Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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prender nomi o diritti d'uomini. Tutti i diritti  hanno  la loro origine in una legge, e voi, ogni qualvolta non
che in tutti i tempi l'Umanità ha indirizzato a quanti  hanno  pronunziato la parola: legge, doveri; e le risposte sono
doveri; e le risposte sono anch'oggi diverse. Gli uni  hanno  risposto mostrando un Codice, un libro e dicendo: "Qui
e dicendo: "Qui dentro è tutta la legge morale." Gli altri  hanno  detto: "Ogni uomo interroghi il proprio core; ivi sta la
sociale - così gli uomini, servendo allo stesso errore,  hanno  ordinato la società politica, gli uni sul rispetto
e marittima, uomini vostri, uomini che i vostri padroni  hanno  cacciato fuori di patria per aver voluto giovarvi, che vi
amore ciò che gli studi e le tristi facilità dell'esilio  hanno  loro insegnato sui voti presenti e sulla tradizione
mezzo secolo, gli studi storici e la scienza dell'Umanità,  hanno  raccolto da quella voce alcuni caratteri della nostra Legge
da quella voce alcuni caratteri della nostra Legge di Vita;  hanno  raccolto che la natura umana è essenzialmente adunabile,
umana è essenzialmente adunabile, essenzialmente sociale:  hanno  raccolto che, come non vi è né può esservi che un solo Dio,
sola Legge per l'uomo individuo e per l'umanità collettiva,  hanno  raccolto che il carattere fondamentale, universale di
che i pericoli e le delusioni devono farli più forti, che  hanno  a combattere non per alcuni anni, ma per tutta la loro
Col carnefice, colle prigioni? Le Società fin ora esistenti  hanno  fatto così. Ma questa è guerra, e noi vogliam pace: è
Bisogna convincere gli uomini ch'essi, figli d'un solo Dio,  hanno  ad essere qui in terra esecutori d'una sola legge - che
In Francia e altrove i nemici d'ogni progresso sociale  hanno  seminato la corruzione e tentano sviare le menti dall'idea
che tutte le società in ogni tempo ed in ogni luogo lo  hanno  sempre cercato, ed hanno voluto, anche allora quando si
in ogni tempo ed in ogni luogo lo hanno sempre cercato, ed  hanno  voluto, anche allora quando si ritrovavano piene delle più
delle più atroci usurpazioni ed ingiustizie, ostentarlo:  hanno  procurato di coprire l' arbitrio ed il violento, e di far
fatto mai nessuna conquista su di essi, i grandi usurpatori  hanno  dovuto prima ingannarli sulla natura delle loro imprese: e
loro imprese: e ricoprendo il mostruoso ceffo d' ingiusti,  hanno  dovuto prendere faccia di giusti e di probi: essi tanto
tutti i grandi ladroni, se non il potere morale che  hanno  sui numerosi strumenti dei loro delitti? provi di comandare
giustizia ed effettuerebbe quella eguaglianza giuridica che  hanno  tutte le persone fra loro sì individuali, che collettive. A
che gli dà la sua stessa immoralità maggiore di quella che  hanno  gli altri uomini: perciò più spera d' acquistare, che non
perciò non si esiga qualche sorta di virtù in quelli che  hanno  o credono d' avere in mano la forza, perchè non ne abusino.
indubitatamente quelli che governano la società, i quali  hanno  il maggior potere nelle mani, e questo vale tanto se il
Dio solo spetta senza inconvenienza il governo assoluto. Vi  hanno  dei casi, nei quali anco nella società umana non si può
si ripulsa la violenza colla violenza: le vie di fatto non  hanno  ancora ceduto il luogo alle vie di diritto. A niuno viene
alla scienza limitata del popolo e dei capi popolo che lo  hanno  istituito, alla soluzione che essi hanno saputo dare al
capi popolo che lo hanno istituito, alla soluzione che essi  hanno  saputo dare al problema sociale delle guarentigie,
Tribunale, il quale aspetta che vengano a lui quelli che  hanno  dei richiami a fare, porgendosi all' esame delle ragioni
naturale, cioè a dire la regolarità . Poichè gli uomini non  hanno  già pensato a questa, come sono stati costretti di pensare
scopo o tardi o debilmente. Ma egli avviene ancora che v'  hanno  talora de' mezzi ad ottenere qualche scopo che pur
ma solo a tentone come pratici privi d' una teoria,  hanno  dovuto lasciare nelle società civili delle irregolarità
ramo del potere supremo. Questi due rami del potere supremo  hanno  tutti e due un potere proprio e non già delegato da verun
quelli che avessero dei diritti: e perocchè dei diritti  hanno  tutti gli uomini senza eccezione, qualunque fosse il loro
tenderà essa a difendere i diritti dei forti, che non  hanno  bisogno di difesa, o pure quelli dei deboli che si
le parti dei benestanti, se anche quelli che non possedono  hanno  parte nella società, cioè sono rappresentati, come potranno
rappresentati, come potranno poi sostenere i pesi? chè non  hanno  da pagare le imposizioni. E se non possono mettere nulla
di mantenere i suoi membri poveri, e questi all' incontro  hanno  il diritto d' esigere dalla Società dei loro simili il
Tocca adunque, conchiuse, a pagare i pesi a quelli che  hanno  facoltà da pagare, ed è assurdo d' esiger nulla da poveri,
fame. I proprietarŒ anche senza essere uniti in società  hanno  più o meno corrisposto a questo dovere, secondo che
si potessero pigliare per forza: gl' indigenti stessi non  hanno  mai creduto di averlo, e la natura e la ragione mosse
che entrino nella stessa società degli uomini, che non  hanno  dei comuni interessi: così i non proprietarŒ non possono
appartengono pure allo stato di natura, poichè non  hanno  già bisogno di una legge civile per essere prodotte o
si potrebbono punto chiamare offesi nei loro diritti che  hanno  comuni con tutti gli altri uomini: perciocchè non sarebbero
sostanze anche la loro libertà, o dei non proprietarŒ che  hanno  l' avidità e la speranza di diventare ad una girata di
meglio che non fece la cieca fortuna, a quelli che  hanno  il merito di possederle. Non è egli questo il ragionamento
ed il corpo sono due diritti semplici, e che per se stessi  hanno  un solo modo di esistere, sicchè quando essi fossero
le pubbliche disposizioni sanitarie: quelli dunque che  hanno  diritto che la loro sanità si conservi nel miglior modo,
educazione ombratile assoldano in propria difesa quelli che  hanno  meno timore cioè quelli che hanno meno da perdere, e, come
propria difesa quelli che hanno meno timore cioè quelli che  hanno  meno da perdere, e, come sono i non proprietarŒ, che nulla
che uomini liberi, sebbene non proprietarŒ, uomini cioè che  hanno  una vita cui nessun potere può loro restituire dopo tolta e
dalla universale e non perdono nulla di quei beni che  hanno  nello stato di natura. Gli uomini debbono entrare nella
provvedersi costantemente del puro loro mantenimento? non  hanno  nulla a temere nei tempi di sterilità, nelle calamità a cui
possono che ricevendone lo stipendio; giacchè del suo non  hanno  onde mantenersi; essi non danno dunque alla patria che
consistente in una voce amministrativa , mediante la quale  hanno  nell' amministrazione della società una parte proporzionale
che entrano in essa, ma debba riconoscere le relazioni, che  hanno  tali persone con quelle che rimangono fuori della detta
in queste persone escluse dall' amministrazione, perchè non  hanno  nulla di proprio che possa essere amministrato, riconoscere
stessi doveri verso le persone individuali che queste  hanno  fra di loro nello stato di natura. Ora nello stato di
di natura. Ora nello stato di natura le persone individuali  hanno  scambievolmente i seguenti doveri: 1 Quello di non
questo principio gli uomini, che mediante l' esperienza  hanno  imparato a conoscer sè stessi, sono in un obbligo morale di
con una magnanimità che cresce in ragione della potenza che  hanno  sopra di quelli. Egli è per questo principio morale ed
ed a tutti indistintamente i membri della società che  hanno  onde richiamarsi di lei, non sia bastevole per poter
sono separate dal diritto come sarebbe nei servi, i quali  hanno  bensì i due diritti che lor abbiamo accordato, ma non hanno
hanno bensì i due diritti che lor abbiamo accordato, ma non  hanno  all' incontro in propria mano la modalità dei medesimi, che
in comune: all' incontro i padroni nello stato di natura  hanno  in propria mano tanto la modalità dei proprŒ diritti quanto
diritti dei servi: ma senza mutare le relazioni che questi  hanno  coi loro padroni, cioè la società civile amministra la
tutti nell' essere amministrati da uno stesso potere e che  hanno  un eguale diritto di non essere dallo stesso offesi,
di non essere dallo stesso offesi, sebbene membri che non  hanno  eguale diritto di essere da quel potere vantaggiati: membri
della società individualmente come i proprietarŒ che  hanno  fondi, ma debbono entrarvi mediante una rappresentazione
una rappresentazione del loro corpo. »Cioè i mercenarŒ non  hanno  nella società civile una rappresentazione attiva, come
dei servi; ma quella poca libertà ch' essi godono non l'  hanno  da sè, ma viene loro lasciata dalla generosità dei
può avere un effetto calcolabile. 2 Che i benestanti non  hanno  punto il diritto di escludere il corpo intero dei mercenarŒ
perfettibilità e da essa inclinati a mantenere ciò che  hanno  provato per bene e ad accrescerlo, è impossibile che il
La ricerca delle medesime corrispondente ai bisogni che si  hanno  di esse, presa la parola bisogna nel senso più generale,
bisogni fattizŒ, i desiderŒ in somma. 2 L' acconciezza che  hanno  le cose a soddisfare questi bisogni, calcolando la facilità
seguirla se non in quel tanto, che essi la conoscono, e che  hanno  il potere di seguirla. Non è già con questo che essi
senza stretta necessità. 3 Tutti i capi di famiglia  hanno  il diritto e il dovere di dare il voto elettivo. 4 Le mogli
contro i mariti ed i padri, o le madri vedove. 6 I servi  hanno  il diritto ma non il dovere del voto. Discutendosi il primo
la famiglia. Si oppose che i padri poveri, i quali non  hanno  da alimentare i loro figliuoli, non debbano avere il
loro in discordia: prima di questo tempo le persone nulla  hanno  a fare col Tribunale; ed elle sono rispetto al medesimo
marito. D' altro lato i genitori, come fu già osservato,  hanno  sopra i loro figli un diritto, non già arbitrario, ma
tutto rigore alla condizione dei mariti, perchè le mogli  hanno  almeno il diritto sulla propria vita, tuttavia può
concedere ai padri ed ai mariti tanta autorità quanta essi  hanno  pel timore che ne facessero abuso? E se a malgrado del
emendarli dopo avvenuti. Le istituzioni sociali, che non  hanno  di lor natura altro scopo che di prevenire i mali, sono
di prevenire i mali quelle istituzioni che di loro natura  hanno  anche un altro scopo, allora si va bene spesso a pericolo,
esse tali che determinano in se stesse la relazione che  hanno  gli uomini fra di loro, e determinandola la corroborano, ed
contengono un' espressione fedele dei diritti naturali, ed  hanno  per iscopo la prosperità dei medesimi, dalle instituzioni
uomini sieno in relazioni false fra loro: se gli uomini non  hanno  fra loro queste false posizioni, le instituzioni false a
non va d' accordo colle relazioni fra gli uomini, se questi  hanno  qualche energia nel loro carattere, si ribellano alle
giacchè tale funzione consuma loro un tempo prezioso se l'  hanno  in libertà, sì perchè se non l' hanno in libertà, ma l'
tempo prezioso se l' hanno in libertà, sì perchè se non l'  hanno  in libertà, ma l' hanno obbligato a loro padroni, essi non
in libertà, sì perchè se non l' hanno in libertà, ma l'  hanno  obbligato a loro padroni, essi non possono disporne, ne
dimostra l' esperienza, di infinite costituzioni, le quali  hanno  la vita d' un giorno, cioè durano fino che sorga un altro
capace d' essere inteso e discusso da tutti, mentre tutti  hanno  degli interessi da difendere in tale società, e mentre
toglie né aggiunge autorità a tali diritti, poichè essi ne  hanno  tanta che non ne possono aver di più; è così ferma che non
ha diritto di ricorrere al medesimo. Art. 1 I mercenarŒ  hanno  diritto d' essere rappresentati nell' Amministrazione
nell' Amministrazione sociale in corpo. Art. 2 I benestanti  hanno  diritto d' essere rappresentati individualmente. Art. 3 La
Distribuiti in tal modo tutti i cittadini che  hanno  diritto all' amministrazione rappresentativa in altrettante
si trattò dell' elezione di quest' ultima Assemblea, ed  hanno  esercitata tutta l' azione che potevano esercitare. D'
sfuggì a tutte le nazioni e a tutti i loro savŒ, che pure  hanno  posto i più profondi pensieri ad escogitare tutto ciò che
abili uomini di Stato, che affezionati ai loro Principi gli  hanno  serviti del loro avvedimento e della loro destrezza nel
e forniti delle più pure intenzioni. - Ma essi, si dice,  hanno  rinserrate le catene dell' uman genere. - A bell' agio!
dai Papi mostrato costantemente nei negozŒ temporali, che  hanno  trattato coi principi, è così nobile e sublime che non si
del supremo potere, s' instituisca la questione così: «  Hanno  tentato i Papi di tirare a sè l' Amministrazione delle
»Convien rispondere: « Non mai: egli è in questo che  hanno  costantemente dimostrato il più grande disinteresse e la
la civile loro amministrazione. »Si domandi ancora: «  Hanno  ì Papi voluto giudicare della giustizia delle azioni
giudicare della giustizia delle azioni politiche, o sia  hanno  essi voluto entrare in questo ramo del supremo potere
ramo del supremo potere politico? »E si risponda: « Sì, lo  hanno  sempre e costantemente voluto: questo doveva risultare
di essere amministratore dei popoli, cosa che i Papi non  hanno  mai cercata, e spesso rifiutata, o tenuta a studio lontana
che questi ritornino alla sapienza dei loro avi, da cui  hanno  ricevuto le loro corone gloriose e santificate. Sono poche
entrano nella convivenza, sieno anche donne o fanciulli, ne  hanno  interesse, e debbe pender anche da' loro voti, o di chi fa
Non per altro, come abbiamo dimostrato, che per quelli che  hanno  dei beni amministrabili in comune, e per i quali l'
popoli, i quali per amore della quiete e della sicurezza  hanno  fatto sempre delle disposizioni favorevoli alla detta
3 Le grandi mutazioni nella distribuzione della ricchezza  hanno  sempre cagionato grandi mutazioni nella distribuzione del
di ricchezza, cioè il fonte industriale e commerciale,  hanno  prodotto novità politiche. 4 Quando il potere politico è
4 Quando il potere politico è dato in mano a quelli che non  hanno  la corrispondente proprietà, allora non è sicura la
membri della Società sono diventati più numerosi, e quanto  hanno  fatto più di progresso le altre società contro le quali
la forza prevalente: allora è il caso in cui le contese non  hanno  più un oggetto personale, ma un oggetto reale, vale a dire
bene avvanzato. 1) Le Società civili all' incontro che non  hanno  ricevuto tutto questo sviluppo, che non hanno percorso
che non hanno ricevuto tutto questo sviluppo, che non  hanno  percorso tutta questa gradazione d' idee; che non sono
Perciò le instituzioni delle società civili che non  hanno  riguardo alla ricchezza, ma bensì alla forza fisica o
o sia alla sua infanzia. Le instituzioni all' incontro che  hanno  riguardo alla ricchezza, e che la considerano come la forza
» egli dice, «prevaler sempre il suffragio di quelli che  hanno  il maggior interesse, perchè la città si conservi in ottimo
bisogni: 1) » »ciò che è quanto dire, che il potere che  hanno  in mano, quasi per una natural forza attiva, rapisce a sè
ricchezza: e che i popoli docili alla voce della natura  hanno  fatto delle instituzioni favorevoli ad una tal legge. Ma
ristabilita. In fatti i mali della rivoluzione francese non  hanno  altra cagione prossima che la violazione di una tale legge.
poichè è naturale di cercar sempre il rimedio da quelli che  hanno  l' opinione d' essere sapienti, così era naturale che i
questa differenza, che le Società che sono nel primo stato  hanno  una rappresentazione personale, perchè la proprietà non è
che i proprietarŒ sono quelli che usano del potere che  hanno  in mano, perchè le cose restino tranquille; mentre volendo
« Le grandi mutazioni nella distribuzione della ricchezza  hanno  sempre cagionato grandi mutazioni nella distribuzione del
fonti di ricchezza, cioè il fonte industriale e commerciale  hanno  prodotte novità politiche. » Gli economisti avendo per
sieno più interessati di tirare a sè il governo, i quali  hanno  più diritti da difendere e da promuovere. Per ciò i poveri
così universale nè così forte; tanto più che i poveri non  hanno  i mezzi da farlo valere. Questo avviene nel fatto; ma
governo non durerà lungamente: poichè le persone governanti  hanno  bensì il diritto di governare, ma il loro diritto rimane
in tal modo amministrati: e ciò tanto più, quanto più  hanno  di lumi, per li quali sieno in caso di conoscere i difetti
ricchezza territoriale. Dovunque le forze della natura  hanno  libera azione, questa lotta si debbe manifestare, e non può
una ricchezza terriera divisa in grandi masse, e quindi non  hanno  mano nel governo che grandi signori: anche là vengono poi
I recenti democratici francesi come pure i radicali inglesi  hanno  fatto di tutto per contraffare la storia d' Inghilterra, e
traccia di rappresentazione personale: ma i loro sforzi non  hanno  fatto che mettere in maggior evidenza la natura della
giacchè le famiglie coll' entrare nella Società Civile  hanno  mutato le vie di fatto nelle vie di diritto, e se questo
le vie di fatto nelle vie di diritto, e se questo non basta  hanno  rinunziato alla forza privata, prendendo in difesa dei
sarà maggiore essa potrà più facilmente assalire quelli che  hanno  il potere civile e tirarglielo dalle mani. In tal caso la
di far una teoria sociale per li selvaggi di cui non  hanno  bisogno. Scrivendo dunque per gli altri uomini tutti come
lo chiamerà. Gli usurpatori nell' interno dello stato  hanno  sempre avuto bisogno dei nemici esterni per sostenersi. D'
società non è mai affermata nelle mani di quelli che l'  hanno  ottenuta, se questi non sono i proprietarŒ. V' è però un
quella debilezza. Il primo caso succede nelle nazioni che  hanno  a difendersi continuamente dagli inimici esterni; il
senza confini: e, se non vi fossero state le crociate che  hanno  alquanto abbassato i nobili impoverendoli, e rilevata l'
sebbene talora facessero qualche sforzo. In fatti si  hanno  degli esempŒ di principi che obbligavano quelli a cui
che ci si può fare: Come mai i popoli più saggi che  hanno  traveduta questa legge, che hanno anche fatte delle
i popoli più saggi che hanno traveduta questa legge, che  hanno  anche fatte delle instituzioni ad essa consonanti, non
anche fatte delle instituzioni ad essa consonanti, non  hanno  poi recato alla perfezione il sistema e non hanno
non hanno poi recato alla perfezione il sistema e non  hanno  organizzata la Società unicamente su questa legge? La
e specialmente in quelle nelle quali i legislatori  hanno  spiegato la maggior forza di spirito in ben calcolare le
l' intera abolizione dei ComizŒ curiati e tributi. Essi  hanno  preceduti i ComizŒ centuriati, essendo stati instituiti da
se stessi. Ma gli uomini non sono interamente cattivi, ma  hanno  solamente una parte di cattiveria: la quale ora è più
da rapirsi e straziarsi a vicenda da tutti quelli che  hanno  più forza. Il secondo disordine, che nascerebbe dalla
che gli dà la sua stessa immoralità maggiore di quella che  hanno  gli altri uomini: perciò più spera di acquistare, che non
perciò non si esiga qualche sorta di virtù in quelli che  hanno  o credono d' avere in mano la forza, perchè non ne abusino.
indubitatamente quelli che governano la società, i quali  hanno  il maggior potere nelle mani e questo vale tanto se il
riesca esatto quando vien fatto da persone, le quali non  hanno  da occuparsi che in questa sola cosa; ed al giudicio vien
come vantaggiosa una simile instituzione. In fatti essi  hanno  pur l' obbligo fino che non esiste detto Tribunale di fare
Tribunale di fare essi stessi il giudicio: e perciò se  hanno  una vera volontà di farlo retto (che altramente sarebbono
definirla più equamente che sia possibile, e tutte e due  hanno  obbligo di convenirsi in ciò cedendo all' equità e non
de' contemporanei ed i vizŒ de' trapassati, con cui  hanno  combattuto i loro secoli, e che vincenti o vinti furono
vera che renderebbe inesplicabile come mai gli uomini, che  hanno  sempre e da per tutto pensato e riconosciuto necessario d'
rimedio che i monarchi pur tanto desiderano, e che  hanno  o la sciagura di non vedere, o la pusillanimità di non
di tutti, e più di quelli che più posseggono, e che perciò  hanno  più diritti da difendere. L' opinione discorde a questa non
sono più deboli e perciò per quelli segnatamente che  hanno  meno beni di fortuna, i diritti dei quali sono quelli che
occhi di quelli a cui appartengono e a cui vedere perciò n'  hanno  il diritto: che ciò è sempre tranquillante e sicuro
essere sottomesso, aspetta che vengano ad essa quelli che  hanno  dei richiami da fare, ed essa si porge pronta all' esame
cause, che sembra dover eccedere le forze di quelli che  hanno  più frequentemente bisogno di detto Tribunale. L' indole
doveri. Le persone all' incontro componenti la società  hanno  tutte un diritto di non essere danneggiate dall'
difenderlo; e l' armata non è che a servigio di quelli che  hanno  i diritti, e non arbitra de' medesimi, nè le funzioni
giudicio lo rapiscono a quella nelle cui mani i secoli lo  hanno  consecrato per darlo alla parte peggiore, e fare gli
integrità ne' cuori depravati. Queste qualità adunque non  hanno  a far nulla coll' amministrazione della giustizia. Esse
questa legge innumerabili uomini vanno a perire, i quali  hanno  pure diritto di esistere. Chi dunque infrange la legge
in pericolo da chi vuol tor via dal mondo ogni proprietà,  hanno  diritto da difendersi contro costui, come contro un
famigliare. La imprevidenza adunque di quei padri che  hanno  caricata la propria famiglia di una figliuolanza che non
caricata la propria famiglia di una figliuolanza che non  hanno  il potere di nutrire, è dunque dannosa alla società. E
altre cose uguali) che essendosi maggiormente moltiplicate  hanno  ancora più divise e suddivise le facoltà. Sicchè venendo
adunque l' opulenza delle famiglie come un diritto che  hanno  alla generazione dei figliuoli. Coloro che hanno già usato
che hanno alla generazione dei figliuoli. Coloro che  hanno  già usato questo diritto totalmente, non possono più
usurpano a queste il diritto della generazione di cui esse  hanno  già pienamente fatto uso, mentre le ricche non avendolo
fatto uso, mentre le ricche non avendolo esaurito lo  hanno  conservato. Per questa legge di natura è adunque messo un
anche godere l' altrui. E ben vero che i figliuoli, non ne  hanno  colpa, ma non hanno colpa di questo disordine nè pure le
E ben vero che i figliuoli, non ne hanno colpa, ma non  hanno  colpa di questo disordine nè pure le famiglie ricche;
questo disordine nè pure le famiglie ricche; solamente l'  hanno  gl' improvidi padri; i figliuoli se voglion lagnarsi si
voglion lagnarsi si lagnino adunque de' loro padri; ma non  hanno  ragione di pretendere come loro diritto, che le famiglie
che tutte le società in ogni tempo ed in ogni luogo lo  hanno  sempre cercato, ed hanno voluto, anche allora quando si
in ogni tempo ed in ogni luogo lo hanno sempre cercato, ed  hanno  voluto, anche allora quando si ritrovavano piene delle più
delle più atroci usurpazioni ed ingiustizie, ostentarlo:  hanno  procurato di coprire l' arbitrio ed il violento, e di far
fatto mai nessuna conquista su di essi, i grandi usurpatori  hanno  dovuto prima ingannarli sulla natura delle loro imprese: e
loro imprese: e ricoprendo il mostruoso ceffo d' ingiusti,  hanno  dovuto prendere faccia di giusti e di probi: essi tanto
tutti i grandi ladroni, se non il potere morale che  hanno  sui numerosi strumenti dei loro delitti? provi di comandare
giustizia ed effettuerebbe quella eguaglianza giuridica che  hanno  tutte le persone fra loro sì individuali, che collettive. A
che gli dà la sua stessa immoralità maggiore di quella che  hanno  gli altri uomini: perciò più spera d' acquistare, che non
perciò non si esiga qualche sorta di virtù in quelli che  hanno  o credono d' avere in mano la forza, perchè non ne abusino.
indubitatamente quelli che governano la società, i quali  hanno  il maggior potere nelle mani, e questo vale tanto se il
Dio solo spetta senza inconvenienza il governo assoluto. Vi  hanno  dei casi, nei quali anco nella società umana non si può
si ripulsa la violenza colla violenza: le vie di fatto non  hanno  ancora ceduto il luogo alle vie di diritto. A niuno viene
alla scienza limitata del popolo e dei capi popolo che lo  hanno  istituito, alla soluzione che essi hanno saputo dare al
capi popolo che lo hanno istituito, alla soluzione che essi  hanno  saputo dare al problema sociale delle guarentigie,
Tribunale, il quale aspetta che vengano a lui quelli che  hanno  dei richiami a fare, porgendosi all' esame delle ragioni
naturale, cioè a dire la regolarità . Poichè gli uomini non  hanno  già pensato a questa, come sono stati costretti di pensare
scopo o tardi o debilmente. Ma egli avviene ancora che v'  hanno  talora de' mezzi ad ottenere qualche scopo che pur
ma solo a tentone come pratici privi d' una teoria,  hanno  dovuto lasciare nelle società civili delle irregolarità
ramo del potere supremo. Questi due rami del potere supremo  hanno  tutti e due un potere proprio e non già delegato da verun
quelli che avessero dei diritti: e perocchè dei diritti  hanno  tutti gli uomini senza eccezione, qualunque fosse il loro
tenderà essa a difendere i diritti dei forti, che non  hanno  bisogno di difesa, o pure quelli dei deboli che si
le parti dei benestanti, se anche quelli che non possedono  hanno  parte nella società, cioè sono rappresentati, come potranno
rappresentati, come potranno poi sostenere i pesi? chè non  hanno  da pagare le imposizioni. E se non possono mettere nulla
di mantenere i suoi membri poveri, e questi all' incontro  hanno  il diritto d' esigere dalla Società dei loro simili il
Tocca adunque, conchiuse, a pagare i pesi a quelli che  hanno  facoltà da pagare, ed è assurdo d' esiger nulla da poveri,
fame. I proprietarŒ anche senza essere uniti in società  hanno  più o meno corrisposto a questo dovere, secondo che
si potessero pigliare per forza: gl' indigenti stessi non  hanno  mai creduto di averlo, e la natura e la ragione mosse
che entrino nella stessa società degli uomini, che non  hanno  dei comuni interessi: così i non proprietarŒ non possono
appartengono pure allo stato di natura, poichè non  hanno  già bisogno di una legge civile per essere prodotte o
si potrebbono punto chiamare offesi nei loro diritti che  hanno  comuni con tutti gli altri uomini: perciocchè non sarebbero
sostanze anche la loro libertà, o dei non proprietarŒ che  hanno  l' avidità e la speranza di diventare ad una girata di
meglio che non fece la cieca fortuna, a quelli che  hanno  il merito di possederle. Non è egli questo il ragionamento
ed il corpo sono due diritti semplici, e che per se stessi  hanno  un solo modo di esistere, sicchè quando essi fossero
le pubbliche disposizioni sanitarie: quelli dunque che  hanno  diritto che la loro sanità si conservi nel miglior modo,
educazione ombratile assoldano in propria difesa quelli che  hanno  meno timore cioè quelli che hanno meno da perdere, e, come
propria difesa quelli che hanno meno timore cioè quelli che  hanno  meno da perdere, e, come sono i non proprietarŒ, che nulla
che uomini liberi, sebbene non proprietarŒ, uomini cioè che  hanno  una vita cui nessun potere può loro restituire dopo tolta e
dalla universale e non perdono nulla di quei beni che  hanno  nello stato di natura. Gli uomini debbono entrare nella
provvedersi costantemente del puro loro mantenimento? non  hanno  nulla a temere nei tempi di sterilità, nelle calamità a cui
possono che ricevendone lo stipendio; giacchè del suo non  hanno  onde mantenersi; essi non danno dunque alla patria che
consistente in una voce amministrativa , mediante la quale  hanno  nell' amministrazione della società una parte proporzionale
che entrano in essa, ma debba riconoscere le relazioni, che  hanno  tali persone con quelle che rimangono fuori della detta
in queste persone escluse dall' amministrazione, perchè non  hanno  nulla di proprio che possa essere amministrato, riconoscere
stessi doveri verso le persone individuali che queste  hanno  fra di loro nello stato di natura. Ora nello stato di
di natura. Ora nello stato di natura le persone individuali  hanno  scambievolmente i seguenti doveri: 1 Quello di non
questo principio gli uomini, che mediante l' esperienza  hanno  imparato a conoscer sè stessi, sono in un obbligo morale di
con una magnanimità che cresce in ragione della potenza che  hanno  sopra di quelli. Egli è per questo principio morale ed
ed a tutti indistintamente i membri della società che  hanno  onde richiamarsi di lei, non sia bastevole per poter
sono separate dal diritto come sarebbe nei servi, i quali  hanno  bensì i due diritti che lor abbiamo accordato, ma non hanno
hanno bensì i due diritti che lor abbiamo accordato, ma non  hanno  all' incontro in propria mano la modalità dei medesimi, che
in comune: all' incontro i padroni nello stato di natura  hanno  in propria mano tanto la modalità dei proprŒ diritti quanto
diritti dei servi: ma senza mutare le relazioni che questi  hanno  coi loro padroni, cioè la società civile amministra la
tutti nell' essere amministrati da uno stesso potere e che  hanno  un eguale diritto di non essere dallo stesso offesi,
di non essere dallo stesso offesi, sebbene membri che non  hanno  eguale diritto di essere da quel potere vantaggiati: membri
della società individualmente come i proprietarŒ che  hanno  fondi, ma debbono entrarvi mediante una rappresentazione
una rappresentazione del loro corpo. »Cioè i mercenarŒ non  hanno  nella società civile una rappresentazione attiva, come
dei servi; ma quella poca libertà ch' essi godono non l'  hanno  da sè, ma viene loro lasciata dalla generosità dei
può avere un effetto calcolabile. 2 Che i benestanti non  hanno  punto il diritto di escludere il corpo intero dei mercenarŒ
perfettibilità e da essa inclinati a mantenere ciò che  hanno  provato per bene e ad accrescerlo, è impossibile che il
La ricerca delle medesime corrispondente ai bisogni che si  hanno  di esse, presa la parola bisogna nel senso più generale,
bisogni fattizŒ, i desiderŒ in somma. 2 L' acconciezza che  hanno  le cose a soddisfare questi bisogni, calcolando la facilità
seguirla se non in quel tanto, che essi la conoscono, e che  hanno  il potere di seguirla. Non è già con questo che essi
senza stretta necessità. 3 Tutti i capi di famiglia  hanno  il diritto e il dovere di dare il voto elettivo. 4 Le mogli
la famiglia. Si oppose che i padri poveri, i quali non  hanno  da alimentare i loro figliuoli, non debbano avere il
loro in discordia: prima di questo tempo le persone nulla  hanno  a fare col Tribunale; ed elle sono rispetto al medesimo
marito. D' altro lato i genitori, come fu già osservato,  hanno  sopra i loro figli un diritto, non già arbitrario, ma
tutto rigore alla condizione dei mariti, perchè le mogli  hanno  almeno il diritto sulla propria vita, tuttavia può
concedere ai padri ed ai mariti tanta autorità quanta essi  hanno  pel timore che ne facessero abuso? E se a malgrado del
emendarli dopo avvenuti. Le istituzioni sociali, che non  hanno  di lor natura altro scopo che di prevenire i mali, sono
di prevenire i mali quelle istituzioni che di loro natura  hanno  anche un altro scopo, allora si va bene spesso a pericolo,
esse tali che determinano in se stesse la relazione che  hanno  gli uomini fra di loro, e determinandola la corroborano, ed
contengono un' espressione fedele dei diritti naturali, ed  hanno  per iscopo la prosperità dei medesimi, dalle instituzioni
uomini sieno in relazioni false fra loro: se gli uomini non  hanno  fra loro queste false posizioni, le instituzioni false a
non va d' accordo colle relazioni fra gli uomini, se questi  hanno  qualche energia nel loro carattere, si ribellano alle
giacchè tale funzione consuma loro un tempo prezioso se l'  hanno  in libertà, sì perchè se non l' hanno in libertà, ma l'
tempo prezioso se l' hanno in libertà, sì perchè se non l'  hanno  in libertà, ma l' hanno obbligato a loro padroni, essi non
in libertà, sì perchè se non l' hanno in libertà, ma l'  hanno  obbligato a loro padroni, essi non possono disporne, ne
dimostra l' esperienza, di infinite costituzioni, le quali  hanno  la vita d' un giorno, cioè durano fino che sorga un altro
capace d' essere inteso e discusso da tutti, mentre tutti  hanno  degli interessi da difendere in tale società, e mentre
toglie ne aggiunge autorità a tali diritti, poichè essi ne  hanno  tanta che non ne possono aver di più; è così ferma che non
ha diritto di ricorrere al medesimo. Art. 1 I mercenarŒ  hanno  diritto d' essere rappresentati nell' Amministrazione
nell' Amministrazione sociale in corpo. Art. 2 I benestanti  hanno  diritto d' essere rappresentati individualmente. Art. 3 La
Distribuiti in tal modo tutti i cittadini che  hanno  diritto all' amministrazione rappresentativa in altrettante
si trattò dell' elezione di quest' ultima Assemblea, ed  hanno  esercitata tutta l' azione che potevano esercitare. D'
sfuggì a tutte le nazioni e a tutti i loro savŒ, che pure  hanno  posto i più profondi pensieri ad escogitare tutto ciò che
abili uomini di Stato, che affezionati ai loro Principi gli  hanno  serviti del loro avvedimento e della loro destrezza nel
e forniti delle più pure intenzioni. - Ma essi, si dice,  hanno  rinserrate le catene dell' uman genere. - A bell' agio!
dai Papi mostrato costantemente nei negozŒ temporali, che  hanno  trattato coi principi, è così nobile e sublime che non si
del supremo potere, s' instituisca la questione così: «  Hanno  tentato i Papi di tirare a sè l' Amministrazione delle
»Convien rispondere: « Non mai: egli è in questo che  hanno  costantemente dimostrato il più grande disinteresse e la
la civile loro amministrazione. »Si domandi ancora: «  Hanno  ì Papi voluto giudicare della giustizia delle azioni
giudicare della giustizia delle azioni politiche, o sia  hanno  essi voluto entrare in questo ramo del supremo potere
ramo del supremo potere politico? »E si risponda: « Sì, lo  hanno  sempre e costantemente voluto: questo doveva risultare
di essere amministratore dei popoli, cosa che i Papi non  hanno  mai cercata, e spesso rifiutata, o tenuta a studio lontana
che questi ritornino alla sapienza dei loro avi, da cui  hanno  ricevuto le loro corone gloriose e santificate. Sono poche
entrano nella convivenza, sieno anche donne o fanciulli, ne  hanno  interesse, e debbe pender anche da' loro voti, o di chi fa
Non per altro, come abbiamo dimostrato, che per quelli che  hanno  dei beni amministrabili in comune, e per i quali l'
popoli, i quali per amore della quiete e della sicurezza  hanno  fatto sempre delle disposizioni favorevoli alla detta
3 Le grandi mutazioni nella distribuzione della ricchezza  hanno  sempre cagionato grandi mutazioni nella distribuzione del
di ricchezza, cioè il fonte industriale e commerciale,  hanno  prodotto novità politiche. 4 Quando il potere politico è
4 Quando il potere politico è dato in mano a quelli che non  hanno  la corrispondente proprietà, allora non è sicura la
membri della Società sono diventati più numerosi, e quanto  hanno  fatto più di progresso le altre società contro le quali
la forza prevalente: allora è il caso in cui le contese non  hanno  più un oggetto personale, ma un oggetto reale, vale a dire
bene avanzato. 1) Le Società civili all' incontro che non  hanno  ricevuto tutto questo sviluppo, che non hanno percorso
che non hanno ricevuto tutto questo sviluppo, che non  hanno  percorso tutta questa gradazione d' idee; che non sono
Perciò le instituzioni delle società civili che non  hanno  riguardo alla ricchezza, ma bensì alla forza fisica o
o sia alla sua infanzia. Le instituzioni all' incontro che  hanno  riguardo alla ricchezza, e che la considerano come la forza
» egli dice, «prevaler sempre il suffragio di quelli che  hanno  il maggior interesse, perchè la città si conservi in ottimo
bisogni: 1) » »ciò che è quanto dire, che il potere che  hanno  in mano, quasi per una natural forza attiva, rapisce a sè
ricchezza: e che i popoli docili alla voce della natura  hanno  fatto delle instituzioni favorevoli ad una tal legge. Ma
ristabilita. In fatti i mali della rivoluzione francese non  hanno  altra cagione prossima che la violazione di una tale legge.
poichè è naturale di cercar sempre il rimedio da quelli che  hanno  l' opinione d' essere sapienti, così era naturale che i
questa differenza, che le Società che sono nel primo stato  hanno  una rappresentazione personale, perchè la proprietà non è
che i proprietarŒ sono quelli che usano del potere che  hanno  in mano, perchè le cose restino tranquille; mentre volendo
« Le grandi mutazioni nella distribuzione della ricchezza  hanno  sempre cagionato grandi mutazioni nella distribuzione del
fonti di ricchezza, cioè il fonte industriale e commerciale  hanno  prodotte novità politiche. » Gli economisti avendo per
sieno più interessati di tirare a sè il governo, i quali  hanno  più diritti da difendere e da promuovere. Per ciò i poveri
cosí universale nè così forte; tanto più che i poveri non  hanno  i mezzi da farlo valere. Questo avviene nel fatto; ma
governo non durerà lungamente: poichè le persone governanti  hanno  bensì il diritto di governare, ma il loro diritto rimane
in tal modo amministrati: e ciò tanto più, quanto più  hanno  di lumi, per li quali sieno in caso di conoscere i difetti
ricchezza territoriale. Dovunque le forze della natura  hanno  libera azione, questa lotta si debbe manifestare, e non può
una ricchezza terriera divisa in grandi masse, e quindi non  hanno  mano nel governo che grandi signori: anche là vengono poi
I recenti democratici francesi come pure i radicali inglesi  hanno  fatto di tutto per contraffare la storia d' Inghilterra, e
traccia di rappresentazione personale: ma i loro sforzi non  hanno  fatto che mettere in maggior evidenza la natura della
giacchè le famiglie coll' entrare nella Società Civile  hanno  mutato le vie di fatto nelle vie di diritto, e se questo
le vie di fatto nelle vie di diritto, e se questo non basta  hanno  rinunziato alla forza privata, prendendo in difesa dei
sarà maggiore essa potrà più facilmente assalire quelli che  hanno  il potere civile e tirarglielo dalle mani. In tal caso la
di far una teoria sociale per li selvaggi di cui non  hanno  bisogno. Scrivendo dunque per gli altri uomini tutti come
lo chiamerà. Gli usurpatori nell' interno dello stato  hanno  sempre avuto bisogno dei nemici esterni per sostenersi. D'
società non è mai affermata nelle mani di quelli che l'  hanno  ottenuta, se questi non sono i proprietarŒ. V' è però un
quella debilezza. Il primo caso succede nelle nazioni che  hanno  a difendersi continuamente dagli inimici esterni; il
senza confini: e, se non vi fossero state le crociate che  hanno  alquanto abbassato i nobili impoverendoli, e rilevata l'
sebbene talora facessero qualche sforzo. In fatti si  hanno  degli esempŒ di principi che obbligavano quelli a cui
che ci si può fare: Come mai i popoli più saggi che  hanno  traveduta questa legge, che hanno anche fatte delle
i popoli più saggi che hanno traveduta questa legge, che  hanno  anche fatte delle instituzioni ad essa consonanti, non
anche fatte delle instituzioni ad essa consonanti, non  hanno  poi recato alla perfezione il sistema e non hanno
non hanno poi recato alla perfezione il sistema e non  hanno  organizzata la Società unicamente su questa legge? La
e specialmente in quelle nelle quali i legislatori  hanno  spiegato la maggior forza di spirito in ben calcolare le
l' intera abolizione dei ComizŒ curiati e tributi. Essi  hanno  preceduti i ComizŒ centuriati, essendo stati instituiti da
se stessi. Ma gli uomini non sono interamente cattivi, ma  hanno  solamente una parte di cattiveria: la quale ora è più
da rapirsi e straziarsi a vicenda da tutti quelli che  hanno  più forza. Il secondo disordine, che nascerebbe dalla
che gli dà la sua stessa immoralità maggiore di quella che  hanno  gli altri uomini: perciò più spera di acquistare, che non
perciò non si esiga qualche sorta di virtù in quelli che  hanno  o credono d' avere in mano la forza, perchè non ne abusino.
indubitatamente quelli che governano la società, i quali  hanno  il maggior potere nelle mani e questo vale tanto se il
riesca esatto quando vien fatto da persone, le quali non  hanno  da occuparsi che in questa sola cosa; ed al giudicio vien
come vantaggiosa una simile instituzione. In fatti essi  hanno  pur l' obbligo fino che non esiste detto Tribunale di fare
Tribunale di fare essi stessi il giudicio: e perciò se  hanno  una vera volontà di farlo retto (che altramente sarebbono
definirla più equamente che sia possibile, e tutte e due  hanno  obbligo di convenirsi in ciò cedendo all' equità e non
de' contemporanei ed i vizŒ de' trapassati, con cui  hanno  combattuto i loro secoli, e che vincenti o vinti furono
vera che renderebbe inesplicabile come mai gli uomini, che  hanno  sempre e da per tutto pensato e riconosciuto necessario d'
rimedio che i monarchi pur tanto desiderano, e che  hanno  o la sciagura di non vedere, o la pusillanimità di non
di tutti, e più di quelli che più posseggono, e che perciò  hanno  più diritti da difendere. L' opinione discorde a questa non
sono più deboli e perciò per quelli segnatamente che  hanno  meno beni di fortuna, i diritti dei quali sono quelli che
occhi di quelli a cui appartengono e a cui vedere perciò n'  hanno  il diritto: che ciò è sempre tranquillante e sicuro
essere sottomesso, aspetta che vengano ad essa quelli che  hanno  dei richiami da fare, ed essa si porge pronta all' esame
cause, che sembra dover eccedere le forze di quelli che  hanno  più frequentemente bisogno di detto Tribunale. L' indole
doveri. Le persone all' incontro componenti la società  hanno  tutte un diritto di non essere danneggiate dall'
difenderlo; e l' armata non è che a servigio di quelli che  hanno  i diritti, e non arbitra de' medesimi, nè le funzioni
giudicio lo rapiscono a quella nelle cui mani i secoli lo  hanno  consecrato per darlo alla parte peggiore, e fare gli
integrità ne' cuori depravati. Queste qualità adunque non  hanno  a far nulla coll' amministrazione della giustizia. Esse
questa legge innumerabili uomini vanno a perire, i quali  hanno  pure diritto di esistere. Chi dunque infrange la legge
in pericolo da chi vuol tor via dal mondo ogni proprietà,  hanno  diritto da difendersi contro costui, come contro un
famigliare. La imprevidenza adunque di quei padri che  hanno  caricata la propria famiglia di una figliuolanza che non
caricata la propria famiglia di una figliuolanza che non  hanno  il potere di nutrire, è dunque dannosa alla società. E
altre cose uguali) che essendosi maggiormente moltiplicate  hanno  ancora più divise e suddivise le facoltà. Sicchè venendo
adunque l' opulenza delle famiglie come un diritto che  hanno  alla generazione dei figliuoli. Coloro che hanno già usato
che hanno alla generazione dei figliuoli. Coloro che  hanno  già usato questo diritto totalmente, non possono più
usurpano a queste il diritto della generazione di cui esse  hanno  già pienamente fatto uso, mentre le ricche non avendolo
fatto uso, mentre le ricche non avendolo esaurito lo  hanno  conservato. Per questa legge di natura è adunque messo un
anche godere l' altrui. E ben vero che i figliuoli, non ne  hanno  colpa, ma non hanno colpa di questo disordine nè pure le
E ben vero che i figliuoli, non ne hanno colpa, ma non  hanno  colpa di questo disordine nè pure le famiglie ricche;
questo disordine nè pure le famiglie ricche; solamente l'  hanno  gl' improvidi padri; i figliuoli se voglion lagnarsi si
voglion lagnarsi si lagnino adunque de' loro padri; ma non  hanno  ragione di pretendere come loro diritto, che le famiglie
nell'ordine sociale attuale, è una vera ironia. Essi non  hanno  tempo né mezzi per progredire. Spossati, affranti,
possiamo raggiungerlo? Taluni fra i vostri più timidi amici  hanno  cercato il rimedio nella moralità dell'operaio. Fondando
Fondando casse di risparmio o altre simili istituzioni,  hanno  detto agli operai: recate qui il vostro soldo:
che vivono alla giornata sul lavoro delle loro braccia  hanno  forse acquistato una menoma parte del benessere sperato,
una sfera più estesa alle sue operazioni. Le comunicazioni  hanno  acquistato pressoché dappertutto sicurezza e rapidità; è
Cos'è la Società, se non un convegno d'uomini i quali  hanno  pattuito di mettere la forza di molti in appoggio dei
nella volontà di quella prima massa di uomini che  hanno  sentita la necessità e l' utilità di coesistere e di
ordine, sia per quella parte che riguarda i doveri che  hanno  per oggetto immediato Iddio, e sia per quella parte che
Iddio, e sia per quella parte che riguarda gli altri, che  hanno  per oggetto il prossimo. Essendo questo indubitato, e, come
o debolmente, e per una impotente imitazione della Chiesa,  hanno  tentato d' esercitare una simile autorità, ben sentendo che
e difesi dal potere dello Stato; non quelli soli che  hanno  oggetti materiali, ma anche quelli che hanno per oggetto
soli che hanno oggetti materiali, ma anche quelli che  hanno  per oggetto dei beni invisibili e morali, e tra questi i
- Ma chi obbliga i governanti a fare un tal calcolo, se non  hanno  obbligazioni morali? Dico a fare questo calcolo tanto a
loro utile, almeno a se stessi, il non ascoltarla? L'  hanno  mai ascoltata i despoti e i tiranni? Mai: dunque se ne può
vogliamo stabilire quella separazione che queste due cose  hanno  in natura: voi volete confondere i poteri, volete che il
sfera dell' utile, perché non è sua. Le due potestà dunque  hanno  i loro proprii oggetti distintissimi e inconfusibili: ma
atti, questo certamente s' intende. Ma che due governi che  hanno  gli stessi sudditi possano imporre a questi, senza aversi
in forza del quale egli vanta delle magnifiche ragioni, che  hanno  per base consuetudini o concessioni, o finalmente massime
dagli uomini stessi che si aggregano in società civile,  hanno  di comune questo, che l' uno e l' altro potere intende ad
risulta di due parti, che per la stessa natura della cosa  hanno  il più intimo nesso tra loro, e che si dicono la Chiesa e
religioni sieno de' meri pregiudizi, ma poiché esistono ed  hanno  profonde radici negli uomini, il savio legislatore dee
anzi questa sta di continuo presente al loro pensiero: l'  hanno  presente, ma per distruggerla; e quand' essi vi parlano
che gli autori d' una tale legislazione nel compilarla  hanno  potuto prendere per loro norma due princìpii diversi, cioè
sfera d' oggetti propri della legislazione civile che non  hanno  natura d' oggetti religiosi, e quindi che ci possa essere
è al sommo lecito, è al sommo utile per tutti coloro che  hanno  una morale e una coscienza. Laonde la libertà di coscienza
religiosi, per la intima connessione che questi talvolta  hanno  con altri oggetti temporali, intorno ai quali il governo
del legislatore intenderebbe, che le cose che i cittadini  hanno  più care e preziose, quali sono le religiose, non solo
i limiti di questa potestà. Ora i padri di famiglia  hanno  una religione, e la religione è riguardata da quelli che la
civile? Questa la volontà del popolo? Questo il mandato che  hanno  ricevuto i governi esistenti, dal quale mandato essi stessi
legge atea dunque contraddice direttamente al mandato che  hanno  ricevuto i governi dai popoli; insegna loro a operare in
alcuni signori, di quelli che si dicono del giusto mezzo,  hanno  proposto come componimento amichevole di fare una legge sul
assurdo, che è ben facile intendere che per coloro che non  hanno  religione d' alcuna sorte non ci sono oggetti sacri, ma son
che da lui nasce. Ma le aberrazioni dello spirito umano non  hanno  lunga durata; il mondo va ogni giorno più aprendo gli
di velare l' insincerità del loro procedere, e di più  hanno  la vanità di far trasparire ad un tempo e la loro falsità e
alla legge civile, e che ci facciano tali leggi che  hanno  i principii non di sopra, ma di sotto. I legisti di questa
Stato ci sono o ci possono essere anche di quelli che non  hanno  alcuna credenza religiosa, o che non vogliono almeno
la coscienza di tutte le altre classi de' cittadini che  hanno  una credenza, e che perciò essa è una legge di privilegio
la legge si dovrà adattare propriamente a quelli che non  hanno  alcuna credenza, e così dovrà essere essa stessa atea. Se
sembra che non si accorgono della necessità almeno che  hanno  di accordare un princìpio con l' altro, seppur vogliano
nozze col favore della legge, si pentono del fatto che  hanno  commesso, giusta i princìpii della Religione che
esercitare i loro religiosi diritti. Di nuovo adunque  hanno  pronunziata una manifestissima falsità i legislatori del
utilitari. Parrà strano a prima vista, che costoro, che non  hanno  princìpii fissi di sorta alcuna, professino in certe
alla moralità, alla religione, che sono cose che non  hanno  per essi realtà, o se ci danno qualche peso, le considerano
il partito più violento si compone di quegli uomini che non  hanno  religiose credenze, o non ne hanno abbastanza per
di quegli uomini che non hanno religiose credenze, o non ne  hanno  abbastanza per raffrenare le loro passioni, l' orgoglio
utilitari, che non amano definizioni, e che perciò non  hanno  definizione alcuna, ma consiste in promettere, quando torna
di cittadini, e che riguardassero soltanto a quello che  hanno  di comune e di uguale tutti affatto i cittadini. Si dirà, a
per tutti, anche per la gran massa dei cittadini che non  hanno  rinunziato alla fede, cioè per la immensa maggioranza,
di no, perché dunque nella formazione di moltissime leggi  hanno  essi continuamente riguardo alle differenze che distinguono
i cittadini. Queste si riducono unicamente a quelle che non  hanno  altro oggetto se non l' uomo o il cittadino, senz' altra
che ai maggiori; punisce meno severamente quelli che non  hanno  passato un certo numero di anni di quelli che l' hanno
non hanno passato un certo numero di anni di quelli che l'  hanno  passato; classifica dunque i cittadini secondo la
licenziosa e assolutamente malvagia. Epperò, se costoro  hanno  in mano le redini de' governi, non possono avere scrupolo a
per esso; esso non lo vede e non l'ode. Tutti i viaggiatori  hanno  notato codesta incuria del selvaggio per tutto ciò che non
tribù dell'Australia e dell'America equinoziale, che non  hanno  ancora trovato i numeri per contar le dita d'una mano.
quale si riscontrano le medesime idee fra i popoli che non  hanno  potuto farsene communicazione. Ognuno di codesti sistemi
già elaborate. Le facultà mentali e morali dei posteri non  hanno  occasione di fermento e di travaglio; sono come piante
travaglio; sono come piante nella stagione invernale; non  hanno  fronde, non fiori, non frutti; né poesia, né sapienza, né
globo e cacciava il germe delle nazioni. I tristi governi  hanno  guastato il disegno di Dio che voi potete vedere segnato
che il voto pacifico di tutti scioglierà un giorno, ma che  hanno  costato e costeranno forse ancora lagrime e sangue: sulla
è una, indivisibile. Come i membri d'una famiglia non  hanno  gioia della mensa comune se un d'essi è lontano, rapito
un atroce combattimento nel quale se le schiere della virtù  hanno  portato pieno trionfo, egli fu però atroce e sanguinoso; ed
la felicità! Così non so qual furore mena uomini che  hanno  abbandonato la religione per una via angustiosa a trovare
sentono tutta intera la forza di quella gravitazione che  hanno  verso Dio, verso questo centro delle intelligenze, e non
quelli per altro ignoranti insieme ed ingannati non  hanno  giammai estinto interamente il fuoco religioso ne' loro
il fuoco religioso ne' loro cuori, perchè non vi  hanno  giammai estinto il germe della giustizia che è quello
figliuoli traviati, che rattemperarono i suoi dolori? non  hanno  rivolti a lei gli sguardi della speranza tanti infelici? E
padri ricevuto l' infelice retaggio di tanta divisione, non  hanno  sentito negli estremi pericoli della loro virtù il bisogno
a cui si debbono rivolgere le sollecitudini di quelli che  hanno  il potere di ordinare l' umana educazione, ma non la
a riguardare come religiosi e rispettabili; mentr' essi non  hanno  forse di religioso e di rispettabile che l' ottima
merita, considerata nella sua relazione con quel tutto che  hanno  sempre innanzi agli occhi: però il loro affetto lungi dal
l' ordine e in questo modo vengono ordinate, ma che non l'  hanno  in sè, che non ordinano. Quello che ordina adunque tutte le
di coloro, che insozzano fino le parole che usurpano, e che  hanno  sì vilificate le bellissime voci di filosofo e di
delle reggie, ma quella della stalla e del solco, ch' essi  hanno  ond' essere sì perfetti uomini, sì felici e, può essere,
esse a lui quel servigio che a' fanciulli, i quali non  hanno  ancora appresa l' arte dello stare ritti in sulla persona e
studi da lui poco fa pubblicato (2). E tutti quelli che  hanno  carico della educazione dovrebbero imitarlo, e dar questa
incoraggia tutte le scienze e le arti, anche quelle ch'  hanno  per iscopo gli onesti godimenti di questa terra, non è però
alla privata, o la privata alla pubblica. Tutte due  hanno  loro vantaggi particolari, nè può l' una all' altra
individuo. Queste quattro qualità e disposizioni dell' uomo  hanno  dato per mio avviso origine a quattro sistemi di
rispetto nè al genere umano, nè alla patria, nè al sangue  hanno  confinata ogni educazione nell' egoismo, e di questo
e di vincere la rilassatezza, e con ciò conoscere che v'  hanno  al mondo delle cose delle quali non si può giudicare se non
comune al grande e al picciolo, poichè comune a coloro che  hanno  carità. Amore è quello che c' impicciolisce utilmente alla
si potrà ottenere allora, che queste scienze, che pur tanto  hanno  avanzato a' dì nostri, si faranno vie più vicine a toccare
due scienze separate esser veramente non possono, mentre  hanno  un medesimo oggetto. Egli è vero che quest' unico oggetto
ragione e con quello della rivelazione: ma questi due modi  hanno  una troppo stretta parentela fra loro perchè non si
non è fatta menzione delle tradizioni de' primi padri, che  hanno  fecondato lo spirito umano? perchè non è fatta menzione di
indoli, onde risulta quella delle ragioni e dei motivi che  hanno  maggior forza a muovere peculiarmente gli animi de'
esecuzione delle leggi comuni da' Governi; i Governi non  hanno  alcuno al dissopra, che li costringa a dare esecuzione alle
diritto alla libertà dell' insegnamento è universale, cioè  hanno  diritto d' insegnare ai loro simili tutti indistintamente
e la facoltà di propagare intorno a ciò quello che  hanno  imparato dalla Chiesa, o attinto alle fonti dalla Chiesa
ad un fine così riprovevole, abusando del potere civile che  hanno  in mano, promulgassero delle leggi, ovvero facessero
Al prudente e conscienzioso discernimento poi di quelli che  hanno  il diritto di scegliere i maestri, sia per sè, sia per
impedimento all' esercizio del diritto d' insegnare che  hanno  i dotti, e che s' arrogano l' autorità di stabilire
civili, i quali stabiliscono un insegnamento ufficiale,  hanno  tre doveri da adempire riguardo ai dotti; il primo di non
prima fin all' ultima, violino apertamente il diritto che  hanno  i dotti al libero insegnamento. Già non è solo un
maestro, e l' esaminato che fa da scolare e da giudicato,  hanno  la natural relazione di superiore e d' inferiore. Conviene
sono tutti impedimenti posti al libero diritto che  hanno  i dotti d' insegnare. Sembra che si voglia con tutto ciò
di tali arbitrii governativi, da quelli che vi  hanno  interesse. Dicono che tali prove ed esperimenti non si
violatore del natural diritto al libero insegnamento che  hanno  i dotti, ma di più è nemico del progresso , e però quando
dall' applicarsi a una carriera resa così miserabile, se  hanno  l' animo nobile e non gl' incalza il bisogno di vivere. In
chi voglio, e niuno può lamentarsi ». A tutti quelli che  hanno  pretese così arroganti in un secolo di civiltà, conviene
dispotismo governativo o dalla presunzione di scienza che  hanno  i governanti, gli sarebbe facile ritrovare non pochi
che gioverà ci torniamo anche sopra. I padri di famiglia  hanno  dalla natura e non dalla legge civile il diritto di
dove mandare in comune i loro figliuoli. Il diritto che  hanno  i padri di famiglia di far istruire ed educare da chi
inalienabili ed assoluti. Perciò i padri di famiglia non  hanno  alcuna facoltà giuridica di dare o di far dare ai propri
terra da GESU` CRISTO (1). In terzo luogo, il diritto che  hanno  i padri di famiglia di scegliere i maestri e gli educatori
scuole e all' esercizio della professione di maestro. Vi  hanno  tra noi dei dottrinari, che riconoscono nei padri il
libertà ai padri di famiglia, perchè non ne sanno usare,  hanno  molti pregiudizi imbevuti nel tempo passato. Conviene
medesimi, perchè gli uomini inconseguenti senza saperlo non  hanno  numero. Infatti, qual principio seguono mai costoro?
soltanto una consorteria, e non tutti quelli che n'  hanno  dalla natura il diritto? « Noi non vogliamo favorire una
all' insegnamento. Come abbiamo difeso i diritti che  hanno  i dotti all' insegnamento, e sostenuto che un Governo
e mantenere del proprio scuole e collegi d' educazione, n'  hanno  un naturale diritto, e deve esserne lasciata loro la piena
o collegio, che stia da sè con esistenza perpetua),  hanno  un' amministrazione propria, e gli avanzi che vi si
siano gli speculatori, diciamo, che questi, come tali , non  hanno  diritto alcuno naturale sull' insegnamento, o ad influire
naturale sull' insegnamento, o ad influire in esso: non  hanno  nè il titolo della dottrina, nè il titolo della paternità,
i confratelli di speculazione che si rispettano, perchè  hanno  causa comune, quanto gl' istituti fondati sulla beneficenza
fiduciosi o legali, e molto più gli uomini generosi che non  hanno  in mira alcun guadagno, devono sostenere con tali
desiderabile che cessino affatto. Questi altro diritto non  hanno  che quello d' amministrare coscienziosamente l' avere
in tali amministrazioni, e possono da esse essere violati,  hanno  giusta ragione di richiedere, per quello che riguarda l'
Governo civile debba tenere circa ai diritti di quelli che  hanno  qualche ragione d' influire nell' insegnamento »; e « che
e la facoltà di propagare intorno a ciò quello che  hanno  imparato dalla Chiesa , o attinto alle fonti dalla Chiesa
dalle altre scienze: abbiamo detto che le altre scienze  hanno  diritto d' insegnarle liberamente tutti quelli che le
verità religiose, col giudizio proprio, ad uomini che non  hanno  ricevuto la missione e la scienza dal maestro, e che non
apposta da essi medesimi! E per maggior comodità essi non  hanno  una sola morale, ma ne hanno molte, ciascuna delle quali si
per maggior comodità essi non hanno una sola morale, ma ne  hanno  molte, ciascuna delle quali si ritiene qualche brandello
diversi sistemi di morale umana, opera di quegli uomini che  hanno  voluto farsene maestri indipendentemente dalla Chiesa, o di
che è superiore ad ogni altra. Tutte le potestà della terra  hanno  dunque un assoluto dovere di rispettarli. In questi Stati
di conservare. Gli adulatori gli fanno credere, come l'  hanno  fatto sempre credere ai Governi assoluti che hanno tolto a
come l' hanno fatto sempre credere ai Governi assoluti che  hanno  tolto a lottare colla Chiesa, che le sue forze sieno
essere usurpatori d' una potestà che loro non ispetta; ma  hanno  la forza in mano e la forza bruta è superba; la forza bruta
incontro, leali, che altro non bramano che il bene, che  hanno  per norma delle loro azioni de' principii di morale, di
come il Giannone, il Botta, il Colletta ed altri tali,  hanno  celebrato colle lodi più esagerate alcuni principi e
colle lodi più esagerate alcuni principi e ministri, che  hanno  rotto molte lancie contro la Chiesa, e così hanno
che hanno rotto molte lancie contro la Chiesa, e così  hanno  contribuito non poco a diffondere il pregiudizio che in
per le scienze . S' aggiunge che le scienze tutte  hanno  una tendenza di costituirsi in forma rigorosa. A questo
onde non è matematico, nè fisico; 2 quindi i suoi precetti  hanno  spesso del vago , dovendo supplire coll' immaginazione
ed inclinare l' animo. - Ragionevolezza di ciò. 4 Vi  hanno  delle cose su cui tutti gli uomini convengono - Senso
altro che a trovare l' ordine, ossia il concatenamento che  hanno  fra esse. Ora il concatenamento delle idee è appunto ciò
verità più salutari ecc.. Queste verità, in fine del conto,  hanno  valore perchè o contengono il fine morale dell' uomo, o ne
le condizioni del problema per rinvenire il rapporto che  hanno  coll' ultima conclusione che la scioglie: a tal fine è
in mano: e la prima di tutte, quella di cui tutte l' altre  hanno  bisogno per essere intese, è appunto una qualche
dal seminato, intramette altre ed altre materie che non  hanno  alcuna connession nè proposito, ed egli per errore,
che riunisca in sè e ricapitoli tutta la scienza stessa. V'  hanno  adunque due definizioni, tutte due vere e proprie: ma l'
nella presunzione di sè, e nel disprezzo di quelli che  hanno  filosofato nei tempi anteriori. - La filosofia non può
meditazioni, vigilie, astinenze, viaggi, ecc.. Quelli che  hanno  una stima superstiziosa verso i filosofi precedenti, non
perchè nè sono in caso di aggiugner nulla alla scienza, nè  hanno  l' animo pur di tentarlo. Il perfetto filosofo deve unire
persuadersi della forza di certe dimostrazioni, per es., vi  hanno  alcuni i quali non trovano mai una prova che per loro sia
attenzione, si attribuisce ad una sola delle potenze che l'  hanno  prodotto, e così si cade in errore. Ora alla potenza del
una tal maniera di parlare). Ma stabilito che vi  hanno  alcune cognizioni almeno, che sono universali, convien
che però non le conduce necessariamente in errore; perchè  hanno  sempre la facoltà altresì di depurare le proprie cognizioni
proprie cognizioni da ciò che coll' atto d' apprenderle v'  hanno  intramischiato di straniero ed eterogeneo. Questo si scorge
il quale è quello che cerca e perviene all' assoluto. -  Hanno  bisogno tutti gli atti precedenti di esser in qualche modo
sembra che si trovino le facoltà col considerare ciò che  hanno  di comune più atti: ond' alla causa di ciò che hanno di
che hanno di comune più atti: ond' alla causa di ciò che  hanno  di comune si suppone che presieda una sola facoltà. Ma ciò
una specie astratta di atti , e che gli producono quando ne  hanno  lo stimolo od eccitamento opportuno. - Si prova che non è
che quasi sempre divengono da ignoranza, o ignoranza  hanno  congiunta. Eh! se gli uomini fossero più dotti, egli
esser madre di Dio », come insegnò Gesù (2), e se esse  hanno  ricevuto questo immenso beneficio d' udirla, si guardino
arido, intollerabile, poichè nè per l' età, nè pel sesso  hanno  bastevol forza di raccorsi e di lavorare colla mente in
vostre zitelle tanta scienza e non più quanta vedete che  hanno  forza da ben digerirla, o sia da cangiarla nel
, dacchè com' è scritto ne' Proverbi (2): « fra superbi v'  hanno  sempre delle altercazioni »; e pone ogni umiltà, cioè sì l'
lettera ebraica tradusse « ha dati doni agli uomini », come  hanno  varie versioni. E conveniva però meglio all' Apostolo così
con questa voce i mandati per eccellenza, quelli che  hanno  ricevuta autorità maggiore: fra questi il primo è Cristo.
gli Evangelisti quel luogo, che i Profeti nell' antico; ma  hanno  uffizio e più lieto e più splendido. Quest' Evangelista
le quali, benchè fuori della città santa, pur l' adito  hanno  e la vicinanza ad essa per l' unità dello stipite suo che
nè grazia alle membra se non per la via del capo: da lui  hanno  tutto, in guisa che in lui spirano, in lui vivono per
sopra di loro esercitare autorità. Per questo i pastori  hanno  sempre obbligo di pregare e sacrificare per le pecore. Or
in tutti i luoghi, i momenti, le opere della vita; elle  hanno  già conseguito egregiamente l' uso della presenza divina,
quelle, che per antichità, solidità, dignità e istituzione  hanno  eccellenza maggiore: e tanto è saggia, che mentre ella ama
coloro, che assistono alla Messa indivoti, che l'  hanno  per cosa triviale; perchè resa frequente dalla profusa
pane non si debba ricevere da quelli, che o conservata non  hanno  la innocenza del battesimo, o avendola con mortale peccato
più vicina, nè solo nell' esterno ma nello spirito stesso,  hanno  i nostri uffizŒ con quei dell' Antico Testamento. Ivi la
(4). E non di meno chi si fa dentro nel loro spirito, come  hanno  fatto i Santi in tutti i tempi, si udirà agevolmente in
uomini pii, che da sè togliendo tali vanità, al Signore ne  hanno  fatto sacrifizio. Sono perciò le ricchezze delle chiese
reliquie di Santi, specialmente martiri, pel consorzio che  hanno  con Cristo fatti una cosa con lui nel Sacrifizio; e le tre
nati, per così dire, insieme colla cosa ch' esprimono, non  hanno  sforzo veruno nè affettazione, e mostrano in sè medesimi la
e la dignità è richiesta, i Cristiani trattando fra sè  hanno  legge di scambievole riverenza. Rispetto e riverenza può
ricondurre ad esso e ritenere il suo sdegno. I padri nostri  hanno  diviso il Salterio di Davidde ne' sette giorni della
questo pellegrinaggio, che della letizia propria del Cielo,  hanno  mostrato desiderio, se essere potesse, che minorato fosse
del mondo, e finalmente della guerra eterna che le tenebre  hanno  colla luce, il mondo con Gesù Cristo? Nella festa di S.
lavare il peccato. Ma or che sono queste acque, che  hanno  tale potestà? che toccano il corpo, e mondano l' anima?
il che deve essere invito a tutti quelli che sono da ciò, o  hanno  speranza di poter apprestar qualche aiuto in tanto bisogno,
di fargli capire che tanto le Adelaidi, come le Saffo,  hanno  una denominazione comune, cioè sono rose7bengalesi .
, che aveva prima distinte con tali nomi al tutto diversi,  hanno  delle note comuni, per le quali esse sono suscettibili di
oggetti assolutamente, ma solo a significarli in quanto  hanno  delle note, che li distinguono in fra di loro, là dove a
loro, là dove a significar quegli stessi oggetti, in quanto  hanno  delle note comuni, vi ha un altro nome che è comune a
a queste note solo allora che sente, che le une e le altre  hanno  un nome comune, quello di rose (1). Passo innanzi, e mostro
vedere la differenza, devo fargli anco osservare quello che  hanno  di simile tra loro, e quello che hanno di simile pure colle
osservare quello che hanno di simile tra loro, e quello che  hanno  di simile pure colle rose , onde intenda finalmente che lo
poi ingannato quando egli scuopre che delle cose vi  hanno  delle classi maggiori, non è supposizione da me fatta in
si rappresentano a grado a grado, e che quelle riflessioni  hanno  un ordine fra loro, sicchè le une s' aggruppano alle altre,
ancor quello che tutti i migliori educatori della gioventù  hanno  cercato, quello che hanno raggiunto in parte senza saperlo
migliori educatori della gioventù hanno cercato, quello che  hanno  raggiunto in parte senza saperlo dire a se stessi, quello
delle singole parole? Le intellezioni adunque che non  hanno  per loro scopo se non l' intendere una voce alla volta
che si ecciti l' attenzione nello spirito dell' uomo, vi  hanno  in lui due principŒ delle future sue cognizioni, il
le sensazioni, noi abbiamo trovato che in esse vi  hanno  due elementi; un elemento soggettivo e un elemento
annoiino dei loro giocarelli, dicendo, che ciò nasce quando  hanno  esauriti tutti i nuovi aspetti e abbattimenti; giacchè fino
dell' usignuolo a tutto ciò che luce, e le gazze si sa che  hanno  l' istinto di rubare e di nascondere i gioielli (2). Ma
un soggetto, nel quale il sentire e l' intendere ugualmente  hanno  la loro origine. Ma tra quelle operazioni dell' animale e
ha una gran differenza: quelle avendo l' unità soggettiva  hanno  tutto ciò che possono avere: queste all' incontro esigono
giacchè il fanciullo non pensò ancora i rapporti che  hanno  fra loro: e da' quali vengono uniti e armonizzati. Questa
che l' adulto s' inchini a quelle cose che per lui non  hanno  più interesse, ma che pur ne ripiglieranno un nuovo e
da stimoli, e solo in tanto, e non più, in quanto questi  hanno  la potenza di eccitarla ». Di qui avviene, che di ogni
del fanciullo per cagione, che in quella età sola esse  hanno  la materia e lo stimolo necessario a produrle; e quali
alle età diverse, per ragione che in quella sola età esse  hanno  lo stimolo necessario a produrle, quantunque la materia l'
in una parola, se non venisse a conoscere i rapporti , che  hanno  tra esse; i quali rapporti non poteva scorgerli nel primo
al linguaggio tanta efficacia. Convien premettere che vi  hanno  delle predisposizioni nella natura, che inclina l' uomo a
secondo ordine, che fu da noi definito « intellezioni, che  hanno  per oggetto i rapporti delle intellezioni di primo ordine
e che ciò non ostante l' uno e l' altro sono cavalli, cioè  hanno  un che d' uguale, onde portano un egual nome (2).
essere acconciamente inteso dagli altri uomini, che non  hanno  quelle idee appunto. In terzo luogo basta considerare
rinfreschi al suono del vocabolo, per l' analogia che esse  hanno  colle idee astratte, a significare le quali adoperano i
attenzione nella somiglianza, in ciò che tutte quelle idee  hanno  di comune; 2 Divenuto oggetto del suo esclusivo pensiero
ma un nome comune . Da questo si scorge che gli astratti  hanno  due forme nella mente: l' una innominata, fondamento dei
parliamo. Ma chi bene osserva, tuttavia conoscerà che vi  hanno  certe prime classificazioni, le quali si fanno
- Ora ella è immensa la differenza tra quelle volizioni che  hanno  per oggetto un individuo sussistente tutto quant' è, o anco
una specie7piena d' individui (2), e quelle volizioni che  hanno  per oggetto un elemento comune a più individui, un
buoni ( rationem boni ), la loro bontà. Le volizioni che  hanno  per termine solamente un oggetto buono determinato, si
loro finisce tosto. All' incontro, le volizioni che  hanno  per termine un elemento comune, nel quale sta la ragione,
in questo dei nomi, è segno manifesto che i popoli non  hanno  stimato necessario che fossero nominate; come pure è segno
col genere. Si dirà forse, che la maggior facilità, che  hanno  i bambini d' apprendere e di usare i nomi più comuni nasce,
il fanciullo », e più l' interessano quelle, che  hanno  più relazione co' suoi bisogni e istinti, e che prima e più
(il che è quanto dire tutte le fisiche discipline)  hanno  per idea massima un' idea specifica astratta, cioè l' idea
significa lo stesso che disamabile. Queste due parole  hanno  un' estesissima significazione presso i fanciullini. Lo
del corpo. Se quest' azione, a cui finora i filosofi non  hanno  fatto attenzione, è un fatto che si verifichi ed accerti,
tuttavia noi possiamo anco dirgli buone quelle cose che  hanno  un effetto buono in futuro; il che è un facilitargli l'
di credere, come abbiam detto. L' impazienza e l' ira, che  hanno  la loro culla nell' animalità e fino che rimangono in
possono sostenere la gravezza della tentazione, nè  hanno  armi a difendersene. Nata poi qualche avversione, conviene
è manifesto che quando si presenta loro una persona nuova  hanno  un naturale invito ad amarla; ma tuttavia nol posson fare
a queste? In qual maniera cominciar a disamar quelle a cui  hanno  dato tutto il loro amore? Che demerito si hanno? Che colpa?
che gli si narra. A questa ragione è affine l' istinto che  hanno  i fanciulli, e l' idea che ben tosto loro nasce della
sono riprovevoli, ma più tosto in se sole considerate non  hanno  alcun prezzo morale, non appartengono nè a virtù nè a
considerate però in quanto sono elementi di felicità, esse  hanno  un prezzo allor quando diventano premio della virtù. In
se stesse indipendentemente da questa relazione ch' esse  hanno  colla virtù! - Ecco uno de' primarŒ fonti della
insopportabile: chiudano dunque qui gli orecchi quanti non  hanno  ne' lor sentimenti tanta elevatezza, quanta è quella che
Come le intellezioni di second' ordine sono quelle che  hanno  per loro oggetto i rapporti delle intellezioni del primo
parimenti le intellezioni del terz' ordine sono quelle che  hanno  per loro oggetto i rapporti che hanno le intellezioni di
sono quelle che hanno per loro oggetto i rapporti che  hanno  le intellezioni di second' ordine tra loro, o tutto ciò che
I Classe delle intellezioni del second' ordine; quelle, che  hanno  per oggetto i rapporti delle intellezioni di primo ordine
Classe delle intellezioni del second' ordine; quelle, che  hanno  per oggetto i rapporti delle intellezioni di primo ordine
I Classe delle intellezioni di terz' ordine; quelle, che  hanno  per oggetto i rapporti (1) delle intellezioni (2) di
II Classe d' intellezioni di terz' ordine; quelle che  hanno  per oggetto i rapporti delle intellezioni di second' ordine
III Classe d' intellezioni di terz' ordine; quelle che  hanno  per oggetto i rapporti delle intellezioni di second' ordine
che « se qui v' ha una rosa, son certo che in essa vi  hanno  anco delle spine, le quali mi cagioneranno dolore, se colle
ond' è che sono vani gli sforzi di tutti quei logici che  hanno  voluto ridurre tutto lo scibile ad idee assolutamente
compreso, che questo nome significa ciò che quelli oggetti  hanno  di comune; conviene, che la qualità comune de' due oggetti
insieme, e abbia notato il rapporto numerico che  hanno  tra loro. Ma quando il fanciullo da una parte ha la qualità
come abbiamo veduto. Il riflettere al rapporto numerico che  hanno  due oggetti partecipanti la stessa qualità astratta, esige
non dipende se non dalla maggiore o minore ampiezza che  hanno  le idee che vengono applicate. L' uomo, la natura umana è
ma non trovandosi più individui del tutto uguali, non  hanno  un' applicazione possibile. Oltre di che applicare quelle
se non ripetendosi le percezioni avute: or queste non  hanno  mai bisogno di quelle idee per loro regola, quando anzi
e semi7astratte, che il second' ordine somministra,  hanno  tutte una limitazione, non abbracciano l' essere in tutta
il desiderio, la tendenza ad avere le stesse opinioni che  hanno  le persone colle quali usa. La ubbidienza parimente da
per la quale due cuori sono uniti nel medesimo voto,  hanno  il medesimo bene, il medesimo male, godono insieme quello,
degli organi della favella. E in vero, dopo che i fanciulli  hanno  imparato qualcosa a parlare, la prima operazione è quella
di errore e di disordine morale, questo è quello che  hanno  riconosciuto sempre tutti i savŒ uomini che hanno
che hanno riconosciuto sempre tutti i savŒ uomini che  hanno  considerata la natura umana senza sistemi precedenti; egli
si possono ridurre a due ampie classi. I Classe. Quelle che  hanno  per oggetto i rapporti delle intellezioni di terz' ordine
di terz' ordine tra loro. II Classe. Quelle che  hanno  per oggetto i rapporti delle intellezioni di terz' ordine
del paio e del ternario, potrà conoscere facilmente che vi  hanno  delle collezioni superiori alle collezioni da lui
appartenenti ad un ordine superiore. I filosofi non  hanno  mai esaminata accuratamente la questione, per quanto io
sappia, dell' età in cui l' uomo percepisca se stesso. Essi  hanno  comunemente ritenuto per cosa chiara e non bisognevole di
operante, accorgendosi per tal modo che certe azioni  hanno  per causa quel sentimento che lo costituisce, a differenza
ordine. Ora vedemmo che fra le idee del terz' ordine vi  hanno  quelle che appartengono alle azioni. I principŒ di più
irragionevoli. Quello per tanto, che le loro volontà  hanno  in sè di bono, di ordinato, di ragionevole, di amoroso, è
a manifestarsi nei bambini quella mirabile voglia, che  hanno  d' influire sulle volontà altrui, al che fare spiegano per
gl' inganni tesi da' sofisti agl' individui e ai popoli  hanno  la loro origine dal significato improprio e vago delle
intellettuale e morale; e le idee, che comunemente si  hanno  sulla maniera di dar ordine alle cognizioni infantili,
animale (2). La terza ragione è l' incatenamento, che  hanno  veramente le idee e i pensieri tra di loro: la inesistenza
mente nostra. E veramente una persona ed un campanile non  hanno  insieme la più piccola somiglianza: così pure una persona e
cose: esige 1 che il fanciullo impari la connessione che  hanno  le idee tra loro; 2 che acquisti facilità di passare,
Abbiam veduto che le due prime maniere d' associazioni  hanno  il loro fondamento nella forza unitiva del soggetto: è l'
, così vi ha pure un' unità suprema nelle cose; e vi  hanno  tre maniere di unioni. L' unità suprema è formata dall'
come buoni ed amabili a lui splendettero ne' primi istanti,  hanno  una propria volontà, e il primo suo movimento si è quello
mediante il linguaggio, che i suoi genitori o educatori  hanno  una volontà positiva degna di tutto il suo rispetto e di
ragionevoli sempre, oneste e giuste. Perocchè sebbene non  hanno  da temere in lui un censore od un giudice, tuttavia hanno
hanno da temere in lui un censore od un giudice, tuttavia  hanno  da rispettare una creatura intelligente; e debbono tener l'
nel quint' ordine la sintesi a discoprire i rapporti, che  hanno  tra di loro quei due elementi. La terza specie di sintesi
consiste, « nella determinazione della relazione che  hanno  fra di loro due cose che ne formano una sola ». Da questa
ritardate d' un ordine: di maniera che al terz' ordine si  hanno  le azioni astrattamente prese; solo al quarto si può
aver di più osservata la relazione di opposizione, che  hanno  quelle due maniere, sicchè l' una esclude l' altra (1). Ma
è chiaro, che gli enti stessi, e le loro azioni su di lui,  hanno  cessato di essere la sua suprema norma morale: perocchè
in questo capitolo per la stretta connessione, che esse  hanno  collo sviluppo delle sue facoltà attive e morali, che ora
di tutti i popoli: l' Oriente, la Grecia, il Settentrione  hanno  le loro favole: a tutte le storie sono preceduti i poeti.
Ma perchè non si vede un somigliante giuoco nelle bestie?  Hanno  pur anche esse l' imaginativa e provano piacere delle
fosse tratto a pensare alle cose, colle quali essi  hanno  una cotale analogia, se non fosse già inclinato da natura a
speculativamente, a non dubitarne, che i suoi timori non  hanno  alcun fondamento, che quegli spettri non sussistono;
i genitori, gli amici, gl' istitutori, la turba di quanti  hanno  da far con essi si servono a gara per illuderli e perderli
si manifesta questa specie di egoismo ogni qual volta  hanno  da fare con persona che niente loro ricusa: questo trovare
senza freno della sua naturale libertà. A tutti quelli che  hanno  trattato a lungo coi fanciulli, non sarà sfuggita questa
materia, altro non provano se non che queste trasmutazioni  hanno  cominciato con una materia, ma non che questa materia con
con una materia, ma non che questa materia con cui  hanno  cominciato non sia stata creata con un' azione, che è tutt'
altro che sè stessa. E in fatto le cose intelligibili  hanno  più di atto delle sensibili, e nell' ordine delle
seconde e universali. Se dunque le sostanze singolari  hanno  la loro ragione o quiddità, come pure il nome, dalle
meno vi s' avvicinano? Aristotele risponde, perchè vi  hanno  diverse materie e potenzialità (1). Se non constasse l'
di proporzione » », [...OMISSIS...] . Ora questi due ottimi  hanno  essi qualche cosa di comune ? Se parla dell' ottimo sotto
divina sono ugualmente intellezioni: ancora dunque  hanno  di comune l' essenza generica d' intellezione. Se poi v' ha
« « Tutte quelle cose, dice, che sono molte di numero,  hanno  materia » », cioè potenzialità « « la prima quiddità non ha
per la stessa argomentazione gli altri eterni motori  hanno  col primo la stessa natura, e la loro differenza rimane che
ma queste stesse « sostanze prime »non avendo moto non  hanno  appetito alcuno con cui tendano verso la suprema tra queste
che Aristotele dà a queste sostanze l' ordine stesso che  hanno  i movimenti degli astri da esse prodotti. [...OMISSIS...] .
cause motrici immobili, sono atti puri, intellezioni che  hanno  per solo oggetto se stesse. L' ordine, dunque, in cui le
le sfere e a tutti gli astri. Ma poichè questi oltracciò  hanno  i movimenti loro propri, perciò introdusse Aristotele,
dunque si parla d' un bene, appetito da tutte le cose, che  hanno  in sè qualche potenza, non si parla d' un ente realmente
materie in potenza a diverse forme. Ma tutte queste specie  hanno  qualche carattere comune , quantunque tra di loro
gli enti sono le Categorie (3). Se si osserva l' ordine che  hanno  le categorie tra loro si trova che tale ordine considera: 1
sostanza , l' accidente e la relazione . Le specie adunque  hanno  questi tre caratteri comuni, di qualunque ente sieno
c. 7, per provare che ci deve essere un' intellezione pura,  hanno  alcun valore a provare che quest' intellezione pura sia una
secondo il maggiore o minore grado di atto (2): e tutti  hanno  una tendenza ad ascendere, cioè a passare da quel grado di
ascendere, cioè a passare da quel grado di potenzialità che  hanno  ad un' attualità sempre maggiore. Ma perchè alcuni arrivino
e si chiama natura (1): risulta dalla forma o atto che già  hanno  nella materia: è potenza e atto insieme congiunti in un
in movimento e arrivano a quell' atto e a quella specie che  hanno  già in potenza, allora mettono in essere l' anima ossia la
ci sono degli enti sensitivi, secondo Aristotele, che  hanno  la virtù in sè di ridurre le sensazioni e imagini avute,
imagini avute, ossia le forme sensibili , a quell' atto che  hanno  in potenza, e che costituisce le forme intelligibili , e
e l' anima intellettiva. Queste forme intelligibili non  hanno  più nulla di sensibile, e sono per sè universali , sono
dalla materia, è divina (6). Ma altrove dice, che ci  hanno  degli oggetti vili del pensiero e degli oggetti nobili, e
occasione di trattare in appresso. La seconda e la terza  hanno  una certa affinità tra loro. Poichè l' una e l' altra
nulla d' anteriore al primo principio; e i predicabili  hanno  d' anteriore le specie considerate in sè stesse, pure da
poi è suscettivo del predicabile e del suo contrario.  Hanno  dunque torto quelli che fanno i principŒ contrari tanto
separate le specie degli accidenti, perchè questi non  hanno  l' atto per sè, onde dice: [...OMISSIS...] . Rimosse queste
che tutta la scienza viene da certi principŒ, e questi  hanno  per fondamento gli universali, e i principŒ primi hanno per
hanno per fondamento gli universali, e i principŒ primi  hanno  per fondamento gli universali della massima estensione. I
Noi possiamo compendiare la prima in questo modo: « i corpi  hanno  le specie sensibili in potenza ; quando essi affettano un
sensibili in atto . Queste specie sensibili nell' animale  hanno  le specie intelligibili in potenza . Quando l' animale di
si suscitano in atto nel suo intendimento ». Queste formole  hanno  un' apparenza di rigore e di chiarezza: ma quando si
insegna che gli universali sono indeterminati (4), e  hanno  natura di materia, cioè di potenzialità relativamente alle
nè dimostrazione delle singolari sostanze sensibili, perchè  hanno  materia. Onde « « tutti gl' individui di esse sono
che come concetti o ragioni della mente (4); gli altri  hanno  un essere assoluto, e però separati da ogni altra cosa
ma perchè, essendoci nell' anima l' essere, questi  hanno  nell' essere la loro ragione , e questa ragione è distinta
questo chè determinato [...OMISSIS...] (4). 4 Le sostanze  hanno  ancora questo carattere di non aver nulla a sè di
ridurre la specie alla materia , chè materia e specie  hanno  tra loro non contrarietà ma opposizione come l' atto alla
sè soli separati dalle sostanze di cui si predicano, o che  hanno  in sè, o in cui sono, e per la stessa ragione assai meno l'
ideale (1). Il subietto reale dunque e il subietto ideale  hanno  un' opposta natura: poichè quanto più la cosa pensata s'
è il fondamento delle proporzioni che le cose d' un genere  hanno  colle cose d' un altro genere: le proporzioni poi nascono
e questo in atto, «kat' energeian,» col quale si  hanno  sensazioni di tutti i generi: ma questo rimanendo nella
senza temerità conchiudere: 1 Che tutti gli intelligibili  hanno  la loro unità in un primo intelligibile, che li accoglie
come riponga l' anima intellettiva tra quei principŒ che  hanno  bisogno d' organo corporale, consonando a quello che così
beffa. Va più avanti, e vi dice degli altri animali che non  hanno  niuna comunione nel contemplare, [...OMISSIS...] (6).
in essa la parte materiale. Così gli esseri intellettivi  hanno  per oggetto loro o specie, in cui contemplano il Bene
assoluta. D' altra parte dice che tutti gli enti che non  hanno  materia sono semplicemente enti determinati (3). Se sono
cioè venute all' ultimo loro atto, e quest' atto l'  hanno  quando sieno non solo intelligibili, ma intelligenti;
il proprio nativo potere, nascente dalla specie che già  hanno  e che tende a riprodursi con eterno circolo. Rimanendo
come queste azioni, non avendo il fine in se stesse, non  hanno  valore che di mezzi conducenti alla contemplazione, ultimo
le notizie inferiori, riguardanti le cose limitate, non  hanno  altro pregio che quello di mezzo ad attuare la mente e far
cessare del composto, rimanendo sempre in altri composti ed  hanno  una base eterna nell' essere puro ideale, in cui
casa, non sono più pietre e mattoni ma sono casa, quando  hanno  ricevuta questa specie o forma (1). Ma quest' unità e
della propria forma o specie a quelli che ancora non l'  hanno  e la possono da essi ricevere. Onde insegna costantemente
enti naturali sono eternamente in questi, e quelli che le  hanno  in atto perpetuamente colla generazione e produzione le
prima di essere uniti dalla specie o essenza specifica non  hanno  nome, nè sono qualche cosa [...OMISSIS...] : ma quando sono
«tode»; diventano questi enti, che sono qualche cosa e  hanno  un nome appunto perchè hanno quelle specie. Così dalla
enti, che sono qualche cosa e hanno un nome appunto perchè  hanno  quelle specie. Così dalla tendenza della natura all' essere
sostanziale, specie od essenza specifica: e gli elementi  hanno  ragione di materia. Questo stesso si rinnova co' nuovi
primo , perchè sono l' essere limitato, onde alcune cose  hanno  più, altre meno di essere e di vita, e questo tanto di
specie reali che sono più e proprie di ciascun ente. Ci  hanno  dunque due maniere di specie, e le specie reali o
sola di specie, ma molte di numero, anche le menti dunque  hanno  una specie comune , l' idea della mente, che dev' essere
immobile: le due prime sono l' oggetto della fisica perchè  hanno  movimento, l' ultima della filosofia prima, perchè immobile
scoglio. Se più sono le menti, ciascuna è una specie, ed  hanno  un' idea generica comune, in tal caso dov' è quest' idea?
idee generiche uguali sono nelle menti, queste stesse idee  hanno  tra di loro qualche cosa di comune. Se hanno qualche cosa
stesse idee hanno tra di loro qualche cosa di comune. Se  hanno  qualche cosa di comune, ritorna lo stesso ragionamento, che
quando le altre specie non sono che per la sostanza e però  hanno  un' esistenza accidentale che talora Aristotele paragona al
di generazione, il cui atto però non essendo ultimo, non  hanno  la natura di menti. Questi atti costituiscono una certa
al vero la prudenza e la sapienza (9), ma i due abiti che  hanno  per oggetto il vero necessario sono la scienza e la mente .
eterno, inconfusibili, esse formano come una serie, e non  hanno  altra unità se non quella del numero (2). Ora, come ciascun
contenuto nell' uno; così le diverse specie della natura  hanno  unità, perchè contenute nella specie massima, cioè nell'
in più modi o diversamente da quel che sono (7): non  hanno  dunque in sè stessi potenza alcuna. Quando dunque in altri
queste sono composte; in una parola « « all' impotenza che  hanno  queste di ricever di più » ». Domanda in appresso se i
due note senza le quali l'accordo umano non è possibile;  hanno  doveri e diritti generali diversi due popoli chiamati dalle
si fosse in una casa dove, oltre il primo superiore, vi  hanno  degli altri superiori subordinati. La virtù adunque che
al clero secolare e agli altri corpi religiosi che lo  hanno  preceduto. Perciò non si può aspettar tutto da lui, nel
tutti gli Istituti principali e più utili alla S. Chiesa  hanno  una perfetta immunità dall' autorità episcopale: immunità
approvata dalla Chiesa. Non mi è ignoto che i malvagi  hanno  voluto interpretare malignamente una tale indipendenza dei
sana dottrina e di sentimenti veramente cattolici non solo  hanno  escluso questa irreverente e calunniosa interpretazione, ma
ma ben anco nella Storia della Disciplina Ecclesiastica  hanno  trovate le giuste ragioni di questa immunità: hanno
hanno trovate le giuste ragioni di questa immunità:  hanno  conosciuto che sono stati i Vescovi stessi quelli che l'
conosciuto che sono stati i Vescovi stessi quelli che l'  hanno  promossa e dimandata ai Sommi Pontefici, perchè da una
dimostra che Vescovi diversi, supponendoli anche santi,  hanno  però uno spirito diverso; e quindi ad ogni mutazione di
in ciò anche dai suoi propri interni Superiori, i quali  hanno  tutti una medesima religiosa educazione, hanno tutti bevuto
i quali hanno tutti una medesima religiosa educazione,  hanno  tutti bevuto sino dalla loro gioventù lo stesso spirito,
tramandato quasi per eredità nelle religiose famiglie,  hanno  contratte le abitudini dell' Istituto e fatto un profondo
anche delle cose ottime. Ora tutti i santi Istitutori  hanno  riconosciuto come mezzi opportunissimi e necessari a
che sono fioriti ne' diversi secoli della Chiesa, mi  hanno  convinto, che solo gli Istituti universali sono di durata e
sovrumana, si richiede a sacrificare dei pensieri che  hanno  per tanto tempo dominata l' anima intera. Ma qual dubbio,
dire a lor favore, si è unicamente, che talora il male che  hanno  cagionato è minore del bene che apportano: che maggiore
per quem scandalum venit! » Sì certo, tutti i tiranni che  hanno  sparso il sangue de' martiri, tutti gli empŒ che hanno
che hanno sparso il sangue de' martiri, tutti gli empŒ che  hanno  predicata sopra la terra l' iniquità, tutti i viziosi che
delle città, i massacri, gli incendŒ, gli sterminŒ,  hanno  servito alla causa di Gesù Cristo. E che mai non serve a
che conosce i diversi ordini degli infiniti matematici, che  hanno  qualche analogia coi gradi della grazia. Ella vede, che
dall' aver per lume l' essere iniziale , e questo l'  hanno  tutti o lo amino o no. Si potrebbe dire bensì che fra un
che i Santi sieno i veri sapienti, non dubiterà che ciò che  hanno  fatto tutti essi, nessuno eccettuato, cioè l' ubbidire
ministro e l' adoperano a tutte quelle cose grandi a cui l'  hanno  ab eterno predestinato. Stringiamoci adunque all'
a Dio di frequente e i gemiti cavati dal profondo del cuore  hanno  grande virtù di ottenerci la grazia e la fortezza di cui
e di assoluta verità, e delle ragioni secondarie , e che  hanno  una verità relativa solamente e parziale. Ora noi dobbiamo
della vita dei Santi. Ecco alcuna di queste ragioni che  hanno  potenza col loro peso di annientare innumerabili ragioni
ho cercato di render chiare alcune idee importanti, che  hanno  uno stretto rapporto con quella questione. Ma questa
e condotto dallo Spirito Santo? i giudizi della S. Sede  hanno  forse niente di comune coi giudizi precipitosi e riscaldati
da me adoperato, e di cui nostro Signore e tutti i Santi ci  hanno  dato l' esempio. Fino che considererete la causa, di cui si
e dite che « se vi dicono i vostri difetti, è allorquando  hanno  qualche cosa contro di voi, e non altramente », mostrando
nel regno dei cieli, che è il regno degli umili che non  hanno  volontà propria, ma la cui volontà è quella di Dio. In
nulla; e la volontà sua si rivela e compie in quelli che  hanno  perduta la volontà propria, perchè non saprebbero più cosa
è che un punto, e questo punto per la defunta è passato.  Hanno  pur troppo ragion di temere per dopo la morte coloro, che
di temere per dopo la morte coloro, che durante la vita non  hanno  amato il loro Creatore. Ma quelli che lo amarono, le anime
nell' Istituto. E` vero che quanto più i nostri compagni  hanno  ingegno ed altre doti anche esterne possono fare più del
nomi stanno bene egualmente a tutti quegli uomini che  hanno  queste qualità e non meglio all' uno che all' altro; sicchè
non meglio all' uno che all' altro; sicchè in se stessi non  hanno  ragione particolare di dover essere determinati e fissi a
particolare e determinato; e que' nomi, come dicevo, nulla  hanno  di determinato e che stia bene a un essere peculiare, e non
ma le idee, che formano e compongono il concetto di un Dio,  hanno  altresì forza in sè di necessitare la mente a credere alla
e la pratica non è scienza, ma azione. I filosofi  hanno  mancato di ben distinguere il modo ideale dell' essere dal
distinguere il modo ideale dell' essere dal reale , e gli  hanno  confusi insieme, o hanno distrutto l' uno o l' altro dei
dell' essere dal reale , e gli hanno confusi insieme, o  hanno  distrutto l' uno o l' altro dei due (1). Lo stesso è
La rivelazione poi di questi veri alcuni teologi l'  hanno  chiamata formale , volendo essi esprimer con ciò che la
specie di sensazioni, che egli patisce, sono tali che non  hanno  fra loro nessuna similitudine, cioè che i suoni sono
e che col calore del sole che egli prova gli altri che  hanno  sana la vista provano quell' altra sensazione che si chiama
nesso riescono inesplicabili e misteriosi per quelli che  hanno  puramente idee negative delle cose, delle quali si ragiona.
lo avvisa che egli è limitato nelle sue percezioni e che vi  hanno  delle nature, degli esseri, vi ha un essere infinito, che
rivelazione, posto che sieno communicate agli uomini, non  hanno  niente che ecceda la facoltà apprensiva della ragion
della ragion naturale, appunto perchè tutto ciò che  hanno  in sè di soprannaturale è negativo, cioè non è che indicato
può essere ricevuto nelle menti di tutti gli uomini che non  hanno  ancora la grazia, come in vero a tutti gli uomini fu
concepiscono quelle verità le giudicano altresì, e gli uni  hanno  merito portando d' esse un giudizio favorevole, gli altri
merito portando d' esse un giudizio favorevole, gli altri  hanno  demerito portandolo contrario. La semplice concezione
qual' è quella dei bruti. Ciò posto, in Ideologia non vi  hanno  che due sistemi, l' uno che fa nascer l' uomo animale bruto
di cose, di cui abbiamo avuto la percezione, di cose che  hanno  agito sui nostri sensi, allora all' elemento intellettuale
vestigio o effetto, che lasciano in noi le cose reali che  hanno  operato nei nostri sentimenti, valga a muoverci e a
quante imagini non richiama! E in quelli che ne  hanno  la passione, quanto decisa e fortemente piegata non è la
figliuoli stessi degli uomini. Non parlo di quelli che non  hanno  pudore di scoprirsi manifestamente inimici dell' Essere
col fatto loro che non sanno levarsi ai doveri morali che  hanno  Dio per oggetto. Parlo di quelli che riconoscono e
[...OMISSIS...] Vi sono nello spirito delle potenze che  hanno  bisogno di esser mosse da altre potenze, che in ragione di
della grazia si fa ne' bambini; perocchè questi non  hanno  ancora acquistato l' arbitrio delle loro potenze e non
riassume quanto abbiamo fin qui esposto: « A quanti l'  hanno  ricevuto (Gesù Cristo) egli diede loro LA POTESTA` di
e questa fu chiamata da molti carità . Quelli che così l'  hanno  chiamata fecero precedere alla fede la carità: ma questa
è l' operazione della grazia, per cui nelle idee che  hanno  tutti gli uomini, l' uomo illuminato da Dio vede ciò che
due cognizioni naturale e soprannaturale, in questa vita.  Hanno  tutte e due lo stesso fondamento, cioè i lineamenti
indotti i Platonici e alcuni Padri della Chiesa, che ne  hanno  seguita la dottrina, a divinizzarla, a dichiararla anch'
in vista, se non di ben distinguere la percezione che s'  hanno  i beati nell' altra vita, acciocchè non fosse confuso il
senso pertanto di causa formale oggettiva , che i Padri  hanno  detto, Dio essere formalmente congiunto colle anime dalla
comunicazione delle anime giuste con Dio è immediata , che  hanno  la percezione di Dio , che Dio stesso colla sua propria
cose (fondamento della specie) non è che la proprietà che  hanno  quelle cose, sebbene più, di essere conosciute con una sola
. Veniamo al terzo elemento di S. Agostino, l' ordine che  hanno  le cose a un fine. L' ordine delle cose non ha prezzo
che qui si può fare un' altra istanza. Le divine Persone  hanno  la causalità delle cose create secondo il modo del loro
cose; e medesimamente l' atto, onde il Padre e il Figliuolo  hanno  spirato lo Spirito, è quello onde hanno amato le cose:
e il Figliuolo hanno spirato lo Spirito, è quello onde  hanno  amato le cose: sicchè nel Verbo divino il Padre pronunciò
e lo Spirito Santo. Vi ha dunque un solo atto, ma v'  hanno  in quest' atto tre relazioni sussistenti, in virtù del
che tanto le divine Scritture, come i Santi uomini che  hanno  descritti questi fatti soprannaturali, di cui fu
ne' poeti e negli amanti terreni; personificazioni che  hanno  l' esagerazione solita che fa sempre l' uomo degli affetti
alle singole persone che per una cotale somiglianza che  hanno  col modo del loro procedere, siccome detto è innanzi, e non
trarre in prova della Trinità, conchiude che quei passi  hanno  più forza di persuadere la Trinità ai Cristiani, che di
Cristiani, che di convincerne gli Ebrei; perocchè i primi  hanno  il lume della fede che li scorge a intendere la forza di
egli stesso, furono rubatori e ladroni, e le pecore non li  hanno  uditi« (3) ». Quindi partendo da Cristo la cognizione della
dice S. Giovanni, alle sue proprie cose, e i suoi non lo  hanno  RICEVUTO« (4) ». E tosto per dimostrare che non s'
in noi e che è azione della nostra volontà. Quelli che non  hanno  questa cognizione riflessa, volontaria e pratica del Verbo,
dice S. Giovanni, luce nelle tenebre, e le tenebre non l'  hanno  compresa« (.). » Il che è quanto disse Cristo: « Il mio
dello Spirito non informa l' anima, ma solo nell' anima vi  hanno  i suoi doni, in tal caso l' effetto di questa operazione
dietro un sentimento profondo che è in loro, al quale non  hanno  mai riflettuto, e del quale interrogati non saprebbero
cristiani, che sono nel regno di Cristo, cioè della chiesa,  hanno  in sè lo Spirito Santo personalmente; il contrario di que'
tuttavia Cristo risponde: [...OMISSIS...] . Dice che l'  hanno  già veduto e tuttavia promette che lo conosceranno : che è
non sono che modificazioni di noi stessi, e quindi non  hanno  nulla in sè di reale e oggettivo, mentre la specie, o
e gaudioso si giri nelle anime beate di quei santi che  hanno  in sè stessi la Trinità. Poichè l' amore è sempre in
delle medesime, cioè mediante quei sentimenti che esse  hanno  cagionato in noi (1). Ora il sentimento della grazia, il
perchè sarebbero inintelligibili, giacchè gli uomini non  hanno  le idee corrispondenti alle medesime, perchè non provarono
Indi è che i Santi, come non s' intendono se non fra loro e  hanno  una lor propria lingua, così formano fra loro altresì una
segreta e tutta spirituale società e comunicazione che  hanno  insieme i soli credenti (1). Quindi s' intende ragione, per
segreta. Indi è che le stesse parole delle due Teologie  hanno  una significazione infinitamente diversa, non opposta però,
profonda che nell' altra; cioè meno profonda significazione  hanno  intese da quelli che non ne ricevono che il suono esteriore
in sè e ne sperimentano l' interior virtù e valore. I primi  hanno  una cognizione naturale, il cui principio è l' idea : i
cognizione naturale, il cui principio è l' idea : i secondi  hanno  una cognizione soprannaturale, il cui principio è il Verbo
di quei savi del mondo che con immense fatiche e studii  hanno  tutta la loro vita nelle speculazioni delle umane lettere
che anche quelli che sono di piccolo spirito o che non  hanno  tempo da applicarsi agli studii, possono acquistare senza
morale naturale riguardante i loro simili, perchè di questi  hanno  la percezione: ma quella parte della morale che riguarda
parlano quasi altro che delle relazioni degli uomini che  hanno  scambievolmente tra loro; e molti a queste solo restringono
che popoli staccati dall' ordine religioso, di cui  hanno  sentito lungamente l' influenza, non precipitino tostamente
sotto un punto di vista, e sono utili a quelli che  hanno  il principio religioso, i quali fanno a gran senno a
se non in quelli che, in luogo del principio religioso, non  hanno  in sè stessi che una simulazione di esso. Questi sono
stessi che una simulazione di esso. Questi sono quelli che  hanno  una falsa pietà, vani, ipocriti e superstiziosi: questi col
dell' errore opposto, e permette che degli uomini, che  hanno  abbandonato il principio religioso, promuovano quella
e quelli che ancora esitano tra questi due partiti non ne  hanno  alcuno, e la società gli ha lasciati lungamente dietro di
(2); e che Cristo era la luce cui le tenebre non  hanno  compresa (3). Spieghiamo queste sentenze veramente
scienze che giova recare in esempio come quelle che  hanno  forma di un rigoroso procedere e in ispecial modo. Or che
fede dagli uomini al Vangelo pure la prima volta che l'  hanno  udito annunziare, senza dubbi, senza lunghe disamine e
i cattolici, o non ci sono, come opinano i razionalisti. V'  hanno  adunque due parti, e nessuna di esse intende punto
non trattano punto nè poco l' arma della ragione, vi  hanno  rinunziato; sono i soli razionalisti che della ragione
ragione fanno uso, essi soli sono i padroni del campo, non  hanno  in presenza avversarii di sorta, anzi non esistono altri
è l' operar della bestia: sicchè i razionalisti non solo  hanno  la palma, ma la posseggono pacificamente, e in tutto il
di avere ragione? Ma se gli avversarii, come egli sostiene,  hanno  già rinunziato da sè medesimi alla ragione, lasciandola
gridanti che, dopo aver fatto un sano uso della ragione,  hanno  avuto per risultamento che una causa soprannaturale non può
che, dopo aver fatto anch' essi un sano uso di ragione,  hanno  avuto per risultato che una causa soprannaturale ed è
risultato che una causa soprannaturale ed è possibile e v'  hanno  certi argomenti di doverla amettere di fatto. Ora la sana
che commenda il signor professore di Hala, quella che  hanno  seguita i filosofi, o dell' antichità, o de' tempi nostri.
Sì, certamente: io ne ho delle altre prove. I primi fedeli  hanno  creduto agli Apostoli sulla loro parola, per verbum eorum
cristiani e con essi il cristianesimo. Gli argomenti che si  hanno  in favore della parola evangelica , non sono solamente
che tutti quei dotti teologi di ogni secolo, i quali  hanno  ammessa la distinzione fra le operazioni immediate e
distinzione fra le operazioni immediate e mediate di Dio,  hanno  tutti saputo, nessuno eccettuato, che Dio tutto ciò che fa
farebbe pervenire all' intelligenza. Perciò i giusti (che  hanno  testimoniato indarno la verità) giudicheranno le nazioni
similitudine: abbiamo detto che due cose sono simili quando  hanno  una qualità comune: che non esistendo niente di comune
questa qualità comune non è che una eguale relazione che  hanno  le due cose colla mente, cioè con un' idea, onde si
tanto Dio quanto l' essere ideale innato in noi niente  hanno  in sè di diverso e, per così dire, di eterogeneo, ma sono
ci apparirà che si può dire in un senso verissimo, e l'  hanno  detta tutti i filosofi e i teologi, cioè che Dio solo E`, e
appunto quel primo atto che, come dicevamo, le creature non  hanno  in sè stesse, ma loro viene in qualche modo attribuito. Il
perchè questa è troppo alta, e le cose contingenti non  hanno  alcuna proporzione con lei, sicchè esse non possono esservi
delle passioni; ma conosciamo che tutti questi esseri non  hanno  se non la forza di un solo essere che li sostenti, cioè l'
sola parte, siccome può avvenire negli esseri creati che  hanno  delle qualità comuni e delle qualità proprie, appunto
imagine di Dio a quel modo che nella natura delle cose v'  hanno  i vestigi della Trinità. Questa è sicuramente la mente di
o piuttosto che furore è codesto? Imperocchè i selvaggi non  hanno  giammai pensato cose nè tanto goffe nè tanto ripugnanti nè
fossero degli esseri intelligenti, per la necessità che  hanno  questi di ricercare incessantemente un infinito; ma se
era stata data agli Angeli e colla medesima grazia alcuni  hanno  perseverato nel bene, e altri sono scaduti: non già per
solita sua acutezza S. Tomaso, cioè: che fra le virtù ve ne  hanno  di quelle che non esigono alcuna imperfezione nella natura;
non esigono alcuna imperfezione nella natura; ma che ve ne  hanno  altresì di quelle che suppongono e richiedono per esistere
gli uomini, nessuno escluso, appunto perchè sono uomini,  hanno  voglia del bene, tutti cercano una perfezione ed altresì un
di sè medesimo. Basta domandarne ai matematici che pure  hanno  alle mani la sola materia più esteriore e superficiale
filosofi di buona fede, privi della rivelazione, i quali  hanno  confessato di trovare in esso qualche cosa di solenne, di
anime di Pitagora: o certo almeno tutte quelle dottrine vi  hanno  grande analogia con quelle indiane. Le tre opinioni sopra
forme filosofiche e acconciate a modo di sistema. Ed esse  hanno  bensì subita l' azione della meditazione filosofica, ma nel
duro e aspro che ripugna alla ragione di coloro che non l'  hanno  se non per poco e superficialmente considerato. Gli
volontà. Ma esso non può consistere nè anco nella lotta che  hanno  insieme la concupiscenza animale e la volontà. E veramente
per quella unità e armonica comunicazione che le potenze  hanno  col soggetto nel quale risiedono. E` adunque il peccato
egli è troppo debole ed esse troppo forti, perocchè o lo  hanno  legato, o esse almeno vanno sciolte da lui. E perchè il
è persona, le potenze, se operano d' accordo colla persona,  hanno  un atto personale, ed essendo riprovevole questo atto, il
precetto obbligasse anche le pietre e gli animali, i quali  hanno  pure delle forze e delle potenze, ma il cui oggetto non è
tutti giusti, perocchè tutti amano Dio col potere che  hanno  e tutti adempiscono il precetto che loro comanda di amare
natura invita ad amare Iddio e invita non solo quelli che  hanno  l' abito della grazia, ma tutti indistintamente gli uomini.
ai sordi le lodi tue« (3) ». Perocchè quelli che non  hanno  la grazia non possono intendere appieno le voci della
e di mezzo, che sola presiede al governo di quelli che  hanno  in sè il peccato, contiene questi tre scapiti: a ) Che essi
Angeli (2). I peccatori all' incontro di loro natura non  hanno  alcuna virtù soprannaturale che temperi e guidi in lor
da Dio, insieme coi primi parenti, il precetto, e lo  hanno  insieme con lui, sebben men gravemente, violato (6). Non si
che la maniera nella quale i seguaci di quelle opinioni  hanno  tentato di conciliare con le medesime i luoghi delle Divine
entrò in questo mondo per un solo uomo - NEL QUALE tutti  hanno  peccato (4) ». E il sacro Santo Concilio di Trento dice: ««
di Trento dice: «« Che NELLA PREVARICAZIONE DI ADAMO tutti  hanno  perduto l' innocenza« (5) ». Quel testo dell' apostolo che
(5) ». Quel testo dell' apostolo che i Concilii ecumenici  hanno  ripetuto o parafrasato merita tutta l' attenzione. Egli è
l' uomo che vien generato, altramente le due nature non  hanno  legame fisico insieme ma pur solo lo ha una parte della
non è stata solita di considerare i fatti solenni che  hanno  modificata la natura umana e hanno condotto l' uomo a
i fatti solenni che hanno modificata la natura umana e  hanno  condotto l' uomo a essere quello che è: ma ha preso in
una dottrina che gli uomini, i quali per molti secoli l'  hanno  insegnata, confessano inesplicabile e di cui non dànno
discredono la cristiana religione e per troppo forte nodo  hanno  il peccato originale, essa dovrebbe avvicinare costoro,
precisione ciò che ha insegnato Pitagora stesso, e ciò che  hanno  aggiunto i Pitagorici posteriori. A noi basterà di indicare
quella pluralità indefinita, che è nella materia ideale, s'  hanno  i numeri determinati e le specie , e queste specie così
e che un passo sì chiaro sia sfuggito a molti eruditi, che  hanno  cercato la ragione di quella denominazione (1). Poichè l'
Dunque l' uno e il non uno, essendo reciprocamente altro,  hanno  questo di simile d' esser altro , perchè l' uno e il non
[...OMISSIS...] . Di che deduce che tali enti o essenti  hanno  una comunicazione tra loro, perchè molti si predicano d' un
a far ciò gli avversarŒ, se pur vogliono parlare « «  hanno  in casa il nemico e l' avversario che dentro si fa sentire
l' uno non è l' altro, prova pure che i contraddittorii non  hanno  comunione insieme, e che però non si possono congiungere il
oltrediciò è tutta in potenza; così l' altre menti, che  hanno  oggetti generici o speciali, sono altrettanti atti della
minori e in ispecie. Quella stessa successione dunque, che  hanno  dialetticamente i generi massimi fino alle ultime più
uno: e però se si classificano gli enti composti, non si  hanno  più de' generi sommi, ma de' posteriori. Questo è specioso,
Se dunque ciò, su cui Plotino specula, sono le idee che  hanno  un' esistenza puramente obiettiva, con qual diritto o per
nè i generi, nè le specie, che come obietti sono diversi,  hanno  subiettività alcuna in sè che gli unisca. Nè si può
molti non significa che quella relazione di somiglianza che  hanno  più singoli individui, onde dànno l' idea di numero; e così
alcuni sono tali che s' accomunano a concetti che non  hanno  alcun ordine o rispetto tra loro, altri a concetti che
alcun ordine o rispetto tra loro, altri a concetti che  hanno  qualche ordine o rispetto tra loro. A' primi lasciarono la
ad un altro, i concetti significati da quel nome  hanno  sempre tra loro qualche ordine o rispetto; e lo stesso
all' uomo vero e all' uomo dipinto, segna due concetti che  hanno  similitudine nella forma e nel colore, benchè non così
un torrente, per la relazione di similitudine che entrambi  hanno  coll' atto del rodere; II Quelli, la cui relazione comune
cui denominazione è comune a ragione della proporzione che  hanno  tra loro, e questi sono quelli a cui gli antichi
d' esempio, il definire gli analoghi per quelle cose che  hanno  proporzioni simili, e poscia il dire che la scienza si
non significano quel modo di essere che tali doti  hanno  nell' essere assoluto, ma quel modo di essere che tali doti
l' uno in senso proprio, l' altro in senso traslato,  hanno  un ordine tra loro, come a ragion d' esempio nel vocabolo
caso i due oggetti, significati entrambi traslatamente, non  hanno  un ordine espresso dal vocabolo, ma hanno un ordine ad un
non hanno un ordine espresso dal vocabolo, ma  hanno  un ordine ad un terzo oggetto a cui si riferiscono, come il
si può chiamare analogante , e i nomi delle essenze che  hanno  con essolei analogia, si possono chiamare analogati .
per sè , [...OMISSIS...] . Ma queste espressioni non  hanno  tutta l' esattezza logica: al predicarsi una cosa di un'
come accade quando gli enti inclinano l' uno all' altro, o  hanno  azione o passione tra loro (3). Quindi è che talora la
parlando anche in questo ambiguamente, che tali idee non  hanno  alcun valore obiettivo; poichè, se la mente con esse non
suo discorso. Questi esseri sono falsi ed erronei, e non  hanno  valore oggettivo in sè stessi, ma se l' uomo conosce la
Quindi accade, che anche gli enti di ragione, i quali non  hanno  la natura d' atti primi, ma o sono semplici elementi di
fisica tutte quelle distinzioni dell' ente, che non  hanno  per loro fondamento il linguaggio, nè le operazioni
sostanza (propriamente detta) divisa dagli accidenti, nè ci  hanno  accidenti divisi dalla sostanza; ma la sostanza e gli
la quarta, che è la relazione «pros ti». Vero è, che ci  hanno  certe relazioni oggettive: ma, oltre che il filosofo qui
potenze dell' uomo; Non meno il senso che l' intelligenza  hanno  dei loro proprŒ termini, cioè il senso ha i termini
ma vediamo le idee nostre, le quali, senza la divisione che  hanno  nella mente nostra, nel Verbo divino con unità
appartiene alla mente, appartiene cioè all' ordine che  hanno  le cose nella mente «(V. Antrop. , p. 276, 277) ». 3 Se poi
entità mista consistente in « un rapporto differenziale che  hanno  le cose contingenti da noi concepite coll' essere
collo spazio. Che lo spazio abbia un concetto come l'  hanno  tutti i corpi, ciò è indubitato; ma che lo spazio stesso
anche chiamarle, intuitive, le quali sono quelle che si  hanno  per via d' idee o di concetti; e « cognizioni di
che si conoscono, esistono fuori del concetto; ma tutti  hanno  la stessa relazione col concetto come col loro tipo comune.
questi elementi, benchè estesi, non sono però composti, nè  hanno  parti in atto, essendo un puro sbaglio di Kant (comune però
chiama intuizione) dà degli oggetti, e senza questi non ci  hanno  che idee; dunque noi non possiamo dimostrare che vi abbiano
ella ingerisce nell' uomo, sono come a dire pie frodi, cioè  hanno  un fine utile all' uomo stesso. Allora quando il nostro
di contraddizioni infinite; ma i sofisti, che ne fanno uso,  hanno  essi il diritto di menar contr' essa tanto schiamazzo? Se
all' uomo oggetti », e tutte le altre facoltà non  hanno  altra virtù che di lavorare intorno agli oggetti de' sensi,
ancora più lontane dalla realità oggettiva; perocchè esse  hanno  per loro immediato oggetto i concetti, ai quali cercano di
che queste cose sono oggetti della ragione, che non  hanno  alcuna realità, e che si prendono come oggetti ideali per
possono prendere da lui senza privarli dell' adesione che  hanno  con lui, e così renderli prima idee , cioè generali. Onde
fra l' intelligente e gli enti da lui intesi; i quali  hanno  un loro modo d' INESISTERE NELL' INTELLIGENTE senza punto
corpi e colla materia. Perocchè la immensa ripugnanza che  hanno  tutte le specie de' sensisti ad ammettere semplicemente un
l' azione è il carattere fondamentale dell' Io » », non  hanno  valore, se non tradotte in quest' altre: La coscienza di me
tutto quel ragionamento. Que' filosofi nondimeno, che non  hanno  timore d' involgersi in perpetue contraddizioni, lungi dal
fatti da lui supposti e disdetti dalla coscienza, i quali  hanno  bisogno assai più de' primi di spiegazione, ed anzi sono
nella padella. Quando poi vengono alla spiegazione, essi  hanno  alla mano la ragione sufficiente con ogni facilità,
storici che non mostrano alcuna necessità in sè stessi? Vi  hanno  molti concetti affini, i quali si confondono facilmente: i
i quali si confondono facilmente: i filosofi tedeschi, che  hanno  difetto d' analisi, traggono da una continua sostituzione
In questo detto di Fichte v' ha della profondità, cioè vi  hanno  le vestigia di un ingegno che vide un nodo difficile,
si conosce non la loro essenza eterna e necessaria, ond'  hanno  il nome di enti; ma il loro atto contingente, la loro
Dio le cose? Ecco lo scoglio perpetuo di que' filosofi che  hanno  voluto vedere il fondo di tanto secreto. Fichte adunque
qual universo, s' incorrono tutte le difficoltà che v'  hanno  a concepire come un ente dia l' esistenza a sè stesso, le
La verità , la bellezza , non sono che relazioni che  hanno  le idee cogli spiriti dotati d' intelletto e di sentimento
perocchè in questa intuizione dell' assoluto già vi  hanno  due cose, cioè: 1 intuizione, 2 assoluto; onde Hegel,
con ciò più su di tutti i suoi predecessori, e di quanti  hanno  prima di lui filosofato. Il perchè, a quella maniera che
anzi sono di pochi. Anche tra gli scrittori tedeschi ve n'  hanno  assai, che tolsero ad oppugnare il sistema hegeliano.
modi in opposizione alla sostanza; perocchè in Dio non v'  hanno  modi realmente distinti dalla sostanza medesima. In terzo
che nè rimangono in esso, nè sono suoi modi; che non  hanno  lui per soggetto; e sono o un' altra sostanza o modi d' un'
idee), ma per lo meno sei: perocchè oltre le tre idee vi  hanno  i tre atti di possessione. 3 Egli è falso che l' idea di
perocchè il mondo è un complesso di singoli reali, i quali  hanno  de' vincoli d' azione e di passioni reali tra loro; e la
le tre idee Cousiniane: essendo certo che nelle cose non si  hanno  idee, se non nel sistema dei Panteisti, come sarebbe nel
avete che vi aman di cuore? quanti virtuosi uomini non vi  hanno  ciò dimostrato colle loro cure e premure per voi? E per chi
pubbliche preci, di cui per poco è composto il libro, e che  hanno  tanto d' unzione e di forza; ci parrebbe, se l' avessimo
in capo a me, per l' esperienza che aveva della forza ch'  hanno  i libri sugli uomini se cattivi, di nocere; se buoni, di
forza maggiore, e che abbia una attività più estesa. Se l'  hanno  veduto gli empi, e l' hanno usata con un guasto orribile.
una attività più estesa. Se l' hanno veduto gli empi, e l'  hanno  usata con un guasto orribile. Perchè, diceva fra me stesso,
S. Francesco e di tutti i contemplativi a principio. Molti  hanno  esclamato (sebbene in complesso a torto), perchè queste
del tempo, cangiate in comunità di sacerdoti, e a questo  hanno  in parte attribuito la mutazione dello spirito antico di
di cui tuttora a' suoi occhi risplende: conosco che i buoni  hanno  continuamente la consolazione di possedere e di trovare ad
oltre all' avere il dolore di vederli andare lontani,  hanno  di presente quello assai maggiore di non sapere che cosa
cuore, è tutto nuovo, e i Vescovi nuovi, com' ella sa,  hanno  infinite brighe e pensieri, fra i quali difficilmente
delle altre divozioni, le quali sono state buonissime ed  hanno  supplito al bisogno di que' fedeli che non arrivavano, o
vi può essere cuore cristiano che non senta il bisogno che  hanno  i cristiani di unirsi in tutti i modi e di fare causa
e le ferie in quanto da esse dipendono: cioè in quanto  hanno  lezioni proprie adattate a quel tempo festivo in cui
Laonde anche le feste che cadono fra queste feste mobili  hanno  lezioni proprie adattate al tempo, che entrano a formare
feste stabili, cioè i Santi, e di questi prima quello che  hanno  di proprio, di poi quello che tengono di comune. Ma che mai
Questi Sacerdoti uniti per la propria santificazione  hanno  il doppio scopo della carità di Dio e del prossimo . Gli
della carità di Dio e della propria santificazione li  hanno  per propria elezione: il loro desiderio è quello di
dello spirito. Gli esercizi della carità del prossimo li  hanno  per le richieste che loro vengono fatte dal prossimo; alle
prego oltracciò d' avvertire che non tutti gli uomini santi  hanno  riputato la religione incompatibile col pastoral ministero:
in faccia alla legge civile posseggono del proprio, e  hanno  rappresentanza individuale e non mai come membri di alcuna
al mondo i grandi ingegni sono stimati come pericolosi, e  hanno  di solito molti nemici: quelli che hanno un bel cuore sono
come pericolosi, e hanno di solito molti nemici: quelli che  hanno  un bel cuore sono amati da tutti. Satisfatto così alle
altri Instituti, che se i santi Fondatori dei medesimi  hanno  creduto necessario di aprire una scuola appositamente per
convivenza, e dai quali forse gl' instituti generalmente  hanno  a temere di più. E tale esperienza si rende maggiormente
perchè comunemente le cose che ci vengono contradette, non  hanno  evidenza. Non avendo adunque evidenza, diventa un effetto
nelle sue pecore. Egli è per questo che nelle case che  hanno  annesso l' ufficio pastorale, il superiore della società
a qualche vostro amico , dicendo delle cose che non  hanno  verun fondamento, e che se anche lo avessero converrebbe
non possiamo nulla, che tutte le nostre forze naturali non  hanno  potenza di fare la più piccola cosa che piaccia a Dio, e
prego di salutarmeli caramente, e di fare loro sapere, che  hanno  in me una persona che gli ama nel Signore, e che prende
esercizi, e meno ancora, se li confrontiamo con quello che  hanno  fatto i santi uomini coll' aiuto del Signore. Io più
umane passioni. Non abbiamo forse dei pii scrittori che  hanno  meritato il suffragio di tutta la Chiesa e che sono
Dio, sebbene abbiano un' apparente unzione nello stile? Non  hanno  sempre avuto dell' apparente unzione i libri degli eretici
unzione i libri degli eretici di tutti i tempi? Anzi come  hanno  questi ingannato molti fedeli, se non con un tono pio e
viva Gesù e non più noi in noi stessi. La predizione che v'  hanno  fatto i medici di Parigi concorre vie più a scoraggiarci
interiore, un senso più raro e sublime, come è quello che  hanno  i cristiani, a cui è caro Gesù, egli è impossibile che non
del medesimo ». Questa è una di quelle massime che  hanno  grande influenza: direi, che è una delle nostre massime di
nella loro applicazione tanto sono più difficili, giacchè  hanno  una sfera maggiore, ed esigono una continua vigilanza di
linguaggio che dovrebbe essere comune di tutti quelli che  hanno  ricevuto una medesima fede nel Signore e che è pur tanto di
della vita eterna! Ah! beati coloro che le meditano, che le  hanno  nel cuore e nella mente; e che non istudiano nè indagano
e fra gli altri de' missionari di Francia, i quali  hanno  parlato di voi poco favorevolmente. Ma non temete per
Indarno il mondo la rifiuta: perchè le tenebre non  hanno  mai compresa la luce. Noi compiacciamocene pure, con una
il carattere, ve ne esponga l' avviamento. Tutti e due  hanno  dato prove non dubbie di un bel cuore, e di una volontà del
chi ama teme. Ma se v' ha ragione di temere sempre, ce n'  hanno  mille tante più da sperare. Amatemi come fate, salutate
sono tutte rivolte ad un solo scopo, perchè un solo fine  hanno  tutti i miei pensieri e desiderii, la salute delle nostre
è più meritoria. Ah sì, è più meritoria perchè colui che  hanno  eletto per Superiore è l' infimo di tutti! l' hanno voluto
che hanno eletto per Superiore è l' infimo di tutti! l'  hanno  voluto eleggere a malgrado che egli prima volesse far noto
in fatto diverse Congregazioni in Italia esistenti, che non  hanno  mai dimandata approvazione politica, ma essendo ben vedute
stanno isolati e solitari sono necessariamente fiacchi ed  hanno  una potenza chiusa e invisibile: « paulum distat inertiae
a meno di giubilare interiormente leggendo la lettera che  hanno  avuto la bontà di scrivermi, e di ringraziare di cuore il
parlargli in voce, e gli mostrino tanto la lettera che essi  hanno  scritto a me, quanto questa mia risposta. Non aggiungo
nullità per loro padre spirituale. Le mie occupazioni mi  hanno  impedito, in questi giorni passati, di potere trattenermi
sono al presente e che saranno introdotti nel futuro, non  hanno  altra origine nè capo, se non questa massima, verso alla
che ci troviamo colpevoli, consideriamo le cagioni che ci  hanno  condotti in queste miserie, le occasioni nelle quali siamo
di quelli che si dicono ascritti e che, vivendo nel secolo,  hanno  però tutta la congiunzione possibile di carità e
Vescovo che, di sua natura, è Pastore, ed i Sacerdoti non  hanno  alcuna missione, se non quella di pregare e di sacrificare
intesa in questo modo, che i membri di questo Istituto non  hanno  un particolare oggetto esterno in cui sia loro essenziale
adattati alla loro professione. I membri di questa Società  hanno  de' voti semplici e perpetui, solvibili però a giudizio del
od essendo questi precedentemente aggravati d' altre opere,  hanno  il diritto di non accettare l' opera della quale vengono
croce. Ed anzi parmi ormai tempo che alle due regolette che  hanno  scritto nel loro libriccino se n' aggiunga una terza cioè
e ricevo la vostra de' 6 marzo dal Calvario. Due cose mi  hanno  molto consolato in essa: le buone nuove de' carissimi
fino che si seguita a empir le menti di torte idee e che  hanno  in seno il verme. L' umana debolezza d' altro lato ha
comprehenderunt », e sarà sempre; ma non pe' Santi che l'  hanno  sempre compresa in tutti i secoli. I figli di Dio sono
esempio, sia la strada della mia eterna salute? Quanti vi  hanno  trovato l' eterna dannazione! So io che la predicazione mi
averne veduti tanti, e dopo aver letto ciò che uomini savii  hanno  scritto sopra di essi, e più di tutto dopo aver meditato io
interesse. In vero nè Gesù Cristo, nè gli Apostoli ci  hanno  mai insegnato a non poter sopportare sotto gli occhi nostri
il loro aspetto da noi: Gesù Cristo e gli Apostoli non ci  hanno  mai insegnato ad essere tanto insofferenti che ci riesca di
di sè stesso; perciò ben sovente le operazioni umane  hanno  un pretesto ed un motivo. Il pretesto si dice, ed il motivo
a rispondervi, e attribuitelo alle mie occupazioni che mi  hanno  fatto essere assente, come sono ancora, dalla casa di
in cui so essere stato ecc.. Tanto Ella che Don Giovanni  hanno  creduto che io, ecc. »; ma dite più tosto: « forse Ella
ed artificiali, come abbiamo veduto, cioè le lingue, che  hanno  virtù mirabilmente analitica; e ciò secondo i suoi bisogni.
cogniti, considerandoli sotto certe relazioni speciali che  hanno  con lui, e non in sè stessi e nel loro essere unico. Ora,
diverse, che ella sperimenta od osserva negli enti,  hanno  il fondamento nella molteplicità intrinseca degli enti
se noi esperimentiamo un altro gruppo di effetti che non  hanno  lo stesso legame, la cui unità non è data nel sentimento,
ha l' essere reale coll' ideale; i quali due modi di essere  hanno  tale relazione fra loro, che non è determinata da altro
lo perfeziona e specifica (1). Le nature dunque, che non  hanno  individualità, sono informi, non sono enti compiuti; l'
che è una parte determinata dello spazio, nel quale si  hanno  certe sensazioni, che per l' unità appunto di quello spazio
individualità dallo spirito a cui sono termine, ma non l'  hanno  in sè stessi, perchè per sè stessi, divisi dallo spirito,
corporee; o secondo alcuni ragionamenti, che per lo meno  hanno  valore congetturale, nei quali si considerano come effetti
a ciò che si può dire di quella individualità, che essi  hanno  come termini del nostro spirito. Parliamo dunque di quest'
composti da questi elementi. Gli elementi corporei non  hanno  altra individualità che quella che viene loro: 1 dalla
di questo fondamento? Dei vocaboli o altri segni, che non  hanno  alcuna virtù rappresentativa dell' ente di cui si tratta;
puri. Rispetto alla prima classe di questi oggetti, non  hanno  luogo le relazioni ontologiche se non mediante i vocaboli,
solamente a lui fanno intendere dei colori che questi  hanno  di comune coi suoni, e con altri sentimenti o enti
essere, si riducono sempre a rapporti che le cose reali  hanno  coll' essere ideale, e a rapporti di rapporti, e ad
i sommi principŒ stessi tengono di quella limitazione che  hanno  gli enti reali, onde sono originariamente cavati pel lavoro
cadono nella nostra percezione, essendo contingenti, non  hanno  la loro sussistenza nella loro essenza, e perciò si possono
a sè stessi, nè ad altri, anzi non sanno di farlo, non ne  hanno  la minima consapevolezza. Tutta l' attenzione loro riposa
Non prendono dunque l' unità a regola, ma nella loro mente  hanno  segnati altri volumi; per esempio, essi hanno segnato qual
loro mente hanno segnati altri volumi; per esempio, essi  hanno  segnato qual sia il volume rispondente a dieci, a venti, a
si fa con raziocinio occulto ed abbreviato, di cui essi non  hanno  coscienza; onde si suol dire comunemente che essi piuttosto
operare umano, questi desideri generali consentiti (e ve ne  hanno  anche di non consentiti, che più propriamente si direbbero
si direbbero inclinazioni native od acquisite, e ve ne  hanno  di consentiti imperfettamente con diversi gradi e modi di
intensità, e si rinforza graduatamente la persuasione che  hanno  per loro base; e tuttavia restano occulti nell' animo, se
. Questa, e di conseguente tutte le percezioni acquistate,  hanno  un sensibile7corporeo e un intellettivo, dei quali il
agenti che passano dalla potenza all' atto, e che quindi  hanno  degli atti transeunti in sè stessi. Quale ne è dunque l'
dell' educazione degli uomini, perocchè anche gli uomini  hanno  la loro naturale regolarità, la quale si deve proteggere e
ricevere un doppio ordine, l' uno dall' organizzazione che  hanno  le parti del termine esteso, l' altro dall' unità del
riproducono principalmente le sensazioni ottiche, le quali  hanno  forma d' immagine; ma molti altri sensorii vi sono; ed ogni
di forza plastica . Se poi negli animali più perfetti che  hanno  cervello, questo sensorio dell' immaginazione contribuisca
che corre; ora quelle parti, quelle tinte, quei movimenti  hanno  convenienza fra loro, non sono posti a caso; quale è dunque
altrove sperimentato; 3 ma posciachè le immagini che si  hanno  nel sogno, o anche in veglia, non sono la riproduzione
le piace d' immaginare egualmente disposta. Quelli che  hanno  qualche nozione di matematica, conoscono assai bene come le
che non molte e molte conseguenze da loro dedotte, e però  hanno  più di luce, ma ben anche dentro ai principŒ le conseguenze
vivente e godente. Perocchè non quelle cose, che  hanno  simmetria e proporzione, godono di quest' ordine che hanno
hanno simmetria e proporzione, godono di quest' ordine che  hanno  in sè stesse; ma ne gode colui che, contemplandole, ve lo
si può ravvisare, è pure contemporanea per l' ordine che  hanno  più cose presenti, come la simmetria di cui abbiamo
come la simmetria di cui abbiamo parlato, l' ordine che  hanno  le parti al tutto, le sensazioni armoniche, ecc.; ovvero è
ovvero è successiva per l' ordine e la convenienza, che  hanno  i termini precedenti di una serie di fatti coi susseguenti.
e fra il bello piacevole e il semplicemente piacevole;  hanno  quasi sempre confuso il piacevole col bello, e racchiusa
e la stanchezza, che nasce allorquando le sensazioni non  hanno  interposte quelle pause, quel riposo dell' organo, che lo
morale; due sentimenti assai elevati, i quali pure  hanno  una loro naturale armonia nelle loro operazioni e nei loro
armonia umana. Tutto questo complesso di attività armoniche  hanno  predeterminata dalla natura certa successione di atti fra
Ora sono pur questi innegabili; e i medici italiani, che  hanno  meditato sulla teoria browniana e sperato di perfezionarla,
sulla teoria browniana e sperato di perfezionarla, li  hanno  riconosciuti quando hanno dato il nome di diatesi a quella
e sperato di perfezionarla, li hanno riconosciuti quando  hanno  dato il nome di diatesi a quella condizione morbosa che non
Questa inerzia universale si fonda nella potenzialità che  hanno  tutti gli esseri finiti, nessuno dei quali è atto puro,
essendo gli enti finiti altrettante potenze, essi non  hanno  in sè la ragione piena dei loro atti secondi, e però non
noi dobbiamo ora metterci. I filosofi della natura, che ne  hanno  trattato, non conobbero la essenziale differenza tra le due
forze attrattive non punto l' esclude. Gli antichi non  hanno  mai dubitato della realità della lotta, che apparisce fra
non sono gli stessi di quelli annessi ad un organismo; nè  hanno  le stesse attività, nè sono atti a produrre gli stessi
corpo vivo, giacciono in situazione e condizione diversa,  hanno  movimenti diversi da quelli che avrebbero, se alle sole
esteso significato, per indicare « il consenso vitale, che  hanno  fra loro le diverse parti di un corpo vivente »; ed alla
funzioni animali si riducono in due classi: I - Quelle che  hanno  per iscopo ed effetto il sentimento fondamentale, le quali
di funzioni dell' istinto vitale I Classe - Funzioni che  hanno  per loro termine e scopo il continuo, cioè: 1) tendenti a
il continuo sentito si accresca. II Classe - Funzioni che  hanno  per loro scopo l' eccitamento, tendenti a fare: 1) che l'
dei piccolissimi sentimenti, numerosissimi ed effusi,  hanno  virtù di trarre in azione i più grandi muscoli. E che cosa
causa. Broussais, e i suoi discepoli Caignon e Guémont, che  hanno  esteso in parte le sue lezioni sulle infiammazioni,
all' essenza delle sensazioni stesse, le quali non  hanno  a far nulla colle differenze degli spazi. Ora, se è vero
rimangono spiegate le simpatie tra quegli organi, che  hanno  somiglianza di struttura. Infatti, conosciuta la legge
compenetrano e si unificano », conosciuta questa legge, si  hanno  tosto due altre leggi conseguenti a lei, ed
veduto che quelle due serie parallele di fenomeni non  hanno  somiglianza fra loro. Quindi l' uomo non potrebbe col suo
che la cognizione, che noi abbiamo del rapporto che  hanno  fra loro le due serie di fenomeni indicate, si acquista
al buono stato dell' animale? I fenomeni extra7soggettivi  hanno  un tal legame e corrispondenza coi fenomeni soggettivi che
lo stimolo. Ma la cute e le membrane sottocutanee non  hanno  grandi muscoli da mettere in movimento, e però i movimenti
movimenti prodotti dalla sua azione sono molti e minimi, e  hanno  sede principalmente nei minimi vasi, da cui la cute e le
riconosciuto nei solidi la prima causa delle malattie, non  hanno  però negato che, qualora i solidi irritati ricevano
diatesi flogistica. Infatti quando i medici moderni, che  hanno  ridotto il maggior numero delle malattie all'
ricevuta dalle bocche degli umoristi, i quali non le  hanno  per avventura inventate, ma frequentemente adoperate. E la
normale. Non così quando l' irritazione è nocevole, onde  hanno  luogo i processi morbosi . Ma il difficile sta nel
questa continua vicenda stanno quegli stimoli esteriori che  hanno  prodotto i primi movimenti, e somministrata la materia alle
di movimenti e di sensioni in quei processi morbosi, che  hanno  un esito mortale. Diamo ora uno sguardo all' arte
indurre l' istinto sensuale a cagionare tali movimenti che  hanno  per effetto il rimettere la cosa in pristino, restituendo
all' istante stesso della sottrazione degli stimoli, che vi  hanno  dato incominciamento; ma la differenza dei due corsi non
disposizioni morali, di cui sono privi. Certo è ch' essi  hanno  un principio animale soggiacente alla legge dell' abitudine
luogo egli differisce secondo il grado di continuità, che  hanno  fra loro le molecole viventi. Sembra probabile che la vita
di quei grandi e speciali movimenti eccitatori, non  hanno  che la sensitività fondamentale di continuità, la quale si
altro, e secondo che le sue qualità preparatorie alla vita  hanno  maggiore o minore perfezione. Finalmente, se si suppone che
il corpo vivente si dividono in fluidi e solidi: i primi  hanno  l' ufficio principalmente di stimoli, i secondi di
d' eccitamento. Tutti gli affetti razionali, che  hanno  per oggetto il bene, accrescono il sentimento fondamentale
il sentimento fondamentale d' eccitamento, e quelli che  hanno  per oggetto il male, lo diminuiscono. Chi volesse entrare
nulla; ma si dirà: questi casi non sono simili, o non  hanno  una similitudine caratteristica, essenziale, specifica, ma
da questo assurdo, che non possono voler dire, perchè  hanno  sotto gli occhi gli infermi, che mostrano loro il
lascia restringersi fra loro le parti argillose, che non  hanno  più impedimento ad attrarsi. Complessità dell' agente. - L'
istupidisce. Il qual fatto prova appunto che le sensioni  hanno  natura di stimoli, e che è il principio sensitivo quello
organizzazione materiale ed extrasoggettiva, quindi si  hanno  gli effetti simpatici in parti prive di una prossima
vitale combatte con esse per rattenerle, mentre esse  hanno  perduta quella conveniente posizione e conformazione, che è
nè perpetuo, se non è armonico, cioè se i moti parziali non  hanno  unità (1). Il sentimento dunque si atteggia necessariamente
più alterate riescono le funzioni animali. Le simpatie  hanno  luogo con più di forza e di prontezza nelle persone più
percepite da noi coll' esperienza extrasoggettiva, e quindi  hanno  località determinate dalla stessa sensitività
dunque: Nè il sentimento fondamentale, nè le sensioni  hanno  località. Tra le percezioni della forza straniera (dei
d' uno spazio superficiale. Questi spazi superficiali non  hanno  località, se si considerano in relazione col principio
moti sensori s' avverano. Ma questi stessi moti , in quanto  hanno  natura di moti, non cadono nella sensazione soggettiva ,
fu il mio intendimento. Nei moderni tempi gli scienziati  hanno  diviso l' uomo in due, alcuni tolsero a parlare dello
« amatevi l' un l' altro »; quell' Uno, che solo fra quanti  hanno  loquela, sa chiaramente parlare nel fondo del cuore. Niuna
degli Eclettici, che « « tutti gli errori degli uomini  hanno  un cotal lato vero e un cotal lato falso, e che come il
è fuori di lei. Ma le parti assegnabili in un continuo non  hanno  fine; dunque le parti continue, che si possono assegnare,
al mondo intelligibile . Appresso gli antichi scrittori si  hanno  due serie di testimonianze, opposte in apparenza; una serie
al fuoco, siccome di tutti il più sottile, onde gli altri  hanno  origine, e distingue due fuochi, l' uno essenziale ed
sensismo, ricevuto dal secolo alla lor propria insaputa, nè  hanno  potuto digerire il veleno, nè tampoco con quei potenti
come è appunto l' estensione extra7soggettiva, che  hanno  i corpi, di cui si compone l' universo corporeo, diviso in
del moto, passa all' atto giusta le leggi proprie, che  hanno  il loro fondamento pel moto sensibile nel corpo dall' anima
non sono che modificazioni dell' anima, e quindi che non  hanno  forza di provare l' esistenza di alcuna cosa fuori dell'
del consapevole nell' inconsapevole, e viceversa, non  hanno  alcuna ragione, come dicevamo. In secondo luogo, o il
delle opere estetiche; 4) che queste opere estetiche  hanno  vita, anzi una doppia vita, una in sè stesse e un' altra
conseguenziale; 2) ma che si vede in pari tempo che non ne  hanno  l' arte, dimostrandosi assai meschini di logica: e ciò
è l' intuente, e l' idea è intuìta dallo Spirito; onde  hanno  opposizione di natura fra loro. Neppure è possibile
(4). Seguita Aristotele dicendo che tutti gli animali  hanno  questa potenza, perchè tutti hanno il senso; dando così al
che tutti gli animali hanno questa potenza, perchè tutti  hanno  il senso; dando così al senso l' officio di formare i
concepirli può avere aggiunto loro qualche cosa, che non  hanno  nella pura loro realità. E questo, che si doveva
realtà fuori della mente; che anzi, entrando nella mente,  hanno  ricevuto per prima compagna la sensazione, e per seconda l'
i singolari; 3) ma i primi principŒ sono quelli che non  hanno  mezzo con cui si dimostrino, riconosciuti evidenti tostochè
umana; perocchè, concepiti questi primi termini, tosto si  hanno  i primi principŒ, e da questi le conclusioni immediate, che
ricevimento delle sensazioni ritiene quella parte che esse  hanno  di comune, il che egli chiama memoria ; paragonando più
paragonando più memorie, ritiene di nuovo quella parte che  hanno  di comune, il che egli chiama esperienza ; e così per via
e diede origine a perpetue, inconciliabili dispute, che  hanno  stancati ed allassati inutilmente tutti i secoli
che si fermarono all' unum in multis, e dissero che i reali  hanno  veramente in sè qualche cosa di comune e di uno; onde
e gli animali bruti non possono conoscerla, perchè non  hanno  intelligenza. Quindi Iddio non è presente a queste cose in
parole quei vizi che i fanciulli ancor non conoscono, e che  hanno  qualche cosa di seducente. Finalmente io credo che il
questi è umile, e ne ringrazio il Signore: ma quelli che  hanno  sempre la mira ad una via opposta, non posso e non devo
Non sono questi che noi dobbiamo seguire, ma i santi che  hanno  sempre temuto il sacerdozio, e non l' hanno accettato che
ma i santi che hanno sempre temuto il sacerdozio, e non l'  hanno  accettato che costretti dall' ubbidienza. A voi sembra un
Gesù Cristo e tutti i santi, senza eccezione, le  hanno  praticate. Il contrario è un errore contro la dottrina
i confini posti da Dio alla natura, quasichè i santi che  hanno  fatto tutto ciò avessero offeso Iddio col varcare i confini
la gloria di Dio; che compongono un' unica famiglia, ed  hanno  tutti in Gesù Cristo un solo cuore ed un' anima sola. Sì,
Rallegratevi a mio nome coi due compagni, e coi dodici che  hanno  rinnovati i voti. Mi rallegro anche d' intendere quanto
anche le più abbiette, sono una disposizione all' orgoglio,  hanno  un non so che di superbo e arrogante; poichè questo
più o meno alto. Onde se la riflessione è superba, ci  hanno  tante maniere o forme di superbia, quanti sono gli ordini
umiltà, perchè tali sono in se stessi considerati, e ne  hanno  tutta l' apparenza; quando nel fatto sono superbissimi a
alla fisica, alla politica, alle arti del bello, come posto  hanno  trovato, per esempio, nella « Filosofia d' Aristotele » di
questi due sono la chiave degli altri libri che si  hanno  sotto il nome di « Metafisici » e di tutte, si può dire, le
della sostanza di Dio. Se avessero conosciuto che le idee  hanno  un altro modo di essere, opposto alla realtà dei
categorie e le categorie abbracciano tutte le specie e non  hanno  altra esistenza che negli individui: la loro esistenza
uomo appariscono, ma quali sono veramente in Dio, certo che  hanno  l' attività di causa, perchè si riducono necessariamente
realizzamento. Quanto poi alla partecipazione che le cose  hanno  delle idee, questa ha luogo solo nella mente umana , a cui
uno studio profondo sulla natura intima delle filosofie che  hanno  esercitata una lunga dominazione nel mondo. Poichè niuno
per vero considerano la cosa alcuni storici ed eruditi, che  hanno  per massima di dire sempre un po' di bene di tutto ciò di
po' di ragione e un po' di torto a tutti i filosofi che l'  hanno  preceduto. E se facesse sempre il taglio netto tra quello
del maestro, e in un altro senso non averlo nessuno: l'  hanno  cioè tutti, se si considera che i loro sistemi, benchè
stesse, ma simili : poichè più cose non sono simili, se non  hanno  almeno qualche elemento uguale . Ritorna dunque la
dunque ragione Platone di dire che le cose sensibili non  hanno  la specie universale , ma solo la imitano, che la forma de'
impossibile, che nei singolari, che come tali  hanno  una esistenza ciascuno separata, e senza alcuna comunanza,
è inutile «( Ideol. 107, not.) ». Di più, se sono simili  hanno  una specie comune , e intorno a questa rinascerà la stessa
si fa a spiegare questa facoltà inferiore, da cui poi s'  hanno  i primi principŒ della ragione. Da questo luogo sembra
anima. Questi suoi modi, ripetuti da Aristotele altrove,  hanno  fatto credere ad alcuni, come tra gl' Italiani del
e fuori dell' intelletto, e per similitudine, come  hanno  più espressamente detto gli Scoliasti, e i loro successori,
colle cose reali pensate dalla mente, si prese l' atto che  hanno  i reali, per identico alla forma che non è in esse, ma solo
che un viluppo di contraddizioni e di non sensi. Quelli che  hanno  voluto far comparire Aristotele un puro sensista, come i
sta da sè, le vengono meno quelle operazioni che a farsi  hanno  bisogno della materia (3), come d' istrumento, e non solo
cosa è vera l' affermazione o la negazione ». I primi non  hanno  nè vero nè falso in se stessi, perchè nulla affermano o
il secondo principio nasce quando s' è conosciuto che ci  hanno  degli enti contingenti e degli enti necessari, pei primi
che è quello de' sommi ed immediati principŒ che si  hanno  dall' uomo per natura e che tutti sono contenuti nella
omonime quelle che si chiamano solo collo stesso nome, ma  hanno  un' altra ragione d' essenza, [...OMISSIS...] . Appone
Le altre due classi di sostanze, cioè le specie e i generi,  hanno  per carattere comune che si predicano « delle sostanze
specie e generi, non sono a pieno determinate, e però non  hanno  l' ultimo atto; ora ciò che è in atto deve, assolutamente
queste due ragioni, e che determiniamo precisamente ciò che  hanno  virtù di provare. Se noi prendiamo la prima, dividendola
esistere sostanze individue attualmente reali . Poichè vi  hanno  sostanze individue , che non sono reali attualmente, ma
dal circolo delle idee e dei reali possibili , che non  hanno  ancora attualità reale (2). Perocchè data un' idea
Se però Platone diceva che i sensibili per se stessi non  hanno  consistenza e sono apparenze, non negava per questo la
non convien dire, che Platone sia un puro idealista, come  hanno  detto i moderni, giacchè Aristotele si guardò bene di
essenza che è nell' anima cioè presente all' anima, e quivi  hanno  quell' essere o essenza che l' anima pensa, sempre identica
a contemplarle. Gli stessi sensibili e corruttibili dunque  hanno  bisogno secondo Platone d' una loro essenza immutabile,
possono separarsi da questa, perchè da questa dipendono e  hanno  l' essere: quest' è necessaria, quelli contingenti. E qui
quelle de' sensibili, perchè questi senza quelle nè sono nè  hanno  alcuna essenza, ma l' essenza loro è quella stessa che sta
dee essere anteriore a quelle che, essendo universali,  hanno  della potenza ». Quando dunque considera quelle cause o
se le essenze speciali che prese da sè sono il non ente,  hanno  bisogno per esistere dell' ente: dunque consegue che l'
sè (il che altro non significa se non che per essere non  hanno  bisogno de' sensibili, e che possono esser concepite
cose, sono « veri enti », o enti semplicemente (6), pure  hanno  per autore Iddio, come potrà ammettersi per increata quella
simulacri di essere, non possono stare da sè sole, perchè  hanno  una esistenza relativa all' essere, ma sono per l' essere,
sempre si pongono, sono conoscibili; onde dall' essere  hanno  la conoscibilità, [...OMISSIS...] , l' esistenza,
intelligibile; ma nelle seconde altro è l' esistenza, che  hanno  come idea o essere, altro quella che hanno come simulacri o
esistenza, che hanno come idea o essere, altro quella che  hanno  come simulacri o fenomeni, la quale può anche cessare, ed
sè essere, perchè questa è la sua essenza, ma l' altre cose  hanno  l' esistenza da lui (2). Ma egli stesso l' Essere per sè
suo ingegno eminentemente speculativo, che tutte le cose  hanno  un primitivo e originale loro essere, un essere oggettivo
ma è perchè le anime nostre prima di venire nel corpo  hanno  riguardato nell' Esemplare del Mondo qual è nella prima
qual è nella prima causa, e ora si ricordano di quello che  hanno  veduto a cagione delle similitudini di cui è abbellito l'
non l' essere stesso. Il proprio essere oggettivo e vero l'  hanno  in Dio. Tutte queste idee dunque relative al Mondo sono
intelligibili: sono immobili in se stessi, ma nel loro seno  hanno  la mobilità esemplare della mobilità reale, copia di quella
dunque, per la quale le diverse particelle di materia  hanno  di necessità un' estensione, si è perchè dall' anima la
a dimostrare questo: che le cose sensibili e corporee non  hanno  alcuna stabilità, alcun vero essere, che il vero essere è
e ne ricevono la legge e l' ordine, e tutto ciò che  hanno  di bene. Dimostra lo stesso contro coloro che riponendo il
queste cose tutte date alla mente umana sono boniformi , ed  hanno  un' analogia ed un' intima relazione colla sua causa, il
prova; poichè se le materie si distinguono tra di loro,  hanno  delle differenze, qualunque sieno: se hanno differenze,
tra di loro, hanno delle differenze, qualunque sieno: se  hanno  differenze, hanno delle forme, onde non trattasi più d' una
delle differenze, qualunque sieno: se hanno differenze,  hanno  delle forme, onde non trattasi più d' una materia prima, d'
in dieci supremi generi che sono le categorie. Ci  hanno  dunque due generi di specie , secondo Aristotele: 1 Quelle
forme o composte di materia e di forma. Poichè le categorie  hanno  per base della classificazione la nostra maniera di
la prima subietta materia di ciascuna di quelle cose, che  hanno  in sè il principio del moto e della mutazione: in un altro
è la forma o specie. Quando poi la natura pecca o se n'  hanno  effetti insoliti, questi s' attribuiscono al caso . Poichè
suoi elementi. Se il primo movimento viene dal composto, si  hanno  le produzioni della natura; se viene dall' elemento della
della natura; se viene dall' elemento della specie sola, si  hanno  le produzioni dell' arte; se viene dall' elemento della
dell' arte; se viene dall' elemento della materia, si  hanno  le produzioni del caso (1). [...OMISSIS...] . Tale è il
«(Athan. in Synops. ; Doroth. et Cod. Ms. sold.) ». Altri  hanno  detto ch' egli lo inviasse a Papias, Vescovo di Gerapoli,
e poichè il tempo non è che una relazione che queste  hanno  fra di loro, perciò il cominciamento di esse è il
il primo ne partecipano. Le intelligenze finite dunque  hanno  la loro possibilità ontologica nell' eterno Verbo. S.
assoluto, per la partecipazione del quale tutti quelli che  hanno  un verbo sono detti parlanti. Ora è il Verbo divino quello
il Verbo »distinguendolo così da ogni altro discorso, come  hanno  osservato S. Giovanni Grisostomo (2) e Teofilatto (3).
Ora gli enti creati, appunto perchè sono contingenti, non  hanno  necessariamente la sussistenza , ma questa può essere e non
la sussistenza , ma questa può essere e non essere; laddove  hanno  necessariamente l' essenza, la quale non può non essere, e
fa lume a questo; altra è la relazione che que' due termini  hanno  in se stessi, per la quale il concetto dell' essere procede
spirito nostro stesso; laddove il Figliuolo ed il Padre  hanno  la medesima sussistenza. Ma prima di proceder oltre
giudizi che pronuncia l' uomo sulla convenienza delle cose,  hanno  una speciale analogia col Verbo divino, di cui sono privi
e però resta nascosto agli uomini fino a che non  hanno  conosciuto il Figlio che lo manifesta. Così parimenti,
altresì parola di Dio . Nel che però è da osservarsi che v'  hanno  delle appartenenze del Verbo naturali , e delle
sua propria, applicandosi tuttavia l' essere ideale, se n'  hanno  altrettante notizie e concetti. Fra le limitazioni delle
più che non sia presentemente ai cristiani, i quali ne  hanno  una iniziale percezione; e la lor fede si riferisce
che osserviamo prima di tutto come le cose divine, che  hanno  natura diversa dalle create, non si possono insegnare agli
può essere per se stessa appo Dio, come quelle che  hanno  un' infinita distanza dall' eccellenza e dalla natura del
prima non fa conoscere la qualità di congiunzione che  hanno  le due persone fra loro, potendosi dire ugualmente che « il
che soccorre la parola appo . Perocchè questa parola, come  hanno  osservato gli antichi Padri (1), e come osservò in appresso
bisogno alcuno di dirlo. Che se entrambi sono Dio, dunque  hanno  la stessa natura divina, perocchè la natura divina non può
l' altezza di questo Evangelista sopra gli altri che lo  hanno  preceduto. Perocchè, come S. Matteo «(cap. I) » narra l'
che non fu solo a creare, ma col Padre, « apud Deum », come  hanno  osservato i Padri (4). Vero è che la particella per, «dia»,
nelle cose umane dove le cause diverse, i diversi operanti  hanno  diverse operazioni; ma dee intendersi in un modo tutto
ad esprimere adeguatamente le increate e divine che non  hanno  esempio in quelle, onde conviene dare ai vocaboli, con cui
al Padre, ma ad esso uguale; e perchè le cause subordinate  hanno  diversa natura e diversa operazione, laddove il Verbo ha
egualmente a tutte e tre le divine persone, le quali  hanno  una stessa ed identica natura ed essenza. Laonde quando,
della mente nostra, fondati in una doppia relazione che  hanno  le creature con esso lui. Perocchè nelle creature si
hoc Demosthenes eloquens ignoravit (5) ». I platonici l'  hanno  in qualche modo conosciuto come oggetto , l' hanno ignorato
l' hanno in qualche modo conosciuto come oggetto , l'  hanno  ignorato come persona; hanno conosciuto che non si poteva
conosciuto come oggetto , l' hanno ignorato come persona;  hanno  conosciuto che non si poteva spiegare la cognizione senza
se stesso, una luce in cui tutte le cose si vedessero; ma  hanno  ignorato che questo primo oggetto, termine d' ogni
di lei; 2 Che, anche in generale parlando, le sostanze non  hanno  figura o tipo diverso da se stesse, qualora per sostanza s'
delle cose finite, ma ben anco perchè queste essenze  hanno  virtù di essere realizzate come quelle che esistono nella
relativamente alle persone che, secondo la propria natura,  hanno  virtù di percepirlo, ovvero sia di sentirne l' efficacia
solo ideali. Ma perciocchè queste cose relativamente a sè  hanno  una soggettività, perciò nella loro esistenza propria, che
la vita e la luce tengono un altro ordine da quello che  hanno  nella creazione e formazione dell' uomo. Perocchè la
di tutti i soggetti, i quali tutti appunto perchè soggetti  hanno  vita; ma per sè la parola vita non esprime più un soggetto
sembra meglio indicare la comunione della vita, che  hanno  le tre persone augustissime. E così ogni qual volta le
di quel che essi pretendono. Le cose partecipi della vita  hanno  una vita limitata, secondochè più o meno ne partecipano; ma
ma eternamente sussistenti, perchè sono il Verbo stesso, ed  hanno  perduta la loro condizione di appartenenze del Verbo, dal
vedemmo cogli occhi nostri, che percepimmo e le nostre mani  hanno  contrettato del Verbo della vita »; (e la vita si è
reale ed unione permanente con tutti quelli che  hanno  ricevuto il battesimo e gli altri sacramenti, onde vivono
bisogno di volere e di dimandare il miracolo, onde non ne  hanno  una volontà assoluta e non lo dimandano semplicemente e
del possesso del tutto. [...OMISSIS...] . Onde quelli che  hanno  in sè il sentimento di Cristo, non possono essere inquieti
sperare unicamente nella presente, a' cui diletti  hanno  rinunziato, ed è da loro considerata piuttosto come morte
più raziocinare nè pensare a cose reali, nè ad astratti che  hanno  sempre bisogno di qualche segno sensibile per esser
interpretarono questo capo VI dell' Evangelista Giovanni,  hanno  inteso costantemente dell' essere eucaristico o
neutro omne quod dedit mihi; ma parlando di quelli che  hanno  la vita eterna , usa del genere maschile omnis qui videt
nell' unione delle loro anime col loro corpo naturale,  hanno  oltracciò un' altra vita misteriosa, che noi crediamo
terra nè le forze della terra, nè quelle dell' inferno non  hanno  potestà sulle cose del cielo: il corpo naturale di Cristo
sublimazione soprannaturale della prima, o, per dir meglio,  hanno  la prima per loro base e quasi subietto: la seconda, cioè
lo risusciterà nell' ultimo giorno [...OMISSIS...] Ora vi  hanno  due giorni ultimi: l' ultimo giorno dell' uomo, e l' ultimo
per questa vita vediamo Iddio; nè l' anime nostre separate  hanno  ad aspettare, come quelle degli antichi giusti, ad essere
spiriti? E` vero che gli Angeli sono spiriti puri, ma essi  hanno  nulladimeno una relazione e un' azione sui corpi. Come i
definito che tutti e tre si salvano. Tuttavia i primi, che  hanno  un diritto alla vita, hanno la vita di diritto ma non
salvano. Tuttavia i primi, che hanno un diritto alla vita,  hanno  la vita di diritto ma non ancora di fatto, e però passano
che muojono rinati dall' acqua e dallo Spirito Santo,  hanno  di diritto e di fatto la vita dell' anima, ma non
passano per quello stato di vita iniziale qual è quella che  hanno  ricevuto nel battesimo e che portano seco, dal quale Cristo
oggettivamente in quell' esistenza oggettiva che  hanno  le cose nel Verbo per una interiore comunicazione del Verbo
L' esistenza oggettiva è sempre divina; le cose create non  hanno  che un' esistenza soggettiva, o un' esistenza che alla
vita del fedele che riceve Cristo, perocchè queste due vite  hanno  una porzione del loro termine corporale identica: Cristo ed
eucaristico. Questo sentimento non accade in quelli che non  hanno  ricevuto il battesimo, i quali non sentono che gli
in disgrazia di Dio. I battezzati, che non sono in grazia,  hanno  il Verbo nella loro mente, la quale appartiene alla loro
che nella prima Cristo stesso opera ne' giusti che l'  hanno  ricevuto l' emissione dei doni del suo Spirito ex opere
le unifica anche realmente: perocchè, in quanto  hanno  per termine lo stesso Verbo, il principio intelligente che
un bene posto in comune. Ora i fedeli con Dio e fra sè  hanno  in comune, e in comune godono il loro bene che è appunto
diversi i soggetti che la partecipano o la possiedono, e n'  hanno  il sentimento o la consapevolezza. Come adunque Cristo
di Dio, ell' avrebbe salvata se stessa e noi tutti. Vi  hanno  dunque dei ragionamenti che ingannano; e queste sono le
che contiene le proprie parole del nostro Signore, le quali  hanno  una grande efficacia sull' anima. Anche il libro dell' «
se si dà a credere che abbiano importanza, quando non ne  hanno  nessuna; allora l' anima facilmente si turba, viene
alcuni pii fedeli, ecclesiastici e secolari, i quali non  hanno  voto d' ubbidienza, ma solo vincoli di carità e obbligo di
utilissimi all' uomo che vuole vincere la superbia, e gli  hanno  fatti tutti i santi. Ma essi debbono venire dal cuore,
sono proporzionate alle forze di tutti quelli che  hanno  buona volontà. Non così il ministero apostolico, che viene
efficacia e degli ottimi confessori. I fatti e gli esempi  hanno  potere grandissimo sull' animo della gioventù; e poichè
le proprie parole di nostro Signor Gesù Cristo, che  hanno  una soavità e forza infinita, sono adattate ai dotti ed
dall' altare. In quarto luogo le società religiose  hanno  per iscopo di prendere gli uomini imperfetti e di aiutarli
alla perfezione; ma le vittime sono già perfette, non  hanno  bisogno di essere associate, e nè pure di conoscersi come
cosa adunque sarebbe possibile di fare? Quello stesso che  hanno  sempre fatto i santi fondatori delle religioni; unire delle
i santissimi Sacramenti sono istituiti per questo ed  hanno  un' efficacia infinita, perchè hanno in sè la potenza di
per questo ed hanno un' efficacia infinita, perchè  hanno  in sè la potenza di Gesù Cristo; egli ce li ha lasciati
essi ricomperarono insieme con Cristo le tante anime che  hanno  condotte a salvamento, arrivando S. Paolo a dire, che essi
come già fece del suo Capo divino. D' altra parte non vi  hanno  regole di governare più giuste, più umane, più liberali,
grazia d' esser liberi da gravi tentazioni? I Superiori vi  hanno  trattato con tutta la carità, e questo lo so perchè il
la carità, e questo lo so perchè il cuore non mente; essi  hanno  sopportato la vostra inquietudine e indocilità, ed i vostri
contrarii alla vostra santa vocazione, in occasione che vi  hanno  rimosso dalla scuola: ora voi non ricordate più le molestie
delle loro paterne disposizioni. I Superiori nondimeno  hanno  presunto bene di voi, giacchè sogliono sempre giudicare nel
giudicare nel modo più favorevole de' proprii figliuoli, ed  hanno  supposto che foste interamente emendato, fondati anche
tempo e datovi agio di esercitarvi in cose spirituali,  hanno  creduto di poter contentarvi rimettendovi in una scuola di
anime ignude di quello che collo spoglio de' sensi corporei  hanno  perduto. Ma veramente ardua cosa è mantenere lo spirito
non fanno sicuramente quelli che sono pigri ed accidiosi, e  hanno  quasi noia e fastidio di trattare con esso lui nell'
a quelli che sono stati corretti, e si sono emendati, od  hanno  promesso emendazione. Già s' intende che questi atti
spiegazione declaratoria di quelle proposizioni, di cui  hanno  abusato gli avversari per sollevarmi contro la censura ».
religioso, vedrete che tutti operano per ubbidienza, se  hanno  spirito, foss' anche il Generale dell' Ordine, perchè anch'
fare anche questo colle dette tre condizioni. I Superiori  hanno  piacere di sentire tali ingenue osservazioni dei loro
devono cercare di ottenerlo nel tempo del Noviziato, dove  hanno  tutto il campo, se vogliono, di stringere questo intimo e
che deve poi durare tutta la loro vita. E quelle che non  hanno  finito d' ottenerlo nel Noviziato, devono procurare di
superiore dei religiosi che sono nella sua Diocesi e che  hanno  il privilegio dell' esenzione, assegnandogli sopra di loro
diocesani. Vero è che i sacerdoti secolari della Diocesi  hanno  promesso ubbidienza al Vescovo; ma conviene vedere la cosa
ad ogni opera buona, che loro venga ingiunta da esercitare;  hanno  per voto rinunziato ad ogni interesse temporale, ad ogni
ancorchè gli sforzi de' buoni non riescano a bene, essi  hanno  fatto il loro dovere e n' hanno il merito, e di questo
non riescano a bene, essi hanno fatto il loro dovere e n'  hanno  il merito, e di questo devon esser contenti, perchè è un
dall' ubbidienza ai membri dell' Istituto della Carità  hanno  lo stesso merito, perchè hanno lo stesso fine, e però si
dell' Istituto della Carità hanno lo stesso merito, perchè  hanno  lo stesso fine, e però si può dire che tutti esercitino la
il doppio più vivo. Sapete voi dunque perchè v' ebbero e v'  hanno  de' Filosofi, i quali non voglion sapere della distinzione
dovrebbe anteporre le mani alla testa; giacchè le sole mani  hanno  per loro oggetto il reale, come la mente ha per oggetto suo
delle verità più evidenti, unicamente perchè queste  hanno  la colpa di non conciliarsi cogli errori e coi pregiudizj.
viceversa l' affermazione ad essa. Così le nostre ricerche  hanno  già fatto un passo di più; ci hanno condotti più avanti
Così le nostre ricerche hanno già fatto un passo di più; ci  hanno  condotti più avanti nella cognizione dell' ente ideale.
so dire che ce ne sono delle altre, che gli uomini non ci  hanno  veduto ancora; perocchè la fecondità di un principio di
i quali riscuotono lode di gran chiarezza, e i loro libri  hanno  una quantità di lettori i quali si persuadono d' imparare
di maniera che altro non ci abbia che la sola realtà,  hanno  torto marcio e il senso comune ha ragione. Dunque non
permanente, e quella parte che nella detta cognizione  hanno  le immagini in noi superstiti. In qual parte dunque la
camino contrario, rimettendoli al loro luogo nativo, ond'  hanno  lungamente peregrinato; abolire insomma per virtù d'
confini. Ma non sono questi i soli nostri avversarj. Ve n'  hanno  di quelli che ci rimbrottano dell' eccesso contrario:
che estenuano soverchiamente la cognizione umana. V'  hanno  di quelli, voi lo sapete, che negano all' uomo la
Tutti gli altri esseri mentali, cioè formati dalla mente,  hanno  più o meno del negativo: tutti gli astratti hanno parte di
mente, hanno più o meno del negativo: tutti gli astratti  hanno  parte di negativo, perchè nell' astratto è tolto via o
sentimento presta alle cognizioni umane tutto ciò ch' elle  hanno  di positivo; l' idea somministra loro tutto ciò ch' elle
di positivo; l' idea somministra loro tutto ciò ch' elle  hanno  d' indeterminato e di negativo. Conviene riconoscere, miei
abbiano in fatto: ecco ciò che dee fare l' Ideologo; ma lo  hanno  sempre fatto, miei signori, gl' Ideologi? Noi non vorremmo
la profonda ignoranza dell' essere umano? Chi tra quanti  hanno  un poco ripensato seriamente sopra se stessi, non ha dovuto
o cadono nel soggetto, non sono conoscibili per sè; esse  hanno  d' uopo d' essere trasferite coll' atto del pensar nostro
Dunque se l' ideale e il reale da noi percettibile  hanno  proprietà direttamente tra loro contrarie, esse non possono
l' oggetto universale del sapere , » e che tutte le scienze  hanno  per « termine immediato Dio stesso », e che sono (il che è
per questo d' errore, finchè si parla di scienze che  hanno  esseri determinati per loro oggetto, quando non si voglia
sono due cose; ma si comprendono in un concetto solo, e si  hanno  unite nell' oggetto dell' intuito, che è Dio, oggetto
affatto questa ritirata, sostenendo che l' ordine che  hanno  le cose nella mente è quello stesso nè più nè meno che esse
le cose nella mente è quello stesso nè più nè meno che esse  hanno  al di fuori della mente; e al professor Tarditi fa colpa
converrebbe che ci dicesse ancora che queste due nature non  hanno  niente, niente affatto di comune tra loro, dimodochè non
Iddio e le creature sono nature così distinte, che non  hanno  nulla affatto di comune tra esse; egli è manifesto che non
è. Ma il corpo, e niuna delle cose contingenti, in quanto  hanno  un loro essere proprio reale, contingente e materiale, non
proprio fuori di Dio; ma questa loro percezione non l'  hanno  nella visione di Dio, perchè quivi non possono averla, ma
fatto di sopra, che possiamo riassumere così. In Dio non vi  hanno  concetti in senso proprio, l' uno realmente distinto dall'
il possibile, il comune, l' astratto, ha quella entità che  hanno  gli enti chiamati sussistenti e reali da tutto il mondo.
reale e sostanziale delle creature. Certo che in Dio non vi  hanno  due sostanze, ma una sola. Tutto quello che è in Dio è Dio.
1 Il Gioberti dice che l' idea diretta e la riflessa  hanno  NELLA SOSTANZA un oggetto medesimo: la sostanza dunque è
che avremo a dire se non: poveri panteisti, che non  hanno  saputo dividere Iddio coll' astrazione dal resto delle
non è più che modale; perchè la riflessione e l' intuito  hanno  nella sostanza il medesimo oggetto . E la ragione che di
perciò anche queste divengono intelligibili, perchè esse  hanno  in sè l' intelligibilità stessa di Dio in esse trapassata.
di aver la facoltà di far travedere come indubitatamente  hanno  quella di travedere? Non sapete quante scappatoje si
dalla riflessione, ma nell' intuito sono idee, e perciò  hanno  la divina natura, e nella sostanza s' identificano
d' accorgersi ch' egli non conosce tutto, e che vi  hanno  delle cose ch' egli neppure può conoscere nella presente
avendo il cuore inclinato all' affetto degli uomini, non  hanno  pari a quell' affetto la vigilanza della mente e l' ardore
lo nego: perchè le relazioni p. e. tra Dio e la creatura,  hanno  un termine increato che è Dio, e un termine creato che è la
di cui si fa risultare la cognizione del reale, non  hanno  in sè la detta cognizione della cosa reale, non la possono
che nell' essere ideale, oggetto del primo intuito, vi  hanno  indistinti tutti i principj del ragionare, perchè i
naturale, rinunziando al Cristianesimo ed alla Chiesa, come  hanno  testè pubblicamente dichiarato alcuni filosofi, o, a vero
ai Pelagiani dei tempi suoi: [...OMISSIS...] Senonchè,  hanno  forse mai gli antichi Pelagiani cavate tante ree
[...OMISSIS...] . Le quali parole gravissime che valsero?  Hanno  forse obbedito almeno a sì minaccevole Bolla i teologi
a sì minaccevole Bolla i teologi inclinati al razionalismo?  Hanno  deposto quel loro « consuetum calumniandi modum », di cui
che essi dichiarano infette degli errori proscritti, non  hanno  nè pure qualche analogia coi sistemi di Bajo e di
de' Gianseniani che in perfidia e in mala fede non  hanno  pari; i quali, per eludere le bolle pontificie, prendono
, e canone ricevuto da tutte le scuole; quegli eretici  hanno  poi un secondo artificio che il C. così sagacemente
ma stendesi ad esprimere egualmente la contrarietà che  hanno  fra loro e i detti, o l' altre cose. Quindi dirassi
A tali cavilli sono astretti di ricorrere i teologi che  hanno  preso inclinazione al razionalismo: innumerevoli conferme
se n' avranno in quanto diremo in appresso. Ma oltracciò  hanno  bisogno d' aggiungere a' cavilli un' altr' arma, nel
si voglia intendere per volontario in genere? N'  hanno  la loro ragione; ed è perchè, così intesa, ella ferisce nel
alle quali dottrine conduce lo spirito razionalistico, che  hanno  preso a loro guida. E veramente se colla condanna di quella
figurato; 3 che i bambini sono soggetti di peccato, perchè  hanno  una volontà personale, onde a questa è comunicata l'
il peccato originale. Tutti questi, ed altri ancora vi  hanno  preceduto, o signor C., a distruggere il peccato d'
il peccato colla solita ragion pelagiana. Nondimeno, non  hanno  essi coraggio d' escludere il nome del peccato simili anche
Ecco dunque come tutti i mali morali e fisici dei posteri  hanno  veramente la prima loro ragione e giustificazione nella
di tutto il mondo, onde gli invita a produrla se ne  hanno  l' animo, così loro dicendo: [...OMISSIS...] . Il dire
e in vano si cercherebbero gravi autorità a mantenerla. Nè  hanno  più polso le ragioni, con cui si studiano sorreggerla:
questa la ragione, per la quale i sociniani e razionalisti  hanno  distrutti tutti i misteri? 3 ragione . Rimovendosi col
originale. Tutti i più grandi filosofi dell' antichità,  hanno  riconosciuto un guasto della natura l' hanno ben sovente
antichità, hanno riconosciuto un guasto della natura l'  hanno  ben sovente appellata matrigna (2) ed hanno inventato de'
della natura l' hanno ben sovente appellata matrigna (2) ed  hanno  inventato de' sistemi per ispiegare un fenomeno così
sarà difficile scorgere, che tutti e tre, questi errori,  hanno  una base, un principio comune. Avviene quasi sempre, che si
S. Tommaso, e tutti i dottori, tutti i teologi, non  hanno  creduto inutile una tale questione, anzi difficile,
la qualità di morali e di colpevoli da questo che  hanno  proceduto in origine da un peccato colpevole, come nel
quali S. Tommaso si estende a provare che que' difetti non  hanno  la nozione di peccato in sè stessi, ma la mutuano dal
considera la questione circa i peccati d' ignoranza, che  hanno  una causa prossima non libera. Pelagio e Celestio che
atti, qualora del solo peccato d' origine sono effetti, non  hanno  altra colpa diversa che quella dello stesso originale
giorno di festa, e mancasse ad altri precetti positivi, che  hanno  per oggetto cose per sè indifferenti: niuna nuova
ora più non sono tali, non a Dio, ma a' proprii padri, che  hanno  guasta l' umana natura, il debbono imputare; nè Iddio va
sapienza (4). IX E` certo del pari, che a tutti quelli che  hanno  pur conseguita la giustificazione, non possono più mancare
nelle quali non falla il comune degli uomini, allora si  hanno  per pazzi. Che se si dimanda di più la causa onde avviene
gli uomini battezzati e non battezzati circa il potere che  hanno  gli uni e gli altri contro gli assalti della concupiscenza,
contro l' ingenita concupiscenza, come quelli che non  hanno  punto ricevuto col santo battesimo il dono di Dio? Io me ne
per quanto si può i casi precisi. Al che ottenere vi  hanno  due lavori a farsi. Poichè altro è determinare i casi, ne'
proprie, ma di ricorrere a G. Cristo liberatore, di cui  hanno  un bisogno assoluto, per andar salvi dalla crudele
impossibili i divini precetti a' giustificati, i quali  hanno  l' aiuto della grazia, facendo così differenza fra le forze
non accade così fino che colla loro libera volontà non  hanno  di novo perduta la grazia di Dio, essi non possono mai
dannazione e senza imputazione (mentre ne' non battezzati  hanno  la stessa condizione del peccato d' origine), e il dire
i quali conoscono la storia delle missioni straniere e n'  hanno  meditato le vicende potranno dire, quale altro spirito, se
potenza di sacrificio, perduti dietro ad uomini che non  hanno  né fede, né culto del vero, né vita d'apostoli, né cosa
certezza di vita fisica. Or, moltissimi fra voi non  hanno  in oggi questi elementi di progresso. La loro vita è una
armonicamente insieme associati, e per quanto ciò che  hanno  gli uni di pregevole supplisca a ciò che manca agli altri e
Iddio e l' attività dello stesso spirito. Tutte le creature  hanno  bensì un' azione sulle altre parti e potenze dell' uomo, ma
grandi, egli si accorge che è per questa similitudine che  hanno  fra loro, che a tutti viene egualmente applicata la parola
assomigliata e ritratta se non da sè stessa, tuttavia v'  hanno  fra la natura divina e le cose create delle relazioni, le
e condizioni dell' essere; e per questa partecipazione  hanno  tutto ciò che hanno di buono. Perciò tutto il bene che
essere; e per questa partecipazione hanno tutto ciò che  hanno  di buono. Perciò tutto il bene che hanno, è innanzi nell'
similitudine colle cose significate; ma solo perchè esse  hanno  una cotale analogia. Di modo che qui avviene, che le parole
cognizioni naturali d' Iddio che egli si forma, ricevono e  hanno  congiunta anch' esse una cotal luce deiforme che le rende
o sono materia di cognizione e che in tanto appunto  hanno  congiunta la grazia, in quanto che l' uomo intende il loro
o sensibili segni, i quali per la virtù soprannaturale che  hanno  congiunta fanno nell' uomo un' operazione deiforme, senza
tutte le cose per la sua parola. Riassumendo adunque, vi  hanno  due maniere di sensibili impressioni, nelle quali l' uomo
classi, cioè a dire: 1. di quelle impressioni sensibili che  hanno  congiunta una cotal virtù soprannaturale, non già in quanto
la mente dell' uomo; 2. di quelle impressioni sensibili che  hanno  congiunta una virtù e grazia soprannaturale in quanto non
3. E finalmente di quelle impressioni sensibili le quali  hanno  congiunta una virtù e grazia soprannaturale, in quanto sono
come tali e ne intenda il significato. Questi ultimi  hanno  la forma di segni principalmente perchè l' essere che li
che vive e opera in tutti i santi, e dice che questi legni  hanno  foglie saluberrime in sanità delle nazioni, perchè queste
nuova legge, che pur sono cose corporee e segni sensibili,  hanno  una tale efficacia e virtù, che portano nell' anima la
movimenti animali? E come certi suoni duri, aspri, e ferini  hanno  affinità colla passione dell' ira o dell' audacia, i cui
che non vi ha nulla di condannevole in quelli che  hanno  l' esistenza in Cristo (1); intendendo col pronome quelli
scaturirono: essi dunque nascono tutti dal sacrificio e  hanno  questo intrinseco carattere di portare l' effetto di questo
insensibili, cioè le astratte e le negative . Queste ultime  hanno  bensì per oggetto qualche cosa di sussistente e di reale,
sotto i sensi corporei, ai quali l' uomo è condizionato,  hanno  bisogno di simboli per essere dall' uomo ricevuti nello
e poi da queste spartirla. Ma le idee negative di Dio non  hanno  alcuna materia nell' ordine naturale; hanno solo delle
di Dio non hanno alcuna materia nell' ordine naturale;  hanno  solo delle analogie. Non si poteva dunque con dei simboli
essa distruzione sia intollerabile a quelle anime che non  hanno  null' altro per bene se non le creature, anime che
di Dio, che è il loro Signore e l' auriga loro, cioè  hanno  forma di uomo nel tutto insieme, perchè fu l' umanità che
sono anche aquile, avendone la testa e le ali. Ed essi  hanno  ancora il capo di leone e il capo e i piedi di vitello,
anche le ruote portano gli stessi stemmi de' Cherubini e  hanno  quattro faccie (5), di uomo, di leone, di bue, e di aquila,
che appunto per la loro composizione o per l' accordo che  hanno  colle circostanze presenti. Così fa il linguaggio nelle
usarsi a segnare più e più oggetti, cioè tutti quelli che  hanno  con lui qualche somiglianza, o qualche rapporto qualunque
carne si giustificherà in faccia sua« (5) » perchè tutti  hanno  peccato e sono impotenti a mantenere la giustizia, avendo
parte era veramente nulla, perchè le idee negative non  hanno  rappresentazione alcuna , e per questo appunto si chiamano
, e per questo appunto si chiamano negative. Esse però  hanno  un' indicazione della cosa non rappresentata, la quale
Cristo ignorano il fine e lo spirito della legge «  hanno  zelo ma non secondo la scienza« (5). » E perchè gli Ebrei
quanti vennero, sono ladri e assassini, e le pecore non li  hanno  uditi« (1). » Perocchè essi non davano lo spirito, e per
si paragona alla giustificazione de' Cristiani , i quali  hanno  aderente a sè « la vita « cioè Cristo, chiamato vita nelle
segno spirituale, se non alla vista di quegli esseri che  hanno  virtù di percepire le anime, i quali sono, oltre Dio, gli
forza volontaria di operare, e di ammaestrare altri che  hanno  la ragione; così colui nel quale il Verbo diventa operante
battezzati per questo si chiamano figliuoli di Dio, perchè  hanno  Cristo seco congiunto, perchè alle loro anime è
che Cristo non ha il carattere (4). Gli altri uomini  hanno  bisogno di essere segnati da lui, ma egli che è quello che
natura a produrla, perocchè i Sacramenti della nuova legge  hanno  questo di proprio, che sono segni al tutto efficaci, ove
quelli cui difendono, i demonii conoscono quelli da cui  hanno  a temere: [...OMISSIS...] . S' intende anche da ciò che è
Battesimo, della Cresima e dell' estrema Unzione, i quali  hanno  una materia propriamente detta che applicano al corpo
alle particelle inanimate del cibo. Queste particelle non  hanno  la vita prima d' essere accostate strettamente alle parti
apparisce, che gli uomini non possono avere la vita se non  hanno  Cristo, cioè se a lui non sono congiunti in una cosa sola,
quelli che non sono ancora rigenerati da quelli che già  hanno  avuto la soprannaturale generazione. Quelli che già sono
Conciossiachè il martirio e il voto del Battesimo non  hanno  loro effetto fino a tanto che l' uomo vive; giacchè fino
V' ha adunque un effetto essenziale nel Battesimo, e v'  hanno  molti effetti che procedono da quel primo. A spiegar meglio
Spirito medesimo. S. Paolo chiama i confirmati « quelli che  hanno  gustato il dono celeste, e che sono stati fatti partecipi
e indivisibilmente da quest' atto: perocchè i Greci non ne  hanno  altra; e tuttavia la Chiesa riconosce per valido il loro
stessi, e fra questi un sommo, il Bellarmino, se non erro,  hanno  confuse insieme queste due cose. E veramente basta
vivo, o in somma informate dall' identico spirito; esse non  hanno  un' esistenza a parte da lui: formano un' unità con quello
modo nostro le stesse particelle elementari della materia  hanno  subito cangiamento, la stessa essenza loro è trasmutata,
ragione del suo soggetto. [...OMISSIS...] Ora che forza  hanno  queste parole « quell' azione come conversione si riceve
medesimo si riferisce quel luogo di Teofilatto, di cui  hanno  abusato gli eretici, dove dice, che « il pane si muta nella
di maniera che essi non toccano Cristo, nè sono toccati, nè  hanno  comunicazione in nessun modo con Cristo, fonte della
nasce solo in virtù delle parole consecratorie, le quali  hanno  forza di far venire lo spirito di Cristo che produce il
avviene mediante la consecrazione del pane e del vino. Non  hanno  alcun modo all' opposto [gli avversari] di mostrare nella
vengono pure in possesso del medesimo e le loro azioni  hanno  una moralità d' altra forma, poichè dell' acquisto di quel
lui, di modo che in essi non ama altro che la qualità che  hanno  di mezzi al fine. Si porta in un oggetto con un movimento
dice: [...OMISSIS...] . Ma poichè anche la natura e l' arte  hanno  un loro fine, non solo la volontà, perciò distingue tre
la mente dell' Angelico sia così aperta, tuttavia v'  hanno  di quelli che non arrivano ad intenderla, e gioverà che ci
, Cristo, le sue promesse, la Chiesa da lui fondata, non  hanno  più una ragione«. Ammessi quei due concetti e ben distinti,
origine. 47. Ora alcuni teologi moderni che d' altra parte  hanno  valorosamente combattuto contro l' eresia gianseniana,
che non sono ancora concepiti, e però non esistendo, non  hanno  diritti da tutelare. In terzo luogo il tutore può bensì
peccato. Ma di uomini, che non esistono ancora, e che non  hanno  nessuna precedente mala disposizione, perchè si suppone che
aveva peccato. Egli è chiaro che anche con questo sistema  hanno  buon gioco i Pelagiani, i quali possono dire a un teologo
il peccato originale de' bambini da un patto che altri  hanno  fatto senza di essi: con questo venite a confessare che
con questo venite a confessare che essi in sè stessi non  hanno  peccato alcuno, ma che loro viene imputato l' altrui
non è per sè stesso dovuto alla loro natura: la natura l'  hanno  tutta senza lesione o ferita di sorte: ma i doni
i suoi discendenti: perciò questi nascendo senza la grazia  hanno  il peccato; laddove i primi nascendo senza la grazia non
benchè in quanto ad essi niente è mutato, nell' un caso non  hanno  in sè nè più nè meno dell' altro: non c' è in essi altro
stesso commesso da Adamo. Ma riguardo ai bambini, che non  hanno  peccato, ci dicano come sia giusto il privarneli. Negano
di un patto bilaterale. Se dunque i bambini che nascono non  hanno  alcuna cognizione del proposito fatto a principio da Dio di
intorno alla dottrina del peccato originale, i quali non  hanno  virtù d' abbattere ad un tempo le due opposte eresie del
e crea i finiti, e dà loro l' entità reale e ciò che  hanno  di bene: onde il bene degli enti finiti è posteriore all'
proporsi. Così è. Alle evoluzioni della potenza analitica  hanno  parte la natura la società. come sono esse le cause che la