non sopravivano indelebili, nei successivi incrementi delle | lingue | e nelle loro miscele e trasformazioni. Per un esempio: - |
Psicologia delle menti associate -
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di mero accrescitivo, forma inflessiva ch'essi nelle loro | lingue | non avevano. Quando le singole genti nelle singole regioni |
Psicologia delle menti associate -
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frammenti delle tradizioni iniziali nel seno di prevalenti | lingue | mediatrici; ppropriarle con nuove inflessioni e |
Psicologia delle menti associate -
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ad esse colle loro proprie parole com'erano nate e come da | lingue | di canibali più brutali dell'orangotango e del gorrilla |
Psicologia delle menti associate -
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alla vita nuova del pensiero, e per l'intermedio di | lingue | straniere e morte, iniziarsi nelle scienze tanto spregiate |
Psicologia delle menti associate -
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ci offrono un' altra prova di ciò che affermiamo. Le | lingue | che usano sono un acconcio specchio dello sviluppo delle |
Principio supremo della metodica -
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che fino da quest' età il fanciullo può imparare due o tre | lingue | udendole, e senza soverchio aggravio. Se ciò si fa per modo |
Principio supremo della metodica -
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sia una cotal sopraggiunta, un tale esercizio delle due | lingue | sarà un guadagno di tempo, un passo innanzi fatto dal |
Principio supremo della metodica -
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questo balocco, quel carruccio, quel giubbone ecc.. Nelle | lingue | antiche l' uso dei nomi generici, invece che degli |
Principio supremo della metodica -
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ad apprendere la convenzionale e viceversa: le due | lingue | sono apprese insieme come una cosa sola (1). Quando i gesti |
Principio supremo della metodica -
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si debbono mettere a profitto. Conviene che anche colle | lingue | naturali si comunichi al bambino pensieri di bontà e di |
Principio supremo della metodica -
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veduto, a ciò fare; e sotto questo aspetto compete alle | lingue | la denominazione di metodi analitici data loro da |
Principio supremo della metodica -
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nelle umane cognizioni spiega, se non erro, perchè nelle | lingue | antichissime v' abbia una terminazione a posta pel duale , |
Principio supremo della metodica -
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, nè si confonda il duale col plurale, come si fa nelle | lingue | moderne. Egli è vero che il duale delle lingue antichissime |
Principio supremo della metodica -
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si fa nelle lingue moderne. Egli è vero che il duale delle | lingue | antichissime si applica, il più, a quegli oggetti che sono |
Principio supremo della metodica -
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simile a quella che si osserva ne' bambini e che le | lingue | antiche ne conservano le vestigia. Anche qui non manca la |
Principio supremo della metodica -
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dell' infanzia delle nazioni, se si osserva che quanto le | lingue | sono più antiche, tanto meno gli uomini introdotti a |
Principio supremo della metodica -
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IO, come pure del TU. Questa è la ragione per la quale le | lingue | orientali amano di far parlare i personaggi in terza |
Principio supremo della metodica -
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con esso i diversi tempi. Lo stesso si trova in alcune | lingue | di popoli assai addietro nella coltura intellettiva. Anche |
Principio supremo della metodica -
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assai addietro nella coltura intellettiva. Anche nelle | lingue | antichissime il verbo ha pochi tempi (2), e questi non ben |
Principio supremo della metodica -
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secoli sopravvivente nelle vitali radici delle parole alle | lingue | stesse perite (1). Dee continuarsi nel quart' ordine e ne' |
Principio supremo della metodica -
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scuola di lettura e di scritto. Le parole pronunciate, le | lingue | sono segni delle idee; le parole scritte, le scritture sono |
Principio supremo della metodica -
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in un numero ordinato. Ora in questa maniera si è che le | lingue | umane esprimono le idee. Conciossiacchè se prendiamo una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il significato di ciascheduno. Egli è per questo che le | lingue | sono sistemi di segni così eccellenti che possono esprimere |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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le idee prime delle cose sono indispensabili all' uso delle | lingue | vocali, le quali ricevono da esse il loro valore e uso, o |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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le idee prime che da esse si hanno, recano questa luce alle | lingue | vocali, senza la quale queste nulla notizia potrebbero |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il proprio; 2. Più spesso fan proprii i nomi comuni nelle | lingue | antichissime i pronomi personali che si affiggono al nome |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sottointendimenti sono specialmente innumerevoli nelle | lingue | antichissime, e si può in generale stabilire questo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ma un fatto. Mi appello a coloro che conoscono le | lingue | antiche nelle quali si vede un' abbondanza straordinaria di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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E ad ogni piè sospinto si trovano di tali esempi nelle | lingue | tutte più vetuste. I due ultimi esempi che ho recati non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' Oriente, l' antichità di tutte le nazioni, e di tutte le | lingue | raffrontate insieme potranno dare, come io spero, una piena |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che dee precedere, quella parte della filosofia delle | lingue | che insegna come di mano in mano l' uomo inventò i nomi e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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al conseguimento delle cognizioni, così l' uso di queste | lingue | già apprese è dato nella Rettorica, dove s' appara in che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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A Prima fu condotto da Pilato: a Terza crocifisso colle | lingue | de' Giudei, flagellato, coronato di spine: a Sesta |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che vi si aggiunge è tutta conforme all' indole delle | lingue | orientali. Ma posciachè le stesse lingue orientali furono |
Epistolario ascetico Vol.III -
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all' indole delle lingue orientali. Ma posciachè le stesse | lingue | orientali furono ordinate dalla Provvidenza e scelte ad |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che imparare poi sopra il luogo, se non si può prima, le | lingue | dei selvaggi, nè v' ha quasi bisogno di filosofia. All' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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nel primitivo sviluppo non si ferma sull' astratto puro, le | lingue | stesse in antico usavano d' una parola indicante l' |
Sulle categorie e la dialettica -
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(i quali non avevano l' aiuto di segni analitici perchè le | lingue | erano imperfette e dovevano inventar essi i segni stessi), |
Sulle categorie e la dialettica -
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generali delle cose, componendo arti magne e mnemoniche e | lingue | universali, da Raimondo Lullo specialmente sino a |
Sulle categorie e la dialettica -
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evidente, purchè si cerchi nella composizione delle | lingue | che sono specchio al pensare comune degli uomini. Basterà |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Clemente, Fausto, Beatrice, Felicita , ecc. nelle due | lingue | italiche, la latina e la toscana. Ora tutte queste |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di averlo, e la natura e la ragione mosse sempre le loro | lingue | ai ringraziamenti, ed i loro cuori alla riconoscenza dei |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di averlo, e la natura e la ragione mosse sempre le loro | lingue | ai ringraziamenti, ed i loro cuori alla riconoscenza dei |
Filosofia politica naturale -
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che di sublime e di divino, che trapassa ogni venustà delle | lingue | e degli stili usati dagli uomini. Sotto questo aspetto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ci piacciamo di giustificare il senso comune, autore delle | lingue | e delle loro diverse maniere di espressioni, le quali sono |
Psicologia Vol. I -
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