Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: esserci

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sul principio dello stesso libro avea riconosciuto dover  esserci  una sostanza superiore a quelle che sono costituite da
un certo chè divino e buono e appetibile, noi diciamo  esserci  qualcosa contrario a lui » » (la privazione) « « e qualcosa
d' uomini e di bestie, e attribuita quella di astri! Dall'  esserci  dunque più movimenti ne' cieli, argomenta Aristotele che ci
esistenti, onde qui stesso dà questa cagione, dell'  esserci  alcune entità che operano le cose ordinate ed altre le
debba essere un' eterna sostanza e separabile, non potendo  esserci  senz' essa l' ordine nel mondo (1) e che questa sostanza
non essendo conoscibile per sè. Dopo aver detto che non può  esserci  altro che l' anima, che dia unità agli elementi corporei, e
dall' atto impropriamente detto specie. Ma non potrebbe  esserci  una specie che, essendo una di numero, e avente una propria
in potenza e così ridurli all' atto. Ma come può  esserci  la mente in atto? Dice Aristotele, che conviene che l'
sempre «ta prota». Laonde anche nell' universo, oltre  esserci  gli atti che vengono dalla potenza, c' è l' atto puro, ed
essenza (1), e riprende Platone, come se avesse detto,  esserci  per ogni ente della natura due essenze, l' una separata ed
a que' legisti che la conseguenza che essi deducevano dall'  esserci  nello Stato dei culti che autorizzavano il divorzio, era
divorzio, era assai più estesa della premessa; poiché dall'  esserci  dei culti che autorizzavano il divorzio si può trarre
che ce la fanno tanto rincrescere e piangere, debbono  esserci  in pari tempo un gran lenimento al dolore e un' ampia fonte
dal sangue di Cristo, il cui merito è infinito, debbono  esserci  nuovo motivo di consolazione, pensando che il buon Dio ci
che l' uno sia; e, dato per vero che sia, arguisce dall'  esserci  l' uno , che è necessario che ci siano i molti come sua
confutare questi secondi (i Megarici), che non potrebbe più  esserci  discorso se non si potesse predicare una cosa d' un' altra;
sono posteriori e accidentali al medesimo. Nel che sembra  esserci  una contraddizione, perchè, se l' uno ente è per sè molti,
con un terzo giudizio che si può esprimere così: « l'  esserci  una giustizia eterna, e l' esser punito il vizioso, sono
dall' altra sono nelle cose colla loro realità (non potendo  esserci  altramente, essendo reali), e però sono la materia delle
universali, sono enti in potenza (2), e che perciò deve  esserci  quella sostanza singolare che non si predichi d' altro, in
con grand' impeto per quest' appunto, ma finì poi coll'  esserci  non concorde, ma benevolo (1). Platone dunque paragona il
questo è un disonore presso gli uomini, che giudicheranno  esserci  noi resi colpevoli di qualche grave mancanza, dobbiamo
a buon punto. Se dunque non vogliamo faticare indarno ed  esserci  messi per questa via della religione senza pro, conviene
discendente di Adamo, ci ha un peccato proprio , così dee  esserci  un volontario proprio , cioè uno stato della volontà
che, [...OMISSIS...] . Dalla qual definizione induce,  esserci  tre generi di peccati, cioè peccati della natura , peccati
sarà sempre cagione di affanno, perchè sempre in cimento di  esserci  tolta, e in una sicurezza che in ogni modo ci sarà tolta.
che colle parole. Non è egli una gran durezza di cuore l'  esserci  cosa insopportabile che il sentimento della nostra
prima della morte di Cristo dovevano di natural conseguenza  esserci  anche questi doni od effetti spirituali, di cui parliamo. E
dice altro essere la luce, e altro la forza onde cominciò a  esserci  presente la luce. E veramente, nell' analisi di qualunque
è il produrle in atto nella nostra mente: il perchè l'  esserci  presentati quegli eccellenti lavori è a noi utilissimo
lo spazietto segnato da quelle particelle, vengono ad  esserci  insensibilmente per una reale concomitanza (2). Quindi è
essenziale . Or questa, essendo essenziale al corpo, dee  esserci  in virtù del Sacramento; quella non abbisogna che vi sia se
fianco indifeso all' eresia pelagiana, di cui credevano non  esserci  forse gran fatto a temere. Pochi esempi che ne darò, de'
indole stessa dell' umana natura, per cui l' uomo crede non  esserci  niente da temere da parte sua, ma solo da parte degli
indole stessa dell' umana natura, per cui l' uomo crede non  esserci  niente da temere da parte sua, ma solo da parte degli
e non a inventarne una nuova. Argomentammo dunque non  esserci  bisogno, e non essere neppur possibile, che il diritto sia
erano nelle menti, ed anzi più; di che sembra che voglia  esserci  conceduto dagli uomini discreti l' interpretarli per modo