come è diverso sentirsi ferir gli occhi realmente dalla | luce | del sole, e pensare semplicemente alla luce che può |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
realmente dalla luce del sole, e pensare semplicemente alla | luce | che può ferirceli; pensiero che io posso fare anco di mezza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Ora questo terzo effetto della sensazione è ciò che dà | luce | alla percezione della cosa, è ciò che rende la nostra |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Dio e le altre cose, non fanno che darci una cotale maggior | luce | e distinzione nella concezione nostra dell' essere (3) e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
nostra dell' essere (3) e nulla più: distinzione e | luce | che nasce appunto per la comunità dell' essere ideale alle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
imagine alcuna. Egli in queste nuove percezioni della | luce | e de' colori avrebbe acquistato il fondamento di una serie |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
oscuri e nulli? Que' discorsi, che udiva fare intorno la | luce | e i colori, non erano prima nè intieramente chiari per lui, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
vani e nulla significanti. Egli è certo che delle parole | luce | , e colore nulla ne intende: nulla ne intende, dico, di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
parlare di lei, non sono tolte dalla sensazione reale della | luce | stessa, della qual sensazione egli è privo; ma sono tolte |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ma sono tolte dalla relazione di una cosa che si chiama | luce | colle sue idee generiche e universali: il che è ciò che mi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dar loro l' appellazione di cognizioni ideali7negative . La | luce | dunque e i colori nella loro specie rimangono per lui |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dei discorsi che vengono fatti dagli uomini intorno alla | luce | e ai colori. Ma dopo di ciò, egli acquista tuttavia, come |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Ma dopo di ciò, egli acquista tuttavia, come dicevo, della | luce | delle idee generiche e universali. Se non sapesse altro se |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e universali. Se non sapesse altro se non che questa | luce | è qualche cosa, materia di sensazioni che egli non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Ma egli oltracciò può conoscere molte altre proprietà della | luce | e dei colori, risultanti dalle relazioni di essa luce e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della luce e dei colori, risultanti dalle relazioni di essa | luce | e colori colle cose, di cui ha la percezione, o colle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
colle sensazioni di cui è in possesso. Egli può sapere che | luce | e calore si trovano spesso insieme, e che col calore del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
vista provano quell' altra sensazione che si chiama della | luce | (1). Può sapere che la luce è un corpo leggiero e celere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sensazione che si chiama della luce (1). Può sapere che la | luce | è un corpo leggiero e celere (secondo la credenza comune); |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
l' ottica di Newton. Può sapere che un fascicolo di | luce | si spezza in sette fascicoli, passando per un prisma di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per gli altri sensi. Insomma può conoscere intorno alla | luce | un infinito numero di verità, quante possono essere per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Questa è la parte chiara per lui della idea negativa della | luce | e dei colori. Ora dall' esservi in un' idea negativa , |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dell' uomo, la qual signora di sua natura v' insinui | luce | e calore, e non sappiano più credere a questa potenza: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
involte in imagini e simboli ), dalle quali idee , quasi da | luce | calore, escono i sentimenti che sono poi cagione prossima |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
nell' uomo in quanto egli è intellettivo, riceve nuova | luce | una verità filosofica di molto valore, cioè che« l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
compito, assoluto, Dio (4). Fra queste tenebre e questa | luce | cammina il cristiano nella vita presente per un alto ordine |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
cioè colle tenebre meriti di più, credendo, e colla | luce | più gli si acuisca il suo desiderio della eterna luce e sia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
colla luce più gli si acuisca il suo desiderio della eterna | luce | e sia da questo saggio di visione e da questo desiderio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
comunicazione della divina sostanza, della vita, e della | luce | di Dio stesso. La maniera adunque diretta di conoscere la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
cause formali, dalla quale accurata distinzione verrà piena | luce | alla materia che abbiamo alle mani. Causa formale o forma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per sè stesso e non per nessun altro mezzo, sparge una | luce | viva, a mio parere, sopra un brano del grande Basilio, che, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quella notizia si diffonde e spande largamente in noi una | luce | che trae a sè irresistibilmente colla sua bellezza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che doveva apparire. E veramente la comunicazione della | luce | spirituale che a Dio piacque di fare all' umanità di mano |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delle verità esteriormente rivelate, che quel della | luce | corrispondente, colla quale le anime partecipano delle cose |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
si esprime così: « Disse Iddio: sia fatta la luce, e la | luce | fu fatta« »; egli viene con ciò a dire che Iddio fece la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
fu fatta« »; egli viene con ciò a dire che Iddio fece la | luce | e le cose tutte colla sua parola : ma chi può salire tant' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
del Padre: perocchè per sentir questa, conviene sentire la | luce | della verità come una cosa piena e sussistente. I doni si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sacra sono detti tenebre (7). « La luce, dice S. Giovanni, | luce | nelle tenebre, e le tenebre non l' hanno compresa« (.). » |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Paolo pure dice: «« Eravate un tempo tenebre, ma ora siete | luce | nel Signore ». A cui soggiunge: «« Camminate adunque |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
adunque siccome figliuoli della luce: e il frutto della | luce | consiste in ogni bontà, giustizia e verità« (10) »: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
aderire alla verità, e s' accieca da sè stessa (1), e per | luce | la volontà che si mette dentro nella verità e si compiace |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per la cognizione volontaria, colla quale cognizione la | luce | della verità entra veramente in lui, perciocchè l' uomo non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
amarlo e seguirlo nelle opere della vita. Or dunque se la | luce | del Verbo si riceve in noi con un atto della volontà, e se |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
presenza di Dio, ma erano certe idee, dalle quali raggiava | luce | e vita, che divenivano il fondamento e come il fuoco di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
S. Giovanni dice, che egli « era vita e la vita era | luce | degli uomini« (3) ». Ora la vita è sentimento, e chi nulla |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
potenza di percepire l' essere reale e sussistente (4). La | luce | del Verbo adunque non è una luce ideale, ma l' essere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e sussistente (4). La luce del Verbo adunque non è una | luce | ideale, ma l' essere sussistente da noi percepito. In |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Spirito nelle anime; così vi ha anco una gradazione di | luce | che esce dal Verbo, e solo la pienezza di questa luce è ciò |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di luce che esce dal Verbo, e solo la pienezza di questa | luce | è ciò che forma il sentimento dello Spirito nelle anime. La |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
è ciò che forma il sentimento dello Spirito nelle anime. La | luce | del Verbo fino che non è arrivata alla sua pienezza, non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
un modo di percepire nuovo nelle anime: è indivisa una tal | luce | dal Verbo stesso percepito. Quanto il Verbo è più sentito |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di luce? E quanta luce? Quanta di più non si può, una | luce | piena, una luce infinita: « E ora chiarificami, o Padre, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quanta luce? Quanta di più non si può, una luce piena, una | luce | infinita: « E ora chiarificami, o Padre, appresso te stesso |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ma la domanda per cagion degli uomini, domanda che una tal | luce | sia resa visibile agli uomini. Or questa luce infinita, che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che una tal luce sia resa visibile agli uomini. Or questa | luce | infinita, che dimanda, è una luce eterna e divina; dimanda |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
agli uomini. Or questa luce infinita, che dimanda, è una | luce | eterna e divina; dimanda pe' suoi diletti la persona dello |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
. Le quali parole si possono interpretare di una maggiore | luce | di carità diffusasi nelle anime de' suoi Apostoli, dopo l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Nella percezione adunque del Figlio è indivisibile una | luce | e un amore, ma questa luce e questo amore non costituiscono |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
del Figlio è indivisibile una luce e un amore, ma questa | luce | e questo amore non costituiscono una percezione da sè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sè diversa da quella del Figlio, fino che non diviene una | luce | e un amore tale, che lo si senta pieno e sussistente: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
tale, che lo si senta pieno e sussistente: allora quella | luce | e quell' amore forma da solo una cotale percezione, ed è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dello Spirito Santo. Tuttavia anche prima che quella | luce | e carità tocchi in tal modo il suo termine, essa allo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
disposizione della volontà dice che procede quella della | luce | volontaria, colla quale si sa conoscere se è bene o male |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
prese, gliele aveva dette tutte, contenendosi tutte nella | luce | loro data, nel Verbo: « tutte le cose, che ho udito dal |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dire, la [sua] luce. Nel ricevere noi questa specie, questa | luce | divina che illumina il nostro spirito, noi siamo passivi, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dopo che per la rivelazione esterna noi sappiamo che questa | luce | procede dal Principio che la manda, e prestiam fede a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
lo Spirito, avrebbero potuto percepire il Verbo in una | luce | più viva, fornito di una gloria più manifesta; visione che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
affetto l' anima contempla e imbeve e s' innebria della | luce | della verità; e questo amoroso sentimento egli stesso è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
potrebbe assai più facilmente conoscere ciò che fosse la | luce | in un istante col trargli da sopra gli occhi il velo, che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e soprannaturale; e il sentimento soprannaturale è tal | luce | che il mondo non la comprende: « et tenebrae eam non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dissero con Cristo che si doveva sempre camminare nella | luce | (1); che si doveva dare alla rivelazione un ossequio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
un ossequio ragionevole (2); e che Cristo era la | luce | cui le tenebre non hanno compresa (3). Spieghiamo queste |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
si presti fede a lei ciecamente, ma anzi con una evidente | luce | e irrefragabile. Questo spiega quel darsi fede dagli uomini |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Debbono essere ben forti e risplendere di una evidentissima | luce | questi argomenti se possono dare a lui il diritto di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
loro accordo mirabile e stupendo che sfolgoreggiano di una | luce | quasi concentrata da mille punti in un solo foco, e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dell' uomo. Dico ragionevolmente , perchè la grazia è | luce | interiore e compimento della stessa ragione: di che il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per sè stessa, e però deve convenire con quell' essere che | luce | incommutabilmente nelle nostre menti. S. Bonaventura parla |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
. E perciò il santo Dottore dice questo essere, | luce | delle menti, una similitudine di Dio che in noi sta di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
nella Ideologia), «essa ha presente a sè stessa una | luce | incommutabile, nella quale si ricorda delle immutabili |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
rendono quelle cose dissimili dal purissimo essere che è la | luce | delle menti. Anzi se noi attentamente consideriamo la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per un atto della intelligenza divina, cioè pel Verbo, | luce | di tutte le intelligenze (1); perocchè veramente la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
questo vero, cui l' ideologia da noi esposta mette nella | luce | più patente, che altro è l' essere, e altro le azioni dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delle create cose, dice: [...OMISSIS...] . E ciò rende | luce | su quella appellazione che Cristo dà a sè stesso di essere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Tutto ciò prova che l' idea dell' essere, il quale | luce | nelle nostre menti, ha una vera similitudine [più] con Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
parlando non sono l' essere, e se all' incontro la | luce | della mente è l' essere stesso semplicissimo, quelle non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
stesso semplicissimo, quelle non possono avere con questa | luce | quella vera e propria similitudine che ha colla medesima l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
tempio di Dio. Lo stesso vero apparirà fornito di maggior | luce | ove si consideri insegnare l' ecclesiastica tradizione, che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
altresì nello specchio la stessa [face] e fa brillare una | luce | eguale a sè. Tale lo Spirito Santo pur coll' entrare nell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
medesimo più manifestamente veduto, veduto di più forte | luce | a segno di percepirne, in qualche modo, la sostanza. Ed |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Ed egli è pur verosimile che, volendo Iddio dare all' uomo | luce | e vita, gliel' abbia data in quella misura che gli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di un' aurora, che gli additava, senza mostrargli, la piena | luce | del sole. Egli avrebbe pertanto creduto al grande Essere a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
principio animale, attività cieca e inetta a percepire la | luce | della legge morale. Nel qual passo di Giobbe egli pare non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
uomo nella sua reale sussistenza , cioè con un grado di | luce | nuova e veramente divina. Perocchè quest' essere che così |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
loro intelletto, col trattenerlo dalla contemplazione della | luce | divina; e non poterono poi più isguardare nella faccia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
degli uomini, i cittadini delle due città, i figli della | luce | e delle tenebre. La divina scrittura, parlando dei |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
altra specie di merito che tiene proporzione col grado di | luce | e di cognizione di cui gode la mente contemplante, dietro |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
due grazie; cioè il primo merito trae dall' aumentata | luce | dell' intelletto, e la grazia che a questo consegue è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e i gradi di merito si computano secondo i gradi di | luce | ch' egli acquista; nel secondo caso domina più la volontà e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
faraggine delle favole, ove si abbia qualche raggio di | luce | che renda una verisimile ragione del grande fatto di cui |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
assurdi, finisce collo scoprire in esse un abisso di | luce | e cava dal loro seno delle stupende cognizioni e trova che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
cose nell' uomo: 1 o dà delle notizie nuove; 2 o dà nuova | luce | e forza alle notizie naturali. E applicando questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
le quali modificazioni corrispondono alla nuova | luce | aggiunta alle notizie precedenti e naturali. Or, ciò posto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
l' amore mediato , cioè l' amore della giustizia, la quale | luce | sempre presentissima nelle anime intelligenti; perocchè in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la sottigliezza a cui ella può pervenire, come vedesi nella | luce | e suoi colori e nella diffusione degli odori e negli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che altro non facesse la generazione se non edurli alla | luce | e dar loro il successivo e convenevole crescimento. Quasi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
scienze di tante osservazioni positive, venga acquistando | luce | qualche verità metafisica che prima solo si travedeva. E |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
cose si accolgono in una sola, cioè nell' ENTE universale, | luce | semplicissima, di cui è partecipe e dove sussiste l' anima |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
alla fede, la quale acquista di continuo una vie maggior | luce | e bellezza. Così noi veggiamo nelle divine Scritture e nei |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e che veramente si dia una filosofia, la quale rechi molta | luce | sulla stessa dottrina dell' original peccato e faccia in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
tutta la dottrina del peccato originale riceve chiarissima | luce | da due verità filosofiche, le quali noi abbiamo provato con |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
egli pare che Iddio gli abbia dato non solo il dono della | luce | e del conoscimento, ma anche quello d' esprimere bene le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
il Signore il dono di snodarle, portano nelle menti la | luce | della verità. La difficoltà è questa: - Iddio opera nella |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
sostanza di Dio (1); è questa stessa sostanza in quanto è | luce | o sia verità, e in esso trova il mondo il suo Esemplare, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
manifesta; e quindi non gli è comunicato il Verbo, ma una | luce | veniente dal Verbo. In tal modo, relativamente all' uomo, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
continuamente manifesta a se stessa, perocchè è per essenza | luce | a se stessa. 6 Il verbo umano è molteplice, cioè l' uomo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
questi due gradi, o piuttosto queste due specie di | luce | spirituale, l' una propria dei santi dell' Antico |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
». Ed altrove paragona il lume antico ad una lucerna che | luce | in luogo caliginoso, e il lume nuovo portato da Cristo all' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
sapere che pei cristiani quel luogo di Mosè acquistò nuova | luce | appunto dalla venuta di Cristo, dovendosi con questo nuovo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
nella nuova anche persona per sè nota, e da questa nuova | luce | ricevono le antiche carte nuova interpretazione, l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Padre agli uomini, come abbiamo veduto: il Verbo è per sè | luce | che illumina ogni uomo. Quest' è dunque l' ordine nel quale |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
distinguere realmente il raggio da esso medesimo sole o | luce | illimitata. Ma la sapienza essenziale di Dio non è il Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
delle cose, in tanto si considera il Verbo come oggetto o | luce | primitiva; in quanto poi viene dal Verbo come da causa la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
che vi avesse un primo oggetto, un noto per se stesso, una | luce | in cui tutte le cose si vedessero; ma hanno ignorato che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
colla sua parola: « « Disse Iddio: sia fatta la luce, e la | luce | fu fatta »(1) », e così parimenti in tutte l' opere delle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ma di un Dio vivo, anzi di un Dio7vita, e che egli è « « | luce | » », non trattandosi d' una vita puramente sensibile, ma d' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e finalmente dice, che la vita che è nel Verbo è | luce | agli uomini, dimostrando così come gli uomini sono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
esseri intelligenti pel Verbo. Le due parole vita e | luce | si riferiscono appunto a que' due aspetti sotto i quali noi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
la vita si riferisce al Verbo in quanto è sussistenza, e la | luce | si riferisce al Verbo in quanto è oggetto, termine dell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
perocchè dice che la stessa vita del Verbo è la | luce | degli uomini, nè potrebbe esser luce agli uomini se non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
vita del Verbo è la luce degli uomini, nè potrebbe esser | luce | agli uomini se non fosse per sè luce; solo essendo luce per |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
luce agli uomini se non fosse per sè luce; solo essendo | luce | per sè ed a sè, egli poteva esser luce agli altri, e non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
luce; solo essendo luce per sè ed a sè, egli poteva esser | luce | agli altri, e non solo agli uomini, ma ben anco a tutte le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
osservarsi che nella generazione del Verbo la vita e la | luce | tengono un altro ordine da quello che hanno nella creazione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
sia l' oggetto ossia la luce, poi quell' oggetto ossia | luce | sussista come vita, cioè come persona per sè vivente. All' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e non cronologico) la vita, e poi l' oggetto ossia la | luce | che lo renda intelligente, « quia lux non nisi viventi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e di conseguente aggiunse questo: « E la vita era la | luce | degli uomini »(1) ». Così l' Evangelista addita che nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
che seguono alle dichiarate sin qui: « « E la vita era la | luce | degli uomini » », cioè l' oggetto che informa ed illumina |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
oggettivo, la quale, essendo per sè oggetto, fosse | luce | alle umane intelligenze, e così dichiarare come vengono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
generato; che, essendo per sè oggetto, può solo divenir | luce | degli spiriti creati, e questi pure possono partecipare |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
a noi vita, il perchè tosto soggiunge: « « E la vita era la | luce | degli uomini »(3) ». Ora posciachè le appartenenze del |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
noi dobbiamo vedere come la vita che era nel Verbo sia la | luce | degli uomini. Primieramente si consideri come la vita nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
come avviene che la vita che è nel Verbo sia la | luce | degli uomini? Ella non potrebbe esser luce se non fosse |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
nel Verbo sia la luce degli uomini? Ella non potrebbe esser | luce | se non fosse oggetto dello spirito umano, che informandolo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
1 Che nelle parole di S. Giovanni « « e la vita era la | luce | degli uomini » » non trattasi più di narrare la creazione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
come Verbo. Onde S. Giovanni dice che « « la vita era | luce | degli uomini » », e non degli animali, delle piante o de' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
delle piante o de' minerali [...OMISSIS...] 3 Ma la | luce | che viene dal Verbo non è mero oggetto perchè è vita7luce, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
essere quella vita, di cui parla S. Giovanni, che è la | luce | degli uomini. Che anzi quella vita, che è luce nel Verbo, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
che è la luce degli uomini. Che anzi quella vita, che è | luce | nel Verbo, non è solamente vita, sentimento, non è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
morale. Dunque S. Giovanni parla in questo luogo d' una | luce | compiuta, che santifica l' uomo e gli dà la sua ultima |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
perfezione. Quindi Gesù Cristo disse: « « Io sono la | luce | del mondo: colui che mi segue non cammina nelle tenebre, ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
a capello a quelle di S. Giovanni, che « « la vita era la | luce | degli uomini » ». Si chiama ancora da S. Giovanni Gesù |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
oggetto pronunciato, e l' oggetto, se è per sè oggetto, è | luce | della mente, onde significa un verbo che ha in sè vita, che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
siano vòlte a dichiarare in che consiste qualsivoglia | luce | intellettiva dell' umana creatura. Qualunque raggio d' una |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
dal Verbo, perocchè questo è assolutamente detto esser la | luce | degli uomini. Non è egualmente detto in modo assoluto ed |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
si manifesti. Quindi dice S. Giovanni che la vita era la | luce | degli uomini. Or se si trattasse dell' essere meramente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
pura intuizione. Qui non vi ha dunque quella « vita che è | luce | degli uomini ». Di che si deduce che, essendo « la vita che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Di che si deduce che, essendo « la vita che è nel Verbo la | luce | degli uomini », conveniva che questa fosse data nella prima |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
per questo spiracolo della vita quella vita che è la | luce | e che è nel Verbo. E però è da dire, che il primo uomo fu |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
niente di macchiato incorre in essa, poichè è candore della | luce | eterna e specchio senza macchia della maestà di Dio e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
« una cotal emanazione sincera »; la sapienza chiamasi « | luce | eterna », e la comunicazione « candore di quella »; la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
fosse sublimato a tanta altezza, perocchè il Verbo era la | luce | degli uomini; e dando loro questa luce, si dava loro la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
vita altresì, perchè « nel Verbo era vita, e la vita era la | luce | degli uomini »: l' effetto così corrispondeva pienamente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
incipiente visione del Verbo, nel quale è quella vita che è | luce | degli uomini. Ma qui si offerisce alla mente la questione: |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
creature intelligenti di quel Verbo nel quale era la vita | luce | degli uomini. Ma, come vedremo poi in appresso quando |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ai primi uomini. I primi uomini avevano abitualmente la | luce | soprannaturale, e questa luce non è una mera idea, ma è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
avevano abitualmente la luce soprannaturale, e questa | luce | non è una mera idea, ma è vita, vita che sta nel Verbo. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
dignità e potenza. Il sentimento del proprio nulla è | luce | a lui, perchè gli dà la consapevolezza della propria |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
che in lui fa tutto e può tutto. Questo sentimento e questa | luce | di Cristo che ne rifulge, è l' origine, la prima la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ed ascetica dell' uomo cristiano: questo sentimento è | luce | che lo illumina, perocchè è il sentimento di Cristo. L' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
da san Paolo, e da lui chiamate anche « armi della | luce | »(2). 1 La castità espressa coll' espressione de' lombi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ab eterno, ero Dio: io fui generato prima dell' astro della | luce | fra gli splendori della santità, come dice il citato Salmo, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
congiunto come il capo alle membra, sarà illustrato dalla | luce | del suo Spirito, e avranno coscienza di possederlo, e così |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
continua a credere, e crede con maggior luce, cioè colla | luce | della vita eterna che oggimai egli possiede. Ora Cristo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
anima separata che non avrebbe potuto dare a se stessa nè | luce | nè azione, ma bensì nella risurrezione che avrebbe loro |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
noi quell' eterna vita, che alla morte nostra si rivela con | luce | fulgidissima, e che veniva simboleggiata da quelle faci che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
terrena del Salvatore: onde alla predicazione di Cristo la | luce | uscente dalla sua parola dee essere splenduta altresì a |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
alla condizione della loro morte. E per dare maggior | luce | a questo concetto, distinguiamo tre casi: 1 quelli che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
s' animerà di un vivissimo sentimento, brillerà d' una | luce | ineffabile, primieramente alla morte del corpo, quando |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
passi per esso da una fede all' altra, da una fede di minor | luce | ad una fede di luce maggiore. Così il giusto gentile e il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
fede all' altra, da una fede di minor luce ad una fede di | luce | maggiore. Così il giusto gentile e il giusto giudeo, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
per speculum (2). » E questa eccellenza, questa maggior | luce | della fede cristiana, sopra quella di coloro che erano |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
cioè non la lettera ma lo spirito, aggiunse una gran | luce | alla fede antica, ed illuminò la vita spirituale e la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
mandato nel mondo dal Padre. Ora tutta questa chiarezza e | luce | ineffabile della vita cristiana è nondimeno velata in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
il tutto; comprende tutto ciò che conoscerà con maggior | luce | all' altro mondo, perchè ha lo Spirito di Dio, che omnia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
da Cristo dopo la risurrezione, tuttavia più pienamente | luce | la verità di quella parola, interpretandola dell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ma ben anco, per mezzo del suo corpo santissimo, come | luce | e sentimento e gaudio corporale. Quindi lo Spirito Santo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
il Verbo si manifesta diversamente e con diversi gradi di | luce | alle intelligenze finite, in tanto esse si distinguono fra |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
il globo ancor più esiguo della luna, che riverbera una | luce | non sua. Qui l'analisi primitiva, sempre accessibile ad |
Psicologia delle menti associate -
|
e in quanto e come stanno fra loro congiunte; anzi mette in | luce | gli ignoti loro legami. Quando osserva che le quattro dita |
Psicologia delle menti associate -
|
d'altre idee-madri. Quella nuova fonte di calore e di | luce | fu anche in età successive trasmessa come cosa sacra. Nel |
Psicologia delle menti associate -
|
si può dire che la grazia era come un calore che esce dalla | luce | e che accresce la luce medesima (1). Ora rimane a vedere |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
era come un calore che esce dalla luce e che accresce la | luce | medesima (1). Ora rimane a vedere come egli doveva essere |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
della natura, denominando, egli, il primo parlante, la | luce | e le tenebre, il cielo, la terra e gli abissi: cinque |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
si forma, ricevono e hanno congiunta anch' esse una cotal | luce | deiforme che le rende operative e vive nell' uomo, il quale |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
a me concesse la Provvidenza più volte di vedere questa | luce | ineffabile di cui parlo, di cui la faccia dell' uomo santo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sensibili o segni possono dare o accrescere nell' uomo la | luce | soprannaturale e però la cognizione divina. Egli è poi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
in balìa degli uomini, sarebbe in breve tempo perito e ogni | luce | spentasi sopra la terra. Sicchè come nelle comunanze |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dello spirito, e tuttavia fu immatura alla piena | luce | di Cristo: laddove le genti maturarono prima a ricevere la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di Cristo: laddove le genti maturarono prima a ricevere la | luce | di Cristo, sebbene non fossero atte alla luce minore e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
a ricevere la luce di Cristo, sebbene non fossero atte alla | luce | minore e preparatoria della legge e della rivelazione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Re dalla tribù di Giuda, acquistano un ampliamento di | luce | da quanto Dio rivelò a' suoi eletti e che fu scritto nei |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e le idee prime che da esse si hanno, recano questa | luce | alle lingue vocali, senza la quale queste nulla notizia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
secondo quel detto dell' Apostolo che « Iddio abita una | luce | inaccessibile« (4). » 4. La distinzione degli animali mondi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
insieme tutti i diversi luoghi della Scrittura che dànno | luce | a queste maniere di parlare. La Scrittura si spiega da sè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
. Perocchè nel sancta vi aveva il candelabro, simbolo della | luce | che illumina l' intendimento, e appartiene alla scienza, e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sì grande Ente. Chiamasi anche Dio nascosto e che abita una | luce | inaccessibile (3). Per sì grande concetto non usavansi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
questi vocaboli l' esteso e l' estensione, il luminoso e la | luce | o luminosità (3). Si vedrà assai agevolmente che l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
può rimanersi nell' oscurità fino a tanto che non riceve | luce | dall' avvenimento medesimo, e ciò non già perchè egli non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sempre più al Verbo, di cui riceve un cotal riflesso di | luce | che cresce fino a che è degno di denominarsi percezione del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
l' uomo riceva la facoltà di percepirlo; come a vedersi una | luce | diffusa ovunque non si addimanda se non una virtù visiva: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
se non una virtù visiva: conciassiochè ai ciechi quella | luce | splendente in ogni luogo parrebbe che non fosse. Si tratta |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
l' uomo S' INCORPORA a Cristo (1): la qual maniera prende | luce | di evidentissima verità dalla dottrina da noi esposta sul |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
all' incontro regge la fede bensì, ma mista con una cotal | luce | « in parte veggiamo, e in parte profetiamo« (2) » come gli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
umana [...OMISSIS...] . Cristo mostrò d' esser egli la | luce | che illuminava le antiche Scritture quando dopo la sua |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Paolo osa ancor più. Non solo la legge antica mancava della | luce | dello Spirito Santo (della percezione di Dio) e però |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
alte e spirituali del Redentore. Ad Abramo era stata data | luce | di percepirla: in quel recondito patto che Iddio avea |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
vi imprime la sua forma o similitudine, e questa è quella | luce | secondo la quale l' uomo che opera soprannaturalmente si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
all' esser tale conviene che la volontà umana a quella | luce | ubbidisca, o sia almeno pronta ad ubbidire. Or dunque |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
non ripugni a quella luminosa impressione. Sicchè quella | luce | del Verbo impressa nell' anima acquista nome di grazia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
volontà non impedisce punto che dall' esser nell' anima la | luce | e l' impressione del Verbo non iscaturiscano nuovi doveri |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
soprannaturale di Dio. E perciocchè se non avesse quella | luce | non conoscerebbe quel suo dovere, nè avrebbe virtù in sè di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
è segno e impressione del Verbo (3). III. Il carattere è | luce | o splendore. Se il carattere è un' impressione del Verbo, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
del Verbo, come abbiamo dimostrato, forz' è ch' egli sia | luce | e splendore, perocchè il Verbo all' anima a cui si comunica |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dell' ecclesiastica gerarchia: [...OMISSIS...] . Nè questa | luce | di cui si parla è altro che intellettiva, la qual dà all' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
opera . In quanto opera egli è potenza (e certo che la | luce | del Verbo impresso nell' animo, non è inattiva); ma in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
segno invisibile agli occhi della carne, a' quali non | luce | se non il segno esterno dell' acqua battesimale, manifesta |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
effetto, come dice qui il Bellarmino. Che se il carattere è | luce | del Verbo, fulgente nell' anima (3), chi può limitare la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e comunicare in altrui della propria virtù e della propria | luce | secondo certe leggi e riti dalla volontà di Cristo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
natura l' intelligenza è data all' uomo pel dono della | luce | dell' essere, così è data all' uomo una intelligenza |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
all' uomo una intelligenza soprannaturale pel dono della | luce | del Verbo che costituisce il carattere sacramentale. Come |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il carattere sacramentale. Come l' aggiungersi a noi la | luce | dell' essere è un crearci nell' ordine della natura, così |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
della natura, così l' aggiungere a noi pe' Sacramenti la | luce | del Verbo è un crearci nell' ordine della grazia. E come |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che è conosciuto. Dunque il lume del Verbo prima di tutto | luce | nell' uomo in uno stato nel quale non è ancor grazia e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
uomo, e però PUO` fare poscia gli atti da uomo; così colla | luce | del Verbo l' anima riceve la potenza degli atti |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
carattere una caparra della celeste gloria: egli è quella | luce | del Verbo che rivelatasi interamente forma la celeste |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
essere all' atto ridotto, se la volontà si approfitta della | luce | del carattere ad operazione soprannaturale (2). Tostochè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Risurrezione l' Apostolo stesso deduce l' effetto di una | luce | maggiore data all' anima, la quale intende e comincia a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
2. La inclinazione buona della volontà proveniente da una | luce | nell' intelletto, nel che consiste propriamente la grazia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
1. un sentimento di Dio in Cristo (forza infinita), 2. una | luce | intellettiva, e 3. un amore al bene: tre elementi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sè stesso nell' anime, dando loro a vedere la propria | luce | divina rifulgente nel suo aspetto, nelle sue parole e nelle |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Che cosa rimaneva dunque a fare allo Spirito Santo? La | luce | del Verbo era la luce prima che riceveva l' anima. Su |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dunque a fare allo Spirito Santo? La luce del Verbo era la | luce | prima che riceveva l' anima. Su questa luce doveva |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Verbo era la luce prima che riceveva l' anima. Su questa | luce | doveva riflettersi, e con un occhio al tutto spirituale |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
tuttavia gli manca ancora lo Spirito Santo, che quella | luce | del Verbo maggiormente discopra ed imprima nell' anima |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e al cuore la carità. La fede viene a noi impressa colla | luce | del Verbo, e la carità viene in noi diffusa dallo Spirito |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Santo. Ancora, viene attribuito al Battesimo il darci la | luce | e la fede, ed alla Confermazione il diffondere in noi la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
nelle anime nostre di sopra da noi dichiarato, dà piena | luce | a questa materia. Tale ufficio noi vedemmo significato da |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Collezione di Opuscoli che per la terza volta esce in | luce | aumentata, e nelle altre opere dell' Autore, specialmente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
restituito, le contrarie eresie cadono sotto entrambi, alla | luce | della dottrina della Chiesa. 45. Ma è necessario, che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
chiara la vista della morale verità di cui si tratta; la | luce | poi onnipotente di questa verità non viene che dalla divina |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
uomo, come dicevo, dare alla verità morale quell' infinita | luce | che divinizza, per così dire, le anime umane, che in sè la |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
quelle altre parole, che poco anzi risplendevano di tanta | luce | alla vostra mente e nutrivano il vostro cuore di tante |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
stato i vostri scritti, vi troverete un caos dove della | luce | celeste è mescolata con delle tenebre infernali. Talora il |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
delle nostre imperfezioni, indi riceveremo la vital | luce | della mente, il lumen vitae delle Scritture, malgrado della |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Scritture, malgrado della nostra ignoranza. Oh questa è | luce | solare e ardente, quando la luce del secolo non ha che dei |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ignoranza. Oh questa è luce solare e ardente, quando la | luce | del secolo non ha che dei raggi biancastri e freddi! Sono |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
non siamo buoni da altro che da oppilare gli spiragli della | luce | celeste, che da turare gli occhi dell' anima nostra, fatti |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
occhi dell' anima nostra, fatti pure per ricevere quella | luce | e vivificarsene, e ostruire gli orecchi acciocchè non |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
delle cose del Cielo, un disinganno e accrescimento di | luce | spirituale, un fervore nuovo e brama vivissima di spendere |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
quanto profitto fa l' anima camminando in questa pace! qual | luce | di verità non si diffonde da Gesù Cristo in un animo |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
senz' ira, senz' alcuna malignità, vede tutte le cose nella | luce | del vero: giudica rettamente, non altera coll' imaginazione |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
pensiero e col cuore fino alla santità di Dio, e a questa | luce | intendere come ogni uomo sia mendace e peccatore, e come, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
d' intelligenza, e da una parte c' è nell' uomo maggiore | luce | per conoscere il vero, il che aggrava la sua colpa, dall' |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
stella nel vostro cammino, perchè nel fuoco del puro zelo | luce | la sapienza di Dio. Oh voi fortunato, mio caro Giuseppe, se |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
che si mostra mutato al solo mutare dell' angolo della | luce | sotto cui si riguarda. E duplice veramente si può dire che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
guerra: quella che può ridurre di bel nuovo all' aperta | luce | la timida virtù rinserrata ne' cuori, e restituire ad essa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
verità, nel tempo stesso che s' umiliano sotto la immensa | luce | di lei che li vince e li signoreggia. E a tal fine io credo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
quella comune e divina Educazione (1). Fissando adunque la | luce | dell' intelletto ben addentro nella Religione possiamo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
loro scopi opportuni, di quello che sieno i figliuoli della | luce | (3); ma sgraziatamente non vale la loro sagacità, poichè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Ed è solo il difetto nella prima natura umana, se non | luce | ovunque di questa dolcissima carità tutta la potenza. Ma |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
colla quale si presenta una dottrina sembra altrettanta | luce | sparsa sulla medesima. E mediante un insegnamento tutto |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
per la stessa loro oscurità, la quale viene cangiandosi in | luce | più pura, quanto più a lungo sono state soggetto di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
tutte misure, nuovo e suo particolare. Questo inchinamento | luce | nel fondatore della Religione, il quale essendo veracemente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Gli errori sono quelli che spingono nella maggior sua | luce | la verità, la quale annunziata sola e senza la contrapposta |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
falsità non rimane nella mente che fornita d' una sua | luce | modesta e niente viva e risaltante, giacchè egli è da' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e quando si sono osservate le gradazioni che ha prese la | luce | di quella verità nelle menti degli uomini; quando si studiò |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
intelletti; la Filosofia all' incontro può dirsi la | luce | della Storia, la face che rischiara quelle vie, percorse |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
è essa divisa pienamente dalle tenebre del paganesimo, la | luce | cristiana? è separata la verità dall' errore, la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sono fatte l' una per l' altra, sembra che sia tratta in | luce | la combattuta teoria del senso comune, o della ragione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
l' opere delle tenebre, ed apportandovi l' arme della | luce | » (4); di cui l' una è essa dottrina, di cui ragioniamo: « |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
prega, che, abbattuti gli avversarŒ, mandi a lui la sua | luce | e la sua verità, per essere da queste condotto nel santo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
mortificata per la carità o per la fede: perchè allora | luce | in lei quella Fortezza, che rende la vergine di Cristo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
insegnò anche Cristo a vivere cari agli altri: « Splenda la | luce | vostra in faccia agli uomini, sì che essi la veggano, e ne |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
un nemico terribile, che si traveste in angelo di | luce | per ingannarvi. Vi avviso adunque colla libertà che credo |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e con un segreto rimorso. Questi sono cattivi sintomi: la | luce | della verità che viene da Dio è semplice, tranquilla, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
mi limiterò a spiegare in che senso dicevo, che la | luce | di Dio e il ragionamento che nasce da tal luce è semplice , |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che la luce di Dio e il ragionamento che nasce da tal | luce | è semplice , e non punto tortuoso, lungo e interminabile. |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
della natura! La volontà di Dio: che sublime parola! che | luce | per l' intelletto che conosce ed ama Dio! che bene |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
suo Creatore, a cui non può essere ammesso chi sia della | luce | men puro: il Signor nostro Gesù Cristo nella sua immensa |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
ma anch' egli è un conflitto de' più opposti elementi, e la | luce | e le tenebre pugnano mescolati insieme, e pugnano a morte. |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
una tenera e perseverante orazione, ci arrecherà quella | luce | di cui abbisognamo per intendere praticamente tutto quello |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
sommossa dal demonio che si trasforma in angelo di | luce | e rende l' uomo inquieto, fisso ne' suoi pensieri, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
vedere. Ma conviene a quest' uopo affissarsi molto nella | luce | delle comunissime verità, e allor solamente in ciò che è |
Principio supremo della metodica -
|
gradazione; ciò nonostante anche oggidì, in questa | luce | di scienze, sì raramente e difficilmente si trovino de' |
Principio supremo della metodica -
|
imagini e tipo della verità, che è intelligibile, e che | luce | per sè medesima (2). Laonde ammettendo questa conghiettura |
Principio supremo della metodica -
|
facendogli vedere per esempio i sette colori della | luce | l' uno dopo l' altro, come pure il bianco ed il nero, e |
Principio supremo della metodica -
|
vedemmo, che il bambino dà l' anima anche al bottone che | luce | e a tutte le cose; e però non solo ammira, ma ama anche il |
Principio supremo della metodica -
|
sola può prendere la sua unità, il suo principio, ogni sua | luce | l' educazione umana, e non men quella de' fanciulli che |
Principio supremo della metodica -
|
esse sono i soli fanali che mandano nell' animo suo quella | luce | fallace, alla quale camminando gli è forza aberrare. Nel |
Principio supremo della metodica -
|
ogni ulteriore esperimento, e chiude la finestra alla | luce | che vorrebbe istruirlo meglio ed illuminargli la mente. Ora |
Principio supremo della metodica -
|
si ferma e posa l' attenzione, dove questa porta la sua | luce | lasciando nelle tenebre il resto, a quella guisa che un |
Principio supremo della metodica -
|
de' pensieri non è che la VERITA` nella sua pienezza e | luce | maggiore, perocchè la verità è da se stessa ordinata, e |
Principio supremo della metodica -
|
età. Egli può altresì aggiungere qualche maggior grado di | luce | al concetto alquanto confuso che ha già de' numeri |
Principio supremo della metodica -
|
la moralità: la qual tutta pende, come dicevamo, da quella | luce | intellettiva che gli dimostra qual cosa dignitosa e alta |
Principio supremo della metodica -
|
come propria, come già conosciuta e a lei famigliare: la | luce | della sua verità è tale, che esclude qualsiasi possibile |
Principio supremo della metodica -
|
reali. Benchè adunque il suo intelletto si compiaccia nella | luce | della verità, nella visione delle essenze; tuttavia vi ha |
Principio supremo della metodica -
|
quello che dovea seguire, le quali avrebbero sparso qualche | luce | su tutto il cammino. A ragion d' esempio, avrei |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
I primi erano rimasti abbagliati dalla troppo viva | luce | e repentina che mandava tra le tenebre il filosofo più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Grecia, e il nobile entusiasmo, che la bellezza di quella | luce | suscitava nei loro animi, faceva tacere ogni critica. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dove s' erano rifugiati, potessero ritornare; chè nella | luce | già diffusa del cristianesimo non poteva più essere ben |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
probabilmente conosciuta una verità, che gli sarebbe stata | luce | nova; perchè avrebbe veduto, che segno non si dà, senza che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di contraddizione è dunque, secondo Aristotele, la | luce | sempre in atto dell' anima intellettiva: vedremo in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
modifica è l' anima, ricevendo l' atto del conoscere e una | luce | che diventa anche subiettiva per l' appropriazione naturale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
per l' appropriazione naturale dell' intelligibile essenza, | luce | resa così indivisibile dall' anima stessa. Si consideri |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Quella che Platone chiama il Figliuolo del Bene che è la | luce | , per la quale l' umano intendimento conosce tutte queste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Il Bene poi non è solamente causa del suo Figliuolo, la | luce | delle menti umane, ma, senza cessar d' esser luce |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
la luce delle menti umane, ma, senza cessar d' esser | luce | inaccessibile in sè stesso, è causa effettrice di tutte le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
se stesso, e il reale avrebbe ancora bisogno di ricever la | luce | da esso; rimarrebbe ancora, che carattere proprio del reale |
Gioberti e il panteismo -
|
fin qui trovato che un carattere negativo, la mancanza di | luce | sua propria e, per così dire, l' opacità. Qui dunque si |
Gioberti e il panteismo -
|
l' essere particolare e sensibile non abbisogna di tutta la | luce | sua proria, ma dirò così di un solo raggio; è limitazione |
Gioberti e il panteismo -
|
loro imperfezione, qual grado d' oscurità e qual grado di | luce | in esse si contenga; queste sono questioni affatto diverse, |
Gioberti e il panteismo -
|
quindi ciò che è puro oggetto è l' intelligibile stesso, la | luce | stessa della mente, o come si suol dire volgarmente il lume |
Gioberti e il panteismo -
|
scuse e le sue giustificazioni stesse misero in più aperta | luce | la increscevole verità che quel sistema ch' egli si sforza |
Gioberti e il panteismo -
|
dopo aver detto che [...OMISSIS...] , segue a parlare della | luce | intellettuale così: [...OMISSIS...] . Conchiudete: la luce |
Gioberti e il panteismo -
|
luce intellettuale così: [...OMISSIS...] . Conchiudete: la | luce | stessa intellettuale sussiste adunque identica in Dio e |
Gioberti e il panteismo -
|
le quali si creano col venire illustrate da questa | luce | divina, come disse altrove, e così la loro concretezza non |
Gioberti e il panteismo -
|
il secreto lavoro del razionalismo pratico fino a dare alla | luce | quel suo parto maturo, che è il razionalismo teoretico, il |
Il razionalismo -
|
il contrario; richiederebbe che si mettesse anzi in piena | luce | l' importantissimo dogma dell' originale infezione, che |
Il razionalismo -
|
tenebre, tenendo sè stessi nelle tenebre, mandano pure alla | luce | nuove calunnie, ripigliando il gioco de' loro antenati, e |
Il razionalismo -
|
libercoli, de' quali gli spropositi furon messi supini alla | luce | del sole: eccovi tutti i teologi d' Italia di cui parlò l' |
Il razionalismo -
|
essi a CREDER CIECAMENTE alla parola di Dio che è per sè | luce | bastevole, senza più. [...OMISSIS...] , dice S. Agostino |
Il razionalismo -
|
che, secondo S. Tommaso, trae seco uscendo alla | luce | l' uomo di presente. Ma si osservi, che una tale |
Il razionalismo -
|
dell' animalità esaltata, irritata e prevalente la | luce | liberatrice della giustizia manda ancora i suoi raggi: e |
Il razionalismo -
|
ne sperimenti i vantaggi. Sia dunque messo in più chiara | luce | il medicinale effetto che viene impugnato del santo |
Il razionalismo -
|
l' importanza debita al bene oggettivo. Di che riceve gran | luce | la definizione che dà del peccato d' origine Ugone di S. |
Il razionalismo -
|
davanti nel mondo intelligibile, e per così dire è la prima | luce | che in esso mondo fa brillare (1). Poichè è pur questo il |
Sulle categorie e la dialettica -
|
non cessò più mai fino che l' idolatria non cessò per la | luce | cristiana «( Teos., Ontol. categ.; Teos. , vol. IV, n. 102) |
Sulle categorie e la dialettica -
|
Nell' ottava coppia s' applicano gli stessi concetti alla | luce | e alla tenebra, presa quella e questa in senso latissimo, e |
Sulle categorie e la dialettica -
|
oscura, non atta più ad essere intesa, venendo tutta la | luce | dalle sole specie (1). Dalle quali cose si raccolgono i |
Sulle categorie e la dialettica -
|
puramente materia. Ma la materia ideale è fonte di | luce | intellettiva, la materia reale di tenebre; e questo |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che pur sono quelle sole che potrebbero dare alla dottrina | luce | e forza a persuadere. Manca dunque in tali sistemi quello |
Sulle categorie e la dialettica -
|
è potenza di primo grado e produttrice della materia; la | luce | potenza di secondo grado, onde il moto e la forza; la vita |
Sulle categorie e la dialettica -
|
tre ne diede al mondo della natura , cioè la gravità , la | luce | e la vita; tre al mondo delle idee , nel quale confuse gli |
Sulle categorie e la dialettica -
|
un ente, ma una semplice legge , cioè un fatto costante. La | luce | è un corpo di cui non si conosce ancora la natura; e se si |
Sulle categorie e la dialettica -
|
la vita di Gesù! quella sempiterna incorruzione! quella | luce | pura! quel gaudio pieno! Mio caro! Io le descrivo con |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
per quel vivo desiderio che ho, che camminiamo in piena | luce | e con un cuore solo davanti al Signore. Amatemi nel |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
la maturità del giudizio, col quale solo cammineremo nella | luce | del Verbo . E` una pena certo raffrenare l' imaginazione |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
ma di estendermi a stabilire la vera dottrina, colla | luce | della quale le dottrine erronee cadono da sè stesse: uno |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che nasce spontanea da un operare nella tranquillità della | luce | interiore, dove non havvi mai indizio di passione, o d' |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
all' oscuro tutta la vita sua, sicchè non avesse mai veduto | luce | e colori, ovvero fosse nato cieco; 2 altri non cadono nella |
Psicologia Vol.III -
|
che potrebbero proteggerlo dal vizio, non sono addotte alla | luce | della vita riflessa, ma lasciate quasi sepolte nella |
Psicologia Vol.III -
|
di questi molteplici movimenti extrasoggettivi? Si dirà: la | luce | maggiore rende l' occhio insensibile alla luce minore; di |
Psicologia Vol.III -
|
Si dirà: la luce maggiore rende l' occhio insensibile alla | luce | minore; di due camere egualmente rosse, la prima in cui s' |
Psicologia Vol.III -
|
eccitabilità universale di Brown; come pure riceveranno | luce | le malattie chiamate dai medici irritative . Dalle quali |
Psicologia Vol.III -
|
dagli sforzi di quello, e che contribuiscono a mandarlo in | luce | (1). Tutte le funzioni vitali sono determinate dal dolore e |
Psicologia Vol.III -
|
materia ci consiglia a procurare di recarvi qualche maggior | luce | collo specificare le condizioni diverse, che può ricevere |
Psicologia Vol.III -
|
delle stelle. Ma questo non ispiega a pieno come la | luce | delle stelle, che continua a ferire certe fibrille della |
Psicologia Vol.III -
|
che si deva piuttosto dire che le fibrille percosse dalla | luce | del sole non ricevono più il movimento del debole raggio |
Psicologia Vol.III -
|
col calore, sia perchè il fuoco è un cotal simbolo della | luce | intellettuale, sia per una reale confusione, che nasceva |
Psicologia Vol.III -
|
Come si potea risolverla? In una sola maniera dovuta alla | luce | del cristianesimo: cioè colla dottrina che fa di Dio un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
in parte maggiormente, cerchiamo di dare la maggior | luce | alla teoria aristotelica intorno all' intelligibile ed al |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che nella « Psicologia » dice « « come un abito a guisa di | luce | » » [...OMISSIS...] . E` dunque da tener fermo il principio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
. Niuna similitudine più acconcia di questa: la | luce | è tutt' i colori de' corpi in potenza: ma i corpi sono la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
corpi sono la causa occasionale per la quale i colori della | luce | si manifestano in atto: e tuttavia è la luce quella che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
i colori della luce si manifestano in atto: e tuttavia è la | luce | quella che mette i colori in atto ricevutane l' occasione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
movimenti e soffregamenti (6) producendo calore e | luce | eccitano e danno un interior moto a tutta la natura (7): nè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e della forza bruta. Per essa tutti questi, ricevendo la | luce | e l' ordine della giustizia, secondo una stessa legge, da |
Questioni politico religiose -
|
così insensata ed immorale si fa consistere la civiltà e la | luce | del secolo. Intanto i governi risicano la propria |
Questioni politico religiose -
|
nostro pianeta l' aria che debbono assorbire per vivere, la | luce | che più di quello dei ricchi rallegra l' animo dei mendici, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Il diritto ch' egli ha sui beni comuni come l' aria, e la | luce | nessuno può toglierlo, nessuno può contenderglielo; ma di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
si può dire che la virtù era per annientarsi e con essa la | luce | della verità. La mancanza della prima rendeva gli uomini |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
fisica. »Egli è questa distinzione che sparge la più gran | luce | sulla condotta dei Papi, e che fa giudicare rettamente di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e sovvertire l' ordine sociale. Mettiamo adunque in | luce | questi cinque fatti, mentre essi rinserrano le traccie |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
cautela e la diligenza nel rinvenire e nel mettere in piena | luce | quanto è giusto in ragione che cresce la grandezza e l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ogni aspetto guerriero, ma augusto e venerabile per la sola | luce | della giustizia e della verità, che il renderà maggiormente |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
nostro pianeta l' aria che debbono assorbire per vivere, la | luce | che più di quello dei ricchi rallegra l' animo dei mendici, |
Filosofia politica naturale -
|
Il diritto ch' egli ha sui beni comuni come l' aria, e la | luce | nessuno può toglierlo, nessuno può contenderglielo; ma di |
Filosofia politica naturale -
|
si può dire che la virtù era per annientarsi e con essa la | luce | della verità. La mancanza della prima rendeva gli uomini |
Filosofia politica naturale -
|
fisica. »Egli è questa distinzione che sparge la più gran | luce | sulla condotta dei Papi, e che fa giudicare rettamente di |
Filosofia politica naturale -
|
e sovvertire l' ordine sociale. Mettiamo adunque in | luce | questi cinque fatti, mentre essi rinserrano le traccie |
Filosofia politica naturale -
|
cautela e la diligenza nel rinvenire e nel mettere in piena | luce | quanto è giusto in ragione che cresce la grandezza e l' |
Filosofia politica naturale -
|
ogni aspetto guerriero, ma augusto e venerabile per la sola | luce | della giustizia e della verità, che il renderà maggiormente |
Filosofia politica naturale -
|