Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: forme

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quando pretende di confutare la sua sentenza che « le  forme  sieno le prime cause delle cose », sofisticamente
mai contraddetto, cioè che non c' è una generazione delle  forme  separate dalla materia; ma che il composto tutt' intero,
prima eterna: la qual materia prima avrebbe bensì le  forme  più imperfette, secondo Aristotele, ma non ne sarebbe mai
oggetto che sè stessa, onde vengono le idee determinate, le  forme  delle cose mondiali che, separate dalla mente, sono
non ha luogo se non intendendo, per sostanza , talune  forme  aventi un nome sostanziale, ma che veramente sono
di nome diverso, poniamo il vino e l' aceto; in tal caso le  forme  indicate da questi nomi si potrebbero predicare della
non può arrivare nel suo naturale movimento che a certe  forme  ultime per essa. Ma non vi è sempre arrivata; quindi
della mente, ma ciascuna materia può esser fornita di  forme  meno perfette, come il seme ha una forma meno perfetta
mostrando il suo solito modo di vedere e di speculare per  forme  individuali, senza sapere conservarsi a considerazioni
divisi in sensibili e intelligibili . Così le specie o  forme  si classificarono in tre modi. 1 In un modo analogico , e
nasce dalla natura di ciascun ente risultante dalle  forme  diverse di cui è suscettivo. Questa classificazione
intelligibili (2). 3 In un modo ultimativo , secondo che le  forme  di ciascun ente sieno sostanziali, sieno accidentali, sono
corpo, e tuttavia è perfettibile rispetto alle sue specie o  forme  accidentali; 2 può essere ultimata totalmente, di modo che
può raccogliere da tutto il complesso delle sue dottrine: 1  Forme  pure , prive di materia ed ultimate d' ogni parte per sè,
di primo ordine . Bene vero, desiderabile, eleggibile. 2  Forme  pure , prive di materia rispetto alla sostanza, ma non
per le diverse materie , cioè per le diverse potenzialità a  forme  diverse . Una materia è potenza a certe forme, un' altra a
ogni forma, ogni materia ne ha una in atto , e alle altre  forme  che le convengono è in potenza: o, come dice Aristotele,
conosce? Unicamente le specie sensibili . Queste specie o  forme  sensibili, che nelle cose corporee sono unite
quello conosce i particolari, questo gli universali (4). Le  forme  sensibili che sono nei corpi unite colla materia passano
in sè di ridurre le sensazioni e imagini avute, ossia le  forme  sensibili , a quell' atto che hanno in potenza, e che
, a quell' atto che hanno in potenza, e che costituisce le  forme  intelligibili , e per la produzione di questa nuova
nasce l' intendimento, e l' anima intellettiva. Queste  forme  intelligibili non hanno più nulla di sensibile, e sono per
ogni materia le ha tutte in potenza, e questa mancanza di  forme  in potenza è una prima privazione . Le diverse forme in
di forme in potenza è una prima privazione . Le diverse  forme  in potenza costituiscono le diversità delle materie d'
d' Aristotele. In quanto dunque una data materia ha certe  forme  in potenza, intanto appetisce l' atto, cioè appetisce che
intanto appetisce l' atto, cioè appetisce che queste  forme  escano all' atto; in quanto poi ha la privazione di forme,
aspetto egli tutto fa, egli produce tutte le specie o  forme  delle cose. Così lo stesso essere in universale da una
il divino , secondo Aristotele? Indubitatamente nelle  forme  pure , per questo filosofo, giace la divina natura . E
». Questi « « separabili e immobili » » sono appunto le  forme  pure . Continua poi: « « ora tutte le cause è necessario
scienza di Dio o teologia quella che tratta delle pure  forme  . Ma nasce il dubbio se Aristotele riponga tutte le forme
forme . Ma nasce il dubbio se Aristotele riponga tutte le  forme  pure ed astratte dalla materia tra le cose divine; e questo
nella mente separate dalla materia corporea, sono anche  forme  degli enti della natura (4). Richiamiamo il gran principio
Non è dunque inerente all' essenza del corpo l' avere  forme  sensibili, non essendogli necessario l' avere una certa
- Di nuovo: un corpo grande, che è uno fenomenalmente, avrà  forme  sensibili ? Nè pure, almeno fino a che agendo nel subietto
del senziente, come le chiama lo stesso Aristotele (2): le  forme  sensibili son dunque nel senziente e non nel corpo. Replica
dunque chiaro: ne' corpi non ci sono in nessun modo  forme  sensibili, nè pure in potenza; queste sono in potenza nello
contenenti le essenze delle cose sensibili, dagli atti o  forme  di queste che non possono considerarsi che come imagini o
dell' arte ossia l' idea, e la forma della cosa reale, sono  forme  o specie dette così equivocamente. Non c' era dunque
lui « « principio de' principŒ » » e « « luogo di tutte le  forme  » ». [...OMISSIS...] Infatti, dice, non ci può essere una
di Platone. Egli osserva che Platone pone due cause, le  forme  e i partecipanti , ma queste due sole, dice, non bastano a
a spiegare la generazione e la corruzione. Poichè se le  forme  da sè generassero, sarebbero cause necessarie, e perchè
umana anche tutto ciò che conoscono gli uomini, cioè le  forme  di tutte le cose, in quanto sono pure essenze, prive di
di Aristotele, si dice che da Dio vengono tutte le idee o  forme  delle cose [...OMISSIS...] in conseguenza del semplice
o la forza, [...OMISSIS...] (1): quando le specie o  forme  delle cose mondiali sono e sono sempre state ab eterno
. Ora, se il Dio aristotelico non ha in sè le  forme  finite degli enti naturali, e a queste non le comunica, ma
causa di limitazione, e però non ci possono essere le  forme  o essenze specifiche così limitate, quali sono nella
nella natura, pure ab aeterno furono in essa tutte le  forme  o essenze delle cose corruttibili. Queste dunque non si
all' essere attualissimo Aristotele deriva ugualmente: 1 Le  forme  naturali e reali; 2 Le forme artistiche e ideali, delle
deriva ugualmente: 1 Le forme naturali e reali; 2 Le  forme  artistiche e ideali, delle quali parla in un modo
esiste senza il subietto. Per vedere quante diversità di  forme  egli distingua ugualmente nell' ordine delle cose reali e
già prima, falsamente lo Starckio suppone che tutte queste  forme  sieno già precedentemente in Dio, quando è la sola potestà
prima attuale, non potrebbe raccogliere dalle sensazioni le  forme  delle cose e da queste universalizzando pervenire ai primi,
come specie, forma o essenza specifica. Poichè tutte le  forme  , come vedemmo, sono essere, e però eterne e divine; ma non
natura nell' anteriore e nel posteriore come identica. Le  forme  tutte dunque o specie sono quelle che chiama «analloiota,
specifica, e i nomi che si danno alle cose indicando le  forme  specifiche (2), tutto ciò che è qualche cosa, e di cui si
Aristotele una pluralità di Dei, essendovi una pluralità di  forme  e quindi di enti, benchè l' Ente primo ed assoluto sia uno
natura identica a quella della mente umana, e di tutte le  forme  degli enti mondiali; e quindi e le menti , e le forme sieno
le forme degli enti mondiali; e quindi e le menti , e le  forme  sieno veramente divine. Questo fu cagione che Aristotele
sensibili separate ed immobili, ma solo in essi come loro  forme  e così aventi in sè, insieme colla materia, il principio
materia, il principio del movimento (onde fa operative le  forme  anche nella mente dell' artefice per essere coerente a se
dell' artefice per essere coerente a se stesso nel porre le  forme  attive); e fuori de' sensibili non pone che l' atto puro a
ma anche del senso (3). - Di poi come identificare le  forme  delle cose inanimate o delle sensibili colle idee? Ed è pur
nel sistema aristotelico, nel quale tutte le  forme  sono eterne e divine, e basta che si dividano, anche questo
placito, necessario al suo sistema, affine di rendere le  forme  operative, vedemmo Aristotele esitante, e talora ritrarne
agli universali per ispiegare la partecipazione delle  forme  , cioè ritornati al sistema di Platone. Di più Aristotele
alla diversa forza e natura del loro appetito il giungere a  forme  diverse . Tutte queste dunque non possono essere che una
lo costituiscono, perchè tali intelligibili sono le  forme  , senza le quali non sarebbe l' universo; chè le forme
le forme , senza le quali non sarebbe l' universo; chè le  forme  danno alla materia l' essere qualche cosa, e però sono
in sè in potenza e alcune volte in atto tutte le  forme  dalla natura, ond' è chiamata «aion syneches» e «taxis»
non ha bisogno del corpo per sussistere, e non è ancora le  forme  se non in potenza, [...OMISSIS...] , onde la chiama il
in potenza, [...OMISSIS...] , onde la chiama il luogo delle  forme  (1). E prova che questa mente in potenza è separata di
la denominazione di mente fattrice, e poichè queste  forme  le ha in se stessa virtualmente comprese nel suo oggetto
- e di forma - predicato - (1). Parliamo delle sole  forme  o essenze sostanziali, alle quali le accidentali si
sostanziali, alle quali le accidentali si riducono (2). Le  forme  o essenze sostanziali, oltre essere nella natura, esistono
nella natura, esistono anche separate nella mente. Le  forme  dunque si possono considerare sotto due rispetti: 1 in se
questo prezioso frammento del suo discepolo: l' una che le  forme  della natura non si potrebbero spiegare senza supporre l'
secondo libro degli « Ontologici », che ha per titolo « Le  forme  dell' essere », gli fu necessario esporre in qual maniera
che dovea essere un brano, e anche breve, del trattato « Le  forme  dell' essere », crebbe in una lunga dissertazione, che
argomenti, e colle stesse parole altresì e colle stesse  forme  immutabili, come le forme delle statue degli Dei. E basta
parole altresì e colle stesse forme immutabili, come le  forme  delle statue degli Dei. E basta per convincersene dare uno
dagli studiosi di tali autori fino al secolo XIII, le due  forme  primitive dell' essere , l' IDEALE e il REALE. Il realismo
; 2 quello che colloca le idee nelle cose reali come loro  forme  o atti. E questo secondo sistema è in parte quello d'
sia, in atto, e però l' intelligibile è un reale ; b ) le  forme  o specie esistono nella natura come atti nella materia , e
della negazione degli universali, sentenza che prese le due  forme  e i due nomi di nominalismo e di concettualismo .
reali . Essendo le idee cosa divina e ponendosi esse come  forme  reali delle cose, si faceva manifestamente Iddio forma
da questo fonte aristotelico ed arabico comparisce sotto  forme  volgari e religiose nel gioachinismo, nell' evangelio
e così spiccato come se fosse un trovato pur d' allora: le  forme  delle cose si riducono in Dio che n' è principio, causa
alla scienza; essendo negli individui reali, sono le vere  forme  sostanziali ed individue di questi. Alla difficoltà poi,
che « « nè move, nè si move » » [...OMISSIS...] , poichè le  forme  o specie sono immobili [...OMISSIS...] . Dunque le specie
che le specie dell' intelletto sono simili alle specie o  forme  delle cose reali: poichè lo stesso può dir Platone; e poi,
è ben detto, che l' anima intellettiva sia il luogo delle  forme  in potenza, consegue che l' anima intellettiva sia distinta
forme, come il luogo da ciò che occupa il luogo. E se le  forme  sono identiche nell' anima e ne' reali, sono nell' anima
un' anima intelligente possibile, che è lo stesso che le  forme  possibili. Ora come è tratta poi quest' anima all' atto?
fa diventar tutte le forme. Ora quella mente che produce le  forme  non può essere le forme stesse da lei prodotte, perchè
Ora quella mente che produce le forme non può essere le  forme  stesse da lei prodotte, perchè produrrebbe in tal caso se
perchè produrrebbe in tal caso se stessa: oltredichè le  forme  sono in potenza, e questa mente che trae le forme in atto,
le forme sono in potenza, e questa mente che trae le  forme  in atto, è per essenza in atto, separabile dalla materia,
immista e impassiva; [...OMISSIS...] . Non può esser le  forme  nè pure dopo che le ha prodotte, perchè non le produce in
per la sua unione e aderenza colla mente agente; ma come le  forme  sono atto, dipendono e appartengono a quest' ultima: così
sotto più forme, avessero studiata la natura di queste  forme  e trovato che l' una era subiettiva (alla quale si riduce
dopo aver detto francamente che la scienza e la sanità sono  forme  e specie e ragioni dello sciente e del sano, non osa poi
benchè si possa prendere per subietto delle sue proprie  forme  corporee. La materia estrasoggettiva dunque è estesa e
dunque è estesa e corporea, ed essa è suscettiva di sole  forme  (o piuttosto limiti ed atti ) estrasoggettive , come la
rispetto all' intendimento che li pensa, si dicono  forme  subiettive: la materia ideale finalmente è l' essere
quello che è per sè forma: vedesi questo equivoco nelle due  forme  che reca in esempio, la scienza e la sanità , dicendo, che
dunque l' atto che si può dire forma subiettiva, colle vere  forme  obiettive (1). Ed anzi nella scienza stessa due cose si
materia » », genere di tutte le specie, materia di tutte le  forme  di scienti , che prende in appresso col suo sviluppo. Se
esistono, e che esistono solo le specie , e queste sono le  forme  , e le forme altro non sono che gli atti sostanziali delle
che esistono solo le specie , e queste sono le forme , e le  forme  altro non sono che gli atti sostanziali delle stesse cose
che egli adduce contro le idee platoniche, o le nove  forme  di cui le riveste. Ma facciamolo in modo da restringere il
contemplano dalla mente, cioè di cosa che è anteriore alle  forme  categoriche. Non parla dunque di esse in quanto sono
apparente ai sensi di quella forma ideale. E che le  forme  e la distribuzione dalla materia corporea e sensibile siano
dell' idee ad esse relative, vedesi da questo che le  forme  s' intendono nelle idee, quando sono nel senso ricevute, e
il loro essere eterno; ma nei corpi, all' incontro, essendo  forme  periture, non si vedono eterne, e però non sono l' essere
dell' essere immutabile. E poichè quando le sensibili  forme  son vedute e così intellettivamente apprese nell' idea,
sensibile coll' originale intelligibile: perciò anche le  forme  sensibili si dicono giustamente partecipare le idee nella
la quale ne' discorsi intorno a tali cose ci esprimiamo. Le  forme  adunque e la distribuzione delle cose sensibili, essendo
comunione , «koinonia» 2). Giacchè i sensibili colle loro  forme  imitano, come dicevamo, le idee loro corrispondenti, e le
e copia della giustizia e della bellezza, come le  forme  de' sensibili sono una copia di ciò che è nelle idee. La
di queste tre essenze è il Bene, che prende diverse  forme  ed aspetti (3), e nel mondo risplendono. Venendo dunque
anche specificamente o genericamente, partecipano dunque di  forme  specifiche e generiche. Aristotele dunque non giunse al
denominazioni che nega interamente alla materia. Ma le  forme  degli enti singolari e composti non esistono se non in
si comprendono tutte le sostanze singolari, siano pure  forme  o composte di materia e di forma. Poichè le categorie hanno
specie in pure e composte ha per sua base la natura delle  forme  stesse, è una classificazione di subietti . Venendo alle
nell' ente composto (natura), e che oltracciò vi sono  forme  pure di materia, che danno origine all' arte , la quale è
mai il medesimo con se stesso, ricevendo varie dimensioni e  forme  (3). Più difficile riesce lo spiegare come da' Pitagorici
o contenuti nell' unità, e sono primamente specie, poi  forme  o essenze delle cose. Nell' Uno primo dunque e massimo si
cioè alla teoria dell' essere senza distinzione delle sue  forme  o categorie, e però: 1 Non conoscendosi ancora le primitive
o categorie, e però: 1 Non conoscendosi ancora le primitive  forme  dell' essere, e da queste prescindendosi necessariamente,
(il quale non poteva essere che la distinzione delle  forme  primitive): indi la confusione sempre crescente del
due principii pitagorici ripetendosi in ciascuna delle tre  forme  dell' essere come vedemmo, supponevano una classificazione
definito: la luce, facendo vedere lo spazio buio, gli dà le  forme  e lo determina. Questo ci chiama alla mente la specie
si potrebbe spiegare così, che, dipendendo la qualità dalle  forme  e dalle idee e la quantità dalla materia, nel sistema
le specie , e queste specie così costituite sono anch' esse  forme  all' ultima materia, cioè alla materia reale. Ora questa
di « grande e piccolo ». Le specie dunque o numeri come  forme  s' applicano e congiungono a un quanto maggiore o minore
veramente il bene appartiene alla terza delle supreme  forme  dell' essere, come vedremo, ed eccede tutti i generi.
e la Natura reale operando non fa che contemplare le varie  forme  di cui si veste e in cui si pone. Come dunque dall' Anima
come una vita evoluta [...OMISSIS...] , e questa produce le  forme  ultime puramente corporee (3) sempre per uno svolgimento
insieme con essa dall' Anima prima), le dà e rimuta le  forme  corporee, onde la moltitudine e il moto locale, e gl'
una doppia forma, e avrebbe scoperte le due prime supreme  forme  dell' essere, e, come diremo, le due prime categorie. 4
quello che egli attribuisce a Platone. Di poi, riducendo a  forme  scientifiche la Dialettica del suo maestro, empì la
», i quali risolvono gli argomenti nelle legittime loro  forme  sillogistiche, e si dividono in priori e posteriori . Noi
e l' uggia che s' era messa di maneggiar quest' arme delle  forme  verbali non solo in assalire, ma ancora in difendere il
e parte fisicamente, lo riferisce sempre agli atti e alle  forme  cogitative. La scienza, a cui Aristotele pose più
l' intelligente e l' inteso, i termini correlativi, le tre  forme  dell' essere, ecc.. b ) Talora i due o più elementi
occupò unicamente, come avea pure fatto Aristotele, delle  forme  del pensiero, e credette avere esaurito il suo argomento,
ora una Logica . Tornando ora dunque a Kant, dalle predette  forme  de' giudizŒ egli cava i suoi concetti fondamentali, come li
Noi abbiamo esaminata la classificazione di queste  forme  in un luogo del « Nuovo Saggio », a cui rimandiamo il
cioè quella che riceve il più e il meno. S' aggiunge che le  forme  di Kant non comprendono che concetti ideali, negativi;
le tre categorie di relazione non esauriscono tutte le  forme  della relazione. Poichè primieramente mancano tutte le
qual vestiva la materia data dalla sensitività, delle due  forme  dello spazio e del tempo. Ma in quanto alla materia egli la
All' Io empirico non disdice il nostro filosofo tutte le  forme  di Kant, come nè pure il paralogismo , le antinomie , e l'
confondersi se non nell' essere , rimanendo distinti nelle  forme  o modi. Perciocchè in tal modo l' assoluto, non solo
essersi quel filosofo contentato di chiuder l' uomo nelle  forme  soggettive e nelle illusioni trascendentali, senza
falsa maniera con cui egli classifica ciò che pensa secondo  forme  vuote che egli stesso impone alle cose in virtù dei segni
se le cose generabili, così essi chiamavano le cose o le  forme  che incominciano ad essere (noi diremo gli atti
mentali, l' uno involuto nell' altro, mediante quante  forme  le piace di mettergli attorno. Il qual fatto si vede
opera a cui deve applicarsi il dialettico: distinguere le  forme  diverse colle quali la mente vestì e rivestì, e
Aristotele ha detto di sì, ed anzi tutta la dottrina delle  forme  aristoteliche è tratta dalle forme, di cui si considerò
cercare che cosa vi sia di cognizione soggettiva in queste  forme  concepite dalla mente umana, cioè che cosa vi ponga il
Il primo esclude qualunque forma, gli altri pongono delle  forme  imperfette, che sono parti della forma. Dove si vede che vi
ma bensì dividere in parti, rimanendo sotto tutte le  forme  lo stesso concetto di materia, perocchè se si
in oggetto, associando e individuando colle materiali  forme  l' oggetto divino per un errore del pensiero; e così
Ma quelle nazioni, che ai simulacri degli Dei concedevano  forme  umane, caddero insieme coll' idolatria nell'
verità, che gli si pararono innanzi, si fu la falsità delle  forme  umane e dei costumi umani dalle plebi attribuite agli Dei.
immortale invenzione di Cartesio, che ridusse le curve a  forme  algebriche. L' avere una curva in una formola algebrica
ed istinti speciali, esige propriamente quelle date nuove  forme  per averne diletto, e non altre; di modo che una legge così
ne avrebbe avuto il sentimento fondamentale, scevro delle  forme  relative allo spazio misurato, che si estende oltre il suo
stessa perfezione della vita vi siano dei gradi, o delle  forme  diverse ed equivalenti, questo è assai più difficile a
modificazioni di questo (1). La sensitività prende diverse  forme  speciali; ammette diversi gradi di ciascuna forma, e tutto
del corso zoetico. Da che dunque dipendono le varie  forme  specifiche e i vari gradi della sensitività animale?
d' eccitazione, e noi non possiamo che dedurre i suoi modi,  forme  e gradi cioè, a posteriori, dall' esperienza delle
cadere nella nostra coscienza. Ma che tutte quelle diverse  forme  di sentire dipendano dall' intima natura del principio
è pure lo stesso principio sensitivo. Dunque le varie  forme  di sentire dipendono dalla speciale natura della passività
sensitivo si contengono virtualmente tutte le diverse  forme  di sensioni, le quali non sono create di nuovo quando
modo che in un altro. Quindi niente ripugna che le diverse  forme  della sensitività dipendano dalla diversa organizzazione
accertare e classificare le osservazioni è comune alle due  forme  di medicina; ma all' analitica soprastà oltre a ciò un
questo la stessa tendenza all' eccitamento, combinata colle  forme  degli elementi e delle molecole materiali; chè se in un
materiali; chè se in un continuo composto di elementi di  forme  immutabili si suppone una virtù, che assecondi ogni moto
ontologia, una cotal lingua universale. Indi le diverse  forme  che prese quella teoria, quando ella si venne applicando
da Platone a tale specie invisibile, suscettiva di tutte le  forme  «pandeches», non determinata a forma alcuna, «amorphon». E
poichè se si considera che l' ente è identico sotto le due  forme  d' idealità e di realità, convien dire che il mondo è uno e
a capo, considerarono principalmente la variabilità delle  forme  che presentano i corpi, e conchiusero che sotto di esse
sola sostanza materiale, ma egualmente o viemeglio le varie  forme  dei corpi avevano un corrispondente nell' ideale immutabile
pure un mondo meno perfetto che il mondo già vestito di  forme  ed ornato. All' incontro il mondo intelligibile e divino di
reale confuse insieme da lui) e i corpi formati (colle loro  forme  specifiche e individuali). Ora la natura, che Platone pone
per esse l' uomo ammetteva. Così nacque la dottrina delle  forme  kantiane, degli schemi e delle antinomie: Criticismo
tutte le cose concepite dall' uomo sono un risultato delle  forme  soggettive, nessun' altra ne può rimanere, perchè l'
In primo luogo si avverta che Aristotele nega le idee e  forme  separate di Platone, che quindi non riconosce altre forme
e forme separate di Platone, che quindi non riconosce altre  forme  che quelle che sono nei particolari; che come non separa la
la materia dalla forma, di cui ella è il soggetto. Alle  forme  particolari attribuisce l' atto, e quindi l' azione e la
La materia, dunque, astratta dalla mente, e parimenti le  forme  astratte, sono incorruttibili ed eterne rispetto alla mente
di lei, che [...OMISSIS...] ; laddove l' ultima delle  forme  che naturalmente si conoscono, conviene cercarla veramente
senza superficie, delle superficie senza profondità, delle  forme  senza corpo, delle forze senza sostanza, surge la
adornarsene il capo; nè molto andò, che s' accorse come le  forme  e i colori diversi più o meno tra loro armonizzavano; e
senza aver prima osservato che l' unione dei colori e delle  forme  porta vaghezza; 6 nè poteva trovar l' arte del più vago
per trastullarsi poi dandogli de' solidi regolari, alle cui  forme  e misure proporzionate egli avvezzi l' occhio e la mano, e
comune . Da questo si scorge che gli astratti hanno due  forme  nella mente: l' una innominata, fondamento dei nomi comuni;
ortografia. 3 Chi parla al fanciullo dovrebbe parlargli con  forme  e atteggiamenti di dignità e virtù. Se così si facesse, il
che ha per oggetti individui sussistenti. E in vero due  forme  comuni ad ogni ente sono l' idealità, principio dell'
e la realità, principio della particolarità. A queste due  forme  dell' ente corrispondono in noi due potenze, cioè l'
in entrambi questi oggetti, nell' idea e nella cosa; le due  forme  dell' essere possono ugualmente esser termine alla nostra
o di disgiuntivi , perocchè i raziocinŒ di queste due  forme  esigono la maggiore composta di due predicati confrontati
la stessa massima, immutabile, eterna, che prende nuove  forme  nel suo spirito che fa di sè nuove manifestazioni. Noi
e quella di ubbidienza . L' una e l' altra di queste due  forme  sono l' effetto della benevolenza e dell' ammirazione del
indeclinato e il verbo nel suo infinito e ne' participi,  forme  nelle quali il verbo è ancor nome ma esprimente azione. Chi
comporre il discorso che si fa a' bambini di queste voci e  forme  per quanto è possibile; ed allora la comunicazione tra noi
ragione, allora solamente in Dio sono distinte le tre  forme  del suo essere: la morale, l' ideale e la reale; che prima
e così concepire lo stesso avvenimento vestito delle tre  forme  del tempo. A questa età egli comincia altresì a formarsi
e nascerà di qui una modificazione successiva nelle  forme  della sua morale. Quell' epoca, nella quale il fanciullo
si misura e pesa il valore delle cose stesse ». Le tre  forme  della morale da noi qui accennate sono quelle che sogliam
tocca si può dire tutta la morale; perocchè tutte le  forme  di questa si sono a lui disvelate. Chi poi bramasse
più essere che egli possa, i gradi, l' ordine intimo, le  forme  di quest' essere, che sono appunto l' essenza delle cose
sè identico; il quale ha due modi o, come direbbesi, due  forme  originarie e primitive. E quindi è più esatto il dire: il
forma sostanziale è quella energia onde esso sussiste; come  forme  accidentali sono quelle particolari attività a lui inerenti
che avviene, perchè è forma oggettiva , nel qual genere di  forme  non vi ha alcuna mistione o confusione, perchè l' oggetto
In primo luogo osservai l' essere creato sotto tutte le sue  forme  e modi possibili. Poi cominciai a classificare queste forme
forme e modi possibili. Poi cominciai a classificare queste  forme  e questi modi; e riducendoli di classe in classe, li venni
essere . Ora questa operazione mi condusse a rinvenire tre  forme  primitive e originali, inconfusibili fra di loro, che
universo, ossia i tre modi dell' essere creato . Queste tre  forme  o modi dell' essere sono: 1. l' essere reale ; 2. l' essere
della mente nostra. Gli oggetti della mente nostra sono  forme  accidentali di essa mente, i quali, come oggetti, a noi non
TUTTO IL BENE. Ora questo sentimento del TUTTO ha tre  forme  o modi. Il primo modo è di sentire una potenza o forza che
un gaudio ineffabile la nostra volontà: queste sono le tre  forme  o modi, in cui si appalesa in noi il sentimento
non abbiamo questo sentimento medesimo in tre modi o  forme  diverse? Nulla vi ha in ciò di ripugnante; e non osta il
nulla più che altrettante leggi dello spirito, altrettante  forme  soggettive, senza che si possa provare alcuna loro
che spira dopo il meriggio, probabilmente con aver prese  forme  simili alle umane e fors' anco le forme stesse che furono
con aver prese forme simili alle umane e fors' anco le  forme  stesse che furono poi della umanità assunta dal Verbo.
Iddio colle sue creature innocenti, cioè vestito di alcune  forme  sensibili e forse non diverse dalle umane. Dal Creatore
stati, la sua divinità. Il Creatore adunque conversante in  forme  sensibili colle sue creature innocenti, avrebbe, in un
sopra esposte si trovano nei libri dei filosofi vestite di  forme  filosofiche e acconciate a modo di sistema. Ed esse hanno
alla prima nè più nè meno! Non è un tal cangiamento di  forme  assurdo anche secondo i principii medesimi della Scuola?
se non dalla materia: sicchè tai cangiamenti di  forme  non si possono intendere, quando non si immaginassero
si possono intendere, quando non si immaginassero queste  forme  come tante camicie uguali, e il cangiar di forme che le
queste forme come tante camicie uguali, e il cangiar di  forme  che le sostanze fanno, si prendesse per un cangiare di
di camicie. Io non intendo se non un solo cangiamento di  forme  possibile, ed è quello appunto che descrive Aristotele
oggetto. Egli è vero che quest' unico oggetto sotto due  forme  e in due modi si manifesta, cioè col lume della ragione e
questo perfettamente è il medesimo: sotto tutte queste  forme  il Governo è perfettamente il medesimo. Sotto tutte queste
il Governo è perfettamente il medesimo. Sotto tutte queste  forme  il Governo è ugualmente una tirannide, quando la massima,
salvo che l' assolutismo precedente riteneva ancora certe  forme  di buona creanza, quando l' assolutismo de' falsi liberali
un continuo sviluppo e perfezionamento, che la mutò in  forme  migliori, più distinte, più espresse e luminose. La
acciocchè siano meglio accolte. In somma studiare le varie  forme  degli animi con diligenza, ciò che insegna anche il Romano
acciocchè come lo spirito ottimo suol produrre ottime  forme  di preghiera, così da buone forme di preghiera sia eccitato
suol produrre ottime forme di preghiera, così da buone  forme  di preghiera sia eccitato ed aiutato lo spirito, s' egli al
salute. Anzi anche quando la Sede Apostolica approva nuove  forme  di preghiere, lascia però sempre al retto spirito de'
per Cristo con Dio. Ma sulle bellissime e semplicissime  forme  di preghiera, che mette in bocca la Chiesa a' Fedeli, non
lambiccandosi il cervello di nuove divozioni, di strane  forme  di culto, colui, il quale sappia d' averne già in questo
i beni ed i mali sensibili, tentano la sua costanza, e le  forme  della civile società possono diminuire queste tentazioni,
della giustizia in quanto ella si applica a determinare le  forme  e le leggi della società. Con ciò dunque noi supponiamo,
anzi egli ricomparve più che mai orgoglioso e crudele sotto  forme  novelle. Perocchè quella rivoluzione invece di colpire il
averlo ghermito, gli sfuggì sano e salvo sotto tutt' altre  forme  di mano. Il dispotismo non si coglie se non si prescinde
mano. Il dispotismo non si coglie se non si prescinde dalle  forme  governative e non lo si raggiunge nel suo originale covile,
del nuovo governo egli dà o prescrive a lui quelle  forme  che egli crede più confacenti a quelle guarentigie: non
rifabbricato contiene ancora in sè l' assolutismo sotto  forme  diverse, e un assolutismo talora minore ma talora anco
di tutte le sue condizioni; ma cercando unicamente tali  forme  di governo, tali leggi costituzionali, tali guarentigie in
Le parti del popolo, dice il Sismondi parlando delle  forme  di governo dei popoli settentrionali del medio evo « «
così divisa, la questione è svanita. Fissate queste due  forme  di governo, si debbe passar ad applicarle. A tal fine non è
Società civili prendessero l' una o l' altra di queste due  forme  semplici: era impossibile che il potere civile si dividesse
i beni ed i mali sensibili, tentano la sua costanza, e le  forme  della civile società possono diminuire queste tentazioni,
della giustizia in quanto ella si applica a determinare le  forme  e le leggi della società. Con ciò dunque noi supponiamo,
anzi egli ricomparve più che mai orgoglioso e crudele sotto  forme  novelle. Perocchè quella rivoluzione invece di colpire il
averlo ghermito, gli sfuggì sano e salvo sotto tutt' altre  forme  di mano. Il dispotismo non si coglie se non si prescinde
mano. Il dispotismo non si coglie se non si prescinde dalle  forme  governative e non lo si raggiunge nel suo originale covile,
del nuovo governo egli dà o prescrive a lui quelle  forme  che egli crede più confacenti a quelle guarentigie: non
rifabbricato contiene ancora in sè l' assolutismo sotto  forme  diverse, e un assolutismo talora minore ma talora anco
di tutte le sue condizioni; ma cercando unicamente tali  forme  di governo, tali leggi costituzionali, tali guarentigie in
Le parti del popolo, dice il Sismondi parlando delle  forme  di governo dei popoli settentrionali del medio evo « «
così divisa, la questione è svanita. Fissate queste due  forme  di governo, si debbe passar ad applicarle. A tal fine non è
Società civili prendessero l' una o l' altra di queste due  forme  semplici: era impossibile che il potere civile si dividesse
la sua origine prossima, e con essa quella delle diverse  forme  del suo governo; abbiamo altresì un criterio per definire a
bensì direttamente la Religione, però con quelle  forme  legali che coprono, in qualche modo, lo spirito d' impietà
de' governanti. Il sistema legale, il più decente nelle  forme  e il più coperto, sedusse uomini d' altra parte
sono stati sempre uguali in tutti i secoli e sotto tutte le  forme  di governo. Gli avvocati d' Enrico V e di Federico
modo, gli fa subire varie modificazioni, gli fa prendere  forme  sì nuove, lo associa sì fattamente e lo mescola coll'
dalla riflessione e svestendoli successivamente di tutte le  forme  dalla riflessione ricevute, restituirli alla prima loro
necessarissima ad evitare gli errori, che tutti a due  forme  riduconsi: « l' affermare di sapere quel che s' ignora »e «
assoluta, che dà principio alla sostanza, non meno che alle  forme  potenziali ed attuali delle cose prodotte » »; ma è da
non differiscono che per la varietà degli accidenti e delle  forme  passeggiere. Non vedete voi qui aperto quel fonte a cui il
una creatura, lo concedo, (benchè s. Tommaso osservi che le  forme  e gli accidenti sono piuttosto concreati che creati,
almeno il mondo sensibile, è tale che una delle sue  forme  e leggi è il tempo, creato perciò col mondo a quella guisa
Dio, ha per sua propria essenza di dover esistere in tre  forme  che si dicono persone. Quindi non si può pensare in Dio una
non appartiene al creare; altro è il dare quelle prime  forme  e quel qualunque ordine alla sostanza, senza il quale
appartiene alla creazione, perchè si tratta di quelle  forme  che vengono concreate colla materia o colla sostanza delle
in questo, che anche nell' uomo si riscontrano le tre  forme  dell' essere analoghe a quelle che in Dio costituiscono le
che compisce e perfeziona la divinità sussistente in tre  forme  persone. A questa volontà per tanto si riferiva Gesù Cristo
Qui evidentemente il discorso si riferisce a due  forme  o maniere di vita; altramente chi ha la vita non avrebbe
esaltata in molti individui che rappresentassero tutte le  forme  o specie di onore e di gloria di cui ella fosse
e l' idea universale . Ciò che con queste tre maniere di  forme  la mente nostra conosce si chiama pure l' essenza
dell' Eden erano simboli sensibili delle due primigenie  forme  dell' essere, cioè dell' essere ideale fonte e oggetto
positivo in cui entri l' uomo, conviene che abbia delle  forme  esterne che lo manifestino. Vi dee essere altresì un segno
di questo stato doveva variare altresì quel segno e le  forme  onde il patto fra Dio e l' uomo si rivestiva. Diamo un
quelle della forma. Il P. Merlin nel suo trattato sulle  forme  de' Sacramenti non dubita punto di ciò che S. Clemente
tutto il male, vestì in mano di questi due eresiarchi delle  forme  più filosofiche, e propriamente platoniche : gli angeli
suoi. Laonde la filosofia alessandrina7greca in alcune  forme  ed espressioni è veramente orientale nel fondo e nella
di natura: il sistema del necessitismo fu compiuto, ebbe  forme  sistematiche e certe: non gli mancò che di propagarsi e
vien formandosi sì quanto al concetto e sì quanto alle  forme  determinate e alle espressioni tecniche; nel secondo poi
valga a distruggere entrambi quegli errori sotto tutte le  forme  di cui possano rivestirsi, cioè che li colpisca nella loro
sorprese del pari il Santo Pontefice Zosimo, con modi e  forme  che potevano avere un senso ortodosso, ma che, rimanendo
il difendere la purità della fede anche contro queste  forme  di pelagianismo? Chi riputerà a colpa il farlo? E d' altri
della volontà alla legge, le quali dànno origine a due  forme  di moralità, l' una delle quali riguarda l' abitudine della
il merito o il demerito, come diremo. Di queste due  forme  di moralità noi abbiamo parlato con tutta chiarezza ed
Veduto che cosa sia il razionalismo, e come egli prenda due  forme  successive, l' una pratica e segreta, l' altra teoretica e
questi errori gravissimi, ma formavano tuttavia le sole  forme  esterne del protestantismo , che appariva in tal modo
che il protestantismo fu combattuto da prima nelle sue  forme  , come dovea essere: furono anatematizzati dalla Chiesa gli
cattolici con dotte fatiche fur confutati. Ma queste  forme  , essendo quelle che dicevamo, un eccesso in esagerare la
La sana dottrina della Chiesa insegna (1), avervi due  forme  di moralità, l' una libera , e l' altra necessaria : alla
in tempo novelle teste. E allo stesso errore vestito di  forme  novelle, che non pareva il precedente già escluso, e di
Onde se la riflessione è superba, ci hanno tante maniere o  forme  di superbia, quanti sono gli ordini della riflessione, a
spirito; nel che mi piacerebbe però ancora una cosa, che le  forme  esteriori delle loro divozioni fossero, per così dire, di
Carità , si uniformassero più che mai fosse possibile, alle  forme  pubbliche della santa Chiesa. Mi spiegherò meglio. La santa
nulla; la sola perfezione è il nostro desiderio, le  forme  sono indifferenti: il Signore la consolerà certamente. Io
morali dall' utilità, sistema che riprodotto in tante  forme  e introdotto oggidì per tutto sì negli affari pubblici che
Uniti, o ai Cantoni svizzeri. La Chiesa riconosce tutte le  forme  legittimamente stabilite, e ciò appunto perchè ella non si