Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Parlate loro di Patria, di ciò ch'essa fu, di ciò che  deve  essere. Quando, la sera, dimenticate, fra il sorriso della
inspirata, non incatenata dalla tradizione. La Nazione  deve  aiutarvi in quest'opera. E voi avete, in nome dei vostri
essere se non un nuovo anello nella catena d'amore che  deve  annodare in uno tre generazioni della Famiglia. Circondate
ed il male, cioè fra il dovere e l'egoismo. L' educazione  deve  insegnarvi la scelta . L' associazione deve darvi le forze
L' educazione deve insegnarvi la scelta . L' associazione  deve  darvi le forze colle quali potrete tradurre la scelta in
incatenato al grado raggiunto di civiltà. L'associazione  deve  essere progressiva nel fine a cui tende, non contraria alle
che le vostre tendenze vi suggeriscono. L'associazione  deve  essere pacifica. Essa non può avere altr'arme che
Essa non può avere altr'arme che l'apostolato della parola:  deve  proporsi di persuadere, non di costringere. L'associazione
proporsi di persuadere, non di costringere. L'associazione  deve  essere pubblica. Le associazioni segrete, arme di guerra
sviluppo e l'inviolabilità del pensiero. Se l'associazione  deve  schiudere la via al Progresso, essa dev'essere sottomessa
e al giudizio di tutti. E finalmente l'Associazione  deve  rispettare in altrui i diritti che sgorgano dalle
il ricavato dei tributi che, chiesti a tutti i cittadini,  deve  erogarsi a benefizio di tutti, l'insieme degli atti qui
è il bambino di Dio: sa Egli il fine verso il quale essa  deve  svilupparsi. L'Umanità comincia oggi appena a intendere che
è tradita, il potere di direzione fidato a quei pochi  deve  cessare. Ogni uomo chiamato al Governo è un amministratore
al Governo è un amministratore del pensiero comune:  deve  essere eletto, e sottomesso a revoca ogni qualvolta ei lo
al progresso e pegno dell'Unità che la famiglia umana  deve  un giorno raggiungere: nessun potere ha diritto d'impedirla
Dio non ha fatto cosa inutile; e poiché esiste una Umanità,  deve  esistere uno scopo unico per tutti gli uomini, un lavoro da
può cancellarsi da forza umana. L'educazione dell'umanità  deve  compiersi; noi vediamo quindi escire dalle invasioni
sono le tre sfere dentro le quali l' individuo umano  deve  lavorare al fine comune, al perfezionamento morale di se
trasformazione del mondo fisico, come il diritto di voto  deve  manifestare la parte ch'egli ha nell'amministrazione del
capaci di coscienza della loro missione. Credo che l'uomo  deve  mangiare e vivere e non avere tutte l'ore dell'esistenza
capacità, dal diverso desiderio di lavoro; ma un principio  deve  signoreggiarla: qualunque è disposto a dare pel bene di
disposto a dare pel bene di tutti, ciò ch'ei può di lavoro,  deve  ottenere compenso tale che lo renda capace di sviluppare,
agli anni della vecchiaia, mentre la quistione economica  deve  mirare a provvedere agli anni virili, allo sviluppo,
violerebbe i diritti di proprietà che il lavorante  deve  avere per i frutti del suo lavoro. Poi, chi sarebbe arbitro
altra di forma positiva: « Iddio ha tutto ». Ora, questo  deve  essere il primo ufficio del dialettico, volendo arrivare al
e dell' accidente ». Tale è dunque l' opera a cui  deve  applicarsi il dialettico: distinguere le forme diverse
gruppo degli effetti sensibili rappresentanti un solo ente  deve  prendersi nella sua totalità, e però se la stessa pera ha
(1). Ciò che si dice della materia del tutto informe, si  deve  dire altresì dei generi di materia, che è il sesto dei
attribuisce, per la stessa legge ontologica secondo cui  deve  operare per poter pensare le cose, e per la legge
nè nell' uno, nè nell' altro modo in separato; ma vi  deve  essere un terzo modo di visione o apprensione intellettiva,
essere sussistente. Ma il ragionamento che ci dice che così  deve  essere rispetto all' Essere supremo, non ci spiega però
coscienza di possederla). Quello che si dice del godere si  deve  dire del sapere; pel primo grado l' uomo conosce la verità,
(ne ha la coscienza); quel che si dice della verità si  deve  dire altresì di ogni bene e di ogni male: pel primo gode il
di questa vita sopra la vita diretta . E pure non si  deve  già credere che il bene della vita riflessa sia più
della vita primitiva e diretta. D' altra parte non si  deve  credere che la vita riflessa si estenda sempre, o a tutti i
come il viaggiatore, che tutto occupato del luogo dove  deve  pervenire, non bada alla strada che percorre. Il quale
della sua prudenza: di separare quel tutto, su cui poi si  deve  decidere, da ogni altra cosa impertinente, e a quel tutto
quali l' attenzione riposi, e gliene sorga la coscienza. Si  deve  notare altresì che secondo la qualità di questi principŒ e
fa incontro tutta spontanea e luminosa! E` vero che questo  deve  poter avvenire in parte anche perchè quando si medita, l'
rimane netto il lavoro della severa ragione. A questo si  deve  attribuire anche il fatto della memoria, che una cosa
nello spirito. Laonde alla legge cosmologica dell' armonia  deve  seguire la legge psicologica che la compisce; sono due
Ora, posciachè l' ordine è nella natura dell' agente, esso  deve  pur essere altresì nelle potenze e negli atti di lui; l'
agente conviene che sia naturalmente ordinato. Quindi si  deve  trarne il concetto della regolarità naturale dell' operare
gli uomini hanno la loro naturale regolarità, la quale si  deve  proteggere e sviluppare dalla savia educazione e dal buon
all' unità del soggetto operante. E` in questa unità che si  deve  collocare l' attenzione più squisita della mente. Noi già
« il sensorio dell' immaginazione », non del pensiero, si  deve  dire di ogni altro sensorio, che abbia ritentiva; perocchè
serie più o meno lunga di altri stati, pei quali l' animale  deve  passare affine di giungere dove appetisce di giungere, allo
debbano quasi necessariamente ad altri succedere, e certo  deve  appunto così accadere in chi sogna di correre o di volare.
grado massimo di intensità, oltre il quale la fatica, che  deve  fare in ciò, limita il suo conato. Qui ritorna ancora la
che in lui si trova incoato »; il qual principio  deve  dare una singolare regolarità al suo operare, e contrastare
nelle operazioni dell' animale, non minore certo ella  deve  essere in quelle del principio razionale. Ma posciachè il
linee rette e curve, e dei loro varii sistemi. Onde l' uomo  deve  amare la regolarità delle cose anche per questo, che nella
ed incredibili potenze di operare nel mondo esteriore. Si  deve  anche aggiungere per una quarta e più sottile ragione, che
ordine che è avvezzo a contemplare colla mente. Il che egli  deve  fare anche istintivamente, conciossiacchè il principio
e la proporzione, che giace nel suo termine. Alla prima si  deve  rispondere negativamente; e si conferma questa risposta
ordine nella materia e nei suoi movimenti, è chiaro che vi  deve  essere ordine altresì negli organi sensori, che sono di
comunicazione semplice del moto per via d' impulso, si  deve  dire egualmente o in modo simile del moto per via di
il sentimento intellettivo coll' armonia sua propria, che  deve  prevalere perchè d' un ordine più sublime, modifica nell'
il maggior possibile sentimento fondamentale ». Non si  deve  già credere che quell' istinto , a cui noi attribuiamo la
muscolare, l' attività pensante e gli affetti dell' animo,  deve  fare la più grande meraviglia com' egli abbia potuto
le proprietà e attività del corpo vivente; 2 che ella si  deve  riscontrare entro la sfera di quelle due funzioni, che
La riproducibilità esige bensì della materia stimolante che  deve  venire assimilata al corpo vivente, ma l' effetto della
extrasoggettiva per unica proprietà del corpo vivente,  deve  seguirne che il suo effetto, cioè l' eccitamento, sia in
del susseguente; in tal caso nella spontaneità motrice si  deve  riconoscere un' attività maggiore e grandemente diversa
. Dalle quali cose tutte apparisce che il sentimento non  deve  già considerarsi quale semplice effetto dell' eccitabilità
eccitabilità e degli stimoli, come lo considerò Brown; anzi  deve  in lui riporsi la vera causa della stessa eccitabilità
encefalica, e se è questa la quantità di movimento che  deve  venirsi comunicando pei nervi ai muscoli, pei muscoli alle
apparente lotta. Ecco dei fatti: La lotta apparente, che  deve  sostenere l' istinto vitale, è dunque di due maniere, l'
può produrre movimenti continui nè complicati; onde ivi si  deve  tutto ridurre a semplici attrazioni in linea retta, essendo
in un movimento intestino, se l' attività del sentimento  deve  concorrere a facilitare e aiutare un tale movimento, questa
nel sangue. La formazione di queste molecole sferiche si  deve  attribuire principalmente a quel momento della funzione
acciocchè nasca il soffregamento in tutte le direzioni, ne  deve  nascere il moto rotatorio, pel quale si smussano gli
d' intromettersi fra loro staccandole alquanto, come  deve  avvenire quando una particella straniera viene assimilata e
divenuta media fra esse (quando sia minima ed omogenea come  deve  essere) non produce già l' effetto che i sentimenti delle
fisiche e chimiche; sono nate a dominar queste. E così  deve  essere, se è vero che le forze vitali sono quelle di un
fra loro unità. Il sentimento e l' istinto conseguente  deve  certo riuscire meno vigoroso in questi corpi non ancora
piacere, e però ella è tanta, quanto è il dolore, e quanta  deve  essere acciocchè con essa il dolore non si accresca, ma
se non in un principio unico, e questo altresì sensitivo.  Deve  qui dunque chiamare la nostra attenzione quel consenso
che manca della principale condizione di cui un' ipotesi  deve  essere fornita, cioè che « sia provata l' esistenza della
indubitabile; ed è da simili fatti bene accertati che si  deve  muovere alla spiegazione dei fenomeni. E` del pari certo
noi non vi demmo attenzione. Eppure da quelle sensazioni si  deve  ripetere gli effetti morbosi, che ne sono conseguitati (1).
sostengono che è sempre nell' apparato cerebrale che si  deve  cercare il secreto della trasmissione della potenza
di altri fenomeni. Se un tessuto è perfettamente eguale,  deve  rispondere ad esso un sentimento fondamentale unico, e ad
dall' organizzazione, cioè dagli organi che l' istinto  deve  mettere in movimento per propellere lo stimolo e liberarsi
degli umori; chè, giusta le leggi idrodinamiche, ivi si  deve  accelerare il corso del fluido dove il canale si restringe,
movimenti conseguenti all' azione dell' istinto sensuale si  deve  distinguere: La quantità d' impulso che riceve l' istinto
Data adunque una prima sensione o un primo dolore,  deve  succedersi nel corpo umano una serie più o meno lunga di
quale rammenta le angustie del sistema browniano, onde si  deve  trarre del tutto la medicina, prima di mettersi sulla via
troppo. Il determinare poi l' inopportunità dello stimolo  deve  essere ampio campo alla medicale sapienza, dipendendo
il grado maggiore e minore di stimolo e di eccitamento si  deve  considerare come relativo all' individuale tolleranza . Ma
funesto e mortale per meccaniche compressioni, tutto ciò  deve  ascriversi all' attività animale, che dirige ed accumula i
essere un' operazione piacevole o dolorosa; e perchè non si  deve  fare il confronto tra l' operazione e la non operazione, ma
il rendersi le convulsioni frequenti in un individuo  deve  attribuirsi in gran parte alla forza dell' abitudine attiva
abitudine attiva . All' attività del principio animale si  deve  parimenti riputare la ragione, perchè le convulsioni si
materialità ed alle organiche condizioni della fibra, si  deve  indubitatamente attribuire; e se si vuole, usando un' altra
anima (1). Quindi è che ogni azione del principio vitale  deve  influire sullo stato del corpo, ed ogni alterazione del
nei tessuti del corpo, l' intima organizzazione di questi  deve  riceverne alcuna mutazione. Ciò dimostra che la condizione
ella organata piuttosto in un modo che nell' altro, la  deve  rendere più o meno impressionabile, le deve dare una
nell' altro, la deve rendere più o meno impressionabile, le  deve  dare una passività maggiore o minore; ma niente le varrebbe
materia continua. Al sentimento fondamentale di continuità  deve  essere data una materia avente certe disposizioni,
non avendosi una materia e un istinto vitale disgiunti, si  deve  supporre prima di tutto un germe animato, il quale abbia
aderenza delle molecole impedisce il loro movimento, e  deve  quindi scemare la vita di eccitazione. Ora il sentimento
ad un corpo vivo, per essere avvivata della stessa vita,  deve  avere certe qualità o forme, onde le si attribuiscono certi
come di azoto, di ossigeno, ecc.. Apparisce, ancora, che  deve  essere elaborata dal corpo vivente al quale si accosta;
l' istinto vitale è quello che produce il sentimento, egli  deve  essere altresì quello che lo conserva; chè il conservarlo è
stessa, che vuole continuare ed accrescere il sentimento,  deve  tendere prima di tutto a conservarlo. Il vero si è che i
in un modo che non può dirsi meramente chimico, ma  deve  dirsi chimico7vitale, avvivando e nutrendo tutti i tessuti;
animale l' unità e l' individualità. Quindi all' animale  deve  piacere d' essere stimolato, anzi gli è necessario; è
la nutrizione dunque si fa per via di stimoli; il corpo che  deve  passare in nutrimento, applicato al corpo vivente, lo
e ne consegue la continuazione dei moti eccitatori. Si  deve  considerare dunque come primo anello del corso zoetico
ferite, ecc.. In tutti questi accostamenti di molecole si  deve  prescindere dal considerare le sensioni dolorose o
concomitanti, prodotte dai movimenti eccitatori, e si  deve  solamente considerare l' operazione dell' istinto vitale,
assai più che a diminuzione dell' esteso sentito,  deve  attribuirsi all' imperfezione rimasta nell' organismo, a
il sistema delle sensioni e dei movimenti conseguenti  deve  alterarsi. Dico deve alterarsi, non dico accrescersi.
sensioni e dei movimenti conseguenti deve alterarsi. Dico  deve  alterarsi, non dico accrescersi. Perchè, quantunque sia
che questo ente extrasoggettivo e la sua maniera di operare  deve  essere una delle condizioni, da cui dipende lo stato più
più piacevole dell' animale, di modo che il sentimento  deve  trovare più piacevole l' atteggiarsi in un modo anzichè in
più celeri e violenti, dalla maggiore rapidità dei quali si  deve  soprattutto desumere l' intensità della sensazione. Così si
e robusta; ma se lo stimolo vince questa resistenza,  deve  nascerne una sensione maggiore di quella prodotta in un
attività della fantasia nel sonno e nel sonnambolismo, si  deve  ripetere dalle stesse cagioni. Finalmente il grado di
la quantità del moto da lui prodotto ». E di nuovo  deve  dirsi non essere, per una consimile ragione, quantunque
del sole impedisce la visione delle stelle? Certo si  deve  attribuire in parte all' azione meccanico7animale, che,
dichiari che non si tratti qui di quella debolezza, che  deve  determinare il metodo curativo (1). Questa distinzione, per
l' eccita e rinforza. Dunque lo stato della parte  deve  venir determinato non dal solo elemento che l' addebilita,
del corpo (2). Ora qui si presentano alcuni quesiti:  Deve  sempre il medico dirigere i suoi sforzi a far cessare l'
, ma alla sintetica ; perocchè si cerca quel che si  deve  fare per la salute, non si cerca per quali molli interne e
propria, perchè indica almeno quell' elemento che il medico  deve  solo curare, e che perciò forma la base della malattia
a così poco? E` vero, a ragion d' esempio, che egli  deve  al tutto trascurare quella che chiamano debolezza o
svigorire e sottigliare il corpo fino alla morte? Ma non si  deve  badare a questa debolezza nella scelta della cura. -
debolezza universale del corpo, e che perciò anche questa  deve  poter chiamarsi patologica , se per patologica s' intende
patologica , se per patologica s' intende quella, che  deve  dirigere il medico ad applicare i rimedi. Che se si vuol
minaccioso anch' esso egualmente o più, a questo pure si  deve  riguardare. Finalmente che le parole debolezza, robustezza
ai mali così conosciuti e descritti. Da tutto ciò si  deve  conchiudere che anche la regola a juvantibus et laedentibus
che ogni effetto che s' ottenga nel corpo umano non si  deve  considerare come un prodotto di un solo agente, ma
il qual corpo umano è appunto nel caso nostro l' ente che  deve  reagire. Questo principio innegabile è conosciuto ed
la difficoltà di conoscere appunto lo stato del corpo che  deve  reagire; e qui tornano in campo la complicazione e le leggi
2 molto più lo stesso corpo umano vivente, che è quello che  deve  reagire, è oltremodo complesso, non solo per le varie
- Ogni sostanza chimica agisce in modo diverso, secondo che  deve  agire in un' altra sostanza, colla quale ha una data
il progresso lodevole. Così la medicina sintetica , che non  deve  essere abbandonata mai, discenderà cautamente ad illazioni
la medicina analitica non può aspirare ad essere sola, ella  deve  nascere dalla sintetica; sarà il difficile, il laborioso, e
alla pelle, al polmone, al sangue; onde a principio  deve  succedere uno squilibrio fra l' attività, in cui si mettono
nel produrre i due effetti indicati, e la lotta che per ciò  deve  talora sostenere, suppone un animale già esistente; di che
degli stimoli non può essere mai universale, ma  deve  sempre appartenere a qualche località determinata, o che
ha un' origine intellettiva, il primo organo interessato  deve  essere l' organo dell' immaginazione, il cervello; ma le
ne sia la prossima causa efficiente; distinzione, che si  deve  fare accuratamente, se si brama giungere ad una teoria
di malattia, fa sfoggio di forze straordinarie, non si  deve  conchiuderne che egli sia più forte, ma solo che egli sia
in essi nasce, ritenuto sempre dentro la loro continuità,  deve  necessariamente venirsi formando una organizzazione sempre
La condizione dell' animale, cioè il termine corporeo,  deve  avere tre accidenti: continuità, eccitamento,
sensoria, cresciuta nell' organo della fantasia, si  deve  ripetere dall' afflusso degli umori in quella direzione.
virtù da collocare nell' operazione visiva; se pur non si  deve  piuttosto attribuire il fenomeno all' essere i movimenti
questo sangue ivi accumulato, e quasi stagnante, può e  deve  subire diverse alterazioni nei suoi principŒ, come lo
di forza e di prontezza nelle persone più sensitive. Ma si  deve  osservare che nel sistema vascolare e nel sistema nervoso
gli occhi, e diminuisce oltremodo la pinguedine, che  deve  sostenere l' occhio. In tutte le infiammazioni croniche che
ella vuole ottenere, talora è locale; e per ottenerlo ella  deve  dar moto ad organi e parti, che occupano altre località.
uno solo; ora ogni atto diverso il principio senziente  deve  imparare a farlo coll' esperienza; onde gli può riuscire
la spontaneità dell' istinto; onde solo al cominciamento  deve  sentirsi la violenza, e non più nei movimenti successivi,
perocchè in tutte le sensioni il principio attivo senziente  deve  essere il medesimo. Pare dunque che al principio senziente,
nello stesso sentimento; a tener viva la quale oscillazione  deve  certamente concorrere il frequente battito del sangue, il
e il guardarla dall' ignominioso materialismo non  deve  essere desiderabile, anzi propria sollecitudine dei teologi
ne trae molte ella stessa in pericolo, molte ne perde, non  deve  parere indecoroso, nè maraviglioso a chi sa il cristiano
per cibare la quale prendemmo il faticoso viaggio? - Non si  deve  pretendere che una scienza bene ordinata mostri il suo
giammai, che, se indi si dipartisse, s' annienterebbe, ella  deve  ritrarre altresì ogni suo perfezionamento ed ogni suo
anima umana nell' Antropologia soprannaturale, la quale  deve  tener luogo dell' ultima parte, e del glorioso fastigio
fenicia, e però di nazione contermina all' ebraica, si  deve  esser confermato in questa sentenza dall' aver veduto che
cominciano dal liquido, e che il nutrimento stesso  deve  rendersi liquido, acciocchè sia rifuso nel corpo vivente, e
sostanze juxta7positae ; che dunque la sostanza, se vi è,  deve  trovarsi negli elementi, cioè nei primi estesi; ma questi
susseguente. Ma se l' istante, in cui viene distrutta,  deve  distinguersi da quello in cui ella esiste, già fra l' uno e
in cui ella esiste, già fra l' uno e l' altro istante vi  deve  essere un tempo di mezzo, nel quale ella è durata. Dunque
non si risponde che sia una delle figure passeggere, ma si  deve  rispondere che sia cera, e la figura non è il quid della
un riflesso di quello; ma questa maniera di parlare non si  deve  ella attribuire alla lingua poetica usata dall'
perchè se fossero tali per essenza, non si cangerebbero.  Deve  dunque esservi un quid sostanziale, che non sia niuno di
(1); il secondo, che chi conosce una data natura  deve  esperimentarla, riceverla o averla in qualche modo in sè
tutto rispondente alla forma dell' universo materiale che  deve  animare, e che è suo termine. Poichè così appunto avviene
se il moto è nella stessa natura dell' anima, questa natura  deve  essere sempre in moto, e quindi sempre viva, poichè ciò che
Se dunque esiste la rappresentazione, il che non si nega,  deve  esistere anche l' oggetto rappresentato ed il soggetto
sè stesso, ecc. »; ma di queste passioni dell' ente si  deve  rinvenire una causa straniera alla sua naturale attività.
del ragionamento, niuno ha più diritto di ragionare,  deve  tacere; niuno ha diritto di pensare, deve vegetare; perchè
di ragionare, deve tacere; niuno ha diritto di pensare,  deve  vegetare; perchè nè parlare, nè pensar può, senza
potendosi più ricorrere alla speciosa ragione, che « tutto  deve  contenersi nella coscienza », e volendosi pure fare una
può intendere nulla fuori di sè. Ciò che intende adunque  deve  essere prodotto da lui stesso »; quasichè fosse lo stesso
penetrazione, ma solamente un minimo che di logica in capo,  deve  fare stupore come proposizioni di tal natura si pronuncino
espressione essere uno coll' infinito è ambigua, e perciò  deve  essere chiarita coll' analisi dei suoi diversi significati;
conosce fuori di sè stesso, e però tutto ciò che conosce  deve  necessariamente essere cose che nascono in lui »,
non ha alcuna virtù di operare trasmutazioni. Onde se si  deve  credere al pensiero umano, questo dichiara di non aver
le cose, se non congiunge questi due termini; ella si  deve  dunque fermare a quel punto, nel quale il nulla diviene
stia da sè, separata dalla materia; e per stare da sè  deve  esser qualche altra cosa oltre mera forma, onde non può
o di organo corporeo, dunque l' anima intellettiva non  deve  essere forma di corpo, perchè la forma o specie del corpo
inseparabile dalla materia. Ora la materia è eterna, e però  deve  avere una forma eterna, cagione di tutte le altre forme. Di
cui si disputa. Posto adunque lo stato della questione come  deve  essere posto, è facile a discoprire che i singolari, come
divisi in due fazioni; alcuni, tenendo fermo che il comune  deve  essere una realità, escludevano affatto da esso ogni
dell'umanità. Come ogni elemento della vita umana, essa  deve  essere aperta al Progresso, migliorare d'epoca in epoca le
missione. Ciò che la Patria è per l'umanità, la Famiglia  deve  esserlo per la Patria. Come io v'ho detto che la parte
il concetto che un cattolico, secondo la sua fede, ha e  deve  avere della Chiesa di Gesù Cristo? Un cattolico crede come
da ogni cristiano cattolico. Ciascuno uomo adunque  deve  pensarci a mente tranquilla, facendo tacere le prevenzioni,
secondo che è l' uno o l' altro di questi subbietti che  deve  operare, e che propone a se stesso, prima di operare,
che l' utile non si può separare dall' onesto, e che non si  deve  cercar quello senza nessun riguardo a questo, e che perciò
la sentenza di coloro che dicono che l' autorità civile  deve  fare le sue leggi ed altri atti governativi secondo la
a difendere i diritti religiosi dei cittadini, egli  deve  conoscerli questi diritti e averli presenti, sia per
alla violazione dei medesimi. Se dunque il governo  deve  aver riguardo, nel fare le sue leggi e nel prendere le sue
dello Stato dalla Chiesa . Concludiamo: il governo civile  deve  aver riguardo, nella formazione delle sue leggi ed altri
morale e religiosa, e se il solo arbitrio della medesima  deve  esser legge, che cosa se ne avrà se non la tirannia della
individuo, in ogni sua operazione, come abbiamo già detto,  deve  proporsi, prima di operare, due questioni diverse, l' una
Temistocle. Per attignere ciò che appartiene all' onesto,  deve  lo Stato accostarsi ad altri fonti, e ad altri per
che l' utile sia subordinato all' onesto. Il sacerdote non  deve  entrare, come sacerdote, punto né poco in questa sfera
Deriva bensì dalla natura del potere civile, che questo  deve  essere subordinato alla Chiesa nelle cose morali e
fare che sieno diversi da quel che sono, non può cangiarli;  deve  prenderli come un fatto esistente; riconoscerli come si
quali le sue pratiche obbligatorie. A questa testimonianza  deve  ricorrere il governo per conoscere la Religione di cui si
oggetti temporali, intorno ai quali il governo civile può e  deve  disporre. Da questo si rende manifesto quanto sia erronea
civile può prescindere dalla Religione, e la legge  deve  essere atea, adducendo per ragione di questo, che il civile
egli non è incaricato che di provvedere a un fine profano,  deve  riguardare come fossero profani anche gli oggetti
fossero profani anche gli oggetti religiosi, e però non  deve  prestare alcuna attenzione alle collisioni che le sue leggi
e disponga anche d' oggetti religiosi, tuttavia ella non  deve  avere riguardo alle collisioni che ella involgesse e
unico contratto matrimoniale è il naturale, ma questo poi  deve  essere rivestito delle formalità ecclesiastiche, acciocché
acciocché sia riconosciuto valido dalla Chiesa, e  deve  essere rivestito delle formalità civili, acciocché sia
la questione fondamentale è questa: « Se la legge civile  deve  essere amica, o deva essere nemica alla religione dei
la questione precedente, che la legislazione civile non  deve  essere ostile alle credenze religiose dei cittadini, è
La legge dunque (ecco le conseguenze che ne cavano)  deve  permetterlo, affinché quelli la cui credenza l' autorizza,
La legge civile per rispettare la libertà di coscienza  deve  adattarsi a quelli che credono meno. E questa è appunto la
possibile conciliare i due princìpii, ma l' uno o l' altro  deve  essere abbandonato. E così fecero i legisti della Francia
di conchiudere indicando i due caratteri principali che  deve  presentare il vero sistema della libertà di coscienza, i
sola si metterà avanti il principio che la legge civile  deve  essere uniforme per tutti i cittadini, e non limitata ad
Tutto questo non ci può sorprendere. Ma c' è una cosa che  deve  cagionare giustamente maraviglia, ed è, che non tutti
modo da doversene avere tutto l' orrore che merita. Mai non  deve  il maestro mostrare indifferenza tra la virtù e il vizio, o
dei più seducenti. Questo dimostra, che ogni maestro  deve  rendersi famigliare l' etica, che appunto insegna a
da Dio, possa esser contrario alla perfezione; anzi si  deve  credere che sia conducente alla medesima. Essendo tra
tutte le miserie spirituali e corporali del prossimo; e si  deve  ancora amare con varŒ gradi e modi, e d' un amore più
che con una volontà generale, arida e sterile; ma egli  deve  anzi essere amato anche coll' opera esterna, e colle
di sopra delle sue forze. Chi vuole fare molto pel Signore,  deve  vincere quelle abitudini che si opponessero alla vita
stare insieme: o devono cessare quei gravi difetti, o  deve  venire meno la vocazione: elle sono due cose che lottano
che si sappia, da chi prega per la salute altrui, che  deve  sempre pregare con rassegnazione al divin volere, che per
che per un maggior bene, talora non esaudisce; e però  deve  in fine conformarsi a quel divin volere, che è la regola d'
bene, perchè l' uomo non dee metter legge a Dio, e non  deve  preferire nulla alla sua maggior gloria. 3 Come si deducono
vi dirà. Quello che è importantissimo, e che non si  deve  abbandonare giammai, si è l' orazione e lo spirito d'
si raffreddi: oltre le frequenti e fervide giaculatorie, si  deve  ricorrere ai modi d' orazione più facili nelle proprie
originale, talora con una terribile potenza, l' uomo  deve  continuamente combattere, deve con tutte l' armi spirituali
terribile potenza, l' uomo deve continuamente combattere,  deve  con tutte l' armi spirituali rintuzzarlo, acciaccarlo,
di Dio , nè pure il peccato ; chè anzi il peccatore  deve  sempre buttandosi nelle braccia di Dio dire: « voi
anima avesse la disgrazia di offendere Iddio gravemente,  deve  pentirsi e confessarsi, e poi ricominciare a far bene,
che da un solo Potere uscito dal vostro voto. La patria  deve  aver dunque un solo Governo. I politici che si chiamano
tirannide; e voi dovete combatterla e spegnerla. La Patria  deve  essere il vostro Tempio. Dio al vertice, un Popolo d'eguali
un quarto, una classe, una zona della patria. La legge  deve  esprimere l'aspirazione generale, promuovere l'utile di
; di quelli non si può andar privi in questo mondo, e si  deve  trovar conforto in pensando che non ci tolgono la grazia di
modi che abbiamo alle mani, ecc.. Onde l' uomo in grazia  deve  godere più di questa che dolersi dei peccati veniali , e
vocale più ancora che all' orazione mentale; perocchè essa  deve  temere grandemente i giuochi della fantasia, che facilmente
molto ardua a farsi con sincerità (cosa importantissima se  deve  essere buona ed utile), perciò gli sembra da tenersi
o, per dir meglio, i sentimenti e gli affetti da cui essa  deve  essere accompagnata quando si recita; acciocchè essa sia
sopra certe altre cose più necessarie a sapersi per chi la  deve  guidare, e questi sono massimamente tutti quei luoghi, nei
nell' anima sua, essendo il punto più importante per chi la  deve  dirigere; a meno che Ella deponesse ogni pensiero di ciò, e
il fuoco in terra » », Egli disse, e il fuoco è quello che  deve  incenerire l' olocausto. « « Chi vuol venire dietro di me
di tutto l' Istituto entro i confini della diocesi. Ciò  deve  sempre aver luogo, verificandosi alcune condizioni
rispondente a quella dell' Ordine gerarchico a cui  deve  servire. Venendo ora al discorso de' riti orientali, che è
perfetta ubbidienza, che è il vincolo dell' unità ». Tutto  deve  cedere a questo riflesso, se il desiderio del bene, di ogni
mercede che sta per isborsargli il Padron della vigna, così  deve  essere a noi d' ineffabile conforto e stimolo acutissimo
colle private parole dettemi dal Sommo Pontefice.  Deve  essere nel grand' ordine della divina sapienza anche questo
dà mai un peso a portare senza aggiungere forza a chi lo  deve  portare, ove umilmente gliela dimandi, mi ha conceduto in
e il più che vi manca e che ci resta quasi in abito  deve  supplirsi colla conoscenza del difetto nostro e colla
zelo delle anime; e dico piuttosto nutrire, perchè lo zelo  deve  già prima ardere in essi, come un dono di Dio e segno della
il bene e il vero, nè ama ingannarsi da se stesso,  deve  provare grandissimo dolore e timore in conoscersi così
speranza! Ma se non abbiamo un cuore di sasso, non ci  deve  essere men cara la speranza, ed anzi la certezza, di essere
gli inosservanti. Le regole sono queste: 1 Il Superiore  deve  dimostrare una ferma volontà che tutte le regole sieno
non si prenderanno facilmente certe libertà; 2 Il Superiore  deve  dimostrare questa ferma volontà in un modo coerente, in
di parzialità o di fiacchezza; 3 Questa ferma volontà  deve  essere dimostrata con tutta la dolcezza, e l' amabilità di
di modi, e le dimostrazioni d' affetto; ma quella dolcezza  deve  cadere sul modo e non sulla cosa : deve stabilire la
ma quella dolcezza deve cadere sul modo e non sulla cosa :  deve  stabilire la fermezza della volontà, non distruggerla; 4
stabilire la fermezza della volontà, non distruggerla; 4  Deve  ancora questa fermezza essere dimostrata colle più chiare
di volontà in esigere l' osservanza e l' obbedienza, non  deve  escludere la discrezione , che consiste nel dispensare nei
altro che il bene e l' emendazione; 7 Il Superiore non  deve  risparmiare le correzioni e le penitenze; ma deve prima ben
non deve risparmiare le correzioni e le penitenze; ma  deve  prima ben accertarsi del fatto e prendere notizia delle
accertarsi del fatto e prendere notizia delle circostanze.  Deve  ascoltare a testa fredda le giustificazioni, e se
giustificazioni, e se conoscesse d' aver preso uno sbaglio,  deve  tosto cedere, dando prove che lo moveva il solo zelo del
lo moveva il solo zelo del bene e l' amore della giustizia.  Deve  anche distinguere i falli che traggono seco rilassatezza e
da altri falli accidentali e materiali, e rispetto ai primi  deve  essere inesorabile. Deve graduare la forza della
e materiali, e rispetto ai primi deve essere inesorabile.  Deve  graduare la forza della riprensione e della penitenza, e,
riprensione e della penitenza, e, se non c' è emendazione,  deve  dichiarare al fratello francamente che va a scrivere al
se sarà necessario; . Se nelle correzioni il Superiore  deve  conservare al maggior segno la testa fredda, e dichiarare
o riscaldo; in tutto il resto del tempo il Superiore  deve  dimostrare la più grande amabilità, famigliarità e umiltà,
il che sarebbe contro il fine; 9 Finalmente il Superiore  deve  prestare aiuto e sostegno ai fratelli nell' esecuzione
che mi dite nella cara vostra è tutto vero. Un giovane che  deve  fare il Superiore ha pur troppo delle grandi difficoltà da
de' modi, ma ferma ed irremovibile, è quell' arma a cui  deve  di continuo por mano, ed è un' arma così potente che può
e chiedete, se non vi torna di maggiore istruzione, vi  deve  almeno tornare di consolazione e di conforto nel bene, per
solo dall' uomo perfetto, è quella appunto a cui si  deve  applicare chi allo studio della perfezione si è consacrato.
al buon giudizio di chi lo riceve. In tal caso il suddito  deve  osservare qual sia la sfera che gli determina il comando
uno minore. Entro questo campo libero ciascuno può e  deve  mostrare il suo spirito d' intelligenza. Così nella vostra
ne restano sempre molti liberi in cui l' intelligenza può e  deve  avervi un luogo grandissimo. Quarta maniera . Lo spirito d'
umiltà. Che se poi dopo tutto ciò avviene che quello che si  deve  fare e si fa per ubbidienza, porti qualche inconveniente
nodo con Dio, Sposo delle anime loro, nodo che  deve  poi durare tutta la loro vita. E quelle che non hanno
ancora una parte della sua gloria. Ora di nuovo l' uomo  deve  considerare questa gloria che gli viene attribuita, come
che conservino la stima con mezzi sempre giusti; e ognuna  deve  declinare le lodi date a sè, facendo in modo che cadano
senza buoni motivi, in biasimo di se stessi, tuttavia si  deve  cercare di coprire le proprie virtù, per quanto si può,
del 23 detto. Da quest' ultima mi accorgo che Ella non  deve  aver ricevuto una mia, data di Caserta 3 luglio 1.49, colla
col sacrificio di un minore. E quindi un Vescovo che non  deve  amare la sua Diocesi particolare più della Chiesa
ma di una stabilità ragionevole, quale sola si può e si  deve  da essi desiderare; Che a tutte le opere di carità si
di Dio, la quale è infinita. Questa parola infinita ci  deve  aprire il cuore ad ogni speranza. Ella e il suo figlio
ma in un solo cuore e in un' anima sola. Perocchè tale  deve  essere l' esercito del Signore, e così si rende formidabile
delle anime. Questo sublimissimo intento è l' effetto che  deve  produrre tutto il Corpo nostro, e però a questo effetto
colla ragione e col calcolo, e non con altro. Questo  deve  cautelarci contro l' avvilimento, che potrebbe
a pieno, mia pregiatissima Signora Baronessa, tutto ciò che  deve  soffrire il suo spirito allo spettacolo delle cose di
generazioni associate. L'alternare del sole e della luna  deve  destare a tutta prima nell'imaginativa l'illusione che
costringa, la sua libera attività. Ma dacché questa facultà  deve  considerarsi come essenziale all'intelletto, iova studiare
interessi morali e materiali del genere umano. La filosofia  deve  proporsi uno studio fondamentale: - l'analisi della libera
non per decine, ma per quintine. È manifesto ch'ella  deve  aver preso le mosse dalla primitiva analisi d'una sola
non avevano scoperto alcun altro metallo. La scienza  deve  tener conto di queste varietà e non essere troppo sollecita
che vive bensì di vita sua propria, ma che per vivere  deve  tenere le radici nella terra e stendere i rami sovra un
militareperché ad ogni più alto pensiero la gioventù  deve  sempre intessere un pensiero di guerra, come il popolo che
educatori si traveggono e pressochè si colgono; il che  deve  essere invito a tutti quelli che sono da ciò, o hanno
se taluno vuole rettamente apprendere le cose grandi, egli  deve  prima considerarle nel piccolo e nel facile, e non nella
il metodo del ben insegnare e del ben esporre è quello che  deve  procedere dal piccolo al grande, dal facile al difficile,
della gioventù conosca quali sieno le cose che egli  deve  dire innanzi, e quali quelle che egli deve dire da poi,
le cose che egli deve dire innanzi, e quali quelle che egli  deve  dire da poi, acciocchè il fanciullo che le ode venga
naturale di pensieri pei quali ella ascende. Questa legge  deve  venire adempita da tutti gl' intelletti, perchè è
alla natura della intelligenza umana. Questa scala  deve  venir percorsa da tutti gl' ingegni e grandi e piccoli,
Acciocchè ascenda al concetto delle rose semplicemente  deve  osservare una terza serie di altre note pure simili e
prima nelle somiglianze che nelle dissomiglianze, e  deve  considerar queste come limiti di quelle, sicchè da
sono fondamento alla classe delle piante in generale, egli  deve  apprendere i limiti di quelle somiglianze, e però la
dalle altre, poi nelle piante stesse di fiori  deve  notare la differenza che costituisce la classe dei rosacei,
altre bengalesi. Vedute così le due serie di operazioni che  deve  fare il fanciullo, qual sarà quella ch' egli farà più
prenda pel nome indicante una classe di cose. Di più egli  deve  emendare, prima di venire a un altro passo, un terzo errore
mio fanciullo giunga a intendere questo mio discorso, egli  deve  fare nell' interno della sua mente alcune operazioni, ed
mente alcune operazioni, ed ecco quali: Primieramente egli  deve  riconoscere, che le Adelaidi e le Saffo , che aveva prima
di un nome comune. Questo è quanto dire, che egli  deve  correggere e mutare per la quarta volta il significato, che
rose , ma sono bensì de' rosacei . Povero fanciullo! egli  deve  ancora riformare il concetto che s' era formato delle rose
riformare il concetto che s' era formato delle rose , cioè  deve  restringere il significato che egli dava alla parola rosa ,
ma tutta una specie distinta in molte varietà, al che egli  deve  emendare, come fece prima, quattro volte l' errore che
quali egli passa sono giusti ed è un lavoro fatto che non  deve  più rifare nè mutare nella sua mente, che gli serve in
insieme (1). Laonde il vero e naturale metodo, pel quale si  deve  insegnare al fanciullo la classificazione delle cose, si è
il semplice prevedere della mente eziandio che perspicace,  deve  far fare al fanciulletto, ora mostrandogli la necessità di
è un camminar continuo per una strada piena d' errori che  deve  successivamente correggere. Nella seconda maniera d'
dalle più piccole cose, giacchè il principio da noi posto  deve  regolare lo istitutore in tutte le sue parole, e dove egli
l' altra comprende quelle colle quali il fanciullo  deve  annodare tra loro i vocaboli per farne riuscire il senso
alla poppa della madre, così anche l' attività intellettiva  deve  essere mossa a quella stessa volta, e perciò le prime
quasi di slancio. Ah che il primo atto dell' intendimento  deve  pur essere all' anima umana un grande istante, un istante
(1). A questa stessa tendenza verso le cose animate si  deve  forse attribuire l' attrazione, che esercitano sopra certi
poi data questa comunicazione delle anime sensitive, ella  deve  aver luogo anche nel fanciullo; ma non penso che ella
idee imaginali si formano: e quindi una nuova attività si  deve  sviluppare: perocchè da ogni passività, l' abbiam detto
nasce nell' uomo un' attività: dall' intendere dunque  deve  scaturire un' attività razionale, il moto della volontà. Il
intellettive che il primo grado di sviluppo. Così si  deve  pure avvertire degli ordini superiori. L' istruzione di un
l' idea imaginale. Questo fatto dimostra che il linguaggio  deve  dare al fanciullo un' attitudine maggiore a richiamarsi le
i rapporti delle intellezioni di primo ordine ». Ma si  deve  osservare che il vocabolo può richiamarci l' idea
di segno a cui conoscere quali sieno gli oggetti ch' egli  deve  richiamarsi alla mente ogni qualvolta ode il suono cane
cioè il vocabolo bianchezza, la mente del fanciullo  deve  fare un' operazione di più. Nel vocabolo bianco , l'
meglio di sè. Di questa innata e nobilissima inclinazione  deve  l' istitutore giovarsi: non deve rintuzzarla, chè sarebbe
e nobilissima inclinazione deve l' istitutore giovarsi: non  deve  rintuzzarla, chè sarebbe ingiuria fatta al lume divino che
fatta al lume divino che nell' anima umana risplende; egli  deve  saviamente occuparla e dirigerla. Pur questa è arte
Risulta che la prima materia d' istruzione in quest' età  deve  essere la lingua. Sarà adunque un grandissimo guadagno, se
La lingua, che si usa coi fanciulli della nostra età,  deve  esprimere intellezioni di primo e second' ordine, ma non
e proporziona alla terza età, e solo di questa lingua si  deve  far uso col nostro fanciullo; perocchè quel di più che si
un passo innanzi fatto dal fanciullo (1). La lingua si  deve  insegnare al fanciullo con un doppio esercizio naturale e
Vi sono molte astrazioni innominate. A queste non si  deve  pensar di condurre la mente del fanciullo, perocchè non si
possono essere innumerabili, rimane a vedere qual norma si  deve  stabilire per scegliere le più acconce al fanciullo. Qui
ecc.: tutto ciò non è il concetto d' un filosofo, nè si  deve  pretendere. Devesi dunque prendere quel concetto infantile
». Or la classificazione de' vegetali, per la quale si  deve  far correre la mente del fanciullo, non deve mica essere
la quale si deve far correre la mente del fanciullo, non  deve  mica essere concepita su questa definizione, che il
questa definizione, che il fanciullo non può conoscere, ma  deve  essere foggiata sul concetto proprio della mente del
Di che si può conchiudere, che l' ordine, col quale si  deve  procedere col fanciullo nominando le cose co' nomi più e
che la natura nel bambino ha un' azione benefica, la quale  deve  rispettare l' educatore e ben guardarsi dall' interrompere
consonanze. Egli è però certo, che tutta l' educazione non  deve  essere negativa: l' educatore o l' educatrice deve
non deve essere negativa: l' educatore o l' educatrice  deve  intervenire anche positivamente. Primieramente tutti
un misto di bene e di male. Non v' ha dubbio, che l' arte  deve  accorrere ad emendare i difetti della natura e della
tendenze. Non vi ha dunque dubbio, che l' educazione  deve  avere la sua parte positiva; ma qual è questa parte, quanto
la parte positiva dell' educazione intellettuale e morale  deve  essere minima nella prima età e venirsi estendendo sempre
il ragionamento. Adunque, evidente cosa è, che non si  deve  pretendere o esigere dal fanciullo l' impossibile, ma ciò
fanciullo pensi, voglia, e operi com' essi veggono che si  deve  pensare, volere, e operare. L' ingiustizia di codesti
col quale il fanciullo giudica animata ogni cosa, non si  deve  confondere colla congettura che ho fatto di sopra, cioè,
Se un' idea nuova fa quest' effetto, una percezione nuova  deve  farlo anche più, quando un tale effetto non venga eliso o
parte meccanica . L' esercizio che si fa fare al fanciullo  deve  riguardare l' una e l' altra. Io ho già raccomandato, che
esercizio appartiene alla parte intellettiva, ed esso  deve  continuare ora e per molte ancora delle intellezioni che
parmi dover esser quello stesso, nel quale poi egli  deve  imparare a leggerli e scriverli. Ora a me sembra che devasi
come nel « Manuale » dell' Aporti: Due suoni. Anzi egli  deve  rispondere: un suono solo; come risponderà da sè
è un suono solo. Bensì che, avutane questa risposta, gli si  deve  pronunciare prima i e poi bi, e domandargli se sono lo
fine. - E da bi? - Nel principio. E questo esercizio si  deve  continuare per tutte le sillabe. Conviene esercitare il
il fanciullo alla scuola di lettura e di scrittura che  deve  susseguire ben tosto. Sembra che la prima scrittura fosse
alla misura ed alla qualità della resistenza, che si  deve  fare al bambino nell' età precedente, è necessario
occhio sagace, acciocchè non invecchino e si distendano. Si  deve  proseguire in questa età il culto a quel modo che fu da noi
Ci basta di averne avvertito il lettore: avvertenza che  deve  valere anco per gli ordini successivi; conciossiacchè in
del quart' ordine sicuramente non può eseguirsi. Imperocchè  deve  la mente: 1 percepire il sentimento; 2 disgiungere le due
che un altro sentimento ce lo presenti. Ma primieramente si  deve  distinguere nel sentimento sostanziale l' atto con cui
non viene appreso dal bambino tutto ad un tratto; egli  deve  passare per più ordini d' intellezioni prima di capire
concepisce che l' avvenimento non può star solo, che egli  deve  essere l' effetto in ultimo di qualche sostanza o di più
accorge, che in un accordo della sua coll' altrui volontà  deve  stare il sommo bene, a cui gli altri debbono cedere. Il
solo induce per argomentazione, che oltre a tutti i limiti  deve  avervi qualche cosa d' illimitato , sebbene questo
maestri; perocchè egli vede che tutto quello, che sa, lo  deve  all' aver creduto le prime volte. Questo fatto venne già
umano. Quello pure che abbiam chiamato esercizio orale  deve  proseguirsi aggiungendovi anco quello della memoria. Si
si compongono. Vi ha dunque un progresso d' analisi, di cui  deve  fare uso il savio institutore. Vi ha parimente una
Questo studio di ordinare le cognizioni del fanciullo  deve  cominciare tostochè la sua mente sia capace di ricevere l'
di più immagini come che sia insieme congiunte si  deve  dire parimenti di tutte le altre funzioni della forza
a quei principŒ egli dee richiamare del continuo le azioni,  deve  far fare al fanciullo un' applicazione continua di essi: in
nelle viscere materne pose un amore ineffabile che servir  deve  di acconcissimo stimolo alla razionalità ed alla moralità
di dignità, che godono gli esseri intellettivi, che egli  deve  onorare, e l' uno all' altro preferire, e nascerà di qui
nella quale il fanciullo comincia ad accorgersi, che egli  deve  paragonare insieme le diverse intelligenze a lui note e le
fermiamo a farvi sopra alcune riflessioni. Primieramente si  deve  osservare, che questa è l' epoca, nella quale il suo
a due volontà intelligenti contrarie fra loro,  deve  scegliere la più degna fra di esse e a quella tenersi.
quanto possa durare questo tempo; ma per quantunque duri,  deve  finalmente spuntare quel momento, nel quale non si tratterà
all' impulso morale della natura, ma per operar bene  deve  fare un atto di più; deve prima di operare applicare la
della natura, ma per operar bene deve fare un atto di più;  deve  prima di operare applicare la nozione astratta e giudicare
è una difficoltà maggiore. S' aggiunge, che quest' atto  deve  essere imparziale; giudicando un essere migliore di un
una parte ha una norma astratta, un' idea, secondo la quale  deve  giudicare; dall' altra ha già le passioni invigorite, che
o cantavano la virtù e la lode de' virtuosi (2). Ma qui  deve  farsi una importantissima riflessione. Quegli errori
e poi si ripiega sopra se stessa. In questo tempo egli  deve  portare un diverso giudizio degli altri e di sè: giudizio
Come dunque proverete voi all'individuo ch'ei  deve  confondere la sua volontà colla volontà de' suoi fratelli
qui in terra esecutori d'una sola legge - che ognuno d'essi  deve  vivere, non per sé, ma per gli altri - che lo scopo della
ne suppone altre da cui debba distinguersi. Fra queste  deve  a grado a grado farsi chiara e distinta primamente quella
sè, la materia di cui constano altri non si move da sè, ma  deve  essere mossa dall' arte. Ma perchè questa differenza tra le
e che è svestita d' ogni forma, la quale, ne' corpi,  deve  esser una; e le materie seconde , a cui Aristotele, come
così all' infinito, ricadremmo nel detto assurdo: dunque ci  deve  essere una materia prima eterna: la qual materia prima
detto altresì che la causa di questo operare per accidente  deve  ridursi ad un principio ultimo, non riducibile più in un
può essere maggiore della sua causa. Questo primo motore  deve  essere una sostanza, chè la sostanza è la prima delle cose,
sostanza e supponendola prima di sè (2). La qual sostanza  deve  essere anche continuamente in atto, anzi la sua natura deve
deve essere anche continuamente in atto, anzi la sua natura  deve  essere puro atto: perocchè se potesse essere in potenza
è la intellezione stessa, questa intellezione oggetto  deve  avere tutto ciò che si richiede acciocchè sia intellezione.
sia intellezione. Ma l' intellezione per essere tale  deve  pure avere un oggetto. Dunque anche l' intellezione oggetto
pure avere un oggetto. Dunque anche l' intellezione oggetto  deve  avere un oggetto; e così si va all' infinito. La
conseguenza. Vede bensì Aristotele, che il primo motore  deve  essere unico numericamente, appunto perchè non deve avere
motore deve essere unico numericamente, appunto perchè non  deve  avere alcuna materia o potenzialità: « « Tutte quelle cose,
Aristotele stesso, e in questo eccellentemente, insegna,  deve  essere atto purissimo e per sè tale, senza mescolanza d'
nel XII de' « Metafisici », c. 7, per provare che ci  deve  essere un' intellezione pura, hanno alcun valore a provare
[...OMISSIS...] . La soluzione di questa difficoltà  deve  ripetersi, a nostro avviso, dall' avere Aristotele
in sè stesse, pure da ogni materia, onde a queste si  deve  ricorrere per rinvenire il primo principio di tutte le
della sostanza, e della prima sostanza, come pur  deve  (4). Ma per l' opposto Aristotele stesso insegna
assolutamente parlando, precede sempre la potenza, cioè  deve  esistere in altre cose. E poichè la potenza e l' atto non
cose dove non c' è potenza, ma tutto atto, l' intelligibile  deve  essere intelligente; chè altramente quello conterrebbe
Se dunque quello che è in potenza e quello che è in atto  deve  essere della stessa specie, conviene che ci sia nell' anima
e di assenza [...OMISSIS...] , dice che « « necessariamente  deve  presussistere la ragione e la notizia alla notizia » »,
» », [...OMISSIS...] (1), e cioè nelle opere della natura  deve  preesistere la specie e nell' acquisto delle notizie, ce ne
preesistere la specie e nell' acquisto delle notizie, ce ne  deve  essere sempre una precedente. Non di meno ove si tratta
Onde anche nell' ordine delle operazioni intellettive ci  deve  essere, secondo Aristotele, un atto primo d' intelletto,
tra questi principŒ il notissimo e certissimo e quello che  deve  avere ognuno, acciocchè possa conoscere qualunque cosa, è
come intellezioni, ovvero enti intellettivi, e di questi si  deve  principalmente intendere quello che dice che
sia sostanza, come dicemmo. E se questa prima intellezione  deve  essere in potenza tutti gl' intelligibili e in atto niuno
potenza. Egli è vero che, al fine che un uomo sia generato,  deve  esistere un uomo in atto, perchè l' atto precede sempre la
a Platone. [...OMISSIS...] . Ciò dunque a cui l' anima  deve  tendere è di sottrarsi alla sensazione, e affissarsi nel
coll' uno, primo genere; poichè ogni differenza tra le cose  deve  fondarsi in una identità (1), e quest' è l' essere a tutte
separata dagli enti composti di materia e di forma, ci  deve  essere pure una scienza diversa dalla fisica, e questa deve
deve essere pure una scienza diversa dalla fisica, e questa  deve  essere anteriore alla fisica, e anteriormente universale,
onde in questa ricerca ciò di cui si cerca la causa  deve  avere meno estensione di concetto della causa formale che
stesso pone questo principio assoluto, che la ragione  deve  preesistere, [...OMISSIS...] (5). Se non ci fosse dunque
l' ente che li contiene? Per questo dice, che il principio  deve  essere una intellezione [...OMISSIS...] (3). Senza l'
che non sia in atto: la mente dunque anche nell' uomo  deve  essere in atto (7), ed è in atto se intende sempre «ta
il bene apparente dal bene vero: perchè anche quel primo  deve  apparire per essere appetito, e non può apparire a chi non
intelligibili in atto e intelligenze. Questa sentenza  deve  esser ricevuta entro certi confini. Aristotele riduce gl'
e quest' è la mente umana. Per arrivare a quest' atto ella  deve  spingersi fino all' intuizione dell' essere formato, che è
esser sempre nell' atto della contemplazione; 2 quest' atto  deve  avere per oggetto l' ottimo; 3 quest' ottimo deve esser
atto deve avere per oggetto l' ottimo; 3 quest' ottimo  deve  esser ella stessa. [...OMISSIS...] All' incontro la mente
e finalmente la mente passiva, [...OMISSIS...] , che non si  deve  confondere colle due prime, benchè la brevità, con cui ne
che questa mente, che non ha ancora ricevuto le specie «  deve  essere impassibile, suscettiva delle specie, e che sia
la natura (1): ma esistendo la mente nell' uomo, questa  deve  ridurre in se stessa in atto le specie della natura e così
materia (3), e quest' atto non essendo che Iddio, la natura  deve  pervenire a toccare Iddio, acciocchè s' approprŒ quell'
questo sopra di quello e aver detto che in questo solo si  deve  cercare l' atto compiuto, involgendo quello imperfezione e
riferiscono, e che perciò la scienza che tratta dell' ente  deve  riportare tutto ciò che dice a questo primo significato,
sono universali, se non sono contenute nell' essere. Questo  deve  esister dunque come causa suprema separata dalla natura, e
quello che è massimamente scibile e remotissimo da' sensi,  deve  esser conosciuto dall' uomo prima, acciocchè questi possa
(5). Poichè dunque la prima scienza è dell' ente come ente,  deve  trattare del primo ente. Che se questo è la « « sostanza,
» » (6). Ora il principio e la causa, secondo Aristotele,  deve  poter avere un' esistenza separabile (1), e così tra le
separabile (1), e così tra le essenze sostanziali ce ne  deve  essere una prima che sia al maggior grado essenza
principio è principio, al principio, e la scienza di quella  deve  essere anteriore alla scienza di quest' altre (2). Ma
tutti i contrarŒ: onde se una cosa è in qualunque sia modo,  deve  di necessità essere, acciocchè abbia quel modo (4).
il proprio oggetto della prima filosofia. Questa, dice,  deve  trattare indubitatamente de' principŒ e delle cause. Ma
però che quella essenza, sebbene esistente in più subietti,  deve  esistere avanti tutto in un primo . Così pure Aristotele
? In che consiste l' essenza del conoscere ? Certo che essa  deve  consistere nell' idea , non già nella cosa ; perocchè si
ente, facendomelo conoscere appunto come un ente che esser  deve  il principio di tutte le cose e quindi da tutte le altre
ideale , non opera, perocchè ogni cosa, prima di operare,  deve  sussistere. L' attuale sussistenza d' una cosa è il primo
nel cammino della cognizione? Dove è il punto, al quale si  deve  fermare? Quali sono, in una parola, i confini della
tale che l' ha percepita: rivelazione che necessariamente  deve  riuscirci parte chiara e parte oscura e inesplicabile, che
riuscirci parte chiara e parte oscura e inesplicabile, che  deve  contenere per noi de' meravigliosi misteri, ai quali non
presti fede al veggente circa gli oggetti della vista? Egli  deve  certamente per l' udito raccogliere la narrazione che gli è
ma solo sentire ciò che ne vien parlato da chi lo vide,  deve  succedere necessariamente, che in ciò che ci vien narrato
delle verità rivelate per avervi fede in un uomo egli  deve  formare il giudizio col quale assente e dà credenza alle
e la divise così dalla dottrina, da una teologia che  deve  servire di sostegno e giustificazione di quel sentimento,
di quel sentimento, giacchè questo sentimento  deve  essere ragionevole: altramente l' esser cieco, sarebbe il
morali o immorali; e questa bontà o malizia delle azioni si  deve  riferire e riportare ai principii delle azioni stesse:
di tutte le soprannaturali virtù (1). Il perchè la grazia  deve  informare e perfezionare lo stesso principio delle potenze,
propriamente parlando, meglio che una potenza si  deve  chiamare un elemento della essenza dell' anima umana«. Ciò
su cui tutto si mantiene e muove. Ma questo Essere, che  deve  esser l' oggetto d' un infinito amore, e verso cui dobbiamo
una pura idea, sicchè è attissima a insegnargli ciò che  deve  fare, ma dopo ciò non è però che una pura idea, ella non ha
quell' unione reale che fa Dio nella essenza dell' anima,  deve  ingrandire il suo sentimento fondamentale, che è quanto
il suo sentimento fondamentale, che è quanto dire  deve  ingrandire lei medesima, e questa vena di sentire che a lei
medesima, e questa vena di sentire che a lei s' aggiunge,  deve  esser di un' indole al tutto superiore a ogni sentimento,
il sentimento primo che in noi suscita l' azione divina,  deve  essere per sè stesso privo di consapevolezza in quel primo
parte della nostra essenza. Per la legge esposta adunque  deve  essere necessariamente insensibile questo primo effetto
dire, un suo toccamento. Quanto insomma l' anima sente,  deve  essere tal cosa che sia evidentemente Dio (1); allora la
reale e sussistente, non una idea, una possibilità. Dio  deve  essere un BENE reale , anzi tutto il bene, come diceva,
, talora essi stessi Dei ; argomenta e conchiude che Dio  deve  agire realmente e colla stessa sua sostanza nelle anime
sul dogma della Incarnazione, avvisano che non si  deve  già credere che il Verbo siasi tramutato in sostanza umana,
è quella del vino mescolato coll' acqua; la quale però non  deve  così strettamente intendersi, da credere che lo Spirito,
la forma sua, cioè l' essere , e che quindi l' essere  deve  indubitamente esser attivo in lei. 3. Che quindi conviene
e la imagine di lui. Egli è questa la distinzione che si  deve  fare fra l' oggetto e il soggetto. Allorquando noi soggetto
Quindi, come Iddio è uno e trino, così la divina operazione  deve  essere una e trina: come Iddio è uno nella sostanza, trino
sussiste questa sostanza, così l' operazione stessa di lui  deve  essere una, ma trino il modo della medesima. Confermiamo l'
la necessità di una causa che abbia pure tre modi, non  deve  essere impossibile, ragionando, il trovare altresì la
spingersi più in alto, così argomentando: - La causa prima  deve  avere tre modi di esistenza. Ma essa non può avere niente
della divinità. Nondimeno l' uomo che partecipa di Dio  deve  partecipare di tutto Iddio, perchè altrimenti non si
confondere con quello, come ciò che è parziale non si  deve  confondere col tutto, e un solo raggio non si può prendere
del sentimento; e il sentimento, la vita, per essere piena,  deve  essere immortale. Onde soggiunge: [...OMISSIS...] . E qual
dall' effetto alla causa. Ciò che dico delle sensazioni,  deve  applicarsi a tutte le specie intellettive, idee e
umane, e il solo spirito di Dio le divine; il quale per ciò  deve  essere dato all' uomo, perchè quelle divine cose l' uomo
quella mostra teoreticamente alla mente ciò che si  deve  fare, questa è pratica, fa fare ciò che si deve. Gli uomini
colla quale ha stabilito determinare ciò, che la Scrittura  deve  dire: la Scrittura non è letta per imparare la verità che
parli di cosa che ecceda le forze della natura creata, si  deve  emendare o interpretare sanamente, cioè in modo che non
la suprema forza di conoscere, i decreti della quale egli  deve  serbare in tutti i pensieri e le azioni. E quegli che,
che lo ammaestri. In quanto alla rivelazione interiore poi  deve  considerarsi quanto segue. Le funzioni della ragione sono
ad ogni riflessione sopra le cose percepite necessariamente  deve  precedere la percezione. La percezione è una funzione
, è il più bel nodo del mondo; questa di necessità  deve  venir criticata fino a che non ne rimanga più cica, e il
della retta ragione? Ciò supporrebbe che la ragione di chi  deve  fare questo confronto fosse già fornita d' una religiosa
di più, che ogni uomo deva far così, giacchè ogni uomo  deve  pure avere una religione e una religione sicura. Mirabile
ragione è atta a giudicare di una buona o mala religione e  deve  farlo: ed è vero insieme che la nostra ragione non potrebbe
pone fra le operazioni di Dio immediate e le mediate , si  deve  intendere non in sè, ma secondo l' umana maniera di
miracolosa e immediata rivelazione ripugni all' idea che si  deve  avere di Dio. Egli sarà perciò assai, se all' udir
che si possa provare alcuna loro oggettiva realità (1),  deve  naturalmente negare la subordinazione delle cause, e quindi
sommo grado di probabilità e una morale certezza, la quale  deve  bastare a ogni uomo ragionevole; giacchè [è] dietro a una
e per sè stesso s' intende; conciossiachè la natura divina  deve  certamente avere questa proprietà dell' essere la prima a
a doversi intendere, l' intelligibile per sè stessa, e però  deve  convenire con quell' essere che luce incommutabilmente
così per illazione che l' essere suo corrispondente  deve  sussistere. Col conoscere adunque quella cosa contingente
nome di essere applicato a Dio e applicato alle creature,  deve  intendersi per modo che l' essere, che affermiamo comune,
forze, ma ove che un bene le apparisca, ivi necessariamente  deve  tendere coll' affetto del desiderio, e non può non volere
una cosa sia vera imagine dell' altra, questa imagine  deve  avere qualche cosa di comune coll' altra appartenente alla
comune? Impartibile è la divina sostanza, e per ciò essa o  deve  trovarsi tutta, o non può trovarsene una sola parte,
cui l' ha fornito? Sicchè quello spiracolo di vita (3) si  deve  intendere non meno del lume naturale che del
uomo, e dice che l' uomo ad un tempo coll' intelligenza  deve  aver ricevuto la grazia, quale seme e principio di tutto
tue vie?« (2) ». Ma e dove si ritirerà il Creatore, se  deve  uscire dalle creature? Vi ha cosa o luogo che non sia da
non è più ristorabile l' uomo vecchio, questo si  deve  abbandonare alla sua distruzione: tutta la speranza sta in
nuovo, cioè il principio della nuova vita che l' uomo  deve  ricevere, non è più dalla carne e dal sangue, non comincia
beata. Di presente l' uomo non può sopravvivere, l' uomo  deve  perire, perchè è l' uomo del peccato. Solo in una delle due
anima, Iddio che vuole pur salvo quell' uomo stesso che  deve  perire, con ammirando consiglio nasconde un germe vitale,
terra è maledetta e non è più sua abitazione permanente, e  deve  andar cercandone una futura (4). Coll' intenzione pertanto
In tal caso quindi la legge morale intima che non si  deve  stimare e seguire praticamente il bene se non per quello
gli giovasse in questi suoi temporali interessi. E così si  deve  intendere, per mio avviso, la sentenza dell' Aquinate che
esiste una cotal limitazione non pur fisica, ma (quello che  deve  esser fonte inesausto di umiliazione alla creatura nel
Angelico Dottore: [...OMISSIS...] Il che sicuramente si  deve  intendere nel caso della tentazione da noi sopradescritta,
mai sempre in una natura intelligente, e che di natura sua  deve  dominare gli altri principii tutti della natura stessa. Per
che è il principio di attività personale. E perciò si  deve  distinguere il perfezionamento della natura dal
perfezionamento della persona: e per la stessa ragione si  deve  distinguere il bene della natura dal bene della persona. A
guasto, si vede chiaramente che il principio attivo supremo  deve  possedere in sè una forza, colla quale domini e governi gli
entra a determinare le accidentali qualità che ricever  deve  la natura nell' individuo generato: ciò che in esso resta
qui trattarla, giovandomi solo l' averla accennata (1). Si  deve  dunque distinguere i principii attivi, che entrano nella
persona umana, non sarà difficile avvedersi che la natura  deve  servire alla persona e non viceversa, e che la perfezione
ed ottimo che possa fare tutto quello che concepisce, non  deve  produrre se non cosa la più perfetta che cada in pensiero
è una « macula« » dell' anima. Egli è evidente che non si  deve  intendere la parola « macula« » materialmente, perocchè
perocchè essendo l' intelletto una potenza, anch' essa  deve  esser un atto primitivo, secondo il principio accennato,
Ma sebbene il peccato originale tocchi la volontà e  deve  consistere sicuramente in una stortura della volontà,
intorno alla natura del peccato originale, cioè che egli  deve  essere una macchia morale dell' anima e che per conseguente
essere una macchia morale dell' anima e che per conseguente  deve  affettare anche la volontà dell' individuo che nasce e non
sia nell' uomo fino dai primi momenti della sua esistenza  deve  procedere da un disordine della stessa umana natura. E
istintiva , menzognera, di un immenso e perpetuo piacere,  deve  trarre a sè la forza del soggetto e snervarne la facoltà di
stesso infetto e peccante. Si consideri la conseguenza che  deve  nascere dal guasto della parte animale. Esso basta a
anche da S. Tommaso, che una stortura della volontà, egli  deve  nella volontà come in sua propria e primitiva sede
dell' uomo e che perciò, oltre al chiamarsi naturale,  deve  poter ricevere anche l' appellazione di peccato personale.
uomo o all' anima che mosse quella mano o quel piede. Si  deve  intendere che il santo Dottore parli del primo e del
mente tua« (1) ». Egli è il medesimo che dire che l' uomo  deve  amare Iddio con tutte le sue forze, cioè con tutta la
reale percezione. E tutto ciò prova la poca efficacia che  deve  avere questo amor naturale di Dio: ma non prova già che
sebbene è amore. Egli è di questa inefficacia che  deve  parlare S. Agostino; è dell' amore soprannaturale che ei
e le abitudini contratte. E a tutte queste cose si  deve  aver riguardo ove vogliasi determinare in qualche modo
esempio il bene onesto: come sarebbe che uno dicesse: si  deve  fare la tal cosa, la legge comanda la tal' altra; ovvero il
morte del corpo, ove Dio non le sia presente, cader si  deve  necessariamente in quel cotale immobile sopimento che
divisa dal corpo col solo peccato originale, quell' anima  deve  essere in un cotale stato che possiam dire di assopimento,
le ricerche dei naturalisti (ai quali la filosofia moderna  deve  il suo primo movimento inquisitivo, come già nella Grecia)
Ora hassi a considerare che quest' unione, perchè sia vera,  deve  succedere fra la natura del generante e la natura del
di ben accertare questa origine (1); e d' altro lato non  deve  recar molta meraviglia che dopo trascorsi tanti secoli,
un principio nuovo vitale. Simigliamente la generazione ci  deve  comunicare un principio di morte spirituale. Questi due
ogni altro atto che appartenga alla vita anche animale, il  deve  ricevere dall' azione dell' anima intellettiva, che ha in
corpo (definizione ricevuta dalla Scuola), è il corpo che  deve  soffrire immutazione e stogliersi dal suo atto, perchè l'
prevenzione le considera. Ma tale poi soprattutto parmi che  deve  essere riputata la seguente. Io tengo intrinseco alla fede
e assudditarlosi, egli è manifesto che la concupiscenza  deve  essere piuttosto un effetto di quella morbosa qualità della
se la carne è fatta così superba e stimolante, ella  deve  avere indubitatamente sofferita un' alterazione pari
cosa costitutiva del peccato stesso originale. Ma ella si  deve  intendere esser tale solo considerata come vittoriosa sulla
per generazione, di che è che si chiama originale , egli  deve  in producendosi nell' infante tenere lo stesso ordine e
stesso in generandosi e formandosi. Quindi è che egli  deve  cominciare a infettare e corrompere le parti basse e da
quale determina il vero e proprio suo stato. Or la morale  deve  esser acconcia al soggetto per il quale ella è fatta: e
l' uomo, soggetto della morale, egli è evidente che  deve  recare una modificazione corrispondente in tutta la morale
da Santa Chiesa alcun esame e alcuna dubitazione, ma  deve  crederle subitamente; e che il mezzo onde può far ciò non è
giovi meglio che cada la loro scelta, appunto perchè  deve  esser libero anche il diritto d' imparare, che è
e a quelli a cui spetta il tutto per giusta conseguenza  deve  spettare anche la parte. Sarebbe una patente contraddizione
se ne rinvengano dell' altra specie. Il prudente Governo  deve  conoscere le sue proprie forze e i suoi propri mezzi, e non
metter fuori una tale e tanta pretesa, l' una delle due, o  deve  credere, che il suo metodo sia l' estremo parto dell' umano
insegnamento ufficiale, posto che sia un ramo di Governo,  deve  essere condotto nel miglior modo possibile. Ma questo
e questo è certamente il punto più difficile, e dove più  deve  spiccare la sapienza governativa. Ma in generale è
aver imparato coll' esperienza, buoni maestri; 5 Il Governo  deve  guardarsi dal pericolo che le elezioni e le promozioni de'
ufficio i metodi e le maniere dell' insegnamento: questo  deve  rimanere in piena libertà de' maestri stessi e degli
c' è dunque qui il giusto mezzo: o il rispetto del diritto  deve  essere anteposto all' opportunità, o l' opportunità
e collegi d' educazione, n' hanno un naturale diritto, e  deve  esserne lasciata loro la piena libertà d' esercitarlo. Deve
deve esserne lasciata loro la piena libertà d' esercitarlo.  Deve  loro essere ancora lasciata la libera scelta de' maestri ed
che per fare tutto questo, senz' arbitrio, il Governo  deve  definire avanti con precisione la sfera e la natura di
eccedente va a profitto dell' imprenditore di esse, costui  deve  computarsi tra gli speculatori. Per speculatori dunque
civile il giudicasse opportuno (ecco dove può, e dove  deve  entrare l' opportunità), egli potrebbe proibire affatto
e un Governo generale di diritto sociale, c' è anche o ci  deve  essere quell' associazione dei Comuni, e non si vede
dal suo concetto, circa l' insegnamento e l' educazione,  deve  come lo stesso Governo generale rispettare e lasciar
a tutti questi quattro generi di diritti: ella non  deve  esser ostile ai medesimi, anzi deve considerarli tutti come
di diritti: ella non deve esser ostile ai medesimi, anzi  deve  considerarli tutti come preziosa ricchezza del Comune
in tante repubblichette del medio evo. Il Governo centrale  deve  essere forte, e in pari tempo tutti i governati devono
possa prendere nell' andamento delle scuole. Il Governo  deve  proteggere i maestri legittimamente eletti, e non
suscita le più calde opposizioni e le più calde difese. E  deve  esser così, perchè in opera di religione l' indifferenza
questo potere dunque si estende a tutta la morale. Che se  deve  la Chiesa giudicare dell' infrazione delle leggi quant'
per la quale esiste, e da cui ripete l' autorità,  deve  riconoscere l' esistenza dei diritti della Chiesa Cattolica
abbiamo riservati i diritti della Chiesa, e la libertà che  deve  avere nell' esercitarli. L' articolista, a cui abbiamo in
concetto, tuttavia potremo rispondergli, che le guarentigie  deve  darle il forte al debole, e che è ridicolo pretendere che
agnello. Le guarentigie dunque lo Stato le ha già, e le  deve  avere nella sua forza, ed è contro questa forza che tutti i
non solo data ai Governi, ma al genere umano, se pur si  deve  chiamare una guarentigia quella verità e santità di
la sfera del suo insegnamento, quali le viste che egli  deve  conseguentemente proporsi. Qui non trattasi d' insegnare la
- noi dobbiamo studiare insieme - conforto ed aiuto che  deve  venire da ciò. Insomma non trattasi propriamente di
con questo noi vogliamo escludere i sistemi: l' uno di essi  deve  esser vero: noi vogliamo pervenirci per una via
noi non dobbiamo trascurare quelle quistioni accessorie che  deve  avere in prima discusse e risolte colui, che intende
senza accorgersi di supporle; quando la filosofia non  deve  supporre cosa alcuna, ma tutto provare, tutto esaminare,
non si dovrebbe conchiudere che la causa non esiste, ma si  deve  conciliare la percezione coll' intuizione mostrandola
stesso corpo nelle stesse circostanze riscalda e raffredda,  deve  dirsi che le percezioni sono imperfette ed escludono
ed escludono qualche circostanza. - La percezione adunque  deve  sempre andar d' accordo coll' intuizione. Il ragionamento
andar d' accordo coll' intuizione. Il ragionamento del pari  deve  andar d' accordo con l' una e con l' altra: coll'
o equivoco - o ambiguo, ecc.. Rispetto alla Lezione XIX si  deve  parlare: 1 Dell' uso dei sinonimi nel linguaggio
In primo luogo osserverò, che chi parla di una cosa  deve  almeno sapere fin dal principio darne una qualche
qualche definizione, la quale, tuttochè non sia perfetta,  deve  però potere caratterizzare e contradistinguere la cosa di
essi l' autore toglie a dire per ordine tutto ciò, che si  deve  sapere intorno alla cosa di cui si tratta; e perciò non si
sommamente perfetta, cioè a pieno distinta: l' una che si  deve  sempre supporre fino da principio del ragionamento, e l'
definizione esprime l' essenza della cosa, e la definizione  deve  sempre venir supposta fino dal principio in ogni
Si può cominciare dallo stabilire che il filosofo  deve  esser guidato in tutti i suoi passi dall' amore della
nè hanno l' animo pur di tentarlo. Il perfetto filosofo  deve  unire in sè le due virtù dell' umiltà e del coraggio
vengono quai corollarii: 1 Il filosofo prima di pronunciare  deve  rendere un conto esatto a se stesso dei propri ragionamenti
ch' egli sa ciò che pronunzia. 2 Per far questo egli  deve  ridurre il suo pronunciato a rigorosa dimostrazione,
degli accademici, i quali dicevano che il filosofo si  deve  contentar di trovare ciò che è probabile, senza pretendere
nel riconoscere che ben sovente il filosofo particolare  deve  contentarsi del probabile, quando non arriva a formarsi
campo possa prendere il metodo accademico, e come ciascuno  deve  usarne secondo che più o meno gli riesce di giungere al
è utilissimo per la disputa urbana, nella quale il filosofo  deve  rispettare l' altrui opinione anche dov' egli crede di
dimostra che, per quelli che ammettono la esistenza di Dio,  deve  logicamente cessare ogni dubbio sulla giustizia e bontà,
Veduto che la sensazione è particolare e non universale, si  deve  inferirne primieramente che per lo meno vi sono alcune
per via di percezione, allora la definizione volgare da cui  deve  incominciare la scienza, benchè non analizzata, deve
da cui deve incominciare la scienza, benchè non analizzata,  deve  esprimere l' essenza positiva . Difesa - Obbiezione: Non si
di riprenderle ne' mancamenti. Lo spirito di dolcezza  deve  brillare in tutto; qui poi come in sua sede. Nè la dolcezza
se si metteranno dormendo nelle braccia di Cristo, egli che  deve  essere il loro cuore e il loro spirito farà la scolta sopra
vita e collo zelo e col cuore e colla bocca chiamare lo  deve  il cristiano maestro ad abitare dentro di sè. Dopo aver poi
della vita quasi ricamo. Conciossachè quanto creder si  deve  consiste principalmente in due uomini, che sono Adamo e
a' Romani » insegna anch' egli il gran conto che far si  deve  della cognizione. Poichè da prima con breve tocco, ma da
così quello che non intendono di quanto è dentro non  deve  turbarle. Ma cessando dalla inquieta sollecitudine d'
facendone sacrifizio a Cristo, a cui ogni ragione si  deve  sottomettere, anco traendo di là argomento di umiliarglisi
corpo mistico di Gesù Cristo: per questo stesso il Vescovo  deve  necessariamente essere Sacerdote, conciossiachè fra questi
la quale viene espressa nella origine della parola. Non  deve  essere parte nell' uomo, che a Dio non sia devota, o
di pratiche, ma nella VERITA` e nello SPIRITO . Nè si  deve  credere, che colui, che assiste alla Messa non abbia parte
colui che è presente. Per la qual cosa chi ascolta la Messa  deve  pensare all' atto che fa egli stesso, e non credersi solo
ed immacolati , spiega Innocenzio III, perchè ciascuno si  deve  offerire senza macchia nè di cuor nè di corpo: che il cuore
sua materia distinta in classi, prepara il terreno su cui  deve  poi esercitarsi l' argomentazione circolare e ontologica.
esistenti, e come passioni ed abiti » » [...OMISSIS...] ,  deve  intendersi che il numero, per sè considerato, era ciò che
ancora e indeterminato, che è come il genere. La mente  deve  specificare che cosa in esso si contenga, poniamo le
o d' analizzare, non può più avanti procedere, e  deve  abbandonarlo come un cotal soprappiù), dal veder tutto
proporzione stabile d' uguaglianza tra i suoi lati. Non si  deve  confondere la questione degli elementi degli enti con
E, rilevato una volta che la costituzione dell' ente  deve  essere necessaria, tale cioè che, supposto in essa un
qualunque questa fosse, essa non si può rimaner sola, ma  deve  involgere la condizione di tutte l' altre, chè da tutte
quale sentenza si giova altrove Platone per dimostrare che  deve  contenere una pluralità (2), attirando anche con questo
non essendo l' uno tutto contenuto nell' uno parti, dunque  deve  essere in altro, dimostra che si considerava il dove come
detto d' altri vocaboli tratti dalle cose corporee, non si  deve  menomamente pensare che si parli d' un toccamento
se per uno si prenda ciascuna parte, che, come vedemmo,  deve  partecipare dell' uno. Ma se l' uno in tal modo considerato
intanto tocca gli altri, loro aderisce. Se quest' altro si  deve  intendere, come l' abbiamo noi inteso prima, la stessa
maggiore, e minore di se stesso e dell' altre cose; dunque  deve  essere anche più e meno di numero, poichè l' eguale ha un
tutto moto non sarebbe, onde secondo qualche rispetto,  deve  convenirgli anche la quiete . Quindi due generi di enti,
altri numeri, come anco dimostra Platone nel « Parmenide ».  Deve  dunque intendersi, ciò che Plotino dice della posteriorità
tutte le cose presenti, e che da questa la mente  deve  derivare (3). Ma come proviene questa seconda mente dalla
al rivolgersi del tempo subordinato: perciò non divino. Si  deve  osservare che l' operante in tutta questa derivazione è
se non ne' generi: e però il subietto, che conosce queste,  deve  essere identico a quello che conosce i generi. E, se ci
Una dunque delle prime regole logiche ed ontologiche  deve  esser quella di ridurre, prima di tutto, il discorso al suo
rappresentato da vestigŒ o immagini del reale; e però si  deve  dire quello stesso che si disse della percezione. Tuttavia
la distinzione delle Categorie è tutta dialettica , come  deve  essere, perchè tolta dal predicare, sicchè esse si
perchè questo non è nè necessario nè universale; dunque  deve  venire dall' esperienza ». Questo « dunque deve venire
dunque deve venire dall' esperienza ». Questo « dunque  deve  venire dall' esperienza », vale altrettanto del primo «
dall' esperienza », vale altrettanto del primo « dunque  deve  venire dal fondo dell' uomo ». L' uno e l' altro nulla
è un solo, Egli non considera che avanti il molteplice  deve  essere il semplice, e che ogni semplice basta a fare che l'
. Ma ella è regola logica, che « ogni retta classificazione  deve  avere una base sola »; e quella di Kant varia di base.
confondersi insieme, perchè « ella è pure regola logica che  deve  esser unico l' oggetto che si divide o classifica ». Quindi
classificazione, si è che « un membro della divisione non  deve  entrare nell' altro ». Ma nella tavola de' giudizŒ data da
la copula e il predicato, così la divisione de' giudizŒ  deve  esser triplice. [...OMISSIS...] I rapporti d' una
cosa fa? Le mette egli stesso in bocca le parole che ella  deve  dire per contraddirsi: la fa parlare come egli vuole.
colla bocca di lei: il filosofo nostro, se è di buona fede,  deve  essere intimamente persuaso, di conoscere perfettamente ciò
come abbiamo altrove spiegato; onde l' esteso continuo si  deve  dir semplice, qualora per semplice s' intenda privo di
al solo IO. Egli moveva da questo principio: « tutto si  deve  rinvenire nella coscienza empirica », e biasimava Spinoza
uomo è racchiuso. [...OMISSIS...] Il principio, che non si  deve  uscire dalla coscienza empirica, è certamente specioso. Ma
finto dall' immaginazione. Ora del principio, che non si  deve  uscire dalla coscienza, abusano gli idealisti; e della
in che senso possa esser vero il principio, che non si  deve  uscire dalla coscienza, e quale ne sia l' abuso che ne
(1). Da quel principio male applicato che « tutto si  deve  rinvenire nella coscienza ». Ora la coscienza stessa lo
che l' Io è una coscienza, e si finisce col provare che  deve  esistere un Io che non può venire a coscienza! Il
che questo Io assoluto ed infinito è il NULLA; perocchè, se  deve  porre ogni cosa, anche sè stesso, dunque nell' atto di
uomo, ispirato da questa idea di assolutezza, disprezza e  deve  disprezzare tutti i motivi sensuali delle sue azioni, ed
v' ha nulla, pel pregiudizio sensistico. Dunque quell' atto  deve  essere la ragione di tutte le cose, l' assoluto ». Ma la
la ragion sufficiente degli atti umani ». A cui si  deve  far susseguire quest' altra proposizione: « Ora la ragion
dunque anche la ragione sufficiente di tutte le cose SI  DEVE  TROVARE nell' uomo, nel fondo della sua natura ». Quanto la
un' apparente antinomia, l' uno de' due membri opposti  deve  esser falso; e fino che non si è provato falso l' uno di
concluso che la ragione sufficiente di tutte le cose si  deve  trovare nell' uomo, quando si pose all' opera per indicare
passare nel fatto. Infatti « l' Io puro, secondo Fichte,  deve  sempre porsi in un modo compiuto, assolutamente,
sensibili, in tal caso la realità del genere e della specie  deve  essere la stessa realità delle cose; perchè la realità non
pure un sospetto sopra le sue conseguenze. Di che non  deve  cagionar maraviglia se in progresso di tempo e a quando a
Egli è manifesto che in questo genere di scritture non si  deve  cercare un sistema compiuto, nè pretendere che sia chiaro a
parti, e che a una tale indeterminazione e incertezza si  deve  reputare principalmente il vario modo d' intenderlo dei
e sanate da ogni equivocazione. L' autorità infatti  deve  essere sbandita dall' interiore della filosofia
Quando dunque Aristotele dice, che la quiddità è la specie,  deve  intendersi unicamente della specie sostanziale, che è la
sostanza categorica, che si predica degl' individui, e non  deve  intendersi degl' individui stessi. Ora se la quiddità è la
risposta non appagherebbe, poichè per lo meno il subietto  deve  appartenere alla «usia» prima , come quello che non si dice
ma non «teleutaia» (1). A quell' «he teleutaia» dunque si  deve  sott' intendere, per quant' io credo, «usia», che è la
Ma per sostenere la detta identità, quanti assurdi non  deve  egli ingoiare? Primieramente è assurda questa proposizione:
antecedente, da cui generarli. Conchiude adunque che si  deve  ammettere una speciale facoltà (1), non però più eccellente
questa potenza, e qui dice che quantunque sia potenza, ella  deve  avere una virtù in sè stessa, che (date certe circostanze)
. Ma qui la parola potenza, o ciò che è potenziale,  deve  prendersi in altro significato da quello in cui la prende
queste parti adunque, o parte, che non è atto del corpo, si  deve  necessariamente attribuire la condizione di subietto di
ciò mi movono sono le seguenti: 1) Aristotele dice, che ci  deve  essere nell' anima intellettiva, « « una mente tale che
ve li pone, benchè per sè non ci sieno punto. E porre ne li  deve  indubitatamente, se si considera, che Aristotele stesso
e il seme precedente a quel frutto, che di sè germina,  deve  essere stato preceduto dall' individuo perfetto che ebbe in
e la sviluppi facendola passare all' atto. L' atto dunque  deve  precedere in ogni ordine di cose, tanto nelle cose fisiche,
è trattata più pienamente. Quivi prende a dimostrare che ci  deve  essere « «una qualche sostanza eterna ed immobile »,
non produrrebbe il moto continuo (3). Questo motore dunque  deve  essere un principio, la cui essenza sia atto;
. Questo principio, [...OMISSIS...] , dice Aristotele,  deve  assumersi come noto. Dee ancora preconoscersi il triangolo
[...OMISSIS...] , e che chi si fa a conoscerla,  deve  venire a impararla, già avendo quel principio,
. Poichè il subietto del movimento e della mutazione  deve  essere uno e immoto, altramente, se tutto si movesse, non
chiama Filosofia prima. La prima dunque di tutte le scienze  deve  considerare l' ente in universale, senza alcuna parziale
a quella nell' ordine del pensiero totale, e però quella  deve  preesistere. Si dirà non di meno che un' idea specifica
conclusione, che unica procede dal principio, e che non si  deve  estendere al di là di ciò che dà l' illazione. E` una
loro le idee e vengano formando insieme un certo organismo,  deve  la Dialettica dividere le cose per generi [...OMISSIS...] ,
idee è quella stessa de' singolari, in modo che a questi si  deve  attribuire la definizione di quelle, nè si può altramente
essendo universali, sono enti in potenza (2), e che perciò  deve  esserci quella sostanza singolare che non si predichi d'
che le ammette in Dio. Poichè l' argomento d' Aristotele si  deve  accomodare così, acciocchè abbia valore: « Le idee non
poichè essendo universali sono enti in potenza e l' atto  deve  precedere, poichè anche Platone fa che preceda l' atto (1),
qualunque sia, purchè non involga contraddizione, non ci  deve  turbare, nè dobbiamo, uscendo di senno per la maraviglia di
con somma sagacità ed elevatezza, quello che si  deve  reputare vero o verosimile intorno alla prima Causa e all'
esista, cioè sia veramente essere. Egli è chiaro, che  deve  avere in sè tutto ciò che è veramente essere, perchè all'
Iddio è la causa generante, e acciocchè possa esser causa  deve  avere già l' anima, come leggiamo nel « Filebo ». Si
delle cose colà vedute dalle nostre anime (2). Così  deve  intendersi quello che dice nel « Filebo » che la causa
sempre il patire (4). Ma il patire che adopera qui Platone  deve  intendersi piuttosto del copulativo esser avuto (5), perchè
come il pittore che ripulisce prima la tavola su cui  deve  dipingere, e poi lo istituisce alle virtù per modo che lo
vita della sola mente che appartiene alla sola anima, ma  deve  concorrere a render pago un tale essere anche la vita del
uniti e compaginati, così il pieno bene dell' ente creato  deve  risultare da un' armonica unione e contemperamento delle
armonico di sapienza e di piacere , è manifesto che ci  deve  essere una causa che abbia così opportunamente collegati
ed ecco per qual via. Primieramente questa causa  deve  essere una Mente, essendo composto con tant' ordine,
noi caviamo per astrazione da questo commisurato, e che si  deve  attribuire in proprio alla causa, cioè al Bene puro ed
è dunque «to xymmisgomenon». E di questo bene si  deve  intendere il passo che segue: « « Il secondo (bene) è circa
natura l' elemento dell' indefinito, [...OMISSIS...] , che  deve  essere dalla mente governato. Appunto per questo, oltre
disciplina, e il Bene, [...OMISSIS...] è il termine, a cui  deve  pervenire. Così descrive il filosofo dal principio e dal
composte di materia e di specie. Dalla materia in tal caso  deve  venire la forza del movimento, dalla forma la direzione del
apparisce dal luogo citato, e come è necessario che sia, se  deve  mantenersi il suo ragionamento. Perocchè questo tende a
di generazioni e corruzioni. Questo è quello che si  deve  provare. In quella vece, Aristotele lo suppone. Supposto
che non si trova per anco in ciò che è in via di prodursi,  deve  preesistere nel producente (1). In questa sfera di cose
spirituali de' compagni: il qual giudizio è dono di Dio, e  deve  chiedersi a lui dai Superiori con molte orazioni, e
sapere o nella vostra opinione, non sapete ancora come si  deve  sapere e come si dee opinare. Si dee guardarsi dall' umore
ha per base che ogni qual volta alcuno de' suoi membri  deve  applicarsi a qualche opera esterna di carità, ciò avvenga
di Dio per mezzo del lume di ragione e della grazia che il  deve  accompagnare, il quale per non fallire non deve prevenire,
che il deve accompagnare, il quale per non fallire non  deve  prevenire, ma seguire la Provvidenza nei fatti esterni. Dal
gli altri ne prenderanno scandalo? Questo è quello che non  deve  essere: io bramo, e spero che si otterrà col tempo, che
in Italia. Ma il disegnare da se stessi il luogo in cui si  deve  abitare, non è ella cosa direttamente contraria al voto
Iddio solo. Egli si stacca da tutto. La nostra povertà  deve  essere piena, assoluta, simile a quella di Gesù Cristo
e di far progresso nelle virtù. La voce del suo Direttore  deve  essere per Lei la voce di Dio stesso, e perciò se il
diminuir punto nel suo cuore il sentimento di tutto ciò che  deve  a Dio in conseguenza delle sue colpe; dee considerarsi come
bene che ho in vista. Per ottenere questo bene non si  deve  mentire, che Iddio me ne guardi! ma della verità si deve
si deve mentire, che Iddio me ne guardi! ma della verità si  deve  dire quella parte che sembra necessaria ad ottenerlo in
sia quando pregava pei suoi crocifissori. Il bene che si  deve  avere per fine è sempre un solo, e questo è la carità anche
cose e delle circostanze, e la natura del male, a cui si  deve  opporsi. Ad ogni modo, nel dubbio in cui mi avete messo, io
quell' aspirante, istruendolo, educandolo, provandolo, non  deve  sempre temere di essersi da sè stesso privato di un membro
esercitare verso essi la carità temporale e spirituale, si  deve  certamente restringersi a ricevere i migliori e di
forniti i nostri. Il vero scopo dell' Istituto, che non si  deve  mai perdere di vista, si è la santità. Tutto il resto
rabbini. Ma, senza dichiarar false queste conghietture, si  deve  osservare due cose: 1 che il metter limite alla memoria di
parole, e una lingua, e uno stile loro proprio. Ma ciò  deve  intendersi così strettamente, che non contraddica alle
preso identico come sta, dalla bocca di Cristo;  deve  però essere uscito dalla sua bocca tutto il succo di esso,
e quando di due lezioni non si può discernere la vera,  deve  dirsi che e l' una e l' altra contenga del vero, sebbene
che, risguardando l' ordine intrinseco delle idee, si  deve  collocare in testa delle nuove Scritture, comincia: « « Nel
è che l' oggetto dell' eterno operare di Dio. Quindi non  deve  punto credersi che l' atto eterno, col quale Iddio creò
altro verbo è tale per partecipazione di lui: il che si  deve  vedere come sia. Acciocchè il Verbo sia puramente e
Acciocchè il Verbo sia puramente e compiutamente Verbo,  deve  pronunciare tutto, perchè, se non pronunciasse tutto,
fa che una cosa sia pronunciabile? Ogni cosa in potenza si  deve  ridurre ad una cosa in atto; niente adunque sarebbe
nella sua propria sussistenza, se quell' essere  deve  apprendersi dallo spirito con un atto solo, perchè in lui
l' essere assoluto a cui è essenza la propria sussistenza,  deve  essere un terzo atto che, quantunque unico, tuttavia unisca
operativo. Acciocchè l' uomo possa operare razionalmente  deve  fare un altro verbo o giudizio pratico, col quale dica
volontarie e positive del Verbo è il fenomeno che  deve  manifestarsi all' uomo naturale privo della grazia.
nè di cosa che al Verbo assomigli; e che questa perciò  deve  venire da una fonte soprannaturale, giacchè le percezioni
all' ultimo degli Evangelisti, al diletto discepolo. Si  deve  aggiungere che dal Verbo viene anche la formazione della
da questo al Padre, è l' ordine logico, pel quale  deve  procedere la scienza cristiana. E S. Giovanni ci conduce
del Creatore. Dunque ciò che di natura sua è appo Dio  deve  avere la natura divina, dee esser Dio; giacchè fra l'
riepiloga le tre prime e rannoda il discorso con quello che  deve  venire appresso delle opere esteriori del Verbo, giova
è indivisibile, ma è tutta questa. Onde più esattamente si  deve  dire che Iddio creando il mondo adoperò tutta la sua
Nondimeno altro è il mutare la forma e l' ordine che già  deve  avere una materia preesistente, e questo non appartiene al
come di quelli a cui il suo Vangelo era ordinato. E qui  deve  osservarsi che nella generazione del Verbo la vita e la
che « « il Verbo era Dio » »: se dunque egli è Dio,  deve  avere una vita infinita: se è Dio, e la vita è nel Verbo,
Dio nel Cielo de' Cieli. Per le cose poi che sono in terra  deve  intendersi il corpo umano, l' animalità e tutte le cose
dal bene morale, di cui, secondo l' ordine ontologico,  deve  essere una cotale appendice e finimento, e non da se stesso
meno la vita se non si tolgono dall' unione con Cristo:  deve  rimanere in essi una vita eterna, una vita che di sua
la quale espressione, acciocchè non contenga errore,  deve  intendersi come la dichiarò il Sassi nella sua
ma è distinto quanto alla personalità. Così ne' fedeli  deve  restar distinta la personalità di ciascuno, ma debbono
dice che lo Spirito prega nell' uomo, e dimanda quel che  deve  dimandare, quando l' uomo stesso non sa che cosa debba
le limitazioni e con esse le imperfezioni e i guasti, egli  deve  congiungersi e unificarsi coll' infinito. La creatura
le cose si estende. Ma la serie de' suoni, abbiam detto,  deve  essere associata alla serie delle idee, perchè quella ci
gli batte sulle mani per avvertirlo col dolore che egli non  deve  toccarla. Così parimente se egli cade in terra o urta in
e ora la chiave di questa lingua simbolica e primitiva  deve  massimamente cercarsi nel primo capitolo della Genesi che
umana e per essa la persona, il fatto che poi spieghiamo  deve  succedere in un modo inverso da quello in che succede nel
quando però l' uomo non la ricusi. Ma questa conseguenza  deve  nascere come effetto successivo, e per essa esigesi che
Egli è poi manifesto che a questo aumento di cognizione  deve  rispondere una volontà e un' operazione umana di pari
di bene sostanziale e di vita, tuttavia egli simboleggiar  deve  eminentemente e nel senso più proprio e peculiare il Verbo
intellettiva, quasi per una cotal legge di armonia a cui  deve  ubbidire, quei movimenti animali? E come certi suoni duri,
santità, in cui l' anima si trova colla suprema sua parte,  deve  corrispondere uno stato armonico delle parti inferiori, le
vilmente ubbidiente, e che fino per potere fare il bene  deve  spesso dipendere dall' aiuto di quella. Così fu dissipata e
il quale non può essere alterato; e se viene alterato  deve  essere ristabilito. Sicchè quando anche si potesse pensare
morte, dopo la quale venuto il tempo prestabilito, egli  deve  risorgere e ricomporsi a una compiuta perfezione; e ciò in
quando nasce l' uomo nuovo, muore il vecchio e che non si  deve  il vecchio far rivivere: [...OMISSIS...] . E dice: il corpo
a significare ben altro. Con quest' avvertenza medesima si  deve  intendere quello stringere che fa Iddio alleanza dopo il
è emblematico, e dimostra la schiettezza e semplicità che  deve  usare l' Israelita nelle sue parole e nell' operare. e )
e Agostino (4) degli operai evangelici, de' quali non si  deve  congiungere nella vigna del Signore un sapiente con un
una e dell' altra interpretazione la sostanza è, che non si  deve  mescolare il sacro e il profano e evitare la compagnia dei
stato intellettivo dell' umanità nei diversi tempi che si  deve  meditare e dal quale solo si può conoscere quale maniera di
la gloria. Sicchè ciò che è emblema della vita santa  deve  essere per sua natura anco emblema della gloriosa. Dell'
nel quale è espressa la perfezione delle due vite. Non  deve  adunque far maraviglia se gli antichi emblemi esprimessero,
per tal modo condotti a dire seco medesimi: « Or ella  deve  essere pure la bella cosa questa giustizia se essa sola
trae con sè tutta l' abbondanza dei beni desiderabili; egli  deve  essere pure brutto e deforme il vizio, s' egli arreca tutti
insegne che quelle di Cristo, alla cui similitudine si  deve  volgere tutta e conformare e per lo spirito parteciparne le
Ora questa indeterminazione, che ha il simbolo, si  deve  rimuovere in qualche maniera, perchè la lingua simbolica si
dallo spirito (4). La cosa non è nuova nella lingua. Non si  deve  credere che la lingua esprima tutto ciò che noi intendiamo
divino è un nuovo principio, un nuovo germe che pur egli  deve  svilupparsi e crescere, ed è più vigoroso dello stesso
è una impressione del Verbo, come abbiam provato, egli  deve  aver sua sede nell' essenza o sostanza dell' anima nostra.
che è quello che conferisce all' uomo lo Spirito Santo. Si  deve  dunque conchiudere che il ricevimento dello Spirito Santo,
la maniera di nutrizione che può cadere ne' corpi gloriosi  deve  esser scevra da tutte le imperfezioni che involge la
cessazion di un modo di essere non è ancora annichilamento:  deve  cessare l' essere stesso, e per conseguente tutti i suoi
mutazione deperditiva del pane non dà che il luogo dove  deve  Cristo collocarsi; ma colà vi si colloca Cristo da Dio con
avversari nostri in modo alcuno superata. Ma da ciò si  deve  scendere a considerare altresì se posti i tre principii
parte e i Manichei dall' altra coi due aspetti in cui si  deve  considerare il peccato originale ne' bambini, in sè stesso,
privazione , poichè i filosofi insegnano, che la privazione  deve  inesister sempre in un subbietto vero e reale (1). Che se
voluntate peccati, ma anche voluntate facti (4), il che si  deve  intendere del caso, quando il fatto sia un intrinseco male,
si prende per l' essenza o ideale o realizzata, laddove  deve  prendersi per la natura tutt' intera, cioè co' suoi
Naturale è all' uomo l' essere ragionevole: quindi naturale  deve  dirsi quella società di uomini che è costituita secondo
adunque della società civile rispetto all' uomo istintivo  deve  riuscire così fattamente ordinata e disposta che nel tempo
l' abbiamo trattato in un' opera a parte. 1) Ogni società  deve  rispettare questo diritto, la società civile prima di
il diritto individuale è anteriore alla società civile e  deve  essere da questa rispettato; ma vi ha anche delle società
civile stessa dee essere purgata dal dispotismo, cioè  deve  essere sottoposta al suo vero diritto, e non foggiata sopra
seguenti principŒ. Vi ha un diritto sociale universale, che  deve  essere applicato a tutte le società speciali. La società
formano gli uomini fra di loro per un fine speciale: ella  deve  soggiacere alle stesse leggi che sono comuni a tutte le
modo, il che noi esprimiamo con una parola dicendo che ella  deve  avere una forma regolare. Questo diritto della moltitudine,
rimarrà nelle relazioni della vita privata: non si  deve  ammetterlo più qual base della pubblica: oggimai alla vita
detto, la naturale costituzione della società civile  deve  avere i due caratteri della giustizia e della regolarità, e
che ogni disposizione governativa per esser buona,  deve  essere preceduta da un giudizio sulla sua rettitudine e
politiche, acciocchè riescano quali debbono essere,  deve  precedere un giudicio sulla loro giustizia. Questa
la legge costituzionale come si dirà in appresso, la quale  deve  anzi servire di codice al detto Tribunale, sul quale
dello Stato. Converrà dunque fissare la proporzione che  deve  osservarsi fra il numero dei membri del Tribunale supremo e
dei membri di una Camera. Il Tribunale di cui parliamo non  deve  già essere un' inquisizione; anzi nulla deve fare d'
parliamo non deve già essere un' inquisizione; anzi nulla  deve  fare d' ufficio: è un puro Tribunale, il quale aspetta che
leggi. Ogni imputazione davanti ad un Tribunale dello Stato  deve  essere anch' essa appoggiata a qualche articolo di legge.
abbracciato, stabilire l' ottima modalità dei diritti,  deve  vegliare di conseguente perchè il padre, il marito, il
i generi di persone purchè giunti all' uso di ragione, non  deve  adombrarvi quasi tendesse ad indebolire le vostre legittime
la diversità dei diritti stessi: per cui adesso che si  deve  procedere a stabilire un potere incaricato di amministrare
lo trapassava. D' altro lato non è mai l' offeso che  deve  pagare le spese ma l' offensore. Che se questi non ne ha il
e del potere reale . La maggiorità degli interessi  deve  sempre prevalere in quel modo che questi stanno nell'
alla detta legge tutta la società civile; mentre egli  deve  essere diviso in due parti, cioè: nel morale e nell'
arrivato tanto innanzi coi lumi da vedere che la giustizia  deve  riputarsi più utile dell' usurpazione, e che il poco e
Naturale è all' uomo l' essere ragionevole: quindi naturale  deve  dirsi quella società di uomini che è costituita secondo
adunque della società civile rispetto all' uomo istintivo  deve  riuscire così fattamente ordinata e disposta che nel tempo
l' abbiamo trattato in un' opera a parte. 1) Ogni società  deve  rispettare questo diritto, la società civile prima di
il diritto individuale è anteriore alla società civile e  deve  essere da questa rispettato; ma vi ha anche delle società
civile stessa dee essere purgata dal dispotismo, cioè  deve  essere sottoposta al suo vero diritto, e non foggiata sopra
seguenti principŒ. Vi ha un diritto sociale universale, che  deve  essere applicato a tutte le società speciali. La società
formano gli uomini fra di loro per un fine speciale: ella  deve  soggiacere alle stesse leggi che sono comuni a tutte le
modo, il che noi esprimiamo con una parola dicendo che ella  deve  avere una forma regolare. Questo diritto della moltitudine,
rimarrà nelle relazioni della vita privata: non si  deve  ammetterlo più qual base della pubblica: oggimai alla vita
detto, la naturale costituzione della società civile  deve  avere i due caratteri della giustizia e della regolarità, e
che ogni disposizione governativa per esser buona,  deve  essere preceduta da un giudizio sulla sua rettitudine e
politiche, acciocchè riescano quali debbono essere,  deve  precedere un giudicio sulla loro giustizia. Questa
la legge costituzionale come si dirà in appresso, la quale  deve  anzi servire di codice al detto Tribunale, sul quale
dello Stato. Converrà dunque fissare la proporzione che  deve  osservarsi fra il numero dei membri del Tribunale supremo e
dei membri di una Camera. Il Tribunale di cui parliamo non  deve  già essere un' inquisizione; anzi nulla deve fare d'
parliamo non deve già essere un' inquisizione; anzi nulla  deve  fare d' ufficio: è un puro Tribunale, il quale aspetta che
leggi. Ogni imputazione davanti ad un Tribunale dello Stato  deve  essere anch' essa appoggiata a qualche articolo di legge.
abbracciato, stabilire l' ottima modalità dei diritti,  deve  vegliare di conseguente perchè il padre, il marito, il
i generi di persone purchè giunti all' uso di ragione, non  deve  adombrarvi quasi tendesse ad indebolire le vostre legittime
la diversità dei diritti stessi: per cui adesso che si  deve  procedere a stabilire un potere incaricato di amministrare
lo trapassava. D' altro lato non è mai l' offeso che  deve  pagare le spese ma l' offensore. Che se questi non ne ha il
e del potere reale . La maggiorità degli interessi  deve  sempre prevalere in quel modo che questi stanno nell'
alla detta legge tutta la società civile; mentre egli  deve  essere diviso in due parti, cioè: nel morale e nell'
arrivato tanto innanzi coi lumi da vedere che la giustizia  deve  riputarsi più utile dell' usurpazione, e che il poco e
insieme, preghiamo incessantemente, perchè da lui solo  deve  venire ogni cosa. Io vi abbraccio, e dicovi di bel nuovo,
falsità . In questi due casi è impossibile, ed anzi non si  deve  prestare l' assenso interno, ma ritenere la propria
quanto più ama il suo instituto. L' eccesso dunque, che  deve  riguardarsi come disordine, è un eccesso relativo alla
annesso l' ufficio pastorale, il superiore della società  deve  essere insieme pastore: perchè egli è mediante quest'
Anzi se ne faccia un obbligo di coscienza, del coraggio che  deve  avere; giacchè chi confida in Gesù, e chi a lui abbandona
preordinato dalla costituzione del mondo, quella Chiesa che  deve  distendersi in tutte le genti, farsi serve tutte le cose;
salvo l' anima nostra e di purificarla da' suoi peccati, ci  deve  bastare; 7 Dirò ancora una cosa. Se Ella sentisse
regola di condotta che discende da tutto lo spirito che ci  deve  animare, spirito di tranquillità e di fermezza. Le ragioni
che un uomo chiamato da Dio alla religione sia religioso,  deve  essere novizio , e starsene novizio qualche tempo. Certo,
a mio riguardo, e aggiungendomi « si ricordi che Ella non  deve  diffondersi nelle opere della vita attiva, ma deve scrivere
Ella non deve diffondersi nelle opere della vita attiva, ma  deve  scrivere »; e confermando ciò con parole piene di carità e
in tal caso è distrutta ogni ubbidienza al mondo. Non si  deve  cercare se il comando sia ragionevole; ma se sia
ragionevole; ma se sia ragionevole l' ubbidienza. Ciò che  deve  bastarci circa il comando è di sapere: 1 che egli procede
Ma non temete per questo: giacchè confidare si  deve  nel solo Iddio, e non negli uomini: questa per altro è una
Mio carissimo, questo è il gran travaglio, a cui si  deve  pensare sul principio, a formare i membri della società!
nella meditazione, giacchè la guerra contro la superbia  deve  essere continuata e perpetua. E facendo così, non dubitiamo
ma chi non ha da soffrire a questo mondo? e questo caso  deve  ben essere raro in una società, in cui nulla è più
(si chiama della carità) e il rigore per sè. Più frequente  deve  essere quel caso, nel quale uomini ferventi
a noi stessi, e di noi stessi parliamo; dunque il noi  deve  esser sentito, deve esser un sentimento. Ma questo
e di noi stessi parliamo; dunque il noi deve esser sentito,  deve  esser un sentimento. Ma questo sentimento unico,
medesimo. Ma non è meno vero, che avanti l' affermazione  deve  esistere nella mente l' idea di esistenza indeterminata,
intuisce non le distrugge: se è vera la prima proposizione,  deve  essere vera anche questa seconda - . Ma egli può intuirle e
a formare la cognizione nostra de' reali assenti. Ma si  deve  accuratissimamente distinguere quella parte che ha nella
che la riflessione feconda e svolge nell' umana mente,  deve  esistere in germe in quella prima materia che a lei precede
dunque è un miscuglio d' infinito e di finito, ed egli  deve  presentare necessariamente le due faccie che dicevamo
cognizione, che anzi ella è quella cognizione umana, che  deve  servire di guida all' umana perfezione. Ma qui si sollevano
egualmente per termine immediato Iddio stesso, e così  deve  essere: se Iddio è l' oggetto universale del sapere,
con tutta la possibile equità e discrezione. In primo  deve  esser cosa bella ed intesa con noi, che il protestare e
oggetto universale del sapere, e lo provò di qui che non si  deve  prendere la materia della cognizione nostra dal sentimento,
Rosmini col senso comune degli uomini e delle scuole, ma si  deve  trovarla in Dio, che è l' oggetto del nostro intuito;
corpo conosce questi due oggetti, certo è che egli non li  deve  confondere, bensì distinguere tra loro, li deve cioè
egli non li deve confondere, bensì distinguere tra loro, li  deve  cioè distinguer tanto quanto sono distinti in sè stessi; e
della causa; altrimenti, non essendo nella causa, si  deve  argomentare movendo dalla causa, e venendo all' effetto; e
che non sia rifuso in questo sistema? Dunque al Gioberti si  deve  applicare, secondo la giusta logica, quell' argomento che
gran mente di S. Agostino confessato che, [...OMISSIS...] ;  deve  pur esser falso un sistema, da cui risulterebbe tutt' il
più l' anima? Il dirlo sarebbe manifesta eresia. Dunque si  deve  considerare come eresia anche il pretendere, come fanno i
quale si sregola la volontà, [...OMISSIS...] . Ma qui si  deve  osservare, che se, dopo che l' uomo ha fatto un giudizio
naturali dell' uomo (battezzato o no è il medesimo) se ne  deve  dare la gloria! Iddio ci preservi da dottrine che cotanto