Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: luce

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come è diverso sentirsi ferir gli occhi realmente dalla  luce  del sole, e pensare semplicemente alla luce che può
realmente dalla luce del sole, e pensare semplicemente alla  luce  che può ferirceli; pensiero che io posso fare anco di mezza
Ora questo terzo effetto della sensazione è ciò che dà  luce  alla percezione della cosa, è ciò che rende la nostra
Dio e le altre cose, non fanno che darci una cotale maggior  luce  e distinzione nella concezione nostra dell' essere (3) e
nostra dell' essere (3) e nulla più: distinzione e  luce  che nasce appunto per la comunità dell' essere ideale alle
imagine alcuna. Egli in queste nuove percezioni della  luce  e de' colori avrebbe acquistato il fondamento di una serie
oscuri e nulli? Que' discorsi, che udiva fare intorno la  luce  e i colori, non erano prima nè intieramente chiari per lui,
vani e nulla significanti. Egli è certo che delle parole  luce  , e colore nulla ne intende: nulla ne intende, dico, di
parlare di lei, non sono tolte dalla sensazione reale della  luce  stessa, della qual sensazione egli è privo; ma sono tolte
ma sono tolte dalla relazione di una cosa che si chiama  luce  colle sue idee generiche e universali: il che è ciò che mi
dar loro l' appellazione di cognizioni ideali7negative . La  luce  dunque e i colori nella loro specie rimangono per lui
dei discorsi che vengono fatti dagli uomini intorno alla  luce  e ai colori. Ma dopo di ciò, egli acquista tuttavia, come
Ma dopo di ciò, egli acquista tuttavia, come dicevo, della  luce  delle idee generiche e universali. Se non sapesse altro se
e universali. Se non sapesse altro se non che questa  luce  è qualche cosa, materia di sensazioni che egli non
Ma egli oltracciò può conoscere molte altre proprietà della  luce  e dei colori, risultanti dalle relazioni di essa luce e
della luce e dei colori, risultanti dalle relazioni di essa  luce  e colori colle cose, di cui ha la percezione, o colle
colle sensazioni di cui è in possesso. Egli può sapere che  luce  e calore si trovano spesso insieme, e che col calore del
vista provano quell' altra sensazione che si chiama della  luce  (1). Può sapere che la luce è un corpo leggiero e celere
sensazione che si chiama della luce (1). Può sapere che la  luce  è un corpo leggiero e celere (secondo la credenza comune);
l' ottica di Newton. Può sapere che un fascicolo di  luce  si spezza in sette fascicoli, passando per un prisma di
per gli altri sensi. Insomma può conoscere intorno alla  luce  un infinito numero di verità, quante possono essere per
Questa è la parte chiara per lui della idea negativa della  luce  e dei colori. Ora dall' esservi in un' idea negativa ,
dell' uomo, la qual signora di sua natura v' insinui  luce  e calore, e non sappiano più credere a questa potenza:
involte in imagini e simboli ), dalle quali idee , quasi da  luce  calore, escono i sentimenti che sono poi cagione prossima
nell' uomo in quanto egli è intellettivo, riceve nuova  luce  una verità filosofica di molto valore, cioè che« l'
compito, assoluto, Dio (4). Fra queste tenebre e questa  luce  cammina il cristiano nella vita presente per un alto ordine
cioè colle tenebre meriti di più, credendo, e colla  luce  più gli si acuisca il suo desiderio della eterna luce e sia
colla luce più gli si acuisca il suo desiderio della eterna  luce  e sia da questo saggio di visione e da questo desiderio
comunicazione della divina sostanza, della vita, e della  luce  di Dio stesso. La maniera adunque diretta di conoscere la
cause formali, dalla quale accurata distinzione verrà piena  luce  alla materia che abbiamo alle mani. Causa formale o forma
per sè stesso e non per nessun altro mezzo, sparge una  luce  viva, a mio parere, sopra un brano del grande Basilio, che,
quella notizia si diffonde e spande largamente in noi una  luce  che trae a sè irresistibilmente colla sua bellezza
che doveva apparire. E veramente la comunicazione della  luce  spirituale che a Dio piacque di fare all' umanità di mano
delle verità esteriormente rivelate, che quel della  luce  corrispondente, colla quale le anime partecipano delle cose
si esprime così: « Disse Iddio: sia fatta la luce, e la  luce  fu fatta« »; egli viene con ciò a dire che Iddio fece la
fu fatta« »; egli viene con ciò a dire che Iddio fece la  luce  e le cose tutte colla sua parola : ma chi può salire tant'
del Padre: perocchè per sentir questa, conviene sentire la  luce  della verità come una cosa piena e sussistente. I doni si
sacra sono detti tenebre (7). « La luce, dice S. Giovanni,  luce  nelle tenebre, e le tenebre non l' hanno compresa« (.). »
Paolo pure dice: «« Eravate un tempo tenebre, ma ora siete  luce  nel Signore ». A cui soggiunge: «« Camminate adunque
adunque siccome figliuoli della luce: e il frutto della  luce  consiste in ogni bontà, giustizia e verità« (10) »:
aderire alla verità, e s' accieca da sè stessa (1), e per  luce  la volontà che si mette dentro nella verità e si compiace
per la cognizione volontaria, colla quale cognizione la  luce  della verità entra veramente in lui, perciocchè l' uomo non
amarlo e seguirlo nelle opere della vita. Or dunque se la  luce  del Verbo si riceve in noi con un atto della volontà, e se
presenza di Dio, ma erano certe idee, dalle quali raggiava  luce  e vita, che divenivano il fondamento e come il fuoco di
S. Giovanni dice, che egli « era vita e la vita era  luce  degli uomini« (3) ». Ora la vita è sentimento, e chi nulla
potenza di percepire l' essere reale e sussistente (4). La  luce  del Verbo adunque non è una luce ideale, ma l' essere
e sussistente (4). La luce del Verbo adunque non è una  luce  ideale, ma l' essere sussistente da noi percepito. In
Spirito nelle anime; così vi ha anco una gradazione di  luce  che esce dal Verbo, e solo la pienezza di questa luce è ciò
di luce che esce dal Verbo, e solo la pienezza di questa  luce  è ciò che forma il sentimento dello Spirito nelle anime. La
è ciò che forma il sentimento dello Spirito nelle anime. La  luce  del Verbo fino che non è arrivata alla sua pienezza, non
un modo di percepire nuovo nelle anime: è indivisa una tal  luce  dal Verbo stesso percepito. Quanto il Verbo è più sentito
di luce? E quanta luce? Quanta di più non si può, una  luce  piena, una luce infinita: « E ora chiarificami, o Padre,
quanta luce? Quanta di più non si può, una luce piena, una  luce  infinita: « E ora chiarificami, o Padre, appresso te stesso
ma la domanda per cagion degli uomini, domanda che una tal  luce  sia resa visibile agli uomini. Or questa luce infinita, che
che una tal luce sia resa visibile agli uomini. Or questa  luce  infinita, che dimanda, è una luce eterna e divina; dimanda
agli uomini. Or questa luce infinita, che dimanda, è una  luce  eterna e divina; dimanda pe' suoi diletti la persona dello
. Le quali parole si possono interpretare di una maggiore  luce  di carità diffusasi nelle anime de' suoi Apostoli, dopo l'
Nella percezione adunque del Figlio è indivisibile una  luce  e un amore, ma questa luce e questo amore non costituiscono
del Figlio è indivisibile una luce e un amore, ma questa  luce  e questo amore non costituiscono una percezione da sè
sè diversa da quella del Figlio, fino che non diviene una  luce  e un amore tale, che lo si senta pieno e sussistente:
tale, che lo si senta pieno e sussistente: allora quella  luce  e quell' amore forma da solo una cotale percezione, ed è
dello Spirito Santo. Tuttavia anche prima che quella  luce  e carità tocchi in tal modo il suo termine, essa allo
disposizione della volontà dice che procede quella della  luce  volontaria, colla quale si sa conoscere se è bene o male
prese, gliele aveva dette tutte, contenendosi tutte nella  luce  loro data, nel Verbo: « tutte le cose, che ho udito dal
dire, la [sua] luce. Nel ricevere noi questa specie, questa  luce  divina che illumina il nostro spirito, noi siamo passivi,
dopo che per la rivelazione esterna noi sappiamo che questa  luce  procede dal Principio che la manda, e prestiam fede a
lo Spirito, avrebbero potuto percepire il Verbo in una  luce  più viva, fornito di una gloria più manifesta; visione che
affetto l' anima contempla e imbeve e s' innebria della  luce  della verità; e questo amoroso sentimento egli stesso è
potrebbe assai più facilmente conoscere ciò che fosse la  luce  in un istante col trargli da sopra gli occhi il velo, che
e soprannaturale; e il sentimento soprannaturale è tal  luce  che il mondo non la comprende: « et tenebrae eam non
dissero con Cristo che si doveva sempre camminare nella  luce  (1); che si doveva dare alla rivelazione un ossequio
un ossequio ragionevole (2); e che Cristo era la  luce  cui le tenebre non hanno compresa (3). Spieghiamo queste
si presti fede a lei ciecamente, ma anzi con una evidente  luce  e irrefragabile. Questo spiega quel darsi fede dagli uomini
Debbono essere ben forti e risplendere di una evidentissima  luce  questi argomenti se possono dare a lui il diritto di
loro accordo mirabile e stupendo che sfolgoreggiano di una  luce  quasi concentrata da mille punti in un solo foco, e
dell' uomo. Dico ragionevolmente , perchè la grazia è  luce  interiore e compimento della stessa ragione: di che il
per sè stessa, e però deve convenire con quell' essere che  luce  incommutabilmente nelle nostre menti. S. Bonaventura parla
. E perciò il santo Dottore dice questo essere,  luce  delle menti, una similitudine di Dio che in noi sta di
nella Ideologia), «essa ha presente a sè stessa una  luce  incommutabile, nella quale si ricorda delle immutabili
rendono quelle cose dissimili dal purissimo essere che è la  luce  delle menti. Anzi se noi attentamente consideriamo la
per un atto della intelligenza divina, cioè pel Verbo,  luce  di tutte le intelligenze (1); perocchè veramente la
questo vero, cui l' ideologia da noi esposta mette nella  luce  più patente, che altro è l' essere, e altro le azioni dell'
delle create cose, dice: [...OMISSIS...] . E ciò rende  luce  su quella appellazione che Cristo dà a sè stesso di essere
Tutto ciò prova che l' idea dell' essere, il quale  luce  nelle nostre menti, ha una vera similitudine [più] con Dio
parlando non sono l' essere, e se all' incontro la  luce  della mente è l' essere stesso semplicissimo, quelle non
stesso semplicissimo, quelle non possono avere con questa  luce  quella vera e propria similitudine che ha colla medesima l'
tempio di Dio. Lo stesso vero apparirà fornito di maggior  luce  ove si consideri insegnare l' ecclesiastica tradizione, che
altresì nello specchio la stessa [face] e fa brillare una  luce  eguale a sè. Tale lo Spirito Santo pur coll' entrare nell'
medesimo più manifestamente veduto, veduto di più forte  luce  a segno di percepirne, in qualche modo, la sostanza. Ed
Ed egli è pur verosimile che, volendo Iddio dare all' uomo  luce  e vita, gliel' abbia data in quella misura che gli
di un' aurora, che gli additava, senza mostrargli, la piena  luce  del sole. Egli avrebbe pertanto creduto al grande Essere a
principio animale, attività cieca e inetta a percepire la  luce  della legge morale. Nel qual passo di Giobbe egli pare non
uomo nella sua reale sussistenza , cioè con un grado di  luce  nuova e veramente divina. Perocchè quest' essere che così
loro intelletto, col trattenerlo dalla contemplazione della  luce  divina; e non poterono poi più isguardare nella faccia
degli uomini, i cittadini delle due città, i figli della  luce  e delle tenebre. La divina scrittura, parlando dei
altra specie di merito che tiene proporzione col grado di  luce  e di cognizione di cui gode la mente contemplante, dietro
due grazie; cioè il primo merito trae dall' aumentata  luce  dell' intelletto, e la grazia che a questo consegue è
e i gradi di merito si computano secondo i gradi di  luce  ch' egli acquista; nel secondo caso domina più la volontà e
faraggine delle favole, ove si abbia qualche raggio di  luce  che renda una verisimile ragione del grande fatto di cui
assurdi, finisce collo scoprire in esse un abisso di  luce  e cava dal loro seno delle stupende cognizioni e trova che
cose nell' uomo: 1 o dà delle notizie nuove; 2 o dà nuova  luce  e forza alle notizie naturali. E applicando questa
le quali modificazioni corrispondono alla nuova  luce  aggiunta alle notizie precedenti e naturali. Or, ciò posto
l' amore mediato , cioè l' amore della giustizia, la quale  luce  sempre presentissima nelle anime intelligenti; perocchè in
la sottigliezza a cui ella può pervenire, come vedesi nella  luce  e suoi colori e nella diffusione degli odori e negli
che altro non facesse la generazione se non edurli alla  luce  e dar loro il successivo e convenevole crescimento. Quasi
scienze di tante osservazioni positive, venga acquistando  luce  qualche verità metafisica che prima solo si travedeva. E
cose si accolgono in una sola, cioè nell' ENTE universale,  luce  semplicissima, di cui è partecipe e dove sussiste l' anima
alla fede, la quale acquista di continuo una vie maggior  luce  e bellezza. Così noi veggiamo nelle divine Scritture e nei
e che veramente si dia una filosofia, la quale rechi molta  luce  sulla stessa dottrina dell' original peccato e faccia in
tutta la dottrina del peccato originale riceve chiarissima  luce  da due verità filosofiche, le quali noi abbiamo provato con
egli pare che Iddio gli abbia dato non solo il dono della  luce  e del conoscimento, ma anche quello d' esprimere bene le
il Signore il dono di snodarle, portano nelle menti la  luce  della verità. La difficoltà è questa: - Iddio opera nella
sostanza di Dio (1); è questa stessa sostanza in quanto è  luce  o sia verità, e in esso trova il mondo il suo Esemplare,
manifesta; e quindi non gli è comunicato il Verbo, ma una  luce  veniente dal Verbo. In tal modo, relativamente all' uomo,
continuamente manifesta a se stessa, perocchè è per essenza  luce  a se stessa. 6 Il verbo umano è molteplice, cioè l' uomo
questi due gradi, o piuttosto queste due specie di  luce  spirituale, l' una propria dei santi dell' Antico
». Ed altrove paragona il lume antico ad una lucerna che  luce  in luogo caliginoso, e il lume nuovo portato da Cristo all'
sapere che pei cristiani quel luogo di Mosè acquistò nuova  luce  appunto dalla venuta di Cristo, dovendosi con questo nuovo
nella nuova anche persona per sè nota, e da questa nuova  luce  ricevono le antiche carte nuova interpretazione, l'
Padre agli uomini, come abbiamo veduto: il Verbo è per sè  luce  che illumina ogni uomo. Quest' è dunque l' ordine nel quale
distinguere realmente il raggio da esso medesimo sole o  luce  illimitata. Ma la sapienza essenziale di Dio non è il Verbo
delle cose, in tanto si considera il Verbo come oggetto o  luce  primitiva; in quanto poi viene dal Verbo come da causa la
che vi avesse un primo oggetto, un noto per se stesso, una  luce  in cui tutte le cose si vedessero; ma hanno ignorato che
colla sua parola: « « Disse Iddio: sia fatta la luce, e la  luce  fu fatta »(1) », e così parimenti in tutte l' opere delle
ma di un Dio vivo, anzi di un Dio7vita, e che egli è « «  luce  » », non trattandosi d' una vita puramente sensibile, ma d'
e finalmente dice, che la vita che è nel Verbo è  luce  agli uomini, dimostrando così come gli uomini sono
esseri intelligenti pel Verbo. Le due parole vita e  luce  si riferiscono appunto a que' due aspetti sotto i quali noi
la vita si riferisce al Verbo in quanto è sussistenza, e la  luce  si riferisce al Verbo in quanto è oggetto, termine dell'
perocchè dice che la stessa vita del Verbo è la  luce  degli uomini, nè potrebbe esser luce agli uomini se non
vita del Verbo è la luce degli uomini, nè potrebbe esser  luce  agli uomini se non fosse per sè luce; solo essendo luce per
luce agli uomini se non fosse per sè luce; solo essendo  luce  per sè ed a sè, egli poteva esser luce agli altri, e non
luce; solo essendo luce per sè ed a sè, egli poteva esser  luce  agli altri, e non solo agli uomini, ma ben anco a tutte le
osservarsi che nella generazione del Verbo la vita e la  luce  tengono un altro ordine da quello che hanno nella creazione
sia l' oggetto ossia la luce, poi quell' oggetto ossia  luce  sussista come vita, cioè come persona per sè vivente. All'
e non cronologico) la vita, e poi l' oggetto ossia la  luce  che lo renda intelligente, « quia lux non nisi viventi
e di conseguente aggiunse questo: « E la vita era la  luce  degli uomini »(1) ». Così l' Evangelista addita che nel
che seguono alle dichiarate sin qui: « « E la vita era la  luce  degli uomini » », cioè l' oggetto che informa ed illumina
oggettivo, la quale, essendo per sè oggetto, fosse  luce  alle umane intelligenze, e così dichiarare come vengono
generato; che, essendo per sè oggetto, può solo divenir  luce  degli spiriti creati, e questi pure possono partecipare
a noi vita, il perchè tosto soggiunge: « « E la vita era la  luce  degli uomini »(3) ». Ora posciachè le appartenenze del
noi dobbiamo vedere come la vita che era nel Verbo sia la  luce  degli uomini. Primieramente si consideri come la vita nel
come avviene che la vita che è nel Verbo sia la  luce  degli uomini? Ella non potrebbe esser luce se non fosse
nel Verbo sia la luce degli uomini? Ella non potrebbe esser  luce  se non fosse oggetto dello spirito umano, che informandolo
1 Che nelle parole di S. Giovanni « « e la vita era la  luce  degli uomini » » non trattasi più di narrare la creazione
come Verbo. Onde S. Giovanni dice che « « la vita era  luce  degli uomini » », e non degli animali, delle piante o de'
delle piante o de' minerali [...OMISSIS...] 3 Ma la  luce  che viene dal Verbo non è mero oggetto perchè è vita7luce,
essere quella vita, di cui parla S. Giovanni, che è la  luce  degli uomini. Che anzi quella vita, che è luce nel Verbo,
che è la luce degli uomini. Che anzi quella vita, che è  luce  nel Verbo, non è solamente vita, sentimento, non è
morale. Dunque S. Giovanni parla in questo luogo d' una  luce  compiuta, che santifica l' uomo e gli dà la sua ultima
perfezione. Quindi Gesù Cristo disse: « « Io sono la  luce  del mondo: colui che mi segue non cammina nelle tenebre, ma
a capello a quelle di S. Giovanni, che « « la vita era la  luce  degli uomini » ». Si chiama ancora da S. Giovanni Gesù
oggetto pronunciato, e l' oggetto, se è per sè oggetto, è  luce  della mente, onde significa un verbo che ha in sè vita, che
siano vòlte a dichiarare in che consiste qualsivoglia  luce  intellettiva dell' umana creatura. Qualunque raggio d' una
dal Verbo, perocchè questo è assolutamente detto esser la  luce  degli uomini. Non è egualmente detto in modo assoluto ed
si manifesti. Quindi dice S. Giovanni che la vita era la  luce  degli uomini. Or se si trattasse dell' essere meramente
pura intuizione. Qui non vi ha dunque quella « vita che è  luce  degli uomini ». Di che si deduce che, essendo « la vita che
Di che si deduce che, essendo « la vita che è nel Verbo la  luce  degli uomini », conveniva che questa fosse data nella prima
per questo spiracolo della vita quella vita che è la  luce  e che è nel Verbo. E però è da dire, che il primo uomo fu
niente di macchiato incorre in essa, poichè è candore della  luce  eterna e specchio senza macchia della maestà di Dio e
« una cotal emanazione sincera »; la sapienza chiamasi «  luce  eterna », e la comunicazione « candore di quella »; la
fosse sublimato a tanta altezza, perocchè il Verbo era la  luce  degli uomini; e dando loro questa luce, si dava loro la
vita altresì, perchè « nel Verbo era vita, e la vita era la  luce  degli uomini »: l' effetto così corrispondeva pienamente
incipiente visione del Verbo, nel quale è quella vita che è  luce  degli uomini. Ma qui si offerisce alla mente la questione:
creature intelligenti di quel Verbo nel quale era la vita  luce  degli uomini. Ma, come vedremo poi in appresso quando
ai primi uomini. I primi uomini avevano abitualmente la  luce  soprannaturale, e questa luce non è una mera idea, ma è
avevano abitualmente la luce soprannaturale, e questa  luce  non è una mera idea, ma è vita, vita che sta nel Verbo.
dignità e potenza. Il sentimento del proprio nulla è  luce  a lui, perchè gli dà la consapevolezza della propria
che in lui fa tutto e può tutto. Questo sentimento e questa  luce  di Cristo che ne rifulge, è l' origine, la prima la
ed ascetica dell' uomo cristiano: questo sentimento è  luce  che lo illumina, perocchè è il sentimento di Cristo. L'
da san Paolo, e da lui chiamate anche « armi della  luce  »(2). 1 La castità espressa coll' espressione de' lombi
ab eterno, ero Dio: io fui generato prima dell' astro della  luce  fra gli splendori della santità, come dice il citato Salmo,
congiunto come il capo alle membra, sarà illustrato dalla  luce  del suo Spirito, e avranno coscienza di possederlo, e così
continua a credere, e crede con maggior luce, cioè colla  luce  della vita eterna che oggimai egli possiede. Ora Cristo
anima separata che non avrebbe potuto dare a se stessa nè  luce  nè azione, ma bensì nella risurrezione che avrebbe loro
noi quell' eterna vita, che alla morte nostra si rivela con  luce  fulgidissima, e che veniva simboleggiata da quelle faci che
terrena del Salvatore: onde alla predicazione di Cristo la  luce  uscente dalla sua parola dee essere splenduta altresì a
alla condizione della loro morte. E per dare maggior  luce  a questo concetto, distinguiamo tre casi: 1 quelli che
s' animerà di un vivissimo sentimento, brillerà d' una  luce  ineffabile, primieramente alla morte del corpo, quando
passi per esso da una fede all' altra, da una fede di minor  luce  ad una fede di luce maggiore. Così il giusto gentile e il
fede all' altra, da una fede di minor luce ad una fede di  luce  maggiore. Così il giusto gentile e il giusto giudeo,
per speculum (2). » E questa eccellenza, questa maggior  luce  della fede cristiana, sopra quella di coloro che erano
cioè non la lettera ma lo spirito, aggiunse una gran  luce  alla fede antica, ed illuminò la vita spirituale e la
mandato nel mondo dal Padre. Ora tutta questa chiarezza e  luce  ineffabile della vita cristiana è nondimeno velata in
il tutto; comprende tutto ciò che conoscerà con maggior  luce  all' altro mondo, perchè ha lo Spirito di Dio, che omnia
da Cristo dopo la risurrezione, tuttavia più pienamente  luce  la verità di quella parola, interpretandola dell'
ma ben anco, per mezzo del suo corpo santissimo, come  luce  e sentimento e gaudio corporale. Quindi lo Spirito Santo
il Verbo si manifesta diversamente e con diversi gradi di  luce  alle intelligenze finite, in tanto esse si distinguono fra
il globo ancor più esiguo della luna, che riverbera una  luce  non sua. Qui l'analisi primitiva, sempre accessibile ad
e in quanto e come stanno fra loro congiunte; anzi mette in  luce  gli ignoti loro legami. Quando osserva che le quattro dita
d'altre idee-madri. Quella nuova fonte di calore e di  luce  fu anche in età successive trasmessa come cosa sacra. Nel
si può dire che la grazia era come un calore che esce dalla  luce  e che accresce la luce medesima (1). Ora rimane a vedere
era come un calore che esce dalla luce e che accresce la  luce  medesima (1). Ora rimane a vedere come egli doveva essere
della natura, denominando, egli, il primo parlante, la  luce  e le tenebre, il cielo, la terra e gli abissi: cinque
si forma, ricevono e hanno congiunta anch' esse una cotal  luce  deiforme che le rende operative e vive nell' uomo, il quale
a me concesse la Provvidenza più volte di vedere questa  luce  ineffabile di cui parlo, di cui la faccia dell' uomo santo
sensibili o segni possono dare o accrescere nell' uomo la  luce  soprannaturale e però la cognizione divina. Egli è poi
in balìa degli uomini, sarebbe in breve tempo perito e ogni  luce  spentasi sopra la terra. Sicchè come nelle comunanze
dello spirito, e tuttavia fu immatura alla piena  luce  di Cristo: laddove le genti maturarono prima a ricevere la
di Cristo: laddove le genti maturarono prima a ricevere la  luce  di Cristo, sebbene non fossero atte alla luce minore e
a ricevere la luce di Cristo, sebbene non fossero atte alla  luce  minore e preparatoria della legge e della rivelazione
Re dalla tribù di Giuda, acquistano un ampliamento di  luce  da quanto Dio rivelò a' suoi eletti e che fu scritto nei
e le idee prime che da esse si hanno, recano questa  luce  alle lingue vocali, senza la quale queste nulla notizia
secondo quel detto dell' Apostolo che « Iddio abita una  luce  inaccessibile« (4). » 4. La distinzione degli animali mondi
insieme tutti i diversi luoghi della Scrittura che dànno  luce  a queste maniere di parlare. La Scrittura si spiega da sè
. Perocchè nel sancta vi aveva il candelabro, simbolo della  luce  che illumina l' intendimento, e appartiene alla scienza, e
sì grande Ente. Chiamasi anche Dio nascosto e che abita una  luce  inaccessibile (3). Per sì grande concetto non usavansi
questi vocaboli l' esteso e l' estensione, il luminoso e la  luce  o luminosità (3). Si vedrà assai agevolmente che l'
può rimanersi nell' oscurità fino a tanto che non riceve  luce  dall' avvenimento medesimo, e ciò non già perchè egli non
sempre più al Verbo, di cui riceve un cotal riflesso di  luce  che cresce fino a che è degno di denominarsi percezione del
l' uomo riceva la facoltà di percepirlo; come a vedersi una  luce  diffusa ovunque non si addimanda se non una virtù visiva:
se non una virtù visiva: conciassiochè ai ciechi quella  luce  splendente in ogni luogo parrebbe che non fosse. Si tratta
l' uomo S' INCORPORA a Cristo (1): la qual maniera prende  luce  di evidentissima verità dalla dottrina da noi esposta sul
all' incontro regge la fede bensì, ma mista con una cotal  luce  « in parte veggiamo, e in parte profetiamo« (2) » come gli
umana [...OMISSIS...] . Cristo mostrò d' esser egli la  luce  che illuminava le antiche Scritture quando dopo la sua
Paolo osa ancor più. Non solo la legge antica mancava della  luce  dello Spirito Santo (della percezione di Dio) e però
alte e spirituali del Redentore. Ad Abramo era stata data  luce  di percepirla: in quel recondito patto che Iddio avea
vi imprime la sua forma o similitudine, e questa è quella  luce  secondo la quale l' uomo che opera soprannaturalmente si
all' esser tale conviene che la volontà umana a quella  luce  ubbidisca, o sia almeno pronta ad ubbidire. Or dunque
non ripugni a quella luminosa impressione. Sicchè quella  luce  del Verbo impressa nell' anima acquista nome di grazia
volontà non impedisce punto che dall' esser nell' anima la  luce  e l' impressione del Verbo non iscaturiscano nuovi doveri
soprannaturale di Dio. E perciocchè se non avesse quella  luce  non conoscerebbe quel suo dovere, nè avrebbe virtù in sè di
è segno e impressione del Verbo (3). III. Il carattere è  luce  o splendore. Se il carattere è un' impressione del Verbo,
del Verbo, come abbiamo dimostrato, forz' è ch' egli sia  luce  e splendore, perocchè il Verbo all' anima a cui si comunica
dell' ecclesiastica gerarchia: [...OMISSIS...] . Nè questa  luce  di cui si parla è altro che intellettiva, la qual dà all'
opera . In quanto opera egli è potenza (e certo che la  luce  del Verbo impresso nell' animo, non è inattiva); ma in
segno invisibile agli occhi della carne, a' quali non  luce  se non il segno esterno dell' acqua battesimale, manifesta
effetto, come dice qui il Bellarmino. Che se il carattere è  luce  del Verbo, fulgente nell' anima (3), chi può limitare la
e comunicare in altrui della propria virtù e della propria  luce  secondo certe leggi e riti dalla volontà di Cristo
natura l' intelligenza è data all' uomo pel dono della  luce  dell' essere, così è data all' uomo una intelligenza
all' uomo una intelligenza soprannaturale pel dono della  luce  del Verbo che costituisce il carattere sacramentale. Come
il carattere sacramentale. Come l' aggiungersi a noi la  luce  dell' essere è un crearci nell' ordine della natura, così
della natura, così l' aggiungere a noi pe' Sacramenti la  luce  del Verbo è un crearci nell' ordine della grazia. E come
che è conosciuto. Dunque il lume del Verbo prima di tutto  luce  nell' uomo in uno stato nel quale non è ancor grazia e
uomo, e però PUO` fare poscia gli atti da uomo; così colla  luce  del Verbo l' anima riceve la potenza degli atti
carattere una caparra della celeste gloria: egli è quella  luce  del Verbo che rivelatasi interamente forma la celeste
essere all' atto ridotto, se la volontà si approfitta della  luce  del carattere ad operazione soprannaturale (2). Tostochè
Risurrezione l' Apostolo stesso deduce l' effetto di una  luce  maggiore data all' anima, la quale intende e comincia a
2. La inclinazione buona della volontà proveniente da una  luce  nell' intelletto, nel che consiste propriamente la grazia
1. un sentimento di Dio in Cristo (forza infinita), 2. una  luce  intellettiva, e 3. un amore al bene: tre elementi
sè stesso nell' anime, dando loro a vedere la propria  luce  divina rifulgente nel suo aspetto, nelle sue parole e nelle
Che cosa rimaneva dunque a fare allo Spirito Santo? La  luce  del Verbo era la luce prima che riceveva l' anima. Su
dunque a fare allo Spirito Santo? La luce del Verbo era la  luce  prima che riceveva l' anima. Su questa luce doveva
Verbo era la luce prima che riceveva l' anima. Su questa  luce  doveva riflettersi, e con un occhio al tutto spirituale
tuttavia gli manca ancora lo Spirito Santo, che quella  luce  del Verbo maggiormente discopra ed imprima nell' anima
e al cuore la carità. La fede viene a noi impressa colla  luce  del Verbo, e la carità viene in noi diffusa dallo Spirito
Santo. Ancora, viene attribuito al Battesimo il darci la  luce  e la fede, ed alla Confermazione il diffondere in noi la
nelle anime nostre di sopra da noi dichiarato, dà piena  luce  a questa materia. Tale ufficio noi vedemmo significato da
Collezione di Opuscoli che per la terza volta esce in  luce  aumentata, e nelle altre opere dell' Autore, specialmente
restituito, le contrarie eresie cadono sotto entrambi, alla  luce  della dottrina della Chiesa. 45. Ma è necessario, che
chiara la vista della morale verità di cui si tratta; la  luce  poi onnipotente di questa verità non viene che dalla divina
uomo, come dicevo, dare alla verità morale quell' infinita  luce  che divinizza, per così dire, le anime umane, che in sè la
quelle altre parole, che poco anzi risplendevano di tanta  luce  alla vostra mente e nutrivano il vostro cuore di tante
stato i vostri scritti, vi troverete un caos dove della  luce  celeste è mescolata con delle tenebre infernali. Talora il
delle nostre imperfezioni, indi riceveremo la vital  luce  della mente, il lumen vitae delle Scritture, malgrado della
Scritture, malgrado della nostra ignoranza. Oh questa è  luce  solare e ardente, quando la luce del secolo non ha che dei
ignoranza. Oh questa è luce solare e ardente, quando la  luce  del secolo non ha che dei raggi biancastri e freddi! Sono
non siamo buoni da altro che da oppilare gli spiragli della  luce  celeste, che da turare gli occhi dell' anima nostra, fatti
occhi dell' anima nostra, fatti pure per ricevere quella  luce  e vivificarsene, e ostruire gli orecchi acciocchè non
delle cose del Cielo, un disinganno e accrescimento di  luce  spirituale, un fervore nuovo e brama vivissima di spendere
quanto profitto fa l' anima camminando in questa pace! qual  luce  di verità non si diffonde da Gesù Cristo in un animo
senz' ira, senz' alcuna malignità, vede tutte le cose nella  luce  del vero: giudica rettamente, non altera coll' imaginazione
pensiero e col cuore fino alla santità di Dio, e a questa  luce  intendere come ogni uomo sia mendace e peccatore, e come,
d' intelligenza, e da una parte c' è nell' uomo maggiore  luce  per conoscere il vero, il che aggrava la sua colpa, dall'
stella nel vostro cammino, perchè nel fuoco del puro zelo  luce  la sapienza di Dio. Oh voi fortunato, mio caro Giuseppe, se
che si mostra mutato al solo mutare dell' angolo della  luce  sotto cui si riguarda. E duplice veramente si può dire che
guerra: quella che può ridurre di bel nuovo all' aperta  luce  la timida virtù rinserrata ne' cuori, e restituire ad essa
verità, nel tempo stesso che s' umiliano sotto la immensa  luce  di lei che li vince e li signoreggia. E a tal fine io credo
quella comune e divina Educazione (1). Fissando adunque la  luce  dell' intelletto ben addentro nella Religione possiamo
loro scopi opportuni, di quello che sieno i figliuoli della  luce  (3); ma sgraziatamente non vale la loro sagacità, poichè
Ed è solo il difetto nella prima natura umana, se non  luce  ovunque di questa dolcissima carità tutta la potenza. Ma
colla quale si presenta una dottrina sembra altrettanta  luce  sparsa sulla medesima. E mediante un insegnamento tutto
per la stessa loro oscurità, la quale viene cangiandosi in  luce  più pura, quanto più a lungo sono state soggetto di
tutte misure, nuovo e suo particolare. Questo inchinamento  luce  nel fondatore della Religione, il quale essendo veracemente
Gli errori sono quelli che spingono nella maggior sua  luce  la verità, la quale annunziata sola e senza la contrapposta
falsità non rimane nella mente che fornita d' una sua  luce  modesta e niente viva e risaltante, giacchè egli è da'
e quando si sono osservate le gradazioni che ha prese la  luce  di quella verità nelle menti degli uomini; quando si studiò
intelletti; la Filosofia all' incontro può dirsi la  luce  della Storia, la face che rischiara quelle vie, percorse
è essa divisa pienamente dalle tenebre del paganesimo, la  luce  cristiana? è separata la verità dall' errore, la
sono fatte l' una per l' altra, sembra che sia tratta in  luce  la combattuta teoria del senso comune, o della ragione
l' opere delle tenebre, ed apportandovi l' arme della  luce  » (4); di cui l' una è essa dottrina, di cui ragioniamo: «
prega, che, abbattuti gli avversarŒ, mandi a lui la sua  luce  e la sua verità, per essere da queste condotto nel santo
mortificata per la carità o per la fede: perchè allora  luce  in lei quella Fortezza, che rende la vergine di Cristo
insegnò anche Cristo a vivere cari agli altri: « Splenda la  luce  vostra in faccia agli uomini, sì che essi la veggano, e ne
un nemico terribile, che si traveste in angelo di  luce  per ingannarvi. Vi avviso adunque colla libertà che credo
e con un segreto rimorso. Questi sono cattivi sintomi: la  luce  della verità che viene da Dio è semplice, tranquilla,
mi limiterò a spiegare in che senso dicevo, che la  luce  di Dio e il ragionamento che nasce da tal luce è semplice ,
che la luce di Dio e il ragionamento che nasce da tal  luce  è semplice , e non punto tortuoso, lungo e interminabile.
della natura! La volontà di Dio: che sublime parola! che  luce  per l' intelletto che conosce ed ama Dio! che bene
suo Creatore, a cui non può essere ammesso chi sia della  luce  men puro: il Signor nostro Gesù Cristo nella sua immensa
ma anch' egli è un conflitto de' più opposti elementi, e la  luce  e le tenebre pugnano mescolati insieme, e pugnano a morte.
una tenera e perseverante orazione, ci arrecherà quella  luce  di cui abbisognamo per intendere praticamente tutto quello
sommossa dal demonio che si trasforma in angelo di  luce  e rende l' uomo inquieto, fisso ne' suoi pensieri,
vedere. Ma conviene a quest' uopo affissarsi molto nella  luce  delle comunissime verità, e allor solamente in ciò che è
gradazione; ciò nonostante anche oggidì, in questa  luce  di scienze, sì raramente e difficilmente si trovino de'
imagini e tipo della verità, che è intelligibile, e che  luce  per sè medesima (2). Laonde ammettendo questa conghiettura
facendogli vedere per esempio i sette colori della  luce  l' uno dopo l' altro, come pure il bianco ed il nero, e
vedemmo, che il bambino dà l' anima anche al bottone che  luce  e a tutte le cose; e però non solo ammira, ma ama anche il
sola può prendere la sua unità, il suo principio, ogni sua  luce  l' educazione umana, e non men quella de' fanciulli che
esse sono i soli fanali che mandano nell' animo suo quella  luce  fallace, alla quale camminando gli è forza aberrare. Nel
ogni ulteriore esperimento, e chiude la finestra alla  luce  che vorrebbe istruirlo meglio ed illuminargli la mente. Ora
si ferma e posa l' attenzione, dove questa porta la sua  luce  lasciando nelle tenebre il resto, a quella guisa che un
de' pensieri non è che la VERITA` nella sua pienezza e  luce  maggiore, perocchè la verità è da se stessa ordinata, e
età. Egli può altresì aggiungere qualche maggior grado di  luce  al concetto alquanto confuso che ha già de' numeri
la moralità: la qual tutta pende, come dicevamo, da quella  luce  intellettiva che gli dimostra qual cosa dignitosa e alta
come propria, come già conosciuta e a lei famigliare: la  luce  della sua verità è tale, che esclude qualsiasi possibile
reali. Benchè adunque il suo intelletto si compiaccia nella  luce  della verità, nella visione delle essenze; tuttavia vi ha
quello che dovea seguire, le quali avrebbero sparso qualche  luce  su tutto il cammino. A ragion d' esempio, avrei
I primi erano rimasti abbagliati dalla troppo viva  luce  e repentina che mandava tra le tenebre il filosofo più
Grecia, e il nobile entusiasmo, che la bellezza di quella  luce  suscitava nei loro animi, faceva tacere ogni critica.
dove s' erano rifugiati, potessero ritornare; chè nella  luce  già diffusa del cristianesimo non poteva più essere ben
probabilmente conosciuta una verità, che gli sarebbe stata  luce  nova; perchè avrebbe veduto, che segno non si dà, senza che
di contraddizione è dunque, secondo Aristotele, la  luce  sempre in atto dell' anima intellettiva: vedremo in
modifica è l' anima, ricevendo l' atto del conoscere e una  luce  che diventa anche subiettiva per l' appropriazione naturale
per l' appropriazione naturale dell' intelligibile essenza,  luce  resa così indivisibile dall' anima stessa. Si consideri
Quella che Platone chiama il Figliuolo del Bene che è la  luce  , per la quale l' umano intendimento conosce tutte queste
Il Bene poi non è solamente causa del suo Figliuolo, la  luce  delle menti umane, ma, senza cessar d' esser luce
la luce delle menti umane, ma, senza cessar d' esser  luce  inaccessibile in sè stesso, è causa effettrice di tutte le
se stesso, e il reale avrebbe ancora bisogno di ricever la  luce  da esso; rimarrebbe ancora, che carattere proprio del reale
fin qui trovato che un carattere negativo, la mancanza di  luce  sua propria e, per così dire, l' opacità. Qui dunque si
l' essere particolare e sensibile non abbisogna di tutta la  luce  sua proria, ma dirò così di un solo raggio; è limitazione
loro imperfezione, qual grado d' oscurità e qual grado di  luce  in esse si contenga; queste sono questioni affatto diverse,
quindi ciò che è puro oggetto è l' intelligibile stesso, la  luce  stessa della mente, o come si suol dire volgarmente il lume
scuse e le sue giustificazioni stesse misero in più aperta  luce  la increscevole verità che quel sistema ch' egli si sforza
dopo aver detto che [...OMISSIS...] , segue a parlare della  luce  intellettuale così: [...OMISSIS...] . Conchiudete: la luce
luce intellettuale così: [...OMISSIS...] . Conchiudete: la  luce  stessa intellettuale sussiste adunque identica in Dio e
le quali si creano col venire illustrate da questa  luce  divina, come disse altrove, e così la loro concretezza non
il secreto lavoro del razionalismo pratico fino a dare alla  luce  quel suo parto maturo, che è il razionalismo teoretico, il
il contrario; richiederebbe che si mettesse anzi in piena  luce  l' importantissimo dogma dell' originale infezione, che
tenebre, tenendo sè stessi nelle tenebre, mandano pure alla  luce  nuove calunnie, ripigliando il gioco de' loro antenati, e
libercoli, de' quali gli spropositi furon messi supini alla  luce  del sole: eccovi tutti i teologi d' Italia di cui parlò l'
essi a CREDER CIECAMENTE alla parola di Dio che è per sè  luce  bastevole, senza più. [...OMISSIS...] , dice S. Agostino
che, secondo S. Tommaso, trae seco uscendo alla  luce  l' uomo di presente. Ma si osservi, che una tale
dell' animalità esaltata, irritata e prevalente la  luce  liberatrice della giustizia manda ancora i suoi raggi: e
ne sperimenti i vantaggi. Sia dunque messo in più chiara  luce  il medicinale effetto che viene impugnato del santo
l' importanza debita al bene oggettivo. Di che riceve gran  luce  la definizione che dà del peccato d' origine Ugone di S.
davanti nel mondo intelligibile, e per così dire è la prima  luce  che in esso mondo fa brillare (1). Poichè è pur questo il
non cessò più mai fino che l' idolatria non cessò per la  luce  cristiana «( Teos., Ontol. categ.; Teos. , vol. IV, n. 102)
Nell' ottava coppia s' applicano gli stessi concetti alla  luce  e alla tenebra, presa quella e questa in senso latissimo, e
oscura, non atta più ad essere intesa, venendo tutta la  luce  dalle sole specie (1). Dalle quali cose si raccolgono i
puramente materia. Ma la materia ideale è fonte di  luce  intellettiva, la materia reale di tenebre; e questo
che pur sono quelle sole che potrebbero dare alla dottrina  luce  e forza a persuadere. Manca dunque in tali sistemi quello
è potenza di primo grado e produttrice della materia; la  luce  potenza di secondo grado, onde il moto e la forza; la vita
tre ne diede al mondo della natura , cioè la gravità , la  luce  e la vita; tre al mondo delle idee , nel quale confuse gli
un ente, ma una semplice legge , cioè un fatto costante. La  luce  è un corpo di cui non si conosce ancora la natura; e se si
la vita di Gesù! quella sempiterna incorruzione! quella  luce  pura! quel gaudio pieno! Mio caro! Io le descrivo con
per quel vivo desiderio che ho, che camminiamo in piena  luce  e con un cuore solo davanti al Signore. Amatemi nel
la maturità del giudizio, col quale solo cammineremo nella  luce  del Verbo . E` una pena certo raffrenare l' imaginazione
ma di estendermi a stabilire la vera dottrina, colla  luce  della quale le dottrine erronee cadono da sè stesse: uno
che nasce spontanea da un operare nella tranquillità della  luce  interiore, dove non havvi mai indizio di passione, o d'
all' oscuro tutta la vita sua, sicchè non avesse mai veduto  luce  e colori, ovvero fosse nato cieco; 2 altri non cadono nella
che potrebbero proteggerlo dal vizio, non sono addotte alla  luce  della vita riflessa, ma lasciate quasi sepolte nella
di questi molteplici movimenti extrasoggettivi? Si dirà: la  luce  maggiore rende l' occhio insensibile alla luce minore; di
Si dirà: la luce maggiore rende l' occhio insensibile alla  luce  minore; di due camere egualmente rosse, la prima in cui s'
eccitabilità universale di Brown; come pure riceveranno  luce  le malattie chiamate dai medici irritative . Dalle quali
dagli sforzi di quello, e che contribuiscono a mandarlo in  luce  (1). Tutte le funzioni vitali sono determinate dal dolore e
materia ci consiglia a procurare di recarvi qualche maggior  luce  collo specificare le condizioni diverse, che può ricevere
delle stelle. Ma questo non ispiega a pieno come la  luce  delle stelle, che continua a ferire certe fibrille della
che si deva piuttosto dire che le fibrille percosse dalla  luce  del sole non ricevono più il movimento del debole raggio
col calore, sia perchè il fuoco è un cotal simbolo della  luce  intellettuale, sia per una reale confusione, che nasceva
Come si potea risolverla? In una sola maniera dovuta alla  luce  del cristianesimo: cioè colla dottrina che fa di Dio un
in parte maggiormente, cerchiamo di dare la maggior  luce  alla teoria aristotelica intorno all' intelligibile ed al
che nella « Psicologia » dice « « come un abito a guisa di  luce  » » [...OMISSIS...] . E` dunque da tener fermo il principio
. Niuna similitudine più acconcia di questa: la  luce  è tutt' i colori de' corpi in potenza: ma i corpi sono la
corpi sono la causa occasionale per la quale i colori della  luce  si manifestano in atto: e tuttavia è la luce quella che
i colori della luce si manifestano in atto: e tuttavia è la  luce  quella che mette i colori in atto ricevutane l' occasione
movimenti e soffregamenti (6) producendo calore e  luce  eccitano e danno un interior moto a tutta la natura (7): nè
e della forza bruta. Per essa tutti questi, ricevendo la  luce  e l' ordine della giustizia, secondo una stessa legge, da
così insensata ed immorale si fa consistere la civiltà e la  luce  del secolo. Intanto i governi risicano la propria
nostro pianeta l' aria che debbono assorbire per vivere, la  luce  che più di quello dei ricchi rallegra l' animo dei mendici,
Il diritto ch' egli ha sui beni comuni come l' aria, e la  luce  nessuno può toglierlo, nessuno può contenderglielo; ma di
si può dire che la virtù era per annientarsi e con essa la  luce  della verità. La mancanza della prima rendeva gli uomini
fisica. »Egli è questa distinzione che sparge la più gran  luce  sulla condotta dei Papi, e che fa giudicare rettamente di
e sovvertire l' ordine sociale. Mettiamo adunque in  luce  questi cinque fatti, mentre essi rinserrano le traccie
cautela e la diligenza nel rinvenire e nel mettere in piena  luce  quanto è giusto in ragione che cresce la grandezza e l'
ogni aspetto guerriero, ma augusto e venerabile per la sola  luce  della giustizia e della verità, che il renderà maggiormente
nostro pianeta l' aria che debbono assorbire per vivere, la  luce  che più di quello dei ricchi rallegra l' animo dei mendici,
Il diritto ch' egli ha sui beni comuni come l' aria, e la  luce  nessuno può toglierlo, nessuno può contenderglielo; ma di
si può dire che la virtù era per annientarsi e con essa la  luce  della verità. La mancanza della prima rendeva gli uomini
fisica. »Egli è questa distinzione che sparge la più gran  luce  sulla condotta dei Papi, e che fa giudicare rettamente di
e sovvertire l' ordine sociale. Mettiamo adunque in  luce  questi cinque fatti, mentre essi rinserrano le traccie
cautela e la diligenza nel rinvenire e nel mettere in piena  luce  quanto è giusto in ragione che cresce la grandezza e l'
ogni aspetto guerriero, ma augusto e venerabile per la sola  luce  della giustizia e della verità, che il renderà maggiormente