fatto integrale; ripetono nell'individuo, e pel complesso | delle | sue sensazioni, uno studio non meno astratto e non meno |
Psicologia delle menti associate -
|
più dolorose e raccogliere le più gradevoli. Il complesso | delle | sensazioni d'un infante decide già de' suoi conforti e de' |
Psicologia delle menti associate -
|
del dolore, del pianto e della morte. 4. Il complesso | delle | prime sensazioni è già l'opera di più esseri associati. |
Psicologia delle menti associate -
|
colle dita, nel sordomuto che legge la parola sui moti | delle | labbra, una sensazione artificiale, ch'è già una tarda |
Psicologia delle menti associate -
|
rimane. Nella regione in cui viviamo, la quale è pure una | delle | più amene e adorne, un buon quinto delle piante fiorifere, |
Psicologia delle menti associate -
|
quale è pure una delle più amene e adorne, un buon quinto | delle | piante fiorifere, più di cinquecento specie, appartengono |
Psicologia delle menti associate -
|
di cinquecento specie, appartengono alle due sole famiglie | delle | composite e delle graminacee; molte di esse si possono |
Psicologia delle menti associate -
|
appartengono alle due sole famiglie delle composite e | delle | graminacee; molte di esse si possono appena con attento |
Psicologia delle menti associate -
|
il genio della società può ben superbire al paragone | delle | rare e povere armonie della selvaggia natura. 8. V'è un |
Psicologia delle menti associate -
|
l'ago calamitato ella vastità dei mari e nei labirinti | delle | miniere e che conversa col telegrafo, i diede l'equivalente |
Psicologia delle menti associate -
|
sparsi in diverse stazioni esplorano il corso dei venti e | delle | piogge, la varietà delle temperature, la tensione magnetica |
Psicologia delle menti associate -
|
esplorano il corso dei venti e delle piogge, la varietà | delle | temperature, la tensione magnetica del globo, i fenomeni |
Psicologia delle menti associate -
|
la tensione magnetica del globo, i fenomeni dei terremoti e | delle | eruzioni vulcaniche, sono come le parti d'un commune |
Psicologia delle menti associate -
|
Per analisi | delle | menti associate, intendo dire quelle grandi analisi le |
Psicologia delle menti associate -
|
l'uomo non poteva non avvedersi del sole, della luna, | delle | stelle. Egli aveva dunque fatto per inconscia necessità di |
Psicologia delle menti associate -
|
La percezione del vero èuna parte del destino | delle | nazioni. ur troppo, nel seno delle genti, l'esercizio |
Psicologia delle menti associate -
|
èuna parte del destino delle nazioni. ur troppo, nel seno | delle | genti, l'esercizio dell'analisi è preordinato e fatale. |
Psicologia delle menti associate -
|
ch'egli respira. Solo ai nostri giorni, nell'analisi | delle | lingue, egli distinse le obliate mescolanze delle nazioni; |
Psicologia delle menti associate -
|
delle lingue, egli distinse le obliate mescolanze | delle | nazioni; e nell'analisi delle reliquie fossili, finalmente |
Psicologia delle menti associate -
|
le obliate mescolanze delle nazioni; e nell'analisi | delle | reliquie fossili, finalmente intravide le indelebili |
Psicologia delle menti associate -
|
d'onde, in seno a quella istintiva e spontanea associazione | delle | menti, possa l'analisi attingere una più eccelsa |
Psicologia delle menti associate -
|
scintillante. Ma chi poi fermi l'attenzione in alcuna | delle | piante e delle stelle, acquista altre evidenze che |
Psicologia delle menti associate -
|
Ma chi poi fermi l'attenzione in alcuna delle piante e | delle | stelle, acquista altre evidenze che chiariscono via via |
Psicologia delle menti associate -
|
al metodo. Ma sintesi o analisi che si voglia, l'osservanza | delle | quattro regole non poteva dare l'indiscutable certitude. |
Psicologia delle menti associate -
|
opera d'analisi. Dalle astrazioni dei numeri senza oggetto, | delle | linee senza superficie, delle superficie senza profondità, |
Psicologia delle menti associate -
|
dei numeri senza oggetto, delle linee senza superficie, | delle | superficie senza profondità, delle forme senza corpo, delle |
Psicologia delle menti associate -
|
linee senza superficie, delle superficie senza profondità, | delle | forme senza corpo, delle forze senza sostanza, surge la |
Psicologia delle menti associate -
|
delle superficie senza profondità, delle forme senza corpo, | delle | forze senza sostanza, surge la matematica. Dalle astrazioni |
Psicologia delle menti associate -
|
già maturato nel corso dei secoli e nella successione | delle | filosofie: - problema che l'io olitario non avrebbe nemmen |
Psicologia delle menti associate -
|
e l'altra una disparità di condizioni, secondo la disparità | delle | cose utili o nocive e dei luoghi e dei climi. Le singole |
Psicologia delle menti associate -
|
una serie d'atti d'attenzione, oordinata alla serie | delle | più immediate necessità; e tanto quivi inevitabile uanto |
Psicologia delle menti associate -
|
dei posteri cogli antenati. Anche nell'intimo recesso | delle | menti, ogni generazione era figlia non solo della sua terra |
Psicologia delle menti associate -
|
di quelle analisi primitive. I Latini, per chiarire i fatti | delle | istorie, solevano risalire a ciò ch'essi chiamavano le |
Psicologia delle menti associate -
|
della vita canibale, oramai probabilmente, a solo terrore | delle | genti suddite e ad arte di stato. Ma le origini di questa |
Psicologia delle menti associate -
|
non sopravivano indelebili, nei successivi incrementi | delle | lingue e nelle loro miscele e trasformazioni. Per un |
Psicologia delle menti associate -
|
come molti credono oramai dimostrato che nella cronologia | delle | nazioni primitive si seguano in ordine fisso le successive |
Psicologia delle menti associate -
|
scoperte successive. Fin qui mi sono rinchiuso nell'ipotesi | delle | tradizioni universalmente isolate. a già dai primordii, le |
Psicologia delle menti associate -
|
si raccolgono in alcuni luoghi certe pietre taglienti | delle | quali essi formavano coltelli e lance, quando era ignoto |
Psicologia delle menti associate -
|
trasmessa come cosa sacra. Nel Zendavesta la fondazione | delle | città e delle colonie è chiamata la propagazione dei |
Psicologia delle menti associate -
|
come cosa sacra. Nel Zendavesta la fondazione delle città e | delle | colonie è chiamata la propagazione dei fuochi. nche in più |
Psicologia delle menti associate -
|
rimase per sempre un diritto della famiglia, un diritto | delle | genti; l'esclusione era un'ingiuria, una pena, un esilio, |
Psicologia delle menti associate -
|
feroce. Qui la propaganda vicinale si dilata in propaganda | delle | nazioni. e osservazioni d'una tribù divengono cognizioni |
Psicologia delle menti associate -
|
secondo che corrispondono alle tradizioni e disposizioni | delle | società. e menti associate in questa analisi ereditaria e |
Psicologia delle menti associate -
|
popoli, le condizioni della società. utto questo progresso | delle | idee rimane posto fuori dall'ipotesi dell'individuo |
Psicologia delle menti associate -
|
la solitudine poetica i Rousseau e la commune natura | delle | nazioni i Vico. A compimento della dottrina di Vico resta |
Psicologia delle menti associate -
|
della dottrina di Vico resta di chiarire come, la natura | delle | genti essendo commune, le colonie delle nazioni progressive |
Psicologia delle menti associate -
|
come, la natura delle genti essendo commune, le colonie | delle | nazioni progressive debbano in molte parti della terra |
Psicologia delle menti associate -
|
poi nelle sue più difficili evoluzioni. Le tradizioni | delle | singole tribù ingrossando inegualmente nel corso dei secoli |
Psicologia delle menti associate -
|
dovevano ammaestrarsi coll'esempio e colla forza prevalente | delle | offese. L'arco e la fionda furono a quei tempi ciò ch'è in |
Psicologia delle menti associate -
|
ed assicurarsi col numero; coordinare i frammenti | delle | tradizioni iniziali nel seno di prevalenti lingue |
Psicologia delle menti associate -
|
le prime astrazioni del numero, del tempo, dello spazio, | delle | forme. I poteri dell'osservazione non sono più angustiati |
Psicologia delle menti associate -
|
Ciò accresce vie più la facilità del vivere, l'addensarsi | delle | società. Ricomincia il lavoro sociale; ma non è più quello |
Psicologia delle menti associate -
|
riposo e pensiero. Ozio in greco si dice scholê, d è una | delle | voci più sapienti di quella lingua sapiente. La scola ssia |
Psicologia delle menti associate -
|
quei miseri abbozzi d'uomo l'ipotesi della commune natura | delle | nazioni il principio incontestabile della commune natura |
Psicologia delle menti associate -
|
nato morto. Signori, ho tentato dimostrare come l'origine | delle | idee non sia così semplice come la natura dell'intelletto, |
Psicologia delle menti associate -
|
Ma l'elemento pastorale era più efficace alla propagazione | delle | scoperte perché più mobile. mansueti e gregarii animali |
Psicologia delle menti associate -
|
alla miseria dello schiavo. Il commercio inizia lo scambio | delle | cose; e perciò ciascuno si raccoglie in un'arte sola, fugge |
Psicologia delle menti associate -
|
e gridar cuma! iò che vuol dire molti! nella povera lingua | delle | tribù visitate dal nostro commune amico Osculati, nelle |
Psicologia delle menti associate -
|
in faccia a Giove Tonante il parafulmine, tese sui gioghi | delle | Alpi e negli abissi dell'Oceano i fili parlanti. Si armò di |
Psicologia delle menti associate -
|
aveva consegnato alla Grecia. Volgendosi al mondo | delle | tradizioni 'analisi universale interrogò tutte le lingue, |
Psicologia delle menti associate -
|
tutte le lingue, issepellì le loro radici, le radici | delle | loro radici; narrò ad esse colle loro proprie parole |
Psicologia delle menti associate -
|
di date sepolte sulle pareti dei templi e nelle viscere | delle | piramidi. Penetrò il senso del sapiente aggettivo dato alla |
Psicologia delle menti associate -
|
immani regni dell'Asia si aggreva l'ineluttabile dominio | delle | tradizioni, la scienza delle sintesi premature e |
Psicologia delle menti associate -
|
aggreva l'ineluttabile dominio delle tradizioni, la scienza | delle | sintesi premature e anticipate. Oggi nell'Europa e nelle |
Psicologia delle menti associate -
|
alla libertà dell'analisi la ricchezza e la potenza | delle | nazioni: - Scienza è forza! on si considera fra noi più |
Psicologia delle menti associate -
|
fra noi più nemmeno come scienziato chi vive parasita | delle | tradizioni, chi non abbia dato alla scienza un'idea la |
Psicologia delle menti associate -
|
scienza fantastica all'urto dell'analisi libera e armata | delle | opere sue; che inaugura finalmente la concorde libertà del |
Psicologia delle menti associate -
|
allora per sommo principio da seguirsi nel complesso | delle | università la divisione del lavoro, ossia la libera |
Psicologia delle menti associate -
|
Italia dieci uniformi facultà per gli ingegneri, ciascuna | delle | quali avesse dieci catedre, io intendeva che si ponesse la |
Psicologia delle menti associate -
|
per tutte le varietà dell'insegnamento; ma l'altra metà | delle | catedre fosse intesa ad un insegnamento speciale, proprio |
Psicologia delle menti associate -
|
speciale, proprio di quella sola università. Una | delle | dieci facultà d'ingegneri dovrebbe fornire un insegnamento |
Psicologia delle menti associate -
|
si farebbero conoscere in ben altro modo che colla usanza | delle | terne, consegnate ai favori di amministratori non sempre |
Psicologia delle menti associate -
|
amministratori non sempre competenti. Parimenti i veterani | delle | facultà che attendessero notoriamente a studii di scoperta |
Psicologia delle menti associate -
|
e non d'una sola generazione. Ma la vasta scala | delle | operazioni assicurerebbe compenso alle perdite, di tempo in |
Doveri dell'uomo -
|
Comunali elettivi . Senza sottrarre alla ricchezza attuale | delle | varie classi, senza attribuire a una sola il ricavato dei |
Doveri dell'uomo -
|
parimente a tre, cioè: 1 a trovare le dimostrazioni | delle | verità note; 2 a trovare le conseguenze che danno le verità |
Principio supremo della metodica -
|
un metodo dimostrativo , che dà le regole acconce a formare | delle | esatte dimostrazioni; uno induttivo, che addita il modo |
Principio supremo della metodica -
|
l' argomento dell' opera nostra presente; gli altri esigono | delle | trattazioni a parte; tutti gli abbraccia, come dicevamo, la |
Principio supremo della metodica -
|
alla scuola che fa; e quest' applicazione, questo uso | delle | regole del metodo che eseguisce il maestro co' suoi |
Principio supremo della metodica -
|
ci move la vaghezza di esporre, mediante sottili ricerche, | delle | leggi meramente speculative del pensare, lasceremmo ben |
Principio supremo della metodica -
|
comune con tutte lor forze. Ma in pari tempo la diversità | delle | opinioni e dei tentativi, le vie diverse per le quali |
Principio supremo della metodica -
|
giudicarlo, e solo il tempo, il quale suole svolgere i semi | delle | dottrine sparsi dagli scrittori nelle società, come quelli |
Principio supremo della metodica -
|
dottrine sparsi dagli scrittori nelle società, come quelli | delle | piante consegnati dall' agricoltore alla terra, potrà |
Principio supremo della metodica -
|
l' aversi intavolata una discussione di buona fede su | delle | questioni attenenti a sì importante materia: e alla peggio, |
Principio supremo della metodica -
|
alto principio di scienza, domina, per così dire, la scena | delle | innumerevoli, sempre nuove, conclusioni che da quel |
Principio supremo della metodica -
|
Ma conviene a quest' uopo affissarsi molto nella luce | delle | comunissime verità, e allor solamente in ciò che è volgare |
Principio supremo della metodica -
|
benchè notissime, poco si adoperino a norma dei pensieri e | delle | azioni, s' adoperino, voglio dire, con poca costanza ed |
Principio supremo della metodica -
|
passaggio; onde i più torpidi si rimangono addietro il più | delle | volte, non perchè le idee che loro si vogliono comunicare |
Principio supremo della metodica -
|
siano tali unicamente perchè non possono seguire la serie | delle | idee colla celerità comune, ma perdendo un anello della |
Principio supremo della metodica -
|
fatto dà poi luogo all' erronea opinione che v' abbiano | delle | dottrine superiori a certe capacità intellettive, quando il |
Principio supremo della metodica -
|
adunque nello stabilire: qual sia la gradazione naturale | delle | idee, come lo spirito passi dall' una all' altra, quali |
Principio supremo della metodica -
|
fiore appartiene ad una specie o classe più ampia, quella | delle | rose, o alla famiglia più ampia ancora de' rosacei. Cos' è |
Principio supremo della metodica -
|
e poi la rosa senz' altre distinzioni, e poi la famiglia | delle | piante rosacee. Chi direbbe che questi oggetti, che possono |
Principio supremo della metodica -
|
di più meco stesso, che quel fiore appartiene alla famiglia | delle | piante rosacee, io dimostro con ciò che oltre all' aver |
Principio supremo della metodica -
|
sempre maggiore, fino che lo conduco a conoscere il genere | delle | piante. 2 Posso tenere la via contraria, cioè fargli prima |
Principio supremo della metodica -
|
nè ordine, parlare al fanciullo di rose, di piante e | delle | altre distinzioni, come mi vengono impensate sulle labbra. |
Principio supremo della metodica -
|
alle lezioni, che noi gli diamo; di poi per conoscere quali | delle | due maniere o serie di operazioni sia a lui più comoda, più |
Principio supremo della metodica -
|
di porre la sua attenzione prima alle dissomiglianze | delle | cose e poi alle somiglianze; perchè l' individuo non è |
Principio supremo della metodica -
|
chiamati rose7bengalesi; se non avvertendo: 1 che vi sono | delle | note simili in alcuni di quegli oggetti, onde avviene che |
Principio supremo della metodica -
|
avviene che si chiamano tutti rose7Adelaidi; 2 che vi sono | delle | altre note simili non solo in tutti quei primi oggetti, ma |
Principio supremo della metodica -
|
tutti insieme rose7bengalesi. Acciocchè ascenda al concetto | delle | rose semplicemente deve osservare una terza serie di altre |
Principio supremo della metodica -
|
le somiglianze amplissime, che sono fondamento alla classe | delle | piante in generale, egli deve apprendere i limiti di quelle |
Principio supremo della metodica -
|
poi quella che costituisce tra rosacei la classe minore | delle | rose, poi la differenza tra le rose bengalesi e le altre, e |
Principio supremo della metodica -
|
agiatamente? E` a lui più facile trovare le similitudini | delle | cose o le differenze? L' operazione mentale, colla quale si |
Principio supremo della metodica -
|
vi aggiungono i giardinieri, i quali esprimono con esso una | delle | ultime e più strette classi delle rose. Pel fanciullo |
Principio supremo della metodica -
|
esprimono con esso una delle ultime e più strette classi | delle | rose. Pel fanciullo adunque quella denominazione non suona |
Principio supremo della metodica -
|
io vo innanzi colla mia lezione e gli dico di più, che | delle | Adelaidi ce ne sono molte e gliele mostro nel giardino, |
Principio supremo della metodica -
|
prima, che io gli mostrassi la Saffo egli non conosceva che | delle | Adelaidi, e però riteneva, che la classe delle Adelaidi |
Principio supremo della metodica -
|
che delle Adelaidi, e però riteneva, che la classe | delle | Adelaidi fosse unica, quindi al primo vedere delle Saffo, |
Principio supremo della metodica -
|
classe delle Adelaidi fosse unica, quindi al primo vedere | delle | Saffo, le applicò lo stesso nome di Adelaide. Udendo poi, |
Principio supremo della metodica -
|
si chiama, vide d' aver preso errore e restrinse la classe | delle | Adelaidi a de' confini, che prima non ci poneva. Veniamo |
Principio supremo della metodica -
|
aveva prima distinte con tali nomi al tutto diversi, hanno | delle | note comuni, per le quali esse sono suscettibili di un nome |
Principio supremo della metodica -
|
Saffo egli opinava, che non ci avesse, che la sola classe | delle | Adelaidi, e però ripose tra queste anche la rosa porporina; |
Principio supremo della metodica -
|
assolutamente, ma solo a significarli in quanto hanno | delle | note, che li distinguono in fra di loro, là dove a |
Principio supremo della metodica -
|
là dove a significar quegli stessi oggetti, in quanto hanno | delle | note comuni, vi ha un altro nome che è comune a entrambi, e |
Principio supremo della metodica -
|
ancora più estesa di que' vaghi oggetti, che non sia quella | delle | rose7bengalesi: voglio cioè condurlo a conoscere la classe |
Principio supremo della metodica -
|
rose7bengalesi: voglio cioè condurlo a conoscere la classe | delle | rose in genere. A tal fine seguendo la via intrapresa, io |
Principio supremo della metodica -
|
a fargli conoscere allo stesso modo, com' ho fatto | delle | due varietà delle rose7bengalesi, l' Adelaide e la Saffo, |
Principio supremo della metodica -
|
conoscere allo stesso modo, com' ho fatto delle due varietà | delle | rose7bengalesi, l' Adelaide e la Saffo, due altre varietà |
Principio supremo della metodica -
|
rose7bengalesi, l' Adelaide e la Saffo, due altre varietà | delle | rose Damaschine, per esempio quella che i giardinieri |
Principio supremo della metodica -
|
varietà farò salire la mente del mio fanciullo alla specie | delle | Rose7damaschine . Ma in tutto questo lavoro dovrà prima |
Principio supremo della metodica -
|
errori, com' è avvenuto, quando il condussi al conoscimento | delle | rose7bengalesi, anzi di più un quinto, che è il seguente: |
Principio supremo della metodica -
|
se non correggesse un nuovo errore circa la significazione | delle | rose7bengalesi e delle rose7damaschine; denominazioni, che |
Principio supremo della metodica -
|
nuovo errore circa la significazione delle rose7bengalesi e | delle | rose7damaschine; denominazioni, che da prima nella sua |
Principio supremo della metodica -
|
due specie, come al tutto separate, e non come aventi | delle | note comuni. Egli pone attenzione a queste note solo allora |
Principio supremo della metodica -
|
Egli prenderà tosto i fiori di quegli arboscelli per | delle | rose. Ma vi ingannate, io gli dico, fanciullo mio; quelli |
Principio supremo della metodica -
|
egli deve ancora riformare il concetto che s' era formato | delle | rose , cioè deve restringere il significato che egli dava |
Principio supremo della metodica -
|
non significano solo gl' individui che gli mostro, ma | delle | famiglie simili a quelle de' rosacei, le quali si dividono |
Principio supremo della metodica -
|
pure se non fo così, non potrei condurlo al chiaro concetto | delle | piante7fiori, come mi sono proposto; concetto più esteso |
Principio supremo della metodica -
|
come mi sono proposto; concetto più esteso che non quelli | delle | famiglie, specie, e varietà di fiori fin qui mostrategli. |
Principio supremo della metodica -
|
passa colla sua mente, se vuol giungere al conoscimento | delle | tre famiglie de' rosacei, de' gigli e de' gelsomini, ne |
Principio supremo della metodica -
|
di fiori conduce il suo intendimento a porre attenzione a | delle | note comuni alle tre famiglie da lui conosciute, alle quali |
Principio supremo della metodica -
|
a questo grado d' istruzione, già lo conduco al luogo | delle | piante fruttifere e gli mostro incontanente un bel pesco |
Principio supremo della metodica -
|
solo egli corregge il suo errore circa il significato | delle | parole per la settantunesima volta, e intende che il genere |
Principio supremo della metodica -
|
quella de' fiori; io potrò innalzarlo al concetto | delle | piante in generale, recandolo a sottomettere a questa nuova |
Principio supremo della metodica -
|
per lui significavano prima di conoscere la classe massima | delle | piante , a classi a questa sottoposte. Tale è il lungo |
Principio supremo della metodica -
|
e però trovarsi poi ingannato quando egli scuopre che | delle | cose vi hanno delle classi maggiori, non è supposizione da |
Principio supremo della metodica -
|
poi ingannato quando egli scuopre che delle cose vi hanno | delle | classi maggiori, non è supposizione da me fatta in aria, ma |
Principio supremo della metodica -
|
intellettivo dall' apprendere i due elementi estremi | delle | umane cognizioni, cioè l' individuo mediante la percezione |
Principio supremo della metodica -
|
ch' egli attribuisce alle parole che ode; e ciò perchè è | delle | parole che egli si serve a classificarsi gli oggetti, |
Principio supremo della metodica -
|
colla sua mente certe note comuni, che sono il fondamento | delle | sue classificazioni (1). Venendo ora al confronto delle due |
Principio supremo della metodica -
|
delle sue classificazioni (1). Venendo ora al confronto | delle | due vie riflettiamo in primo luogo essere una verità d' |
Principio supremo della metodica -
|
che l' uomo è più inclinato a osservare le somiglianze | delle | cose, che le dissomiglianze , a trovar quelle prima di |
Principio supremo della metodica -
|
intendimento fanciullesco, il condur questo per la scala | delle | somiglianze, anzi che per quella delle differenze, cioè il |
Principio supremo della metodica -
|
questo per la scala delle somiglianze, anzi che per quella | delle | differenze, cioè il cominciare a sottoporre all' attenzione |
Principio supremo della metodica -
|
sottoporre all' attenzione del bambino mediante i vocaboli | delle | somiglianze molto ampie delle cose, facendolo poi |
Principio supremo della metodica -
|
bambino mediante i vocaboli delle somiglianze molto ampie | delle | cose, facendolo poi discendere a notare delle somiglianze |
Principio supremo della metodica -
|
molto ampie delle cose, facendolo poi discendere a notare | delle | somiglianze minori; il che è quanto dire recandolo a |
Principio supremo della metodica -
|
gradatamente quelle somiglianze ampiissime mediante | delle | differenze, o dissomiglianze fatte a lui notare tra quelle |
Principio supremo della metodica -
|
prima più ampie, e poi le differenze, quai confini | delle | somiglianze stesse; laddove il metodo che mena il fanciullo |
Principio supremo della metodica -
|
dissomigliante, introducendosi le somiglianze quai confini | delle | dissomiglianze. Dunque il primo è manifestamente il metodo |
Principio supremo della metodica -
|
dall' una parte egli ne trae il tipo ossia il concetto | delle | piante a fiori, e dall' altra ne cava il tipo ossia il |
Principio supremo della metodica -
|
a fiori, e dall' altra ne cava il tipo ossia il concetto | delle | piante a frutta. Egli in questo fatto non ha a correggere |
Principio supremo della metodica -
|
a servirsi di lui per lavorarne anche i disegni più finiti | delle | piante speciali a fiori e a frutta. Il medesimo si dica di |
Principio supremo della metodica -
|
e colle quali ella formasi i concetti anco più finiti | delle | piante rosacee, e di quelle che dan frutto da osso, de' |
Principio supremo della metodica -
|
rose di Bengala, e de' peschi che danno pesche duracine; | delle | Adelaidi di Como e delle pesche duracine, lanuginose, |
Principio supremo della metodica -
|
peschi che danno pesche duracine; delle Adelaidi di Como e | delle | pesche duracine, lanuginose, eccetera. In tutto questo |
Principio supremo della metodica -
|
pel quale si deve insegnare al fanciullo la classificazione | delle | cose, si è quello che comincia a mostrargli e nominargli la |
Principio supremo della metodica -
|
la graduazione che tiene la mente umana nella formazione | delle | classi delle cose; ma ciò che noi cerchiamo è qualcosa di |
Principio supremo della metodica -
|
che tiene la mente umana nella formazione delle classi | delle | cose; ma ciò che noi cerchiamo è qualcosa di più |
Principio supremo della metodica -
|
apprese, era male ordinato, le famiglie e le generazioni | delle | piante confuse insieme. Felice avrebbe voluto veder |
Principio supremo della metodica -
|
di doversi ordinare il giardino secondo la classificazione | delle | piante da lui appresa? - A condizione che egli avesse prima |
Principio supremo della metodica -
|
caso nostro i pensieri degl' individui precedettero quelli | delle | somiglianze tra loro, i pensieri delle somiglianze |
Principio supremo della metodica -
|
precedettero quelli delle somiglianze tra loro, i pensieri | delle | somiglianze precedettero quelli delle classi, i pensieri |
Principio supremo della metodica -
|
tra loro, i pensieri delle somiglianze precedettero quelli | delle | classi, i pensieri delle classi precedettero quelli della |
Principio supremo della metodica -
|
somiglianze precedettero quelli delle classi, i pensieri | delle | classi precedettero quelli della disposizione locale degli |
Principio supremo della metodica -
|
suo, disposto secondo la classificazione da lui appresa | delle | piante. Ecco che, dopo avere pressochè tutto regolato, s' |
Principio supremo della metodica -
|
con più esatta proporzione al numero e alla grandezza | delle | piante di ciascun genere. Questa era una nuova riflessione, |
Principio supremo della metodica -
|
debitamente il terreno secondo il numero e la grandezza | delle | sue piante. Ma quand' anche egli avesse pensato a tutto ciò |
Principio supremo della metodica -
|
dopo gran tempo a conoscere che l' acconcia distribuzione | delle | piante nel suo giardinetto non è quella che gli si |
Principio supremo della metodica -
|
senza aver prima osservato che l' unione dei colori e | delle | forme porta vaghezza; 6 nè poteva trovar l' arte del più |
Principio supremo della metodica -
|
ordine nel quale vengono collocate le varie proposizioni, | delle | quali la geometria si compone. E perchè non si potrebbe |
Principio supremo della metodica -
|
al fanciullo, a cui si faceva conoscere la classificazione | delle | piante andando dal basso all' alto della classificazione; |
Principio supremo della metodica -
|
che riassumiamo quanto abbiamo detto sull' ordine naturale | delle | operazioni della mente e de' loro oggetti. Tre furono le |
Principio supremo della metodica -
|
ai quali osservammo la mente occupata, e tre le maniere | delle | sue operazioni: il classificare le cose secondo le loro |
Principio supremo della metodica -
|
nè prendono tal consistenza da produrre in essa | delle | persuasioni efficaci che la facciano operare con certa |
Principio supremo della metodica -
|
senza quel vero metodo che mantiene l' ordine progressivo | delle | idee e di cui noi andiamo cercando i principii: 1 far |
Principio supremo della metodica -
|
i principii: 1 far cadere la mente in errori; 2 farle avere | delle | idee oscure e confuse; 3 renderla immobile e per poco |
Principio supremo della metodica -
|
pensare, da intendere. Scoperto così l' ordine immutabile | delle | intellezioni umane, noi abbiamo scoperto altresì in esse il |
Principio supremo della metodica -
|
il buon metodo. Il primo autore in Italia che scrivesse | delle | buone letture pei fanciulli della più tenera età (2) dettò |
Principio supremo della metodica -
|
pei fanciulli della più tenera età (2) dettò per essi | delle | sentenze staccate, ommettendo per lo più le congiunzioni. |
Principio supremo della metodica -
|
discorso significano intellezioni d' un ordine più elevato | delle | semplici sentenze che quelli insieme congiungono; e per ciò |
Principio supremo della metodica -
|
è tale, che non può nascere se non preceduto da' pensieri | delle | due cose singolari. I pensieri dunque delle cose singolari |
Principio supremo della metodica -
|
da' pensieri delle due cose singolari. I pensieri dunque | delle | cose singolari sono quelli che somministrano la materia |
Principio supremo della metodica -
|
quelli che somministrano la materia necessaria al pensiero | delle | relazioni che passano tra queste cose, e perciò sono d' un |
Principio supremo della metodica -
|
e perciò sono d' un ordine anteriore. Ma avanti all' ordine | delle | sentenze non vi è qualche altro ordine d' intellezioni pel |
Principio supremo della metodica -
|
esercizi che conducono il giovanetto a conoscere i nomi | delle | cose, sottoponendo alla mente di lui il significato di un |
Principio supremo della metodica -
|
cioè da quelli co' quali s' abbraccia il sentimento | delle | singole parole? Le intellezioni adunque che non hanno per |
Principio supremo della metodica -
|
che i fanciulli non giungono da prima a conoscere il valore | delle | congiunzioni che legano tra loro le sentenze; quegli |
Principio supremo della metodica -
|
che i fanciulli non giungono da prima a conoscere il valore | delle | congiunzioni che legano tra loro i vocaboli, dal qual |
Principio supremo della metodica -
|
nello spirito dell' uomo, vi hanno in lui due principŒ | delle | future sue cognizioni, il sentimento fondamentale e l' |
Principio supremo della metodica -
|
esso l' attenzione (1), que' principŒ non possono formare | delle | attuali cognizioni propriamente dette. Nè manco, quando si |
Principio supremo della metodica -
|
affine di poter bene determinare qual sia il primo ordine | delle | umane intellezioni. Questo esame presenta tre questioni; la |
Principio supremo della metodica -
|
intellettiva dell' uomo; l' altra: quale sia l' oggetto | delle | prime intellezioni; finalmente la terza: qual sia la natura |
Principio supremo della metodica -
|
non quelle che gli nascono continuamente in conseguenza | delle | ben ordinate funzioni della vita, nè pur forse molte |
Principio supremo della metodica -
|
colla quale dimandavamo: quale doveva essere la natura | delle | prime intellezioni. Dopo ciò che si è detto facilmente |
Principio supremo della metodica -
|
ora, qual è di questi due enti quello che forma l' oggetto | delle | prime intellezioni? Io sono stato gran tempo dubbioso in |
Principio supremo della metodica -
|
lo spirito affermare degli enti diversi, o per dir meglio | delle | entità diverse. Queste entità , che si fanno oggetti delle |
Principio supremo della metodica -
|
delle entità diverse. Queste entità , che si fanno oggetti | delle | affermazioni interne dello spirito, ammettono variazione |
Principio supremo della metodica -
|
, perocchè senza por mente a questa perfettibilità | delle | percezioni, non si può giungere a conoscere ciò, che |
Principio supremo della metodica -
|
nel mio senso ». Con questa parola egli non determina nulla | delle | qualità dell' ente da lui sentito, ma fa consistere tutta |
Principio supremo della metodica -
|
che l' attenzione dello spirito si applica a tutte le parti | delle | sensazioni e tutte l' una dopo l' altra le trasporta, per |
Principio supremo della metodica -
|
quattro sensi, il tatto, l' odorato, il gusto e l' udito, | delle | quali ciascuna separatamente l' avevano fatto accorto dell' |
Principio supremo della metodica -
|
imaginaria, che rimane nello spirito o si riproduce, | delle | sensazioni avute, non si può dire che appartenga a un altro |
Principio supremo della metodica -
|
che già si mette in moto nello spirito in conseguenza | delle | percezioni e delle loro memorie e imaginarie riproduzioni, |
Principio supremo della metodica -
|
in moto nello spirito in conseguenza delle percezioni e | delle | loro memorie e imaginarie riproduzioni, sono operazioni, |
Principio supremo della metodica -
|
si separano e si distinguono, quando il fanciullo riceve | delle | altre percezioni della cosa stessa; perocchè allora l' |
Principio supremo della metodica -
|
che l' imagine nello spirito si distingua dalle memorie | delle | percezioni avute, nel quale stato di distinzione ella si fa |
Principio supremo della metodica -
|
del primo ordine appartengono le percezioni, le memorie | delle | percezioni (le imagini da sè sole prese non sono |
Principio supremo della metodica -
|
ha forse un istante di vita, nel quale il bambino non abbia | delle | sensazioni accidentali almeno interne (1), sensazioni che |
Principio supremo della metodica -
|
Quelle sole eccitano l' attenzione intellettiva, nel seno | delle | quali sorge il sentimento d' un bisogno , certo d' un |
Principio supremo della metodica -
|
questo istinto non è più nel suo primitivo stato; riceve | delle | modificazioni dalle esperienze che fa; chè, come ho già |
Principio supremo della metodica -
|
per lui un bisogno. Dopo dunque che il bambino si procacciò | delle | sensazioni coll' occasione di soddisfare ai più penosi suoi |
Principio supremo della metodica -
|
sopra più il piacere al soddisfacimento dei bisogni), cerca | delle | sensazioni per due motivi, per evitare la pena, e anche |
Principio supremo della metodica -
|
io stento a credere, ch' egli vi cerchi solo il mutare | delle | sue sensazioni materiali, ma anzi sospetto, che egli |
Principio supremo della metodica -
|
di trovare un animale in ciò che si muove, o che dà | delle | cangianti sensazioni, egli è indubitato, che vi ha tra gli |
Principio supremo della metodica -
|
pare, che supponga questo principio della comunicazione | delle | anime. Intanto si può mettere tra i fatti al tutto certi, |
Principio supremo della metodica -
|
Al principio stesso di un' azione secreta, scambievole | delle | anime convien forse attribuire anche le avversioni, e |
Principio supremo della metodica -
|
gatto verso il topo, ecc.. Or poi data questa comunicazione | delle | anime sensitive, ella deve aver luogo anche nel fanciullo; |
Principio supremo della metodica -
|
ordine stesso subisce alcune modificazioni in conseguenza | delle | abitudini. L' abitudine oltre di ciò facilita certe |
Principio supremo della metodica -
|
assai più difficile a descriversi per la mutua influenza | delle | operazioni sensuali e intellettive e per la moltiplicità |
Principio supremo della metodica -
|
avviene nell' età prime. Ma vi ha di più. All' età propria | delle | volizioni affettive si può assegnare lo spazio di sei mesi. |
Principio supremo della metodica -
|
questa età sembra che nasca un vero giudizio sulla bontà | delle | cose, il quale dà luogo incontanente alle volizioni |
Principio supremo della metodica -
|
in sè, e la sua volontà dietro a un tale apprezzamento fa | delle | volizioni che apprezzative nominiamo. In questo caso fa una |
Principio supremo della metodica -
|
alle benedizioni della Chiesa le benedizioni proprie, cioè | delle | grazie e dei favori; 5 La Chiesa prega ne' suoi membri, |
Principio supremo della metodica -
|
niuna coscienza di essi. Pure tale è il modo di essere | delle | bestie, e molte volte è anco il modo d' essere del |
Principio supremo della metodica -
|
furono da noi descritte nell' « Antropologia ». Una | delle | proprietà di questa forza si è quella di far giocare |
Principio supremo della metodica -
|
nella sua seconda età, e che corrisponde al primo ordine | delle | sue intellezioni. Ma prima di trattare di questa così |
Principio supremo della metodica -
|
l' abbiamo detto, si perfeziona in ragione del numero | delle | sensazioni, che l' uomo ha dal medesimo oggetto, della |
Principio supremo della metodica -
|
della mano e a regolare i movimenti di essa in conformità | delle | cose vedute, se non in otto mesi all' incirca; ed ha già |
Principio supremo della metodica -
|
la terza età col linguaggio: l' apprendimento de' segni | delle | cose è veramente un nuovo e gran passo dell' umana |
Principio supremo della metodica -
|
perocchè sebbene sia impossibile ch' egli si procacci | delle | intellezioni proprie delle età avvenire, tuttavia è |
Principio supremo della metodica -
|
impossibile ch' egli si procacci delle intellezioni proprie | delle | età avvenire, tuttavia è possibile ch' egli si formi di |
Principio supremo della metodica -
|
alla età precedente. Ch' egli non possa formarsi | delle | intellezioni proprie delle età avvenire è tanto chiaro, |
Principio supremo della metodica -
|
Ch' egli non possa formarsi delle intellezioni proprie | delle | età avvenire è tanto chiaro, quanto è chiaro ch' egli non |
Principio supremo della metodica -
|
di queste. Che poi durante la terza età si possa formare | delle | intellezioni proprie dell' età precedente, ed anzi ch' egli |
Principio supremo della metodica -
|
sentimento fondamentale e sopra l' essere in universale, è | delle | ultime, e come si suol dire delle più difficili. Onde ciò? |
Principio supremo della metodica -
|
essere in universale, è delle ultime, e come si suol dire | delle | più difficili. Onde ciò? Non certo perchè considerate le |
Principio supremo della metodica -
|
sembrano molto più facili, e si fanno molto prima | delle | riflessioni dello spirito sopra gli atti, co' quali si sono |
Principio supremo della metodica -
|
già anche in età precedente. Sono adunque due gli sviluppi | delle | intellezioni umane. Alcune non si formano prima, perchè |
Principio supremo della metodica -
|
solo allora che: 1 Non esigerà mai, che il fanciullo faccia | delle | intellezioni prima d' avergliene dato la materia . 2 Non |
Principio supremo della metodica -
|
dato la materia . 2 Non esigerà mai che il fanciullo faccia | delle | intellezioni, alle quali gli manca lo stimolo . Le materie |
Principio supremo della metodica -
|
e questa successione è quella, che forma gli ordini diversi | delle | intellezioni. Gli stimoli pure vengono dati |
Principio supremo della metodica -
|
ad acquistarsi dall' uomo dopo la prima età un gran numero | delle | intellezioni del primo ordine, le quali egli acquista nelle |
Principio supremo della metodica -
|
egli pensasse alle intellezioni avute, egli non formerebbe | delle | intellezioni nuove, ma solo risveglierebbe la memoria delle |
Principio supremo della metodica -
|
delle intellezioni nuove, ma solo risveglierebbe la memoria | delle | anteriori; se nuovamente contemplandole non traesse delle |
Principio supremo della metodica -
|
delle anteriori; se nuovamente contemplandole non traesse | delle | altre cognizioni, in una parola, se non venisse a conoscere |
Principio supremo della metodica -
|
linguaggio tanta efficacia. Convien premettere che vi hanno | delle | predisposizioni nella natura, che inclina l' uomo a |
Principio supremo della metodica -
|
intendimento, invocandolo qual ausiliare al soddisfacimento | delle | loro tendenze. L' intendimento accorse, fece tutto quello, |
Principio supremo della metodica -
|
maggiore a richiamarsi le memorie e le idee che ebbe | delle | cose (2). Quando egli non avesse quest' aiuto del |
Principio supremo della metodica -
|
stesse o loro parti; 2 o per qualche accidentale movimento | delle | fibre del suo cervello. Ma il linguaggio l' aiuta non poco |
Principio supremo della metodica -
|
linguaggio egli si possa formare il pensiero dell' assenza | delle | cose. Conciossiachè le memorie delle percezioni gli |
Principio supremo della metodica -
|
pensiero dell' assenza delle cose. Conciossiachè le memorie | delle | percezioni gli mostrano le cose nel luogo e nel tempo, nel |
Principio supremo della metodica -
|
(1). Questo passo poi spinge lo spirito alla cognizione | delle | cose invisibili. Or poi le cose assenti sono in numero |
Principio supremo della metodica -
|
poi le cose assenti sono in numero infinitamente maggiore | delle | presenti; e però considerato il linguaggio anche sotto |
Principio supremo della metodica -
|
vocabolo non è che una sensazione, la quale egli unisce con | delle | imagini mediante la seconda funzione della forza unitiva |
Principio supremo della metodica -
|
definito « intellezioni, che hanno per oggetto i rapporti | delle | intellezioni di primo ordine ». Ma si deve osservare che il |
Principio supremo della metodica -
|
fare alla mente, senza però che con essa la mente si formi | delle | intellezioni di secondo ordine. L' operazione, di cui |
Principio supremo della metodica -
|
Quando adunque il bambino sente a nominare con un vocabolo | delle | cose simili, per esempio, a dir « cavallo »ogni qual volta |
Principio supremo della metodica -
|
i vocaboli, senza che tuttavia si producano ancora con essi | delle | intellezioni di second' ordine. La produzione di queste è |
Principio supremo della metodica -
|
pari dalle percezioni alle idee astratte senza accorgersi | delle | idee piene , che stanno tra le une e le altre, come noi |
Principio supremo della metodica -
|
Allora solamente lo si può dir pervenuto all' operazione | delle | prime astrazioni, che sono intellezioni di second' ordine. |
Principio supremo della metodica -
|
a dar loro lo stesso nome. Medesimamente, i nomi plurali | delle | cose mostrano che la sua mente giunse all' operazione di |
Principio supremo della metodica -
|
bianco, si dice un oggetto che, oltre la bianchezza , ha | delle | altre qualità alle quali non si pone una speciale |
Principio supremo della metodica -
|
lingue che usano sono un acconcio specchio dello sviluppo | delle | menti nei loro tempi: e si può dirittamente indurre dallo |
Principio supremo della metodica -
|
fare questa classificazione. La classificazione adunque | delle | cose è un' operazione della mente che vien dopo l' |
Principio supremo della metodica -
|
ad un ordine di intellezioni più elevato di quello | delle | astrazioni medesime, che danno la base alla sua |
Principio supremo della metodica -
|
istinti nuovamente appariti in conseguenza dello sviluppo | delle | due età precedenti: 1 Accrebbe immensamente e perfezionò le |
Principio supremo della metodica -
|
naturale , che inclina l' animale ad esse. La memoria | delle | percezioni avute non è propriamente una concezione di |
Principio supremo della metodica -
|
Ma un' attività maggiore si suscita nella volontà in virtù | delle | prime astrazioni. Come l' intendimento applica |
Principio supremo della metodica -
|
primi v' ha la quantità sia continua , sia intensiva | delle | cose sensibili. Onde avviene che per mezzo di questo |
Principio supremo della metodica -
|
da ciò che ne produce di meno. Questa conoscenza del quanto | delle | cose dà luogo in lui ad una nuova classe di volizioni, cioè |
Principio supremo della metodica -
|
che non è ad essa adattato, cioè le si propone da fare | delle | intellezioni d' un ordine superiore a quello, al quale è |
Principio supremo della metodica -
|
possibile d' oggetti, e a parlar bene dentro al circolo | delle | sue cognizioni. Questa parte era quasi trascurata |
Principio supremo della metodica -
|
sembra doversi sperare assai dalla bellissima invenzione | delle | scuole infantili. Anco rallegrami il vedere, che si |
Principio supremo della metodica -
|
conviene insegnare la lingua al fanciullo entro il circolo | delle | sue cognizioni, cioè in misura conforme alla portata del |
Principio supremo della metodica -
|
la favella materna sia la principale, e che ciò che impara | delle | altre sia una cotal sopraggiunta, un tale esercizio delle |
Principio supremo della metodica -
|
delle altre sia una cotal sopraggiunta, un tale esercizio | delle | due lingue sarà un guadagno di tempo, un passo innanzi |
Principio supremo della metodica -
|
battere colla lingua da chi ci parlava i raddoppiamenti | delle | lettere dove van posti. Colla lingua è che noi formiamo le |
Principio supremo della metodica -
|
con facilità e con rettezza produce nelle anime nostre | delle | disposizioni preziosissime alle morale virtù. Finalmente |
Principio supremo della metodica -
|
perocchè la forma della lingua, cioè la grammatica, esige | delle | intellezioni d' un ordine molto superiore al secondo. Ma |
Principio supremo della metodica -
|
cade in acconcio tornare a dire alcuna cosa sull' ordine | delle | astrazioni, per le quali si dee condurre la mente del |
Principio supremo della metodica -
|
immediati, cioè di quelli, che segnano un elemento comune | delle | cose sensibili, che vengono da noi percepite. Non sarebbe |
Principio supremo della metodica -
|
un cenno. Converrebbe che l' educatore avesse una tavola | delle | classi più o meno estese, nelle quali si possono dividere |
Principio supremo della metodica -
|
bisogni e istinti del fanciullo e la priorità e la vivacità | delle | sensazioni, affin di vedere quali sieno quelle qualità |
Principio supremo della metodica -
|
devono essere operate non sulle cose, ma sui concetti | delle | cose, che stanno nella mente del fanciullo: altramente |
Principio supremo della metodica -
|
altramente nulla egli ne intenderà. Ora i concetti, che | delle | cose si forma il fanciullo sono in se stessi giusti |
Principio supremo della metodica -
|
piantato in terra, dal color verde, dalla forma più comune | delle | piante, dalla freschezza e umidità delle foglie, ecc.: |
Principio supremo della metodica -
|
forma più comune delle piante, dalla freschezza e umidità | delle | foglie, ecc.: tutto ciò non è il concetto d' un filosofo, |
Principio supremo della metodica -
|
e assimilando a se, date le esterne condizioni opportune, | delle | molecole straniere ». Or la classificazione de' vegetali, |
Principio supremo della metodica -
|
devono essere tali, che non pur non trapassino l' ordine | delle | intellezioni, al quale trovasi a gioco la mente del |
Principio supremo della metodica -
|
alle menti de' fanciulli. Tutta la classificazione | delle | rose che noi abbiamo già recata in esempio è fondata in |
Principio supremo della metodica -
|
si considera tutte le classificazioni, che si possono fare | delle | cose insensitive (il che è quanto dire tutte le fisiche |
Principio supremo della metodica -
|
mondo ideale. Fuori al tutto di esso rimane la sussistenza | delle | cose, che costituisce il mondo reale. Di che si può |
Principio supremo della metodica -
|
discende per le semi7astratte fino al sussistente. Una | delle | cose difficili, che al senno dell' educatore spetta di |
Principio supremo della metodica -
|
far troppo; la nostra presunzione ci conduce a formarci | delle | opinioni con precipitazione; e sicuri di noi stessi |
Principio supremo della metodica -
|
turbazione, disordine, ravviluppo, confusione negli atti | delle | facoltà, le quali l' una sull' altra s' impediscono e |
Principio supremo della metodica -
|
e offendono. Questa considerazione importante somministra | delle | regole generali d' educazione infantile: eccone alcune che, |
Principio supremo della metodica -
|
Le persone accorrano ad aiutare il bambino, quando è stanco | delle | cose. 4 Le persone, che trattano il bambino, sieno |
Principio supremo della metodica -
|
in parte difettosa: ella manifesta assai per tempo | delle | disposizioni maligne. Di poi la volontà dell' uomo da prima |
Principio supremo della metodica -
|
Qual è la parte positiva dell' educazione in ciascuna | delle | età dell' uomo? Ecco de' nuovi problemi d' immensa |
Principio supremo della metodica -
|
pure non conosce. E pure è questo che si pretende il più | delle | volte dagli educatori: questi vogliono che il fanciullo |
Principio supremo della metodica -
|
educatori nasce dalla loro ignoranza. Essi si sono fatte | delle | regole di operare, e pretendono, che il bambino abbia le |
Principio supremo della metodica -
|
presto la sua mente gli porge tali regole, la formazione | delle | quali è ciò che dovrebbe fare l' oggetto dello studio dei |
Principio supremo della metodica -
|
infanzia. Già abbiamo veduto, che fino dal primo ordine | delle | sue intellezioni il bambino percepisce l' essere sensitivo |
Principio supremo della metodica -
|
l' oggetto bello agli occhi suoi. Ecco qua la culla | delle | due prime norme del suo operare: dietro a queste norme |
Principio supremo della metodica -
|
supposizione da noi fatta, che v' abbia qualche operazione | delle | anime fra di loro, mediante i corpi animati. Per altro noi |
Principio supremo della metodica -
|
tipo della bellezza e della bontà, è la più prossima | delle | idee dopo le imaginali agli oggetti: è con una regola così |
Principio supremo della metodica -
|
bene, che il fanciullo si forma già fino dal secondo ordine | delle | sue intellezioni, questa regola del suo operare è diversa |
Principio supremo della metodica -
|
presentatagli dalla natura stessa durante il primo ordine | delle | sue intellezioni; ma nel fondo è la medesima. Era il bello |
Principio supremo della metodica -
|
e di male, non la potè esercitare se non sulle percezioni | delle | cose sensibili e sulle loro idee imaginali: perocchè non vi |
Principio supremo della metodica -
|
idea di bene, è necessario che quest' idea sia preceduta da | delle | percezioni del bene; perocchè ogni idea di bene è |
Principio supremo della metodica -
|
(per quantunque questa sia imperfetta) non debbono essere | delle | pure percezioni, nelle quali si afferma solo l' essere, ma |
Principio supremo della metodica -
|
pure percezioni, nelle quali si afferma solo l' essere, ma | delle | percezioni già alquanto perfezionate, in cui si afferma |
Principio supremo della metodica -
|
per disingannarli a pieno, e spogliare le forze esterne | delle | vesti usurpate, di cui si coprirono fino dalla nostra |
Principio supremo della metodica -
|
noto al bambino non arrivato più in là del second' ordine | delle | sue intellezioni? Se queste intellezioni non han per |
Principio supremo della metodica -
|
e riconosce il bene in tutto ciò, da cui gli vengono | delle | sensazioni aggradevoli, e tutto ciò l' ama con effusione di |
Principio supremo della metodica -
|
potrebbe guastare la sua moralità in due modi: 1 Formandosi | delle | regole false del bene e del male; 2 Non dirigendo i suoi |
Principio supremo della metodica -
|
i suoi affetti e le sue operazioni fedelmente a seconda | delle | regole del bene e del male ch' egli si è rettamente fatte. |
Principio supremo della metodica -
|
l' influenza d' altre persone, egli non potrebbe formarsi | delle | regole false, se non a condizione che nelle sue prime |
Principio supremo della metodica -
|
; confuso la mente, egli non ha più l' agio di formarsi | delle | opinioni ben ferme sul merito delle cose, e fino che non si |
Principio supremo della metodica -
|
più l' agio di formarsi delle opinioni ben ferme sul merito | delle | cose, e fino che non si delibera per l' una facoltà o per |
Principio supremo della metodica -
|
nella sua via. Quando poi si deliberi verso l' una | delle | due opposte facoltà, egli non crederà mai alla prescelta |
Principio supremo della metodica -
|
o falsi del bene, egli certamente si forma con ciò | delle | regole false od imperfette della sua morale. Tuttavia non |
Principio supremo della metodica -
|
nè fa torto volontariamente, nè odia: si attiene ad una | delle | due potenze nell' impossibilità di attenersi ad entrambe: |
Principio supremo della metodica -
|
arbitrio, ma alla prevalenza dell' inclinazione verso una | delle | due potenze. Tuttavia hassi a distinguere l' immoralità |
Principio supremo della metodica -
|
piuttosto tacersi; il che è quanto dire far un grand' uso | delle | parole bello, buono, bene , ecc. e fare un uso assai scarso |
Principio supremo della metodica -
|
parole bello, buono, bene , ecc. e fare un uso assai scarso | delle | parole contrarie brutto, cattivo, male, ecc.. Sarebbe poi |
Principio supremo della metodica -
|
il fanciullo comincia intendere i segni convenzionali | delle | parole, egli comincia ad intendere ancora i segni naturali |
Principio supremo della metodica -
|
gli sono de' veri segni che gli appalesano l' interno | delle | persone colle quali egli usa. Mi si permetta di riferire |
Principio supremo della metodica -
|
Non avviene mai che il bambino si componga da se stesso | delle | imaginazioni cupe, tristi, dolorose: ma sì egli va |
Principio supremo della metodica -
|
di questo disordine fisico possono benissimo manifestarsi | delle | disposizioni contrarie alla morale. Prendendo noi a parlare |
Principio supremo della metodica -
|
possa ordinar la benevolenza del nostro bambino ». Ora, una | delle | prime disposizioni anti7morali che si manifestano nel |
Principio supremo della metodica -
|
acciocchè non nasca, e ne abbiam parlato. Queste passioni e | delle | altre, di cui parleremo in appresso, si appalesano fino |
Principio supremo della metodica -
|
guasto. La falsità di questi concetti sul bene e sul male | delle | cose passa per vero inosservata; ma que' concetti intanto |
Principio supremo della metodica -
|
all' odio, quelli co' quali egli giudica sfavorevolmente | delle | cose. Noi dobbiamo mostrargli il lato buono delle cose; e |
Principio supremo della metodica -
|
delle cose. Noi dobbiamo mostrargli il lato buono | delle | cose; e sebbene egli non intenda a quest' età se non il |
Principio supremo della metodica -
|
dell' attenzione. L' attenzione è un concentramento | delle | forze sparse, e da prima allentate dello spirito, le quali |
Principio supremo della metodica -
|
contezza, o glie la danno ben languida. Or l' accentramento | delle | forze, che avviene nell' intendimento, avviene |
Principio supremo della metodica -
|
un altro accidente. Il bambino nella terza età e in alcune | delle | susseguenti non è solo senza affezione per le persone non |
Principio supremo della metodica -
|
ostile. E perchè mai tutto ciò? Tentiamo d' indicare alcune | delle | principali cagioni che noi crediamo influire a produrlo, |
Principio supremo della metodica -
|
pensieri, sia co' suoi affetti, il disfare cioè gli atti | delle | sue potenze intellettive ed affettive per doverli rifare in |
Principio supremo della metodica -
|
loro cuore. Ho già osservato la veemenza e la semplicità | delle | affezioni e passioni fanciullesche. Ciò posto, egli è |
Principio supremo della metodica -
|
altri fatti simili, in cui il loro amore non termina a | delle | belle qualità delle persone, ma alla realità della persona |
Principio supremo della metodica -
|
in cui il loro amore non termina a delle belle qualità | delle | persone, ma alla realità della persona stessa. Vero è che |
Principio supremo della metodica -
|
la persona o la cosa sola per se medesima, foss' anco priva | delle | qualità che prima si amarono in essa, e le qualità medesime |
Principio supremo della metodica -
|
che vo' dire, fanno in pure udendoli agghiacciare il cuore | delle | madri, delle spose, de' padri e de' mariti; ma io pur debbo |
Principio supremo della metodica -
|
fanno in pure udendoli agghiacciare il cuore delle madri, | delle | spose, de' padri e de' mariti; ma io pur debbo dire il vero |
Principio supremo della metodica -
|
In secondo luogo, l' amare i reali finiti secondo il merito | delle | loro buone doti e qualità è certamente giusto. Ma in tal |
Principio supremo della metodica -
|
non propriamente il reale per se solo, ma la realizzazione | delle | qualità e doti e pregi che meritano d' esser amati (1). L' |
Principio supremo della metodica -
|
Iddio è il nodo che stringe insieme l' universo, la ragione | delle | cose, il principio e il fine di tutto, il bene di ogni |
Principio supremo della metodica -
|
quella de' fanciulli che degli adulti, degl' individui che | delle | società, delle nazioni che dell' umanità intera (2)? Se |
Principio supremo della metodica -
|
che degli adulti, degl' individui che delle società, | delle | nazioni che dell' umanità intera (2)? Se dunque abbiam già |
Principio supremo della metodica -
|
fanciulli Iddio abbia un posto maggiore di essi, memori | delle | parole del Redentore: « « Chi ama il padre e la madre più |
Principio supremo della metodica -
|
quasi tempio augusto nell' animo dell' uomo. L' ordine | delle | intellezioni segna un' epoca fissa della mente: colla prima |
Principio supremo della metodica -
|
abbiam seguito e quale intendiam seguire nel compartimento | delle | età. Non avvenendo in tutti i fanciulli il passaggio d' un |
Principio supremo della metodica -
|
il principio della seconda età, abbiam presa la fine | delle | sei settimane; perocchè questo è il tempo in cui |
Principio supremo della metodica -
|
degli ordini precedenti: 1 si aumenterebbe il numero | delle | intellezioni; 2 le intellezioni stesse si |
Principio supremo della metodica -
|
Questi due progressi del numero e della perfezione | delle | intellezioni avvengono entro ciascun ordine delle medesime, |
Principio supremo della metodica -
|
delle intellezioni avvengono entro ciascun ordine | delle | medesime, e non si debbono perdere giammai di veduta da chi |
Principio supremo della metodica -
|
ordine sono quelle che hanno per loro oggetto i rapporti | delle | intellezioni del primo ordine tra loro, o coi sentimenti |
Principio supremo della metodica -
|
del second' ordine si dividono in due classi: I Classe | delle | intellezioni del second' ordine; quelle, che hanno per |
Principio supremo della metodica -
|
second' ordine; quelle, che hanno per oggetto i rapporti | delle | intellezioni di primo ordine tra loro. II Classe delle |
Principio supremo della metodica -
|
delle intellezioni di primo ordine tra loro. II Classe | delle | intellezioni del second' ordine; quelle, che hanno per |
Principio supremo della metodica -
|
second' ordine; quelle, che hanno per oggetto i rapporti | delle | intellezioni di primo ordine coi sentimenti che sono nell' |
Principio supremo della metodica -
|
di più; e si dividono nelle classi seguenti: I Classe | delle | intellezioni di terz' ordine; quelle, che hanno per oggetto |
Principio supremo della metodica -
|
terz' ordine; quelle, che hanno per oggetto i rapporti (1) | delle | intellezioni (2) di second' ordine tra loro. A. - Rapporti |
Principio supremo della metodica -
|
second' ordine tra loro. A. - Rapporti della prima classe | delle | intellezioni di second' ordine tra loro. B. - Rapporti |
Principio supremo della metodica -
|
second' ordine tra loro. B. - Rapporti della seconda classe | delle | intellezioni di second' ordine fra loro. C. - Rapporti tra |
Principio supremo della metodica -
|
di terz' ordine; quelle che hanno per oggetto i rapporti | delle | intellezioni di second' ordine colle intellezioni di prim' |
Principio supremo della metodica -
|
del primo ordine. B. - Rapporti della seconda classe | delle | intellezioni del secondo ordine colle intellezioni di prim' |
Principio supremo della metodica -
|
di terz' ordine; quelle che hanno per oggetto i rapporti | delle | intellezioni di second' ordine coi sentimenti ad esse |
Principio supremo della metodica -
|
antecedenti. Questo specchio dimostra che tutte le classi | delle | intellezioni di terz' ordine già crescono al numero di |
Principio supremo della metodica -
|
recherebbe troppo a lungo il dar qui un esempio di ciascuna | delle | sette classi, mi restringerò a porgerne uno solamente dell' |
Principio supremo della metodica -
|
se qui v' ha una rosa, son certo che in essa vi hanno anco | delle | spine, le quali mi cagioneranno dolore, se colle dita io la |
Principio supremo della metodica -
|
dolore, se colle dita io la stringo »; io formerò con ciò | delle | intellezioni di terz' ordine, e tra le intellezioni di |
Principio supremo della metodica -
|
ordine ed i confini e la varia complicatezza di ciascuna | delle | intellezioni che gli appartiene. Dopo di ciò, lasciando da |
Principio supremo della metodica -
|
ordine, seguendo il seguente progresso. In prima parleremo | delle | operazioni dello spirito colle quali si formano le |
Principio supremo della metodica -
|
di poi parleremo degli oggetti di quelle operazioni, cioè | delle | cose che noi per esse siam venuti a conoscere. Ora poi, |
Principio supremo della metodica -
|
ovvero sono conoscenze appartenenti all' una o all' altra | delle | tre nostre supreme categorie, in cui consideriamo partite |
Principio supremo della metodica -
|
le cose, egli esercita sulle sue percezioni e sulle memorie | delle | medesime de' giudizi analitici (1), cioè scompone le sue |
Principio supremo della metodica -
|
analitici (1), cioè scompone le sue percezioni e memorie | delle | medesime. Veramente la scomposizione delle percezioni nasce |
Principio supremo della metodica -
|
e memorie delle medesime. Veramente la scomposizione | delle | percezioni nasce in due modi: il primo nel modo naturale, |
Principio supremo della metodica -
|
nell' animale, attesa l' associazione che nasce in lui | delle | varie sensazioni. Se il cane trema d' allegrezza al solo |
Principio supremo della metodica -
|
cioè mediante i verbi che segnano appunto l' azione | delle | cose. Mi si permetta qui d' aggiungere ancora le |
Principio supremo della metodica -
|
mediante il linguaggio, giunge a formarsi gli astratti | delle | azioni. [...OMISSIS...] Queste osservazioni sono piene di |
Principio supremo della metodica -
|
tra loro interamente (2): gli astratti sono il fondamento | delle | collezioni, ma non sono le collezioni. Io non potrei avere |
Principio supremo della metodica -
|
dunque per quali passi lo spirito si forma i concetti | delle | collezioni. Al primo vedere di più cose, che fa il |
Principio supremo della metodica -
|
di Bonnet, che questo filosofo non conobbe la vera natura | delle | idee collettive, nè credette necessario d' investigarla; ma |
Principio supremo della metodica -
|
che fanno le collezioni di cose dall' impressione | delle | cose singole, ne dedusse che in questa differenza d' |
Principio supremo della metodica -
|
al filosofo il dovere di descrivere tutto il processo | delle | operazioni che va facendo l' intendimento, quando dalla |
Principio supremo della metodica -
|
poi un' altra, cioè l' uguaglianza sotto un certo rispetto | delle | unità componenti la collezione; conciossiachè se più cose |
Principio supremo della metodica -
|
, e a fermare la sua attenzione sull' unità e sulla qualità | delle | pere. Laonde se noi consideriamo questo processo di |
Principio supremo della metodica -
|
fissino nella mente il rapporto numerico, cioè la trinità | delle | cose, la quaternità ecc.. Di più egli è impossibile il |
Principio supremo della metodica -
|
colle tre prime, e così trascorrendo tutti gli ordini | delle | collezioni a cui i numeri appartengono. In vece la mente, |
Principio supremo della metodica -
|
appartengono. In vece la mente, come diciamo, s' aiuta con | delle | formole generali; che se non le danno l' idea propria e |
Principio supremo della metodica -
|
come si fa nelle lingue moderne. Egli è vero che il duale | delle | lingue antichissime si applica, il più, a quegli oggetti |
Principio supremo della metodica -
|
sotto una sola terminazione plurale. Un altro prodotto | delle | operazioni intellettive del fanciullo in questa età sono i |
Principio supremo della metodica -
|
fanciullo, se non quando questi è giunto al terz' ordine | delle | sue intellezioni. E veramente nel primo ordine d' |
Principio supremo della metodica -
|
di principio per la loro particolarità, e lo stesso dicasi | delle | memorie di esse. Le idee imaginali potrebbero, essendo |
Principio supremo della metodica -
|
sono il loro effetto. Il second' ordine poi somministra | delle | idee astratte, ma non fa più che somministrare queste alla |
Principio supremo della metodica -
|
E veramente, quando la mente applica a giudicar | delle | cose quelle idee ch' ella si procacciò nel second' ordine |
Principio supremo della metodica -
|
veduto che appariscono nel bambino fino dal second' ordine | delle | sue intellezioni. Queste regole primissime si riducono a |
Principio supremo della metodica -
|
Cessano esse? Perdono esse di forza? Se ne sopraggiungono | delle | altre? La natura morale dell' uomo non può perdere le sue |
Principio supremo della metodica -
|
però, che al fianco di quelle regole primitive ne insorgono | delle | altre nell' animo umano. Ogni età, ogni ordine di |
Principio supremo della metodica -
|
la benevolenza è già nata in lui: queste volizioni, effetti | delle | regole primitive, al terz' ordine si cangiano esse stesse |
Principio supremo della metodica -
|
sieno vere o false, sieno conformi o diformi dalla natura | delle | cose, lo ingannino o lo dirigano rettamente. E in vero se |
Principio supremo della metodica -
|
o vero mal formata e mal ordinata. La condizione dunque | delle | regole morali, ch' egli si forma, dipende dalla |
Principio supremo della metodica -
|
camminar diritto quel fanciullo che ha dinanzi agli occhi | delle | regole false? Eziandio che volesse andar bene, non |
Principio supremo della metodica -
|
ciò che spetta al quart' ordine, come vedremo. L' aumento | delle | volizioni affettive e apprezzative che succede nel |
Principio supremo della metodica -
|
da chi non pensava certamente di venire in appoggio | delle | nostre dottrine. [...OMISSIS...] Un altro carattere dell' |
Principio supremo della metodica -
|
nostro bambino è la sconnessione de' suoi atti volitivi, e | delle | sue azioni esterne che vengono in conseguenza di quella |
Principio supremo della metodica -
|
ed azioni esterne è spiegata appunto dalla sconnessione | delle | sue idee. Nella seconda età le concezioni che eccitano e |
Principio supremo della metodica -
|
l' attività intellettiva (2) sono le percezioni, ciascuna | delle | quali è indipendente dall' altra. Tuttavia la sconnessione |
Principio supremo della metodica -
|
sola, ma molte scucite l' una dall' altra, ciascuna | delle | quali non è suscettibile di quelle regole, e tutte insieme |
Principio supremo della metodica -
|
non esistono, perocchè l' una non sa dell' altra: indi una | delle | maggiori difficoltà dell' educazione (1). Vedremo più tardi |
Principio supremo della metodica -
|
una parte di se stesso (1). Percepisce ancora le cose | delle | persone a lui care unitamente con queste, e però gli |
Principio supremo della metodica -
|
usate, non altramente che se essi oggetti formassero parte | delle | stesse persone. Da principio questo fatto ha per cagione la |
Principio supremo della metodica -
|
più tardi) l' intendimento perviene a conoscere gli usi | delle | cose e ad apprezzarle anche per questi; dietro al quale |
Principio supremo della metodica -
|
sentimento della privazione; nel terzo astraendo le azioni | delle | cose comincia a pregiarle pe' loro usi, o almeno a ciò si |
Principio supremo della metodica -
|
linguaggio, che comincia ad apprendere col second' ordine | delle | sue intellezioni e continua cogli altri. Giunto dunque al |
Principio supremo della metodica -
|
il desiderio, la tendenza ad avere le stesse volontà pure | delle | persone colle quali usa. In questa loro prima apparizione |
Principio supremo della metodica -
|
alla mente del discepolo il numero e la perfezione | delle | intellezioni degli ordini precedenti. 2 Quella istruzione |
Principio supremo della metodica -
|
e però attissimi a confonderlo, a turbare il progresso | delle | sue idee come le pietre turbano i passi di chi cammina, ed |
Principio supremo della metodica -
|
di questi, che troppe altre riflessioni esigono sui nessi | delle | cose: intende dunque il nome indeclinato e il verbo nel suo |
Principio supremo della metodica -
|
quella, e non altra, che è proporzionata all' ordine | delle | sue intellezioni; e il difficile consiste appunto nel |
Principio supremo della metodica -
|
ed esso deve continuare ora e per molte ancora | delle | intellezioni che devono venire. Mentre poi allora non si |
Principio supremo della metodica -
|
coi verbi (1) e coll' altre parti del discorso, osservando | delle | regole simili alle accennate. Ma ora egli è tempo di |
Principio supremo della metodica -
|
nella pronuncia, facendo loro vincere le difficoltà | delle | sillabe più difficili. Al quale intendimento già si pose |
Principio supremo della metodica -
|
intendimento già si pose mente da' benemeriti promotori | delle | scuole infantili anco in Italia, e si conobbe che a tal |
Principio supremo della metodica -
|
Tra gli altri vantaggi, che cavar si potrebbe dall' uso | delle | imagini, vi sarebbe quello di disporre il fanciullo alla |
Principio supremo della metodica -
|
ingegnato di mettere insieme un sì fatto alfabeto ad uso | delle | scuole de' Fratelli della Carità, e delle Suore della |
Principio supremo della metodica -
|
alfabeto ad uso delle scuole de' Fratelli della Carità, e | delle | Suore della Providenza, al quale rimetto il lettore (1). La |
Principio supremo della metodica -
|
una madre, che avrebbe pur voluto dire il meglio del mondo | delle | care creature che sono i bimbi: [...OMISSIS...] . In fatti |
Principio supremo della metodica -
|
soggetto, il che non fa il bambino stesso. Noi facciamo | delle | azioni del bambino quel che facciamo delle azioni nostre: |
Principio supremo della metodica -
|
Noi facciamo delle azioni del bambino quel che facciamo | delle | azioni nostre: riferiamo queste a noi stessi, perchè ci |
Principio supremo della metodica -
|
nell' operar dell' adulto; ecco il solito errore: la fonte | delle | tante contraddizioni che ci sembrano scorgere nelle |
Principio supremo della metodica -
|
di pazienza, rettificazione di concetti, purgazione | delle | malevolenze, rimozione de' limiti alla benevolenza sono i |
Principio supremo della metodica -
|
a produrre dei nuovi concetti nell' intendimento, | delle | nuove affezioni nella volontà. Ci basta di averne avvertito |
Principio supremo della metodica -
|
classi. I Classe. Quelle che hanno per oggetto i rapporti | delle | intellezioni di terz' ordine tra loro. II Classe. Quelle |
Principio supremo della metodica -
|
loro. II Classe. Quelle che hanno per oggetto i rapporti | delle | intellezioni di terz' ordine colle intellezioni degli |
Principio supremo della metodica -
|
queste due gran classi (1). E pure il quart' ordine | delle | riflessioni non è ancora nulla verso a quegli ordini tanto |
Principio supremo della metodica -
|
l' operazione propria della mente, quand' è già in possesso | delle | intellezioni di second' ordine, si è la sintesi ; così l' |
Principio supremo della metodica -
|
la legge da noi stabilita che « di tutti gli ordini dispari | delle | intellezioni è propria operazione il giudizio sintetico , e |
Principio supremo della metodica -
|
quart' ordine. I giudizi analitici al second' ordine sono | delle | pure astrazioni ; ma i giudizi analitici al quart' ordine |
Principio supremo della metodica -
|
astrazioni ; ma i giudizi analitici al quart' ordine sono | delle | scomposizioni elementari . La differenza tra queste due |
Principio supremo della metodica -
|
e trascurare tutto il rimanente. Così avendo io ricevute | delle | percezioni di corpi, io posso fermare la mia astrazione al |
Principio supremo della metodica -
|
stessi dell' ente. Come nell' ordine antecedente | delle | intellezioni continuò l' operazione dell' analisi, così |
Principio supremo della metodica -
|
analisi del terz' ordine si fu quello dei concetti astratti | delle | azioni: le azioni dopo essersi astratte si applicano, si |
Principio supremo della metodica -
|
allo spirito l' attribuire a degli enti creatisi con essa | delle | attività che o non sono comprese nel loro concetto o se |
Principio supremo della metodica -
|
in questa età solamente si può avere il prodotto mentale | delle | differenze delle cose. Ciò che abbiamo detto addietro |
Principio supremo della metodica -
|
solamente si può avere il prodotto mentale delle differenze | delle | cose. Ciò che abbiamo detto addietro basterebbe solo a |
Principio supremo della metodica -
|
le somiglianze di quello che sia conoscere le differenze | delle | cose. Ma chi ha seguito il progresso dello sviluppo |
Principio supremo della metodica -
|
nel bambino, da noi descritto fin qui, e l' analisi | delle | operazioni della sua mente e de' prodotti di questa, si |
Principio supremo della metodica -
|
o più cose, trascurando di attendere a tutte le altre parti | delle | medesime, e lo stesso loro numero; perocchè in questa |
Principio supremo della metodica -
|
numeri mediante una relazione di più. Cresce la cognizione | delle | collezioni delle cose di pari colla scienza de' numeri. Il |
Principio supremo della metodica -
|
una relazione di più. Cresce la cognizione delle collezioni | delle | cose di pari colla scienza de' numeri. Il nostro bambino |
Principio supremo della metodica -
|
Il nostro bambino potrà avere oggimai un' idea distinta | delle | collezioni composte di due e di quelle composte di tre |
Principio supremo della metodica -
|
e del ternario, potrà conoscere facilmente che vi hanno | delle | collezioni superiori alle collezioni da lui chiaramente |
Principio supremo della metodica -
|
appunto perchè oggimai può conoscere due cose, l' una | delle | quali condizionata all' altra. Egli diviene anco questo |
Principio supremo della metodica -
|
uno all' altro una serie di mezzi: a far ciò egli dee fare | delle | riflessioni appartenenti ad un ordine superiore. I filosofi |
Principio supremo della metodica -
|
nel terz' ordine egli giunge a formarsi l' idea astratta | delle | azioni delle cose. Solo adunque al terz' ordine egli può |
Principio supremo della metodica -
|
ordine egli giunge a formarsi l' idea astratta delle azioni | delle | cose. Solo adunque al terz' ordine egli può nominare le |
Principio supremo della metodica -
|
azioni di tutte le altre cose. Egli ha bensì il sentimento | delle | proprie azioni che è una cotale estensione del suo |
Principio supremo della metodica -
|
le vestigia. Anche qui non manca la traccia dell' infanzia | delle | nazioni, se si osserva che quanto le lingue sono più |
Principio supremo della metodica -
|
a rettamente usare i pronomi personali io e tu . In vece | delle | mie proprie osservazioni, io assai volentieri accolgo le |
Principio supremo della metodica -
|
futuro. A tanto può arrivare il fanciullo al quart' ordine | delle | sue intellezioni. Al terz' ordine egli ha un' idea accurata |
Principio supremo della metodica -
|
i sensi, è una limitazione dell' esistenza sopra sensibile | delle | cose. Egli è dunque necessario alla mente il linguaggio, |
Principio supremo della metodica -
|
rilevanza adunque, che il bambino acquista al quart' ordine | delle | sue intellezioni, consistono in quelli che egli si trae |
Principio supremo della metodica -
|
consistono in quelli che egli si trae dalle idee | delle | azioni. Quando egli ha conosciuto le azioni delle cose, e |
Principio supremo della metodica -
|
idee delle azioni. Quando egli ha conosciuto le azioni | delle | cose, e veduto replicarsi molte volte sempre le stesse, |
Principio supremo della metodica -
|
lentamente i fanciulli mettano de' limiti all' operare | delle | cose. Mio zio Ambrogio, che ha preso tanta cura della mia |
Principio supremo della metodica -
|
nella mente del fanciullo va ponendo i limiti all' operare | delle | cose, e prima che il fanciullo trovi questi limiti nella |
Principio supremo della metodica -
|
potendosene trarre di grandi conseguenze a conferma | delle | dottrine ideologiche e antropologiche. E veramente due cose |
Principio supremo della metodica -
|
o di più sostanze, e ha l' intima nozione della stabilità | delle | sostanze. Vedendo il costante ordine della natura, non |
Principio supremo della metodica -
|
comporsi « i principŒ, le opinioni e credenze sull' operare | delle | cose ». Veggendo avvenir gli effetti allo stesso modo |
Principio supremo della metodica -
|
il sì col no , ma ne sente la ripugnanza): e poi si forma | delle | opinioni che limitano il potere delle cose che percepisce. |
Principio supremo della metodica -
|
e poi si forma delle opinioni che limitano il potere | delle | cose che percepisce. Queste opinioni per certe cagioni |
Principio supremo della metodica -
|
è a noi costantemente manifestato ». Questa parte negativa | delle | opinioni sull' operare degli enti è quella che chiude e |
Principio supremo della metodica -
|
avviene che l' uomo chiuda le sue opinioni sull' efficienza | delle | cose; 2 quale sia il grado di fermezza onde quelle opinioni |
Principio supremo della metodica -
|
al grado di forza onde l' opinione intorno all' impotenza | delle | cose si suggella e si chiude, questa è più o meno forte |
Principio supremo della metodica -
|
molte volte non è completa, e rimangono occulte nelle cose | delle | facoltà e delle forze che non si presentano se non per caso |
Principio supremo della metodica -
|
è completa, e rimangono occulte nelle cose delle facoltà e | delle | forze che non si presentano se non per caso e rompono i |
Principio supremo della metodica -
|
de' principŒ od opinioni chiuse o fermate sull' operare | delle | cose, e poi d' infrangerle per formarsene delle altre, si |
Principio supremo della metodica -
|
operare delle cose, e poi d' infrangerle per formarsene | delle | altre, si ripete più volte in una vita che progredisca |
Principio supremo della metodica -
|
restituita in parte ad esso da una cognizione più ampia | delle | forze della natura. Allargandosi questa credulità colla |
Principio supremo della metodica -
|
può conoscere tutti i segreti naturali? Chi può provare che | delle | occulte virtù non esistano nel seno della natura, le quali |
Principio supremo della metodica -
|
il dolor fisico, combatterà, per così dire, colla natura | delle | cose, dovrà esercitare la scelta tra quelle cose piacevoli |
Principio supremo della metodica -
|
benevolenza e la sua ammirazione sono la misura e la regola | delle | sue azioni. Ma tostochè egli giunge a conoscere mediante il |
Principio supremo della metodica -
|
la sua benevolenza e la sua ammirazione secondo il merito | delle | cose. Questa distribuzione poteva benissimo falsificarsi, |
Principio supremo della metodica -
|
per degli inganni tesi al suo giudizio dalla falsità | delle | persone che lo attorniavano: ma finalmente le false |
Principio supremo della metodica -
|
di una persona è qualche cosa di opposto alla natura | delle | cose: nella natura vi è la necessità , nella volontà tutto |
Principio supremo della metodica -
|
che quest' ordine abbia ancor formole ma ha il contenuto | delle | formole, che si forman più tardi), le formole dico, o sieno |
Principio supremo della metodica -
|
via più e quasi tritano dinanzi al suo pensiero l' entità | delle | cose; ma col solenne vocabolo Dio , ch' egli sente a |
Principio supremo della metodica -
|
sua cognizione di Dio, nè dare a lui materia di farvi sopra | delle | analisi e delle sintesi, che è il modo onde si sviluppa la |
Principio supremo della metodica -
|
Dio, nè dare a lui materia di farvi sopra delle analisi e | delle | sintesi, che è il modo onde si sviluppa la cognizione umana |
Principio supremo della metodica -
|
è vero che se io tolgo i limiti alle perfezioni a me note | delle | creature, poniamo alla potenza di operare, alla sapienza, |
Principio supremo della metodica -
|
(1). Ma questa prima volta viene appunto al quart' ordine | delle | intellezioni. La collisione tra le cose attraenti per lui e |
Principio supremo della metodica -
|
conosciuta per tale dal fanciullo, e donde possa trarre | delle | conseguenze; e più di quella utilità, ch' egli possa in se |
Principio supremo della metodica -
|
il fanciullo si è formato una credenza vera e ne ha tirato | delle | conseguenze, egli si rende più docile e desideroso di udire |
Principio supremo della metodica -
|
nell' uno o nell' altro modo di conservare l' accordo | delle | due volontà, che pur non vorrebbe rompere, sebbene |
Principio supremo della metodica -
|
in occasione di parlare degli ordini precedenti, molte | delle | quali anche a questo ed a' susseguenti si appartengono. Che |
Principio supremo della metodica -
|
col pensiero da essi e prendere il volo per le immense vie | delle | astrazioni. Chi più sottilmente considera trova pure che |
Principio supremo della metodica -
|
hanno la loro origine dal significato improprio e vago | delle | parole. Dunque al fanciullo una cognizione profonda della |
Principio supremo della metodica -
|
ancora un vocabolario, che contenga la grande proprietà | delle | parole e che sia per conseguenza necessaria una cotale |
Principio supremo della metodica -
|
e talora a molti secoli sopravvivente nelle vitali radici | delle | parole alle lingue stesse perite (1). Dee continuarsi nel |
Principio supremo della metodica -
|
presta gli orecchi come ad amica ed affettuosa interprete | delle | più nobili concezioni, che già sono entrate nell' animo |
Principio supremo della metodica -
|
è veramente un insegnare a parlare, se si fa bene. Vi sono | delle | idee, de' pensieri che sebbene alla portata della mente |
Principio supremo della metodica -
|
d' un ordine d' intellezione e non d' un altro. Vi sono | delle | costruzioni difficili a' fanciulli; e perchè mai sono |
Principio supremo della metodica -
|
e di scritto. Le parole pronunciate, le lingue sono segni | delle | idee; le parole scritte, le scritture sono segni delle |
Principio supremo della metodica -
|
delle idee; le parole scritte, le scritture sono segni | delle | parole (1). La scrittura adunque appartiene all' ordine d' |
Principio supremo della metodica -
|
perocchè chi scrive non fa che aggiungere l' azione | delle | mani a disegnare quel carattere che già conosce, onde non |
Principio supremo della metodica -
|
finalmente giova ad analizzare le lettere stesse, elementi | delle | parole, notandosi ciascuna parte di cui le lettere si |
Principio supremo della metodica -
|
ma quando si legge, allora l' attenzione si ferma al suono | delle | parole, e la figura impressa che abbiam sott' occhio non |
Principio supremo della metodica -
|
il termine della nostra azione. Il termine adunque | delle | nostre azioni intellettive è dove si ferma e posa l' |
Principio supremo della metodica -
|
tostochè la sua mente sia capace di ricevere l' ordinamento | delle | proprie idee, cioè di ridurre le proprie idee a certi |
Principio supremo della metodica -
|
sua memoria, il che si ottiene promovendo l' associazione | delle | sue idee; 2 Di unificare, quant' è possibile, i suoi |
Principio supremo della metodica -
|
ma fondata nella verità, nell' ordine universale | delle | cose, perocchè egli è questo che dà all' unità de' pensieri |
Principio supremo della metodica -
|
ma non da qualsivoglia associazione d' idee viene l' ordine | delle | idee stesse; che anzi l' associazione che si forma per |
Principio supremo della metodica -
|
leggero, mutabile, capriccioso, del tutto anti7logico | delle | menti: il delirio stesso si alimenta di una rapida e strana |
Principio supremo della metodica -
|
e fanno presenti tutte le altre parti; quello che io dico | delle | immagini complesse cioè risultanti di più immagini come che |
Principio supremo della metodica -
|
animale7intellettivo: perocchè l' associazione consiste fra | delle | sensazioni animali, quali sono le imagini della persona, |
Principio supremo della metodica -
|
sono le imagini della persona, dei suoi discorsi ecc. e | delle | intellezioni, quali sono le idee che formano quella |
Principio supremo della metodica -
|
e non si assomigliano; ma anzi l' una sta nell' ordine | delle | cose reali, l' altra in quello delle ideali: sono cioè |
Principio supremo della metodica -
|
una sta nell' ordine delle cose reali, l' altra in quello | delle | ideali: sono cioè separate da una distinzione categorica. |
Principio supremo della metodica -
|
di pensieri, perocchè tra il pensiero dell' uomo e quella | delle | sue parti passa una relazione intrinseca e intellettuale, |
Principio supremo della metodica -
|
casuale, sicchè il fanciullo acquisti talmente la signoria | delle | proprie cognizioni e de' proprŒ pensieri, ch' egli le abbia |
Principio supremo della metodica -
|
specie di associazioni fondata nella relazione intrinseca | delle | idee e delle cose conosciute. Che se noi consideriamo che |
Principio supremo della metodica -
|
fondata nella relazione intrinseca delle idee e | delle | cose conosciute. Che se noi consideriamo che ogni rapporto |
Principio supremo della metodica -
|
intellezioni complesse sono: 1 le classificazioni maggiori | delle | cose nelle quali si comprendono le classificazioni minori |
Principio supremo della metodica -
|
idee di cose composte, nelle quali si comprendono le idee | delle | parti delle cose come idee elementari; 3 e più generalmente |
Principio supremo della metodica -
|
composte, nelle quali si comprendono le idee delle parti | delle | cose come idee elementari; 3 e più generalmente ancora i |
Principio supremo della metodica -
|
il savio istitutore sappia accortamente osservare, e con | delle | opportune interrogazioni e sperienze scoprire quali sieno |
Principio supremo della metodica -
|
loro classe suprema, s' imparano a veder le parti bensì | delle | cose, ma nel loro tutto unificate, e ai sommi principŒ si |
Principio supremo della metodica -
|
padrone, s' egli pur vuole, di passare alla considerazione | delle | classi minori, il che non potrebbe fare, se non l' avesse. |
Principio supremo della metodica -
|
virtuale d' esso, di spaziare a sua voglia pel campo | delle | conseguenze. Sicchè può dirsi a tutta verità che « la |
Principio supremo della metodica -
|
a suo vantaggio liberamente disporre. E nel vero l' ordine | delle | idee e dei pensieri aiutano moltissimo anche la |
Principio supremo della metodica -
|
fantastica; ma se quelli rendono un sentimento, l' ordine | delle | idee rende tosto assai più facile quella operazione stessa |
Principio supremo della metodica -
|
Viceversa poi l' associazione animale aiuta la reminiscenza | delle | idee, e per ciò anche quella del loro ordine, perocchè l' |
Principio supremo della metodica -
|
e per ciò anche quella del loro ordine, perocchè l' ordine | delle | idee è formato da altre idee di connessione, le quali |
Principio supremo della metodica -
|
E questo è il fatto dell' invenzione dei linguaggi e | delle | scritture, e la ragione del vantaggio immenso che recano ai |
Principio supremo della metodica -
|
Per altro, l' associazione che si fonda nell' ordine | delle | idee è la sola che possa servire alla moralità. Abbiam |
Principio supremo della metodica -
|
secondo nessi arbitrarŒ e falsi; 2 che questo annodamento | delle | idee sia il più compiuto possibile. Si vedrà facilmente |
Principio supremo della metodica -
|
Si conduca l' uomo ad assimilare il suo spirito all' ordine | delle | cose fuori di lui, e non si voglia conformare le cose fuori |
Principio supremo della metodica -
|
cuore. Se la mente dunque si conforma all' ordine oggettivo | delle | cose, se si ha in esso il tranquillo lume del vero, non il |
Principio supremo della metodica -
|
in esso il tranquillo lume del vero, non il falso e confuso | delle | opinioni e pregiudizŒ, il cuore avrà il tipo su cui, per |
Principio supremo della metodica -
|
educare la mente del fanciullo a riconoscere tutti i nessi | delle | cose ch' egli può riconoscere in ciascuna età, voglio dire |
Principio supremo della metodica -
|
di cui è capace; al che fare è necessario che i nessi | delle | cose si dispongano nella sua mente non già a caso, ma essi |
Principio supremo della metodica -
|
legar tutte le cose con Dio, rifondendo in esso le ragioni | delle | cose tutte, e in tutte adorando l' eterna sapienza. Queste |
Principio supremo della metodica -
|
il fanciullo discendere dalla classe massima alle minime | delle | cose. Ma e quali saranno i gradini di questa scala? - |
Principio supremo della metodica -
|
del fanciullo facendol parlare, quali sieno le classi | delle | cose ch' egli in ciascuna età è pervenuto a formarsi: |
Principio supremo della metodica -
|
a formarsi: certamente queste classi avranno per base | delle | idee semi7astratte, come abbiamo veduto; ma queste stesse |
Principio supremo della metodica -
|
per esempio, dalla casa si potrà farlo discendere all' idea | delle | stanze, dall' idea delle stanze all' idea de' siti diversi |
Principio supremo della metodica -
|
potrà farlo discendere all' idea delle stanze, dall' idea | delle | stanze all' idea de' siti diversi che si possono in una |
Principio supremo della metodica -
|
di Dio come essenzial sussistenza. Quanto poi all' operare | delle | cose, si dee rilevare parimente quali sieno i principŒ |
Principio supremo della metodica -
|
il fanciullo è giunto a formarsi sulle forze e le attività | delle | cose; e moderare l' insegnamento in modo di far sempre uso |
Principio supremo della metodica -
|
un' applicazione continua di essi: in tal modo le idee | delle | azioni si unificano, perocchè si sollevano alle loro cause. |
Principio supremo della metodica -
|
si mantiene retta procacciando l' ordine universale | delle | idee (1): il cuore si mantiene del pari retto all' |
Principio supremo della metodica -
|
e la vita riceve e conserva la sua rettitudine con | delle | azioni sempre ordinate e ragionevoli, rispondenti a quel |
Principio supremo della metodica -
|
rispondenti a quel perfettissimo ordine de' pensieri e | delle | affezioni. Il fare che il fanciullo operi irragionevolmente |
Principio supremo della metodica -
|
od a caso, per non dir male, il fargli contrarre | delle | abitudini non fondate nè nella natura, nè nella ragione; è |
Principio supremo della metodica -
|
non risultano che da quella immediata comunicazione | delle | anime, di cui abbiamo parlato, che si fa tra il bambino e |
Principio supremo della metodica -
|
si fa tra il bambino e le persone che il trattano per mezzo | delle | dimostrazioni sensibili, risi, baci, carezze, sensibili |
Principio supremo della metodica -
|
principio di coscienza morale. E` venuto al quart' ordine | delle | sue intellezioni, che avendo già conosciuta una volontà |
Principio supremo della metodica -
|
cioè dalla natura ragionevole o no, giusta o no, | delle | cose volute e comandategli. Questo però non dispensa gli |
Principio supremo della metodica -
|
può sperare ch' egli intenda l' intrinseca ragionevolezza | delle | cose che a lui vengono comandate: questo è del tutto |
Principio supremo della metodica -
|
Dio vengono tutti i beni, ch' egli è il fonte d' ogni bontà | delle | persone (2). Laonde il ringraziamento è l' atto di culto |
Principio supremo della metodica -
|
loro da Dio. Chi volesse fare una classificazione | delle | intellezioni di quint' ordine potrà farla agevolmente, |
Principio supremo della metodica -
|
(prim' ordine): la seconda specie si fu la predicazione | delle | qualità delle cose (terz' ordine): quale è ora la terza |
Principio supremo della metodica -
|
la seconda specie si fu la predicazione delle qualità | delle | cose (terz' ordine): quale è ora la terza specie? Questa |
Principio supremo della metodica -
|
son due può vederli in un pensiero complesso sia pel nesso | delle | somiglianze e delle differenze (2), sia per quello delle |
Principio supremo della metodica -
|
in un pensiero complesso sia pel nesso delle somiglianze e | delle | differenze (2), sia per quello delle cause e dell' effetto, |
Principio supremo della metodica -
|
delle somiglianze e delle differenze (2), sia per quello | delle | cause e dell' effetto, sia per altra relazione qual si |
Principio supremo della metodica -
|
mente del fanciullo l' idea distinta dell' imputabilità | delle | azioni, e nel quinto già si prepara alla formazione d' una |
Principio supremo della metodica -
|
del sillogismo disgiuntivo può ridursi a questa formola « | delle | due sole maniere, in cui può essere (o farsi o avvenire) |
Principio supremo della metodica -
|
questa proposizione si esige aver prima l' idea complessa | delle | due maniere, nelle quali una data cosa può essere, o farsi |
Principio supremo della metodica -
|
un' alternativa di necessità metafisica, e lo stesso dicasi | delle | proposizioni, nelle quali le due parti sono formate dal sì |
Principio supremo della metodica -
|
successivi. Il nostro fanciullo cominciò già a formarsi | delle | collezioni di cose; e nel quint' ordine procede innanzi |
Principio supremo della metodica -
|
al progresso del suo spirito in quest' opera del formarsi | delle | collezioni di cose, noi rimettiamo al lettore la cura di |
Principio supremo della metodica -
|
contenti come siamo d' aver segnato l' età in cui l' opera | delle | collezioni incomincia e la legge secondo la quale procede. |
Principio supremo della metodica -
|
ordine egli cominciò a notare colla sua mente le differenze | delle | cose. Veramente da principio non bada « che alle differenze |
Principio supremo della metodica -
|
non bada « che alle differenze numeriche o totali, e | delle | altre non cura »: queste appena si possono dire differenze. |
Principio supremo della metodica -
|
appena si possono dire differenze. Ma tosto dopo ne nota | delle | altre, e quest' altre differenze sono la base di collezioni |
Principio supremo della metodica -
|
di differenze, ma due collezioni sì. Dopo l' età | delle | collezioni adunque, e dopo l' età delle differenze, segue |
Principio supremo della metodica -
|
sì. Dopo l' età delle collezioni adunque, e dopo l' età | delle | differenze, segue l' età dell' ordine nel quale pone più |
Principio supremo della metodica -
|
la conseguenza che se ne trae a vantaggio d' una | delle | due cose differenti e a scapito dell' altra, non si ha se |
Principio supremo della metodica -
|
il fanciullo può giugnere a distinguere i tre tempi | delle | cose; cioè può osservare gli avvenimenti passati e |
Principio supremo della metodica -
|
avvenire; e così concepire lo stesso avvenimento vestito | delle | tre forme del tempo. A questa età egli comincia altresì a |
Principio supremo della metodica -
|
facciano nell' animo suo grandi impressioni e vi lascino | delle | tracce durevoli quasi di altrettante epoche, aiutato dalle |
Principio supremo della metodica -
|
l' intendimento a notare distintamente le differenze | delle | cose, potrà venire a distinguere (sempre eccitato dal |
Principio supremo della metodica -
|
a percepire il sentimento fondamentale attribuendogli | delle | azioni, ed avendo altresì col quart' ordine stesso |
Principio supremo della metodica -
|
sono diverse. L' IDENTITA` dell' IO nel mezzo della varietà | delle | azioni e de' tempi, è una cognizione che qui nasce e che si |
Principio supremo della metodica -
|
ogni qualvolta pone l' azione contraria all' esigenza | delle | cose. Questo è un principio di sentimento morale, che in |
Principio supremo della metodica -
|
di cui egli sente l' esigenza (poniamo la rispettabilità | delle | intelligenze e lor volontà) sorge una disarmonia di fatto: |
Principio supremo della metodica -
|
L' anima nel suo essere morale può ricevere adunque | delle | ferite e dolorarne prima ancora di conoscere se stessa, di |
Principio supremo della metodica -
|
ordine non solo egli cominciò a distinguere le differenze | delle | cose, ma a collocare in un certo ordine di dignità più cose |
Principio supremo della metodica -
|
ad ingannarsi nel giudicare il grado di bontà e di dignità | delle | volontà contrarie, che a sè il vogliono uniformare; ma il |
Principio supremo della metodica -
|
in una parola egli dee misurare non tutta la bontà | delle | volontà intelligenti, ma tutta quella porzione di questa |
Principio supremo della metodica -
|
formato gli astratti di azione e della bontà ed eccellenza | delle | azioni; ch' egli di più può attribuirle al soggetto; onde |
Principio supremo della metodica -
|
reale7ideale, che fa sentire in lui la sua forza: la natura | delle | intelligenze che si comunicano è un effetto reale, la |
Principio supremo della metodica -
|
oggetti della moralità: esiste nel mondo ideale, nel mondo | delle | possibilità: quando anco nessun ente sussistesse, la norma |
Principio supremo della metodica -
|
piegata alcuna sua foglia entro il calice. Il passaggio | delle | norme concrete alle norme astratte della morale è un grande |
Principio supremo della metodica -
|
cui è chiamato dall' istante, ch' egli è venuto in possesso | delle | norme astratte , è ella egualmente facile, come quella che |
Principio supremo della metodica -
|
si conterrebbero nella loro sfera, produrrebbero forse | delle | azioni senza intervento dell' intelletto (almeno se l' |
Principio supremo della metodica -
|
avviene pure spesso in contrario: l' uomo sente, e, schiavo | delle | sue sensioni, non s' accontenta di esse; vuol fare servir |
Principio supremo della metodica -
|
al fine di conoscere la qualità e l' indole dello sviluppo | delle | facoltà morali nel fanciullo. La morale soggiacque nel suo |
Principio supremo della metodica -
|
fine ebbe per termine la nozione ideale, l' idea come norma | delle | azioni. Quando l' uomo dice seco medesimo: io debbo |
Principio supremo della metodica -
|
« fa ciò, che ti mostra dover tu fare la nozione o idea | delle | cose, colla quale si misura e pesa il valore delle cose |
Principio supremo della metodica -
|
o idea delle cose, colla quale si misura e pesa il valore | delle | cose stesse ». Le tre forme della morale da noi qui |
Principio supremo della metodica -
|
nella mente fanciullesca è un faro di salute nelle tempeste | delle | tentazioni: tutti gli attributi di Dio vi sono compresi, la |
Principio supremo della metodica -
|
per la stretta connessione, che esse hanno collo sviluppo | delle | sue facoltà attive e morali, che ora prendiamo a sporre. Vi |
Principio supremo della metodica -
|
impreveduti accidenti. Indi è, che non si dà nel rivenire | delle | sue imagini alcuna composizione nuova; si ripetono |
Principio supremo della metodica -
|
colla sua imaginazione crearsi degli avvenimenti, comporsi | delle | favole, de' miti, se non a condizione di aver già appreso |
Principio supremo della metodica -
|
dopo essersi formato de' principŒ definiti circa l' operare | delle | cose. 2 Che non potrebbe tampoco fare tutto ciò |
Principio supremo della metodica -
|
se i principŒ da lui formatisi circa l' operare | delle | cose fossero così definiti e legati alla realità, ch' egli |
Principio supremo della metodica -
|
il suo maggiore sfogo, una qualche cognizione dell' operare | delle | cose che compongono l' universo; ma non una cognizione |
Principio supremo della metodica -
|
stato d' imperfezione la cognizione intorno all' operar | delle | cose; la mente del fanciullo ne sa abbastanza per fingere |
Principio supremo della metodica -
|
cose; la mente del fanciullo ne sa abbastanza per fingere | delle | cose sull' esempio di quelle che avvengono realmente in |
Principio supremo della metodica -
|
ne apparò prima l' arte; cioè se non ha qualche cognizione | delle | cose esteriori e del loro operare, ch' egli dee pur fingere |
Principio supremo della metodica -
|
Quando poi egli è già in possesso di alcune idee astratte | delle | azioni e si è formati alcuni tipi grossolani dell' operar |
Principio supremo della metodica -
|
azioni e si è formati alcuni tipi grossolani dell' operar | delle | cose, il che comincia egli a fare al quart' ordine, egli è |
Principio supremo della metodica -
|
sua imaginazione, perocchè d' una parte: 1 egli sa fingere | delle | cose e de' fatti; perchè ha già delle idee astratte che a |
Principio supremo della metodica -
|
1 egli sa fingere delle cose e de' fatti; perchè ha già | delle | idee astratte che a ciò lo dirigono e de' tipi ricevuti |
Principio supremo della metodica -
|
racchiuse le nature nelle loro azioni: i tipi dell' operare | delle | cose, che egli s' era formato in mente e che erano incerti |
Principio supremo della metodica -
|
interessanti: viene ben presto il tempo che egli vuol | delle | vere storie (2). Il periodo d' una straordinaria quantità |
Principio supremo della metodica -
|
periodo mitico è più o meno lungo, secondo che l' infanzia | delle | nazioni è più o meno prolungata. Le favole non si possono |
Principio supremo della metodica -
|
presso que' popoli, nei quali la cognizione precisa | delle | cose reali ha reso impossibile la loro illusione. Allor |
Principio supremo della metodica -
|
di soddisfare alle sue nuove esigenze col presentargli | delle | nuove bambolaggini, le boreali. Non poteva riuscire il |
Principio supremo della metodica -
|
evidenza il giuoco dell' imaginazione puerile, toccano anco | delle | cagioni che entrano a produrlo. E certo il piacere di |
Principio supremo della metodica -
|
Hanno pur anche esse l' imaginativa e provano piacere | delle | rinnovellate imagini: ma come ottimamente venne osservato, |
Principio supremo della metodica -
|
tratte una volta in inganno dall' imaginazione, per esempio | delle | uve di Zeusi, non ne vogliono sapere di vantaggio di |
Principio supremo della metodica -
|
vien diretta e guidata dalle idee astratte, ciascuna | delle | quali è un cotal tipo non finito, sul quale innumerevoli |
Principio supremo della metodica -
|
è ciò che rende sì vasto l' imaginar dell' uomo sopra quel | delle | bestie. Tuttavia quest' attività intellettuale che s' |
Principio supremo della metodica -
|
o non sia; egli contempla e gusta la natura, la essenza | delle | cose; di questa è incantato e preso. Questa è una |
Principio supremo della metodica -
|
Egli è l' istinto d' imparare a conoscere l' entità | delle | cose, che lo muove, che lo trattiene a contemplare |
Principio supremo della metodica -
|
le forme di quest' essere, che sono appunto l' essenza | delle | cose limitate, di cibarsene come del suo nobilissimo cibo, |
Principio supremo della metodica -
|
a conoscere il cuore umano, vuol contemplare l' indole | delle | passioni, le pieghe di questo cuore, che palpitando in |
Principio supremo della metodica -
|
si riduce nella formale sua parte; nè il sapere più o meno | delle | cose reali e positive rende per sè l' uomo più savio e più |
Principio supremo della metodica -
|
Questa osservazione medesima dimostra la possibilità | delle | lingue. Si noti, che la maggior parte de' suoni, che |
Principio supremo della metodica -
|
Or come sarebbe possibile, che all' udire i suoni | delle | parole il fanciullo fosse tratto a pensare alle cose, colle |
Principio supremo della metodica -
|
de' segni di altre cose, cioè della natura, dell' essenza | delle | cose. Se la natura non lo dicesse loro, niun potrebbe |
Principio supremo della metodica -
|
freccia dall' arco, per cogliere e infiggersi nella natura | delle | cose, oggetto della sua intellettuale contemplazione: è per |
Principio supremo della metodica -
|
e per segni, fino ai Padri della Chiesa e agli interpreti | delle | Sante Scritture, che negli stessi fatti più semplici del |
Principio supremo della metodica -
|
(1). La tendenza, che porta l' uomo alla contemplazione | delle | cose in se stesse è essenzialmente morale; appunto perchè |
Principio supremo della metodica -
|
fosse solo un aumento di contemplazione intellettiva | delle | cose nel loro essere metafisico; indubitatamente, che ella |
Principio supremo della metodica -
|
la tendenza dell' intelletto ad affissarsi nell' entità | delle | cose, senza più. Ma egli ha un altro mobile tuttavia, e |
Principio supremo della metodica -
|
si compiaccia nella luce della verità, nella visione | delle | essenze; tuttavia vi ha in lui un' altra tendenza a lato di |
Principio supremo della metodica -
|
ne' sogni, nei quali non dubitiamo punto della realità | delle | cose, che ci si rappresentano, perchè la loro |
Principio supremo della metodica -
|
del fanciullo: le imagini e i sentimenti di paura sono | delle | realità, e le realità muovono la persuasione, inducono il |
Principio supremo della metodica -
|
che egli possa concepire stante la qualità e quantità | delle | sue cognizioni ». Questa gran legge dell' intendimento |
Principio supremo della metodica -
|
se non è costretto dalla necessità dell' esperienza e | delle | cognizioni in lui crescenti. Egli dunque prende degli |
Principio supremo della metodica -
|
da fanciullo, quand' egli aggiunge fede alla realità | delle | sue imaginazioni, non violentato a ciò dalla forza reale di |
Principio supremo della metodica -
|
d' un oggetto reale, d' un negro, d' uno spazzacammino, | delle | maschere, e rinfrescarsene la memoria con ispavento; ma ben |
Principio supremo della metodica -
|
e senza fantasia per quelle che gli dispiacciono. Ecco | delle | osservazioni: [...OMISSIS...] Le speranze imaginarie della |
Principio supremo della metodica -
|
attentamente, come si sogliono guastare i fanciulli | delle | grandi famiglie, si troverà per lo più divenire il guasto |
Principio supremo della metodica -
|
alle persone reali del mondo reale, e fanno continui abusi | delle | cose pure reali. Poveri fanciulli! Tutti sono falsati i |
Principio supremo della metodica -
|
e civili avvi una cotale idolatria; perocchè dovunque sono | delle | eccedenti passioni, queste non finiscono di reclamare dall' |
Principio supremo della metodica -
|
ma non rende mai se stesso soggetto termine fisso | delle | sue operazioni. Ma tosto, che egli si è formata la |
Principio supremo della metodica -
|
e cresce per lo più nel seno dell' ignoranza, è proprio | delle | persone volgari. [...OMISSIS...] Questa specie d' egoismo è |
Principio supremo della metodica -
|
talora improvisi e momentanei, l' azione dell' angelo | delle | tenebre è cosa segreta e nascosta all' umana |
Principio supremo della metodica -
|
dalla coscienza di se stesso, si è quello della memoria | delle | cose passate e del calcolo delle future. La coscienza di se |
Principio supremo della metodica -
|
si è quello della memoria delle cose passate e del calcolo | delle | future. La coscienza di se stesso importa la coscienza |
Principio supremo della metodica -
|
presenti, e fa però de' giudizi vari come varia la qualità | delle | azioni, senza indurre niuna sentenza universale e |
Principio supremo della metodica -
|
- Tanto è vero che si manifesta anche nell' infanzia | delle | nazioni, e nel popolo minuto, che in gran parte non esce di |
Principio supremo della metodica -
|
suo odio, nelle quali non vi è bene alcuno, sia a favore | delle | persone, oggetto del suo amore, nelle quali non vi è alcun |
Principio supremo della metodica -
|
dei vostri doveri. Voglio parlarvi, come il core mi detta, | delle | cose più sante, che noi conosciamo, di Dio, dell'umanità, |
Doveri dell'uomo -
|
migliorato? I milioni che vivono alla giornata sul lavoro | delle | loro braccia hanno forse acquistato una menoma parte del |
Doveri dell'uomo -
|
tutti i paesi. Specialmente qui, dove io scrivo, il prezzo | delle | cose necessarie alla vita è andato progressivamente |
Doveri dell'uomo -
|
tempo si son fatte più frequenti. L'accrescimento annuo | delle | emigrazioni di paese in paese, e d'Europa alle altre parti |
Doveri dell'uomo -
|
e la cifra sempre crescente degli istituti di beneficenza, | delle | tasse pei poveri, dei provvedimenti per la mendicità |
Doveri dell'uomo -
|
è diminuito, quindi, col prezzo del trasporto, il prezzo | delle | derrate. E, d'altra parte, l'idea dei diritti inerenti alla |
Doveri dell'uomo -
|
prodotti, invece di ripartirsi equamente fra tutti i membri | delle | società europee, s'è concentrato nelle mani di pochi uomini |
Doveri dell'uomo -
|
Perché nol fosse, sarebbe stato necessario che gli uomini | delle | classi agiate avessero consentito a ridurre il tempo |
Doveri dell'uomo -
|
Era naturale che così dicessero infatti. E questo pensiero | delle | classi privilegiate di fortuna, riguardo alle classi |
Doveri dell'uomo -
|
brevemente questo distinto lavoro della mente solitaria e | delle | menti associate nella successiva formazione dei sistemi. Il |
Psicologia delle menti associate -
|
qualsiasi più lontano termine, sarebbe sempre l'assopimento | delle | nostre facultà più attive, e la mutilazione della nostra |
Psicologia delle menti associate -
|
al nostro intelletto. In primo luogo, tutti li objetti | delle | nostre percezioni fanno già parte d'un medesimo universo; e |
Psicologia delle menti associate -
|
maturità dei tempi, Linneo doveva ordinare tutto il sistema | delle | piante. Tutti li oggetti che destano in noi le idee, |
Psicologia delle menti associate -
|
di tutte le operazioni riflessive, ende a far sistema | delle | sue nozioni anche se lo imaginiamo onninamente isolato, a |
Psicologia delle menti associate -
|
dicono del sole e della luna, del vento e della pioggia, | delle | erbe e degli animali. E dove rinviene il selvaggio |
Psicologia delle menti associate -
|
e riflessive. È ciò che Vico chiamò la commune natura | delle | nazioni; n virtù della quale si riscontrano le medesime |
Psicologia delle menti associate -
|
perché col corso del tempo cresce naturalmente il numero | delle | verità. In generale un sistema posteriore ad un altro |
Psicologia delle menti associate -
|
di trelingue, la latina, la sabina, l'etrusca, ciascuna | delle | quali rappresentava un proprio sistema d'idee. Roma adunque |
Psicologia delle menti associate -
|
riunì tre sistemi che divennero un solo; poté valersi | delle | idee di tre popoli; a queste aggiunse poi le idee d'altri |
Psicologia delle menti associate -
|
mille anni la Grecia, dopoché all'instancabile agitazione | delle | rivali republiche si sovrapose la conquista macedonica e |
Psicologia delle menti associate -
|
d'idee, portate dalle mescolanze politiche e commerciali | delle | nazioni, vengono sovente a involgersi principj fra loro |
Psicologia delle menti associate -
|
dello stato e l'infallibilità della chiesa; il disprezzo | delle | cose mondane e il culto della ricchezza. Inoltre, il |
Psicologia delle menti associate -
|
ed apre i sistemi più compatti. Fin dal risurgimento | delle | scienze, le menti costrette a combinare tanti discordanti |
Psicologia delle menti associate -
|
espansiva preme e incalza i sistemi tradizionali, tanto | delle | nazioni barbare le cui facultà non furono peranco |
Psicologia delle menti associate -
|
le cui facultà non furono peranco esercitate, quanto | delle | nazioni vetuste le cui facultà erano già ricadute nel |
Psicologia delle menti associate -
|
cuore dicevano vivi! a ciascuno di noi, ma per la salute | delle | generazioni avvenire, scegliemmo morire?. Da Caino alla |
Doveri dell'uomo -
|
intellettuale, ha bisogno per ampliarsi e manifestarsi, | delle | influenze esterne e d'assimilarsi parte almeno delle idee, |
Doveri dell'uomo -
|
delle influenze esterne e d'assimilarsi parte almeno | delle | idee, degli effetti, delle altrui tendenze. La vita dell' |
Doveri dell'uomo -
|
e d'assimilarsi parte almeno delle idee, degli effetti, | delle | altrui tendenze. La vita dell' industria s'innalza, come la |
Doveri dell'uomo -
|
sociale, politica, religiosa. L'antichità, gli uomini | delle | vecchie religioni Orientali e del Paganesimo, credevano nel |
Doveri dell'uomo -
|
in una Potenza arcana, inintelliggibile, padrona arbitraria | delle | cose umane, creatrice e distruggitrice alternativamente |
Doveri dell'uomo -
|
e di schiavi, come nella Grecia, accettavano la divisione | delle | caste o la credenza in due nature diverse d'uomini; e |
Doveri dell'uomo -
|
qui sulla terra nell'umanità. Poco importava la serie | delle | generazioni a chi non sentiva come l'una agisse sull'altra; |
Doveri dell'uomo -
|
dolori presenti e dell'incertezza del domani negli stimoli | delle | forti bevande, e si coricano in luoghi ai quali è meglio |
Doveri dell'uomo -
|
non quello di stanza, per ridestarsi allo stesso esercizio | delle | forze fisiche. È tristissima condizione e bisogna mutarla. |
Doveri dell'uomo -
|
,che non promuova d'un grado il miglioramento materiale | delle | classi più povere, viola il disegno di Dio, si riduce a una |
Doveri dell'uomo -
|
di commercio fra le nazioni, abbassamento progressivo | delle | tariffe daziarie specialmente sulle materie prime, |
Doveri dell'uomo -
|
alle grandi imprese industriali, alla moltiplicazione | delle | vie di comunicazione, alle macchine che rendono più attiva |
Doveri dell'uomo -
|
non di prosperità universalmente diffusa: la miseria | delle | classi operaie è la stessa di prima. La libertà di |
Doveri dell'uomo -
|
della Società economica attuale - è despota del lavoro. | Delle | tre classi che oggi formano economicamente la Società - |
Doveri dell'uomo -
|
il lavoro, non lasciano all'operaio la libera scelta | delle | sue condizioni. Da un lato sta per lui l'assoluta miseria, |
Doveri dell'uomo -
|
paralleli, colle determinazioni dei varii significati | delle | parole e delle frasi tecniche, coll' aiuto degli scoliasti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
colle determinazioni dei varii significati delle parole e | delle | frasi tecniche, coll' aiuto degli scoliasti antichi e dei |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Biese (2). Io restrinsi dunque il mio lavoro nei confini | delle | dottrine filosofiche, come quelle che sono intimamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
come quelle che sono intimamente connesse colla questione | delle | categorie, la quale diede l' occasione dello scrivere. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
accingermi a quella più ristretta esposizione e discussione | delle | dottrine prettamente filosofiche, avessi potuto prevedere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
avrei probabilmente incominciato coll' esporre la serie | delle | aporie o dubitazioni, colle quali Aristotele spesso delinea |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
colle quali Aristotele spesso delinea l' ambito | delle | sue ricerche metafisiche (1): e di poi avrei esposto il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
avrei esposto il libro aristotelico della significazione | delle | parole (2), che sebbene non sia ricco abbastanza per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dottrine, ma alla connessione intima di queste dottrine e | delle | sentenze che le contengono. In realtà la dichiarazione d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
non si affacci allo sguardo tutto il quadro intero | delle | dottrine, pure niuna sentenza è sconnessa e spezzata dalla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
altresì e colle stesse forme immutabili, come le forme | delle | statue degli Dei. E basta per convincersene dare uno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
principale di tutta la polemica aristotelica, che è quel | delle | idee , su cui in luoghi diversi e tante volte ricade il suo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
qual sia il valore scientifico di tutto il sistema e | delle | sue parti . Non vuol dunque esser considerata questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
derivavano dall' annullamento degli universali, e quindi | delle | idee . Insieme con queste è tolto via dal mondo tutto ciò |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
è comune alle tre persone. Per salvare dunque la Trinità | delle | persone, egli cadde necessariamente in una specie di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
universali. Se Roscellino, invece di salvare la Trinità | delle | persone in Dio, si fosse applicato a salvarne l' unità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
i realisti puri finalmente coll' aria di difensori | delle | medesime idee, dicendo che sono reali; di che consegue, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e lo stesso realismo si divise in più scuole, nessuna | delle | quali andava priva delle sue nubi ed incertezze (3). Che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
si divise in più scuole, nessuna delle quali andava priva | delle | sue nubi ed incertezze (3). Che anzi quando il realismo di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
allora nè pure s' accorse d' essere uscito dalla sfera | delle | idee, nella quale era racchiusa la questione, e confessando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
la formula. Tuttavia il realismo si conteneva nella sfera | delle | idee ; poichè non era venuto ancora a nessuno in mente lo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
la denominazione comune di reali . In questa disposizione | delle | menti, trattandosi nelle scuole degli universali , si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
scuole degli universali , si rimaneva bensì nella sfera | delle | idee , ma si poteva anche uscirne e trascorrere in quella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
idee , ma si poteva anche uscirne e trascorrere in quella | delle | sussistenze , senza pure avvedersene, senza avvedersi dello |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
a questa battaglia, chè egli non conosceva la natura | delle | idee meglio che la conoscessero i nominali. Questi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
moltitudine , sia per la similitudine . Il realismo dunque | delle | idee, di cui si disputava, si cangiò in un realismo di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
cui fu poi ristretta questa parola. In una tale condizione | delle | menti era inevitabile che ogni qualvolta un pensiero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che il mondo è di un' altra natura diversa da quella | delle | idee ; perchè composto di sussistenti che sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
; perchè composto di sussistenti che sono realizzazioni | delle | idee , non idee. E in questo sistema soltanto è possibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
tali proposizioni conseguono necessariamente dal realismo | delle | idee. Se le idee, la specie e il genere sono realità, come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
del genere e della specie deve essere la stessa realità | delle | cose; perchè la realità non ha alcun altro mezzo di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
esserci altramente, essendo reali), e però sono la materia | delle | cose (4): segue che Iddio sia la materia stessa di tutte le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
loro realità, di maniera che sono il fondo e la materia | delle | cose, quindi debbono essere anche create. Questo insegnava |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
per quattro differenze in quattro specie, la seconda | delle | quali specie di cose [...OMISSIS...] . Infatti, convien |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
. Infatti, convien dire che le stesse ragioni | delle | cose che sono in Dio, siano create nelle cose, se (non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e questa distinzione medesima ha per suo fondamento quella | delle | due forme, l' ideale e la reale , dell' essere. Il solo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
l' intendimento naturale, che non eccede la sfera | delle | idee, egli mette in movimento la sua immaginazione e il suo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ancora da questo, che la realità mistica non si predica | delle | cose create, se non, quasi per una comunicazione d' idiomi, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
le idee, intendono d' una realità attiva , come quella | delle | cose sussistenti nell' universo: questo è quel realismo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di essere tutta loro propria, interamente diversa da quella | delle | cose reali. Non arrivandosi a questo colla mente che già |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
alle idee un' esistenza subiettiva ed attiva , come quella | delle | cose mondiali? Circa la quale questione, per quanto pare a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
nelle cose reali: le idee esistono fuori del tempo, molte | delle | cose reali soggiacciono al tempo. Tant' è lungi che secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
altro se non imitazioni, e però servono alle menti di segni | delle | idee, perchè ne sono il realizzamento. Quanto poi alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Quanto poi alla partecipazione che le cose hanno | delle | idee, questa ha luogo solo nella mente umana , a cui è data |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
solo nella mente umana , a cui è data la contemplazione | delle | idee stesse: e nella nostra mente le realità sensibili |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
suoi predecessori ed abbia conosciuta la singolar natura | delle | idee (1). Era impossibile che Aristotele, avendo udito per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
non ne ritraesse nulla della nuova e sublime dottrina | delle | idee. Ritenne le idee immateriali, ma in molte maniere le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
aristotelico , che si parte in due proposizioni, ciascuna | delle | quali, prese a parte, costituisce da sè un sistema di vero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
arte), e perciò reali. Il nominalismo e il concettualismo | delle | scuole ebbero il loro germe nello stesso realismo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
, che contiene anche quello dell' intelligibilità | delle | idee, il carattere che distingue la filosofia platonica da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
cura di rendere a se stesso o agli altri un conto accurato | delle | proprie idee: anzi nell' oscurità misteriosa delle loro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
accurato delle proprie idee: anzi nell' oscurità misteriosa | delle | loro locuzioni si piacevano d' involgere una pretesa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di proprio e di eccellente, cioè la dottrina non più intesa | delle | idee, delle idee dico, quali si presentano alla mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di eccellente, cioè la dottrina non più intesa delle idee, | delle | idee dico, quali si presentano alla mente nostra come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
si presentano alla mente nostra come eterne conoscibilità | delle | cose : e con ragione fu osservato che questa prevalenza d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
una filosofia degna del Vangelo. Quindi l' esemplarità | delle | idee si tenne, quanto bastava a spiegare la divina sapienza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
(1). Il realismo dunque, che formava il vizio radicale | delle | ultime scuole filosofiche, rimase fitto e appiattato nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
del genere umano sulla terra, è indubbiamente quella | delle | due società, di cui fa menzione il « Genesi » (3); e ogni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
errore vi fu combattuto, e se rimase tuttavia il realismo | delle | idee, sotto questa parola equivoca s' intese dai più sani |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
fu del tutto vinto e dovette nascondersi per fare soltanto | delle | uscite momentanee: poichè, appena si affermava, veniva |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e denudandosi; quando sterile tronco, e quando col seguito | delle | sue ultime conseguenze, ora senza schermi ed ora |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
nell' aver dato alle specie ed ai generi, cioè alle idee | delle | cose mondiali, una esistenza nelle stesse cose reali . |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
le idee cosa divina e ponendosi esse come forme reali | delle | cose, si faceva manifestamente Iddio forma reale degli enti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
forma si denominano. Se questo sistema, riguardato da una | delle | sue facce, è una specie di panteismo, riguardato dall' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
1641), cioè più di trecento anni. E questa non fu la minore | delle | deplorabili calamità a cui questa nazione soggiacque. Lo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
lungo nelle cattedre autori, i cui principŒ erano prolifici | delle | più perniciose dottrine: si credeva renderli innocui con |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
spiccato come se fosse un trovato pur d' allora: le forme | delle | cose si riducono in Dio che n' è principio, causa formale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
degli ecclettici francesi (questi terribili riabilitatori | delle | riputazioni perdute ) ripropose nel secolo XIV la forma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
rimanente, al vedere che la scuola nominalista può vantare | delle | glorie postume, dal secolo XVI e XVII fino a noi, ben |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ci sia altro che talune contraddizioni casuali, la causa | delle | quali si debba cercare o in un andazzo del tempo o in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
o la mancanza d' uno studio profondo sulla natura intima | delle | filosofie che hanno esercitata una lunga dominazione nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che difficilmente si potè e si può riconoscere a quale | delle | due indicate classi ciascuno dei libri si debba riferire, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
contrari, e che pure non sarebbe facile convincere una sola | delle | tante teorie, di non aver a base qualche passo delle opere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sola delle tante teorie, di non aver a base qualche passo | delle | opere dello Stagirita strettamente interpretato. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
il maggiore sforzo nel suo dire e spende la maggior copia | delle | parole in ottenere che il lettore senta la difficoltà della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
nel mezzo, così pare che egli si compiaccia di fare altresì | delle | opinioni (2): cerca di collocarsi tra i due estremi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
conoscere i suoi contemporanei. Ma non è questa per noi una | delle | più piccole cagioni dell' oscurità d' alcuni luoghi dello |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
concetti della mente, o dipenda dalle formule verbali, | delle | quali quei principŒ si vestono. Nell' uno e nell' altro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
aver ragione qualora s' avvedessero e convenissero che una | delle | determinazioni non esclude l' altra, onde il principio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
comune maestro. E non fu questa certamente la meno efficace | delle | ragioni per le quali i seguaci di Platone e quelli d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Senocrate, Speusippo, Amicla ed altri. Ma molti luoghi | delle | sue opere e il fondo stesso della sua dottrina ci persuade |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
non si può ricevere scienza. Ma il separare è la causa | delle | difficoltà, che occorrono intorno alle idee:. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che cagionò lo scisma aristotelico fu la separazione | delle | idee. Egli riconosceva: 1 che senza le idee universali non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e lodava Socrate per aver eretta la morale su definizioni | delle | essenze incorruttibili delle cose; 3 ma diceva, dopo di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
la morale su definizioni delle essenze incorruttibili | delle | cose; 3 ma diceva, dopo di ciò, che Socrate non aveva mai |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che Socrate non aveva mai pensato a dividere le essenze | delle | cose sensibili da queste, e che aveva ben veduto non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ben veduto non separandole. Biasimava perciò coloro che | delle | idee fecero altrettante sostanze sussistenti da se medesime |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
stesse nei singolari sensibili, ma solo in questi riconosce | delle | copie «ektypa», di quegli esemplari. Il concedere, come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ad un primo e proprio, e gli altri nascano dalle relazioni | delle | cose nominate colla prima nominata in senso proprio (3). La |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dal singolare? E` sempre la stessa questione, che ritorna, | delle | due attribuzioni contrarie: all' «usia» si dà l' essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dei metafisici, nel quale Aristotele dà i vari significati | delle | parole filosofiche, in vano si cercherebbe quello di cui |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
, noi dobbiamo fissare quei due che divennero il fondamento | delle | due filosofie di Platone e d' Aristotele; e che nascono da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
umana apparirà chiaro a chi avrà ben intesa la distinzione | delle | due fondamentali facoltà, da noi distinte nella medesima, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
domanda a se stesso: Che cosa ho io pensato fin qui? forse | delle | astrazioni? e risponde: No certo, ho pensato un numero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
d' ammettere alcun universale esistente nella natura | delle | cose, si persuase finalmente d' aver conciliata in tal modo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
conciliata in tal modo l' universalità e la singolarità | delle | essenze. Laonde definendo l' «usia» non solo dice che è la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
[...OMISSIS...] . Fuori dunque degli individui reali, ossia | delle | prime essenze sostanziali, altra essenza sostanziale non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
qualità sia la stessa . Come più qualità reali, ciascuna | delle | quali inesiste come propria in diversi individui, possono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
escludere. Questa ragione dunque sarà la conoscibilità | delle | cose, l' universale fuori delle cose. Si dirà che ella è un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sarà la conoscibilità delle cose, l' universale fuori | delle | cose. Si dirà che ella è un atto della mente? Sia pure. Ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ma non s' intende come un atto della mente sia un quale | delle | cose, se pure le cose, per esempio le pietre e gli alberi, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
della cognizione umana, come pure quello de' generi e | delle | specie delle cose, rimane insoluto, nelle mani del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
umana, come pure quello de' generi e delle specie | delle | cose, rimane insoluto, nelle mani del discepolo dissidente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
della contraddizione), come là dove, dopo aver parlato | delle | prime sostanze, cioè delle sostanze singolari che chiama « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
come là dove, dopo aver parlato delle prime sostanze, cioè | delle | sostanze singolari che chiama « primi degli enti », dice |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dall' aristotelico. Del rimanente l' una e l' altra | delle | due opposte espressioni, prescindendo dai sistemi, ha la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dove fosse l' universale eterno, e quindi la fonte | delle | idee, sarebbe andato d' accordo con Platone. Ma parlando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
idee, sarebbe andato d' accordo con Platone. Ma parlando | delle | specie in relazione agli enti reali della natura, pretese, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e reali, si passa ad una conclusione che riguarda l' ordine | delle | cose ideali . C' è anche una petizione di principio, perchè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ora anteriori ai singolari. Ma vediamo, se facendo uso | delle | sue sottili distinzioni, possiamo conciliarlo seco |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
senso si trova. Di nuovo dunque, nell' ordine dell' essere | delle | cose, l' universale è anteriore al singolare, parlando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
l' universale è anteriore al singolare, parlando sempre | delle | cose contingenti. Finalmente, secondo lui, sono anteriori |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
generato: il che non ha a far nulla colla questione | delle | specie. Questa comparisce ben tosto appresso, quando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
un equivoco di parole. Così dunque Aristotele, parlando | delle | cose, che si generano, ossia, come dice, dei principŒ dei |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
poi ei non era preoccupato da questa terribile questione | delle | idee, confessava ingenuamente, che la specie, per esempio: |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
[...OMISSIS...] . Perchè dunque, quando nella questione | delle | idee si trova stretto, dice, che la sanità stessa è l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
in fatto non bastandogli la specie a spiegare la produzione | delle | cose, ci aggiunge un abito attivo che è veramente un quarto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sforzo, che fa Aristotele, per conciliare il suo sistema « | delle | specie non altrove esistenti che nelle sostanze reali » col |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
non altrove esistenti che nelle sostanze reali » col fatto | delle | operazioni e produzioni dell' uomo, che si fanno dietro le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
forma. [...OMISSIS...] ; in un altro per verità da quello | delle | cose naturali. - Qui confessa, che l' arte, la specie nell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che le cose reali e sensibili sono l' altro o il diverso | delle | specie, e le specie l' altro o il diverso delle cose «alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
il diverso delle specie, e le specie l' altro o il diverso | delle | cose «alla tuton»: di qui vuol conchiudere Aristotele, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
indisgiungibili. Avea detto ancora Platone, che le essenze | delle | cose tutte sono le specie , e poichè nominandosi le cose si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
, quali per lui sono le specie sostanziali, si predicano | delle | prime, cioè delle sostanze reali [...OMISSIS...] in modo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sono le specie sostanziali, si predicano delle prime, cioè | delle | sostanze reali [...OMISSIS...] in modo, che a queste si dà |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che le specie non ci possono essere, secondo Platone, che | delle | sole cose in quanto sono naturali, e non in quanto sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dei reali, e il filosofo non ci tiene anche qui a bada con | delle | metafore, è da conchiudersi, che le specie non sussistano |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
è obbligato, per sostenere il suo sistema, d' adoperare | delle | frasi contradditorie. A ragion d' esempio dice che la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sono le sostanze prime, tutto il contrario dice nel libro | delle | Categorie, dove, come abbiamo veduto, insegna, che le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che « le cose non si potrebbero conoscere per mezzo | delle | specie qualora queste non fossero nelle cose »verremo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
le specie dell' intelletto sono simili alle specie o forme | delle | cose reali: poichè lo stesso può dir Platone; e poi, come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
questione, onde s' andrebbe all' infinito colla serie | delle | specie «( Ideol. 11.0 7 11.9) ». Dirà dunque, come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
3 Aristotele dice, che la forma, che è l' essere stesso | delle | cose, è separabile dalla materia per opera dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
rendendo anzi più difficile la spiegazione dell' esistenza | delle | cose? Ma per sostenere la detta identità, quanti assurdi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Sia pur dunque, che la scienza si possa dire il complesso | delle | cose intese, non è per questo che l' anima intelligente sia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Che se è ben detto, che l' anima intellettiva sia il luogo | delle | forme in potenza, consegue che l' anima intellettiva sia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ma quali sono nella mente concepite dall' anima. L' una | delle | due dunque: o le sostanze reali e prime non esistono che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e dentro, e in tal caso la mente non è più il proprio luogo | delle | forme, perchè queste stanno anche fuori della mente. Ma se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
l' intelligenza un che puramente possibile, un suscettivo | delle | forme, e però è obbligato d' aggiungere all' anima stessa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sè stessa, ma nell' altra mente possibile, che è suscettiva | delle | forme, e che diventa tutte le cose. Tuttavia dice che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
convien dire che c' è qualche cosa di più eccellente | delle | specie stesse in atto, e queste periscono, quella poi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sia la scienza in atto, la quale è appunto il complesso | delle | specie in atto, come avea detto avanti? e queste stesse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Aristotele? Senso. Vediamo come questo senso sia suscettivo | delle | specie . In fine al secondo libro degli Analitici |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
poi in esperienza ( «empeiria»), poi in principŒ ( «arche») | delle | arti e delle scienze pure col fermarsi nell' anima. Questi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
( «empeiria»), poi in principŒ ( «arche») delle arti e | delle | scienze pure col fermarsi nell' anima. Questi suoi modi, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
d' una parte intellettiva dell' anima (2), e altri luoghi | delle | sue opere esigendo una diversa interpretazione, conviene |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che Aristotele oppose a Platone, circa l' attitudine | delle | idee a far conoscer le cose. Come dunque si risponderà alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
per via di similitudine non si possa spiegare la cognizione | delle | cose esterne, fu da noi dimostrato (10 7 11). Laonde si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
esistenza della essenza in sè fuori d' ogni mente, e fuori | delle | cose (1). Ora l' essere caduti a questo, era un trovarsi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
osservi anche qui, come inframetta di continuo al discorso | delle | particelle diminutive ed eccezionali, che poi non ispiega |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
giacchè chi pensa è consapevole di non esser nessuna | delle | cose pensate, eccetto se pensa se stesso: che se fosse le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
il possibile ; e sarebbe pervenuto alla nostra teoria | delle | idee, che pone nell' anima umana una materia ideale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
idee platoniche non potevano giovar nulla alla cognizione | delle | cose, perchè estranee a queste; onde non gli rimase che la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dottrina dell' anima dall' anima stessa, ma dall' analogia | delle | cose esteriori, attribuendosi all' anima quella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
subietto di questa, benchè si possa prendere per subietto | delle | sue proprie forme corporee. La materia estrasoggettiva |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
è suscettivo di determinazioni si può chiamar materia | delle | idee speciali e generiche, ma in quanto egli è essenziale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
negli enti finiti, ma si prende come subietto dialettico | delle | sue determinazioni. C' è però un subietto, che non s' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
questo passaggio, nello spiegare come la mente si provveda | delle | specie determinate , che le mancano da principio, onde si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
a una tavola rasa, la quale è la questione dell' origine | delle | idee. Poichè spiegate le idee, è facile lo spiegare gli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
introdotta da' moderni sensisti per ispiegare l' origine | delle | idee: i moderni introducono il paragone de' singolari, il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sola, che fa la mente, colla quale, all' occasione | delle | sensazioni, conosce ad un tempo gli universali e in questi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
potenza un' attività propria, per la quale all' occasione | delle | sensazioni, ella si mova a formare, o più veramente a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
gli dà Aristotele, tra l' altre quella di non essere alcuna | delle | specie, quand' è in potenza, ed esser tutte le specie, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
»(1), e finalmente con tutta chiarezza « «specie | delle | specie », [...OMISSIS...] »(2). Ora niente più propriamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
parte l' appellazione di specie , e molto meno « di specie | delle | specie », non può convenire a niuna facoltà subiettiva. 4) |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
determinate e subietto, e forma universale , ossia « specie | delle | specie »come lo chiama appunto Aristotele. Al modo stesso i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
è coerente, che Aristotele non solo chiami la mente materia | delle | specie, ma ben anco genere », poichè ammette nell' uomo per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
mente oggetto, egli la chiama propriissimamente « specie | delle | specie », e la rassomiglia alla mano (3), che è per l' uomo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
a dimostrare che i principŒ si devono sapere e credere più | delle | conclusioni, altramente essi non ci potrebbero servire di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
si può dire, che ci sono in potenza le specie sensibili | delle | cose sentite (5), perchè diviene tutte le sensazioni, non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
in potenza tutto ciò, che poi sa l' uomo in appresso, luogo | delle | specie, [...OMISSIS...] (6), anzi specie delle specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
luogo delle specie, [...OMISSIS...] (6), anzi specie | delle | specie [...OMISSIS...] ? (7). Continua Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che di spiegare la cognizione che l' uomo s' acquista | delle | cose corporee, delle grandezze sensibili, e rispetto a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
la cognizione che l' uomo s' acquista delle cose corporee, | delle | grandezze sensibili, e rispetto a queste, certo non si può |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
della scienza (5), e sia principio de' principŒ, e specie | delle | specie, e privo d' ogni corpo e d' ogni fantasma. Lo stesso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
intelligibile, tanto necessario per ispiegare la natura | delle | cose mondiali, da dichiararlo per sè sostanza , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
del frutto, tuttavia non può esser così nella università | delle | cose, e il seme precedente a quel frutto, che di sè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dottrina aristotelica. Quest' è fondata sulla distinzione | delle | tre essenze elementari, materia, specie e composto . La |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
materia e formante il composto dà alla materia un atto | delle | operazioni, che non aveva da sè. Ora Aristotele dice che l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
per natura amino di conoscere, allega l' amore, che hanno, | delle | sensazioni (5). E poichè l' anima separata non cade sotto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
anima sola, senz' uso di corpo, e in mille luoghi parla | delle | diverse funzioni ed operazioni dell' anima, onde gli è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
anima come subietto paziente ed operante, e non come mezzo | delle | operazioni. E del pari in tutti quei luoghi dove dice, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
non si predicano del subietto, ma sono sostanze prime, | delle | quali si predicano le specie come del loro subietto (5). |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dunque, secondo Aristotele, è una sostanza dell' ordine | delle | specie , che quantunque si può predicare del corpo vivente, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
del corpo vivente, come si predicano l' altre specie | delle | sostanze prime ossia composte (3), tuttavia è determinata, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di spiegare il fatto della generazione e della corruzione | delle | cose, che suppone sempre stata e quindi sempre stato il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
intelligente, ed è pura specie. Ammette dunque Aristotele | delle | specie eterne, che sono sostanze senza materia, e menti in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
uomo ne' sensibili. Trova dunque necessario di ammettere | delle | specie, come sostanze eterne, intelligibili, senza materia, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
causa, i movimenti mondiali e la generazione e corruzione | delle | cose. Perchè si concepiscono certe cose mosse e non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
della mente umana, che la generazione e il movimento | delle | cose naturali. Ma come egli applichi quest' intelligibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
da sè i primi intelligibili, [...OMISSIS...] , in occasione | delle | sensazioni, i quali primi intelligibili nè sono fantasmi, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
appartiene la verità e la falsità. Ora la verità appunto | delle | proposizioni è ciò che Aristotele riconosce superiore alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
qual sia il fondamento della verità de' giudizi e | delle | proposizioni, trova che tutte dipendono in ultimo da due |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e quindi l' altre loro doti. Altrove suddivide il falso | delle | cose, che ammettono composizione, e dei giudizŒ, in due |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
argomentò dal considerare « i giudizi intorno alle verità | delle | cose », i quali, mettendo a confronto le specie per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
inganna (3). All' intelligenza sola poi riserva l' essere | delle | cose (4), le essenze , la verità, gli universali. Laonde |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sia la mente in atto d' Aristotele. Nell' ordine dunque | delle | cognizioni umane, secondo Aristotele, c' è: 1 l' essere, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
insieme, colla maggior coerenza possibile, i varŒ luoghi | delle | sue opere, ne' quali egli la sparpaglia, e la va quasi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
forme , e le forme altro non sono che gli atti sostanziali | delle | stesse cose reali: laonde esistono solo in queste unite |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
è un carattere dello stesso pensiero, e non | delle | cose reali e singolari. Entrò nondimeno tra' piedi la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
incaglio il filosofo rispondendo, che quest' era la ragione | delle | cose. Ma si dimenticò d' avvertire che, se questa ragione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Ma si dimenticò d' avvertire che, se questa ragione comune | delle | cose, era diversa dalle cose, conveniva pur dire che cosa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
al maestro questa stessa parola di metafora , a proposito | delle | sue idee esemplari (1). Infatti è per ogni verso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
stessa della sua mente ad ammettere, che le specie | delle | cose reali esistono anche separate da queste, cioè nella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
abbondandogli l' acume dell' ingegno, che nell' ordine | delle | cose intelligibili non c' erano solamente quelle specie, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dissidio entro a' suoi più brevi confini, non tenendo conto | delle | divergenze apparenti, anzi, per tutto dove ne incontriamo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
non intendeva propriamente impugnare nè l' esistenza | delle | idee o specie delle cose, nè l' immutabile ed eterna loro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
propriamente impugnare nè l' esistenza delle idee o specie | delle | cose, nè l' immutabile ed eterna loro natura, ma unicamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e i generi, hanno per carattere comune che si predicano « | delle | sostanze della prima classe come di loro subietti », di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dialettica, ella non ha virtù d' uscire dal circolo | delle | idee e dei reali possibili , che non hanno ancora attualità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
io posso dire di questa quello appunto ch' egli dice | delle | sue sostanze prime, cioè posso dire che d' un' idea piena |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
prima ragione dunque d' Aristotele vale bensì a favore | delle | sostanze individuali, ma non a favore delle sostanze |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
bensì a favore delle sostanze individuali, ma non a favore | delle | sostanze attualmente sussistenti. La seconda ragione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
specie si può distinguere più cose col pensiero e però c' è | delle | entità molteplici, ma nello stesso tempo si può negare di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
fatta da ogni altra cosa. Se dunque il sommo genere | delle | idee secondo Platone è limitato, e limitato più d' ogni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
. Non dice che il nome e la definizione, cioè l' essenza | delle | specie e dei generi si predicano delle sostanze singolari, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
cioè l' essenza delle specie e dei generi si predicano | delle | sostanze singolari, esprimendosi così la natura di queste, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Platone non separa punto l' esistenza reale dal discorso | delle | idee, ma anzi in queste vuole che si veda l' essenza che è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
idee, è quella che s' attribuisce veramente e si predica | delle | cose reali e singolari, e per quella queste si conoscono, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
tenerla con quelli che tentano di spiegare l' esistenza | delle | cose reali per la partecipazione delle idee, converrà dire |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
l' esistenza delle cose reali per la partecipazione | delle | idee, converrà dire che la partecipazione di ciascuna d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
uomo vero, e una statua di legno. La partecipazione dunque | delle | idee non può spiegare l' esistenza de' subietti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Di poi, Aristotele pretende che l' essenza de' generi e | delle | specie consista unicamente in questo che sieno atte ad |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di mano in mano che si seguita Platone nella perscrutazione | delle | idee, la sua dottrina diventa più consistente in ragione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
si fonda la stabilità e certezza e necessità | delle | definizioni e della scienza dimostrativa, onde la verità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
nelle idee. Confessa Aristotele che Platone non fa | delle | idee de' meri predicabili, ma dà loro una natura anteriore |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
. Se dunque Aristotele stesso riconosce che Platone non fa | delle | idee de' meri predicabili, a che vale il suo argomento che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
raddoppi le sostanze, senza spiegar meglio l' esistenza | delle | sostanze sensibili. E quando dice che i sensibili tra loro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
d' intendere questa dottrina, si perpetuano i dissidŒ | delle | scuole filosofiche e sembrano inconciliabili. Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e comuni è una relazione che consegue alla natura | delle | essenze quando queste si considerano come il fondamento de' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ma l' apparente e fenomenale; all' incontro l' essere vero | delle | cose appartiene alla mente, e l' essere vero è uno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dalla loro unica essenza. E questo io credo in parte una | delle | cause, che condussero Aristotele in errore: vide che i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
applicata al caso nostro ci rimanda alla dottrina | delle | idee, e non vale a chiarirla. Consideriamo l' esempio con |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ad un reale. All' incontro tutt' altra è la questione | delle | idee separate di Platone; poichè non si cerca più se un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
stabilisce Aristotele che [...OMISSIS...] che è quanto dire | delle | prime e più universali idee. Distingue poi le scienze in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
circa l' ente, [...OMISSIS...] , laddove la prima tratta | delle | cose che sono nell' ente per sè, [...OMISSIS...] . Ma i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
può preesistere la potenza all' atto, ma per l' università | delle | cose, e però basta a soddisfarvi che ci abbia un atto primo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sostanza in cui fossero? No, certamente; ma la sede | delle | sue idee era Dio stesso, al che vedemmo riuscire lo stesso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Ora Platone soddisfa a questa condizione dando per subietto | delle | idee Dio stesso. E questo non è già un fuor d' opera nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Che anzi dice chiaramente essersi appigliato allo studio | delle | ragioni, ossia delle idee, per poter sollevarsi da queste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
essersi appigliato allo studio delle ragioni, ossia | delle | idee, per poter sollevarsi da queste più alto, cioè a Dio, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
in cui risiede come in prima fonte l' assoluta verità | delle | cose. Laonde giustamente avverte Goffredo Stallbaum non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
credere, che Platone faccia di Dio un' idea, o il complesso | delle | idee (3); il che ben avvertano quelli, a' quali in Italia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
falso, come vedemmo, che le idee di Platone costituiscano | delle | essenze diverse da quelle de' sensibili, perchè questi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sparli di questa partecipazione che i sensibili fanno | delle | idee, tuttavia egli stesso attesta, che secondo Platone « « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Platone « « i sensibili sono enti per la partecipazione | delle | specie, come i Pitagorici dicevano esser enti per la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
la denominazione che Platone diede alle idee di cause | delle | cose (3): onde la prima delle sue quattro cause « « l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
diede alle idee di cause delle cose (3): onde la prima | delle | sue quattro cause « « l' essenza e la quiddità separata |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
tempo Aristotele insegna, che l' essere sta in queste cause | delle | cose, per modo che la loro definizione e quiddità si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
per modo che la loro definizione e quiddità si predica | delle | sostanze reali, singolari e sensibili, sicchè ciò che di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
introdussero le specie, fanno le specie quiddità a ciascuna | delle | altre cose, e alle specie l' uno (2). Avendo dunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dunque considera quelle cause o principŒ prossimi e formali | delle | cose in se stesse, non potendo negare che preesistano, nè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dire così: noi dobbiamo considerare com' è fatta la natura | delle | cose, quale noi la conosciamo e la esprimiamo nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
esterno, e questo fedele rilievo dell' ordine della natura | delle | cose, qualunque sia, purchè non involga contraddizione, non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Ora che cosa ci risulta da questa attenta osservazione | delle | cose tutte da noi conosciute? Ci risultano queste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
l' una dall' altra distinte, e molte. Le qualità dunque | delle | cose (chiamando qualità non i soli loro accidenti, ma anche |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
. Stabilita dunque questa comunione e copulazione | delle | diverse cose, che unite senza confondersi organano gli enti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di generi e di specie, intende sotto queste parole parlare | delle | essenze che ne' generi e nelle specie si contemplano dalla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
che dà qui Platone circa il mutuo abbracciarsi e copularsi | delle | essenze, vale egualmente sia che si parli d' una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
coll' attenzione della mente nel fatto della natura | delle | cose, rispetto alle quali la chiama più spesso comunione , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
i reali. Anzi i reali sono in Platone il sostegno | delle | idee, sono quelli a cui esse appartengono, e ne' quali si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
cadevano nell' errore, cioè la verità dell' « impassibilità | delle | essenze ». Platone più forse per dimostrare quanto quella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
confonderli che per convincerli e dare la vera soluzione | delle | difficoltà, li tirava ad accordare, che l' essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
. Dal che deduceva non essere assurda la comunicazione | delle | essenze. Ma sebbene quest' ultima, cioè la comunicazione o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Ma sebbene quest' ultima, cioè la comunicazione o comunione | delle | essenze, fosse indubitatamente opinione di Platone, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
parmi aver data origine, chi ben considera, alla differenza | delle | due grandi filosofie dell' antichità, l' Aristotelica e la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
viene già provveduto d' opinioni intorno alla natura | delle | cose mondiali, dalle quali ascende al primo Motore; e così, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Platone fa che le idee stesse, in cui ripone la natura | delle | cose, sieno generate o prodotte da Dio, molto più la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
a più casi. Se dunque si prende per tutto il mondo intero | delle | idee, certamente allude alla loro contenenza in Dio, come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
riguardando come un religioso mistero l' ultima origine | delle | cose. [...OMISSIS...] . Il che non direbbe se non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
commentatori. Egli prima parla di tre principŒ elementari | delle | cose: 1 la specie; 2 la materia corporea; 3 il corpo, che è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
nel vero se le idee del mondo che pure contengono l' essere | delle | cose, sono « veri enti », o enti semplicemente (6), pure |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
definita è reale, e come quella si chiama immobile al par | delle | idee, così questa si move, chiamandola Platone « « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
» » (2). Dove chiaramente è distinta la conoscibilità | delle | cose, «to gignoskesthai» dall' essere, «to einai», e dall' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dall' essere, «to einai», e dall' essenza, «ten usian», | delle | cose, e tutti e tre questi elementi si dicono provenire da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ed affermazione divina: non è come nell' uomo l' intuizione | delle | specie, un ricevere, ma un fare collo stesso esser suo. Ora |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dalla forza del suo ingegno a riconoscere, che l' essere | delle | cose non è punto sensibile, tuttavia non sa punto slegarsi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
s' acchiudano virtualmente, e da essa escano all' occasione | delle | sensazioni, e altre operazioni dello spirito «( Ideol. 229, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
similitudine adunque si può paragonare questo lume naturale | delle | menti ad un giogo che aggioga la mente e le cose reali, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Onde Platone usando della similitudine del Sole materiale e | delle | cose visibili agli occhi, dice appunto: [...OMISSIS...] . E |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
si riferisce all' intelligibile, onde, senza dubbio il lume | delle | menti per Platone è una prima idea, quella che egli chiama |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
una sua partecipazione e similitudine, così l' impressione | delle | idee nel sentimento inferiore dell' anima non sono le idee |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dell' anima non sono le idee stesse, ma un cotal simulacro | delle | idee, ed è perciò che i corpi formati dice che sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Dio e tutto è connesso. Che se in descrivendo la produzione | delle | cose mondiali le divide, e prima descrive la formazione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
platonica. Due proprietà ha quest' idea: 1 che è l' essere | delle | cose; 2 che quest' essere è oggettivo, cioè per sè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Dialettica (4). Nella quale vide che si potevano stabilire | delle | ferme basi su cui ragionare, e spiega tosto la via che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
l' idea. Non rimane dunque che a considerare la natura | delle | idee, e vedere ciò che alle idee si confà, o che ad esse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
trovare ciò che è vero, o non è. Ora lo studio della natura | delle | idee, causa prossima, per la quale le cose sono quello che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
(2). E questo studio del collegamento e della opposizione | delle | idee è appunto quello che il filosofo chiama dialettica , a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sotto il nome d' idee Platone intende l' essere stesso | delle | cose, non le loro similitudini, imagini ed ombre. Il che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
come nel X della « Politeia », benchè io intenda questo | delle | sole idee del mondo, e non delle prime idee, che non sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
benchè io intenda questo delle sole idee del mondo, e non | delle | prime idee, che non sono tipi del mondo, come verrà forse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
senza un' anima » » (2). Il che non intende già affermare | delle | menti create, ma assolutamente, con questa avvertenza però |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Platone appunto per ispiegare come Dio possa essere causa | delle | cose, [...OMISSIS...] , gli dà un' anima, cioè un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Platone ha spiegato nel « Fedro », attesa la reminiscenza | delle | cose colà vedute dalle nostre anime (2). Così deve |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
mondo tutto l' anima, « « la bellissima e venerabilissima | delle | nature » », [...OMISSIS...] (4). E l' anima si chiama |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e ora si ricordano di quello che hanno veduto a cagione | delle | similitudini di cui è abbellito l' Universo. Anche nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
assoluto, a diversità del modo in cui sono nel mondo, usa | delle | parole «alethos kinesin k. t. l.», e appresso dice che sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
alla verità ed alla cognizione umana ed all' essenza | delle | cose mondiali (3). Ma oltre queste idee che compongono, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
secondo le ragioni della mente umana, Dio, ci sono | delle | altre idee relative alle cose mondiali, che contengono l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dalle più eccellenti alle inferiori. L' ultima possibile | delle | nature, la materia corporea, non è di natura sua ordinata. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
come Dio poteva, anche prima di creare il corpo, assegnare | delle | leggi armoniche a questo sentimento, quasi screziandolo di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
poichè l' ente è per sua essenza uno. La pluralità dunque | delle | parti assegnabili nello spazio non esiste se non nell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
le idee e notizie preconosciute, di cui all' occasione | delle | sensazioni non faccia che ricordarsi, le dà una vera |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
tradizione (2). Non rimanendogli tempo, nella vastità | delle | ricerche in cui era occupato, di meditare una teoria più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
il decoro d' un cotale spirituale organismo, e ciascuna | delle | dette membra riuscìa così composta di quei tre primi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
per lungo, di che si ebbero due serie, ciascuna dotata | delle | stesse proporzioni numeriche: delle quali due liste fece |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
serie, ciascuna dotata delle stesse proporzioni numeriche: | delle | quali due liste fece una croce decussata, e piegata, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
parti rispondenti ai sette numeri della medesima, ciascuna | delle | quali movendosi in giro, ne riuscirono le orbite dei sette |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dal corpo, secondo l' ipotesi che altrove introduce | delle | anime viventi immuni da ogni concrezione materiale. 2 Dando |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
si rappresentarono coi due movimenti opposti del cielo | delle | stelle fisse che si move equabilmente, prendendo la legge |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
dell' anima e del corpo mondiale, narra la formazione | delle | specie d' animali minori, le quali sono tante quante ne |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
il seme ed il cominciamento [...OMISSIS...] formando, | delle | reliquie di quella stessa sostanza, di cui aveva elaborata |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
produce tutti i grandi e i minimi movimenti, fino a quelli | delle | coesioni e delle chimiche affinità. Così la materia riceve |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
grandi e i minimi movimenti, fino a quelli delle coesioni e | delle | chimiche affinità. Così la materia riceve dall' anima non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
cose ci esprimiamo. Le forme adunque e la distribuzione | delle | cose sensibili, essendo determinate dall' anima secondo le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ad essi soprastante, ordinatrice e temperatrice degli anni, | delle | stagioni e de' mesi, la quale a troppo buon diritto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
come a me pare, specialmente si dee riferire la presenza | delle | idee, «parusia», ai corporei sensibili la comunione , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
veementissima al Bene stesso, che è appunto la causa | delle | idee che compongono l' esemplare, e quella che in sè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
d' ogni altra si dee pregiare e cercare siccome la massima | delle | discipline [...OMISSIS...] . Niun' altra cognizione giova |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
quattro gradi di cognizione, due appartenenti all' ordine | delle | cose visibili, e due a quello delle cose invisibili. Perchè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
all' ordine delle cose visibili, e due a quello | delle | cose invisibili. Perchè le cose visibili si dividono in due |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
, «eikasia», che si riferisce all' imagini visibili | delle | cose, come quelle che si vedono riflettute da uno specchio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ma al triangolo stesso e all' altre figure ideali, | delle | quali le sensibili sono imperfetti simulacri. In questo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
. A questo dunque Platone assegna due gradi: l' uno, quello | delle | matematiche e dell' altre scienze, che non ascendono al |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
l' una più eccellente dell' altra. La classe inferiore | delle | idee è di quelle che si riferiscono immediatamente al mondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
, laddove il sensibile avea luogo nell' ordine | delle | percezioni, ed anche nel primo grado del raziocinio, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
col suo principio, e con tutto se stesso alla verità | delle | cose, e che abbiamo chiamato ricognizione dell' essere (3). |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
le idee e il loro ordine. Ora che cosa è questo lume | delle | menti, effetto, ossia prole del Bene, che per mezzo di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
[...OMISSIS...] è lo stesso ente, in quanto è esemplare | delle | cose reali e definite e queste lo imitano e così |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Bene poi non è solamente causa del suo Figliuolo, la luce | delle | menti umane, ma, senza cessar d' esser luce inaccessibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
[...OMISSIS...] . Dove parla manifestamente dell' essenza | delle | cose finite, di quelle essenze che tutte unite insieme |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di rendere il mondo similissimo a sè stesso, Iddio creò | delle | intelligenze, e in servigio e gloria di queste, altre cose |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
. Ma quanto la mente e la sapienza umana ossia il complesso | delle | idee accessibili all' uomo sia inferiore del Bene stesso, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
deve risultare da un' armonica unione e contemperamento | delle | due vite, cioè della sapienza e del piacere, e di questo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ma non per alcuna positiva esperienza; bensì per via | delle | ragioni , cioè raziocinando da quel bene che sperimentiamo; |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
ossia l' ammettere più e meno, è il fonte, secondo Platone, | delle | imperfezioni a cui soggiacciono le nature finite e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
idee eminenti che si vedono nel mondo partecipate, ciascuna | delle | quali dà una tale essenza che dee essere necessariamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di quella sua solita riverenza e modestia, con cui parla | delle | cose divine e che s' addice tanto ad un uomo, specialmente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
chiaramente l' idea del Bene, non solo esser causa | delle | cose intelligibili, ma anche delle visibili; il che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
non solo esser causa delle cose intelligibili, ma anche | delle | visibili; il che dimostra due cose: 1 che per « idea del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di tutte le cose è la più simile e la più vera » » (3). | Delle | quali parole, le prime, cioè che la mente sia il medesimo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
Appunto per questo, oltre alla prima e più sublime | delle | facoltà intellettive, cioè alla mente che intuisce le più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
paragonando certi luoghi d' Aristotele, in cui parla | delle | dottrine di Platone, con altri che ancor si leggono nelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
poichè se le materie si distinguono tra di loro, hanno | delle | differenze, qualunque sieno: se hanno differenze, hanno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
differenze, qualunque sieno: se hanno differenze, hanno | delle | forme, onde non trattasi più d' una materia prima, d' una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
di predicati generalissimi; laddove la classificazione | delle | specie in pure e composte ha per sua base la natura delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
delle specie in pure e composte ha per sua base la natura | delle | forme stesse, è una classificazione di subietti . Venendo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
altre, il caso e la fortuna , che nascono dalla privazione | delle | due prime, [...OMISSIS...] , e però presuppongono le due |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
materia e dell' ultima specie, vale anche per le ultime | delle | altre cause. Dice dunque che sussiste in natura il composto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
la causa efficiente , quanto la causa della cognizione | delle | cose reali sieno nelle stesse cose reali, perchè dice, se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
stesse cose reali, perchè dice, se ci fossero specie fuori | delle | cose reali, queste nè potrebbero produrre o informare le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
e di forma, e lo chiama natura , e spiega la cognizione | delle | cose collocando del pari in queste un principio conoscibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
unica maniera di produzione che ci sia nell' universalità | delle | cose. Se questa è l' unica maniera, dunque la forma e la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
materia, quali sono nella mente, sono cause efficienti | delle | cose di cui il mondo sensibile risulta (2). Stabilisce |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
direttore di lavori distribuisce le parti diverse a seconda | delle | capacità, ripartiva in gruppi, in nuclei distinti l'Umanità |
Doveri dell'uomo -
|
l'Umanità sulla faccia del nostro globo e cacciava il germe | delle | nazioni. I tristi governi hanno guastato il disegno di Dio |
Doveri dell'uomo -
|
dal voto dei liberi, sulle rovine della Patria dei re, | delle | caste privilegiate. Tra quelle patrie sarà armonia, |
Doveri dell'uomo -
|
della propria legge di vita, ripartito a seconda | delle | capacità locali e associato, potrà compirsi per via di |
Doveri dell'uomo -
|
agli sbocchi del Varo e segnate con essa, nella direzione | delle | Alpi, un semicerchio: quella punta che andrà, compito il |
Doveri dell'uomo -
|
l'Europa intera acclamerà, sorta e accettata nel consorzio | delle | Nazioni, l'Italia. A quest'ultima prova dovete tendere con |
Doveri dell'uomo -
|
i bastardi dell'umanità. Soldati senza bandiera, israeliti | delle | Nazioni, voi non otterrete fede né protezione: non avrete |
Doveri dell'uomo -
|
stranieri, e non giovano che ad accarezzare la vanità | delle | aristocrazie locali, alle quali è necessaria una sfera più |
Doveri dell'uomo -
|
privilegi, d'ineguaglianze - dove l'attività d'una porzione | delle | forze e facoltà individuale è cancellata o assopita - dove |
Doveri dell'uomo -
|
amata, moverete in bella e santa armonia allo sviluppo | delle | vostre facoltà e della missione Italiana - ricordatevi che |
Doveri dell'uomo -
|
e tiene incatenati all'Italia l'occhio ed il pensiero | delle | Nazioni. I vostri doveri verso la Patria stanno in ragione |
Doveri dell'uomo -
|
mantenerla pura d'egoismo, incontaminata di menzogna e | delle | arti di quel gesuitismo politico, che chiamano diplomazia. |
Doveri dell'uomo -
|
religiosi, dagli uomini del privilegio e dall'egoismo | delle | dinastie, chiedono l'abolizione d'ogni religione, d'ogni |
Doveri dell'uomo -
|
È procedere di fanciulli o di barbari. Perché in nome | delle | malattie generate da un'aria corrotta, non tenterebbero la |
Doveri dell'uomo -
|
nelle loro mani, fondatori della dittatura ereditaria | delle | antiche caste? No; il Comunismo non conquista l'eguaglianza |
Doveri dell'uomo -
|
noi eravamo ancor giovanetti 2) ignari della limitazione | delle | nostre forze, guidati solo dall' immensa voglia di sapere e |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
questa raccolta di scritti politici quasi epilogo | delle | materie trattate in essa, e traccia di quelle che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
in alcune opere di minor lena e lunghezza, ciascuna | delle | quali fosse compiuta in sè medesima. Nacquero così i due |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
nel primo Volume di questa raccolta. Il secondo fonte | delle | ultime ragioni o criterŒ politici dicemmo essere: La |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e secondo quella degli umani istinti è fondata nella natura | delle | cose, e però acconciamente ella dicesi naturale. Il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la sua rettitudine, qualunque sia la disposizione | delle | cose esterne: tuttavia queste, i beni ed i mali sensibili, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
popolo è inalienabile, e non offende menomamente i diritti | delle | persone governanti. Quindi la costituzione della società si |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
suo temporaneo fondamento: questa è la cagione universale | delle | rivoluzioni e delle agitazioni dei popoli. Ma quando noi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
questa è la cagione universale delle rivoluzioni e | delle | agitazioni dei popoli. Ma quando noi diciamo che si dee |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e definita: noi l' abbiamo mostrato. 2) Noi abbiamo parlato | delle | ingiustizie che può commettere la società civile in quant' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
civile e deve essere da questa rispettato; ma vi ha anche | delle | società anteriori ad essa, quali sono la società teocratica |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
3 Che i Principi, e più generalmente parlando i governi | delle | società civili, sono obbligati di riconoscere questo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ed i governanti non sono istituiti a loro pro, o a pro | delle | loro famiglie, ma unicamente a pro della moltitudine che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
tali si debbono riconoscere e trattare senza tener conto | delle | piccole anomalie ed eccezioni che si potessero qua e colà |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
leggi non possono essere mai altro che conseguenze logiche | delle | prime cioè di quelle che antecedono l' istituzione della |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ed hanno voluto, anche allora quando si ritrovavano piene | delle | più atroci usurpazioni ed ingiustizie, ostentarlo: hanno |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
usurpatori hanno dovuto prima ingannarli sulla natura | delle | loro imprese: e ricoprendo il mostruoso ceffo d' ingiusti, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
l' erezione dei tribunali di giustizia; rimanessero però | delle | azioni nella società che a questi tribunali non venivano |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
in due parti, supreme egualmente nella loro linea, l' una | delle | quali presiedesse alla giustizia politica, e l' altra all' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
contro di essi, ed alle minorità contro il dispotismo | delle | maggioranze, parte importantissima che manca presentemente |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non riuscirebbero eguali nel loro effetto per la diversità | delle | forze morali: l' opinione della propria forza infonderebbe |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dei diritti dei cittadini a danno o dei particolari, o | delle | minorità, o della parte debole o di tutto il corpo sociale. |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
sufficienti guarentigie, le quali assicurino la giustizia | delle | sue disposizioni. » Quando il governo resiste a questo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
sufficienti guarentigie, le quali assicurino la giustizia | delle | sue disposizioni. »Il popolo che ha trionfato nella |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
soluzione che essi hanno saputo dare al problema sociale | delle | guarentigie, soluzione che forse si è operata alla stessa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la giustizia, coll' aggiungersi ai Tribunali che giudicano | delle | azioni private de' cittadini altri Tribunali incaricati di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Tribunali incaricati di portar sentenza della giustizia | delle | azioni pubbliche del governo, noi dovremmo venir |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
trattazione di tutte le cause è da ritenere il principio | delle | tre istanze, converrà che per le cause maggiori il supremo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dei membri del Tribunale supremo e il numero di ciascuna | delle | due camere che formano il parlamento. Questa proporzione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
quelli che hanno dei richiami a fare, porgendosi all' esame | delle | ragioni che gli presentano e di quelli che oppone la parte |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
se la legge o il diritto indeterminato, come sono i diritti | delle | libertà accordate dalla costituzione, e vuol sapersi se di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
in se stessa o nelle sue conseguenze. Questa separazione | delle | materie che sono di competenza del Tribunale politico, da |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
della Costituzione: gli altri Tribunali sono i custodi | delle | altre leggi: il Tribunale politico dee appoggiare le sue |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
della Costituzione; gli altri Tribunali a qualche articolo | delle | altre leggi. Ogni imputazione davanti ad un Tribunale dello |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Appello. Ciascuno dei poteri che concorrono alla formazione | delle | leggi, cioè le due camere ed il re, può anch' egli |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
consultazione dee farsi contemporaneamente ai dibattimenti | delle | Camere, i quali non devono essere per tale motivo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Tribunale. La consultazione che fa il re per la giustizia | delle | relazioni esterne può essere ugualmente proposta all' uno |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
uomini, e per mostrar loro ciò che l' istantanea esigenza | delle | cose addimandava. Ma erano traveduti alla sfuggita, e |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
altro, e quando il politico veniva indotto dalla natura | delle | cose a fare qualche disposizione a quelli consentanea, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
malori. Quindi si può dire che i grandi sconvolgimenti | delle | società civili ed i mali a cui esse si trovarono |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
continuamente soggette condussero talora i governatori | delle | medesime ad operare in un modo consentaneo ai principŒ |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
essi stessi che si facevano, condotti dalla forza naturale | delle | cose; che perciò non operando dietro un principio, ma solo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
d' una teoria, hanno dovuto lasciare nelle società civili | delle | irregolarità innumerevoli, nel tempo stesso che vi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di regolarità; e tale si può dire che sia il presente stato | delle | medesime. Egli è da aggiungere ancora un' altra |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
cognizioni intorno alla natura dell' uomo, e allo sviluppo | delle | sue passioni mediante la società, si debbono prender da |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
all' assemblea dei Padri, prevedendo che avrebbe incontrato | delle | grandi opposizioni, come quello che esigeva prima la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
a dar loro una baldanza, che avrebbe alterato l' ordine | delle | loro famiglie. Qualcheduno dei più avveduti credette ancora |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dei deboli, chi più deboli dei figliuoli rispetto ai padri, | delle | mogli rispetto ai mariti, dei servi rispetto ai padroni? |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il bene dei figliuoli non è che il bene dei futuri padri e | delle | future generazioni, e che la giustizia infranta dai padri |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
L' introdurre alla vostra presenza gli altri membri | delle | vostre famiglie non è dar loro alcun diritto; mentre con |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e dolci affezioni che gli avvincolavano coi soccorritori | delle | loro miserie, li cangia in esattori assidui, e li rende |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non già col patto che questi li risarciscano mediante | delle | fatiche che posson prestare, ma col patto che restino |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
maggiormente in tal modo coi non proprietarŒ i vincoli | delle | naturali affezioni, vincoli spirituali che stringono una |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il posto che debbono occupare nella società ciascuna | delle | quattro classi in cui si divisero tutte le persone da |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dei proprietarŒ e dir loro: A noi spetta l' amministrazione | delle | vostre ricchezze perchè noi sappiamo meglio amministrarle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
povere divenissero ricche, e così viceversa. E` il merito | delle | povere, soggiungete voi, che a ciò ne spinge. Avvertite, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
queste vostre persone misere ad un tempo e fornite insieme | delle | più alte virtù: la compassione vostra si occupa adunque |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dei vostri nuovi proprietari, cioè contro la classe | delle | persone di merito da voi innalzata e coperta in tal modo di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
acconsentirete voi che quanto possedete passi in proprietà | delle | persone di voi più meritevoli? Tale è la assurda condizione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
in quest' altro: l' uomo debbe mangiare non in ragione | delle | forze del suo stomaco, ma di quelle del suo spirito, poichè |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
parziale: la conservazione, cioè, e l' aumento ordinato | delle | proprietà. La società del genere umano ha uno scopo sommo e |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
i mezzi opportuni per render a pieno giustizia a ciascuna | delle | sue creature. La società civile all' incontro non è che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
modo medesimo che se il ricco mercatante non si spoglia | delle | proprie ricchezze per premiare le fatiche del letterato, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
conveniente e possibile che aver potesse ciascuna | delle | quattro classi di persone, che comporre dovevano la nuova |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
occupò la quinta sessione dell' assemblea. La prima classe | delle | persone componenti la società civile era quella delle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
delle persone componenti la società civile era quella | delle | persone non libere. La Commissione definì le persone non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ovvero ancora di diritti relativi ad altre persone verso | delle | quali si considerano come liberi. Tutti questi diritti qui |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
persone non libere, queste verrebbero ad entrare in alcuna | delle | tre classi susseguenti: e di essi si debbe intendere tutto |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
debbe intendere tutto ciò che si dirà più sotto dei membri | delle | dette tre Classi. Considerando adunque i diritti delle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
delle dette tre Classi. Considerando adunque i diritti | delle | persone non libere come tali non ne troviamo che due: 1 la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che questi potessero fare di loro autorità. Il Delegato | delle | persone non libere rispose, esser falso che i diritti della |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
pubblica nulla poteva fare per la medesima se non mediante | delle | spese; che quindi, perchè si rendesse possibile una |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
loro fatta giustizia, allo stesso modo come si disse | delle | persone non libere. Conchiuse che era necessario dare loro |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
entrando nella società civile, il singolare diritto di fare | delle | inutili querimonie sopra la perdita irreparabile delle più |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
fare delle inutili querimonie sopra la perdita irreparabile | delle | più care e delle più sacre proprietà dell' uomo; e sia loro |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
querimonie sopra la perdita irreparabile delle più care e | delle | più sacre proprietà dell' uomo; e sia loro assegnato |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
introdotto nella società, essendo contro la natura | delle | cose perchè trasforma la beneficenza in giustizia, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
si è che i non proprietarŒ essendo liberi possono disporre | delle | loro operazioni e con queste pagare la Società, con queste |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
della loro abilità, di poi in ragione della loro salute o | delle | peculiari circostanze nelle quali si trovano, finalmente in |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
circostanze nelle quali si trovano, finalmente in ragione | delle | ricerche? possono essi assicurarsi di provvedersi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
farà l' Amministrazione sociale di tanti operai? porrà ella | delle | fabbriche manufattrici, o pianterà degli stabilimenti di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e il rese così evidente che fu generalmente approvato. Una | delle | ragioni radicali proposte dalla Commissione si fu, che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
in una voce, efficace quanto più esser poteva, di richiamo | delle | offese ricevute dagli altri membri della società, o dall' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
supporre che avessero il modo di soddisfare alle spese | delle | loro cause, e se ciò si supponeva, doveva supporsi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
era la ricchezza materiale , distinzione caratteristica | delle | due società. Di poi tirò pure la conseguenza da tutto ciò |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
sociale non possa giammai trattare esclusivamente i negozi | delle | persone che entrano in essa, ma debba riconoscere le |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
tutte queste incombenze fra varie famiglie, alcune | delle | quali si restringessero per esempio alla cura del gregge, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
per esempio alla cura del gregge, altre alla filatura | delle | lane, altre alla tessitura, ed altre alla facitura delle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
delle lane, altre alla tessitura, ed altre alla facitura | delle | vestimenta. Egli fu in tal modo che si moltiplicarono i |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non avesse temperato i fieri costumi e la corruzione | delle | passioni raccendendo nelle menti il lume della verità; ma |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dalle cose dette, o piuttosto era una recapitolazione | delle | medesime. In fatti egli discendeva da quell' altro più |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
passiva e la rappresentazione attiva: la prima | delle | quali, corrispondente ai diritti personali, era formata da |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
entrare con essa in un contratto stabile. I possessori | delle | terre fecero però sentire che non sembrava loro giusto d' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Le arti ed il commercio sono di somma utilità ai possessori | delle | terre: dunque questi quando anco potessero abbandonarli non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
a' proprŒ vantaggi. Dall' istante adunque che i proprietarŒ | delle | terre non vogliono nè possono volere rinunziare ai vantaggi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il commercio. E chi la poteva produrre, se non i possessori | delle | terre somministrando le materie prime? Le arti dunque ed il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
officŒ. Alla seconda obbiezione, colla quale i proprietarŒ | delle | terre pretendevano che solamente i loro fondi fossero |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
i seguenti riflessi. Ella è la legge che regola il prezzo | delle | cose, quella che può dileguare la difficoltà proposta. Per |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
proposta. Per conoscere la legge che regola il prezzo | delle | cose bisogna prendere per regola una misura comune del |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
prezzo più acconcia di tutte. Valutiamo dunque il prezzo | delle | cose in danaro, o per dir meglio consideriamo la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che costituiscono questo prezzo, o questa valutazione | delle | cose? Sono due: 1 La ricerca delle medesime corrispondente |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
o questa valutazione delle cose? Sono due: 1 La ricerca | delle | medesime corrispondente ai bisogni che si hanno di esse, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ecc. ecc.. Egli bisogna ben intendere che questo prezzo | delle | cose appunto perch' egli risulta dal rapporto fra la somma |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
perch' egli risulta dal rapporto fra la somma de' bisogni | delle | medesime e la loro acconcezza a soddisfarli, non è già |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
speranza di guadagno che gli accompagna. Nè i proprietarŒ | delle | terre possono già dire: che il prezzo che viene loro |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
valutar la ricchezza se non riportandosi al prezzo relativo | delle | cose, cioè al prezzo che acquistar possono messe in cambio |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ha più luogo a sconto; poichè questo prezzo è il risultato | delle | qualità stimabili dell' oggetto apprezzato, meno le qualità |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
l' amministrazione? Si vuol forse fare una nuova divisione | delle | ricchezze materiali in un modo regolare, sicchè una persona |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
si ha mai, nè si potrebbe conoscerla avendola: il diritto | delle | parti adunque non si estende ad esigerla; perocchè i |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che più dappresso s' avvicinassero all' esecuzione | delle | basi sopra poste di giustizia, e che diminuissero le |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
della giustizia non debbe punto atterirsi dallo stabilire | delle | regole difficili all' esecuzione, ma che tutto ciò che è |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
proposte, cioè la passiva e l' attiva, la prima | delle | quali corrispondeva alla specie di diritti che è comune a |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
regolarizzazione s' ottiene coll' instituire due centri | delle | medesime, i quali possano agire regolarmente ed |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
agire regolarmente ed ordinatamente: e questi due centri | delle | due forze elementari dell' uomo e della società sono le due |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dall' Assemblea stessa, fu finalmente ammesso. L' articolo | delle | elezioni per la composizione del Tribunale, che si doveva |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
trova instituita presso varŒ popoli, in cui vi fossero già | delle | persone che s' incaricassero di tutte le incombenze che la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
da difendere e da rappresentare quanto è maggiore il numero | delle | persone che la compongono. Perchè adunque gli uomini |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
conviene che i voti stieno in ragione del numero | delle | persone componenti la famiglia. Si oppose che i padri |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che riunendo nei padri e nei mariti i voti dei figliuoli e | delle | mogli si privava la società di un maggior numero di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
punto della discordia, innanzi cioè che si sappia a cui | delle | due parti appartenga il diritto conteso. Se dunque il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
essere al tutto indivisa da quella dei padri, e la volontà | delle | mogli essere al tutto indivisa da quella dei mariti. E` l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
raccogliessero i voti dei loro figliuoli ed i mariti quel | delle | mogli, costituirebbe e autorizzerebbe legalmente una falsa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dalla quale essa non avvenga che mai dissenta in nessuna | delle | esterne relazioni. Coll' introdurre adunque nella famiglia |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
senza necessità; perocchè ciascuna legge ne chiama | delle | altre all' infinito, giacchè nel mentre ch' essa vuol |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
vuol rimediare ad un disordine, contorce il naturale stato | delle | cose, e ne produce infiniti altri. Questo disordine nell' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
lo stesso legislatore, per quanto avveduto egli sia, a | delle | instituzioni totalmente false; perocchè non v' ha uomo d' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
farete un' instituzione che metta disunione o diffidenza | delle | armate verso i loro generali distruggerete l' effetto delle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
delle armate verso i loro generali distruggerete l' effetto | delle | militari ordinanze. Il ricco può abusare delle sue |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
l' effetto delle militari ordinanze. Il ricco può abusare | delle | sue ricchezze: prescrivetegli l' uso ch' ei ne debbe fare: |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
E` dunque da osservare diligentemente qual sia la natura | delle | instituzioni sociali. Sono esse tali che determinano in se |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
punto: e quando ci sia il caso per levare gli abusi | delle | medesime, si debbono attorniare di altre instituzioni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
i diritti degli uomini, ad ottenere lo scopo proprio | delle | instituzioni preventive o repressive; cioè a prevenire i |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
estremamente corrotta, il legislatore è costretto di fare | delle | instituzioni false; 1) è costretto di confondere quei due |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
quei due generi d' instituzioni in un solo: quei due scopi | delle | medesime in un solo; cioè in quello tendente colla |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
morte degli schiavi autorizzavano di cavare dei giuochi e | delle | pubbliche ricreazioni. Non v' ha nessun falso diritto, o |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
uomini fra di loro che non abbia portato in conseguenza | delle | false instituzioni e delle false leggi. All' incontro delle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non abbia portato in conseguenza delle false instituzioni e | delle | false leggi. All' incontro delle false leggi e delle false |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
delle false instituzioni e delle false leggi. All' incontro | delle | false leggi e delle false instituzioni producono sempre |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e delle false leggi. All' incontro delle false leggi e | delle | false instituzioni producono sempre delle relazioni false |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
false leggi e delle false instituzioni producono sempre | delle | relazioni false fra gli uomini, se essi vivono per lungo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Egli è vero, lo ripeto, che i legislatori sono costretti a | delle | istituzioni false, allorquando la società è estremamente |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
sussistere, danno il solo diritto di ovviare gli abusi con | delle | instituzioni particolari ed a tal fine appositamente |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
particolari ed a tal fine appositamente ordinate. Se | delle | instituzioni costituissero l' autorità dei padri e dei |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
in tal modo dal fine proprio per conseguire il fine | delle | instituzioni di un altro genere cioè delle instituzioni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il fine delle instituzioni di un altro genere cioè | delle | instituzioni preventive e repressive . Ad ovviare dunque |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
abusi dell' autorità paterna e maritale debbono rivolgersi | delle | instituzioni apposite, le quali non apportino un colpo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
lasciato questo potere in tutta la sua pienezza dalla parte | delle | persone soggette, ed all' incontro ha dato ai padri ed ai |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
moderarlo. Egli è dunque inconveniente e contro la natura | delle | cose stabilire che il padre abbia il dovere di raccogliere |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
era dato ai padri quello dei figliuoli, o ai mariti quello | delle | mogli; perocchè mentre questi due vincoli, cioè il paterno |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che temporaneo in una società civile cristiana; ed una | delle | prime cure della medesima, quando sarà instituita, debb' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
stato dimostrato nella sessione antecedente conduce a fare | delle | false instituzioni. E che cosa è altro questo sofisma che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
alle instituzioni stabilitive, ed il fine proprio | delle | instituzioni stabilite non è già quello di evitare i |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dopo costituito lo Stato non siate forse condotti a fare | delle | riforme che alterino le prime basi su cui è costituito, o |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la civile società pure arbitraria: in tal caso il principio | delle | instituzioni sociali è l' arbitrio. Egli è vero che si |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
va senza di lui, e che è così complicata per la moltitudine | delle | sue parti che gli riesce impossibile di calcolarne l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ma non essendo questi diritti in fondi, ma nell' opera | delle | loro mani, l' avevano solo in corpo, e non in individuo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
si restrinse a far osservare alla medesima solo la prima | delle | due difficoltà sopraddette, e in conseguenza di essa a |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
loro abili ministri o delegati forniti dei loro poteri e | delle | loro instruzioni, i quali potevano essere ridotti a quel |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di tutto il corpo che rappresenta: nella collisione perciò | delle | grandi colle piccole proprietà egli non abbandonerà mai |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ricchezza che rimane senza rappresentazione è sempre minore | delle | lire cento. Supponete in fatti un proprietario di mille e |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
voti; perchè in essa il numero dei voti equivale al numero | delle | centinaia di lire. Laonde questi non resta senza |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
come rappresentante il proprio, e non come delegato | delle | Assemblee antecedenti. In tal caso l' Assemblea dei |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
parte di rappresentanti di beni proprŒ, parte dei delegati | delle | Assemblee precedenti, i quali non sono che ministri delle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
delle Assemblee precedenti, i quali non sono che ministri | delle | Assemblee stesse. La Commissione propose « che ciascuna |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Ciò che è detto nei paragrafi precedenti per lo scemamento | delle | fortune, vale anche per il loro aumento; e perciò ciascuno, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ha diritto e dovere di domandare una nuova ricognizione | delle | fortune di quelli che sono negligenti nel pagare le |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
nel pagare le imposizioni. 5 I lavori del Tribunale e | delle | Assemblee sono indipendenti, e quelli dell' uno non possono |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
negli scrittori antecedenti, o sia nelle costituzioni | delle | nazioni che fin quì sulla terra sono esistite. Questa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ma questo interrompimento, che nuoce invero al filo | delle | idee, sarà forse compensato da un maggior avvicinamento che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
a quella forma regolare. Parmi insomma che tanto la natura | delle | cose, quanto le menti degli uomini ci si sieno aggirate d' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
tempo, non è già da credersi che ciò nasca dall' opera sola | delle | passioni degli uomini: egli si prolunga anzi per l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
propria incapacità, e sulla fallacità dei loro giudizŒ e | delle | loro operazioni. Se noi veniamo osservando la storia delle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
delle loro operazioni. Se noi veniamo osservando la storia | delle | nostre moderne monarchie, cominciando dalle loro origini |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
del loro avvedimento e della loro destrezza nel maneggio | delle | pubbliche cose. Si grida contro alla costoro improbità: ma, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
contribuito degli uomini sommamente probi, e forniti | delle | più pure intenzioni. - Ma essi, si dice, hanno rinserrate |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
gli occhi, come cadono sotto gli occhi tutti i disordini | delle | amministrazioni di più persone, sieno grandi o sieno |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
terza per vendicare i delitti della seconda. Nel fermento | delle | opinioni e nella prontezza e temerità dei giudicŒ si |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
sè stessi. E non fa però meraviglia, se fino a qui solo | delle | incerte traccie si ravvisino essere state di consimile |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
me proposto, e come i principŒ sieno conformi alla natura | delle | cose. Io ho cercato un sintomo che ci faccia conoscere |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
al Tribunale politico; e veggiamo se il popolo risentitosi | delle | offese degli amministratori abbia chiesto e resosi com' ha |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
le ribellioni: queste nascono perchè il popolo si risente | delle | offese che vengono a lui fatte dagli amministratori della |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
da sé. Esiste adunque sempre nel fatto e per la natura | delle | cose un Tribunale per gli affari politici, come esiste |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
per gli affari politici, come esiste sempre per la natura | delle | cose un Tribunale per gli affari privati. La sola |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la modalità stessa dei diritti 2) in un tempo, che il fine | delle | guerre ognor minacciate era l' esistenza, o la distruzione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il risentimento morale adunque questo naturale giudice | delle | offese era quello che determinava la stessa forma |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
una giustizia, un Monarca, a cui rendere il conto | delle | arbitrarie sentenze. Conviene concedere in fatti che questo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ordinari. Le parti del popolo, dice il Sismondi parlando | delle | forme di governo dei popoli settentrionali del medio evo « |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che così fu sempre, e che sarebbe contro la natura | delle | cose supporre il contrario. In fatti la natura si risente |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Saint7Pierre. Leibnizio che credeva la cosa possibile fece | delle | eccellenti osservazioni sul progetto di Saint7Pierre. 1) |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
aveva in vista la protezione dei popoli o il miglioramento | delle | costituzioni degli Stati. Bensì dei due modi proposti, cioè |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la quale fu occasione fino dal nascere della Chiesa | delle | calunnie che a lei diedero i pagani. I cristiani, dice l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
« Hanno tentato i Papi di tirare a sè l' Amministrazione | delle | società civili? »Convien rispondere: « Non mai: egli è in |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ancora: « Hanno ì Papi voluto giudicare della giustizia | delle | azioni politiche, o sia hanno essi voluto entrare in questo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
o i modi di entrare nella comunanza civile, alla prima | delle | quali « tutto ciò che spira, fornito che sia di ragione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
è vero che il Senato romano divenne ben presto l' arbitro | delle | questioni che insorgevano fra i Re; ma quest' era piuttosto |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il riputavano anzi il fonte della giustizia, ed il padrone | delle | sostanze e di tutti gli altri diritti privati dei quali |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
quello che la storia stessa somministra. La storia adunque | delle | civili società presenta costantemente i fatti generali |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
per amore della quiete e della sicurezza hanno fatto sempre | delle | disposizioni favorevoli alla detta legge. 3 Le grandi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
prevale debba portare una mutazione nella distribuzione | delle | ricchezze; il quinto fatto finalmente dimostrando che non è |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
senza il danaro 1). Le ricchezze naturali apportano | delle | derrate che non si conservano a lungo, e alle quali perciò |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
prezzo come diceva, che quello che risulta dal mantenimento | delle | persone. Lo scopo dunque dell' affezione nella Società |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Società domestica: secondo forma; Società civile. Progresso | delle | forze prevalenti nella Società umana: forza prevalente |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
si conosce che può accrescersi mediante degli instrumenti | delle | arti; quindi si porta l' attenzione e il desiderio sopra |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
altre società contro le quali bisogna difendersi. Il prezzo | delle | ricchezze così va crescendo fino a tale, che la ricchezza |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non si guerreggia se non per la ricchezza. Tale è lo stato | delle | Società civili bene avvanzato. 1) Le Società civili all' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che consiste nella forza personale. Perciò le instituzioni | delle | società civili che non hanno riguardo alla ricchezza, ma |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
come la forza prevalente, appartengono alla seconda età | delle | Società civili, o sia alla loro virilità. Quasi tutte le |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
averne una parte per le spese pubbliche senza bisogno | delle | contribuzioni private; e l' altra parte potè dividersi in |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
potè dividersi in trenta parti, come trenta era il numero | delle | curie. Ma egli era impossibile che questa instituzione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
come a lungo non può conservarsi la perfetta eguaglianza | delle | ricchezze: doveva manifestarsi ben presto la legge della |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di questa legge, tosto che fosse successo lo squilibrio | delle | fortune, avrebbe potuto dare la più grande scossa alla |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la esistenza, s' essa fosse stata guasta dalle passioni | delle | Società invecchiate e corrotte, e se non avesse avuto degli |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
avuto degli uomini prudenti capaci di seguire la natura | delle | cose, e di modificare le antiche instituzioni a tenore |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
cose, e di modificare le antiche instituzioni a tenore | delle | nuove forze che si manifestavano e si rendevano prevalenti |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Società. L' uomo prudente che seppe accorgersi della legge | delle | Società civili appena che si manifestò in Roma e che diede |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Società civili appena che si manifestò in Roma e che diede | delle | instituzioni in armonia colla medesima fu Servio Tullio, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Servio Tullio sesto re di Roma: nel qual tempo la divisione | delle | fortune private aveva soggiaciuto a grande varietà. Quindi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
fu solamente la numerazione del popolo: fu ancora l' estimo | delle | sostanze di ciaschedun cittadino. La prima classe era |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
altre espressioni: « « L' avere, » dice, «e la ricchezza | delle | famiglie è una specie di ostaggio e di pegno ch' esse danno |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non sono stati condotti a quelle savie disposizioni già per | delle | teorie, ma per la forza della natura: il loro merito sta |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
appoggio dei fatti. Noi veggiamo adunque che la natura | delle | cose ha indicato ai popoli la legge da noi indicata che l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e che i popoli docili alla voce della natura hanno fatto | delle | instituzioni favorevoli ad una tal legge. Ma come noi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
manifestasse la sua influenza: per ciò non è negli esordi | delle | nazioni, ma dopo ch' esse sono bastevolmente costituite, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
colle istituzioni. La distinzione di questi due tempi | delle | nazioni non si può veder meglio che tenendo dietro ai passi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
nazioni non si può veder meglio che tenendo dietro ai passi | delle | nazioni conquistatrici; perocchè quando esse si |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la legge della società domestica, cui susseguì la divisione | delle | terre, e venne ben presto la ricchezza a far sentire la sua |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la sua preponderanza fra le forze sociali, che è la legge | delle | Società civili avviate; si rinnovellò nelle nazioni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
erano scomparsi ed i vincitori poco numerosi in proporzione | delle | terre divise, erano divenuti possessori di latifondi. |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
francese rappresentasse di sua natura dei principŒ, e non | delle | cose, a differenza della costituzione inglese |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
a differenza della costituzione inglese rappresentante | delle | cose e non dei principŒ. Non vogliamo già dire che l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il potere; legge che non si può violare senza che la natura | delle | cose non ne punisca l' imprudenza severamente, fino che non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
prossima che la violazione di una tale legge. Se lo stato | delle | cose pubbliche era difettoso, se le imposte pesavano |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il soverchio lusso, e le dilapidazioni della Corte e | delle | finanze mal disponevano gli animi: qual era il rimedio |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
a tali mali? Bisognava formare un più comodo riparto | delle | proprietà, e quindi appresso una distribuzione dell' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
equilibrata colle medesime. Un più comodo riparto | delle | proprietà non si potea far che in due modi: il primo con |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
in un modo giusto, qual fu quello della francazione | delle | città appartenenti ai dominŒ della corona, promovendo e |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
fronte alle soperchieriere della nobiltà. Ma solo con | delle | instituzioni che avessero messe in esecuzione con maggior |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
più potute sconcertarsi le cose pubbliche per la prevalenza | delle | opinioni, o sia dei principŒ, mentre le parole la perdono |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
le parole la perdono sempre quando si mettono a fronte | delle | cose. Ma invece di ciò, che si fece? I mali di cui era |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
come « una idea vana e una fatica ingrata lo studio « | delle | antiche costumanze, »presso i quali tutto ciò che era |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
alquanto dai due altri ordini, non immuni dalla vertigine | delle | teorie, e il giorno 17 di Giugno i Comuni, che così si |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non restava dunque ai nobili che di lasciar la preda | delle | lor proprietà, e di mettere in salvo colla fuga le loro |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
un grande squilibrio tra la proprietà e il potere, lo stato | delle | cose pubbliche era tale, che il diritto al potere non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
E come questo potere, portava seco il dispotico dominio | delle | proprietà, poichè non v' era più nessuno che le potesse |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che nacquero. A chi si poteva appellare nel contrasto | delle | abilità personali? alla forza; secondo la legge del primo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
tutta la storia conferma questa legge uscente dalla natura | delle | cose; che la proprietà ed il potere tendono ad |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che dura fino alla rivoluzione francese; ed esso è l' opera | delle | forze della stessa natura. La rivoluzione sostituisce alla |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
del terzo stato, e quindi resi i minori proprietari arbitri | delle | fortune della nazione, diventa un oggetto della cupidità di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
potere civile, quanto pel rapito potere civile una rapina | delle | proprietà. Delle grandi fortune erano sorte sulla |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
quanto pel rapito potere civile una rapina delle proprietà. | Delle | grandi fortune erano sorte sulla distruzione delle antiche; |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Delle grandi fortune erano sorte sulla distruzione | delle | antiche; e quelli ch' ebbero in mano prima il potere civile |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di lor natura, perchè era stato restituito l' equilibrio | delle | proprietà e del potere, ed in tal modo doveva apparire il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ai proprietarŒ avea cagionato la rivoluzione, e la rapina | delle | proprietà l' aveva finita; perchè aveva restituito l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
conciossiacchè tanto è lungi che l' arbitrio dei possessori | delle | terre voglia distruggere quella ricchezza, che anzi questo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
civile solamente alla ricchezza terriera, sta la storia | delle | Società civili, la quale dimostra il fatto qui sopra |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
rappresentazione reale, che sono i due stati sopra distinti | delle | Società, la prima ricchezza che si manifesta è la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e industriale. Prendendo a considerare la storia | delle | nazioni conquistatrici cioè di forse tutte le nazioni, si |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
quindi nascita dei piccoli proprietarŒ, e rappresentazione | delle | proprietà mediante il terzo stato; 4 Comparsa del commercio |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
repubblicano. Le prime repubbliche d' Italia furono quelle | delle | coste del Regno di Napoli, fra le quali è celebre quella d' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
i membri di quella magistratura avevano il titolo di priori | delle | arti » » per indicare, dice il Sismondi, « « che l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di quella di essere essi stessi quelli che dispongono | delle | cose politiche? Il perchè si può ragionevolmente dire, che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
necessità vuol di nuovo regolarizzarsi. - Ma i proprietarŒ | delle | terre trovandosi già in possesso del governo, se in vece di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
regolarizzare la proprietà si perde di vista: i proprietarŒ | delle | terre, ossia i nobili 1) credono d' essere ingiuriati dal |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
disordinare la Società, lo spirito sedizioso, il disprezzo | delle | potestà costituite da Dio, il democratismo, l' empietà. In |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
l' empietà. In tal modo non è più la forza naturale | delle | cose che opera, ma le sollevate passioni, e l' accanimento |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
cose che opera, ma le sollevate passioni, e l' accanimento | delle | due parti passa ben presto ogni termine. In tale stato di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
parte contraria. Tale è la celebre ed infelice istoria | delle | repubbliche italiane del medio evo. Ascoltiamo ancora |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
medio evo. Ascoltiamo ancora qualche passo dell' istorico | delle | medesime. Abbiamo veduto che la forma di governo stabilita |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
nel 12.2 fu interamente mercantile, giacchè i sei Priori | delle | Arti eran quelli che componevano la signoria. Ma l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non esisteva nè come proprietario, ne' come amministratore | delle | cose pubbliche: egli era schiavo dei nobili. Dopo il mille |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
vent' anni del secolo XIII i mercatanti ebbero la somma | delle | cose pubbliche, esclusa la nobiltà. La lotta delle parti |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la somma delle cose pubbliche, esclusa la nobiltà. La lotta | delle | parti che sostiene, anche presentemente, il governo d' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Confessore (1066). » » Non si può parlare con più mal senso | delle | modificazioni che Odoardo I ha dato alla Costituzione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ad una resistenza che nasce da una legge della natura | delle | cose, e non dagli uomini ». Il dire che ciò nacque più da |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
più da timidità che da saviezza, non toglie la verità | delle | cose dette, non toglie che se fosse stato sul trono inglese |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
o troppo tenace del sommo diritto, o troppo presuntuoso | delle | sue forze, non avesse operato assai peggio, e per lo meno |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
medesima, vie più si confermò. Il Sig. Raynal fu spettatore | delle | conseguenze funeste della rivoluzione francese, vide il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ed i furti politici, come gridare contro l' alterazione | delle | proprietà particolari, mentre prima si ha dato licenza, si |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di popolazione. Questa popolazione che eccede la ricchezza | delle | famiglie, e che forma la classe dei poveri, è quella che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
d' impossessarsi del potere civile per impossessarsi quindi | delle | proprietà. I principii dunque del Sig. Raynal menavano |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
principŒ stessi, d' essere stato non già un filosofo, lume | delle | nazioni, ma un cieco caduto nella fossa coi ciechi da lui |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ricavare la risposta a questo quesito dal confronto | delle | due autorità che portano sulle cose giudicii così opposti, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
quale le loro ricchezze vanno a pericolo, accetteranno | delle | condizioni gravose. Essi ricevono queste condizioni per |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non fa danno nella nazione. Sebbene nell' America vi sieno | delle | grandi e delle piccole fortune, tuttavia non v' è quella |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
nazione. Sebbene nell' America vi sieno delle grandi e | delle | piccole fortune, tuttavia non v' è quella sproporzione che, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Non così però sarebbe se egli possedesse più che la metà | delle | ricchezze della nazione; poichè in tal caso la maggiorità |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
è difesa per sè stessa, e non ha bisogno di cercare | delle | alleanze per sostenersi, come pure è priva di timore d' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
fu dissipata con essa la nazione. La storia politica | delle | diverse nazioni dell' Europa non è che la storia di questi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
potere vincitore, e prevalente; si viene a render ragione | delle | costituzioni dei diversi stati d' Europa. La povertà del |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
cadere. Le costituzioni del medio evo prodotte dalla natura | delle | cose, e dalla docilità degli uomini nell' arrendersi a ciò |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
lungi dal cavare i vantaggi che loro offeriva la bontà | delle | costituzioni, venivano a distruggere le costituzioni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
veniva loro strappata un poco alla volta dalla natura | delle | cose, così essi la formavano pezzo per pezzo senza però |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dignità. I nobili sempre avidi di acquistare de' feudi, o | delle | donazioni, li sollecitavano continuamente dalla corona. La |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ancora i passi seguenti dell' autore dello spirito | delle | Leggi: [...OMISSIS...] I feudi resi ereditarŒ, l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
una base così falsa se non esistesse una legge nella natura | delle | cose che ve li spingesse, la legge che il potere civile |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
feudale nacque dalla conquista, cioè dalla distribuzione | delle | terre conquistate fra i vincitori. In alcune nazioni però |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la pace interna e la comune sicurezza. Il buon esito | delle | armi, od anche la speranza del medesimo giustificava la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di passione pochi sapevano conoscerle nè il risentimento | delle | parti per cui era seguita l' ingiusta sentenza poteva |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
autorità nel riparto dei terreni, e non venivano defraudati | delle | aspettate ricchezze. Che cosa nasceva mediante una simile |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
le ricevano; a riconoscere in essi il diritto di disporre | delle | medesime in tutto ciò che riguarda la conservazione dell' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che in pratica non si restasse contenti della divisione | delle | terre; e se in ciò succedeva un malcontento, già |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
considerare l' autorità principesca come quella che portava | delle | conseguenze dannose sulle proprietà private, non custodiva |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
doveva cercare di porre un limite alla sovrana autorità; e | delle | terre il principe doveva perciò disporre di consenso della |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
[...OMISSIS...] E` però osservabile che il principio | delle | leggi feudali, il quale attribuisce al principe la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
feudali, il quale attribuisce al principe la proprietà | delle | terre per la ragione detta, non era che una espressione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
proprietà, si diceva che il principe aveva la proprietà | delle | terre. La cosa però si sentiva ben distinta nel fatto: ed |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che poteva mostrar le leggi, che davano a lui la proprietà | delle | terre, poteva altresì rinfacciare d' infedeltà e d' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
legge, ma come dicevamo il re non aveva che la modalità | delle | proprietà, e non la proprietà stessa: era governatore e non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la sua impresa fosse diretta con unità. La proprietà dunque | delle | terre conquistate apparteneva alla nazione conquistatrice, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
guerra, così aveva bisogno di un ordine nella divisione | delle | terre: e questo era naturale, che lo ricevesse dal suo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
un principe debile ad un principe forte: ed è il vizio | delle | monarchie elettive. La legge adunque feudale, che mise per |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
introdusse, secondo il racconto che ne fa il commentatore | delle | leggi inglesi Blackstone. Egli è d' opinione, che il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
da lui, e col dar a lui il diritto di privarli | delle | medesime se non conservassero la dovuta fedeltà. Questa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la modalità assai esteso quanto richiedeva l' esigenza | delle | circostanze, basterà che noi traduciamo l' instituzione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e che evitando tutte le espressioni equivoche, la vestiamo | delle | espressioni che ci verrebbero suggerite da una legislazione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che il capo della nazione abbia autorità di privarli | delle | medesime: io propongo che tutti voi riconosciate di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di passaggio si può cavare questa regola circa la bontà | delle | costituzioni: « Che la costituzione debbe bensì assegnare |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che sembrasse realmente che il principe avesse la proprietà | delle | terre. E` vero che il togliere ed il donar le terre nel |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
L' anno ..9 Eude di Parigi re di Francia concedette | delle | terre a Ricabodo suo vassallo pel tempo di sua vita, e di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e rilevata l' autorità dei principi rimettendoli alla testa | delle | loro nazioni, probabilmente tutte le società civili d' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
già contenti i nobili di rendersi così assoluti padroni | delle | terre, ricevendole dal principe a titolo di feudi; ma col |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il quale lasciava ai principi apparentemente la proprietà | delle | cose, seppero strappare dalle mani principesche anche le |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
titolo di feudo. Chi crederebbe che l' elemosine stesse | delle | messe dette ad un tale altare, le ottenessero dei Baroni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
conseguenze? Blackstone si scaglia con ragione contro | delle | sottigliezze dei giurisperiti normanni che avevano guasta |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
in mano poichè gli fa credere ch' egli sia il proprietario | delle | terre. Dipende dunque solo dall' indole del principe, e |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
più vera e più moderata. Dopo avere Blackstone parlato | delle | conseguenze di un potere esagerato che tiravano gli |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
si potè essa correggere senza che la nazione sofferisse | delle | pene e degli scompigli di fatto? con sì gravi pene adunque |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il Rosso mantennero imperiosamente tutto il rigore | delle | dottrine feudali; ma il loro successore Enrico I giudicò |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
sue pretensioni alla corona di promettere il ristabilimento | delle | leggi del re Edoardo il confessore, o dell' antico sistema |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che hanno traveduta questa legge, che hanno anche fatte | delle | instituzioni ad essa consonanti, non hanno poi recato alla |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
che il potere civile si dividesse rigorosamente in ragione | delle | ricchezze o pure che il potere civile si dividesse con una |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
fra gli uomini, nè fosse perfettamente diviso in ragione | delle | ricchezze. Dopo di ciò riuscirà facile a spiegare la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
della natura, poichè trovando in queste costituzioni stesse | delle | irregolarità, bisogna dire che i legislatori non le abbiano |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
insuperabile che veniva loro opposto dalla stessa natura | delle | cose. Per esempio noi abbiamo veduto quanto bene Servio |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di semplicità e di regolarità si tralascia qualcheduna | delle | forze della natura; e di ciò viene il detto, che è diversa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e che osservò d' altra parte come la sola influenza | delle | ricchezze nella rappresentazione reale lascierebbe scoperti |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
come prezzo di quella gara che è tra gli uomini grandissima | delle | ricchezze; nè stabilire il principio, che i beni in |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
esige che sia divisa fra i membri della nazione in ragione | delle | ricchezze che possedono: ed il giudicio perfetto esige che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non riuscirebbero eguali nel loro effetto per la diversità | delle | forze morali: l' opinione della propria forza infonderebbe |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
valesse ogni Tribunale sarebbe al tutto inutile e ciascuna | delle | parti potrebbe sottrarsi allo stesso, dico ogni Tribunale |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
qual può essere la maniera migliore di assicurare i popoli | delle | loro rette e pure intenzioni, se non quella di mostrarsi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
uomini: ma più di quelli che più posseggono; e la speranza | delle | rapine non vale mai tanto quanto il ragionevol timore di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
cause; non debbe dare il giudizio solo all' orecchio d' una | delle | due parti, ma debbono tutte due poter dire le loro ragioni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
l' indole di un Tribunale non contiene già un' inquisizione | delle | cause da giudicare; ma è solo una corte stabile e per così |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dei richiami da fare, ed essa si porge pronta all' esame | delle | ragioni che si presentano e di quelle che contro alle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
essa ha ancora un pieno diritto di commutare i diritti | delle | medesime in altri diritti equivalenti, purchè lo esiga il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
in simili materie sieno irreperibili, mentre il rigore | delle | prove per l' indole d' un tal Tribunale non dovrà essere al |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
intorno ad esse costano tanto sangue e tanta depravazione: | delle | basi che non si potranno giammai a pieno ritrovare e |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
gran numero di casi particolari non menino gradatamente a | delle | sentenze generali, e sgombrino delle teorie imaginarie |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
menino gradatamente a delle sentenze generali, e sgombrino | delle | teorie imaginarie fondate nell' aria; fino a che insomma il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di altre decisioni; e da queste norme sieno quindi cavate | delle | leggi e ridotte in un codice: e la giurisprudenza politica |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
dividere il giudice dalla parte, e fosse necessario che una | delle | due parti fosse anche giudice sarebbe sempre preferibile di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Che l' amministrazione possegga il giudicio sulla giustizia | delle | sue disposizioni, questo è cosa naturale, perchè è naturale |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
cioè a dire sebbene una tale amministrazione giudice | delle | proprie disposizioni non sia punto assurda nè contro |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
sciogliere il problema del tempo, e soddisfare il bisogno | delle | nazioni. In vece di ciò per fuggire un vizio corrono |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
ad un Tribunale, ma alla parte opposta, cioè al popolo: | delle | due parti fra cui verte il giudicio lo rapiscono a quella |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
altro dall' istante che il giudicio dalle mani di una | delle | due parti passa nelle mani dell' altra; poichè ciascuna |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
relazione che di una continua ostilità: nella quale ognuna | delle | parti si crede aver fatto assai quando gli è riuscito di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
colui, a cui fosse commesso l' incarico di fare la scelta | delle | persone componenti il politico Tribunale: qualunque sieno |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il politico Tribunale: qualunque sieno le altre condizioni | delle | persone qui non vanno per nulla curate: quelli che più |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
non è già solo quello che ci conduce a desiderare | delle | nuove idee, ma bensì ancora qualunque altro oggetto per |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
partito gli ambiziosi. Appo di noi la falsa filosofia | delle | male usate astrazioni fece credere al popolo che egli abbia |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
la legge che provvede alla scambievole sicurezza | delle | famiglie, e però che mette il fondamento della tranquillità |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
della specie umana nelle singole famiglie colla ricchezza | delle | famiglie, o sia che un padre non generi maggior numero di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
. Abbiamo dato la regola di ricorrere all' origine | delle | cose per distinguere in esse la sostanza dall' accidente. |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
il bisogno di forza fisica per difenderlo dalla prevalenza | delle | altre famiglie. La nostra regola adunque si cangia in |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
lagno importuno che si fa sempre contro la disuguaglianza | delle | proprietà. La cagione, forse più stabile di tutte l' altre, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
disuguaglianza è la moltiplicazione maggiore o minore | delle | famiglie, rimanendo più povere quelle (fatte l' altre cose |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
si sono moltiplicate. Consideriamo adunque l' opulenza | delle | famiglie come un diritto che hanno alla generazione dei |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
usato questo diritto totalmente, non possono più lamentarsi | delle | tristi conseguenze che essi stessi cagionano volendo far |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
famiglie miserabili che indi provengono, aspirando ai beni | delle | famiglie ricche, usurpano a queste il diritto della |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
scioglie il detto problema per riguardo alla distribuzione | delle | due cose, popolazione e ricchezza; primi elementi di ogni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
noi eravamo ancor giovanetti 2) ignari della limitazione | delle | nostre forze, guidati solo dall' immensa voglia di sapere e |
Filosofia politica naturale -
|
questa raccolta di scritti politici quasi epilogo | delle | materie trattate in essa, e traccia di quelle che |
Filosofia politica naturale -
|
in alcune opere di minor lena e lunghezza, ciascuna | delle | quali fosse compiuta in sè medesima. Nacquero così i due |
Filosofia politica naturale -
|
nel primo Volume di questa raccolta. Il secondo fonte | delle | ultime ragioni o criterŒ politici dicemmo essere: La |
Filosofia politica naturale -
|
e secondo quella degli umani istinti è fondata nella natura | delle | cose, e però acconciamente ella dicesi naturale. Il |
Filosofia politica naturale -
|
la sua rettitudine, qualunque sia la disposizione | delle | cose esterne: tuttavia queste, i beni ed i mali sensibili, |
Filosofia politica naturale -
|
popolo è inalienabile, e non offende menomamente i diritti | delle | persone governanti. Quindi la costituzione della società si |
Filosofia politica naturale -
|
suo temporaneo fondamento: questa è la cagione universale | delle | rivoluzioni e delle agitazioni dei popoli. Ma quando noi |
Filosofia politica naturale -
|
questa è la cagione universale delle rivoluzioni e | delle | agitazioni dei popoli. Ma quando noi diciamo che si dee |
Filosofia politica naturale -
|
e definita: noi l' abbiamo mostrato. 2) Noi abbiamo parlato | delle | ingiustizie che può commettere la società civile in quant' |
Filosofia politica naturale -
|
civile e deve essere da questa rispettato; ma vi ha anche | delle | società anteriori ad essa, quali sono la società teocratica |
Filosofia politica naturale -
|
3 Che i Principi, e più generalmente parlando i governi | delle | società civili, sono obbligati di riconoscere questo |
Filosofia politica naturale -
|
ed i governanti non sono istituiti a loro pro, o a pro | delle | loro famiglie, ma unicamente a pro della moltitudine che |
Filosofia politica naturale -
|
tali si debbono riconoscere e trattare senza tener conto | delle | piccole anomalie ed eccezioni che si potessero qua e colà |
Filosofia politica naturale -
|
leggi non possono essere mai altro che conseguenze logiche | delle | prime cioè di quelle che antecedono l' istituzione della |
Filosofia politica naturale -
|
ed hanno voluto, anche allora quando si ritrovavano piene | delle | più atroci usurpazioni ed ingiustizie, ostentarlo: hanno |
Filosofia politica naturale -
|
usurpatori hanno dovuto prima ingannarli sulla natura | delle | loro imprese: e ricoprendo il mostruoso ceffo d' ingiusti, |
Filosofia politica naturale -
|
l' erezione dei tribunali di giustizia; rimanessero però | delle | azioni nella società che a questi tribunali non venivano |
Filosofia politica naturale -
|
in due parti, supreme egualmente nella loro linea, l' una | delle | quali presiedesse alla giustizia politica, e l' altra all' |
Filosofia politica naturale -
|
contro di essi, ed alle minorità contro il dispotismo | delle | maggioranze, parte importantissima che manca presentemente |
Filosofia politica naturale -
|
non riuscirebbero eguali nel loro effetto per la diversità | delle | forze morali: l' opinione della propria forza infonderebbe |
Filosofia politica naturale -
|
dei diritti dei cittadini a danno o dei particolari, o | delle | minorità, o della parte debole o di tutto il corpo sociale. |
Filosofia politica naturale -
|
sufficienti guarentigie, le quali assicurino la giustizia | delle | sue disposizioni. » Quando il governo resiste a questo |
Filosofia politica naturale -
|
sufficienti guarentigie, le quali assicurino la giustizia | delle | sue disposizioni. »Il popolo che ha trionfato nella |
Filosofia politica naturale -
|
soluzione che essi hanno saputo dare al problema sociale | delle | guarentigie, soluzione che forse si è operata alla stessa |
Filosofia politica naturale -
|
la giustizia, coll' aggiungersi ai Tribunali che giudicano | delle | azioni private de' cittadini altri Tribunali incaricati di |
Filosofia politica naturale -
|
Tribunali incaricati di portar sentenza della giustizia | delle | azioni pubbliche del governo, noi dovremmo venir |
Filosofia politica naturale -
|
trattazione di tutte le cause è da ritenere il principio | delle | tre istanze, converrà che per le cause maggiori il supremo |
Filosofia politica naturale -
|
dei membri del Tribunale supremo e il numero di ciascuna | delle | due camere che formano il parlamento. Questa proporzione |
Filosofia politica naturale -
|
quelli che hanno dei richiami a fare, porgendosi all' esame | delle | ragioni che gli presentano e di quelli che oppone la parte |
Filosofia politica naturale -
|
se la legge o il diritto indeterminato, come sono i diritti | delle | libertà accordate dalla costituzione, e vuol sapersi se di |
Filosofia politica naturale -
|
in se stessa o nelle sue conseguenze. Questa separazione | delle | materie che sono di competenza del Tribunale politico, da |
Filosofia politica naturale -
|
della Costituzione: gli altri Tribunali sono i custodi | delle | altre leggi: il Tribunale politico dee appoggiare le sue |
Filosofia politica naturale -
|
della Costituzione; gli altri Tribunali a qualche articolo | delle | altre leggi. Ogni imputazione davanti ad un Tribunale dello |
Filosofia politica naturale -
|
Appello. Ciascuno dei poteri che concorrono alla formazione | delle | leggi, cioè le due camere ed il re, può anch' egli |
Filosofia politica naturale -
|
consultazione dee farsi contemporaneamente ai dibattimenti | delle | Camere, i quali non devono essere per tale motivo |
Filosofia politica naturale -
|
Tribunale. La consultazione che fa il re per la giustizia | delle | relazioni esterne può essere ugualmente proposta all' uno |
Filosofia politica naturale -
|
uomini, e per mostrar loro ciò che l' istantanea esigenza | delle | cose addimandava. Ma erano traveduti alla sfuggita, e |
Filosofia politica naturale -
|
altro, e quando il politico veniva indotto dalla natura | delle | cose a fare qualche disposizione a quelli consentanea, |
Filosofia politica naturale -
|
malori. Quindi si può dire che i grandi sconvolgimenti | delle | società civili ed i mali a cui esse si trovarono |
Filosofia politica naturale -
|
continuamente soggette condussero talora i governatori | delle | medesime ad operare in un modo consentaneo ai principŒ |
Filosofia politica naturale -
|
essi stessi che si facevano, condotti dalla forza naturale | delle | cose; che perciò non operando dietro un principio, ma solo |
Filosofia politica naturale -
|
d' una teoria, hanno dovuto lasciare nelle società civili | delle | irregolarità innumerevoli, nel tempo stesso che vi |
Filosofia politica naturale -
|
di regolarità; e tale si può dire che sia il presente stato | delle | medesime. Egli è da aggiungere ancora un' altra |
Filosofia politica naturale -
|
cognizioni intorno alla natura dell' uomo, e allo sviluppo | delle | sue passioni mediante la società, si debbono prender da |
Filosofia politica naturale -
|
all' assemblea dei Padri, prevedendo che avrebbe incontrato | delle | grandi opposizioni, come quello che esigeva prima la |
Filosofia politica naturale -
|
a dar loro una baldanza, che avrebbe alterato l' ordine | delle | loro famiglie. Qualcheduno dei più avveduti credette ancora |
Filosofia politica naturale -
|
dei deboli, chi più deboli dei figliuoli rispetto ai padri, | delle | mogli rispetto ai mariti, dei servi rispetto ai padroni? |
Filosofia politica naturale -
|
il bene dei figliuoli non è che il bene dei futuri padri e | delle | future generazioni, e che la giustizia infranta dai padri |
Filosofia politica naturale -
|
L' introdurre alla vostra presenza gli altri membri | delle | vostre famiglie non è dar loro alcun diritto; mentre con |
Filosofia politica naturale -
|
e dolci affezioni che gli avvincolavano coi soccorritori | delle | loro miserie, li cangia in esattori assidui, e li rende |
Filosofia politica naturale -
|
non già col patto che questi li risarciscano mediante | delle | fatiche che posson prestare, ma col patto che restino |
Filosofia politica naturale -
|
maggiormente in tal modo coi non proprietarŒ i vincoli | delle | naturali affezioni, vincoli spirituali che stringono una |
Filosofia politica naturale -
|
il posto che debbono occupare nella società ciascuna | delle | quattro classi in cui si divisero tutte le persone da |
Filosofia politica naturale -
|
dei proprietarŒ e dir loro: A noi spetta l' amministrazione | delle | vostre ricchezze perchè noi sappiamo meglio amministrarle |
Filosofia politica naturale -
|
povere divenissero ricche, e così viceversa. E` il merito | delle | povere, soggiungete voi, che a ciò ne spinge. Avvertite, |
Filosofia politica naturale -
|
queste vostre persone misere ad un tempo e fornite insieme | delle | più alte virtù: la compassione vostra si occupa adunque |
Filosofia politica naturale -
|
dei vostri nuovi proprietari, cioè contro la classe | delle | persone di merito da voi innalzata e coperta in tal modo di |
Filosofia politica naturale -
|
acconsentirete voi che quanto possedete passi in proprietà | delle | persone di voi più meritevoli? Tale è la assurda condizione |
Filosofia politica naturale -
|
in quest' altro: l' uomo debbe mangiare non in ragione | delle | forze del suo stomaco, ma di quelle del suo spirito, poichè |
Filosofia politica naturale -
|
parziale: la conservazione, cioè, e l' aumento ordinato | delle | proprietà. La società del genere umano ha uno scopo sommo e |
Filosofia politica naturale -
|
i mezzi opportuni per render a pieno giustizia a ciascuna | delle | sue creature. La società civile all' incontro non è che |
Filosofia politica naturale -
|
modo medesimo che se il ricco mercatante non si spoglia | delle | proprie ricchezze per premiare le fatiche del letterato, |
Filosofia politica naturale -
|
conveniente e possibile che aver potesse ciascuna | delle | quattro classi di persone, che comporre dovevano la nuova |
Filosofia politica naturale -
|
occupò la quinta sessione dell' assemblea. La prima classe | delle | persone componenti la società civile era quella delle |
Filosofia politica naturale -
|
delle persone componenti la società civile era quella | delle | persone non libere. La Commissione definì le persone non |
Filosofia politica naturale -
|
ovvero ancora di diritti relativi ad altre persone verso | delle | quali si considerano come liberi. Tutti questi diritti qui |
Filosofia politica naturale -
|
persone non libere, queste verrebbero ad entrare in alcuna | delle | tre classi susseguenti: e di essi si debbe intendere tutto |
Filosofia politica naturale -
|
debbe intendere tutto ciò che si dirà più sotto dei membri | delle | dette tre Classi. Considerando adunque i diritti delle |
Filosofia politica naturale -
|
delle dette tre Classi. Considerando adunque i diritti | delle | persone non libere come tali non ne troviamo che due: 1 la |
Filosofia politica naturale -
|
che questi potessero fare di loro autorità. Il Delegato | delle | persone non libere rispose, esser falso che i diritti della |
Filosofia politica naturale -
|
pubblica nulla poteva fare per la medesima se non mediante | delle | spese; che quindi, perchè si rendesse possibile una |
Filosofia politica naturale -
|
loro fatta giustizia, allo stesso modo come si disse | delle | persone non libere. Conchiuse che era necessario dare loro |
Filosofia politica naturale -
|
entrando nella società civile, il singolare diritto di fare | delle | inutili querimonie sopra la perdita irreparabile delle più |
Filosofia politica naturale -
|
fare delle inutili querimonie sopra la perdita irreparabile | delle | più care e delle più sacre proprietà dell' uomo; e sia loro |
Filosofia politica naturale -
|
querimonie sopra la perdita irreparabile delle più care e | delle | più sacre proprietà dell' uomo; e sia loro assegnato |
Filosofia politica naturale -
|
introdotto nella società, essendo contro la natura | delle | cose perchè trasforma la beneficenza in giustizia, |
Filosofia politica naturale -
|
si è che i non proprietarŒ essendo liberi possono disporre | delle | loro operazioni e con queste pagare la Società, con queste |
Filosofia politica naturale -
|
della loro abilità, di poi in ragione della loro salute o | delle | peculiari circostanze nelle quali si trovano, finalmente in |
Filosofia politica naturale -
|
circostanze nelle quali si trovano, finalmente in ragione | delle | ricerche? possono essi assicurarsi di provvedersi |
Filosofia politica naturale -
|
farà l' Amministrazione sociale di tanti operai? porrà ella | delle | fabbriche manufattrici, o pianterà degli stabilimenti di |
Filosofia politica naturale -
|
e il rese così evidente che fu generalmente approvato. Una | delle | ragioni radicali proposte dalla Commissione si fu, che |
Filosofia politica naturale -
|
in una voce, efficace quanto più esser poteva, di richiamo | delle | offese ricevute dagli altri membri della società, o dall' |
Filosofia politica naturale -
|
supporre che avessero il modo di soddisfare alle spese | delle | loro cause, e se ciò si supponeva, doveva supporsi |
Filosofia politica naturale -
|
era la ricchezza materiale , distinzione caratteristica | delle | due società. Di poi tirò pure la conseguenza da tutto ciò |
Filosofia politica naturale -
|
sociale non possa giammai trattare esclusivamente i negozi | delle | persone che entrano in essa, ma debba riconoscere le |
Filosofia politica naturale -
|
tutte queste incombenze fra varie famiglie, alcune | delle | quali si restringessero per esempio alla cura del gregge, |
Filosofia politica naturale -
|
per esempio alla cura del gregge, altre alla filatura | delle | lane, altre alla tessitura, ed altre alla facitura delle |
Filosofia politica naturale -
|
delle lane, altre alla tessitura, ed altre alla facitura | delle | vestimenta. Egli fu in tal modo che si moltiplicarono i |
Filosofia politica naturale -
|
non avesse temperato i fieri costumi e la corruzione | delle | passioni raccendendo nelle menti il lume della verità; ma |
Filosofia politica naturale -
|
dalle cose dette, o piuttosto era una recapitolazione | delle | medesime. In fatti egli discendeva da quell' altro più |
Filosofia politica naturale -
|
passiva e la rappresentazione attiva: la prima | delle | quali, corrispondente ai diritti personali, era formata da |
Filosofia politica naturale -
|
entrare con essa in un contratto stabile. I possessori | delle | terre fecero però sentire che non sembrava loro giusto d' |
Filosofia politica naturale -
|
Le arti ed il commercio sono di somma utilità ai possessori | delle | terre: dunque questi quando anco potessero abbandonarli non |
Filosofia politica naturale -
|
a' proprŒ vantaggi Dall' istante adunque che i proprietarŒ | delle | terre non vogliono nè possono volere rinunziare ai vantaggi |
Filosofia politica naturale -
|
il commercio. E chi la poteva produrre, se non i possessori | delle | terre somministrando le materie prime? Le arti dunque ed il |
Filosofia politica naturale -
|
officŒ. Alla seconda obbiezione, colla quale i proprietarŒ | delle | terre pretendevano che solamente i loro fondi fossero |
Filosofia politica naturale -
|
i seguenti riflessi. Ella è la legge che regola il prezzo | delle | cose, quella che può dileguare la difficoltà proposta. Per |
Filosofia politica naturale -
|
proposta. Per conoscere la legge che regola il prezzo | delle | cose bisogna prendere per regola una misura comune del |
Filosofia politica naturale -
|
prezzo più acconcia di tutte. Valutiamo dunque il prezzo | delle | cose in danaro, o per dir meglio consideriamo la |
Filosofia politica naturale -
|
che costituiscono questo prezzo, o questa valutazione | delle | cose? Sono due: 1 La ricerca delle medesime corrispondente |
Filosofia politica naturale -
|
o questa valutazione delle cose? Sono due: 1 La ricerca | delle | medesime corrispondente ai bisogni che si hanno di esse, |
Filosofia politica naturale -
|
ecc. ecc.. Egli bisogna ben intendere che questo prezzo | delle | cose appunto perch' egli risulta dal rapporto fra la somma |
Filosofia politica naturale -
|
perch' egli risulta dal rapporto fra la somma de' bisogni | delle | medesime e la loro acconcezza a soddisfarli, non è già |
Filosofia politica naturale -
|
speranza di guadagno che gli accompagna. Nè i proprietarŒ | delle | terre possono già dire: che il prezzo che viene loro |
Filosofia politica naturale -
|
valutar la ricchezza se non riportandosi al prezzo relativo | delle | cose, cioè al prezzo che acquistar possono messe in cambio |
Filosofia politica naturale -
|
ha più luogo a sconto; poichè questo prezzo è il risultato | delle | qualità stimabili dell' oggetto apprezzato, meno le qualità |
Filosofia politica naturale -
|
l' amministrazione? Si vuol forse fare una nuova divisione | delle | ricchezze materiali in un modo regolare, sicchè una persona |
Filosofia politica naturale -
|
si ha mai, nè si potrebbe conoscerla avendola: il diritto | delle | parti adunque non si estende ad esigerla; perocchè i |
Filosofia politica naturale -
|
che più dappresso s' avvicinassero all' esecuzione | delle | basi sopra poste di giustizia, e che diminuissero le |
Filosofia politica naturale -
|
della giustizia non debbe punto atterirsi dallo stabilire | delle | regole difficili all' esecuzione, ma che tutto ciò che è |
Filosofia politica naturale -
|
proposte, cioè la passiva e l' attiva, la prima | delle | quali corrispondeva alla specie di diritti che è comune a |
Filosofia politica naturale -
|
regolarizzazione s' ottiene coll' instituire due centri | delle | medesime, i quali possano agire regolarmente ed |
Filosofia politica naturale -
|
agire regolarmente ed ordinatamente: e questi due centri | delle | due forze elementari dell' uomo e della società sono le due |
Filosofia politica naturale -
|
dall' Assemblea stessa, fu finalmente ammesso. L' articolo | delle | elezioni per la composizione del Tribunale, che si doveva |
Filosofia politica naturale -
|
trova instituita presso varŒ popoli, in cui vi fossero già | delle | persone che s' incaricassero di tutte le incombenze che la |
Filosofia politica naturale -
|
da difendere e da rappresentare quanto è maggiore il numero | delle | persone che la compongono. Perchè adunque gli uomini |
Filosofia politica naturale -
|
conviene che i voti stieno in ragione del numero | delle | persone componenti la famiglia. Si oppose che i padri |
Filosofia politica naturale -
|
che riunendo nei padri e nei mariti i voti dei figliuoli e | delle | mogli si privava la società di un maggior numero di |
Filosofia politica naturale -
|
punto della discordia, innanzi cioè che si sappia a cui | delle | due parti appartenga il diritto conteso. Se dunque il |
Filosofia politica naturale -
|
essere al tutto indivisa da quella dei padri, e la volontà | delle | mogli essere al tutto indivisa da quella dei mariti. E` l' |
Filosofia politica naturale -
|
raccogliessero i voti dei loro figliuoli ed i mariti quel | delle | mogli, costituirebbe e autorizzerebbe legalmente una falsa |
Filosofia politica naturale -
|
dalla quale essa non avvenga che mai dissenta in nessuna | delle | esterne relazioni. Coll' introdurre adunque nella famiglia |
Filosofia politica naturale -
|
senza necessità; perocchè ciascuna legge ne chiama | delle | altre all' infinito, giacchè nel mentre ch' essa vuol |
Filosofia politica naturale -
|
vuol rimediare ad un disordine, contorce il naturale stato | delle | cose, e ne produce infiniti altri. Questo disordine nell' |
Filosofia politica naturale -
|
lo stesso legislatore, per quanto avveduto egli sia, a | delle | instituzioni totalmente false; perocchè non v' ha uomo d' |
Filosofia politica naturale -
|
farete un' instituzione che metta disunione o diffidenza | delle | armate verso i loro generali distruggerete l' effetto delle |
Filosofia politica naturale -
|
delle armate verso i loro generali distruggerete l' effetto | delle | militari ordinanze. Il ricco può abusare delle sue |
Filosofia politica naturale -
|
l' effetto delle militari ordinanze. Il ricco può abusare | delle | sue ricchezze: prescrivetegli l' uso ch' ei ne debbe fare: |
Filosofia politica naturale -
|
E` dunque da osservare diligentemente qual sia la natura | delle | instituzioni sociali. Sono esse tali che determinano in se |
Filosofia politica naturale -
|
punto: e quando ci sia il caso per levare gli abusi | delle | medesime, si debbono attorniare di altre instituzioni |
Filosofia politica naturale -
|
i diritti degli uomini, ad ottenere lo scopo proprio | delle | instituzioni preventive o repressive; cioè a prevenire i |
Filosofia politica naturale -
|
estremamente corrotta, il legislatore è costretto di fare | delle | instituzioni false; 1) è costretto di confondere quei due |
Filosofia politica naturale -
|
quei due generi d' instituzioni in un solo: quei due scopi | delle | medesime in un solo; cioè in quello tendente colla |
Filosofia politica naturale -
|
morte degli schiavi autorizzavano di cavare dei giuochi e | delle | pubbliche ricreazioni. Non v' ha nessun falso diritto, o |
Filosofia politica naturale -
|
uomini fra di loro che non abbia portato in conseguenza | delle | false instituzioni e delle false leggi. All' incontro delle |
Filosofia politica naturale -
|
non abbia portato in conseguenza delle false instituzioni e | delle | false leggi. All' incontro delle false leggi e delle false |
Filosofia politica naturale -
|
delle false instituzioni e delle false leggi. All' incontro | delle | false leggi e delle false instituzioni producono sempre |
Filosofia politica naturale -
|
e delle false leggi. All' incontro delle false leggi e | delle | false instituzioni producono sempre delle relazioni false |
Filosofia politica naturale -
|
false leggi e delle false instituzioni producono sempre | delle | relazioni false fra gli uomini, se essi vivono per lungo |
Filosofia politica naturale -
|
Egli è vero, lo ripeto, che i legislatori sono costretti a | delle | istituzioni false, allorquando la società è estremamente |
Filosofia politica naturale -
|
sussistere, danno il solo diritto di ovviare gli abusi con | delle | instituzioni particolari ed a tal fine appositamente |
Filosofia politica naturale -
|
particolari ed a tal fine appositamente ordinate. Se | delle | instituzioni costituissero l' autorità dei padri e dei |
Filosofia politica naturale -
|
in tal modo dal fine proprio per conseguire il fine | delle | instituzioni di un altro genere cioè delle instituzioni |
Filosofia politica naturale -
|
il fine delle instituzioni di un altro genere cioè | delle | instituzioni preventive e repressive . Ad ovviare dunque |
Filosofia politica naturale -
|
abusi dell' autorità paterna e maritale debbono rivolgersi | delle | instituzioni apposite, le quali non apportino un colpo |
Filosofia politica naturale -
|
lasciato questo potere in tutta la sua pienezza dalla parte | delle | persone soggette, ed all' incontro ha dato ai padri ed ai |
Filosofia politica naturale -
|
moderarlo. Egli è dunque inconveniente e contro la natura | delle | cose stabilire che il padre abbia il dovere di raccogliere |
Filosofia politica naturale -
|
era dato ai padri quello dei figliuoli, o ai mariti quello | delle | mogli; perocchè mentre questi due vincoli, cioè il paterno |
Filosofia politica naturale -
|
che temporaneo in una società civile cristiana; ed una | delle | prime cure della medesima, quando sarà instituita, debb' |
Filosofia politica naturale -
|
stato dimostrato nella sessione antecedente conduce a fare | delle | false instituzioni. E che cosa è altro questo sofisma che |
Filosofia politica naturale -
|
alle instituzioni stabilitive, ed il fine proprio | delle | instituzioni stabilite non è già quello di evitare i |
Filosofia politica naturale -
|
dopo costituito lo Stato non siate forse condotti a fare | delle | riforme che alterino le prime basi su cui è costituito, o |
Filosofia politica naturale -
|
la civile società pure arbitraria: in tal caso il principio | delle | instituzioni sociali è l' arbitrio. Egli è vero che si |
Filosofia politica naturale -
|
va senza di lui, e che è così complicata per la moltitudine | delle | sue parti che gli riesce impossibile di calcolarne l' |
Filosofia politica naturale -
|
ma non essendo questi diritti in fondi, ma nell' opera | delle | loro mani, l' avevano solo in corpo, e non in individuo |
Filosofia politica naturale -
|
si restrinse a far osservare alla medesima solo la prima | delle | due difficoltà sopraddette, e in conseguenza di essa a |
Filosofia politica naturale -
|
loro abili ministri o delegati forniti dei loro poteri e | delle | loro instruzioni, i quali potevano essere ridotti a quel |
Filosofia politica naturale -
|
di tutto il corpo che rappresenta: nella collisione perciò | delle | grandi colle piccole proprietà egli non abbandonerà mai |
Filosofia politica naturale -
|
ricchezza che rimane senza rappresentazione è sempre minore | delle | lire cento. Supponete in fatti un proprietario di mille e |
Filosofia politica naturale -
|
voti; perchè in essa il numero dei voti equivale al numero | delle | centinaia di lire. Laonde questi non resta senza |
Filosofia politica naturale -
|
come rappresentante il proprio, e non come delegato | delle | Assemblee antecedenti. In tal caso l' Assemblea dei |
Filosofia politica naturale -
|
parte di rappresentanti di beni proprŒ, parte dei delegati | delle | Assamblee precedenti, i quali non sono che ministri delle |
Filosofia politica naturale -
|
delle Assamblee precedenti, i quali non sono che ministri | delle | Assemblee stesse. La Commissione propose « che ciascuna |
Filosofia politica naturale -
|
Ciò che è detto nei paragrafi precedenti per lo scemamento | delle | fortune, vale anche per il loro aumento; e perciò ciascuno, |
Filosofia politica naturale -
|
ha diritto e dovere di domandare una nuova ricognizione | delle | fortune di quelli che sono negligenti nel pagare le |
Filosofia politica naturale -
|
nel pagare le imposizioni. 5 I lavori del Tribunale e | delle | Assemblee sono indipendenti, e quelli dell' uno non possono |
Filosofia politica naturale -
|
negli scrittori antecedenti, o sia nelle costituzioni | delle | nazioni che fin quì sulla terra sono esistite. Questa |
Filosofia politica naturale -
|
ma questo interrompimento, che nuoce invero al filo | delle | idee, sarà forse compensato da un maggior avvicinamento che |
Filosofia politica naturale -
|
a quella forma regolare. Parmi insomma che tanto la natura | delle | cose, quanto le menti degli uomini ci si sieno aggirate d' |
Filosofia politica naturale -
|
tempo, non è già da credersi che ciò nasca dall' opera sola | delle | passioni degli uomini: egli si prolunga anzi per l' |
Filosofia politica naturale -
|
propria incapacità, e sulla fallacità dei loro giudizŒ e | delle | loro operazioni. Se noi veniamo osservando la storia delle |
Filosofia politica naturale -
|
delle loro operazioni. Se noi veniamo osservando la storia | delle | nostre moderne monarchie, cominciando dalle loro origini |
Filosofia politica naturale -
|
del loro avvedimento e della loro destrezza nel maneggio | delle | pubbliche cose. Si grida contro alla costoro improbità: ma, |
Filosofia politica naturale -
|
contribuito degli uomini sommamente probi, e forniti | delle | più pure intenzioni. - Ma essi, si dice, hanno rinserrate |
Filosofia politica naturale -
|
gli occhi, come cadono sotto gli occhi tutti i disordini | delle | amministrazioni di più persone, sieno grandi o sieno |
Filosofia politica naturale -
|
terza per vendicare i delitti della seconda. Nel fermento | delle | opinioni e nella prontezza e temerità dei giudicŒ si |
Filosofia politica naturale -
|
sè stessi. E non fa però meraviglia, se fino a qui solo | delle | incerte traccie si ravvisino essere state di consimile |
Filosofia politica naturale -
|
me proposto, e come i principŒ sieno conformi alla natura | delle | cose. Io ho cercato un sintomo che ci faccia conoscere |
Filosofia politica naturale -
|
al Tribunale politico; e veggiamo se il popolo risentitosi | delle | offese degli amministratori abbia chiesto e resosi com' ha |
Filosofia politica naturale -
|
le ribellioni: queste nascono perchè il popolo si risente | delle | offese che vengono a lui fatte dagli amministratori della |
Filosofia politica naturale -
|
da sé. Esiste adunque sempre nel fatto e per la natura | delle | cose un Tribunale per gli affari politici, come esiste |
Filosofia politica naturale -
|
per gli affari politici, come esiste sempre per la natura | delle | cose un Tribunale per gli affari privati. La sola |
Filosofia politica naturale -
|
la modalità stessa dei diritti 2) in un tempo, che il fine | delle | guerre ognor minacciate era l' esistenza, o la distruzione |
Filosofia politica naturale -
|
il risentimento morale adunque questo naturale giudice | delle | offese era quello che determinava la stessa forma |
Filosofia politica naturale -
|
una giustizia, un Monarca, a cui rendere il conto | delle | arbitrarie sentenze. Conviene concedere in fatti che questo |
Filosofia politica naturale -
|
ordinari. Le parti del popolo, dice il Sismondi parlando | delle | forme di governo dei popoli settentrionali del medio evo « |
Filosofia politica naturale -
|
che così fu sempre, e che sarebbe contro la natura | delle | cose supporre il contrario. In fatti la natura si risente |
Filosofia politica naturale -
|
Saint7Pierre. Leibnizio che credeva la cosa possibile fece | delle | eccellenti osservazioni sul progetto di Saint7Pierre. 1) |
Filosofia politica naturale -
|
aveva in vista la protezione dei popoli o il miglioramento | delle | costituzioni degli Stati. Bensì dei due modi proposti, cioè |
Filosofia politica naturale -
|
la quale fu occasione fino dal nascere della Chiesa | delle | calunnie che a lei diedero i pagani. I cristiani, dice l' |
Filosofia politica naturale -
|
« Hanno tentato i Papi di tirare a sè l' Amministrazione | delle | società civili? »Convien rispondere: « Non mai: egli è in |
Filosofia politica naturale -
|
ancora: « Hanno ì Papi voluto giudicare della giustizia | delle | azioni politiche, o sia hanno essi voluto entrare in questo |
Filosofia politica naturale -
|
o i modi di entrare nella comunanza civile, alla prima | delle | quali « tutto ciò che spira, fornito che sia di ragione |
Filosofia politica naturale -
|
è vero che il Senato romano divenne ben presto l' arbitro | delle | questioni che insorgevano fra i Re; ma quest' era piuttosto |
Filosofia politica naturale -
|
il riputavano anzi il fonte della giustizia, ed il padrone | delle | sostanze e di tutti gli altri diritti privati dei quali |
Filosofia politica naturale -
|
quello che la storia stessa somministra. La storia adunque | delle | civili società presenta costantemente i fatti generali |
Filosofia politica naturale -
|
per amore della quiete e della sicurezza hanno fatto sempre | delle | disposizioni favorevoli alla detta legge. 3 Le grandi |
Filosofia politica naturale -
|
prevale debba portare una mutazione nella distribuzione | delle | ricchezze; il quinto fatto finalmente dimostrando che non è |
Filosofia politica naturale -
|
senza il danaro 1). Le ricchezze naturali apportano | delle | derrate che non si conservano a lungo, e alle quali perciò |
Filosofia politica naturale -
|
prezzo come diceva, che quello che risulta dal mantenimento | delle | persone. Lo scopo dunque dell' affezione nella Società |
Filosofia politica naturale -
|
Società domestica: secondo forma; Società civile. Progresso | delle | forze prevalenti nella Società umana: forza prevalente |
Filosofia politica naturale -
|
si conosce che può accrescersi mediante degli instrumenti | delle | arti; quindi si porta l' attenzione e il desiderio sopra |
Filosofia politica naturale -
|
altre società contro le quali bisogna difendersi. Il prezzo | delle | ricchezze così va crescendo fino a tale, che la ricchezza |
Filosofia politica naturale -
|
non si guerreggia se non per la ricchezza. Tale è lo stato | delle | Società civili bene avanzato. 1) Le Società civili all' |
Filosofia politica naturale -
|
che consiste nella forza personale. Perciò le instituzioni | delle | società civili che non hanno riguardo alla ricchezza, ma |
Filosofia politica naturale -
|
come la forza prevalente, appartengono alla seconda età | delle | Società civili, o sia alla loro virilità. Quasi tutte le |
Filosofia politica naturale -
|
averne una parte per le spese pubbliche senza bisogno | delle | contribuzioni private; e l' altra parte potè dividersi in |
Filosofia politica naturale -
|
potè dividersi in trenta parti, come trenta era il numero | delle | curie. Ma egli era impossibile che questa instituzione |
Filosofia politica naturale -
|
come a lungo non può conservarsi la perfetta eguaglianza | delle | ricchezze: doveva manifestarsi ben presto la legge della |
Filosofia politica naturale -
|
di questa legge, tosto che fosse successo lo squilibrio | delle | fortune, avrebbe potuto dare la più grande scossa alla |
Filosofia politica naturale -
|
la esistenza, s' essa fosse stata guasta dalle passioni | delle | Società invecchiate e corrotte, e se non avesse avuto degli |
Filosofia politica naturale -
|
avuto degli uomini prudenti capaci di seguire la natura | delle | cose, e di modificare le antiche instituzioni a tenore |
Filosofia politica naturale -
|
cose, e di modificare le antiche instituzioni a tenore | delle | nuove forze che si manifestavano e si rendevano prevalenti |
Filosofia politica naturale -
|
Società. L' uomo prudente che seppe accorgersi della legge | delle | Società civili appena che si manifestò in Roma e che diede |
Filosofia politica naturale -
|
Società civili appena che si manifestò in Roma e che diede | delle | instituzioni in armonia colla medesima fu Servio Tullio, |
Filosofia politica naturale -
|
Servio Tullio sesto re di Roma: nel qual tempo la divisione | delle | fortune private aveva soggiaciuto a grande varietà. Quindi |
Filosofia politica naturale -
|
fu solamente la numerazione del popolo: fu ancora l' estimo | delle | sostanze di ciaschedun cittadino. La prima classe era |
Filosofia politica naturale -
|
altre espressioni: « « L' avere, » dice, «e la ricchezza | delle | famiglie è una specie di ostaggio e di pegno ch' esse danno |
Filosofia politica naturale -
|
non sono stati condotti a quelle savie disposizioni già per | delle | teorie, ma per la forza della natura: il loro merito sta |
Filosofia politica naturale -
|
appoggio dei fatti. Noi veggiamo adunque che la natura | delle | cose ha indicato ai popoli la legge da noi indicata che l' |
Filosofia politica naturale -
|
e che i popoli docili alla voce della natura hanno fatto | delle | instituzioni favorevoli ad una tal legge. Ma come noi |
Filosofia politica naturale -
|
manifestasse la sua influenza: per ciò non è negli esordi | delle | nazioni, ma dopo ch' esse sono bastevolmente costituite, |
Filosofia politica naturale -
|
colle istituzioni. La distinzione di questi due tempi | delle | nazioni non si può veder meglio che tenendo dietro ai passi |
Filosofia politica naturale -
|
nazioni non si può veder meglio che tenendo dietro ai passi | delle | nazioni conquistatrici; perocchè quando esse si |
Filosofia politica naturale -
|
la legge della società domestica, cui susseguì la divisione | delle | terre, e venne ben presto la ricchezza a far sentire la sua |
Filosofia politica naturale -
|
la sua preponderanza fra le forze sociali, che è la legge | delle | Società civili avviate; si rinnovellò nelle nazioni |
Filosofia politica naturale -
|
erano scomparsi ed i vincitori poco numerosi in proporzione | delle | terre divise, erano divenuti possessori di latifondi. |
Filosofia politica naturale -
|
francese rappresentasse di sua natura dei principŒ, e non | delle | cose, a differenza della costituzione inglese |
Filosofia politica naturale -
|
a differenza della costituzione inglese rappresentante | delle | cose e non dei principŒ. Non vogliamo già dire che l' |
Filosofia politica naturale -
|
il potere; legge che non si può violare senza che la natura | delle | cose non ne punisca l' imprudenza severamente, fino che non |
Filosofia politica naturale -
|
prossima che la violazione di una tale legge. Se lo stato | delle | cose pubbliche era difettoso, se le imposte pesavano |
Filosofia politica naturale -
|
il soverchio lusso, e le dilapidazioni della Corte e | delle | finanze mal disponevano gli animi: qual era il rimedio |
Filosofia politica naturale -
|
a tali mali? Bisognava formare un più comodo riparto | delle | proprietà, e quindi appresso una distribuzione dell' |
Filosofia politica naturale -
|
equilibrata colle medesime. Un più comodo riparto | delle | proprietà non si potea far che in due modi: il primo con |
Filosofia politica naturale -
|
in un modo giusto, qual fu quello della francazione | delle | città appartenenti ai dominŒ della corona, promovendo e |
Filosofia politica naturale -
|
fronte alle soperchieriere della nobiltà. Ma solo con | delle | instituzioni che avessero messe in esecuzione con maggior |
Filosofia politica naturale -
|
più potute sconcertarsi le cose pubbliche per la prevalenza | delle | opinioni, o sia dei principŒ, mentre le parole la perdono |
Filosofia politica naturale -
|
le parole la perdono sempre quando si mettono a fronte | delle | cose. Ma invece di ciò, che si fece? I mali di cui era |
Filosofia politica naturale -
|
come « una idea vana e una fatica ingrata lo studio « | delle | antiche costumanze, »presso i quali tutto ciò che era |
Filosofia politica naturale -
|
alquanto dai due altri ordini, non immuni dalla vertigine | delle | teorie, e il giorno 17 di Giugno i Comuni, che così si |
Filosofia politica naturale -
|
non restava dunque ai nobili che di lasciar la preda | delle | lor proprietà, e di mettere in salvo colla fuga le loro |
Filosofia politica naturale -
|
un grande squilibrio tra la proprietà e il potere, lo stato | delle | cose pubbliche era tale, che il diritto al potere non |
Filosofia politica naturale -
|
E come questo potere, portava seco il dispotico dominio | delle | proprietà, poichè non v' era più nessuno che le potesse |
Filosofia politica naturale -
|
che nacquero. A chi si poteva appellare nel contrasto | delle | abilità personali? alla forza; secondo la legge del primo |
Filosofia politica naturale -
|
tutta la storia conferma questa legge uscente dalla natura | delle | cose; che la proprietà ed il potere tendono ad |
Filosofia politica naturale -
|
che dura fino alla rivoluzione francese; ed esso è l' opera | delle | forze della stessa natura. La rivoluzione sostituisce alla |
Filosofia politica naturale -
|
del terzo stato, e quindi resi i minori proprietari arbitri | delle | fortune della nazione, diventa un oggetto della cupidità di |
Filosofia politica naturale -
|
potere civile, quanto pel rapito potere civile una rapina | delle | proprietà. Delle grandi fortune erano sorte sulla |
Filosofia politica naturale -
|
quanto pel rapito potere civile una rapina delle proprietà. | Delle | grandi fortune erano sorte sulla distruzione delle antiche; |
Filosofia politica naturale -
|
Delle grandi fortune erano sorte sulla distruzione | delle | antiche; e quelli ch' ebbero in mano prima il potere civile |
Filosofia politica naturale -
|
di lor natura, perchè era stato restituito l' equilibrio | delle | proprietà e del potere, ed in tal modo doveva apparire il |
Filosofia politica naturale -
|
ai proprietarŒ avea cagionato la rivoluzione, e la rapina | delle | proprietà l' aveva finita; perchè aveva restituito l' |
Filosofia politica naturale -
|
conciossiacchè tanto è lungi che l' arbitrio dei possessori | delle | terre voglia distruggere quella ricchezza, che anzi questo |
Filosofia politica naturale -
|
civile solamente alla ricchezza terriera, sta la storia | delle | Società civili, la quale dimostra il fatto qui sopra |
Filosofia politica naturale -
|
rappresentazione reale, che sono i due stati sopra distinti | delle | Società, la prima ricchezza che si manifesta è la |
Filosofia politica naturale -
|
e industriale. Prendendo a considerare la storia | delle | nazioni conquistatrici cioè di forse tutte le nazioni, si |
Filosofia politica naturale -
|
quindi nascita dei piccoli proprietarŒ, e rappresentazione | delle | proprietà mediante il terzo stato; 4 Comparsa del commercio |
Filosofia politica naturale -
|
repubblicano. Le prime repubbliche d' Italia furono quelle | delle | coste del Regno di Napoli, fra le quali è celebre quella d' |
Filosofia politica naturale -
|
i membri di quella magistratura avevano il titolo di priori | delle | arti » » per indicare, dice il Sismondi, « « che l' |
Filosofia politica naturale -
|
di quella di essere essi stessi quelli che dispongono | delle | cose politiche? Il perchè si può ragionevolmente dire, che |
Filosofia politica naturale -
|
necessità vuol di nuovo regolarizzarsi. - Ma i proprietarŒ | delle | terre trovandosi già in possesso del governo, se in vece di |
Filosofia politica naturale -
|
regolarizzare la proprietà si perde di vista: i proprietarŒ | delle | terre, ossia i nobili 1) credono d' essere ingiuriati dal |
Filosofia politica naturale -
|
disordinare la Società, lo spirito sedizioso, il disprezzo | delle | potestà costituite da Dio, il democratismo, l' empietà. In |
Filosofia politica naturale -
|
l' empietà. In tal modo non è più la forza naturale | delle | cose che opera, ma le sollevate passioni, e l' accanimento |
Filosofia politica naturale -
|
cose che opera, ma le sollevate passioni, e l' accanimento | delle | due parti passa ben presto ogni termine. In tale stato di |
Filosofia politica naturale -
|
parte contraria. Tale è la celebre ed infelice istoria | delle | repubbliche italiane del medio evo. Ascoltiamo ancora |
Filosofia politica naturale -
|
medio evo. Ascoltiamo ancora qualche passo dell' istorico | delle | medesime. Abbiamo veduto che la forma di governo stabilita |
Filosofia politica naturale -
|
nel 12.2 fu interamente mercantile, giacchè i sei Priori | delle | Arti eran quelli che componevano la signoria. Ma l' |
Filosofia politica naturale -
|
non esisteva nè come proprietario, ne' come amministratore | delle | cose pubbliche: egli era schiavo dei nobili. Dopo il mille |
Filosofia politica naturale -
|
vent' anni del secolo XIII i mercatanti ebbero la somma | delle | cose pubbliche, esclusa la nobiltà. La lotta delle parti |
Filosofia politica naturale -
|
la somma delle cose pubbliche, esclusa la nobiltà. La lotta | delle | parti che sostiene, anche presentemente, il governo d' |
Filosofia politica naturale -
|
Confessore (1066). » » Non si può parlare con più mal senso | delle | modificazioni che Odoardo I ha dato alla Costituzione |
Filosofia politica naturale -
|
ad una resistenza che nasce da una legge della natura | delle | cose, e non dagli uomini ». Il dire che ciò nacque più da |
Filosofia politica naturale -
|
più da timidità che da saviezza, non toglie la verità | delle | cose dette, non toglie che se fosse stato sul trono inglese |
Filosofia politica naturale -
|
o troppo tenace del sommo diritto, o troppo presuntuoso | delle | sue forze, non avesse operato assai peggio, e per lo meno |
Filosofia politica naturale -
|
medesima, vie più si confermò. Il Sig. Raynal fu spettatore | delle | conseguenze funeste della rivoluzione francese, vide il |
Filosofia politica naturale -
|
ed i furti politici, come gridare contro l' alterazione | delle | proprietà particolari, mentre prima si ha dato licenza, si |
Filosofia politica naturale -
|
di popolazione. Questa popolazione che eccede la ricchezza | delle | famiglie, e che forma la classe dei poveri, è quella che |
Filosofia politica naturale -
|
d' impossessarsi del potere civile per impossessarsi quindi | delle | proprietà. I principii dunque del Sig. Raynal menavano |
Filosofia politica naturale -
|
principŒ stessi, d' essere stato non già un filosofo, lume | delle | nazioni, ma un cieco caduto nella fossa coi ciechi da lui |
Filosofia politica naturale -
|
ricavare la risposta a questo quesito dal confronto | delle | due autorità che portono sulle cose giudicii così opposti, |
Filosofia politica naturale -
|
quale le loro ricchezze vanno a pericolo, accetteranno | delle | condizioni gravose. Essi ricevono queste condizioni per |
Filosofia politica naturale -
|
non fa danno nella nazione. Sebbene nell' America vi sieno | delle | grandi e delle piccole fortune, tuttavia non v' è quella |
Filosofia politica naturale -
|
nazione. Sebbene nell' America vi sieno delle grandi e | delle | piccole fortune, tuttavia non v' è quella sproporzione che, |
Filosofia politica naturale -
|
Non così però sarebbe se egli possedesse più che la metà | delle | ricchezze della nazione; poichè in tal caso la maggiorità |
Filosofia politica naturale -
|
è difesa per sè stessa, e non ha bisogno di cercare | delle | alleanze per sostenersi, come pure è priva di timore d' |
Filosofia politica naturale -
|
fu dissipata con essa la nazione. La storia politica | delle | diverse nazioni dell' Europa non è che la storia di questi |
Filosofia politica naturale -
|
potere vincitore, e prevalente; si viene a render ragione | delle | costituzioni dei diversi stati d' Europa. La povertà del |
Filosofia politica naturale -
|
cadere. Le costituzioni del medio evo prodotte dalla natura | delle | cose, e dalla docilità degli uomini nell' arrendersi a ciò |
Filosofia politica naturale -
|
lungi dal cavare i vantaggi che loro offeriva la bontà | delle | costituzioni, venivano a distruggere le costituzioni |
Filosofia politica naturale -
|
veniva loro strappata un poco alla volta dalla natura | delle | cose, così essi la formavano pezzo per pezzo senza però |
Filosofia politica naturale -
|
dignità. I nobili sempre avidi di acquistare de' feudi, o | delle | donazioni, li sollecitavano continuamente dalla corona. La |
Filosofia politica naturale -
|
ancora i passi seguenti dell' autore dello spirito | delle | Leggi: [...OMISSIS...] I feudi resi ereditarŒ, l' |
Filosofia politica naturale -
|
una base così falsa se non esistesse una legge nella natura | delle | cose che ve li spingesse, la legge che il potere civile |
Filosofia politica naturale -
|
feudale nacque dalla conquista, cioè dalla distribuzione | delle | terre conquistate fra i vincitori. In alcune nazioni però |
Filosofia politica naturale -
|
la pace interna e la comune sicurezza. Il buon esito | delle | armi, od anche la speranza del medesimo giustificava la |
Filosofia politica naturale -
|
di passione pochi sapevano conoscerle nè il risentimento | delle | parti per cui era seguita l' ingiusta sentenza poteva |
Filosofia politica naturale -
|
autorità nel riparto dei terreni, e non venivano defraudati | delle | aspettate ricchezze. Che cosa nasceva mediante una simile |
Filosofia politica naturale -
|
le ricevano; a riconoscere in essi il diritto di disporre | delle | medesime in tutto ciò che riguarda la conservazione dell' |
Filosofia politica naturale -
|
che in pratica non si restasse contenti della divisione | delle | terre; e se in ciò succedeva un malcontento, già |
Filosofia politica naturale -
|
considerare l' autorità principesca come quella che portava | delle | conseguenze dannose sulle proprietà private, non custodiva |
Filosofia politica naturale -
|
doveva cercare di porre un limite alla sovrana autorità; e | delle | terre il principe doveva perciò disporre di consenso della |
Filosofia politica naturale -
|
[...OMISSIS...] E` però osservabile che il principio | delle | leggi feudali, il quale attribuisce al principe la |
Filosofia politica naturale -
|
feudali, il quale attribuisce al principe la proprietà | delle | terre per la ragione detta, non era che una espressione |
Filosofia politica naturale -
|
proprietà, si diceva che il principe aveva la proprietà | delle | terre. La cosa però si sentiva ben distinta nel fatto: ed |
Filosofia politica naturale -
|
che poteva mostrar le leggi, che davano a lui la proprietà | delle | terre, poteva altresì rinfacciare d' infedeltà e d' |
Filosofia politica naturale -
|
legge, ma come dicevamo il re non aveva che la modalità | delle | proprietà, e non la proprietà stessa: era governatore e non |
Filosofia politica naturale -
|
la sua impresa fosse diretta con unità. La proprietà dunque | delle | terre conquistate apparteneva alla nazione conquistatrice, |
Filosofia politica naturale -
|
guerra, così aveva bisogno di un ordine nella divisione | delle | terre: e questo era naturale, che lo ricevesse dal suo |
Filosofia politica naturale -
|
un principe debile ad un principe forte: ed è il vizio | delle | monarchie elettive. La legge adunque feudale, che mise per |
Filosofia politica naturale -
|
introdusse, secondo il racconto che ne fa il commentatore | delle | leggi inglesi Blackstone. Egli è d' opinione, che il |
Filosofia politica naturale -
|
da lui, e col dar a lui il diritto di privarli | delle | medesime se non conservassero la dovuta fedeltà. Questa |
Filosofia politica naturale -
|
la modalità assai esteso quanto richiedeva l' esigenza | delle | circostanze, basterà che noi traduciamo l' instituzione |
Filosofia politica naturale -
|
e che evitando tutte le espressioni equivoche, la vestiamo | delle | espressioni che ci verrebbero suggerite da una legislazione |
Filosofia politica naturale -
|
che il capo della nazione abbia autorità di privarli | delle | medesime: io propongo che tutti voi riconosciate di |
Filosofia politica naturale -
|
di passaggio si può cavare questa regola circa la bontà | delle | costituzioni: « Che la costituzione debbe bensì assegnare |
Filosofia politica naturale -
|
che sembrasse realmente che il principe avesse la proprietà | delle | terre, E` vero che il togliere ed il donar le terre nel |
Filosofia politica naturale -
|
L' anno ..9 Eude di Parigi re di Francia concedette | delle | terre a Ricabodo suo vassallo pel tempo di sua vita, e di |
Filosofia politica naturale -
|
e rilevata l' autorità dei principi rimettendoli alla testa | delle | loro nazioni, probabilmente tutte le società civili d' |
Filosofia politica naturale -
|
già contenti i nobili di rendersi così assoluti padroni | delle | terre, ricevendole dal principe a titolo di feudi; ma col |
Filosofia politica naturale -
|
il quale lasciava ai principi apparentemente la proprietà | delle | cose, seppero strappare dalle mani principesche anche le |
Filosofia politica naturale -
|
titolo di feudo. Chi crederebbe che l' elemosine stesse | delle | messe dette ad un tale altare, le ottenessero dei Baroni |
Filosofia politica naturale -
|
conseguenze? Blackstone si scaglia con ragione contro | delle | sottigliezze dei giurisperiti normanni che avevano guasta |
Filosofia politica naturale -
|
in mano poichè gli fa credere ch' egli sia il proprietario | delle | terre. Dipende dunque solo dall' indole del principe, e |
Filosofia politica naturale -
|
più vera e più moderata. Dopo avere Blackstone parlato | delle | conseguenze di un potere esagerato che tiravano gli |
Filosofia politica naturale -
|
si potè essa correggere senza che la nazione sofferisse | delle | pene e degli scompigli di fatto? con sì gravi pene adunque |
Filosofia politica naturale -
|
il Rosso mantennero imperiosamente tutto il rigore | delle | dottrine feudali; ma il loro successore Enrico I giudicò |
Filosofia politica naturale -
|
sue pretensioni alla corona di promettere il ristabilimento | delle | leggi del re Edoardo il confessore, o dell' antico sistema |
Filosofia politica naturale -
|
che hanno traveduta questa legge, che hanno anche fatte | delle | instituzioni ad essa consonanti, non hanno poi recato alla |
Filosofia politica naturale -
|
che il potere civile si dividesse rigorosamente in ragione | delle | ricchezze o pure che il potere civile si dividesse con una |
Filosofia politica naturale -
|
fra gli uomini, nè fosse perfettamente diviso in ragione | delle | ricchezze. Dopo di ciò riuscirà facile a spiegare la |
Filosofia politica naturale -
|
della natura, poichè trovando in queste costituzioni stesse | delle | irregolarità, bisogna dire che i legislatori non le abbiano |
Filosofia politica naturale -
|
insuperabile che veniva loro opposto dalla stessa natura | delle | cose. Per esempio noi abbiamo veduto quanto bene Servio |
Filosofia politica naturale -
|
di semplicità e di regolarità si tralascia qualcheduna | delle | forze della natura; e di ciò viene il detto, che è diversa |
Filosofia politica naturale -
|
e che osservò d' altra parte come la sola influenza | delle | ricchezze nella rappresentazione reale lascierebbe scoperti |
Filosofia politica naturale -
|
come prezzo di quella gara che è tra gli uomini grandissima | delle | ricchezze; nè stabilire il principio, che i beni in |
Filosofia politica naturale -
|
esige che sia divisa fra i membri della nazione in ragione | delle | ricchezze che possedono: ed il giudicio perfetto esige che |
Filosofia politica naturale -
|
non riuscirebbero eguali nel loro effetto per la diversità | delle | forze morali: l' opinione della propria forza infonderebbe |
Filosofia politica naturale -
|
valesse ogni Tribunale sarebbe al tutto inutile e ciascuna | delle | parti potrebbe sottrarsi allo stesso, dico ogni Tribunale |
Filosofia politica naturale -
|
qual può essere la maniera migliore di assicurare i popoli | delle | loro rette e pure intenzioni, se non quella di mostrarsi |
Filosofia politica naturale -
|
uomini: ma più di quelli che più posseggono; e la speranza | delle | rapine non vale mai tanto quanto il ragionevol timore di |
Filosofia politica naturale -
|
cause; non debbe dare il giudizio solo all' orecchio d' una | delle | due parti, ma debbono tutte due poter dire le loro ragioni |
Filosofia politica naturale -
|
l' indole di un Tribunale non contiene già un' inquisizione | delle | cause da giudicare; ma è solo una corte stabile e per così |
Filosofia politica naturale -
|
dei richiami da fare, ed essa si porge pronta all' esame | delle | ragioni che si presentano e di quelle che contro alle |
Filosofia politica naturale -
|
essa ha ancora un pieno diritto di commutare i diritti | delle | medesime in altri diritti equivalenti, purchè lo esiga il |
Filosofia politica naturale -
|
in simili materie sieno irreperibili, mentre il rigore | delle | prove per l' indole d' un tal Tribunale non dovrà essere al |
Filosofia politica naturale -
|
intorno ad esse costano tanto sangue e tanta depravazione: | delle | basi che non si potranno giammai a pieno ritrovare e |
Filosofia politica naturale -
|
gran numero di casi particolari non menino gradatamente a | delle | sentenze generali, e sgombrino delle teorie imaginarie |
Filosofia politica naturale -
|
menino gradatamente a delle sentenze generali, e sgombrino | delle | teorie imaginarie fondate nell' aria; fino a che insomma il |
Filosofia politica naturale -
|
di altre decisioni; e da queste norme sieno quindi cavate | delle | leggi e ridotte in un codice: e la giurisprudenza politica |
Filosofia politica naturale -
|
dividere il giudice dalla parte, e fosse necessario che una | delle | due parti fosse anche giudice sarebbe sempre preferibile di |
Filosofia politica naturale -
|
Che l' amministrazione possegga il giudicio sulla giustizia | delle | sue disposizioni, questo è cosa naturale, perchè è naturale |
Filosofia politica naturale -
|
cioè a dire sebbene una tale amministrazione giudice | delle | proprie disposizioni non sia punto assurda nè contro |
Filosofia politica naturale -
|
sciogliere il problema del tempo, e soddisfare il bisogno | delle | nazioni. In vece di ciò per fuggire un vizio corrono |
Filosofia politica naturale -
|
ad un Tribunale, ma alla parte opposta, cioè al popolo: | delle | due parti fra cui verte il giudicio lo rapiscono a quella |
Filosofia politica naturale -
|
altro dall' istante che il giudicio dalle mani di una | delle | due parti passa nelle mani dell' altra; poichè ciascuna |
Filosofia politica naturale -
|
relazione che di una continua ostilità: nella quale ognuna | delle | parti si crede aver fatto assai quando gli è riuscito di |
Filosofia politica naturale -
|
colui, a cui fosse commesso l' incarico di fare la scelta | delle | persone componenti il politico Tribunale: qualunque sieno |
Filosofia politica naturale -
|
il politico Tribunale: qualunque sieno le altre condizioni | delle | persone qui non vanno per nulla curate: quelli che più |
Filosofia politica naturale -
|
non è già solo quello che ci conduce a desiderare | delle | nuove idee, ma bensì ancora qualunque altro oggetto per |
Filosofia politica naturale -
|
partito gli ambiziosi. Appo di noi la falsa filosofia | delle | male usate astrazioni fece credere al popolo che egli abbia |
Filosofia politica naturale -
|
la legge che provvede alla scambievole sicurezza | delle | famiglie, e però che mette il fondamento della tranquillità |
Filosofia politica naturale -
|
della specie umana nelle singole famiglie colla ricchezza | delle | famiglie, o sia che un padre non generi maggior numero di |
Filosofia politica naturale -
|
. Abbiamo dato la regola di ricorrere all' origine | delle | cose per distinguere in esse la sostanza dall' accidente. |
Filosofia politica naturale -
|
il bisogno di forza fisica per difenderlo dalla prevalenza | delle | altre famiglie. La nostra regola adunque si cangia in |
Filosofia politica naturale -
|
lagno importuno che si fa sempre contro la disuguaglianza | delle | proprietà. La cagione, forse più stabile di tutte l' altre, |
Filosofia politica naturale -
|
disuguaglianza è la moltiplicazione maggiore o minore | delle | famiglie, rimanendo più povere quelle (fatte l' altre cose |
Filosofia politica naturale -
|
si sono moltiplicate. Consideriamo adunque l' opulenza | delle | famiglie come un diritto che hanno alla generazione dei |
Filosofia politica naturale -
|
usato questo diritto totalmente, non possono più lamentarsi | delle | tristi conseguenze che essi stessi cagionano volendo far |
Filosofia politica naturale -
|
famiglie miserabili che indi provengono, aspirando ai beni | delle | famiglie ricche, usurpano a queste il diritto della |
Filosofia politica naturale -
|
scioglie il detto problema per riguardo alla distribuzione | delle | due cose, popolazione e ricchezza; primi elementi di ogni |
Filosofia politica naturale -
|
dall' altra, uno stupore de' ragionamenti sofistici, | delle | incoerenze, e de' pregiudizŒ ed errori fanciulleschi. Se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
la sua sentenza che « le forme sieno le prime cause | delle | cose », sofisticamente interpretandola. Aristotele si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
avrebbe mai contraddetto, cioè che non c' è una generazione | delle | forme separate dalla materia; ma che il composto tutt' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e nell' uomo. Quanto poi alla questione del modo d' operare | delle | cause seconde, l' abbandonò al fisico, e non la reputò |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
la volle elevare al primo seggio, esagerando l' importanza | delle | cause seconde, come se non ce ne fossero altre, come se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
d' Aristotele, ha forse dimostrato l' assurdità del ricorso | delle | cause all' infinito, e della necessità d' arrestarsi ad una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
cause sia veramente eterna. Le cause in potenza e le specie | delle | cause non possono essere infinite; gli atti di ciascuna di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
lascia il mondo e la quantità, la qualità, la disposizione | delle | cose di cui consta il mondo, senza ragione sufficiente, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
causa accidentale? Avea altrove insegnato, che la causa | delle | cose che avvengono per caso, è la materia che si move |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
falso che risiede nella mente non può allogarsi in alcuna | delle | categorie, e che la causa dell' accidentale è del pari |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
avea parlato dell' eligibile [...OMISSIS...] come principio | delle | scienze ed arti pratiche: poichè la facoltà d' eleggere è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
contenti di lasciare senza ragione sufficiente l' esistenza | delle | cose finite, gli ripugna troppo a lasciare senza causa il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
motore deve essere una sostanza, chè la sostanza è la prima | delle | cose, l' altre tutte riferendosi alla sostanza e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
l' intelligibile fa una serie di cose per sè, e la prima | delle | cose intelligibili è la sostanza, poichè l' altre cose si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
così si va all' infinito. La speculazione filosofica dunque | delle | genti, all' ultimo, al più sublime e al più necessario suo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
così formata venne da Aristotele escluso il conoscimento | delle | cose inferiori, perche, disse, d' alcune cose è indegno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
(2). Avendo dunque tolto a Dio la cognizione | delle | cose mondiali, gli tolse del pari la provvidenza di esse: |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che sè stessa, onde vengono le idee determinate, le forme | delle | cose mondiali che, separate dalla mente, sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
stessa. E in fatto le cose intelligibili hanno più di atto | delle | sensibili, e nell' ordine delle intelligibili, ciò che vi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
hanno più di atto delle sensibili, e nell' ordine | delle | intelligibili, ciò che vi ha di più attuale è l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
idee e ogni oggetto intellettivo, unicamente come predicati | delle | cose (1), e considerati i reali unicamente come subietti, a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
gli dà un contrario; quando assegna per carattere costante | delle | sostanze singolari, il non avere contrario alcuno (2). |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
s' intende quando si pone con Platone, che il vero essere | delle | cose sensibili giaccia nelle idee, e i sensibili non sieno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
luoghi dove se la prende con Platone, che il vero essere | delle | cose non sia già nelle idee, che nega, ma nelle cose stesse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
idee, che nega, ma nelle cose stesse sensibili? E` una | delle | tante sue incoerenze: dopo aver rifiutate le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
la sostanza è la prima, [...OMISSIS...] (1), e che | delle | sostanze è prima quella che « « è semplicemente e secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
in tale sistema manca la ragione sufficiente dell' ordine | delle | stelle medesime, la differenza tra le sostanze prime ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e l' ottimo sia ad un tempo come il duce nell' università | delle | cose, distinto da questa, e tuttavia sia ancora nell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
dai suoi subietti individuali, e però non l' atto finale | delle | cose; e lo stesso si può dire del concetto dell' ordine che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che si trovarono nella sua mente: da una parte | delle | speculazioni razionali sui concetti ontologici di sostanza, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
di sostanza, d' intelligenza, d' idee e simili; dall' altra | delle | osservazioni de' fenomeni sensibili e naturali; in terzo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
de' fenomeni sensibili e naturali; in terzo luogo | delle | tradizioni favolose e superstiziose annesse ai fenomeni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
potenza, così Aristotele stabilì che nell' universo prima | delle | entità e anteriore di concetto fosse la sostanza . Ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
verso l' ultima loro perfezione. Ma l' ultimazione stessa | delle | specie, cioè l' ultimo loro atto di perfezione, o è per sè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
classifica, come si può raccogliere da tutto il complesso | delle | sue dottrine: 1 Forme pure , prive di materia ed ultimate |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
(3), anche la sensazione dunque appartiene all' ordine | delle | cose che sono per sè conoscibili. Ma queste specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
per essa che non sia congiunto coll' università | delle | cose, ma che abbia natura non mista coll' altre cose). E |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che ha il suo bene nel suo capitano, ed anche nell' ordine | delle | schiere, benchè questo sia pel capitano, e non viceversa. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
. Le diverse forme in potenza costituiscono le diversità | delle | materie d' Aristotele. In quanto dunque una data materia ha |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
gl' intelligibili secondo Aristotele? E` forse il complesso | delle | potenze anteriori, incominciando dal senso fino all' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
non voleva ammettere, la diede alla mente. Ora la materia | delle | idee secondo Platone è l' essere in universale. Ma questo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
si può considerare sotto due aspetti: 1 o come il subietto | delle | determinazioni, colle quali egli diviene tutte le idee, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
per misurare l' entità di tutte le cose, prima di tutto | delle | sensibili, e di vederne le essenze, che è appunto formare |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
aspetto egli tutto fa, egli produce tutte le specie o forme | delle | cose. Così lo stesso essere in universale da una parte |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
sono le specie; e d' essere medesimamente « « il luogo | delle | specie » » [...OMISSIS...] , giacchè le specie determinate |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
non sono che nella specie indeterminatissima, specie | delle | specie, come la chiama pure Aristotele, cioè nell' essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
gl' inseparabili » » (dalla materia) « « e non immobili; | delle | matematiche alcune sono circa gl' immobili per vero dire, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
chiama scienza di Dio o teologia quella che tratta | delle | pure forme . Ma nasce il dubbio se Aristotele riponga tutte |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
del volgo (.). E veramente la cognizione e le specie | delle | cose vili non sono vili; benchè poco di bene saprebbe la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Ma questo luogo in cui suppone Aristotele, che le notizie | delle | cose vili sieno vili, basta egli, o può valer tanto, quand' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
materia corporea sono da Aristotele collocate nella classe | delle | entità divine. E nel vero, le essenze non sono date dal |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
, e quelle concede al senso, ma riserva l' essere stesso | delle | cose alla ragione (1). Che cosa dunque ci dà il senso, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
cosa dunque ci dà il senso, secondo lo stesso Aristotele? | Delle | apparenze che sono vere solamente come apparenze, cioè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
verità in sè stesso, ma solo il pensiero fa intorno ad esso | delle | proporzioni vere, dicendo a ragione d' esempio « è di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
ne cavò Platone, quando disse che le essenze | delle | cose sensibili erano nelle idee , e le cose sensibili non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
le specie o idee non sono le cose, ma contengono l' essenze | delle | cose, non dice quello che poi ripete Aristotele, cioè che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
se non un riflesso, un' imagine, una realizzazione | delle | intelligibili; laddove Aristotele trova esser questo un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
via d' induzione, e non dànno allora una cognizione attuale | delle | sostanze composte di materia e di specie; talora poi in sè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
seconda dicesi «to kath' hekaston» (5), cioè « « specie | delle | cose singolari » ». Quest' ultima denominazione dimostra |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e indipendenti nè le specie artistiche, nè le specie | delle | cose naturali. Pure le ammette, ma in che modo? Le ammette |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
si vede considerando come Aristotele distingue gli oggetti | delle | scienze in cui divide la speculativa che sono fisica, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e filosofia prima. L' oggetto della fisica è l' essenza | delle | cose naturali unita colla materia, come il naso simo che ha |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
nè pure assurdo, che tale sia l' essere come predicabile | delle | sostanze, ma sì che tale sia l' essere come predicabile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
in cui l' ente si predica per sè, sia de' generi, sia | delle | specie, sia delle differenze, esso significa partecipazioni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
si predica per sè, sia de' generi, sia delle specie, sia | delle | differenze, esso significa partecipazioni dell' ente. Ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
dell' ideologia . Platone vedendo l' immutabile natura | delle | essenze, disse che dovevano essere eterne sostanze, di cui |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
certamente, che gli universali non indicano l' essere | delle | cose, ma alcune loro qualità comuni (3), perchè in fatti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
alle nove categorie che seguono a quella della sostanza, | delle | quali l' ente si dice «omonymos,» e così non appartiene più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
due, cioè stabilisce due ragioni dell' ente, secondo l' una | delle | quali sussiste da sè separato da ogni passione, e quest' è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che costituisce tutte le singolari sostanze come subietti | delle | modificazioni e passioni, e di tutti i predicati. Ora, la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Ora, la scienza è sempre degli universali; laonde | delle | singolari sostanze finite non si dà scienza, ma si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
è anche universale, specie universalissima, specie | delle | specie. L' essere dunque è per sè conoscibile. E poichè le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
prima che tratta dell' essere come essere, tratta anche | delle | passioni dell' essere come essere. Di più tra gli atti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
(4). Aristotele dunque trova, che nell' università | delle | cose, ci sono e ci devono essere sempre state queste cinque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e organato l' universo, si fa a spiegare la generazione | delle | cose. Osserva, che certi corpi passando all' atto metton |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
(2). Medesimamente, non contenendo il sensibile l' essere | delle | cose, che è l' oggetto, secondo Aristotele, dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
le cose, ma confondendo la specie7idea colla forma reale | delle | cose (cioè col loro atto immanente), dà a questa forma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
dunque nega a dirittura, come vedemmo, l' esisenza da sè; | delle | specie naturali non parla così reciso. [...OMISSIS...] |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
alle sole specie naturali, che costituiscono la natura | delle | cose e il principio della generazione e della corruzione, è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
sia creato da Dio come da un artefice, sull' esemplare | delle | proprie eterne idee, ma vuole, che tutto sia stato sempre, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
della specie accidentale. I generi poi sono più potenza | delle | specie, e ricevono il loro atto in queste (6). Le specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
una potenza, ed ecco come egli lo fa. I generi sono materia | delle | specie, specie in potenza (1). Essendo, specialmente certi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
opposte. Quando considera i generi qualità comuni | delle | cose (2), dice contro Platone, che non possono esistere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
novo aspetto, esistono nella mente non come qualità comuni | delle | menti, ma come atti di ciascuna mente, e questi atti sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
(2). La specie sostanziale dunque, presa come forma reale | delle | cose, è la quiddità (3), la natura delle cose, e il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
come forma reale delle cose, è la quiddità (3), la natura | delle | cose, e il principio di ogni generazione e movimento (4). |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
maniere di permutazioni naturali, che producono solamente | delle | specie accidentali, che non riguardano la categoria della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che non riguardano la categoria della sostanza, ma alcuna | delle | altre nove. Ora Aristotele pone questa differenza tra le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
della medesima specie in atto; laddove gli accidenti nuovi | delle | cose possono esser prodotti quantunque precedentemente non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che ab aeterno, secondo Aristotele, doveano esistere | delle | menti: perchè altrimenti non se ne sarebbero mai generate |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
E dice la mente, come abbiamo più volte detto, « la specie | delle | specie ». Ma poichè il pensiero speculativo è il principio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
confessa ad un tempo e che l' intelligibile è l' essere | delle | cose, e che l' essere delle cose non è punto nè poco |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
l' intelligibile è l' essere delle cose, e che l' essere | delle | cose non è punto nè poco offerto allo spirito dalle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
. In questa dottrina i corpi esterni sono cause occasionali | delle | specie sensibili, e le specie sensibili cause occasionali |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
specie sensibili, e le specie sensibili cause occasionali | delle | intelligibili. E queste cause occasionali sono di quella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
è l' istrumento degli strumenti, e l' intelletto la specie | delle | specie, e il senso medesimamente la specie de' sensibili » |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
intelligibili. E per la stessa guisa è specie indeterminata | delle | specie determinate. Anche delle specie sensibili? Così |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
è specie indeterminata delle specie determinate. Anche | delle | specie sensibili? Così parve agli scoliasti doversi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Nè noi ripugniamo, osservando solo che se la mente è specie | delle | specie sensibili, già con questo s' ha, che le specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
natura, dice Aristotele, ed ella è la specie intelligibile | delle | specie sensibili. Onde anche dice, che « « l' intellettivo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
come diceva Platone, non già le specie, ma la realizzazione | delle | specie; queste sono la loro parte intelligibile, e l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
della natura deve preesistere la specie e nell' acquisto | delle | notizie, ce ne deve essere sempre una precedente. Non di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
alle specie e alle definizioni (5), e non sono l' essere | delle | cose, ma il loro modo di essere; l' essere stesso della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che per ciò stesso non si dà definizione nè dimostrazione | delle | singolari sostanze sensibili, perchè hanno materia. Onde « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
senza materia ». Ora una tale questione non può farsi che | delle | specie, poichè o queste possono sussistere senza materia, o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
o no. Se non possono sussistere, molto meno i generi che | delle | specie si predicano, e così sono un loro elemento iniziale. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
o universale (2). Ora il proprio ed unico significato | delle | parole specie e genere , secondo l' uso moderno, è quello |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
moderni in Aristotele. In fatti la difficoltà, principio | delle | altre, che trova Aristotele ad ammettere le idee di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che operando in essa l' attuasse. Onde anche nell' ordine | delle | operazioni intellettive ci deve essere, secondo Aristotele, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
all' atto quelle cognizioni in potenza all' occasione | delle | sensazioni. Noi abbiamo già detto e in parte provato, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
idee platoniche sussistessero per sè stesse, e vi sostituì | delle | intellezioni, onde dice: [...OMISSIS...] . La scienza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
idee specifiche che si cavano da quelle; 2 le ultime regole | delle | scienze e delle arti. Dice dunque che « la mente è degli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che si cavano da quelle; 2 le ultime regole delle scienze e | delle | arti. Dice dunque che « la mente è degli estremi » |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
intendimento (4), e per mezzo di questo, all' occasione | delle | sensazioni si vedono gli altri universali. Poichè non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
atto. Ma molti intelligibili si manifestano all' occasione | delle | sensazioni, benchè essi non sono sentiti. Ora le specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
intelligibili in atto nella mente umana, che all' occasione | delle | sensazioni riduca in atto gl' intelligibili in potenza. E |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
luogo si osservi, che viene supposta qui la distinzione | delle | due materie corporea e ideale. Poichè mentre altrove chiama |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
in generale stabilisce questo principio, che se « « alcuna | delle | cause non ha contrario, ella conosce se stessa, ed è in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
subietto, secondo Aristotele, onde il genere è il subietto | delle | specie, e così l' essere è il subietto di tutti gl' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
o per sè. Lasciando noi da parte la considerazione | delle | cose che sono uno per accidente, considerazione puramente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
giacchè il genere è appunto per Aristotele la materia | delle | specie, [...OMISSIS...] (5). Il subietto ideale dunque è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e questa prima misura è il principium quo della cognizione | delle | cose contenute in ciascun genere, non ci sarà un uno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
l' essere che raccoglie in sè i generi, ed è il fondamento | delle | proporzioni che le cose d' un genere hanno colle cose d' un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
questi due modi, all' estensione e alla comprensione | delle | idee, al contenente ed al contenuto: il contenuto (gli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
l' oggetto intelligibile primo, costituente la ragione | delle | cose. Ma uno e il medesimo essere, come insegna lo stesso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che essendo una riduce molti in atto (all' occasione | delle | sensazioni), in un modo simile a quello che ha dichiarato |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
indivisibilità radicale, si divide poi secondo le ragioni | delle | cose, e con questi atti ulteriori diventa gl' intelligibili |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
il quale sembra moltiplicarsi secondo le varietà | delle | determinazioni stesse, vengono dal sentimento; 5 Che c' è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Ma questo non toglie nè la generazione, nè la pluralità | delle | menti. In quanto alla generazione, la natura, certe nature, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Le quali due sentenze si conciliano per la subordinazione | delle | cause. In fatti, domandare « se la mente venga all' uomo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
ragione Platone distinguendo le idee, contenenti le essenze | delle | cose sensibili, dagli atti o forme di queste che non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
o imitazioni di quelle, e anche questo dietro l' analisi | delle | percezioni, che noi abbiamo di esse. Laonde quando dice, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Platone perchè dicesse questo appunto, che l' essenza | delle | cose sensibili non si dice dell' idea, e anche delle cose |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
delle cose sensibili non si dice dell' idea, e anche | delle | cose reali, se non equivocamente (3), dovendo Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
questo a noi è solo momentaneo. Dal qual luogo pare che una | delle | due: o l' atto nostro della contemplazione è lo stesso atto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
la dottrina d' Aristotele, e in parte è tessuta di brani | delle | sue opere, s' incontra un luogo, che complica maggiormente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
l' altra. Poichè ripone la natura del sensibile nella sfera | delle | cose naturali, quella poi dell' intelligibile nella sfera |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
cose naturali, quella poi dell' intelligibile nella sfera | delle | divine ed immutabili. A queste poi assegna il principato, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
non ci potrebbe essere la mente (1). Ma la mente è il luogo | delle | specie pure di materia, e le specie pure di materia sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
unite alla materia: poichè le specie sono la causa formale | delle | cose, causa incorruttibile ed eterna (2). Ora se tutte le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
generi convien fermarsi ad un principio, anche nell' ordine | delle | specie (5). Laonde se non c' è un primo non c' è niuna |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
come ad essere divino, potea mancare, ma per l' appetito | delle | sue parti (5), stranissimo pensiero, esprima o no la mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
da questo deriva come da prima causa la conservazione | delle | cose naturali e l' uniforme esistenza: ma sotto il moto del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
esistenza: ma sotto il moto del primo cielo pone poi quelli | delle | altre sfere e degli astri; moti diversi e non uniformi, e a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
nell' esempio che adduce per dimostrare che le cause | delle | cose generabili devono esser tre, queste cause sono già |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
calore (3). Dal calore ancora fa dipendere l' assimilamento | delle | parti componenti il corpo umano, non però la specie , che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
suo sistema una perfetta unità e a ridurre l' universalità | delle | cose a un unico principio: ma che egli ammette una dualità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
generi [...OMISSIS...] (4), anteriori e più universali | delle | categorie (5). Ma, considerato l' essere come genere e come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
dall' altra si trovi predicato universalissimo de' generi, | delle | specie e degli individui (secondo una maniera puramente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
trattiene a provare, che l' ousia è la causa dell' essere | delle | cose, poichè «he usia arche kai aitia tis estin» (1) ed è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Così l' essenza sostanziale è la causa dell' essere | delle | cose. Ma trattasi qui sempre di cose finite e materiali. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
si tratta di attribuirgli; 2 concepito il subietto vestito | delle | qualità essenziali. Quindi l' atto della predicazione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
di cui la mente è il primo; disse anche che trattava | delle | cause, poichè nella mente suprema finivano tutte le cause, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e quindi prima causa motrice, e di conseguente causa | delle | specie, e di conseguente ancora causa della materia, la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
in lui, ond' anco la mente è detta da Aristotele « il luogo | delle | specie ». Ma come l' ente contiene le specie? Aristotele, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
(3). Onde dunque, secondo Aristotele, l' origine | delle | specie finite? - Dalla tendenza, crediamo noi, che egli dà |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
l' uomo all' incontro accogliendo anche le specie finite | delle | cose naturali, conosce queste oltre di quelli. A questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
, il quale ottimo è l' essere puro. Le notizie dunque | delle | cose inferiori non aggiungono, ma col loro miscuglio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
quando il Dio sommo è l' appetito di tutta l' università | delle | cose (2). Aristotele dunque non solo vuole, che la natura |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
la ricerca della causa formale, che è la causa dell' essere | delle | cose, [...OMISSIS...] (5). Secondo lui dunque la materia è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
di no, ma distinguendo la causa motrice dalla causa formale | delle | cose finite dice: 1 che ogni ente che vien generato o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
contenute nel genere, che costituisce l' unità e identità | delle | cose che differiscono d' essenza ossia di specie (2); i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
s' identificano tutte le cose, ed è il principio identico | delle | loro differenze (2)? In questo senso dunque il Dio d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
l' eternità la imita come può mediante il continuo circolo | delle | generazioni (3). E infatti non si potrebbe spiegare l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
si dice che da Dio vengono tutte le idee o forme | delle | cose [...OMISSIS...] in conseguenza del semplice movimento |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
di Platone in questo, che il platonico ha tutte le idee | delle | cose, e ha la potenza d' operare fuori di sè, creando ad |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
il mondo alla guisa d' un artefice, e le specie stesse | delle | cose non sono in Dio, ma nè tampoco la causa efficiente o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
o la forza, [...OMISSIS...] (1): quando le specie o forme | delle | cose mondiali sono e sono sempre state ab eterno nelle cose |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Platone per aver detto che l' ente e l' uno sia causa | delle | essenze e dell' essere di tutte le cose, ma per non avere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
[...OMISSIS...] , dell' universo (4). L' essere è la forma | delle | forme. Ma l' essere (lo stesso dicasi dell' uno in quanto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
tra gli enti, [...OMISSIS...] , e però la prima o l' ultima | delle | scienze si chiama «theologike». Ma l' essere come essere, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Ma non esisterebbe questa scienza, se le essenze o specie | delle | cose non si potessero riferire all' essere come essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
specifica. Laonde quando si domanda « la causa dell' essere | delle | cose finite », l' essere qui è preso per sussistere , e il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
», l' essere qui è preso per sussistere , e il sussistere | delle | cose è in ciascuna di esse e non separabile. Ora questo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
in ciascuna di esse e non separabile. Ora questo sussistere | delle | cose sta nell' unione della materia colla forma, ma, poichè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
o essenza è la causa dell' essere, cioè del sussistere | delle | cose (3), ed è principio non elemento di esse (4). Ma se si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
esistono che in natura, sono la stessa natura determinata | delle | cose corruttibili, [...OMISSIS...] , e perciò non esistono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
pure ab aeterno furono in essa tutte le forme o essenze | delle | cose corruttibili. Queste dunque non si generano, ma sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Le forme naturali e reali; 2 Le forme artistiche e ideali, | delle | quali parla in un modo vacillante, prendendole talora per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
specifiche; 3 I principŒ del ragionamento e la serie | delle | conseguenze (entità ideali) che deriva da essi la mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
ora dall' ordine della generazione naturale, ora da quello | delle | produzioni artistiche, ora dalle logiche distinzioni ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
più disparate. Negando dunque a Platone che le essenze | delle | cose corruttibili sieno idee separate da queste, perchè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
egli tiene un medesimo discorso e fa una sola teoria | delle | essenze specifiche naturali, delle essenze artistiche, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e fa una sola teoria delle essenze specifiche naturali, | delle | essenze artistiche, delle logiche, delle astratte di ogni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
essenze specifiche naturali, delle essenze artistiche, | delle | logiche, delle astratte di ogni maniera: tutte nascendo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
naturali, delle essenze artistiche, delle logiche, | delle | astratte di ogni maniera: tutte nascendo alla materia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
diversità di forme egli distingua ugualmente nell' ordine | delle | cose reali e delle ideali senza distinzione e tutte |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
egli distingua ugualmente nell' ordine delle cose reali e | delle | ideali senza distinzione e tutte sommettendole alla stessa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
l' assegnare l' uno per causa formale dell' essere reale | delle | cose è vero, ma l' uno comune, non proprio delle singole |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
reale delle cose è vero, ma l' uno comune, non proprio | delle | singole specie e generi (1). L' essere attualissimo adunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
col pensante (4), la cosa coll' idea. Onde quest' è una | delle | principali censure che Aristotele fa a quelli che posero le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
arrivare col suo conato a gradi diversi: il primo è quello | delle | specie degli enti inanimati ; il secondo è quello delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
delle specie degli enti inanimati ; il secondo è quello | delle | specie di vegetabili , il cui complesso, e il cui nesso è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
cui nesso è la vita o anima vegetativa; il terzo è quello | delle | specie sensibili , il cui complesso e il cui nesso è la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che costituisce l' animale; il quarto grado è quello | delle | specie intellettive , il cui complesso e il cui nesso è l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
E l' obiettività della mente fu anche cagione a Platone | delle | sue idee, di cui Aristotele ritenne il principio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
attuale, non potrebbe raccogliere dalle sensazioni le forme | delle | cose e da queste universalizzando pervenire ai primi, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
in atto dia movimento alla mente [...OMISSIS...] (4). Niuna | delle | cose della natura intelligibile in atto: ma le cose |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
alle cose che tendono al fine), e contenente tutto il tempo | delle | cose periture, [...OMISSIS...] (perchè non si può concepire |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
un chè, se non per la causa formale, e però l' essere | delle | cose essendo la forma o essenza specifica, e i nomi che si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e si possa quindi chiamare l' unitutto. Così parlando | delle | antiche favole, egli non le riprende per aver posta una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
s' informassero per via d' imitazione o di partecipazione | delle | specie (3). E accusa oltracciò Platone di non aver fatto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
l' abbiamo veduto, e d' aver fatto dipendere dagli elementi | delle | idee, che sono elementi di tutte le cose, il bene o mal |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
confessa che posero in qualche modo anche la causa finale | delle | azioni, delle trasmutazioni e de' movimenti, e restringe la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
posero in qualche modo anche la causa finale delle azioni, | delle | trasmutazioni e de' movimenti, e restringe la sua censura a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
non era atta a spiegare l' esistenza stessa e la produzione | delle | cose, ma solo le accidentali loro mutazioni (5). - Come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
ma è intesa, e appetita, e questa è in questo modo la causa | delle | stesse essenze o specie, la prima di tutte le cause, la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
essenze o specie, la prima di tutte le cause, la causa | delle | cause, distrutta la quale tutto è distrutto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
parole la dottrina di Platone, che faceva l' uno causa | delle | idee , e le idee cause dei sensibili (5), salvochè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
di spiegare la partecipazione dell' essere ossia | delle | forme? - L' abbiamo veduto: replichiamolo, e aggiungiamo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
ma anche del senso (3). - Di poi come identificare le forme | delle | cose inanimate o delle sensibili colle idee? Ed è pur |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
- Di poi come identificare le forme delle cose inanimate o | delle | sensibili colle idee? Ed è pur necessaria questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
sieno veramente essenze. - In quarto luogo , o le specie | delle | cose naturali sono identiche colla prima e suprema essenza, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e varie? Se sono diverse, perchè non si assegnano le cause | delle | loro differenze? E poi, come in tal caso compariscono? come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
tornati agli universali per ispiegare la partecipazione | delle | forme , cioè ritornati al sistema di Platone. Di più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
di specie, e le specie reali o imiteranno o parteciperanno | delle | specie mentali: siamo dunque ricondotti di novo alle specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
della mente), e fa che l' essere e sapersi, e il nominarsi | delle | cose venga dalla predicazione delle specie (3). Ma il nodo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
sapersi, e il nominarsi delle cose venga dalla predicazione | delle | specie (3). Ma il nodo più duro a sciogliere nella dottrina |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
specie di enti. Attribuisce dunque puramente alla diversità | delle | materie, e quindi alla diversa forza e natura del loro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
imitazione della prima ed unica mente, secondo la diversità | delle | materie aventi varie potenze e capacità di giungere all' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
2 Aristotele ammette tre sole sostanze: due sensibili, | delle | quali l' una, quella de' cieli, incorruttibile, l' altra, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
tendenti a lui; egli non potrebbe avere le idee distinte | delle | cose che sono al tutto così fuori di lui. Vediamo nondimeno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
sue proprie specie accidentali, ond' ella è detta specie | delle | specie. E qui ha luogo la distinzione tra la mente fattrice |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
colla morte dell' uomo, e non si conserva la memoria | delle | specie acquistate, perchè queste si vedono nelle sensazioni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
ricevuto le specie « deve essere impassibile, suscettiva | delle | specie, e che sia queste specie in potenza »(2). Qui parla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
è puramente il possibile (3), non avendo ancora niuna | delle | specie naturali in atto, ma solo il possibile, che è quanto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
che è una stessa ed identica mente, anteriore all' acquisto | delle | specie naturali, che poi formano la mente passiva . Questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
non in potenza, [...OMISSIS...] , onde la chiama il luogo | delle | forme (1). E prova che questa mente in potenza è separata |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
in atto i colori che sono in potenza (5), così la mente fa | delle | specie che sono ne' sensibili e nelle cose materiali. La |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
colla materia negli enti naturali (1). Aristotele si fa | delle | obbiezioni, che servono non poco a render chiara la sua |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
mente ed ha in potenza tutte le altre. All' occasione | delle | sensazioni, le altre specie che ha in se stessa in potenza, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Così è perfettamente congiunta la mente colla natura | delle | cose mondiali: il che tuttavia non rimove le gravi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
in sè le specie naturali scevre di materia, all' occasione | delle | sensazioni, e dicesi mente in potenza , in quanto ha queste |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
il sapere dell' uomo, quello che lo rende atto a far uso | delle | cose mondiali, ed a riflettere anche sopra se stesso, sta |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
a costituirsi come atto, entelechia, tuttavia ci sono | delle | altre specie sostanziali nella natura che arrivano ad |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
ultima (3). Adunque tra il primo stato della mente, priva | delle | specie mondiali e fornita solo d' un primo atto che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
fattivo o teoretico (4). Il pensiero pratico è il principio | delle | azioni umane, e circa lui più abiti si distinguono ne' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
l' arte (6): l' uno e l' altro di questi pensieri non sono | delle | cose necessarie, ma delle contingenti (7); ma l' arte è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
altro di questi pensieri non sono delle cose necessarie, ma | delle | contingenti (7); ma l' arte è sempre del vero, la pratica |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
tutte le specie della natura (3). Questa raccolta | delle | specie naturali fatta dall' anima coll' organo della mente, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
questi non si dà scienza (4). Questi poi sono l' essere | delle | cose; «to ydati einai» è la pura specie sostanziale dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
è il genere: il genere dunque non c' è propriamente fuori | delle | specie. Or come l' essere si predica in un modo anteriore |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
abbiamo già data, e che ripeteremo in altre parole. Ci sono | delle | cose che si predicano d' altre, e queste devono avere un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
- subietto - e di forma - predicato - (1). Parliamo | delle | sole forme o essenze sostanziali, alle quali le accidentali |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
dice della mente suprema che forma la continuità e l' unità | delle | cose e de' tempi, ora lo stesso dice della mente nell' uomo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
come essere non esiste separato nella natura, ma esistono | delle | specie unite alla materia, le quali non sono universali, se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
il nome di Dio. Ma anche le specie ossia i generi | delle | cose naturali sono essere, [...OMISSIS...] . La filosofia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
come il circolo contiene il poligono, e però tratta anche | delle | specie e de' generi diversi, e de' contrarŒ e delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
anche delle specie e de' generi diversi, e de' contrarŒ e | delle | negazioni, non per parti, come fanno le scienze speciali, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
di Platone, che l' uno sia la forma o causa formale | delle | specie. Ma in quest' universalissimo la cui scienza è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
intelligibile, [...OMISSIS...] (4). Ora questa è l' una | delle | tre essenze sostanziali ammesse da Aristotele, l' essenza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
da ogni materia, e quindi fuori della natura, esistano | delle | essenze sostanziali. Ma riprende Platone per aver confuse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
comuni ; ma anteriormente a queste c' è la radice materiale | delle | cose propria di ciascuna, distinta e contrapposta al fine |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
e l' uno non possono esser generi , perchè si predicano | delle | stesse differenze (3). Dice ancora, che se l' ente e l' uno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
per certo che il filosofo abbia i principŒ e le cause | delle | sostanze » » (6). Ora il principio e la causa, secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
ha virtù di riceverne: e così accade che sia principio | delle | essenze sostanziali nella natura, e che si divida in generi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
perviene al comunissimo : quest' è l' essere svestito | delle | differenze: da questo salendo ancora, intende la necessità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
sè: nè intende i primi universali: ma intende l' universale | delle | cose finite : i generi delle cose finite, e non l' ente e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
ma intende l' universale delle cose finite : i generi | delle | cose finite, e non l' ente e l' uno, benchè li chiami primi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
intende di domandare: « se l' ente e l' uno sieno generi | delle | essenze naturali ». Alla questione così posta risponde di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
stantechè il genere che si divide in ispecie non si predica | delle | loro differenze, e l' ente e l' uno si predicano delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
delle loro differenze, e l' ente e l' uno si predicano | delle | differenze: ma si dividono bensì in generi, cioè nelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
o si conoscono le cose (6). In quanto sono, egli è la forma | delle | forme, perchè Mente, [...OMISSIS...] (1): in quanto si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
Questa, dice, deve trattare indubitatamente de' principŒ e | delle | cause. Ma questi principŒ sono essi singolari o universali? |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
alla natura, Platone separò al tutto dalla natura le idee | delle | cose naturali, come essenze da sè esistenti. Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
specie separata, la mente; negò che le specie intelligibili | delle | cose, benchè eterne e semplici, esistessero separate e da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
nella natura, perchè c' erano le specie intelligibili, una | delle | quali si costituiva da sè, e diveniva mente umana; ma negò |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
rispetto agli uni quanto rispetto agli altri nella ricerca | delle | cause non si può andare all' infinito: lo stesso sensibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
|
ne sono la cagione. Quindi non potemmo al tutto ragionare | delle | leggi ontologiche e delle cosmologiche, che l' anima segue |
Psicologia Vol.III -
|
non potemmo al tutto ragionare delle leggi ontologiche e | delle | cosmologiche, che l' anima segue nel suo operare, senza |
Psicologia Vol.III -
|
col ricongiungerli, se vuole avere una piena contezza | delle | cose; finalmente se l' oggetto reale su cui medita non le è |
Psicologia Vol.III -
|
fuori di sè che già non fosse, negavano ogni cominciamento | delle | cose, ammettendo solo l' ente, e questo eterno e immutabile |
Psicologia Vol.III -
|
e in questa entità di mezzo si dovessero cercare i principŒ | delle | cose. Era il sistema di Aristotele, che distingueva l' ente |
Psicologia Vol.III -
|
un vero ente, che possa essere principio o causa efficiente | delle | cose; come fecero quei filosofi. I terzi, cioè Aristotele e |
Psicologia Vol.III -
|
alcuna », dò forma d' una doppia negazione alla più grande | delle | affermazioni, perocchè quella proposizione equivale a |
Psicologia Vol.III -
|
successivi, appartengono allo stesso gruppo; e così dicasi | delle | varietà, che si trovano nelle varie pere individuali. Quale |
Psicologia Vol.III -
|
gli effetti accidentali sensibili. La diversità dunque | delle | specie procede dalla relazione ontologica, che ha l' essere |
Psicologia Vol.III -
|
della sua mente e di concentrare la sua attenzione. Ma una | delle | creazioni o finzioni della mente umana più degne di |
Psicologia Vol.III -
|
degli individui reali di quella specie (almeno parlando | delle | specie degli esseri contingenti a noi conosciuti), ma nello |
Psicologia Vol.III -
|
prodursi le cose dal non7ente [...OMISSIS...] , come detto | delle | cose materiali e della causa materiale, non è senza verità. |
Psicologia Vol.III -
|
di Aristotele ha detto di sì, ed anzi tutta la dottrina | delle | forme aristoteliche è tratta dalle forme, di cui si |
Psicologia Vol.III -
|
materia (forza diffusa nell' estensione), ed è il gruppo | delle | sensazioni che la veste, che a noi la determina, e ci fa |
Psicologia Vol.III -
|
la nostra attenzione all' estensione figurata, al tocco | delle | sensazioni, e abbiamo il concetto di accidenti figurati, |
Psicologia Vol.III -
|
ad un altro fondamento sensibile, e abbiamo il concetto | delle | diverse guise di materia, per esempio, acqua, aria, fuoco, |
Psicologia Vol.III -
|
Il primo esclude qualunque forma, gli altri pongono | delle | forme imperfette, che sono parti della forma. Dove si vede |
Psicologia Vol.III -
|
limita le cose limitabili); e d' altra parte la sussistenza | delle | cose materiali è materiale, quindi s' intende come la |
Psicologia Vol.III -
|
e produce in esso l' effetto del fondamento sensibile e | delle | sensazioni di cui si veste, i corpi ricevono un' altra |
Psicologia Vol.III -
|
A tale uopo nondimeno egli è aiutato dalla composizione | delle | forze attrattive, che appartiene alla costituzione del |
Psicologia Vol.III -
|
che si può dare ad un corpo per la concentrazione | delle | sue forze, non è più che un' individualità astratta e non |
Psicologia Vol.III -
|
come si vede nell' algebra, per esempio nel calcolo | delle | funzioni analitiche, dove una funzione di una o più lettere |
Psicologia Vol.III -
|
seco medesimo convenuto. Quindi le idee complesse, una sola | delle | quali può far conoscere qualsivoglia gruppo di altre idee; |
Psicologia Vol.III -
|
far conoscere qualsivoglia gruppo di altre idee; l' ultima | delle | quali è l' idea del tutto . Ma l' idea del tutto non è |
Psicologia Vol.III -
|
dei segni che li rappresentano al principio razionale, cioè | delle | azioni ed effetti, che ricevono l' indole e il carattere |
Psicologia Vol.III -
|
alcuna virtù rappresentativa dell' ente di cui si tratta; | delle | relazioni ontologiche degli enti percepiti coll' ente non |
Psicologia Vol.III -
|
o minore moltiplicità o numerosità, ecc., costituiscono | delle | proprietà che riguardano gli enti, non in quanto sono |
Psicologia Vol.III -
|
Dal ragionamento ontologico; e questo ci dà ancora | delle | cognizioni analogiche di Dio; ma nel tempo stesso che ci |
Psicologia Vol.III -
|
che dà all' uomo la facoltà di conoscere le limitazioni | delle | sue stesse idee, e di non cadere nell' errore di credere |
Psicologia Vol.III -
|
uomo il possesso della verità. Pigliamo ad esempio alcune | delle | idee più generali, che si convertono poscia in principŒ |
Psicologia Vol.III -
|
ente in universale i ragionamenti da noi fatti coll' aiuto | delle | idee derivate) corregge il nostro limitato pensare, e |
Psicologia Vol.III -
|
ragionamento quel sistema, il quale insegna: Che l' ordine | delle | nostre concezioni è perfettamente eguale all' ordine delle |
Psicologia Vol.III -
|
delle nostre concezioni è perfettamente eguale all' ordine | delle | cose; il che non si avvera per le cose divine, e per tutte |
Psicologia Vol.III -
|
gravissimi in sè, gravissimi nelle loro conseguenze, l' una | delle | quali è il panteismo. Concludiamo: Intorno a Dio ed alle |
Psicologia Vol.III -
|
principio nostro razionale, a ragionare secondo l' analogia | delle | cose da noi percepite. Questo ragionare ci conduce ad una |
Psicologia Vol.III -
|
corso per quel che suonano, secondo l' importante documento | delle | scuole che: [...OMISSIS...] . Finalmente il ragionamento |
Psicologia Vol.III -
|
per evitare l' errore, abbastanza perchè possiamo usare | delle | altre cognizioni nostre imperfette a nostro prò, senza |
Psicologia Vol.III -
|
acciocchè egli divenga oggetto. Ora, posciachè la serie | delle | riflessioni non può essere che limitata, quindi accade che |
Psicologia Vol.III -
|
o gli anelli mediati distinti fra loro; anzi la mente trova | delle | scorciatoie e dei compendi suoi propri, come appunto fa l' |
Psicologia Vol.III -
|
che questi uomini abili a misurare coll' occhio le quantità | delle | cose, non saprebbero spiegare a sè stessi il fatto, nè dire |
Psicologia Vol.III -
|
insegnamento della morale, vien meno alcuna volta alla cura | delle | malattie spirituali delle anime. Quanti, che sembravano |
Psicologia Vol.III -
|
vien meno alcuna volta alla cura delle malattie spirituali | delle | anime. Quanti, che sembravano eccellenti teorici in |
Psicologia Vol.III -
|
del problema; arrischia ancora di omettere, nella farragine | delle | cose che egli considera, alcune di quelle circostanze date |
Psicologia Vol.III -
|
occhio intellettivo il nodo dell' affare, il gruppo preciso | delle | contingenti circostanze. Perocchè, conosciuto questo gruppo |
Psicologia Vol.III -
|
classifica in generi i mali ed i beni; si forma così | delle | regole medie, ciascuna delle quali gli dimostra, gli fa |
Psicologia Vol.III -
|
mali ed i beni; si forma così delle regole medie, ciascuna | delle | quali gli dimostra, gli fa conoscere immediatamente una |
Psicologia Vol.III -
|
e dei mali, quando è fatta, è il fondamento dei desideri e | delle | avversioni generali consentite dall' uomo. Perocchè, come |
Psicologia Vol.III -
|
dall' uomo. Perocchè, come l' uomo nella sua mente ha | delle | regole generali, così nel suo cuore ha dei desideri |
Psicologia Vol.III -
|
generali, così nel suo cuore ha dei desideri generali e | delle | avversioni generali; coi primi appetisce abitualmente e con |
Psicologia Vol.III -
|
e regole abituali, prescelte secretamente a direzione | delle | proprie operazioni, variano i caratteri morali degli |
Psicologia Vol.III -
|
disposizione interna ed occulta (1); è anche la cagione | delle | più tempestose rivoluzioni politiche. Il che spiega molti |
Psicologia Vol.III -
|
sola causa non basterebbe, se non ci fossero negli animi | delle | interne ed occulte disposizioni uniformi, preparate di |
Psicologia Vol.III -
|
disposizioni uniformi, preparate di lunga mano innanzi, | delle | opinioni, delle affezioni generali, che in tutti |
Psicologia Vol.III -
|
uniformi, preparate di lunga mano innanzi, delle opinioni, | delle | affezioni generali, che in tutti armoneggiano e cospirano a |
Psicologia Vol.III -
|
sola ragione della loro riuscita è la disposizione segreta | delle | menti e degli animi delle masse; la quale se vi è, al primo |
Psicologia Vol.III -
|
è la disposizione segreta delle menti e degli animi | delle | masse; la quale se vi è, al primo inalberarsi d' una |
Psicologia Vol.III -
|
a cui si lega in parte la celebre controversia del culto | delle | immagini. E` un fatto non dubbio per ogni buon osservatore |
Psicologia Vol.III -
|
immaginazione e la sensualità, e lo sviluppo intellettivo | delle | quali non s' allontanava molto dalla percezione, |
Psicologia Vol.III -
|
Cristo cominciò l' ingegno italiano a filosofare, una | delle | prime verità, che gli si pararono innanzi, si fu la falsità |
Psicologia Vol.III -
|
prime verità, che gli si pararono innanzi, si fu la falsità | delle | forme umane e dei costumi umani dalle plebi attribuite agli |
Psicologia Vol.III -
|
della loro naturale e verace regolarità. E quel che si dice | delle | piante si può dire egualmente dell' educazione degli |
Psicologia Vol.III -
|
rispondente al luogo immaginario, per la corrispondenza | delle | immagini colle entità reali, cause delle sensazioni. E ciò |
Psicologia Vol.III -
|
la corrispondenza delle immagini colle entità reali, cause | delle | sensazioni. E ciò perchè si tratta di confrontare |
Psicologia Vol.III -
|
modi dello stesso sentire. I movimenti dunque del dimenar | delle | gambe che portano su quel luogo, dove egli si è sbramato |
Psicologia Vol.III -
|
della serie successiva, come è presente alla moltiplicità | delle | parti assegnabili nell' esteso; e per la legge dell' |
Psicologia Vol.III -
|
sogno, o anche in veglia, non sono la riproduzione esatta | delle | sensazioni avute, perciò è da ricorrersi a un terzo |
Psicologia Vol.III -
|
sensitivo semplice ed uno si muove a produrre in sè stesso | delle | immagini, a questo è mosso da una moltitudine di stimoli |
Psicologia Vol.III -
|
l' intelligenza abbraccia compendiata tutta la moltitudine | delle | cose, in quanto sono così regolarmente disposte, ed anzi |
Psicologia Vol.III -
|
Quindi colla regola intellettiva si conoscono le pluralità | delle | cose in ispecie, e non in individuo, cognizione che |
Psicologia Vol.III -
|
che ordina e dispone in un dato modo la molteplicità | delle | cose, questa regola gli diviene principio e norma di |
Psicologia Vol.III -
|
la scienza a determinare cotante e bellissime proprietà | delle | curve, che altrimenti sarebbero restate incognite? E come |
Psicologia Vol.III -
|
quella formula che esprime quale sia la regolarità | delle | curve, fu amplissimo fonte di nuove cognizioni alla mente; |
Psicologia Vol.III -
|
le regole, che esprimono in compendio la regolarità | delle | diverse linee rette e curve, e dei loro varii sistemi. Onde |
Psicologia Vol.III -
|
loro varii sistemi. Onde l' uomo deve amare la regolarità | delle | cose anche per questo, che nella regolarità, trovatane la |
Psicologia Vol.III -
|
per una quarta e più sottile ragione, che la regolarità | delle | cose, contemplate dalla mente e raccolte in breve regola, |
Psicologia Vol.III -
|
principio razionale non manca del suo istinto; e l' ordine | delle | cognizioni, che sono nella mente umana, è principio |
Psicologia Vol.III -
|
più le riesce di scorgere l' unità nella molteplicità | delle | cose. Perocchè, che è mai l' unità delle cose molteplici? |
Psicologia Vol.III -
|
nella molteplicità delle cose. Perocchè, che è mai l' unità | delle | cose molteplici? E` un considerarle nell' essere |
Psicologia Vol.III -
|
è già conoscerle per principŒ. Vero è che la cognizione | delle | cose per principŒ, presa da sè sola, è una cotale |
Psicologia Vol.III -
|
così la cognizione dei puri principŒ, senza la distinzione | delle | conseguenze, è una cognizione astratta, anch' essa |
Psicologia Vol.III -
|
» ». L' anima sensitiva gode ella veramente dei numeri e | delle | loro proporzioni? Gode della simmetria delle parti? Gode |
Psicologia Vol.III -
|
dei numeri e delle loro proporzioni? Gode della simmetria | delle | parti? Gode finalmente dei movimenti proporzionali? Questa |
Psicologia Vol.III -
|
sembra sommare insieme accuratissimamente le celerità | delle | due barche, perocchè il moto apparente di quella barchetta |
Psicologia Vol.III -
|
barchetta è d' una celerità precisamente pari alla somma | delle | due celerità dell' una e dell' altra barchetta. Vogliamo |
Psicologia Vol.III -
|
gli rimane impedita. E perchè nella produzione | delle | sensazioni, per esempio delle ottiche ed acustiche, ad un |
Psicologia Vol.III -
|
E perchè nella produzione delle sensazioni, per esempio | delle | ottiche ed acustiche, ad un dato numero e metro di |
Psicologia Vol.III -
|
prova evidente che nel sentimento non entra il numero | delle | vibrazioni e le loro proporzioni, ma che egli nasce come un |
Psicologia Vol.III -
|
costituita dai diversi sguardi della mente, e non è propria | delle | cose materialmente prese, nè del senso di esse. E che cosa |
Psicologia Vol.III -
|
« un quadrato diviso in vent' una figura, ciascuna | delle | quali ha la forma di due scacchi quadrati diritti ed uno |
Psicologia Vol.III -
|
lo stesso scacchiere reale, secondo le relazioni diverse | delle | sue figure, secondo i diversi sguardi della mente, diventi |
Psicologia Vol.III -
|
e corrispondenze coll' ideale, dove stanno le regole | delle | cose; onde anche qui ricomparisce il sintesismo fra il |
Psicologia Vol.III -
|
che ogni sensorio animale è così ordinato (parte a cagione | delle | leggi della materia, di cui è composto, e delle leggi della |
Psicologia Vol.III -
|
a cagione delle leggi della materia, di cui è composto, e | delle | leggi della comunicazione del moto, parte a cagione dell' |
Psicologia Vol.III -
|
del moto, parte a cagione dell' organismo, parte a cagione | delle | relazioni della materia e dell' organizzazione coll' |
Psicologia Vol.III -
|
seconda serie. Così, se la corda di violino è vellicata, dà | delle | oscillazioni isocrone, le quali scemano di estensione e di |
Psicologia Vol.III -
|
organi e apparati sensitivi, altrettanti quante le specie | delle | sue sensazioni. Ciascuno poi di tali sensorii ha una serie |
Psicologia Vol.III -
|
le quali entrano a determinare la naturale successione | delle | sensazioni proprie di un organo sensorio, vi è altresì la |
Psicologia Vol.III -
|
sono molti, ed ognuno ha il suo proprio metro nella serie | delle | sensazioni che egli ama, come non accade che i diversi |
Psicologia Vol.III -
|
o per debolezza e vizio dell' uomo; ed allora nascono | delle | disarmonie nell' uomo. Ma queste disarmonie, che accusano |
Psicologia Vol.III -
|
non dubitiamo affermare che esso nell' invenzione | delle | mode che crea ogni giorno, e ogni giorno distrugge, venga |
Psicologia Vol.III -
|
ammirabile diriga segretamente la durata più o meno lunga | delle | usanze e la qualità di esse, e contenga la naturale ragione |
Psicologia Vol.III -
|
non ebbe a sofferire l' influenza di tutta la ruota | delle | usanze, che precedentemente si andò rivolgendo. Una segreta |
Psicologia Vol.III -
|
rivolgendo. Una segreta legge, adunque, determina il corso | delle | usanze e dei frivoli costumi con una cotale fatalità; un' |
Psicologia Vol.III -
|
ai sensorii diversi, a facoltà diverse, ciascuna | delle | quali ha una successione di atti che preferisce ad ogni |
Psicologia Vol.III -
|
medesimamente come presso varie nazioni varii il corso | delle | fogge e delle maniere socievoli; perocchè le circostanze |
Psicologia Vol.III -
|
come presso varie nazioni varii il corso delle fogge e | delle | maniere socievoli; perocchè le circostanze diverse |
Psicologia Vol.III -
|
a determinare le varie consuetudini dei popoli, il corso | delle | loro opinioni, e fin' anche la serie degli storici eventi. |
Psicologia Vol.III -
|
e fin' anche la serie degli storici eventi. Il gusto | delle | arti belle e della letteratura mantiene pur esso la legge |
Psicologia Vol.III -
|
maggiore, se ci vien fatto, e qualche nuovo svolgimento | delle | cose dette di lei; senza di che non parrebbe forse al |
Psicologia Vol.III -
|
sentimento. IV Funzione . - Quella che nasce in conseguenza | delle | tre prime, cioè di agire sul termine corporeo, e quindi di |
Psicologia Vol.III -
|
organizzatrice . Nasce questa funzione in conseguenza | delle | tre prime; poichè essendo il corpo, come abbiamo veduto, il |
Psicologia Vol.III -
|
debbono essere all' uopo - Assimilazione e riproducibilità | delle | parti viventi (3). Terzo momento della funzione |
Psicologia Vol.III -
|
lettore che noi non intendiamo di entrare nella questione | delle | cause, per le quali viene limitato il dominio del principio |
Psicologia Vol.III -
|
ma intendo che diminuisce e tempera la gravitazione | delle | une sopra le altre, e le volge ed atteggia in modo che il |
Psicologia Vol.III -
|
della spontaneità7motrice sensuale, che è conseguenza | delle | quattro prime. Perocchè ai quattro indicati atteggiamenti e |
Psicologia Vol.III -
|
lotta coll' organizzatore. Quindi si scorge un altro fonte | delle | forze perturbatrici della natura animale (1). La quale |
Psicologia Vol.III -
|
ma produce di più la diminuzione della reciproca coerenza | delle | molecole e degli elementi di cui il corpo vivo si contesse, |
Psicologia Vol.III -
|
come diremo in appresso; ci si renderà chiaro il fatto | delle | località morbose, illustrato dal Professor Fanzago e da |
Psicologia Vol.III -
|
dell' attività annessa al sentimento. La serie adunque | delle | cause e degli effetti in tutti i fenomeni animali, divisi |
Psicologia Vol.III -
|
altra volta descritto. II - Movimento (extra7soggettivo) | delle | parti sensibili del corpo umano, eccitate dagli stimoli |
Psicologia Vol.III -
|
attirato, con diversità di tempo, e quindi con oscillamento | delle | parti, rottura talora della coesione fra esse, cessazione |
Psicologia Vol.III -
|
al magnetismo, ecc.. Ma i movimenti istintivi o volontari | delle | varie membra del corpo non obbediscono punto alle leggi |
Psicologia Vol.III -
|
queste questioni importantissime, senza proporre almeno | delle | congetture. Incominciamo dalla legge dell' inerzia. |
Psicologia Vol.III -
|
in ragione diretta della massa e indiretta del quadrato | delle | distanze, abbia pieno vigore anche nell' attrazione |
Psicologia Vol.III -
|
millesimo di milionesimo di linea, le faccie che si toccano | delle | due particelle dovrebbero essere attirate immensamente più |
Psicologia Vol.III -
|
essere attirate immensamente più che non i dossi opposti | delle | medesime particelle, sicchè i centri di gravità non si |
Psicologia Vol.III -
|
i centri di gravità non si potrebbero collocare nel centro | delle | sfere, ma assai più vicini fra loro. Intanto è certo che |
Psicologia Vol.III -
|
ma ella non è conciliazione appartenente alla natura stessa | delle | cose; suppone anzi l' esistenza nella natura di più forze |
Psicologia Vol.III -
|
dello stesso principio reciprocamente contrari a cagione | delle | diverse porzioni di materia che investe e delle diverse |
Psicologia Vol.III -
|
a cagione delle diverse porzioni di materia che investe e | delle | diverse condizioni in cui esso si trova, il quale, seguendo |
Psicologia Vol.III -
|
causa sia a pieno sufficiente a spiegare tutti i fenomeni | delle | diverse attrazioni. Una delle maggiori difficoltà, che può |
Psicologia Vol.III -
|
a spiegare tutti i fenomeni delle diverse attrazioni. Una | delle | maggiori difficoltà, che può rendere questa opinione |
Psicologia Vol.III -
|
necessaria a sospingere il sangue per mezzo | delle | arterie al cervello (2). Laonde niuno dei tre movimenti può |
Psicologia Vol.III -
|
vitale d' un organismo dovrebbe riuscire più potente | delle | forze puramente attrattive (fisiche e chimiche), i cui |
Psicologia Vol.III -
|
Ora, come avviene che la forza vitale impedisca l' effetto | delle | forze chimiche, e faccia che gli elementi della materia |
Psicologia Vol.III -
|
motrice7vitale, per la quale agevola il movimento intestino | delle | molecole e degli organi stessi, che esse compongono. Il |
Psicologia Vol.III -
|
vitale che tende ad impedire i movimenti degli elementi, | delle | molecole e degli organi contrari alla vita. Il secondo ed |
Psicologia Vol.III -
|
innestino; il secondo poi è la causa dei movimenti vitali | delle | molecole già vive, ossia del misto vivente, le quali |
Psicologia Vol.III -
|
in questi, che sono suo termine necessario », gli effetti | delle | forze chimiche debbono rimanere sospesi ed apparire effetti |
Psicologia Vol.III -
|
ad essere eccitato, aiuti e faciliti i movimenti | delle | molecole organiche di prima formazione, l' una al contatto |
Psicologia Vol.III -
|
probabile da poter anzi vedere nella stessa forma sferica | delle | molecole la prova dei movimenti intestini, coi quali l' una |
Psicologia Vol.III -
|
in sull' altre da tutte le parti (2). La forma rotonda | delle | molecole rende altresì facile spiegazione del come si vada |
Psicologia Vol.III -
|
che lasciano tra loro le molecole. Ora, data la rotondità | delle | molecole, è chiaro che esse lasciano, quando si trovano al |
Psicologia Vol.III -
|
deve essere) non produce già l' effetto che i sentimenti | delle | molecole divise a forza rimangano discontinui; anzi ella |
Psicologia Vol.III -
|
altre (1), alla comunicazione dei vasi, alla continuazione | delle | fibre e delle membrane, ecc. (2). E certo non si può |
Psicologia Vol.III -
|
comunicazione dei vasi, alla continuazione delle fibre e | delle | membrane, ecc. (2). E certo non si può dubitare essere |
Psicologia Vol.III -
|
perdita di forza per la confricazione e per l' attrito | delle | parti, onde è bisogno che un principio inesausto di forza, |
Psicologia Vol.III -
|
nervose, conchiusero precipitosamente che quel movimento | delle | fibre sia il primo fenomeno, a cui il sentimento, come |
Psicologia Vol.III -
|
che a spiegare i fenomeni animali, e massimamente quelli | delle | simpatie, conviene ricorrere ad un principio unico . Il che |
Psicologia Vol.III -
|
a ciò pienamente idonea? Cominciamo dunque dal fenomeno | delle | simpatie, e prima di tutto determiniamo in quale ampio |
Psicologia Vol.III -
|
esso non si può spiegare mediante l' uno dei tre eccitatori | delle | proprietà vitali, il cervello che trasmette l' eccitamento |
Psicologia Vol.III -
|
della scienza facessero conoscere fra gli organi simpatici | delle | comunicazioni sino ad ora sconosciute. II - E` anche una |
Psicologia Vol.III -
|
spiegazione di certi movimenti, che eccedono la quantità | delle | forze materiali e che si sottraggono alle leggi del moto |
Psicologia Vol.III -
|
ricorrere ad un principio di moto diverso da quello | delle | dette forze materiali; ed un tale principio o è l' attività |
Psicologia Vol.III -
|
e preesigano un meccanismo, una organizzazione, | delle | comunicazioni di filamenti, delle contiguità e continuità, |
Psicologia Vol.III -
|
una organizzazione, delle comunicazioni di filamenti, | delle | contiguità e continuità, dei tessuti, dei vasi, ecc. per |
Psicologia Vol.III -
|
anche osservare essere un metodo erroneo quello che ragiona | delle | operazioni animali, in modo da supporre che il principio |
Psicologia Vol.III -
|
. Non si può disconoscere che gli animisti abbiano abusato | delle | cause finali, pretendendo che il principio operatore dei |
Psicologia Vol.III -
|
l' azione o la passione animale, è una sensazione | delle | pareti interne del corpo animale. - Il titillamento dell' |
Psicologia Vol.III -
|
e si complica. Lo stesso si può dire del titillamento | delle | nari, a cui sussegue lo starnuto, movimento ancora più |
Psicologia Vol.III -
|
in movimento i nervi e i muscoli dello stomaco; lo stesso | delle | fecce e dei drastici, che irritano gli intestini e |
Psicologia Vol.III -
|
figurati, come sono le sensazioni provocate nelle superfici | delle | pareti interne del corpo, o in conseguenza d' immaginazioni |
Psicologia Vol.III -
|
perturbato e disordinato si riordini. Enumerare le classi | delle | funzioni dell' istinto sensuale, secondo i loro prossimi |
Psicologia Vol.III -
|
Quindi se si considera l' attività sensitiva come causa | delle | simpatie patologiche, si ricorre ad una causa la cui |
Psicologia Vol.III -
|
un tempo del sentimento e del movimento. Tutti i fenomeni | delle | simpatie morbose confermano che queste si debbono |
Psicologia Vol.III -
|
di sentimento, quando egli è anzi propriamente l' organo | delle | passioni. Noi abbiamo distinto i sentimenti in figurati e |
Psicologia Vol.III -
|
sensitività veramente ganglionare; onde la classificazione | delle | simpatie, fatta da Brachet, si dovrebbe probabilmente |
Psicologia Vol.III -
|
suddividendo poi questa seconda classe (2). A conferma | delle | quali osservazioni sull' intervento del sistema cerebrale |
Psicologia Vol.III -
|
perchè è immune dallo spazio; in altre parole, la diversità | delle | sensazioni nell' anima non è fondata nella diversità degli |
Psicologia Vol.III -
|
solo in differenze sensili, ossia appartenenti all' essenza | delle | sensazioni stesse, le quali non hanno a far nulla colle |
Psicologia Vol.III -
|
dai sensorii non si riporta all' anima, ma solo lo spazio | delle | singolari sensazioni; e questa unicità è fondata nella |
Psicologia Vol.III -
|
a recarsi nelle estremità inferiori, e guariva poi l' edema | delle | gambe facendo uso di rimedi fortificanti. Continuiamoci |
Psicologia Vol.III -
|
ecco spiegata quella legge patologica, che fu reputata una | delle | più belle scoperte di Broussais, la quale si è che « quando |
Psicologia Vol.III -
|
più complicate del corpo umano i molteplici movimenti | delle | molteplici parti, che concorrono ad eseguirle, e questo |
Psicologia Vol.III -
|
diversamente viene loro impressa, come esige l' armonia | delle | loro operazioni, sia perchè esse sono diversamente |
Psicologia Vol.III -
|
vari organi concorrenti ad una stessa funzione, ve ne sono | delle | altre fra più funzioni eguali, cioè a dire fra organi |
Psicologia Vol.III -
|
ne succeda un' altra in un organo lontano senza lesione | delle | parti intermedie, non può bastare la comunicazione dei vasi |
Psicologia Vol.III -
|
importante cade opportuno in questo luogo, dove trattiamo | delle | simpatie da spiegarsi colla semplicità del principio |
Psicologia Vol.III -
|
che ella operi rettamente, e sì quando, in virtù | delle | nostre opinioni, noi le attribuiamo degli errori. |
Psicologia Vol.III -
|
Da ciò che diremo apparirà che l' istinto vitale, fonte | delle | leggi medicatrici della natura, è talora limitato nella sua |
Psicologia Vol.III -
|
benchè ne avrebbe avuto il sentimento fondamentale, scevro | delle | forme relative allo spazio misurato, che si estende oltre |
Psicologia Vol.III -
|
aumenta le forze dell' istinto vitale, aiuta l' energia | delle | funzioni; una gioia eccessiva cagiona l' apoplessia, come |
Psicologia Vol.III -
|
da Dio, le cui opere sono perfette. Insomma qui vi è una | delle | molte prove dell' originale decadimento, che non privò |
Psicologia Vol.III -
|
afflusso degli umori ad una parte ferita, e dall' effetto | delle | passioni, che accelerano o ritardano il corso del sangue, |
Psicologia Vol.III -
|
che lo rende la causa di tutte le escrezioni, come pure | delle | secrezioni, sia il corpo in istato di sanità o in quello di |
Psicologia Vol.III -
|
ai quali pare aver riconosciuto nei solidi la prima causa | delle | malattie, non hanno però negato che, qualora i solidi |
Psicologia Vol.III -
|
i medici moderni, che hanno ridotto il maggior numero | delle | malattie all' infiammazione, ricorrono sì sovente all' |
Psicologia Vol.III -
|
non l' offendano. Ma se il corpo continuamente perdesse | delle | sue parti senza acquistarne, si ridurrebbe al niente, e |
Psicologia Vol.III -
|
di continuo quegli stimoli opportuni al perfetto corso | delle | funzioni animali. Senza continuità di parti non esiste l' |
Psicologia Vol.III -
|
aiutando la continuazione e opportuna organizzazione | delle | molecole; 2) possono essere di quelli che danno alle |
Psicologia Vol.III -
|
e così ha luogo il circolo perpetuo, più o meno lungo, | delle | sensioni e dei movimenti, che si dice processo morboso . Un |
Psicologia Vol.III -
|
morboso . Un esempio della serie e vicenda dei movimenti e | delle | sensioni, che riesce a pregiudizio dell' animale, lo |
Psicologia Vol.III -
|
che contrasta coll' istinto vitale. In tal caso il corso | delle | alterazioni e delle vicende interne dell' animale si |
Psicologia Vol.III -
|
istinto vitale. In tal caso il corso delle alterazioni e | delle | vicende interne dell' animale si continua indipendentemente |
Psicologia Vol.III -
|
denominata diatesi . Queste due qualità del corso alternato | delle | sensioni e dei movimenti, della prima delle quali uno dei |
Psicologia Vol.III -
|
corso alternato delle sensioni e dei movimenti, della prima | delle | quali uno dei principali caratteri è la breve durata, della |
Psicologia Vol.III -
|
più o meno, e la salute non ne riceve detrimento. Il corso | delle | funzioni animali cangia sì, ma non rimane alterato; la |
Psicologia Vol.III -
|
cangia sì, ma non rimane alterato; la vicenda alterna | delle | sensioni e dei movimenti intestini può dunque essere resa |
Psicologia Vol.III -
|
conviene trovare questo carattere nella vicissitudine | delle | sensioni e dei movimenti intestini, di cui abbiamo più |
Psicologia Vol.III -
|
perchè, data un' irritazione, o succeda il corso morboso | delle | sensioni e dei movimenti sì breve che tosto finisce poco |
Psicologia Vol.III -
|
alla condizione in cui si trova l' interna vicenda | delle | sensioni e dei movimenti intestini, apparisce, secondo che |
Psicologia Vol.III -
|
azione dell' istinto vitale e dell' istinto sensuale, | delle | sensioni e dei movimenti organici, che costituiscono una |
Psicologia Vol.III -
|
riconobbe che la generazione, lo sviluppo e la riproduzione | delle | parti sono operazioni interne dell' animale, le quali, data |
Psicologia Vol.III -
|
Che nella generazione, nella riproduzione normale | delle | parti tagliate, nel processo per cui dall' infanzia alla |
Psicologia Vol.III -
|
non vi è eccesso propriamente, ma irregolarità e anormalità | delle | operazioni animali quando, [...OMISSIS...] . Se un |
Psicologia Vol.III -
|
e dell' eccitamento che passivamente riceve, ma dal gioco | delle | forze interne, il quale viene perturbato dallo stimolo, |
Psicologia Vol.III -
|
seco necessariamente non poca molestia. Così le leggi | delle | due abitudini, lungi dall' essere in contraddizione, si |
Psicologia Vol.III -
|
un sistema così angusto che non riconosce altra cagione | delle | modificazioni che presenta l' eccitabilità, se non la pura |
Psicologia Vol.III -
|
se non la pura organizzazione della fibra; i fatti dico | delle | passioni razionali. E chi può negare: I - Che le passioni |
Psicologia Vol.III -
|
passioni razionali sieno uno stimolo eccitatore dei nervi e | delle | fibre? La gioia, la collera, il terrore, l' amore possono |
Psicologia Vol.III -
|
sembra dover essere nata nella condizione organica | delle | sue fibre; ma sì l' abito gl' impone oggimai la necessità |
Psicologia Vol.III -
|
divenuta più irritabile, più mobile. Ella è una convulsione | delle | labbra, si dice; ed appunto il rendersi le convulsioni |
Psicologia Vol.III -
|
solo momento nella vita, in cui la mistura e la tessitura | delle | parti sia in tutto e per tutto eguale a quella del momento |
Psicologia Vol.III -
|
del grand' uomo è quello di pretendere che l' eccitabilità | delle | parti e la suscettività di rispondere agli stimoli dipenda |
Psicologia Vol.III -
|
e i processi morbosi non sono altro che una parte del corso | delle | azioni alterne, di cui parliamo, non interrompono questo |
Psicologia Vol.III -
|
sieno immutabili e necessarie, tuttavia il corso alterno | delle | sensioni e dei movimenti riesce così diverso che varia di |
Psicologia Vol.III -
|
uomini devono dunque riuscire assai maggiori che non quelle | delle | fisonomie; conciossiachè, essendo egli disposto in una |
Psicologia Vol.III -
|
riferirci a cagioni estranee all' animale, la principale | delle | quali è la materia. Questa ora somministra ubbidiente il |
Psicologia Vol.III -
|
senza declinare nè a destra, nè a sinistra. Ma se l' una | delle | due cause esteriori mentovate influisce di nuovo sull' |
Psicologia Vol.III -
|
mi pare probabile che vi sieno due limiti della continuità | delle | molecole, entro i quali si conservi la vita in istato |
Psicologia Vol.III -
|
maggiore o minore dipende dalla forma e dalla grandezza | delle | molecole, le quali circostanze fanno sì che rimangano fra |
Psicologia Vol.III -
|
dovesse riuscire più fitta e robusta; ma la troppa aderenza | delle | molecole impedisce il loro movimento, e deve quindi scemare |
Psicologia Vol.III -
|
di continuità anche secondo la maggiore o minore continuità | delle | molecole, di cui l' animale risulta. Varia secondo la |
Psicologia Vol.III -
|
nella stessa perfezione della vita vi siano dei gradi, o | delle | forme diverse ed equivalenti, questo è assai più difficile |
Psicologia Vol.III -
|
se si suppone che alcune particelle, non al tutto prive | delle | predisposizioni necessarie alla vita, sieno in lotta coll' |
Psicologia Vol.III -
|
la loro qualità, il loro collocamento, ecc.); le varietà | delle | forze dell' istinto vitale imprimono uno stampo diverso |
Psicologia Vol.III -
|
che devono cangiare l' indole, il grado, il numero | delle | sensioni, ed appartiene ai progressi della scienza il |
Psicologia Vol.III -
|
che si riproducono con legge costante, ma che tengono | delle | varietà nei vari individui della stessa specie. I quali |
Psicologia Vol.III -
|
egli sia tale: 1 che non tenda a togliere la continuità | delle | parti; 2 che tenda a perpetuarsi; 3 non tenda a togliere |
Psicologia Vol.III -
|
sono: Quelli che tendono a distruggere la continuità | delle | parti. Quelli che impediscono la continuazione dell' |
Psicologia Vol.III -
|
ed anche la materia estranea al corpo umano in virtù | delle | sue forze chimiche, o pel suo movimento meccanico, o per la |
Psicologia Vol.III -
|
ma nel produrre sul corpo un' azione disarmonica a quella | delle | forze vitali, cioè contraria ad alcuna delle tre condizioni |
Psicologia Vol.III -
|
a quella delle forze vitali, cioè contraria ad alcuna | delle | tre condizioni dell' animale, la continuità delle parti, l' |
Psicologia Vol.III -
|
ad alcuna delle tre condizioni dell' animale, la continuità | delle | parti, l' eccitamento perpetuo e l' individualità. La |
Psicologia Vol.III -
|
sensuale, e per essi la riproduzione degli stimoli e | delle | sensioni conseguenti, forz' è che si mantenga una somma |
Psicologia Vol.III -
|
od ordinata a progressione. Allora si manifesta nel gruppo | delle | particelle viventi quel fenomeno, che corso zoetico abbiamo |
Psicologia Vol.III -
|
primo anello del corso zoetico quello che si compone: 1 | delle | prime sensioni; 2 dei movimenti continuati o prodotti dall' |
Psicologia Vol.III -
|
sensuale in conseguenza di esse (1). I movimenti , cagioni | delle | dette sensioni, variano per molte cagioni, le quali si |
Psicologia Vol.III -
|
varietà in meglio od in peggio dipenderebbe dall' azione | delle | sue forze interne, determinate da quell' unica maniera, e |
Psicologia Vol.III -
|
istante della vita, e per più cause associate, una sola | delle | quali basta a farnelo deviare; ma tutte queste nuove |
Psicologia Vol.III -
|
quelli che l' animale produce a sè stesso, in conseguenza | delle | alterne azioni di esso corso. Sì i movimenti primitivi come |
Psicologia Vol.III -
|
tre elementi, da cui l' animale risulta: 1) la continuità | delle | parti; 2) l' eccitamento; 3) l' individuazione dell' |
Psicologia Vol.III -
|
alle sensioni , che si dividono anch' esse nei due generi | delle | primitive e delle seconde. Le primitive sono cagionate dai |
Psicologia Vol.III -
|
che si dividono anch' esse nei due generi delle primitive e | delle | seconde. Le primitive sono cagionate dai movimenti prodotti |
Psicologia Vol.III -
|
movimenti si ripete nelle sensioni; anzi la classificazione | delle | sensioni e quella dei movimenti vanno di pari passo, e l' |
Psicologia Vol.III -
|
Questa classificazione si ravvisa non meno nel genere | delle | sensioni primitive, che nell' altro delle sensioni seconde. |
Psicologia Vol.III -
|
meno nel genere delle sensioni primitive, che nell' altro | delle | sensioni seconde. Le sensioni primitive danno la leva all' |
Psicologia Vol.III -
|
ed i temperamenti robusti. Di qui ancora la divisione | delle | malattie in acute e croniche ; quando le sensioni |
Psicologia Vol.III -
|
procedono molte e importantissime conseguenze, alcune | delle | quali sono: Che quanto è maggiore l' impulso, cioè l' |
Psicologia Vol.III -
|
la disposizione, e la forma mobile, e il grado di vita | delle | molecole. Che allorquando l' organizzazione sconcertata |
Psicologia Vol.III -
|
e le sensioni seconde . Noi abbiamo riposto il carattere | delle | sensioni primitive in questo, che l' istinto vitale, che le |
Psicologia Vol.III -
|
dalle sensioni primitive produce colla sua azione quasi | delle | nuove potenze, cioè l' abitudine , la ritentiva , l' |
Psicologia Vol.III -
|
acquisite, e propriamente modificazioni e accrescimenti | delle | facoltà originali dell' animale. Le sensioni primitive , |
Psicologia Vol.III -
|
esterni e dai connaturali stimoli interni. Altro carattere | delle | sensioni primitive si è l' esser quelle singolari : l' |
Psicologia Vol.III -
|
che si fondono in una sola affezione , è già un prodotto | delle | sensioni primitive, e non primitivo. Nè le sensioni |
Psicologia Vol.III -
|
del moncone cogli integumenti, del rimarginamento | delle | ferite, ecc.. In tutti questi accostamenti di molecole si |
Psicologia Vol.III -
|
ciò che manca al perfetto combaciamento e continuità | delle | parti. Supposto questo caso come possibile, l' aggiunta |
Psicologia Vol.III -
|
parti. Supposto questo caso come possibile, l' aggiunta | delle | molecole egualmente organizzate sarà utile o dannosa al |
Psicologia Vol.III -
|
, che viene in soccorso del vitale. E questo è il caso | delle | febbri, che nascono dai miasmi, del vaiuolo, e di tutte le |
Psicologia Vol.III -
|
Premesse le quali cose, veniamo a considerare la varietà | delle | sensioni primitive, il cui complesso, nella sua parte |
Psicologia Vol.III -
|
gli stimoli interiori ed esteriori, il sistema | delle | sensioni e dei movimenti conseguenti deve alterarsi. Dico |
Psicologia Vol.III -
|
del sistema della quantità. Quante volte la prostrazione | delle | forze e l' abbassamento dei polsi sembrano indicar |
Psicologia Vol.III -
|
modificazione del quale è la sensione. Poichè la ragione | delle | modificazioni, di cui è suscettibile un soggetto, non può |
Psicologia Vol.III -
|
modi, forme e gradi cioè, a posteriori, dall' esperienza | delle | sensioni, che sono atte a cadere nella nostra coscienza. Ma |
Psicologia Vol.III -
|
extrasoggettivo e la sua maniera di operare deve essere una | delle | condizioni, da cui dipende lo stato più piacevole dell' |
Psicologia Vol.III -
|
di maniera che la ragione perchè l' occhio è suscettivo | delle | sensioni colorate, l' orecchio delle sensioni sonore, le |
Psicologia Vol.III -
|
l' occhio è suscettivo delle sensioni colorate, l' orecchio | delle | sensioni sonore, le nari delle sensioni odorose, il gusto |
Psicologia Vol.III -
|
colorate, l' orecchio delle sensioni sonore, le nari | delle | sensioni odorose, il gusto delle saporose, lo stomaco, gli |
Psicologia Vol.III -
|
sensioni sonore, le nari delle sensioni odorose, il gusto | delle | saporose, lo stomaco, gli intestini, ecc., di sensioni di |
Psicologia Vol.III -
|
speciale della sensitività ha virtù di mutare la serie | delle | azioni vitali, di cui si compone il corso zoetico, |
Psicologia Vol.III -
|
insegna che in certi corpi vi è una tessitura più fina, e | delle | membra più sottilmente organate; e gli individui, le cui |
Psicologia Vol.III -
|
piacere. Ma se diminuisce il piacere reale nello schiavo | delle | passioni voluttuose, ne aumenta l' avidità angosciosa dell' |
Psicologia Vol.III -
|
stimoli interni; di che è ragione la maggiore intensità | delle | sensioni, e le stesse cause che rendono più potente l' |
Psicologia Vol.III -
|
dell' occhio s' accresca non solo per la protensione | delle | estremità nervose, che vanno a cercare lo stimolo e gli |
Psicologia Vol.III -
|
ultimi capillari venosi dal movimento maggiore del cuore e | delle | arterie; e i capillari venosi, che non lo possono smaltire, |
Psicologia Vol.III -
|
ed irritati; il sangue stesso accalorito dall' orgasmo | delle | arterie, e quasi stagnante, tende a disorganizzarsi, cioè a |
Psicologia Vol.III -
|
pure ammirabili, o che si considerino i capricciosi gusti | delle | fanciulle che si avvicinano all' epoca della pubertà, o di |
Psicologia Vol.III -
|
o che soffrono altri incomodi, o che si considerino quelli | delle | donne incinte. La ragione della maggiore attività della |
Psicologia Vol.III -
|
regolatrice della sua attività . Dopo ciò si possono fare | delle | altre domande importantissime, le quali sono: « Se l' |
Psicologia Vol.III -
|
d' esempio, lo splendere del sole impedisce la visione | delle | stelle? Certo si deve attribuire in parte all' azione |
Psicologia Vol.III -
|
uniforme, nella quale si fonde la sensione parziale | delle | stelle. Ma questo non ispiega a pieno come la luce delle |
Psicologia Vol.III -
|
delle stelle. Ma questo non ispiega a pieno come la luce | delle | stelle, che continua a ferire certe fibrille della retina, |
Psicologia Vol.III -
|
vitale (1). E qui mi conceda il lettore che a conchiusione | delle | cose dette, e quasi a riposo, manifesti un voto, che |
Psicologia Vol.III -
|
che fosse quella di togliere l' apparente discordia | delle | opinioni, levando gli equivoci del parlare. Contendono i |
Psicologia Vol.III -
|
e la poca importanza d' un altro? il cogliere la gradazione | delle | somiglianze e della loro importanza per caratterizzare una |
Psicologia Vol.III -
|
alla stessa maniera il corso e l' esito diverso | delle | malattie nei climi, temperamenti ed altre circostanze |
Psicologia Vol.III -
|
Dopo queste separazioni, a che si ridurrà il difetto | delle | due sette indicate? Non più al mancare l' una di scienza, e |
Psicologia Vol.III -
|
brama di ottenere il fine dell' arte, si può mettere in una | delle | due vie. Può persuadersi di riuscire a conoscere il modo di |
Psicologia Vol.III -
|
e di coglierle all' origine, investigandone il complesso | delle | forze, dei movimenti e loro effetti da cui risultano; il |
Psicologia Vol.III -
|
dai pochi dati dell' esperienza. Certo, il calcolo | delle | azioni reciproche delle varie forze, ciascun atto delle |
Psicologia Vol.III -
|
dell' esperienza. Certo, il calcolo delle azioni reciproche | delle | varie forze, ciascun atto delle quali ha una sua intensità |
Psicologia Vol.III -
|
delle azioni reciproche delle varie forze, ciascun atto | delle | quali ha una sua intensità e una sua misura, vince l' umana |
Psicologia Vol.III -
|
stimolo. Sicchè vi sono, a ragion d' esempio, secondo essi, | delle | idropi per eccesso di stimolo, ma ve ne sono anche di |
Psicologia Vol.III -
|
proprie; non è solo passivo, ma ben anche attivo. In niuna | delle | malattie, benchè si guariscano con una cura stimolante, la |
Psicologia Vol.III -
|
e l' arterioso rispettivamente attivo, tuttavia le tuniche | delle | vene non si possono spogliare affatto d' ogni virtù |
Psicologia Vol.III -
|
morbosa, qualunque sia, che accresce l' azione del cuore e | delle | arterie, non sia altresì quella che produca in sulle vene |
Psicologia Vol.III -
|
cagione, nel sistema venoso, la stessa maggior cedevolezza | delle | parti dei vasi venosi dovesse avere per effetto una |
Psicologia Vol.III -
|
In questo caso la debolezza sopravvenuta nella forza vitale | delle | vene sarebbe una cagione dello stato morboso, di cui si |
Psicologia Vol.III -
|
il considerare che, supposta una dilatazione maggiore | delle | vene, una minore resistenza al corso del sangue, esse |
Psicologia Vol.III -
|
ne andrebbe difettando. E supponendosi che il calibro | delle | arterie non si accrescesse punto nella stessa proporzione, |
Psicologia Vol.III -
|
punto nella stessa proporzione, in cui si accresce quello | delle | vene (perocchè le arterie dotate di maggior vita resistono |
Psicologia Vol.III -
|
a cercare la prima causa di questa rilassatezza morbosa | delle | vene; la quale indubitatamente si dovrà rinvenire in una |
Psicologia Vol.III -
|
almeno per induzioni certe, a stabilire le cause interne | delle | malattie, e le modificazioni in più o in meno dell' azione |
Psicologia Vol.III -
|
qualunque sia il complesso degli elementi interni e | delle | cause materiali e formali dell' infiammazione, tende a |
Psicologia Vol.III -
|
siccome l' intende il popolo, unico maestro e legislatore | delle | lingue. Ma pure quella distinzione è reale, fondata in |
Psicologia Vol.III -
|
nasca da una assolutamente soverchia attività del cuore e | delle | arterie, anzichè da una attività soverchia relativamente al |
Psicologia Vol.III -
|
da una attività soverchia relativamente al rilasciamento | delle | vene capillari, di maniera che la debolezza cresciuta in |
Psicologia Vol.III -
|
fra la debolezza relativamente soverchia, poniamo | delle | vene, e la robustezza pure relativamente soverchia, delle |
Psicologia Vol.III -
|
delle vene, e la robustezza pure relativamente soverchia, | delle | arterie. Ad ogni modo riesce del tutto falso anche nel |
Psicologia Vol.III -
|
più forte o minaccioso; e questo è l' infiammazione il più | delle | volte; perciò in questa si vuol portata l' attenzione di |
Psicologia Vol.III -
|
da questi medici si fu la somma difficoltà di cavare | delle | illazioni logiche da quel principio. E veramente, chi |
Psicologia Vol.III -
|
la complicazione e le leggi arcane del corso zoetico, e | delle | molle e forze ad ogni ora mutabili, che lo producono. Di |
Psicologia Vol.III -
|
in correlazione all' effetto. Ecco alcune circostanze | delle | molte, che dovrebbero essere discusse nel Trattato dell' |
Psicologia Vol.III -
|
influire sul corpo umano è complesso, sì per la pluralità | delle | sostanze, di cui è composto, sì per la diversità delle |
Psicologia Vol.III -
|
delle sostanze, di cui è composto, sì per la diversità | delle | forze meccaniche e chimiche, colle quali agisce; 2 molto |
Psicologia Vol.III -
|
la loro azione si considera come modificatrice piuttosto | delle | forze meccaniche che delle chimiche, ecc., o viceversa. |
Psicologia Vol.III -
|
come modificatrice piuttosto delle forze meccaniche che | delle | chimiche, ecc., o viceversa. Producono un effetto diverso, |
Psicologia Vol.III -
|
ripugnanza. Agisce in modo diverso, secondo la proporzione | delle | due o più sostanze che si mescolano insieme; secondo il |
Psicologia Vol.III -
|
leggi della comunicazione del moto, la forma, il contrasto | delle | forze, ecc., sono circostanze che producono effetti opposti |
Psicologia Vol.III -
|
volevamo dimostrare l' incredibile varietà e molteplicità | delle | vie, per le quali scorre il corso zoetico, e la sua estrema |
Psicologia Vol.III -
|
produce, le varietà degli stimoli primitivi e naturali, e | delle | sensioni che ne sorgono, e del medesimo istinto vitale, che |
Psicologia Vol.III -
|
azione dell' istinto, furono dette seconde . Di queste e | delle | loro varietà noi dobbiamo ancora parlare. A formarsi chiaro |
Psicologia Vol.III -
|
Perchè avviene, a ragion d' esempio, che gli abitatori | delle | montagne, o dei luoghi ove l' aria è asciutta ed |
Psicologia Vol.III -
|
più o meno cospira con essi alla produzione dei movimenti e | delle | sensioni provocate. L' istinto animale è dunque quell' |
Psicologia Vol.III -
|
in pari tempo la perturbano. Questo ci richiama a parlare | delle | diverse maniere di debolezza e di robustezza, che nell' |
Psicologia Vol.III -
|
materia, nasce anche qualora il corpo perda insensibilmente | delle | molecole, come per traspirazione, ecc., senza che vengano |
Psicologia Vol.III -
|
di continuità, il quale si discontinua e resta diminuito | delle | parti staccate, il che non è ancora condizione morbosa; e |
Psicologia Vol.III -
|
cessata la lotta, colla vittoria cessa altresì lo sfoggio | delle | forze bellicose, ed apparisce la debolezza nel principio |
Psicologia Vol.III -
|
bellicosa è quella che trasse principalmente l' attenzione | delle | moderne scuole di medicina, e che produsse le dottrine |
Psicologia Vol.III -
|
agisce troppo debolmente, sicchè col solo aggiungergli | delle | forze, riuscirebbe l' effetto (debolezza soverchia |
Psicologia Vol.III -
|
senza essere la malattia, allorquando il rallentamento | delle | funzioni della vita cagioni qualche sconcerto, pienezza o |
Psicologia Vol.III -
|
l' universo, qualora fosse data la continuità necessaria | delle | parti; anzi egli tende in effetto ad estendersi ed a |
Psicologia Vol.III -
|
all' eccitamento, combinata colle forme degli elementi e | delle | molecole materiali; chè se in un continuo composto di |
Psicologia Vol.III -
|
altre funzioni animali si rallentano. Ora il rallentamento | delle | passioni animali è l' effetto manifesto della debolezza del |
Psicologia Vol.III -
|
e della sua debolezza, che consiste nella scemata coscienza | delle | proprie forze, nella diminuzione del sentimento |
Psicologia Vol.III -
|
o ingombra le cellule aeree del polmone, come in sulla fine | delle | polmoniti, sicchè il sangue, non potendo compire l' |
Psicologia Vol.III -
|
eccitamento, se non in quanto produce i movimenti intestini | delle | molecole animate. Se dunque i movimenti provocati sono |
Psicologia Vol.III -
|
attribuire ai pesi che usavano di portare sul capo. Una | delle | principali ragioni, per le quali l' istinto animale |
Psicologia Vol.III -
|
talora si toglie solamente all' uomo la coscienza | delle | sensioni; tal' altra sembra che restino veramente impedite |
Psicologia Vol.III -
|
cervello, che aiuta l' intelletto somministrandogli i segni | delle | immagini, che fissano la sua attenzione, ne rimanga anch' |
Psicologia Vol.III -
|
calda ad una fredda, ne riportiamo varie infiammazioni | delle | membrane mucose, della pleura, del polmone, degli |
Psicologia Vol.III -
|
comparativamente accresciuta l' attività dei vasi interni | delle | dette membrane; debbono dunque i fluidi affluire dall' |
Psicologia Vol.III -
|
tre cavità splancniche, sospendono ed alterano il corso | delle | secrezioni; essendovi molta attività vitale al centro e |
Psicologia Vol.III -
|
degli umori al di fuori. Quantunque il ristabilimento | delle | funzioni degli organi secretori sia, quando succede |
Psicologia Vol.III -
|
lontane dal centro; indi il calore accresciuto alle palme | delle | mani ed alle piante dei piedi, le rose alle guance, il |
Psicologia Vol.III -
|
o azione maggiore dei vasi; là dove la reazione del cuore e | delle | arterie non essere accresciuta per uno stato di loro |
Psicologia Vol.III -
|
nel sistema nervoso, all' incontro, si propaga a seconda | delle | sue diramazioni, partendo dal punto dove prima è stata |
Psicologia Vol.III -
|
bellicosa, e invece d' aver per successo la nutrizione | delle | parti, lascia in queste dei danni, fra i quali quello |
Psicologia Vol.III -
|
L' infiammazione dei reni trae seco talora l' atrofia | delle | glandole testicolari. Nella colica dei pittori è singolar |
Psicologia Vol.III -
|
E` del pari certo: Che talora il sistema nervoso esercita | delle | funzioni, nelle quali una sola parte è interessata, e |
Psicologia Vol.III -
|
della pelle oltre misura, per le ragioni dette parlando | delle | malattie del cervello, come vedesi nei maniaci, negli |
Psicologia Vol.III -
|
i nervi, che vanno ad esse. Ci rimane in fine a parlare | delle | località, di cui abbiamo fatto cenno qua e là sol di |
Psicologia Vol.III -
|
in certi luoghi che in altri del corpo vivente ». La teoria | delle | località ha dei principŒ generali, delle leggi, le quali si |
Psicologia Vol.III -
|
». La teoria delle località ha dei principŒ generali, | delle | leggi, le quali si applicano egualmente al corpo sano e al |
Psicologia Vol.III -
|
od infermo. Noi dunque esporremo prima le leggi generali | delle | località , che chiameremo fisiologiche , facendone poi |
Psicologia Vol.III -
|
leggi terapeutiche . Le leggi fisiologiche, ossia generali | delle | località, sogliono desumersi dai sei elementi, che |
Psicologia Vol.III -
|
extrasoggettivo; nel qual caso nasce l' irritazione, causa | delle | malattie, che è la stessa forza della spontaneità, che si |
Psicologia Vol.III -
|
a proprio scopo, l' attività animale, sono la sede appunto | delle | simpatie. Ma incontra che, essendo il principio senziente |
Psicologia Vol.III -
|
dell' animalità, gli avvenga di contrarre anche | delle | abitudini, si assuefaccia a muovere contemporaneamente |
Psicologia Vol.III -
|
tre modi di sentimenti, si possa spiegare la località | delle | sensioni. Io provo in una mano una sensione piacevole o |
Psicologia Vol.III -
|
cervello o lungo il braccio, dove si continua il movimento | delle | fibre; che è la questione della località. Alla prima |
Psicologia Vol.III -
|
immediatamente si sente (il sentito); ed anzi ha con questo | delle | disarmonie ed apparenti contraddizioni (1). Le località |
Psicologia Vol.III -
|
soggettivo; noi teniamo per regola dei nostri pensieri e | delle | nostre azioni quello, benchè fenomenale, e non questo, |
Psicologia Vol.III -
|
insieme ci danno la figura del corpo; e la figura di esso e | delle | sue parti (2) è quella che ci costituisce l' immagine del |
Psicologia Vol.III -
|
una data sensione. Per altro questi giudizi sulle località | delle | sensazioni interne sono incerti, senza precisione, e |
Psicologia Vol.III -
|
precisione, e spessissimo fallaci. La località adunque | delle | sensioni interne non è che un rapporto fra esse e le |
Psicologia Vol.III -
|
si soffregano insieme; ora questo soffregamento non è che | delle | superfici, attesa l' impenetrabilità dei corpi. Se le |
Psicologia Vol.III -
|
l' impenetrabilità dei corpi. Se le piccole superfici | delle | molecole, dove nasce l' eccitamento, ne costituiscono una |
Psicologia Vol.III -
|
e distintamente un vero solido, perchè l' interno | delle | molecole non è sentito che col sentimento di continuità; il |
Psicologia Vol.III -
|
nel sentimento il movimento attivo (2). Il movimento dunque | delle | superfici sentite, questo movimento sentito anch' egli, gli |
Psicologia Vol.III -
|
esterna, possiamo far dare innanzi un passo alla soluzione | delle | località. Perocchè dato, come supponevamo, che ci venga |
Psicologia Vol.III -
|
per loro luogo il cervello, perchè dell' interno cervello e | delle | sue parti non abbiamo la percezione extrasoggettiva, e non |
Psicologia Vol.III -
|
La sensione cesserebbe tostochè è finita la ricomposizione | delle | molecole. Rimanendo scomposte le prime molecole più a lungo |
Psicologia Vol.III -
|
l' uomo esserne consapevole. Come quando la scomposizione | delle | molecole sensorie comincia all' estremità esteriore per |
Psicologia Vol.III -
|
di queste. Lo stato di spostamento, dunque, degli elementi | delle | molecole sensorie è ciò che dà alla sensione quanto le |
Psicologia Vol.III -
|
dell' extrasoggettivo; onde quando diciamo che gli elementi | delle | molecole restano spostati, per esempio, all' estremità di |
Psicologia Vol.III -
|
sentimento d' uno spazio solido determinato. La continuità | delle | superfici da tutti i lati e il movimento fanno sì che l' |
Psicologia Vol.III -
|
onde si alterano fisiologicamente nella composizione | delle | loro molecole sensorie; quando le molecole intermedie, |
Psicologia Vol.III -
|
un extrasoggettivo, e non più. La spiegazione data fin qui | delle | località è tratta dalla natura dell' animale; perciò ella |
Psicologia Vol.III -
|
un luogo. - Convien dire in tal caso che la scomposizione | delle | molecole si ripeta continuamente con un movimento |
Psicologia Vol.III -
|
qualità e quantità dei fluidi, e finalmente dalle leggi | delle | simpatie. A ragion d' esempio, un forte dolore accelererà |
Psicologia Vol.III -
|
nell' ipotesi che noi facciamo, una diversa composizione | delle | molecole sensorie. Se il senso rimane alterato di qualità, |
Psicologia Vol.III -
|
opportuno, che non aveva prima. Fin qui della località | delle | sensioni. Parliamo ora della località dei movimenti e |
Psicologia Vol.III -
|
e fenomeni morbosi ricevono la stessa spiegazione di quella | delle | sensioni, perocchè movimenti precedono e movimenti |
Psicologia Vol.III -
|
agli intestini, alla vescica, ecc.. Rimarrebbe a parlare | delle | località terapeutiche, cioè dell' applicazione e dell' |
Psicologia Vol.III -
|
terapeutiche, cioè dell' applicazione e dell' azione | delle | sostanze terapeutiche in determinate parti del corpo, e dei |
Psicologia Vol.III -
|
operano questi sistemi (1). E qui basti. Chè questo libro | delle | leggi dell' animalità, dove si disse tanto poco d' un |
Psicologia Vol.III -
|
a parlare dello spirito, altri del corpo; a ciascuna | delle | due parti parve possedere tutta la scienza, e contese coll' |
Psicologia Vol.III -
|
e quindi trovammo la via d' accordare la molteplicità | delle | attitudini colla semplicità del principio; dalla |
Psicologia Vol.III -
|
umane. Ma tutte queste attività conservano nel loro operare | delle | leggi costanti e meravigliose, e per entro a questa nuova |
Psicologia Vol.III -
|
poscia tutte uscire. L' ultimo libro finalmente, che tratta | delle | leggi dell' animalità, noi l' aggiungemmo come appendice, |
Psicologia Vol.III -
|
ella sia pervenuta alla fine; nè veramente nella dottrina | delle | attività e leggi, colle quali l' anima si sviluppa ed |
Psicologia Vol.III -
|
sentenza di Nicolò Malebranche, che Iddio è come « il luogo | delle | intelligenze ». Nulla mancherebbe alla piena verità di |
Psicologia Vol.III -
|
dei loro pensamenti, anzi che di fermarmi alla corteccia | delle | parole, di cui li rivestirono. E così io trovai, non senza |
Psicologia Vol.III -
|
e l' occasione d' un tale movimento venne dalla corruzione | delle | verità tradizionali intorno a Dio massimamente, le quali |
Psicologia Vol.III -
|
sacra tradizione il suo principio dell' acqua come origine | delle | cose, pare confermarsi dall' osservare che egli aggiungeva |
Psicologia Vol.III -
|
come diremo a suo luogo. Eraclito di Efeso pose a principio | delle | cose il fuoco (2). Democrito ridusse l' anima ad atomi |
Psicologia Vol.III -
|
e per essere sentita non avesse bisogno degli orecchi e | delle | anime altrui che la sentano! Finalmente si passò all' |
Psicologia Vol.III -
|
altri antichi; nè tampoco accenni che sieno « astratti | delle | entità, presi a base del ragionamento, che si voleva |
Psicologia Vol.III -
|
addirittura col suo pensiero alla questione sull' unità | delle | cose ; e come mediante Parmenide e Zenone il grande |
Psicologia Vol.III -
|
rigorosamente una? o cosa che sia due, tre, quattro, ecc.? | Delle | quali questioni la risoluzione pitagorica si era che nell' |
Psicologia Vol.III -
|
la ragione di quella unità si doveva rinvenire nella natura | delle | idee; poichè Aristotele dice che fu Platone che aggiunse ai |
Psicologia Vol.III -
|
che introdurre un linguaggio più filosofico circa la natura | delle | idee, e desse a questa dottrina una maggiore importanza. |
Psicologia Vol.III -
|
di cangiare la natura dell' anima intellettiva nella natura | delle | idee stesse, il che è un deificarla, dappoichè la natura |
Psicologia Vol.III -
|
che questi posero l' uno e l' ente nella sola essenza | delle | cose (2), quando Empedocle soppose all' unità l' amicizia. |
Psicologia Vol.III -
|
il che poscia da Platone e dai Platonici fu detto appunto | delle | idee. Aristotele afferma che, secondo Empedocle, gli |
Psicologia Vol.III -
|
dei Platonici, che di ogni idea fanno un Dio, e pure | delle | idee compongono gli animi umani. Quindi Empedocle, cangiati |
Psicologia Vol.III -
|
ideali, nei quali solo veramente risiede la similitudine | delle | cose, con cui l' anima conosce (3). Di poi, che cosa è la |
Psicologia Vol.III -
|
esemplare ed essenziale, cioè l' idea, causa, secondo lui, | delle | cose reali. Così pure l' idea di uno è il principio |
Psicologia Vol.III -
|
ragionamento simile, anche dalla considerazione del tempo e | delle | mutazioni, che in esso nascono, alle cose materiali e |
Psicologia Vol.III -
|
» ». Ora Platone argomenta così appunto dalla mutabilità | delle | cose nel tempo: « « Se una cosa fosse solamente in un punto |
Psicologia Vol.III -
|
non esiste. Così Platone stabilisce la necessità | delle | idee come cause delle cose. La sua maniera di esprimersi è |
Psicologia Vol.III -
|
Così Platone stabilisce la necessità delle idee come cause | delle | cose. La sua maniera di esprimersi è certamente diversa da |
Psicologia Vol.III -
|
Egli si trattiene ad osservare la mutabilità continua | delle | cose; io ho spinta questa mutabilità all' estremo, |
Psicologia Vol.III -
|
questa mutabilità all' estremo, mostrando che l' esistenza | delle | cose materiali è così fluente che non ha durata alcuna, |
Psicologia Vol.III -
|
a insegnare che la sostanza o materia che forma il soggetto | delle | modificazioni sensibili, è dalla mente supposta e non data |
Psicologia Vol.III -
|
questi chiaramente afferma che Empedocle ripose l' essenza | delle | cose nelle idee. Il qual luogo è in sulla fine del primo |
Psicologia Vol.III -
|
ora esser causa motrice e unitrice, ora poi causa materiale | delle | cose (2). Ma se noi moviamo da questo principio, che per |
Psicologia Vol.III -
|
a noi i due uffizi: 1) di virtù unitrice e congregatrice | delle | cose materiali, perocchè vedemmo cogli argomenti di |
Psicologia Vol.III -
|
degli altri numeri, rappresentante le specie e i generi | delle | cose. Ora, poichè ciascun genere e ciascuna specie ha l' |
Psicologia Vol.III -
|
ella è causa unitrice, che della pluralità indefinita | delle | cose soggette allo spazio e al tempo, fa riuscire un solo |
Psicologia Vol.III -
|
Temistio viene paragonata al concetto, ossia alla notizia | delle | cose: [...OMISSIS...] ; perocchè quell' amicizia non è |
Psicologia Vol.III -
|
si avvicini a Platone, e l' abbia preceduto nella dottrina | delle | idee, torniamo al mondo intelligibile . Appresso gli |
Psicologia Vol.III -
|
questa colla critica dei generali, cioè coll' unità | delle | scuole e delle tradizioni, coll' analogia delle sentenze, e |
Psicologia Vol.III -
|
colla critica dei generali, cioè coll' unità delle scuole e | delle | tradizioni, coll' analogia delle sentenze, e con tutte le |
Psicologia Vol.III -
|
coll' unità delle scuole e delle tradizioni, coll' analogia | delle | sentenze, e con tutte le circostanze dei tempi e delle |
Psicologia Vol.III -
|
delle sentenze, e con tutte le circostanze dei tempi e | delle | menti. Ora una critica, che non dimentica queste vedute più |
Psicologia Vol.III -
|
II) Che l' antichità presenta due grandi scuole, l' una | delle | quali ha per suo carattere il raziocinio individuale , che |
Psicologia Vol.III -
|
quale consiste nella contemplazione dell' essere ideale e | delle | sue divine proprietà, risale alla più remota antichità, ed |
Psicologia Vol.III -
|
egli sia stato poi interamente all' oscuro della dottrina | delle | essenze? Nè tuttavia pretendo che egli abbia chiaramente |
Psicologia Vol.III -
|
nella dottrina di Elea la prima questione fondamentale | delle | altre spettanti all' applicazione. Quando quei filosofi |
Psicologia Vol.III -
|
venire a capo, considerarono principalmente la variabilità | delle | forme che presentano i corpi, e conchiusero che sotto di |
Psicologia Vol.III -
|
che sia quella cosa effigiata, non si risponde che sia una | delle | figure passeggere, ma si deve rispondere che sia cera, e la |
Psicologia Vol.III -
|
in ragione umana e ragione divina ; la prima ragionante | delle | cose sensibili, la seconda delle intelligibili (3). Ora, se |
Psicologia Vol.III -
|
; la prima ragionante delle cose sensibili, la seconda | delle | intelligibili (3). Ora, se si ammette la sentenza nostra, |
Psicologia Vol.III -
|
in quell' antichissimo tempo la dottrina platonica | delle | idee, in quella forma esplicita ed analitica in cui la |
Psicologia Vol.III -
|
in qualche modo la cognizione che ha l' anima umana | delle | cose, ricorsero alle immagini: ma facendo queste stesse |
Psicologia Vol.III -
|
dice nel « Timeo »; il che a me pare non altro che una | delle | solite calunnie, colle quali lo Stagirita suol deprimere il |
Psicologia Vol.III -
|
a trovare la propria natura dell' anima umana. Ma il nesso | delle | idee con noi è così intimo, che talvolta accade a Platone |
Psicologia Vol.III -
|
un' altra; 3) di una specie di essenza media, che tiene | delle | due prime. Delle quali tre cose commiste Iddio fece una |
Psicologia Vol.III -
|
di una specie di essenza media, che tiene delle due prime. | Delle | quali tre cose commiste Iddio fece una sola e medesima |
Psicologia Vol.III -
|
anche le due parti estreme. La media viene detta partecipe | delle | due estreme, dimostrando con ciò che è dessa quella che |
Psicologia Vol.III -
|
è unita, percependo il sensibile, cioè il diverso, si forma | delle | opinioni e delle persuasioni ferme e vere, «doxai kai |
Psicologia Vol.III -
|
il sensibile, cioè il diverso, si forma delle opinioni e | delle | persuasioni ferme e vere, «doxai kai pisteis gignontai |
Psicologia Vol.III -
|
; mentre il senso non contiene il simile, ma l' azione | delle | cose corporee. III) La differenza, che Platone assegna tra |
Psicologia Vol.III -
|
cognizione relativa o soggettiva e la cognizione assoluta ; | delle | quali la prima ha per materia il sentimento mutabile, e la |
Psicologia Vol.III -
|
e ogni cosa promettente all' uomo dal freddo cielo | delle | idee. Nel libro IV della « Repubblica » Platone non parla |
Psicologia Vol.III -
|
idee. Nel libro IV della « Repubblica » Platone non parla | delle | tre parti dell' anima, ma insegna che « « nell' anima dell' |
Psicologia Vol.III -
|
e dei due principii, acciocchè, avendo ella in sè il simile | delle | varie cose, possa conoscerle, non provvide poi a fare che |
Psicologia Vol.III -
|
quasi coperta da quello; ma pure, secondo la ragione | delle | cose, è il contrario. II) Quindi l' estensione si può |
Psicologia Vol.III -
|
al movimento », ciò è verissimo, se è detto ad esclusione | delle | parti e del moto materiale; ma non tiene, se si parla di |
Psicologia Vol.III -
|
[...OMISSIS...] . Prova poi che la mente è il medesimo | delle | cose percepite, da questo, che ella le considera in sè |
Psicologia Vol.III -
|
del sentimento fondamentale, b ) all' associazione | delle | sensazioni e ai giudizi, che nell' uomo vi si mescolano |
Psicologia Vol.III -
|
a voi stesso che voi siete il diavolo, o secondo un' altra | delle | vostre scuole, che « il diavolo è una modificazione o una |
Psicologia Vol.III -
|
vero che il concetto di un corpo è tutt' altro dal concetto | delle | modificazioni dell' anima; e però non si può confondere l' |
Psicologia Vol.III -
|
che tutto il modo esprime colla parola corpo, col concetto | delle | modificazioni dell' anima propria. 2) La dottrina del |
Psicologia Vol.III -
|
diversa ed opposta alla natura propria ed alla natura | delle | proprie modificazioni; e questo oggetto, a cui ella pensa, |
Psicologia Vol.III -
|
sè; dunque tale credenza dover essere un necessario effetto | delle | leggi soggettive indicate da Reid, senza che queste |
Psicologia Vol.III -
|
che per esse l' uomo ammetteva. Così nacque la dottrina | delle | forme kantiane, degli schemi e delle antinomie: Criticismo |
Psicologia Vol.III -
|
nacque la dottrina delle forme kantiane, degli schemi e | delle | antinomie: Criticismo (idealismo razionale ridotto in |
Psicologia Vol.III -
|
se tutte le cose concepite dall' uomo sono un risultato | delle | forme soggettive, nessun' altra ne può rimanere, perchè l' |
Psicologia Vol.III -
|
mostrato nella « Psicologia ». Ed è costante, che una | delle | cose più difficili a cogliere, per coloro che prendono a |
Psicologia Vol.III -
|
una continua confusione fra la cognizione e l' esistenza | delle | cose, sempre l' antico errore di Parmenide: «to gar auto |
Psicologia Vol.III -
|
sè; la quale coscienza potendosi replicare secondo i numeri | delle | riflessioni, accade che gli Io stessi si vadano così |
Psicologia Vol.III -
|
eguale; imperocchè certi uomini conoscono del mondo e | delle | cose da sè diverse più, ed altri meno; e quindi l' Io dei |
Psicologia Vol.III -
|
non significasse più produrre un ente reale, ma produrre | delle | illusioni, e in tal caso lui stesso sarebbe un' illusione |
Psicologia Vol.III -
|
di lui, del manas intelligente, il quale ha la coscienza | delle | cose; e sostengono che tutto il resto è vuoto, cioè nulla, |
Psicologia Vol.III -
|
perdendo la coscienza di sè, ritiene la coscienza solo | delle | opere belle prodotte e individuate. Ma quale ragione |
Psicologia Vol.III -
|
non può perdere la coscienza di sè, ma solo dei suoi atti e | delle | sue produzioni, e in tal caso ritorna la dualità, che si |
Psicologia Vol.III -
|
Bruno ». Quivi si toglie prima a provare che il produttore | delle | opere artistiche è un' eterna nozione, confondendosi così |
Psicologia Vol.III -
|
che la nozione dell' individuo sia il produttore stesso | delle | opere estetiche. Venuto a questo, soggiunge che la nozione |
Psicologia Vol.III -
|
di aggiungervi la minima prova, che Iddio « « dà alle idee | delle | cose, che sono in lui, una propria indipendente vita, in |
Psicologia Vol.III -
|
nozioni, cangiate dal filosofo in anime, sono il produttore | delle | opere estetiche; 4) che queste opere estetiche hanno vita, |
Psicologia Vol.III -
|
senza fermarsi mai a considerare seriamente il valore | delle | prove. A conferma di che, facciamo alcune osservazioni sul |
Psicologia Vol.III -
|
anima e il corpo è di sostanza a sostanza; e due sostanze, | delle | quali l' una è termine dell' altra, non si possono |
Psicologia Vol.III -
|
come questa si trasformava nelle diverse categorie | delle | cose, dispensandosi sempre, secondo il metodo invalso, dal |
Psicologia Vol.III -
|
non è che l' oggetto intuìto dallo spirito, l' essenza | delle | cose; per esempio, l' idea dell' uomo è l' essenza dell' |
Psicologia Vol.III -
|
che operano. Questi due concetti, il tipo manifestativo | delle | cose reali e le cose reali operanti, sono categoricamente |
Psicologia Vol.III -
|
a sufficiente ragione di tutti gli atti che conseguono, e | delle | loro circostanze (1). Tuttavia non si può negare che, |
Psicologia Vol.III -
|
in qualche modo conseguenti, inevitabili; perocchè la serie | delle | proposizioni erronee si può esporre così: 1) Il pensiero |
Psicologia Vol.III -
|
psicologico, quello stesso che forma la prima proposizione | delle | dieci da noi annoverate. Ecco due tesi, che si trovano in |
Psicologia Vol.III -
|
in quanto si ritengono le attribuzioni divine | delle | idee e le si attribuiscono all' anima, che con esse si |
Psicologia Vol.III -
|
dell' aristotelica dottrina; una critica imparziale | delle | sue opere era impossibile. Questo freno d' indebita |
Psicologia Vol.III -
|
che nel libro secondo « Degli Analitici Posteriori » parla | delle | facoltà conoscitive degli animali imperfetti (attribuendo |
Psicologia Vol.III -
|
passa a confermare la sua dottrina, provando che niuna | delle | tre anime può venire dal di fuori del corpo. |
Psicologia Vol.III -
|
filosofo più s' avvicina alla vera teoria dell' origine | delle | idee, perchè parla di un universale quiescente nell' anima, |
Psicologia Vol.III -
|
sua possibilità, mentre il fantasma non esce dalla realità | delle | cose passate e presenti, e nulla più produce che un' |
Psicologia Vol.III -
|
nell' anima, pel quale l' esperimento o l' effetto | delle | memorie, rimasto nell' anima, venga esteso all' avvenire e |
Psicologia Vol.III -
|
dirige l' animale a risuscitare il fantasma. Ma la memoria | delle | sensazioni e del fantasma esige l' intendimento, se per |
Psicologia Vol.III -
|
esige l' intendimento, se per memoria s' intende le idee | delle | sensazioni avute, che rimangono in noi; si salta dunque |
Psicologia Vol.III -
|
è uno non secundum esse, cioè secondo il sussistere | delle | cose, perchè esso è fuori di questa sussistenza, praeter |
Psicologia Vol.III -
|
sta l' universale. Se noi dunque riassumiamo l' analisi | delle | cognizioni umane, fatta da Aristotele, e l' ordine in cui |
Psicologia Vol.III -
|
(giudizi analitici); 4) la questione adunque dell' origine | delle | cognizioni si riduce a sapere quali sieno i primi termini |
Psicologia Vol.III -
|
cui si considerano. Dunque tutta la questione dell' origine | delle | idee e delle cognizioni umane si riduce, secondo il |
Psicologia Vol.III -
|
Dunque tutta la questione dell' origine delle idee e | delle | cognizioni umane si riduce, secondo il medesimo Aristotele, |
Psicologia Vol.III -
|
termini espressi non si trova così proposta in niuna parte | delle | opere dello Stagirita. Rimane dunque a vedere come la |
Psicologia Vol.III -
|
non è ancora, come già osservammo, spiegare l' origine | delle | cognizioni, poichè non basta il dire che l' anima abbia la |
Psicologia Vol.III -
|
viene egli a dire, è così disposta, che al ricevimento | delle | sensazioni ritiene quella parte che esse hanno di comune, |
Psicologia Vol.III -
|
della scienza, in quanto la scienza tratta teoreticamente | delle | cose e per astrazione. E` chiaro ancora che l' unum in |
Psicologia Vol.III -
|
è nelle cose, era la materia, e che il proprio era la forma | delle | cose (1); sistema assurdissimo, perchè faceva sì che la |
Psicologia Vol.III -
|
fazione si spartiva nuovamente in due scuole; la prima | delle | quali sosteneva che l' universale, riposto nei singoli |
Psicologia Vol.III -
|
umane, quando ricevono per mezzo del senso l' impressione | delle | cose, allora rimanga in esse il comune insieme col proprio; |
Psicologia Vol.III -
|
dicendo di lei, che [...OMISSIS...] ; laddove l' ultima | delle | forme che naturalmente si conoscono, conviene cercarla |
Psicologia Vol.III -
|
di riferirti i sistemi chiusi nella corteccia antica | delle | parole, ma tentai d' inciderla e romperla, benchè spesso |
Psicologia Vol.III -
|
abbia prodotto una sentenza, o nuova, o almeno migliore | delle | accennate. Se non che l' età dei padri nostri, per più di |
Psicologia Vol.III -
|
di un secolo, depose fino l' animo d' investigare la natura | delle | cose, dichiarandola impenetrabile e deplorando la |
Psicologia Vol.III -
|
secoli accumulato, alle onde gonfie e spumose dei sensi e | delle | ribollenti passioni. Le quali ricchezze, posciachè alcuni |
Psicologia Vol.III -
|
volevano innalzare l' anima, dandole le divine qualità | delle | idee, egli degradò le idee dalla loro condizione altissima, |
Psicologia Vol.III -
|
altissima, riducendole al grado dell' anima stessa e | delle | cose soggettive. Che se nol disse espressamente, conseguita |
Psicologia Vol.III -
|
altri non finiscono di rimirarlo quale prospetto abbellito | delle | più ridenti imagini o più fecondo almeno di speranze |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che li conturbi, imitano senza avvedersene la favolosa voce | delle | sirene, ed addormentano gl' infelici che varcano un immenso |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
viva e sperimentale ch' essa non è fabbricata sopra nessuna | delle | cose umane, ma sulla sola virtù della sua divina parola. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
gravitazione che hanno verso Dio, verso questo centro | delle | intelligenze, e non possono a lungo stare in questo stato |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e la maggior parte di essi resi poscia accorti dai successi | delle | cose abbandonarono le ingannatrici bandiere sotto le quali |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
via di declinarne lo scoppio! E è certamente l' educazione | delle | venienti generazioni uno di que' preziosi mezzi che possono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
quanto è vantaggioso che si senta altamente l' importanza | delle | salutari istituzioni, altrettanto è necessario che venga |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
è impossibile che la religione non pugni colle istituzioni, | delle | quali ella non sia la madre, o nelle quali essa non sia |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
già credere, che nella educazione basti l' insegnamento | delle | cose. Anzi tutta la forza di lei si spiega mediante due |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
principii. E veramente la brevità e la pochezza | delle | sentenze, e quasi assiomi, dà più nerbo e costanza alle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
adunque colla sua spiritualità, coll' ampiezza | delle | sue idee che travalicano ogni materiale ristringimento, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dirò così, anche al corpo, facendolo pronto esecutore | delle | conseguenti azioni. La massima virtuosa vuole essere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
suo corpo o di suo spirito, agilità della persona, sanità | delle | membra e vigorìa, ovvero molta suppellettile di cognizioni, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dal disordine degli affetti. Poichè questo è certo effetto | delle | affezioni, tirar via tutta la nostra mente dalle altre cose |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
acutissimi potessero errare a tal segno le ragioni | delle | proprie forze, che volessero tenerla contro Dio: non già |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
mentre quella di Dio o della Religione mira il complesso | delle | cose e l' affetto del tutto; così parimenti tengono lo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
alla misura del loro rispettivo valore, pesando il valore | delle | cose singole colla ordinazione loro agli scopi generali, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
questa relazione della mente e dell' animo, degli affetti e | delle | cognizioni: e quelli e queste sono soggetti allo stesso |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e queste sono soggetti allo stesso ordine, e partecipano | delle | stesse imperfezioni. Laonde non è maraviglia se i savii |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
bella concordia, che l' affetto stesso al vero intendimento | delle | cose quasi li manuduce. Ecco dunque in questo ragionamento |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
CONDUCA L' UOMO AD ASSIMIGLIARE IL SUO SPIRITO ALL' ORDINE | DELLE | COSE FUORI DI LUI, E NON SI VOGLIANO CONFORMARE LE COSE |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
rassomiglierei ad uno specchio atto a ricevere l' imagini | delle | cose e di tutte ornarsene. Coll' atto del suo intendere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
il farà misero. Ora qui sta a vedere quale sia l' ordine | delle | cose fuori di noi per aggiustare a quelle le menti e gli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
anche lo spirito dell' uomo quasi specchio come dicevo | delle | cose, non può essere altro che il Signore e formatore delle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
delle cose, non può essere altro che il Signore e formatore | delle | cose tutte; di che nasce un altro principio della buona |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
COME ESSENZIALE E NECESSARIO; LA COGNIZIONE E L' AMORE | DELLE | ALTRE COSE COME ACCIDENTALE: DIO COME PRINCIPIO ORDINATORE |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e umane, e apportatrici della amicizia, e rimovitrici | delle | mondane e filosofiche diseguaglianze, e consigliatrici |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
l' unico ignorante, e chi presume essere l' ordinatore | delle | cose, sia privato ancora della partecipazione dell' ordine. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
da Dio come una cosa sola, e presa, nel consiglio | delle | sue divine ed eterne ragioni, in solido (3), e questo sì |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
direi cadano sopra il nostro spirito i raggi della verità | delle | cose, e vi si riflettano; vi si rifletta Dio come |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
SUA DISTRUZIONE: E OGNI ASSIMILAMENTO IN NOI DELL' ORDINE | DELLE | COSE, CIOE` OGNI NOSTRA PERFEZIONE, NON SI PUO` IN NESSUN |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
coloro che non possono ricevere l' Educazione de' palagi e | delle | reggie, ma quella della stalla e del solco, ch' essi hanno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
orare e vegliare in sì dolce modo, che non divieti l' uso | delle | cose umane, degli amminicoli necessari a questa povera |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
degli amminicoli necessari a questa povera vita, nè altresì | delle | cognizioni intorno alle opere di Dio, quando però queste |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che l' uomo nel suo spirito accolga l' ordine perfetto | delle | cose, e nel principio di quest' ordine si rallegri e si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
felicità, e l' occupazione dello spirito nello studio | delle | cose create sarebbe più veramente rimasto un arbitrario |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
spediti, fanno gli appoggi da' lati e l' assistenza | delle | guidatrici. Di cui viene un altro principio grande e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
principio nega o limita a noi medesimi l' uso e lo studio | delle | creature, suscita in noi un infinito ardore, e genera una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
energia per soccorrere collo studio e colla pratica | delle | medesime alla infermità maggiore o minore di tutti gli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ministre di un accorgimento diabolico: indarno il figliuolo | delle | tenebre schernisce la freddezza, l' inerzia, e il poco |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
le forze umane non valgono a mutare la verità o la natura | delle | cose, e che tutto l' avvedimento, tutta la possibile |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
il numero, e viceversa, chi studia la moltiplicità | delle | medesime più difficilmente conseguirà l' ordine. Di questo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di cui si vantano autori per non so quale contrasto | delle | medesime arti e degli stessi uomini troppo insopportabili a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la moltiplicità, o sia ad eccitare ancora i variati studi | delle | arti materiali, dando all' uomo per istimolo acutissimo a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e senza disegno fisso danno, per così dire, de' tratti e | delle | pennellate e conducono quasi a caso il lavoro. Ma di qui |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
cioè la natura e i fini a cui è destinata questa natura: ha | delle | altre cose comuni co' suoi connazionali, cioè il carattere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e nazionale: e a questo error si conduce il difetto | delle | educazioni de' popoli antichi, principalmente de' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
educazione privata (parlando in genere, cioè del comune | delle | famiglie) suppone già la perfezion della pubblica, e che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che servano a' maestri non meno che a' discepoli per guida | delle | lezioni? E` egli per amore soverchio di risparmio questa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ciò che può arrestare il volo del pensiero e far dubitare | delle | proprie forze intellettuali, è pure un caro servigio; |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
con un' altra che consiste, come dicevo, nell' escludere | delle | parti rilevanti di verità, come quelle che sembrano troppo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la rilassatezza, e con ciò conoscere che v' hanno al mondo | delle | cose delle quali non si può giudicare se non dopo uno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e con ciò conoscere che v' hanno al mondo delle cose | delle | quali non si può giudicare se non dopo uno studio lento e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
non si privino della verità solida e necessaria. Vi sono | delle | cose le quali sembra che nulla abbiano di profondo e che la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
profondi nella materia; perciocchè se l' uomo nello studio | delle | cose fisiche va dai particolari a' generali, nello studio |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
va dai particolari a' generali, nello studio all' incontro | delle | cose morali e metafisiche viene dai generali a' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Si spandano adunque negli animi e nelle menti de' fanciulli | delle | grandi verità, eziandio che tosto non le comprendano, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
altrui, e colla perspicacità della mente rilevate le molle | delle | nostre operazioni. Dal che quanto si trovi star lungi un |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
prova anche dalla natura di tutti i compendii o breviarii | delle | scienze. Poichè quegli che intende ben addentro che cosa si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
de' casi particolari senza calcolare l' effetto generale | delle | medesime, e ciò in dipendenza o dall' essere accaduto forse |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
particolare. Data la formazione di questo piano generale | delle | scuole, l' occupazione de' naturali officiali dello Stato |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
cerca di quell' abbassamento naturale e a dir vero ignobile | delle | menti mediocri e ristrette; ma egli precettò l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
grandezza, vi potrà tenere intero dominio, se il carico | delle | elezioni si dia a sole persone secolari, il più delle quali |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
delle elezioni si dia a sole persone secolari, il più | delle | quali professano il cristianesimo senza averne il pieno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dovrebbe, sarebbe appunto quella che « tutti i testi | delle | scuole formassero insieme una perfetta unità, sicchè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
mostrare le verità fra di loro, e dell' unità del metodo o | delle | diverse potenze che si debbono tutte istruire e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
opera de' testi scolastici; collo stabilimento successivo | delle | quali regole s' otterrebbe di dare un regolar movimento |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
fondamentali, come pure la notizia dei mezzi all' acquisto | delle | medesime. Le quali dottrine tutte possono entrare nell' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
questi studi abbracciano due parti: 1 i mezzi all' acquisto | delle | cognizioni, cioè le lingue, tre delle quali a me paiono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
i mezzi all' acquisto delle cognizioni, cioè le lingue, tre | delle | quali a me paiono necessarie, la italiana, la latina e la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
soave che si sente ne' fiorentini scrittori, ed usiamo | delle | loro grammatiche, conciossiachè è lor nativa tal grazia di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di frasi sì della lingua italiana che della latina, e | delle | particelle messe insieme dal Tursellino, cioè di que' nessi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
quello del Nitz che tiene continuo risguardo alle origini | delle | parole (1), e che mi parrebbe assai comodo anche in Italia, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Religione come rivelata , cioè fosse un raccolto semplice | delle | rivelate verità, o un catechismo da essere usato nelle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la Religion come vera , presentandola col corredo | delle | sue prove, non tanto per gli studiosi che nutriti alla fede |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e in una parola il modo ond' usar bene, secondo la guisa | delle | lor varie professioni, questa Religione, perchè ella |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
a pieno a quello della Diocesi, perchè l' insegnamento | delle | Scuole e della Chiesa proceda d' un medesimo modo. Ciascuna |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sapiente venga insieme a ripetere quanto n' ha imparato | delle | sue bellezze, de' suoi precetti, e de' suoi dogmi, e dicasi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Di poi potrebbero succedere tre altre parti; l' una | delle | quali contenesse la Storia Universale più polposa della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dipinte le successioni degl' imperii e quasi una istoria | delle | umane società. Ma nel medesimo tempo che quest' opera debbe |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
debilezza e fallacia del loro ingegno e il dominio cieco | delle | passioni, fino nelle menti più perspicaci, che in se |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
nei lumi della divina rivelazione confidarono. E la varietà | delle | opinioni in tutte parti della filosofia insegnerà alla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sistemi: dalle quali virtù nasce la urbanità e la dolcezza | delle | dispute, la facilità della convivenza, e la scoperta stessa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
stessa, giacchè egli debbe insegnare a portar giudizio | delle | diverse opinioni, e dare in mano il filo per non ismarrire |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
in mano il filo per non ismarrire nell' infinito labirinto | delle | umane disputazioni. La Filosofia e la Storia della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
come persona mezzo sconosciuta che in casa si alberghi, | delle | cui vicende poco si conosce, poco delle circostanze ond' è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
casa si alberghi, delle cui vicende poco si conosce, poco | delle | circostanze ond' è circondata. Ed io credo esser questa una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
fedele: perciocchè essa è quella che fa rivivere gli autori | delle | grandi verità, che trasporta noi nel mezzo alle loro |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
classi questi si riducono; poichè o riguardano le quantità | delle | cose, o le loro qualità. Questo studio della natura perciò |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
natura perciò potrà essere in due opere digerito. La prima | delle | quali conterrà le cose matematiche, la seconda le fisiche. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
principio sino alla fine; alla qual perfezione il Calcolo | delle | Funzioni analitiche pare che colla sua purezza e generalità |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
quanto avranno maggiore connessione con tutti gli altri | delle | scuole a cui appartengono, sicchè servano a più scopi ad un |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la Storia Naturale sia un esempio della proprietà | delle | parole, ed un fonte di diletto alla Imaginazione, che nella |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
religiosa bontà. Come poi nella Grammatica oltre lo studio | delle | cose fu necessario lo studio delle lingue, istrumenti al |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
oltre lo studio delle cose fu necessario lo studio | delle | lingue, istrumenti al conseguimento delle cognizioni, così |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
lo studio delle lingue, istrumenti al conseguimento | delle | cognizioni, così l' uso di queste lingue già apprese è dato |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ascoltatori. E comincerò osservando come il risorgimento | delle | lettere dopo i secoli di ferro movesse da una imitazione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
anzi pure vera superstizione, che al tempo del risorgimento | delle | lettere universalmente si vide per la sapienza greca e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
fosse, o paresse: questo spiega quella sozza mistura | delle | autorità profane colle autorità sacre; quel miscuglio di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e, con peccato minore, tutti gli eroi della seconda età | delle | favole: spiega finalmente quello stile di pensare e d' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sviluppamento, se il germe cristiano, sicchè col vigore | delle | poste radici vada a vincere la mala semenza che gli cresce |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
fatta sicura di non perire, si rivolgesse alla gentilezza | delle | lettere e delle arti; ed allora, come dicevo, prendendo l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
non perire, si rivolgesse alla gentilezza delle lettere e | delle | arti; ed allora, come dicevo, prendendo l' uomo la via che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
aperta da pervenire al suo scopo, si diede all' imitazione | delle | lettere antiche, anzi che alla creazione di nuove lettere; |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
solo mediante i confronti egli può conoscere le misure | delle | cose. E quindi non si potrà giammai proporre che sieno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
giovanetto una forma sicura ed unica; e non lascia in esso | delle | confuse traccie ed incerte, degli elementi discordi, dei |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
venuti ad età più matura, come riposo fra' gravi studi | delle | scienze sociali. E volendo istituita nell' Università |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
l' animo del giovanetto, se lo dispone a sentir la bellezza | delle | lettere, e se lo invoglia delle medesime, porgendogli quel |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
a sentir la bellezza delle lettere, e se lo invoglia | delle | medesime, porgendogli quel dolce ch' egli può utilmente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Filosofia, tutto il campo o il giardino, per dir così, | delle | lettere; e nella Università finalmente gli si fa conoscere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
non s' intenderanno giammai, e le innumerabili opinioni, | delle | quali un idoneo linguaggio è il solo conciliatore, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
battaglia. Perchè in quelle parole non è fatta menzione | delle | tradizioni de' primi padri, che hanno fecondato lo spirito |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
non saranno che due parti d' una medesima scienza, l' una | delle | quali all' altra si continui, e la filosofia sarà allora l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
le circostanze dell' allievo, della famiglia onde nacque, | delle | facoltà dell' ingegno suo, de' suoi sensi o arditi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
nelle quali fa più bisogno esercitare l' alunno (poichè | delle | interiori che il formano non si può ometterne alcuna) |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
arte di renderle care, che assai procede dalla discrezione | delle | indoli. Nello stile giova studiare principalmente quattro |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
l' idea come più piace, e quindi di andare fino al fondo | delle | cose. Di questa utilità sono lontanissimi coloro, i quali |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
una non so quale agevolezza mirabile nella varia celerità | delle | loro menti. E di questa abilità di trovare ed amare |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
accompagni e consocii, nasce quella che io chiamo scienza | delle | convenienze; per cui quasi con tatto finissimo si sente in |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
abitudini, d' alcuni sentimenti, onde risultano i genii | delle | nazioni, permalosa cosa e irritabile, e nè pur trattabile |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di cui ragioniamo. Molto intesero la convenienza | delle | cose in antico i Romani: e quando si leggano con questa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
indolcimento che il compie, e che non è altro che il senso | delle | cose convenienti, se non l' Abbondanza della facondia. L' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
già preparato e guadagnato l' altrui animo al ricevimento | delle | dottrine. Sono in questo maravigliosi i Greci ed |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
al tutto la gravezza del carattere, e quasi il ferreo | delle | armi debellatrici. Ma i nostri scrittori del Trecento nati |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
stile rapido e focoso per l' incalzamento e quasi contrasto | delle | idee porta nell' animo una faticante ansietà, un' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
questo stile pertanto debbono essere scritti tutti i testi | delle | pubbliche scuole, ed egli potrà essere di regola onde |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
E dopo ciò al precettore è necessaria la cognizione | delle | indoli, onde risulta quella delle ragioni e dei motivi che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
necessaria la cognizione delle indoli, onde risulta quella | delle | ragioni e dei motivi che hanno maggior forza a muovere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
non sia per l' opera stessa degli educatori l' esercizio | delle | cattive (1). E non niego che sia facile al precettore l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la Religione, e tutta la varietà degli altri studi, e | delle | altre occupazioni disposte bellamente per la giornata, la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e fedeli: non sia preterito un dì, nel quale la meditazione | delle | cose celesti non ricrei lo spirito, e non lo indirizzi al |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
le scienze, debbono armoneggiare le facoltà. L' armonia | delle | scienze è la somma legge nel trattato degli oggetti della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
nel trattato degli oggetti della educazione: l' armonia | delle | facoltà è la somma legge nel metodo. Queste leggi pertanto |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
grande » » (2). Tale è la vera grandezza de' Principi e | delle | Nazioni. Come la giustizia è il primo e il maggiore tra i |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dire di più, che questa via conduce a trovare con facilità | delle | soluzioni inaspettate, così vantaggiose sotto tutti gli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
i Governi. I popoli sono obbligati all' esecuzione | delle | leggi comuni da' Governi; i Governi non hanno alcuno al |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
facoltà. E quanto sia prezioso l' esercizio e l' uso | delle | proprie potenze, ognuno può intenderlo, quando consideri |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
l' uomo mette impedimento all' uso inoffensivo ed onesto | delle | potenze d' un suo simile, viola il naturale diritto e lo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
libertà in generale, cioè: « all' esercizio non impedito | delle | proprie potenze ». E da questo diritto generale discende |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
poichè uno dei più nobili e santi usi, che si possono fare | delle | proprie potenze, si è quello d' insegnare altrui cose utili |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e il pericolo allora sarà che si spoglino i Governi anche | delle | loro legittime attribuzioni all' insegnamento. Poichè ogni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
abusando del potere civile che hanno in mano, promulgassero | delle | leggi, ovvero facessero intervenire la forza, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
anche i segni esteriori del loro stato, e vergognandosi | delle | vesti sacerdotali, o sdegnandole: in questo caso certa cosa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
per diritto divino l' istruzione religiosa e la cura | delle | anime, e ne' collegi e fuori de' collegi. Con questi modi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
stessa del diritto in diritto, snaturando la natura | delle | cose, dico in diritto legale, sancito dalla forza pubblica, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
licenza, e la paghino, e prima di ricevere la licenza dieno | delle | prove della loro scienza. Le prove poi della scienza tocca |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ripulsano, e li disgustano del medesimo. Essa è forse una | delle | principali cause, per la quale in detto ufficio si ha a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
decreti osa metter fuori una tale e tanta pretesa, l' una | delle | due, o deve credere, che il suo metodo sia l' estremo parto |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e non contrastati esperimenti, che facciano i dotti, | delle | diverse maniere di comunicare il sapere, che essi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Ma chi non sa, che l' indole varia degli ingegni e | delle | naturali abitudini fa sì, che un metodo buono in certe |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e degli istitutori ufficiali non siano fatte per via | delle | consorterie: non ci vogliono nè consorterie metodistiche, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
chiaro, che questo rimane tanto più vincolato nella scelta | delle | scuole e dei maestri, quanto più dal Governo si mettono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
in tre categorie quelli che suppliscono alle spese | delle | scuole e istituti educativi: poichè altri vi suppliscono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
alla fine considerino l' intero del sistema, e la relazione | delle | diverse sue parti. Avendo noi diviso l' influenza sull' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
primo colla concorrenza, per la quale si limitano i diritti | delle | varie persone reciprocamente, e al Governo non mancano i |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
degli altri. A cui s' aggiunge, che quando gli alunni | delle | altre scuole vogliono passare alle scuole ufficiali, il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
da una virtù personale straordinaria) farà talora | delle | cose buone, talora delle cose cattive, secondo che gli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
straordinaria) farà talora delle cose buone, talora | delle | cose cattive, secondo che gli suggerirà la politica dell' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
giustizia, di dovere e di diritto, se non per un accidente | delle | circostanze. Aggiungete a questo, che l' interesse |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dire, o dal credere, che tutti gli speculatori facciano uso | delle | arti sopra accennate: convengo anzi che ce ne possono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che può avvenire, ma su quello che è conforme alla natura | delle | cose, ed è verisimile che avvenga. Pure, si dirà, che anche |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
, come dicevamo, ed altro è insegnamento . Ci vogliono | delle | guarentigie, acciocchè questo non sia sacrificato a quella, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di richiedere, per quello che riguarda l' insegnamento, | delle | guarentigie sufficienti. Dalle leggi d' un savio e giusto |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che finora nè l' amministrazione de' Comuni, nè quella | delle | Provincie, nè quella dello Stato è veramente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
del Governo generale per provvedere agl' interessi speciali | delle | Provincie, senza che abbia in diritto altra autorità che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
alle spese comunali, essi si riservano l' approvazione | delle | spese che l' autorità comunale decreta. Non è egli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
cedere di questa, e nulla usurpare di quella: ecco una | delle | parti principali e delle più difficili della sapienza |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
nulla usurpare di quella: ecco una delle parti principali e | delle | più difficili della sapienza politica. Da questo il lettore |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che sia tracciata una via sicura, acciocchè il Comune abbia | delle | guarentigie d' una buona scelta contro l' autorità |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che la detta autorità possa prendere nell' andamento | delle | scuole. Il Governo deve proteggere i maestri legittimamente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la loro libertà nell' uso de' metodi, e nella condotta | delle | scuole, e non abbandonarli alla mercè d' opinioni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dalla perdizione la natura stessa. Ed ecco la ragione | delle | nostre dispute, della discordanza d' opinione tra la scuola |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la morale. Che se deve la Chiesa giudicare dell' infrazione | delle | leggi quant' elle mai possono essere, a lei dunque è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di uomini morali a buon mercato, e perciò si fabbricano | delle | morali, che contengono soltanto alcuni doveri, e quando |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
essi non hanno una sola morale, ma ne hanno molte, ciascuna | delle | quali si ritiene qualche brandello della morale intera, ma |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
non potere qui trascrivere tutto intero il terzo capitolo | delle | « Osservazioni sulla morale cattolica » (1), e di vedermi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
vedermi incapace a scegliere tra tante bellezze, ciascuna | delle | quali pare che meriterebbe la preferenza. Quivi, ognuno che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
un disparere momentaneo, ma non una lotta. Nessuna infatti | delle | grandi lotte tra la Chiesa e lo Stato ebbe mai altra |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
le quali certamente aveano e doveano avere virtù di muovere | delle | forze fisiche, come lo spirito muove la materia: l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dovrebbe condurre a una moderazione e conciliazione | delle | opinioni di tutti i cittadini, e degli opposti partiti, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
contro la verità e la vita. Come se altri domandasse | delle | guarentigie alla sanità a nome e a favore del colèra. Può |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e a danno de' cittadini, è necessario che questi abbiano | delle | guarentigie contro l' abuso ». Dall' intima natura dunque |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dunque di questo sistema di governo nasce la necessità | delle | guarentigie da prestarsi dal potere alla nazione. Ora le |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
della dottrina religiosa e morale come la più preziosa | delle | loro ricchezze, e la causa principale della loro civiltà e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ragione e fa quello che le attalenta. Ecco la necessità | delle | guarentigie. E` dunque ragionevole, che il popolo cattolico |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
costituzionale che tutto si fonda sul principio generale | delle | guarentigie. Certamente col primo articolo dello Statuto |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sua Chiesa; quell' ordine gerarchico, che la « Rivista | delle | Università e dei Collegi » con parola insolente e con |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Chiesa diverrebbe una alleata utilissima al consolidamento | delle | libere istituzioni consacrate dalla religione. Ma tra le |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Governo da una parte è una viltà, è un' inconsapevolezza | delle | proprie forze: dall' altra non nasce, se non in quei |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che altro non bramano che il bene, che hanno per norma | delle | loro azioni de' principii di morale, di giustizia e di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
offendere la Chiesa, ma proteggerla, non vuol pubblicare | delle | leggi empie e contrarie ai suoi dommi, o alla sua morale, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
il ragionare e facile l' errore; 2 quindi la seduzione | delle | passioni, che vogliono essere giustificate, travia l' umana |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sofistica che pone in dubbio e nega gli ultimi principii | delle | cose. Tale è questa del nostro tempo. - Tutto si è negato, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
si è negato, tutto posto in dubbio (Descrizione dello stato | delle | menti del secolo passato, e in parte del presente, ecc.). - |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
rimediare che la filosofia, cioè la scienza dei principii, | delle | ragioni ultime . Questo è quello che poco si conobbe; |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
superficiale, e che non sia necessario entrare ne' visceri | delle | principali questioni. 2 Importanza per le scienze . S' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
metodo di filosofare. Necessità e importanza del metodo, | delle | definizioni generali di esso. - Il metodo è la via , ecc.. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
decidere per autorità; fomentata specialmente dallo studio | delle | leggi umane, dell' antichità classica, ecc.; e 3 La |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
giusto metodo. - Disposizioni degli scienziati. - Qualità | delle | scienze filosofiche a cui è più difficile applicare il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ed inclinare l' animo. - Ragionevolezza di ciò. 4 Vi hanno | delle | cose su cui tutti gli uomini convengono - Senso comune, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
pervenuti alla verità è quello della concordia spontanea | delle | opinioni. - Questa non si ottiene coll' imporre una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
non intendiamo la parte tecnica o materiale del metodo | delle | singole scienze, ma unicamente la parte logica. - Noi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ce la esageriamo. - Una verità esagerata è un errore. - Una | delle | regole principali che dee dirigere il filosofo, è la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
- La moderazione risulta dal complesso, dalla totalità | delle | vedute. Sacrificano ad un' idea sola tutte le altre quelli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
non apprende che le idee, le quali contengono le ragioni | delle | stesse. Quindi l' inclinazione di restringere la filosofia |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di restringere la filosofia alle idee. Ora lo studio | delle | idee non può condurci ad altro che a trovare l' ordine, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
il concatenamento che hanno fra esse. Ora il concatenamento | delle | idee è appunto ciò che presenta il metodo di andare dall' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e di certo anteriormente alla filosofia: noi ammettiamo | delle | verità indubitabili, delle certe evidenze comuni a tutti |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
alla filosofia: noi ammettiamo delle verità indubitabili, | delle | certe evidenze comuni a tutti gli uomini, anche a quelli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
morale e la conseguente felicità. Ma le cognizioni | delle | prime ne sono il mezzo prossimo, perocchè la natura dell' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
mezzo di altre verità ». Il ragionamento adunque suppone | delle | verità apprese immediatamente, le quali sieno la base del |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
» - Confutazione diretta di questo errore. - Confutazione | delle | funeste conseguenze. Questa è una via che conduce |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
tutto ciò che si vede necessario nell' intuizione. - Se | delle | esperienze fisiche paressero provare una contraddizione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
suppongono sempre qualche oscurità e confusione nel nesso | delle | idee. [...OMISSIS...] Che cosa si fa quando si prende a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
conosce bene lo stato della questione. 4 Conoscere i nessi | delle | condizioni fra loro. 5 Non proporre la questione in modo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che si segnino più concetti principali, nasce la confusione | delle | idee, onde innumerevoli errori, per es., l' idea dell' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che tutte esprimono lo stesso concetto principale. 2 | Delle | definizioni o proposizioni equipollenti. - Qui si può |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
il sistema di quelli che credono avere spiegata l' origine | delle | idee col dare all' uomo semplicemente una facoltà di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
cose, o di darne la definizione o sottointenderla; il più | delle | volte, parmi, si converrà assai meglio ch' egli la dica a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dal dare prima le notizie necessarie all' intelligenza | delle | altre che poi seguiranno e quindi replicarsi queste di mano |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Si può dar di essa una definizione generale e imperfetta, e | delle | definizioni più speciali e più finite. Ora, acciocchè gli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di quella prima definizione imperfetta, moversi, istituire | delle | osservazioni e esperienze, che gli dieno tutte quelle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
definito. Pretendere all' incontro, che si istituiscano | delle | osservazioni e esperienze senza una precedente definizione, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e sperimentatore; è solo un prestarsi a ricevere | delle | impressioni o sensazioni della cosa fortuite, senza che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Si potrà avere un esempio di questo progresso nella serie | delle | formule, che io ho usate per esprimere la legge morale (1), |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che io ho usate per esprimere la legge morale (1), la prima | delle | quali messa in queste parole « segui il lume della ragione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di misterioso, d' inesplicabile, che costituisce il fondo | delle | cose sussistenti. Ora, se la definizione esprime l' essenza |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
scienze. Ecco quali sono le basi di una giusta partizione | delle | scienze; ecco la regola secondo la quale si può disporre lo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
a filosofare coll' anima purgata, dove si può fare un cenno | delle | purgazioni istituite da questi filosofi, le quali avevano |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
per l' umanità. Ella sola mette a profitto tutta l' eredità | delle | cognizioni lasciateci dai nostri padri, e lega le diverse |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
contentarsi del probabile, quando non arriva a formarsi | delle | sue opinioni una dimostrazione rigorosa. Si faccia vedere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dubbio sulla giustizia e bontà, colla quale egli dispone | delle | cose umane: eppure ciò non si verifica in molti, non perchè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
se non si pone molta attenzione, si attribuisce ad una sola | delle | potenze che l' hanno prodotto, e così si cade in errore. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ai sensi. Ora primieramente la cognizione dell' essenza | delle | cose appartiene agli universali, perchè le essenze sono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Qui si dimostri che le idee non sono che le essenze ideali | delle | cose, e che però se non possono far conoscere le essenze, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
l' osservazione; III Le scienze di percezione interna, una | delle | quali è la psicologia, usano per primo loro istrumento o |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
. Difesa - Obbiezione: Non si possono conoscere le essenze | delle | cose - Risposta tratta dallo stabilire che cosa è l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
- Risposta tratta dallo stabilire che cosa è l' essenza . - | Delle | essenze conoscibili e non conoscibili. Le prime solo sono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
tale dee animare, ossia dar vita a ciò che non l' ha. 32 | Delle | diverse definizioni della vita. - Vita comunicata. - Vita |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Lezione VII. In questa lezione si dovrebbe fare una critica | delle | diverse definizioni dell' anima dimostrando che quelle che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e però la questione cade propriamente sull' identità | delle | singole facoltà. - Il dubbio che nasce, e che si dee |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ella più atti o meno: e qui si dee rinvenire l' identità | delle | facoltà rispetto alla moltiplicità de' loro atti, che sono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ne' detti stimoli, o anche le disposizioni abituali | delle | facoltà stesse. 3 Che la varietà poi delle facoltà ha per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
abituali delle facoltà stesse. 3 Che la varietà poi | delle | facoltà ha per sua cagione la diversità specifica delle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
poi delle facoltà ha per sua cagione la diversità specifica | delle | virtualità che costituiscono le facoltà, ossia anche la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
loro termini. (E` necessario aver qui a mano la dottrina | delle | specie e de' generi, quale è data nel « Nuovo Saggio »). |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
faccia 519 - 522 dove si distinguono i principii d' operare | delle | persone. Esporre il sistema condillacchiano sulla genesi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
persone. Esporre il sistema condillacchiano sulla genesi | delle | potenze, e confutarlo con gli indicati cenni, darebbe |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
per la loro natura, e però sono innati. La distinzione poi | delle | altre potenze nasce dall' applicarsi questi due primi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sovente », dice Giovanni Gersen, « di quel proverbio | delle | sacre carte: che la vista non si sazia per vedere, nè per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
si leggono, che non si vede l' estensione e l' applicazione | delle | massime che quelli insegnano. Bisogna persuadersi di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
stesse, come veggiamo in Paola, in Eustochio, in Fabiola, | delle | quali Dame romane parla S. Girolamo. Accuserò io i moderni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
volte non si può avere un Sacerdote che ci diriga, fornito | delle | tre gran doti richieste da S. Francesco di Sales ad un |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sono affidate alla nostra attenzione le anime, il prezzo | delle | quali è in qualche modo infinito. Perciò nella cura delle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
delle quali è in qualche modo infinito. Perciò nella cura | delle | povere ragazze che prendete, viene ad essere a voi dato un |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
l' educazione di una parte della greggia di Cristo, dopo | delle | preghiere a Dio, sarebbero venuti alla scelta cauti e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
condotta, di conosciuta virtù, di frugalità, di lavoro | delle | mani, di carità, ritiratezza, orazione, di tutto in somma |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
gravi dispiaceri, veggendo talvolta il riuscimento cattivo | delle | vostre fatiche, e l' asprezza del vincere indoli ritrose. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
della fortezza. [...OMISSIS...] Sarannovi fatte ancora | delle | dicerie, date delle molestie, e supponiamo ancora che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
[...OMISSIS...] Sarannovi fatte ancora delle dicerie, date | delle | molestie, e supponiamo ancora che veniate perseguitata o |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
propose la difficoltà. Sovente uno schiarimento maggiore | delle | cose dette, un esempio, un racconto, una parabola, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di madre. Anche qui vi bisogna spiare le varie indoli | delle | giovani, e calcolare il vantaggio che ne prendete. A questa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
del tesoro, può, cioè, anzi ha l' uomo necessità di fare | delle | cose, che di loro natura spirituali non sono, ma farle a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
pure di dire con ogni franchezza, che nella educazione | delle | ragazzine vi proponete di farle sante e perfette quanto è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Formiamo adunque breve trattato ne' fogli seguenti sì | delle | verità da insegnare, che delle virtù da infondere. La |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ne' fogli seguenti sì delle verità da insegnare, che | delle | virtù da infondere. La intelligenza è quel dono magnifico |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dottrina conviene, perchè bene l' assaporino, fare loro | delle | applicazioni a tutte le opere della vita. Di spesso accade, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
tutte cose le più spregiate o indifferenti. Di qui i modi | delle | virtù intorno al cibo contrari a que' cinque vizi. In fine |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che fa la donna forte ne' « Proverbi » descritta (7), | delle | vigilie degli antichi cristiani; e come la santa Chiesa nel |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
antichi cristiani; e come la santa Chiesa nel ripartimento | delle | ore notturne e diurne dà l' immagine della vita del |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
conversazioni. Oltre a questo poi è bisogno avere | delle | ore stabilite e conservate diligentemente, nelle quali |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
loro (3): lo riformò e raggiornò « sgombrandovi l' opere | delle | tenebre, ed apportandovi l' arme della luce » (4); di cui |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
questo mio discorso, che vi delineassi la forma e l' ordine | delle | dottrine, che dovete fare alle fanciulle vostre. Ma poichè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Vi bisogna poi conoscere la capacità dell' intelletto | delle | vostre discepole, l' indole, quai cose influiscano a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dà in mano ai catechisti suoi, come anche giovarvi potrete | delle | dichiarazioni vocali del vostro Parroco, che sarà bene con |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di quello, a cui esso si dà, e s' appresta. Ora la natura | delle | vostre fanciulle è primieramente di esser cristiane, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
della moderazione nell' insegnamento, richiedesi, che | delle | cose stesse da insegnare diciamo alcun poco sopra quelle di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
in sulle vestigie dei santi maestri, i luoghi più opportuni | delle | divine Scritture. Questo studio egli è quasi abbandonato |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
voi prenderete a dichiararlo. Io raccorrò qui solo alcune | delle | cose, che potreste opportunamente trar fuori in simiglianti |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
a compimento degli oracoli profetici, e la gran VOCAZIONE | delle | genti alla salute dell' Evangelio. Ecco di che vocazione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di Cristo. Perciocchè egli è nostra pace e unione che | delle | due cose n' ha fatta una », cioè dei gentili e de' giudei |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
gratuito, non essendo noi tutti della nazione eletta, ma | delle | perdute. « Edificati adunque sopra il fondamento degli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
è scritto ne' Proverbi (2): « fra superbi v' hanno sempre | delle | altercazioni »; e pone ogni umiltà, cioè sì l' interna come |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
risse », e chiama in suo luogo la mansuetudine mitigatrice | delle | brighe e serbatrice della pace; ancora allontana l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
tutto la fragranza sua, è fatta e vien mantenuta la unione | delle | membra fra loro, e coll' unico spirito che le avviva. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
differenti, e in che si convengono. Conciossiachè è proprio | delle | unità formate di diverse parti, che queste parti abbiano |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che è pure unica in tutti, e questo insieme coll' abito | delle | altre virtù il riceviamo dentro a noi nel cristiano |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ultima del mistico corpo, di cui parliamo, tale il fine | delle | sue operazioni, la terza cosa che a questo corpo dona |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sopra di tutti » è proprio del Padre, fontale principio | delle | altre due persone a cui compete stare sopra tutto; « essere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
, cioè tanto di Cristo come di noi, tanto del capo come | delle | membra, acciocchè riconosciamo l' amore, che ci vuole mercè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
misura della donazione di Cristo ». Mostra qui la varietà | delle | membra dalla diversa abbondanza di vita che ricevono dal |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
d' un inviato dal cielo; ma ben anco l' espettazione era | delle | nazioni in generale, che sordamente angosciate dall' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
quindi del presente scontentissimo, quella curiosità somma | delle | future cose, per cui alle pagane superstizioni ognora |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
dalla sua legge, il torgli da Dio; ma solo la verificazione | delle | profezie, di cui egli stesso è autore (2). Cristo era |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Cristo profetato pel loro ministerio, la verificazione | delle | loro profezie prova lucidamente la dote di vero e sommo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
il medesimo mostrando, che appena chiamato quale Apostolo | delle | genti non andossi già egli in Gerusalemme dagli Apostoli a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
stesso spirito inviate a ben degli uomini. Che poi non sia | delle | predizioni sustanzial bisogno nella Chiesa, da questo s' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
aprire le grandi mire della provvidenza ne' successi | delle | nazioni, e profetando un Cristo, a cui que' successi si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sustanza del corpo stesso. Ma per tornare alla similitudine | delle | membra e del capo, in che dunque consiste questa pienezza |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
corpo, i doni, e i ministeri; e nel seguente parlando | delle | operazioni, o sia « de' doni spirituali (1), della via più |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
i gradi del merito come diversa è la qualità ed il vigor | delle | membra. Chi però morisse imperfetto (ma senza colpa grave), |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sua dispensa. E allorchè già viene l' autunno, il tempo | delle | frutta e della ricolta; veniamo in noi eccitando i santi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Così da per tutto ci parla la sapienza nel succedere | delle | stesse visibili cose ed esteriori, quando noi l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
quanto poi non c' istruisce coll' aspetto del mondo morale, | delle | passioni, e de' traviamenti degli uomini, colle avventure e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
sono da fuori, e da dentro. Quelli consistono nella lusinga | delle | cose fuori di noi, questi siamo noi stessi: quelli si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di dentro per lui: l' unirsi a caso fuori della chiesa o | delle | ore stabilite, proporre d' intuonare qualche cantico al |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
qualche ritagliuzzo di tempo avanza fra l' una e l' altra | delle | opere esteriori; non l' ozio, ma la preghiera lo occupi. Le |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
a chi non sa, per propria imperfezione, all' abbondanza | delle | maggiori pienamente abbeverarsi. La Chiesa, come dice |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
d' avanzo? Quale adunque sia l' ubertà e la ricchezza | delle | pochissime e manifestissime pratiche da Gesù Cristo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
così veniam benedetti in essa), « ascritta » (al numero | delle | cose aggradite: noi veniam con ciò ascritti in Cielo), « |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ultimi luoghi della chiesa stavano udendo la spiegazione | delle | sante dottrine. Elli poi se n' uscivano di conserva co' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ogni dì bisogni di più avere superata la maggior parte | delle | cattive inclinazioni, e farlo a consiglio del direttore |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
come in sostanza queste pratiche si fondano nella ragione | delle | cose; mentre anche quelli, che abbandonarono il vero Dio e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Testamento. Ivi la partizione del dì e della notte all' uso | delle | preghiere (1). Ivi il salmeggiare, che tutto avemmo da que' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
antichi (2). Ivi i cantici, e gl' inni (3); ivi le lezioni | delle | Scritture; ivi le acque lustrali, il balsamo, l' olio, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
manifestazione del quale ne' tempi primi era dato il dono | delle | lingue; e per l' interpretazione del medesimo, che allora |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
persona indicano gl' interiori sensi. E ancora per mezzo | delle | cose esterne l' uomo rappresenta e parla: formando di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che a' suoi figliuoli insegnandoli e innamorandoli | delle | cristiane verità. Poichè in essa come in perfetta persona |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
del fabbro divino, e sacrate dall' eterno pontefice: | delle | quali chiese le materiali non danno che un emblema: ed è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Signore ne hanno fatto sacrifizio. Sono perciò le ricchezze | delle | chiese trofei, che Gesù ha portato sovra il mondo. Così |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la pompa della chiesa, la soavità della sacra musica, e | delle | altre esteriorità ecclesiastiche a quello stato della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di S. Agostino è questa, che « « allora è buono l' uso | delle | cose umane, quando negli inferiori oggetti non veniamo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
cose umane: nude e sfornite di cose divine, dello spirito e | delle | virtù de' Cristiani. Quegli ornamenti sono buoni, ma questi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la mondana vanità. Sono nelle chiese, oltre agli ornamenti, | delle | altre cose; e farò qui un piccolo cenno delle principali, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
ornamenti, delle altre cose; e farò qui un piccolo cenno | delle | principali, notandovi di che cosa possano essere figure o |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
monte, ne' diletti suoi tabernacoli. [...OMISSIS...] L' uso | delle | cose necessarie nella Messa e nelle altre funzioni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e nelle altre funzioni facilmente apparisce. Laonde dirò | delle | loro mistiche significazioni, essendo queste atte a nudrire |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
perfezione. Nella tonicella poi del Soddiacono è l' imagine | delle | interiori virtù, come nella dalmatica del Diacono delle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
delle interiori virtù, come nella dalmatica del Diacono | delle | esteriori: poichè si spetta a' Diaconi la cura de' poveri, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
erano certe urne con una fontana posta in mezzo all' atrio | delle | chiese, ove si lavavano le mani e la faccia i fedeli avanti |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di toccare nel capo seguente. Dalla meditazione de' riti e | delle | cerimonie dalla Chiesa usate quali cose e quante non impara |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
con sè, col carattere de' suoi ministri, e coll' altezza | delle | cose divine. Or facciamoci addentro alcun poco nel loro |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
fra queste e le cerimonie del mondo! Alcuni distintivi | delle | cerimonie della Chiesa paragonati a' corrispondenti delle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
delle cerimonie della Chiesa paragonati a' corrispondenti | delle | cerimonie del mondo ne mostreranno, quanto le une dalle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
quanto le une dalle altre si dispaiano. Il primo carattere | delle | cerimonie di Chiesa è la SINCERITA`. Essendo santa essa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
soldati di Gesù: stare in piedi nella Domenica al recitare | delle | antifone di Maria, in memoria del Signore risorto; e usare |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
distanza dal tumulto, dal fracasso, e confuso agitamento | delle | mondane feste, le quali mescolano o sconvolgono tutto l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
riti celebrano eterno giorno festivo. Il quarto carattere | delle | cerimonie ecclesiastiche è quello di RIVERENZA, di cui sono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
mondo? Ma il carattere precipuo, più soave e più bello | delle | cerimonie ecclesiastiche si è il quinto, cioè l' essere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
cristianissimo e amabilissimo. Chi mira all' ordine | delle | preghiere, che la Chiesa usa, può acconciamente dire colla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
santificare queste ore anche chi non dice i salmi | delle | Ore canoniche. Gli OffizŒ divini, come sono al presente, si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
defunti. Occorrono oltracciò in ciascun mese alcune feste, | delle | quali brevemente diremo appresso. Nel tempo, in cui la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
qui in terra imagine del Cielo? In fatti la numerosità | delle | feste, dice S. Bernardo, spetta ai cittadini e non agli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
gran numero degli uffizŒ de' Santi, e avessero luogo que' | delle | ferie. Noi poi e nelle feste de' Santi la magnificenza |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e a' Magi si palesa: intanto freme la Sinagoga, e la parte | delle | tenebre si sbrama nel sangue degl' innocenti, mentre se ne |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la Quadragesima. In questa la morte; la natura e i rimedŒ | delle | tentazioni, il laborioso battesimo, che purga le macchie |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
tempo. Alla Domenica di Passione incomincia il ricordo | delle | ultime memorande geste del Salvatore. Che esempio del sommo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la preghiera ardente, e in particolare coll' occasione | delle | feste della Croce, di Maria, degli Angeli e de' Santi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Finalmente fermandovi in questo lavacro vivificatore | delle | anime consiste ogni migliore studio in penetrarne lo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
a' Corinti, che tutte cose avvenivano agli Ebrei in figura | delle | nostre (1). Ora egli vuole, che noi veggiamo viva |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
mondo, potremo cantarla altresì in Cielo, a grato ricordo | delle | ottenute grazie divine (1). Dopo avere trattata un po' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di tutte virtù cristiane, mi resta a fare alcun cenno | delle | virtù, che si praticano con sè e cogli altri: delle prime |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
cenno delle virtù, che si praticano con sè e cogli altri: | delle | prime toccherò in questo capo, delle seconde nel capo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
con sè e cogli altri: delle prime toccherò in questo capo, | delle | seconde nel capo seguente. Ora le virtù rispetto a se |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di raccorle sotto il titolo posto qui sopra del Contegno | delle | vergini , poichè la bella Verginità, precipua di tutte, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
e vergognare; la custodia degli occhi, della lingua, | delle | orecchie, delle mani, di tutti i sensi, suggellati colla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
la custodia degli occhi, della lingua, delle orecchie, | delle | mani, di tutti i sensi, suggellati colla croce di Gesù ad |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
che accresce allo spirito forze contro alle lusinghe | delle | sensibili cose. Quanto il Digiuno non gode di stare colla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
prende piacere di nessuna cosa di terra: l' abbigliamento | delle | vesti è netto, ma tutto semplice, dimesso, conformato a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
timore, il pio ritiro, l' incorrotto digiuno, ha la nausea | delle | cose terrene, il gusto delle celesti, è protetta |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
digiuno, ha la nausea delle cose terrene, il gusto | delle | celesti, è protetta principalmente dall' umiltà, guernita |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
grave male è piacere, colle virtù gran bene: nell' uso | delle | cose indifferenti poi ha luogo una particolare saviezza per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
più a procacciarsi quel reale che risponde all' ideale | delle | loro menti, se questo secondo fosse della stessa natura del |
Gioberti e il panteismo -
|
abbiamo noi poi almeno qualche speranza del buon successo | delle | nostre ricerche? Il buon successo di ricerche filosofiche |
Gioberti e il panteismo -
|
questi due basta a produrle. Spogliamo Raffaello e Canòva | delle | loro menti, lasciamo pur loro le mani; che faran esse? |
Gioberti e il panteismo -
|
ad esprimere i lavori dell' arte. Priviamoli in quella vece | delle | mani, lasciando loro la sola mente: essi ci diverranno de' |
Gioberti e il panteismo -
|
poichè questo l' avevamo ammesso. Noi cercavamo quale | delle | due cose fosse la più eccellente. Vediamo dunque che è più |
Gioberti e il panteismo -
|
bisogno di grande penetrazione per riconoscere che le opere | delle | arti non si pregiano che pel bello , e che il bello non |
Gioberti e il panteismo -
|
ha per oggetto suo l' ideale. Il reale dunque nelle opere | delle | arti belle non è che il segno sensibile, il veicolo, il |
Gioberti e il panteismo -
|
rapporto dunque tra l' ideale e il reale, che nei lavori | delle | arti belle si congiungono e costituiscono propriamente il |
Gioberti e il panteismo -
|
ideale sopra il reale: tutto il mondo cerca nelle opere | delle | arti non la materia, non i materiali colori prismatici, o |
Gioberti e il panteismo -
|
argomenti. Poichè davvero, che ciò che abbiam detto | delle | arti belle si può estendere egualmente a tutte le arti |
Gioberti e il panteismo -
|
considerata bene la cosa, che si possa dire altrettanto | delle | idee? A primo aspetto può parere di sì; può parere che la |
Gioberti e il panteismo -
|
o tutti o quelli che più mi piacquero. Così appunto è | delle | idee: la mente può contemplare queste e quelle, passare da |
Gioberti e il panteismo -
|
quando i protestanti si abbattevano in qualche libro | delle | Scritture ad una autorità manifestamente contraria al loro |
Gioberti e il panteismo -
|
che il libro è apocrifo. Così Lutèro tolse dal canone | delle | Scritture la lettera di s. Jacopo, perchè il suo sistema |
Gioberti e il panteismo -
|
o sono anch' esse realità. Così si spoglia la Filosofia | delle | verità più evidenti, unicamente perchè queste hanno la |
Gioberti e il panteismo -
|
cognizione di essi? Dunque la sussistenza ossia la realità | delle | cose che si conoscono è rispetto a noi anteriore e |
Gioberti e il panteismo -
|
dell' arte; ma traendo da tali enti le loro idee niuna | delle | quali è perfetta, egli si giova di esse quasi di scala per |
Gioberti e il panteismo -
|
si serve l' artista a giudicare della bellezza e deformità | delle | idee de' reali, e a scegliere ed accozzare le parti belle. |
Gioberti e il panteismo -
|
che si può attribuire all' oggetto reale nell' acquisto | delle | nostre idee? Niun' altra se non l' aver egli eccitata e |
Gioberti e il panteismo -
|
accade nei bambini: questi acquistano assai prima le idee | delle | cose esteriori che le idee di se stessi, che l' idea della |
Gioberti e il panteismo -
|
il contrario: prima affermarsi gli enti in occasione | delle | sensioni; poi dalle affermazioni cavarsi le idee pure. Come |
Gioberti e il panteismo -
|
cavarsi le idee pure. Come affermare prima d' aver l' idee | delle | cose e di sapere che sia ciò che affermiamo? Questa è la |
Gioberti e il panteismo -
|
dell' atto che fa lo spirito quando si rende partecipe | delle | idee, conchiudemmo ch' egli non se le forma; che quell' |
Gioberti e il panteismo -
|
fossero. Dunque ciò che volgarmente si dice la formazione | delle | idee , non può essere altro che un eccitamento ed una |
Gioberti e il panteismo -
|
prestano i sentimenti allo spirito umano nella formazione | delle | idee, non consista in altro se non nello stimolarlo e |
Gioberti e il panteismo -
|
occhiata, almeno per caso, senza bisogno de' sentimenti e | delle | immagini, massimamente trattandosi d' uno spirito già reso |
Gioberti e il panteismo -
|
rispondere, se non meditiamo più addentro sulla natura | delle | idee; solo il concepirle meglio ci può dare speranza di |
Gioberti e il panteismo -
|
sapevano vedere distintamente; e vi so dire che ce ne sono | delle | altre, che gli uomini non ci hanno veduto ancora; perocchè |
Gioberti e il panteismo -
|
Avvertite che il nostro discorso versa nella sfera | delle | idee, e però è acconcissimo l' esempio de' principj e delle |
Gioberti e il panteismo -
|
delle idee, e però è acconcissimo l' esempio de' principj e | delle | conseguenze; piuttosto che un esempio è anzi la cosa stessa |
Gioberti e il panteismo -
|
d' imparare assai, perchè apprendono con poca fatica | delle | pretese soluzioni de' più difficili quesiti, che altro |
Gioberti e il panteismo -
|
fanno che coprire ai loro occhi la difficoltà, il vero nodo | delle | questioni. All' incontro il prudente e savio studioso della |
Gioberti e il panteismo -
|
che modo? - E non vedete, essi ci dicono, che le immagini | delle | cose vedute sono quelle che le rappresentano e le |
Gioberti e il panteismo -
|
Voi veramente parlando non pensate e non parlate che | delle | vostre immagini; ma credete di parlar di esse, perchè |
Gioberti e il panteismo -
|
pensiero; noi diciamo che sono le immagini di Firenze e | delle | cose vedute in essa l' oggetto della nostra mente; ma |
Gioberti e il panteismo -
|
sia sufficiente. Ora voi mi dicevate pur ora che per mezzo | delle | immagini pensate alla vera Firenze qual' ella è in realtà, |
Gioberti e il panteismo -
|
che per pensare a Firenze io non ho bisogno d' altro che | delle | immagini che me la rappresentano, e così è spiegato il |
Gioberti e il panteismo -
|
- Io non dico che sia inesplicabile, ma dico che ci ha | delle | difficoltà, ed eccovene una. Se per mezzo delle immagini di |
Gioberti e il panteismo -
|
che ci ha delle difficoltà, ed eccovene una. Se per mezzo | delle | immagini di Firenze voi pensate alla vera Firenze, egli è |
Gioberti e il panteismo -
|
che rimane in noi dopo la percezione, unicamente per via | delle | immagini della cosa, rimasta impressa nel nostro cervello, |
Gioberti e il panteismo -
|
ancor maggiore: noi dobbiamo trasportare la difficoltà | delle | immagini alla percezione stessa. Facciam conto dunque d' |
Gioberti e il panteismo -
|
sensazioni nostre non sono per fermo le realità esteriori | delle | contrade, delle piazze, del fiume e di tutto ciò che colà |
Gioberti e il panteismo -
|
non sono per fermo le realità esteriori delle contrade, | delle | piazze, del fiume e di tutto ciò che colà esiste. Convien |
Gioberti e il panteismo -
|
conoscere la possibilità della sussistenza della cosa) ora | delle | due proposizioni sussiste e non sussiste, affermiamo la |
Gioberti e il panteismo -
|
mosso da un impulso qualsiasi a pronunciare: sì, sussiste; | delle | due proposizioni possibili è vera l' affermativa e non la |
Gioberti e il panteismo -
|
cognizione dell' ente reale può durare in me senza bisogno | delle | immagini. Supponiamo il contrario, supponiamo che mi |
Gioberti e il panteismo -
|
ne abbia io l' immagine o no. Ma qual' è dunque l' ufficio | delle | immagini? Quello de' sentimenti in generale. Quale è l' |
Gioberti e il panteismo -
|
mezzo dell' immagine che me ne rimane. Quello che dicevamo | delle | immagini vale universalmente per tutti gli effetti che un |
Gioberti e il panteismo -
|
signori, una preziosa conseguenza, ed è la classificazione | delle | nostre cognizioni in negative e in positive . Negative |
Gioberti e il panteismo -
|
equivoci del favellare, definendo accuratamente il valore | delle | parole e lo stato delle questioni, e seguire quel metodo |
Gioberti e il panteismo -
|
definendo accuratamente il valore delle parole e lo stato | delle | questioni, e seguire quel metodo rigoroso che tronca l' ali |
Gioberti e il panteismo -
|
si riduce a verificare questo fatto: « se tra le specie | delle | cognizioni umane ci ha quella che noi chiamiamo positiva; e |
Gioberti e il panteismo -
|
il sentire l' essenza del sentimento. Così noi percepiamo | delle | sostanze distinte dal soggetto noi, che perciò chiamiamo |
Gioberti e il panteismo -
|
Se dunque la riflessione non dà a se stessa la materia | delle | sue cognizioni; s' ella non crea nulla, ma solo deduce; |
Gioberti e il panteismo -
|
rende persuaso della loro realtà; ma quanto alla cognizione | delle | realità, ella è per l' idea che s' acquista nel modo che |
Gioberti e il panteismo -
|
volevamo cogliere e fermare si era, quali sieno le specie | delle | cognizioni umane. Che queste cognizioni di cui l' uomo |
Gioberti e il panteismo -
|
Dunque il linguaggio è il testimonio irrefragabile | delle | nostre cognizioni, perchè n' è l' espressione. Tutto ciò |
Gioberti e il panteismo -
|
forma lo scibile umano. Nel linguaggio che è il deposito | delle | cognizioni umane noi troviamo continuamente significate le |
Gioberti e il panteismo -
|
e in nessun modo conosce. Dunque il negare la cognizione | delle | essenze è lo stesso che negare il linguaggio, o anzi |
Gioberti e il panteismo -
|
nell' idea dell' ente come abbiam detto. Ma la cognizione | delle | essenze appartiene ella alla cognizione positiva, o all' |
Gioberti e il panteismo -
|
lezione. Il sentimento e l' idea sono i due elementi | delle | cognizioni umane. Il sentimento presta alle cognizioni |
Gioberti e il panteismo -
|
abbiamo confutati quelli che negano all' uomo la cognizione | delle | essenze: abbiamo in particolare veduto, che la mente |
Gioberti e il panteismo -
|
risposto a quelli che pretendono niente conoscer noi | delle | cose sentite, perchè veniam meno in rispondere a molte |
Gioberti e il panteismo -
|
Qual savio dubitò mai per un solo momento, che la mole | delle | cose che l' uomo ignora, e che ignorerà mai sempre, non sia |
Gioberti e il panteismo -
|
e che ignorerà mai sempre, non sia infinitamente maggiore | delle | cose che egli sa, o anche che saprà? In qual pelago d' |
Gioberti e il panteismo -
|
spettacolo a vedere, che quando la civiltà ed il sapere | delle | nazioni è arrivato al suo apice s' invecchia, quasi fosse |
Gioberti e il panteismo -
|
sostengano, che noi non conosciamo punto nè poco le essenze | delle | cose, e v' abbiano degli altri, tra i quali Sigismondo |
Gioberti e il panteismo -
|
sono gli strumenti datici dalla natura al percepimento | delle | cose. Questi, non uscendo mai dall' ordine naturale, sono |
Gioberti e il panteismo -
|
signori, che un rapporto di forze; non più che un effetto | delle | forze corporee sopra di noi; (prescinderò ora dal |
Gioberti e il panteismo -
|
anima nostra) anzi nè pure è tanto, poichè la sensilità | delle | cose non è effetto di una causa sola, cioè delle cose; ma |
Gioberti e il panteismo -
|
sensilità delle cose non è effetto di una causa sola, cioè | delle | cose; ma ella è effetto di una causa composta di più |
Gioberti e il panteismo -
|
effetto di una causa composta di più concause, voglio dire, | delle | forze delle cose stesse, e delle forze nostre proprie che |
Gioberti e il panteismo -
|
causa composta di più concause, voglio dire, delle forze | delle | cose stesse, e delle forze nostre proprie che agiscono |
Gioberti e il panteismo -
|
più concause, voglio dire, delle forze delle cose stesse, e | delle | forze nostre proprie che agiscono simultaneamente. Dunque |
Gioberti e il panteismo -
|
Egli dunque inclina e tende per sua natura a volere avere | delle | cose una cognizione assoluta, e si sforza di trovare una |
Gioberti e il panteismo -
|
e a negare risolutamente di conoscere le essenze | delle | cose. Ed ha ragione, se egli intende negare di conoscerle |
Gioberti e il panteismo -
|
servire di guida all' umana perfezione. Ma qui si sollevano | delle | turbe. E come? Ci dicono molte voci: voi sostenete, che ciò |
Gioberti e il panteismo -
|
che cosa vuol dire cognizione soggettiva, se non cognizione | delle | cose che appartengono al soggetto? O finalmente cognizione |
Gioberti e il panteismo -
|
oppositori? Nell' aver confuso la cognizione in genere | delle | cose, colla cognizione assoluta. Ciò che è vero si è, che |
Gioberti e il panteismo -
|
colla cognizione assoluta. Ciò che è vero si è, che noi | delle | cose sensibili non abbiamo una cognizione assoluta, e il |
Gioberti e il panteismo -
|
non si possono distinguere due specie di cognizioni, | delle | quali l' una sia cognizione soggettiva, e l' altra |
Gioberti e il panteismo -
|
l' uomo pretende che la cognizione soggettiva che egli ha | delle | cose reali, non deva essere soggettiva com' ella è. Con |
Gioberti e il panteismo -
|
interrogazioni condotto Alcibiade a pronunciare | delle | sentenze erronee intorno alle cose giuste e ingiuste, belle |
Gioberti e il panteismo -
|
non sarebbe invalsa nelle menti l' opinione, che la natura | delle | cose sensibili, p. e. dei corpi, si conosca con cognizione |
Gioberti e il panteismo -
|
negando che l' uomo abbia una cognizione qualunque | delle | essenze delle cose sensibili, tosto che venne loro |
Gioberti e il panteismo -
|
che l' uomo abbia una cognizione qualunque delle essenze | delle | cose sensibili, tosto che venne loro dimostrato, o da se |
Gioberti e il panteismo -
|
trovarono, che tutta la cognizione che noi possiamo avere | delle | cose sensibili, che è quanto dire tutta la cognizione |
Gioberti e il panteismo -
|
di confusione in cui si trovan le menti negli esordj | delle | nazioni (2)? Per la ragion de' contrarj dimostriamo tosto |
Gioberti e il panteismo -
|
la ragion de' contrarj dimostriamo tosto quanto l' analisi | delle | cognizioni umane ci spiani dinnanzi una via regia da |
Gioberti e il panteismo -
|
non si può negare. Infatti l' uomo conosce per mezzo | delle | idee; senz' idee niente egli conosce. Tuttavia ella è una |
Gioberti e il panteismo -
|
Cominciamo dal nostro. Onde prendiamo noi la realtà | delle | cose? Dal sentimento, dal sentimento che ci costituisce, e |
Gioberti e il panteismo -
|
dal sentimento che ci costituisce, e poi dall' azione | delle | cose stesse reali su di noi, la quale da noi si sente, |
Gioberti e il panteismo -
|
di Dio stesso. Ebbene: donde prendiamo noi la idealità | delle | cose? Non già dal sentimento; il che per tutti quelli che |
Gioberti e il panteismo -
|
abbia cominciato ad esistere nella possibilità universale | delle | cose (nella mente divina). Che servigio adunque presta a |
Gioberti e il panteismo -
|
conoscere le cose sussistenti; poichè altro è la cognizione | delle | cose sussistenti, e altro la loro stessa sussistenza; senza |
Gioberti e il panteismo -
|
intuire le sussistenze come possibili (la possibilità | delle | sussistenze), in tal caso neppure potrà affermarle, e |
Gioberti e il panteismo -
|
affermare le sussistenze; non è egli stesso l' affermazione | delle | sussistenze, e molto meno le sussistenze medesime. Ora |
Gioberti e il panteismo -
|
argomentiamo in questo modo: noi conosciamo la sussistenza | delle | cose reali, coll' affermare che esse sussistono, il che è |
Gioberti e il panteismo -
|
tutte le scienze non sono che Teologia, e l' enciclopedia | delle | scienze, come dice appunto Vincenzo Gioberti, altro non è |
Gioberti e il panteismo -
|
altro culto, di altra sacerdotale gerarchia, che il culto | delle | scienze e delle arti, i cui sacerdoti sono tutti gli uomini |
Gioberti e il panteismo -
|
altra sacerdotale gerarchia, che il culto delle scienze e | delle | arti, i cui sacerdoti sono tutti gli uomini dotti, |
Gioberti e il panteismo -
|
tutti naturalmente divini; e sacerdotesse sono le donne | delle | stesse attitudini fornite: di che traevano altresì che la |
Gioberti e il panteismo -
|
Ma se per l' opposto, l' oggetto e il termine immediato | delle | scienze naturali non è Dio stesso, converrà dire il |
Gioberti e il panteismo -
|
ha più bisogno d' altro culto, che del culto della natura, | delle | piante, degli animali e degli astri, perocchè questi sono |
Gioberti e il panteismo -
|
Onde non ci vorremo noi lasciare illudere al suono | delle | parole, ma col pensiero semplice e retto cercare i |
Gioberti e il panteismo -
|
più generali per le quali si può rovesciare nel panteismo, | delle | quali il Gioberti non par che conosca se non una sola. |
Gioberti e il panteismo -
|
che fanno Dio quell' Essere che si afferma e si predica | delle | cose reali, e col quale si conoscono, sogliono essere di |
Gioberti e il panteismo -
|
il principio del sapere sia altresì il principio e la base | delle | realità contingenti, anzi egli scrisse così: |
Gioberti e il panteismo -
|
sistemi da noi indicati, non riconoscendo che una sola | delle | due vie che mettono a tale errore, qual meraviglia, miei |
Gioberti e il panteismo -
|
detestata ed abborrita. Noi per ispiegare la cognizione | delle | cose reali, e principalmente la percezione intellettiva, |
Gioberti e il panteismo -
|
il panteismo cercando nella natura divina la realità | delle | cose contingenti, quant' è difficile il capire come si |
Gioberti e il panteismo -
|
accusare di panteismo una filosofia che toglie la realità | delle | cose contingenti da queste stesse cose, e non ricorre all' |
Gioberti e il panteismo -
|
o la materia senza la forma. P. e. il fisico che parla | delle | diverse specie di sostanze corporee, prende forse ad |
Gioberti e il panteismo -
|
come fa il Rosmini col senso comune degli uomini e | delle | scuole, ma si deve trovarla in Dio, che è l' oggetto del |
Gioberti e il panteismo -
|
che cosa è la materia del sapere, se non la realtà | delle | cose che si conoscono, o al più la cognizione di questa |
Gioberti e il panteismo -
|
come egli dice che fanno i panteisti, che per l' oggetto | delle | scienze fisiche si debba intendere la forma de' dati |
Gioberti e il panteismo -
|
oggetto del nostro intuito, il quale è la sostanza | delle | cose, ed è Dio stesso. Risovvenitevi del Capo IV della sua |
Gioberti e il panteismo -
|
il concetto della concretezza e della individualità | delle | cose, incomincia a dire [...OMISSIS...] Era facile, voi il |
Gioberti e il panteismo -
|
quale il Gioberti pretende che noi conosciamo la realità | delle | cose, dico delle cose contingenti, notate, per un immediato |
Gioberti e il panteismo -
|
pretende che noi conosciamo la realità delle cose, dico | delle | cose contingenti, notate, per un immediato intuito di Dio, |
Gioberti e il panteismo -
|
il quale ci rivela non la sola corteccia, ma la sostanza | delle | cose. Ora l' oggetto di quest' intuito, come oggetto |
Gioberti e il panteismo -
|
rivela è « « non solo la corteccia, ma ben anco la sostanza | delle | cose ». » Or pel principio che due cose eguali a una terza |
Gioberti e il panteismo -
|
Iddio è « « non solo la corteccia, ma ben anco la sostanza | delle | cose ». » Non siamo noi nella sostanza universale dello |
Gioberti e il panteismo -
|
del Gioberti, è non solo la sostanza, ma anco la corteccia | delle | cose? Noi siamo pervenuti a questo risultato per una |
Gioberti e il panteismo -
|
che il Gioberti pretende che si conosca la realità | delle | cose contingenti per un intuito semplice e indivisibile, e |
Gioberti e il panteismo -
|
su di che mi riserbo, o signori, a farvi in altro luogo | delle | speciali osservazioni. Dunque se l' oggetto dell' intuito è |
Gioberti e il panteismo -
|
per evitare il panteismo conviene dividere il conoscimento | delle | cose contingenti in IDEA o forma, e in MATERIA. Ora voi ben |
Gioberti e il panteismo -
|
corpo, abbiamo per oggetto del nostro conoscere la materia | delle | forze finite, e se non avessimo questa materia delle forze |
Gioberti e il panteismo -
|
delle forze finite, e se non avessimo questa materia | delle | forze finite per oggetto del nostro atto conoscitivo, non |
Gioberti e il panteismo -
|
un corpo. In secondo luogo egli dice, che in questa materia | delle | forze finite riluce l' idea, la quale è Dio stesso: ma in |
Gioberti e il panteismo -
|
che si vuole evitare, l' altro oggetto sarebbe la materia | delle | forze finite che costituisce il corpo e che non è Dio. Ed |
Gioberti e il panteismo -
|
conosce solamente un corpo e non Dio, conosce la materia | delle | forze finite sotto una sua propria forma e non più, il che |
Gioberti e il panteismo -
|
limitandosi a cercar solo se il corpo, ossia la materia | delle | forze finite si conosca sì o no; e se si conosce sola, o |
Gioberti e il panteismo -
|
Gioberti dice che l' Idea, cioè Dio, riluce nella materia | delle | forze finite. Ora come possiamo noi sapere che vi riluca, |
Gioberti e il panteismo -
|
che vi riluca, se non supponendo di conoscer la materia | delle | forze finite, dove l' Idea, cioè Dio, riluce? Converrebbe |
Gioberti e il panteismo -
|
le forze finite dove egli riluce; e in tal caso la materia | delle | forze finite sarebbe l' oggetto precedente del nostro |
Gioberti e il panteismo -
|
l' oggetto susseguente e il contenuto. La materia dunque | delle | forze finite si conoscerebbe per sè stessa, e Iddio, ossia |
Gioberti e il panteismo -
|
anche il come voglia il Gioberti che si conosca la materia | delle | forze finite che egli fa sinonimo alla sostanza delle cose |
Gioberti e il panteismo -
|
delle forze finite che egli fa sinonimo alla sostanza | delle | cose create . Udiamolo attentamente. [...OMISSIS...] . |
Gioberti e il panteismo -
|
notate, o cari signori, che questo principio che l' ordine | delle | cose nella mente sia quello stesso dell' ordine delle cose |
Gioberti e il panteismo -
|
delle cose nella mente sia quello stesso dell' ordine | delle | cose fuori della mente, fu sempre graditissimo ai panteisti |
Gioberti e il panteismo -
|
fa, è vero, che la sostanza di Dio sia quella stessa | delle | sue fatture, ma alla fine, lungi dal fare che Dio emanante |
Gioberti e il panteismo -
|
proposizione del tutto ortodossa questa, che « « le idee | delle | cose finite sieno Dio stesso » »? Io non so, a dir vero, se |
Gioberti e il panteismo -
|
l' idee sono reali, e non contengono la sola possibilità | delle | cose, che anzi questa possibilità, secondo lui, è |
Gioberti e il panteismo -
|
acciocchè in lui potessimo trovare e conoscere la realità | delle | cose contingenti, delle quali si parla; senza di che questa |
Gioberti e il panteismo -
|
trovare e conoscere la realità delle cose contingenti, | delle | quali si parla; senza di che questa realità non sarebbe |
Gioberti e il panteismo -
|
ricerca, penetrare più addentro, considerare altri brani | delle | opere d' un autore, che fu letto avidamente in qualche |
Gioberti e il panteismo -
|
si è, che l' idealità si dichiara separabile nell' ordine | delle | cose contingenti. Dunque almeno in quest' ordine può essere |
Gioberti e il panteismo -
|
meraviglia, o signori, se il Gioberti ponga nell' ordine | delle | cose contingenti qualche specie d' ideale . Poichè dove mai |
Gioberti e il panteismo -
|
realità, e in quello una idealità con due realità, l' una | delle | quali è separabile! Quali imbarazzi, quali contradizioni |
Gioberti e il panteismo -
|
egli qui ci dicesse di più che la natura di Dio e la natura | delle | creature sono cose infinitamente distanti l' una dall' |
Gioberti e il panteismo -
|
Gioberti dice « « perchè Iddio è causa creante e immanente | delle | cose » »: ma e che per questo? Noi gli rispondiamo, o la |
Gioberti e il panteismo -
|
l' atto creatore non si può spiegare la percezione | delle | cose create, p. e. dei corpi, meglio che coll' introdurre |
Gioberti e il panteismo -
|
a suo vantaggio; cercando cioè di non trapassare niuna | delle | ragioni apparenti, che potessero scusare i suoi gravissimi |
Gioberti e il panteismo -
|
che è pur Dio, ciò che non vi è. Ma il corpo, e niuna | delle | cose contingenti, in quanto hanno un loro essere proprio |
Gioberti e il panteismo -
|
Dio e dell' atto creatore, non si può spiegar la percezione | delle | sostanze create, e specialmente delle materiali, e questo è |
Gioberti e il panteismo -
|
spiegar la percezione delle sostanze create, e specialmente | delle | materiali, e questo è rinunziare al giobertiano sistema; |
Gioberti e il panteismo -
|
è da credersi che neppure ad essi sia tolta la percezione | delle | creature nel loro essere proprio fuori di Dio; ma questa |
Gioberti e il panteismo -
|
Verbo, che è figura della sostanza; e insieme esemplare | delle | cose, pel quale tutte le contingenti si creano, e si |
Gioberti e il panteismo -
|
concetti determinati dalle nostre percezioni, ciascuna | delle | quali è realmente diversa dall' altra, e non già |
Gioberti e il panteismo -
|
conoscibili in Dio. Dunque noi non vediamo la possibilità | delle | cose in Dio, e quindi non vediamo Iddio, come pretende il |
Gioberti e il panteismo -
|
nessuno dirà che noi conosciamo prima l' esistenza eminente | delle | cose in Dio, e poi l' esistenza loro propria e reale; come |
Gioberti e il panteismo -
|
come pure niuno dirà che noi conosciamo la sussistenza | delle | creature per via di argomentazione che parte dalla causa e |
Gioberti e il panteismo -
|
Seneca, che il professava. Questi, nel libro II, cap. 45, « | Delle | naturali questioni », così prende a parlare di Dio: |
Gioberti e il panteismo -
|
creatore, come quello che produce non già solo gli atti | delle | cause seconde, ma le stesse cause seconde. Andiamo avanti: |
Gioberti e il panteismo -
|
dell' universo, non identico colle sue fatture, la causa | delle | cause, il rettore e il signore di tutte le cose; ma insieme |
Gioberti e il panteismo -
|
III. [...OMISSIS...] . Questi riverberi e queste postille | delle | cose impresse in nitido vetro, non farebber pensare, per |
Gioberti e il panteismo -
|
noi tutti cattolici, miei signori, che l' università | delle | cose contingenti è cavata dal nulla? Perciò se gli fosse |
Gioberti e il panteismo -
|
macchiati di panteismo, perchè a spiegare la cognizione | delle | cose esistenti non sono ricorsi all' intuito della |
Gioberti e il panteismo -
|
mondo, cioè dell' esistenze reali, ma ben anco l' origine | delle | idee, come vedemmo. Perocchè a quel modo che, analizzando |
Gioberti e il panteismo -
|
sostanza, non meno che alle forme potenziali ed attuali | delle | cose prodotte » »; ma è da vedere in che modo egli intenda |
Gioberti e il panteismo -
|
si tratta d' un' insidenza dell' essere reale e sostanziale | delle | creature. Certo che in Dio non vi hanno due sostanze, ma |
Gioberti e il panteismo -
|
spirito, miei signori, la penetrazione di cui siete dotati, | delle | quali alcune saranno forse le seguenti: 1 Il Gioberti dice |
Gioberti e il panteismo -
|
benchè non sia vero che ne deduca le idee, ma solo la forma | delle | idee. Tiratene la conclusione: non solo voi, miei eruditi |
Gioberti e il panteismo -
|
uomo. Ancora, dopo averci detto, che la sola dovizia reale | delle | scienze è quella che consiste nel concreto, egli ci |
Gioberti e il panteismo -
|
non hanno saputo dividere Iddio coll' astrazione dal resto | delle | cose, benchè sia indivisibile, come il centro è |
Gioberti e il panteismo -
|
libero del primo. Dunque l' ordine contingente, l' ordine | delle | cose create ch' egli chiama effetto libero, quest' ordine |
Gioberti e il panteismo -
|
ed all' analisi appartiene l' ordine contingente | delle | cose, le quali cose, per dirlo di nuovo, sono create in |
Gioberti e il panteismo -
|
le quali cose, per dirlo di nuovo, sono create in virtù | delle | operazioni della mente umana, che è appunto il sistema de' |
Gioberti e il panteismo -
|
di cose contingenti? G. L' ho detto. - E che l' ordine | delle | cose contingenti è l' effetto libero dell' ordine assoluto, |
Gioberti e il panteismo -
|
soggettiva? G. Così nè più nè meno. - L' ordine adunque | delle | cose contingenti è formato dalla riflessione, che scompone |
Gioberti e il panteismo -
|
voi chiamate principio di creazione, pel quale l' ordine | delle | cose contingenti, è un effetto libero dell' ordine assoluto |
Gioberti e il panteismo -
|
ordine assoluto che è l' oggetto dell' intuito. L' ordine | delle | cose contingenti dove si dà separazione dell' ideale dal |
Gioberti e il panteismo -
|
ma differisce nella forma, perchè in quell' ordine | delle | cose contingenti vi è lo stesso che nel primo, oggetto |
Gioberti e il panteismo -
|
mi pare che possa essere più chiara, o signori: l' ordine | delle | cose contingenti non differisce, secondo il nostro |
Gioberti e il panteismo -
|
che è il Dio del Gioberti. La sostanza dunque di Dio e | delle | creature è la medesima; la diversità sta unicamente nella |
Gioberti e il panteismo -
|
tempo che questa comunità, questa similitudine di Dio e | delle | creature, si ravvisa « « nell' idea eterna dell' Ente »(2) |
Gioberti e il panteismo -
|
creature? Lasciamo pure la sua gran parte alla confusione | delle | idee che cozzano nell' ardente immaginazione del nostro |
Gioberti e il panteismo -
|
dell' ente » (2) », di maniera che anche la concretezza | delle | cose contingenti è intelligibile allo spirito senza alcun |
Gioberti e il panteismo -
|
si pone tra l' idea e la cosa, ci sarà pure tra il valore | delle | parole idealmente e realmente . Ma quella differenza è |
Gioberti e il panteismo -
|
realmente, non differendo l' ordine dell' idee da quello | delle | cose. Ma il dir questo è panteismo svelato, e perciò gli |
Gioberti e il panteismo -
|
della vostra indulgenza. Noi abbiamo veduto che l' ordine | delle | cose è identico a quello delle idee, e che ogni cosa è un' |
Gioberti e il panteismo -
|
abbiamo veduto che l' ordine delle cose è identico a quello | delle | idee, e che ogni cosa è un' idea, e che la prima idea, |
Gioberti e il panteismo -
|
felice per evitare intieramente il panteismo. In un luogo | delle | sue opere, mettendosi uno scanno più su di Platone, egli |
Gioberti e il panteismo -
|
in composizione colle sue creature, dichiarandolo forma | delle | medesime; ma di più egli passa colla sua propria |
Gioberti e il panteismo -
|
de' suoi lettori. E veramente egli descrive l' attinenza | delle | sostanze seconde alla sostanza prima, come si descriverebbe |
Gioberti e il panteismo -
|
che li regge e sostiene. Così Iddio diviene sostanza | delle | sostanze, e queste acquistano natura di accidenti di Dio |
Gioberti e il panteismo -
|
in tante identificazioni. Identico è per lui l' ordine | delle | cose e l' ordine delle idee, come vedemmo, identico l' |
Gioberti e il panteismo -
|
Identico è per lui l' ordine delle cose e l' ordine | delle | idee, come vedemmo, identico l' ideale ed il reale, |
Gioberti e il panteismo -
|
di un altro lume mediatore, perciò l' intelligibilità | delle | cose s' immedesima colla concretezza delle cose, ed è cosa |
Gioberti e il panteismo -
|
intelligibilità delle cose s' immedesima colla concretezza | delle | cose, ed è cosa identica l' esser le cose intelligibili e |
Gioberti e il panteismo -
|
e l' essere concrete. Ma posciachè l' intelligibilità | delle | cose non differisce numericamente dall' intelligibilità |
Gioberti e il panteismo -
|
l' intelligibilità divina s' immedesima colla concretezza | delle | cose finite; e il renderle intelligibili s' immedesima |
Gioberti e il panteismo -
|
ed il crearle suona il medesimo, dunque tutto l' essere | delle | cose create consiste nella loro intelligibilità, ed elle |
Gioberti e il panteismo -
|
ciò appunto di essere astratta). Se dunque la concretezza | delle | cose è la loro esistenza, e quest' esistenza s' identifica |
Gioberti e il panteismo -
|
Filosofo. Noi l' abbiamo veduto, ma suggelliamo la serie | delle | contradizioni accennate, con un gruppetto di esse alquanto |
Gioberti e il panteismo -
|
assoluti sono le idee obbiettivamente considerate, ciascuna | delle | quali, benchè essenzialmente distinte, è Dio; gli |
Gioberti e il panteismo -
|
quanto egli disse a Vittorio Cousin: « « Non si tratta | delle | parole, ma dei concetti »(1) ». Perocchè il signor Cousin |
Gioberti e il panteismo -
|
miei signori, e la logica è inesorabile, non ha compassione | delle | parole, quando queste la vogliono impaniare e impastojare. |
Gioberti e il panteismo -
|
quasichè in Dio vi avessero altre relazioni che quelle | delle | persone. L' idea dunque è quella che crea ed è ad un tempo |
Gioberti e il panteismo -
|
sua mente. Egli riduce la creazione ad una individuazione | delle | idee. Iddio è l' idea, anzi ogni menoma idea è Dio: questo |
Gioberti e il panteismo -
|
non differiscono che per la varietà degli accidenti e | delle | forme passeggiere. Non vedete voi qui aperto quel fonte a |
Gioberti e il panteismo -
|
fosse, miei signori, per non interrompere troppo il corso | delle | idee, vorrei pur trattenermi un poco anche su questo punto |
Gioberti e il panteismo -
|
solamente nell' ordine della riflessione, che è l' ordine | delle | cose contingenti: in quest' ordine il generale è già |
Gioberti e il panteismo -
|
indipendente della cognizione, tanto della generalità | delle | idee riflesse, quanto del concreto de' sensibili, cose, a |
Gioberti e il panteismo -
|
essendo in fine quest' unica radice della generalità | delle | idee riflesse e del concetto dei sensibili, per Vincenzo |
Gioberti e il panteismo -
|
è sempre quella di sapere se la sostanza di Dio e quella | delle | creature è una e la stessa, o diversa e infinitamente |
Gioberti e il panteismo -
|
del Gioberti è di sostanza diversa affatto dalla sostanza | delle | due piante che si fanno nascer da essa (la generalità delle |
Gioberti e il panteismo -
|
delle due piante che si fanno nascer da essa (la generalità | delle | idee riflesse e il concreto dei sensibili), in tal caso le |
Gioberti e il panteismo -
|
mai il Gioberti fa uscire le due piante della generalità | delle | idee riflesse, e del concreto dei sensibili? Le fa uscire |
Gioberti e il panteismo -
|
oggetto dell' intuito è dunque la radice della generalità | delle | idee riflesse e del concreto dei sensibili, che sono come |
Gioberti e il panteismo -
|
parla, nella stessa pagina che vi citavo testè, del flusso | delle | creature che si contempla congiuntamente alla immanenza |
Gioberti e il panteismo -
|
d' accorgersi ch' egli non conosce tutto, e che vi hanno | delle | cose ch' egli neppure può conoscere nella presente sua |
Gioberti e il panteismo -
|
se il signor Gioberti avesse avuto sott' occhio la « Tavola | delle | potenze dell' anima umana »da me pubblicata in Rovereto, vi |
Gioberti e il panteismo -
|
facoltà. Onde può dirsi, che v' abbia una facoltà naturale | delle | cose soprannaturali. Ma all' incontro a fare la seconda di |
Gioberti e il panteismo -
|
vedrà manifesta ragione per la quale nella citata Tavola | delle | umane potenze, io abbia collocata l' integrazione (facoltà |
Gioberti e il panteismo -
|
della Teologia naturale), come anche la fede (facoltà | delle | idee negative) che le si associa, fra le potenze naturali; |
Gioberti e il panteismo -
|
del sentimento . Ora il concepire a questo modo la facoltà | delle | cose soprannaturali, dà, egli è vero, ai ragionamenti che |
Gioberti e il panteismo -
|
Come, di nuovo si possono dare tali notizie o percezioni, | delle | quali noi siamo ben certi, quando elle sieno poi prive al |
Gioberti e il panteismo -
|
più luoghi, e ch' Ella potrà veder di nuovo nella « Tavola | delle | potenze »dove, senza accennar nulla che si riversi al di |
Gioberti e il panteismo -
|
al tutto, e por mente a ciascuna parte, giungere al fondo | delle | questioni principali; ed in questo fondo non veggo esser |
Gioberti e il panteismo -
|
così in generale nell' essenza l' elemento incomprensibile | delle | cose, se egli avesse posto attenzione a quanto io dissi in |
Gioberti e il panteismo -
|
il pane altrui, eziandiochè questi beni siano in mano | delle | persone peggiori che ci vivono. Sappiam tutti che bella |
Gioberti e il panteismo -
|
così si ragiona, o anzi si sragiona dai pretesi riformatori | delle | politiche società, i quali vorrebbero surrogare, com' essi |
Gioberti e il panteismo -
|
da cui fu preciso, e intanto non è creatura, ma ritiene | delle | qualificazioni divine, benchè niuna qualificazione, come nè |
Gioberti e il panteismo -
|
formale, cioè di un ragionamento che non esce dall' ordine | delle | idee, ed è perciò che nell' essere ideale, oggetto del |
Gioberti e il panteismo -
|
ragionare, perchè i principj appartengono tutti all' ordine | delle | idee; nego se si tratta di cognizione materiata, perchè la |
Gioberti e il panteismo -
|
di conoscere capono solamente le idee , e non entrano punto | delle | cose (2). Ma ciò che conferma questa distinzione ed |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
degli uomini, il quale si manifesta massimamente nell' uso | delle | parole. Due adunque sono i modi dell' essere al tutto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Ideologia che la percezione precede la cognizione positiva | delle | cose; cioè che è necessario che le cose agiscano realmente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
formata la difficoltà:« come, date le percezioni sensitive | delle | cose, noi ci possiamo formare le idee delle medesime? Se il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sensitive delle cose, noi ci possiamo formare le idee | delle | medesime? Se il senso percepisce il solo modo reale dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
adunque è nella mente umana anteriormente alle percezioni | delle | cose; ma vi è in uno stato di universalità, in uno stato di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che fa le cose, tragga quelle idee proprie e particolari | delle | cose medesime; il che succede all' occasione che da noi le |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
guisa come se sopra una superficie pianissima si mettessero | delle | piastrelle di metallo, che ognuna ne coprirebbe la sua |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
due elementi si componga la nostra cognizione positiva | delle | cose, è un vero attestato dal senso comune, di cui il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
trovarlo evidente, purchè si cerchi nella composizione | delle | lingue che sono specchio al pensare comune degli uomini. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
fuori della mente: il che è quanto dire l' elemento ideale | delle | cose (1). Ma tuttavia dall' uso, per una tacita convenzione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quella operazione interna che fa la mente nella percezione | delle | cose e che ho descritta di sopra: colla quale operazione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
aver presieduto alle menti di quelli che primi usarono | delle | parole: 1. acciocchè l' uomo abbia cognizione di cosa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
molte cose di quell' ente, cioè negare che sia nessuna | delle | cose da me percepite. Da questa ultima parte, per la quale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
indurre che Dio sussiste, dal considerare la universalità | delle | cose percepite nel loro complesso siccome esigenti una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
là dove quando vengo a determinare quest' ente qual causa | delle | cose tutte, la determinazione riesce tanto più perfetta, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ciascuno per sè non determini nessun individuo, ma solo | delle | specie e de' generi, tuttavia presi insieme determinino |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non solo l' ufficio che abbiamo veduto fare i nomi proprii | delle | cose, i quali non possono che dirigere l' attenzione della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
somma che corre fra la cognizione negativa che abbiamo | delle | cose finite, come della cosa incognita occultataci da un |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
finita ha sempre sicuramente qualche somiglianza con | delle | altre cose da noi percepite, somiglianza o generica o |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che l' essere è la sola cosa che si può predicare di Dio e | delle | creature in un senso medesimo o, come dissero le scuole, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
nè può essere altro, sebbene questa teoria possa trattare | delle | cose o delle azioni. V' ha dunque una parte di scienza che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
altro, sebbene questa teoria possa trattare delle cose o | delle | azioni. V' ha dunque una parte di scienza che è Teoria |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
azioni. V' ha dunque una parte di scienza che è Teoria | delle | cose , e un' altra parte di scienza che è Teoria delle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delle cose , e un' altra parte di scienza che è Teoria | delle | azioni (della pratica). Anche la pratica dunque ha la sua |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
esterna: e tali sono le arti meccaniche e le liberali. Ma | delle | azioni legate insieme a uno scopo, si dànno anche senza che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
conveniente a questa domanda. L' uomo non percepisce se non | delle | cose sensibili. La percezione è la condizione richiesta a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
La percezione è la condizione richiesta a poter formarsi | delle | idee positive delle cose. Dunque l' uomo non può avere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
condizione richiesta a poter formarsi delle idee positive | delle | cose. Dunque l' uomo non può avere naturalmente idee |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dell' uomo non comprende altre idee positive se non quelle | delle | cose materiali e dello spirito suo proprio. Vi sono alcune |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
operazioni possono essere ripetute sopra il prodotto | delle | prime; e di nuovo possono ripetersi sopra il secondo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
l' analisi non portano la mente nostra fuori del materiale | delle | idee positive che sono la base di tutto il loro lavoro: ma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che sono la base di tutto il loro lavoro: ma fuori al tutto | delle | idee che la mente possiede, quasi per salto, la mente viene |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
al tutto le forze dello spirito umano, stretto nel circolo | delle | cose naturali. Giacchè i soprannaturali misteri sono |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
i soprannaturali misteri sono veramente un compimento | delle | cognizioni naturali, le quali ne sono come i lineamenti e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non si può percepire intellettivamente l' elemento reale | delle | cose se non si abbia insieme l' elemento ideale, così |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
savio umano potesse conoscere. Ora la persona che comunica | delle | notizie, è indifferente se resta ignota, e per chi riceve |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non c' è altro interesse che quello che nasce dalla qualità | delle | notizie stesse. Le cognizioni naturali adunque intorno a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di tutte le cognizioni positive che aver possiamo | delle | cose reali. Ora di Dio noi non abbiamo la percezione in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
attenta osservazione, si è che vi hanno, oltre le positive, | delle | cognizioni che abbiamo chiamate negative o ideali7negative |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la vista, egli acquisterebbe, con questo nuovo senso, | delle | percezioni interamente nuove, di cui prima non si poteva |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
suoni al tutto vani e nulla significanti. Egli è certo che | delle | parole luce , e colore nulla ne intende: nulla ne intende, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
esser cose che agiscano sullo spirito e vi producano | delle | sensazioni: non intende la specie di sensazioni che sono, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la specie di sensazioni che sono, ma intende il genere | delle | sensazioni, a cui appartengono. Intende ancora che quella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di ciò, egli acquista tuttavia, come dicevo, della luce | delle | idee generiche e universali. Se non sapesse altro se non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
una generale e ideale concezione, nascono i misteri : cioè | delle | proposizioni che, sebbene chiare nei loro termini , |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e misteriosi per quelli che hanno puramente idee negative | delle | cose, delle quali si ragiona. Così, per esempio, è un vero |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per quelli che hanno puramente idee negative delle cose, | delle | quali si ragiona. Così, per esempio, è un vero mistero per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
più di trecento passi, e mi accorgo che sulla torre stanno | delle | campane appese, e sulla sua sommità una palla e una croce«. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che in ciò che ci vien narrato di Dio a noi appariscano | delle | oscurità e dei misteri. Ma questi lungi dal togliere o |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
diamo alle divine cose, sono anzi nuove prove della verità | delle | cose rivelateci: perocchè è la ragione quella che ci mostra |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che egli è limitato nelle sue percezioni e che vi hanno | delle | nature, degli esseri, vi ha un essere infinito, che si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e le quali comprendono necessariamente de' misteri, cioè | delle | affermazioni, nelle quali, sebbene s' intendano i termini, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che si fonda sulle percezioni che naturalmente abbiamo | delle | cose. Ma ciò che è soprannaturale in essi si è l' essere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ideali7negative ; e 2 di verità contingenti , la concezione | delle | quali è positiva , cioè tale di cui hassi la percezione. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
specifiche, ma solo si scuopre ed insegna nuove relazioni | delle | idee già note, un nuovo nesso onde risultano delle verità |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delle idee già note, un nuovo nesso onde risultano | delle | verità recondite, le quali pur non si veggono, come diceva, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
in cifra e in enimma disegnate (1). Oltre la concezione | delle | verità rivelate per avervi fede in un uomo egli deve |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
forse in grado minore ma pure un amore, possono darsi anche | delle | opere naturali e buone fatte in conseguenza di quell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
una azione dico di tal fatta che non è l' azione di nessuna | delle | forze degli esseri creati; quest' azione di Dio introdotta |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
secondo il cristiano sistema. Quando l' uomo concepisce | delle | verità, assente praticamente alle medesime, ama le azioni a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
naturalmente perchè nessun agente estraneo alla natura | delle | cose create, nessuno stimolo divino, che eccede (la natura) |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di questa grande verità, e lo stabilirla è lo stesso scopo | delle | Scritture, perchè è il medesimo che lo stabilire una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
luce e calore, e non sappiano più credere a questa potenza: | delle | persone insomma che parlano e pensano alla religione, ma i |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
nel cuore profonda, e farle di là portare i buoni effetti | delle | opere. Ma perchè questa meditazione della legge? questo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la divina grazia ci rende meditativi della santa legge e | delle | cose divine, nè mai sazi di contemplarle. San Paolo, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Santo, io credo probabilmente che nel suo spirito rimangano | delle | traccie profonde di questi doni soprannaturali, le quali |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
è l' essere reale: la Teologia appartiene all' ordine | delle | cognizioni, la Religione all' ordine delle azioni. La |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
all' ordine delle cognizioni, la Religione all' ordine | delle | azioni. La Teologia naturale è composta di cognizioni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
poi non possono non essere appoggiati a una credenza, a | delle | cognizioni e opinioni intorno le cose divine, in somma ad |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
qui tutti, sono i seguenti: 1. Una Teologia , ossieno | delle | idee intorno alla divinità (1). Non è poi essenziale che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
De' sentimenti religiosi, nati in virtù di quelle idee. 3. | Delle | azioni religiose e interiori, cioè di culto. Queste azioni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Come poi l' essenza dell' anima è il principio comune | delle | potenze, così le potenze sono altrettanti principii delle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delle potenze, così le potenze sono altrettanti principii | delle | varie maniere di operazioni che alle singolari potenze |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
o cattive, morali o immorali; e questa bontà o malizia | delle | azioni si deve riferire e riportare ai principii delle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delle azioni si deve riferire e riportare ai principii | delle | azioni stesse: quindi le potenze sono la sede delle virtù e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delle azioni stesse: quindi le potenze sono la sede | delle | virtù e dei vizii. Ma nell' ordine soprannaturale la grazia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la grazia deve informare e perfezionare lo stesso principio | delle | potenze, cioè l' essenza dell' anima, giacchè le singolari |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
anima, giacchè le singolari potenze sono solamente la sede | delle | virtù singolari, e non di ciò che è il comune fonte di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
soggetto della grazia in quanto essa appartiene alla specie | delle | nature intellettuali o razionali (5). Indi è che la grazia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
. Ora, secondo l' Angelico, il fondamento della specie | delle | cose è la loro essenza . Dunque l' intelletto appartiene |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quella che io ho esposta nella Ideologia . Tra le essenze | delle | cose io ho messo in primo luogo quelle appunto che chiamo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che chiamo specifiche , perchè costituiscono le specie | delle | cose (2): ed è di queste che parla S. Tommaso. E facendoci |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sempre a quel medesimo oggetto: il che non è proprio | delle | potenze. Perocchè la potenza , come indica il suo nome, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
con quell' azione; e per questo alcune espressioni | delle | divine Scritture sembra quasi che parlino di un intelletto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ma tutta calda, che si ha per grazia) (4). L' analisi | delle | idee dimostra, che il primo elemento intellettivo che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che accompagna le idee nella mente, la reale è l' azione | delle | cose sussistenti. L' idea è fredda e non è un agente , ma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
inganni il parerci che in molti casi grande sia la potenza | delle | idee. Convien riflettere che, quando si tratta di idee |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la potenza che sembrano avere su di noi le idee positive | delle | cose. Si consideri quanto questo vestigio o effetto, che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
è che si spiega quella potenza, che pare sì smisurata, | delle | idee nell' uomo. La idea della ricchezza, a ragione di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
cioè che la legge non faceva che presentare alla mente | delle | idee , la fredda cognizione dei doveri: ma la grazia di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e incomprensibile divinità, varrà a vincere gli impulsi | delle | passioni sommosse e gli eccitamenti di tanti beni umani |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
cognizione della sua natura? Come insomma questi due amori, | delle | creature e del Creatore, potranno essere subordinati, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
illusione viene dissipata dalla realtà; che questa « realtà | delle | cose », come confessava un uomo che se n' era voluto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
solo tutti i diletti reali, l' uomo si disingannasse | delle | cose sensibili e svanisse per lui quell' errore, giudicato |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sebbene più languido, senza venire in collisione con quello | delle | creature. In tal caso, fino che l' uomo fosse privo della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
amare Iddio, di cui ha solo una fredda idea , a preferenza | delle | creature, di cui ha la percezione , e il raffrenare, il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
metter ordine, con quest' alto amore, all' amore seducente | delle | creature. E questa ragione del percepirsi, del vedersi gli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che esercita su di essi la continua percezione e azione | delle | cose reali esteriori e che li strappa e travolge da quella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quell' amore che a un tanto Essere si conviene, può dirsi | delle | idee astratte della giustizia. Ogni qualvolta tutto ciò che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e dalla sua reità. Questa autorità e questa impotenza | delle | idee della giustizia, divise che sieno da ogni altro |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
confessata da tutti gli uomini. Fra le stesse frivolezze | delle | scene comiche si manifesta questo gran vero, questo vero |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
si operava nel mondo allora che fosse accompagnato con | delle | reali utilità, e dove di esterne utilità venisse a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e soprannaturale. [...OMISSIS...] Vi sono nello spirito | delle | potenze che hanno bisogno di esser mosse da altre potenze, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di essere mosso dalla volontà o dall' istinto. Vi sono | delle | altre potenze le quali non sono mosse da una potenza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
perocchè questi non hanno ancora acquistato l' arbitrio | delle | loro potenze e non sanno rivolgere l' attenzione sopra ciò |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
rinforzato, risanato, godiamo dell' accrescimento, | delle | forze e della sanità. Applichiamo ora questa legge del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sebbene la divina rivelazione ci narri della natura divina | delle | cose assai più eccellenti di quelle che noi possiamo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
l' uomo di penetrare in quelle misteriose e occulte verità, | delle | quali tanto gli tarda lo scoprimento. Quest' uomo, tocco |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
La grazia gli mostra qualche tenue lume, qualche particella | delle | infinite bellezze che gli stanno velate e nascose. Così la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che nell' uomo privo della grazia è nulla verso all' idea | delle | cose sensibili, diventa per la grazia potentissima, a tale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e Carità; nel quale la fede rimane la prima e condizione | delle | due seconde. Per questa cagione è che si suole chiamare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della fede per riconoscerli per suoi e metterli a parte | delle | ulteriori sue grazie. Ecco come Sant' Agostino ragiona di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
uscente da quella percezione, che ci persuade la verità | delle | cose percepite (2). 4. Potenza di credere e di operare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
del credere, giudizio pratico sulla verità ed eccellenza | delle | cose conosciute e percepite: atto di stima, il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
[...OMISSIS...] . Della carità poi si dice: [...OMISSIS...] | Delle | opere poi si dice: [...OMISSIS...] S. Giovanni, in un luogo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
faccia del Signore, il cupio dissolvi , e l' assiduità | delle | orazioni e delle contemplazioni per ire innanzi in quella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
il cupio dissolvi , e l' assiduità delle orazioni e | delle | contemplazioni per ire innanzi in quella notte oscura, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ora detto s' intende quale sia il carattere distintivo | delle | due cognizioni naturale e soprannaturale, in questa vita. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
in noi qualche cosa che non si possa confondere con nessuna | delle | creature e che sia evidentemente qualche cosa di più di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
scorto dal lume rivelato, lascia la solita confusione | delle | idee colle realtà, e entra benissimo a distinguere ciò che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e l' essere sensitivo, è l' attività , cioè il moto | delle | parti, moto ove è numero e estensione; ed è per questo che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
frutta che voi mangiate - ; io non dimando già l' idea | delle | frutta, ma dimando le frutta stesse, di che altri mangia. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che abbiamo percepito non è l' essere, come tale, ma | delle | appartenenze, delle affezioni dell' essere. La mente poi è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non è l' essere, come tale, ma delle appartenenze, | delle | affezioni dell' essere. La mente poi è quella che supplisce |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
si ha per la grazia, come il mostrano apertamente i luoghi | delle | Scritture, più sopra da me riferiti (2), e altri che potrei |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
uomo della grazia, colla similitudine della partecipazione | delle | scienze e delle idee: della quale similitudine non si può |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
colla similitudine della partecipazione delle scienze e | delle | idee: della quale similitudine non si può trovar nulla di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
accomodato e di più vero. Poichè se l' intelletto è la sede | delle | scienze e delle idee, e il Verbo di Dio opera nell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
più vero. Poichè se l' intelletto è la sede delle scienze e | delle | idee, e il Verbo di Dio opera nell' intelletto, forza è che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
inabitazione del Verbo nell' uomo, somigliandola a quella | delle | idee nella mente nostra e mostrandone la differenza. A |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
l' azione della grazia in noi tolto dalla partecipazione | delle | cognizioni, perocchè dice così: [...OMISSIS...] . |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della mente dell' uomo soprannaturale. Egli dice nel libro | delle | LXXXIII questioni, che la mente dell' uomo considerata nel |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
è concepito dalla mente indipendentemente dalla realtà | delle | cose. All' incontro in Dio il modo reale è congiunto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ogni partecipazione di Dio, il che è contro all' autorità | delle | divine Scritture e di tutta la cristiana tradizione; o |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che colle idee pure non si conosce che la possibilità sola | delle | cose Quindi è impossibile colle pure idee conoscere Dio, e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
divinità: o conviene concedere che questa comunicazione | delle | anime giuste con Dio è immediata , che hanno la percezione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
essenziale colle creature, di diverso modo in ciascuna | delle | tre divine Persone. A quel modo che, essi dicono, che il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
col qual passo si distingue manifestamente il conoscere | delle | altre cose colla idea , che è un segno freddo e imperfetto, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
mostra ancora in che diverso modo concorra ciascuna | delle | divine persone in essa, mediante le accennate preposizioni: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
in modi varii e diversi« (3) ». Se l' universo è l' opera | delle | tre divine persone, e se l' operazione di queste, sebbene |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per egual modo, ove que' tre elementi sono grandi, ivi sono | delle | nature grandi; ove piccoli, ivi sono delle nature piccole: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
grandi, ivi sono delle nature grandi; ove piccoli, ivi sono | delle | nature piccole: ove nulli, non v' è nessuna natura. Dunque, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sua forza etimologica non altro significa se non una vista | delle | cose ( species, aspectus ); mostrando con ciò di credere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
se noi ne togliessimo via le idee; i generi e le specie | delle | cose perirebbero. Ma, innoltrandoci di più, troviamo ancora |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
avviene per ragione che non si possono rimuovere le idee | delle | cose, come dicevo, senza annientare le cose stesse; poichè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Agostino, l' ordine che hanno le cose a un fine. L' ordine | delle | cose non ha prezzo alcuno se non a una condizione, che egli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che se la intelligenza apprezza l' ordine o la perfezione | delle | cose, conviene che quest' ordine abbia un prezzo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della intelligenza. Dunque il compimento dell' ordine esige | delle | volontà ordinate, cioè consenzienti alla verità. L' ordine |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
si è che ben diverso è il poter inferire dalla trina forma | delle | cose una causa pure trina e una trina operazione di questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e dallo stesso Aquinate); e il poterne dedurre il mistero | delle | tre divine persone sussistenti in una sola sostanza. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
un' altra istanza. Le divine Persone hanno la causalità | delle | cose create secondo il modo del loro procedere (2): sicchè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
esteriore, cioè nel mondo, non si vedranno le traccie | delle | distinte persone? Per rispondere acconciamente all' istanza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
fa, dividerò le questioni: e prima parlerò della pluralità | delle | operazioni; poi dell' indurre che si fa da queste, doversi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che si fa da queste, doversi avere nell' universo sparse | delle | traccie adeguate della santissima Trinità. Cominciamo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Quinci si vede la differenza che passa fra la processione | delle | persone, e la creazione delle cose. Le operazioni, onde |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che passa fra la processione delle persone, e la creazione | delle | cose. Le operazioni, onde procedono le persone, non sono |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ma o si vogliono considerare anteriormente alla processione | delle | persone, e, in tal caso, non è che la potenza di produrre |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e sussistenti come loro causa. Quindi nella processione | delle | persone non viene prodotta nessuna natura nuova, ma non si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ha tutte in sè le sue relazioni. E quindi nella produzione | delle | creature non entra una sola persona, ma tutte e tre, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
adunque data da S. Tommaso, per la quale la produzione | delle | cose create esige la cooperazione di tutta la santissima |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
singolari persone, il produrre le cose create non è proprio | delle | singolari persone, ma è comune a tutte tre, in quanto è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che nell' effetto, cioè nell' essere creato, le traccie | delle | divine persone si devano vedere adeguate e realmente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
in modo, che per la sua limitazione non può ricevere | delle | relazioni personali a lei intrinseche e in lei sussistenti; |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che i teologi chiamano appropriate , e non proprie , | delle | divine persone. Perocchè si attribuisce, in ragion di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
vedere nell' universo cosa appartenente a ciò che è proprio | delle | singole persone, ma bensì negli appropriati , i quali |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non in altro che in tre persone indivisibili, ciascuna | delle | quali è la sostanza stessa divina con una relazione, che la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
un trino sentimento deiforme, rispondente alla Trinità | delle | persone; questa operazione si può acconciamente chiamare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per non esser infinito, dove parlano della inabitazione | delle | tre divine persone nell' uomo. S. Cirillo d' Alessandria |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
S. Anastasio: [...OMISSIS...] . Finalmente S. Basilio dice | delle | divine persone l' una tirar seco l' altra, [...OMISSIS...] |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
una limitazione nostra il non partecipare della distinzione | delle | persone e solo avere di tutte un sentimento confuso della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Ed ora, che ripugnanza può averci mai che questa divisione | delle | persone dalla natura, che avviene nella nostra mente per la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
veramente si possa triniforme , che percepiamo le proprietà | delle | persone, che percepiamo un essere infinito agente in noi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di corpo e di spirito, e lo spirito riceve la materia | delle | sue cognizioni e l' occasione delle sue operazioni dai |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
riceve la materia delle sue cognizioni e l' occasione | delle | sue operazioni dai sensi; così anche nell' ordine sopra |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che per l' udito si riceve (2). Ora la rivelazione | delle | divine verità fu data agli uomini per una serie successiva |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
così che ci descrive l' Apostolo la mirabile dispensazione | delle | divine verità comunicate agli uomini, non tutte in un |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
a rappresentare non meno l' incremento successivo | delle | verità esteriormente rivelate, che quel della luce |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della luce corrispondente, colla quale le anime partecipano | delle | cose divine (2). Osservando i gradi che distinguer si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
è necessario che entri in essa altresì la cognizione | delle | persone, che diviene il compimento di quella cognizione; |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che si può conoscere di Dio, cioè il mistero della Trinità | delle | Persone: dottrina propria e fondamentale dell' Evangelio. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
è men vero che in tutto l' antico Testamento vi abbiano | delle | traccie manifestissime della Trinità delle divine persone. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
vi abbiano delle traccie manifestissime della Trinità | delle | divine persone. Ma del più di queste traccie si può dire |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
essa continuamente si allude, si menzionano gli appropriati | delle | persone; ma in nessun luogo si dànno chiaramente le |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e il fondamento della rivelazione evangelica la Trinità | delle | divine persone, nella quale la cognizione che Dio diede |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e infinito, non è tal cosa che esiga una comunicazione | delle | divine persone; ma, per quanto a me pare, un' operazione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
creata, ma che sorte solo dalla fede di Dio, non dalla fede | delle | tre distinte persone sussistenti nella divinità. La fede |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
persone sussistenti nella divinità. La fede all' incontro | delle | tre persone è il foco onde raggia, per così dire, la grazia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
del principio della rivelazione antica, può dirsi anche | delle | cose stesse rivelate. Certo in questa rivelazione si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
può dar maniera più efficace a esprimere l' unione massima | delle | possibili, giacchè Cristo come Dio è una cosa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
del Vangelo e le similitudini acconcissime della veste e | delle | membra, del capo e del corpo, e altre tali che si usano per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
, perchè espressamente si spiega e, fatta la distinzione | delle | cose proprie e delle appropriate, in quelle mette l' essere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
si spiega e, fatta la distinzione delle cose proprie e | delle | appropriate, in quelle mette l' essere il divino Spirito |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
passiva e attiva: in quanto è passiva, riceve le specie | delle | cose, il che costituisce l' intelletto; in quanto è attiva, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Ma come può egli entrare in noi? Forse colla comunicazione | delle | verità rivelate? No certamente con queste sole, perchè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
questa siamo attivi; con quella riceviamo l' essere ideale | delle | cose, ma con questa giungiamo alla loro sussistenza; quella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e muove, verso di questa che vede i pregi o i difetti | delle | cose e li rende volontariamente nell' animo efficaci. Si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
(6) » cioè il Padre. Ricevere adunque, secondo il parlare | delle | Scritture, è aderire a Cristo, è riconoscerlo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
insegnata dalla Chiesa. S. Atanasio appunto da' testimonii | delle | Sacre Scritture prova che lo Spirito Santo può |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
gli uomini fatti« dei«, non è altro, secondo il parlare | delle | Scritture e de' Padri, che un essere la natura umana |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sole in gran parte è certamente cagione della vegetazione | delle | piante, ma in nessuna maniera dalla sola vegetazione delle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delle piante, ma in nessuna maniera dalla sola vegetazione | delle | piante noi potremmo farci la minima idea del sole, se noi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ferma nella teologia cristiana che la causa o il principio | delle | operazioni ad extra , come le chiamano, cioè che portano |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Testamento nè il Verbo nè lo Spirito personalmente forma | delle | anime sante, ma provenendo quei doni parziali d' intelletto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e agli uomini sono stati dati altresì de' varii doni, | delle | varie rivelazioni, o illustrazioni o grazie. Queste non si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
con una diligente analisi di tutti i doni e grazie, | delle | quali parliamo, [come] essi non sono che carità sotto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
il saperlo dire a sè stesso, il poter rendersi conto | delle | proprie operazioni. Quanti semplici e virtuosi cristiani |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sono avvezzi a far abitualmente la disanima più scrupolosa | delle | proprie azioni e de' proprii affetti, con quanta fatica e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
certamente a sè stesso, ma nascosti alle riflessioni | delle | anime, nelle quali abita Cristo, le quali anime, dice, per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per Gesù Cristo« (2) ». In tal modo il Verbo divenne forma | delle | anime, e quell' operazione della grazia che prima non era |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ancor prima della sua morte, veniva comunicata dalla virtù | delle | sue divine parole e dello stesso suo umano sembiante, a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
in me e io in voi« (5) »; attribuendo appunto all' effetto | delle | sue parole la cognizione sua soprannaturale co' discepoli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
discepoli. La divina rivelazione aveva date agli antichi | delle | cognizioni e notizie separate della divinità: ma Cristo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
spiegare le parole di Cristo, ma un sostituirne a quelle | delle | altre. In che maniera dunque di nuovo io chiedo, poteva |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
note. Si badi a quel TUTTE, che significa il complesso | delle | stesse verità. Il Verbo era quello che le aveva tutte in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
è significata assai acconciamente in assaissimi luoghi | delle | Scritture e, fra gli altri, in quello di S. Paolo che dice: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non potendo capire il significato spirituale e interno | delle | sue parole: « Se prestaste fede a Mosè, forse credereste a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Cristo risorto, come il gaudio, la pace e l' intelligenza | delle | divine Scritture. Ma la promessa dello Spirito Santo non fu |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quindi le parole: « Questa è l' ora vostra, e la podestà | delle | tenebre« (1) ». Le quali tenebre indicano anco la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che ha prodotto la sensazione. La forza dunque, causa | delle | sensazioni, è anteriore alle sensazioni, nell' ordine delle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delle sensazioni, è anteriore alle sensazioni, nell' ordine | delle | realtà; ma nell' ordine delle idee, o percezioni nostre, la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
alle sensazioni, nell' ordine delle realtà; ma nell' ordine | delle | idee, o percezioni nostre, la sensazione precede la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
noi col pensiero dall' effetto alla causa. Ciò che dico | delle | sensazioni, deve applicarsi a tutte le specie intellettive, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di ogni altra certissima cognizione che si abbia | delle | cose inferiori (2). Mettiamoci adunque più addentro nella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ancora l' immensa azione interiore e il positivo sentimento | delle | persone divine. Ma allora quando lo Spirito da principio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
in quella soprannaturale comunicazione, massime nel tempo | delle | grazie speciali e attuali, e finalmente mettere in parole |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
a significare quella idea. Or come abbiamo noi le idee | delle | cose? Noi non conosciamo propriamente le cose, cioè non ne |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ne abbiamo le idee positive, se non mediante le percezioni | delle | medesime, cioè mediante quei sentimenti che esse hanno |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dunque quand' anco fossero trovate e istituite | delle | parole a significare quei sentimenti e percezioni, queste |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che dice S. Paolo d' aver udito (nel suo celebre ratto) | delle | arcane parole che non lice all' uomo di proferire (2): il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che non lice all' uomo di proferire (2): il che vuol dire | delle | parole che l' uomo non può usare, perchè sarebbero |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
. Con questo medesimo parimente è chiaro, perchè | delle | stesse cose divine in tanto altro modo giudica il mondo e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
del mondo. Ciò nasce perchè il mondo e l' uomo cristiano | delle | stesse cose non han già gli stessi sentimenti, le stesse |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
suo i confini della natura, e però non avendo di Dio e | delle | cose divine se non un' idea negativa: di che è quella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
medesima parimene s' intendono certi luoghi misteriosi | delle | divine scritture; come quello dove si legge: « Al vincitore |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
scienza si potrà sapere senza la bontà della vita; quella | delle | cose soprannaturali e divine, no: perocchè di questa una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
comune e dottrina segreta. Indi è che le stesse parole | delle | due Teologie hanno una significazione infinitamente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
far le parole se non risvegliare le percezioni avute | delle | cose? Ma chi è privo di queste percezioni, tutte le parole |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
a cui Dio siasi degnato di palesarsi interiormente, che non | delle | biblioteche intere di volumi, cui a leggere non bastino le |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per chi non ha mai avuto interna comunicazione e percezione | delle | divine cose. Questi nella lettura di tanti volumi raccorrà |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
naturale, ove voglia mettersi a parlare come maestra | delle | materie soprannaturali della cristiana Teologia, suole |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
suole snaturare questa dottrina coll' introdurre in essa | delle | sottigliezze perniciose e false, delle interminabili |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
introdurre in essa delle sottigliezze perniciose e false, | delle | interminabili dispute, dei raggiri implicatissimi di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ne' più recenti secoli, germinata dalla confusione | delle | idee filosofiche, prodotta dalle scuole moderne. Indi i |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
nelle sacre cose le questioni interminabili, la moltitudine | delle | insulse parole e l' affettazione di una umana e veramente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
soggette a una intelligenza continuamente variabile, a | delle | interpretazioni indefinitamente diverse e di continuo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
in questo mondo, o non avesse ricevuto le impressioni | delle | cose sensibili, e tuttavia ne sentisse parlare, nulla ne |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Gli uomini del secolo adunque, ristretti dentro il circolo | delle | cognizioni naturali, non sanno che esista altra cognizione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
cognizioni naturali, non sanno che esista altra cognizione | delle | cose divine se non quella che consiste nelle idee . Tutta |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e studii hanno tutta la loro vita nelle speculazioni | delle | umane lettere consumata; e dichiara questi savi uomini |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della morale naturale è la legge . La legge è nell' ordine | delle | idee, la grazia nell' ordine de' sentimenti; quella mostra |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
secolo, trattando la morale, non parlano quasi altro che | delle | relazioni degli uomini che hanno scambievolmente tra loro; |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
umani. Ma ove ciò nasca semplicemente dalla limitazione | delle | forze umane (2), e non da qualche malvagità (nel qual caso |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
naturale; e la pura ragione materiale fatta giudice ultima | delle | verità religiose, che cosa potevasi farsi dei misteri? |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
- Il giudizio dunque è fatto prima di aprire i libri | delle | Scritture: non si cerca sapere se nelle Scritture s' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
razionalismo (2) che ci presenta come il frutto dei lumi e | delle | scoperte dei nostri tempi civilissimi. Ecco gli argomenti |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
alla rivelazione esterna, erano necessari dei segni o | delle | prove certe che ella venisse da Dio. Questo non è un |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
prossimamente a qualche causa del mondo sensibile, ovvero a | delle | origini nascoste nella mente stessa. E per ciò è colpa di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sanno bene anch' essi (e ci vuol poco a saperlo) che | delle | cause, che restano occulte nella natura troppe ci sono, e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
il contentarsi di pronunziare col tuono il più deciso | delle | sentenze non sorrette da alcuna prova è ragionare questo? |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
i cattolici disputano, i cattolici pubblicano continuamente | delle | scritture, stampano de' libri contro il razionalismo: il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
gratuitamente lo spirito umano entro sè stessi e il circolo | delle | materiali sostanze. Che cosa decidere fra tali contendenti? |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
può esservi, o che ambe le parti s' ingannino, o che l' una | delle | due dica il vero? Ora certo è che, non potendo io |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
mente trasportarsi a oggetti fuori della natura materiale e | delle | leggi stesse della mente. Il signor professore adunque |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
meditazione a qualche causa del mondo sensibile, ovvero a | delle | origini nascoste nella mente stessa: è arrogante e stolto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
l' attività dello spirito umano entro la sfera de' sensi e | delle | leggi soggettive del suo intendimento, mentre l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dottrine, eziandio che dei misteri contenessero, cioè | delle | verità al mio debol vedere superiori di lunga mano. Ella è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Nè manco dal sentire, approvare e giudicare noi le bellezze | delle | eccellenti pitture, statue, poesie, musiche e ogni altro |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
La discordia irreparabile, continua, perpetua, disperata | delle | opinioni, che doveva pure mostrare qual confidenza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
con tuono sì alto e sicuro d' infallibil maestro, immemore | delle | migliaia di sistemi contrarii al suo, che pure il dovrebbe |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ma questa ragione è quella che fa un continuo e solo uso | delle | storiche e pratiche verità, e che addita la religione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
l' uomo trovi la pace, la sicurezza e la stabilità fuori | delle | irrequiete e sempre mai tempestose fluttuazioni del proprio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
tutti contenuti nella Bibbia? - Sì, certamente: io ne ho | delle | altre prove. I primi fedeli hanno creduto agli Apostoli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
contemplare i singoli effetti di lei apparenti nella natura | delle | cose. Le operazioni di Dio si possono dire immediate per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quel luogo che tener dovrebbe lo studio accurato e fedele | delle | loro dottrine. Non è dunque vero, diremo al signor |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
nelle cause, e però, oltre la causa prima, ammettano | delle | cause subordinate; tuttavia l' ordine di queste cause, per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
nol fanno dipendere dal tempo, ma dicono che tutta la serie | delle | cause è da Dio percepita, creata e conservata con quell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non distrugge punto nè poco la vera subordinazione | delle | cause in fra loro e la loro temporale successione, poichè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
realità (1), deve naturalmente negare la subordinazione | delle | cause, e quindi le cause mediate e immediate; perocchè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
pur intendere chiaramente quale fosse la sentenza cattolica | delle | cause mediate e immediate. La stessa mancanza di cognizione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
uomo, e generalmente del rendere il proprio corpo fornito | delle | qualità de' corpi gloriosi, ecc.. Finalmente è da avvertire |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sono forniti i miracoli, generalmente parlando, come quelle | delle | subitanee guarigioni, che per lo meno inducono un sommo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dire a quelli che non intendono la verità divina e salutare | delle | sue voci, quello stesso che diceva il suo Fondatore a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ne' vostri peccati« (5) ». Tutti i Padri commentano con | delle | sublimi riflessioni questi luoghi profondi delle Scritture |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
con delle sublimi riflessioni questi luoghi profondi | delle | Scritture dove si legge che l' essere è appunto Dio stesso. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
S. Bonaventura parla a lungo e profondamente in più luoghi | delle | sue opere della relazione che passa fra l' essere che forma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della perfezione, se non potessimo consultare nel segreto | delle | nostre menti, in un modo maraviglioso e recondito, l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e conoscere e giudicare i varii gradi di perfezione | delle | cose che a quel genere appartengono. Egualmente si dica del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
esseri, il qual nome di esseri abbraccia tutti i generi | delle | cose. Dice adunque il santo Cardinale così: [...OMISSIS...] |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
. E perciò il santo Dottore dice questo essere, luce | delle | menti, una similitudine di Dio che in noi sta di continuo. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
a sè stessa una luce incommutabile, nella quale si ricorda | delle | immutabili verità. E così apparisce nelle operazioni della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
pure vi sta, se non dopo di aver ricevuto l' impressione | delle | cose reali nei sensi e aver confrontate queste impressioni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
le cose stesse agiscano nel nostro sentimento e ci lascino | delle | modificazioni, che sono altrettante traccie e segni di sè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sono altrettante traccie e segni di sè stesse, coll' aiuto | delle | quali noi interpretiamo l' ordine e la natura dell' essere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
essere noi conosciamo. Perocchè è manifesto che nessuna | delle | cose limitate è puro e sincero essere, ma ha in sè una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quelle cose dissimili dal purissimo essere che è la luce | delle | menti. Anzi se noi attentamente consideriamo la maniera, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la cosa che ci ha modificati: tale è la nostra percezione | delle | cose, e la cognizione loro è pure determinata dal fantasma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
in quanto opera su di noi, ne viene conseguentemente che | delle | cose tutte noi non sentiamo già l' essere, ma puramente la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
le intelligenze (1); perocchè veramente la conoscibilità | delle | cose è ciò che le costituisce cose, e per la quale si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e in lui solo esisterebbero. Quindi è che la conservazione | delle | cose è veramente una continua creazione, e che noi, come |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
queste volgono i loro affetti (4). E una tale similitudine | delle | ombre dopo averla trovata Platone, fu ripetuta da tutta l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
esprime medesimamente il magno Gregorio, là dove, parlando | delle | create cose, dice: [...OMISSIS...] . E ciò rende luce su |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
soggiunge: [...OMISSIS...] . Chi scruta adunque la natura | delle | cose create, chi bene attende a quello che realmente noi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
immutabilità e eternità si ravvisa egualmente nell' ordine | delle | idee e nell' ordine delle cose appartenenti alla divinità: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ravvisa egualmente nell' ordine delle idee e nell' ordine | delle | cose appartenenti alla divinità: il che costituisce una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
l' essere a ciò [le] aiuti e spinga. Quindi la contingenza | delle | cose porta in esse la possibilità di mutazione e di una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
così dall' essere ideale. E da questa mutabilità appunto | delle | cose e difformità loro dalla natura e proprie condizioni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
mutazione (3). Nel dichiarare il qual vero è in più luoghi | delle | sue opere Sant' Agostino, e particolarmente nel trattato |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
così noi veggiamo tanti varii esseri quanta è la varietà | delle | passioni; ma conosciamo che tutti questi esseri non hanno |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
puro, fonte e creatore di tutti. Così è che al sentimento | delle | cose noi aggiungiamo un' operazione dello spirito che noi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quel filosofo ateniese, che « a Dio è proprio di essere, e | delle | altre cose è proprio di non essere« ». E poi seguita a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che fa la mente che si predica l' essere di Dio e | delle | creature univocamente, come ho altrove affermato. Questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non sia tale se non nel concetto che noi possiamo avere | delle | creature e di Dio: perocchè noi non possiamo avere concetto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
queste notizie sull' intrinseca natura dell' uomo e | delle | sue potenze, apparisce manifestamente che l' uomo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
pone sempre grande accuratezza nel precisare il significato | delle | parole le quali egli usa. Dice adunque il santo Dottore, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
concetto d' imagine (1). L' imagine è una similitudine | delle | più perfette: e in che poi mette egli questa perfezione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
parte, siccome può avvenire negli esseri creati che hanno | delle | qualità comuni e delle qualità proprie, appunto perchè non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
negli esseri creati che hanno delle qualità comuni e | delle | qualità proprie, appunto perchè non sono perfettamente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la divinità: perchè rispetto a Dio non vale l' esempio | delle | creature delle quali si danno imagini che partecipano della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
perchè rispetto a Dio non vale l' esempio delle creature | delle | quali si danno imagini che partecipano della sostanza o |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
si danno imagini che partecipano della sostanza o natura | delle | cose ritratte, ma non di tutto, e solo di una parte, e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
de' corpi mediante le loro figure. Indi è che i maestri | delle | teologiche dottrine insegnano concordemente, non darsi di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
legno e non il legno in una pietra si vede per la diversità | delle | sostanze, conseguente cosa è che Dio Re dell' universo si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
descrivono forse due operazioni distinte di Dio, coll' una | delle | quali egli desse all' uomo il lume dell' intelligenza e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
havvi l' imagine di Dio a quel modo che nella natura | delle | cose v' hanno i vestigi della Trinità. Questa è sicuramente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
alla divina natura che alle persone (1). Ora i vestigi | delle | Persone divine sparsi nella natura eziandio ragionevole non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che noi facciamo di quelle qualità all' origine | delle | divine Persone, e non perchè siano veramente atte a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
con essa, di non addomesticarsi amorevolmente all' opere | delle | sue mani? Che enti sono questi, che dicono all' Eterno che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ha formati: « ritirati da noi, noi non vogliamo la scienza | delle | tue vie?« (2) ». Ma e dove si ritirerà il Creatore, se deve |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
materiale, è ordinato a dover essere ministro all' anima | delle | notizie delle cose e eccitamento alle sue nobili |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
è ordinato a dover essere ministro all' anima delle notizie | delle | cose e eccitamento alle sue nobili operazioni: così |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
L' uomo non riceveva già solo ne' suoi orecchi i nudi suoni | delle | parole del Creatore, atti a eccitargli alcune idee, nè solo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di distinzione, di lume e di ampiezza tutti quegli ordini | delle | varie riflessioni, il cui numero è indefinito. Tutto ciò |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di gloria che ci sopravvestiva senza bisogno di spogliarci | delle | membra del corpo e deporre la vita della natura. Anzi ciò |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
uomo deve perire, perchè è l' uomo del peccato. Solo in una | delle | due parti però dell' uomo, cioè nell' anima, Iddio che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e l' altro le assenti; e l' uno de' quali, cioè quello | delle | cose assenti, potesse colla sua virtù equilibrare di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di continuo la violenza dell' altro, cioè di quello | delle | cose presenti; e che il primo fosse dato in pieno dominio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
a tanto adunque che si considera l' uomo entro la sfera | delle | cose naturali, e in cui egli non ha che a scegliere fra |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dell' universo e di sè stesso un sostegno e fondamento | delle | cose tutte, e non trovandolo, sarebbe andato al di là della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
indietro a cosa alcuna. Egli è vero che l' ottimo Autore | delle | creature intelligenti non può permettere giammai una sì |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della grazia, perchè sia conservato nell' uomo l' ordine | delle | potenze, cioè la ragione dominante e il senso ubbidiente; |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non escludo l' aiuto che Dio come Creatore e conservatore | delle | creature presta loro, non meno, acciocchè possano |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la sua intelligenza è la inferiore di tutte nella gerarchia | delle | intelligenze, perocchè la natura di lei sta nel veder l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
più sapiente di prima in quanto alla profondità, dirò così, | delle | sue cognizioni e all' acutezza della sua vista spirituale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e con essa convertirsi: salvo che se abusasse dell' ultima | delle | grazie ch' egli può ricevere, perocchè allora nascerebbe |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Se poi dei lunghi abiti di virtù acquistati dai genitori e | delle | abbondanti grazie possano giungere a migliorare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
più perseveranti e diligenti osservazioni sull' andamento | delle | famiglie e alterazioni che in un lungo corso di secoli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
una tanta ricerca all' umanità, non è del mio ufficio nè | delle | mie forze il qui trattarla, giovandomi solo l' averla |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e le forze corporali si trovi aver negletto la coltura | delle | forze dello spirito, e che gli uomini più dotti e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
i più robusti. Medesimamente lo sviluppo e perfezionamento | delle | forze intellettive non va già sempre innanzi d' un passo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per esistere una qualche imperfezione della natura. | Delle | prime il santo Dottore reca in esempio la carità e la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
reca in esempio la carità e la giustizia: e in esempio | delle | seconde adduce la fede e la speranza, le quali suppongono |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e spera; come pure la penitenza e la compassione, la prima | delle | quali suppone essere preceduto il peccato e si forma dal |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
imperfetta dall' altra, e fra queste due quantità, l' una | delle | quali cresce mentre l' altra scema secondo una certa legge, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
avendovi difetto solamente nelle potenze inferiori, niuna | delle | quali per sè è morale, l' uomo però non si potrebbe dire |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delizie della vita, o se si vuole anche tutti i progressi | delle | scienze e la coltura dell' intelletto, a esclusione della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
i figliuoli di Dio e i figliuoli degli uomini, i cittadini | delle | due città, i figli della luce e delle tenebre. La divina |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
uomini, i cittadini delle due città, i figli della luce e | delle | tenebre. La divina scrittura, parlando dei figliuoli degli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
morale, come pure per li diversi gradi dello sviluppamento | delle | altre parti della natura. E non è già che quelli, i quali |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
alquanto occupato nello sviluppamento e perfezionamento | delle | altre parti della sua natura. Imperciocchè in quanto a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
in tal modo le differenze fra gli uomini de' meriti e | delle | specie di perfezione o pregi acquistati. Distinta adunque |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
curiosità che li porta a bramare di conoscere l' indole | delle | cose quant' ella si stenda. Or se dei due primi punti non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che li sgomenta e li fa trovar fuori di tutti i limiti | delle | cose reali. Che dirò della fisica, della fisiologia e della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la virtù del semplice fedele il quale pochissimo conoscendo | delle | cose divine, pure mantiene la giustizia e cerca ovecchessia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della quale la mente di Platone trovò convenire a | delle | divinità minori. Perocchè avendo voluto quel filosofo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per legge di natura ama la vita e con essa la prolungazione | delle | sue fluttuazioni e de' suoi patimenti. Quando si considera |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
immensi desiderii e speranze, coll' altra percuotendolo | delle | più inattese sciagure, produca lo spettacolo di un essere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
umana? Da una parte quest' uomo appena entra nel mondo | delle | cose reali, ignora sè stesso, è impotente, pieno di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
le schiavitù, le tirannidi. E di fianco a questo stato | delle | cose sta pure nell' uomo, inseritovi da natura, un |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
affinità col Platonico, è quello della trasmigrazione | delle | anime, tolto a seguire e reso celebre da Pitagora, per la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
lui. Cominciò allora il tempo, e con esso le trasmigrazioni | delle | anime che già prima erano puri spiriti (3). Qui si vede a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
prima di essere inseriti nei corpi, e la trasmigrazione | delle | anime di Pitagora: o certo almeno tutte quelle dottrine vi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
nulla si trova di uniforme e di consentaneo nella faraggine | delle | favole, ove si abbia qualche raggio di luce che renda una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
mitologie si accordano in questo che narrano nel principio | delle | cose l' esistenza di una età d' oro, tempo di felicità e di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dell' Indo) la quale si confonde coll' origine stessa | delle | cose, è quella che fu rivelata da Brahmƒ, il creatore del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
i sistemi da loro inventati non esser meglio soddisfacenti | delle | comuni credenze ch' essi avevano rigettate e benanco |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
tanta sicurezza i peccati commessi dall' anime abitatrici | delle | stelle, s' accorgeva poi di non aver fatto con ciò che un |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
scoprire in esse un abisso di luce e cava dal loro seno | delle | stupende cognizioni e trova che in esse si nasconde il più |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
avrebbe queste continuamente rimutate; come quelle nessuna | delle | quali il poteva lungamente accontentare, senza pervenire |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
intorno alla grazia, eccitate nella Chiesa in occasione | delle | dottrine di Baio e di Giansenio, condussero a fissare l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quanto abbiamo esposto altrove sulla natura della volontà e | delle | potenze in generale, non rimarrà dubbio intorno alla verità |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
viene presentata poi da sentimenti e che forma l' oggetto | delle | sue cognizioni acquisite e corrispondenti volizioni. Ora |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della volontà, è difettoso e guasto, e se è soggetto a | delle | perverse suggestioni, egli par naturale che dovrà fare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sebbene appena generato e non ancor venuto al libero uso | delle | proprie potenze. E non può essere altramente dall' istante |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
corrotto (2), e l' abito è sempre una cotale disposizione | delle | potenze; e poi cercando a qual potenza principalmente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
anteriormente all' uso della sua libertà, e all' acquisto | delle | cognizioni che attinge da' sensi. Ora se la volontà non si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
umana corruzione. Per natura umana intendiamo il complesso | delle | potenze che si trovano nell' uomo, non meno che il nesso |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dal soggetto immediatamente, e sceglie fra i risultamenti | delle | potenze e quindi è superiore alle potenze stesse e per così |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che è atto immediato del soggetto, fu cagione della rovina | delle | potenze dell' intendimento e della sensibilità, così |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
animale finalmente fu reso violento e senza il freno | delle | potenze superiori, distratte, traviate e congiurate con |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
stesso soggetto umano che lo riceve: ella è una conseguenza | delle | cose dette fin qui. Abbiam veduto che la volontà è piegata |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
E finalmente, in terzo luogo, anche lo stesso guasto | delle | potenze si attribuisce al soggetto, ove egli pure è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della natura per la disarmonia (1) e l' intimo guasto | delle | potenze, dalle quali la natura risulta: è una infezione del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di questi a quelli parmi una di quelle battaglie | delle | scuole, le quali collo schiarire de' vocaboli o coll' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Se dunque per essenza dell' anima s' intende il principio | delle | potenze, egli è manifesto che, parlando dell' uomo, ciò che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la personalità umana. Noi abbiamo definita la imputazione | delle | azioni quello attribuirsi che si fa alla persona le azioni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e che è essenzial cosa in ogni peccato. Lo stesso si dica | delle | due specie di demeriti che corrispondono alle due specie d' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
originale. Ora questa lesione e questo deterioramento | delle | potenze, quando si considera da sè solo, cioè prescindendo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
potenze col loro principio supremo: allora anche il guasto | delle | potenze partecipa la ragione di peccato: allora nell' uomo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per astrazione della mente si può considerare il guasto | delle | potenze a parte dal guasto della persona, chiamando quello |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quello la parte materiale del peccato. Nè solo il guasto | delle | varie potenze si considera come formante un solo peccato di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che il soggetto trovasi impacciato e legato nell' operare | delle | potenze: di maniera che a ogni potenza, per così dire, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e queste due parti sono due essenze separate, l' una | delle | quali, per così dire, non sa niente dell' altra e per ciò |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e rimane solo un disordine materiale. S. Agostino, parlando | delle | conseguenze del peccato originale, le distingue secondo le |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non potete far nulla« (5) »; e quegli innumerevoli luoghi | delle | divine Scritture ne' quali si afferma la necessità della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la operazione soprannaturale fa due cose nell' uomo: 1 o dà | delle | notizie nuove; 2 o dà nuova luce e forza alle notizie |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
il lume della grazia produrrà nell' uomo che lo partecipa 1 | delle | obbligazioni nuove , le quali corrispondono alle nuove |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
alle decisioni dell' Apostolica sede. E forse la divergenza | delle | opinioni fra i teologi che trattano di queste materie nasce |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
anche le pietre e gli animali, i quali hanno pure | delle | forze e delle potenze, ma il cui oggetto non è Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
le pietre e gli animali, i quali hanno pure delle forze e | delle | potenze, ma il cui oggetto non è Dio conoscibile e amabile. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
è Dio conoscibile e amabile. Sarebbe ciò contro la natura | delle | cose: e questa oppugnazione della natura non può essere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Santo. E questa è una di quelle distinzioni per mancanza | delle | quali io dicevo non essersi ancora intieramente chiarite le |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che questo amore non può reggersi a lungo contro a | delle | forti tentazioni, delle quali tentazioni è piena la vita |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non può reggersi a lungo contro a delle forti tentazioni, | delle | quali tentazioni è piena la vita umana, che le percezioni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quali tentazioni è piena la vita umana, che le percezioni | delle | sensibili cose colla loro violenza tirano e governano a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ripete di continuo la divina Scrittura intesa a far | delle | cose create scala al Creatore, come specialmente in quel |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
abbiamo di amare le cose non è proporzionata all' esistenza | delle | cose come ella è in esse, ma come questa loro esistenza è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sufficiente all' uomo per operare: ma dove abbia incontro | delle | tentazioni forti, l' uomo con lui solo non regge, vincendo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
avvenuto tutto ciò che avessero prodotto il complesso | delle | forze naturali con tutti i loro ordini e collisioni. Ma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che temperi e guidi in lor favore le forze della natura e | delle | creature tutte, se non per accidente, cioè in quanto ciò |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
QUINTO. - L' anima in tale stato è esposta all' azione | delle | creature, come dicevamo, anche le più malefiche, ma essendo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
universale, non pare dover essere suscettiva dell' azione | delle | forze a lei nemiche. Perocchè il sentimento materiale non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
il general principio che mi guida in tutto questo discorso | delle | pene de' fanciulli morti senza battesimo o più generalmente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
da' Teologi, sull' autorità principalmente dell' Angelo | delle | scuole, non è precisamente quella di cui trattavasi e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
teologi dichiararono la dottrina della quotidiana creazione | delle | anime non essere punto cosa di fede; fra i quali è l' Estio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dei germi. Perocchè par loro di ritrovare i germi sì | delle | piante, che degli animali, non crearsi mai, ma non altro |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
gli uni negli altri continuamente: sicchè nelle ovaie | delle | prime femmine fosser già posti da Dio tutti i germi delle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delle prime femmine fosser già posti da Dio tutti i germi | delle | piante e degli animali che dovevan poi nascere. Cosa a cui |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
all' uomo, che non preesistessero nella prima madre se non | delle | anime sensitive e animali, dotate bensì di percezione e di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
si apprendano al germe e con esso lui s' impastino (forse | delle | parti sottilissime e quasi un' aura vitale che da esso |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
che l' animale si costituisca col precidersi e confondersi | delle | parti che costituiscono l' embrione; e che si costituisca |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per dire in uomini. Egli è difficile conciliare molti passi | delle | divine Scritture colle opinioni da questa diverse; e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
hanno tentato di conciliare con le medesime i luoghi | delle | Divine Scritture, non mi pare scevra di un cotale sforzo, e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quell' espressione o che favoreggi l' assurdo sistema | delle | emanazioni. Conciossiacchè l' ente è veramente una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
contenente ciò che spetta al contenuto, son date a lei | delle | divine attribuzioni. Per questa S. Giustino nel dialogo con |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
stesso modo dice dell' uomo che è una porzione di Dio (2). | Delle | espressioni uguali si trovano in Clemente Alessandrino (3) |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
cui egli commenta il soffio divino della Genesi. L' autore | delle | false Clementine dice pure che l' anima ha una stessa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
i Padri, su questa autorità di S. Paolo e altre somiglianti | delle | divine Scritture, parlano di una unione e comunanza fra il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
loro capo. Ora tutti questi luoghi dei Santi Padri e quelli | delle | Scritture sui quali insistono non possono essere intesi nel |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
[...OMISSIS...] . Usa anche S. Tommaso la similitudine | delle | membra che sono colpevoli e punite del peccato commesso dal |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
del peccato. Perocchè una tale unione è vera nell' ordine | delle | idee e non nell' ordine delle realità: e il peccato all' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
unione è vera nell' ordine delle idee e non nell' ordine | delle | realità: e il peccato all' incontro appartiene a questo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per quanto a noi pare: questa è indicata nei passi | delle | divine Scritture e massime in quelli di S. Paolo: e per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
si affacciavano: si travedeva, dico, scorti dalle autorità | delle | Scritture e dai dogmi cattolici che nel loro seno |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
. [...OMISSIS...] E chi considererà tutto il parlare | delle | Scritture, troverà che nelle stesse frasi, nelle parole, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sull' origine dell' anima da noi esposta tutti questi passi | delle | divine Scritture si fanno chiarissimi: altramente l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
nel senso in cui lo dice Aristotele, se non nel sistema | delle | tre anime separate, le quali sono giustamente rifiutate |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
anima intellettiva, la quale ha in sè le proprietà anche | delle | due precedenti. Ora su questa dottrina primieramente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
la sentenza scolastica. In secondo luogo il progresso | delle | osservazioni sullo sviluppo del feto umano, fa credere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
disposizione che quella che consiste in un cotal ordine | delle | sue particelle materiali, ed ogni altro atto che appartenga |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ai primi padri, che prendessero a comporre e effigiare | delle | statue di creta e di loto, come aveva fatto egli stesso con |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e volesse farla consistere piuttosto nella identità | delle | particelle materiali, per soprabbondanza e non per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
in nessuna maniera si può provare l' identità materiale | delle | particelle che compongono un corpo umano, le quali sono in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
continuo movimento e partono dal medesimo per dar luogo a | delle | nuove. Se non che io giungo fino a dubitare, che una tale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
io giungo fino a dubitare, che una tale sentenza rinserri | delle | conseguenze, le quali non si possano sostenere, salva la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
argomento insuperabile, dove non si voglia eludere con | delle | sottili e vane distinzioni. Di più, quell' anima sensitiva |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
venga creata e infusa nell' atto del concepimento, molte | delle | difficoltà sopra indicate sussistono egualmente in tutta la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
gli altri animali in generando producono ne' lor figliuoli | delle | anime sensitive e animali, mentre l' uomo sebbene abbia una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Io non dubito adunque di chiamare spirituale l' anima | delle | bestie, considerata nel suo principio, e solo dalla parte |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e questa mia maniera di parlare è conforme a quella | delle | divine Scritture che dicono: « lo spirito di ogni carne« |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
. Tuttavia chi sostenesse avervi nei padri talora | delle | disposizioni morali perverse, le quali vengono comunicate |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
inclinati a certi vizii (2), siccome pure avervi | delle | buone abitudini morali che sembrano conservarsi in certe |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
iniquità e nei peccati« (4) ». A spiegazione e commento | delle | quali parole, Innocenzo III dice: « il corpo si concepisce |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
si esprime pur chiaramente quando dice: [...OMISSIS...] . | Delle | quali parole si può egli dar nulla di più chiaro e di più |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
ha sofferita la cute dello scabbioso o di colui che soffra | delle | insolite pruriginose sensazioni (1). Nè si potrebbe |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Dirò di più, quando si dovesse fare in tal materia | delle | conghietture, più volte essermi passato per la mente che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Perciò il serafico Dottore esaminando un passo del Maestro | delle | Sentenze, dove afferma che il peccato originale sia la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Quanto più lo spirito del mondo prevale anche nel mezzo | delle | nazioni cristiane, tanto più si vede allontanarsi e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
un altro essere sopraumano che tenda a lui soccorrevoli | delle | braccia piene di pietà e di misericordia. Le dottrine |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e aiutata, acciocchè col trovare i principii e le ragioni | delle | verità, dia essa ragione un tributo alla fede, la quale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
contro alle verità rivelate e accampino contro di esse | delle | obiezioni cavate dalla ragione naturale; allora, dico, si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
di un perfetto consentimento ed accordo coll' intima natura | delle | cose e resi fin necessarii da questa natura delle cose ben |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
natura delle cose e resi fin necessarii da questa natura | delle | cose ben conosciuta, di modo che l' ordine stesso delle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
delle cose ben conosciuta, di modo che l' ordine stesso | delle | cose naturali diverrebbe un assurdo, non che un enigma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
efficace di sua verità. All' opposto persuasa colla virtù | delle | sue prove intrinseche una tale filosofia a coloro i quali |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
vi possono essere e vi sono nell' anima dei sentimenti e | delle | idee di cui l' uomo non ha nessuna avvertenza per molto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
nesso che aveva la questione filosofica dell' origine | delle | idee col dogma teologico del peccato originale, e che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
teologo che ciò vide, non potè però indicare un sistema | delle | idee innate che potesse al tutto reggersi e sostenersi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
stata nota se non quando il mondo fosse ben vecchio? | Delle | riflessioni simili a queste mi potrebbe somministrare la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
viene infusa la grazia dello Spirito Santo e gli abiti | delle | virtù teologiche della fede, della speranza e della carità. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
per molti secoli e il venir solo in ultimo col progresso | delle | scienze trovate quelle ragioni che rendano quei misteri |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dimostrati, non ci rende egli manifesto come la infusione | delle | virtù teologiche e il raddrizzamento e sollevamento a Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
questa risoluzione, non buttandosi perciò nel sistema | delle | idee innate di Cartesio (come poco avvedutamente vedemmo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
richiedesse ed esigesse di quelle cattoliche dottrine | delle | virtù infuse. Perocchè avendo ridotto il ministro |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
battezzato la ragione, questo non può premettere alla fede | delle | verità che gli sono proposte da Santa Chiesa alcun esame e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della mente, la desolazione, lo scoraggiamento, la perdita | delle | forze spirituali. No, mio caro, non vogliate lasciarvi così |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Taumaturgo, o di quelli infiniti che nacquero in occasione | delle | persecuzioni fatte alla Chiesa Cattolica, ecc.. Questa |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
convincersi col proprio ragionamento della verità | delle | altre prove. Che dovrà fare questa persona? Se questa |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
è convinta. Ma ella non s' è potuta convincere della verità | delle | altre prove col proprio ragionamento. Questo non fa: basta |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
prova convincente: dunque è vero tutto ciò che nel sistema | delle | sue verità si contiene; dunque i miei dubbi sono |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che ella anzi si perde spesse volte anche nello studio | delle | cose semplicemente naturali, trovandosi nella stessa natura |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
tutto il resto di umiliarsi sotto l' abisso e la immensità | delle | cose divine, contenta di credere tutto ciò che si contiene |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
di questa verità generale (e dee bastare anche una sola | delle | innumerevoli prove che n' abbiamo), allora ella dee anche |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
non crederebbe mai più, e in sulla via ne troverebbe | delle | altre. Quando una religione riceve una dimostrazione |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e mi riduca interamente sulla buona strada, a malgrado | delle | continue opposizioni che io metto alle sue misericordie. |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Del resto ciò che mi dice nella venerata sua lettera | delle | tentazioni che patisce contro la Fede, non ci stia a |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
toglie che alla superficie dell' anima nascano dei timori e | delle | trepidazioni, ed anche dei dubbi che non sono veri, ma |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
ma apparenti: cose tutte che Iddio permette per esercizio | delle | anime a lui più care, acciocchè stiano sempre più vigilanti |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e confidenziale trattenimento colla dolcissima Madre | delle | speranze Maria santissima. Deh non dubitiamo, caro Padre! |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
a renderlo più istruito colla comunicazione scambievole | delle | dottrine, e più uniforme nelle opinioni morali, e a |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
secondo altro principio che secondo quello del merito e | delle | prove avute della idoneità; evitando particolarmente di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
loro l' eccellenza di questo ministero, e dando loro | delle | guide che in esso li dirigano. Giova sopratutto un buon |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
io provo co' fatti che l' esser disposto secondo l' ordine | delle | idee spiana incredibilmente la via a' catechizzati ed agli |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
de' matrimoni, che sono il principio e il fondamento | delle | famiglie, e non può esservi cura soverchia a fine di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
i santi proponimenti de' convertiti, facesse man bassa | delle | cattive usanze invalse in quelle popolazioni, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
si compone di due principali sezioni di membri, la prima | delle | quali costituisce un Ordine religioso legato con voti d' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
in coteste parti: come pure della notizia che mi dà | delle | ottime disposizioni del suo clero ad unirsi con un cuore |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e la ragione si è, che essendo vari i bisogni dei fedeli e | delle | Diocesi, e vari gli spiriti, si vuole che i sodalizi |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
santa purità. Che se combattendo valorosamente colla fuga | delle | occasioni e con tutti gli altri mezzi che insegnano i |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
la nostra superbia e tutta la illusione e la prepotenza | delle | nostre passioni; e prima di tutto ORAZIONE. Oh quanto non è |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
quale e quanto divina sia l' opera della conversione | delle | anime. Voi dite che « se è volontà di Dio che s' aiuti il |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
de' nostri cari fratelli e compagni sia tanto ignorante | delle | cose divine, o tanto orgoglioso da nutrire in capo sì |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
altro genere, che esigono sottile raziocinio e conoscenza | delle | cose umane, la quale i giovanetti non hanno. Ma quelli che |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
mai di fare il confronto fra i vizi e le miserie | delle | società pagane, e la virtù e la grandezza delle società |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
le miserie delle società pagane, e la virtù e la grandezza | delle | società cristiane; se moralizzando con opportuni e brevi |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e benchè le angustie di una lettera non permettano di dire | delle | mille cose l' una, tuttavia per esserle ubbidiente Le dirò |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che si fa madre di Dio, soggetta alle miserie penali | delle | altre madri? Or dove avete trovata che sia fatta per Maria |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
esprimono di nuovo la cagione de' molteplici concepimenti | delle | altre donne? Ora Maria a qual mai uomo fu soggetta? |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
spiegazione che vi si aggiunge è tutta conforme all' indole | delle | lingue orientali. Ma posciachè le stesse lingue orientali |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
poco inclinato alla pietà, all' ubbidienza, all' osservanza | delle | regole? R. E` preferibile quel governo che: 1 Convinca i |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
i disordini nei loro principii, facendosi gran conto | delle | piccole cose, quando queste possono essere seme di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
9 Che a queste regole del governo ordinario, aggiunga | delle | scosse straordinarie quando v' è il bisogno; gli esercizi |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
bisogno; gli esercizi spirituali fatti con tutto il rigore | delle | regole di S. Ignazio, e dati da un sant' uomo che abbia la |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
tal modo si può ottenere l' uniformità degli abiti sacri e | delle | cerimonie, che è un' espressione visibile dell' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
dicono gli autori, che trattano degli stati d' orazione e | delle | divine operazioni nell' interno dell' anima, può essere |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
sè stesso al Signore. Che se si volessero aggiungere | delle | piccole meditazioni o riflessioni sul sangue sparso da Gesù |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
sieno oziose: il che non è, mancando solo l' avvertenza | delle | loro operazioni, ed essendo l' oggetto, in cui sono |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
tenersi per sospetta, fino a tanto che Iddio non desse | delle | prove palmari della sua volontà, per esempio, che il Papa |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
mio non bene intendere il suo pensiero. Quando Ella parla | delle | vittime che vuole il Signore, parmi che Ella intenda di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
sola: e perciò una società, che s' incaricasse di formare | delle | vittime usurperebbe l' opera di Dio. Non è dunque |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Quello stesso che hanno sempre fatto i santi fondatori | delle | religioni; unire delle persone che aspirano alla |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
hanno sempre fatto i santi fondatori delle religioni; unire | delle | persone che aspirano alla perfezione, e dare loro tutti i |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e di spendersi a vantaggio dei prossimi, Iddio si sceglierà | delle | vittime, egli sia benedetto e lodato in eterno: questo è |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
essere utile alle anime. [...OMISSIS...] 1.45 Partecipe | delle | gentilezze del Conte e più ancora della Contessa Masino, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
fedele servizio. Io so, che Ella piena di Fede, e nutrita | delle | profonde verità della nostra Religione santissima, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
dolce, più caritatevole, più distaccato ed anzi disgustato | delle | vanità. Onde il Signore che ama i suoi d' un amore |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
del nostro cuore. Poichè anche quando le virtù conosciute | delle | persone passate di questa vita ci danno piena fiducia della |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
da lui: da sè stesso si è ridotto così malamente; ed una | delle | più grandi e delle più prossime cagioni fu il meschino |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
si è ridotto così malamente; ed una delle più grandi e | delle | più prossime cagioni fu il meschino disegno, le anguste |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
sottopongono le spalle a delicati offici di cura d' anime, | delle | quali non conoscono il prezzo, e perdendone molte perdon sè |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
applicare ai casi tutte le cognizioni raccolte dallo studio | delle | varie scienze teologiche e delle ausiliarie. Per l' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
raccolte dallo studio delle varie scienze teologiche e | delle | ausiliarie. Per l' insegnamento di questa scienza |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
il consolò l' intendere ch' Ella riconosce la potestà | delle | chiavi lasciata da GESU` Cristo alla sua Chiesa, e non potè |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e lo speriamo per quelle che, riconoscendo già il potere | delle | chiavi, possono invocarlo e dimandare che loro sia aperto, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
a vedere che, se nella Chiesa non vi fosse un poter supremo | delle | chiavi, ma questo potere fosse dato a molti in egual grado |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
nella Chiesa Romana, non solo riconoscono il potere | delle | Chiavi, ma il poter supremo delle Chiavi in S. Pietro e ne' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
riconoscono il potere delle Chiavi, ma il poter supremo | delle | Chiavi in S. Pietro e ne' suoi successori, avendo GESU` |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
a quest' Apostolo, e impetrano che questo potere supremo | delle | chiavi apra loro la porta del regno de' cieli, che prima |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
dell' Inghilterra si operò per un atto della podestà | delle | chiavi, non si può nè pur negare che vi avesse una giusta |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
esservi ricongiunta, se non per un altro atto della potestà | delle | chiavi che riapra loro la porta. Dio pur volesse che tutti |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
coll' applicazione de' suoi meriti, la purificazione | delle | anime trapassate e renderle degne del suo cospetto. Ed |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
divina e questa efficacia, che ci attesta la fede | delle | orazioni, e dei suffragi, e delle buone opere a vantaggio |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che ci attesta la fede delle orazioni, e dei suffragi, e | delle | buone opere a vantaggio de' nostri cari defunti, è pur cosa |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
per istaccarci e liberarci vieppiù dalla servitù | delle | cose visibili ed unirci con Dio, considerando il tempo |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
parlando, soggetto alla giurisdizione dei Vescovi | delle | singole diocesi, ciascun de' quali pensa naturalmente pel |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
scopo di un tale Istituto; ho conosciuto che gli Ordinari | delle | diocesi non potrebbero reggere un Istituto colle stesse |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e quel che è più, che, occupati nella cura esteriore | delle | anime, non avanza loro tempo (nella presente condizione di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
d' una tale società, che è pur la radice ed il fondamento | delle | virtù e delle opere esteriori. Ma d' altra parte, essendo |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
società, che è pur la radice ed il fondamento delle virtù e | delle | opere esteriori. Ma d' altra parte, essendo essi i |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
della Chiesa la missione necessaria per esercitare la cura | delle | anime e la predicazione apostolica; esercitando in tutto e |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
pubblico culto sul sentimento religioso, io credo, che una | delle | principali massime della Chiesa Cattolica nell' opera d' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che mi accenna, l' introdurre i diversi riti fra i membri | delle | Congregazioni cattoliche destinati a diventar Missionari e |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Voi volete qualche indirizzo che vi scorga a ben giudicare | delle | cose presenti. Io non dubito che il movimento italiano sia |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
quelle parole che Cesare Balbo pose in fronte al suo libro | delle | « Speranze »: «porro unum est necessarium ». A costoro l' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
sarà in fine condotto ad uno dei più splendidi trionfi e | delle | più magnifiche glorie della sua Chiesa. Noi, e come |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
celeste, gioveremo alla patria terrena, perocchè i flagelli | delle | nazioni vengono dai peccati degli uomini; e dalla fede, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
scriverne un librettino, se avessi tempo, ma eccone alcune | delle | principali: 1 Il sentimento costante della Chiesa e |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
uomo, e però il contenere in sè l' adempimento compiuto | delle | parole di Gesù Cristo: « Qui vult venire post me, abneget |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
mio carissimo in Cristo fratello già e compagno, alcune | delle | ragioni da lei dimandate. Nella lettera di S. Ignazio sull' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
senta potentemente la scossa della sciagura che ci priva | delle | cose più care. Così Iddio permise che fossimo ridotti per |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e in ogni altro penoso ufficio riguardante la salute | delle | anime, la sua pazienza conosciuta da pochi, ma ben nota a |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
conosciuta da pochi, ma ben nota a Dio, la rettitudine | delle | sue intenzioni, il fervore del suo zelo, la sua carità che |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
apostolica o comecchessia chiamati legittimamente alla cura | delle | anime, cercano in un' altra dottrina la loro beatitudine! |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
a cotesta fondazione di Verona si mantenga quella massima | delle | nostre Costituzioni, che prescrive la costanza nelle opere |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
la croce che vi vuole imporre quel Dio, il quale si giova | delle | cose più inferme all' opere sue, e al bisogno le soccorre |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
le quali non mancano, e non mancherò di mandarvi io stesso | delle | commendatizie. Quindi potrete avere soccorsi a pro di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che tanto ingrandisce i nostri cuori, perchè è la sostanza | delle | cose che abbiamo a sperare. [...OMISSIS...] 1.4. Non Le |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
dividono e contrariano secondo il vario sentire e pensare | delle | menti, e pur troppo ancora secondo le varie passioni da cui |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
tutto buon diritto è mio maestro. [...OMISSIS...] 1.49 Una | delle | opere più vantaggiose, che conviene prefiggersi |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
essere l' Eucologio stampato in Torino dai Fratelli | delle | Suole Cristiane. Converrebbe altresì, che i missionari ne |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
o fratelli carissimi, che siete sacrati alla grand' opera | delle | Missioni, accingetevi all' impresa di introdurre |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
piedi i fedeli della primitiva Chiesa ponevano il prezzo | delle | possessioni vendute; così fecero tanti Vescovi, che |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che voi avete loro arrecato colle vostre censure continue | delle | loro paterne disposizioni. I Superiori nondimeno hanno |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che a questa sola autorità io aderisco, che mi compiaccio | delle | verità da essa insegnatemi, che mi glorio di ritrattare gli |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
fatiche che la sua gloria, il bene della Chiesa e la salute | delle | anime; e questo stesso sentimento me l' ha infuso Egli per |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
proibire le mie due operette aventi per titolo, l' una: « | Delle | cinque piaghe della Santa Chiesa », e l' altra: « La |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
io le dichiaro di sottomettermi alla proibizione | delle | nominate operette puramente, semplicemente, e in ogni |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Sono ormai certo che verrà proibito tanto il libro | delle | « Cinque piaghe » quanto quello della « Costituzione », |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Theiner fece stampare a Napoli un opuscolo contro il libro | delle | « Cinque piaghe », nel quale si dicono molti errori |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che per ora non si può più parlare della ristampa del libro | delle | « Piaghe ». Io vi ho sempre tutti nel cuore, e vi metto |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
sforzo perchè vengano messi all' Indice i due miei scritti | delle | Cinque piaghe , e la Costituzione ; e vi riusciranno per |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
certo prima di ottobre, allora saprò forse qualche cosa | delle | sue disposizioni a mio riguardo. Qualora voi poteste senza |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
», al quale è piaciuto che si proibissero i due libri | delle | « Cinque piaghe » e della « Costituzione ». La cosa mi |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
il cambio de' suoi servigi. Addio, non vi prendete pena | delle | cose mie, perchè in qualunque modo vadano a sciogliersi, il |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
quanto prima in mezzo di loro a consolarli: ma l' ingombro | delle | cose che ho a Roma, e di cui non so ancora come disporre, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
2 e 7 corrente, che non è d' affliggersi per la proibizione | delle | mie due operette; e ciò perchè non è da prendersi affanno |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
gloria. Quindi ho benedetto il Signore nella proibizione | delle | due mie operette, come in ogni altro evento più felice, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
decreto: m' avea trattato come il solito, m' avea parlato | delle | cose dello Stato, e solo nell' ultima udienza o nella |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
senza fatica. Questa finalmente non importa una condanna | delle | dottrine; ma importa la proibizione fatta a' fedeli di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
contiene ogni bene. L' improvvisa e inaspettata proibizione | delle | mie due operette non ha potuto togliermela; nè il modo |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
religiosa; i quali se non si avviano a pensare ed occuparsi | delle | cose religiose, rovescieranno la loro esorbitante attività |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Roma, il che non so davvero quando possa essere, lo stato | delle | cose pubbliche e delle opinioni rimanendo ancora tutt' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
quando possa essere, lo stato delle cose pubbliche e | delle | opinioni rimanendo ancora tutt' altro che sicuro e |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e perchè non rimanessero offesi alcuni Governi tenaci | delle | nomine vescovili; benchè io credessi in buona fede, che la |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
vescovili; benchè io credessi in buona fede, che la libertà | delle | elezioni diventerebbe un vantaggio non meno della Chiesa |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
sacrileghi che si stanno ordendo per ispogliare la Chiesa | delle | sostanze temporali, e renderla schiava del Governo che le |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
accendere, o piuttosto nutrire in essi un ardentissimo zelo | delle | anime; e dico piuttosto nutrire, perchè lo zelo deve già |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che avessero un' altissima stima e devozione allo studio | delle | Sacre Scritture siccome ispirate da Dio, e sopra tutto del |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
assalire i bramini, al che fare si esige moltissimo studio | delle | loro filosofie, oltre alla lingua indiana e l' indiana |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
discepoli, guidato da un vero e ardente zelo della salute | delle | loro anime, alle quali un maestro di scuola può sempre in |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
vostro profitto nella via dello spirito e nell' osservanza | delle | nostre sante regole. Che se mi dovessi accorgere che l' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Dio, non avete acconsentito e non siete caduto. Il sentire | delle | molestie venienti dai nemici infernali è una prova che |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
domandate anche questa grazia al Signore, che è la grazia | delle | grazie; e se vi sforzerete a dimandarla istantemente con |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
rompere la propria limitazione. - Che se sorgono in noi | delle | antipatie alle cose e alle persone, reprimiamole, mio |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Non così facilmente conosce l' uomo il male ed il danno | delle | antipatie, che si manifestano nell' animo suo; e però, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
»! Quanto le angustie di Cristo sono state maggiori | delle | nostre! Certo di tanto, di quanto egli era più grande di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
ne lo prego. Ci consoleremo a vicenda, abbiamo entrambi | delle | afflizioni, abbiamo entrambi delle consolazioni, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
abbiamo entrambi delle afflizioni, abbiamo entrambi | delle | consolazioni, accomuneremo insieme le une e le altre, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
quali sono consegnati i semi, così scarsi tutt' altrove, | delle | speranze che ci rimangono. Gli educatori e le educatrici, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che Ella tratta sotto il titolo: « Ragionevolezza dell' uso | delle | punizioni »mi pare che dovrebbe ricevere delle importanti |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
dell' uso delle punizioni »mi pare che dovrebbe ricevere | delle | importanti modificazioni, considerato in quell' ordine più |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
ma deve prima ben accertarsi del fatto e prendere notizia | delle | circostanze. Deve ascoltare a testa fredda le |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
debbono essere tali da rilasciare per nulla l' osservanza | delle | Regole, il che sarebbe contro il fine; 9 Finalmente il |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
deve prestare aiuto e sostegno ai fratelli nell' esecuzione | delle | loro incombenze ed officii. Facciamoci dunque coraggio, o |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
vero. Un giovane che deve fare il Superiore ha pur troppo | delle | grandi difficoltà da superare, ed è solo con un grande |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
sua del 2. agosto, nella quale, senza far più menzione | delle | spiegazioni declaratorie, di cui già aveva espresso |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
scrivessi un' operetta in opposizione a quella intitolata « | Delle | Cinque Piaghe » »: e di più mi aggiunge che: « questo passo |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che mi fosse richiesta dal Santo Padre; Che per fare alcuna | delle | dette cose, io ho bisogno che mi venga indicato quali siano |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
del Papa io mi sottomisi alla gravissima spesa per fornirmi | delle | cose necessarie. Quelle carrozze ed altri oggetti, che ora |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che, quuantunque non distruggesse intieramente il merito | delle | vostre buone azioni, tuttavia andava purtroppo corrodendole |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
altro sono, a che altro tendono, se non a spingervi fuori | delle | angustie e della povertà di queste cose visibili e |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
[...OMISSIS...] 1.50 Non vogliate attribuire la scarsezza | delle | mie lettere a poca carità che io abbia verso di voi, perchè |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
attribuitelo alla scarsezza che ho di tempo, alla debolezza | delle | mie forze, ed al sapere che siete provvedute di un |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
in altro modo, ed è col fare ai Superiori che comandano, | delle | rispettose osservazioni, qualora sembri che nel comando che |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
quell' atto d' ubbidienza contiene una mortificazione | delle | più grate a Dio. Chi mortifica sè stesso per ubbidire, sia |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
? L' unione della santa contemplazione coll' esercizio | delle | opere di carità è l' intento del nostro Istituto; epperò |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
devono essere familiari ad una persona spirituale), facendo | delle | applicazioni delle sue parole e de' suoi esempii a noi |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
ad una persona spirituale), facendo delle applicazioni | delle | sue parole e de' suoi esempii a noi stessi e a tutto quello |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
per noi stessi. Se noi abbiamo un vivo zelo per la salute | delle | anime, noi faremo tutto il possibile per acquistarle ed |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
nemici di tutte le parole inutili ed oziose, e parimenti | delle | superflue conversazioni e di ogni vana curiosità. Ma per |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
che si propone in tutto quello che fa o che dice, il bene | delle | anime, sì delle altrui che della propria, starà sempre |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
in tutto quello che fa o che dice, il bene delle anime, sì | delle | altrui che della propria, starà sempre raccolta anche in |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
stringere questo intimo e indissolubile nodo con Dio, Sposo | delle | anime loro, nodo che deve poi durare tutta la loro vita. E |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
ed obbrobrii? E` questa una questione non meno difficile | delle | due precedenti, non dico difficile a risolversi in parole, |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
sono più o meno ricchi e preziosi, secondo l' abbondanza | delle | virtù, dei meriti e della grazia. Sarebbe una gran pazzia |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
distaccati da noi stessi, dobbiamo esaminare se godiamo | delle | lodi date altrui, e specialmente voi dovete esaminarvi se |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
date altrui, e specialmente voi dovete esaminarvi se godete | delle | lodi che vengono date alle sorelle; chè sarebbe un gran |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e l' abilità dei loro soggetti, e le forze e l' abilità | delle | singole Case e Famiglie religiose: come fanno i padroni di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
i soggetti più idonei che si possono avere all' esecuzione | delle | opere assunte; Che i soggetti applicati ad un' opera di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
richieda il bene spirituale degli stessi soggetti o quello | delle | stesse opere intraprese. Questa costituzione assicura i |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
tutto quel bene che essi bramano da lui, dentro i limiti | delle | sue forze e della sua possibilità; ed anche qui non si |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
Che quando i Vescovi si degnano di affidare all' Istituto | delle | opere appartenenti alla gloria di Dio ed al bene della |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
e in questo gli sono pienamente soggetti. Lo stesso si dica | delle | altre opere che il Prelato della Diocesi volesse affidare |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
a ricompensarla. Colla sua saviezza, colla rettitudine | delle | sue intenzioni potrà giovare a queste difficili condizioni |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
della caritatevole verità e della vera carità. E la lettera | delle | Reverenze vostre è di tutto ciò un nobilissimo documento. |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
è quello che aspetto e spero dalle orazioni dei buoni e | delle | Reverenze Vostre particolarmente. E quando, ritornando |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
fine, e però si può dire che tutti esercitino la cura | delle | anime, perchè le loro fatiche tendono finalmente alla |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
perchè le loro fatiche tendono finalmente alla salvezza | delle | anime. Questo sublimissimo intento è l' effetto che deve |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
i discorsi sien buoni ed importanti), e sostenere anche | delle | questioni o scientifiche o d' altro genere, spiegandovi |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
i precetti o i comandamenti del Signore. Quinto mezzo . Una | delle | più potenti maniere di prendere coraggio è quella di |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
coraggio è quella di persuadersi che la buona riuscita | delle | opere nostre non dipende da noi, ma da Dio, e quindi d' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
altri. All' incontro l' uomo che per amor di Dio ha fatte | delle | battaglie, non può mancare d' acquistar ben presto il |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
1.51 Avreste fatto bene ad avvisarmi prima d' ora | delle | tentazioni e delle battaglie che vi dà il nemico dell' |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
fatto bene ad avvisarmi prima d' ora delle tentazioni e | delle | battaglie che vi dà il nemico dell' anima vostra. Iddio ne |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
creda che quella perfezione si consegua colle forze umane, | delle | quali, sentendosi poi deboli, si dispera. Ma chi ha fede e |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
se pur non vogliamo ingannarci, essere lo spirito | delle | tenebre e della menzogna, e però essere il nemico più |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
tutto ciò che deve soffrire il suo spirito allo spettacolo | delle | cose di questo mondo: nello stesso tempo conosco quanto sia |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
non ho da Roma nuova alcuna, spero nondimeno che lo stato | delle | cose pubbliche colà si vada migliorando. 1.51 Ecco |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
predicazione e della confessione, abbiate un grande zelo | delle | anime del prossimo e un grande amore di fargli del bene in |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
pei loro diritti ? Parlo, s'intende, della generalità e non | delle | eccezioni che esistono in tutte le dottrine. Perché, sedato |
Doveri dell'uomo -
|
dei più fra gli Italiani d'oggidì, imbevuti come sono | delle | vecchie idee francesi: tristissima storia; ma come |
Doveri dell'uomo -
|
povere mogli degli operai? - ma dall'amore e dallo sguardo | delle | madri, cacciandoli, per alcuni soldi, ai lavori nocivi |
Doveri dell'uomo -
|
madri, cacciandoli, per alcuni soldi, ai lavori nocivi | delle | manifatture; come possono, in condizione siffatta, |
Doveri dell'uomo -
|
sono come certe piante che danno veleno o rimedio a seconda | delle | operazioni di chi le ministra. Gli uomini buoni fanno buone |
Doveri dell'uomo -
|
unicamente i vostri diritti ,siate loro riconoscenti | delle | buone intenzioni, ma diffidate della riuscita. I mali del |
Doveri dell'uomo -
|
Siate tali e vincerete. Predicate il Dovere agli uomini | delle | classi che vi stanno sopra, e compite, per quanto è |
Doveri dell'uomo -
|
preteso trattar la sua causa, egli, Lamennais, l'autore | delle | Parole d'un credente (3) |
Doveri dell'uomo -
|
amor proprio, sicchè non curi di avere altri testimoni | delle | sue azioni, fuorchè Dio solo. A tal uopo rendete il vostro |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ragionevole e pieno di compatimento; l' esercizio infine | delle | opere anche più umili e contrarie all' amor proprio, |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Dio, dove non vi abbia peccato. E` dunque il capitolo VII | delle | Regole nostre comuni che dovete meditare, pesandone ogni |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
grandi cose che Iddio si degna di fare coll' istromento | delle | persone ubbidienti, umili e mansuete, egli il reputa a loro |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
spirituale de' membri della Società, come anche il frutto | delle | loro fatiche, potete ben credere che mi è di grandissimo |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
umiltà: chi è mite, non fa mai questioni: egli terrà però | delle | dispute accademiche: perocchè queste, se sono ben fatte, |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
appunto acciocchè i Vescovi secondo i bisogni particolari | delle | Diocesi lo limitino e lo determinino, prescrivendogli i |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Istituto quando egli dovesse senza limitazione prestarsi a | delle | opere esterne ». - Egli è per questo appunto che l' |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
positivamente , cioè quando si trattasse di assumere | delle | opere esterne, dipendesse ad un tempo medesimo dal Vescovo |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
e la pazienza di informarsi di tutte le minute circostanze | delle | Case religiose e dei singoli religiosi, che abbia il tempo |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
da occuparsi in tante minute particolarità, dal calcolo | delle | quali però dipende il buon esito di una religione; non |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
quello de' Gesuiti. Ora se l' Istituto della Carità avesse | delle | analogie con alcuno degli Istituti malveduti, egli è facile |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
religioso, che dia qui una spiegazione di quel paragrafo | delle | Costituzioni, che V. A. cita nella sua lettera: |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
conservazione si devono sacrificare, per mio avviso, anche | delle | cose ottime. Ora tutti i santi Istitutori hanno |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
che la S. Chiesa medesima ha creduto di sanzionarlo con una | delle | sue leggi e canoni, sopprimendo anche quei conventi che non |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
per quanto io sappia, che un Istituto religioso in virtù | delle | sue Costituzioni mandasse fuori i suoi membri in qualità di |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Filippini, i Cistercensi ed altri Ordini religiosi coprono | delle | Parrocchie; ma primieramente essi convivono insieme, e |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
si contentano di applicare alla Parrocchia uno o più membri | delle | loro Congregazioni, ma vogliono che la stessa congregazione |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
di nuovo, in ciò che dite nelle istruzioni non fate cadere | delle | proposizioni troppo severe e che non reggerebbero a |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
peccato mortale quello che è solo veniale ». - In penitenza | delle | vostre mancanze v' impongo di leggere con tranquillissimo |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
vuol formare noi pure al celeste amore; e il magistero | delle | tribolazioni, con cui ci forma, non è meno ammirabile di |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
che misericordioso abbia voluto esser con noi, parlandoci | delle | grandi verità colla lingua de' fatti, che è lingua di Dio. |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ma puramente dispositivi al bene, quali sono la dolcezza | delle | maniere nei precettori, le carezze, le industrie, onde si |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
e nelle circostanze accidentali della vita produrre | delle | massime contrarie a quelle che si sono insegnate nella |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ho pensato seriamente qual potrebbe essere la cagione | delle | vostre turbazioni e della insistenza onde vi molestano. Oh |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
parlando, precetto. Ma noi non dobbiamo nella direzione | delle | anime parlare mai con troppa sicurezza su questo punto; |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
stabilite, e ciò appunto perchè ella non si mescola | delle | cose temporali, se non allorquando elleno abbiano relazione |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
forza all' autorità pubblica che lo catturava, rispose loro | delle | parole sempre mai memorabili. Egli chiamolli a riflettere |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
sì certo, tutte le rivoluzioni degl' Imperi, le sovversioni | delle | città, i massacri, gli incendŒ, gli sterminŒ, hanno servito |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
non è opinion condannata: voi siete libero di giudicare | delle | circostanze de' tempi minacciosi, e di metter fuori |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Sede dai popoli è una conseguenza falsa che voi deducete da | delle | false premesse. Calmate, io ve ne scongiuro per amore del |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
troverete un caos dove della luce celeste è mescolata con | delle | tenebre infernali. Talora il vostro stile sembra infuocato |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
sacerdote, vi avesse dato la missione di occuparvi tutto | delle | cose terrene. Qua mettete in campo la mansuetudine dei |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
vostra lettera, supponendoli tutti veri, io trovo bensì | delle | cose umilianti all' umanità; ma non dei motivi spirituali. |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
della verità. Onde noi riceveremo la salute malgrado | delle | nostre imperfezioni, indi riceveremo la vital luce della |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
indi riceveremo la vital luce della mente, il lumen vitae | delle | Scritture, malgrado della nostra ignoranza. Oh questa è |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
nè in alcuna prodezza o gloria umana, nè buon riuscimento | delle | imprese esteriori; ma bensì nel praticare quelle virtù che |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
praticare quelle virtù che Gesù Cristo, Salvatore e forma | delle | anime nostre, ha mostrato in sè stesso, massime pendente |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
cuore a questo fine, non facendo conto che della pratica | delle | virtù evangeliche, come del solo bene (giacchè il resto è |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
secondo quella, uniformandovi allo spirito e alla lettera | delle | Regole, che vi sono prescritte, con sommessione perfetta. |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
povertà, ubbidienza, carità e disprezzo di noi stessi e | delle | cose nostre; perocchè facendo così, noi siamo certi di non |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
che si fa sentire negli avvenimenti esterni e nel complesso | delle | loro circostanze. Conviene che questa voce sia da noi |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
di dover partecipare della pienezza de' vostri meriti e | delle | vostre preghiere che con un cuor puro e retto innalzerete |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ed opera pe' suoi ministri, e massime per li superiori | delle | sante Religioni e Congregazioni. Sicchè vi è tanta ragione |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
in una parola di Gesù Cristo Crocifisso, noi ci fermiamo a | delle | considerazioni umane e di altro ordine interamente diverso |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
umane e di altro ordine interamente diverso da quello | delle | virtù evangeliche. A ragion d' esempio, quando quel celebre |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
è sempre l' interprete dei divini disegni e il ministro | delle | divine misericordie. Vedremo tutto questo rispetto a noi; |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
non vuole da me udire prette lodi, ma mi dimanda un parere, | delle | osservazioni: come di quelle mi sarebbe facile il |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
selvaggio: questa unità fu proclamata dai più insigni savi | delle | Indie, di Grecia e di Roma: Maometto la proclamò, e quasi |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
e quasi direbbesi, più di Cristo, giacchè negò la Trinità | delle | Persone; e questo dogma della unità tanto proclamato non |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Pure il proclamare questi dogmi sarebbe stato un profferire | delle | vane o pazze voci, se la onnipotenza della grazia non |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Non riprendo che si ragioni ; ma io dico che vi sono | delle | ragioni primarie e di assoluta verità, e delle ragioni |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
che vi sono delle ragioni primarie e di assoluta verità, e | delle | ragioni secondarie , e che hanno una verità relativa |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Cristo ha insegnato a' suoi discepoli a far conto solamente | delle | ragioni grandi o primarie, di cui parlo: elle sono quelle |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Non conviene ragionare con esse, ma colla forza onnipotente | delle | ragioni primarie soffocarle appena nate, annientarle, prima |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
dal Sommo Pontefice nelle Encicliche pubblicate a condanna | delle | opinioni dell' abate De La Mennais. Forse voi avrete anco |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Padre: io non voglio stare nella Giudea, perchè provo | delle | tristezze, o perchè mi espongo al pericolo della morte? Per |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
apostolica; ma la vita apostolica può ella essere priva | delle | più solide virtù? Si dà egli vita apostolica senza |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
bene è suo dono. Dietro a questo desiderio mandiamo a Dio | delle | voci, delle suppliche, de' gemiti almeno; se non possiamo |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
dono. Dietro a questo desiderio mandiamo a Dio delle voci, | delle | suppliche, de' gemiti almeno; se non possiamo pregar molto, |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
nonchè invitati, quasi cacciati dentro a forza nella sala | delle | nozze di quel gran signore. E come possiamo noi saperlo? Ce |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
altri buoni desiderii, dee sottomettersi alla più grande | delle | virtù, all' ubbidienza, e da questa esser interamente |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Scrittura stessa vien detto che questa piace più a lui | delle | vittime. Nell' ubbidienza adunque stanno per Lei racchiuse |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
il sentimento di tutto ciò che deve a Dio in conseguenza | delle | sue colpe; dee considerarsi come doppiamente debitrice e |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
come doppiamente debitrice e per le soddisfazioni | delle | quali Iddio La dispensa, e per la grazia della quale Iddio |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
riposare. Come Ella vede, io parlo di alcune penitenze, | delle | arbitrarie ch' Ella stessa s' imporrebbe: non resterà |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
studio stesso di piacere a Dio solo, nella meditazione | delle | cose eterne, nell' orazione, nel combattimento contro tutti |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ma sono nato bensì per esser credente e fatto degno | delle | promesse di Cristo, qual figliuolo devoto della sua Chiesa. |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
siasi grandemente riscaldata la testa, e che mal pratico | delle | dottrine filosofiche e dello stile rigoroso, che io stimai |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ai loro semplici principŒ, abbia preso, come si suol dire, | delle | cantonate. Egli è facile, appigliandosi a qualche frase |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
giudicare del merito dei partiti ardenti, uno scatenarsi | delle | passioni; ciò appunto che voleva « inimicus homo, qui |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
dalla coscienza insieme e dalla cognizione non leggera | delle | materie nei miei scritti trattate, non ha ancora da far |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ma di mano in mano rifletterà all' uso che potrà fare | delle | cognizioni che Le verranno acquistate, e stimerà più quelle |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
val nulla; giacchè, per grazia di Dio, non mi curo nulla | delle | ingiurie personali, nè me ne sono mai curato. Laonde se non |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
umilianti? La civiltà non istà nella materialità esterna | delle | parole, ma nello spirito con cui sono proferite. Sono certo |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
nascesse in voi dal non conoscere a pieno lo stato | delle | cose e delle circostanze, e la natura del male, a cui si |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
in voi dal non conoscere a pieno lo stato delle cose e | delle | circostanze, e la natura del male, a cui si deve opporsi. |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
di non essere ascoltato, potrà mai rendersi degno ministro | delle | opere divine? Che farete, se or siete tanto delicato, |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
meditiate altamente le prime quattro regole del capitolo X | delle | Comuni , che procuriate di gustarne la bellezza, di |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
di voi, e non altramente », mostrando così di giudicare | delle | loro intenzioni, quando l' umiltà è il precetto di nostro |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
possano avere in verso di noi; ma occuparci unicamente | delle | nostre colpe, iniquità, ingiustizie, nequizie, |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
dei nostri stessi sentimenti, dei nostri pensieri, | delle | nostre parole ed azioni, anche quando ci sembra che nulla |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
vostro Superiore. Gesù Cristo vi faccia sentire la verità | delle | cose che vi scrivo, e vi muova il cuore a praticarle, e |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
uno scellerato! Ma ho poi trovato anche nella cara vostra | delle | cose, che sono ben lontane dalla vera sapienza spirituale. |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
manifestatalesi. Io la farò raccomandare al Signore da | delle | anime buone, come Ella desidera, ed io stesso indegnamente |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
dalla sua grazia, sa ben conoscere che nel patimento | delle | malattie si nasconde una preziosissima occasione di |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
terra, un' unione maggiore con Dio e ardente desiderio | delle | cose del Cielo, un disinganno e accrescimento di luce |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
candore, per quell' avidità insaziabile di sentir parlare | delle | cose di Dio, per la rettitudine delle sue intenzioni, e in |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
di sentir parlare delle cose di Dio, per la rettitudine | delle | sue intenzioni, e in somma per la solida sua virtù; che l' |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
a cui muoiono i parenti, anche dopo esser giunti al colmo | delle | umane prosperità, manca poi questa solida ragione di |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
in quel suo letticciuolo, accanto al quale passavamo | delle | ore gradevoli: ma invece abbiamo motivo di contemplarla in |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
stata oltracciò lungamente provata e appurata nel crogiuolo | delle | tribolazioni. Quando l' oro è reso tutto puro e mondo dal |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
col quale ella apprezza tanto meglio di noi il vero valor | delle | cose: vorrebbe che noi potessimo uscir colla mente e col |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
nostro ed un avviso acciocchè ci disinganniamo vie più | delle | cose terrene, e ci innamoriamo delle celesti, ed a queste |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
disinganniamo vie più delle cose terrene, e ci innamoriamo | delle | celesti, ed a queste ci prepariamo; oh quanto renderemo |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
se tutto questo ci stringe il cuore e ci manda agli occhi | delle | lagrime involontarie; e che per ciò? Non inquietiamoci |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
massime che io tengo in ciò, e che sono conformi a quelle | delle | nostre « Costituzioni ». Io distinguo fra il ricevere in |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
mi espongo volontieri ad essere ingannato, a sostenere | delle | spese, a patire degli incomodi. Non mi sono mai pentito di |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
non posso io giudicare che facciano così, fino che non ho | delle | prove positive. D' altra parte, io considero la venuta a |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
volea dare a condizione che sel guadagnasse col merito | delle | fatiche, coll' orazione per lui fatta al trono della sua |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
facoltà di accettare gli aspiranti: queste sono le massime | delle | Costituzioni. Resta a farne l' applicazione; e questa |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
posso, ricorro. Un' altra varietà cade nell' applicazione | delle | dette massime, a cagione delle circostanze esterne. Se |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
cade nell' applicazione delle dette massime, a cagione | delle | circostanze esterne. Se queste fanno sì che il ricevere gli |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ai successivi gradi. Come non ricuso nessuno senza avere | delle | ragioni positive per rifiutarlo, così stimo essere |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
così stimo essere assolutamente necessario di aver | delle | ragioni e prove positive che l' alunno abbia le qualità |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
al grado, prima di promuoverlo ad esso. Se l' alunno dà | delle | prove positive di non essere chiamato, non indugio un solo |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
totale di se stesse, per servire Gesù Cristo, sposo | delle | anime loro, ne' prossimi, attendendo specialmente all' |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
attendono con più cura presentemente, si è l' educazione | delle | fanciulle povere e ricche, per le città e per le ville, |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
le vuole. Esse si compiacciono del titolo di povere serve | delle | serve dei poveri . Professano la povertà per imitare anche |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
dee consistere nelle cose; del resto la dote precipua | delle | parole e mai studiata abbastanza, nel caso nostro è la |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Stato; abbiamo la sua origine prossima, e con essa quella | delle | diverse forme del suo governo; abbiamo altresì un criterio |
Questioni politico religiose -
|
di questi uomini, dei quali ciascuno dipende nell' ordine | delle | obbligazioni morali e di coscienza dalla Chiesa; anche lo |
Questioni politico religiose -
|
sua dispersione sotto un padre comune, Iddio (4). Un' altra | delle | questioni più clamorose de' nostri tempi è quella della |
Questioni politico religiose -
|
rispondere alla Chiesa: « Voi siete uscita dalla sfera | delle | vostre attribuzioni: sono io il giudice di quello che mi è |
Questioni politico religiose -
|
e salute dell' uomo stesso. Perciò a differenza | delle | religioni false, che sono piuttosto superstizioni, Gesù |
Questioni politico religiose -
|
apprezzano talmente il libero culto di essa, che niuna | delle | cose terrene gli paragonano, ma considerano la loro |
Questioni politico religiose -
|
con tutte le loro forze, e non solo con il sacrificio | delle | sostanze temporali, ma con quello della vita stessa. Quanto |
Questioni politico religiose -
|
questi diritti e averli presenti, sia per istabilire | delle | leggi e dei regolamenti atti ad ottenere questa difesa, sia |
Questioni politico religiose -
|
il governo civile deve aver riguardo, nella formazione | delle | sue leggi ed altri atti governativi, alla religione dei |
Questioni politico religiose -
|
Se voi intendete una Autonomia ristretta dentro la sfera | delle | cose morali ed oneste, lo Stato è Autonomo in verso a |
Questioni politico religiose -
|
regola? Donde prenderà la moderazione, la misura, l' ordine | delle | sue disposizioni? Dalla legge naturale? No, perché l' |
Questioni politico religiose -
|
francesi; in bocca di molti che governano: onnipotenza | delle | leggi, indipendenza, autonomia , sono le loro frasi più |
Questioni politico religiose -
|
che difenda i diritti degli individui, se deboli, e | delle | minorità, a questi non resta certamente alcun' altra |
Questioni politico religiose -
|
già con questo gli avreste tolto l' Autonomia. Il voto | delle | Assemblee Parlamentari . - E` egli certo che le assemblee |
Questioni politico religiose -
|
la nazione? - Tutto ciò che di più favorevole si possa dire | delle | assemblee parlamentari, si è ch' esse rappresentino la |
Questioni politico religiose -
|
della maggioranza? e per poco che altri conosca la storia | delle | assemblee parlamentari, e abbia osservato che cosa possono |
Questioni politico religiose -
|
che con abuso d' ingegno, si cercano o nell' equilibrio | delle | forze, o nei calcoli dell' utilità, o nella potenza dell' |
Questioni politico religiose -
|
come non si arresta il sole nel suo corso al gracidare | delle | ranocchie. Le sole menti più deboli vacillarono, e molte ce |
Questioni politico religiose -
|
ripugnano ad una tale dottrina, qualunque sia il lenocinio | delle | loro parole, sono i nemici del progresso, della libertà, |
Questioni politico religiose -
|
allo Stato. Questo fonda sulla supposizione che ci sieno | delle | materie veramente miste. Altri negano che queste materie |
Questioni politico religiose -
|
diverso; ed essendo diverso il rispetto, la materia | delle | due legislazioni, formalmente considerata, rimane già con |
Questioni politico religiose -
|
Non si può dunque erigere in sistema il principio, che una | delle | due potestà, deva di necessità immischiarsi in ciò che |
Questioni politico religiose -
|
concessione, questo non deriva dalla natura intrinseca | delle | potestà stesse, e si dee riguardare siccome cosa |
Questioni politico religiose -
|
E` dunque chiaro, che il tracciare la linea di confine | delle | due giurisdizioni riesce in alcuni casi difficile: di che |
Questioni politico religiose -
|
affine di accordarsi e convenire sulla separazione | delle | due materie distinte sì, ma quasi impercettibilmente tra |
Questioni politico religiose -
|
non è punto necessario, potendosi sempre le materie | delle | due giurisdizioni, con più o meno di cura e di studio, |
Questioni politico religiose -
|
lo impedisce e genera di più il pericolo, che ciascuna | delle | due potestà, uscendo dalla propria via, che diritta le |
Questioni politico religiose -
|
legge, un diritto pubblico, in forza del quale egli vanta | delle | magnifiche ragioni, che hanno per base consuetudini o |
Questioni politico religiose -
|
che esso è quello che nasce logicamente dalla natura | delle | due potestà, utile e decoroso ad entrambe e solo degno d' |
Questioni politico religiose -
|
sia che pretendano che il legislatore nella formazione | delle | leggi civili parta dall' ipotesi che non esista la |
Questioni politico religiose -
|
al conseguimento dei suoi fini, tanto più anche gl' inimici | delle | cose divine manifestarono d' astuzia e di potenza, e con |
Questioni politico religiose -
|
coperto, fu quello che essi applicarono al raffazzonamento | delle | società civili che dà materia alla nostra presente |
Questioni politico religiose -
|
e che dimostra come i sofismi possano allacciare anche | delle | menti non comuni e delle persone ben intenzionate, si è il |
Questioni politico religiose -
|
i sofismi possano allacciare anche delle menti non comuni e | delle | persone ben intenzionate, si è il fatto che alcune appunto |
Questioni politico religiose -
|
nasce da una imperfetta considerazione della legge civile, | delle | sue disposizioni e de' suoi oggetti. Non basta partire da |
Questioni politico religiose -
|
la difesa personale, l' ordine pubblico, la tutela | delle | proprietà e cose simili. Questa legislazione riuscirà essa |
Questioni politico religiose -
|
Religione Cattolica, attese molte collisioni che diverse | delle | sue disposizioni verrebbero indubbiamente a produrre con la |
Questioni politico religiose -
|
di necessità ogniqualvolta il legislatore nella formazione | delle | leggi segue il principio « di non badare affatto a niuna |
Questioni politico religiose -
|
ma è falso che la civile autorità possa astenersi dal fare | delle | disposizioni intorno ai medesimi. Solamente che ella o può |
Questioni politico religiose -
|
E` dunque impossibile, che il governo civile non prenda | delle | disposizioni riguardanti oggetti religiosi, per la intima |
Questioni politico religiose -
|
theologico7politicus » (1670), divenuto poi il manuale | delle | società segrete e degli stessi gabinetti. Essi videro che |
Questioni politico religiose -
|
l' ateismo. Infatti abbiamo veduto: 1) Che le disposizioni | delle | leggi civili, anche quando riguardano oggetti puramente |
Questioni politico religiose -
|
modo: « Noi padri di famiglia vi incarichiamo di farci | delle | leggi, in modo che sieno tutelati i nostri diritti |
Questioni politico religiose -
|
il che vi sarà facile parimente di fare promulgando | delle | leggi che esse stesse li infrangano, e che proteggano tutti |
Questioni politico religiose -
|
i governi risicano la propria esistenza, e nella turbazione | delle | pubbliche cose essi stessi sono reputati sediziosi. |
Questioni politico religiose -
|
il che conduce per inevitabile conseguenza a stabilire | delle | leggi che lottano col princìpio religioso e con la |
Questioni politico religiose -
|
è il naturale, ma questo poi deve essere rivestito | delle | formalità ecclesiastiche, acciocché sia riconosciuto valido |
Questioni politico religiose -
|
riconosciuto valido dalla Chiesa, e deve essere rivestito | delle | formalità civili, acciocché sia riconosciuto valido dallo |
Questioni politico religiose -
|
da cui conviene che noi partiamo per risolvere l' altra | delle | leggi civili, intorno al matrimonio. E infatti supponiamo |
Questioni politico religiose -
|
ovvero supponiamo che il matrimonio deva essere rivestito | delle | formalità civili, e cose simili. A malgrado di queste |
Questioni politico religiose -
|
di Dio debbano essere rispettate e ubbidite a preferenza | delle | leggi degli uomini, o se le leggi civili degli uomini |
Questioni politico religiose -
|
uomini debbano essere rispettate e ubbidite a preferenza | delle | leggi di Dio ». Per verità, se la libertà di coscienza |
Questioni politico religiose -
|
partono oggidì gli avvocati degli Stati costituzionali e | delle | repubbliche, che dettano le loro leggi atee; soltanto che |
Questioni politico religiose -
|
al tutto di fede religiosa, ma inette a cercare il fondo | delle | questioni. Quando la Francia, facendo ritorno al culto |
Questioni politico religiose -
|
fare i legisti: vi dicono di partire, nella formazione | delle | loro leggi, dal princìpio della libertà di coscienza, e |
Questioni politico religiose -
|
gli oggetti religiosi, perciò il princìpio dell' uniformità | delle | leggi cade in aperta contraddizione con quello della |
Questioni politico religiose -
|
chiaro e da galantuomini che il princìpio dell' uniformità | delle | leggi li obbligava a sacrificare quello della libertà di |
Questioni politico religiose -
|
ad immolare; e dell' altro, cioè della materiale uniformità | delle | leggi, che era il solo che veramente mantenevano, non |
Questioni politico religiose -
|
sincerità in legislatori di questa sorta, quando vi fanno | delle | leggi che torturano crudelmente la coscienza cattolica, e |
Questioni politico religiose -
|
utilitari dunque si mettono dalla loro parte, fanno loro | delle | concessioni e così la fazione incredula riesce infine |
Questioni politico religiose -
|
essere quella che più di tutti influisce nella formazione | delle | leggi e negli atti del governo stesso. Non avendo dunque |
Questioni politico religiose -
|
i princìpii da quei partiti a cui s' associano, e il più | delle | volte ne' tempi nostri s' associano, come dicevamo, al |
Questioni politico religiose -
|
essenziali riceveranno lume e sviluppo dalla trattazione | delle | seguenti questioni. Che i cittadini sieno uguali davanti |
Questioni politico religiose -
|
le quali s' esprimono, danno luogo a varie interpretazioni | delle | quali una sola è vera e l' altra è falsa. Al nostro tempo |
Questioni politico religiose -
|
una classe di essi, e tengono conto della disuguaglianza | delle | altre classi? Essendo tutto questo assurdo, è evidente per |
Questioni politico religiose -
|
Ma non potrebbero essere uniformi, se esse tenessero conto | delle | diverse comunità religiose, e provvedessero a ciascuna di |
Questioni politico religiose -
|
matrimonio civile. Dovendoci essere, a giudizio di costoro, | delle | leggi anche sul matrimonio uniformi per tutti i cittadini, |
Questioni politico religiose -
|
o non si devono osservare dal legislatore nella formazione | delle | leggi le differenze che dividono i cittadini in classi |
Questioni politico religiose -
|
o classi formate da certe loro differenze, a ciascuna | delle | quali ha minuto riguardo la legge. La legge civile, a |
Questioni politico religiose -
|
alle femmine. La legge civile considera la differenza | delle | professioni e delle arti; e ciascuna classe de' cittadini |
Questioni politico religiose -
|
La legge civile considera la differenza delle professioni e | delle | arti; e ciascuna classe de' cittadini risultante da queste |
Questioni politico religiose -
|
e le sue leggi. La legge civile considera la differenza | delle | fortune, quella della nobiltà di stirpe o personale, e |
Questioni politico religiose -
|
ella costituisce un privilegio? Quasiché la massima parte | delle | leggi civili non fossero necessariamente fatte per classi |
Questioni politico religiose -
|
e i sentimenti invisibili dell' animo sono il fondamento | delle | operazioni umane. Che cosa è dunque la Religione? La |
Questioni politico religiose -
|
mondo, sigillandolo con il proprio sangue, se l' empietà | delle | leggi civili a ciò li riduca: tanti altri sono i segni |
Questioni politico religiose -
|
tutti questi segni formano la maggiore e più complessa | delle | differenze esterne che possono mai separare una classe d' |
Questioni politico religiose -
|
altre classi e società, e tien conto, secondo il dovere, | delle | diverse condizioni in cui i cittadini si trovano, e delle |
Questioni politico religiose -
|
delle diverse condizioni in cui i cittadini si trovano, e | delle | varie loro differenze? Se la legge civile è istituita all' |
Questioni politico religiose -
|
potenza e l' autorità dello Stato, mettendola al di sopra | delle | cose divine ed umane. Schiavi del rispetto umano (segno di |
Questioni politico religiose -
|
grossolani equivoci è certamente quello che prende il volgo | delle | rivoluzioni, quando gli si fa risuonare agli orecchi la |
Questioni politico religiose -
|
tutto ciò che gli attalenta, di soddisfare agli impulsi | delle | sue passioni senza ostacolo d' alcuna autorità, di non |
Questioni politico religiose -
|
quando si fa progredire la licenza. Ora la confusione | delle | idee nel mondo è pervenuta a tal segno, che su questo |
Questioni politico religiose -
|
licenza all' opposto è bensì in qualche modo un esercizio | delle | facoltà umane, ma non regolato dalla legge morale, anzi a |
Questioni politico religiose -
|
di nuovo qualunque sia la loro forma, che nella formazione | delle | loro leggi, e in tutti i loro atti seguitano la massima, |
Questioni politico religiose -
|
quella noia che suole bene spesso accompagnare il ripetere | delle | medesime cose. Iddio solo è infinito, ed ogni creatura è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
i quali è costretto l' essere, è ciò che forma la varietà | delle | creature. La limitazione trae seco, quasi necessaria sua |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
La limitazione trae seco, quasi necessaria sua conseguenza, | delle | imperfezioni : e le imperfezioni rendono soggetta la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
loro quel mezzo, cioè dall' essere reale, termine | delle | sue cognizioni. Ma poichè per qualunque essere reale si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che egli possiede. La creatura umana appartiene al genere | delle | intelligenze, ma si trova in essa una speciale limitazione. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
esso nessuna determinazione di cosa veruna senza l' aiuto | delle | sensazioni. Di maniera che questa luce, che irraggia lo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
. Questi mezzi però, per quanti sieno nel complesso | delle | cose create che formano l' universo e che circondano l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dunque, per dirlo di nuovo, che dal di fuori del circolo | delle | cose create, dal seno dell' infinito proceda l' umana |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
umana perfezione piena e assoluta. Ma se tutto il complesso | delle | create cose fra le quali l' uomo fu posto, non possono |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
data altresì quella perfettibilità progressiva nell' ordine | delle | cose naturali, che pur nol conduce al pieno suo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dello spirito (data la condizione esterna dell' azione | delle | creature) è la causa della perfettibilità, o anzi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
stato che l' avervi una natura di meno nella università | delle | cose, e però di meno tutti quei beni che questa natura |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di essi. E così farebbe Iddio, se in luogo di servirsi | delle | cagioni secondarie e subordinate, volesse far tutto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e adducendosi al suo ultimo perfezionamento per uso | delle | sue stesse potenze: il che è quanto dire per quei mezzi che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
oggetti finiti che formassero, per così dire, il pascolo | delle | sue potenze e pei quali esse potessero adoperare e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
in una maniera proporzionata e corrispondente all' uso | delle | umane potenze. Veggiamo adunque quali leggi conveniva che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
(1). Ora rimane a vedere come egli doveva essere l' ordine | delle | cognizioni che l' uomo veniva naturalmente acquistando, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e fondamentale cognizione naturale dell' uomo è quella | delle | sostanze crate. Ma chi considera ben addentro questa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
cognizione dell' uomo secondo la natura è quella | delle | cause. Ma queste non sono che sostanze produttrici di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
appartiene a Dio. Egli è per questa via della serie | delle | sostanze e delle cause che si perviene alla sostanza prima, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
a Dio. Egli è per questa via della serie delle sostanze e | delle | cause che si perviene alla sostanza prima, alla causa prima |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
fosse avviato a questo conoscimento dalla stessa natura | delle | cose, faceva uopo, come dicemmo, che il complesso delle |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
delle cose, faceva uopo, come dicemmo, che il complesso | delle | cose visibili che lo circondano potesse essere un cotal |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
la mente umana, quasi in ispecchio, il complesso | delle | cose invisibili, le quali consistono appunto nelle |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
vedesse quasi segnato e rappresentato il sistema universale | delle | cose (1). Ma questa traccia e rappresentazione, che l' uomo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
doveva nell' universo materiale del sistema universale | delle | cose, non era al tutto arbitraria, di guisa che Iddio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
conoscono coll' idea specifica, io le chiamo imagini le une | delle | altre. Ciò posto egli è manifesto che non si possono dar |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
basta di cavare dal detto una conseguenza, che l' analogia | delle | cose tutte fra loro è una proprietà necessaria, e quindi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che fosse all' uomo come una tavola tutta segnata e scritta | delle | relazioni sue col suo Creatore. I generi delle cose le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e scritta delle relazioni sue col suo Creatore. I generi | delle | cose le rendevano simili, e le specie le rendevano imagini |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
creatrice: perocchè il far che fossero de' generi e | delle | specie, non era più che il far esistere delle similitudini |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
de' generi e delle specie, non era più che il far esistere | delle | similitudini e delle imagini parziali, e la scienza |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
non era più che il far esistere delle similitudini e | delle | imagini parziali, e la scienza salutare dell' uomo doveva |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
quella che gli rendea manifesto il sistema universale | delle | cose e l' Essere assoluto. Ora il sistema universale delle |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
delle cose e l' Essere assoluto. Ora il sistema universale | delle | cose e l' Essere assoluto non poteva conoscersi se non pei |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
principalmente Iddio, capo e fine o ultima perfezione | delle | cose. Or questo era l' alto intendimento della divina |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
solo certe analogie; e che parimente il sistema universale | delle | cose in nessun oggetto dell' universo materiale trovava |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
si consideri che all' essere universale, fondamento | delle | analogie, appartiene il numero, e quindi anco ogni ordine |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
de' suoni, abbiam detto, deve essere associata alla serie | delle | idee, perchè quella ci possa servire a rammentarci di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il bambino in questo fatto qualche specie di sensazione | delle | più comuni e forti che egli soffra, e la universalizzazione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
più comuni e forti che egli soffra, e la universalizzazione | delle | sue idee comincia dall' idea specifica di queste |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
E per questa somiglianza di proporzione fra la grandezza | delle | cose materiali e dei sentimenti egli giunge a generalizzare |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
tuttavia v' hanno fra la natura divina e le cose create | delle | relazioni, le quali costituiscono, come abbiam detto, una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
possono essere i mediatori fra le parole e le idee | delle | cose divine; e tanto più quanto questi pregi si considerano |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
adunque si tratta di significare colle parole cose divine, | delle | quali non abbiamo nella vita presente la percezione, ciò |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sensi, nel medesimo tempo che ci si fa udire il suono | delle | voci, perchè questi abbiano similitudine colle cose |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
si intromette mediatrice a farci intendere il significato | delle | parole. E ciò basta, trattandosi d' idee di oggetti divini, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
erano quelle dell' ampiezza de' cieli, della immensità | delle | terre, della profondità dei mari, del giorno e della notte. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
intendere una lingua la qual gli parlasse della divinità e | delle | relazioni di questa coll' uomo. E io sono di quest' avviso |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il primo parlato all' uomo primitivo e parlatogli di sè e | delle | relazioni dell' uomo con lui, i vocaboli che componevano il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
l' anima sua a due riflessioni successive, la prima | delle | quali spianava l' intelligenza di que' vocaboli, e la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
del cielo e della terra, avviene che, non senza scoprirvi | delle | sublimi dottrine, ci abbatteremo a quel racconto ove Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
mediante l' uso di simboli o segni: massime trattandosi | delle | cose divine che non cadono sotto ai suoi sensi e a esprimer |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Platone, di quelle che son sole vere cose. Ma l' acquisto | delle | cognizioni naturali non è ancora l' ultimo perfezionamento |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e tale limitazione viene rimovendosi collo sviluppamento | delle | facoltà umane che abbiamo descritto, mediante i segni |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
naturale (non avendo che questo), e formasi in tal modo | delle | cognizioni di Dio naturali: od usa l' essere come lume |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
disse che virtù era uscita di lui. E il medesimo si dica | delle | guarigioni operate da Cristo col toccamento, e con altri |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
o come materia di cognizione. Dico che aver si possono | delle | sensazioni prodotte da oggetti non puramente naturali, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che li produce (1). E tali sono le doti del corpo glorioso, | delle | quali un cotal principio ne fa Iddio vedere talora nei |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
quali l' uomo viene naturalmente istruito, e in compagnia | delle | quali riceve anche la grazia: 1. Quelle impressioni |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
se dovessero servire anche dei segni del primo genere, cioè | delle | sensazioni puramente naturali: poichè non so, se nello |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che ove anche gli uomini primitivi avessero dovuto ricevere | delle | sensazioni puramente naturali, avrebbero però essi vestite |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
come si trova frequentissimo in quei vetusti monumenti | delle | Indie che furono pubblicati per opera della società Inglese |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ristretti talora a una teoria generale della natura | delle | cose e talora macchiati ancora di empietà (2). 6. L' albero |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
vita piantati nel mezzo dell' Eden erano simboli sensibili | delle | due primigenie forme dell' essere, cioè dell' essere ideale |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
un senso completo e assoluto, è una vera sussistenza , una | delle | tre persone divine, la quale si chiama anco Verbo Divino. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
maravigliosamente quanto doveva trovarsi nella fine | delle | cose, ed erano l' esemplare di quel gran concetto che Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e dice che questi legni hanno foglie saluberrime in sanità | delle | nazioni, perchè queste si convertono, e sananano appunto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
all' Apocalisse, dal principio della creazione al termine | delle | cose in cielo. Questo tipo è rinnovellato nelle acque del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
si aveva questo simbolo, uscendo le acque dal disotto | delle | are, delle quali acque misteriosamente parla Ezechiello |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
questo simbolo, uscendo le acque dal disotto delle are, | delle | quali acque misteriosamente parla Ezechiello così: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
assai di là del solo letterale e materiale concetto | delle | parole. Il che prova anche manifestamente il confronto che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
parte più sublime dell' anima, e la disposizione e lo stato | delle | parti inferiori di lei: e dove la disposizione di queste |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
suprema sua parte, deve corrispondere uno stato armonico | delle | parti inferiori, le quali sieno acconcie non a impedire, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Sacramento, e che Iddio aveva dato questo mezzo | delle | sensibili cose, dalla sua virtù confortate, perchè l' uomo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
una nuova via, perchè non sazii una servile ripetizione | delle | stesse cose, dico che il sistema dell' uomo primitivo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di una tal provvidenza vegliante al governo di lui e | delle | cose che lo circondano, per modo che non permettesse |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
mutamenti a cui necessariamente la espone la natura | delle | proprie limitazioni e il disordine introdotto in essa dagli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
significare un cotal ordine misterioso, di cui appena con | delle | idee negative rimaneva traccia nella umana intelligenza. Di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
non più protetta da Dio e di operare nell' uomo per mezzo | delle | cose corporee, di cui era entrato in balìa. Circa il modo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dell' uomo non poteva nè ricomporsi l' armonia disgregata | delle | sue potenze, e togliersi il guasto introdotto in esse; nè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
del mondo nasce, quasi direi, per accidente. L' oggetto | delle | compiacenze del Padre non è per sè l' uomo, ma il Verbo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
fatto non era più in essa umanità nè in tutta la natura | delle | cose alcun principio di riparazione e di salute. Ed è da |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che la maniera onde per la via de' segni sensibili e però | delle | sensazioni corporee l' anima riceve la grazia è misteriosa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e vuole riempirle di sè e santificarle: ed è solo difetto | delle | cose se nol veggano e nol percepiscano. Sicchè rinforzata |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che questo movimento del corpo non ha luogo che nella via | delle | parti più delicate e sottili del corpo che immediatamente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
rinato di nuovo, non potrà vedere il regno di Dio« (5). » | Delle | quali parole stupì quel maestro della legge e non ne poteva |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
condurre l' opera voluta al suo intero effetto (per difetto | delle | potenze che dovrebbero ubbidire alla volontà e nol fanno). |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che è nelle mie membra«. Dove egli dice che la legge | delle | membra captiva e assuddita lui, volendo dire che tiene |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
buon volere non corrisponde l' ubbidienza pronta e fedele | delle | membra o inferiori potenze. Conciossiacchè il debito ordine |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
in poi. Nel primo tempo Iddio comunicò la rivelazione | delle | salutifere verità a tutta la umana famiglia: nel secondo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
moltiplicati perdettero il senno dietro ai diletti | delle | cose materiali e non rivolsero più l' animo a udire Iddio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
non venisse meno chi ricevesse e conservasse il deposito | delle | verità, a cui conservare diligentemente si esigeva oggimai |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di nuovo l' umanità tutta e la rimettesse a parte | delle | verità al mondo conservatesi e della pienezza della salute. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
certe persone a speciali ministeri; così nella comunanza | delle | nazioni la nazione ebraica era quella che Dio deputò a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ebraica era quella che Dio deputò a mantenere il magistero | delle | verità salutifere (1). Questa disposizione benefica della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
de' Patriarchi? Io credo non errare se affermo che il fine | delle | antiche rivelazioni destinate alla casa di Giacobbe si può |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di Cristo. Seguendo questa legge la serie successiva | delle | profezie intorno a Cristo, che le anteriori profeteggiano |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e le posteriori meglio particolareggiano; doveva quella | delle | LXX settimane appartenere alle ultime fra tutte le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
era di fare conoscere agli uomini e adorare la Trinità | delle | divine persone: qui parava la missione di Gesù Cristo (3). |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
qui parava la missione di Gesù Cristo (3). Ma la Trinità | delle | persone non poteva essere conosciuta e adorata dagli uomini |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Qui tendono costantemente le prime e le ultime parole | delle | antiche carte: qui convergono e parano tutte le linee dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
del Messia, che solo restava a recare la pienezza | delle | rivelazioni. [...OMISSIS...] Il tempo adunque entro cui |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di Ciro, non oltrepassavano il numero di cinquemila, e | delle | ventiquattro famiglie sacerdotali non fecero ritorno che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
suo grande e benefico consiglio, cioè del volgarizzamento | delle | divine Scritture in greco, lingua comune allora a tutti i |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di Cristo. Così non solo per la viva voce, mezzo proprio | delle | società familiari, ma finalmente anche per la scrittura, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ma finalmente anche per la scrittura, mezzo proprio | delle | società nazionali, le dottrine rivelate furono aperte e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
due principali generi ci si presentano, quello | delle | parole e quello delle cose. Ora le parole segnano le idee e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
generi ci si presentano, quello delle parole e quello | delle | cose. Ora le parole segnano le idee e le richiamano per una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e l' idea; e anche per una analogia che passa fra l' ordine | delle | parole e quello delle idee, come prima fu detto (3). Quindi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
una analogia che passa fra l' ordine delle parole e quello | delle | idee, come prima fu detto (3). Quindi se una lingua |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
adunque che dànno le percezioni e quindi le idee prime | delle | cose sono indispensabili all' uso delle lingue vocali, le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
le idee prime delle cose sono indispensabili all' uso | delle | lingue vocali, le quali ricevono da esse il loro valore e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
notizia potrebbero comunicare; molto più era necessario che | delle | percezioni sensibili accompagnassero i discorsi divini coi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
comunicare all' uomo la cognizione di sè e in generale | delle | cose soprasensibili. Questo vero risulta da ciò che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
raziocinii e ragionamenti); 3. nelle imagini e idee | delle | cose materiali e nei prodotti avuti da queste coll' uso |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
nei prodotti avuti da queste coll' uso della lingua trovare | delle | analogie colle cose insensibili e divine; 4. e ciò |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
nelle cose divine che non cadono sotto i sensi, con | delle | sole parole vocali (2); ma che conveniva a dar corpo e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e in secondo luogo, che in questi oggetti fossero emblemi | delle | cose insensibili per una cotale analogia di esse a quelle, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
essere scossa e eccitata a ricevere le impressioni: 1. da | delle | visioni , che così noi le chiameremo, o in sogno o in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
noi le chiameremo, o in sogno o in veglia; 2. ovvero da | delle | locuzioni metaforiche , da parabole, allegorie e da ogni |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il che è ciò che alcuni chiamano parlare enigmatico | delle | sacre Scritture. Perciò a quattro specie si riducono i |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
istruttivi coi quali Iddio rivelò agli uomini la serie | delle | divine verità. Noi ne faremo prima l' enumerazione di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
verità. Noi ne faremo prima l' enumerazione di alcune | delle | tre prime specie; e poi diremo alcuna cosa di quelli che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che seguitarono ai primi, posti nella prima creazione | delle | cose e nella prima istituzione dell' uomo innocente, da noi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
al legno della vita ai primi uomini scacciati dal luogo | delle | delizie e della immortalità. Questo tipo fu rinnovellato |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
per ciò non operassero senza ragione (2). Questo errore era | delle | masse, sebbene alcuni pochi si sollevassero talora a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
manifesta dunque chiaramente che questo rispetto al sangue | delle | bestie è puramente emblematico, non per sè, ma per ragione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
voleva provvedere di cibo l' operaio evangelico che ha cura | delle | anime, e che nel bue triturante veniva rappresentato (2). |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
avere altra ragione che questa tipica. Indi è l' efficacia | delle | parole che usa Dio ad annunziare quest' alleanza. Egli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
tutte le altre si riferivano. .. La torre di Babele tipo | delle | opere dei malvagi che cominciano con grandi e superbe |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
soprannaturale. Egli spicca questo simbolo nella efficacia | delle | parole che usa Iddio per separarlo dagli altri uomini: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
. Questa separazione influiva anco allo sviluppo | delle | naturali facoltà di Abramo: conduceva la mente di questo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dell' anima, e dimostrava che il patto era nell' ordine | delle | cose non transitorie, ma che non passano, nell' ordine che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
parte immortale. E acciocchè meglio apparisca la diversità | delle | promesse temporali dalle eterne, dice Iddio ad Abramo di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
tre Patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe sono emblemi | delle | tre divine persone. 1. Agar e Sara . - Agar e Sara, l' una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e i pensieri nostri. Lo scriversi poi sopra la soglia | delle | porte delle case mostrava, il non doversi vergognar punto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
nostri. Lo scriversi poi sopra la soglia delle porte | delle | case mostrava, il non doversi vergognar punto l' Israelita |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
fosse emblematica. Basti recar qui un solo luogo | delle | sue Epistole. Ai Colossesi egli scriveva: [...OMISSIS...] . |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il modello è Cristo, nel quale è espressa la perfezione | delle | due vite. Non deve adunque far maraviglia se gli antichi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Cristo. Tutto era figurativo negli istrumenti e utensili | delle | sacre funzioni del popolo Ebreo. Ecco alcune di queste |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
della carità. e ) La giustizia ideale non eccede l' ordine | delle | idee, ma la giustizia reale appartiene all' ordine delle |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
delle idee, ma la giustizia reale appartiene all' ordine | delle | cose: questa tocca il sentimento, quella la sola norma |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
la grazia la quale muove la volontà, sono gli emblemi | delle | due parti della giustizia di cui parliamo. Poichè questi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
nelle divine Scritture. Già l' abbiamo trovato al principio | delle | cose in quelle due piante della vita e della scienza del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
vitale, ordine reale. Questi due elementi sono della natura | delle | cose; e quindi la spiegazione che io do di tali [simboli] |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
si vegga che questa dottrina appartiene anzi al deposito | delle | più comuni tradizioni cristiane, io citerò un brano di un |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
in quel giorno appunto sopra gli Apostoli. 5. La festa | delle | trombe nel primo giorno del settimo mese, in memoria della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il decimo dì del settimo mese, alla quale la festa | delle | trombe era come l' invito, in memoria dell' essersi Iddio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
cose seducenti e impure, e dar opera alla contemplazione | delle | celesti. Anche questa spiegazione risulta manifesta dalla |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ma per un cotal conseguente. » [...OMISSIS...] . 5. Sangue | delle | vittime, nell' alleanza contratta ai piedi del Sinai . - |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
usa fra gli altri riti quello di aspergere col sangue | delle | vittime non solo il popolo ma ancora il libro dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che Iddio usò ad ammaestramento degli uomini questo mezzo | delle | sensibili rappresentazioni. Or raccogliendoci a contemplare |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e possente in modo che prevalesse in forza alle stesse idee | delle | cose sensibili. Ora gli uomini primitivi erano tutto senso, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che avessero operato secondo le norme della sua legge, e | delle | pene temporali a quelli che avesser violati i suoi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
scegliere, e per scegliere doveva riflettere al valore | delle | due cose fra cui cadeva la scelta. Preferendo la giustizia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
giustizia è l' essere applicato a giudicare del prezzo | delle | cose poste in relazione colla volontà che sente di doversi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
non hanno alcuna materia nell' ordine naturale; hanno solo | delle | analogie. Non si poteva dunque con dei simboli puramente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
questo Iddio tolse a divietare agli Ebrei tutte le imagini | delle | divinità (1), per pericolo appunto di confondere la natura |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
divina natura in sè stessa considerata. E che il divieto | delle | imagini non fosse universale ma si restringesse a quelle |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
non l' effiggiassero. Qui è manifesto che la proibizione | delle | imagini e sculture si restringe a quelle che si facevano |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che si facevano per rappresentare la natura divina; l' uso | delle | quali avrebbe rovesciati gli Ebrei nella idolatria, come |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
gli Ebrei nella idolatria, come era avvenuto sotto il velo | delle | imagini. Ragione che dà lo stesso sacro Testo, del non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dell' Onnipotente da Babilonia quasi alla testa non più | delle | armate del suo popolo, ma bensì degli eserciti dei Caldei |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il capo di leone e il capo e i piedi di vitello, stemmi | delle | due qualità del Signor loro, che sono l' esser egli Re di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
le quali toccavano terra (1), e simboleggiavano il mondo | delle | cose mobili e esteriori nel quale ciò che è formale è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
cima ai beati comunica per mezzo di essi spiriti angelici e | delle | anime già pervenute a stato di angelo (2), che sono le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
reale sensibile e rappresentativa, o eccita nello spirito | delle | imagini variamente accozzate dalla efficacia della lingua |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
simbolo egualmente atto a esprimere i popoli abitatori | delle | sue sponde pel rapporto di vicinanza che ha con questi; e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
discorso simbolico si rende chiaro e determinato in virtù | delle | circostanze di chi parla e di quelli a cui parla. Sapendosi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
, che sono il fondamento della classificazione specifica | delle | cose, ritiene innanzi allo spirito la specie e la richiama: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
rapporti o caratteri, che costituiscono appunto la natura | delle | idee generiche. Veduti e classificati i vantaggi che la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
presta allo spirito nella formazione e nel perfezionamento | delle | idee, non ci sarà difficile d' intendere come la parola, a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
altro molto importante a essere trattata in una filosofia | delle | lingue. Noi osserveremo solo che questi sottointendimenti |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sensi fossero intesi. Mi rimetto intorno a ciò al trattato | delle | elissi e delle reticenze che si trova nei grammatici. E |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
intesi. Mi rimetto intorno a ciò al trattato delle elissi e | delle | reticenze che si trova nei grammatici. E dico, ora che cosa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
da un oggetto medesimo all' atto della sua percezione e | delle | quali l' intero della percezione stessa si compone e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
puri, molto più il dovettero aiutare alla formazione | delle | idee negative di Dio e degli spiriti trascendenti. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il nesso fra quelle due profezie sopra Sedecia (1): | delle | quali l' una diceva che non avrebbe veduto Babilonia, e l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ella dee avere avuto un progresso, dee avere sofferto | delle | vicissitudini. E` ciò una conseguenza della natura dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
luminosa che dee precedere, quella parte della filosofia | delle | lingue che insegna come di mano in mano l' uomo inventò i |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Ciò che si voleva con questa era d' infondere nelle menti | delle | traccie, e quasi un abbozzo del Verbo: il quale abbozzo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di quella santissima umanità, le sue parole, il contatto | delle | divine carni erano altrettanti mezzi sensibili pe' quali da |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
negli uomini ogni maggiore abbondanza di grazia. Al tatto | delle | sacratissime mani di Cristo era annessa virtù non solo di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
(6). Egli prescrisse loro l' uso di alcune parole, in virtù | delle | quali in suo nome e come suoi istrumenti amministrassero i |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
acqua e dell' olio, di alcuni riti come dell' imposizione | delle | mani, alle quali cose debitamente adoperate aggiunse la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
si metta al contatto con quelle materie al pronunciarsi | delle | parole mistiche da chi amministra il Sacramento. E qual |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
l' umanità medesima di Cristo possa venire, in proferendosi | delle | parole, a un invisibil contatto con quelle altre sostanze, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
della lingua, ciò che fa intendere il significato | delle | parole non è solamente l' esser esse disposte e regolate |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sensazioni (5). Sicchè nel mirabil fatto della intelligenza | delle | lingue, tutto il formale dell' intendere procede dal lume |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
i diversi pareri de' teologi cattolici, e i vari luoghi | delle | Scritture e de' Padri che sembrano fra loro contrari e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
indirette della grazia? (1) operano esse per la via | delle | sensazioni? Rispondo che non per la sola via delle |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
la via delle sensazioni? Rispondo che non per la sola via | delle | sensazioni, ma sì bene per un principio anteriore a quello |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
o anzi Dio stesso, non è meraviglia che [a] quel contatto | delle | carni divine colle carni degli altri uomini questo divino |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il perchè non è bisogno d' altro in questo Sacramento che | delle | disposizioni del penitente, e del proferimento dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
nelle cose sensibili, materia de' Sacramenti, al proferirsi | delle | parole, e dalle cose nelle persone che ricevono i |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
non poco giovavano. Se Cristo allora non era nell' ordine | delle | cose , poteva però essere nell' ordine delle idee ; e come |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
nell' ordine delle cose , poteva però essere nell' ordine | delle | idee ; e come dopo Cristo gli uomini sono salvati dalla sua |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Ed è questo che S. Paolo dice chiamandoli ombra | delle | cose future, della qual ombra il corpo è Cristo (3). L' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
nulla nell' uomo. L' idee e la cognizione rappresentativa | delle | cose può aver congiunta la promessa e la predizione di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
perchè a cagione del peccato sono entrate in lui | delle | altre tendenze verso il male più forti di quelle verso il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
mosaica. Poichè anche questa non faceva che dar la notizia | delle | cose a farsi, non la virtù di farle. Ed ora « non sono |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Perciò quando anco « Abramo fosse giustificato in virtù | delle | opere sue, che potrebbe esser ciò? avrebbe gloria, ma non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ad escludere l' uso di quella potenza e però l' esercizio | delle | buone opere? Non già, dice l' Apostolo, perchè il principio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e questa grazia vien crescendo di mano in mano col crescere | delle | rivelazioni, e fa crescer la fede alle medesime. Ma giova |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il qual pure non si percepisce. Così parimente è a dirsi | delle | operazioni divine negli animi degli uomini. In alcune di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
incarnazione (1). Prima di Cristo adunque vi aveano bensì | delle | operazioni divine nelle anime degli uomini, degli effetti e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che riceve per gli organi vitali e sensitivi la materia | delle | cognizioni. Non essendoci adunque prima della venuta di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
indizii , vestigi umani, o traccie indicative di Dio e | delle | cose divine non fanno bisogno nel nuovo Testamento, se non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ineffabilmente Dio medesimo. Ora poichè la fede è | delle | cose che non si veggono, apparisce da ciò che è detto, che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Questo progresso consisteva nell' aumento successivo | delle | indicazioni , colle quali Iddio determinava nella mente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
al serpente: [...OMISSIS...] . Egli è manifesto, che con | delle | indicazioni al tutto naturali qui si determina degli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
fossero interiormente illustrate colla comunicazione reale | delle | cose divine così indicate; il che fu fatto solo nel nuovo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
questi personaggi erano uomini, puri uomini, ed esprimevano | delle | dignità appartenenti alla società umana; le quali non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ciò realmente far conoscere Cristo, ma solo indicarlo ; con | delle | attribuzioni non uguali, o simili alle sue, ma in qualche |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dicono le Scritture ed i Padri, che l' intelligenza vera | delle | Scritture non si ebbe se non quando il Verbo prese carne |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
la legge antica, e intendiamo con questo nome il complesso | delle | antiche rivelazioni, risguardava la dottrina intorno a Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
non si vedeva. Restringevasi pertanto la legge nei confini | delle | esteriorità, e col gran numero di queste occupava gli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
pienamente osservarle. Imperfetto adunque nell' osservanza | delle | materialità della legge; molto più imperfetto era lo stato |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
allora che Cristo realmente morì, come poi in altri luoghi | delle | divine Scritture si afferma di Abramo e di altri personaggi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
agli uomini, non era percepito; ma solo indicato con | delle | indicazioni e segni naturali. Queste indicazioni non il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
convenzione, conciossiachè questa è inutile, ove la natura | delle | cose parla chiaro e di forza. Ma la mente oscurata dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
contratto positivo in cui entri l' uomo, conviene che abbia | delle | forme esterne che lo manifestino. Vi dee essere altresì un |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Fino a tanto che non acquista questa libera direzione | delle | sue facoltà, l' operare dell' uomo è complessivo, è tutto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
avessero potuto operar sole, essi si avrebbero formato | delle | idee pure della divinità, cioè scevre dagl' integumenti per |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
così dire de' sensi. 2. La materia o gli oggetti sensibili | delle | facoltà umane vanno sempre crescendo, il che dee variare |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
gli oggetti puramente intellettivi. Indi nasce il progresso | delle | varie riflessioni, le quali dividono la scienza umana in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
del cuore. 5. Come poi l' uomo acquistò il libero dominio | delle | sue potenze, l' arbitrio suo è un principio novello che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sono gli sviluppi simultanei dell' uman genere: 1. quello | delle | facoltà naturali, e 2. quello del germe vizioso che nell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Per ciò di pari passo con ambo gl' indicati sviluppamenti | delle | facoltà naturali e della perversione dell' umanità procede: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il patto positivo strettosi fra Dio e l' uomo, furono | delle | cerimonie religiose. Tali sono i Sacramenti. Per ciò S. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
si adoperavano nel tempio; in terzo luogo la dedicazione | delle | persone al culto divino, e qui mette i Sacramenti; e in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sacrifizii, o quelli per cui si facevano, partecipassero | delle | cose offerte al Signore; rito che significa assai bene l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
grazia. Perocchè questa sola grazia dà una percezione viva | delle | cose spirituali e divine per l' infusione dello Spirito |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
col pane azimo della pura conversazione, e coll' amaro | delle | lattughe agresti simbolo di penitenza, cinte le reni di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
de' sacerdoti che ricevevano dall' altare, avendo parte | delle | vittime che si offerivano per lo peccato o per impetrare e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ministri di santità (5). E però dice: [...OMISSIS...] . Una | delle | cerimonie della consecrazione sacerdotale consisteva in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ciò sì nell' Efod come nel Razionale erano scritti i nomi | delle | dodici tribù che dovea abbracciare colla carità e con una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
virtù si debbono esercitare (1). I sacerdoti avevano parte | delle | cose sacrificate al Signore, e vivevan con esse. Questo è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
de' sacerdoti. Come adunque l' agnello pasquale e parte | delle | vittime pacifiche si mangiavano dal popolo ed erano segno |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
l' altro proprio de' sacerdoti, la parte loro spettante | delle | vittime immolate e degli altri commestibili offerti al |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
da' peccati, e quanto a' sacerdoti e Leviti le lavande | delle | mani e de' piedi e la rasura di tutti i peli del corpo. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
nuove consecrazioni propriamente, ma una continuazione | delle | prime; il perchè queste si replicavano; ma le prime fatte |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Il patto con Abramo racchiudeva da parte di Dio | delle | promesse temporali e spirituali: queste seconde erano le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
queste seconde erano le principali e le prime erano figure | delle | seconde, atte a far intendere agli uomini il prezzo di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di Abramo; eccetto quei Santi privilegiati a cui dava Iddio | delle | particolari illustrazioni, attuali il più, e non mai tali |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Or come Iddio ogniqualvolta avea eseguito l' una o l' altra | delle | sue promesse contenute nel patto Abramitico avea rinnovato |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
umana, adempiendo così l' ultima sua promessa, la massima | delle | promesse, quella promessa a cui le altre tutte erano |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
la natura di questo nuovo patto nel quale sta il compimento | delle | promesse fatte ad Abramo. Col Redentore donato in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Per questo medesimo la grazia è chiamata dal Maestro | delle | scuole « l' ultimo effetto del Sacramento« (1) » ed il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
la causa all' effetto. Questo essere intrinseco pensiero | delle | scuole cristiane vedesi da ciò, che il carattere si appella |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
partecipazione. Però S. Basilio coerentemente al parlare | delle | Scritture dice, che Iddio dà le tessere a chi milita sotto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
indelebile il sangue onde furono segnate le soglie | delle | porte de' figliuoli d' Israello in Egitto, quando passò l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
E come l' unione maritale non è che una unione particolare | delle | persone, perciò essa non può che aggiunger loro un grado di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
fa di una potestà opera l' Ordine, nel quale la imposizione | delle | mani affigura la congiunzione dell' ordinante e dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
degli altri uomini, non potea essere che pel contatto | delle | sue sacratissime carni da cui usciva virtù di sanare non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
non vi avesse mala disposizione (4). Il contatto però | delle | carni sacratissime di Gesù Cristo vivente in questo mondo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e invisibile di Gesù Cristo cogli elementi costitutivi | delle | materie sacramentali. Perocchè la virtù santificatrice |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Giovanni, e i Padri della Chiesa attribuiscono al contatto | delle | divine carni la virtù che ricevette l' acqua di mondare le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
grazia abituale. Rispondo, vivente Cristo, il contatto | delle | sue sacratissime carni aver potuto a ciò supplire |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
proprio effetto è l' unione e la percezione sensibile | delle | cose divine: « Se poi siamo morti in Cristo, crediamo che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
vita nuova di Cristo viene la costanza della percezione | delle | cose divine. [...OMISSIS...] Alla Ascensione poi di Cristo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Per indicare i primi, usa S. Giovanni, secondo lo stile | delle | Scritture, la parola cielo , e per indicare i secondi usa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
un solo fine (1). E chi ha meditato sulla lingua enigmatica | delle | Scritture, non troverà difficoltà alcuna sull' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
disse che è il trono di Dio, e nissun trono ha Dio migliore | delle | anime sante; e così pure la voce terra , quando disse che è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
con Cristo; sebbene quest' uomo possa ricevere da Dio | delle | grazie attuali anche prima d' avere consumato il martirio, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
la costituzione dell' uomo. Questo è un essere semplice, ma | delle | molte sue parti che formano la sua natura, una sola è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il Verbo. Tutti due questi mezzi dell' aspetto di Cristo e | delle | sue parole sono indicati da Cristo stesso nel colloquio ch' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
si conosce. Tocca poi il secondo mezzo, che era la virtù | delle | sue parole, dicendo: « Non credete che io sia nel Padre, e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
« Se non altro credete per le stesse opere« (4); » una | delle | quali opere erano i Sacramenti. In questi modi adunque il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
è sempre il Verbo. Confrontiamo con questa dottrina i passi | delle | Scritture e della tradizione, e troveremo quanto sieno |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che noi riceviamo dopo il Battesimo per l' impostazione | delle | mani dei Vescovi (4). Nell' antichissimo Concilio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che può stabilirsi questo canone nell' interpretazione | delle | Scritture e de' Padri, che ogni qual volta si parla di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
fu detto. A ragion d' esempio S. Giovanni Grisostomo in una | delle | sue omelie viene cercando in che consista l' infanzia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
viene lo Spirito Santo: il Verbo dà la cognizione diretta | delle | cose divine, ma lo Spirito Santo muove ed accende la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
si riceve lo Spirito Santo, e in esso la viva riflessione | delle | cose medesime. Quindi è che S. Giovanni attribuisce all' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sangue dell' agnello, di cui tinsero gli Ebrei le imposte | delle | loro case, serve ai Padri di figura tanto del carattere del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
o egli si chiama orazione, invocazione, o imposizione | delle | mani, o segnacolo, o unzione. Queste quattro denominazioni |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Per esempio S. Agostino dice: « Che cosa è l' imposizione | delle | mani se non l' orazione che si fa sull' uomo?« (2). » Quasi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
si fa sull' uomo?« (2). » Quasi voglia dire l' imposizione | delle | mani è quel Sacramento che si chiama anche orazione che si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
uomo. Sebbene adunque nella denominazione di « imposizione | delle | mani« non si contenga espressa alcuna invocazione od |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
anche l' orazione che si fa contemporaneamente all' imporsi | delle | mani, e che è un' altra parte dell' amministrazione del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
unzione o crismazione« con quell' altra di« imposizione | delle | mani« scrivendo, che « per la crismazione della fronte vien |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
appellazioni di« crismazione o unzione« e di« imposizione | delle | mani« si usurpano ad indicare lo stesso Sacramento, che si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
rado anco tacendosi l' unzione si esprimono l' imposizione | delle | mani e l' orazione, ciò che si fa negli stessi Atti degli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
è a credersi che esprimendosi« l' unzione e la imposizione | delle | mani« s' intendano escluse le parole che accompagnano |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
talora l' espressione di segnacolo si congiunge con alcuna | delle | altre tre. Con quella di unzione o di crisma è congiunta |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di S. Pietro dice, che [...OMISSIS...] . Nel libro | delle | Costituzioni apostoliche non si fa menzione solamente del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ne' quali il segnare sia espresso non pure con una sola | delle | altre parti, ma con due qualsivogliano di esse. E veramente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ad un tempo del segno, dell' unzione, e dell' imposizione | delle | mani? Odasi Tertulliano: [...OMISSIS...] . Ecco espresse |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
esplicitamente accennate le due parti dell' imposizione | delle | mani e dell' orazione o invocazione del Santo Spirito? |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
17; XIX, 6), dove è fatta bensì menzione dell' imposizione | delle | mani ma non del crisma, e dice così: [...OMISSIS...] . |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
. Poscia il Bellarmino si propone l' obbiezione | delle | parole d' Innocenzo III, e di Eugenio IV nel Concilio di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dire, che il crisma ora tenga il luogo dell' imposizione | delle | mani usata dagli Apostoli e risponde: [...OMISSIS...] . |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Confermazione. Dunque o la Chiesa erra, o l' imposizione | delle | mani non è necessaria. Ma l' una e l' altra cosa è falsa. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
è falsa. Dunque è il contrario, cioè che l' imposizione | delle | mani necessaria alla Confermazione è quella che fa il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dagli scrittori antichi imposizione della mano e non | delle | mani, e che si dice farsi a' singoli e non a tutti ( « quod |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che fa Benedetto XIV (2), contro la prima imposizione | delle | mani: [...OMISSIS...] . Se dunque il P. Iacopo Sirmondo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ben sovente i dotti, e che insegna loro a sorridere | delle | opinioni più rispettabili. Io mi accosto poi al P. Merlin |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
in quanto le sue osservazioni provano che l' imposizione | delle | mani è indivisa dall' unzione del crisma; non convengo però |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Apostoli conferissero il Sacramento colla sola imposizione | delle | mani senza Crisma. Tale mi sembra l' intimo e vero |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sentendo tanto nominata nella Scrittura l' imposizione | delle | mani e non osservando che nel segnare la fronte la mano |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che il crisma sia stato sostituito all' imposizione | delle | mani apostoliche, ma ciò dee attribuirsi a mancanza di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di coloro che sostengono negli antichi tempi l' imposizion | delle | mani essere stata distinta dall' unzione, ma poscia forse |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e massime presso i Greci, non si richiedesse imposizion | delle | mani distinta dalla stessa unzione, perchè mai ne' primi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
della fronte si faceva allora una distinta imposizione | delle | mani, questa non era cerimonia essenziale, come non è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
come non è essenziale quella distinta imposizion | delle | mani, che si usa ancora nella Chiesa latina e che la greca |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Sacramento; il Crisma è la materia remota, l' imposizione | delle | mani e il segno di croce determina il modo onde la materia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
la materia rimota viene applicata e si fa materia prossima. | Delle | quali affermazioni potrebbe incontrare qualche difficoltà |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che unitamente alle parole consecratorie si proferissero | delle | invocazioni e delle orazioni, dalle quali si denominasse il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
parole consecratorie si proferissero delle invocazioni e | delle | orazioni, dalle quali si denominasse il Sacramento più |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
In ragione d' esempio il passo di S. Clemente Papa o sia | delle | Costituzioni Apostoliche da noi citato di sopra « l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
cioè l' unzione, il segno della croce e l' imposizione | delle | mani, esse simboleggiano, secondo la Scrittura e i Padri, i |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Spirito, che s' attribuisce da' Padri all' imposizione | delle | mani. Tertulliano commenta questo passo di S. Paolo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
segno di croce al Figliuolo, e l' effetto dell' imposizione | delle | mani allo Spirito Santo; di maniera che, secondo questo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
grazia triniforme. [...OMISSIS...] Anche in alcuni luoghi | delle | Scritture l' unzione è attribuita al Padre. Negli Atti |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sebbene la fortezza per quanto dipende dall' uso | delle | potenze diverse dalla volontà non sia necessariamente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
a quel modo che io il concepisco contenersi nel deposito | delle | verità della fede, nelle Scritture e nella Tradizione. Dico |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
osservare ciò che avviene nel fenomeno della nutrizione. | Delle | particelle inanimate vengono ricevute nel nostro stomaco, e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Benchè ciò sia vero, e valga per intendere altri luoghi | delle | Scritture; pure qui il testo di S. Matteo e di S. Marco non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
non muta l' esser suo, ma ella si nobilita e acquista | delle | nuove qualità. Il perchè non è da credere, che rimanendo il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che rimanendo il corpo nostro formato come è al presente e | delle | stesse membra composto, egli non debba avere altresì un uso |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
stesse membra composto, egli non debba avere altresì un uso | delle | sue membra, sebbene quest' uso soverchi di presente il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
è ha pur tanto di vita in sè stesso da poterla comunicare a | delle | particelle di materia inanimata; e come di una tale virtù |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
al tutto perfetto, anche l' operazione di cui parliamo non | delle | sue imperfezioni parteciperebbe, ma più tosto de' suoi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
imperfezioni parteciperebbe, ma più tosto de' suoi pregi e | delle | sue eccelse prerogative. Acciocchè dunque un corpo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ma anche vero corpo. Egli avea loro mostrate le cicatrici | delle | sue piaghe, e fattele loro toccare, ma essi tuttavia non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
prova non era tampoco maggiore del mostramento fatto loro | delle | cicatrici, e del toccamento di quelle ch' essi avean fatto. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
adunque di un corpo umano non consiste nell' identità | delle | particelle che lo compongono (1). Ove adunque consiste l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
identiche particelle materialmente prese, se il mutare | delle | particelle onde si compone un corpo non cangia la sua |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di essere attentamente considerato: l' identità materiale | delle | particelle inanimate dall' anima nostra è al tutto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
la loro identità non è l' identità del corpo. Ma quando | delle | particelle sono rapite dallo spirito, per così dire |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
rinnovato o mutato. E qui a chiarimento e conferma maggiore | delle | cose dette osserviamo un' altra espressione che usano i |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
volendo significare l' identità del corpo, non l' identità | delle | particelle componenti il corpo. Così non disse già queste |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il corpo di Cristo nel Sacramento Eucaristico in virtù | delle | parole consecratorie, ma per sola concomitanza. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
come poteva il corpo di Cristo alimentarsi per così dire | delle | particelle del pane e del vino se ivi tutto non fosse |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
l' ineffabile e divina nutrizione, che segue in virtù | delle | parole, e che le parole, per così dire, comandano, se non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
vino. Laonde acciocchè si avveri, che in virtù e in forza | delle | parole sacramentali tutto il corpo di Cristo stia nell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Santissima Eucaristia. 2. Che egli vi si trova in virtù | delle | sacramentali parole. 3. Che tutta la sostanza del pane e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che« sotto le specie eucaristiche sta bensì in forza | delle | parole tutto Cristo quanto alla sostanza, ma non quanto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sangue di Cristo, ma vuole di più che vi sia l' identità | delle | particelle materialmente prese che compongono il corpo di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ella nasce dal non avere abbastanza distinto l' identità | delle | particelle componenti il corpo: il che mi si mostra dal |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che il corpo umano nella vita presente perde continuamente | delle | particelle di cui è composto, le quali separandosi da lui |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
informate; come pure è certo ch' egli riceve continuamente | delle | altre particelle che prima di unirsi con lui erano morte, e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
legge della natura umana nella vita presente, è conseguenza | delle | funzioni animali nel presente stato di cose; nè la natura |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
umana in Gesù Cristo si sottrasse a tali leggi, conseguenza | delle | quali fu pure l' esser nato Cristo bambino, e poi cresciuto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
vivente quaggiù ebbe luogo la stessa continua permutazione | delle | particelle di suo corpo: e però le particelle che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Dunque l' identità di questo non è legata all' identità | delle | molecole o particelle che lo compongono. Questa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
vuole, che il corpo di Cristo nell' Eucaristia sia composto | delle | identiche particelle onde constava il corpo di Cristo; |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
certo e dimostrato che non si può sostenere la seconda | delle | due proposizioni, nella quale facemmo consistere quell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
. Ora confesso che questa sentenza conta per sè | delle | autorità ragguardevolissime, le quali molto mi atterrirono |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e nella stessa Sacra Scrittura. 3. Quella sentenza involge | delle | difficoltà insuperabili ad ogni ragione teologica, sempre |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
si vuol evitare, collo stabilire la durazione sempiterna | delle | cose create, senza alcun bisogno di adoperare questa parola |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
questa parola di annichilazione. A ragion d' esempio, una | delle | testimonianze scritturali, che provano la durazione degli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
in eterno, contro ciò che pone quel luogo chiarissimo | delle | Scritture. Nel nostro sistema all' incontro sebbene la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
alcuna accessione, sarebbe adunque mancante nel novero | delle | cose un essere sostanziale, e non si sarebbe aggiunto tutto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
S. Tommaso prova, che Dio non riduce al niente cosa alcuna | delle | già formate. [...OMISSIS...] Ora il pane ed il vino |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
pane. Da tutte le cose dette è facile di provare la seconda | delle | nostre tesi, che nel sistema degli avversari manca il vero |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ella è costretta di più manifestarsi, cioè nell' angustia | delle | obbiezioni. Il grand' uomo a ragione d' esempio sente assai |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
necessario, che rimanga ciò che fu pane, e a provarlo reca | delle | similitudini naturali dicendo: [...OMISSIS...] . Qui |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e legno. Non conviene adunque far violenza al significato | delle | parole per sostenere una opinione particolare, tanto più |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
qualche cosa che appartiene alla fede. Or il significato | delle | parole convien desumersi dall' uso. Però chi mai non fa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
tutti i Padri e che per conseguente contengono il deposito | delle | più sacrosante verità come in vasi d' oro incorruttibili. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
incorruttibile (3). Cristo dunque s' asconde sotto il velo | delle | mistiche specie per un atto d' amore, ed è questo che volle |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
poscia in bocca de' suoi cari bamboli, de' frutti | delle | sue viscere. E di qui nasce che nell' invocazione dello |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
viene e sta nell' Eucaristia nell' atto della diffusione e | delle | unioni amorose, come più largamente diremo appresso. Nè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
a credere che la transustanziazione non nascesse in virtù | delle | parole di Cristo, ma in virtù dell' invocazione dello |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Eugenio IV (3). Ma egli è ben facile di conciliare la virtù | delle | parole consecratorie coll' opera intiera dello Spirito |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
del pane e del vino: perocchè questa nasce solo in virtù | delle | parole consecratorie, le quali hanno forza di far venire lo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e naturali e soprannaturali ripetuto. Rechiamo alcuna | delle | similitudini che a tal uopo usavano. 1. Ho già notato, che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
distruzione, ma solo un perfezionamento, un elevamento | delle | nature a stato di natura migliore? chi non sente con quanta |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
usava di somiglianti similitudini del legno che fruttifica, | delle | fonti che scaturiscono, del frumento che matura: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
cioè che s' aggiungano al corpo ed al sangue di Cristo | delle | particelle nuove, le quali non mutano, ma anzi esse pure |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
il principio nostro formale; pure ci sono state aggiunte | delle | parti, che non avevamo; il nostro corpo è cresciuto. Questo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
che non si consideri l' identità del tutto, ma l' identità | delle | particelle che compongono il tutto; non il tutto come uno, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
alla natura del corpo nel Nuovo Saggio sull' origine | delle | idee , alla qual opera rimettiamo il lettore che brami più |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
spazio, che io ho espresso nel Nuovo Saggio sull' origine | delle | idee . E veramente io ho dimostrato avervi due modi di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sentimento fondamentale; e se noi troviamo l' identità | delle | due estensioni non è per altro se non perchè l' estensione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Che se si volessero le ragioni indagare del diverso opinar | delle | Scuole, forse questa si troverebbe esser una: l' essersi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
l' aculeo; ma dico essere questi peccati degli uomini e non | delle | Scuole, i quali furono già da me nei due libri precedenti |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
benchè non possa a meno di registrarsi nell' istoria | delle | teologiche discussioni, dee recar ombra alcuna alla gloria |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
teologiche discussioni, dee recar ombra alcuna alla gloria | delle | Scuole medesime, ma solo dar materia di compatimento in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
colpevoli, già per ciò solo non appartengono più a campioni | delle | Scuole cristiane; rifiutandosi queste di riconoscere per |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di opinare, finchè i teologi si contenessero entro la sfera | delle | scolastiche opinioni, fuor d' essa non punto disorbitando. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
cui posson trascorrere; il disorbitar voglio dir da' limiti | delle | Scuole, talmente impaurendosi d' un errore, di quell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Ora io dicevo, che se un campione dell' una o dell' altra | delle | Scuole, ammesse nella Chiesa cattolica, traboccasse così |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dall' esser campione della sua Scuola; perocchè ognuna | delle | Scuole cattoliche egualmente proscrive gli errori tutti |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
io dissi, che invano egli sarebbesi lusingato, che una | delle | Scuole cattoliche gli venisse in aiuto: conciossiachè s' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
nasce l' uomo, della grazia santificante, e che l' uomo ora | delle | naturali sue forze e facoltà sia provveduto tanto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
a conoscersi da coloro che tolgono a narrare le vicende | delle | scienze e delle dominanti opinioni; nè tuttavia guari ancor |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
da coloro che tolgono a narrare le vicende delle scienze e | delle | dominanti opinioni; nè tuttavia guari ancor conosciuto da |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Nella Chiesa adunque videsi lo stesso alterno movimento | delle | menti: una tendenza al fatalismo (nel senso detto) fino a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
degli accennati due errori, a quel modo e in quelle forme, | delle | quali vestiti essi sursero nel seno stesso della Cattolica |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
la persuasione messasi fra gli uomini, che v' abbiano | delle | buone e delle cattive azioni, degne le prime di ricompensa, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
messasi fra gli uomini, che v' abbiano delle buone e | delle | cattive azioni, degne le prime di ricompensa, le seconde di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di tutto il male, vestì in mano di questi due eresiarchi | delle | forme più filosofiche, e propriamente platoniche : gli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
filosofiche, e propriamente platoniche : gli angeli ebbero | delle | genealogie: il mondo fu creato dagli angeli inferiori, il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
, donde vedesi, come appoggiava all' autorità | delle | Scritture inspirate l' empietà dei due principii. E poichè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
distrutto da S. Agostino, quanto si legge nel dizionario | delle | Eresie stampato dal Contin in Venezia (1) intorno al |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
Scuole secondo i due metodi tradizionale e razionale: | delle | quali Scuole furono rappresentanti nell' antichità Pitagora |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
anco a quelli che non sono pervenuti ancora al libero uso | delle | loro potenze e con essa li santifica, come avviene co' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
arreca contro a' Pelagiani, deducendoli da' testi più ovvii | delle | divine Scritture, sono efficacissimi. Perocchè se la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
esser morali; sarebbe costretto a riporre fra' caratteri | delle | cose moralmente buone non solo l' ordine della ragione, ma |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
non esser morale: conciossiachè potrebbe quell' uomo usare | delle | forze del suo arbitrio, senza darsi cura che queste fossero |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
peccato. Indi l' errore d' Origene che negava l' eternità | delle | pene dell' inferno. Certo Origene così scrive: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
ne' posteri, di poi della sua natura, in terzo luogo | delle | sue conseguenze, e finalmente del suo rimedio, indicando i |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
un aiuto di grazia. [...OMISSIS...] 10. Tutto il fondamento | delle | dispute che queste due schiere opposte di eretici agitarono |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
del filosofo l' investigare le definizioni e la natura | delle | cose; e conviene infatti ricorrere all' osservazione e al |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
intorno alla natura intima dell' umana libertà e | delle | sue relazioni col bene e col male morale, da cui solo si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
le quali dànno origine a due forme di moralità, l' una | delle | quali riguarda l' abitudine della volontà all' oggetto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
azione personale . E con questa distinzione si conciliano | delle | autorità, che sembrerebbero in contraddizione tra loro, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sua essenza? « Il peccato » (parliamo sempre nell' ordine | delle | cose morali) «è una deviazione della volontà personale |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
è quella che stabilisce all' uomo (e lo stesso può dirsi | delle | altre creature intelligenti), il suo fine e al medesimo lo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
anima. E così quella definizione è conforme al linguaggio | delle | divine Scritture, e dell' ecclesiastica tradizione, della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
sta la sua vita. Per riguardo poi alla maniera di parlare | delle | Scritture, noi ne abbiamo addotti i testimoni nel Trattato |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
un esempio da altre verità cristiane, dagli abiti infusi | delle | virtù teologiche nel santo battesimo. Sono abiti che si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
filosofi. Che se queste ancorchè sfavorevoli all' acquisto | delle | virtù non sono peccati, ciò accade perchè non affettano la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
questa proposizione: [...OMISSIS...] , che è la prima | delle | 31 condannate da Alessandro VIII col decreto de' 7 dicembre |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
di numero in ogni uomo, e che l' inesistere non è proprio | delle | relazioni che non sieno per sè sussistenti, e che esso |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
alla colpa. Onde S. Tommaso divide il male nell' ordine | delle | cose volontarie in queste due specie appunto di: 1 male |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
opere (2), principalmente nella prima e seconda parte | delle | Nozioni di peccato e di colpa illustrate . Altri luoghi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
con facilità pure si spiegano ponendo attenzione al valore | delle | parole. Così ciò che dice: « ibi incipit genus moris, ubi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dunque le parole colle quali ho conchiuso la seconda parte | delle | Nozioni di peccato e di colpa . « Trattasi di due concetti |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
e propria di peccato. Conviene dunque togliere l' equivoco | delle | parole, e invece di negare che ci possa essere un peccato |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
nel quale consentì il loro padre prima di generarli? | Delle | cose contingenti e molto meno della scelta che farà una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
cui consenso si presume. Da parte di Dio, il quale dispone | delle | sue creature cum magna reverentia , quando con quel patto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
assurdo, che un decreto positivo cangerebbe la natura | delle | cose, non dico già un decreto efficace che influisce e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
dare quest' altra ragione, e torneremo nel ginepraio | delle | difficoltà. Ma suppongasi che il bambino sia stato |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
. 5.. e ) Finalmente i fautori di questo sistema abusano | delle | proposizioni condannate in Baio, citandole senza darsi cura |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
le classi, ridurle alle ultime irreducibili, è il Problema | delle | categorie , secondo l' uso che noi intendiamo fare di |
Sulle categorie e la dialettica -
|
il primo lavoro ontologico, che è quello, come dicevamo, | delle | Categorie, non si compie per via di ragionamento, ma per |
Sulle categorie e la dialettica -
|
non ancora approfondita, ma accennata nella distribuzione | delle | categorie. All' invenzione di queste poi l' Ideologia e la |
Sulle categorie e la dialettica -
|
forma si può derivare. Non c' è dunque circolo nel discorso | delle | Categorie, ma un ragionare diretto; riducendosi tutto a una |
Sulle categorie e la dialettica -
|
qual risultato di un' osservazione filosofica. Il Problema | delle | Categorie si offerse da sè alla mente dei primi filosofi, e |
Sulle categorie e la dialettica -
|
errori, divideremo questo libro in due Sezioni, la prima | delle | quali sarà storica, la seconda teoretica. Per Categorie |
Sulle categorie e la dialettica -
|
ma solo allora che ne scòrsero il bisogno all' intento | delle | loro speculazioni. Con queste cercano da principio d' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
posteriori. A noi basterà di indicare la dottrina | delle | categorie (1) della scuola pitagorica avanti Platone, senza |
Sulle categorie e la dialettica -
|
B) Unità in relazione con altra . III Unità come finimento | delle | cose. - Si osservava che ogni ente compito doveva avere |
Sulle categorie e la dialettica -
|
aver Platone chiamato quelli numeri intelligibili , cause | delle | cose, non le cose stesse, chiamate bensì numeri anche da |
Sulle categorie e la dialettica -
|
i numeri non subiettivati, ossia le astrazioni dei numeri. | Delle | quali distinzioni essendo egli in possesso, e non gli |
Sulle categorie e la dialettica -
|
di molte considerazioni. Dopo conosciuta la numerosità | delle | cose, venendo a considerare le cose singole, si trovava in |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che la dottrina de' numeri contenesse la dottrina | delle | cose, e le categorie delle cose avessero i numeri per |
Sulle categorie e la dialettica -
|
numeri contenesse la dottrina delle cose, e le categorie | delle | cose avessero i numeri per fondamento, di maniera che |
Sulle categorie e la dialettica -
|
de' numeri », o quando consideravano i numeri come cause | delle | cose, cadendo in quella contraddizione che osserva lo |
Sulle categorie e la dialettica -
|
preso, non essendo numero, non poteva essere la materia | delle | cose. Ma, che i Pitagorici considerassero il numero come « |
Sulle categorie e la dialettica -
|
indeterminato era a' Pitagorici come la causa materiale | delle | cose. Ciò dunque da cui il pensiero incomincia il suo |
Sulle categorie e la dialettica -
|
trovandosi il numero determinato, per es. il numero | delle | specie che contiene quell' uno (genere), e ricongiungendo |
Sulle categorie e la dialettica -
|
Ma allo stesso modo si concepiva il processo ontologico | delle | cose dall' uno primo; il che mi fa credere che per Platone |
Sulle categorie e la dialettica -
|
si trovano nell' idea universale le specie, ciascuna | delle | quali è un numero. Ma l' Uno primo è quello dove risiede l' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
nell' unità, e sono primamente specie, poi forme o essenze | delle | cose. Nell' Uno primo dunque e massimo si trovano immersi i |
Sulle categorie e la dialettica -
|
(l' uno nel V significato, come principio dei numeri e | delle | cose); 3 era uno in altro , quando diveniva forma o essenza |
Sulle categorie e la dialettica -
|
uno in altro , quando diveniva forma o essenza dei numeri e | delle | cose, e in quest' ultimo stato l' uno si considerava come |
Sulle categorie e la dialettica -
|
universale, cioè alla teoria dell' essere senza distinzione | delle | sue forme o categorie, e però: 1 Non conoscendosi ancora le |
Sulle categorie e la dialettica -
|
(il quale non poteva essere che la distinzione | delle | forme primitive): indi la confusione sempre crescente del |
Sulle categorie e la dialettica -
|
con quei soli principii tutto si spiegasse; onde alla forma | delle | cognizioni riducevasi violentemente la materia: il che |
Sulle categorie e la dialettica -
|
dunque esser queste le vere categorie , od ultime classi | delle | entità; poichè i due principii pitagorici ripetendosi in |
Sulle categorie e la dialettica -
|
poichè i due principii pitagorici ripetendosi in ciascuna | delle | tre forme dell' essere come vedemmo, supponevano una |
Sulle categorie e la dialettica -
|
predicati [...OMISSIS...] , ed Archita poi scrisse il primo | delle | categorie [...OMISSIS...] . Dexippo Erennio ateniese (3) e |
Sulle categorie e la dialettica -
|
l' ente in quanto determina e unisce la pluralità | delle | sue determinazioni. Avendo dunque concepito Platone il |
Sulle categorie e la dialettica -
|
e piccolo »; ma si sarebbe appigliato alla terza coppia | delle | opposizioni pitagoriche anzichè alla seconda. La quarta |
Sulle categorie e la dialettica -
|
destro come il lato più nobile o la situazione più perfetta | delle | cose, e il sinistro il contrario; e riputavasi mancante di |
Sulle categorie e la dialettica -
|
Pitagorici co' loro due principŒ. Alla rettezza e stortezza | delle | linee si vedono applicati nella settima coppia i concetti |
Sulle categorie e la dialettica -
|
considerato come indefinito, cioè come una privazione | delle | determinazioni che dovrebbe avere. Mi sembra Aristotele |
Sulle categorie e la dialettica -
|
la questione degli elementi degli enti con quella | delle | classi degli enti . L' espressione « elementi degli enti », |
Sulle categorie e la dialettica -
|
« generi degli enti », che sembrava dover significare « | delle | classi generiche degli enti », e anche « delle qualità |
Sulle categorie e la dialettica -
|
« delle classi generiche degli enti », e anche « | delle | qualità universali »che si predicano di molti enti. Ora la |
Sulle categorie e la dialettica -
|
suo sistema, che in opposizione a Platone nega l' esistenza | delle | idee separate dalle cose, e però non possono essere che |
Sulle categorie e la dialettica -
|
cose, e però non possono essere che appartenenze (elementi) | delle | cose stesse. I quattro principŒ dunque de' Pitagorici e di |
Sulle categorie e la dialettica -
|
quale , il secondo è il quanto . Il che rammenta l' ordine | delle | categorie d' Archita (se si dee credere a Dexippo, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
. Il che però non vuol dire che il modo di essere | delle | cose sia uguale in tutto al modo di concepire della mente |
Sulle categorie e la dialettica -
|
al modo di concepire della mente umana. E questa è una | delle | cause dell' oscurità di Platone e di Aristotele stesso, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che convenissero ugualmente al concepire e all' essere | delle | cose; onde, quando applicano al primo lo stesso linguaggio, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
reale di tenebre; e questo risponde all' ottava coppia | delle | categorie pitagoriche, luce, tenebra [...OMISSIS...] . La |
Sulle categorie e la dialettica -
|
tali specie o numeri. Trovate queste specie , ciascuna | delle | quali raccoglie in sè un certo numero di qualità e |
Sulle categorie e la dialettica -
|
numeri si conforma; da Platone poi fu detta partecipazione | delle | specie (2) ( «methexis»), onde le specie rimanevano |
Sulle categorie e la dialettica -
|
Antinomìa del sistema di Platone, ed è la terza coppia | delle | dieci che Aristotele attribuisce ad alcuni Pitagorici, «hen |
Sulle categorie e la dialettica -
|
è l' indefinito: la prima coppia, «peras kai apeiron», | delle | dieci pitagoriche. Di che conchiude, che quell' uno, poichè |
Sulle categorie e la dialettica -
|
ideale », considerata da Platone come la materia universale | delle | idee di cui l' uno è la forma. Ora da quello che segue s' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che segue s' intende perchè egli dava a questa materia | delle | idee la denominazione di « grande e piccolo ». Egli ha |
Sulle categorie e la dialettica -
|
ripete Aristotele senza spiegarlo, che l' uno è la forma | delle | specie e de' numeri. E che l' uno sia tutto e parte, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
speciale): poichè è determinato in quanto che il complesso | delle | parti o elementi che contiene sono raccolti e compresi |
Sulle categorie e la dialettica -
|
significato la mista , che è come mediatrice e vincolo | delle | due prime. Questa figura, data da Platone all' ente, da |
Sulle categorie e la dialettica -
|
vuole che il filosofo rimova nello studio dei numeri e | delle | figure geometriche ogni materia corporea (3). Il che però |
Sulle categorie e la dialettica -
|
i varŒ suoi aspetti, ora in sè, ora come partecipabile | delle | cose reali. Dicendo dunque, non che l' ente sia figura, ma |
Sulle categorie e la dialettica -
|
unite [...OMISSIS...] . Ora l' uno, preso come il complesso | delle | parti, e contenuto nell' uno preso come tutto; perchè le |
Sulle categorie e la dialettica -
|
Dall' esser poi l' uno sotto il rispetto materiale, cioè | delle | parti, in se stesso, cioè nell' uno formale; e sotto il |
Sulle categorie e la dialettica -
|
. Il che viene a dire che l' uno tutto, forma | delle | cose, come essente nella mente divina, è diverso dall' uno |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che egli può e non può diventare più giovane e più vecchio | delle | altre cose. Prova che l' altre cose non possono diventare |
Sulle categorie e la dialettica -
|
e sempiterno. Il che quanto sia vero apparisce dalla Teoria | delle | Categorie che noi daremo in appresso, dove vedremo che i |
Sulle categorie e la dialettica -
|
l' esistenza, non può stare, non è al tutto (che è la prima | delle | due fondamentali ipotesi intorno a cui s' aggira la |
Sulle categorie e la dialettica -
|
, in quanto si considerano, ognuno da sè, come aventi | delle | specie subordinate. Il che per intendere come sia, dobbiamo |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che riceve in sè differenze e ha specie, e si predica | delle | specie come loro quiddità comune. [...OMISSIS...] L' uno |
Sulle categorie e la dialettica -
|
una verità. Poichè veramente il bene appartiene alla terza | delle | supreme forme dell' essere, come vedremo, ed eccede tutti i |
Sulle categorie e la dialettica -
|
uno e molti: e allo stesso modo ciascuno dei secondi enti e | delle | seconde menti (chè sono tra i molti dell' uno primo) è uno |
Sulle categorie e la dialettica -
|
altre differenze che queste cinque. Poichè introducendosi | delle | differenze in ciascun genere, di modo che se n' abbiano |
Sulle categorie e la dialettica -
|
dall' Anima esce la Natura reale? L' Anima, il complesso | delle | specie, il mondo intelligibile ultimato, ha la virtù di |
Sulle categorie e la dialettica -
|
materia , essendo esaurita tutta la distinzione e la serie | delle | specie; e in quant' è intelligenza, comparisce la forma |
Sulle categorie e la dialettica -
|
genitale, e questa la natura sensibile, l' una e l' altra | delle | quali è come una vita evoluta [...OMISSIS...] , e questa |
Sulle categorie e la dialettica -
|
Così l' Anima, che è la contemplazione de' generi minori e | delle | specie, si moltiplica secondo che gli anelli della |
Sulle categorie e la dialettica -
|
dice: [...OMISSIS...] . Quando dunque nel continuo operare | delle | cause si giunge all' Anima prima, o Mondo intelligibile, e |
Sulle categorie e la dialettica -
|
e sensibile; in questa rimane il mondo intelligibile | delle | specie, come in queste rimane la Mente o i generi, e in |
Sulle categorie e la dialettica -
|
è migliore e ottimo. Poichè, se l' Anima umana si compone | delle | parti accennate, non è difficile l' intendere come, in |
Sulle categorie e la dialettica -
|
del tutto. Onde poi questa debolezza? Venuta la catena | delle | cause all' ultimo anello, e all' infimo prodotto la |
Sulle categorie e la dialettica -
|
pone due enti medii (1), la Mente e l' Anima; la prima | delle | quali comunica da una parte immediatamente col Bene, da cui |
Sulle categorie e la dialettica -
|
da Platone enumerati già nel Sofista, e altrove. Il difetto | delle | categorie di Plotino, come pure di tutti i Neoplatonici, si |
Sulle categorie e la dialettica -
|
dell' Unitarismo, che confuteremo dove esporremo la teoria | delle | categorie e ne' libri ontologici, che verranno appresso. |
Sulle categorie e la dialettica -
|
dei cinque generi, e però è un composto, secondo Plotino, | delle | cinque prime idee generiche. Ma è costretto tantosto a |
Sulle categorie e la dialettica -
|
raziocinŒ a persuadersi, facendosi altresì caso | delle | possibili obbiezioni. Questa sicurezza e autorevolezza di |
Sulle categorie e la dialettica -
|
qual è questo perchè? Certamente è questo che nella serie | delle | specie quando il nostro pensiero perviene a quelle che sono |
Sulle categorie e la dialettica -
|
dell' ente. Ella si può dividere certamente in più sˆtte, | delle | quali una fu quella de' Gnostici. Come furono divisi i |
Sulle categorie e la dialettica -
|
anime, i demoni: superiormente a questi si trovano i generi | delle | cose intelligibili, ossia le idee: tiene il luogo supremo |
Sulle categorie e la dialettica -
|
abbraccia colla sua virtù, e collega in sè i generi tutti | delle | cose e le forze diffuse per l' universo. Tutte queste |
Sulle categorie e la dialettica -
|
dell' altre, contiene nel suo seno tutti i contrarii generi | delle | cose congiunti, avvincolati in uno, e indistinti: e però è |
Sulle categorie e la dialettica -
|
Quindi ne' sistemi de' Neoplatonici manca il nesso | delle | sentenze, cioè si preteriscono quelle questioni che cercano |
Sulle categorie e la dialettica -
|
perfetta, e in fine contenente tutti i contrari generi | delle | cose, avvincolati in uno ed indistinti, credono d' avervi |
Sulle categorie e la dialettica -
|
contro il loro intento, che è quello di filosofare | delle | altissime cose. Essi dunque pigliano la via di mezzo, che è |
Sulle categorie e la dialettica -
|
all' umano ingegno. Ma restringendosi a parlar solo | delle | categorie de' nuovi Platonici, essi le riducevano a tre, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
pigliarsi per vere categorie. L' affinità e continuità | delle | sentenze ci persuase che riuscirebbe più naturale e facile |
Sulle categorie e la dialettica -
|
de' suoi ragionamenti. Nondimeno l' estensione e la varietà | delle | materie toccate nelle diverse opere di Aristotele, e l' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
approfittato di tutti i suoi predecessori, massimamente | delle | dispute che ebbero luogo nella scuola di Platone, ci |
Sulle categorie e la dialettica -
|
quasi abbandonati da Platone, disconobbe in parte la natura | delle | idee o specie, che rinchiuse nè reali, benchè finiti; e, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
quest' occasione altresì per fare su ciascuna di esse | delle | riflessioni non solo v“lte a distinguere quello che ci |
Sulle categorie e la dialettica -
|
quelli che naturalmente e logicamente si dovrebbero avere | delle | entità che vengono espresse, o connessi altrimenti, allora |
Sulle categorie e la dialettica -
|
allora si manifesta la necessità di far notare nell' uso | delle | parole tutti que' casi, ne' quali i concetti e i pensieri |
Sulle categorie e la dialettica -
|
connessioni naturali; ma svolgono altresì tutte le fallacie | delle | argomentazioni: su di che questo filosofo ritorna in altri |
Sulle categorie e la dialettica -
|
come cadrebbe in errore colui che inducesse la pluralità | delle | essenze o de' concetti da più sinonimi. Una dunque delle |
Sulle categorie e la dialettica -
|
delle essenze o de' concetti da più sinonimi. Una dunque | delle | prime regole logiche ed ontologiche deve esser quella di |
Sulle categorie e la dialettica -
|
di spogliare i concetti e gli enti dalle vestimenta | delle | parole, figgendo la mente in quelli anzi che in questi ( |
Sulle categorie e la dialettica -
|
e l' uggia che s' era messa di maneggiar quest' arme | delle | forme verbali non solo in assalire, ma ancora in difendere |
Sulle categorie e la dialettica -
|
senso proprio e rigoroso a que' ragionamenti, che trattano | delle | cose spirituali, e massimamente delle divine, in cui non |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che trattano delle cose spirituali, e massimamente | delle | divine, in cui non cade la quantità; ovvero che volendola a |
Sulle categorie e la dialettica -
|
sono suggerite all' uomo dalle facoltà dell' associazione | delle | idee, e da quella legge per la quale colui che parla è |
Sulle categorie e la dialettica -
|
a qualche cosa che conosciamo negativamente, a cagione | delle | relazioni che la cosa cognita ha coll' incognita con una |
Sulle categorie e la dialettica -
|
due specie a spianarci il cammino per favellare esattamente | delle | cose divine. Convien dunque osservare, che, quando noi |
Sulle categorie e la dialettica -
|
discrepanza di linguaggio generò confusione nelle dispute, | delle | quali le scuole si trovarono infine stanche e svogliate. |
Sulle categorie e la dialettica -
|
co' suoi analoghi si può chiamare analogante , e i nomi | delle | essenze che hanno con essolei analogia, si possono chiamare |
Sulle categorie e la dialettica -
|
le differenze che si osservano tra quelle due filosofie, | delle | quali differenze parleremo in appresso. Il principio, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
per accidente [...OMISSIS...] . E a queste otto, nel libro | delle | categorie, aggiunge le due altre dell' essere situato e |
Sulle categorie e la dialettica -
|
per conseguente appartengono ugualmente all' ordine | delle | cose possibili ed ideali, e all' ordine delle cose |
Sulle categorie e la dialettica -
|
all' ordine delle cose possibili ed ideali, e all' ordine | delle | cose sussistenti o reali. b) Essere od è , può significare |
Sulle categorie e la dialettica -
|
facoltà dell' intendimento umano di vestire gli enti | delle | sue proprie disposizioni, e di convertire poscia a sè |
Sulle categorie e la dialettica -
|
parte una relazione di pura ragione (4). Ma il filosofo | delle | scuole non considerò abbastanza in questo fatto degli enti |
Sulle categorie e la dialettica -
|
61 e seg.) », e siccome vedremo anche in appresso, parlando | delle | Categorie. La seconda cosa, non osservata abbastanza, si è |
Sulle categorie e la dialettica -
|
suo corrispondente, e così l' ideale si manifesta come tipo | delle | cose reali. Questa visione del reale nell' ideale è un' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
e si riduce al DIVIDERE. Ma i limiti e le privazioni | delle | cose, concepiti astrattamente, sono enti negativi con |
Sulle categorie e la dialettica -
|
quale pure suole rivestire varie relazioni, quasi termine | delle | limitazioni da una parte, e termine dell' entità che |
Sulle categorie e la dialettica -
|
specie, e questi generi e specie sono come elementi formali | delle | relazioni medesime. IV Comporre - Unioni razionali . - |
Sulle categorie e la dialettica -
|
attribuir loro, per via di certa analogia, le proprietà | delle | cose ch' ella positivamente conosce, e queste proprietà, in |
Sulle categorie e la dialettica -
|
esaminiamo diligentemente questa partizione. La dottrina | delle | Categorie Aristoteliche soggiacque a diverse |
Sulle categorie e la dialettica -
|
soggiacque a diverse interpretazioni, ciascuna | delle | quali potrebbe subire una critica speciale; ma la prima |
Sulle categorie e la dialettica -
|
dell' ente (1), non farà più meraviglia, che nella tavola | delle | categorie aristoteliche non si trovi nè l' ente , nè la |
Sulle categorie e la dialettica -
|
ad altre, sieno una sola, o più; e questa è la ricerca | delle | Categorie, come le concepisce Aristotele. Onde « il diverso |
Sulle categorie e la dialettica -
|
Aristotele, come materia rispetto alla specie , e subietto | delle | differenze . Ma il subietto stesso e la materia prendono |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che ci sia una materia ideale , che costituisce il genere | delle | specie, e una materia reale , che costituisce un altro |
Sulle categorie e la dialettica -
|
le differenze [...OMISSIS...] , come la materia, priva | delle | specie, avrà differenze? In nessun modo, differenze che |
Sulle categorie e la dialettica -
|
specie: altro è il genere che si definisce: « il subietto | delle | differenze », e questa definizione non conviene ala materia |
Sulle categorie e la dialettica -
|
chiamò Categorie, poichè questi sono « i primi subietti | delle | differenze », che uniti a queste costituiscono i generi |
Sulle categorie e la dialettica -
|
suo concetto il dichiara, tra gli altri luoghi, nel libro | delle | « Categorie », dove parla della sostanza (4). |
Sulle categorie e la dialettica -
|
ma una semplice classificazione degli universali, ossia | delle | idee. Di poi è necessario osservare su questa |
Sulle categorie e la dialettica -
|
osservare su questa classificazione quanto segue: 1 Niuna | delle | dieci categorie esprime puramente l' ente qual è in sè, non |
Sulle categorie e la dialettica -
|
è l' opera della mente: non trovasi nella natura | delle | cose, dove, quantunque ci sia distinzione, non vi ha |
Sulle categorie e la dialettica -
|
predicare di cosa alcuna, e però non appartiene al novero | delle | Categorie; ma è un' ousia prima. 3 Manca ancora nelle |
Sulle categorie e la dialettica -
|
sono relazioni reali. Onde da una parte la divisione | delle | categorie riesce imperfetta, perchè nella quarta «pros ti» |
Sulle categorie e la dialettica -
|
considera la spiegazione che il nostro stesso filosofo dà | delle | Categorie, vedesi che egli riduce alla categoria della |
Sulle categorie e la dialettica -
|
le quali sono relazioni. Il che dimostra che la distinzione | delle | Categorie è tutta dialettica , come deve essere, perchè |
Sulle categorie e la dialettica -
|
sicchè esse si distinguono secondo il senso preciso | delle | parole, e però secondo le relazioni mentali significate |
Sulle categorie e la dialettica -
|
nelle scuole, racchiuse gl' ingegni entro il circolo | delle | partizioni dialettiche, e se alcuno tentò di uscire da |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che non aveva fatto Aristotele i concetti generali | delle | cose, componendo arti magne e mnemoniche e lingue |
Sulle categorie e la dialettica -
|
egli s' occupò unicamente, come avea pure fatto Aristotele, | delle | forme del pensiero, e credette avere esaurito il suo |
Sulle categorie e la dialettica -
|
intelligenza un' entità esteriore. Se adunque la condizione | delle | due potenze in tutte queste condizioni è uguale, perchè |
Sulle categorie e la dialettica -
|
relazione, ella si trova nella limitazione e mutabilità | delle | cose contingenti, riferita dalla mente all' illimitazione, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
di fatto Kant ritrasse un grande svantaggio nella deduzione | delle | sue categorie, perocchè egli non pensò a classificare in |
Sulle categorie e la dialettica -
|
distinte: il concetto pone innanzi alla mente l' essenza | delle | cose racchiusa nel concetto, e questa essenza è data all' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
è data (1). Erra dunque grandemente Kant sopprimendo una | delle | due grandi classi del conoscere umano; cioè confondendole |
Sulle categorie e la dialettica -
|
sommettiamo prima agli occhi del lettore la tavola Kantiana | delle | diverse maniere di giudizŒ. Ed è la seguente: |
Sulle categorie e la dialettica -
|
lettore (1). Di più dalla critica, che testè abbiamo fatta | delle | classificazioni de' giudizŒ, risulta quanto esse, come loro |
Sulle categorie e la dialettica -
|
Ma sarei infinito se volessi continuarmi in tutti i difetti | delle | categorie Kantiane; veniamo dunque alle idee della ragione. |
Sulle categorie e la dialettica -
|
, se non percorrendo ed abbracciando tutta la serie | delle | condizioni, trovando così l' incondizionato. Quest' è |
Sulle categorie e la dialettica -
|
e legati al suo carro trionfale. Ma seguiamo la deduzione | delle | tre idee trascendentali della Ragione Kantiana. La ragione |
Sulle categorie e la dialettica -
|
dee pervenire a ciò che dia unità a tutta la serie | delle | condizioni in ciascuna di quelle tre maniere di relazioni. |
Sulle categorie e la dialettica -
|
e d' effetto, perviene all' unità assoluta della serie | delle | condizioni de' fenomeni , argomento della Cosmologia; |
Sulle categorie e la dialettica -
|
d' enumerazione de' possibili, perviene all' unità assoluta | delle | condizioni di tutti gli oggetti del pensiero in generale, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che nel sentimento suo proprio l' anima e sente la varietà | delle | sue modificazioni, e sente sè stessa soggetto unico e |
Sulle categorie e la dialettica -
|
, quand' ella giunge all' unità assoluta della serie | delle | condizioni dei fenomeni , cioè del Mondo. E qui deride e |
Sulle categorie e la dialettica -
|
All' incontro quando la ragione cerca l' unità assoluta | delle | condizioni de' fenomeni (mondiali), allora ella produce a |
Sulle categorie e la dialettica -
|
e, chiamatala al suo tribunale, convincerla di aver dette | delle | contraddizioni. L' alta persuasione che dimostra Kant di sè |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che si contraddice; almeno il certo ed evidente risultato | delle | antinomie si è questo, che « l' uomo individuo, chiamato |
Sulle categorie e la dialettica -
|
del sentimento fondamentale. Si cangia dunque il soggetto | delle | due proposizioni opposte, e si vuol far credere che sia il |
Sulle categorie e la dialettica -
|
ad esistere. Il tempo possibile appartiene dunque al mondo | delle | idee, il quale è nel suo fondo eterno, e non mai |
Sulle categorie e la dialettica -
|
continuo; ma dalle forze dei singoli estesi, ciascuna | delle | quali forze, diffondendosi in un piccolo spazio determinato |
Sulle categorie e la dialettica -
|
è che lo stato esteriore, una mera relazione accidentale | delle | sostanze » ». Anzi vi ha una composizione sostanziale , |
Sulle categorie e la dialettica -
|
e con quest' azione eterna produsse il cominciamento | delle | cose che sono l' effetto di quella azione. Un secondo |
Sulle categorie e la dialettica -
|
come potrà essa pur servire all' uomo di guida nell' uso | delle | cose sensibili? Il filosofo dunque, impegnatosi a mostrare |
Sulle categorie e la dialettica -
|
distinzione? Non è ella arbitraria come tutto il resto | delle | vostre dottrine? [...OMISSIS...] Onde questo ottimo? Forse, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
valore di provare oggettivamente, e tuttavia somministra | delle | regole suppositorie atte unicamente a compire la sintesi |
Sulle categorie e la dialettica -
|
un' anima pensante; di pervenire all' unità assoluta | delle | condizioni de' fenomeni mondiali , e a questo non perviene |
Sulle categorie e la dialettica -
|
proposizione; di pervenire finalmente all' unità assoluta | delle | condizioni di tutti gli oggetti del pensiero , e rispetto a |
Sulle categorie e la dialettica -
|
alla sua esigenza di ridurre ad unità assoluta la serie | delle | condizioni di tutti gli oggetti del pensiero? Kant crede |
Sulle categorie e la dialettica -
|
a questa sua esigenza di trovare l' unità assoluta | delle | condizioni degli oggetti del pensare. Perocchè egli dice, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
sta nel concetto d' un altro ente, e non nel concetto | delle | cose finite. Ritorna dunque il bisogno di un Dio per chi |
Sulle categorie e la dialettica -
|
confessa, che la ragione la esige per trovare l' unità | delle | condizioni degli oggetti del pensiero; poscia questa |
Sulle categorie e la dialettica -
|
necessità assoluta dei giudizŒ non è la necessità assoluta | delle | cose »(1) »: il che è quanto dire, che la necessità |
Sulle categorie e la dialettica -
|
problema della ragione così: « « trovare l' unità assoluta | delle | condizioni di tutti gli oggetti dell' umano pensiero » ». |
Sulle categorie e la dialettica -
|
universale che serve di fondamento alle determinazioni | delle | cose . Egli confonde l' ideale col reale; perocchè: 1 La |
Sulle categorie e la dialettica -
|
di Kant; 3 nel voler indurre dal valor meramente ideale | delle | idee e de' concetti, che anche i giudizŒ ed i raziocinŒ |
Sulle categorie e la dialettica -
|
conoscere l' essenza (1). 3 Egli dice che il fondamento | delle | determinazioni dee contenere in qualche modo la provigione |
Sulle categorie e la dialettica -
|
della materia , onde possono esser presi tutti i predicati | delle | cose; ma qui l' uso della parola materia è di nuovo |
Sulle categorie e la dialettica -
|
realità: all' incontro i predicati appartengono all' ordine | delle | idee, e però alla forma, trattandosi di cose possibili. |
Sulle categorie e la dialettica -
|
incongruenza riconoscere la necessità di un fondamento | delle | determinazioni tutte, e voler poi che questo fondamento sia |
Sulle categorie e la dialettica -
|
spirito, il qual vestiva la materia data dalla sensitività, | delle | due forme dello spazio e del tempo. Ma in quanto alla |
Sulle categorie e la dialettica -
|
nel concetto della cosa; giacchè se è fuori del concetto | delle | cose, è fuori della cosa. Quando dunque un ente non ha la |
Sulle categorie e la dialettica -
|
essere idealisti, pure intendono che al di là de' sensi e | delle | idee l' uomo ammette qualche cosa, e lo vogliono spiegare |
Sulle categorie e la dialettica -
|
nell' altro »: dove la conseguenza è troppo più ampia | delle | premesse, e però vi ha il difetto logico della falsa |
Sulle categorie e la dialettica -
|
potenti di lui? Non potrà annullare nè accrescere il numero | delle | sue creature? Non potrà più riassumere il suo maraviglioso |
Sulle categorie e la dialettica -
|
Mentre adunque Fichte inventa un sistema per assegnare | delle | ragioni sufficienti al fatto della coscienza, egli dà per |
Sulle categorie e la dialettica -
|
prende nuovo argomento per dichiararla assoluta e creatrice | delle | cose. Egli dice « che ogni tendenza dell' Io va a parare a |
Sulle categorie e la dialettica -
|
disprezza e deve disprezzare tutti i motivi sensuali | delle | sue azioni, ed esercitare il dovere solo pel dovere: l' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
degli esseri, ed a produrre a sè stesso gl' ideali | delle | loro perfezioni; certo, dee suscitarsi in esso il desiderio |
Sulle categorie e la dialettica -
|
non può essere in alcun modo assoluto, infinito, ragione | delle | cose, Iddio. E veramente: I Quest' Io puro di Fichte non ha |
Sulle categorie e la dialettica -
|
si riduca al sapere, e che il sapere sia il solo generatore | delle | cose. Quindi l' uomo era per Fichte l' unica espressione e |
Sulle categorie e la dialettica -
|
perchè Iddio abbia bisogno o voglia di porre a sè stesso | delle | limitazioni apparenti; b ) Se le limitazioni di Dio sono |
Sulle categorie e la dialettica -
|
v' ha un reale spirituale , che non appartiene già al mondo | delle | idee, ma nè pure a quello della materia. All' incontro |
Sulle categorie e la dialettica -
|
dello stesso errore fondamentale egli disse che lo sviluppo | delle | potenze reali porge il sistema cosmico dei prodotti |
Sulle categorie e la dialettica -
|
e libere. All' incontro disse che « « lo sviluppo | delle | potenze ideali dà la storia dell' umana libertà in tutto il |
Sulle categorie e la dialettica -
|
natura , cioè la gravità , la luce e la vita; tre al mondo | delle | idee , nel quale confuse gli spiriti, cioè la verità , la |
Sulle categorie e la dialettica -
|
«( Psicol. 29 7 33) ». Ma udiamo onde trae la partizione | delle | due filosofie. Richiamando la distinzione degli Scolastici |
Sulle categorie e la dialettica -
|
egli chiama negativa, si limita a far conoscere le essenze | delle | cose, senza poter giammai decidere se niuna cosa realmente |
Sulle categorie e la dialettica -
|
sufficiente, nè della coscienza, nè dell' esperienza, nè | delle | operazioni del pensiero, nè dell' universo materiale; |
Sulle categorie e la dialettica -
|
noteremo l' abuso d' astrazione come il fonte principale | delle | filosofie tedesche, con un esempio tolto dalla Filosofia |
Sulle categorie e la dialettica -
|
trascendentali, senza dichiarare impossibile l' esistenza | delle | cose esterne e di Dio, benchè non accessibile alla ragione, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
che abbia qualche realità ». Ma intendiamoci sul valore | delle | parole. Il suo argomento varrebbe, se per realità s' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
noi nel nostro sentimento; 2 Coll' analisi dell' essenza e | delle | sue relazioni. Ma questo secondo modo ha luogo solo |
Sulle categorie e la dialettica -
|
anima, fonte de' concetti, unita al primo ontologico, fonte | delle | cose, è ciò che costituisce il Dio Giobertiano. Confuso il |
Sulle categorie e la dialettica -
|
differiscono tra loro essenzialmente: nè contro le nature | delle | cose possono menomamente le sottilità de' sofisti, nè le |
Sulle categorie e la dialettica -
|
dialettico, come si può vedere nella sua « Enciclopedia | delle | scienze filosofiche » (1). La quale Enciclopedia pare che |
Sulle categorie e la dialettica -
|
il mondo. Ciascuno, che un po' considera questa partizione | delle | scienze filosofiche, sente il dominio che ha l' |
Sulle categorie e la dialettica -
|
filosofie tedesche, e n' è prova altresì l' abbondanza | delle | metafore di cui lussureggia lo stile di que' filosofi. Il |
Sulle categorie e la dialettica -
|
po' più piccolo del presente; perchè, divenendo il genere | delle | bestie, diventi proprio quel numero di bestie che abita il |
Sulle categorie e la dialettica -
|
in sè e per sè, secondo il nostro filosofo è la solida base | delle | altre due scienze filosofiche che da esse derivano, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
ancora che questa indeterminatezza è una determinazione | delle | altre determinazioni dell' essere. Niente affatto: anzi è |
Sulle categorie e la dialettica -
|
finalmente nel senso kantiano è una cotal relazione | delle | idee fra di loro, e però non si può ridurre, nè pur essa, |
Sulle categorie e la dialettica -
|
procede in questo colla maturità d' un filosofo; precipita | delle | conclusioni senza usare la necessaria pazienza ad osservare |
Sulle categorie e la dialettica -
|
le differenze tra il concetto di sostanza e i concetti | delle | categorie kantiane, le quali differenze sono immense, e |
Sulle categorie e la dialettica -
|
sostanza e di causa non si contengono i concetti dei modi | delle | sostanze: e però quei due concetti non abbracciano tutto |
Sulle categorie e la dialettica -
|
di causa: il che non è veramente uno sciogliere il problema | delle | categorie, ma un distruggerlo. Conciossiacchè le categorie |
Sulle categorie e la dialettica -
|
veramente lo stesso Cousin viene poi a classificare i modi | delle | sostanze, dove ragiona della sostanza per sè: di Dio. Ma |
Sulle categorie e la dialettica -
|
come queste suppongono innanzi di sè le percezioni | delle | cose a cui si riferiscono. Se dunque si pone in Dio l' idea |
Sulle categorie e la dialettica -
|
in un modo al tutto diverso dall' idea. Lo stesso si dica | delle | altre due idee, che non sono certamente il mondo nè modi di |
Sulle categorie e la dialettica -
|
de' vestigi di trinità, è per intero diversa da quella | delle | categorie; e l' avervi de' vestigi, non è l' avervi in esse |
Sulle categorie e la dialettica -
|
ed egualmente finita. Altre molte applicazioni, ch' egli fa | delle | sue tre idee fondamentali, non sono più felici di questa. |
Sulle categorie e la dialettica -
|
in fronte a' suoi decreti repubblicani. Ma gli uomini | delle | credenze del medioevo non potevano intenderla. Non erano |
Doveri dell'uomo -
|
intenderla. Non erano maturi i tempi. Tutto l'edifizio | delle | credenze che successero al Paganesimo posa, a ogni modo, |
Doveri dell'uomo -
|
rapidamente a seconda dell'opere nostre. Son queste alcune | delle | verità contenute in quella parola Progresso, dalla quale |
Doveri dell'uomo -
|
giuste e sante, e in questo modo non si trova in nessuna | delle | altre creature. Questo è quello che promise Cristo quando |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
qualche suggerimento, non posso negarmi di farlo. La prima | delle | quattro che mi proponete, ed è quella del metodo che vi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
qualche modo non solo alla terza, ma ben anco alla quarta | delle | vostre difficoltà. Purchè tanto nell' insegnamento della |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
in quello della mitologia si faccia risaltare il pregio | delle | virtù e la turpitudine de' vizi, potrà l' una e l' altra |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
se sono onesti, e quelle sì. Quindi il voler privarsi | delle | prime, e poi conchiudere di aver bisogno delle seconde per |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
privarsi delle prime, e poi conchiudere di aver bisogno | delle | seconde per poter sostener il peso dell' aridità |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
interna, formata solo con una intenzione generale; priva | delle | opere esterne. E` un errore del pari il credere, che le |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
che sono da Dio incaricati di dirigerlo, si privi anche | delle | cose oneste, quando sia il caso, mortifichi gl' istinti |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
esercizi d' orazione, continue mortificazioni e pratiche | delle | virtù che si dimostrino nel fatto esteriore. E` un errore |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
da qui un altro effetto, che disvela l' opera del principe | delle | tenebre, cioè la tristezza all' occasione d' essere tolta |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
operare in me », quasi Iddio non voglia anzi servirsi | delle | tribulazioni e afflizioni della natura per purificare le |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
a lui si consacra, e non lascia che sia tentato al di sopra | delle | sue forze. Chi vuole fare molto pel Signore, deve vincere |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
[...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.53 Dalla lettura | delle | lettere, che mi avete indirizzato, ho raccolto il comune |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
una negligenza e trascuratezza abituale nell' osservanza | delle | proprie regole, sarà una pigrizia ed accidia, che ricusa di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
lo spirito retto, Iddio mett' egli in ordine gli oggetti | delle | nostre preghiere, anche se non li mettiamo noi, o se |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
prendendo da quello occasione di fare de' santi desiderŒ, | delle | offerte, delle preghiere, degli atti di confidenza in Dio, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
quello occasione di fare de' santi desiderŒ, delle offerte, | delle | preghiere, degli atti di confidenza in Dio, di diffidenza |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
atti di confidenza in Dio, di diffidenza di sè stessi, | delle | proteste e promesse, de' rendimenti di grazie, ecc., con |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
un S. Francesco Saverio godesse ed esultasse della salute | delle | anime che per suo mezzo si salvavano, e ne ringraziasse |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
di piacere, che si può svegliare in noi quando facciamo | delle | belle azioni, e che abbiamo chiamato soggettivo. E |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
a noi stessi; onde quando ci rallegriamo dei doni e | delle | grazie che ci ha date Iddio e delle buone azioni che per |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
rallegriamo dei doni e delle grazie che ci ha date Iddio e | delle | buone azioni che per sua grazia facciamo, riservandone a |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
in generale in tutti gli animali maschi che sono più forti | delle | femmine; essi sembrano anche più superbi. Quello che accade |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
altri soggetti. Qualora adunque questo sentimento eccitato | delle | proprie forze cada in un ente che, oltre essere sensitivo, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
e arrogante; poichè questo pericolosissimo sentimento | delle | proprie forze s' estende a tutte le specie di forze e di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
e di facoltà. Un sentimento infatti accompagna l' esercizio | delle | forze e delle sensazioni fisiche: un sentimento, l' |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
Un sentimento infatti accompagna l' esercizio delle forze e | delle | sensazioni fisiche: un sentimento, l' esercizio delle forze |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
e delle sensazioni fisiche: un sentimento, l' esercizio | delle | forze intellettive: un sentimento, anche l' esercizio delle |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
delle forze intellettive: un sentimento, anche l' esercizio | delle | forze e facoltà morali; e ogni sentimento puramente |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
quindi non sono vivamente conosciute. Il sentimento adunque | delle | proprie forze ha seco un pericolo per l' umiltà e per la |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
negare se stesso, se non disdire e ribattere il sentimento | delle | proprie forze? che cosa è prendere la sua croce, se non |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
vada quella vita che lo produce? Di qui anche il gran bene | delle | tribolazioni che Iddio provvidenzialmente distribuisce ai |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
uomo non può vincere del tutto questo sentimento soggettivo | delle | proprie forze col solo castigarlo che faccia, se in pari |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
Fin qui del sentimento che accompagna gli atti immediati | delle | potenze umane: di quel sentimento dico della propria forza |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
La riflessione nell' uomo adulto accompagna la più parte | delle | sue operazioni, e questa è più o meno elevata, cioè di un |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
proprio dee meditare molto sopra se stesso. E questa è una | delle | ragioni per le quali la superbia si nasconde talvolta in |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
e per la perfezione dell' anima vostra e per la salute | delle | anime altrui. Confidate nel Signore, ed egli vi benedirà. |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
sicura ed amata maestra. Se talora ne' miei libri dimostrai | delle | persuasioni forti, quando ho creduto che ciò giovasse alla |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
da tutto quello che s' è fatto fin qui circa l' esame | delle | mie opere, che non si tratti più di dottrina, ma che, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
ogni mio detto che conoscessi, per qualunque sia rispetto o | delle | cose o delle parole, difettoso. Io mi ricordo vivamente di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
che conoscessi, per qualunque sia rispetto o delle cose o | delle | parole, difettoso. Io mi ricordo vivamente di quanto dice |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
di persone sagge e virtuose! E parlo, caro fratello, | delle | virtù cristiane, perchè non ve ne son altre di vere. Vero è |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
ricevesse la vista e lo Spirito Santo per l' imposizione | delle | mani di Anania che gliel mandò a questo fine? Sì, il |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
non ne usa egli? Egli ci parla amorevolmente per mezzo | delle | prosperità e delle disgrazie; per mezzo degli avvenimenti |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Egli ci parla amorevolmente per mezzo delle prosperità e | delle | disgrazie; per mezzo degli avvenimenti che secondano la |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
quello esser l' organo per cui Iddio vi vuol ricolmare | delle | sue grazie: allora mettetevi intieramente nelle sue |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
come siamo a sentire le espressioni della sacra Scrittura e | delle | pubbliche preci, di cui per poco è composto il libro, e che |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
anticamente i preti, nella lettura, nella spiegazione | delle | sacre carte per quello che riguarda la vita, e nella |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
carte per quello che riguarda la vita, e nella pratica | delle | virtù. Ben istruiti così, non in scienze di curiosità, ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
prestassero degli aiuti ai Parroci ed ai Curati nella cura | delle | anime! Io sono vivamente tocco da questo pensiero, sebbene |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
composta d' uomini) ciò che avviene nell' ingrandirsi | delle | altre società, cioè che quanto maggiormente alcuna si |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
avverrà dell' anima loro, e quali ritorneranno! Nei luoghi | delle | Università, sentine pur troppo ai tempi nostri d' |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
brevi, ma calzanti ed eloquenti; a cui sono più utili | delle | opere grandi e sistematiche. Malgrado di tutto questo, |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
fo io. Mi ami e mi dia nuova dello stato della Religione e | delle | lettere in codesta città, della libreria di cui Ella è |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
in codesta città, della libreria di cui Ella è custode, | delle | sue occupazioni che sento essere diverse, e di ogni cosa |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
1.22 Sebbene varie circostanze portino alcuna volta | delle | interruzioni e delle lacune nel nostro carteggio, non è |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
varie circostanze portino alcuna volta delle interruzioni e | delle | lacune nel nostro carteggio, non è però che si raffreddi da |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Io so bene che talora anche, come scrive, Ella proverà | delle | angustie e il dispiacere di veder qualche ragazzo che non |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
debito. Potrebbe però avvenire che cessasse qualcheduna | delle | spese, e in questo caso mi sarà carissimo potere adoperare |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
qualche cenno della sua venerata persona, della istituzione | delle | Sorelle della Carità , e non ommetterò di dare un tocco |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
mi piacerebbe però ancora una cosa, che le forme esteriori | delle | loro divozioni fossero, per così dire, di uno stile il più |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
di tutta questa augusta funzione; 3 Nell' intelligenza | delle | parole che dice il sacerdote, le quali le dice quasi sempre |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
questa divozione si rese troppo difficile, si cercarono | delle | altre divozioni, le quali sono state buonissime ed hanno |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
profitto di quanto si trova ne' libri che usa la Chiesa e | delle | sante funzioni che essa pubblicamente eseguisce. Nel che |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
altrove non si può oggimai sperare, che nel consociamento | delle | buone volontà, nell' accomunamento delle ottime intenzioni |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
nel consociamento delle buone volontà, nell' accomunamento | delle | ottime intenzioni e delle forze de' singoli. Pur troppo i |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
volontà, nell' accomunamento delle ottime intenzioni e | delle | forze de' singoli. Pur troppo i cattivi, sempre in |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
siete istruito nella nostra religione, come sia una grazia | delle | maggiori, secondo Dio, l' essere chiamato a formar parte |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
nel Breviario questo ordine, che primo scontriate il comune | delle | ferie, cioè di quei giorni in cui non si celebra alcun |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
alcun Santo: di poi le feste mobili, e con esse il proprio | delle | ferie; in terzo luogo le feste stabili, cioè i Santi, e di |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
quanto sia grande e sublime il ministero della cura | delle | anime, istituito da nostro Signore nella Chiesa. Il petto |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
il suo timore, comprendo come questa introduzione | delle | ecclesiastiche cariche sia cosa di tanto pericolo, quanto |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
soda e compiuta; e che perciò certi pericoli, come quelli | delle | dignità, sieno minori che in altri tempi. Le dignità |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
si debbe istruire, bisogna assai dottrina e cognizione | delle | cose umane. Ora questa non s' acquista solo co' libri, ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
usare la carità . Ora questa non s' acquista senza l' uso | delle | cose umane. Vorrei dunque santificare questa prudenza, |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
religiosi. La mancanza ancora di questa cognizione positiva | delle | cose fa sì, che nei semplici religiosi si osservi un certo |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
però all' orazione e alla contemplazione gli studi | delle | cose divine ed umane. A malgrado però di questo essi non |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Carità desidera ardentemente di fondarsi negli esercizi | delle | opere caritatevoli sulla divina missione , sapendo bene |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
punto, in cui, venendo alcuno di loro destinato alla cura | delle | anime, cominciasse questa Congregazione ad uscire dal suo |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
dal ritiro che ella si elegge. Poichè gli uffici della cura | delle | anime si desidera che sieno sempre congiunti nella stessa |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
in quella si viene erigendo distinguendosi sempre i diritti | delle | due potestà: e i superiori diversi delle case singole |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
sempre i diritti delle due potestà: e i superiori diversi | delle | case singole esistenti in varie parrocchie (perciocchè due |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
alle medesime (nel debito modo però e secondo la natura | delle | cose e non altramente) tutte le altre istituzioni umane, le |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che la Società della Carità non ricusa punto l' assunzione | delle | dette opere di carità, e che tutte possono trovare in lei |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che al maggiore consolidamento, estensione e durazione | delle | opere stesse: e che quindi i buoni cristiani che cooperano |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
altra vi è il sacrificio del pastore stesso per la salute | delle | sue pecore, poichè il buon pastore pone la vita sua per le |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che si debba sempre e incontanente riceverla, a preferenza | delle | opere caritative che risguardano i poverelli; ma solamente |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
ma con egual ilarità ed efficacia eseguire qualunque | delle | opere caritative: in somma costituirsi in uno stato di |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
fare a principio, fino che l' Instituto è bene avviato, | delle | eccezioni a questa regola; potrà cioè assumere |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Milanesi io sono molto contento, e La assicuro che ci trovo | delle | anime al tutto singolari; e queste non solo nel clero, ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
della nostra religione cattolica, e venendo a parlare | delle | imagini anch' egli nota il buon uso dell' imaginazione nel |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
più si ama, e cavare dall' amico il conforto ed il lume | delle | risposte. [...OMISSIS...] 1.26 Nella cara vostra fra le |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
ed essi vi alleggeriscano, se mai avete degli affanni e | delle | gravezze. Dico che vi alleggeriscano coi conforti dei |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che pare all' uomo di cavare dalla turbolenta agitazione | delle | esterne cose, la quale lascia poi l' animo più confuso, |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
tutte le nostre spine, sparge di balsamo tutto l' assenzio | delle | nostre sventure. Ella viene dentro di noi, ella si asside |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Scrivetemi, ma ditemi ogni cosa più per minuto che potete | delle | circostanze in cui vi trovate, e delle occupazioni in cui |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
minuto che potete delle circostanze in cui vi trovate, e | delle | occupazioni in cui dividete la vita. [...OMISSIS...] 1.27 |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
contiene due difficoltà: la prima riguarda la relazione | delle | due vite contemplativa e attiva, perchè non vengano in |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
parte, la prima di queste due difficoltà, giacchè l' ordine | delle | due vite dovrebbe consistere in questo, che la |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
per Iddio. Il principio poi regolatore, per dire così, | delle | due vite è la maggiore salute spirituale dei membri stessi |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
come è facile riconoscere. Il terzo paragrafo, oltre | delle | osservazioni intorno al voto di povertà di che ho parlato, |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
ufficio caritatevole se non sia prima ponderato a tenore | delle | regole di prudenza: e questa è la base delle costituzioni |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
a tenore delle regole di prudenza: e questa è la base | delle | costituzioni che si converrebbono estendere; sicchè, come |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
il noviziato sarebbe lungo e rigoroso, e la classificazione | delle | persone che lo compongono darebbe luogo ad un grande |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
ad essere nel medesimo Superiori. La classificazione | delle | persone è esposta nella carta « Brevis descriptio » ecc. |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
dell' umana malizia e dell' umana debolezza, per cui | delle | persone che avranno anche date tutte le prove e che avranno |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
incarico alcuno che non possa bene eseguire. Quindi una | delle | sue principali regole debb' essere quella di stare costante |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
instituzione, se Iddio lo vorrà, col titolo di « Trasunto | delle | massime principali » ecc.. Le bacio rispettosamente le |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che da fratello. Non vi porti sospetto alcuno la radezza | delle | mie lettere; date ciò ai miei affari ed al difetto che ho |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
così dice: [...OMISSIS...] . Così pure nell' ultimo capo | delle | Costituzioni, e dove insegna il modo di conservare ed |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
uniti collo spirito, se non col corpo, supplicando il Dio | delle | misericordie che ci unisca egli ancora coi corpi, se, |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
stabilite è ciò sopra cui insiste tutto il buon esito | delle | fatiche della società. La società adunque non si obbliga |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
società s' appoggia sopra due massime principali. La prima | delle | quali si è: che i superiori della società operino con piena |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
queste pecore per cui l' Uomo7Dio ha dato il sangue, e | delle | quali ha detto, che il buon pastore dà la sua vita per le |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
a tenore della divina volontà, alla quale spetta di mandare | delle | persone opportune a sì difficili incombenze, si verrà |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
pecore si lavora, ci penserà: di poi perchè chi ama il bene | delle | sue pecore non può non amare la società fino ch' è un mezzo |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
meglio nell' umiltà, poichè dovendo succedere che una | delle | principali sue occupazioni sia quella di dare gli esercizi |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
le vostre speranze a qualche vostro amico , dicendo | delle | cose che non hanno verun fondamento, e che se anche lo |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
dico pel buon esito dell' opera nostra, ma per la salute | delle | nostre anime, che io credo dovere esporvi meglio quale sia |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
debbe nè pure avere alcuna ansietà o sollecitudine di fare | delle | gran cose, nè fare nelle cose di Dio l' avventuriere e l' |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
nella sua infermità. Egli non sa dunque ancora niente | delle | intenzioni e disposizioni divine da se stesso, e debbe |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
preveniamo la volontà divina. Molto meno poi dare luogo a | delle | imaginazioni che fossero esagerate, anche secondo le |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
abboccamento, di proporci scambievolmente gli argomenti | delle | giornaliere nostre meditazioni . Io vi propongo appunto |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
persuaso che voi avrete la compiacenza di formare argomento | delle | vostre meditazioni ciò che vi ho proposto; così spero pure |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
dall' amore di Gesù conoscono il vero bene, e si servono | delle | cose umane in rendimento di grazie, per ottenere quel vero |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
rimanersi nella mente, e portare col tempo in noi stessi | delle | funeste conseguenze. E` la zizzania seminata insieme col |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
e un dovere alla lettura di autori che abbiano in se stessi | delle | buone cose mescolate colle cattive, delle verità mescolate |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
in se stessi delle buone cose mescolate colle cattive, | delle | verità mescolate cogli errori, che cosa ne seguirà? Ne |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
sentire in noi nulla di quel torbido e di quell' angustioso | delle | umane passioni. Non abbiamo forse dei pii scrittori che |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
momenti, il vacillare della vostra testa (la più umiliante | delle | tribolazioni dopo il peccato) è una esperienza di voi |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Parlo così per rendere la gloria al Signore, che | delle | nostre miserie si compiace, e fa in quelle risplendere la |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
viviamo di noi stessi e della nostra giustizia, la maggiore | delle | nostre miserie, ci tornerà a lucro per la bontà di Gesù che |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
amico, a cui Ella manda i saluti: lo aspetto però, sebbene | delle | dure prove, come sembra, gli fa sostenere il Signore. E` |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
vero che si ritengano, come voi dite, i lineamenti stessi | delle | Figlie della Carità: fatta però la differenza da donne ad |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
pratiche. Non so se abbiate trascritto quel « Trasunto | delle | Massime », che vi avrà lasciato, credo, il Mezzanotte: se |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
prestiamo fede alla sua misericordia. Circa quello che dite | delle | sostanze temporali e dei mezzi di sussistenza, non dubitate |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
felicità, e privi della vera vita interiore. Perciò, certo | delle | misericordie che il Signore mi fa, io debbo contare fra le |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
i propri difetti, conducendola in vece a pensare a | delle | grazie soprannaturali, e straordinarie, acciocchè Ella in |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
timone; 6 Riguardo poi al pensiero di rinunciare alla cura | delle | anime , vi rinunzi pure; ma in questo senso, di ritenersene |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
difficoltà a scacciare il pensiero dall' immaginazione | delle | cose soprannaturali che mi accenna e dalla sollecitudine di |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
di più: acciocchè l' evidenza del fatto venga in conferma | delle | nostre parole, e non le snervi e indebolisca. In quanto al |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
spirituale discernimento e di una viva fede. Una adunque | delle | massime o regole fondamentali della nostra condotta sia |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
quelle massime che hanno grande influenza: direi, che è una | delle | nostre massime di stato . L' operare in coerenza alla |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
ai nostri occhi, allora noi misuriamo la grandezza | delle | cose e delle azioni nostre da sè stesse, dal loro esterno |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
occhi, allora noi misuriamo la grandezza delle cose e | delle | azioni nostre da sè stesse, dal loro esterno apparato, dal |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Gesù Cristo. Ciò posto, voi avete nel momento presente | delle | piccole occupazioni in apparenza, ma tali che la vostra |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Morozzo, da me veduto ier l' altro, si mostrò contento | delle | cure che vi siete dato in diverse opere buone, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
perchè arriviamo sicuramente al nostro fine, la salute | delle | anime. Io non posso in tutto questo tempo applicare la |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
vostre viscere, e di non risparmiare verso di loro alcuna | delle | sollecitudini della materna carità del nostro divin |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
applicarmi nei lavori scientifici a cui sto attendendo, con | delle | parole così gentili, che ho vergogna a trascriverle. Dopo |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che ella faccia. Ma se Ella credesse di cominciare con | delle | cose in grande, noi non crediamo che andrebbe bene. Non |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che io mi trattenessi, che io facessi un compendio | delle | Costituzioni per presentarle poi alla Congregazione dei |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
da approvare. Io spero oltracciò che ci saranno accordate | delle | Indulgenze per la nostra chiesa di Domo, per noi, e anche |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
pia. Io dunque mi tratterrò ancora qui; lavorerò intanto | delle | opere, che ci saranno utili per la riforma degli studi |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
tutto orazione istantemente, e cerchiamo la santificazione | delle | anime nostre per modo, che in essa riponiamo ogni nostro |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
parola, perchè un monumento di carità. Vi ringrazio pure | delle | nuove che mi date de' nostri amici carissimi nel Signore: è |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
de' nostri pensieri, le parole evangeliche il termine | delle | nostre speculazioni, Gesù Cristo finalmente il nostro |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
persone che proteggono il nostro affare. Godo che facciate | delle | confessioni utili, e che di Francia abbiate buone nuove |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
1.29 Mi parla spesso il buon Padulli della sua persona, | delle | tribolazioni colle quali il Signore la visita, e della |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
i nostri sensi c' ingannino, quando ci depongono sul pregio | delle | cose, che ci inganni il nostro spirito, la nostra stessa |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
alle sue sollecitudini ed alle sue assidue cure, | delle | quali apprezzano il valore, e non si sentono in caso di |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
tenera età, tutta occupata e quasi istupidita dalla folla | delle | impressioni de' sensi. Intanto non conviene nulla ommettere |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
come si suol dire, che ne rinsanguasse: a Matteo una scelta | delle | lettere di S. Girolamo, o qualche altro simile forte |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
agli uomini, se non ciò che noi possiamo provare loro con | delle | prove manifeste, acciocchè non abbiano ragione di |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
fine hanno tutti i miei pensieri e desiderii, la salute | delle | nostre anime. Addio; vivete nella pace del Signore. Egli vi |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
il pensare che verrà il giorno in cui li possederò vestiti | delle | stesse carni e delle stesse fattezze che avevano quando mi |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
il giorno in cui li possederò vestiti delle stesse carni e | delle | stesse fattezze che avevano quando mi lasciarono, li vedrò |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
cercarle da noi stessi; questo avrete veduto che è una | delle | massime fondamentali esposte nelle carte che avete in mano. |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
di tempo, che per puro accidente. Se noi giudichiamo così | delle | cose umane, com' elle meritano, noi ce le vedremo sottrarre |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Mi consolano pure le notizie che mi date del Collegio e | delle | opportune persone che avete trovate per attendervi, e spero |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Le « Massime di Perfezione », che avete scelte per materia | delle | medesime, mi sembra che sieno fondamenti da gittarsi, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Costituzioni. Noi abbiamo pure cominciato a farle argomento | delle | nostre Conferenze secondo un piano regolare. Fin qui per |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Conferenze secondo un piano regolare. Fin qui per argomento | delle | Conferenze aveva dato quelle materie che mi sembravano più |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
tutti un buon metodo, e vorrei che questa fosse una | delle | prime vostre cure circa i vostri compagni di far sì che |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
io solo me ne resto come uno scoglio resistente al mare | delle | divine misericordie. Ah per carità pregate per me in |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
un vantaggio all' umanità incalcolabile. Cotale stima ho io | delle | menti italiane! capaci per mio avviso di tutta la celerità |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
a tutta quella pienezza e perfezione nella risoluzione | delle | questioni, dove solo la verità riposa e la questione |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
grandi destini anche per quello che spetta alla diffusione | delle | umane dottrine; giacchè queste non possono crescere, per |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
di vivere in terra conversanti con Dio, e trattanti con lui | delle | nostre miserie e di quelle de' nostri fratelli, gli altri |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
colla quale si vedono molti ricevere l' imposizione | delle | mani, e, dopo ricevuta, viversi a loro grand' agio, come se |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
di Padre, contemplato con una fede viva, sia il balsamo | delle | nostre piaghe. Abbiamo un Padre amoroso nel nostro Dio! E` |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Datemi pronto ragguaglio del corso che prende la malattia e | delle | decisioni de' medici: io spero che il sangue lo salverà. |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
e la Madonna Santissima. V' abbraccio nel Signore, fonte | delle | consolazioni. [...OMISSIS...] 1.31 Permettetemi, in primo |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
ha fatto tale, mi confido in lui, che suole spesso servirsi | delle | cose più spregiate, e tiro innanzi; e veggo anche oggi |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
fedelmente la parola di Gesù Cristo, che è verità e vita | delle | anime nostre. Stiamo meditando questa parola ai piedi di |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che, se abbiamo ottenuto l' emendazione e purificazione | delle | anime nostre e quindi la giustizia in noi e il possesso del |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
dell' esperienza che avranno fatto di questi esercizi, | delle | difficoltà e degl' impedimenti che ci troveranno: (e il |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
propria? tutto vi è in ordine? [...OMISSIS...] Il libretto | delle | Massime conviene convertirlo in succo e sangue, non basta |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
sulle verità sante, che si prendono per soggetto | delle | medesime; ma calcarle molto molto nella mente, e cercar |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
è la gran Società) e per gli uomini tutti. Meno mi affido | delle | mie proprie passioni e de' miei proprii pregiudizi. |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
un modo inaspettato feconda. Ma perchè prenda ci vogliono | delle | menti forti, e degli animi nobili e nuovi. Egli è |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
alla loro lettera, che mi è riuscita cara anche più | delle | altre, perchè piena di quel desiderio di arrivare ad una |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
emendazione dei nostri tanti difetti, della guarigione | delle | nostre tante infermità a chi la vuole questa grazia, a chi |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
dei quali suole Iddio operare comunemente la purificazione | delle | anime. Siccome adunque i nostri nemici, e le nostre male |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che dimostra il caro Raffaello, e nella bontà e pietà | delle | figlie che ben vi compensano con tanta loro virtù e col |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che renderà efficace poi il vostro zelo per la salute | delle | anime, se Iddio, come credo, in ciò vi ha eletto, per la |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
produrrà per l' onore e gloria sua in Inghilterra, e | delle | parole che avete già fatte col vostro Prelato, e di quelle |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
della santa Chiesa; e anch' io, mio caro Phillipps, aspetto | delle | glorie nuove ed inaudite, che sono per venire alla Chiesa |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
in Verona, nell' ultimo mio passaggio, circa l' obbiezione | delle | troppe incombenze che si propone di assumere l' Istituto |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
cristiani sono tirati da una necessità morale ad esercitare | delle | opere di carità, in certi casi, e molto più i sacerdoti, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
nostro arbitrio di escludere un' opera buona, che in virtù | delle | circostanze noi siamo obbligati o consigliati di assumere; |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
avuto un simile straordinario impulso per la formazione | delle | Figlie della Carità , che è manifestamente opera di Dio. Ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
regolare bene un corpo di persone, che vivono anche fuori | delle | case. Ma conviene considerare che il fondamento della |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
ho da osservarvi per ora. Mi piace che si diano ai novizi | delle | meditazioni tutte al loro scopo, e son certo che ci |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
conducendoli a mano d' un gradino all' altro per la scala | delle | virtù. Conoscendo noi stessi, avremo infinita benignità ed |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
correzione, fatta sul punto del mancamento, giovi. Il più | delle | volte conviene lasciare tranquillare l' animo dello sviato, |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che la compongono. Perchè poi è pregevolissimo il tesoro | delle | sacre indulgenze, e giustamente ne sono avidi i cristiani |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
spirituale, e prestano la loro cooperazione nell' esercizio | delle | opere della carità; e finalmente anche a quelli che vengono |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
l' Istituzione. Vi raccomando però di far un uso prudente | delle | notizie che avete dell' Istituto; cioè a dire non operate |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
l' ogni bene, mio caro. Sono a parte con tutto il cuore | delle | vostre tribolazioni. [...OMISSIS...] Quest' Istituto è una |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
in aiuto de' Vescovi principalmente, in tutti i bisogni | delle | Diocesi e delle parrocchie. Per questo fine l' Istituto non |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Vescovi principalmente, in tutti i bisogni delle Diocesi e | delle | parrocchie. Per questo fine l' Istituto non esclude veruna |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
membri poi a scelta del Superiore emettono anche il voto | delle | missioni del Sommo Pontefice. Ai membri stretti con voto si |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
consolati se piglieremo la cosa seriamente, se porremo | delle | leggi a noi stessi da non infrangerle sì agevolmente, |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
penitenze. I proponimenti riguardanti la distribuzione | delle | ore ordinate alla esecuzione delle due regolette ricevute |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
la distribuzione delle ore ordinate alla esecuzione | delle | due regolette ricevute converrebbe fossero fatti insieme |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
di spirito ed al progresso nelle solide virtù sarebbe dare | delle | scappate, e passare qualche porzione dell' anno al sacro |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
passione dell' Uomo7Dio nostro Redentore; oltre la forza | delle | meditazioni stesse date in quell' ordine concatenato che S. |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
di tutti, ROSMINI p.. [...OMISSIS...] 1.32 Vi ringrazio | delle | notizie mandatemi da Milano e da Arona. Quanto alle parole |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
fratelli. Preghino tutti fervorosamente per la salute | delle | anime nostre. Oh quanto sono pieno di miseria, mio caro! E |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
dei miseri, questa voce che innalzo pure a lui dall' abisso | delle | mie malvagità. « De profundis clamavi! » Pregate dunque |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
V' ho scritto già che vi do licenza di trattare l' affare | delle | Figlie della Provvidenza in Isvizzera: ma vi scongiuro di |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
1.32 Io temo che quelli ai quali Ella ha affidato l' esame | delle | Costituzioni, non ne abbiano bastevolmente penetrato lo |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
non ha che a rileggere il paragrafo 16., che è l' ultimo | delle | Costituzioni, per accertarsi che non v' è nessuna cosa |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
quel predicarsi e raccomandarsi da un capo all' altro | delle | Costituzioni una gran perfezione e una ubbidienza la più |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
troppo stretti e pericolosi, perchè il fine è la salute | delle | anime de' membri stessi. Voglia dunque Vostra Altezza |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
riuscirebbe sicuramente se Ella il vuole; non dico senza | delle | difficoltà, perchè di queste pur troppo se n' incontrano in |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
quanto è vana la scienza puramente ideale, se non abbiamo | delle | verità la prova reale! Quella scienza non penetra fin |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Dio! O ricca nudità dell' anima, che, libera dall' ingombro | delle | dilettazioni terrene, si converte tutta al suo Creatore! |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
l' amore è impaziente di sapere tanto il bene che il male | delle | persone amate, nè vuole aspettarne la relazione altrui, ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
Tutti quelli che cooperano alla perfetta consensione | delle | volontà e dei cuori sono in Cristo; ma quelli che non si |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
di fare quello che può per la perfetta concordia e sanità | delle | membra. Specialmente poi ognuno desideri di vedere i propri |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
al governo interno dell' Istituto medesimo, al mantenimento | delle | Regole, alla distribuzione de' soggetti, e all' assumere o |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
la Religione cristiana, che non sembra avere altra cura che | delle | cose del Cielo, è quella che produce anche il bene di |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
degli uomini! Allora appunto che la Chiesa è carica | delle | spoglie d' Egitto come di altrettanti trofei, allora ch' |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
trofei, allora ch' ella pare divenuta l' arbitra | delle | sorti umane, allora solo ella è come impotente, ella è il |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
della nostra compassione sia suscitato dalla vista | delle | miserie de' nostri simili? E` questo sentimento una cosa sì |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
miseramente, credendo d' andare avanti nella strada | delle | virtù: ma sotto la cenere ed il cilicio abitava pur troppo |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
operare vi renderà più amabile a loro, che non farebbero | delle | carezze senza ragione. Vi raccomando adunque quella |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
la sua stoltezza »(ivi) ». Le quali sentenze, ed altre tali | delle | Sacre Lettere vi forniscano spesso materia alle vostre |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
a rispondere e conversare co' miei cari compagni; ma che | delle | varie cagioni ed occupazioni talora me lo impediscono. Ora |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
che si danno alla vita ritirata e religiosa, ed è una | delle | più forti prove che dà il Signore, una delle più utili |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
ed è una delle più forti prove che dà il Signore, una | delle | più utili occasioni di vincere noi stessi e di acquistare |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
mi traduceste in bella lingua francese il piccolo libretto | delle | « Massime di perfezione », che vorrei anco pubblicare. |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
dall' Istituto della Carità per un pretesto simile, | delle | quali la minima di tutte sarebbe, che il mondo stesso |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
conforto, ma una forza, una ispirazione, un raddoppiamento | delle | vostre facoltà intellettuali e morali. Cancellate dalla |
Doveri dell'uomo -
|
oggi argomentano per mantenere l'oppressione. Ma la storia | delle | oppressioni non v'insegna che chi opprime si appoggia |
Doveri dell'uomo -
|
qualunque s'adoperi a educarla. Da mezzo secolo i fautori | delle | famiglie affermano noi italiani mal atti alla libertà, e |
Doveri dell'uomo -
|
dunque la Donna siccome compagna e partecipe, non solamente | delle | vostre gioie e dei vostri dolori, ma delle vostre |
Doveri dell'uomo -
|
non solamente delle vostre gioie e dei vostri dolori, ma | delle | vostre aspirazioni, dei vostri pensieri, dei vostri studi e |
Doveri dell'uomo -
|
alla parola d'un uomo che studia da trenta anni l'andamento | delle | cose in Europa e ha veduto fallire a buon porto, per |
Doveri dell'uomo -
|
il Progresso, non solamente perch'essa moltiplica l'azione | delle | forze produttrici, ma perch'essa ravvicina tutte le diverse |
Doveri dell'uomo -
|
venire che dalla Patria Una e Libera. Il miglioramento | delle | vostre condizioni sociali non può scendere che dal vostro |
Doveri dell'uomo -
|
Nazione. Senza voto, non avrete mai rappresentanti veri | delle | vostre aspirazioni, dei vostri bisogni. Senza un Governo |
Doveri dell'uomo -
|
è sacro, come la Religione ch'è l'associazione | delle | anime. Voi siete tutti figli a Dio: siete dunque fratelli: |
Doveri dell'uomo -
|
religione immutabile e non è se non un gradino sulla scala | delle | manifestazioni religiose dell'Umanità. Ed è una santa |
Doveri dell'uomo -
|
degli uomini nella vita terrestre. L'associazione religiosa | delle | anime genera il diritto dell'associazione nelle facoltà e |
Doveri dell'uomo -
|
un nuovo e vero principio, un nuovo e ragionevole sviluppo | delle | verità che danno vita allo Stato, s'affaccino a taluni fra |
Doveri dell'uomo -
|
della giornata, ridite ad essi i grandi fatti dei popolani | delle | antiche nostre repubbliche; insegnate loro i nomi dei buoni |
Doveri dell'uomo -
|
DI DIO, sta dunque il fondamento della morale, la regola | delle | vostre azioni e dei vostri doveri, la misura della vostra |
Doveri dell'uomo -
|
la legge che distingue la natura umana da quella dei bruti, | delle | piante, dei minerali, e conformarvi le vostre azioni. Or, |
Doveri dell'uomo -
|
mosso dalle istanze dei suoi discepoli, dei Vescovi e | delle | Chiese dell' Asia «(Epiph., Haeres. LI, 12) », per opporsi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
moderni, i quali trovano nel greco di questo Evangelista | delle | maniere ebraiche o siriache, e, com' essi dicono, altre |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
so che di sublime e di divino, che trapassa ogni venustà | delle | lingue e degli stili usati dagli uomini. Sotto questo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
del Salvatore, pensò che fra gli ufficiali del tempio e | delle | sinagoghe vi avesse una specie di stenografi che gli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
E chi può conoscere quanto alta sia stata l' impressione | delle | parole di G. C. nel cuore dell' amato discepolo, cuore |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
alieno dal vero chi affermerà che i sacri scrittori usino | delle | parole, e una lingua, e uno stile loro proprio. Ma ciò deve |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
da lui medesimo. Ora, quanto non è intima la connessione | delle | parole con le cose? nè solo delle parole, ma della loro |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
è intima la connessione delle parole con le cose? nè solo | delle | parole, ma della loro giacitura, della sintassi, delle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
solo delle parole, ma della loro giacitura, della sintassi, | delle | sillabe, delle lettere? Onde Cristo medesimo ebbe a dire |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ma della loro giacitura, della sintassi, delle sillabe, | delle | lettere? Onde Cristo medesimo ebbe a dire che neppure un |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
«(Matth. c. V, 1.) ». Vi sono adunque anco degli apici e | delle | jota che significano delle cose; e queste pure, se nell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
sono adunque anco degli apici e delle jota che significano | delle | cose; e queste pure, se nell' antica legge vengono da Dio, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
la Sapienza: « « Il Signore mi possedeva nel cominciamento | delle | sue vie » » (ecco anco qui il tempo presente del passato: |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
mi possedeva ); e quasi spiegando questo cominciamento | delle | sue vie soggiunge: « « avanti che facesse cosa alcuna » ( |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Il principio adunque, di cui si parla, è il cominciamento | delle | cose create; e poichè il tempo non è che una relazione che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
- «ab eterno era » », per maniere sinonime, o tali l' una | delle | quali spiega l' altra. Perciò si veggono adoperate tutte e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
dei Proverbii. « « Il Signore mi possedette nel principio | delle | sue vie » », ecco la prima maniera; « « avanti ch' egli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Ora qui appunto incomincia l' interno ed utilissimo lavoro | delle | stesse menti, le quali si industriano di separare fra le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
il difetto della locuzione (giacchè la Scrittura stessa usa | delle | locuzioni che sono in corso fra gli uomini), trovano l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
avanti nella citata frase in virtù della stessa coerenza | delle | idee, cioè perchè sarebbe assurdo il darle qualsiasi altro |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
di S. Giovanni che, risguardando l' ordine intrinseco | delle | idee, si deve collocare in testa delle nuove Scritture, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
l' ordine intrinseco delle idee, si deve collocare in testa | delle | nuove Scritture, comincia: « « Nel principio era il Verbo » |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
creò Iddio il cielo e la terra? Certamente nel principio | delle | cose, nel principio del tempo. Ma qui nasce una difficoltà, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
il suo effetto, almeno il mondo sensibile, è tale che una | delle | sue forme e leggi è il tempo, creato perciò col mondo a |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e, per così dire, si combacia non solo col primo istante | delle | cose create, ma con qualsivoglia altro; ma solo in quanto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
era anteriormente al principio del mondo: « Nel principio | delle | cose era già il Verbo », il che significa, come vedemmo, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
agli abissi); « « non ancora erano sgorgati i fonti | delle | acque, non ancora consolidati i monti colla grave lor mole; |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
abissi; quando di su fermava l' aria ed equilibrava i fonti | delle | acque; quando tirava intorno al mare il suo termine e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ab eterno gli avvenimenti di tutti i tempi, l' idea | delle | cose e degli avvenimenti era con lui; egli vedeva le cose |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
affatto distinte e separate l' essenza e la sussistenza | delle | cose contingenti, consegue che sieno due atti distinti |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
intelligibile, perchè l' essenza è la parte intelligibile | delle | cose. Ora, se quell' essere è per sè intelligibile nella |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
l' assoluto. La cognizione di questi modi è la cognizione | delle | cose creabili, le essenze delle cose contingenti, le idee |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
questi modi è la cognizione delle cose creabili, le essenze | delle | cose contingenti, le idee pure, a cui non è necessariamente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
racchiude necessariamente anche le idee, ossia le essenze | delle | cose creabili e contingenti; perocchè altramente non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Nella sussistenza divina vi ha dunque la possibilità | delle | creature, perchè vi ha l' essere che può essere limitato; |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
adunque, in quanto è sussistenza per sè intesa, ha l' idea | delle | cose contingenti; in quanto poi è sussistenza ha la virtù |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Conviene ancora che noi vediamo in che modo l' esemplare | delle | cose contingenti risieda nel Verbo. Questo esemplare è la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Quindi l' uomo ha bisogno della possibilità logica, cioè | delle | idee per conoscere gli enti finiti sussistenti, che non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
essere si contiene una sussistenza infinita e necessaria, e | delle | sussistenze finite possibili a realizzarsi, perchè non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
sussistenza infinita e necessaria, e la possibilità fisica | delle | sussistenze finite, cioè la potenza di realizzarle, la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e connessi fra sè gli enti finiti, con subordinazione | delle | serie delle cause seconde, e con leggi stabili, in modo da |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
fra sè gli enti finiti, con subordinazione delle serie | delle | cause seconde, e con leggi stabili, in modo da formare |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
essendovi nella sussistenza divina altro ordine che quello | delle | persone, nè altra moltiplicità, nè altra distinzione reale, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
della sapienza che prescrivesse quella concatenazione | delle | creature e delle cause seconde, e quella stabilità delle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
che prescrivesse quella concatenazione delle creature e | delle | cause seconde, e quella stabilità delle leggi? Si risponde, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
delle creature e delle cause seconde, e quella stabilità | delle | leggi? Si risponde, che questo canone si trova nella |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ha (1). Quindi la connessione degli enti, la subordinazione | delle | cause, la stabilità delle leggi, ecc.. Medesimamente la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
degli enti, la subordinazione delle cause, la stabilità | delle | leggi, ecc.. Medesimamente la divina sussistenza, amando se |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
si dee osservare nel Figlio, non è di essere la ragione | delle | cose, ma di essere generato dal Padre. Oltracciò la parola |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
All' incontro la parola interiore, cioè l' affermazione | delle | cose sussistenti, procede dall' animo, e però meglio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
stesso. 4 Il verbo umano si fa coll' unire la sussistenza | delle | cose contingenti colla loro essenza, le quali sono di lor |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
oggetto, per sè luce, per sè a se manifesta. E` produttivo | delle | creature perchè l' atto stesso, col quale le pronuncia, le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Questo secondo verbo volontario è il principio nell' uomo | delle | sue azioni razionali. Se questo verbo non riguarda che l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
di cui egli si compone. Perocchè 1 riceve le essenze | delle | cose, ossia la possibilità dell' ente finito che diviene il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
cioè quei giudizi che pronuncia l' uomo sulla convenienza | delle | cose, hanno una speciale analogia col Verbo divino, di cui |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
sono privi gli altri verbi umani; perocchè la convenienza | delle | cose non potrebbe essere pronunciata dall' uomo se non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
della sua perfezione e felicità. Ma la manifestazione | delle | cose divine alle finite intelligenze comincia pure coll' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
la distinzione che fa S. Paolo, parlando dell' intelligenza | delle | Scritture, fra la lettera e lo spirito delle medesime, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
intelligenza delle Scritture, fra la lettera e lo spirito | delle | medesime, dicendo che « littera occidit » (perchè non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
si risponde che altro è l' ordine della processione | delle | persone fra loro, altro è l' ordine con cui si manifestano |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
operazione dello Spirito Santo rimane occulta, nell' ordine | delle | azioni e non delle cognizioni, fino a che gli uomini, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Santo rimane occulta, nell' ordine delle azioni e non | delle | cognizioni, fino a che gli uomini, avendo conosciuto il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
umane, è divisibile. S. Paolo parla spesso della divisione | delle | grazie, e in un luogo dice: « Divisiones gratiarum sunt, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e, svolgendo la seconda, vedere come la moltiplicità | delle | verità e delle grazie si riducano nulladimeno all' unità |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
la seconda, vedere come la moltiplicità delle verità e | delle | grazie si riducano nulladimeno all' unità del Verbo. Le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
parola di Dio . Nel che però è da osservarsi che v' hanno | delle | appartenenze del Verbo naturali , e delle appartenenze del |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
che v' hanno delle appartenenze del Verbo naturali , e | delle | appartenenze del Verbo soprannaturali , onde convien |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Questo accade per tre cagioni: 1 per la moltiplicità | delle | sostanze create, ognuna delle quali, attesa la loro |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
1 per la moltiplicità delle sostanze create, ognuna | delle | quali, attesa la loro limitazione, è esclusivamente in se |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
che si trova in ciascuna sostanza creata, niuna | delle | quali è perfettamente semplice, notandovisi accidenti, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
divisioni di spazio, successioni di tempo, ecc.. A ciascuna | delle | quali cose, che ha natura esclusiva e sua propria, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
n' hanno altrettante notizie e concetti. Fra le limitazioni | delle | sostanze create la più notabile è quella per la quale la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
di varii istrumenti ed atti successivi a trovare la materia | delle | sue cognizioni, non essendogli dato per natura che la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
o difforme dalla legge della moralità: quindi la pluralità | delle | virtù e de' vizii e i molteplici accidenti dello stato |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
egli il Verbo a noi comunicato. Dobbiamo vedere il medesimo | delle | grazie a noi comunicate, come si rifondano e riducano in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ci servono a conoscere qualche cosa della natura divina e | delle | sue azioni nel mondo, senza però che percepiamo il Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
uomo la percezione del Verbo umanato che forma la salute | delle | anime); viene dato all' anima pel carattere indelebile e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
risurrezione che a' suoi discepoli diede il conoscimento | delle | antiche scritture: « Tunc aperuit illis sensum ut |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
altri sacramenti da lui instituiti; ed altresì coi segni | delle | parole di cui si tesse l' evangelica predicazione. Onde, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
si rende per sè manifesto ed amato, il che è la processione | delle | due altre persone; e la parola Dio indica appunto la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
« « il Verbo era appo Dio » », parlava più in conformità | delle | antiche scritture, le quali nominano spesso il « Verbo di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Qui dice S. Giovanni che il Verbo era appo Dio. Ora nessuna | delle | cose create, propriamente parlando, può essere per se |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
collo stesso Verbo. Rimane dunque a cercare il valore | delle | altre tre espressioni, che al Verbo divino appartengono. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
seno; ma nello stesso tempo rappresenta più acconciamente | delle | due prime l' inesistenza di due persone, colla similitudine |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
esprime colla particella in , e ritenendosi la moltiplicità | delle | persone che viene espressa in quella congiunzione che si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
alle persone divine. Ora noi sappiamo da altri luoghi | delle | scritture, che queste sono eguali in tutto, eccetto nella |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
(2). S. Gregorio Magno, che riconosce questa significazione | delle | parole dell' Evangelista, non dubita di intendere nello |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
forza è dunque il dire che queste persone divine, l' una | delle | quali sta appo l' altra, sieno due, perocchè non si direbbe |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
« « E il Verbo era appo Dio » », stabilendo la distinzione | delle | persone del Verbo e di Dio che lo pronunzia, ribatte l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ebbe data la dottrina del Verbo eterno: qui comincia quella | delle | opere sue. Ma prima riepiloga la dottrina data del Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
nuovo diversa dalle tre prime, ma essere un cotale epilogo | delle | premesse. Poichè, dopo avere l' Evangelista insinuata la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e rannoda il discorso con quello che deve venire appresso | delle | opere esteriori del Verbo, giova altresì a indicare l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
appunto opportuno questo riepilogo che fa l' Evangelista | delle | cose dette intorno al Verbo a tagliare le vane sottigliezze |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Crisostomo trova utile il riepilogo che fa l' Evangelista | delle | tre prime clausole nella quarta, perocchè con questa è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
osservò Leonzio, che il Verbo non è creatura, non è una | delle | cose che furono fatte, ma quello pel quale furono fatte |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
fatta di quelle che furono fatte » », tagliano affatto una | delle | solite vane sottilità degli Ariani, i quali dicevano che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
più vero quello che dice l' Evangelista che nè pur una | delle | cose fatte fu fatta senza il Verbo (1). Oltrediciò, se il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
esso è oggetto, ma non oggetto ideale come sono le essenze | delle | cose finite, ma oggetto sussistente, e quindi ancora |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
che è l' essenza, dalla sussistenza che è la realità | delle | medesime. In quanto dunque viene dal Verbo l' essenza delle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
delle medesime. In quanto dunque viene dal Verbo l' essenza | delle | cose, in tanto si considera il Verbo come oggetto o luce |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
in quanto poi viene dal Verbo come da causa la sussistenza | delle | cose, in tanto lo si considera come sussistenza operativa e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
dal Padre, e di conseguenza avendo dal Padre l' esser causa | delle | cose, si può dire ch' egli è costituito causa delle cose |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
causa delle cose, si può dire ch' egli è costituito causa | delle | cose pel Padre, cioè per cagione del Padre che gli dà tutto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
fuori pel Verbo, non solo perchè in questo vede le essenze | delle | cose finite, ma ben anco perchè queste essenze hanno virtù |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
anche lo Spirito Santo crea colla stessa volontà creante | delle | due prime persone. Ma perchè si dice piuttosto, che il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
crea, è la facoltà divina di rappresentarsi l' essenza | delle | cose finite realizzata, la quale essenza è nel Verbo; anche |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
a significare la realità, che anche chiamano la verità | delle | cose. Quindi ogni parola di Dio, ogni suo verbo dee essere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Crea insomma colla sua parola, col suo Verbo. Ma una | delle | differenze massime fra la generazione del Verbo e la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
intendersi, che rispetto all' origine il pronunciamento | delle | cose esteriori è posteriore logicamente alla costituzione, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
logicamente alla costituzione, se così lice esprimersi, | delle | tre persone, e che questo pronunciamento è fatto dalla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
In questo senso Cristo è il primogenito nell' ordine non | delle | cose naturali, ma delle soprannaturali, perchè è il fine |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
è il primogenito nell' ordine non delle cose naturali, ma | delle | soprannaturali, perchè è il fine dell' universo, e il fine |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
la quale costituisce l' esistenza esterna e loro propria | delle | creature. E così anche S. Paolo disse che « omnia per ipsum |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
nell' Apocalisse, per indicare questa doppia esistenza | delle | cose contingenti, adopera due parole: una erant, la quale |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
di molti Padri, fu annunciato come principio | delle | cose già nelle prime parole del Genesi: « « Nel principio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
solo un' attività operante, perciocchè il Verbo è principio | delle | creature tanto come oggetto, quanto come sussistenza, onde |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
in veritate tua (7) ». E lo stesso S. Girolamo, nel libro | delle | tradizioni ebraiche sul Genesi, scrive: « In capite libri |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
discipline, vi ha un principio nella produzione e durazione | delle | cose contingenti. Conviene adunque vedere come al Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
scienza quanto in quello della produzione e della durazione | delle | cose create. Nell' ordine della scienza gli conviene nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ordine della realità, cioè della produzione e della durata | delle | cose create, S. Tommaso insegna che il Verbo è principio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
cose create, S. Tommaso insegna che il Verbo è principio | delle | cose in due modi, cioè perchè ne contiene la ragione, ossia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
la luce fu fatta »(1) », e così parimenti in tutte l' opere | delle | sei giornate. Al che alludendo il salmista dice: « Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Mosè con molte (3); perchè Mosè non fece menzione che | delle | cose sensibili, laddove S. Giovanni abbracciò tutte non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Ebrei tre cieli: l' uno quel degli uccelli, l' altro quel | delle | nubi, il terzo quel degli spiriti, e di questo erano come |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Paolo disse che fu rapito al terzo cielo, che è l' ordine | delle | cose spirituali ed insensibili (5), dove udì parole arcane |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e la terra » », dove non si fa altra distinzione che quella | delle | sostanze puramente spirituali, e delle sostanze materiali o |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
che quella delle sostanze puramente spirituali, e | delle | sostanze materiali o materiate; poichè in vero queste non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
si presenta alla mente una questione. Alla prima creazione | delle | sostanze non assegna tempo: cominciarono tutte ad essere in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
che si offerisce al pensiero si è: « perchè la produzione | delle | sostanze si dica fatta nel Verbo, il loro ordinamento pel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e l' intelligibilità contiene la ragione e la forma ideale | delle | cose. Ora nelle cose contingenti la sussistenza è fuori |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ossia fuori della loro essenza ideale: perciò l' essenza | delle | cose nell' idea non contiene la sussistenza. La sussistenza |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
idea non contiene la sussistenza. La sussistenza dunque | delle | cose contingenti non può passare dal non essere all' essere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
forme che vengono concreate colla materia o colla sostanza | delle | cose; e di queste parla Mosè. Se dunque la mera sussistenza |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
persona sussistente ed operante; all' incontro ogni forma | delle | cose risplendente nell' idea si riduce al Verbo come a |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
sè noto, per sè intuibile. Iddio dunque creò la sussistenza | delle | cose contingenti nel Verbo immediatamente, come |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
concorre a produrre la materia e in generale la sussistenza | delle | cose, come potenza ossia come sussistenza divina; e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
concorre a produrre la forma, e in generale l' ordinamento | delle | cose come arte, cioè come oggetto che fa conoscere l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e que' Padri dissero di conseguente che nella creazione | delle | cose « « Filium obsecutum fuisse Patri »(4) », e colpiscono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
le fa per esso » ». Ora, le ragioni, le forme, i concetti | delle | cose non racchiudono, come tali, la sussistenza delle cose |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
delle cose non racchiudono, come tali, la sussistenza | delle | cose contingenti, e però essi non somministrano la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
contingenti, e però essi non somministrano la sussistenza | delle | cose da crearsi, ma ne determinano le forme, i limiti, l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
nel fatto, perocchè, come abbiamo detto, la sussistenza | delle | cose contingenti non può attuarsi senza qualche forma, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
in se medesimo; e però ha in se medesimo anche l' esemplare | delle | cose medesime, perchè ha in sè il Verbo, giacchè le persone |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
torniamo su quello che abbiamo detto della doppia esistenza | delle | cose: nel Verbo divino, in cui esistono oggettivamente; e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
del Verbo. Perocchè il tempo è una relazione subbiettiva | delle | cose fra loro, e però egli è concreato alle cose, e nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
del nostro parlare astratto, nel quale la mente divide | delle | cose che sono in natura unite. Nè vale il dire che Cristo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
è proprio della divina natura, e però identico a ciascuna | delle | tre divine persone; come tuttavia per appropriazione si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
piuttosto una che l' altra di queste vite a ciascuna | delle | divine persone; e finalmente se v' ha qualche cosa di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
persona divina concorra per sua parte a costituire una | delle | tre vite da noi distinte nell' Essere divino, e questo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
vita, quindi una causalità indeficiente, un flusso perpetuo | delle | cose senza alcun dispendio o diminuzione in lui stesso, nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
un ordine conveniente. Perocchè nell' ordine naturale | delle | cose, prima si trova l' essere (la mera sussistenza), e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
»(1) ». Così l' Evangelista addita che nel Verbo, fonte | delle | creature, si trovano causalmente ed eminentemente tutti i |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
medesimi. Nella qual sentenza, a cui suffragano i progressi | delle | scienze naturali e delle filosofiche, e che ottimamente si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
a cui suffragano i progressi delle scienze naturali e | delle | filosofiche, e che ottimamente si accomoda alla spiegazione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
divina con un concetto anteriore logicamente a quello | delle | persone, la vita sensitiva si attribuisce da noi, come a |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
come a causa, alla divina essenza, senza considerazione | delle | persone, e per approssimazione al Padre, nel quale l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
essenza, considerata questa posteriormente alla processione | delle | persone. Laonde, se si considera lo spirito intelligente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
« « la vita era luce degli uomini » », e non degli animali, | delle | piante o de' minerali [...OMISSIS...] 3 Ma la luce che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
essere è l' immagine dell' essere secondo il parlare | delle | Scritture, quindi i Padri osservano che l' uomo non si dice |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
per lui che le illumina. E posciachè quello che si conosce | delle | cose è la forma (2), chiamata anche figura [...OMISSIS...] |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
come vedremo poi in appresso quando tratteremo la seconda | delle | due questioni proposteci, questo carattere in Adamo ed Eva |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
un cagnolino chiuso con esso lui trema sentendo la nullità | delle | sue forze verso a quelle del generoso re della foresta; |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ovvero più o meno alla contemplazione ed all' affetto | delle | cose celesti. La grazia gli era pronta se avesse voluto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
svolgersi la gran pianta. Tuttavia gli accennò il fine | delle | sue operazioni nella narrazione della creazione, che è da |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
al riposo dalle occupazioni terrene e alla contemplazione | delle | celesti e divine, ed accennava la requie perpetua e beata a |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
perpetua e beata a cui eran chiamati dopo compito lo stadio | delle | occupazioni terrene. Una adunque delle principali |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
compito lo stadio delle occupazioni terrene. Una adunque | delle | principali differenze fra la condizione in cui da Dio fu |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
principio è Cristo stesso che diviene così primo operatore | delle | azioni dell' uomo che non gli si oppone: onde l' uomo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
ogni adito alla divina misericordia. Già la superbia stessa | delle | loro immaginazioni era stata la causa dell' idolatria. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
soprannaturale: onde in lui era il sentimento vivissimo | delle | proprie forze colle quali operava il bene. Certamente Adamo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
dipendere dal suo creatore: il che secondava il sentimento | delle | proprie forze, quale la natura piena e perfetta a lui |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
sentimento della magnanimità cristiana si è il disprezzo | delle | ricchezze e di tutte le cose del mondo; perocchè l' uomo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
il coraggio, la perseveranza del Cristiano per la salvezza | delle | anime e per l' opera più stupenda di carità non ha limiti. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
corpo, egli è di conseguente rettore, capo e vita non meno | delle | anime che de' corpi degli uomini, in un modo nel presente, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
non intervenissero le potenze malefiche degli Angeli | delle | tenebre, le quali sono entrate nella natura umana e nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
siccome con un saldo scudo si può spuntare tutte le saette | delle | fallacie e false argomentazioni de' falsi sapienti del |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
alla trina tentazione diabolica oppose altrettanti detti | delle | divine scritture. 7 L' orazione e l' ossecrazione continua |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e d' una parte animale che presta all' intendimento i segni | delle | cose reali col mezzo de' quali egli le pensa. L' unione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
più in se stesso per avversario un altro uomo, ma solamente | delle | forze nemiche quali sono la concupiscenza e il demonio che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
perseguitano, il combattimento non è della persona umana e | delle | forze nemiche, che appartengono alla natura dell' uomo ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
d' affetto. Or, come il coniugio è tolto a simbolo | delle | nozze di Cristo e della Chiesa, così viceversa quest' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
del capo, è giocoforza porre altresì la risurrezione | delle | membra. Di più dice senza questa risurrezione rimane lo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
viene ammessa alla visione di Dio, e che se essa porta seco | delle | macchie leggere viene addetta al fuoco che la purga e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
de' poeti, e il loro ferreo ed eterno sonno. Questa fu una | delle | cause per le quali alcuni filosofi, che non ricevettero il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Gesù cristo ne' giusti. Secondo la maniera di favellare | delle | divine scritture, sotto la parola risurrezione non s' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
a Gesù Cristo e si fa uno in se stesso. Ma della fede e | delle | altre virtù teologali, che uniscono a Cristo dando il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
le due maniere onde Cristo dà la vita agli uomini, | delle | quali abbiamo sopra toccato. Perocchè: A tutti gli uomini |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
quale ricuperano quella vita che consiste nell' unione | delle | loro anime col loro corpo naturale, hanno oltracciò un' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
atto di mente più ferma e libera e dominatrice dei sensi e | delle | loro apparenze che sogliono attirare e legare l' assenso |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
le dà il fondamento, giacchè la fede è « « la sussistenza | delle | cose da sperarsi, l' argomento delle non vedute »(3); » |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
è « « la sussistenza delle cose da sperarsi, l' argomento | delle | non vedute »(3); » definizione che conviene sommamente alla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
e non nel suo corpo naturale nè glorioso, è la sussistenza | delle | cose da sperarsi, cioè della manifestazione di Cristo nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
al Padre altresì la conservazione e la provvidenza | delle | cose, onde viene a tutte le cose e nominatamente all' uomo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
in forma di vino, sangue vivo e vivificante, vero piaculum | delle | anime, sangue del nuovo ed eterno testamento. Oltre di ciò, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
poscia effettuato da Cristo, quando diede loro il possesso | delle | cose in cui speravano, onde il loro divenne un diritto in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
sua investigarlo: perocchè veramente ella è questa una | delle | più arcane dottrine della cattolica Chiesa. Che se noi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Sacrosanto Concilio di Trento (1). Alla commemorazione poi | delle | anime purganti, segue l' orazione che incomincia: Nobis |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
maniere di vita di cui partecipa il Cristiano, a ciascuna | delle | quali si riferisce una maniera di risurrezione. E le vite |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
la fede e pel battesimo che restituisce all' uomo la terza | delle | vite enumerate, cioè la vita della grazia. L' uomo, che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
è alimentarsi quello d' una macchina inanimata (per esempio | delle | macine del mulino) che prende e stritola e fa passare da sè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
macine del mulino) che prende e stritola e fa passare da sè | delle | sostanze che rispetto agli animali si dicono alimentari; |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
il sangue reale di Cristo dentro se stesso sotto il velame | delle | specie; il pane ed il vino consecrato passa per il suo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
suo corpo come per una macchina; riceve gli effetti fisici | delle | specie, ma non si nutre di quello che sta sotto le specie, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
parlando, una vita attuale. In questa risurrezione | delle | loro anime li fa sperare S. Paolo, e non in altro. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
in se stessi, che è il germe della subitanea resurrezione | delle | loro anime, tostochè sono divise da' corpi. Il che dimostra |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
manna, si legge: [...OMISSIS...] e ne' tanti altri luoghi | delle | divine Scritture l' Eucaristia figurata nella manna è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
lasciò in vita tutti quelli che avevano tinti gli stipiti | delle | loro abitazioni col sangue dell' agnello. Allo stesso modo, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
divina scrittura S. Giovanni Battista, Angeli i Vescovi | delle | Chiese (1), Angelo del testamento Gesù Cristo medesimo in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
avendone coscienza, o non potendoli sottomettere al potere | delle | Chiavi, ne vada ancor debitore; perchè quella vita repelle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
insegna che tutti i viatori vivono di fede, e la fede non è | delle | cose apparenti, ma di quelle che non cadono sotto il nostro |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
che viene che sieno creature reali. L' esistenza oggettiva | delle | creature è reale pel Verbo (assolutamente reale), ma non è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
non è un' incarnazione, ma soltanto una congiunzione reale | delle | persone umane col Verbo incarnato, le quali persone sono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
nella transustanziazione. Ancora ne verrebbe che in virtù | delle | parole divine questa sostanza del pane e del vino si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
di esso Cristo, e perciò non avvenendo la comunicazione | delle | due vite, la parziale identificazione dei due sentimenti. E |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
possono derivare i fedeli, anche senza riceverlo realmente, | delle | grazie spirituali (emettendo egli in essi i doni del Santo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
nel suo essere eucaristico sia legata più strettamente | delle | altre col corpo del fedele che si comunica; e questa parte, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
corpo di un altro fedele; e queste diverse parti, ciascuna | delle | quali è destinata alla nutrizione spirituale di un fedele |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
Laonde, giusta l' esposta sentenza, la diversità | delle | membra del corpo mistico di Cristo troverebbe altresì un |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|