mia, voi e i vostri compagni, di accusarmene ricevuta per | mia | quiete e lume. Voi e Rey siete sempre liberi di scrivermi |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e seguitate a farlo ogni due mesi, secondo il tenore della | mia | lettera 14 maggio. Acciocchè poi siate aiutato in mantenere |
Epistolario ascetico Vol.II -
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alle loro mani. In tal modo sono costituite (per quanto è a | mia | notizia) le Parrocchie che dirigono i Filippini in Verona e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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da te, « salus et perfectio animae meae »: questa è la | mia | gran vocazione. « Martha, Martha, sollicita es, et turbaris |
Epistolario ascetico Vol.II -
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« Tu sei Pietro, e sopra questa pietra io edificherò la | mia | Chiesa, e le porte dell' inferno non prevarranno contro di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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decidendo, che non avete peccato. Ma che cosa è questa | mia | decisione? nulla per la vostra quiete: io, se fossi nel |
Epistolario ascetico Vol.II -
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[...OMISSIS...] 1.3. Le dovea pervenire questa | mia | lettera sul cadere di agosto secondo il promesso, se alcuni |
Epistolario ascetico Vol.II -
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mi sembra storto è l' istromento migliore per la massima | mia | santificazione e beatitudine se io me ne approfitto. |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che tutto il mio ingegno sia a piena disposizione della | mia | carità. Per l' opposto debbo diffidare infinitamente di me |
Epistolario ascetico Vol.II -
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complicatissima, da tutti i lati. Bramerei, che leggeste la | mia | opera intitolata « La Società ed il suo fine », dove ho |
Epistolario ascetico Vol.II -
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terrebbe dal non avvilirmi e disperarmi? Coll' esperienza | mia | propria adunque misuro benissimo e comprendo come |
Epistolario ascetico Vol.II -
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certa regolarità di preghiere, e in cose somiglianti. No, | mia | figlia, non consiste in queste cose la vera perfezione, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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verso Dio. Oh quanto bene c' è da fare a questo mondo, | mia | pregiatissima signora, purchè si voglia! E non dubito ch' |
Epistolario ascetico Vol.II -
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noi stessi e dal mondo. Io sono stato più lungo in questa | mia | di quello che avrei voluto: se troppo, me ne scusi. Ma |
Epistolario ascetico Vol.II -
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fin d' ora del più importante. Il più importante è la | mia | fede, che, come sento si attacca. Io non pretendo già di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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la verità col mezzo della S. Chiesa. Su quest' autorità la | mia | fede, come quella di ogni altro semplice fedele, è basata: |
Epistolario ascetico Vol.II -
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(Dio me ne guardi!) il sostegno e l' appoggio della | mia | credenza, gli ho considerati sempre come cosa affatto da |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e della fallacità di giudizio, ma non per questo la | mia | fede ne soffrirebbe. Ora io non sono già nato per esser |
Epistolario ascetico Vol.II -
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se avvenisse, poniamo il caso, che la S. Sede Apostolica | mia | maestra, e maestra di tutto il mondo, trovasse di che |
Epistolario ascetico Vol.II -
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fare qualsivoglia pubblica dichiarazione, che rendesse la | mia | intemerata credenza più luminosa; giacchè tutto ciò che io |
Epistolario ascetico Vol.II -
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con esattezza quell' intimo pensiero, voglio dire, la | mia | piena fede. Che anzi Le dirò di più; a chi mi ebbe mostrato |
Epistolario ascetico Vol.II -
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nol farei io in un punto sì capitale come è quello della | mia | religione, dove, oltre l' offendere la verità e nuocere |
Epistolario ascetico Vol.II -
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fine di più ancora? vuol Ella che le apra tutta l' intima | mia | persuasione? vuol che Le faccia conoscere quanto la mente |
Epistolario ascetico Vol.II -
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persuasione? vuol che Le faccia conoscere quanto la mente | mia | chiaramente prevede dover avvenir da quest' aggressione |
Epistolario ascetico Vol.II -
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piena cognizion di causa. Il suo giudizio è stato sempre la | mia | regola, sarà tale ancora. Io amerò egualmente una regola sì |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Ma che cosa in fine prescriverà? Eccole la persuasione | mia | fermissima. Non solo giudicherà pure e sane le mie |
Epistolario ascetico Vol.II -
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furono da me scritte. Ma Ella ritenga sempre, che questa | mia | persuasione dettatami dalla coscienza insieme e dalla |
Epistolario ascetico Vol.II -
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miei scritti trattate, non ha ancora da far niente colla | mia | fede: la quale è semplice e in altro non fondasi affatto |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Fino che considererete la causa, di cui si tratta, come | mia | personale, mi condannerete, può essere, come mancante di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ed aiutandoci a portarle. Dunque larghezza di cuore, | mia | veneratissima signora contessa, e dolore sì dei peccati, ma |
Epistolario ascetico Vol.II -
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cui era tanto amata, egli è pur questo un acerbo distacco! | Mia | venerata signora, mi creda che nol capisco solo, ma l' |
Epistolario ascetico Vol.II -
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è ben piccola ogni altra! Ecco donde io credo che potremo, | mia | cara signora, attingere quella consolazione vera che Ella |
Epistolario ascetico Vol.II -
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oppressa nel suo dolore, concediamole pure il suo sfogo, | mia | veneratissima signora Marchesa; ma poscia ritiriamoci |
Epistolario ascetico Vol.II -
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in Paradiso gli eletti. Riprendiamo adunque salutarmente, | mia | venerata Marchesa, la nostra umana sensitività, dicendo a |
Epistolario ascetico Vol.II -
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suffragarne le anime con sagrifizi e preghiere, e da parte | mia | ho celebrato a tal fine questa mattina per la cara estinta, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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vittoria, e la vittoria reca alla corona. E` l' orazione, | mia | signora Marchesa, che ci conduce alla vittoria dello |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che in ottobre egli farà la sua solita campagna. La prego, | mia | venerata signora Marchesa, di presentare i miei ossequi al |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e di partecipar loro ad un tempo i sentimenti dell' umana | mia | condoglianza per la perdita fatta, e più ancora quelli |
Epistolario ascetico Vol.II -
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divina; son persuaso, che non avrete più bisogno della | mia | mediazione: egli da se stesso vi condurrà a me, ed io vi |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Spirito di Dio diventa una cosa col giusto. Vedete adunque, | mia | carissima figlia, quanto grande e preziosa cosa sia il |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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questa consolantissima verità; e mi sento così felice nella | mia | umiliazione, che non vorrei uscirne, se non fosse per |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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edificio della sua chiesa. Accolga i sentimenti della | mia | profonda stima e devozione. [...OMISSIS...] 1.52 Poichè vi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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dell' ambizione, secondo l' obbligo che ho da Dio nella | mia | condizione; perchè bastano a ciò le opere e i fatti. Gesù |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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lasciando che la passione vi acciechi. Ascoltate dunque la | mia | voce, e conoscete in essa il divino volere: amatelo con |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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purificandomi da' miei difetti, aggiungerà sempre alla | mia | natura qualche cosa maggiore; ed io certo mi sento che di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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col raccomandarvi, coll' esortarvi, siccome feci in questa | mia | lettera, e confermare voi stessi con ogni studio all' |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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è quanto dire, alla professione della divina carità. E la | mia | gioia riuscì anche più viva, perchè la vostra risoluzione |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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mio figliale e devoto attaccamento alla Santa Sede, sulla | mia | sommessione ed obbedienza ad ogni suo desiderio e cenno. |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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diversamente, come mi venisse insegnato da questa | mia | sicura ed amata maestra. Se talora ne' miei libri dimostrai |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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di mettere ai piedi del Santissimo Padre questa | mia | disposizione, che io non solo desidero, che la dottrina da |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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da dichiarare e da migliorare. E lo conoscerò tostochè, per | mia | gran ventura, il Santo Padre si degnasse di comunicarmi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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nella loro maggior parte ai dotti, tuttavia da parte | mia | desidero di soddisfare a tutti, sapendo che siamo a tutti |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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se voi lo credete, tutti i sentimenti espressi in questa | mia | (e sono quelli che ho sempre avuto) al Santissimo Padre, e |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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avuto) al Santissimo Padre, e sopratutto ripetetegli la | mia | disposizione a uniformarmi in tutto e sempre e con |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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buttandosi nelle braccia di Dio dire: « voi vincerete la | mia | iniquità, e per occasione del mio peccato s' accrescerà la |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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sono insussistenti, essi provengono dalla limitazione della | mia | ragione: voglio adunque rinunziare a questi miei |
Epistolario ascetico Vol.III -
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l' apostolo ed evangelista S. Giovanni, che Ella pur ama. | Mia | signora Contessa, io aveva preso la penna per suggerirle |
Epistolario ascetico Vol.III -
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io bramerei che Ella volesse trovare tempo da leggere una | mia | operetta intitolata: « Sui confini dell' umana ragione, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di san Carlo Borromeo, di cui vidi ottimi effetti nella | mia | parrocchia sopra più di mille fanciulli distribuiti in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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tutto ciò che vi avesse di sconvenevole in questa | mia | prolissità, volendo del resto accettar tutto in buona |
Epistolario ascetico Vol.III -
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rispondere alla gratissima sua degli 11 corrente, colpa la | mia | assenza da Stresa. Ottimamente Ella attribuisce il |
Epistolario ascetico Vol.III -
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li preghiate d' inserire nel prossimo fascicolo la presente | mia | lettera. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.44 Per esser |
Epistolario ascetico Vol.III -
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cose in essi contenute, riconoscendo prima di tutto la | mia | poca perizia, glielo esporrò con tutta la dovuta sincerità. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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una città permanente, destano nelle anime buone come Lei, | mia | Signora Contessa, un indefinibile sentimento di speranza e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di suffragi avesse bisogno. E quanto a me ben Le prometto, | mia | ottima Signora Contessa, che lo farò, e lo farò fare dai |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dubito di confidare alla sua prudenza ed amicizia la | mia | maniera di sentire; ed ecco qual' è. L' attaccamento dei |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ogni cosa. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.4. L' umanità | mia | soggiacque ad un gravissimo dolore leggendo nella cara |
Epistolario ascetico Vol.III -
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La supplico che una tale definizione si solleciti per | mia | quiete e per edificazione del prossimo. [...OMISSIS...] |
Epistolario ascetico Vol.III -
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le mie opinioni, ma le dottrine della Santa Chiesa Romana | mia | maestra, e questo pure lo spero dalla grazia di Gesù |
Epistolario ascetico Vol.III -
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suo fratello in Gesù Cristo, quale appunto da parte | mia | io Le sarò sempre e quale ho l' onore di dichiararmi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sociale », ecc., e in pari tempo m' interpella sulla | mia | sommissione al relativo decreto, acciocchè possa esserne |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che, per pura grazia di Dio, non ho mai avuta in vita | mia | alcuna tentazione in materia di fede, e non ho mai esitato |
Epistolario ascetico Vol.III -
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del tutto improvviso. Ora Iddio è testimonio della | mia | sincera e costante disposizione di sottomettermi in tutto, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ascritte all' indice de' libri proibiti per nulla alterò la | mia | pace e la contentezza dell' animo mio, anzi espresse dal |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Ma non crediate tuttavia che questa tranquillità sia cosa | mia | propria: perchè ben so che io sarei in balìa di ogni |
Epistolario ascetico Vol.III -
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contento, che altrettanto non fui innanzi al decreto: la | mia | coscienza non mi rimprovera nulla: « Deus autem est qui |
Epistolario ascetico Vol.III -
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pressione. Ma come dicevo, tutte queste cose, e la | mia | causa stessa l' abbandono intieramente al Signore, da cui |
Epistolario ascetico Vol.III -
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altresì aggiungere che l' effetto della proibizione e della | mia | sommissione, fu più favorevole a noi che contrario; tanto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che nella prossima promozione avrebbe compreso l' umile | mia | persona, tuttavia dopo la mia partenza di là venni a sapere |
Epistolario ascetico Vol.III -
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avrebbe compreso l' umile mia persona, tuttavia dopo la | mia | partenza di là venni a sapere ciò che si lavorava in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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della Chiesa, utile e glorioso. Quanto poi s' attiene alla | mia | persona, nulla affatto ci penso, come nulla so di quanto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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pari mi danno gran dolore le cose pubbliche del Piemonte, | mia | seconda patria, e mi ha pur sommamente attristato vedendo i |
Epistolario ascetico Vol.III -
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incammino verso coteste anime a me carissime, e tutte colla | mia | nel Signore conglutinate. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] |
Epistolario ascetico Vol.III -
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spirito di quanto io vi ho scritto. Non trovate voi nella | mia | lettera suggeritivi de' mezzi opportuni per uscire dallo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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solo non mi parrebbe di averle significata compiutamente la | mia | gratitudine e la stima grande che ho sempre avuta della sua |
Epistolario ascetico Vol.III -
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del Santo Padre non era punto cangiato in verso l' umile | mia | persona: « e come il desiderio di darmene una pubblica |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ad effetto le intenzioni già manifestate sulla | mia | persona, facendo io precedere qualche spiegazione |
Epistolario ascetico Vol.III -
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». Grato a tali sentimenti dell' augusto Pontefice, nella | mia | risposta in data 30 maggio p. p. io esprimevo la profonda |
Epistolario ascetico Vol.III -
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risposta in data 30 maggio p. p. io esprimevo la profonda | mia | riconoscenza verso Sua Santità, e poi, rammentando i |
Epistolario ascetico Vol.III -
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pel corso di più mesi alcuna risposta, e dubitando che la | mia | lettera si fosse smarrita, ne ho replicata un' altra in |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che ripetere quello che più volte ho detto, cioè: Che la | mia | maggior gloria e felicità è sempre stata e sarà sempre, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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io abbassai il capo e l' accettai. Non per lusinga della | mia | ambizione, come ora dicono i miei nemici, ma sulla parola |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fermo e inalterabile il mio sincero attaccamento e la piena | mia | sommissione alla santa Sede Apostolica e al Sommo Pastore |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in ogni sua azione, o patisca, od agisca. Voi felice, | mia | cara Bonaventura di GESU`, se arrivate a questo, ed anzi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Istituto della Carità. Avendo io conservato copia di quella | mia | risposta, mi permetta che gliela trascriva. Non m' era mai |
Epistolario ascetico Vol.III -
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trascriva. Non m' era mai venuto in pensiero, che questa | mia | lettera si fosse potuta smarrire, e però mi astenni dal |
Epistolario ascetico Vol.III -
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doverle tacere (poichè me ne domanda espressamente) esser | mia | massima, che quando una volta si è presa, dopo consultato |
Epistolario ascetico Vol.III -
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anche sotto pretesto e colore di far meglio. Tale è la | mia | ferma opinione, non solo per ciò che riguarda la vocazione |
Epistolario ascetico Vol.III -
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anche persone ragguardevolissime, presero a petto la | mia | causa! e gli amici che già possedevo quanto più intimamente |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Signore troppo inferiore a' miei meriti. Comprendo a pieno, | mia | pregiatissima Signora Baronessa, tutto ciò che deve |
Epistolario ascetico Vol.III -
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rimarranno al di sotto del luogo dell' anima nostra. Io so, | mia | veneratissima Signora, che questi sono i suoi conforti, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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io farò similmente per voi. Vi prego di non mostrare questa | mia | a nessuno di quelli, i quali potrebbero essere di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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legger dubbio vi potesse esser nato, mandovi adesso questa | mia | appositamente acciò ne lo scacci da voi, e in me |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e comunicatomi, per sua singolare gentilezza, col mezzo di | mia | sorella Margherita. La posso assicurare, signora Marchesa, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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credo che, anche senza di queste, Ella sia persuasa della | mia | profonda venerazione; e tanto è più bello che i cristiani |
Epistolario ascetico Vol.I -
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accennato il modo in cui io potrei giovare. Il tenore della | mia | vita e le molte brighe da cui sono distratto, e per cui Dio |
Epistolario ascetico Vol.I -
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pel consiglio del De Apollonia, di scriverle quella prima | mia | lettera. Ella mi espone i suoi pensieri intorno al modo di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la mano nella messe altrui. Ma oltrecciò l' impotenza | mia | e l' occupazione in moltissime altre sollecitudini, fra le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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avesse da viaggiare verso il Tirolo, io Le offerisco la | mia | casa qualunque ella sia: e sarebbe mia somma ventura se si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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io Le offerisco la mia casa qualunque ella sia: e sarebbe | mia | somma ventura se si degnasse di approfittarsene. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nel nostro carteggio, non è però che si raffreddi da parte | mia | il desiderio di conversare con Lei per lettera, e di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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o piuttosto quel pensiero che ho posto nell' ultima | mia | intorno alla forma esteriore della divozione, non altro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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PARS HAEREDITATIS MEAE; il Signore è sola porzione di | mia | eredità ». Onde non abbiamo nulla a sperare nel mondo, se |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che io il faccia avaramente, tenendo piuttosto questa | mia | brevità per segno della mia opinione che non abbisognereste |
Epistolario ascetico Vol.I -
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tenendo piuttosto questa mia brevità per segno della | mia | opinione che non abbisognereste neppure di questo poco. In |
Epistolario ascetico Vol.I -
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volta che le scrissi ho dovuto cominciare dalle scuse della | mia | negligenza: questa volta dovrei forse cominciare a scusarmi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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questa volta dovrei forse cominciare a scusarmi per questa | mia | troppa diligenza, per cui vengo sì presto a disturbare V. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Chiesa. Ah! signora marchesa, la prego di perdonare alla | mia | libertà, se la supplico a meditare bene questo grande |
Epistolario ascetico Vol.I -
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del Santo Padre, acciocchè non sia tutto questo qualche | mia | illusione da lasciare andare; il che però intimamente non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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accompagnato da un cuore ottimo ». La risoluzione | mia | di tale questione già sapete che è la vostra. Le ragioni |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e dicovi di bel nuovo, pregate. Voi volete sapere la | mia | opinione sul dovere di assoggettare affatto i propri |
Epistolario ascetico Vol.I -
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caratteristica dell' Instituto che sta da tanto tempo nella | mia | mente: che se si prescindesse da questo, non sarebbe più |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e teniamoci sulla massima che vi ho esposta nell' ultima | mia | lettera; alla quale, con ansietà, aspetto la vostra |
Epistolario ascetico Vol.I -
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applicare al caso, che me l' ha fatta profferire. La | mia | coscienza e l' amicizia congiunta colla più sincera stima |
Epistolario ascetico Vol.I -
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io non sarei buono che di dare loro de' mali esempi per la | mia | poltronaggine e mollezza. Ma se viene il buon Francese ne |
Epistolario ascetico Vol.I -
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conto nelle più grandi misericordie del Signore. Da parte | mia | dunque vi dirò « perseverate e non uscite da voi stesso dal |
Epistolario ascetico Vol.I -
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tacervi nulla di ciò che vi devo per fraterna carità. Se la | mia | osservazione è vera, approfittatevene: se ella è falsa, non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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[...OMISSIS...] 1.29 Vi scrivo per notificarvi la | mia | presentazione al Papa Pio VIII che fu ieri a otto giorni. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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con cose grandi, ma con cose al tutto piccole: la | mia | non è una vocazione straordinaria, come sarebbe quella di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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povera umanità. A Dio di nuovo. Spero che riceverete la | mia | confidenza come un tratto di quella amicizia che vi debbe |
Epistolario ascetico Vol.I -
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liberamente fino che a me piace, perchè essi saranno la | mia | delizia, senza che io li perda più mai. Tutta la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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[...OMISSIS...] 1.30 Vi ringrazio di avere consolata la | mia | carissima signora Madre, nell' averle detto la verità del |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Madre, nell' averle detto la verità del mio stato e della | mia | posizione e abitazione. Aggiungete che sono ora in sul |
Epistolario ascetico Vol.I -
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da farvi sul vostro progetto, ed aprirvi quale sarebbe la | mia | intenzione. Primieramente non vorrei che diceste: « Se il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che porto nel mio seno, e ivi la alimento siccome la | mia | stessa vita. E quando considero che la Provvidenza ha |
Epistolario ascetico Vol.I -
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in comune e in privato. Io dico sempre Messa per l' anima | mia | e per quella di coloro che il Signore sembra associarmi. E` |
Epistolario ascetico Vol.I -
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impostura (per servirmi d' una frase di una santa persona | mia | conoscente), uno che ha un estremo bisogno di essere |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Miei cari consacerdoti e fratelli nel Signor nostro Gesù, è | mia | massima di non « ricusarmi a nulla di tutto ciò che mi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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tanto la lettera che essi hanno scritto a me, quanto questa | mia | risposta. Non aggiungo altro. Amiamoci nel Signore, a cui |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dopo fatta l' orazione, e anche nel pensiero di volere la | mia | infinita nullità per loro padre spirituale. Le mie |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e considerare le loro persone come una estensione di questa | mia | piccola carissima famigliuola del Calvario. « Quam bonum et |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la semplicità della nostra vita. Vi prego di fare da parte | mia | ringraziamenti e complimenti a monsignor Sardagna, che ho |
Epistolario ascetico Vol.I -
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falso supposto; ma non ho potuto rendere ragione di questa | mia | risposta. Il falso supposto è, che questo Istituto si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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della Carità , che è manifestamente opera di Dio. Ma la | mia | miserabilità è infinitamente lontana da queste cose: ed io |
Epistolario ascetico Vol.I -
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mi onoro di essere... [...OMISSIS...] 1.31 Con questa | mia | non posso rispondere a tutti i punti della vostra lettera, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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1.31 Perdonatemi, se vi ho afflitto coll' ultima | mia | lettera: mi è molto consolante di dovervi domandare perdono |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Ciò premesso, vi prego di considerare che era ben penosa la | mia | posizione nel trovarmi da più di quindici giorni privo al |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
per sì fatta guisa che fin d' allora ho messo in Lei la | mia | confidenza e La ho considerata come il vero padre della |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
a ciascuno di loro si conviene. Finalmente riguardo alla | mia | particolare persona oso anche esporre umilmente alla |
Epistolario ascetico Vol.I -
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serie di scritti, che, se Vostra Santità approverà questa | mia | occupazione e Dio mi concederà vita e forze, non tarderò di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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esterni; vorrei dire altrettanto degli interni, se la | mia | imperfezione e miseria infinita non facesse continuamente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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abbracciatemi tutti, facendo sapere a tutti la consolazione | mia | della loro generosa disposizione. Qui siamo tutti dello |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che riguardano la gloria di Dio e che esigono la | mia | presenza, acciocchè siano prontamente ultimati, com' è |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
non poter nulla, se non forse nuocervi coll' esempio della | mia | debolezza e miseria. Ma l' amore tuttavia che vi porto in |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
le basi della vita religiosa, e perchè conosciate la | mia | premura e il mio amore continuo che anche assente ho per |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
io che lo studio, in ragion d' esempio, sia la strada della | mia | eterna salute? Quanti vi hanno trovato l' eterna |
Epistolario ascetico Vol.I -
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facendo di erigere una casa di ricovero pei poveri nella | mia | patria; e mi chiedete di voler entrar anch' io in parte |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
». Io accetto questa seconda proposta, e vedrò in questa | mia | accettazione se il vostro parlare sia sincero. Voi nulla |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Ascoltatemi con amore, com'io vi parlerò con amore. La | mia | parola è parola di convinzione maturata da lunghi anni di |
Doveri dell'uomo -
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fatto un altro pensiero, quello onde ho separato nella | mia | mente i fiori da tutte le altre piante. Se io poi dico di |
Principio supremo della metodica -
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suppone adunque più un pensiero solo fatto già prima dalla | mia | mente; ma almeno due, due pensieri di distinzioni, uno col |
Principio supremo della metodica -
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col quale ho distinto i rosacei dagli altri fiori. Se la | mia | mente non avesse già prima avuti que' due pensieri, ella |
Principio supremo della metodica -
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pronunciato a' suoi orecchi. Ma quando io vo innanzi colla | mia | lezione e gli dico di più, che delle Adelaidi ce ne sono |
Principio supremo della metodica -
|
ho percepito una melagrana, mi resta poi la memoria della | mia | percezione. La memoria della melagrana da me ieri veduta, |
Principio supremo della metodica -
|
la melagrana di ieri, e tuttavia contemplassi nella | mia | fantasia un' imagine di melagrana, imagine rimastami dalla |
Principio supremo della metodica -
|
sul rapporto che la sensazione odorosa ha colla passata | mia | percezion della rosa: e che perciò appartiene alle |
Principio supremo della metodica -
|
d' intellezioni sono le seguenti: Ciò che è conforme alla | mia | ammirazione è bene. Ciò che è conforme alla mia benevolenza |
Principio supremo della metodica -
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alla mia ammirazione è bene. Ciò che è conforme alla | mia | benevolenza è bene. Ciò che è contrario all' una e all' |
Principio supremo della metodica -
|
altra è male. Ciò che non è nè conforme nè contrario alla | mia | ammirazione e alla mia benevolenza, è indifferente. Queste |
Principio supremo della metodica -
|
non è nè conforme nè contrario alla mia ammirazione e alla | mia | benevolenza, è indifferente. Queste regole morali che segue |
Principio supremo della metodica -
|
regole sono le sopra accennate « Ciò che è conforme alla | mia | ammirazione o benevolenza, è bene; ciò che si oppone alla |
Principio supremo della metodica -
|
ammirazione o benevolenza, è bene; ciò che si oppone alla | mia | ammirazione o alla mia benevolenza è male ecc. »; egli è |
Principio supremo della metodica -
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è bene; ciò che si oppone alla mia ammirazione o alla | mia | benevolenza è male ecc. »; egli è evidente che queste |
Principio supremo della metodica -
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io ricevute delle percezioni di corpi, io posso fermare la | mia | astrazione al colore, e così far di questo un essere |
Principio supremo della metodica -
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che quest' oggetto ha due parti, io pongo medesimamente la | mia | attenzione tanto sulla sostanza quanto sull' accidente e di |
Principio supremo della metodica -
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(terz' ordine) io riponevo gli enti interi sotto la | mia | propria attenzione. Solo pervenuto a questo grado il lavoro |
Principio supremo della metodica -
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attenzione. Solo pervenuto a questo grado il lavoro della | mia | mente, io avendo presenti e le qualità astratte e gli enti |
Principio supremo della metodica -
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altrui le cose. A me stesso sono rimaste più memorie della | mia | infanzia che provano quanto lentamente i fanciulli mettano |
Principio supremo della metodica -
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delle cose. Mio zio Ambrogio, che ha preso tanta cura della | mia | infanzia, era di persona assai grande, ed io ancor bambino |
Principio supremo della metodica -
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ha alcun' altra potenza, alcun altro modo, resta sempre la | mia | mente disposta ad accettare qualche nuova scoperta intorno |
Principio supremo della metodica -
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gli attribuisce, e perciò a modificare e ad amplificare la | mia | opinione stessa. Ma quando la mia opinione è già chiusa, |
Principio supremo della metodica -
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e ad amplificare la mia opinione stessa. Ma quando la | mia | opinione è già chiusa, quando sono venuto in una |
Principio supremo della metodica -
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o negare o spiegare altramente, in tal caso infrangerei la | mia | opinione, e me ne creerei un' altra tutta nuova circa l' |
Principio supremo della metodica -
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e negativamente, più per debolezza e corruzione di | mia | natura che per malizia. Nel secondo pecco direttamente, |
Principio supremo della metodica -
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(ciò che sono io stesso), debbo anco avere la coscienza | mia | propria per concepirlo; la quale in ogni caso mi nasce, o |
Principio supremo della metodica -
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doveri, mi basta che ne osserviate alcuni, e ordino alla | mia | Chiesa d' ammaestrarvi solo a mezzo, e di non correggervi o |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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non voglio pretendere che voi prestiate alcuna fede alla | mia | parola, dovete voi stessi ragionare meco - noi dobbiamo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sovraccennato. 5 « Signore, tu aprirai le mie labbra, e la | mia | bocca annunzierà le tue lodi » (7). 6 « Come tempera il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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le meraviglie della tua legge » (1). 9 « L' anima | mia | al suolo è distesa: dammi vita, secondo la tua parola » |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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« A chi mi dileggia dirò, nelle tue parole aver io posta la | mia | speranza » (6). 14 « Non toglier mai di mia bocca la parola |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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io posta la mia speranza » (6). 14 « Non toglier mai di | mia | bocca la parola di verità » (7). 15 « Ti ringrazio, o |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e la scienza » (9). 17 « Nel tuo verbo ho riposta la | mia | speranza » (10). 1. « Se meditato non avessi alla tua |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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uno spirito sodo e riflessivo, non tenue e leggero. « Nella | mia | meditazione il fuoco si rinfiamma », havvi nella Scrittura |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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diviso, disse quelle memorabili parole: « Fate questo in | mia | commemorazione ». E poichè non era tale obblazione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sogno. Ma non così al mio servo Mosè, il quale in tutta la | mia | casa è fedelissimo. Perciocchè io a lui parlo bocca a bocca |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fatto il simigliante del calice aggiunse: « Fate questo in | mia | commemorazione » (1). L' altra podestà da Cristo fu |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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perciò nè pure mancherammi giammai la sposa mia, la | mia | Chiesa, voi miei ministri non avrete a temere nulla in |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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perchè io v' ho dato questo potere mio indeficiente, questa | mia | divina autorità e virtù. Per tanto la prima di queste due |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dipinto Gesù Cristo tra voi crocifisso (1), dipinto » colla | mia | predicazione, « tra voi crocifisso » nella persecuzione che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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indiritti i Sacramenti del Matrimonio e dell' Ordine. Non è | mia | intenzione di esporvi qui le dottrine de' Sacramenti, che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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disse: « « Acciocchè (gli uomini) veggano la chiarezza | mia | la qual tu mi hai data avanti la costituzione del mondo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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comincia: « « Il Signore disse al mio Signore: siedi alla | mia | destra » »: dove il Signore, cioè Dio, parla al figliuolo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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voluntatem ejus qui misit me (1) »: cioè, io non cerco la | mia | volontà umana, soggettiva, non vo dietro all' istinto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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questo, dice, mi ama il Padre, perchè io depongo l' anima | mia | per riprenderla ». Ora l' amore, che il Padre ha al suo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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« Per questo mi ama il Padre, perchè io depongo l' anima | mia | per assumerla di nuovo. Nessuno me la toglie; ma io la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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così: « « Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla | mia | destra fino a tanto che io ponga i tuoi nemici sgabello a' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della tribolazione e della povertà: « Sorgi e siedi alla | mia | destra ». Ecco la prima parte della mercede dovuta al |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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stessa sostanza, ex utero . Ora tu dunque decora anche la | mia | umanità di questa stessa gloria divina ed infinita, che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Cristo, giusta quelle parole: « « il pane che io darò, è la | mia | carne per la vita del mondo »(3), » cioè la mia carne, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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darò, è la mia carne per la vita del mondo »(3), » cioè la | mia | carne, sotto forma di pane, di alimento, terrà luogo, farà |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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me stesso a suo nutrimento, per guisa che egli vivrà della | mia | vita, di quella vita che io ho sotto forma di pane; e chi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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[...OMISSIS...] ovvero, come dice il testo greco « « è la | mia | carne che io darò per la vita del mondo » », |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vita naturale, la vita del mondo. Io darò dunque a morte la | mia | carne, ma nello stesso tempo darò un' altra vita, perocchè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ma nello stesso tempo darò un' altra vita, perocchè questa | mia | carne rimarrà sempre un pane vivo, un pane che dà la vita. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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del cibo eucaristico, invece di dire: « Se non mangerete la | mia | carne, »ovvero: « se non mangerete la carne del Figliuol di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a dire a S. Filippo: « Philippe, qui videt me » (cioè la | mia | umanità in modo soprannaturale) « videt et Patrem (2), » |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e che non fu spenta giammai, che ella scegliesse l' umile | mia | persona a segno dell' ira sua, assalendomi; della qual |
Il razionalismo -
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tant' altri (2), da questi due valent' uomini, non sia la | mia | personale, ma quella della verità e della sana dottrina, |
Il razionalismo -
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d' essere troppo fallibile, e mi consolai insieme colla | mia | fede; mi consolai pensando che il cuor mio e l' anima mia |
Il razionalismo -
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mia fede; mi consolai pensando che il cuor mio e l' anima | mia | non avea professato, nè professava altra dottrina da quella |
Il razionalismo -
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nè ci covava alcun reo disegno. Ma andò fallita la | mia | speranza. In quella vece ammutolì ben egli, ed una sola |
Il razionalismo -
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più obbligato. Laonde io farò anzi bene a conservare la | mia | ignoranza, che mi lascia libero di far ciò che voglio senza |
Il razionalismo -
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del nostro teologo anonimo, e de' suoi confratelli «(V. la | mia | Risposta al finto Eusebio n. 106) ». Ne' celebri capitoli |
Il razionalismo -
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cosa un indizio qualunque che mi ecciti a fissarla colla | mia | attenzione, eziandio che quell' indizio non mi rivelasse |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dietro nascosto: e questo concetto basta a determinare la | mia | attenzione a pur pensare una cosa benchè incognita, ed egli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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esiste una cosa finita«; io do a questa cosa, con tale | mia | affermazione, una esistenza quale ella l' ha, cioè un' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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io posso mettere più attenzione in questo concetto e colla | mia | forza pensante posso meglio internarmi in esso e attingere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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intensamente. Ciò che ho detto dei gradi della | mia | cognizione e della mia forza pensante, dicasi di quella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Ciò che ho detto dei gradi della mia cognizione e della | mia | forza pensante, dicasi di quella potenza onde l' uomo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Sacramento del pane e del vino di Cristo: « Chi mangia la | mia | carne e beve il mio sangue ha la vita eterna, ed io lo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ed io lo risusciterò nell' ultimo giorno. - Chi mangia la | mia | carne e beve il sangue PERMANE in me e io in lui« (4) ». E |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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« Ecco, io sto all' uscio e batto: se alcuno udirà la | mia | voce e mi aprirà la porta, io entrerò a lui e cenerò con |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quella che dà a me l' essere e la vita, così un' operazione | mia | ne' miei diletti è quella che dà loro la vita. - Questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ha amato me, così ed io pure ho amati voi. PERMANETE nella | mia | dilezione« ». - La quale dilezione si attribuisce appunto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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tanto, se non la ragione di un altro essere ragionevole? La | mia | ragione è per gli altri un' autorità: la ragione degli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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io possa parlare in tuono assoluto e pronunciare la | mia | sentenza come una indubitabile verità, senza nè pur fare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dell' essere, contenute e comprese? Ciò nasce appunto dalla | mia | tardità, da un cotal letargo della mia potenza di ragionare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nasce appunto dalla mia tardità, da un cotal letargo della | mia | potenza di ragionare e prima di tutto dalla debolezza del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quello di che minacciò gli ebrei: « Io asconderò la faccia | mia | ad essi e starò a vedere a che mali termini da loro soli si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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considerata come principio senziente, spirito, e questa | mia | maniera di parlare è conforme a quella delle divine |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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aveva detto: « Io so che non abita in me, cioè nella carne | mia | bene alcuno« (2) », sarà ella la carne di Adamo innocente? |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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a propriamente parlare? Niente altro se non trasportare la | mia | attenzione da una specie di cane all' altra. Ho forse |
Gioberti e il panteismo -
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cade dall' albero, cadrebbe con esso in terra anche la | mia | idea. Ma no; ella non è ristretta a luogo alcuno; tosto che |
Gioberti e il panteismo -
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Ma no; ella non è ristretta a luogo alcuno; tosto che la | mia | mente acquistò la prima volta l' abilità d' intuirla, la |
Gioberti e il panteismo -
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l' idea stessa lo dice. L' unità dunque e l' identità | mia | propria, per la quale d' una parte io contemplo la natura |
Gioberti e il panteismo -
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tutta questa chiarezza di luce; perocchè io domando alla | mia | volta: quando io penso e parlo della città di Firenze o di |
Gioberti e il panteismo -
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e le immagini di queste città che sono rimaste nella | mia | mente, ovvero termina in queste città reali al presente da |
Gioberti e il panteismo -
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credete di pensare e ragionare sul reale stesso - Questa | mia | credenza è dunque un' illusione che m' inganna - Non è un' |
Gioberti e il panteismo -
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Ma dunque non influiscono elle niente affatto sulla | mia | cognizione del reale? Influiscono, ma indirettamente; |
Gioberti e il panteismo -
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in quanto che quando io affermo che sussiste un reale, la | mia | cognizione riesce più perfetta quanto più conosco nell' |
Gioberti e il panteismo -
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tant' altri valent' uomini, che scrissero pro e contro la | mia | filosofia, cioè che troppo presto si credono d' aver colto |
Gioberti e il panteismo -
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formalmente, pure materialmente preso abita ancora nella | mia | natura. E quell' in me è da intendersi detto non in modo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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natura, dicendo: « Io so che non abita IN ME, cioè NELLA | MIA | CARNE alcun bene« (3). » Colla quale aggiunta, cioè nella |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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CARNE alcun bene« (3). » Colla quale aggiunta, cioè nella | mia | carne , dimostra di avere sentito il bisogno di spiegare |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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(io persona) quel bene che voglio; ma faccio (cioè la | mia | natura fa), quel male che IO (persona) non voglio«. E da |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nuova rigenerata), e poi veggo un' altra legge della | mia | mente e captiva ME nella legge del peccato che è nelle mie |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e il genio di tutti i popoli, mi somministerebbero). | Mia | intenzione e fine di queste carte è solo di esporre la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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così grande e buono che mi può riccamente compensare della | mia | perdita«: ed essendo costretto di dover formare colla sua |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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prima che Iddio glielo mutasse, era SARA7I, cioè signora | mia | (2). Il nome ISA7I, vuol dire mio uomo (3). A Dio stesso |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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vite, fino che non venga il regno di Dio« (3), » cioè la | mia | Risurrezione. Nè si può muover dubbio per cagione della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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parole di Gesù Cristo: « il pane che io darò è la carne | mia | per la vita del mondo (2), » e da quell' altre: «« Questo è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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luogo le parole di Cristo: « il pane che io darò è la carne | mia | che io DARO` per la vita del mondo«:« questo è il mio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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divino cibo di essa umanità, sicchè Cristo dir potesse « la | mia | carne è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda« |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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definizione della Chiesa, fosse convinto. Laonde nella | mia | Risposta ad Eusebio, io dissi, che invano egli sarebbesi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nostra. Se costui si serve dell' opera mia, io guadagno la | mia | giornata, che è quello che mi bisogna. Il titolo di |
Psicologia Vol.III -
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cagiona l' apoplessia, come anni sono avvenne nella | mia | patria, che quando fu vinto il partito di rifondere le |
Psicologia Vol.III -
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due questioni: perchè non posso io avere la sensione in una | mia | mano punta da un ago, se il movimento nervoso non si |
Psicologia Vol.III -
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mi duole; questa parola piede non sarebbe inventata, nè la | mia | mente avrebbe ancora il concetto che quella parola |
Psicologia Vol.III -
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popoli sulla natura dell' anima, accompagnate da qualche | mia | osservazione benevola ai loro autori, e conciliatrice; |
Psicologia Vol.III -
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dire che non fu scoperto giammai da veruno, per quanto è a | mia | cognizione; e perciò la spiegazione degli universali |
Psicologia Vol.III -
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nel quale le opinioni altrui diligentemente raccolte, alla | mia | propria si paragonano e si cimentano. Le quali opinioni |
Psicologia Vol.III -
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a doverlo raccogliere. Ora mi è lieto vedere quella | mia | fiducia nei destini della società umana e quel fermissimo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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più si avvicina al Tribunale da me proposto, per quanto è a | mia | notizia, è di Giovammaria Ortes. Non sarà forse discaro ch' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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non si può acquietare fin che ella non vi sia riuscita. La | mia | teoria è nata dall' osservazione dei fatti; de' fatti |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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Ma all' incontro dicendo: « Voi avete conquistato sotto la | mia | condotta questo paese: ora egli è tempo che il vostro |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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a doverlo raccogliere. Ora mi è lieto vedere quella | mia | fiducia nei destini della società umana e quel fermissimo |
Filosofia politica naturale -
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più si avvicina al Tribunale da me proposto, per quanto è a | mia | notizia, è di Giovammaria Ortes. Non sarà forse discaro ch' |
Filosofia politica naturale -
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non si può acquietare fin che ella non vi sia riuscita. La | mia | teoria è nata dall' osservazione dei fatti; de' fatti |
Filosofia politica naturale -
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Ma all' incontro dicendo: « Voi avete conquistato sotto la | mia | condotta questo paese: ora egli è tempo che il vostro |
Filosofia politica naturale -
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esempio, l' essenza dell' uomo, che cosa è presente alla | mia | mente? L' uomo. L' uomo, senza più, presente alla mia mente |
Sulle categorie e la dialettica -
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alla mia mente? L' uomo. L' uomo, senza più, presente alla | mia | mente è l' umana essenza. Quest' essenza, in quanto è |
Sulle categorie e la dialettica -
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perciò l' intuizione immediata del primissimo; e di questa | mia | opinione il lettore ha già udite le ragioni. Piuttosto è da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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abusa della parola specie , perchè 1 si dice che la specie | mia | non è la sua , la specie di ciascuno singolare è diversa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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