un contatto più vasto fra popolo e popoli. Quando i primi | Cristiani | vennero a proclamare l'unità della natura umana di fronte |
Doveri dell'uomo -
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Oh quanto non sarebbe utile una unione così d' illuminati | cristiani | che professassero di giovare il prossimo in quei rami di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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della mia profonda venerazione; e tanto è più bello che i | cristiani | si ravvicinino e santamente si agguaglino, quanto più sono |
Epistolario ascetico Vol.I -
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gusto, egregio amico, che anche qui ci sono dei buoni | cristiani | e zelanti; anzi di questi ne abbiamo da per tutto, la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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rompendo, fuggono dalla rete: e poi veder si possono quei | cristiani | che, colla tepidezza che hanno, poco o nulla aderiscono al |
Epistolario ascetico Vol.I -
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i veri cristiani, quando con moltissimi altri veri | cristiani | fossero congiunti in amicizia. Fra gli altri uno di somma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ne' nostri tempi, conformato ai modi degli antichi | cristiani | e alle pubbliche funzioni della santa Chiesa. Capisco bene |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Capisco bene che è cosa difficile, che l' universale de' | cristiani | gusti il succo, per dir così, di cui sono pieni gli uffici |
Epistolario ascetico Vol.I -
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potrebbe universalmente riprodurre nella Chiesa; perchè i | cristiani | sono più materiali e più languidi di un tempo, e perciò più |
Epistolario ascetico Vol.I -
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pensiero, osserviamo quanti difetti pur ci siano fra i | cristiani | nella sola assistenza alla santa Messa. E perchè? perchè |
Epistolario ascetico Vol.I -
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queste minori sviano alquanto, per la umana limitazione, i | cristiani | dalla pubblica, compiuta, ed esterna unione che nasce nella |
Epistolario ascetico Vol.I -
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essere cuore cristiano che non senta il bisogno che hanno i | cristiani | di unirsi in tutti i modi e di fare causa comune: senza di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non erano altre feste che la Domenica, ma conoscendo i | cristiani | che tutti i giorni sono santi, e che pel cristiano |
Epistolario ascetico Vol.I -
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il fine di unire più strettamente che sia possibile i buoni | cristiani | fra di loro, di modo che, la Società, che essi formano già |
Epistolario ascetico Vol.I -
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capo invisibile Gesù Cristo; e in tal modo la società dei | cristiani | si renda più forte, anche sopra la terra contro i figliuoli |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e durazione delle opere stesse: e che quindi i buoni | cristiani | che cooperano a questa unione, vengano nello stesso tempo a |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e la conclusione di tutto il giudizio che sarà fatto de' | cristiani | nell' estremo giudizio. Secondariamente questa cura e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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santa Chiesa prescritto, pregare di consenso a tutti i | Cristiani | che pregano e digiunano in tutto il mondo, pregare senza |
Epistolario ascetico Vol.I -
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può più perdere la vita. Ed egli v' ha un senso che solo i | cristiani | posseggono, pel quale si percepisce questa nuova felicità, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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in un modo naturale però; sicchè tutto nella società dei | cristiani | vada a suo luogo. Considerate come gli ascritti ed i |
Epistolario ascetico Vol.I -
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almeno il consiglio di farlo. In tal modo anche i semplici | cristiani | sono tirati da una necessità morale ad esercitare delle |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di carità prudentemente . Questa è la condizione di tutti i | cristiani | e di tutti i Sacerdoti: e chi ci autorizza a restringere la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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delle sacre indulgenze, e giustamente ne sono avidi i | cristiani | fedeli, perciò consapevole della carità e liberalità |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a fare strettamente, nè più nè meno, i doveri propri dei | cristiani | e de' sacerdoti, e starebbe aspettando gli ordini del |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di condurre i fanciulli come esseri ragionevoli e | cristiani | coi due mezzi della ragione e della fede ; chè altro non si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non era punto la loro inimica. Tale sciagura toccò a' | cristiani | trascurati nello studiare intimamente la loro divina |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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allevi la gioventù sua, non vuole essere, secondo i | cristiani | principii, che imitazione del modo col quale Dio alleva gli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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vane loro imaginazioni la incommutabile verità. I savii | cristiani | all' opposto reputano, che quanto sta fuori di loro sia |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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introduce in esse il disordine e lo scisma. All' incontro i | cristiani | camminando al giorno della fede vedono colla mente loro |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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generazioni s' annienta. Saranno essi gli esemplari dei | cristiani | eroi, gli eccellenti comandanti di Cornelio Nipote? l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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lettere; e si converse anzi ai greci ed ai romani che ai | cristiani | scrittori, sia perchè quella letteratura pareva più formata |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dalla cristiana educazione; ma che sieno a' principii | cristiani | sottomessi, e con questi giudicati, e censurati, e spiegati |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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leggi pertanto s' abbia in vista la pietà dei Principi | cristiani | chiamati dalla Religione alla educazione de' loro popoli, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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della medesima. Per altro nessun Governo di popoli | cristiani | osò mai di asserire d' essere il giudice e il maestro della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Sede, del Papa, come Papa, egli è il supremo di tutti i | cristiani | cattolici, e siete perciò obbligati a riconoscerlo per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di esse non sentesi altro che la nausea della vecchiezza. I | Cristiani | primitivi non avevano tanti libri come noi, e ne sapevano |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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« Atti sinceri de' Martiri », e i « Costumi dei primitivi | Cristiani | ». E se volete avere un bel corso di « Vite de' Santi », |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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i Santi. In quanto alla sacra Scrittura, i nostri antichi | Cristiani | ne erano insaziabili, nè mai i Padri sono tanto eloquenti |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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a tutti, nè a tutte le età conviene lo stesso cibo. Così i | Cristiani | antichi, e gli Ebrei stessi proibivano la lettura di certe |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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concepire. All' incontro nelle prime età della Chiesa, i | Cristiani | pieni dello spirito di verità vedean le cose nella loro |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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medesima fa dono ai fanciulli. Egli basta dunque essere | cristiani | a dover sapere, che il pregio vero di qualunque azione |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nostro divino Salvatore la morte. Quindi anche presso noi | cristiani | ne venne il nome greco di cimiteri , che italianamente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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insidie del diavolo » (2). Così soleano fare i fervorosi | cristiani | de' primi tempi. [...OMISSIS...] Nel capo precedente ho |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la dignità e la vera dolcezza della nostra professione! Noi | cristiani | siamo di presente come a dire sparpagliati, e gli uni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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con mille ajuti il comune difensore GESU`. Aveano i | Cristiani | de' primi secoli le recenti imagini di Gesù Cristo ancora |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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non volevano ritrovare! Adesso Gesù Cristo al più de' | Cristiani | è lontano: e anche a molti de' buoni si rappresenta più |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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pure taluno non si trovasse che ne ridesse. Comunemente i | Cristiani | nostri hanno, è vero, divozioni particolari, pratiche a' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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La quale sebben condiscenda di richiamare gl' imperfetti | cristiani | cogli esteriori aiuti alla spiritual divozione: tuttavia e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Giustino dimandato dal Prefetto di Roma in che luogo i | Cristiani | s' adunassero, rispondea: che dovunque pareva meglio erano |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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erano soliti di congregarsi, perchè l' ineffabile Dio de' | Cristiani | non è circoscritto, nè ristretto da luogo, ma invisibile |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che alludono ai templi vivi. I luoghi però usati da que' | Cristiani | per le sacre unioni, o fossero nelle case private, o ne' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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è, che nella Chiesa si ha quel trattare vicendevole, che a | Cristiani | perfetti conviene: e così perfette essa l' ha poste, perchè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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così come con Dio la maestà e la dignità è richiesta, i | Cristiani | trattando fra sè hanno legge di scambievole riverenza. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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No. Ecco adunque l' onore, in che reciprocamente, se | cristiani | siamo, ci dobbiamo tenere. Quanto civile, umano, riverente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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vacanze: intendendo di mostrare con questo vocabolo, come i | Cristiani | dovevano vacare sempre dalle terrene cose, e riposarsi in |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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poi gli Ebrei dal loro Sabbato numeravano i giorni, così i | Cristiani | dalla Domenica presero a numerare le loro ferie. E come il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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anche Parasceve, ovvero preparazione al Sabbato, così i | Cristiani | ritennero all' ultima feria il nome ebraico di Sabbato: |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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annunzia i doni del Santo Spirito, sublime oggetto a | cristiani | desiderŒ, pe' quali il Vangelo in tutto il mondo fu scritto |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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non pure voto ma il « massimo voto nostro » (1), a' primi | Cristiani | erano sacri ritegni da peccare, e l' infrangerle si avea, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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prolungato il catecumenato: si dava luogo con ciò a' nuovi | cristiani | di rafforzarsi nella virtù, prima di promettere a Dio vita |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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inferno e del mondo. Ma quanto alle promesse, che fanno i | Cristiani | nel Battesimo, uso antichissimo è, che di tempo in tempo si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e che da questi atti ne traessero poi copia i | cristiani | dopo la morte di Cristo «( Comment. IV, (275 f.) ». |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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tempo dice che non ministravano a se stessi, ma a' futuri | cristiani | quelle cose che annunziavano: « Quibus revelatum est quia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il diretto, che si fonda nella percezione del Verbo che ai | cristiani | tutti è data nel battesimo; e il riflesso e teologico, che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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spirito di Gesù Cristo già venuto, ci fa sapere che pei | cristiani | quel luogo di Mosè acquistò nuova luce appunto dalla venuta |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per la grazia, in virtù di cui sta eziandio sulla bocca dei | Cristiani | che pronunciano al di fuori ciò che sentono al di dentro. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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era sermo, praeceptum, mandatum, ecc. per gli Ebrei, pei | Cristiani | è il Verbo, o Cristo; perocchè, se per quelli tali voci |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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comprende; onde quella dottrina stessa oggettiva diventa ai | Cristiani | un soggetto ossia una persona divina per sè oggetto, per sè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nella giustizia e nella santità della verità »(1) ». E a' | Cristiani | di Colossi dice: « « Spogliandovi l' uomo vecchio cogli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Laonde S. Paolo anche nel tempo presente chiama i corpi de' | Cristiani | membra di Cristo [...OMISSIS...] . E non già che il corpo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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aeternum (4) ». Lo stesso S. Pietro poi raccomanda a' primi | cristiani | di osservare la sobrietà e la vigilanza, colle quali virtù |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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gli uomini malvagi, e lo stesso si dica della lotta fra i | cristiani | che sono in Cristo e i malvagi che li perseguitano, il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non v' ha più speranza nella vita futura, e quindi i | Cristiani | sarebbero i più miseri fra gli uomini, posciachè dovrebbero |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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queste: [...OMISSIS...] La qual dottrina offerisce a noi | cristiani | una difficoltà che dobbiamo sciogliere accuratamente. Tutta |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che, se non vi avesse la resurrezione de' nostri corpi, noi | cristiani | saremmo i più miserabili degli uomini, quando pure le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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o pentiti n' ottennero il perdono. Lo stesso di que' | Cristiani | che muojono, benchè battezzati e mondi dal peccato attuale, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è altresì, oltre l' altre, una ragione che persuade a' | Cristiani | la frequente comunione che li tiene di continuo preparati |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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consapevolezza, e la chiara visione. Quindi la vita dei | Cristiani | che è in Cristo viene chiamata da S. Paolo vita nascosta . |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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del Padre, dimostra quanto sia illuminata la fede de' | Cristiani | per la partecipazione della vita soggettiva di Cristo sopra |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quella gloria privata, dirò così, che ciascuno de' giusti | Cristiani | riceverà dopo morte, interessa il particolare; quell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in Cristo e di Cristo in noi). E primieramente insegna ai | cristiani | di non contrarre matrimonio cogli infedeli pel rispetto che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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mogli: [...OMISSIS...] Deduce ancora l' obligazione che i | Cristiani | si astengano dal partecipare alle vittime immolate agli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Perocchè dice: [...OMISSIS...] Ma, quantunque il corpo de' | Cristiani | guasto dalle conseguenze del peccato d' origine riceva |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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appartenere. Per lasciar aperto l' adito a tutti i buoni | cristiani | di unirsi in essa, fu necessario non mettervi vincoli od |
Epistolario ascetico Vol.III -
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discepoli il sacrificio di se stessi. S. Paolo vuole, che i | Cristiani | sieno morti e sepolti con Cristo; e di sè dice, che era |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la spina del dolore, così in seno ai dolori nasce pei veri | Cristiani | la rosa bella e fragrante della spirituale consolazione. E |
Epistolario ascetico Vol.III -
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della Chiesa Cattolica nell' opera d' invitare a sè que' | Cristiani | che sono fuori del suo seno, debba essere e sia di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e delle più magnifiche glorie della sua Chiesa. Noi, e come | cristiani | e come italiani e come sacerdoti e come religiosi, potremo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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stato, nè all' imitazione di quell' esempio, a cui tutti i | cristiani | debbono conformarsi. Ed io menzionavo le dolcezze che non |
Epistolario ascetico Vol.III -
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riserbata al pastore fedele! quanto diversa da quella dei | cristiani | comuni! quanto più splendida e più magnifica! altrettanto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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miei discorsi. Un' altra pratica da inculcarsi a tutti i | cristiani | che sanno leggere si è quella di andar sempre in Chiesa con |
Epistolario ascetico Vol.III -
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nostri missionari si prefiggessero d' accordo d' indurre i | cristiani | cattolici, a cui sono mandati a predicare, a provvedersi d' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vantaggio alle anime, ed anzi ancor più. Se s' insegna a' | cristiani | a fare buona orazione, la causa è vinta. Il mondo va così |
Epistolario ascetico Vol.III -
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questo libro. Fra le cose da Dio rivelate dicono i teologi | cristiani | avercene di quelle che non eccedono i confini della ragion |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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come da radice: sicchè ottimamente si enumerano gli atti | cristiani | in quell' ordine in che li pose S. Paolo: Fede, Speranza e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e fondamentale dell' Evangelio. [...OMISSIS...] Perciò i | Cristiani | sono battezzati nel nome del Padre, del Figliuolo e dello |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Verbo, la differenza fra il congiungimento del Verbo co' | cristiani | e con quei Santi antichi è però questa: che quel |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sussistente del Padre e del Figliuolo. Perocchè i Teologi | cristiani | distinguono in Dio un amore essenziale , il quale entra |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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conto delle proprie operazioni. Quanti semplici e virtuosi | cristiani | non operano costantemente dietro un sentimento profondo che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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rivendicandosi di queste verità, accusino gli uomini pii e | cristiani | teologi di voler annottare il secolo; giacchè il principio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e validi, ove non si vogliano condannare tutti i primi | cristiani | e con essi il cristianesimo. Gli argomenti che si hanno in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e prenda questo grado di vigore subitamente e in tutti i | cristiani | egualmente o gli eletti, pel quale vigore questi già sieno |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che emanasse dalla sua fede religiosa ». E` vero che i | cristiani | non potevano fare gli atti che emanavano dalla loro fede |
Questioni politico religiose -
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i legisti di cui parliamo: godevano però i cittadini | cristiani | di quel tempo pienamente e interamente e in tutte le sue |
Questioni politico religiose -
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R. d' Italia , 214) ». La legge dunque impedisce a questi | cristiani | cattolici di adempire alle più gravi obbligazioni che |
Questioni politico religiose -
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affermare, che gli antichi Profeti non a sè stessi, ma a' | Cristiani | porsero le divine rivelazioni, come a quelli che soli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' antica legge « legge di morte« (5) » e di esortare i | Cristiani | a seguirne il solo spirito colle seguenti parole: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e quindi che ove si paragona alla giustificazione de' | Cristiani | , i quali hanno aderente a sè « la vita « cioè Cristo, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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assecondarla, viene appunto operata ne' tre Sacramenti | cristiani | del Battesimo, della Confermazione e dell' Ordine, i quali |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di Abramo; quando è chiamato « segno« egli si considera ne' | Cristiani | ne' quali viene congiunto col Battesimo. La circoncisione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' effetto di quel sacerdozio, viene partecipata ai | cristiani | e forma il carattere indelebile. Dice il Bellarmino, come |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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verità della similitudine, che il carattere non difenda i | cristiani | peccatori dalla dannazione; perocchè questo è accidentale |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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decretale dice espressamente, che ciò che ci rende pieni | cristiani | è lo Spirito Santo che noi riceviamo dopo il Battesimo per |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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peccato, furon sempre, non solo tra gli infedeli, ma tra i | cristiani | altresì, alcuni che l' attaccarono, e mossero ogni pietra, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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quanta è quella che nelle madri e ne' padri veramente | cristiani | non infonde la natura, ma la parola dell' Altissimo. A' |
Principio supremo della metodica -
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feconda del più sublime morale ammiglioramento. I genitori | cristiani | debbono esultare di questo tesoro divino che sta nascosto |
Principio supremo della metodica -
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ma non fu detto a torto che nel mezzo stesso dei popoli | cristiani | e civili avvi una cotale idolatria; perocchè dovunque sono |
Principio supremo della metodica -
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di farsi giustizia: in tal modo i re ed i popoli pienamente | cristiani | eseguiranno il precetto: «Non giudicate e non sarete |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di farsi giustizia: in tal modo i re ed i popoli pienamente | cristiani | eseguiranno il precetto: «Non giudicate e non sarete |
Filosofia politica naturale -
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Ma la fede, rivelandoci il peccato originale che tutti i | cristiani | credono sulla parola di Dio rivelante proposta loro dalla |
Il razionalismo -
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Platone, o almeno così fu inteso dai platonici nei tempi | cristiani | e da alcuni padri della chiesa. Del pari non crediamo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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