito  dal fanciullo un elemento soggettivo doppio, cioè la
ancora, nè ubbidiva; ma ammirava ed amava. Egli aveva  percepito  degli esseri intelligenti e belli oggetti della sua
quest' altra: « Quando un essere intelligente che n' abbia  percepito  un altro, cedendo alla legge della sua natura abbia ammesso
e che non potrebbe percepir le cose senza aver prima  percepito  se stesso. Ma queste supposizioni gratuite non reggono all'
cose cognite, senza che di quella cosa incognita io abbia  percepito  o sentito di più di prima. Al secondo ordine d'
questa identità non si può intendere se non dopo d' aver  percepito  intellettivamente quel sentimento sostanziale7operante: e
ordine ad osservare che il principio agente sentito e  percepito  è il medesimo ne' due tempi, là dove le azioni di questo
non ha limiti, ma nè pur quasi esiste: perocchè non avendo  percepito  che alcuni esseri, egli non vede che quegli soli, che a lui
un ente, ma ancora suppone sempre che l' ente  percepito  sia il più perfetto ed assoluto, che egli possa concepire
di naturale corruzione. Ma da quel punto che l' uomo ha  percepito  sè stesso, incontanente in lui avviene un cangiamento
più tempi, quando di sè non l' ha ancor percepita: non ha  percepito  sè stesso in un tempo solo alla volta; e però in un tempo
a due condizioni: 1. a condizione che col senso n' abbiamo  percepito  il modo reale ; e 2. che coll' intelletto ne abbiamo
noi passiamo dunque ad avere il modo ideale ? Onde ci vien  percepito  questo modo ideale dell' essere? Da quale uscio entrano le
piastrella; non altrimenti appunto ad ogni essere reale  percepito  col senso risponde una porzione dell' essere ideale che sta
sè stesso è privo di consapevolezza, non potrà egli essere  percepito  da noi, essere illustrato con un atto secondo del nostro
che si dà a ciò che quel sentimento soprannaturale ha  percepito  di Dio (3) e forma un tale assenso il secondo elemento ,
dell' essere . Ho dimostrato ancora che l' essere, ove sia  percepito  solo inizialmente , prende il nome di idea dell' essere o
anche reali, ossia sensibili. Che se l' essere stesso viene  percepito  non solo inizialmente , ma finitamente , questa percezione
contrassegniamo quell' essere con ciò che di lui abbiamo  percepito  co' sensi nostri. Prima cioè della operazione nostra
cioè della operazione nostra intellettiva, noi non abbiamo  percepito  dell' essere se non ciò che fu da lui operato nei nostri
in sè, come uno degli esseri. Tutto ciò adunque che abbiamo  percepito  non è l' essere, come tale, ma delle appartenenze, delle
non ha prezzo alcuno se non a una condizione, che egli sia  percepito  da una intelligenza, dalla quale possa essere apprezzato.
operare dello Spirito, mediante la riflessione sul Verbo  percepito  dall' uomo santo direttamente, viene espresso ancora dalle
secondo il santo Dottore, che essi abbiano conosciuto e  percepito  che egli è da un altro. Checchè abbiano conosciuto prima di
numero di idee, ma nessuna di esse è Dio, in nessuna ha  percepito  la divina natura, tutte queste idee non gli dànno che
o termine adunque che non è Dio e che viene sentito e  percepito  dall' uomo, questo è ciò che sta fra lui e Dio; e sebbene
sè stesso agli uomini, fino a tale che questi avrebbero  percepito  coll' intendimento la stessa divina essenza; nè, mentre l'
prima e elettiva propria del soggetto, togliendosi dal bene  percepito  anche soprannaturalmente e violentandosi alla finzione del
(1). Le località dunque appartengono al corpo  percepito  in modo extrasoggettivo e fenomenale. Ma dopo che noi
modo extrasoggettivo e fenomenale. Ma dopo che noi abbiamo  percepito  in tal modo le località nel corpo extrasoggettivo, le
esteriore. Le località dunque si riferiscono a questo corpo  percepito  così nelle nostre sensioni, e contemplato nelle nostre
mano, che non esisterebbe per noi. Solo allorquando abbiamo  percepito  il corpo nostro come un solido rivestito di superfici
un predicato ad un soggetto, se egli stesso non sia prima  percepito  dall' intelletto; e quindi il giudizio, anche più semplice
risponda l' estensione extra7soggettiva, che è nel corpo  percepito  dai sensori esterni, e che questa si percepisca per quella
movimento dei corpi non potrebbe in alcun modo essere  percepito  dall' anima; anzi neppure esisterebbe, perocchè il
si trova nel Codice Ambrosiano. L' ente7reale7sensibile,  percepito  dall' intendimento, è l' oggetto, su cui si esercita l'
E prescindendo dall' errore capitale di sostituire il reale  percepito  al reale puro, entrambi avevano ragione; perocchè da una
che fanno riporre l' attenzione all' oggetto sensibilmente  percepito  e al suono contemporaneo alla percezione. Così quando la
mente la parola papà legata insieme col sembiante di lui  percepito  dagli occhi suoi e accompagnato dal complesso di tutte le
espresso, un composto di terra, dovendo essere un oggetto  percepito  dalla mente ed espresso con quel nome in quel modo appunto
di quell' oggetto: no, è vero che noi crediamo di averlo  percepito  tutto e fedelmente; questo è un errore comune (1). In
è un errore comune (1). In quella vece noi non abbiamo  percepito  dell' oggetto se non quel tanto che la capacità del nostro
che Iddio solo vede e punisce. Ora questo Dio non era  percepito  vivamente nella sua santità, e come giudice spirituale, ma
dell' uomo già incorporato con Cristo, nel quale Cristo  percepito  occultamente, e non nel suo corpo naturale nè glorioso, è
in quelli dell' amore. Ora dal Verbo oggettivamente  percepito  può promanare in qualche modo lo Spirito: ma l' effetto di
primo e sostanziale, vede il reale, cioè il sentito e  percepito  sensitivamente, nell' ideale; chè ogni reale sentito segna
non viceversa. Così, quando la mente in un individuo da lei  percepito  distingue ciò che è proprio, ciò che è specifico, e ciò che
che si possa concepire il diverso di Platone; lo spazio  percepito  come un termine diverso dall' anima, consociato a un