dall' essere reale: questa è una distinzione importante, | miei | signori, una distinzione fondamentale in Filosofia, feconda |
Gioberti e il panteismo -
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facondia. Molti ne rimasero incantati. Se il senso comune, | miei | signori, distingue accuratamente l' essere ideale dal |
Gioberti e il panteismo -
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la religione è piena anche essa di misteri. Lungi da noi, | miei | signori, un tal procedere: ed è perciò che noi da una parte |
Gioberti e il panteismo -
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buon successo di ricerche filosofiche può aver più gradi, | miei | signori. Guai a quel Filosofo che vuol conoscer tutto: che |
Gioberti e il panteismo -
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così: [...OMISSIS...] E voi vedete che quest' è, | miei | signori, il fondamento, per cui nel creato vede la mente |
Gioberti e il panteismo -
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da potervici trasferire in pochi dì. Di nuovo dunque, | miei | signori, egli è impossibile confondere la mente coll' idea, |
Gioberti e il panteismo -
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, l' ideale all' opposto un universale . Voi vedete, | miei | signori, che coll' idea non si può dunque confondere nè la |
Gioberti e il panteismo -
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è che l' idea; dunque l' idea è necessaria. Ricapitoliamo, | miei | signori, e vediamo qual viaggio abbiamo fatto sin qui, qual |
Gioberti e il panteismo -
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anche più concepibile. Ma no, non è così ch' io dovea dire, | miei | signori; io doveva dire, che anzi il solo ideale è |
Gioberti e il panteismo -
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e indipendente dalla nostra cognizione. Badate bene, | miei | signori, che cosa da questo semplice fatto risulta. Risulta |
Gioberti e il panteismo -
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del suo reale corrispondente. Ma questa è un' illusione, | miei | signori. Primieramente notate bene quello che abbiam già |
Gioberti e il panteismo -
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che almeno le idee de' reali si cavano dai reali - No, | miei | signori, nè pur questo è vero. E come possono dare i reali |
Gioberti e il panteismo -
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idea intuita dalla mente quando quell' arancio cade sotto i | miei | sensi, pende forse anch' ella dall' albero del mio |
Gioberti e il panteismo -
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noi non fosse sensibile potremmo favellarne? Consideriamo, | miei | signori, che di ciò che non cade affatto nel nostro |
Gioberti e il panteismo -
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nella realtà e nell' idea? Che ci dice intorno a ciò, | miei | signori, il senso comune? Consultiamo il linguaggio, che è |
Gioberti e il panteismo -
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parte che riguarda il reale nell' ideale. Ma per noi, | miei | signori, questa speculazione è importante; non è cosa di |
Gioberti e il panteismo -
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seguente lezione. Noi abbiamo percorso buon tratto di via, | miei | signori; abbiamo difesa la distinzione dell' ideale dal |
Gioberti e il panteismo -
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dall' unità dello spirito. Considerate ben la cosa, | miei | signori, com' è identico l' essere che è in due modi, così |
Gioberti e il panteismo -
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che cosa sia esistenza. Ma che cosa è esistenza? Un' idea, | miei | signori; sì un' idea, e perciò un universale. Ma come viene |
Gioberti e il panteismo -
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costituiscono propriamente un doppio essere ideale? No, | miei | signori, noi dobbiamo vederlo, meditandovi sopra |
Gioberti e il panteismo -
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la difficoltà si presenta alla mente; ma sapete voi perchè, | miei | signori? Per quella inclinazione che ha il nostro |
Gioberti e il panteismo -
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del bicchiero e sì nell' acqua del fiume. Riassumiamoci, | miei | signori; l' affermazione del reale sensibile dimanda |
Gioberti e il panteismo -
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e misurarne tutta la difficoltà. Avviene spesse volte, | miei | signori, che si presentino allo spirito nostro questioni |
Gioberti e il panteismo -
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ve le rappresentano - Rispetto le vostre osservazioni, | miei | riveriti maestri, ma perdonate se io bramo che mi |
Gioberti e il panteismo -
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spoglie al tutto d' ogni virtù rappresentativa. Voi vedete, | miei | signori, che la difficoltà non è piccola, e che que' |
Gioberti e il panteismo -
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o esplicitamente o implicitamente. Ed è qui che comincia, | miei | signori, a risplendere qualche raggio di luce; è qui che s' |
Gioberti e il panteismo -
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sentimento corporeo. Or da tutto questo possiamo ritrar, | miei | signori, una preziosa conseguenza, ed è la classificazione |
Gioberti e il panteismo -
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prenderli, come le bolle di sapone? » - Ora perchè, | miei | signori, tanta divergenza d' opinioni sui limiti del saper |
Gioberti e il panteismo -
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perciò chiamiamo estrasoggettive. Ed eccovi qui trovato, | miei | signori, il celebre ponte di comunicazione tra noi e il |
Gioberti e il panteismo -
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e non diviene qualche cosa di più. Lo stesso Aristotele, | miei | signori, che avea data la sua principale attenzione alla |
Gioberti e il panteismo -
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depurata da ogni altro elemento. Ma ora perchè dunque, | miei | signori, alcuni di quelli che passano per filosofi non si |
Gioberti e il panteismo -
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uomo conosciuto. Che diremo noi a cotestoro? Non altro, | miei | signori, se non che essi mutano lo stato della questione. |
Gioberti e il panteismo -
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una cognizione qualsiasi. Qual è l' ufficio del linguaggio, | miei | signori? Certo quello di segnare co' suoni vocali le nostre |
Gioberti e il panteismo -
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che la relazione di causa fra un ente che non cade sotto i | miei | sensi e il mondo. In questo concetto io penso un ente; ma |
Gioberti e il panteismo -
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ho il sentimento di me stesso, e perchè sono caduti sotto i | miei | sensi altri animali. Nella cognizione generica adunque vi |
Gioberti e il panteismo -
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somministrate da semplici relazioni. Voi ora intendete, | miei | signori, che con un somigliante discorso si può dimostrare |
Gioberti e il panteismo -
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il quale sia più imperfetto degli altri. Qual' è dunque, | miei | signori, questa limitazione necessaria della cognizione |
Gioberti e il panteismo -
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hanno d' indeterminato e di negativo. Conviene riconoscere, | miei | signori, entrambi questi due elementi, e a ciascuno di essi |
Gioberti e il panteismo -
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ciò che dee fare l' Ideologo; ma lo hanno sempre fatto, | miei | signori, gl' Ideologi? Noi non vorremmo certo metterli |
Gioberti e il panteismo -
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della limitazione della mente umana. Egli è singolare, | miei | signori, a vedere come lo scibile che il Creatore largì al |
Gioberti e il panteismo -
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e non può trovarsi un termine alla sua attività. Ma, | miei | signori, rovesciamo la medaglia. Non ci sarà egli |
Gioberti e il panteismo -
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sapere, e che è un' illusione, un mero inganno? Così è, | miei | signori; lo scibile umano presenta due faccie, come vi |
Gioberti e il panteismo -
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è infinito, il sapere dell' uomo è finito »? Ad entrambe, | miei | signori. Sì, noi non ricusiamo mai di accettare tutto ciò |
Gioberti e il panteismo -
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riconosciute dal senso comune degli uomini. Ed egli è qui, | miei | signori, che ci tornerà facile a spiegare come v' abbiano |
Gioberti e il panteismo -
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Sigismondo Gerdil, che sostengono il contrario. Osserviamo, | miei | signori, che la stessa cosa conosciuta da due uomini collo |
Gioberti e il panteismo -
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che cosa è ella mai questa relazione di sensilità? Non più, | miei | signori, che un rapporto di forze; non più che un effetto |
Gioberti e il panteismo -
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conosce non può servir di norma all' operare. Considerate, | miei | signori, che la cognizione è data all' uomo dal Creatore |
Gioberti e il panteismo -
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cosa vuol dunque dire perfezione relativa? Nient' altro, | miei | signori, se non perfezione soggettiva, cioè relativa al |
Gioberti e il panteismo -
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, se non cognizione falsa, apparente, fenomenale? No, | miei | signori, non è così: i nostri oppositori confondono le cose |
Gioberti e il panteismo -
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cognizione viene al medesimo. Laonde nel nostro discorso, | miei | signori, non si possono distinguere due specie di |
Gioberti e il panteismo -
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non deva essere soggettiva com' ella è. Con quanta logica, | miei | signori, nel primo Alcibiade, Platone introduce Socrate a |
Gioberti e il panteismo -
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questo? Non sembra egli un giuoco di parole? Eppure non è, | miei | signori; anzi è in questo apparente giuoco di parole che |
Gioberti e il panteismo -
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locuzione? Non dice due volte la stessa cosa? Appunto, | miei | signori. Poichè se l' oggetto della cognizione assoluta è |
Gioberti e il panteismo -
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il primo loro pronunciato fu il panteismo. Ricordatevi, | miei | signori, di Senofane e di Parmenide, che spinse alla |
Gioberti e il panteismo -
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era pure stata trovata in suo servigio. Che dunque diremo, | miei | signori, osservando così di passaggio quella smania di che |
Gioberti e il panteismo -
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altro errore, ma nel panteismo non più. Pure non è questa, | miei | signori, l' applicazione che io vi chiamo a fare della |
Gioberti e il panteismo -
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sistema di panteismo. Ma noi non dobbiamo accontentarci, | miei | signori, di questa confutazione universale, benchè |
Gioberti e il panteismo -
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panteisti, che noi piglieremo a impugnare. Che cosa è, | miei | signori, l' essere ideale? Noi abbiamo già veduto che cosa |
Gioberti e il panteismo -
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sistemi bugiardamente religiosi ed ipocriti: parlo, signori | miei | di sistemi, e non di sistematizzanti: ed è per ciò che oso |
Gioberti e il panteismo -
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la nostra condizione di esseri senzienti. Notate bene, | miei | signori, che dai nostri avversarj siamo perciò appunto |
Gioberti e il panteismo -
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e create, son elle possibili o sussistenti? Sussistenti, | miei | signori; poichè il possibile è eterno, e però increato; nè |
Gioberti e il panteismo -
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è panteismo apertissimo e manifestissimo. Permettete, | miei | signori, che io vi legga qui un luogo di questo caldo |
Gioberti e il panteismo -
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prevede dovergli essere apposta. [...OMISSIS...] Io non so, | miei | signori, come si possa professare il panteismo più |
Gioberti e il panteismo -
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conseguente) una religione . Certo la cosa dee essere così, | miei | signori, poichè se l' essere reale che noi predichiamo di |
Gioberti e il panteismo -
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ad arruolarsi sotto ad un sì nuovo stendardo, se non che, | miei | signori, io temerei che questo stendardo che si fa ora |
Gioberti e il panteismo -
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e torgli di mano l' insegna, perchè io suppongo, | miei | signori, che voi siate già al fatto di tutto ciò che |
Gioberti e il panteismo -
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egli giustamente ricusa e disdice. Ma noi non siamo qui, | miei | signori, per trattare quasi innanzi a tribunale il diritto |
Gioberti e il panteismo -
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naturali non è Dio stesso, converrà dire il contrario, | miei | signori; converrà dire che il pretendere che la scienza sia |
Gioberti e il panteismo -
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e il termine immediato della scienza è Dio. Io non so, | miei | signori, come si possa professare più apertamente il |
Gioberti e il panteismo -
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stesso Gioberti, ed è [...OMISSIS...] Non applichiamo no, | miei | signori, il titolo di frasi menzognere alle frasi |
Gioberti e il panteismo -
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delle due vie che mettono a tale errore, qual meraviglia, | miei | signori, ch' egli sia, e nieghi ciò nondimeno di essere |
Gioberti e il panteismo -
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e tutte le magnifiche lodi che dà a sè stesso, non devono, | miei | signori, entrare in conto: e qui noi dobbiamo, se vogliamo |
Gioberti e il panteismo -
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trattandosi di enti contingenti; imperciocchè, badate bene, | miei | signori, il Gioberti vi confonde due questioni che sono |
Gioberti e il panteismo -
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che di nuovo i panteisti fanno, [...OMISSIS...] . Notate, | miei | signori, che questa nostra argomentazione non ha già |
Gioberti e il panteismo -
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[...OMISSIS...] . Queste ultime parole escludono, | miei | signori, la volontà di esser panteista: ma la dichiarazione |
Gioberti e il panteismo -
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Perocchè una tale dichiarazione è infatti conciliabile, | miei | signori, colla dottrina precedente, avendo ella un senso |
Gioberti e il panteismo -
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» ». La conclusione non è bisogno che la tiriamo noi, | miei | signori; ma viene da sè. Ripetiamo che non vogliamo |
Gioberti e il panteismo -
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Tuttavia non dobbiamo tenercene a pieno contenti, | miei | signori; dobbiamo continuare nella ricerca, penetrare più |
Gioberti e il panteismo -
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[...OMISSIS...] . Ma forse ad alcuno di voi sovverrà, | miei | signori, che in altri luoghi il medesimo Gioberti dà del |
Gioberti e il panteismo -
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tanto opposte si conciliano ottimamente: dovremo noi, | miei | signori, credere che un tale sistema sia quello del signor |
Gioberti e il panteismo -
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Quali imbarazzi, quali contradizioni non sono queste, | miei | signori? Ma portiamo pazienza, e riprendiamo le giobertiane |
Gioberti e il panteismo -
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giobertiane parole. [...OMISSIS...] Io non mi fermerò qui, | miei | signori, ad osservare tutte le cose gratuite e false che |
Gioberti e il panteismo -
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errori che noi abbiamo preso a rifiutare in queste lezioni, | miei | signori (2); ma dobbiamo solo esaminare se, anche supposto |
Gioberti e il panteismo -
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cui Dio è causa. Per evitare il panteismo questo non basta, | miei | signori; converrebbe che egli qui ci dicesse di più che la |
Gioberti e il panteismo -
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è lungo e largo e goffo e grosso il panteismo. A voi, | miei | signori, la scelta, che non vi è certamente difficile a |
Gioberti e il panteismo -
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ancora che non abbiamo avuto il tempo d' indicare. Or qui, | miei | signori, ditemi per puro amore del vero, vi par egli che un |
Gioberti e il panteismo -
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ente comunissimo e generalissimo ». Non è dunque assurdo, | miei | signori, pensare quest' ente, come sembra che voglia fare |
Gioberti e il panteismo -
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dati alle parole, non degni di chi vuol filosofare? No, | miei | signori, onde lasciamoli pure da parte (1), e concludiamo |
Gioberti e il panteismo -
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s' immedesima coll' uomo stesso. Or questo che cosa è mai, | miei | signori? E` panteismo o no? Leggete che cosa egli scrive |
Gioberti e il panteismo -
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L. I, c. IV, facc. 35 »: [...OMISSIS...] . Quale eloquenza, | miei | signori! Egli è impossibile raffrenarne la foga coll' |
Gioberti e il panteismo -
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il che se non è panteismo, per dirlo ancora, che cosa sarà, | miei | signori? S' accalappia dunque il nostro Filosofo ne' suoi |
Gioberti e il panteismo -
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all' errore. Ma v' ha ancora un barlume di speranza, | miei | signori, di poter salvare in qualche modo il sistema dell' |
Gioberti e il panteismo -
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colui che professa, come professiamo noi tutti cattolici, | miei | signori, che l' università delle cose contingenti è cavata |
Gioberti e il panteismo -
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Questo è quello che noi ci proponiamo d' investigare, | miei | signori, in altra lezione. Sì, miei signori, se Vincenzo |
Gioberti e il panteismo -
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d' investigare, miei signori, in altra lezione. Sì, | miei | signori, se Vincenzo Gioberti ammette puramente e |
Gioberti e il panteismo -
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un cadere nel panteismo; questa confessione rileva assai, | miei | signori, perchè è ciò appunto che avea scritto il prof. |
Gioberti e il panteismo -
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al men rispetto ai due primi. Laonde noi ci atterremo, | miei | signori, all' interpretazione che dà il Rosmini di sant' |
Gioberti e il panteismo -
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riflesse, giacchè, come dice, [...OMISSIS...] . Ora ditemi, | miei | signori, che vi par egli di questa maniera di far nascere |
Gioberti e il panteismo -
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passo, molte cose, son certo, suggerirà al vostro spirito, | miei | signori, la penetrazione di cui siete dotati, delle quali |
Gioberti e il panteismo -
|
la forma delle idee. Tiratene la conclusione: non solo voi, | miei | eruditi signori, ma ognuno che abbia fior di logica, sa |
Gioberti e il panteismo -
|
nel possibile » » (che secondo lui è una creatura) (2). | Miei | signori, non è ella forse una dolorosa, ma patente verità |
Gioberti e il panteismo -
|
panteisti? Dopo di ciò non fa meraviglia, che il Gioberti, | miei | signori, sembri contradirsi, come abbiam veduto che soglion |
Gioberti e il panteismo -
|
mentre non ne è che il centro universale; voi avete inteso, | miei | signori, rimedio che apporta a tant' errore il nostro |
Gioberti e il panteismo -
|
nella lezione precedente dobbiamo aggiungerne un' altra, | miei | signori, importante, mostrando forza che egli ha di |
Gioberti e il panteismo -
|
altro oggetto. Poichè [...OMISSIS...] . Ma non crediate, | miei | signori, che questo Ente possibile che è una modificazione |
Gioberti e il panteismo -
|
è nello stesso tempo [...OMISSIS...] . Voi vedete dunque, | miei | signori, che l' idea possibile è una modificazione dello |
Gioberti e il panteismo -
|
soltanto idealmente nell' infinita, è benissimo detto, | miei | signori, è frase immune al tutto da panteismo. Ma noi |
Gioberti e il panteismo -
|
è cosa ad un tempo ed idea. Egli è piacevole, a dir vero, | miei | signori, l' udire il Gioberti menare gran vanto di aver |
Gioberti e il panteismo -
|
o anche intelligenti; intenderete a meraviglia, | miei | cari signori, molti luoghi dell' opere del nostro Filosofo, |
Gioberti e il panteismo -
|
la loro intelligibilità: [...OMISSIS...] (quasi che, | miei | signori, per dirlo di passaggio, applicando l' idea |
Gioberti e il panteismo -
|
vergogna del panteismo. La logica dee avere il suo luogo, | miei | signori, e la logica è inesorabile, non ha compassione |
Gioberti e il panteismo -
|
che lo produce (2). La stessa conclusione si raccoglie, | miei | signori, dalla definizione che il nostro Filosofo ci dà |
Gioberti e il panteismo -
|
in un modo, comincia ad esistere in un altro. Ma riteniamo, | miei | signori, che l' oggetto dell' intuito, benchè contenga |
Gioberti e il panteismo -
|
venute fuori tutte le creature. [...OMISSIS...] . E certo, | miei | signori, gli scolastici più illustri e di sana dottrina, |
Gioberti e il panteismo -
|
è Dio. Andiamo dunque avanti. [...OMISSIS...] Se non fosse, | miei | signori, per non interrompere troppo il corso delle idee, |
Gioberti e il panteismo -
|
che passa a stato d' individuo. Vi farete ora maraviglia, | miei | signori, che le cose contingenti sieno pel Gioberti l' |
Gioberti e il panteismo -
|
patisce. O mio caro Mellerio! voi non avete bisogno de' | miei | conforti, voi che m' avete detto le mille volte, come la |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
consolatemi con una risposta pienamente conforme ai | miei | desiderii. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.37 La sua |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
mira come in suo fine, e perciò lo costituiscono. Voi, o | miei | dilettissimi fratelli, avete tanto maggior bisogno di |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
e mi riesca o no di farlo debbo considerare che gli stessi | miei | sforzi, gli stessi miei desiderii sono un dono suo e un |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
debbo considerare che gli stessi miei sforzi, gli stessi | miei | desiderii sono un dono suo e un pegno che Egli mi vuol |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
al cuore questa verità. Che importa dunque che i | miei | Superiori fallino? Io sono sicuro. D' altra parte se |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
fallino? Io sono sicuro. D' altra parte se fallano i | miei | Superiori, come uomini che sono, non falla Iddio che |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
mio cuore; m' infonde l' affetto e il compatimento verso i | miei | Superiori; mi rende dolcissimo e sommamente meritorio l' |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ed amareggiano il cuore, mi rendono disamorevole verso i | miei | Superiori, ritroso ad ubbidire, vacillante nella stessa |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
senza misericordia. Debbo fare grande stima di tutti i | miei | prossimi e specialmente de' miei confratelli e de' miei |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
grande stima di tutti i miei prossimi e specialmente de' | miei | confratelli e de' miei Superiori; debbo presumere e |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
i miei prossimi e specialmente de' miei confratelli e de' | miei | Superiori; debbo presumere e interpretar bene ogni cosa, |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
debbo diffidare infinitamente di me stesso, di tutti i | miei | giudizii, e pospormi a tutti in ordine alla virtù. Se io fo |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
io voglio fare l' apostolo per impedire l' attacco de' | miei | nervi? come può esercitare l' apostolato chi non vuole |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
io stesso mortalmente contro il voto e farei peccare i | miei | compagni condiscendendo alla loro imperfezione. E perciò vi |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
molto tempo libero, voi avrete la compagnia di alcuno de' | miei | compagni. Il riposo, la novità della vita e degli oggetti |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Ella (come io farò pure indegnamente per Lei) per i molti | miei | bisogni d' ogni specie. Mi son servito, com' Ella vede, |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
tutta dal ragionamento, ed io non ho mai fatto dei | miei | ragionamenti (Dio me ne guardi!) il sostegno e l' appoggio |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
al mio prossimo? Che cosa ho io voluto mai altro nei poveri | miei | scritti, che giovare alle anime? Ed ora le pervertirò io |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
in tutte le sue diverse gradazioni, sono certamente sotto i | miei | occhi; e pure io non veggo che un solo dei sentimenti |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
e il suo autorevole giudizio le renderà più utili ai | miei | prossimi pei quali io le scrissi, credendo di scrivere |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
insieme e dalla cognizione non leggera delle materie nei | miei | scritti trattate, non ha ancora da far niente colla mia |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
La prego, mia venerata signora Marchesa, di presentare i | miei | ossequi al signor Marchese, alla signora Marchesa madre, |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
le seguenti: 1 Temo assai di giudicare temerariamente de' | miei | fratelli, onde inclino sempre a presumere bene di essi, e, |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
possono restringere in breve lettera. Presenti, la prego, i | miei | cordiali saluti a' Padri Villoresi e Dalla Via, e i miei |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
i miei cordiali saluti a' Padri Villoresi e Dalla Via, e i | miei | ossequi al M. R. P. rettore di cotesto collegio; e mi |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
seme della speranza: allora aspetto con sicurezza sopra i | miei | cari fratelli e figliuoli le divine benedizioni. Possa |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
ciò che nel sistema delle sue verità si contiene; dunque i | miei | dubbi sono insussistenti, essi provengono dalla limitazione |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
della mia ragione: voglio adunque rinunziare a questi | miei | ragionamenti particolari che si oppongono alla verità |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Ella colla veneratissima sua mi richiese di esprimerle i | miei | sentimenti sopra i toccati argomenti. Vengo ora al punto, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
dell' Ascrizione. E qui debbo rendere a Monsignore i | miei | vivi ringraziamenti per essersi degnata di formar parte di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Le basti. Non cessi di pregare per me e pei sommi bisogni | miei | propri e di quelli che meco insieme servono il Signore. |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
consolatrice di tutti i mali, non ha bisogno de' | miei | conforti, e che sa vincere il dolore della natura coll' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
ottima Signora Contessa, che lo farò, e lo farò fare dai | miei | compagni, e da questi ottimi Novizii, e sopra tutto dalle |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
farle conoscere quanta consolazione in me e in molti de' | miei | amici ne abbia prodotto la lettura. La confidenza che Ella |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Marchesa, e così farò pur fare de' suffragi a' Sacerdoti | miei | ed alle nostre buone Suore della Provvidenza. Se si |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
la S. Messa per l' anima sua, e raccomanderò a tutti i | miei | compagni di unire pure le loro preghiere al medesimo fine. |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
discorsetto sul Rosario che si trova nella raccolta de' | miei | discorsi. Un' altra pratica da inculcarsi a tutti i |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
ora intendo che Ella ha rimesso da esaminare nuovamente i | miei | scritti. Egli mi proporrà la dottrina della Chiesa, ed io |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
ricever ordini prima di quel tempo. Attenetevi dunque ai | miei | consigli, e siate superiori a tutto ciò che dicono gli |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Si fa ogni sforzo perchè vengano messi all' Indice i due | miei | scritti delle Cinque piaghe , e la Costituzione ; e vi |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
qualunque cosa la santa Sede fosse per condannare ne' | miei | scritti o altrove. Quando nel mese del prossimo passato |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
di sottomettermi in tutto, e di ubbidire in tutto ai | miei | superiori. Perdoni, Rev.mo Padre, se La ho trattenuta con |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
persevera sarà salvo. Abbraccio e benedico tutti cotesti | miei | carissimi in Cristo. Non pensate alla traslocazione del |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
se non altro pel danno che ne potrebbe venire a' | miei | fratelli, che servono il Signore nell' Istituto della |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
lo conservi. Spero che Ella qualche volta visiterà cotesti | miei | buoni fratelli di S. Zeno: li raccomando alla sua amicizia. |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
altro? Già molto prima il Santo Padre m' avea detto che i | miei | avversari avenano la veduta corta d' una spanna. Io l' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che fosse meglio sottrarre agli occhi de' fedeli que' | miei | suggerimenti o consigli; e così sia. Mi conforta che da più |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
i precedenti. Intanto conto di restituirmi a Stresa fra i | miei | carissimi compagni che da tanto tempo non veggo, e m' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
anima di sua madre e la farò suffragare colle orazioni de' | miei | compagni. Le quali orazioni non sono utili soltanto ai |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
l' un l' altro conforto. [...OMISSIS...] 1.50 Pervenne a' | miei | orecchi una cosa di voi, mio caro figlio, la quale mi ha |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
al Noviziato. Ma spero che voi compirete tutti i | miei | desiderŒ, svegliando voi stesso, e dandovi al servizio del |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Non per lusinga della mia ambizione, come ora dicono i | miei | nemici, ma sulla parola del Papa io mi sottomisi alla |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
separato (dal godimento di Cristo) per la salvezza de' | miei | fratelli ». Tanto più che conoscerete maggiormente Cristo, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il quale disse: « « Qualunque cosa avrete fatta a questi | miei | minimi, l' avrete fatta a me stesso ». » Quali parole per |
Epistolario ascetico Vol.III -
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abitiamo è Cristo. Accettino dunque le Reverenze Vostre i | miei | sincerissimi e cordialissimi ringraziamenti dei sentimenti |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a meno di riscaldarsi. E non solo bramo che voi e cotesti | miei | carissimi fratelli vi riscaldiate nell' impegno in cui |
Epistolario ascetico Vol.III -
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una piccola croce che mi dà il Signore troppo inferiore a' | miei | meriti. Comprendo a pieno, mia pregiatissima Signora |
Epistolario ascetico Vol.III -
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esaurite le vie pacifiche, rovesciarlo. E son queste, o | miei | fratelli, le basi principali sulle quali poggiano i vostri |
Doveri dell'uomo -
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io predichi errore; ma seguitemi e operate a seconda dei | miei | insegnamenti, se mi trovate apostolo della verità. L'errore |
Doveri dell'uomo -
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Santo con gemiti inenarrabili, dieno invitta forza ai | miei | detti. E voi pure innalzate al Padre dei lumi la vostra |
Epistolario ascetico Vol.I -
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vi confesso, o fratello, che sento questa voce in tutti i | miei | casi buoni od avversi, in tutti gl' incontri, in tutti i |
Epistolario ascetico Vol.I -
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confido, che Iddio medesimo sopporterà e perdonerà questi | miei | difetti, e dico con confidenza: « Dimitte nobis debita |
Epistolario ascetico Vol.I -
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me stesso. Ah! parmi già che riconoscerete in questi | miei | ragionamenti la favella dell' amore; e se la riconoscete, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sommo piacere, per quanto portano le mie forze e gli altri | miei | impegni. Ella mi dica pure di quanto ci sarebbe bisogno, ed |
Epistolario ascetico Vol.I -
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V. S. Illustrissima, occupata in mille affari, co' | miei | scartafacci dove si pena a trovare il fine. La |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per attendere con un po' di quiete maggiore ai | miei | diletti studi: poichè a casa Ella sa quanto è facile che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sospetto alcuno la radezza delle mie lettere; date ciò ai | miei | affari ed al difetto che ho della negligenza in molte cose |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che mi aggravano; intendo dire in primissimo luogo i | miei | peccati. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.27 Ottimamente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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potente, onnipotente! Parmi che Ella converrà in questi | miei | sentimenti: parmi che quanto dico non sia che un |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Signore, perchè mi converta? se non piangerò compunto dei | miei | eccessi in queste piaghe di Gesù? se non mi vorrò |
Epistolario ascetico Vol.I -
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metta ostacolo alle divine misericordie colla enormità dei | miei | peccati. Fate pur pregare i nostri tre cari fratelli nel |
Epistolario ascetico Vol.I -
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altri due compagni altresì. Al sig. Canonico Capis fate i | miei | più affettuosi saluti, come pure al sig. Avvocato Chiossi, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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rivolte ad un solo scopo, perchè un solo fine hanno tutti i | miei | pensieri e desiderii, la salute delle nostre anime. Addio; |
Epistolario ascetico Vol.I -
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del Signore, da cui viene la vera fortezza. A Dio. Tanti | miei | complimenti in casa Patrizi, ed alla vostra Mariannina. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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troppo insofferente, tuttavia ogni qual volta mi rammento i | miei | abituali incomodi, li riconosco e li confesso per tali, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non potete voi, pregate di ciò il caro Quin, a cui farete i | miei | più teneri saluti. La morte della Marchesa Patrizi me l' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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insieme con don Paolo strettamente. Al signor Arciprete i | miei | più affettuosi saluti. Continuatemi l' amore, di cui mi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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grande stima che ho io degli ingegni e degli animi de' | miei | connazionali, per non vedere que' frutti che io accenno; |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sommamente vi amo con tutti i nostri. [...OMISSIS...] 1.31 | Miei | Reverendi e carissimi sacerdoti nel Signor nostro Gesù |
Epistolario ascetico Vol.I -
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le cose, essendoci io piuttosto per figura che per altro. | Miei | cari consacerdoti e fratelli nel Signor nostro Gesù, è mia |
Epistolario ascetico Vol.I -
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il motivo che, dopo sottoposti i riflessi che credeva a' | miei | compagni, ho poi ceduto alla loro volontà prendendo la loro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a loro, se persistono nel loro disegno; essi si dichiarano | miei | figliuoli in Gesù Cristo, ed io li abbraccierò per tali, se |
Epistolario ascetico Vol.I -
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preghiamo ogni giorno per voi: fate così anche voi altri, | miei | dilettissimi nel Signore, per noi tutti. [...OMISSIS...] |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Questa è la gran fatica che dobbiamo prendere a fare, | miei | carissimi fratelli, e la faremo di certo, se saremo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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al cui possesso solo aspiriamo. Consideriamo seriamente, | miei | carissimi, che, se abbiamo ottenuto l' emendazione e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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tutti. Meno mi affido delle mie proprie passioni e de' | miei | proprii pregiudizi. Perocchè finalmente debbo sospirare e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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suol sempre coronare coll' esito più felice. Sì al certo, | miei | cari fratelli, è impossibile che a lungo andare Iddio non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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io celebro ogni giorno messa unicamente per me e per gli | miei | cari compagni. Li ringrazio della nota de' soggetti atti |
Epistolario ascetico Vol.I -
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vada anche per queste vie; e se non fosse la bontà de' | miei | compagni, l' Istituto della Carità non procederebbe così |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dunque credete che io abbia fallato nell' esporvi anche i | miei | dubbi sulla vostra condotta, non solo io ve ne dimando |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non mi sembrasse esigerlo, anche per esempio de' | miei | compagni); quanto nella direzione generale dell' Istituto, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Intanto il caro Loewenbruck avrà recato loro i | miei | saluti, essendo stato qui a trovarmi; sebbene alla |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Ora finalmente eccomi a intertenermi almeno un poco co' | miei | Lissandrini e Teruggi. La relazione che mi danno di sè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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indubitatamente coronata. Ah! non trascuriamo nissun mezzo, | miei | cari, per infrenare la nostra mobilità, e por ferma legge |
Epistolario ascetico Vol.I -
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quest' affare, e farne fare. Abbraccio teneramente tutti i | miei | carissimi fratelli. Preghino tutti fervorosamente per la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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esaudito « quoniam inops et pauper sum ego ». La prego de' | miei | rispettosi saluti a' RR. PP. Rettore e Ministro, e a quegli |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di giubilo la manifestazione dell' unanime disposizione de' | miei | carissimi fratelli del Calvario nell' impiegare le loro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ed è una vera consolazione a vedere la letizia di tutti i | miei | compagni, nessuno eccettuato, che benedicono ogni giorno il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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vincolo, è quello che mi fa desiderare di avere tutti i | miei | cari compagni nel santo servizio, se fosse possibile, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che ha detto: « Gli uomini conosceranno che voi sarete i | miei | discepoli, se voi vi amerete l' un l' altro ». Finalmente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Così si ama Iddio, così si depone se stesso. Ah! | miei | cari fratelli, non abbiamo volontà propria: non conosciamo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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essere sempre pronto a rispondere e conversare co' | miei | cari compagni; ma che delle varie cagioni ed occupazioni |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di riproduzione, accenna all'eternità. Abbiate dunque, o | miei | fratelli, sì come santa la Famiglia. Abbiatela come |
Doveri dell'uomo -
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eorum cognoscetis eos ». Se dunque vedo alcuno de' | miei | fratelli amare le cose basse ed umili, e conservare in |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che di mano in mano che Iddio andrà purificandomi da' | miei | difetti, aggiungerà sempre alla mia natura qualche cosa |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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molti difetti ecc., Iddio andò pian piano purgandomi de' | miei | difetti ecc. »; quasichè al presente non ci siano più molti |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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stato, alla professione della vita perfetta. Quanto, | miei | carissimi, non dee l' uomo spirituale vegliare e pregare |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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apporta una dolcissima pace. Non date punto a nessuno de' | miei | libri che sono costì. Spendete pure il bisognevole con |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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da questa mia sicura ed amata maestra. Se talora ne' | miei | libri dimostrai delle persuasioni forti, quando ho creduto |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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per emendare, dichiarare, migliorare comecchessia i | miei | scritti: che quantunque destinati sieno, pel loro |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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a ciò che vi comanda il Dovere. Meritate ed avrete. Oh | miei | fratelli! amate la Patria. La Patria è la nostra casa: la |
Doveri dell'uomo -
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prospettiva sospendo la omai troppo prolissa deduzione de' | miei | pensieri. |
Psicologia delle menti associate -
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del foco appena ha compiuto il giro del globo. Ho letto ne' | miei | primi anni, se ben mi ricordo nella collezione del Laharpe |
Psicologia delle menti associate -
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altramente parrebbe offendere la modestia: invierò cioè i | miei | pubblici ringraziamenti al chiarissimo sig. Federigo |
Il razionalismo -
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questo fatto non ci avevo pensato mai. Laonde, allorchè a' | miei | orecchi pervenne il rumore d' un opuscolo che censurava un' |
Il razionalismo -
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», ed avrà meditato le osservazioni che que' due | miei | scritti contengono, già si sarà pienamente convinto che pur |
Il razionalismo -
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di che statura sien quelli che le seminano, fingendosi | miei | oppositori, ognuno il può ben vedere, anche ignorandone i |
Il razionalismo -
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Che io chiedo all' equità pubblica di essere giudicato sui | miei | proprii scritti e non sui laceri brani ch' essi n' adducono |
Il razionalismo -
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deduce, che noi, cioè il sacro Concilio e gli altri | miei | socii, siamo sospetti d' eresia? - Doh? acutezza d' |
Il razionalismo -
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e come mai potre' io avere obbligazione di conoscere i | miei | doveri, se, non conoscendoli, già non pecco? Conciossiachè |
Il razionalismo -
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ogni mio sentimento sommetto. La Chiesa giudichi se i | miei | timori sono fondati: ella giudichi il mio giudizio. A me |
Il razionalismo -
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il bene che godono, e non il male che soffrono. Ma se voi, | miei | signori costituzionali, vi servite di questa forma di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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faremo insieme. Noi sappiamo ora a che dobbiamo tendere, | miei | signori, ad applicare il vero metodo d' investigazione alle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cosa, nè ci dà la possibilità di affermarla. Avete veduto, | miei | signori, qual conseguenza legittima da ciò proceda? La |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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empi fanno alla divina provvidenza. . « Togli il velo a' | miei | occhi, e considererò le meraviglie della tua legge » (1). 9 |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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con tutto il cuor la tua legge » (4). 12 « Togli gli occhi | miei | da ogni vanità della terra » (5). 13 « A chi mi dileggia |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il suo gregge: le due prime colle parole: « Pasci i | miei | agnelli », e la terza (imperciocchè Pietro la terza volta |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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pure mancherammi giammai la sposa mia, la mia Chiesa, voi | miei | ministri non avrete a temere nulla in governarla, perchè io |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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« Se PERMARRETE nel mio sermone, dice, sarete VERAMENTE | miei | discepoli« (5) ». Questa verità è inchiusa nelle stesse |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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« Se voi rimarrete nel mio sermone, sarete veramente | miei | discepoli« (6) ». Nelle quali parole quell' avverbio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dà a me l' essere e la vita, così un' operazione mia ne' | miei | diletti è quella che dà loro la vita. - Questa vita è ciò |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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come il Padre dà a me l' essere personale, così io do a' | miei | diletti l' essere loro personale. - E questa personalità, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che apportiate abbondantissimo frutto, e vi facciate | miei | discepoli« (1) ». E spiega tosto dopo, che ciò avviene per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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alle sue parole, giacchè continua così: « Se osserverete i | miei | precetti, PERMARRETE nella dilezione mia, siccome anch' io |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di quella cosa (cioè dell' azione fatta da essa ne' | miei | sensi) coll' essere a me innato. E che è vedere questo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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io crederò di avere troppo bene speso il mio tempo e i | miei | pensieri. In caso contrario poi, non sarà forse disutile l' |
Principio supremo della metodica -
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differenze. Io ho spiegato questo fatto incontrastabile nei | miei | scritti d' Ideologia (3). Ciò stabilito, risulta esser più |
Principio supremo della metodica -
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sensazioni che una rosa può darmi mediante i diversi | miei | organi, io insieme colle sensazioni mi formo di essa la |
Principio supremo della metodica -
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operare, un grado di potenza maggiore. Ma se io stesso, co' | miei | proprŒ sensi, verificassi il fatto, e non avessi alcun |
Principio supremo della metodica -
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già non le goderete come vostre, ma voi le lavorerete come | miei | servi, ed io vi manterrò »; la nazione non si sarebbe mai |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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della medesima sorto a parlare avesse detto così: « | Miei | compagni! voi siete giunti col vostro valore a rendervi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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proprŒ interessi. Credo esprimere in queste parole non i | miei | sentimenti, ma quelli che ha il mondo generalmente: |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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già non le goderete come vostre, ma voi le lavorerete come | miei | servi, ed io vi manterrò »; la nazione non si sarebbe mai |
Filosofia politica naturale -
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della medesima sorto a parlare avesse detto così: « | Miei | compagni! voi siete giunti col vostro valore a rendervi |
Filosofia politica naturale -
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proprŒ interessi. Credo esprimere in queste parole non i | miei | sentimenti, ma quelli che ha il mondo generalmente: |
Filosofia politica naturale -
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Essendomi io, o Giuseppe dolcissimo, fino dai primi | miei | anni, come è conveniente che ogni uomo faccia, dato |
Psicologia Vol.III -
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ampiamente è mostrato nelle opere dell' Huezio. Ora fra i | miei | voti uno è questo, che si scrivesse con diligenza una |
Psicologia Vol.III -
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sgomentato a dover dire che essi presentano agli occhi | miei | brandelli di dottrine le più contrarie, un tessuto, o |
Psicologia Vol.III -
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farmi loro compagno nella pietosa fatica, come in altri | miei | libri così in questo. Dove se le suppellettili e gli |
Psicologia Vol.III -
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fu cortese il cielo, che io dover vedessi con questi occhi | miei | l' estasi mirabilissima e per poco continua, alla quale in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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quelle parole: « Se voi vi terrete nel mio discorso, sarete | miei | discepoli. E conoscerete la verità (cioè il Verbo), e la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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come noi siamo nel Verbo, e il Verbo in noi: « Chi ha i | miei | comandamenti e gli osserva, quegli è che mi ama«: » ecco la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Chiesa ha dichiarato, contro Bajo, possibile«. Agli occhi | miei | questa sentenza contiene il concetto stesso dell' eresia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di questo scritto, intendo invocare l' indulgenza dei | miei | lettori sui difetti del lavoro; e nello stesso tempo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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una tale distinzione, dettando tre volumi col titolo dei | miei | errori. Laonde con tutto lo zelo e la fidanza egli si pose |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Dopo la pubblicazione del « Nuovo Saggio » e di altri | miei | lavori, ne' quali tolsi a dimostrare 1 che l' oggetto non |
Sulle categorie e la dialettica -
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il Padre, che voi apportiate il massimo frutto, e diveniate | miei | discepoli »(4) ». Dalle quali parole si ricava: 1 Che senza |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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