Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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sulla credenza  nei  doveri dell'uomo. Voi li chiamate in oggi traditori ed
l'uomo nascente viene raccolto al seno d'una madre. Già  nei  primi albori della vita, l'istinto materno s'associa agli
La statistica e la medicina dicono quanto sia maggiore  nei  parti della madre selvaggia e della madre indigente la
ci diede a scorta l'ago calamitato ella vastità dei mari e  nei  labirinti delle miniere e che conversa col telegrafo, i
persecuzioni, tentarono migliorarne i destini. Instillate  nei  loro giovani cuori, non l'odio contro gli oppressori, ma
per voi un migliore avvenire, che non è quello contenuto  nei  rimedi degli economisti. Quei rimedi non mirano infatti che
predicano e che ha più o meno regolato il mondo economico  nei  tempi a noi più vicini, i documenti più innegabili ci
L'accrescimento della facilità dei traffichi, i progressi  nei  modi di comunicazione, emanciperebbero a poco a poco il
fatta sicura la vita la natura umana, come s'incontra  nei  più, è soddisfatta, e l'incentivo a un accrescimento di
operarono prima della vostra, che voi dovete conquistarvi,  nei  limiti del possibile, educazione: educazione morale ed
noti d'Europa. Prima che il Papato - dannoso in oggi, utile  nei  primi secoli dell'istituzione - venisse a dire: il potere
poco importa se civile o selvaggio. Or quando  nei  libri d'astronomia vediamo pervenuta oggi la scienza fino a
che si manifestano spontanee; né tende solo a riconoscere  nei  corpi le sostanze cognite che vi si celano; ma perviene
ad una tarda civiltà. Molte osservanze e molte avversioni  nei  cibi e in altri usi della famiglia, che durano tuttavia qua
perenne disciplina, sicché non sopravivano indelebili,  nei  successivi incrementi delle lingue e nelle loro miscele e
vi fu chi divisò d'ostruire con pietre e legni le aque  nei  passi più angusti per imprigionarvi il pesce. Qui mi sia
Curt. 3.3. Forc. Ignis). Il foco sacro era custodito  nei  templi; spento veniva riacceso con mistiche solennità, la
anni, se ben mi ricordo nella collezione del Laharpe o  nei  viaggi di Cook, che in qualche isola del grande Oceano,
creazioni petrificate che avevano vissuto in quelle pietre  nei  secoli dei secoli dei secoli. Trasse dall'umile basalto di
percezioni che spartono gli enti secondo i loro effetti  nei  diversi sensorii; ma bene spesso sono soddisfatti con certe
che trattasi di un ente solo, variamente rappresentato  nei  vari effetti prodotti dalla sua azione in vari sensorii.
confini di tali parti, la proporzionale loro distribuzione  nei  vari sensorii è identica, perciò lo spazio altresì sembra
ente unico, a cui riferisce tutti gli effetti che riceve  nei  suoi sensorii, l' uomo lo chiama sostanza; e questi effetti
di quella. Vero è che gli effetti, che un corpo produce  nei  sensorii, sono diversificati dalla varietà dei sensorii;
gli enti per gli effetti che le loro azioni producono  nei  nostri sensorii, e più generalmente nel nostro sentimento.
realità. Ora, parrebbe a questo contrario il vedere che  nei  diversi gruppi di effetti sensibili, rispondenti alla
presenta non figurata, com' è nel sentimento fondamentale e  nei  sensorii speciali, presa nella sua totalità; ora la
ragionamenti, che per lo meno hanno valore congetturale,  nei  quali si considerano come effetti d' un agente semplice
quelle idee cavate dalla percezione degli enti contingenti,  nei  quali cadono tali distinzioni reali, che quelle idee
dove altrimenti non perverrebbe che con lungo viaggio.  Nei  villani, che conteggiano in sulle dita, più volte si
avere in imprudenti speculazioni, quando altri che parevano  nei  loro parlari e modi cortissimi d' intelligenza,
di cui parliamo, si dimostra poi ammirabile in alcuni  nei  quali meno si crederebbe, trattandosi di faccende, negozi,
e la prudente deliberazione a pigliarsi. Per questo  nei  vecchi, nei quali pare meno vigoroso il raziocinio
prudente deliberazione a pigliarsi. Per questo nei vecchi,  nei  quali pare meno vigoroso il raziocinio analitico, da essi
supposte le altre cose eguali, apparire maggiore che  nei  giovani. Ebbero più tempo di raccogliere dall' esperienza
il movimento che produce il sonatore immediatamente  nei  tasti, e quello che produce il capitano nel giuoco del
anche complicatissimi? Ora, se vi è ordine nella materia e  nei  suoi movimenti, è chiaro che vi deve essere ordine altresì
meraviglia che il principio sensitivo stesso tenda ad avere  nei  suoi organi sensori certi movimenti anzichè altri, e
elementi di questo ordine sia la proporzione dei tempi,  nei  quali vengono fatti i diversi moti, che in essi s'
hanno una loro naturale armonia nelle loro operazioni e  nei  loro piaceri. E come il sentimento intellettivo coll'
non lo giustifica da quella leggerezza, che egli accusa  nei  seguaci di una Dea sì volubile ed inesorabile. Anzi convien
». E però quest' ultima funzione, considerata  nei  suoi effetti, ha sei momenti, i quali sono: Primo momento
fenomeno extra7soggettivo, che si manifesta non pure  nei  muscoli, ma in ciascuno dei quattro tessuti, nel cellulare
non ha più luogo la spontaneità motrice, divisa da noi  nei  due rami di vitale e di sensuale, cioè a dire non ha più
più, che la spontaneità motrice vitale differisce di grado  nei  diversi organi del corpo umano, e che la spontaneità
la seconda; i movimenti vengono prodotti dai sentimenti;  nei  sentimenti sta la causa, tutta soggettiva, nei movimenti
sentimenti; nei sentimenti sta la causa, tutta soggettiva,  nei  movimenti sta l' effetto, tutto extra7soggettivo (1). Il
comunicazione, quando per esempio la coesione è poca, come  nei  fluidi, o viene tolta dalla violenza che strazia il corpo,
certe leggi nel suo operare. E queste leggi, e i fenomeni  nei  quali esse appariscono, danno un' apparente opposizione coi
fa qualche cosa di più relativamente al moto che produce  nei  corpi, come si può rilevare considerando le due sue
e produrre certe composizioni e dissoluzioni, come avviene  nei  cadaveri; influite dalle attività vitali, rimangono
questo pensiero io ricorrerò ai corpi animali più perfetti,  nei  quali è assai più facile l' osservare quel moto perpetuo di
la difficoltà, che nasce dall' assenza dei fenomeni animali  nei  corpi inorganici, dimostrato che questi non possono
si scorge come gli effetti, che il principio vitale produce  nei  corpi inorganici, e quelli che produce nei corpi
vitale produce nei corpi inorganici, e quelli che produce  nei  corpi opportunamente organati, debbano essere assai diversi
in più continui, si moltiplicano i principŒ sensitivi,  nei  quali stanno le attività animali; II - e così pure questi
Infatti, cessata l' azione della vita animale, appariscono  nei  cadaveri incontanente le dissoluzioni e composizioni
le molecole atte a vivere della vita del tutto, e a questo  nei  loro propri luoghi s' innestino; il secondo poi è la causa
quindi i globoli, che si osservano col microscopio  nei  vari liquidi animali e specialmente nel sangue. La
i soli movimenti armonici, che avvengono contemporaneamente  nei  diversi organi della macchina del corpo animale, giammai
un modo che in un altro è il loro proprio effetto. Di più,  nei  moti della macchina umana, come osservò il Cheyne, vi è
»(2). Ma il concetto che di questa forza si vennero facendo  nei  diversi tempi gli studiosi della natura, riuscì bene spesso
argomento, fu questa. Vi sono dei corpi extra7soggettivi  nei  movimenti dei quali niuna sensazione ci si presenta, chè nè
si nasconde più addentro, qualche cosa che è per sè interno  nei  corpi. Ma data anche la possibilità di questo quid interno,
anche di quei movimenti che noi vediamo nascere in corpi,  nei  quali i fenomeni analoghi a quelli del sentimento nostro
stato del corpo, anzi sovente tutt' altro; siccome accade  nei  suicidi, o in quelli che mortificano il corpo per averlo
così molteplice nelle parti corporee che vi s' impiegano,  nei  movimenti diversi che ciascuna di esse fa, nei momenti in
impiegano, nei movimenti diversi che ciascuna di esse fa,  nei  momenti in cui li fa, tuttavia si compie per modo che si
ripetere gli effetti morbosi, che ne sono conseguitati (1).  Nei  morbi, dove non si manifestano dolori acuti, si suol
considera le simpatie come effetti del principio vitale  nei  diversi organi del corpo vivente; e lo deduce appunto dal
che la loro affezione primitiva sia eguale, condizione che  nei  tessuti si avvera più facilmente, essendovi meno cagioni
Ma oltre queste simpatie, che si presentano ad osservare  nei  vari organi concorrenti ad una stessa funzione, ve ne sono
sua azione sono molti e minimi, e hanno sede principalmente  nei  minimi vasi, da cui la cute e le parti adiacenti sono per
sieno la prima causa della guarigione; ella sia pure  nei  solidi, l' irritazione di questi sia pure la prima causa
moderna dottrina medica, ai quali pare aver riconosciuto  nei  solidi la prima causa delle malattie, non hanno però negato
fondamentale, genera nella macchina i movimenti normali,  nei  quali le secrezioni e le escrezioni si compiono in un modo
istinto vitale, è necessario nelle leggi di questo istinto,  nei  suoi fatti generali e costanti, di spingere la nostra
di questo ne altera la condizione normale, e così occasiona  nei  suoi due modi di operare, il vitale e il sensuale, un'
in virtù, diciamo noi, della spontaneità animale, che  nei  due istinti mentovati si manifesta, l' uno dei quali dà la
le espressioni che usa l' uomo insigne, quando dice che  nei  processi morbosi la natura « aberra dalle leggi alla salute
alterata della fibra abbia la sua buona parte  nei  fenomeni del corpo sano e ammalato, purchè non la si creda
specie di atti, a cui rispondono dei movimenti intestini  nei  tessuti del corpo, l' intima organizzazione di questi deve
animale dall' alterna azione dei due istinti; il che faremo  nei  capi seguenti. Dalle cose dette risulta: Che dal primo
in alcuna maniera credere che s' incontrino due individui,  nei  quali quel corso proceda uniforme, anzi neppure nello
neppure nello stesso individuo è uniforme mai a sè stesso  nei  varii istanti della vita. Le varietà del detto corso
con legge costante, ma che tengono delle varietà  nei  vari individui della stessa specie. I quali stimoli sono
conseguita che non si danno neppure due istanti della vita,  nei  quali gli stimoli esterni, applicati alla macchina vivente,
considerandoli in relazione agli effetti che producono  nei  tre elementi, da cui l' animale risulta: 1) la continuità
E` chiaro che queste sei varietà si possono ritrovare tanto  nei  movimenti primitivi prodotti dagli stimoli esterni, quanto
movimenti primitivi prodotti dagli stimoli esterni, quanto  nei  movimenti secondi prodotti dagli stimoli interni.
, veniamo alle sensioni , che si dividono anch' esse  nei  due generi delle primitive e delle seconde. Le primitive
per esempio, dell' ammoniaca contro il veleno della vipera.  Nei  quali casi il corso zoetico riceve grandi alterazioni; ma
due serie di stimoli eccedenti e declinanti; rimarrà degno  nei  casi speciali d' investigarsi il rapporto, secondo cui
uomini più robusti le malattie diventano più violente, e  nei  deboli, di temperamento floscio e linfatico, prendono un
altro fenomeno, che così acconciamente viene espresso  nei  sacri libri: [...OMISSIS...] ; come pure quello indicato
stessa maniera il corso e l' esito diverso delle malattie  nei  climi, temperamenti ed altre circostanze diverse; e poi in
occhio le illusioni, gli errori, i falsi ragionamenti,  nei  quali l' esperimentatore ed il ragionatore può trasviare. A
analitica, perchè si propone di studiare le malattie  nei  loro interni elementi e di coglierle all' origine,
corso consumi più di sangue rosso, o l' uomo senta, come  nei  momenti prossimi alla morte, sfuggirsi la vita; in tutti
del cervello. Insomma vi sono assai pochi sintomi morbosi,  nei  quali non si ravvisi un aumento parziale di stimolo e di
prima causa del morbo. Che se pur non si vuol riconoscere  nei  vasellini ingorgati di sangue altra cagione di debolezza
suppone maggiore azione vitale, la quale prevale certamente  nei  vasi rossi, quando l' espansione non è sempre effetto della
dichiarazione. Perocchè il maggior afflusso di sangue  nei  capillari venosi, l' accresciuto movimento nelle arterie,
di calore, e dare al sangue una tendenza a dissolversi  nei  suoi tre principŒ di siero, cruore e fibrina, sembrano
cesserebbe, tostochè il rallentamento del sangue ingorgato  nei  capillari fosse ricacciato per le sue vie naturali,
vie naturali, mediante il detto accrescimento di vigoria,  nei  vasi rispettivamente rilassati. Si replicherà: « l'
di questa, ma per cautelarli contro al rischio di deviare  nei  loro ragionamenti dal logico rigore, e così nulla ritrarne
opposto solo che cangino le circostanze, gli accidenti,  nei  quali l' agente ed il reagente si trovano. Un cenno anche
pochi stimoli, tutto il corso zoetico nelle sue sensioni e  nei  suoi movimenti si conforma convenientemente con armonia di
in una robustezza o debolezza bellicosa, che dimostra  nei  suoi atti il principio della vita. Perocchè nella lotta
rallentare la circolazione, e così, accumulandosi il sangue  nei  grossi vasi, illanguidire siffattamente tutte le funzioni
non è dapprima disarmonico, nè parziale, ma si rende tale  nei  suoi effetti successivi; chè l' intelligenza opera
tenta liberarsi dell' irritazione che sente al polmone,  nei  bronchi, o alla trachea, egli stesso accumula in queste
dai capillari venosi passare il sangue premuto a stravenare  nei  linfatici, che coi venosi probabilmente si abboccano (2).
e quasi stagnante, può e deve subire diverse alterazioni  nei  suoi principŒ, come lo dimostra il caso dell'
dette parlando delle malattie del cervello, come vedesi  nei  maniaci, negli ipocondriaci, nei melanconici, nelle femmine
del cervello, come vedesi nei maniaci, negli ipocondriaci,  nei  melanconici, nelle femmine isteriche. I fluidi del corpo
ancora di qualità e di quantità l' azione del senziente  nei  diversi punti della sfera sentita. Vi è allora varietà di
di cui fa uso, a perfezionare lo stato dell' animalità  nei  suoi tre elementi, cioè ad estendere la sfera del sentito,
a volgere la propria azione a perfezionare l' animale  nei  suoi tre elementi (sentito esteso, eccitato, armonico), può
dove è la causa sensifera della sensazione del tatto, cioè  nei  corpi che noi tocchiamo. Medesimamente, alle immagini noi
solo al cominciamento deve sentirsi la violenza, e non più  nei  movimenti successivi, benchè necessari a rendere
accidentali, in modo che sia sempre lo stesso sentimento  nei  suoi diversi modi. Ora a questo fenomeno soggettivo d' un
disordinato, oscillatorio, e più o meno frequente.  Nei  dolori vivi si sentono pulsazioni dolorose somiglianti a
battito del sangue, il che più manifesto apparisce  nei  dolori acuti di testa, che vanno a colpi frequenti, e che
gli studiosi di Psicologia, quale fu il mio intendimento.  Nei  moderni tempi gli scienziati hanno diviso l' uomo in due,
intorno a Dio massimamente, le quali degenerarono  nei  miti e nell' idolatria. Perduta la scorta sicura della
e confuso, l' individuo umano si trovò vacillante  nei  passi suoi, per l' incertezza e in parte altresì per l'
tra i filosofi rozzi. [...OMISSIS...] . Aristotele dice che  nei  versi orfici si legge che l' uomo trae l' anima dall'
così dopo la dottrina che poneva l' essenza dell' anima  nei  sensi, venne quella dell' armonia dei sensi. Plutarco dice
dei numeri pitagorici, si è l' osservare quanta  nei  filosofi italici era la potenza dell' astrazione, e con
riguardante le cose contingenti, e però in quei giudizi,  nei  quali la convenienza del predicato e del soggetto non è
soggetto non è necessaria ed evidente, come non suol essere  nei  giudizi sintetici (2). Non potendosi adunque in questa
i Pitagorici trovavano il numero quattro nel senso, cioè  nei  giudizi intorno alle cose sensibili; e ciò, mi pare, perchè
corporea; e ci rimangono ancora di lui alcuni versi,  nei  quali dopo aver egli detto che Iddio è insensibile e s'
dopo aver egli detto che Iddio è insensibile e s' insinua  nei  petti umani per l' amplissima via della fede, «megiste
intende l' idea. Dunque trattavasi di elementi ideali,  nei  quali solo veramente risiede la similitudine delle cose,
la sostanza, se vi è, deve trovarsi negli elementi, cioè  nei  primi estesi; ma questi non si trovano; e al di là dei
Con che rimangono pure spiegati quei luoghi degli autori,  nei  quali l' amicizia e l' uno di Empedocle sembrano due cose e
(2), è primogenita avanti a tutte le creature non solo  nei  libri sacri, tanto anteriori alla scuola italica, ma ben
(6) ci conservarono quei versi, che citammo di sopra,  nei  quali Iddio viene definito « mente sacra, ineffabile, che
che una tale congettura sia arbitraria, senza vestigio  nei  monumenti antichi, e perciò la esclude (4), ma senza
alle piante (5), tuttavia non si può negare che egli ricusi  nei  suoi frammenti la testimonianza dei sensi a trovare la
(1), con un parlare simile del tutto a quello che abbiamo  nei  versi di Parmenide (2). Di più non è improbabile, anzi
così considerati, altro non sono che indivisibili ; i quali  nei  tempi posteriori da alcuni si definirono idee, da altri si
Iddio traesse l' anima in parte anche da quella natura che  nei  corpi si divide, «tes au peri ta somata gignomenes
uomini grandi, come Platone, non vogliono essere costanti  nei  loro errori. Però vi sono dei luoghi, in cui egli mostra di
vi è l' armonia di distribuzione, ma quella altresì che  nei  movimenti ordinati e rispondentisi è contenuta, della quale
la quale azione ha sua sede nel nostro proprio corpo e non  nei  corpi esterni, e però è così immediatamente unita al
i mondi dal loro proprio intendimento. Tutto ciò che è  nei  mondi è lo stesso intendimento di Fo, cioè non vi è altra
del qual pregiudizio la filosofia tedesca dopo che le entrò  nei  visceri, peggiore d' ogni tenia, non potè mai liberarsi.
a darci una notizia veramente critica della dottrina, che  nei  libri a noi pervenuti dallo Stagirita si contiene, la quale
che quindi non riconosce altre forme che quelle che sono  nei  particolari; che come non separa la forma dalla materia,
alla mente che le contempla, a quel modo che spiega  nei  libri « Degli Analitici Posteriori »; quindi ciò che è
nell' anima un' impressione eguale, il che avviene anche  nei  bruti, in quanto le sensioni sono simili, altro è che l'
e questo, dice, si trova in omnibus singularibus, si trova  nei  singolari, ma non è uno di numero, bensì uno di specie,
specie non è che cosa intellettuale, e però non può essere  nei  singolari, nei quali non vi è altro che la sussistenza, la
cosa intellettuale, e però non può essere nei singolari,  nei  quali non vi è altro che la sussistenza, la quale è cosa in
« Come si conosce l' ente? Come si conosce l' uno  nei  molti singolari? ». La questione in tal modo è posta
La seconda fazione dei Realisti sosteneva che il comune è  nei  reali non secondo la materia, ma secondo la convenienza
la prima delle quali sosteneva che l' universale, riposto  nei  singoli reali, risultasse dalla loro collezione, e non si
comune. La differenza sta dunque fra il comune in sè, che è  nei  singoli reali percepiti, e il comune conosciuto dall' uomo
nel commercio, nella filosofia, nella città degli Etruschi,  nei  collegii dei Druidi, nelli arsenali dei Cartaginesi, nelle
per effetto di quella stessa precoce sapienza che si ammira  nei  loro antichi sistemi. In tale stato giacque per mille anni
Il sommo pregio della scienza esperimentale non è solamente  nei  prodigii della fisica, della chimica, in quanto sono
smembrano la Patria e non ne intendono l'Unità. Gli stati  nei  quali si divide in oggi l'Italia non sono creazione del
altra via. Per voi l'Italia avrà, sì come un solo Dio  nei  cieli, una sola verità, una sola fede, una sola norma di
e vivrà eterno in ciascun di voi il diritto di protesta  nei  modi che le circostanze vi suggeriranno. Voi dovete avere
raccogliere. Ora mi è lieto vedere quella mia fiducia  nei  destini della società umana e quel fermissimo presentimento
società civile non fu mai pienamente definito e precisato  nei  suoi confini: si concepì un potere vago ed assoluto che
assoluto. Le dottrine esposte in tale opera si riassumono  nei  seguenti principŒ. Vi ha un diritto sociale universale, che
organizzazione della Magistratura. 4 Quale la Magna Carta.  Nei  quattro libri seguenti se ne tenta la loro soluzione. Il
Nè pure una masnada di ladroni starebbe insieme se  nei  suoi capi non vedesse un' autorità, perocchè l' obbedire
in fine del conto alla coscienza de' governanti, non solo  nei  governi assoluti ma ben anco ne' governi costituzionali e
ad un fondo di moralità, benchè imperfetta, che si ritrovi  nei  forti; senza del quale non può consistere il genere umano.
senza inconvenienza il governo assoluto. Vi hanno dei casi,  nei  quali anco nella società umana non si può avere altro
quegli atti che furono esperimentati nocevoli  nei  governi precedenti, ma non si pensò a controllare il
una prima, una seconda, ed una terza istanza collocate  nei  Distretti, nelle Provincie e nella Capitale sembra
La legislazione dello Stato è scritta nella costituzione e  nei  codici e leggi annesse: questi e queste devono essere
di giustizia, che tutti non potevano egualmente avere, e  nei  quali bisognava prima che ben insieme convenissero. Per ciò
società. Spiegata la parola modalità per i modi diversi  nei  quali può esistere un diritto senza perdere menomamente del
Trovò tale proposizione la più grande opposizione  nei  Padri, ai quali pareva che con ciò si attentasse al loro
finalmente, come questa massima evitava i gravi danni  nei  quali erano incorse altre nazioni che avevano abbracciato
arbitraria disposizione che potesse portar cangiamento  nei  diritti. Tranquillati con ciò i dubbŒ della Classe degli
i proprietarŒ, non si potrebbono punto chiamare offesi  nei  loro diritti che hanno comuni con tutti gli altri uomini:
poteri egualmente supremi al contatto l' uno dell' altro;  nei  quali perciò non potrebbe nascere fra l' uno e l' altro che
le maggiori fatiche per la salvezza e per la gloria comune  nei  più stretti frangenti: mentre i pingui ricchi snervati da
la differenza nelle forze corporee, nelle proprietà,  nei  talenti, tutto sarebbe argomento di invettiva e di
del puro loro mantenimento? non hanno nulla a temere  nei  tempi di sterilità, nelle calamità a cui può soggiacere l'
nelle mani del suo padrone, il quale non può già toccarlo  nei  diritti che egli ha, ma bensì far uso di tutte le sue
1 Quello di non offendersi; 2 quello di esser pronte,  nei  casi controversi in cui l' una si richiama d' essere stata
obbligata di adoperar tutti i mezzi per ritener sè stessa  nei  limiti della giustizia, obbligo comune a qualunque persona,
morale « che i mezzi perchè una persona ritenga sè stessa  nei  limiti della giustizia debbono essere tanto maggiori quanto
modalità talora sono separate dal diritto come sarebbe  nei  servi, i quali hanno bensì i due diritti che lor abbiamo
è anche amministratore. Quand' anche non si considerasse  nei  non proprietarŒ l' ostacolo della mancanza della ricchezza
altro che per atto d' umanità, e di commiserazione; ciò che  nei  mercenarŒ non mette diritto alcuno d' aver a forza lavoro,
proprietarŒ: i quali torre gliela potrebbero senza toccarli  nei  loro diritti: sono adunque i mercenarŒ simili ai poveri o
e i mariti abusassero di tale autorità, disse che riunendo  nei  padri e nei mariti i voti dei figliuoli e delle mogli si
abusassero di tale autorità, disse che riunendo nei padri e  nei  mariti i voti dei figliuoli e delle mogli si privava la
reattiva. Se dunque viene istituito il Tribunale per tenere  nei  suoi doveri gli stessi genitori, questo tuttavia non viene
servo. Se dunque è assurdo che l' autorità umana intervenga  nei  diritti fra padre e figlio, non è ugualmente assurdo ch'
e figlio, non è ugualmente assurdo ch' ella intervenga  nei  diritti fra padrone e servo, mentre la volontà dell' uomo
la società ha un numero di elettori costante e determinato  nei  padri di famiglia liberi. D' altro lato il caso dei servi
attribuzioni sono le seguenti: 1 di convocare l' Assemblea  nei  casi prescritti dalla legge; 2 di essere l' organo
a cui sieno scemati i beni di fortuna. 3 Ciò che è detto  nei  paragrafi precedenti per lo scemamento delle fortune, vale
rinvenga esser stata prima dei tempi nostri nelle menti e  nei  costumi degli uomini; ma non essere all' incontro
nostre moderne monarchie, cominciando dalle loro origini  nei  secoli di mezzo, e giù venendo dietro i loro passi; noi
pratica dei negozŒ civili, ma siamo ben lontani da ciò  nei  politici; questo è quanto gli rimane di fare. L' autore
di sè il Tribunale politico. Vediamo come ne faceva uso  nei  casi ordinari. Le parti del popolo, dice il Sismondi
e il disinteresse dai Papi mostrato costantemente  nei  negozŒ temporali, che hanno trattato coi principi, è così
si percepisce come una potestà sola , si cadrà sempre  nei  falsi ragionamenti; poichè quando nel caso particolare se
dovrei interrompere ad ogni istante, minuzzare e soverchiar  nei  fatti. Preferirò adunque di mettere sott' occhio le dette
loro infanzia; e ciò tanto più quanto più si considerano  nei  loro esordŒ. Rousseau stesso ciò travide. Dopo d' aver
sua intima natura. Vediamo come questa idea si presenta  nei  libri dei politici romani; giacchè si può dire formare il
prima classe di Servio Tullio; se non che le altre classi  nei  romani ComizŒ avevano pure un lor voto; mentre ai
quei sacrifici straordinari che precedentemente far doveva  nei  bisogni dello stato; mentre non c' eran altri, che pagar
2) [...OMISSIS...] In un secolo si resero prevalenti anche  nei  governi, sicchè come vedemmo negli ultimi vent' anni del
che amino i turbamenti politici, perchè temono di perdere  nei  medesimi le loro proprietà: che all' incontro quelli che
teoria; e la differenza sta quì: che egli l' ha osservato  nei  selvaggi, e noi l' abbiamo osservato in tutti gli altri
e noi l' abbiamo osservato in tutti gli altri uomini:  nei  selvaggŒ cioè nella porzione del genere umano degradata
assoluto è il più saldo fra tutti quei reggimenti  nei  quali si trova squilibrio fra la proprietà ed il potere,
sono piene l' istorie dei principi cristiani; specialmente  nei  secoli di mezzo quando la religione aveva su loro gran
inimico, e d' arricchire se stessi. La mancanza d' economia  nei  sovrani nasceva anche da un principio morale: essi erano
tanto estesa, che era bensì adattata in tempi di guerra,  nei  quali l' ordine pubblico era ad ogni momento in pericolo,
nel governo c' è di morale; cioè se non lo si porta tutto  nei  tribunali e specialmente nel Tribunale Politico. Queste
Politico. Queste osservazioni spiegano la ragione per cui  nei  tempi in cui si avevano più nobili idee del governo, e in
in que' tempi l' amministrazione fosse più negligentata.  Nei  nostri tempi all' incontro in cui l' amministrazione si è
ad un fondo di moralità benchè imperfetta che si ritrovi  nei  forti; senza del quale non può consistere il genere umano.
non ne lascia però nessuno fuor di pericolo, mentre  nei  più orrendi ed accaniti massacri, nei quali involgerebbe il
di pericolo, mentre nei più orrendi ed accaniti massacri,  nei  quali involgerebbe il genere umano quand' ella trionfasse,
raccogliere. Ora mi è lieto vedere quella mia fiducia  nei  destini della società umana e quel fermissimo presentimento
società civile non fu mai pienamente definito e precisato  nei  suoi confini: si concepì un potere vago ed assoluto che
assoluto. Le dottrine esposte in tale opera si riassumono  nei  seguenti principŒ. Vi ha un diritto sociale universale, che
organizzazione della Magistratura. 4 Quale la Magna Carta.  Nei  quattro libri seguenti se ne tenta la loro soluzione. Il
Nè pure una masnada di ladroni starebbe insieme se  nei  suoi capi non vedesse un' autorità, perocchè l' obbedire
in fine del conto alla coscienza de' governanti, non solo  nei  governi assoluti ma ben anco ne' governi costituzionali e
ad un fondo di moralità, benchè imperfetta, che si ritrovi  nei  forti; senza del quale non può consistere il genere umano.
senza inconvenienza il governo assoluto. Vi hanno dei casi,  nei  quali anco nella società umana non si può avere altro
quegli atti che furono esperimentati nocevoli  nei  governi precedenti, ma non si pensò a controllare il
una prima, una seconda, ed una terza istanza collocate  nei  Distretti, nelle Provincie e nella Capitale sembra
La legislazione dello Stato è scritta nella costituzione e  nei  codici e leggi annesse: questi e queste devono essere
di giustizia, che tutti non potevano egualmente avere, e  nei  quali bisognava prima che ben insieme convenissero. Per ciò
società. Spiegata la parola modalità per i modi diversi  nei  quali può esistere un diritto senza perdere menomamente del
Trovò tale proposizione la più grande opposizione  nei  Padri, ai quali pareva che con ciò si attentasse al loro
finalmente, come questa massima evitava i gravi danni  nei  quali erano incorse altre nazioni che avevano abbracciato
arbitraria disposizione che potesse portar cangiamento  nei  diritti. Tranquillati con ciò i dubbŒ della Classe degli
i proprietarŒ, non si potrebbono punto chiamare offesi  nei  loro diritti che hanno comuni con tutti gli altri uomini:
poteri egualmente supremi al contatto l' uno dell' altro;  nei  quali perciò non potrebbe nascere fra l' uno e l' altro che
le maggiori fatiche per la salvezza e per la gloria comune  nei  più stretti frangenti: mentre i pingui ricchi snervati da
la differenza nelle forze corporee, nelle proprietà,  nei  talenti, tutto sarebbe argomento di invettiva e di
del puro loro mantenimento? non hanno nulla a temere  nei  tempi di sterilità, nelle calamità a cui può soggiacere l'
nelle mani del suo padrone, il quale non può già toccarlo  nei  diritti che egli ha, ma bensì far uso di tutte le sue
1 Quello di non offendersi; 2 quello di esser pronte,  nei  casi controversi in cui l' una si richiama d' essere stata
obbligata di adoperar tutti i mezzi per ritener sè stessa  nei  limiti della giustizia, obbligo comune a qualunque persona,
morale « che i mezzi perchè una persona ritenga sè stessa  nei  limiti della giustizia debbono essere tanto maggiori quanto
modalità talora sono separate dal diritto come sarebbe  nei  servi, i quali hanno bensì i due diritti che lor abbiamo
è anche amministratore. Quand' anche non si considerasse  nei  non proprietarŒ l' ostacolo della mancanza della ricchezza
altro che per atto d' umanità, e di commiserazione; ciò che  nei  mercenarŒ non mette diritto alcuno d' aver a forza lavoro,
proprietarŒ: i quali torre gliela potrebbero senza toccarli  nei  loro diritti: sono adunque i mercenarŒ simili ai poveri o
e i mariti abusassero di tale autorità, disse che riunendo  nei  padri e nei mariti i voti dei figliuoli e delle mogli si
abusassero di tale autorità, disse che riunendo nei padri e  nei  mariti i voti dei figliuoli e delle mogli si privava la
reattiva. Se dunque viene istituito il Tribunale per tenere  nei  suoi doveri gli stessi genitori, questo tuttavia non viene
servo. Se dunque è assurdo che l' autorità umana intervenga  nei  diritti fra padre e figlio, non è ugualmente assurdo ch'
e figlio, non è ugualmente assurdo ch' ella intervenga  nei  diritti fra padrone e servo, mentre la volontà dell' uomo
la società ha un numero di elettori costante e determinato  nei  padri di famiglia liberi. D' altro lato il caso dei servi
attribuzioni sono le seguenti: 1 di convocare l' Assemblea  nei  casi prescritti dalla legge: 2 Di essere l' organo
a cui sieno scemati i beni di fortuna. 3 Ciò che è detto  nei  paragrafi precedenti per lo scemamento delle fortune, vale
rinvenga esser stata prima dei tempi nostri nelle menti e  nei  costumi degli uomini; ma non essere all' incontro
nostre moderne monarchie, cominciando dalle loro origini  nei  secoli di mezzo, e giù venendo dietro i loro passi; noi
pratica dei negozŒ civili, ma siamo ben lontani da ciò  nei  politici; questo è quanto gli rimane di fare. L' autore
di sè il Tribunale politico. Vediamo come ne faceva uso  nei  casi ordinari. Le parti del popolo, dice il Sismondi
e il disinteresse dai Papi mostrato costantemente  nei  negozŒ temporali, che hanno trattato coi principi, è così
si percepisce come una potestà sola , si cadrà sempre  nei  falsi ragionamenti; poichè quando nel caso particolare se
loro infanzia; e ciò tanto più quanto più si considerano  nei  loro esordŒ. Rousseau stesso ciò travide. Dopo d' aver
sua intima natura. Vediamo come questa idea si presenta  nei  libri dei politici romani; giacchè si può dire formare il
prima classe di Servio Tullio; se non che le altre classi  nei  romani ComizŒ avevano pure un lor voto; mentre ai
quei sacrifici straordinari che precedentemente far doveva  nei  bisogni dello stato; mentre non c' eran altri, che pagar
2) [...OMISSIS...] In un secolo si resero prevalenti anche  nei  governi, sicchè come vedemmo negli ultimi vent' anni del
che amino i turbamenti politici, perchè temono di perdere  nei  medesimi le loro proprietà: che all' incontro quelli che
teoria; e la differenza sta quì: che egli l' ha osservato  nei  selvaggi, e noi l' abbiamo osservato in tutti gli altri
e noi l' abbiamo osservato in tutti gli altri uomini:  nei  selvaggŒ cioè nella porzione del genere umano degradata
assoluto è il più saldo fra tutti quei reggimenti  nei  quali si trova squilibrio fra la proprietà ed il potere,
sono piene l' istorie dei principi cristiani; specialmente  nei  secoli di mezzo quando la religione aveva su loro gran
inimico, e d' arricchire se stessi. La mancanza d' economia  nei  sovrani nasceva anche da un principio morale: essi erano
tanto estesa, che era bensì adattata in tempi di guerra,  nei  quali l' ordine pubblico era ad ogni momento in pericolo,
nel governo c' è di morale; cioè se non lo si porta tutto  nei  tribunali e specialmente nel Tribunale Politico. Queste
Politico. Queste osservazioni spiegano la ragione per cui  nei  tempi in cui si avevano più nobili idee del governo, e in
in que' tempi l' amministrazione fosse più negligentata.  Nei  nostri tempi all' incontro in cui l' amministrazione si è
ad un fondo di moralità benchè imperfetta che si ritrovi  nei  forti; senza del quale non può consistere il genere umano.
non ne lascia però nessuno fuor di pericolo, mentre  nei  più orrendi ed accaniti massacri, nei quali involgerebbe il
di pericolo, mentre nei più orrendi ed accaniti massacri,  nei  quali involgerebbe il genere umano quand' ella trionfasse,
speranza che troverebbero forse il benessere materiale  nei  capricci e negl'interessi della tirannide. Vidi gli operai
rappresenta una certa somma, un certo insieme di principii  nei  quali l'università dei cittadini consente nel periodo in
i misteri : cioè delle proposizioni che, sebbene chiare  nei  loro termini , tuttavia nel loro nesso riescono
anima umana (4). Che diremo dunque del protestantesimo che  nei  nostri tempi s' è risoluto a negare i misteri cristiani, e
assenso che si dice dato alle medesime soprannaturalmente)  nei  suoi effetti, essa consiste nell' essere questo assenso
si denomina poi esso medesimo Religione: come vediamo  nei  nostri tempi avvenire senza posa ne' libri di quelli che o
che ha realmente agito sopra i nostri sentimenti, lascia  nei  medesimi le reliquie della sua reale azione; e da questo
che lasciano in noi le cose reali che hanno operato  nei  nostri sentimenti, valga a muoverci e a eccitarci.
nello stato presente della umanità, è continua. Si vede  nei  sensi dell' uomo una inordinazione manifesta: le sensazioni
umani, non difficili per vero ad amarsi: molti la ripongono  nei  sentimenti naturali; e nè pur questi prescrivono cosa
anco dall' esperienza in ciò che avviene negli accidenti,  nei  quali cessa subitamente in una parte del corpo la potenza
il senso comune assai bene li ammetta e riconosca, tuttavia  nei  libri de' filosofi si trovano pressochè continuamente
l' atto del credere. La cristiana dottrina insegna che  nei  bambini è sufficiente alla salute quel primo elemento della
possa mai trovare posa. La ragione di ciò fu esposta da me  nei  Principii della Scienza Morale , e nasce dalla natura della
percepito dell' essere se non ciò che fu da lui operato  nei  nostri sentimenti: questa è operazione reale dell' essere
della ragione, passò all' unità di Dio: indi s' imbattè  nei  libri di Mosè, e da quelli attinse la cognizione dell'
occhio nè trovasi un sì singolar fatto nell' universo?  Nei  libri mosaici adunque, e negli altri dell' antico
dono. Il rispetto che intendevano doversi a Dio, moveva  nei  Profeti quell' altissimo sdegno, quel zelo divoratore che
Il dono della potestà di legare e di sciogliere che rimane  nei  sacerdoti, anche dopo perduta la grazia coi peccati,
al Padre si attribuisce da Cristo la proprietà dell' essere  nei  cieli : e volendo descrivere la gloria celeste degli
questione fu sempre fra gli increduli e i credenti: ma  nei  nostri tempi si è messa al nudo, non la si può più
principio religioso, ma la loro deviazione pareva piccola  nei  suoi cominciamenti; non dicevano di distruggere la fede,
all' autorità di una dottrina, che conta diciotto secoli,  nei  quali ha convertito e mutato il mondo, per curvare il collo
storia assai più riluce questo carattere di verità, che  nei  placiti dell' umana ragione, e per ciò che le storiche
è verace, che esiste questo divino magistero vivente  nei  maestri della chiesa? Lo so io forse per altro se non per
a lui traccia di non piccola presunzione. Ma noi mettiamoci  nei  suoi argomenti giacchè qui tre ne reca in mezzo; e
con lui. Noi non facciamo che considerare quest' unico atto  nei  suoi diversi effetti; ed essendo molte le relazioni di
non dopo di aver ricevuto l' impressione delle cose reali  nei  sensi e aver confrontate queste impressioni con quell'
contenuto tutto l' animale. L' esser piccole le nature e  nei  loro esordii, non toglie loro l' esser in cotal modo
consistenza, dignità, partecipa di quegli attributi divini  nei  quali solo risiede la nobiltà e l' eccellenza (3). E
dice S. Paolo: che la conversazione dell' uomo cristiano è  nei  cieli. Non è come quella di Adamo sopra la terra. L' uomo
ma il male reale e quel male reale che fu sperimentato  nei  sensi. Perocchè questa facoltà dell' imaginativa non ha
ipostatica in Cristo, nasce per l' unione sostanziale  nei  cristiani: tutto l' amor dei quali terminando in sè stessi,
a' figliuoli suoi. E di vero, ciò che passa per generazione  nei  figliuoli è la natura. Perciò i figliuoli di Adamo
può talora salvarlo. Non così poteva avvenire degli Angeli,  nei  quali la cognizione naturale era massima nel primo atto e,
proposizione è naturale conseguenza della dottrina esposta  nei  due articoli precedenti. Perocchè non potendo l' uomo
avviene della grazia del Redentore, la quale non passa  nei  figliuoli per la naturale generazione. Ora di che deriva
questa singolar natura di essere ingenerata, per così dire,  nei  figliuoli, e non così la grazia riparatrice? La ragione di
grazie acquisite di Adamo innocente fossero dovuti passare  nei  figliuoli; e se no, per qual ragione passar non dovessero,
morale e personale; non sarà difficile avvedersi che  nei  loro tentativi e nelle loro imprese la perfezione della
Ciò è consentaneo con quello che abbiamo detto dei due modi  nei  quali l' uomo può vedere Iddio, cioè in forma di cognizione
risonavano ai loro orecchi, e per essi nelle menti e  nei  cuori; ma egli cadeva ancora sotto gli altri loro sensi,
suo intelletto questo successivo aumento di divino lume e  nei  sensi esterni questo avvaloramento e perfezionamento,
sètte, ha pur sempre anco prodotto la più grande maraviglia  nei  filosofi di buona fede, privi della rivelazione, i quali
imaginando che le anime umane, prima d' essere inserite  nei  corpi, fossero state abitatrici degli astri e che avendo
sul peccato commesso dagli spiriti prima di essere inseriti  nei  corpi, e la trasmigrazione delle anime di Pitagora: o certo
quelle indiane. Le tre opinioni sopra esposte si trovano  nei  libri dei filosofi vestite di forme filosofiche e
Di poi in che modo il peccato del padre poteva passare  nei  figliuoli? O come questi esser rei prima ancora che
non veggo come il peccato si possa propaginare e derivare  nei  figliuoli, non è per questo che non possa essere e che io
di Adamo potè essere cagione della propagazione del peccato  nei  bambini (3): ma perchè il peccato sia proprio di questi e
ad essere uomo. Come sarebbe pure un errore a pensare che  nei  primi momenti di sua esistenza l' uomo si trovasse privo
la inclinazione al male della volontà umana. E veramente  nei  rigenerati dal battesimo rimane la inclinazione al male
o fatto discendere dalla sua montagna e dai tugurii passato  nei  palazzi e dalla scarsezza di tutte le cose nell'
si dica che l' uomo è concepito non solo nel peccato, ma  nei  peccati: [...OMISSIS...] . Or da quello che fu esposto
a ogni soggezione. Sicchè o tirino esse il soggetto  nei  proprii interessi, o nol tirino, mostrano egualmente che
Cristo dichiarò ancora il suo pensiero in quei luoghi,  nei  quali, invece di dire che non potevano far nulla, disse in
non si può con una universal misura definire, poichè varia  nei  varii uomini. Solo due cose si può dire in universale, la
è pari a quel grado di forza che può avere od acquistare  nei  diversi uomini l' amore della giustizia. Or quest' amore
avvertenza si devono intendere alcuni passi di S. Agostino,  nei  quali chiama peccato la cecità originale, come pure la
qui s' intende la necessità che v' avea della trasfusione  nei  posteri del peccato adamitico. La ricerca come passasse da
rimaste le cose, se lo spirito umano non avesse ricevuto  nei  tempi moderni una nuova scossa e movimento dalle scuole de'
che l' animale e molto meno l' anima intelligente preesista  nei  padri, ma bensì in essi esistono i germi o rudimenti, i
(.) ». E quelle di S. Paolo ove dice che Levi fu decimato  nei  lombi di Abramo (9). E chi volesse sostenere che Dio crea
sistema cattolico, per quanto a noi pare: questa è indicata  nei  passi delle divine Scritture e massime in quelli di S.
splendida la parola del suo Verbo e ai bisogni degli uomini  nei  varii tempi diversamente la apparecchia. E che almeno
il Santo Vescovo confessa che in quella esistenza de' figli  nei  lombi de' Padri, toccata dall' Apostolo, si nasconde un
« Ti farò regnare in sempiterno« » dice Dio a Davvidde (2).  Nei  figli è il padre stesso il quale si moltiplica. « Io farò
la materia bruta e inanimata si cangia continuamente  nei  corpi umani mediante le sempre nuove particelle che questi
fra i moltissimi che potrei addurre degli antichi savi,  nei  quali si parla appunto di questa cognazione dell' anima
natura guasta fu comunicata ai posteri per generazione. Che  nei  posteri la natura guasta, aggravando e torcendo la volontà
parole: [...OMISSIS...] . Tuttavia chi sostenesse avervi  nei  padri talora delle disposizioni morali perverse, le quali
di esser stato concepito dalla madre sua « nelle iniquità e  nei  peccati« (4) ». A spiegazione e commento delle quali
Il medesimo sentimento esprime S. Paolo in tanti luoghi,  nei  quali alla carne attribuisce tutta l' origine del male.
Ora egli sembra, che se la concupiscenza si considera  nei  generanti, ella possa essere stata, anzi che effetto,
cagione in buona parte della morbosa qualità propagata  nei  figliuoli. Questo è ciò che S. Agostino dice tanto di
Sicchè la causa istrumentale e prossima della trasmissione  nei  figliuoli del peccato originale è la morbosa qualità del
intervenne uman seme; e molti pure e evidenti sono quelli  nei  quali si legge che fu perchè non vi intervenne alcuna
e vi si eccita il peccato originale rimane viziata anche  nei  fedeli battezzati. Il perchè una natura corrotta produce
di tutti i suoi accidenti e alterazioni da lui sofferte e  nei  varii stati nei quali egli si trovò di fatto. Egli è perciò
accidenti e alterazioni da lui sofferte e nei varii stati  nei  quali egli si trovò di fatto. Egli è perciò che la
l' uomo di provvedersi di questa grazia nell' orazione e  nei  sacramenti della Chiesa. Ed egli è per queste vie, di
luce e bellezza. Così noi veggiamo nelle divine Scritture e  nei  libri de' Padri della Chiesa che contengono il deposito
vi giace un mistero. Non si è parlato così solamente  nei  primordii del cristianesimo, ma dai più gran genii dei
» di Francesco Biese (2). Io restrinsi dunque il mio lavoro  nei  confini delle dottrine filosofiche, come quelle che sono
sopra alcune speciali sentenze del medesimo filosofo  nei  diversi scritti, dove la materia ce ne dava occasione (1).
nobile entusiasmo, che la bellezza di quella luce suscitava  nei  loro animi, faceva tacere ogni critica. Appena si scorsero
un grand' inasprimento di animi, che alla fine produce  nei  vincitori una specie di furore simile a quello che si
una specie di furore simile a quello che si manifesta  nei  soldati al prendere d' assalto una piazza forte che da
detto Aristotele (1). Come dunque quello, che è singolare  nei  reali, è poi universale nella mente? Lo stesso Boezio con
abolito l' universale, quegli universali che pur entrano  nei  nostri ragionamenti che cosa saranno? Non possono più esser
sia nella cosa? Non è dunque vero, che gli universali sieno  nei  singolari, ma conviene che sieno fuori di questi, se non
trova nel germe in Boezio (1), e se ne trovano altre tracce  nei  dottori precedenti a Roscellino (2). Ma erano dottrine
dunque prima di Roscellino e dominava pacificamente  nei  pensieri degli uomini dotti senza nome di sistema. Ma l'
essere un reale , nel senso d' esistente, se non fosse  nei  singolari. Secondo questo concetto, il vocabolo reale aveva
tessere con fili immaginari, e quindi cadere  nei  più strani errori: talora sono obbligati di conchiudere che
il filosofo naturale. Laonde tali sentenze s' incontrano  nei  sacri libri, e nei Padri, e in ogni pio scrittore, e
Laonde tali sentenze s' incontrano nei sacri libri, e  nei  Padri, e in ogni pio scrittore, e soprattutto nei più
libri, e nei Padri, e in ogni pio scrittore, e soprattutto  nei  più celebri mistici della scuola cristiana cattolica
s' elevi Platone, o almeno così fu inteso dai platonici  nei  tempi cristiani e da alcuni padri della chiesa. Del pari
non si seppe più vedere. Il realismo dunque, distinto  nei  vari modi di concepirlo, ebbe libero il campo: esso regnava
nella Cabala di Akibha e di Simeone Ben7Jochai,  nei  nuovi pitagorici, negli gnostici: tutti più o meno
paziente dei barbari stessi. Il lavoro cristiano dunque  nei  primi tempi si limitò, quasi direi, a combattere le erronee
e religiose nel gioachinismo, nell' evangelio eterno,  nei  catari, beguardi, lollardi, bizzocchi, fraticelli, poveri
; e si rimane sudicia e snervata dalla scostumatezza  nei  suoi stessi esordi, come specchio che doveva essere della
e rimanersi tranquillo nel raziocinio, così mal sicuro  nei  suoi passi quand' è solo, impotente del tutto, se trovasi
Ma questo tono di superiorità giudiziale, così comune  nei  nostri tempi, non ha sovente altro fondamento che o una
non c' è un solo vocabolo filosofico che non riceva  nei  suoi scritti diverse e molte significazioni, e quando l'
aspetto la dica e sotto quale la contraddica. Non solo poi  nei  libri ipomnematici , ma anche nei sintagmatici (3) egli
contraddica. Non solo poi nei libri ipomnematici , ma anche  nei  sintagmatici (3) egli ragiona di questioni vive al suo
nel caso d' Aristotele. Poichè un sistema sta per intero  nei  principŒ , e le conseguenze sono già tutte in essi. Ma la
perde la sua identità, o ch' esso si presenti concentrato  nei  soli principŒ, o che l' esposizione ne svolga le
dall' altra divenissero sementi dell' empietà.  Nei  commentari di Averroè prendono questa rea natura. Che i
inconciliabili. Abbiamo posta ogni diligenza per iscoprire  nei  singoli luoghi del nostro autore quale dei molti
Allora nessuno più abuserebbe d' una incerta autorità  nei  trattati filosofici a complicare e avviluppar le questioni,
di tutte le altre esige proprietà nelle voci, distinzione  nei  concetti, rigore nei raziocini. Propagata l' umana stirpe,
proprietà nelle voci, distinzione nei concetti, rigore  nei  raziocini. Propagata l' umana stirpe, e divisa
attribuzioni. Poichè credevano che i singolari, che sono  nei  sensibili, fluissero: e niuno di essi permanesse: l'
da Platone anche quando non è; e che in quei luoghi,  nei  quali s' attiene alla dottrina del maestro, benchè con
con altre espressioni, proceda con lucidezza, in quelli  nei  quali se n' allontana veramente, si perda spesso in
certamente a Platone, il quale non pone le idee stesse  nei  singolari sensibili, ma solo in questi riconosce delle
e nello stesso tempo affermare, che gli universali sono  nei  singolari, è appunto, come dicevamo, e come meglio vedremo
: convien dunque che noi lo raccogliamo dai vari luoghi,  nei  quali Aristotele ne fa uso, e dall' intrinseca natura del
a domandare tuttavia « come questi universali esistano  nei  singolari ». Da prima risponde, come vedemmo, che ciò, che
dice, non soddisfacendo la spiegazione, che abbiamo esposta  nei  capitoli precedenti. Quando poi dice, come testè vedemmo,
Quando poi dice, come testè vedemmo, che è diverso  nei  molti per la materia, ed è il medesimo per la specie,
, sotto l' aspetto della comprensione gli universali sono  nei  singolari, e sotto l' aspetto della estensione i singolari
(1). Oltrechè poi, essendo manifestamente impossibile, che  nei  singolari, che come tali hanno una esistenza ciascuno
che si continui quasi numero trino, [...OMISSIS...] (5),  nei  tre stadŒ di mente, intellezione, intelligibile,
(4). Da questo si vede, che, secondo Aristotele, il vero è  nei  giudizŒ ed è lo stesso ente affermato (1) detto da lui, « «
all' atto. Quest' argomento è svolto in questi termini  nei  Metafisici, e si conchiude così: [...OMISSIS...] . E perciò
in essi quell' essenza appunto che si vede nelle specie e  nei  generi, dove solo quell' essenza è conoscibile? (3). E non
ricevute, e nelle idee si vede il loro essere eterno; ma  nei  corpi, all' incontro, essendo forme periture, non si vedono
per esse al principio dell' universo, procedendo sempre  nei  campi del mondo puro, scevra d' ogni concrezione sensibile,
estrema. Egli argomenta dall' osservazione di ciò che nasce  nei  cangiamenti naturali: poichè il pensiero del nostro
quella fino che l' avrà distrutta. Ma Iddio infuse  nei  Santi tutti il lume che fece loro vedere una perfezione
dispositivi al bene, quali sono la dolcezza delle maniere  nei  precettori, le carezze, le industrie, onde si rendono anche
se, umiliato nella polvere ai piedi del Cristo che abita  nei  nostri tabernacoli, voi dimanderete che la sua virtù divina
facile, e più facile sarà certamente a voi, di trovare  nei  vostri scritti espresso il medesimo sentimento, e nello
puramente temporale? Questa parola, a cui mi sono abbattuto  nei  vostri scritti, mi ha inorridito. E che spera di ritrovare
non fallire non deve prevenire, ma seguire la Provvidenza  nei  fatti esterni. Dal primo poi e dal secondo de' tre segni
e sommamente meritorio l' ubbidire in questi casi appunto,  nei  quali le ragioni secondarie mi offuscano la mente, mi
di errore al mio prossimo? Che cosa ho io voluto mai altro  nei  poveri miei scritti, che giovare alle anime? Ed ora le
Questo dee portare di conseguente una costernazione  nei  buoni, un gaudio nei tristi, un cotal sospetto nella
di conseguente una costernazione nei buoni, un gaudio  nei  tristi, un cotal sospetto nella moltitudine che non può
insieme e dalla cognizione non leggera delle materie  nei  miei scritti trattate, non ha ancora da far niente colla
della gloria del Signore, in lodarlo, e amarlo, e servirlo  nei  suoi prossimi? Ella offerirà quello che dovrà soffrire in
ve n' assicuro, la mancanza. La consensione pienissima  nei  religiosi sentimenti è pur cosa soave e confortante,
che nella legge di Dio volunt nimis , e in essa (non  nei  proprii disegni) ripongono tutta la loro speranza. La
nel suo talamo, a' suoi amplessi. Entriamo adunque  nei  sentimenti di quella che noi amiamo e che a torto
». Io distinguo fra il ricevere in Casa e il mandare avanti  nei  successivi gradi dell' Istituto quelli che abbiamo
seguìto, e che potrò seguire più pienamente in progresso.  Nei  cominciamenti di un Istituto vi sono molte difficoltà che
dall' inimico che tende talora a spargere la tristezza  nei  nostri cuori, angustiandoli col pretesto talora di
confido, o caro fratello, che le orazioni dei buoni,  nei  quali prega lo Spirito Santo con gemiti inenarrabili, dieno
Tutto dunque viene a noi da quel nostro buon Padre che sta  nei  Cieli; egli non ci dà se non cose utili, amandoci come
sino che la Chiesa l' adopera nelle sacre funzioni e  nei  decreti. Noi dobbiamo cercare di sostenerla quanto si possa
Oh quale unione invidiabile ed intima non avevano i fedeli  nei  primi tempi! quando non vasti tempii, ma le case loro
non prestano al mio cuore, quanto sollievo anche  nei  maggiori rammarichi! Quello però che io voglio dire si è,
unione fossero rinvigoriti e confortati nelle tristezze, e  nei  pericoli, e dagli empi stessi profittevolmente temuti.
che cosa avverrà dell' anima loro, e quali ritorneranno!  Nei  luoghi delle Università, sentine pur troppo ai tempi nostri
lingua latina andata in disuso, la poca istruzione che vi è  nei  cristiani, per cui difficilmente oggidì gustano certe idee
che ponessimo un limite alle maraviglie che egli sa operare  nei  servi suoi. Questa misericordia divina risplende tanto
ancora di questa cognizione positiva delle cose fa sì, che  nei  semplici religiosi si osservi un certo disprezzo, a ragion
venire tanto bene alla santa Chiesa, quando ciò sia scritto  nei  divini decreti. La mi creda, che anche quel religioso che
solamente debbono avere continuamente innanzi agli occhi e  nei  desideri del loro cuore. Per la qual cosa la Congregazione
opera dunque della divina Provvidenza nel corso dei secoli,  nei  quali milita sulla terra la Chiesa, consiste nel sottoporre
voi. Quanto è mai mirabile questa nostra Religione divina  nei  conforti che presta a noi tristi mortali! quanto è ricca di
per tutto s' incontrano, le moli materiali e quelle erette  nei  cuori de' cittadini, e venute a' posteri per eredità!
(ciò che credo facciano anche i Gesuiti); ma che rimettano  nei  Superiori l' attuale diritto di disporre a a loro arbitrio
e la bella armonia. D' altro lato ciò non è impossibile  nei  casi comuni; perchè comunemente le cose che ci vengono
chi ha più nemici abbia altresì più forze, e che in tempi,  nei  quali la fede è attaccata su tanti punti, sorga altresì un
e di averle lette. Mi ingiunse di continuare ad applicarmi  nei  lavori scientifici a cui sto attendendo, con delle parole
ristringerci da principio nelle opere esterne agli Esercizi  nei  Seminari, e altre cose attinenti alla educazione del clero,
non ubbidisca: ubbidisce sempre: si riserva alcuni casi  nei  quali dichiara che l' autorità che gli comanda non esiste.
tutte in un sol corpo. Sembra che ciò sia reso necessario  nei  nostri tempi, giacchè anche i buoni debbono avere il loro
voi troviate, come mi dite, una gran pace e la costanza  nei  buoni proponimenti. Mi è pure cosa assai dolce il sentire
una società umile e privata, e l' unione consiste puramente  nei  vincoli spirituali, che riguardano la coscienza, sicchè il
la vittima, il pontefice. Dove tutto ciò si confermi  nei  loro cuori dalla voce dello Spirito, io comincierò ben
di Dio; se lodiamo direttamente o indirettamente noi stessi  nei  nostri discorsi, se aspettiamo lode dagli altri. Guerra
voglia essere liberale l' Altissimo verso questo paese sito  nei  confini d' Italia. Il perchè, godendo anche tali soggetti
Vostra Beatitudine confermatomi, non mi sono tanto occupato  nei  particolari rami di carità, p. es., predicare e confessare
questa dolce via del servizio del Signore. La perseveranza  nei  loro tentativi, nei loro sforzi, nella loro rinnovazione
servizio del Signore. La perseveranza nei loro tentativi,  nei  loro sforzi, nella loro rinnovazione dei santi
ma vi scongiuro di nuovo, prudenza nelle vostre parole e  nei  vostri fatti: diffidate di uno zelo impetuoso e subitaneo;
Sperava di potervi abbracciare personalmente nel Signore  nei  primi giorni del prossimo novembre; ma alcuni affari
benedico. Il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo abiti  nei  vostri cuori perpetuamente. Così sia. [...OMISSIS...] 1.32
Il Vangelo basta a se stesso. Dio è tutto, e il giusto  nei  beni eterni ha tutto il suo cuore: è da ciò appunto che
un guasto segreto e, quasi direi, una etisia morale fino  nei  primi loro anni infantili, e sono l' origine sconosciuta di
predicava, e intorno a lui v'erano apostoli che incarnavano  nei  loro atti la fede che essi avevano accettata. Siate tali e
tutte; mentre le similitudini e le imagini sono rinserrate  nei  generi e nelle specie alle quali appartengono. Le
lo sviluppo, la quale racchiude in sè il risultamento  nei  dati che vengono espressi e sui quali è piantata. Ma questo
uomo, dalla natura alla persona (1). In questi fatti però,  nei  quali le sensazioni producono primieramente un bene fisico,
principio di percezione. Egli è ciò che avviene a chi mira  nei  volti degli uomini santi, nei quali è sparso un cotal
è ciò che avviene a chi mira nei volti degli uomini santi,  nei  quali è sparso un cotal splendore che non viene dalla
delle quali un cotal principio ne fa Iddio vedere talora  nei  santi anche intanto che sono tuttavia in questa vita
che fanno sia corrispondente a ciò che significano.  Nei  quali segni (a cui come ognun vede appartengono i
di operare, se non che l' effetto immediato di queste è  nei  corpi, di quelle nell' anime, e quelle producono ciò che
ricrea l' uomo e il conforta: come, a ragion di esempio,  nei  Proverbii si legge: [...OMISSIS...] . Medesimamente volendo
che dicesi esser l' albero della vita, come si legge  nei  Proverbi: [...OMISSIS...] . Ora secondo gli insegnamenti
interpretando e spiegando quei varii passi di S. Agostino,  nei  quali questo grande Dottore attribuisce de' Sacramenti
E poichè questi due tutti avevano una mirabile armonia  nei  loro elementi e ciascun elemento aveva stato conveniente a
Dio, ossia la punizione effettiva. Sei adunque sono i punti  nei  quali venne alterato il sistema primitivo col fatto della
successe nella natura umana, e tre in mutazioni successe  nei  rapporti con Dio. L' uomo adunque era perduto
altra volta nelle Scritture, ma ella è propria e costante  nei  sacri libri e massime nelle lettere di S. Paolo. Egli è
egli vale quanto sei tu. Dà TE e avrai quello« (3). » E  nei  pii libri viene inculcato di dare SE stesso a Dio. Si
il corpo che a essa è congiunto«. Da ciò che abbiamo detto  nei  due capitoli precedenti consegue, che quei segni sensibili,
da cagioni naturali. Conviene poi distinguere due tempi,  nei  quali la divina Provvidenza fece uso coll' uman genere di
Israello abbraccia un corso di oltre ai quattordici secoli.  Nei  quattro primi questa stirpe trovasi ancora nello stato di
luce da quanto Dio rivelò a' suoi eletti e che fu scritto  nei  Salmi, nei libri Sapienzali e in quelli dei Profeti. Può
Dio rivelò a' suoi eletti e che fu scritto nei Salmi,  nei  libri Sapienzali e in quelli dei Profeti. Può dimandarsi,
3. nelle imagini e idee delle cose materiali e  nei  prodotti avuti da queste coll' uso della lingua trovare
gli animali sono stati presi per emblema degli uomini, e  nei  varii costumi di quelli fu espresso e significato il vario
di questi. Ciò conveniva specialmente agli uomini primitivi  nei  quali prevaleva la parte animale e non conoscevano sè
vita di lui: indi il Signore aveva riserbato a sè il sangue  nei  sacrifizii, per additare questo suo diritto sovrano di
di conquista. Il dir poi che egli fa che col sangue effuso  nei  sacrifizii si sarebbe placato, era un tipo del sangue di
al suo popolo furono corrispondenti a questi diversi stati  nei  quali la riflessione di lui e particolarmente la facoltà di
dalle eterne, dice Iddio ad Abramo di averlo esaudito anche  nei  suoi prieghi in favore di Ismaele e che gli benedirà anche
Il numero tre è con frequenza ripetuto negli avvenimenti e  nei  riti (4), appunto perchè gli uomini si assuefacessero a
che parla. Egli è lo stato intellettivo dell' umanità  nei  diversi tempi che si deve meditare e dal quale solo si può
può conoscere quale maniera di insegnamento fosse acconcia  nei  diversi periodi della vita del genere umano; e massime dal
di questi, e riporre la propria felicità non in Dio ma  nei  beni sensibili nei quali gli incirconcisi (i viziosi)
la propria felicità non in Dio ma nei beni sensibili  nei  quali gli incirconcisi (i viziosi) ponevan la loro. L'
nel sacro Testo: [...OMISSIS...] . c ) Le fimbrie poste  nei  quattro angoli del pallio, e le bende color celeste che
temporali e nel nuovo è detto che la mercede loro copiosa è  nei  cieli. Nulladimeno anche nell' antico si cominciò la
Mosè e non il popolo sul Sinai medesimo. [...OMISSIS...]  Nei  Salmi si dice espressamente che si mostrò a Mosè il carro
quale Iddio con un solo pensiero governa tutte le cose sia  nei  momenti della sua misericordia, sia in quelli del suo
(5), di uomo, di leone, di bue, e di aquila, impresse  nei  dossi de' due cerchi di cui ciascuna è composta,
ciò al trattato delle elissi e delle reticenze che si trova  nei  grammatici. E dico, ora che cosa è che induce lo spirito
proprii doveva essere una qualità sensibile, quella che  nei  diversi oggetti spiccava fuori dell' altre (2). Ora che
inanimate del cibo intromesse per le vie dello stomaco  nei  meati sottilissimi del corpo umano, ricevono per quella
se fanno il bene? se mostrano l' opera della legge scritta  nei  loro cuori? (1). No; ma questo preteso bene che fanno dee
che farà di sè Gesù Cristo, o in quegli altri luoghi  nei  quali a questa compiuta rivelazione di Dio, e di Cristo
questo Dio non si vedeva. Restringevasi pertanto la legge  nei  confini delle esteriorità, e col gran numero di queste
nell' anime (1), di cui parla sì lungamente Gesù Cristo  nei  capitoli XIV e XV di S. Giovanni. Dopo aver parlato Cristo
Perocchè se riconoscono che alla validità del Sacramento  nei  secoli posteriori al VII, e massime presso i Greci, non si
uno; tuttavia è da sapersi che queste unità non sono uguali  nei  loro elementi ma solo nel loro risultato; sicchè l' unità
degli uomini e non delle Scuole, i quali furono già da me  nei  due libri precedenti sufficientemente ripresi e lagrimati.
Laonde questo peccato, uno nella sua origine, trasfuso  nei  posteri divenne proprio di ciascun umano individuo, e in
la propagazione e però l' esistenza del peccato originale  nei  posteri. Il sistema giansenistico per lo contrario,
alla propagazione e all' esistenza del peccato originale  nei  posteri, si ridusse tutta in quella della natura e della
confessare a sufficienza il dogma dell' originale peccato  nei  bambini, quale lo confessa la Chiesa cattolica, il dire,
sembra che neghino al peccato abituale, o all' originale  nei  bambini, la ragion propria di peccato, intendendo essi
una norma sicura per discernere, quando nelle Scritture o  nei  Dottori si adopera la voce peccato in un senso improprio e
identifica in essi colla colpa; ma negli agenti morali cioè  nei  loro atti volontarii il male, il peccato e la colpa s'
dice, che il male, il peccato e la colpa sono il medesimo  nei  soli atti volontarii, cioè liberi: ma il peccato originale
male, peccato e colpa diventano la stessa cosa. Ma  nei  bambini non ci sono atti volontari : il peccato da lor
nome alle cose. Dunque non esiste alcun peccato originale  nei  bambini«. La maniera adunque di favellare che usano tali
della divina visione è pena e del peccato originale che è  nei  bambini, e dell' attuale di Adamo (2). E però,
si vuole che i sodalizi vengano formandosi da sè stessi  nei  vari luoghi opportunamente adattati alle circostanze ed
tagliate i pensieri del futuro: occupate tutto voi stesso  nei  santi ministeri che la Provvidenza vi ha messo in mano, nel
attribuisce il vacillare di tanta gioventù nella fede e  nei  costumi all' istruzione e all' educazione dimezzata
gli uomini ed i caratteri diversi, e ad ovviare i disordini  nei  loro principii, facendosi gran conto delle piccole cose,
deve guidare, e questi sono massimamente tutti quei luoghi,  nei  quali tocca, sembrarle che Iddio voglia da Lei qualche
altresì, che i missionari ne facilitassero l' acquisto  nei  paesi ove vanno, portandone seco un buon numero di copie, o
ma nè l' uno nè l' altro di questi possono cosa alcuna  nei  momenti presenti. Sono momenti di turbazione e di passioni.
e siate superiori a tutto ciò che dicono gli uomini,  nei  quali non dobbiamo confidare, e i quali non dobbiamo
mi usa ogni atto gentile. Quando rientrerà il Papa  nei  suoi Stati, e non sarà certo prima di ottobre, allora saprò
supplica al Papa, benchè giunga tardi, farà buon effetto.  Nei  disegni di Dio sta qualche cosa di grande, di grande dico,
Godo assai de' buoni avanzamenti de' tuoi figliuoli,  nei  quali il Signore ti benedirà. A me non meno che a te
uno di que' libri, ove si tratta di quegli argomenti  nei  quali sono consegnati i semi, così scarsi tutt' altrove,
deve escludere la discrezione , che consiste nel dispensare  nei  casi particolari da qualche regola, quando o il bisogno
dal male; voglio che desideriate di servire a Cristo  nei  suoi pargoli più ancora che di goder Cristo, dicendo anche
e come egli vorrebbe che noi operassimo, consultando  nei  casi dubbii con sincero desiderio di conoscere e di fare
dentro di noi. Il quarto mezzo è di vedere Gesù Cristo  nei  prossimi coi quali parliamo o trattiamo, proponendoci nel
11 giugno, che mi partecipava la risoluzione da Lei presa  nei  santi Esercizi d' entrare nel minimo Istituto della Carità.
principii della carità cristiana, questa non si restringe  nei  limiti di una Diocesi, e un seguace di Cristo, che ne sia
trovano; ora dall' ambizione e da certi diritti di onore,  nei  quali venendo offesi si irritano, insorgono, resistono; ora
modi e la loro buona franchezza: ancora mettersi dentro  nei  negozii, avendo grand' impegno di ben condurli: e però non
santamente in questo Istituto. Dovete dunque riconoscere  nei  pensieri che vi vengono la voce del maligno serpente, che
e allora non sarete disturbato e impedito nella pietà e  nei  religiosi esercizii, ma bensì aiutato in questi, perchè
di non essere amato dai Superiori e di essere una spina  nei  loro occhi, nasce dalla stessa radice infetta, la quale vi
ritornare a lui, le quali consolazioni sono comprese  nei  frutti dello Spirito Santo, la cui enumerazione fatta da
Confido, carissimi, che questa carità regnerà anche  nei  vostri cuori. Tanto può il servo di Dio, quanto ha di
anche per quello che riguarda il mangiar cibi grassi  nei  giorni d' astinenza; e circa l' intralasciare qualche
più tosto che lo spettacolo cui l' uman genere presenta  nei  nostri tempi, abbia in sè qualche cosa che il renda quasi
E sono forse pochi o dubbiosi i segni di vita che  nei  nostri tempi materiali ha dato ancora la pietà dal suo
abbandonano giammai: ma in quella vece troppo confidenti  nei  mezzi di conformare ad essa l' educazione, non si danno
ciò che quella di questo mondo si limita ed impicciolisce  nei  particolari, mentre quella di Dio o della Religione mira il
nessuno inganno alla mente il celere promuovimento avvenuto  nei  tempi recenti di tutte le arti ed industrie meccaniche o
inclinano certi scrittori, e certi Ministri sistematici,  nei  quali sembra quasi fissa tale opinione, che s' informino
ingegni dell' educazione sono da volgere: poichè quantunque  nei  fanciulli questo cuore sia tenero e semplice, è tuttavia
l' odio nel vizio; e questa parte suddivisa in due, cioè  nei  tempi avanti e dopo Cristo, potrebb' essere acconcia alle
fino nelle menti più perspicaci, che in se stesse, e non  nei  lumi della divina rivelazione confidarono. E la varietà
però fu vinta e smarrita nel campo immenso della natura, e  nei  profondi misteri della quantità. Ma quando la scienza sarà
in teoria è universale, nel fatto esiste in diversi gradi  nei  singoli uomini, o nelle singole società insegnative che
intorno ai quali non si dà più alcun progresso possibile  nei  metodi, dal momento che il Governo non vuole che si usi
maestro. Vi hanno tra noi dei dottrinari, che riconoscono  nei  padri il diritto di fare istruire i loro figliuoli da
volete vedere in altrui, se voi stessi siete despoti fino  nei  più intimi visceri? Non è egli questo stesso un atto di
prestarla uomini secolari involti e spesso ingolfati  nei  pericoli, negli interessi, nelle brighe del mondo, e da
lasciarlo integro e liberissimo. Ma che non ci abbia ancora  nei  Comuni un' autorità che si possa dire veramente
dalle circostanze, dai tempi, dai partiti stessi, che  nei  Governi casualmente, e temporaneamente prevalgono. Non sarà
dei concetti. Se spesso vuol essere utile il far ciò,  nei  trattati scientifici è al tutto necessario; poichè in essi
abbiano. E qui anzi è uno de' maggiori fonti degli errori,  nei  quali altri incappa favellando. Per questo difetto appunto,
si parla della volontà come causa degli errori; e così pure  nei  trattati morali, specialmente in quello della « Coscienza »
di sè, e nel disprezzo di quelli che hanno filosofato  nei  tempi anteriori. - La filosofia non può esser l' opera di
ma in attribuirla ad una facoltà a cui non appartiene.  Nei  sistemi sensistici adunque si ritiene e talora campeggia il
di troppi, e sperare di trovare ognora lumi migliori  nei  recenti, e in quelli che per avventura non si hanno, ma si
gl' Israeliti: [...OMISSIS...] . Così parimenti il Savio  nei  « Proverbi » insegna a liberar se medesimo appunto col
possa resistere, in guisa che ei non entri poco o molto  nei  sensi dell' esortante. L' esortazione però, come dice
ne' quali si può cadere mangiando, distinti da S. Gregorio  nei  Morali: [...OMISSIS...] . I quai modi tutti bello è che
studio egli è quasi abbandonato dalle nostre cristiane, ma  nei  secoli più fioriti le donne fedeli leggevano i divini
« Deuteronomio », [...OMISSIS...] . Come Pastore finalmente  nei  « Numeri » (4): [...OMISSIS...] . Preghiera, che Iddio
(5), che si trova tanto dall' empio come dal giusto, così  nei  sommi come negli infimi luoghi (6), che in somma il tutto
e non le sole cose materiali. Certo, che alcuni governi  nei  nostri tempi sembrano concedere alle cose materiali una
umana, che sono i morali. Che anzi gli stessi governi  nei  quali più domina questo spirito e sistema di materialismo,
figlia dell' orgoglio e dell' immoralità, si volle dare  nei  nostri tempi anche veste filosofica. Si cominciò dallo
è simile a questa. Il Sismondi non vede altro temperamento  nei  sistemi costituzionali, che lo spirito di una reciproca
d' ingegno, si cercano o nell' equilibrio delle forze, o  nei  calcoli dell' utilità, o nella potenza dell' opinione, o
odio di ogni religione e della morale, di questo odio che  nei  momenti del suo trionfo rende i civili legislatori,
che invocando la libertà di coscienza nelle loro leggi e  nei  loro atti, non si curano di velare l' insincerità del loro
il fatto si è, che l' unico princìpio, di cui fecero pompa  nei  motivi della legge, fu quello della libertà di coscienza,
che non abbia per iscopo di stabilire il metodo da tenersi  nei  nostri ragionari. Ma l' opera presente non considera il
a cui si devono gl' immensi progressi fatti dalla Fisica  nei  moderni tempi (1). Ora, di tutti questi metodi niuno,
differenze. Io ho spiegato questo fatto incontrastabile  nei  miei scritti d' Ideologia (3). Ciò stabilito, risulta esser
i gioielli (2). Ma lasciando questi ed altrettali fatti,  nei  quali gli animali s' ingannano nell' aspettar di trovare un
perchè il divino Maestro non abbia mai nulla ripreso  nei  bambini, e anzi per così dir tutto lodato, quando alla
di secondo ordine. L' operazione, di cui parlo, somiglia  nei  suoi effetti all' astrazione, ma non è l' astrazione,
queste idee un vocabolo. In secondo luogo variano tali idee  nei  diversi uomini. Laonde se un uomo significar volesse coi
usano sono un acconcio specchio dello sviluppo delle menti  nei  loro tempi: e si può dirittamente indurre dallo stato di
di queste. Negli scrittori antichi orientali, come pure  nei  greci filosofi, e specialmente in Platone, si suole usare
Ora questi accidenti sono da prevenire con diligenza  nei  bambini, perocchè eglino difficilmente possono sostenere la
segnale ch' egli riconosce della frivolità, della sconcezza  nei  suoi atti; e di questo segnale dee cavar profitto l'
passo da questo. Ripeto che qui ci covano dei misteri,  nei  quali non voglio io ora entrare, ma dico solo che il fatto
Providenza, al quale rimetto il lettore (1). La moralità  nei  bambini fu giudicata diversamente: la più parte degli
è in questa età e non prima che comincia a manifestarsi  nei  bambini quella mirabile voglia, che hanno d' influire sulle
gran principio fu conosciuto nell' antichità: fu proclamato  nei  tempi moderni ed anco in Italia nostra; e tuttavia non fu
nelle lor menti, la mancanza di sincerità e di verità  nei  loro educatori rallenta altresì lo sviluppo del fanciullo.
Le favole non si possono più sostenere presso que' popoli,  nei  quali la cognizione precisa delle cose reali ha reso
che ci apparisce. Questa illusione è perfetta ne' sogni,  nei  quali non dubitiamo punto della realità delle cose, che ci
passione, il fa in quella vece l' egoismo dell' ignoranza.  Nei  fanciulli si manifesta questa specie di egoismo ogni qual
e del suo morale sentimento. Ora, intervengono dei momenti  nei  quali la benevolenza nel cuore del fanciullo rimane
e di necessario nella lingua e nello stile, se nol trovano  nei  classici pagani. Non sanno elevarsi al pensiero, che S.
d' un jota. - Il che vale anco per le varianti lezioni che  nei  varii Codici si possono notare: quelle di esse che dalla
qual luogo le parole in excelsis, che si tradurrebbero «  nei  luoghi eccelsi », indicano appunto l' ordine soprannaturale
che è al dissopra della natura si colloca metaforicamente  nei  luoghi eccelsi, come ciò che spetta alla natura si colloca
naturale riesce difficilissima, ella rimane virtù ancor  nei  limiti della natura. Quando si aggiunge la cognizione
pienamente, perciò conosciuta in sè e in tutti i modi  nei  quali può essere imitata dall' essere finito, perchè l'
sua realizzazione) esista come soggetto (o come esistente  nei  soggetti che lo possono percepire), esista relativamente a
propria, che è quella di esistere come soggetti, o  nei  soggetti, esse stanno fuori del Verbo, e non sono il Verbo,
che « era vita nel Padre e nello Spirito Santo »,  nei  quali sussiste l' identica vita che nel Verbo. Ma perchè
alla concupiscenza, è quello che chiamasi peccato originale  nei  posteri; peccato abituale, principio operativo del
glorificazione dei santi, suol trovarsi più facilmente  nei  santi uomini idioti che non sia ne' gran letterati, benchè
ma di poter anco venire in ajuto de' suoi fratelli  nei  loro patimenti e nelle loro tentazioni. Dice ancora « Non
et tu in me (2). » Se dunque Cristo è la vita, e se egli è  nei  suoi discepoli, egli è conseguente che a questi non può mai
adunque oggimai quattro maniere di vita in Cristo e  nei  discepoli di Cristo: 1 La vita naturale, cioè l' unione del
favella di quell' eredità preziosissima che si conserva  nei  cieli pe' fedeli, e che sta pronta per rivelarsi e
Cristo, perchè non sono congiunti a quel Verbo che produce  nei  battezzati tale virtù soprannaturale, che giunge a
della virtù e della divinità di tutto Cristo, il quale  nei  giusti emette il suo Spirito di Carità, onde tal Sacramento
L' esemplare di questa unione che Cristo desiderava  nei  suoi fedeli era l' unione ch' egli aveva col Padre suo: ut
cioè s' è pervenuto col pensiero agl' individui reali,  nei  quali non c' è più altro da distinguere, rimanendo così nel
e l' Anima un' imagine o similitudine della Mente; poichè  nei  generi, che costituiscono la Mente, c' è l' Uno; e nelle
è un continuo dialettizzare; quando ciò che si desidera  nei  libri de' nuovi Platonici è appunto quel far dialettico che
». Egli trattò ancora più ampiamente la parte dialettica  nei  quattro libri che abbiamo sotto il titolo d' « Analitici »,
egli incomincia ad avvertire appunto que' principali modi,  nei  quali il linguaggio devia dal rendere i precisi concetti
ideale. Ma egli vuol considerare sempre gli universali  nei  singolari , poichè per lui questi soli sussistono: quindi i
la materia e la specie , e quest' ultima si parte, come  nei  sommi suoi generi , nelle Categorie: la prima poi è il
la sostanza e gli accidenti formano un ente solo perfetto.  Nei  dieci predicamenti non si parte dunque l' ente puro, qual è
possono essere conosciute. 5 Trasportando adunque Kant  nei  concetti le proprietà dei reali, che coi giudizŒ si
è dunque ancora nel sistema di Kant. Ma seguiamolo un poco  nei  suoi deliri. Espone prima il paralogismo , com' ei lo
il discorso sul sistema di Amadeo Fichte. Ma giova seguirlo  nei  suoi traviamenti. [...OMISSIS...] E certo, se qualche cosa
l' uno coll' altro gli assurdi più contrari. Perocchè  nei  loro autori si scorge un gran potere di logica in rendere
modo questa si lascia ridurre a quella. In secondo luogo  nei  concetti di sostanza e di causa non si contengono i
accidentalmente ingannato; trattasi di molti associati  nei  medesimi sentimenti, collaboranti al medesimo fine;
lo ricopia, se non è ricopiato, ne' sofismi, negli sbagli,  nei  bassi costumi, nelle frasi pedantesche del dire; sicchè
il patrocinio. Certamente che voi troverete delle simpatie  nei  biblici della Germania, e in tutti i razionalisti de' tempi
peccato d' origine volontario in Adamo, ed è in que' luoghi  nei  quali il considera come colpa , e talora il dichiara
direttamente a distruggere il peccato originale trasfuso  nei  posteri; perchè lo rendono inutile a spiegare i mali, a cui
col peccato. Così si debbono intendere tutti que' luoghi,  nei  quali S. Tommaso si estende a provare che que' difetti non
sintesizzare ed altri tali, incomincia, vel crediate o no,  nei  bambini pure col primo riso, con cui salutan la madre.
la macchia , come ne' non rinati; o che non l' abbia come  nei  rinati, vengono i movimenti disordinati della volontà prona
ad un' operazione della grazia divina, che si diffonde  nei  cuori per lo Spirito Santo, [...OMISSIS...] . Del
questo gli universali (4). Le forme sensibili che sono  nei  corpi unite colla materia passano all' anima mediante l'
sono verità nella mente e quivi immutabili e non  nei  sempre mutabili sensibili: come mai, in tal caso, le specie
all' uomo la natura dell' essere, unica e semplice (3):  nei  sentiti dunque e negli altri intesi si riconosce questa
la distinzione tra la specie negli enti naturali, e  nei  prodotti dell' arte (2). Alla specie artistica dunque nega
sè stessa (4). Sebbene dunque gl' intelligibili non siano  nei  sensibili (benchè impropriamente lo dica Aristotele) e
che costituisce la mente in atto d' Aristotele, trovarsi  nei  principŒ , poichè questi sono l' oggetto della mente, e
alla posizione degli astri più o meno vicini alla terra  nei  loro corsi, attribuisce molta influenza sul riuscire o
enti naturali si generano, e quindi le essenze compariscono  nei  nuovi generati e diventano «tode»; diventano questi enti,
non in forma di giudizŒ o di proposizioni, ma come vedemmo,  nei  primi loro termini che non ammettono definizione (1). Ora
umano. Questo rapporto dunque tra l' ideale e il reale, che  nei  lavori delle arti belle si congiungono e costituiscono
mai. E questo non è un caso ipotetico; è quello che accade  nei  bambini: questi acquistano assai prima le idee delle cose
unico essere si comunica all' unico spirito, e si comunica  nei  suoi due modi alle due potenze dello spirito, si possa
o signori, a notare cent' altre inesattezze e ripugnanze  nei  passi citati, come il dire che « « la cosa creata
insegnato che gli universali, cioè le idee, s' individuano  nei  particolari, e così vengon questi creati; e poichè in ogni