Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: crea

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colora le lane e le sete, prepara il pane e il vino;  crea  colle sue cure innumerevoli varietà di fiori, di frutti, di
si riferisce agli altri dicesi conservante . L' atto che  crea  è quello identico che conserva, ma gli effetti sono due,
dicesi conservato . E però l' unico atto del Creatore, che  crea  e conserva, riceve due relazioni significate con due nomi:
onde la creazione è propria della sussistenza divina che  crea  secondo le idee che ha in se stessa in quanto ella è intesa
che nella libera volontà del Creatore. Il Padre dunque  crea  l' essere finito, cioè il fa sussistere amandolo, che è
e lo conosce dove è conoscibile cioè nel Verbo, e perciò lo  crea  pel Verbo. Ma perocchè il Verbo è la stessa sussistenza
in quanto è per sè nota), quindi anche lo Spirito Santo  crea  colla stessa volontà creante delle due prime persone. Ma
prime persone. Ma perchè si dice piuttosto, che il Padre  crea  pel suo Verbo, anzichè crea per lo Spirito Santo? Per una
si dice piuttosto, che il Padre crea pel suo Verbo, anzichè  crea  per lo Spirito Santo? Per una ragione analoga a quella per
a quella del Padre; onde la sussistenza divina creante  crea  le cose guardandole nell' oggetto, ossia nel Verbo, che è
comune a tutte e tre le divine persone sia quella che  crea  pel Verbo, che è ella stessa per sè nota. Una qualche
che termina nell' ideale anzichè nel reale. Iddio adunque  crea  con un atto d' intendimento perfetto e pratico, ossia
ha in sè quello che corrisponde nell' uomo alla volontà.  Crea  insomma colla sua parola, col suo Verbo. Ma una delle
ed amandola e volendola lo pronunzia sussistente, e così lo  crea  guardando nel Verbo. Onde le creature si producono da Dio
divino, quindi per un atto di libera volontà . Iddio dunque  crea  le cose pronunciandole nel suo Verbo dove le conosce, e
e quindi nel Verbo e pel Verbo sono fatte. Il Verbo dunque  crea  perchè ha la natura divina, è Dio; la natura divina
divina, è Dio; la natura divina sussistente in tre persone  crea  pel Verbo, perocchè crea per l' essere conosciuto, giacchè
divina sussistente in tre persone crea pel Verbo, perocchè  crea  per l' essere conosciuto, giacchè non potrebbe creare se
non avesse presente l' oggetto, l' essenza che dee creare;  crea  nel Verbo giacchè pronunciando ciò che è per essenza in
colla comunicazione della quale agli altri uomini  crea  in essi un' umanità nuova, una vita nuova non soggetta alla
dà a se stessa la materia delle sue cognizioni; s' ella non  crea  nulla, ma solo deduce; tutto lo scibile che la riflessione
e in una parola dialettizza, non è maraviglia se quella che  crea  sia la sintesi, onde parla così spesso della sintesi
e Iddio come cosa (giacchè cosa e idea s' identificano) le  crea  trapassando in esse il divino intelligibile, che è Dio
Gioberti insegna che ogni cosa è un' idea, e che l' idea  crea  le cose, che l' intelligibile divino passando nelle cose
divino passando nelle cose create dà loro esistenza, che  crea  i sensibili illustrandoli, e crea pure la mente (2). Or
dà loro esistenza, che crea i sensibili illustrandoli, e  crea  pure la mente (2). Or ogni cosa è un' idea ed ogni idea è
e tuttavia, secondo il Gioberti, l' Ente egualmente le  crea  e sono essenzialmente distinte (1). Del resto voi non
che quelle delle persone. L' idea dunque è quella che  crea  ed è ad un tempo quella che è creata; dove per creata il
egli l' aveva definita [...OMISSIS...] . Con che nulla si  crea  veramente, poichè la stessa sostanza che esisteva prima in
percepire Iddio, cui Dio stesso, comunicandosi all' anima,  crea  in essa. Di qui Ella vedrà manifesta ragione per la quale
presente e quasi affisso perpetuamente allo spirito nostro,  crea  in lui la ragione la quale non è altro che la potenza di
fin qui tutto nasce senza di noi. Questa azione produce,  crea  nella nostra essenza, senza che noi n' abbiamo coscienza,
(2). Abbiamo veduto come l' anima intelligente si  crea  nell' uomo in venendo questo generato, cioè in virtù della
intelletto e una volontà in atto, e da questi risulta e si  crea  come da' suoi proprii costitutivi elementi. Ma Iddio, oltre
nei lombi di Abramo (9). E chi volesse sostenere che Dio  crea  di tutto punto l' anima e la mette nel corpo viziato, parmi
e finalmente si corrompe anche questa, e Dio allora vi  crea  un' anima intellettiva, la quale ha in sè le proprietà
quale si corrompe e perda; e poi v' abbia quella che Dio vi  crea  in suo luogo. Perocchè a qual fine un' anima sensitiva, se
Il più dei teologi moderni si contentano di dire, che Dio  crea  e infonde l' anima nel corpo, senza parlare del tempo e del
sarà pur vero che nell' atto del concepimento Iddio  crea  tutto ciò che vi ha nell' uomo d' intellettivo e di
neppure un' anima sensitiva e animale, giacchè Iddio  crea  l' anima umana da sè intellettiva e sensitiva a un tempo: e
bruta, da essere animata da un' anima che Dio stesso  crea  e v' infonde; perchè Iddio dar pure all' uomo una tale
(1). In tutte queste distinzioni che fa l' umana ragione si  crea  degli enti di ragione, i quali non si dee già credere che
madre, morta nel darli alla luce? 3 Perchè l' Io non pone e  crea  sempre questa stessa linea d' antenati? ma conosce una
che è la coscienza stessa quella che ci dice che ella non  crea  le cose, ma non fa che affermarle; e l' analisi dell'
cadere in alcuna illusione trascendentale: dunque ella non  crea  gli enti, ma li conosce già esistenti: dunque v' ha qualche
dire con tutto sè stesso, perchè le ha create tutte, le  crea  di continuo, cioè le sostiene, acciocchè non si annullino,
suppone di tali fondamenti anche quando non sono, e così  crea  a sè stesso gli esseri mentali, le diverse maniere dei
affermare che esso nell' invenzione delle mode che  crea  ogni giorno, e ogni giorno distrugge, venga determinato
e non più; laddove l' anima produce, e per così dire  crea  il moto, nè si può assegnarvi una quantità, essendo il moto
diversa dalla meccanica, colla quale l' anima suscita e  crea  il moto nel termine del proprio sentimento, e quindi
violenta, nuovi sconcerti nell' extrasoggettivo, e si  crea  così da sè stesso un nemico, che diviene più forte di lui,
dicesi manifestazione , da parte del soggetto intuizione ,  crea  l' anima, che è il soggetto intuente. Affissata nell'
l' Oriente se ne mostra pieno. Secondo Mosè, ogni cosa si  crea  pel Verbo divino: l' Achmoth, cioè la sapienza esemplare
verità è meramente attiva rispetto a lui: la sua mente non  crea  qualche cosa, ma più tosto viene in essa qualche cosa
cosa coll' occhio della ragione prima di pronunziare, la si  crea  coll' occhio della fantasia e si pronunzia quest' idolo
ed uffizi, che rendono rispettabile l' uomo agli uomini, si  crea  una gerarchia bellissima e visibile quaggiù in terra. Ora
cioè unisce la parte più nobile dell' uomo con Dio, e  crea  in tal modo un uomo nuovo: gli altri effetti che sortono da
che se l' azione stessa, dopo avere annichilato un ente, ne  crea  un altro, non si abbia più il concetto dell'
altra aggiunta qualunque: ma la volontà stessa distingue e  crea  i finiti, e dà loro l' entità reale e ciò che hanno di
con questo volete dire certamente che essa viene da Dio che  crea  e infonde l' anima intellettiva. Ora con questo le
e riguardando in queste, come in esemplare, Egli  crea  la realità del mondo . Questa maniera di concepire,
fa un simulacro di questa. L' atto dunque col quale Iddio  crea  la natura sussistente, le cui parti poscia coordina e
che sola infonde la fede, e sol la parola dell' eterno  crea  nell' animo de' fedeli, [...OMISSIS...] (2). Egli è dunque
robustus valde », perchè il Signore tanto v' ama che vi  crea  nel cuore così santi desideri. Sì, sì, nulla più bello,
dell' ente. Si paragonino ora le due norme. - La prima  crea  l' ente stesso intellettivo, che comunicava sè stesso e la