vita morale, la vita intellettuale sono cancellate, e con | esse | l'emulazione, la libera scelta del lavoro, la libera |
Doveri dell'uomo -
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che le nostre indagini non furono infruttuose, poichè da | esse | noi possiamo raccorre almeno questi due veri indubitabili; |
Gioberti e il panteismo -
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, osservate bene qual conseguenza ne viene: eccola: | esse | dunque sono eterne . E veramente prendete qualsivoglia |
Gioberti e il panteismo -
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al loro sistema; dunque le idee non esistono, o sono anch' | esse | realità. Così si spoglia la Filosofia delle verità più |
Gioberti e il panteismo -
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le loro idee niuna delle quali è perfetta, egli si giova di | esse | quasi di scala per salire alla contemplazione d' un' altra |
Gioberti e il panteismo -
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una regola diversa da tali idee, secondo cui portar di | esse | giudizio, e scegliere il bello separandol dal brutto: e |
Gioberti e il panteismo -
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spirito nostro conosce gli oggetti, il reale che è fuori di | esse | non aggiunge niente agli oggetti conosciuti dalla mente. Ma |
Gioberti e il panteismo -
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con questo sguardo, dove sono dunque queste idee? Stanno | esse | sempre quasi appese innanzi allo spirito, sicchè eccitato |
Gioberti e il panteismo -
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più avanti nella cognizione dell' ente ideale. Poichè da | esse | noi ora abbiamo questo risultato, che l' ente ideale si dee |
Gioberti e il panteismo -
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idee speciali due elementi: 1) l' elemento che fa sì che | esse | siano idee, e in tanto sono identiche all' idea dell' |
Gioberti e il panteismo -
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io trovo difficilissimo a spiegare come io possa pensare ad | esse | e parlare di esse - Ma non è propriamente ad esse che voi |
Gioberti e il panteismo -
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a spiegare come io possa pensare ad esse e parlare di | esse | - Ma non è propriamente ad esse che voi pensiate e di cui |
Gioberti e il panteismo -
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ad esse e parlare di esse - Ma non è propriamente ad | esse | che voi pensiate e di cui parliate: l' oggetto immediato |
Gioberti e il panteismo -
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sono a voi nè pur presenti quelle grandi città, pensiate ad | esse | proprio in se stesse? Voi veramente parlando non pensate e |
Gioberti e il panteismo -
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le immagini che son rimaste nella mente sua, dal reale che | esse | rappresentano; ma è un' illusione pel comune degli uomini, |
Gioberti e il panteismo -
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queste rappresentano Firenze reale, e perciò per mezzo di | esse | e noi veramente conosciamo e facciamo altrui conoscere |
Gioberti e il panteismo -
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il servigio di far sì che il nostro spirito pensi in | esse | alla Firenze reale e di essa favelli, è mestieri che si |
Gioberti e il panteismo -
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alle sensioni che avemmo durante la percezione? Non entrano | esse | per nulla a costituire la cognizione che ci rimane dei |
Gioberti e il panteismo -
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in noi una forza, un' attività diversa da noi; giacchè « ab | esse | ad posse datur consecutio ». Non conviene immaginar la |
Gioberti e il panteismo -
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acquistate colla riflessione medesima? In tal caso | esse | non precederebbero del tutto la riflessione. Convien dunque |
Gioberti e il panteismo -
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le percezioni? Noi l' abbiamo veduto, l' oggetto di | esse | non è che il nostro sentimento, o ciò che cade nel |
Gioberti e il panteismo -
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qual grado d' oscurità e qual grado di luce in | esse | si contenga; queste sono questioni affatto diverse, |
Gioberti e il panteismo -
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dimostrare che l' idee astratte di specie contengono anch' | esse | del negativo; ma ancor meno dell' idee generiche. Così se |
Gioberti e il panteismo -
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o cadono nel soggetto, non sono conoscibili per sè; | esse | hanno d' uopo d' essere trasferite coll' atto del pensar |
Gioberti e il panteismo -
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hanno proprietà direttamente tra loro contrarie, | esse | non possono esser un subietto solo, nè una sola natura, ma |
Gioberti e il panteismo -
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la sussistenza delle cose reali, coll' affermare che | esse | sussistono, il che è quanto dire, col predicare di esse la |
Gioberti e il panteismo -
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che esse sussistono, il che è quanto dire, col predicare di | esse | la sussistenza. Ma questa sussistenza che noi predichiamo |
Gioberti e il panteismo -
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sussistenza. Ma questa sussistenza che noi predichiamo di | esse | e che noi loro attribuiamo, secondo i nostri avversarj è |
Gioberti e il panteismo -
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così sono, come dicevo, innalzate oltre misura, e come | esse | si cangiano tutte insieme in una Religione, così i dotti |
Gioberti e il panteismo -
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col Rosmini non meno che col senso comune, all' azione che | esse | esercitano immediatamente sopra di noi producendoci i |
Gioberti e il panteismo -
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le cose nella mente è quello stesso nè più nè meno che | esse | hanno al di fuori della mente; e al professor Tarditi fa |
Gioberti e il panteismo -
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alle sue fatture, ma come causa creante e immanente di | esse | »? » O non converrà piuttosto conciliare questa |
Gioberti e il panteismo -
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Spinosa, cioè che « « Iddio è causa creante e immanente di | esse | » », perchè forma con esse un oggetto solo, nel quale poi |
Gioberti e il panteismo -
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è causa creante e immanente di esse » », perchè forma con | esse | un oggetto solo, nel quale poi la nostra astrazione |
Gioberti e il panteismo -
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senso giobertiano, secondo il quale la stessa realità è in | esse | e propria di esse, ditemi, o signori, parrebbe egli a voi |
Gioberti e il panteismo -
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mediante l' atto creatore. E che perciò? non restano | esse | tuttavia così distinte e così separate, che v' ha un |
Gioberti e il panteismo -
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poichè, anche prescindendo dalla questione del panteismo, | esse | ci accordano più cose che prima ci sembrava negare. Esse ci |
Gioberti e il panteismo -
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esse ci accordano più cose che prima ci sembrava negare. | Esse | ci accordano prima di tutto il fatto capitale da cui movono |
Gioberti e il panteismo -
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cose, ma in altro modo, perchè il positivo è mescolato in | esse | col negativo, il quale non è in Dio. Alle esistenze reali, |
Gioberti e il panteismo -
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riflessione ritrova in Dio oggetto dell' intuito, certo che | esse | si distinguono da Dio sostanzialmente, perchè le creature |
Gioberti e il panteismo -
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in tal supposto, lasciano a Dio tutta la sostanza e | esse | non sono che sue proprietà. Infatti il Gioberti dà il nome |
Gioberti e il panteismo -
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perciò anche queste divengono intelligibili, perchè | esse | hanno in sè l' intelligibilità stessa di Dio in esse |
Gioberti e il panteismo -
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perchè esse hanno in sè l' intelligibilità stessa di Dio in | esse | trapassata. Ma perocchè l' ordine degli intelligibili è |
Gioberti e il panteismo -
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creativo l' esser cose e l' essere idee, trapassando in | esse | Iddio che è cosa ad un tempo ed idea. Egli è piacevole, a |
Gioberti e il panteismo -
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divina trapassa nelle cose create, dee trapassare pure in | esse | la realtà divina; e così vengono create: il qual placito è |
Gioberti e il panteismo -
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nelle cose create coll' atto creativo, e passando in | esse | le ha create e costituite nella loro concretezza; perciò |
Gioberti e il panteismo -
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e non è quindi mezzo di conoscerle, nè mediatrice tra | esse | e lo spirito, ma è proprio l' oggetto del conoscere, e così |
Gioberti e il panteismo -
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cosa e idea s' identificano) le crea trapassando in | esse | il divino intelligibile, che è Dio stesso. V S' intende |
Gioberti e il panteismo -
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di accidenti di Dio medesimo; il quale oltre comporsi con | esse | come la forma colla materia, trapassa in esse |
Gioberti e il panteismo -
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comporsi con esse come la forma colla materia, trapassa in | esse | sostanzialmente e così le crea. Ascoltiamo com' egli si |
Gioberti e il panteismo -
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la serie delle contradizioni accennate, con un gruppetto di | esse | alquanto piacevole. I Il signor Gioberti insegna che ogni |
Gioberti e il panteismo -
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Voi l' avete udito. [...OMISSIS...] . In tal modo | esse | pure diventano intelligibili, idee, e lo spirito umano le |
Gioberti e il panteismo -
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di mediatore tra le cose create e lo spirito, perchè sono | esse | stesse idee. Così c' insegna il Gioberti. In un luogo il |
Gioberti e il panteismo -
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alcuna idea che loro serva di mediatore, poichè sono anch' | esse | idee, e però Iddii; e l' uomo conosce le cose |
Gioberti e il panteismo -
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le principali in pochi sillogismi, e soggiungiamo ad | esse | le soluzioni. Il Rosmini dice, che l' Essere ideale, qual |
Gioberti e il panteismo -
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sole famiglie delle composite e delle graminacee; molte di | esse | si possono appena con attento studio discernere fra loro. |
Psicologia delle menti associate -
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il mondo reale. Ma se le idee s' unificano in Dio, e di | esse | in quanto sono reali partecipa il mondo, non ci può esser |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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decidere una tale questione, senza sapere in che modo | esse | siano nella mente. Può intendersi che ci siano come atti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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secondo Platone le cose reali abbiano le idee in sè, ch' | esse | non ne sono altro se non imitazioni, e però servono alle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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stesse cose reali . Essendo le idee cosa divina e ponendosi | esse | come forme reali delle cose, si faceva manifestamente Iddio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e quando l' usa è ben rado ch' egli ci avvisi in quali di | esse | lo prende. Mancando questo avvertimento, poco giova ch' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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rivestita di varie relazioni logiche e di vocaboli ad | esse | corrispondenti. Nel passo citato in principio del nostro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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colle parole «tes malist' usias he teleutaia», e che | esse | non si devano già riferire alla materia, essendo proprio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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forma è tolta dall' intelletto e a loro applicata, ma in | esse | veramente, in quanto sono fuori della mente, non c' è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è in esse, ma solo nella mente, ed è dalla mente data ad | esse | quando si conoscono, essendone la forma o la specie l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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potenza », convien distinguere tre materie, e relative ad | esse | tre maniere di forme: la materia e la forma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cose reali la loro specie dalla materia, e così separata in | esse | contemplarla. Ma il soccorso era debole a segno, ch' egli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da Aristotele contro le idee platoniche sono: 1 Che | esse | nulla servono a spiegare l' esistenza de' reali sensibili, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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perchè sono da questi intieramente separate, onde con | esse | altro non si fa che aggiungere sostanze a sostanze, e così |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cose da spiegarsi invece d' assegnarne le cause (1). 2 Che | esse | nulla servono a spiegare la cognizione umana de' medesimi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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idee, converrà dire che la partecipazione di ciascuna d' | esse | sia in quanto non si dice del subietto, dovendo in tal caso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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d' un subietto; dal che deduce, che dunque avanti ad | esse | ci dee essere il subietto. Platone nega, che le idee sieno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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de' reali; ma che anteriormente a questa relazione, | esse | esistono come singolari, anzi ciascuna è perfettamente una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da' sensibili (4), perchè non ne ha bisogno, non essendo | esse | altro che le essenze de' sensibili stessi, e la mente umana |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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come i Pitagorici dicevano esser enti per la imitazione di | esse | »(2) »: non ci sono dunque due serie di enti, ma una sola, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, e di qui pure si sciolgono, cioè si dimostra che | esse | non sono punto vere contraddizioni, ma solo apparenti. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che è anteriore alle forme categoriche. Non parla dunque di | esse | in quanto sono ideali, o in quanto sono reali, o morali, ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono in Platone il sostegno delle idee, sono quelli a cui | esse | appartengono, e ne' quali si copulano e congiungono tra |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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tra loro e diventano operative e quasi mobili, non perchè | esse | sieno tali, ma perchè i subietti reali in cui sono operano |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che a quelle sue opinioni non contraddicano, anzi ad | esse | umilmente servendo, via più le confermino. Da questo lato |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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delle idee, e vedere ciò che alle idee si confà, o che ad | esse | ripugna, per trovare ciò che è vero, o non è. Ora lo studio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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può cadere alcuna contraddizione; 2 che quindi alcune di | esse | si collegano ad unità, altre non si possono collegare, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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costitutivi, di che s' induce che sono puro essere | esse | stesse, e però che non pongono in lui che una pluralità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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spazio non esiste se non nell' anima, e neppure ciascuna di | esse | esiste, perchè ogni suo punto essendo fuori d' ogni altro, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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questa media sostanza che termina nelle due estreme e ad | esse | essenzialmente s' appoggia senziente secondo l' uno e l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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questo solo che da tempo così antico sia stato veduto, che | esse | si giacciono nell' intima costituzione dell' anima. Il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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i loro corpi speciali e si moltiplicassero, Iddio mostrò ad | esse | anime seminali « « la natura dell' universo e le leggi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a ciascuna affidata la futura sua sorte, e come di | esse | si sarebbe formato quell' animale umano di tutti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si fa a combattere le idee di Platone, non riferisce mai ad | esse | altro che i sensibili, tacendosi interamente dell' anima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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siano una copia, imitazione e partecipazione dell' idee ad | esse | relative, vedesi da questo che le forme s' intendono nelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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colle idee, quasi direi, combaciandosi, diventano con | esse | una cosa, rispetto all' atto del nostro vedere, cioè un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(3). L' anima poi, avendole presenti senza che con | esse | si confonda, le intuisce. Ma poichè di certe idee, come di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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de' triangoli ed altre guise di figure sensibili, benchè ad | esse | non dirigano il pensiero, ma al triangolo stesso e all' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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tali cose note a tutti, non domanda altre ragioni, ma da | esse | discende a cercar altre cose, quelle che vuol rinvenire; e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per due vie a diverso intento. Poichè o si parte da | esse | per arrivare ad altre idee parimenti inferiori, per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono lontanissimi da ogni sensibile, e la mente va ad | esse | senza fare alcun uso del sensibile, [...OMISSIS...] , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Vediamo quali queste sieno, e come la mente giunga per | esse | al principio dell' universo, procedendo sempre nei campi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il lume pel quale l' anima intuisce quelle idee e per | esse | è scorta alla cognizione di Dio, è ciò appunto che Platone |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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tutta la sua mente e il suo cuore in esse, si rende ad | esse | simile. Poichè secondo Platone è la contemplazione pratica |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che l' uomo imita tali essenze: la contemplazione di | esse | incessante, ma affettuosa, pratica, assoluta; |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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stesso che le partecipa colla mente e che, conformandosi ad | esse | con tutto sè, si rende giusto, onesto e temperato, rimane |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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poi le creò a sua imagine e somiglianza, ponendo davanti ad | esse | le idee a contemplare. Ora contemplando in queste ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di queste tre idee può abbandonar l' altra, chè c' è tra | esse | un naturale sintesismo; nè tuttavia si possono da noi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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al primo genere di queste specie, e se possano anche | esse | o no mescolarsi colla materia. Le categorie poi sono i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nè potrebbero farle conoscere (3), perchè sarebbero da | esse | dissociate, e cosa al tutto diversa da esse. Quindi spiega |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di soavi frutti da prima promettono, ma poi anch' | esse | imbastardiscono e si disseccano per mancamento di arte, di |
Principio supremo della metodica -
|
quando il vero si è che quelle intelligenze non arrivano ad | esse | unicamente perchè vien loro tolta dinanzi o sia interrotta |
Principio supremo della metodica -
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fa la mente fanciullesca, e che con un' accurata analisi di | esse | troviamo qual sia più e qual meno moltiplice e complicata. |
Principio supremo della metodica -
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al tutto diversi, hanno delle note comuni, per le quali | esse | sono suscettibili di un nome comune. Questo è quanto dire, |
Principio supremo della metodica -
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delle intellezioni umane, noi abbiamo scoperto altresì in | esse | il solido fondamento su cui possiamo erigere il Metodo d' |
Principio supremo della metodica -
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ente . Col percepirsi adunque dalla mente le sensazioni, | esse | si trasformano in altrettanti enti, perocchè quest' è la |
Principio supremo della metodica -
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enti. Analizzando le sensazioni, noi abbiamo trovato che in | esse | vi hanno due elementi; un elemento soggettivo e un elemento |
Principio supremo della metodica -
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Considerate nel loro elemento soggettivo, l' ente a cui | esse | appartengono è il soggetto: esse sono atti7passivi di |
Principio supremo della metodica -
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soggettivo, l' ente a cui esse appartengono è il soggetto: | esse | sono atti7passivi di quell' ente. Considerate nel loro |
Principio supremo della metodica -
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nel loro elemento extra7soggettivo, l' ente a cui | esse | appartengono è un ente diverso dal soggetto |
Principio supremo della metodica -
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è un ente diverso dal soggetto (extra7soggettivo), di cui | esse | sono atti7attivi. L' intendimento adunque, il quale non |
Principio supremo della metodica -
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condizione di percepirle negli enti a cui appartengono. Ma | esse | appartengono a due enti: al soggetto e al corpo |
Principio supremo della metodica -
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intellettivo, tuttavia questo non dirige pienamente ad | esse | la sua attenzione per mancanza di stimolo a ciò fare, e |
Principio supremo della metodica -
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domandiamo: qual è lo stato di massima imperfezione, in cui | esse | si trovano? Conosciuto questo estremo, potremo salire a |
Principio supremo della metodica -
|
fanciullo, che appartengono all' ordine dell' animalità, | esse | sono le seguenti: 1 l' istinto nascente dal bisogno di |
Principio supremo della metodica -
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diverse del fanciullo per cagione, che in quella età sola | esse | hanno la materia e lo stimolo necessario a produrle; e |
Principio supremo della metodica -
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alle età diverse, per ragione che in quella sola età | esse | hanno lo stimolo necessario a produrle, quantunque la |
Principio supremo della metodica -
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e prima dimandiamo quale sia lo stimolo, che muove ad | esse | l' attenzione umana. Riman dunque ancora ad acquistarsi |
Principio supremo della metodica -
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le rinfreschi al suono del vocabolo, per l' analogia che | esse | hanno colle idee astratte, a significare le quali adoperano |
Principio supremo della metodica -
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la sua attenzione intellettiva non ha lo stimolo, che ad | esse | la richiami. 4 Finalmente quand' anco si proponessero alla |
Principio supremo della metodica -
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soluzioni secondo le circostanze dell' allievo, circostanze | esse | stesse difficili a raccogliersi e certificarsi. Si può dire |
Principio supremo della metodica -
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che è favorevole alle passioni, e per male quello che è ad | esse | contrario. Se dunque sono insorte le passioni nel bambino |
Principio supremo della metodica -
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sorpreso e intimorito al loro comparire, si arretra da | esse | se l' avvicinano, si mostra loro turbato, corrucciato, |
Principio supremo della metodica -
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intelligente, la persona morale dà loro un prezzo, allora | esse | diventano materia di moralità: se il prezzo loro dato dall' |
Principio supremo della metodica -
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considerate però in quanto sono elementi di felicità, | esse | hanno un prezzo allor quando diventano premio della virtù. |
Principio supremo della metodica -
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per se stesse indipendentemente da questa relazione ch' | esse | hanno colla virtù! - Ecco uno de' primarŒ fonti della |
Principio supremo della metodica -
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questo, e fondendosi nel sentimento universale che sempre | esse | cagionano, e che è principio di nuova attività. Questi due |
Principio supremo della metodica -
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delle intellezioni di second' ordine coi sentimenti ad | esse | precedenti. A. - Rapporti della prima classe d' |
Principio supremo della metodica -
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oggetti di quelle operazioni, cioè delle cose che noi per | esse | siam venuti a conoscere. Ora poi, quanto agli oggetti |
Principio supremo della metodica -
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le sensazioni de' suoi varŒ organi e a ricever l' una di | esse | come annunzio d' un' altra, ad aspettar questa, perchè gli |
Principio supremo della metodica -
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da poter esprimere tali proposizioni, ma la sostanza di | esse | passa indubitatamente pel suo spirito. Or poi, se il |
Principio supremo della metodica -
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un' impressione rispondente ad un' idea di cosa unica: anzi | esse | sono due impressioni semplici, l' una più variegata dell' |
Principio supremo della metodica -
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allora, che nasce al soggetto intellettivo il bisogno di | esse | e non prima. E in ogni caso rimane al filosofo il dovere di |
Principio supremo della metodica -
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ch' egli riceve dalle collezioni, numerando le unità in | esse | distinte, e però notando il rapporto della seconda unità |
Principio supremo della metodica -
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primitiva sulle cose doppie, e come avendo potuto notare in | esse | il due, poi con questo ebbe aperto il campo a tutti gli |
Principio supremo della metodica -
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mai bisogno di quelle idee per loro regola, quando anzi | esse | sono il loro effetto. Il second' ordine poi somministra |
Principio supremo della metodica -
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al terz' ordine d' intellezioni? Cessano esse? Perdono | esse | di forza? Se ne sopraggiungono delle altre? La natura |
Principio supremo della metodica -
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e l' amore a ciò che è bello, animato e intelligente: ma | esse | conducono l' uomo a questo fine comune per diverse strade, |
Principio supremo della metodica -
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effetti delle regole primitive, al terz' ordine si cangiano | esse | stesse in regole morali. Le regole morali adunque pel |
Principio supremo della metodica -
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fino i più capricciosi ed inesplicabili; conciossiachè | esse | sono i soli fanali che mandano nell' animo suo quella luce |
Principio supremo della metodica -
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dietro al quale apprezzamento la volontà si affeziona ad | esse | di un nuovo amore men nobile del primo, dell' amor |
Principio supremo della metodica -
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una nuova luce: vede dentro a quelle anime: discuopre in | esse | pensieri e volontà: trova con ciò nuovi lati, da cui poter |
Principio supremo della metodica -
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da questi affetti nasce pure la necessità di essere con | esse | perfettamente d' accordo. Si suol dire che « l' amore o |
Principio supremo della metodica -
|
che le consonanti divise dalle vocali abbiano un suono. | Esse | non sono suoni, ma cominciamenti o finimenti di suoni (1), |
Principio supremo della metodica -
|
Passando adunque noi senza più al quart' ordine, quali sono | esse | le intellezioni di quest' ordine? Troppo lungo sarebbe il |
Principio supremo della metodica -
|
maggiore del sillogismo ipotetico; cioè l' esser una d' | esse | condizione dell' altra. Tanto più, che nel sentimento le |
Principio supremo della metodica -
|
Le parole della madre finiscono per disingannarlo: non solo | esse | spezzano via più e quasi tritano dinanzi al suo pensiero l' |
Principio supremo della metodica -
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la minima idea; ma sia qualsivoglia la trasformazione che | esse | prendono, e che io ignoro, so però che io non avrò perduto |
Principio supremo della metodica -
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attribuir loro una dignità maggiore ancora di quella che | esse | realmente abbiano, a cui egli è spinto dall' universalità |
Principio supremo della metodica -
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loro, ed è necessario notarne accuratamente le differenze. | Esse | sogliono confondersi insieme, e talun crede che il dar |
Principio supremo della metodica -
|
le ragioni diverse, per le quali si formano naturalmente di | esse | altrettanti gruppi. La prima ragione si è la forza unitiva |
Principio supremo della metodica -
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le idee, e per quelli prende agevolezza di trascorrere in | esse | colla mente? e che di più egli acquista balìa de' proprŒ |
Principio supremo della metodica -
|
prima d' intendere queste parole e sapere esprimere con | esse | il suo intendimento: e però falsamente si procederebbe |
Principio supremo della metodica -
|
solo al quarto si può eseguire la sintesi per la quale | esse | si predicano di un soggetto agente e che solo al quinto |
Principio supremo della metodica -
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acciocchè nella collisione de' suoi doveri verso di | esse | preferir possa la più degna; è ragguardevolissima nella sua |
Principio supremo della metodica -
|
contrarie fra loro, deve scegliere la più degna fra di | esse | e a quella tenersi. Questa scelta può certamente esser |
Principio supremo della metodica -
|
di alcun elemento di male, le sensioni e gl' istinti da | esse | nascenti si conterrebbero nella loro sfera, produrrebbero |
Principio supremo della metodica -
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le tre categorie della morale: tutti i precetti ad una di | esse | tre si riducono. La prima ha per fondamento l' essere |
Principio supremo della metodica -
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inserite in questo capitolo per la stretta connessione, che | esse | hanno collo sviluppo delle sue facoltà attive e morali, che |
Principio supremo della metodica -
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si vede un somigliante giuoco nelle bestie? Hanno pur anche | esse | l' imaginativa e provano piacere delle rinnovellate |
Principio supremo della metodica -
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Iddio non è presente a queste cose in modo da essere da | esse | conosciuto. Egli dà loro l' esistenza e la vita, e con |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
e la vita, e con questa sua operazione si trova in esse: | esse | dunque sono presenti a Dio che le conosce, ma Dio non è |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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a Dio che le conosce, ma Dio non è presente ad esse, perchè | esse | non ne conoscono nè godono la sua presenza. Veniamo all' |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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grate a Dio, e che impediscano la perfezione; quando invece | esse | conducono ad essa mortificando la carne e umiliando la |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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la carne e umiliando la superbia dell' uomo; ed anzi | esse | in parte sono obbligatorie, sia per soddisfare alla divina |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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morendo per esempio uno, per cui si prega, impenitente, | esse | potrebbero turbarsì, o vacillare nella fede, o mancare di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
natura; ma la riflessione stessa, qualora congiuri con | esse | e sia vacillante e debole, accresce il male ed aggiunge |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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quando ho creduto che ciò giovasse alla causa della verità, | esse | cesserebbero subito d' essere forti, e anche d' essere |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
sempre pronto a cangiarle o a dichiarare e migliorare in | esse | tutto ciò che io potessi riconoscere esservi da cangiare, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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massima virtuale , di maniera che in ciascuna di | esse | si trovi contenuto virtualmente il massimo di essere. Onde |
Sulle categorie e la dialettica -
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le cose reali, le prime differenze che s' osservavano in | esse | era il loro numero, essendo questo, come dicevamo, |
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secondo i gruppi d' unità, cioè secondo i numeri che in | esse | si osservavano; di che sarebbe venuto che tanti dovessero |
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poi, invece di chiamar numeri le cose, uscivano a dire che | esse | erano « imitazione de' numeri », o quando consideravano i |
Sulle categorie e la dialettica -
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determinare quante sieno, cioè trovare il numero di | esse | determinato; poi suddividere ciascuna fin che si può, e |
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loro due principii a diversi generi di cose esistenti e in | esse | le riscontravano, davano loro un altro nome; e così |
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quando rimangono slegate prive d' un subietto, sono anch' | esse | un indeterminato o un indefinito. Quindi, tanto il concetto |
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determinazioni slegate prive dell' ente, che costituivano | esse | pure una pluralità indeterminata, a cui corrispondeva l' |
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in cui si negano le idee separate dalla materia, | esse | doveano collocarsi dopo di questa, di cui sono, quasi |
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e le specie , e queste specie così costituite sono anch' | esse | forme all' ultima materia, cioè alla materia reale. Ora |
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prova del pari che l' uno è il medesimo con esse, e con | esse | diverso. Poichè quali sono l' altre cose? quelle che non |
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dissimile all' altre cose che non sono uno, dall' esser ad | esse | diverso ed identico, nel modo detto di sopra. Essendo |
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genere, perchè il genere riceve in sè differenze, e con | esse | produce le specie nelle quali egli rimane, perchè rimane |
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di sorta, perchè, se ci fossero differenze, quale di | esse | sarebbe la prima? O questa ci sarebbe, o niuna sarebbe |
Sulle categorie e la dialettica -
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che contemplando sè stessa, cioè le specie tutte, vede in | esse | la realità (1). Ma quest' atto che viene dall' Anima ed è |
Sulle categorie e la dialettica -
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tutti i Neoplatonici, si è quello di avere classificato con | esse | l' ente ideale , e non l' ente in tutta la sua generalità. |
Sulle categorie e la dialettica -
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che si trapassano dai nostri filosofi, quando dovrebbero in | esse | porre ogni sforzo d' ingegno. E veramente se si parla d' |
Sulle categorie e la dialettica -
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agli enti ideali e mentali, e l' ente reale non ebbe in | esse | l' importanza che gli è dovuta. Quindi non pare del tutto |
Sulle categorie e la dialettica -
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filosofo, e distribuiremo a parte, quello che a ciascuna di | esse | appartiene. Coglieremo quest' occasione altresì per fare su |
Sulle categorie e la dialettica -
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Coglieremo quest' occasione altresì per fare su ciascuna di | esse | delle riflessioni non solo v“lte a distinguere quello che |
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nomi che casualmente significano cose diverse: per esempio, | esse | che vale essere ed anche mangiare; jus che vale diritto ed |
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di essere: onde Aristotele non classifica veramente con | esse | gli enti, nè i principii degli enti, ma i modi più generici |
Sulle categorie e la dialettica -
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degli enti, ma i modi più generici dell' ente (2). 3 Che | esse | significano i predicati che convengono all' ente per sè , e |
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predicazione, altro non si fa che guastare il concetto di | esse | idee, confondendolo con qualche cosa di soggettivo non |
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non hanno alcun valore obiettivo; poichè, se la mente con | esse | non considera e pensa tutto intiero l' oggetto, lo |
Sulle categorie e la dialettica -
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di sopra. Le relazioni possono essere classificate anch' | esse | in generi e specie, e questi generi e specie sono come |
Sulle categorie e la dialettica -
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, come deve essere, perchè tolta dal predicare, sicchè | esse | si distinguono secondo il senso preciso delle parole, e |
Sulle categorie e la dialettica -
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sue categorie, perocchè egli non pensò a classificare in | esse | se non gli oggetti che soggiacciono allo spazio e al tempo, |
Sulle categorie e la dialettica -
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come altrettanti attributi , ossia predicati de' giudizŒ, | esse | escludono di considerare il soggetto come soggetto; quando |
Sulle categorie e la dialettica -
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se è reale, è la base di ogni entità. Oltre a ciò in | esse | non apparisce alcun ordine tra le varie classi, nè si trova |
Sulle categorie e la dialettica -
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suo ingegno a dissipare quelle contraddizioni, sieno poi | esse | vere od apparenti ». Che dunque le antinomie provino ad |
Sulle categorie e la dialettica -
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In secondo luogo egli parla di idee . Ma queste idee son | esse | semplici o composte? sono nulla o qualche cosa? sono enti |
Sulle categorie e la dialettica -
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considerare come illusioni trascendentali gli oggetti che | esse | mai presentassero all' uomo. Kant si tolse con ciò di |
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sono ancora più lontane dalla realità oggettiva; perocchè | esse | hanno per loro immediato oggetto i concetti, ai quali |
Sulle categorie e la dialettica -
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bensì da' concetti astratti , ma finalmente sono anch' | esse | concetti, perocchè una cosa possibile è un concetto o un' |
Sulle categorie e la dialettica -
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cotali categorie fichtiane, rimanendo già provato quanto | esse | sieno erronee ed insufficienti dalle cose qui sopra |
Sulle categorie e la dialettica -
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introduce le idee , come le idee fossero sapere, mentre | esse | altro non sono che mezzi ed oggetti del sapere. La |
Sulle categorie e la dialettica -
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apparenti; b ) Se le limitazioni di Dio sono apparenti, | esse | debbono apparire a qualche essere, perchè se non |
Sulle categorie e la dialettica -
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quelle macchie sono assolutamente necessarie , mostrando | esse | che il sole è subordinato ad un sistema stellare superiore! |
Sulle categorie e la dialettica -
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è presente agli occhi per la vicinanza dello spazio; ma | esse | non valgono che come pure sinonimie di questa espressione |
Sulle categorie e la dialettica -
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verbo, e l' una dall' altra è separata e distinta; e però | esse | precedono logicamente al verbo umano e non al divino. |
Sulle categorie e la dialettica -
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è la solida base delle altre due scienze filosofiche che da | esse | derivano, cerchiamo in essa la partizione dell' essere. |
Sulle categorie e la dialettica -
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categorie; e l' avervi de' vestigi, non è l' avervi in | esse | la stessa trinità, molto meno è l' avervi nelle cose le tre |
Sulle categorie e la dialettica -
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seconde, come se non ce ne fossero altre, come se fossero | esse | stesse le cause prime. Gli s' affacciò soltanto la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' ordine stesso che hanno i movimenti degli astri da | esse | prodotti. [...OMISSIS...] . Ma oltrechè in tale sistema |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non è che accidentale, e non determina per ciascuna di | esse | un' altra natura. Sono tutte cause motrici immobili, sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tre caratteri comuni, di qualunque ente sieno specie, che | esse | sono sempre o sostanza, o accidente, o relazione. Ma poichè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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convenire alle facoltà sensitive, così anche ripugna che | esse | si dicano la mente in potenza, giacchè Aristotele chiama |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono ordinate nel tutto del conoscibile, debbono anch' | esse | esser conosciute da una mente sapientissima. Ma questo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tutte le cose fossero come appariscono al senso, apparendo | esse | a vari individui o anche allo stesso individuo in diversi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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specie non sono universali? e se sono universali non sono | esse | in potenza, secondo Aristotele? Come dunque saranno il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mozione d' altre cose che sono in quel medesimo atto, a cui | esse | passano. Laonde, se rispetto a quelle cose, che, essendo in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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atto intellettivo e contemplativo, o come atti intellettivi | esse | stesse per la solita o almen frequente confusione che fa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non faccia altro che separarle dalla materia: e in tal caso | esse | sono veramente ne' corpi, unite colla materia. O le specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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perchè hanno materia. Onde « « tutti gl' individui di | esse | sono corruttibili » », [...OMISSIS...] . Ora egli è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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memoria , e dalla memoria di tali cose si fa la ragione di | esse | [...OMISSIS...] . Dalla memoria ripetuta della stessa cosa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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questa intieramente divise, gl' intelligibili non sono in | esse | nè in potenza nè in atto. Ma in relazione colla mente, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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le materiali, mettendo in atto quegl' intelligibili, che ad | esse | si riferiscono. Poichè è da considerare attentamente quello |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Quando più cose sono uno di specie, allora in ciascuna di | esse | conviene che ci sia la specie identica. Se dunque gl' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono una confessione del suo intrinseco difetto. Poichè in | esse | si abbandona lo stesso sistema, e si ricorre al divino |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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, tutte le cose ne sono partecipi, sebbene, essendo in | esse | la specie alla materia congiunta, riman cieca, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(potenza ed atto) (2) ma che le segue tutte ed è tutt' | esse | (3); l' essere dunque non è una natura che stia da sè, ma è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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da sè ed eterne altrettanto che Platone; soltanto vuole che | esse | sieno ultimate, cioè venute all' ultimo loro atto, e quest' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Tendendo ciascuna all' atto ed alla propria perfezione (4), | esse | tendono di continuo ad assomigliarsi all' ultima e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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a diversi punti della scala, senza arrivare nessuna di | esse | al sommo, accade che si vestano di specie varie, che non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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finite degli enti naturali, e a queste non le comunica, ma | esse | già sono ab aeterno negli enti della natura e si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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singolari, singolare in ciascuna, benchè non sia niuna di | esse | (1); 3 Finalmente come la prima sostanza, a cui convenga la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sussistere , e il sussistere delle cose è in ciascuna di | esse | e non separabile. Ora questo sussistere delle cose sta |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sussistere delle cose (3), ed è principio non elemento di | esse | (4). Ma se si domanda poi « la causa per la quale la forma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e da sè, le specie artistiche, dicendo che fors' anco | esse | non sono essenze specifiche, nè alcun' altra cosa è essenza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dei corruttibili, dall' Essere attualissimo, Iddio. 1 | Esse | non esistono che in natura, sono la stessa natura |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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specie sostanziali sono eterne nella natura, e se una di | esse | non ci fosse stata ab aeterno, o si potesse distruggere, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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cose esterne, poichè nelle cose c' è la materia, e però in | esse | l' intelligibile è solo in potenza. Se quest' intelligibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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natura determinate, distinte ab eterno, inconfusibili, | esse | formano come una serie, e non hanno altra unità se non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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alla materia; considerata poi nelle cose in ciascuna di | esse | è unica di nuovo. Ma il pensiero, paragonando queste cose |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nelle quali è immedesimata la scienza e la cosa. | Esse | non vengono in composizione con alcuna cosa della natura, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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esposte le difficoltà per scioglierle: ma la soluzione di | esse | o manca, o è indicata appena in poche e non sempre chiare |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ridurre le cose naturali alla prima causa, in grazia di cui | esse | operano. Reca quindi la questione: « Se i principŒ sieno in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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spiegare senza supporre l' esistenza di Dio, l' altra che | esse | vengono da Dio come desiderato, come fine a cui si slancia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sguardo proprio della mente, che, come dicevamo, nega di | esse | certe entità (scienza di affermazione). Aristotele tolse |
Psicologia Vol.III -
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conoscere il solo fondamento sensibile dell' ente; ond' | esse | sono diverse, quando fanno conoscere fondamenti che sono |
Psicologia Vol.III -
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quando ne acquista i concetti, e che cosa vi sia in | esse | di cognizione assoluta . Riprendiamo il concetto esposto |
Psicologia Vol.III -
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termine dei sensorii, queste si dicono individuate, ed è ad | esse | che dobbiamo il concetto dei corpi speciali. Noi abbiamo |
Psicologia Vol.III -
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che l' uso di quelle idee, siamo costretti di tentare con | esse | di conoscere anche Dio, e in parte lo veniamo a conoscere |
Psicologia Vol.III -
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vita diretta, di cui egli non è conscio, di cui non parla; | esse | incominciano in lui, e si svolgono e si compiono in un |
Psicologia Vol.III -
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che si svolgono dall' essenza dell' anima razionale; | esse | appartengono all' ordine degli atti secondi, non |
Psicologia Vol.III -
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dall' intendimento, tuttavia nell' atto della percezione | esse | sono quelle che vestono l' ente e lo determinano; e cosa |
Psicologia Vol.III -
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i sassi e le varie immagini degli animali come tali, ma ad | esse | congiungendo individuamente certe virtù superiori e divine, |
Psicologia Vol.III -
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dover tornare gradito a chi contempla più cose, che | esse | sieno regolarmente disposte. E veramente essere disposte |
Psicologia Vol.III -
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al termine sentito; nè tuttavia pervennero a distinguere da | esse | con pari felicità il sentimento piacevole che ne è l' |
Psicologia Vol.III -
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dei fenomeni. Onde le continue mutazioni della moda? sono | esse | forse l' effetto del mero arbitrio e del capriccio dei |
Psicologia Vol.III -
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persone che diconsi di buon tuono , d' entrambi i sessi, | esse | vi assicurano che le mode nuove sono proprio le più belle, |
Psicologia Vol.III -
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in quanto si considerano rispetto agli effetti che | esse | producono nel corpo e nella materia del corpo, consegue |
Psicologia Vol.III -
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nel suo operare. E queste leggi, e i fenomeni nei quali | esse | appariscono, danno un' apparente opposizione coi fenomeni, |
Psicologia Vol.III -
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intestino delle molecole e degli organi stessi, che | esse | compongono. Il primo di questi tre momenti della funzione |
Psicologia Vol.III -
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vengono mosse, acciocchè il sentimento fondamentale in | esse | si perpetui, e nel tutto rimanga eccitato a quel modo come |
Psicologia Vol.III -
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molecole, che procuri loro tale una reciproca posizione che | esse | si tocchino nel minor numero di punti; giacchè solo in |
Psicologia Vol.III -
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Ora, data la rotondità delle molecole, è chiaro che | esse | lasciano, quando si trovano al contatto, un interstizio |
Psicologia Vol.III -
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la continuità del sentimento, e divenuta media fra | esse | (quando sia minima ed omogenea come deve essere) non |
Psicologia Vol.III -
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le leggi dell' animalità, noi dobbiamo dimostrare: 1 che | esse | sono necessarie alla spiegazione dei fenomeni animali; 2 |
Psicologia Vol.III -
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necessarie alla spiegazione dei fenomeni animali; 2 che | esse | sono a ciò sufficienti. Incominciamo dalla proposizione |
Psicologia Vol.III -
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istinti conseguenti, e le emozioni che appartengono anch' | esse | ai sentimenti razionali, producano dei movimenti nel corpo |
Psicologia Vol.III -
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tali comunicazioni materiali fra gli organi che bastino | esse | sole a spiegare le affezioni, che si comunicano anche nell' |
Psicologia Vol.III -
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che vi s' impiegano, nei movimenti diversi che ciascuna di | esse | fa, nei momenti in cui li fa, tuttavia si compie per modo |
Psicologia Vol.III -
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del corpo vivente; e lo deduce appunto dal vedere che | esse | si manifestano in organi anche lontani, senza che possano |
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organi simmetrici sieno perfettamente eguali, a tal che | esse | non differiscano se non per lo spazio diverso in cui sono |
Psicologia Vol.III -
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come esige l' armonia delle loro operazioni, sia perchè | esse | sono diversamente costrutte e diversamente disposte. E |
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lo spazio diverso in cui si esercitano, il sentimento, ond' | esse | partono, dovrà essere unico, postochè l' osservazione |
Psicologia Vol.III -
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della materia a queste funzioni, viene contrastato in | esse | e impedito di compirle, egli si appena e si addolora, chè |
Psicologia Vol.III -
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istinto vitale, dividendosi e disorganizzandosi, cessa in | esse | il sentimento, di cui precedentemente erano termine, e |
Psicologia Vol.III -
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che Maincourt distinse dalle false membrane, e tra | esse | ramificarsi propaggini di rossi vasellini, secondo il |
Psicologia Vol.III -
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di lui rispettivamente allo stato e condizione di | esse | forze. La passività, da cui Brown fece dipendere la vita, |
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questo corso è da quelle determinato, se si supponga ch' | esse | non cagionino più alcun' altra irritazione, il detto corso |
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molecole, le quali circostanze fanno sì che rimangano fra | esse | interstizi più o meno numerosi, e maggiori o minori. Ora, |
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con certe leggi, nascono sensioni speciali, e la facoltà di | esse | si può chiamare sensitività speciale o di eccitamento |
Psicologia Vol.III -
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in una parola, alla forza vitale dell' animale individuo. | Esse | agiscono in opposizione a questa forza vitale, e l' |
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ed accrescere la sensione e l' eccitamento, divengano | esse | stesse stimolanti col loro moto, ovvero generatrici, |
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o prodotti dall' istinto sensuale in conseguenza di | esse | (1). I movimenti , cagioni delle dette sensioni, variano |
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movimenti , veniamo alle sensioni , che si dividono anch' | esse | nei due generi delle primitive e delle seconde. Le |
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primitive danno la leva all' istinto sensuale, che per | esse | si mette in movimento. Richiamiamo brevemente le leggi, che |
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influisce a cangiare le sensioni corrispondenti, e con | esse | tutto il corso zoetico. A ragion d' esempio, i nutrienti |
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ma forse a una restrizione arbitraria, che ciascuna di | esse | pone al suo metodo. Tutto allora dovrebbe tendere a |
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il modo di guarire le malattie, studiando che cosa | esse | siano in sè stesse, da quali forze e mutazioni interne |
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delle vene, una minore resistenza al corso del sangue, | esse | dovrebbero recare al cuore copia maggiore di questo fluido, |
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velocità della circolazione, acciocchè potesse passare per | esse | una porzione di sangue eguale a quella che passa per le |
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, ecc., appartengono alla medicina sintetica , e l' uso di | esse | è sicuro e necessario; perocchè queste parole non ambiscono |
Psicologia Vol.III -
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e dimostrare in simil guisa quanto difficilmente | esse | si possano adoperare a costituire la medicina analitica . |
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di più elementi, la sostanziale unione dei quali dà ad | esse | novelle proprietà. Forze meccaniche. - Il tempo, la |
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stimoli accidentali, e dar luogo a sensioni parziali, anch' | esse | accidentali. Le sensioni, che insorgono come conseguenza di |
Psicologia Vol.III -
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il concetto di queste sensioni seconde, e a vedere quanto | esse | influiscano sul corso zoetico, è uopo chiamare all' |
Psicologia Vol.III -
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il pensiero, ed il sentimento intellettuale che ad | esse | si attiene, operano sul principio animale, e questo poi, |
Psicologia Vol.III -
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nè appieno unite, sicchè l' istinto vitale combatte con | esse | per rattenerle, mentre esse hanno perduta quella |
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l' istinto vitale combatte con esse per rattenerle, mentre | esse | hanno perduta quella conveniente posizione e conformazione, |
Psicologia Vol.III -
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sentite, nè egualmente sensorie, è conseguente che cada in | esse | una disuguaglianza di azione vitale, cagione di località. |
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e superficiale, noi possiamo riferire e collocare in | esse | anche le nostre sensioni interne, non superficiali, e prive |
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sensioni, non è meraviglia ch' io possa riconoscere una di | esse | esser più vicina ad una data estremità del piede che l' |
Psicologia Vol.III -
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adunque delle sensioni interne non è che un rapporto fra | esse | e le sensioni superficiali. Ma come si spiegano le sensioni |
Psicologia Vol.III -
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dunque ci restano come campate in aria, o, per dir meglio, | esse | sono per noi come altrettanti corpi esterni. Sono sensioni, |
Psicologia Vol.III -
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fluido o consistente non cerco (1). Gli elementi di | esse | sono mobilissimi, e così accordati che dividendosene alcuni |
Psicologia Vol.III -
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continuità e figura, giacchè di tanto entrerebbe in | esse | un elemento, di quanto ne uscirebbe un altro. Il fenomeno |
Psicologia Vol.III -
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forme che presentano i corpi, e conchiusero che sotto di | esse | doveva essere la sostanza, soggetto immutabile e permanente |
Psicologia Vol.III -
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pure si dice che le appartengono solo perchè la media da | esse | riceve la condizione e l' atto di sua natura. Quindi quella |
Psicologia Vol.III -
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accurata enumerazione ed analisi degli oggetti, che per | esse | l' uomo ammetteva. Così nacque la dottrina delle forme |
Psicologia Vol.III -
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in un modo negativo, come osservammo, cioè dichiarando che | esse | non sono Io, ma non dicendo che cosa sono. Ora non ogni Io |
Psicologia Vol.III -
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divine delle idee e le si attribuiscono all' anima, che con | esse | si confonde; ed è soggettivismo, in quanto si ritengono le |
Psicologia Vol.III -
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fanno immensa opposizione le sue opere, nello stato in cui | esse | a noi pervennero. Durante il dominio della Scolastica, |
Psicologia Vol.III -
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experimentum in quibusdam. Quod quidem universale dicitur | esse | quiescens in anima, in quantum scilicet consideratur |
Psicologia Vol.III -
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praeter singularia, in quibus est motus; quod etiam dicit | esse | unum praeter multa, non quidem secundum esse », secondo la |
Psicologia Vol.III -
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etiam dicit esse unum praeter multa, non quidem secundum | esse | », secondo la sussistenza, « sed secundum considerationem |
Psicologia Vol.III -
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intellectus sit unum praeter multa, tamen secundum | esse | est in omnibus singularibus unum et idem non quidem numero, |
Psicologia Vol.III -
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al ricevimento delle sensazioni ritiene quella parte che | esse | hanno di comune, il che egli chiama memoria ; paragonando |
Psicologia Vol.III -
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dei Reali e dei Nominali, e le loro vere sentenze. | Esse | si rinvengono diligentemente esposte nell' opera di |
Psicologia Vol.III -
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le scuole accennate di Realisti, in questa guisa. Quella di | esse | che riponeva l' universale in una collezione, esprimeva |
Psicologia Vol.III -
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che si sogliono supporre dai filosofi e trapassare; ed | esse | intanto nascondono nel proprio seno un sistema intero. Dopo |
Psicologia Vol.III -
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del senso l' impressione delle cose, allora rimanga in | esse | il comune insieme col proprio; che le medesime anime, |
Psicologia Vol.III -
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essere finito sieno tolte via tutte le limitazioni e con | esse | le imperfezioni e i guasti, egli deve congiungersi e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Dio stesso spontaneamente si abbassa e si avvicina ad | esse | creature e in esse si manifesta, producendovi il sentimento |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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si abbassa e si avvicina ad esse creature e in | esse | si manifesta, producendovi il sentimento di sè. L' ultima |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di cui la natura umana è fornita far non potevano: 1. | esse | non potevano da sè sole trovare un oggetto reale infinito |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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per così dire, il pascolo delle sue potenze e pei quali | esse | potessero adoperare e svilupparsi: e questa cosa Iddio la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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tutto il bene che hanno, è innanzi nell' Essere primo, e in | esse | trovasi solo circondato da limitazioni. Tutto il bene |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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abbiano similitudine colle cose significate; ma solo perchè | esse | hanno una cotale analogia. Di modo che qui avviene, che le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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già un' attenzione quasi direi materiale che tutta in | esse | sole si occupasse, ma nobile e spirituale, che in esse |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in esse sole si occupasse, ma nobile e spirituale, che in | esse | vedesse e cercasse cose ancor maggiori di quelle che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Iddio che egli si forma, ricevono e hanno congiunta anch' | esse | una cotal luce deiforme che le rende operative e vive nell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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quali le sensazioni producono primieramente un bene fisico, | esse | non operano come segni nè come materia di cognizione, ma |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in che maniera questa virtù straniera si congiunga ad | esse | e con esse operi; bastandoci il dire, che come lo spirito |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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maniera questa virtù straniera si congiunga ad esse e con | esse | operi; bastandoci il dire, che come lo spirito si unisce al |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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si congiunga alle sensazioni naturali e operi con | esse | rese a lei quasi concausa. Nè tampoco è ufficio nostro l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e considerazioni e lacrime, che apportano in gran parte di | esse | la conversione da' loro peccati, e in tutti una somma |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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significato o che le informa e le illumina, acquistando per | esse | la cognizione. Ora fra queste due specie di sensazioni |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e soprannaturale, la quale imprimesse nella natura di | esse | un atto di vita e di incorruzione, perdutosi colla |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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o in terra per la loro predicazione e esempio, viene in | esse | trasfusa: nè v' ha in cielo albero di altra specie che di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sono quelle che alimentano e tengono vivi i Santi, per ciò | esse | trascorrono queste acque vive della celeste Gerusalemme |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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le inferiori potenze dell' uomo alla santità, per modo che | esse | non solo diritte fossero e niente ripugnanti a quell' uso |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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fossero e niente ripugnanti a quell' uso che far volesse di | esse | un' anima santa, ma ben ancora giovassero a quest' anima |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dalla sua virtù confortate, perchè l' uomo venisse per | esse | sviluppandosi e crescendo in cognizione e in virtù. Non è |
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armonia che le teneva accordate fra loro, e messa in | esse | l' inordinazione. A ciò s' aggiunse che anche tutte le |
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di questa: la quale sviata dietro le sensibili cose, in | esse | finiva il lume di sua intelligenza, e però non riceveva più |
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all' uso delle lingue vocali, le quali ricevono da | esse | il loro valore e uso, o certo la loro possibilità. Or poi |
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Or poi se le percezioni sensibili e le idee prime che da | esse | si hanno, recano questa luce alle lingue vocali, senza la |
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risovvenirle e disporre queste idee variamente, cioè far di | esse | diverse sezioni (astratti) e varii accoppiamenti (giudizii |
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che elle non suonassero vanamente agli orecchi umani, ch' | esse | primieramente significassero oggetti materiali e sensibili, |
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emblemi delle cose insensibili per una cotale analogia di | esse | a quelle, e questo emblema analogico venisse fatto |
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da noi primieramente col senso esteriore. In secondo luogo | esse | ci vengono rappresentate anco dalla imaginazione, essendo |
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espressamente istituite acciocchè vengano percepite, e per | esse | noi veniamo a conoscere quello che esse cerimonie vogliono |
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percepite, e per esse noi veniamo a conoscere quello che | esse | cerimonie vogliono rappresentare. Queste due specie di |
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che resiste a tali fiamme, anzi che innatura l' uomo con | esse | e il fa in esse vivere la vita immortale. Perocchè queste |
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tali fiamme, anzi che innatura l' uomo con esse e il fa in | esse | vivere la vita immortale. Perocchè queste fiamme sono |
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sensibile alla fantasia del veggente, gli si presentino | esse | in sogno o in veglia, palesi a tutti, o visibili a lui |
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le imagini ricevute in queste varie maniere, cioè: 1. | esse | possono significare un oggetto sensibile nella natura |
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casi le parole significano una cosa significativa. Non sono | esse | stesse le imagini sensibili, ma bensì le cose da loro |
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comporre una specie di visione nella nostra fantasia. E ciò | esse | fanno col risuscitare nel nostro spirito degli oggetti |
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nel capo XVII narra quello che due aquile operavano. Ora | esse | non erano che simboli di due Re. Ma come saperlo? E come |
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la facoltà del verbo: 2. rapporta a questo sussistente | esse | idee, che diventano altrettante indicazioni di quel |
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il significato delle parole non è solamente l' esser | esse | disposte e regolate dall' intelligenza che le pronunzia, ma |
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sostanze o qualità domando io: in che modo esercitano | esse | sull' uomo quell' azione, che le rendono, come detto |
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cagioni istrumentali indirette della grazia? (1) operano | esse | per la via delle sensazioni? Rispondo che non per la sola |
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per quella elaborazione e vicinanza di parti vive anch' | esse | la vita. La ragione poi per la quale questo discorso non si |
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operazioni divine negli animi degli uomini. In alcune di | esse | Iddio produce mirabili effetti, senza però comunicare |
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alcuna , e per questo appunto si chiamano negative. | Esse | però hanno un' indicazione della cosa non rappresentata, la |
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restavano inadempite; e le leggi materiali erano anch' | esse | tante, che non giungeva mai l' uomo a pienamente |
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le parole che chiarissero ogni oscuro; e che da | esse | venisse la forza della santificazione, per significare che |
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purificazioni ed espiazioni, le quali potrebbero anch' | esse | essere appartenenti a quegli antichi Sacramenti (3). Ma non |
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esplicitamente rivelato ciò che Abramo credette, e che | esse | nella vita presente non intesero e non credettero se non |
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di una fabbrica quando questa è condotta a fine; e anch' | esse | s' erano già compite. Or come Iddio ogniqualvolta avea |
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cristiane vedesi da ciò, che il carattere si appella da | esse | concordemente« Sacramento«, nè così potrebbe appellarsi |
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unzione, il segno della croce e l' imposizione delle mani, | esse | simboleggiano, secondo la Scrittura e i Padri, i tre |
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nella nostra carne viva e nel nostro sangue vivo, che anch' | esse | in un modo ammirando ricevon la vita e si fanno animate, |
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avvolte quasi direi nel vortice della vita vengono anch' | esse | avvivate e acquistan natura ed atto di verissima carne. Al |
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organizzate è al tutto indifferente a inanimar più tosto | esse | che altre particelle materialmente diverse, ma della stessa |
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un corpo vivo, o in somma informate dall' identico spirito; | esse | non hanno un' esistenza a parte da lui: formano un' unità |
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e del vino, cioè sotto quella piccola dimensione che da | esse | specie viene determinata nello spazio, non istà mica tutta |
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proprietà parlandosi di una distruzione di forma, perocchè | esse | valgono, come abbiam detto, a significare la cessazione |
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indicare quando sia una forma annichilata, non cadendo in | esse | (secondo lui) l' annichilamento. 4. Nell' esempio recato |
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come conversione si riceve nel pane?« » Io non trovo in | esse | un significato. Intendo bensì che quell' azione come |
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e inimico alle sue creature? giacchè egli sottrarebbe ad | esse | l' intimo loro essere, che è quanto dire tutto ciò che |
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che Cristo passa in tali materie, volendo dire che ad | esse | comunica l' esser suo (2). 3. Che S. Gregorio Nisseno, S. |
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a che servivano esse? perfettamente a nulla: perocchè | esse | non si adoperavano se non per indicare come avveniva o |
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Cristo delle particelle nuove, le quali non mutano, ma anzi | esse | pure partecipano l' identità del corpo e del sangue a cui |
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e moderazione difese la libertà di ciascuna, a niuna d' | esse | permettendo di condannare le altre con quell' autorità che |
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la quale è lodevole, i difetti de' singoli uomini, che di | esse | Scuole si dichiararon campioni; e non s' incarichino le |
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non sono essi essenziali alle Scuole, anzi dallo spirito di | esse | naturalmente son condannati. Colla quale distinzione |
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gli errori tutti dalla Chiesa proscritti, nè niuna d' | esse | riconoscerebbe per suo l' errante, quando d' errore, contro |
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quando Adamo trasgredì il divino precetto, avrebbero anch' | esse | dato il loro consenso? Infatti i teologi chiamano |
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peccato originale (1), nella cattolica dottrina, e su di | esse | si fondano diversi dogmi della nostra santa fede. c ) L' |
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lacrime di dolore; ed insieme di educare in mezzo ad | esse | il ramoscello d' olivo che seminato da' travagli e dalla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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della Chiesa, che ingrossò le colonne de' nostri nemici, ed | esse | ci apparvero sì formidabili: quelli per altro ignoranti |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di lui: sicchè egli per necessità dipende da esse, come | esse | non dipendono da lui. E però quando egli vorrà uniformarsi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e semplicità dell' ordine di tutte le cose; ma introduce in | esse | il disordine e lo scisma. All' incontro i cristiani |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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alla robustezza riposta nella congiunzione con Dio; facendo | esse | a lui quel servigio che a' fanciulli, i quali non hanno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e sensibili senza riferirle alla loro cagione primitiva, | esse | si disgregano e spargono fra di loro; e l' essere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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levarsi ai concetti dello spirito: e volle portare anche in | esse | quella divisione del lavoro che frutta mirabilmente in |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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non sarebbe già limitata ad un semplice rammassamento di | esse | cognizioni in forma di vocabolario; ma ad una distribuzione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sviluppano prima, quelle che si aprono dopo, e secondo che | esse | appariscono e quasi naturalmente nell' uomo fioriscono, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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parola signora e quasi regina di tutte l' altre. Ma sono | esse | tratte pienamente da quel confuso miscuglio? è essa divisa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Se le leggi civili non offendono i diritti, che sono ad | esse | precedenti, e si limitano a proteggerne l' esercizio, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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diritti che esistono prima di esse, pretendono d' esserne | esse | le fonti, d' esserne le padrone, sono ingiuste, e il popolo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il vigore e si procacciasse tutti quei vantaggi e beni che | esse | sono atte a dargli. Altrimenti il Creatore avrebbe operato |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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esclusivo diritto del Clero, ma questo rimane rispetto ad | esse | nel diritto comune del libero insegnamento. E questo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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alcuno al benefattore che le mantiene del proprio, o se da | esse | si trae qualche cosa, questo non agguaglia la spesa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sono implicati in tali amministrazioni, e possono da | esse | essere violati, hanno giusta ragione di richiedere, per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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entro i limiti, che abbiamo indicati, non crediamo però che | esse | debbano andarsene sciolte da ogni tutela e riscontro del |
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a morte e perpetuamente si combattono, poichè ciascuna di | esse | vuol prevalere sull' altra, e vanta i suoi diritti. Per |
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sviluppo e i loro grandi errori al non essersi applicato ad | esse | lo stesso metodo. - Scorsa sui sistemi più celebrati. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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non sa, perocchè questo è impossibile, non è parlare, ma | esse | vogliono dire che colui si crede ragionare di una cosa e in |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Ove le umane cognizioni fossero trattate in quest' ordine, | esse | riceverebbero una assai maggiore semplicità, verrebbe |
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non si masticano, nè assaporano le vecchie; e perciò di | esse | non sentesi altro che la nausea della vecchiezza. I |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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così in sacrificio tutta insieme con Cristo, « affinchè | esse | pure sieno santificate nella verità » (3). Sentenza è di S. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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a loro. Resa quasi una del loro numero, abbiano | esse | con voi tutta l' amichevole confidenza. Allora s' apriranno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il vostro consiglio sarà sì dolce, sì amico e saggio, che | esse | partano da voi contente, vi torneranno altre volte. E |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ma farle a lui conviene per lo scopo spirituale, che in | esse | vi mette. Anzi col lume del nostro unico maestro traggo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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parole, secondo l' opportunità e la voglia che vedrete in | esse | di sentirvi parlare. Poichè dovete esser sollecita di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il loro cuore e il loro spirito farà la scolta sopra di | esse | contro al nemico, che pure « s' aggira intorno come leone |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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lavorino, studino, qualunque cosa operino nella vita, | esse | sappiano altresì dalla bocca vostra come convenga operarlo |
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e finalmente la bontà infinita, sono da destare in | esse | sensi di gratitudine verso un Dio sì buono: buono non solo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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lo stesso esser madre di Dio », come insegnò Gesù (2), e se | esse | hanno ricevuto questo immenso beneficio d' udirla, si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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è contrario. Col primo di questi insegnamenti stillate in | esse | la virtù della docilità , per la quale l' uomo si apre a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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. Tali cose adunque menino a Cristo, ad esso crocifisso; in | esse | si pensi a lui. Tutte quelle cose pertanto, nelle quali |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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virtù dall' Apostolo annoverate, e di questa pace, che da | esse | stilla per così dire qual mele e come olio odoroso dilata |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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o sia all' unità dello spirito, se non si conosce in che | esse | membra fra di loro sono differenti, e in che si convengono. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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le proprietà che distinguono i membri l' uno dall' altro. | Esse | sono formate dalle varietà della grazia; la quale parte, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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angosciose, infelici, senza Dio in questo mondo , andavano | esse | in cerca nell' avvenire di un qualche conforto: chè alcuno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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carità incenerir debbono appunto tutte le altre cose, | esse | sole ardere. Così l' uomo si purifica, e si rende spirito, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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abbracciare e pascere la pinguezza degli affetti divini in | esse | contenuti, e de' modi d' avvicinarsi ed intimarsi per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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santità; e nelle imagini venera il santo oggetto, che per | esse | è figurato o dipinto; e nelle reliquie onora quella |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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vi tornino a mente i bei tempi primi: e godete in | esse | il vostro Dio immediatamente senza ingombro o senso di cosa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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le promesse. Di lui ridondano le sacre carte, e ad | esse | principalmente vi mando. Beete pure a quel fonte della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ha loro posti i vincoli che altrui le lega, perchè abbiano | esse | dei doveri da esercitare, dei meriti da ottenere. - Ma io |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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analitica hanno parte la natura la società. come sono | esse | le cause che la destano, così sono parimenti le cause che |
Psicologia delle menti associate -
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le loro radici, le radici delle loro radici; narrò ad | esse | colle loro proprie parole com'erano nate e come da lingue |
Psicologia delle menti associate -
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non sono che altrettanti esseri ideali, non potendo | esse | esistere altrove se non nelle menti (1). Nè è punto assurdo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che dànno argomento della reale sussistenza della divinità. | Esse | fanno adunque non solo l' ufficio che abbiamo veduto fare i |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sua sussistenza, non sono già lo stesso essere divino, | esse | non ne contengono se non la prova: questo essere ci resta |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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può esercitare sopra quelle idee positive primitive e da | esse | cavarne alcune altre: queste medesime operazioni possono |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dottrina è nelle divine Scritture perpetuamente insegnata. | Esse | non dànno all' uomo, finchè si trova in questa vita, il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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le giudicano altresì, e gli uni hanno merito portando d' | esse | un giudizio favorevole, gli altri hanno demerito portandolo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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i confini della ragion naturale, perchè non si dànno con | esse | nuove percezioni, nè per avventura nuove idee specifiche, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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« gratiam confiteri, si vult non solum vocari, verum | esse | Christianus (3) ». L' essenza del Cristianesimo è d' essere |
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sono la sua base e, se si vuole così, la sua essenza: ma | esse | azioni sono legate necessariamente : 1. ai sentimenti; 2. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nel concetto di Dio, e ci mettono a pericolo di dare ad | esse | quell' adorazione e quell' amore, che noi dovremmo |
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mosse da altre potenze, che in ragione di attività sono ad | esse | superiori: per cagione di esempio, l' intelletto ha bisogno |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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le quali non sono mosse da una potenza superiore, ma in | esse | è il principio del moto. Queste le ho chiamate principii |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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applicate al sentimento fondamentale soprannaturale. Per | esse | si parrà ragion manifesta dell' essere tanto difficile a |
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quelle idee non restano svestite e fredde, ma esce da | esse | un sentimento (percezione) che le avviva e mette in esse |
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da esse un sentimento (percezione) che le avviva e mette in | esse | qualche cosa del positivo: il che è ciò che nelle divine |
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come la creazione, non sarebbero però deiformi ; perchè in | esse | non vi sarebbe una comunicazione della divina sostanza, |
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ed efficace, come sono sempre le percezioni, giacchè con | esse | noi soffriamo dalle cose un' azione reale. Ecco il luogo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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veramente t“r via interamente, senza che siano tolte con | esse | insieme e rese al tutto impossibili le stesse nature (2). |
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entra una sola persona, ma tutte e tre, sebbene ciascuna di | esse | in diverso modo, cioè nell' ordine in cui procede: onde |
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si compenetrano, per così dire, fra loro e in ciascuna di | esse | è ogni cosa. In ragione d' esempio, quando toglie la divina |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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fornite quelle anime sante, dalla essenza divina che in | esse | operava, qualche Padre ne parla come se al Padre eterno |
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deiformi nelle anime sante, appropriate al Verbo; ch' | esse | però, come in loro causa, si riferivano al Padre, principio |
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le idee e ne osserva, a parte a parte, gli elementi, di che | esse | si compongono, che sono le cognizioni distinte, le |
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delle medesime, cioè mediante quei sentimenti che | esse | hanno cagionato in noi (1). Ora il sentimento della grazia, |
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volumi raccorrà sì un gran numero di idee, ma nessuna di | esse | è Dio, in nessuna ha percepito la divina natura, tutte |
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i razionalisti. V' hanno adunque due parti, e nessuna di | esse | intende punto rinunziare alla ragione, che sarebbe il |
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sarebbe il medesimo che darsi vinta; ma anzi ciascuna di | esse | pretende di seguitare essa sola la ragione e la verità, e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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attende a quello che realmente noi percepiamo quando di | esse | riceviamo la percezione, manifestamente conosce, che esse |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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esse riceviamo la percezione, manifestamente conosce, che | esse | non sono l' essere, che esse non sono, e non ci si fanno |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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manifestamente conosce, che esse non sono l' essere, che | esse | non sono, e non ci si fanno conoscere se non come azioni e |
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le altre cose non sono l' essere: non ripugna adunque per | esse | il non sussistere, quando anzi sussister non possono senza |
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aiuti e spinga. Quindi la contingenza delle cose porta in | esse | la possibilità di mutazione e di una vicenda di nascimenti |
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dell' essere i savii antichi conchiudevano, che ad | esse | non appartiene propriamente l' essere e il denominarsi |
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contingenti non hanno alcuna proporzione con lei, sicchè | esse | non possono esservi ricevute. Sicchè è un' altra potenza, |
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nostro senso animale, cioè a dire ricevuta la passione che | esse | vi cagionano con una reale azione, NOI che siamo pur quelli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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veduto, nol potremmo applicare più alle creature, quasi che | esse | lo avesser da sè, ma vedremmo piuttosto in lui, |
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« Nisi per imaginem Dei (per il Verbo) ad imaginem Dei | esse | non potes (2) ». S. Cirillo d' Alessandria nel medesimo |
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acutezza della sua vista spirituale per discernere dentro a | esse | il divino che gli si rivela; ma splendore però che non |
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piaceri, e ad ogni maniera di servigi che l' uomo possa da | esse | bramare. Di più consiste questa perfettibilità a riempire |
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di forme filosofiche e acconciate a modo di sistema. Ed | esse | hanno bensì subita l' azione della meditazione filosofica, |
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nulla da sostituire di meglio; e tuttavia vedevano toccar | esse | tali punti, sui quali gli uomini volevano assolutamente o |
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critica alle dottrine popolari e sebbene avessero preso da | esse | il meglio di loro filosofie, tuttavia le sdegnavano, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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popolari e preteso di supplire con essi a ciò che ad | esse | mancava. Ma dopo aversi dato questo vanto, veniva il |
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tenebre e apparenti assurdi, finisce collo scoprire in | esse | un abisso di luce e cava dal loro seno delle stupende |
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cava dal loro seno delle stupende cognizioni e trova che in | esse | si nasconde il più profondo della stessa scienza, e che |
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della cognizione di più cose, egli può scegliere fra | esse | ciò che meglio gli aggrada: e veramente sarebbe un errore |
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in un tempo medesimo e comincino a essere le potenze e in | esse | il lor guasto, e la comunicazione di questo guasto fatta al |
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manifestatamente si appalesa. Perocchè ci riconosce in | esse | che non può avervi formal peccato prima che non sia storta |
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l' una sull' altra nè sturbarsi a vicenda. Ma mediatore fra | esse | è il soggetto, ed è questo che comunica con l' una e coll' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dipendenza, rifiutandosi a ogni soggezione. Sicchè o tirino | esse | il soggetto nei proprii interessi, o nol tirino, mostrano |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nol tirino, mostrano egualmente che egli è troppo debole ed | esse | troppo forti, perocchè o lo hanno legato, o esse almeno |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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debole ed esse troppo forti, perocchè o lo hanno legato, o | esse | almeno vanno sciolte da lui. E perchè il soggetto umano è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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da Alessandro VIII intorno al peccato filosofico. | Esse | sono le seguenti: [...OMISSIS...] . Se queste proposizioni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ree di peccati attuali, dicendoci le divine Scritture che | esse | ardono nel fuoco, ma rispetto a quelle anime che sono |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che non sia. SESTO. - Senonchè colla risurrezione dei corpi | esse | racquistano i corpi. Il riacquistare poi che fanno dei |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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tolse a provare: « probabilius animas ex traduce non | esse | (2) ». Colle quali parole mostravasi non darsi da lui la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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susseguente però S. Tommaso d' Aquino insegnò: « haereticum | esse | dicere, quod anima intellectiva traducatur cum semine (3) |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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peccato originale (2). E S. Agostino secondo lo spirito di | esse | Scritture dice, che il peccato originale « è una cotal |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sul peccato originale mi chiamano a lumeggiare meglio con | esse | una osservazione altrove per me fatta, cioè che la divina |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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insorgano contro alle verità rivelate e accampino contro di | esse | delle obiezioni cavate dalla ragione naturale; allora, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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naturali verità che formano come l' addentellato a cui | esse | si continuano, o certo, trovate queste, cessano dall' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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lezioni che nei varii Codici si possono notare: quelle di | esse | che dalla Chiesa non vennero rigettate o non si possono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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o non si possono convincere d' errore non si rifiutino: | esse | sono permesse da Dio, il quale vi ha posto un limite colla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è quel primo momento, nel quale furono le creature e con | esse | cominciò il tempo. Il Genesi dice: « « Nel principio Iddio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che queste hanno fra di loro, perciò il cominciamento di | esse | è il cominciamento del tempo. Il Verbo dunque era già nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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le limitazioni sono fatte insieme con le cose, alle quali | esse | vanno inerenti. Questo è ciò che volle esprimere il sacro |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si prestano al ragionamento; giacchè i nessi fra | esse | e le notizie più antiche e più familiari sono pronti. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' interrogazione di Cristo a Pietro: « Quem dicunt homines | esse | filium hominis », la quale viene commentata così da S. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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così da S. Ilario: « Dominus enim dixerat: Quem me homines | esse | dicunt filium hominis? Et certe filium hominis contemplatio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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contemplatio corporis praeferebat. Sed addendo: Quem me | esse | dicunt, significavit, praeter id quod in se videbatur, esse |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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esse dicunt, significavit, praeter id quod in se videbatur, | esse | aliud sentiendum: erat enim hominis filius. Quod igitur de |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che mandato dal Padre mostra all' anime e quasi forma in | esse | il Verbo, tuttavia anche quest' operazione dello Spirito |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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altri uomini. Per ciò le verità rivelate si chiamano anch' | esse | parola di Dio . E sebbene quelle verità sieno molte, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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rivelazione soprannaturale del Verbo medesimo; sebbene con | esse | il Verbo divino non siasi ancora manifestato agli uomini |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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oggetto. Ma nelle speciali verità rivelate, appunto perchè | esse | non si rappresentano che come oggetto, rimane nascosta la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' una coll' altra, in modo che si escluda da ciascuna di | esse | quello che non può convenire alla divinità, e così si venga |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che non può convenire alla divinità, e così si venga per | esse | ad intendere quanto di questa si debba pensare. Ora le due |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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E lo chiama primogenito, non perchè le creature sieno anch' | esse | generate in senso proprio della parola, ma per la povertà |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che è quella di esistere come soggetti, o nei soggetti, | esse | stanno fuori del Verbo, e non sono il Verbo, e non si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e colle susseguenti. Colle precedenti, perocchè avendo in | esse | annunziato il Verbo, cioè la parola di Dio, volle far |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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benchè queste sieno operazioni del tralcio, senza il quale | esse | non sarebbero: onde chi opera nel cristiano le operazioni |
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le membra ricevano tutto dal capo, tuttavia anch' | esse | operano unite con lui. Ma rimane sempre che Cristo sia il |
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era stata la causa dell' idolatria. Perocchè: « dicentes se | esse | sapientes, stulti facti sunt (4) ». Or questa stessa |
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ancora quell' altra voce di Cristo: « Nolite ergo solliciti | esse | dicentes: quid manducabimus, aut quid bibemus, aut quo |
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aguntur, ii sunt filii Dei (4) ». Laonde queste due maniere | esse | in carne (1) ed esse in spiritu significano e |
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Dei (4) ». Laonde queste due maniere esse in carne (1) ed | esse | in spiritu significano e contrappongono l' una all' altra |
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di cui solo tien conto, come sua propria vita. La frase poi | esse | in spiritu, per opposto di esse in carne, significa appunto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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propria vita. La frase poi esse in spiritu, per opposto di | esse | in carne, significa appunto la perfetta incorporazione con |
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dunque alle citate parole di Cristo [...OMISSIS...] | esse | si possono parafrasare in questo modo: « Chi verrà a me con |
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meno profondo, attestando però di nuovo l' alto mistero che | esse | nascondono con dire: [...OMISSIS...] Ma poscia, venendo a |
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se questo cibo vitale venga dato a quelle anime fedeli, | esse | saranno tantosto liberate dalla loro oscura prigione, |
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già venuto. Onde l' Apostolo: « Fide intelligimus aptata | esse | saecula Verbo Dei, ut ex invisibilibus visibilia fierent |
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ai trecento dentro a vasi di creta, rotti i quali | esse | apparirono (5). Quindi la Chiesa cattolica dà il nome di |
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avvenga rispetto all' anime separate venendo in tal modo | esse | continuamente refocillate da nuovo cibo divino. Onde la |
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preannunziate molte cose di Cristo, e la fede che davano ad | esse | era soprannaturale. Era soprannaturale perchè queste cose |
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la sola esistenza oggettiva non sono a se stesse; e, quando | esse | sono (soggettivamente), allora esse non apprendono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a se stesse; e, quando esse sono (soggettivamente), allora | esse | non apprendono necessariamente il Verbo, sebbene il Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si fece carne » »; come pure mandò lo Spirito Santo in | esse | e negli altri uomini, prima i doni e poscia la medesima |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la virtù dello Spirito Santo, prima di tutto la volontà di | esse | membra, dove risiede la loro personalità, è santificata, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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« qui, cum in forma Dei esset, non rapinam arbitratus est | esse | se aequalem Deo; sed semetipsum exinanivit formam servi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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diversi gradi di luce alle intelligenze finite, in tanto | esse | si distinguono fra loro. E nel battesimo già si dà questa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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se mettete insieme molte gocce d' acqua pura, per quante | esse | sieno, riuscirete ad ottenere neppure un centellino di |
Questioni politico religiose -
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si possa dire delle assemblee parlamentari, si è ch' | esse | rappresentino la maggioranza della nazione. Ma se questa |
Questioni politico religiose -
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che i loro imperanti e i loro civili governi, ed | esse | stesse le nazioni intere ed i popoli i più potenti, rinati |
Questioni politico religiose -
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radici negli uomini, il savio legislatore dee avere ad | esse | quello stesso riguardo ch' egli ha alle altre condizioni di |
Questioni politico religiose -
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alle stesse credenze religiose, e le rispetti ammondando ad | esse | le proprie leggi. Il che è appunto proprio quello che non |
Questioni politico religiose -
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sarà facile parimente di fare promulgando delle leggi che | esse | stesse li infrangano, e che proteggano tutti quelli che li |
Questioni politico religiose -
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di coscienza, si esaminò se doveva essere abolita con | esse | anche la legge sul divorzio [...OMISSIS...] I giureconsoli |
Questioni politico religiose -
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leggi per tutti i culti diversi e libertà di coscienza sono | esse | cose conciliabili? Noi abbiamo anzi dimostrato che sono |
Questioni politico religiose -
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tutti i cittadini. Ma non potrebbero essere uniformi, se | esse | tenessero conto delle diverse comunità religiose, e |
Questioni politico religiose -
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diverse comunità religiose, e provvedessero a ciascuna di | esse | in separato, quando volgono relazioni con oggetti |
Questioni politico religiose -
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riguardo alle differenze religiose, che pur dividono anche | esse | in differenti classi i cittadini? Se rispondono di no, |
Questioni politico religiose -
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per l' influenza che ha esercitato lungamente sopra di | esse | il cristianesimo. Tali sono a mio vedere le nazioni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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grandi sconvolgimenti delle società civili ed i mali a cui | esse | si trovarono continuamente soggette condussero talora i |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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e si sottraggono agli uomini le tentazioni a turbare con | esse | la società: dei quali v' ebbe maggior bisogno nelle società |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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le pubbliche deliberazioni e possano veder tutto ciò che in | esse | si tratta, possano ponderarne le conseguenze, e se in esse |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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esse si tratta, possano ponderarne le conseguenze, e se in | esse | rinvengono cosa che loro nuoca, possano a tempo impedirla. |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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amministrato, riconoscere e rispettare tutti i diritti che | esse | hanno: quindi ancora desiderando di realizzare questa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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e stagnanti tutte le ricchezze della società? E se son | esse | soggette ad un continuo movimento, dovrà soggiacere alle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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si risponde. E come, ripete la Commissione, non sono | esse | necessarie? Rimossa l' equità e la giustizia, che cosa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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al tutto impossibili da praticarsi: dice solamente, che | esse | non sono possibili a praticarsi con tutto il rigore, e che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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dalla Assemblea dopo che è stato dimostrato: 1 che | esse | sono necessarie per l' ottima consecuzione del fine |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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del fine sociale, cioè pel comune vantaggio; 2 ch' | esse | sono le deviazioni menome che far si possano, dati i lumi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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nel prevenire i mali eventuali che può opporre contro di | esse | la umana perversità, insensibilmente si snaturano e perdono |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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qual sia la natura delle instituzioni sociali. Sono | esse | tali che determinano in se stesse la relazione che hanno |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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ed è egli questo il loro scopo? In tal caso non si debbono | esse | contorcere e guastare per ovviare agli abusi a cui sono |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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soggette tali relazioni per altro naturali degli uomini: | esse | si debbono lasciare intatte, sicchè sieno espressioni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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una tale società, ma ben ancora nocevoli: conciossiacchè | esse | danno risalto ai diritti degli uomini, e dando risalto ai |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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se queste relazioni false già vi sono fra gli uomini, | esse | producono a vicenda le false instituzioni e le false leggi. |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di corruzione, sono in quest' ultimo stato necessarie, | esse | però non possono giammai essere che temporanee, cioè fin |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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stabilite non è già quello di evitare i disordini ch' | esse | stesse producono, ma bensì di stabilire le vere relazioni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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dedotte dalla rettitudine, e non possono aver contro di | esse | se non se quella ripugnanza, e quasi incredibilità, che gli |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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stesse e non v' è già qualche cosa che si possa amar più di | esse | mentre tutto si ama in quanto serve ad esse. Si attenda a |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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delle famiglie è una specie di ostaggio e di pegno ch' | esse | danno alla repubblica »3). » E` comune presso a' politici |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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esaminando le costituzioni di certi popoli si truova che | esse | sono foggiate a tenore di questo fatto e di questa forza |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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per ciò non è negli esordi delle nazioni, ma dopo ch' | esse | sono bastevolmente costituite, che la detta legge si |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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ai passi delle nazioni conquistatrici; perocchè quando | esse | si stabiliscono sul terreno conquistato, allora si può dire |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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fra la proprietà ed il potere, che debbe produrre in | esse | l' agitazione. In tal modo ricevuto nelle mani dei non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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istorie costantemente nelle Società civili si è, che quando | esse | passano dalla legge famigliare alla nazionale, e perciò |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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da lui stesso, e da' suoi successori fino al re Giovanni: | esse | divennero sì intollerande nel regno di quest' ultimo, che i |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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non è palese, sicchè v' ha sempre ragione di temere da | esse | qualche assalto, concedo che nessuna autorità politica |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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dissensioni e tante inimicizie; e gli errori intorno ad | esse | costano tanto sangue e tanta depravazione: delle basi che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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hanno a far nulla coll' amministrazione della giustizia. | Esse | potranno forse render l' uomo più acconcio ad un' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di ricorrere all' origine delle cose per distinguere in | esse | la sostanza dall' accidente. Abbiamo mostrato coll' esempio |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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usurpano a queste il diritto della generazione di cui | esse | hanno già pienamente fatto uso, mentre le ricche non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di compenso messo ne' godimenti dei beni dalla natura: | esse | sono quelle famiglie, le quali dopo aver goduto tutto il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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per l' influenza che ha esercitato lungamente sopra di | esse | il cristianesimo. Tali sono a mio vedere le nazioni |
Filosofia politica naturale -
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grandi sconvolgimenti delle società civili ed i mali a cui | esse | si trovarono continuamente soggette condussero talora i |
Filosofia politica naturale -
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e si sottraggono agli uomini le tentazioni a turbare con | esse | la società: dei quali v' ebbe maggior bisogno nelle società |
Filosofia politica naturale -
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le pubbliche deliberazioni e possano veder tutto ciò che in | esse | si tratta, possano ponderarne le conseguenze, e se in esse |
Filosofia politica naturale -
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esse si tratta, possano ponderarne le conseguenze, e se in | esse | rinvengono cosa che loro nuoca, possano a tempo impedirla. |
Filosofia politica naturale -
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amministrato, riconoscere e rispettare tutti i diritti che | esse | hanno: quindi ancora desiderando di realizzare questa |
Filosofia politica naturale -
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e stagnanti tutte le ricchezze della società? E se son | esse | soggette ad un continuo movimento, dovrà soggiacere alle |
Filosofia politica naturale -
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si risponde. E come, ripete la Commissione, non sono | esse | necessarie? Rimossa l' equità e la giustizia, che cosa |
Filosofia politica naturale -
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al tutto impossibili da praticarsi: dice solamente, che | esse | non sono possibili a praticarsi con tutto il rigore, e che |
Filosofia politica naturale -
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dalla Assemblea dopo che è stato dimostrato: 1 che | esse | sono necessarie per l' ottima consecuzione del fine |
Filosofia politica naturale -
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del fine sociale, cioè pel comune vantaggio; 2 ch' | esse | sono le deviazioni menome che far si possano, dati i lumi |
Filosofia politica naturale -
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nel prevenire i mali eventuali che può opporre contro di | esse | la umana perversità, insensibilmente si snaturano e perdono |
Filosofia politica naturale -
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qual sia la natura delle instituzioni sociali. Sono | esse | tali che determinano in se stesse la relazione che hanno |
Filosofia politica naturale -
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ed è egli questo il loro scopo? In tal caso non si debbono | esse | contorcere e guastare per ovviare agli abusi a cui sono |
Filosofia politica naturale -
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soggette tali relazioni per altro naturali degli uomini: | esse | si debbono lasciare intatte, sicchè sieno espressioni |
Filosofia politica naturale -
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una tale società, ma ben ancora nocevoli: conciossiacchè | esse | danno risalto ai diritti degli uomini, e dando risalto ai |
Filosofia politica naturale -
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se queste relazioni false già vi sono fra gli uomini, | esse | producono a vicenda le false instituzioni e le false leggi. |
Filosofia politica naturale -
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di corruzione, sono in quest' ultimo stato necessarie, | esse | però non possono giammai essere che temporanee, cioè fin |
Filosofia politica naturale -
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stabilite non è già quello di evitare i disordini ch' | esse | stesse producono, ma bensì di stabilire le vere relazioni |
Filosofia politica naturale -
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dedotte dalla rettitudine, e non possono aver contro di | esse | se non se quella ripugnanza, e quasi incredibilità, che gli |
Filosofia politica naturale -
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stesse e non v' è già qualche cosa che si possa amar più di | esse | mentre tutto si ama in quanto serve ad esse. Si attenda a |
Filosofia politica naturale -
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delle famiglie è una specie di ostaggio e di pegno ch' | esse | danno alla repubblica »3). » E` comune presso a' politici |
Filosofia politica naturale -
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esaminando le costituzioni di certi popoli si truova che | esse | sono foggiate a tenore di questo fatto e di questa forza |
Filosofia politica naturale -
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per ciò non è negli esordi delle nazioni, ma dopo ch' | esse | sono bastevolmente costituite, che la detta legge si |
Filosofia politica naturale -
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ai passi delle nazioni conquistatrici; perocchè quando | esse | si stabiliscono sul terreno conquistato, allora si può dire |
Filosofia politica naturale -
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fra la proprietà ed il potere, che debbe produrre in | esse | l' agitazione. In tal modo ricevuto nelle mani dei non |
Filosofia politica naturale -
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istorie costantemente nelle Società civili si è, che quando | esse | passano dalla legge famigliare alla nazionale, e perciò |
Filosofia politica naturale -
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da lui stesso, e da' suoi successori fino al re Giovanni: | esse | divennero sì intollerande nel regno di quest' ultimo, che i |
Filosofia politica naturale -
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non è palese, sicchè v' ha sempre ragione di temere da | esse | qualche assalto, concedo che nessuna autorità politica |
Filosofia politica naturale -
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dissensioni e tante inimicizie; e gli errori intorno ad | esse | costano tanto sangue e tanta depravazione: delle basi che |
Filosofia politica naturale -
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hanno a far nulla coll' amministrazione della giustizia. | Esse | potranno forse render l' uomo più acconcio ad un' |
Filosofia politica naturale -
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di ricorrere all' origine delle cose per distinguere in | esse | la sostanza dall' accidente. Abbiamo mostrato coll' esempio |
Filosofia politica naturale -
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usurpano a queste il diritto della generazione di cui | esse | hanno già pienamente fatto uso, mentre le ricche non |
Filosofia politica naturale -
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di compenso messo ne' godimenti dei beni dalla natura: | esse | sono quelle famiglie, le quali dopo aver goduto tutto il |
Filosofia politica naturale -
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fatte, non scemano ma anzi accrescono la carità: giacchè in | esse | si cerca unicamente la stessa verità. Certe questioni o |
Epistolario ascetico Vol.II -
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alle encicliche di Gregorio XVI, e non dubito punto che da | esse | vi allontaniate giammai. Scriverò poi a Don Antonio |
Epistolario ascetico Vol.II -
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loro coll' immaginazione una quantità di altre cose, che | esse | non contengono punto. Però quasi direbbesi che l' anima |
Epistolario ascetico Vol.II -
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o a degli obblighi sotto pena di peccato mortale: | esse | invitano tutti a cosa maggiore; la legge di grazia non è |
Epistolario ascetico Vol.II -
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inconcusso fondamento all' ubbidienza cieca, imperciocchè | esse | furono dette per gli Apostoli alla Chiesa, e la Chiesa |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Signore mi suggeriva; ma di più la S. Sede riconoscerà in | esse | degli argomenti validissimi, coi quali sterpare fino le |
Epistolario ascetico Vol.II -
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gloria di Dio. Ma le parole biasimanti e umilianti, sono | esse | sempre ingiurie? No certamente. Ingiuria vuol dire |
Epistolario ascetico Vol.II -
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vostro cuore; perocchè abitano qui, ed altrove non vi ha di | esse | che il simulacro. Nè solo per amore della verità e della |
Epistolario ascetico Vol.II -
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città e per le ville, dove la divina Provvidenza le vuole. | Esse | si compiacciono del titolo di povere serve delle serve dei |
Epistolario ascetico Vol.II -
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fede alle idee nuove e adoperi ed esalti intorno ad | esse | tutte le sue facultà, può in breve prevalere ad altro |
Psicologia delle menti associate -
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la Scrittura anche esprime con quell' altre parole, « noli | esse | iustus nimis »); chè anzi dobbiamo andare persuasi di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sempre ritornare col pensiero, e abitare e riposare in | esse | con tutta l' anima. In queste parole s' impara massimamente |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vitali questioni, credendole inutili alla pratica, quando | esse | anzi sono della pratica stessa la vita e la forza; e talora |
Epistolario ascetico Vol.III -
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mai le persone pericolose, non avvicinandovi mai ad | esse | per pura inclinazione, ma solamente quando lo vuole la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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mio carissimo, per l' amore del nostro Dio; perchè | esse | sono un difetto, e ci rubano la dolcezza del cuore, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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un nobile sentimento, non badiamo a quel vizio funesto che | esse | contengono: non badiamo che esse sono opposte alla |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a quel vizio funesto che esse contengono: non badiamo che | esse | sono opposte alla sapienza, la quale ci dice di non doversi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fin qui, in noi combatterle e distruggerle, e sostituire ad | esse | altrettante simpatie d' altissima carità, di quell' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in pace e in rassegnazione le nostre angustie, e in | esse | ci consoliamo al pensiero di rassomigliarlo da lontano e di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e rubacchiando una parte di quella mercede, che ad | esse | è promessa. Ora, per grazia di Dio, è scoperto, convien |
Epistolario ascetico Vol.III -
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persone che eseguiscono il comando del Superiore, ma una di | esse | lo eseguisca senza giudizio, senz' attenzione, senza |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sante, che mentre sembravano tutte occupate al di fuori, | esse | conversavano internamente col loro Dio e Creatore; e questa |
Epistolario ascetico Vol.III -
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quasi osava dire, le mie congratulazioni, perchè non solo | esse | alimentano, ne' loro animi, ma ben anco appalesano, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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comunità d' uomini dedicati a Dio non potessero da | esse | trarne tutto il frutto, rivolgendo tutta la loro divozione |
Epistolario ascetico Vol.I -
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come tutte le domeniche dell' anno, e le ferie in quanto da | esse | dipendono: cioè in quanto hanno lezioni proprie adattate a |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non si celebra alcun Santo: di poi le feste mobili, e con | esse | il proprio delle ferie; in terzo luogo le feste stabili, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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essere, se queste dignità sono così necessarie che senz' | esse | non ci sarebbe nè pur la Chiesa di Gesù Cristo, che altro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dell' Instituto; giacchè il superiore può trovare per | esse | un ufficio e collocamento esterno; appunto perchè non è di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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alle nostre opinioni maggiore grado di certezza che | esse | non abbiano. Un uomo che si è reso vero umile e stolto per |
Epistolario ascetico Vol.I -
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caso di conoscere le vostre forze, e vedere se il peso è ad | esse | proporzionato. Io non vi dirò che una cosa sola: « che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non ci sono ancora sparite; giacchè è più maraviglia che | esse | persistano, che non sia ch' esse ci sfuggano, e svaniscano. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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è più maraviglia che esse persistano, che non sia ch' | esse | ci sfuggano, e svaniscano. Ho scritto anche al nostro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sviscerate, ed in tutto osservate. Come vi sarete accorto, | esse | formano la base di tutte le Costituzioni. Noi abbiamo pure |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a noi stessi da non infrangerle sì agevolmente, legando con | esse | quasi con una catena di ferro la protervia della nostra |
Epistolario ascetico Vol.I -
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maggiore il bisogno di risanare le menti coll' infondere in | esse | idee giuste. Gli uomini conviene andare a prenderli |
Epistolario ascetico Vol.I -
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se se non da chi gli è dato da Dio, « cupio dissolvi et | esse | cum Christo ». E se pur viveremo, ciò non ci sarà |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a quelle mortificazioni e penitenze che noi facevamo, sieno | esse | poche o molte, ciò non importa. Questa è dottrina sicura, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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mansueto di cuore » »: oh quanto sono belle queste parole! | esse | racchiudono il carattere vero di Cristo e del Cristiano! |
Epistolario ascetico Vol.I -
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inserito il germe del razionalismo; tuttavia nelle più d' | esse | quel principio pestifero s' occultava sì fattamente, che |
Il razionalismo -
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queste è naturalmente onesto (1); e per l' appetito di | esse | o de' beni che seco adducono, non dubitarono disobbligarli |
Il razionalismo -
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perchè dunque non si abbandonano altresì i principii ond' | esse | derivano? perchè un Eusebio Cristiano e i suoi seguaci e |
Il razionalismo -
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è questo uno sciogliere le loro difficoltà, ma un fare ch' | esse | trionfino della rivelazione. Certo, se voi siete da tanto |
Il razionalismo -
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decreto di Dio, alla natura umana; ma la prima parte di | esse | perfezionava essenzialmente l' umana persona nella natura |
Il razionalismo -
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agli abitanti d' America e d' altre isole, che vissero in | esse | prima che fossero scoperte, o in altre ancor da scuoprirsi; |
Il razionalismo -
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possono essere soggetti anche i giusti, non appartenendo | esse | all' ordine morale. Ma lasciando da parte questi mali della |
Il razionalismo -
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peccati, tuttavia, « quod diu maneat absque peccato mortali | esse | non potest », e il prova coll' autorità di S. Gregorio |
Il razionalismo -
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se dopo le ultime eresie del secol XVI, avutane da | esse | occasione, lo spirito razionalistico e pelagiano |
Il razionalismo -
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salutari oltremodo ai nostri moderni teologi, se da | esse | apprendessero, che carezzando il Razionalismo teologico, |
Il razionalismo -
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