colora le lane e le sete, prepara il pane e il vino; | crea | colle sue cure innumerevoli varietà di fiori, di frutti, di |
Psicologia delle menti associate -
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si riferisce agli altri dicesi conservante . L' atto che | crea | è quello identico che conserva, ma gli effetti sono due, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dicesi conservato . E però l' unico atto del Creatore, che | crea | e conserva, riceve due relazioni significate con due nomi: |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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onde la creazione è propria della sussistenza divina che | crea | secondo le idee che ha in se stessa in quanto ella è intesa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che nella libera volontà del Creatore. Il Padre dunque | crea | l' essere finito, cioè il fa sussistere amandolo, che è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e lo conosce dove è conoscibile cioè nel Verbo, e perciò lo | crea | pel Verbo. Ma perocchè il Verbo è la stessa sussistenza |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in quanto è per sè nota), quindi anche lo Spirito Santo | crea | colla stessa volontà creante delle due prime persone. Ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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prime persone. Ma perchè si dice piuttosto, che il Padre | crea | pel suo Verbo, anzichè crea per lo Spirito Santo? Per una |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si dice piuttosto, che il Padre crea pel suo Verbo, anzichè | crea | per lo Spirito Santo? Per una ragione analoga a quella per |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a quella del Padre; onde la sussistenza divina creante | crea | le cose guardandole nell' oggetto, ossia nel Verbo, che è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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comune a tutte e tre le divine persone sia quella che | crea | pel Verbo, che è ella stessa per sè nota. Una qualche |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che termina nell' ideale anzichè nel reale. Iddio adunque | crea | con un atto d' intendimento perfetto e pratico, ossia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ha in sè quello che corrisponde nell' uomo alla volontà. | Crea | insomma colla sua parola, col suo Verbo. Ma una delle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ed amandola e volendola lo pronunzia sussistente, e così lo | crea | guardando nel Verbo. Onde le creature si producono da Dio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divino, quindi per un atto di libera volontà . Iddio dunque | crea | le cose pronunciandole nel suo Verbo dove le conosce, e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e quindi nel Verbo e pel Verbo sono fatte. Il Verbo dunque | crea | perchè ha la natura divina, è Dio; la natura divina |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divina, è Dio; la natura divina sussistente in tre persone | crea | pel Verbo, perocchè crea per l' essere conosciuto, giacchè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divina sussistente in tre persone crea pel Verbo, perocchè | crea | per l' essere conosciuto, giacchè non potrebbe creare se |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non avesse presente l' oggetto, l' essenza che dee creare; | crea | nel Verbo giacchè pronunciando ciò che è per essenza in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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colla comunicazione della quale agli altri uomini | crea | in essi un' umanità nuova, una vita nuova non soggetta alla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dà a se stessa la materia delle sue cognizioni; s' ella non | crea | nulla, ma solo deduce; tutto lo scibile che la riflessione |
Gioberti e il panteismo -
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e in una parola dialettizza, non è maraviglia se quella che | crea | sia la sintesi, onde parla così spesso della sintesi |
Gioberti e il panteismo -
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e Iddio come cosa (giacchè cosa e idea s' identificano) le | crea | trapassando in esse il divino intelligibile, che è Dio |
Gioberti e il panteismo -
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Gioberti insegna che ogni cosa è un' idea, e che l' idea | crea | le cose, che l' intelligibile divino passando nelle cose |
Gioberti e il panteismo -
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divino passando nelle cose create dà loro esistenza, che | crea | i sensibili illustrandoli, e crea pure la mente (2). Or |
Gioberti e il panteismo -
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dà loro esistenza, che crea i sensibili illustrandoli, e | crea | pure la mente (2). Or ogni cosa è un' idea ed ogni idea è |
Gioberti e il panteismo -
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e tuttavia, secondo il Gioberti, l' Ente egualmente le | crea | e sono essenzialmente distinte (1). Del resto voi non |
Gioberti e il panteismo -
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che quelle delle persone. L' idea dunque è quella che | crea | ed è ad un tempo quella che è creata; dove per creata il |
Gioberti e il panteismo -
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egli l' aveva definita [...OMISSIS...] . Con che nulla si | crea | veramente, poichè la stessa sostanza che esisteva prima in |
Gioberti e il panteismo -
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percepire Iddio, cui Dio stesso, comunicandosi all' anima, | crea | in essa. Di qui Ella vedrà manifesta ragione per la quale |
Gioberti e il panteismo -
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presente e quasi affisso perpetuamente allo spirito nostro, | crea | in lui la ragione la quale non è altro che la potenza di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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fin qui tutto nasce senza di noi. Questa azione produce, | crea | nella nostra essenza, senza che noi n' abbiamo coscienza, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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(2). Abbiamo veduto come l' anima intelligente si | crea | nell' uomo in venendo questo generato, cioè in virtù della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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intelletto e una volontà in atto, e da questi risulta e si | crea | come da' suoi proprii costitutivi elementi. Ma Iddio, oltre |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nei lombi di Abramo (9). E chi volesse sostenere che Dio | crea | di tutto punto l' anima e la mette nel corpo viziato, parmi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e finalmente si corrompe anche questa, e Dio allora vi | crea | un' anima intellettiva, la quale ha in sè le proprietà |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quale si corrompe e perda; e poi v' abbia quella che Dio vi | crea | in suo luogo. Perocchè a qual fine un' anima sensitiva, se |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Il più dei teologi moderni si contentano di dire, che Dio | crea | e infonde l' anima nel corpo, senza parlare del tempo e del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sarà pur vero che nell' atto del concepimento Iddio | crea | tutto ciò che vi ha nell' uomo d' intellettivo e di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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neppure un' anima sensitiva e animale, giacchè Iddio | crea | l' anima umana da sè intellettiva e sensitiva a un tempo: e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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bruta, da essere animata da un' anima che Dio stesso | crea | e v' infonde; perchè Iddio dar pure all' uomo una tale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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(1). In tutte queste distinzioni che fa l' umana ragione si | crea | degli enti di ragione, i quali non si dee già credere che |
Sulle categorie e la dialettica -
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madre, morta nel darli alla luce? 3 Perchè l' Io non pone e | crea | sempre questa stessa linea d' antenati? ma conosce una |
Sulle categorie e la dialettica -
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che è la coscienza stessa quella che ci dice che ella non | crea | le cose, ma non fa che affermarle; e l' analisi dell' |
Sulle categorie e la dialettica -
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cadere in alcuna illusione trascendentale: dunque ella non | crea | gli enti, ma li conosce già esistenti: dunque v' ha qualche |
Sulle categorie e la dialettica -
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dire con tutto sè stesso, perchè le ha create tutte, le | crea | di continuo, cioè le sostiene, acciocchè non si annullino, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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suppone di tali fondamenti anche quando non sono, e così | crea | a sè stesso gli esseri mentali, le diverse maniere dei |
Psicologia Vol.III -
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affermare che esso nell' invenzione delle mode che | crea | ogni giorno, e ogni giorno distrugge, venga determinato |
Psicologia Vol.III -
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e non più; laddove l' anima produce, e per così dire | crea | il moto, nè si può assegnarvi una quantità, essendo il moto |
Psicologia Vol.III -
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diversa dalla meccanica, colla quale l' anima suscita e | crea | il moto nel termine del proprio sentimento, e quindi |
Psicologia Vol.III -
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violenta, nuovi sconcerti nell' extrasoggettivo, e si | crea | così da sè stesso un nemico, che diviene più forte di lui, |
Psicologia Vol.III -
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dicesi manifestazione , da parte del soggetto intuizione , | crea | l' anima, che è il soggetto intuente. Affissata nell' |
Psicologia Vol.III -
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l' Oriente se ne mostra pieno. Secondo Mosè, ogni cosa si | crea | pel Verbo divino: l' Achmoth, cioè la sapienza esemplare |
Psicologia Vol.III -
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verità è meramente attiva rispetto a lui: la sua mente non | crea | qualche cosa, ma più tosto viene in essa qualche cosa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cosa coll' occhio della ragione prima di pronunziare, la si | crea | coll' occhio della fantasia e si pronunzia quest' idolo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ed uffizi, che rendono rispettabile l' uomo agli uomini, si | crea | una gerarchia bellissima e visibile quaggiù in terra. Ora |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cioè unisce la parte più nobile dell' uomo con Dio, e | crea | in tal modo un uomo nuovo: gli altri effetti che sortono da |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che se l' azione stessa, dopo avere annichilato un ente, ne | crea | un altro, non si abbia più il concetto dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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altra aggiunta qualunque: ma la volontà stessa distingue e | crea | i finiti, e dà loro l' entità reale e ciò che hanno di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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con questo volete dire certamente che essa viene da Dio che | crea | e infonde l' anima intellettiva. Ora con questo le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e riguardando in queste, come in esemplare, Egli | crea | la realità del mondo . Questa maniera di concepire, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fa un simulacro di questa. L' atto dunque col quale Iddio | crea | la natura sussistente, le cui parti poscia coordina e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che sola infonde la fede, e sol la parola dell' eterno | crea | nell' animo de' fedeli, [...OMISSIS...] (2). Egli è dunque |
Il razionalismo -
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robustus valde », perchè il Signore tanto v' ama che vi | crea | nel cuore così santi desideri. Sì, sì, nulla più bello, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dell' ente. Si paragonino ora le due norme. - La prima | crea | l' ente stesso intellettivo, che comunicava sè stesso e la |
Principio supremo della metodica -
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