propria, e non derivavano i loro pensieri fuorché dalla | contemplazione | dell'individuo. La conseguenza di siffatte dottrine era una |
Doveri dell'uomo -
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limitarono essi pure a desumere le norme della vita dalla | contemplazione | dell'individuo: l'Umanità come corpo collettivo, rimase |
Doveri dell'uomo -
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come è negli enti inferiori, ma l' intellezione e la | contemplazione | che è atto, non può mai essere potenza, chè sarebbe il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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uomo partecipa per brevi istanti, non potendo durare nella | contemplazione | molto tempo, ma essa, l' intellezione, non perdendo mai la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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quel ben essere, quando giunta alla fine si riposa nella | contemplazione | dell' ottimo: questo però non è essa stessa, bensì altro, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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diventa in atto. 4 L' atto ulteriore finalmente della | contemplazione | , con cui attualmente contempla le specie. Per ridurre |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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esce dal subietto pensante o è speculativo se è una pura | contemplazione | che non esca dalla mente, o è pratico , se c' entra la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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qual luogo pare che una delle due: o l' atto nostro della | contemplazione | è lo stesso atto divino identico di numero, o è almeno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la quale non è a noi che per qualche istante. Questa | contemplazione | è l' intellezione ottima e massima, cioè avente per oggetto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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« « il che come qualità divina la mente possiede; e la | contemplazione | è il dilettosissimo e l' ottimo. Se dunque Iddio si trova |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Se dunque Iddio si trova sempre » » in quest' atto di | contemplazione | « « come noi qualche volta, è cosa ammiranda, e se più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che abbia a fare il moto circolare nello spazio colla | contemplazione | dell' eterno bello e dell' eterno buono: sono due parti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sfere e questi astri si movono come il primo cielo per la | contemplazione | e l' appetito del proprio Dio, motori immobili, menti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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si estende troppo più, perchè abbraccia ogni atto di | contemplazione | che abbia per oggetto i puri intelligibili e non solo «ta |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e però ritiene ancora della potenza; può però passare alla | contemplazione | per un certo tempo e in que' momenti ella stessa è mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è cognizione scientifica (1). Questo principio dunque di | contemplazione | che ha l' anima dell' eterna e prima essenza rispetto alle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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questa ha luogo solo nella mente umana , a cui è data la | contemplazione | delle idee stesse: e nella nostra mente le realità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cui dà in esempio la grammatica, il terzo è l' atto della | contemplazione | d' una cosa determinata che già si sa per abito (2). Il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Iddio, Primo Motore di tutte le cose, in cui finisce ogni | contemplazione | ed ogni appetito. Così trovò una specie, la quale non è più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' anima virtuosa, la quale in questa vita si divide colla | contemplazione | e coll' amore dell' eterno dal corporeo, e segue la ragione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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esse, si rende ad esse simile. Poichè secondo Platone è la | contemplazione | pratica della giustizia, dell' onestà, della virtù e di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quale Platone insegna che l' uomo imita tali essenze: la | contemplazione | di esse incessante, ma affettuosa, pratica, assoluta; |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a Dio, rendendolo teofilo. [...OMISSIS...] . Così dalla | contemplazione | e dall' amore di quelle supreme idee del giusto, dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di definito: il che fa ben intendere che la vita della pura | contemplazione | sia in sè la divinissima, [...OMISSIS...] . Ma quantunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l'astronomia con l'astrologia, la medicina con la magia, la | contemplazione | con la visione e con l'estasi. Non appena la misurazione |
Psicologia delle menti associate -
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che ha unito a sè gli altri quattro e che abbraccia colla | contemplazione | tutti gl' intelligibili, tutte le idee, che ne' quattro |
Sulle categorie e la dialettica -
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ma è la Mente; e questo primo atto, che è la Mente, è la | contemplazione | de' generi che distingue in sè. Quest' atto dunque, che è |
Sulle categorie e la dialettica -
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dal divino, si deteriora. Tutto dunque si genera per via di | contemplazione | ( «ek theorias»), e non solo le idee, ma le cose stesse |
Sulle categorie e la dialettica -
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produce: dopo dunque che l' Anima è costituita, la sua | contemplazione | di sè non può più produrre specie: sorge dunque un altro da |
Sulle categorie e la dialettica -
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che Plotino soggiunge (2). Così l' Anima, che è la | contemplazione | de' generi minori e delle specie, si moltiplica secondo che |
Sulle categorie e la dialettica -
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la materia (1). Ma questo le accade non per quella | contemplazione | di sè, per la quale la materia si produce, ma per una |
Sulle categorie e la dialettica -
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di sè, per la quale la materia si produce, ma per una | contemplazione | posteriore; chè l' anima è per sè buona, e il male le |
Sulle categorie e la dialettica -
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buona, e il male le accade come accidente. Ma onde questa | contemplazione | posteriore della tenebrosa materia? Dalla debolezza di |
Sulle categorie e la dialettica -
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della immortalità, e di poter godere per sempre della | contemplazione | di un tanto Essere: e allora fu che la divina Provvidenza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quegli eccellenti lavori è a noi utilissimo dono, e dalla | contemplazione | di quelli noi impariamo cose nuove e perfezioniamo le |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che abbuiarono il loro intelletto, col trattenerlo dalla | contemplazione | della luce divina; e non poterono poi più isguardare nella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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momenti non fu direttamente lo studio della sapienza e la | contemplazione | dell' essenza divina, ma fu il lavoro materiale dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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d' esempio: a colui che contempla la natura divina di una | contemplazione | amorosa per volontà di via più onorarla e servirla, viene |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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pare che sia un cotal effetto naturale della sua | contemplazione | medesima; pare che il conoscere gli cresca unicamente per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che ci narra la cristiana verità, che la prima colla sua | contemplazione | non eccede i confini dell' essere ideale , quando la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Ma Iddio, oltre aver dato all' uomo in sul principio la | contemplazione | costante dell' essere ideale indeterminato, gli ha dato |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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s' avvede dell' esistenza d' un agente, oggetto alla | contemplazione | dell' anima, nel che sta l' essenza della percezione |
Principio supremo della metodica -
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sviluppo della prima età, i pensieri che nascono da questa | contemplazione | si chiamano intellezioni di second' ordine. Le intellezioni |
Principio supremo della metodica -
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delle cose; di questa è incantato e preso. Questa è una | contemplazione | dilettevole sì, ma disinteressata; una contemplazione tanto |
Principio supremo della metodica -
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è una contemplazione dilettevole sì, ma disinteressata; una | contemplazione | tanto più nobile quanto è più segregata dalla fredda |
Principio supremo della metodica -
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profondi misteri (1). La tendenza, che porta l' uomo alla | contemplazione | delle cose in se stesse è essenzialmente morale; appunto |
Principio supremo della metodica -
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altro effetto che questo, fosse solo un aumento di | contemplazione | intellettiva delle cose nel loro essere metafisico; |
Principio supremo della metodica -
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è: In qual modo si può praticamente unire lo spirito di | contemplazione | alla vita attiva nelle opere di carità ? L' unione della |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vita attiva nelle opere di carità ? L' unione della santa | contemplazione | coll' esercizio delle opere di carità è l' intento del |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la virtù di annodare insieme in tutta la nostra vita la | contemplazione | e l' azione, perchè non c' è nessun maestro che ci possa |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e però quando l' uomo è venuto ad un certo stato di | contemplazione | e di unione, allora egli opera colle sole potenze che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fatto dell' estasi? Chi non sa che questo grado d' intensa | contemplazione | e d' amore compiuto è ciò che vi può essere di più |
Psicologia Vol.III -
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sua essenza; onde l' intelligenza s' innalza tanto più alla | contemplazione | dell' ente, quanto più le riesce di scorgere l' unità nella |
Psicologia Vol.III -
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del puro bello è tutto intellettivo, onde è propriamente la | contemplazione | di lui che è piacevole anzichè l' oggetto della |
Psicologia Vol.III -
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nel proprio sentimento, oltre il piacere intellettivo della | contemplazione | vi è di più quel piacere che costituisce la natura del |
Psicologia Vol.III -
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nella gioia. Se il principio intellettuale è rapito nella | contemplazione | d' un oggetto, l' animalità smette una parte della sua |
Psicologia Vol.III -
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della dottrina platonica, il quale consiste nella | contemplazione | dell' essere ideale e delle sue divine proprietà, risale |
Psicologia Vol.III -
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cosa d' analogo al sentimento oggettivo che nasce alla | contemplazione | o veduta dell' oggetto: qualche cosa di analogo al |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il quale è egli medesimo. Il sentimento intellettivo è una | contemplazione | gaudiosa della verità, della bellezza, della sapienza, e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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onde si dice sentimento oggettivo. Nell' uomo vi ha una | contemplazione | puramente teorica, perchè la verità, la bellezza, la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nella virtù e nel conoscimento ed amore di Dio, alla cui | contemplazione | poteva attendere se avesse voluto, e più o meno com' egli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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godimento onesto de' doni naturali, ovvero più o meno alla | contemplazione | ed all' affetto delle cose celesti. La grazia gli era |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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questo tempo al riposo dalle occupazioni terrene e alla | contemplazione | delle celesti e divine, ed accennava la requie perpetua e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in lui risplende, riconoscendo gli attributi divini nella | contemplazione | dell' universo per quella maniera di argomentare che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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grandezza e sublimità astratta gli servisse poscia alla | contemplazione | di un ente invisibile Creatore del tutto, applicandola a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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eccitamento al soggetto umano che il movesse alla | contemplazione | di Dio e quindi alla percezione di questo; venendo il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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lo sguardo dalle cose seducenti e impure, e dar opera alla | contemplazione | delle celesti. Anche questa spiegazione risulta manifesta |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di innalzare l' anima di chi la vedeva alla cognizione e | contemplazione | del Verbo e per esso del Padre (1). Perciò l' umanità di G. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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del Signore« dimostra come tutte le virtù discendono dalla | contemplazione | continua della divina santità (5). E il cingolo cingeva il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la società degli uomini ebbe abbandonata quasi del tutto la | contemplazione | de' veri teoretici, per la vita pratica e bellicosa; sicchè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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egli si giova di esse quasi di scala per salire alla | contemplazione | d' un' altra idea migliore, che anch' essa esiste |
Gioberti e il panteismo -
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per quella via che le bisogna a giungere finalmente alla | contemplazione | del disegno compiuto dell' opera sua, che, come dicevo, da |
Gioberti e il panteismo -
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santificazione interiore e propria, esteriore ed altrui: | contemplazione | ed azione: i due perni della cristiana virtù. Questo scopo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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raccoglimento, annettendo però all' orazione e alla | contemplazione | gli studi delle cose divine ed umane. A malgrado però di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ordine delle due vite dovrebbe consistere in questo, che la | contemplazione | è scelta per elezione indipendentemente dal prossimo; ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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