dei mari e nei labirinti delle miniere e che conversa | col | telegrafo, i diede l'equivalente di nuovi sensi. . Le poche |
Psicologia delle menti associate -
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del selvaggio sono vaghe, incerte, incommensurabili. Solo | col | mezzo degli istrumenti possiamo paragonare il calore di due |
Psicologia delle menti associate -
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non potrebbe mai percepire nella loro pienezza, nemmeno | col | ministero degli strumenti, ma è duopo associare i sensi di |
Psicologia delle menti associate -
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ogni lume soprannaturale. Quest' uomo può conoscere, anche | col | semplice lume della sua ragione, che Dio esiste, ed anche |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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doni a questo sè stesso. La differenza tra il conoscere | col | lume naturale che c' è Dio, e 'l possederlo di quelli a cui |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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onde dice S. Paolo, che lo Spirito di Dio diventa una cosa | col | giusto. Vedete adunque, mia carissima figlia, quanto grande |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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educare; ed io credo che la sola esperienza propria possa | col | lungo tempo formare l' eccellente maestro. Conviene perciò |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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l' anima negligente: e in tal caso conviene cacciarla da sè | col | levarne le cause; 2 talora poi è permessa da Dio per |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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per poter sostener il peso dell' aridità volontaria, e ciò | col | pretesto della perfezione, è una dottrina falsa e un' |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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perfezione il non comprimere i moti della concupiscenza, | col | pretesto che facendo così « si dubiterebbe che Iddio non |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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all' amor naturale e alle soddisfazioni della natura, | col | pretesto che fare il contrario sarebbe un voler varcare i |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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i santi che hanno fatto tutto ciò avessero offeso Iddio | col | varcare i confini da lui posti. E` un errore gravissimo e |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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cattiva massima e una manifesta illusione il far nascere, | col | pretesto della perfezione, bisogni di sollievi naturali, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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dettata dalla sensualità il pretendere poi di più, che | col | mortificarsi si eccedano i limiti posti dal Creatore alla |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che la dottrina di Cristo e la grazia insinuano, | col | pretesto ipocrita di lasciare « i mezzi nelle mani di Dio, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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più in questa la volontà di Dio, ma superbamente ricusarla | col | pretesto ipocrita di disubbidire all' interna voce di Dio, |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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avvertito. Le sacre Scritture non si devono interpretare | col | senso privato , essendo questo l' errore dei protestanti; |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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senza ingannarsi, ed ha acquistato diritto al suo aiuto, | col | merito di più d' aver annegato interamente se stesso. Per |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e collocati in luogo così distinto, di cui possiamo dire | col | Salmista, « in loco pascuae, ibi me collocavit », mi ha |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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non può fare e che gli altri fanno, anch' egli dee farli | col | desiderio; giacchè tutti quegli uffici nel nostro Istituto |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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legato alla vocazione di questo Istituto; di maniera che | col | raccomandarvi, coll' esortarvi, siccome feci in questa mia |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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più potenti: è un nuovo pegno della bontà di Dio, che | col | suo onnipotente Spirito unisce ineffabilmente nella carità |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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del tutto questo sentimento soggettivo delle proprie forze | col | solo castigarlo che faccia, se in pari tempo non trova la |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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che non è soprannaturale); e finalmente il sollevarsi | col | pensiero e col cuore fino alla santità di Dio, e a questa |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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soprannaturale); e finalmente il sollevarsi col pensiero e | col | cuore fino alla santità di Dio, e a questa luce intendere |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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superbo infatti giudica di quel che non sa, ogni qual volta | col | suo giudizio preferisce in un modo universale se stesso |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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di tutte le cose, e dee essere per tale riconosciuto, sia | col | pensiero, sia coll' affetto, sia coll' opera. Il che è cosa |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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solo lo sa, perchè è quegli che scruta i reni e i cuori. | Col | pensare troppo a sè stessi s' arrischia di fare dei giudizi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Evangelo (3). La prima citazione di questo Vangelo fatta | col | nome espresso di Giovanni, per quanto io credo, trovasi in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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così puro che sia scevro interamente da ogni relazione | col | tempo. Infatti, quando si dice che il Verbo « era avanti il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sia il tempo; giacchè essa è cosa che ha da far nulla | col | tempo, non ha con lui nessuna relazione di tempo. E |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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imitazione e culto) è il principio della Legge nuova. | Col | confronto di questi due luoghi si può maggiormente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di Dio. Quindi non deve punto credersi che l' atto eterno, | col | quale Iddio creò tutte le cose, sia cominciato in un certo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che una delle sue forme e leggi è il tempo, creato perciò | col | mondo a quella guisa che le limitazioni sono fatte insieme |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di Dio creante è congiunto senza alcuna distanza di tempo | col | mondo che egli crea, e col tempo che è una forma di questo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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senza alcuna distanza di tempo col mondo che egli crea, e | col | tempo che è una forma di questo mondo creato, perchè quell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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esser verissimo che quell' unico e semplicissimo atto | col | quale il mondo fu creato risponde e, per così dire, si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fu creato risponde e, per così dire, si combacia non solo | col | primo istante delle cose create, ma con qualsivoglia altro; |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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significate con due nomi: se si considera in relazione | col | mondo nel primo istante della sua sussistenza, dicesi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sussistenza, dicesi creante; se si considera in relazione | col | mondo negli istanti successivi, dicesi conservante . |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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atto producente il mondo; ma si paragona il Verbo prodotto | col | mondo prodotto, e si dice che quello è avanti questo, il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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distingue dalla divina essenza; tuttavia il mondo conserva | col | Verbo una relazione di analogia, trovando nel Verbo il suo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il Verbo concepito da noi nel primo rispetto, si paragona | col | mondo, si dice che quello era prima di questo, per |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è nell' eternità e questo nel tempo. Ma se si paragona | col | mondo il Verbo considerato nel secondo rispetto, cioè come |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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legata colla causalità e la generazione, e queste | col | causato e col generato. Qualora dunque le parole di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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colla causalità e la generazione, e queste col causato e | col | generato. Qualora dunque le parole di Giovanni « « Nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fra l' esemplare e l' esemplato. Sotto questo rapporto | col | mondo parlano del Verbo specialmente quelle parole dei « |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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figliuoli degli uomini » ». Il che esprime che, nell' atto | col | quale Iddio faceva le cose e governava ab eterno gli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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epiteto, perchè questo non è verbo per sè, ma per analogia | col | Verbo, e non è puramente verbo ma qualche cos' altro; e non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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un tempo l' essenza; quale sarà quest' atto dello spirito | col | quale si dovrà apprendere? Quest' atto non può essere una |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in tale unità; e questo modo consisteva nell' ordine | col | quale dovevano essere incatenati e connessi fra sè gli enti |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dunque Iddio mosso a creare dall' amor di se stesso, | col | quale ama l' essere assoluto e tutti i modi ne' quali |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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questo tipo non è diverso in Dio dall' atto della creazione | col | quale fu distinto e specificato, rimanendo indistinti nella |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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(1), si riscontra maggiormente rispetto a quel verbo umano, | col | quale l' uomo afferma e pronuncia se stesso, non rispetto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di limitazioni, e compiuto Verbo. 7 Il verbo umano | col | quale l' uomo afferma le sussistenze finite, le quali |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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E` produttivo delle creature perchè l' atto stesso, | col | quale le pronuncia, le vede amabili in se stesso, è un atto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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pronuncia, le vede amabili in se stesso, è un atto volitivo | col | quale le fa sussistere: onde S. Paolo dice di Dio: « |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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razionalmente deve fare un altro verbo o giudizio pratico, | col | quale dica internamente che l' azione che farà è a lui |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Tutte queste distinzioni non cadono nel Verbo divino, | col | quale Iddio opera. Imperocchè, quantunque la creazione del |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ciò che opera ad extra; e quest' atto è quell' unico Verbo, | col | quale vede e pone ad un tempo le finite sussistenze. 9 |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ragione; 2 riceve le sussistenze finite ch' egli afferma | col | suo verbo persuasivo, e le azioni ch' egli afferma buone a |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e le azioni ch' egli afferma buone a sè soggetto | col | suo verbo pratico, perché tutto ciò riceve il sussistere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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pratico umano ha un' analogia maggiore del verbo persuasivo | col | Verbo divino, in quanto che quello produce un affetto, e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sulla convenienza delle cose, hanno una speciale analogia | col | Verbo divino, di cui sono privi gli altri verbi umani; |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' essere finito complesso di più enti convenientissimi, e | col | vederli li rende tali. Onde i verbi o giudizi deontologici |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è la sussistenza divina pronunciata, ha una relazione | col | Padre; in quanto è il mondo pronunciato da Dio, è un cotal |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per natura sua manifesto, non si dà in altro modo che | col | manifestarsi. Ora l' essere ideale risplendente nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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all' essenza; ossia nel congiungere il contingente | col | necessario, il temporaneo coll' eterno, il creato coll' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per un' affermazione o verbo, ha un' analogia speciale | col | Verbo divino. Perocchè, come Iddio è manifesto a se stesso |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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conosciuto nè pur esso è il Verbo, ma ha solo un' analogia | col | Verbo divino. L' uomo dunque non conosce per natura il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ebbe rivelazione di molte verità dogmatiche e morali, e ciò | col | ministero degli Angeli (3), che le somministravano ai santi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in questo stato di divisione non mantengono più l' identità | col | Verbo, di maniera che si possano dire la Parola sussistente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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comunicazione del Verbo che si dà a noi a percepire si fa | col | mezzo di qualche segno sensibile, come i segni che si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Evangelio inaugurandolo con un principio così sublime | col | quale « erexit se non solum super terram et super omnem |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divine scritture per esprimere la connessione di Cristo | col | Padre. Si dice che « « il Verbo è appo Dio » »; che è « « |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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innalzata sopra tutte le creature per l' unione ipostatica | col | Verbo, e collocata vicino al trono di Dio. Ciò si scorge |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che ha nel proprio seno il figliuolo da lei concepito, e | col | concetto di generazione che racchiude. Conviene dunque che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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appieno conosciuta, rimanendo occulta la parola parlante; | col | veder la quale avrebbe subitamente conosciuto che l' uomo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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esteriori, ma solamente coll' interiore lume della fede, | col | quale egli si manifesta immediatamente, che poi esprimono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nel principio appo Dio Padre mostra la consustanzialità | col | Padre quindi mostra che egli doveva avere un' operazione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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altri interpretano, dimostra che non fu solo a creare, ma | col | Padre, « apud Deum », come hanno osservato i Padri (4). |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non solo queste possono significarsi colla particella per | col | verbo intransitivo o passivo, ma ben anco col verbo attivo; |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per col verbo intransitivo o passivo, ma ben anco | col | verbo attivo; nel qual caso il nominativo che regge la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la sua sapienza e la sua virtù. Quindi l' uomo argomenta | col | suo pensare imperfetto e al tutto inadeguato, che Iddio nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' amore muove lo statuario a fare la statua, ma il mezzo | col | quale la fa è il concetto della sua mente, che dirige le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nell' uomo alla volontà. Crea insomma colla sua parola, | col | suo Verbo. Ma una delle differenze massime fra la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nel Verbo siamo creati, benchè di questa connessione nostra | col | Verbo noi non siamo consapevoli e però non formi parte |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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del Verbo, e non sono il Verbo, e non si mescolano punto | col | Verbo, il quale è assolutamente. Onde S. Giovanni nell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ciò non toglie che le due cose non si possano distinguere | col | pensiero astraente, come due aspetti della stessa cosa. E |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divina in quanto la comunica al Figliuolo, unitamente | col | quale la comunica allo Spirito Santo. Nella creazione poi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si fa per un pronunciamento intellettivo del Padre, | col | quale il Padre pronuncia la propria sussistenza, e così |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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significato d' una tale parola ha una relazione essenziale | col | sentimento, sicchè può dirsi che il sentimento sia la vita |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vita quel vigore che il Verbo imprime in tutte le cose, e | col | quale le conserva e governa. Il dire che nel Verbo era vita |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sua natura intelligente fosse una tale congiunzione di lui | col | Verbo, non appartenendo alla costituzione della natura |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dalla terra corruttibile, benchè poi Iddio lo vivificasse | col | suo spiro e così lo rendesse anima vivente, partecipe della |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Cristiano da Cristo per mezzo del suo spirito, è un ajuto, | col | quale si opera il bene soprannaturale (6). Era l' uomo che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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una cotale congiunzione fisica del Cristiano non solo | col | Verbo, ma col Verbo incarnato, il N. S. Gesù Cristo; |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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congiunzione fisica del Cristiano non solo col Verbo, ma | col | Verbo incarnato, il N. S. Gesù Cristo; connessione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cristiano le operazioni della vita soprannaturale è Cristo | col | cristiano, la vite col tralcio, non ego sed gratia Dei |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della vita soprannaturale è Cristo col cristiano, la vite | col | tralcio, non ego sed gratia Dei mecum . In Adamo innocente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il male non è tolta agli uomini. Onde gli uomini possono | col | loro libero arbitrio staccarsi da Cristo, e non riceverne |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' umiltà dell' uomo incorporato all' Uomo7Dio non è unita | col | timore riverenziale del suo redentore e vivificatore che in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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era quella a cui Adamo doveva innalzarsi in appresso | col | suo libero arbitrio, ma non era quella in cui venne da Dio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a questo gli accusa per due capi. Dice in primo luogo che | col | lume della ragione conoscevano Iddio, e colla loro volontà |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in lui, e la sua volontà era fornita di un dono di grazia | col | quale poteva innalzarsi alla percezione sempre maggiore di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a Cristo, si è il sentimento della potenza morale, | col | quale egli disprezza la vita precedente, fisica e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ma vive in lui l' uomo nuovo Gesù Cristo, pel quale solo e | col | quale, siccome sua nuova vita, vuole operare e sa di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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corpo con lui, quasichè i fedeli stessi, divenuti una cosa | col | Figliuolo, e così divenuti Figliuoli anch' essi, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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operare colla sua volontà, quando viene battezzato (giacchè | col | battesimo, come noi diremo in appresso, s' imprime |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Paolo così [...OMISSIS...] : il che è quanto dire, che solo | col | ricevimento della grazia di Cristo, e non per la sola |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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significare la parte superiore dell' uomo, cioè la volontà, | col | solo consentimento della quale si compie il peccato |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che il diavolo aveva stretto coll' Iscariotta, nel quale e | col | quale operava, quasi direi a quel modo stesso come Cristo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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loro merito, le venialità, e il bisogno della purificazione | col | fuoco e colla morte. Fin a tanto però che il demonio non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che presta all' intendimento i segni delle cose reali | col | mezzo de' quali egli le pensa. L' unione individua di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cerca per opposto sedurla operando nell' animalità, e | col | gioco de' fantasmi traendola a pensare al male e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Il primo di questi due nemici si combatte principalmente | col | rinforzare l' uomo nuovo mediante gli otto mezzi suggeriti |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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animale, si fa razionale per l' intuizione dell' essere, | col | quale ragiona sulle cose sensibili od astratte e quelle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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noi dichiariamo. Conviene dunque considerare che l' uomo | col | peccato si era reso inutile al gran fine pel quale Iddio l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e così cadde ella prima e poscia il marito nella colpa, e | col | frutto mangiato si unì colla grandezza diabolica da cui s' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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rimasta distrutta, e il demonio avrebbe vinta la sfida | col | Creatore. Ma il Creatore non poteva perdere, e questa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vittoria del demonio era l' occazione, la via, il mezzo | col | quale il Creatore medesimo voleva dar compimento al suo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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. Tutto ciò alla lettera gli uomini compirono | col | solo Giusto, il S. N. Gesù Cristo: « fecerunt quae manus |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vita eterna; e quindi il Figliuolo, a capello in accordo | col | Padre, non la dimette per dimetterla, ma per riassumerla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il bene eudemonologico qui tiene la naturale sua relazione | col | bene morale; non precede quello, è una sequela, un' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cosa più desidera l' uomo non corrotto quanto l' unione | col | suo simile: ciascun uomo sente di non essere tutta la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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questa dignità di Pontefice se l' acquistò Cristo e meritò | col | suo essere passibile e mortale, e la esercitò co' suoi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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acquistava verso la divina giustizia, un credito infinito, | col | quale, dopo pagato il debito dell' uman genere, rimaneva |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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prima della risurrezione dei corpi. Come dunque può dirsi | col | citato libro de' Maccabei, che sembrerebbe superfluo e vano |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di abiti rimanenti nell' anima dalla precedente sua unione | col | corpo, che dà a lei un' esistenza intellettiva ed una |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che consisteva nella unione dell' anima sua sacratissima | col | suo divinissimo corpo. Ora, quantunque Cristo nel triduo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di cibo, perchè sia così ristorato l' antico modo | col | quale gli uomini si dovevano rendere immortali, cioè col |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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col quale gli uomini si dovevano rendere immortali, cioè | col | mangiare del frutto dell' albero della vita: modo stabilito |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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credit in me non sitiet unquam; » e mescolata nel calice | col | vino si transustanzia anch' essa nel sangue di Cristo. L' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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anch' essa nel sangue di Cristo. L' acqua mescolata | col | vino non diviene una sola sostanza con lui, non si combina |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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chimicamente; e pure secondo i teologi nel calice insieme | col | vino diviene sangue di Cristo. Ed anche il pane eucaristico |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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popolo credente, rappresenta l' atto o l' abito della fede, | col | quale il popolo aderisce a Gesù Cristo e si fa uno in se |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di quella vita che io ho sotto la forma di vino e di acqua | col | vino mista ». Accenna due semi della salute dell' uomo: le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la vita naturale che aveano perduta per insidia del demonio | col | peccato del primo uomo; A quelli che sono predestinati alla |
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quella vita che consiste nell' unione delle loro anime | col | loro corpo naturale, hanno oltracciò un' altra vita |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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essere e certi abiti conservati dalla sua precedente unione | col | corpo; ma non però avrebbe vita, in quanto la vita esprime |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sangue non ha la vita in se stesso, e tuttavia chi muore | col | battesimo d' acqua, o di sangue, o di desiderio è certo che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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uomo, della vita del Padre: perocchè, come Verbo ha comune | col | Padre la vita, e come uomo partecipa, per l' unione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Spirito di Cristo: onde quelli che ricevono l' Eucaristia | col | peccato nell' anima, non ricevono, non possono ricevere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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1 la vita naturale che consiste nell' unione dell' anima | col | corpo; 2 la vita eucaristica; 3 la vita spirituale di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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acquista la percezione iniziale del Verbo, che lo segna | col | carattere indelebile, onde fluisce la grazia dello Spirito |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in appresso, il corpo di Gesù Cristo emana una virtù vitale | col | solo suo contatto, e questo basta per legare a sè ed |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la virtù della vita di Cristo a sè comunicata colla fede e | col | battesimo, può mediante questa virtù alimentarsi di Cristo, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
grazia a cagione di peccati attuali, egli può premer bensì | col | dente le specie eucaristiche, secondo la frase di S. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e l' ultimo giorno del mondo. Cristo gli abbraccia entrambi | col | suo detto, e quindi egli accenna a due resurrezioni come |
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vita futura si unirà alle anime in modo simile a quello | col | quale il cibo si assimila ed unisce di presente all' anime |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quelli che avevano tinti gli stipiti delle loro abitazioni | col | sangue dell' agnello. Allo stesso modo, essendo tutti gli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non solo pel grado maggiore di santità e di unione | col | fonte della santità di cui quelli si vantaggiano, ma |
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concetto, distinguiamo tre casi: 1 quelli che muojono | col | solo desiderio del battesimo senza averlo ricevuto |
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nostra vita occulta si manifesta: ingresso che ci fu aperto | col | sangue di Cristo, e del quale la carne mortale di Cristo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la gloria. Della fede, che era da rivelarsi e che si rivelò | col | Vangelo, dice S. Paolo: « Prius autem quam veniret fides, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che noi esponiamo, per quanto ci è dato, in che modo Cristo | col | suo Spirito produca in colui che riceve il suo corpo ed il |
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ogni cosa faceva, o si faceva dalle altre potenze | col | suo consenso. Onde la volontà umana cessò di essere |
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ma soltanto una congiunzione reale delle persone umane | col | Verbo incarnato, le quali persone sono come membra di quel |
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Pel carattere indelebile l' uomo è posto in comunicazione | col | Verbo per mezzo della sua intelligenza essenziale; per la |
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mediante il battesimo, questa comunicazione dell' uomo | col | Verbo e collo Spirito Santo, ricevendo gli altri |
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pane e del vino transustanziata, che forma una cosa sola | col | Corpo di Cristo glorioso, come una porzione della nostra |
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della nostra carne e del nostro sangue forma una cosa sola | col | nostro proprio corpo, si può intendere che sia quella che |
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del fedele che si comunica in grazia non ha di comune | col | principio sensitivo animatore di Cristo tutto il corpo di |
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uomo da sè solo non potrebbe mai comunicare colla carne e | col | sangue vivente di Cristo, che sta nascosta sotto il velo |
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e con lui comunica necessariamente colla propria carne e | col | proprio sangue, e così l' uomo insieme con Cristo. Ora, la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nella loro mente si completa, quasi direi, colla carne e | col | sangue che essi ricevono quasi in essi incarnandosi; ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è in grazia, il Verbo emette in lui lo Spirito Santo, | col | quale santifica la sua volontà, dove giace la personalità |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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mandato dal Verbo. Ma se il Verbo prima non illustrava | col | divino Spirito se non la suprema parte della volontà dell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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(emettendo egli in essi i doni del Santo Spirito) | col | solo adorarlo di presenza, e col desiderio e col voto di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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i doni del Santo Spirito) col solo adorarlo di presenza, e | col | desiderio e col voto di riceverlo sacramentalmente: il qual |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Spirito) col solo adorarlo di presenza, e col desiderio e | col | voto di riceverlo sacramentalmente: il qual modo di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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due maniere d' unione che si formano o si perfezionano | col | ricevimento del Sacramento eucaristico sono indicate da S. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sicut vocati estis in una spe vocationis vestrae (1). » | Col | sacramento della fede, cioè col battesimo, gli uomini |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
vocationis vestrae (1). » Col sacramento della fede, cioè | col | battesimo, gli uomini incominciano ad essere membra del |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
di Cristo; ma coll' eucaristia si connettono vieppiù | col | corpo di Cristo perchè una porzione di questo corpo, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
allora giova loro senza fine l' essere un corpo con Cristo, | col | quale diventano in pari tempo, per così dire, uno spirito. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
|
a Cristo, questi non sia inserito nel fedele in parte | col | suo proprio corpo reale nel modo di essere eucaristico: e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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essere eucaristico sia legata più strettamente delle altre | col | corpo del fedele che si comunica; e questa parte, che più |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si comunica; e questa parte, che più strettamente si lega | col | corpo di un fedele, sia diversa da quella parte con cui più |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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desiderava nei suoi fedeli era l' unione ch' egli aveva | col | Padre suo: ut sint unum sicut et nos . Il Verbo divino col |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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col Padre suo: ut sint unum sicut et nos . Il Verbo divino | col | suo Padre è unito colla natura che è identica nell' uno e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Jesu Christi Domini nostri (3), » è società ad un tempo | col | Padre stesso, come insegna S. Giovanni: [...OMISSIS...] E |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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oggetto immediato è sempre Cristo. Ora l' atto soggettivo, | col | quale si ama Cristo conosciuto, è mosso dallo Spirito |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Lo Spirito si unisce dunque, e in certa maniera si mescola | col | soggetto che egli santifica, operando in lui in modo che il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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tra noi e le generazioni future. Per essa, la Famiglia, | col | suo mistero divino di riproduzione, accenna all'eternità. |
Doveri dell'uomo -
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l'altrui corruttela. Ma io vi parlo d'un tempo in cui, | col | vostro sudore e col vostro sangue, avrete fondato ai figli |
Doveri dell'uomo -
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Ma io vi parlo d'un tempo in cui, col vostro sudore e | col | vostro sangue, avrete fondato ai figli una Patria di |
Doveri dell'uomo -
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che, spuntata maestosa come il sole sopra la terra insieme | col | cristianesimo, ne cacciò l' errore che non si potè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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quando anche non fosse possibile conseguirlo altro che | col | sacrificio del tutto, sarebbe un guadagno inestimabile, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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. L' unità della educazione religiosa, non si ha che | col | rendere l' educazione religiosa interamente. Questo è il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la religione cristiana comunica unità alla educazione; cioè | col | chiamare ad unità tutte le potenze che si trovano nell' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ad unità tutte le potenze che si trovano nell' uomo, | col | volerle tutte ordinate fra loro all' unico fine, sì che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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secondo i cristiani principii, che imitazione del modo | col | quale Dio alleva gli uomini per la pietà, ovvero una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dove il considera come sempre fanciullo, non può essere | col | suo spirito attuato continuamente nel solo Dio, e però |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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abbandoni giammai l' unico principio a cui le richiama, e | col | quale quasi con timone tutte insieme ad un solo termine le |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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a tutti gli altri uomini, di avere interessi comuni | col | popolo dov' egli vive, e di dovere alcuna cosa a se stesso |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sempre ristretto e scomodo a' più, perchè in contradizione | col | maggior numero degli umani caratteri, non sarà maraviglia, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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al pensiero di ciò, che i nostri rozzi antenati chiamavano | col | nome di virtù e di sapienza: ma ella si compone |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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tali sono le cose esterne e materiali, le quali | col | primo sguardo della mente tutte si assorbono e si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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natura di queste ha una certa profondità inesauribile che | col | primo sguardo non si attinge: di che è necessario insistere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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si affaticarono d' impoverire e distruggere la metafisica, | col | pretesto ch' ella è composta di questioni troppo difficili, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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giacchè non potendo questi prescindere da quelle questioni, | col | far loro dimenticare tutto ciò che ne avevano meditato le |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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le generazioni precedenti, gli obbligarono a tornare a capo | col | gran lavoro, e ricominciare lo studio dagli elementi. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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lo studio dagli elementi. Questo spirito di superficialità | col | pretesto di facilità fu introdotto pur troppo nelle scuole: |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Dio non ha educato il genere umano al sublime suo fine | col | tor via dalle sue istruzioni tutto che fosse difficile, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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tutto che fosse difficile, oscuro, e misterioso, anzi | col | comunicargli tutto ciò, perchè fosse perpetua ed inesausta |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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se stesso picciolo, si considera in questo raggiungimento | col | suo tutto, egli acquista una cotale grandezza e dignità, a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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perciocchè quando in quest' opera fossero impegnati, | col | bene di questa fisserebbero le loro idee, altramente vaghe, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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indivisibile armonia che da tutti risponde, e la contempla | col | pensiero, e l' affissa, e la fura per così dire al secreto |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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alla corruzione della primitiva natura umana, non già | col | ristorar quella stessa che volle essere abbandonata alla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che volle essere abbandonata alla maledizion ricevuta, ma | col | fondare sulla sua distruzione una natura nuova vincente la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che contemplasse la Religion come vera , presentandola | col | corredo delle sue prove, non tanto per gli studiosi che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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come contro cosa antica e reverenda. Ma io parlerò anche | col | pericolo di tirarmi sopra lo sdegno de' retori, e de' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e più potente sviluppamento, se il germe cristiano, sicchè | col | vigore delle poste radici vada a vincere la mala semenza |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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oggetto sotto due forme e in due modi si manifesta, cioè | col | lume della ragione e con quello della rivelazione: ma |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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qualche fiore in ciascuno, ma, come faceva il Bossuet | col | suo reale allievo, trascorrere tutti gli autori interi da |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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severamente se stesso, e che educhi se stesso insieme | col | giovane: il che dimanda in lui e tale fortezza di mente da |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cui il pubblico abbia un' idea chiara quante sono? Appena | col | corso dei secoli una nazione perviene a formarsi un' idea |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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adopera sia inoffensivo a' suoi simili. Infatti il Creatore | col | fornire l' uomo di varie ed utili potenze dimostrò la sua |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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2 I dotti; 3 I padri di famiglia; 4 I benefattori che | col | proprio danaro mantengono le scuole; 5 I Comuni e le |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dunque questo non si può supporre, rimane, che il Governo | col | suo monopolio leda il diritto al libero insegnamento di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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offendesse la libertà dell' insegnamento. Ma se il Governo, | col | pretesto di far questo solo , fa molto più, quel principio |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dotti dagli indotti; se esso abbia qualche mezzo sicuro, | col | quale gli riesca di dare un taglio così netto fra dotti e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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è nemico del progresso , e però quando si voglia chiamarlo | col | proprio nome (giacchè è necessario opporre nomi veri a nomi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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non liberali , sono teste inconseguenti, senza principii. | Col | loro ragionamento distruggono ad un tempo il concetto del |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dei padri, il vincolarli, l' impedirne l' esercizio, | col | pretesto, che non sono ancora divenuti come voi liberali? |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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forza, parte colle leggi fatte da essa, parte colla frode e | col | raggiro, e intanto mettete le manette ai padri di famiglia, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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spontaneamente , o la volete impor loro colla forza e | col | raggiro. Nel primo caso dovete mutare contegno, e cessare |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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altri cittadini, costringendoli a diventare costituzionali | col | dichiarare loro che devono deporre le proprie opinioni e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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affidato alle sue mani contro uno stipendio assegnatogli. | Col | qual principio gli uomini che ricevono uno stipendio grande |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la beneficenza. Che male ne seguirà, se ognuno che voglia | col | proprio danaro far del bene, istituisca scuole e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e solamente allora ella conserva la sua dignità e procede | col | decoro e coll' onore dovutole quando è affidata a persone |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e queste sole, danno nel loro carattere morale, provato | col | fatto del disinteresse, una guarentigia certa alla società, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ed utile alla provincia stessa intorno all' insegnamento. | Col | nome di scuole provinciali dunque, se così piace chiamarle, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nostra teoria della libertà dell' insegnamento « « finisce | col | ridurre il diritto ad un uomo solo in terra » ». Noi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il concedere il diritto d' insegnare le verità religiose, | col | giudizio proprio, ad uomini che non hanno ricevuto la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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grazia del Redentore? Capisco, voi vi formate un paradiso | col | diritto di natura, che stia da una parte del Cielo, e che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e grazia di Gesù Cristo non sarebbe salvata l' umanità! ma | col | suo diritto naturale , che concede a tutti d' insegnare una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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perdere quest' umanità perduta, salvando l' umanità stessa | col | perderla: è venuto a creare colla sua grazia un' umanità |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sdegno. Che mai vi giova dunque l' aver profanato il nome, | col | citarlo sì fuor di proposito, di quell' Alessandro Manzoni, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Chiesa, qualora non sappia, innalzandosi al disopra di essi | col | suo pensiero, opporre una invincibile fermezza, altro non |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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far conto. Il Governo può designare le scienze in generale | col | loro nome, può dire: « Queste e queste scienze s' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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(se pur non è il suo nemico) una qualche guarentigia almeno | col | riconoscere pienamente il sacrosanto diritto del libero |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fonda sul principio generale delle guarentigie. Certamente | col | primo articolo dello Statuto Sardo si voleva dare al popolo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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del Clero, i fedeli si troverebbero indissolubilmente uniti | col | Governo; la forza morale della Chiesa diverrebbe una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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de' continui e inapprezzabili vantaggi; poichè il clero | col | suo proprio santo ministero ammollisce e toglie l' asprezza |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di simili elogi, non già colla prudenza governativa o | col | valor militare, ma con fare i prepotenti a man salva contro |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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queste verità da se stessi - Scorsa sul metodo socratico, | col | quale sono scritti i libri di Platone - eccellenza ed |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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- Questa non si ottiene coll' imporre una dottrina, ma | col | propagare il metodo per rinvenirla. - L' autorità che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cosa alcuna, ma tutto provare, tutto esaminare, sia poi | col | raziocinio, o colla coscienza, ecc.. Esempi. Obbiezione - E |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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oppongono un loro pregiudizio che è che « tutto si dimostri | col | raziocinio » - Confutazione diretta di questo errore. - |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di quelli che credono avere spiegata l' origine delle idee | col | dare all' uomo semplicemente una facoltà di conoscere. La |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dimostrare che ciascuno di quei principii fa un' equazione | col | primo noto. LEZIONE XXII. - In esempio della decimaquinta |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sia il significato che noi attribuiamo a quel vocabolo, | col | quale esprimiamo quella cosa. Laonde, se colui che ragiona, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fino da principio del ragionamento, e l' altra, che si va | col | ragionamento stesso lavorando sempre più e perfezionando |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dal principio in ogni trattazione, come un filo conduttore | col | quale si conduce diritto l' argomento, egli è manifesto, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e dell' operare di quell' essere che pronuncia se stesso | col | monosillabo Io ». 7 Applicazione del quarto principio alla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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anima dei bruti. 25 Principio sensifero. - Sua identità | col | sentito. - Esistenza del corpo esterno e naturale. - |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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parte a parte si considerano fuor che in quell' atto ultimo | col | quale l' intelletto emenda e compie la deficienza degli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cose estranee ad essa, e confirmando la propria definizione | col | senso comune dandone una spiegazione conveniente. Prima |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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». Il dubbio nasce perchè sembra che si trovino le facoltà | col | considerare ciò che hanno di comune più atti: ond' alla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nei « Proverbi » insegna a liberar se medesimo appunto | col | mezzo di non trascurare attenzione da parte nostra nè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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legge, nell' afflizione sarei perita » (11). 19 « Configgi | col | tuo timore le mie carni » (12). 20 « Il Signore si è il mio |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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affanni e noie (2), cercate il momento di ritirarvi sola, e | col | Signore sfogatevi pure senza timore, lamentatevi, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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decimasettima, decimaottava, decimanona, che potete dire | col | cuore in brevissimo tempo. Costante in questo pensiero, d' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la lezione in bel modo e spontaneo colla voce e | col | gesto, sicchè il senso venga, per quanto è possibile, ad |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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alcuna cosa da muovere al riso, non le inducete a serietà | col | portamento: se qualche cosa seria, non apparisca nel modo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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castighi. Quello però che potete ottenere coll' istruzione, | col | consiglio, coll' esortazione, colla correzione, non |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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per lo scopo spirituale, che in esse vi mette. Anzi | col | lume del nostro unico maestro traggo avanti il mio |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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torni quasi ad una cosa medesima coll' amore, e proprio | col | godimento di Dio. Qual raccomandazione più grande ad una |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ammaestratele del modo come si mangia, unendo insieme | col | cibo del corpo quello dell' anima. In primo luogo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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mangiare. Onde siamo fatti schiavi del cibo, perchè l' uomo | col | cibo tentò schivare di essere servo di Dio. Potete poi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cercando cui divorare » (5). Direte ancora, che dormendo | col | corpo vigilavano col cuore que' Profeti e Santi, a cui nel |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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» (5). Direte ancora, che dormendo col corpo vigilavano | col | cuore que' Profeti e Santi, a cui nel sonno rivelava Iddio |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Iddio le cose future ed i suoi segreti. Che vigilava | col | cuore il figliuolo d' Iddio alloraquando navigando sul lago |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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veramente santa, veramente una orazione, perchè fatta | col | fine di ristorare il corpo, e rimetterlo in istato di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
questo prezioso deposito, e colla vita e collo zelo e | col | cuore e colla bocca chiamare lo deve il cristiano maestro |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Catechizzare i rozzi » di ciò ne conforta meravigliosamente | col | cap. X. Ma chi ama Cristo, e tien presente il modello, non |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sprezzino tutto quello, che a questo è contrario. | Col | primo di questi insegnamenti stillate in esse la virtù |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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quanto di vero, di buono, e di bello vede od ascolta. | Col | secondo sradicate il pernicioso vizio della curiosità circa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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[...OMISSIS...] . E ben vi dico che i primi nostri padri | col | fresco precetto di Cristo (2) e degli Apostoli (3) non solo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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mente, o ricaveranno svantaggio, volendo pure intendersela | col | lume naturale, e perciò capendola male o angosciandosi per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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avvisandoci, che colui, che acquieta i desiderŒ nostri | col | beato godere, è quegli stesso che ci ama con paterno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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unico principio, da Cristo, fu il primo passo dentro a noi | col | Battesimo e colla Fede, e termina coll' unione di Dio in |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che questo modo, onde tutti i membri sono uniti in un corpo | col | capo, ed onde ciascuno è distinto, ben si consideri. Poichè |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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se stessa contiene un bene morale infinito perchè connessa | col | Verbo, infinita santità, infinita gloria; competeva, dico, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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» (2). Nè contento d' essere abbassato di sotto a tutti | col | patibolo della croce, scese nel sepolcro, e fino a' luoghi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e Pontefice della nostra confessione » (4), paragona bensì | col | titolo di Apostolo Cristo a Mosè, e col titolo di Pontefice |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
(4), paragona bensì col titolo di Apostolo Cristo a Mosè, e | col | titolo di Pontefice ad Aronne, ma ciò è fatto prendendo il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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[...OMISSIS...] . Preghiera, che Iddio esaudì per allora | col | dare Giosuè a capo del popolo, sì nel nome che nell' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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alla dignità del Messia, e alle prove della sua verità, | col | sequestrare dall' altre quella generazione di cui voleva |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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tre anni fu a Gerusalemme dagli Apostoli a visitar Pietro, | col | quale rimase quindici giorni, e, fuori di Giacomo, nessuno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fu di nuovo a Gerusalemme per rivelazione a confrontare | col | collegio apostolico il Vangelo fra le nazioni predicato, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Filippo, che negli « Atti apostolici » è pure chiamato | col | nome di Evangelista (2). La ragione, per cui S. Paolo a' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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gli scribi. Quindi Paolo nella prima a' Corinti (4) accenna | col | solo nome di dottori l' uffizio, che nel luogo che abbiam |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che fanno la Chiesa. Quindi è rivolta tutta la Chiesa | col | reggimento suo a questi due scopi: a Cristo nel pane e nel |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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quello solo ubbidisce: non si santifica il corpo altro che | col | sacrifizio del capo: quello solo è la nobil vittima di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dar salute, e quasi guadagnarli a somiglianza di Cristo | col | gran sacrifizio; possa sopra di loro esercitare autorità. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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membra di Gesù Cristo? Coll' autorità in sul capo, cioè | col | sacrifizio, unisce e riconcilia l' umanità alla divinità: o |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di uomo adulto e compito. Questo avviene colla carità, cioè | col | perfetto eseguimento dei precetti divini, come insegna |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e difetti non gravi in quell' altra vita si purgano | col | fuoco. [...OMISSIS...] Quando adunque sarà da noi lavata |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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con quello si aduna del camminare alla presenza divina, | col | quale insegnò Dio ad Abramo a conseguire la perfezione. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ne riduce alla bella perfetta conformità del nostro volere | col | divino senza mai prevenirlo, ma susseguendolo quasi come |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sofferiste, anzi egli con voi. Oh famigliarità che aveano | col | nostro Signore! Oh santissima dimestichezza, vera |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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adorazione. Ma colui che prega Iddio in ispirito , cioè | col | cuore bene per ogni parte disposto, questi prega in Dio che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e a' difetti propri riparando colla comune virtù, e | col | fervore de' molti, fortifica fuormisura l' efficacia della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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solo testimonio, ma ministro nell' offerire insieme | col | Sacerdote, e colla Chiesa, e con Cristo; e in questo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dovrebbe essere proferito ed espresso dagli astanti insieme | col | Sacerdote. Plurali poi sono altresì le parole che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sia gradevole, Signore Iddio » ». Le quali non solo insieme | col | Diacono, ma con tutti i presenti certamente s' intendono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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quanto può offerire ed immolar sè stesso colla contrizione, | col | distaccamento di sè e coll' umiltà. Questa distanza però v' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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se potesse essere, della Messa ogni dì partecipassero | col | Sacerdote alla sacra mensa, sì come avveniva ne' tempi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
esso comunicano, ringraziano il Signore: [...OMISSIS...] . | Col | corpo vedemmo e toccammo le specie di Cristo, che è dono |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e non lo tiene quale altro cibo; chi ne mangia non | col | corpo ma collo spirito, questi ha vita eterna. Nudrire l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
alla Messa, e non si partecipa del Sacrifizio insieme | col | Sacerdote, si possono eccitare ciò nulla ostante in noi de' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
quel divino alimento, e alla comunione del Sacerdote unirsi | col | cuore: il che chiamasi comunicare spiritualmente . E |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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con mortale peccato perduta, non l' abbiano con virtù e | col | Sacramento di penitenza racquistata. E questo è detto |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
i Santi a incoraggiarvi allo spesso comunicare. San Filippo | col | rinfiammare in Roma l' amore alla frequente comunione, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
di giusti, che cominciata in Adamo penitente, terminerà | col | mondo. Fu adunque quando Cristo fondò il nuovo Israello, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
Sacerdote fa la confessione de' peccati, e recita a vicenda | col | ministro, e un tempo già con tutto il popolo, l' opportuno |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
il popolo, l' opportuno Salmo « Giudicatemi Signore » (5), | col | quale prega, che, abbattuti gli avversarŒ, mandi a lui la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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essa l' ha poste, perchè convenienza avessero con sè, | col | carattere de' suoi ministri, e coll' altezza delle cose |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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con cui la santità appalesa. Oltracciò sono fatti a Dio, | col | quale non si scherza, poichè vede nell' interiore del |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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genuflettere, a indizio di mestizia e lutto, quasi | col | lasciare cadere il corpo, dimostrando di confessare la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
non trattano solo con Dio, ma ben anco tra sè, e talora | col | popolo; così come con Dio la maestà e la dignità è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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forma un corpo solo nell' unione al comune capo Gesù, il re | col | suddito più abietto. A vicenda colà si prega e canta. E |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cerimonia rappresentando il ricongiungimento del corpo | col | sangue di Cristo, cioè la nuova ed eterna vita da lui per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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depose di croce: e a Compieta fu collocato nel monumento. | Col | sovvenirsi de' quali fatti può assai agevolmente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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si possono ancora dividere in tre parti: nel Mattutino, | col | quale principiamo il giorno; nelle Ore diurne, con cui fra |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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tornare in quella notturna quiete, e pregarlo, come si fa | col | principio di Compieta, che e' ci voglia ricondurre ad esso |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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del Signore, celebravano e celebrano il risorgimento, | col | quale un Cielo nuovo e una Terra nuova apparì, e cantavano |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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libri. Farò tuttavia quasi una scorsa in sul Battesimo, | col | quale in noi s' incomincia la vita eterna, per darvi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
della Chiesa; essendo quella festa nostra, poichè noi | col | Battesimo siamo stati fatti le pietre vive del divino |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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propositi, colle rinnovate promesse, colla penitenza e | col | cibo eucaristico, quasi tempo da cui norma prendesse ed |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
del meditare. Imitatrice degli Angeli in terra vivrà | col | corpo, e in Cielo collo spirito. Guardiana però e quasi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
affettato ornamento che i vani vanamente diletta, perchè e | col | primo modo si toglie un disgusto come suole la carità, e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
primo modo si toglie un disgusto come suole la carità, e | col | secondo si toglie un gusto vano come carità ancor più |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
|
si può avere se non a due condizioni: 1. a condizione che | col | senso n' abbiamo percepito il modo reale ; e 2. che coll' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
non altrimenti appunto ad ogni essere reale percepito | col | senso risponde una porzione dell' essere ideale che sta |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
pensata comechessia in quel mio concetto, esiste realmente. | Col | qual giudizio io applico l' idea di esistenza alla cosa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
partiene. Quindi avviene una cosa singolare nel giudizio, | col | quale noi affermiamo Dio esistere, ed è che in questo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
dunque dalle due altre parti, e quindi la cognizione, che | col | lume naturale noi possiamo avere in questa vita dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
sapere che luce e calore si trovano spesso insieme, e che | col | calore del sole che egli prova gli altri che hanno sana la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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per avervi fede in un uomo egli deve formare il giudizio | col | quale assente e dà credenza alle medesime. Or anche questo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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come chi dicesse« io credo a tutto ciò che afferma Tizio«; | col | quale atto se Tizio afferma cosa sopra natura, viene a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
stesso si erige come sopra sua base, è quel dogma | col | quale la religione soprannaturale comincia, è l' essenza di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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. Nel quale passo si vede come l' addentrarsi | col | pensiero nella legge divina, il meditarla, è il mezzo pel |
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naturale; è quell' elemento divino che si suole appellare | col | nome di grazia , è quello che corona e compisce tutta la |
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sostanziale, radicale e comune alle potenze tutte, che | col | nome di IO si segna; e allora solo si ha concepita quella |
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da sè stessa. Il secondo solo poi è compatibile insieme | col | sistema del cristianesimo, il quale suppone sempre che l' |
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non negò loro che la grazia si potesse chiamare anche | col | nome di dottrina ; perocchè, operando essa nell' |
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per questo di poter così maggiormente godere, tementi che, | col | procacciarsi solo tutti i diletti reali, l' uomo si |
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svanisse per lui quell' errore, giudicato da lor fortunato, | col | quale il senso solleticato moderatamente promette, ove gli |
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e inordinatamente, nè farebbe di ciò onta al Creatore, | col | mettere le creature nel posto suo e amarle come bene |
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inimici dell' Essere Supremo, i quali mostrano | col | fatto loro che non sanno levarsi ai doveri morali che hanno |
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non aver all' aver in sè quella potenza soprannaturale che, | col | primo operare della grazia nell' uomo, nasce e si crea; |
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parti di uno stesso sentimento fondamentale che si esprime | col | monosillabo IO. Ho già dimostrato altrove quanto l' uno e |
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assai più eccellenti di quelle che noi possiamo trovare | col | lume naturale, tuttavia non avendo noi mai avuta la |
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divina, la grazia, il primo suo effetto o atto si compie | col | mettere in noi, da parte sua, una viva fede alle cose |
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in noi, da parte sua, una viva fede alle cose rivelate, | col | muovere l' animo nostro a una piena e soave adesione a |
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e che descrive come quel mezzo o istrumento generale, | col | quale operando la grazia divina conduce gli uomini all' |
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suole chiamare tutto il complesso della religione cristiana | col | nome di Fede , dicendosi la fede cristiana, la propagazione |
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divina incipiente , e l' assenso della nostra volontà, | col | quale solo si compie l' atto della fede. Consideriamo |
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di Dio (3) e forma un tale assenso il secondo elemento , | col | quale si compie l' atto del credere. La cristiana dottrina |
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elemento della fede, che viene dato da Dio gratuitamente | col | battesimo, quella operazione della grazia, quella potenza |
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di Dio come luce, verità e autorità infinita, | col | quale atto se l' uomo non ricalcitra colla sua mala volontà |
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a operare colla sua volontà se non al quinto passo, | col | dare l' assentimento suo alle verità rivelate e |
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morale naturale dimostrano, che la morale s' incomincia | col | giudizio pratico : che questo giudizio pratico è libero : |
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il che è ciò che nelle divine Scritture si chiama intendere | col | cuore (3). Per questo sentimento l' uomo della grazia |
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i quali solevano, come dissi, confondere l' essere ideale | col | reale, le idee colle cose; fonte, chi ben guarda, di forse |
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io la ho anche appellata, del verbo, l' uomo intelligente | col | suo atto termina negli oggetti stessi reali. Questo è |
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inconfusibili e inalterabili. 6. Finalmente questa forma, | col | pure unirsi collo spirito, agisce in lui, giacchè dallo |
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E poichè lo stesso Santo dice, che la vita eterna comincia | col | battesimo (2), pare che questo santo Dottore non fosse del |
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percepire Iddio; poichè la percezione sensitiva si fa tanto | col | tatto, quanto coll' occhio; ma la percezione del tatto, non |
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della divina natura cui l' uomo riceve dalla grazia, | col | paragonare Iddio a dell' oro e l' uomo a una statua dorata |
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dedotta dalla natura dell' intelletto, noi abbiam detto | col | sentimento dei Padri della Chiesa: L' intelletto non viene |
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di quella vista dell' essere che ha per sua natura, cioè | col | venirgli mostrato l' essere non più solo inizialmente |
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non più solo inizialmente (idealmente), ma terminatamente , | col | termine della sua reale sussistenza (realmente): il che è |
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stato di grazia; 2. e che Dio è forma oggettiva non già | col | suo modo ideale, come sono le altre cose, ma si bene con sè |
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anime giuste si fa senza mezzo , «amesos», e che non si può | col | mezzo di nessuna cosa creata, e però nè pure di nessuna |
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dicono, che il Verbo divino è un cotal pensiero del Padre, | col | quale non solo ha pensato sè, ma tutte le creature altresì, |
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dalle altre cose, ma è un carattere vivo e efficace: | col | qual passo si distingue manifestamente il conoscere delle |
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senza inchiudervi un rapporto essenziale e primitivo | col | suo essere ideale . Veniamo al terzo elemento di S. |
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prima abbia tre modi, già non è più possibile fermarsi qui | col | ragionamento, ma qui appuntandosi, si può spingersi più in |
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singole persone che per una cotale somiglianza che hanno | col | modo del loro procedere, siccome detto è innanzi, e non |
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pieno e perfetto altresì quel lume interiore dell' anima, | col | quale solo la divina sostanza si attinge e percepisce. Ecco |
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cattolica. Dagli errori de' filosofi e del volgo pagano, | col | lume della ragione, passò all' unità di Dio: indi s' |
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procedere per via di parola intellettiva ha similitudine | col | rivelare , che è appunto un parlare di Dio agli uomini. E |
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rimane il lume della nostra ragione, e quel dire di Dio, | col | quale Mosè afferma essersi create le cose. Il perchè |
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giacchè Cristo come Dio è una cosa sostanzialmente | col | Padre, e come uomo è unito personalmente col Verbo che è |
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col Padre, e come uomo è unito personalmente | col | Verbo che è una sostanza stessa col Padre, di cui ha perciò |
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è unito personalmente col Verbo che è una sostanza stessa | col | Padre, di cui ha perciò la visione beatifica, cioè la |
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comprensiva del Padre. Egli da questa stessa unione di lui | col | Padre toglie il tipo, al quale debbono conformarsi gli |
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massime ove si parla del quasi mescolamento dei discepoli | col | Maestro che si fa nel pane eucaristico e nel vino, e |
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nell' antico tempo, dovessero aver ricevuta l' unione | col | Verbo divino. E veramente S. Giovanni ci dice, che Isaia |
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di passaggio; ma il congiungimento che si fa dei redenti | col | Verbo divino, mediante il battesimo e la fede e i |
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di averla sommamente a cuore e di non dar cagione | col | peccato che s' interrompa giammai una così stabile unione, |
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nell' antico: perchè questa permanente unione dell' uomo | col | Verbo di Dio è la ricchezza del nuovo tempo di grazia. |
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mandato« (3) ». E via più si conferma e salda questa unione | col | Sacramento del pane e del vino di Cristo: « Chi mangia la |
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di santità non può esser se non con quell' atto stesso, | col | quale egli è, con quell' atto, con cui procede dal Padre e |
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e la tiene occupata nell' oggetto desiderato, e la sforza, | col | continuo vagheggiare, di attingere, gustare e applicare a |
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alla verità, come dice S. Paolo; il che comincia | col | prestare orecchio, coll' udire volontariamente la sua voce. |
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(4) ». E tosto per dimostrare che non s' incorporano | col | Verbo se non quelli che il vogliono, che il ricevono, |
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volontariamente pel Redentore, è fare quell' atto di fede , | col | quale abbiamo detto cominciare la grazia in noi e che è |
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dell' unguento che unge l' anime nostre appunto | col | divin Verbo quasi con ottimo unguento: [...OMISSIS...] . |
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con quello, come ciò che è parziale non si deve confondere | col | tutto, e un solo raggio non si può prendere per il sole. La |
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Verbo si congiunse colla stessa persona dell' uomo? L' uomo | col | Verbo in sè, è già nato da Dio, non [può] più esser del |
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non già una tenue idea, ma una verace sussistenza . Che, | col | sentimento dello Spirito Santo, noi non sentiamo puramente |
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in lei dall' azione del Santo Spirito e che s' identifica | col | principio operante dello Spirito stesso; ed è questa la |
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di dire, che gli si manifesterà il Padre, o che verrà | col | Padre, dice, che gli manifesterà sè stesso: il che era |
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la cognizione della forza che l' ha prodotta, andando noi | col | pensiero dall' effetto alla causa. Ciò che dico delle |
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conoscibile, il Verbo, se non nella sua relazione | col | principio , da cui procede; perocchè la conoscibilità di |
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una cosa suppone e chiama la mente che la conosce. Laonde | col | solo vedere la conoscibilità dell' essere, questa |
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. Ecco qua, lo stesso vincolo onde gli uomini si associano | col | Padre e col Verbo suo, è quello onde gli uomini si |
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lo stesso vincolo onde gli uomini si associano col Padre e | col | Verbo suo, è quello onde gli uomini si associano anco fra |
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facilmente conoscere ciò che fosse la luce in un istante | col | trargli da sopra gli occhi il velo, che non facesse in |
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apparisce la ragione del modo grave, placido e sicuro, | col | quale s' insegna la dottrina evangelica: l' opposto dell' |
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e empietà: poichè essi ritengono ancora del lume ricevuto, | col | quale assai bene conoscono la nobiltà e utilità della |
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una falsa pietà, vani, ipocriti e superstiziosi: questi | col | pretesto del principio religioso che pur non hanno, si |
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per certo? Unicamente perchè si giudica che quel metodo, | col | quale si sono mutati di mano in mano e trattati que' segni, |
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ciò che percepisce coll' aiuto de' sensi ovvero che trova | col | pensiero e colla meditazione, o prossimamente a qualche |
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non mi posso tenere: il contentarsi di pronunziare | col | tuono il più deciso delle sentenze non sorrette da alcuna |
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e savio il nostro professore razionale? E` questo il tuono, | col | quale si presenta nella discussione e trattazione di una |
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che percepisce coll' aiuto de' sensi, ovvero che trova | col | pensiero, e colla meditazione, a qualche causa naturale, |
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tutto ciò che percepisce coll' aiuto de' sensi o che trova | col | pensiero e colla meditazione a qualche causa del mondo |
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dalla natura materiale. 2. Che per mezzo di quest' essere, | col | quale la mente umana è in comunicazione, l' uomo si vede |
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e questa dilettazione e approvazione che egli ne fa, | col | quale giudizio approva e riconosce quelle bellezze dipinte |
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supplizii e de' carnefici, e di autenticare e suggellare | col | sangue quella loro invincibile persuasione della verità. |
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sistema dei cattolici. I protestanti cominciano e finiscono | col | libro della Bibbia: questo è certamente un circolo vizioso. |
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menomamente la vera via e il modo della divina attività | col | contemplare i singoli effetti di lei apparenti nella natura |
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Dio percepita, creata e conservata con quell' atto eterno, | col | quale egli fa tutte le cose: giacchè, come dice S. |
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può dirsi che tanto ufficio esercitasse come uomo, o almeno | col | mezzo dell' umana facoltà della loquela, e quindi |
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noi abbiamo veduto che il soggetto uomo nomina sè stesso | col | monosillabo IO. E come i vocaboli son quelli che dimostrano |
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la vita, la sostanza, ecc., in questo che « la mente, pur | col | suo primo posarsi, intende l' essere e pensa innanzi a |
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e vi trova il più stretto nesso, trova [che] l' essere, | col | quale conosciamo le cose, non ci potrebbe prestare questo |
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illazione che l' essere suo corrispondente deve sussistere. | Col | conoscere adunque quella cosa contingente io non faccio che |
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loro azioni servono ai medesimi di materia. Or dunque, se | col | solo intelletto si percepisce l' essere, se nessun' altra |
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fra le cose contingenti e l' essere, diventiamo l' anello | col | quale si congiungono quelle a questo, veggiamo quelle e |
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di beni finiti può mai adeguare l' essere universale, | col | quale l' uomo pensa, e però ha sempre mai in sè onde |
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al volto reale di un uomo; perchè noi congiungiamo sempre | col | concetto d' imagine questa relazione di lei colla cosa |
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o natura divina è la concezione dell' essere divino che | col | lume naturale si può fare in un modo negativo, ma ella non |
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specie o sostanza? Chi potrà avere qualche cosa di simile | col | sussistere stesso di Dio? Certamente perchè una cosa sia |
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e questa essere il Verbo eterno che possiede in comune | col | Padre e collo Spirito Santo tutta intera la divinità dal |
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è simile a face che collocata innanzi a terso specchio pur | col | suo accendersi accende altresì nello specchio la stessa |
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al quale non piace udire che l' imagine di Dio si spenga | col | peccato, ponendola perciò appunto quest' imagine non solo |
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che il padre conversi coi figliuoli suoi e i figliuoli | col | padre, che conversino gli amici fra loro: e la filosofia |
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la limitazione di essa natura, la qual solo coll' unirsi | col | suo Creatore ottiene la sua ultima cima e perfezione, e |
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cioè il corpo sensitivo; e come questo corpo sensitivo | col | quale l' uomo è in comunicazione coll' universo materiale, |
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straniero e di remoto in lontanissima regione, ma era unito | col | mondo e consociato coll' uomo e temperata la maestà sua da |
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benignissimo e affabilissimo si interteneva coll' uomo, | col | mostrarsi a lui e favellargli, lo ammaestrava lo sollevava |
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furono questi: [...OMISSIS...] Or dove giungeva la mente | col | concetto, indi traeva la volontà il suo amore; e all' |
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vita, anche quella che consisteva nell' unione dell' anima | col | corpo, fino che questa vita doveva rendersi inamissibile: |
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e facesse risorgere con un corpo nuovo, cioè non più | col | corpo del peccato, alla morte soggetto. Qui veniva a |
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per essere con Cristo risorto per non più morire giammai, | col | quale il cristiano già vive fin di qua giù per una santa e |
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oggettivamente considerato, il bene in sè, il bene estimato | col | giusto suo prezzo e valore. In tal caso quindi la legge |
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essere cimentata per modo da tentazione alcuna che egli | col | suo libero arbitrio resister non potesse: anzi piuttosto è |
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natura. Nè pur qui adunque, cioè nella sua relazione | col | Dio, naturalmente a lui noto, avrebbe l' uomo della natura |
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in qualche modo gli favelli e gli dia un precetto positivo, | col | quale venga imposto all' uomo una privazione, gli si |
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beni presenti desiderati dalla natura è il senso imaginario | col | quale appetisce attualmente i beni futuri. Ciò stabilito, |
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ma da un qualche precetto positivo che Iddio le imponesse e | col | quale le ingiungesse qualche sacrifizio; massime se il |
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dell' uomo e vedere che cosa l' uomo gli avrebbe dato | col | suo proprio arbitrio di soggezione e di ubbidienza: |
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il quale sta nell' ordine naturale, la grazia stessa pur | col | passare dalla potenza al suo atto non è che Dio operante in |
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le Divine Lettere essere avvenuto degli Angioli, i quali | col | primo atto meritorio furono al loro termine di perfetta |
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divina essenza, ve la trovarono, e con quell' atto medesimo | col | quale perfezionavano la loro cognizione, conseguivano |
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nel tempo medesimo che abbuiarono il loro intelletto, | col | trattenerlo dalla contemplazione della luce divina; e non |
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di natura atterrita rifugge. Sicchè l' angelica natura pure | col | primo passo pervenir doveva o alla somma felicità o alla |
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e come pedissequa della natura. Se dunque l' Angelo, | col | primo uso della sua volontà, poteva dare intero compimento |
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grado maggiore della divina cognizione. E però l' Angelo | col | primo atto abusando della massima cognizione e della |
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della grazia divina; perocchè questa non può stare | col | disordine morale e col peccato, giacchè la grazia è una |
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perocchè questa non può stare col disordine morale e | col | peccato, giacchè la grazia è una comunicazione di quella |
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o guasto morale, ma solo alcun disordine fisico. Ma appunto | col | ricevere a un tempo stesso l' animalità e l' intelligenza, |
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dei medesimi. La perfezione che può conseguire l' uomo | col | suo sviluppamento, cioè col suo usare de' propri principii |
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che può conseguire l' uomo col suo sviluppamento, cioè | col | suo usare de' propri principii attivi, o appartiene alla |
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questa teoria nell' ordine soprannaturale, vestiamola | col | linguaggio della religione: noi avremo nelle due classi |
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il suo principio nell' essere servo obbediente di Dio. E | col | progresso del tempo Iddio aveva lasciato all' uomo stesso, |
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e solo indirettamente alla perfezione della persona: ma che | col | progresso del tempo l' umanità sarebbe volta e applicata |
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questo discuoprimento graduato del volto di Dio all' uomo, | col | quale questo sarebbe stato pienamente inebbriato di |
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dà anche un' altra specie di merito che tiene proporzione | col | grado di luce e di cognizione di cui gode la mente |
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ricevere aiuto e nutrizione vitale; il che gli avveniva | col | mangiare il frutto dell' albero della vita, che era anch' |
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morale: e solo in esso la morte è una contraddizione | col | voto e coll' indole della sua natura. Chi adunque può |
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[...OMISSIS...] . Un terzo sistema che ha grande affinità | col | Platonico, è quello della trasmigrazione delle anime, tolto |
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di un fatto , di cui i racconti tradizionali avevano | col | procedere de' secoli alterate e confuse in mille maniere le |
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di rigettarlo, a' quali parea d' ingrandirsi e nobilitarsi | col | negar fede a ciò che aveva vista di essere una favola di |
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propria natura, che pur vuol sapere di sè qualche cosa e | col | quale solo egli può tranquillare l' animo suo, tentato |
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stato di originale giustizia, nel quale era costituito e | col | quale dovevasi propaginare. L' uomo fu costituito da Dio |
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l' oggetto reale infinito perchè sottrattole, il suo atto, | col | quale il cercava, diede nel vƒno e tentò di trovarlo da per |
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Ma a ciò si sopraggiunse un atto di libero arbitrio, | col | quale l' uomo stesso stolse la volontà dall' oggetto |
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uomo volse la volontà che dava nel bene reale, a dover dare | col | suo atto nel vƒno del bene finto, cioè falsamente |
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atto nel vƒno del bene finto, cioè falsamente imaginato, | col | quale atto anco la facoltà di eleggere , non solo quella di |
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peccato cagione di questo guasto nacque con un atto libero, | col | quale l' uomo mangiò il frutto e così disubbidì a Dio. L' |
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quella unità e armonica comunicazione che le potenze hanno | col | soggetto nel quale risiedono. E` adunque il peccato |
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ricevere anche l' appellazione di peccato personale. Ora | col | nome di concupiscenza noi denomineremo in generale |
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ma è contemporaneo e congiunto con quell' atto medesimo, | col | quale da principio esiste. Dunque il peccato originale non |
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alla deformità della persona, allora forma una cosa sola | col | guasto personale per l' unità individua che formano le |
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personale per l' unità individua che formano le potenze | col | loro principio supremo: allora anche il guasto delle |
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si considera come formante un solo peccato di origine | col | guasto della persona; ma le stesse operazioni che fa l' |
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come le potenze, non solo prese in relazione con loro e | col | soggetto principio di esse, ma ben anche considerate |
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alterazione e deterioramento. Considerate poi in relazione | col | soggetto che è il loro principio, le potenze ricevettero |
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ciò posto egli è evidente che, essendo perito nell' uomo | col | peccato tutto che aveva di soprannaturale, esso uomo |
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sieno nondimeno tutti giusti, perocchè tutti amano Dio | col | potere che hanno e tutti adempiscono il precetto che loro |
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che hanno. Perocchè quel precetto non dice amerai Iddio | col | cuore, coll' anima e colla mente; ma dice col cuore tuo, |
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amerai Iddio col cuore, coll' anima e colla mente; ma dice | col | cuore tuo, coll' anima tua, colla mente tua: che è quanto |
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ordine soprannaturale. Or l' uomo si rese impotente a ciò | col | peccato. Ora egli è dunque sua colpa se gli mancano le |
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parte del peccato originale stesso. L' uomo cioè che nasce | col | peccato originale, operando giustamente secondo la legge |
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questa grave tentazione non l' avrebbe probabilmente vinta | col | solo motivo dell' onesto e del giusto, quando nessun altro |
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meglio questo vero si consideri primieramente che l' anima | col | solo essere indeterminato non vede ossia non sente nessun |
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in quanto partecipava di Dio e era fatto una sola cosa | col | Creatore. Rimase adunque l' uomo una semplice creatura: fu |
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dal regno de' cieli. QUARTO. - L' anima divisa dal corpo | col | solo peccato originale, quell' anima deve essere in un |
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una tale questione caliginosissima , per quanto bilanciasse | col | suo raro ingegno, non potè mai venire a capo, sia per l' |
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ammesso da' Teologi, che non venisse propaginata | col | corpo, ma creata da Dio. Egli è però da considerarsi che la |
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avvertì benissimo che alcuni materializzavano l' anima | col | farla venire dai corpi, e fa colpevoli di questa sentenza i |
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violato (6). Non si può confondere in alcuna maniera | col | sistema Leibniziano e Wolfiano l' opinione da noi proposta |
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poichè queste particelle non sarebbero mai morte, ma vive e | col | vivo germe contemperate, sicchè dal maschio e dalla |
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succedere contemporaneamente, che l' animale si costituisca | col | precidersi e confondersi delle parti che costituiscono l' |
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diede l' intelligenza alla natura umana con quel soffio, | col | quale animò Adamo, e poscia non fece se non lasciare che |
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da Dio, essa non comunicherebbe fisicamente con Adamo, | col | quale non rimarrebbe in comunicazione se non la bruta |
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prima al soggetto è dato una imperfetta visione dell' ente: | col | secondo una incipiente visione di Dio (9). Nella medesima |
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meno dall' anima intellettiva, perocchè questa non comunica | col | corpo in quanto è intellettiva, ma solo in quanto è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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o moralmente infetta. Essendo dunque stata infetta già | col | primo peccato, gli altri peccati non possono più infettarla |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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». Un segno che infetto era il mezzo della generazione, e | col | quale Iddio volle mantenere la cognizione e la fede del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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meno la persona che la natura. Riformata adunque la persona | col | battesimo, rimangono le altre parti della natura umana |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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facevano si bello e desiderabile il pomo di Eva. La Chiesa | col | peccato originale insegna, che ciò che portiamo di corrotto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e con una primitiva e immediata comunicazione | col | Creatore; e per la stessa ragione questo fatto fu di sua |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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umana ragione da lui stesso sovvenuta e aiutata, acciocchè | col | trovare i principii e le ragioni delle verità, dia essa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' accordo perfetto in cui ella verrebbe a trovarsi | col | Cristianesimo, e segnatamente con questo terribile dogma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che aveva la questione filosofica dell' origine delle idee | col | dogma teologico del peccato originale, e che questo portava |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che ha pure un così stretto rapporto, sebben filosofica, | col | dogma puramente teologico della trasfusione del peccato |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il ciò farsi per molti secoli e il venir solo in ultimo | col | progresso delle scienze trovate quelle ragioni che rendano |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di Bossuet da lui proferita nella celebre disputa che tenne | col | ministro Claudio, non sarà inutile che io arrechi ancora un |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ed il Breve del Santo Padre del 17 dicembre 1.34, | col | quale rimette alla prudenza del Superiore generale dell' |
Epistolario ascetico Vol.II -
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su tutte le cose; si conserverà insieme la piena confidenza | col | Superiore, che dovete assai amare in G. C., e, rinunziando |
Epistolario ascetico Vol.II -
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assai amare in G. C., e, rinunziando a voi stessi, volere | col | suo volere, e sentire col suo sentire. Oh quanto è bello il |
Epistolario ascetico Vol.II -
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rinunziando a voi stessi, volere col suo volere, e sentire | col | suo sentire. Oh quanto è bello il consenso pienissimo degli |
Epistolario ascetico Vol.II -
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cosa io senta farsi contro l' ubbidienza e l' unione | col | Superiore vostro. Tuttavia ben fareste a scrivermi i |
Epistolario ascetico Vol.II -
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giacchè devo rispondere ad una sua. Intanto v' abbraccio | col | più tenero affetto. So che siete entrato negli Esercizj. |
Epistolario ascetico Vol.II -
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applicarsi a qualche opera esterna di carità, ciò avvenga | col | comune consenso del Vescovo e del Superiore dell' Istituto. |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Istituto, perchè queste non si possono assumere se non | col | pieno consenso del Superiore, il quale è incaricato di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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queste cose, e però il faccio con un amico, come siete voi, | col | quale so di avere i sentimenti ed il cuore, per così dire, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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forte, che misericordioso abbia voluto essere al giovane | col | prenderselo, e creder fermissimo che misericordioso abbia |
Epistolario ascetico Vol.II -
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quest' opera, e progredisce, e si consuma unicamente: 1 | col | far conoscere allo spirito del fanciullo la verità |
Epistolario ascetico Vol.II -
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fanciullo la verità salutare, confortata dalla grazia; 2 | col | fargli contemplare la bellezza di questa verità che |
Epistolario ascetico Vol.II -
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contemplare la bellezza di questa verità che conosce; 3 | col | fare che s' innamori della bellezza della verità che |
Epistolario ascetico Vol.II -
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virtù; e la virtù di natura sua è durevole, nè ella perisce | col | cessare della educazione collegiale; solo svaniscono i |
Epistolario ascetico Vol.II -
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nello stesso vostro lagrimevole libro ultimamente stampato | col | titolo: « Affaires de Rome », voi stesso dite aver |
Epistolario ascetico Vol.II -
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permettete, che vi stimoli a pensare seriamente « se | col | passo che avete fatto abbiate cercato di avvicinarvi alla |
Epistolario ascetico Vol.II -
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umile. Quando poi non si può conoscere il voler di Dio nè | col | primo nè col secondo di questi due segni, perchè non v' è |
Epistolario ascetico Vol.II -
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poi non si può conoscere il voler di Dio nè col primo nè | col | secondo di questi due segni, perchè non v' è un comando del |
Epistolario ascetico Vol.II -
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circostanze. Conviene che questa voce sia da noi raccolta | col | lume tranquillo della propria ragione, soccorsa dal lume |
Epistolario ascetico Vol.II -
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non cercate, farlo senza ingiusta predilezione, ma sempre | col | debito ordine: ecco ciò che in questo caso vuole Iddio |
Epistolario ascetico Vol.II -
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di vivere confidato grandemente in Dio, unito strettamente | col | proprio Superiore, in cui ravvisi come in imagine Dio |
Epistolario ascetico Vol.II -
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formano con lui una famiglia in Gesù Cristo, edificandoli | col | suo contegno e cooperando alla loro purificazione e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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da molto tempo, se quel discepolo avesse disubbidito | col | pretesto di seguire la propria ragione, egli si sarebbe |
Epistolario ascetico Vol.II -
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successivo incivilimento nazionale o sociale che si opera | col | decorso de' secoli. Le darò un solo esempio di ciò che |
Epistolario ascetico Vol.II -
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osserverei, che il cristianesimo non operò tanta maraviglia | col | proclamare solamente l' unità di Dio. Questa unità era |
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dei Santi. Ecco alcuna di queste ragioni che hanno potenza | col | loro peso di annientare innumerabili ragioni secondarie, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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a male, e perciò nella Scrittura si esprime un uomo santo | col | dire semplicemente Vir desideriorum . Debbo sommessamente |
Epistolario ascetico Vol.II -
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con tutto il cuore. [...OMISSIS...] In quanto al modo, | col | quale fu governato l' Istituto fin qui, credetemi, |
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che non deve essere: io bramo, e spero che si otterrà | col | tempo, che tutti i membri dell' Istituto aborriscano i |
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de' voti. Ah non vogliate, mio caro, essere così illiberale | col | Signore, e far dei passi che al punto della morte vi |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ha cura dell' anima nostra: entriamo dunque con fiducia e | col | cuore esultante, perchè il Signore che abbiamo offeso si |
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e quando non può farlo coll' opera, lo faccia loro | col | desiderio, colla compassione, coll' intercessione verso gli |
Epistolario ascetico Vol.II -
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di Dio rivelante, il quale ci fa conoscere la verità | col | mezzo della S. Chiesa. Su quest' autorità la mia fede, come |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ecceduto nell' uso di espressioni biasimanti ed umilianti | col | mio avversario; spero che il vostro avviso mi sarà utile |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Policarpo, che incontrando a Roma un eresiarca, lo onorò | col | titolo di « primogenitum diaboli »; e non contento ancora |
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voi forse se il cangiamento non fosse stato accordato prima | col | rettore stesso o con un superiore maggiore? E poi tocca |
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voi stesso: egli che, come dice la Scrittura, fa squagliare | col | suo fuoco celeste le montagne stesse? qual dubbio che |
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sicuri di nulla, e che Iddio solo è il nostro giudice, che | col | suo sguardo acutissimo vede tutto, e se il nostro cuore è |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e l' uniformità al volere divino, e stimiamo le cose | col | lume verace della fede; il qual lume ci mostra, che là |
Epistolario ascetico Vol.II -
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che seguitando noi a dire quel FIAT, FIAT VOLUNTAS TUA, | col | desiderio che egli disponga di noi senza limiti , e facendo |
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stessi, e nell' anime nostre, dov' è stata infusa la fede | col | santo Battesimo, troveremo insieme con questo lume divino |
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del suo; vorrebbe comunicarci di quel lume intellettivo, | col | quale ella apprezza tanto meglio di noi il vero valor delle |
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delle cose: vorrebbe che noi potessimo uscir colla mente e | col | cuore dai limiti di questo mondo sensibile, e che sull' ali |
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se di quando in quando quasi senza accorgerci, cerchiamo | col | cuore e cogli occhi il noto volto, le care parole, la dolce |
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Fondatori. E` vero, che molti vengono a noi coi piedi e non | col | cuore; ma non posso io giudicare che facciano così, fino |
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dare, ma gliel volea dare a condizione che sel guadagnasse | col | merito delle fatiche, coll' orazione per lui fatta al trono |
Epistolario ascetico Vol.II -
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pazienti e longanimi, e il nostro Signore ci proteggerà. | Col | dirvi questo, non intendo scusare tutto ciò che è stato |
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a spargere la tristezza nei nostri cuori, angustiandoli | col | pretesto talora di compungerci dei nostri peccati. No, la |
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e di precetti sublimi. Forse quel volume che io ho stampato | col | titolo di « Catechetica », le potrà somministrare qualche |
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essere, se non connessa nella maggiore unità possibile | col | suo Creatore. Ma veggiamo quale sia in particolare la |
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a meno dal farle analoghe fra loro e coll' essere stesso e | col | sistema universale di tutte le cose (1). Di che ne viene |
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come una tavola tutta segnata e scritta delle relazioni sue | col | suo Creatore. I generi delle cose le rendevano simili, e le |
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ritiene nella sua mente la parola papà legata insieme | col | sembiante di lui percepito dagli occhi suoi e accompagnato |
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il fanciullo la tocca, gli batte sulle mani per avvertirlo | col | dolore che egli non deve toccarla. Così parimente se egli |
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quell' ordigno. Veggendo adunque assai volte, che insieme | col | suono della parola grande viene additato e proposto all' |
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e l' altro insensibile, e facendo intendere questo secondo | col | mezzo del primo, che ne è come il simbolo. E tale, come noi |
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naturale che possa congiungere e unificare la creatura | col | Creatore, ma è necessario che il Creatore stesso si |
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E il medesimo si dica delle guarigioni operate da Cristo | col | toccamento, e con altri sensibili segni. Alle quali |
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che non ne parta almeno con una scossa di terrore, o | col | senso di una voce possente che a miglior vita interiormente |
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si vede, che la significazione loro si ha più relazione | col | principio soprannaturale operante, che coll' uomo che |
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questa spiegazione ci farà la via quel luogo di S. Tommaso | col | quale egli toglie a provare che, avanti il peccato dell' |
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le loro anime non abbiano fatto precedentemente nessun atto | col | quale meritarsela. Egli è dunque proprio de' Sacramenti, |
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società qualunque, fa bisogno bensì qualche segno esterno | col | quale si distinguano i professori di quella religione; ma |
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che l' anima nell' intellettiva sua parte non comunica | col | mondo materiale, ma solo con Dio. E però che i segni del |
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tanto per rispetto all' uomo che per rispetto a Dio. | Col | peccato perì l' ordine soprannaturale, e l' uomo rimase |
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si mostrò più funesto e crudele l' impero del demonio, sia | col | tormentare gli uomini mediante de' mali, sia colle |
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impossibile alla creatura, che ha incontrato questo debito | col | peccato verso la divinità, pagarlo e conguagliare le |
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sono i punti nei quali venne alterato il sistema primitivo | col | fatto della prima colpa: tre consistenti in mutazioni |
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dare tutto sè stesso non fosse imputato ad ingiustizia. | Col | peccato all' incontro aveva pure una volta sottratto sè |
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nascere un uomo senza opera d' uomo e che fosse una persona | col | Verbo. Niente vi aveva nella natura o nella umanità che |
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de' suoi simili: e gli riscattò difatti e ricomperò | col | suo credito, col quale ebbe di ritorno il chirografo del |
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simili: e gli riscattò difatti e ricomperò col suo credito, | col | quale ebbe di ritorno il chirografo del debito di quelli, e |
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il far ciò, vale a dire il debito dell' uomo, cui Cristo | col | prezzo di sè stesso largamente pagò. Ora potendo Cristo |
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l' uomo, che per la via del corpo dovessero giungere | col | loro effetto fino all' anima, tirando questa stessa alla |
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convenevolmente si dice essere la persona che viene mutata | col | sopraggiungersi all' umanità dell' elemento divino. Quindi |
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sia la parte dell' uomo rinnovellata, cioè la suprema, | col | rinnovellarsi della quale nasce la nuova persona. Le |
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in quelli che hanno l' esistenza in Cristo (1); intendendo | col | pronome quelli le loro persone; giacchè le nature loro non |
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rovinate dal peccato. Così davasi corso alla giustizia, e | col | soddisfarsi pur della giustizia facevasi luogo alla divina |
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quel sacrificio che era richiesto dalla giustizia offesa, e | col | quale questa veniva placata, e però quasi espressioni della |
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bontà; tuttavia non cessò però punto l' ordine primitivo, | col | quale Iddio aiutava lo sviluppo dell' umanità, |
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a capirne i cenni, nè grazia a giovarsene. La distrusse | col | diluvio, rinnovellandola colla famiglia di Noè: ma i |
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sua patria, che era Ur città di Caldea e ne uscì venendo | col | suo padre Thare in Haran dove dimorò alquanto. Spacciato |
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che Neemia rinnovella l' alleanza del popolo d' Israello | col | Signore. Questa nuova alleanza celebrata solennemente per |
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questa grande sciagura del popolo ebraico l' ultimo colpo, | col | quale la divina Provvidenza avesse decretato di dargli |
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piazza e il tempio. La seconda alleanza che celebrò Neemia | col | popolo, non fu, come la prima, infranta ognora e manomessa |
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popolo, non fu, come la prima, infranta ognora e manomessa | col | peccato dell' idolatria, ma fu stabile e immune da sì fatta |
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aveva questi due fini ad un tempo, e di correggere | col | castigo l' infedeltà e durezza d' Israele, e di spargere |
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le cose materiali si percepiscono da noi primieramente | col | senso esteriore. In secondo luogo esse ci vengono |
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poscia progredire anco intellettivamente. Quest' ordine | col | quale la divina Provvidenza guida innanzi la perfezione |
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uomini usciti dall' arca proibisce di mangiare la carne | col | sangue: e ciò per rimuoverli dalla ferocia e dal metter le |
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a dire Iddio in conferma del precetto di non mangiare carne | col | sangue: [...OMISSIS...] . Egli vi ha qui un' altra cosa a |
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. Or non esclude dal potersi mangiare se non la carne | col | sangue. Si manifesta dunque chiaramente che questo rispetto |
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di vendetta e di conquista. Il dir poi che egli fa che | col | sangue effuso nei sacrifizii si sarebbe placato, era un |
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le diede la legge e strinse il patto solenne con essa | col | quale si faceva suo Re (2): questa nazione fu cangiata |
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all' età di novantanove anni, il Signore rinnovò il patto | col | suo seme, e ciò con parole più alte e magnifiche che non |
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che quel patto sarebbe sempiterno (1) tanto con lui che | col | suo seme; il che supponeva l' immortalità dell' anima, e |
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ratratto il nervo del femore, è un tipo di Cristo che pugna | col | suo Padre sdegnato contro l' uman genere peccatore, e |
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l' uman genere peccatore, e disarma la sua giustizia sol | col | sofferire la morte nella sua umanità, che è rappresentata |
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Israelita nelle sue parole e nell' operare. e ) Non arerai | col | bue accoppiato insieme coll' asino (2). S. Paolo medesimo |
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modo di significare la immondezza dall' uomo contratta | col | peccato originale, e la necessità del nascere un giusto il |
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e fa sacrificio, usa fra gli altri riti quello di aspergere | col | sangue delle vittime non solo il popolo ma ancora il libro |
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e però i soli che fossero sopra loro efficaci e possenti, | col | fare Iddio questa congiunzione aveva resa importante la |
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tali oggetti non potevano chiamare la loro attenzione, | col | solo lungo affissare della quale solamente le idee astratte |
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la maggiore affinità che ha questa seconda con una terza. | Col | congiungere la giustizia coi beni temporali Iddio indusse |
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coi beni temporali Iddio indusse gli uomini a fissare | col | pensiero questa giustizia. Fissata bene che l' avessero, |
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umana doveva essere eccitata a fissarla principalmente | col | nuovo e collo straordinario; e quindi la necessità de' |
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sul Sinai a dar la legge. [...OMISSIS...] . Per tal modo | col | non mostrarsi Dio sotto figura alcuna volle insegnare, che |
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a simboleggiare i suoi molti e singolari pregi, che | col | pigliare a simbolo di lei, non già alcun essere naturale, |
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specie di visione nella nostra fantasia. E ciò esse fanno | col | risuscitare nel nostro spirito degli oggetti sensibili |
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viene propriamente nominato nella intenzione dello spirito | col | nome proprio . Dico ancora che la parola fissa la |
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a poter venir colto quando si voglia dall' attenzione, che | col | mezzo del nome suo si rivolge a lui e il contempla e il |
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che in questa specie di nomi il comune si congiunge e lega | col | proprio e si fa servire come di segno a dover segnare |
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l' opera del Padre, quell' opera che il Padre ha cominciato | col | mandare il Verbo negli uomini, e che perciò rettamente |
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non si fa coll' applicare all' uomo alcuna medicina, ma | col | pronunciare la sentenza: il perchè non è bisogno d' altro |
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alla fede, e la completavano, la rendevano meritoria | col | renderla ubbidiente e perciò effettiva (3). Indi è che S. |
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soddisfatto Dio, il qual giudica con una norma perfetta, | col | lume del suo Verbo, nel Vangelo fatto a noi manifesto. Ogni |
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e stabile; e questa grazia vien crescendo di mano in mano | col | crescere delle rivelazioni, e fa crescer la fede alle |
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intendere a pieno l' iniquità de' peccati che si commettono | col | solo spirito (1). La legge mosaica adunque era incapace di |
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che Cristo predicava era conseguente al lume interiore, | col | quale potevano conoscere Iddio per la sua grazia, dopo aver |
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avevano a quel tempo il lume ch' ebbero poscia per Cristo, | col | quale percepivano Dio7incarnato positivamente. Questo |
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pertanto la legge nei confini delle esteriorità, e | col | gran numero di queste occupava gli uomini, a intendimento |
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comunicò tutte senza successione, con quell' atto solo | col | quale lo generò; così Cristo le comunicò pure a' suoi |
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le comunicò pure a' suoi discepoli con quell' atto appunto | col | quale li generò col suo spirito; perchè nella percezione, |
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suoi discepoli con quell' atto appunto col quale li generò | col | suo spirito; perchè nella percezione, che diede loro di sè, |
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Verbo quegli che libera l' uomo dal dominio del peccato | col | comunicarsi internamente, si ha espresso in quelle parole: |
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operante, duplice l' effetto. La causa operante era la fede | col | Sacramento; l' effetto era l' addirizzamento della volontà |
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quanto doveva a Dio: e per riannodare la sua corrispondenza | col | Creatore, fu bisogno che intervenisse un contratto positivo |
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questo patto, acciocchè gli uomini se ne possano ricordare | col | venir loro, o tener sott' occhio, quel segno. E però del |
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acconcio allo stato intellettuale dell' uman genere, e però | col | variare di questo stato doveva variare altresì quel segno e |
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per la quale non conosce che languidamente la sua relazione | col | Creatore, e lo stato di peccato pel quale ha bisogno che |
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e l' uomo; ma erano solamente un atto religioso dell' uomo, | col | quale cercava di ottenere il divino favore, nè disponevano |
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non ispegnessero il regno di Dio sopra la terra. Allora | col | nuovo patto cominciarono de' nuovi Sacramenti che fossero |
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il patto è fermato non solo con quel Patriarca, ma ben anco | col | suo seme dopo di lui nelle generazioni future in sempiterna |
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santo, ma sì partecipante dell' alleanza stretta da Dio | col | corpo di sua nazione. E però dal Sacramento de' Padri |
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essi i suoi attributi di potenza, di giustizia e di bontà | col | proteggerli possentemente e regalarli abbondantemente di |
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un patto futuro e sempiterno che promette Iddio di far poi | col | figliuolo nascituro Isacco (5). Non solo adunque Isacco non |
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Abramo esser fedele, propose a lui di stringere un patto, | col | quale Abramo e i suoi discendenti promettevano la |
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di quella giustizia che viene dalla fede« (1). » E | col | rito del circoncidersi, tutti gli Ebrei protestavano di |
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Nè in questa fede finiva il culto che a Dio promettevano | col | circoncidersi. Essi protestavano al Signore che |
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contenute in quel patto doveano esser condotte a compimento | col | succeder de' tempi. L' ultimo scopo di queste promesse era |
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particolare riguardante il mezzo di eseguire quel primo, | col | quale Iddio prometteva all' uomo il Redentore necessario a |
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Egiziani, salvò dalla strage le case degli Ebrei tinte | col | sangue dell' agnello. Quel sangue era sommamente acconcio a |
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celeste vendetta di Dio (1), cotto nel fuoco della carità | col | pane azimo della pura conversazione, e coll' amaro delle |
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nel quale sta il compimento delle promesse fatte ad Abramo. | Col | Redentore donato in esecuzione di quella promessa il debito |
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sul Sinai; ma sì bene nel segreto dello spirito fu stretto | col | reale e personale congiungimento del Verbo e della umana |
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e conduttive all' alleanza medesima. Quindi consegue, che | col | nuovo patto l' individuo si ricongiunge veramente a Dio. In |
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questa unione, nella quale egli attingeva la similitudine | col | Creatore (2). Per la ragione medesima il nuovo patto è |
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perchè era esteriore e positivo: potea cioè stingersi | col | corpo della famiglia o della nazione rappresentata da |
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e altresì nuovo potere. Egli a cagione di quella unione | col | Verbo che lo possiede è consecrato al Verbo stesso: nuovo |
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chiaramente que' passi de' Padri ne' quali si dice che | col | Battesimo viene impresso nell' anima il nome di Dio, |
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di Gesù Cristo. Parliamo del primo di questi due effetti. | Col | carattere indelebile che imprime il Battesimo, l' anima |
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suo nome, lo stesso carattere nel Battesimo ricevuto (2). | Col | carattere del Sacramento dell' Ordine poi l' uomo acquista |
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che l' ordine soprannaturale constituisce. Si può dire che | col | carattere sia data all' uomo una nuova natura; non so però |
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poichè a questa si esige la volontà. Però parmi che | col | carattere la persona nuova sia già in potenza; ma che colla |
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egli si considera ne' Cristiani ne' quali viene congiunto | col | Battesimo. La circoncisione all' opposto era bensì« segno« |
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Sacramento della Confermazione e dell' Ordine, che perduta | col | peccato, risuscita di bel nuovo tostochè il peccato sia |
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consista, l' abbiamo veduto, e così pure la grazia. E | col | carattere e colla grazia da lui uscente nasce l' uomo |
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umana natura (3), apparisce che in alcun modo può dirsi | col | carattere nascer l' uomo, ma compiutamente non nascer che |
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esso fu suo Battesimo, potente a rigenerar l' uomo | col | carattere e colla grazia. Tuttavia questi due effetti |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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[...OMISSIS...] E allora battezzati voi pienamente | col | Battesimo mio, il potrete conferire anco agli altri uomini; |
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dal Padre di comunicare della propria vita agli altri | col | merito della sua passione: l' ottenne per giustizia, e non |
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avviene ove la volontà stessa non resista e ponga ostacolo | col | vigore suo proprio che si chiama libertà. In questo caso, |
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unione con Cristo; ma quelli che non sono ancora rigenerati | col | Battesimo non possono esser condotti alla fede e all' |
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di desiderio essi non sono Sacramenti. E sebbene convengano | col | Sacramento del Battesimo nell' effetto che apportano all' |
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aveva impresso sè stesso nell' anime de' suoi discepoli | col | suo aspetto sensibile, che avea virtù, come dicemmo, d' |
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conoscasi la relazione di generato e di generante che ha | col | Padre: perocchè questa relazione è quella che costituisce |
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Santo in questo modo, per esclusione del modo onde viene | col | Battesimo, convien dire che nella Cresima sola lo Spirito |
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Santo, e l' essere il cristiano consumato e perfezionato | col | signacolo del Signore (.). Da tutti i quali luoghi |
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del clero. Egli distingue due unzioni che si fanno | col | santo Crisma, l' una dal sacerdote subito dopo il |
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Qui parlasi chiaramente del carattere, che ci segna | col | segno del Cristo e ci mette nel dominio di Cristo. Più |
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nell' anima, come abbiamo veduto. Ciò si rappresenta anche | col | segno esteriore, giacchè si unge la fronte del fedele che |
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giacchè si unge la fronte del fedele che si conferma | col | segno della croce. Di che Dionigio Areopagita, o |
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si fa menzione solamente del segno, ma anco dell' unguento | col | quale si fa il segno. « Prima, vi si dice, ungerai coll' |
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grazia del Verbo, che si dà nel Battesimo conversando essi | col | Verbo in terra? In tal modo ne verrebbe meglio chiarito il |
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Pentecoste; e da quel dì tutti quelli che si salvarono | col | Battesimo di penitenza o di sangue. Or Cristo dava |
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S. Giovanni Battista fu ripieno di Spirito Santo | col | solo avvicinarsegli Gesù nell' utero di Maria; non ebbe |
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il vino di cui Cristo si nutriva diventava una cosa stessa | col | corpo di Cristo, perocchè trapassava alla natura del corpo |
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che ce ne dà la rivelazione. E veramente la natura umana | col | farsi gloriosa non muta l' esser suo, ma ella si nobilita e |
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che continuamente si separano dal corpo nostro, e | col | riparare a queste perdite e co' movimenti annessi all' |
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è certo che il corpo e il sangue Eucaristico è identico | col | corpo e col sangue di Gesù Cristo che patì in croce (2). Di |
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che il corpo e il sangue Eucaristico è identico col corpo e | col | sangue di Gesù Cristo che patì in croce (2). Di più, egli è |
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che il corpo di Cristo che nacque di Maria Vergine, quello | col | quale Cristo fece tutte le azioni della sua vita privata, |
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identico tanto in un luogo come in un altro, nè sofferisco | col | mutar luogo (per moto assoluto) nè pure la più piccola e al |
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risiede. Se poi il principio animale è unificato | col | principio intellettivo e personale in tal caso l' identità |
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a sè e s' appropria la sostanza del pane, questa sostanza | col | corpo permanente di Cristo divien pure corpo vero e proprio |
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rimanente del corpo; ma formano una cosa sola e impartibile | col | corpo ove s' inseriscono. Nè Cristo già disse:« queste sono |
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corpo di Cristo, e vi ha tutta la natura, ed è congiunto | col | rimanente del corpo; il quale vi sta per concomitanza, cioè |
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il che si suol fare con quel rimettimento di carne | col | quale si rammargina la ferita e si copre d' una carne e |
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del Padre; come è certa l' identità del mio corpo in fasce, | col | presente e con quello che avrò nel sepolcro. Tutto ciò è |
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che il corpo di Cristo nell' Eucaristia è identico | col | corpo di Cristo in cielo, e che il corpo di Cristo nell' |
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cielo, e che il corpo di Cristo nell' Eucaristia è identico | col | corpo di Cristo bambino, col corpo di Cristo adulto, e |
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nell' Eucaristia è identico col corpo di Cristo bambino, | col | corpo di Cristo adulto, e massimamente col corpo di Cristo |
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Cristo bambino, col corpo di Cristo adulto, e massimamente | col | corpo di Cristo paziente in croce, col corpo di Cristo |
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e massimamente col corpo di Cristo paziente in croce, | col | corpo di Cristo riposto nel sepolcro. Fermiamoci a |
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dee avere il corpo e il sangue di Cristo nell' Eucaristia | col | corpo di Cristo morto, col sangue di Cristo sparso per noi. |
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di Cristo nell' Eucaristia col corpo di Cristo morto, | col | sangue di Cristo sparso per noi. Questa identità è |
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questa parola, come dicevo, non involge alcuna relazione | col | modo dell' azione dell' agente, ma si restringe a |
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più il concetto dell' annichilazione. Ma parlando sempre | col | più profondo rispetto d' un uomo santo e sapiente io non |
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nel corpo di Cristo« » e non solamente dar luogo a questo | col | cessare di essere interamente: e mantiene questo dogma sì |
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transustanziazione. Però io non posso nè pur qui sentirla | col | Bellarmino il quale non trova necessario, che rimanga ciò |
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che l' uom grande entri in un sistema che non può stare | col | principio che egli stesso accorda e fermamente crede, cioè |
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la distruzione del pane sia fatta da Dio coll' intenzione e | col | fine di addurre in suo luogo il corpo di Cristo. 4. Che |
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e la divinità medesimamente, che è una natura identica | col | Padre e collo Spirito Santo: sicchè a pienissimo s' avvera, |
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dallo Spirito Santo (3), e congiunta ipostaticamente | col | Verbo, e mossa dal Verbo con quella onnipotenza che è |
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e mossa dal Verbo con quella onnipotenza che è comune | col | Padre da cui procede, toglie punto nè poco, che anco negli |
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Non se ne troverà pur una sola la quale s' accomodi | col | sistema de' nostri avversari; e la quale faccia credere che |
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Spirito Santo che è spirito del Verbo reca seco il Verbo, | col | quale ha la natura indivisa, e il Verbo informa l' anima e |
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s' aggiunga al corpo di Cristo. Però si porrebbe la materia | col | porre il sentimento, ed insieme la si escluderebbe; il che |
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è l' effetto di una forma che agisce nel nostro spirito e | col | nostro spirito; e che ivi lo produce, e lo produce col suo |
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e col nostro spirito; e che ivi lo produce, e lo produce | col | suo modo dell' estensione soggettiva; di maniera che questa |
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che questa estensione noi la percipiamo immediatamente | col | sentimento fondamentale; e la forza che la produce, |
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e la forza che la produce, considerata come cosa congiunta | col | suo effetto esteso, è il corpo nostro proprio. All' |
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su di noi modificando il sentimento nostro fondamentale, | col | produrre qualche moto nella sua materia. Or qui è evidente |
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se il corpo nostro continuasse ad essere da noi sentito | col | sentimento fondamentale, ma egli cessasse di agire |
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e che per tante vie eglino tentassero di spacciarsene | col | proprio ragionare, quanti erano i nodi che vi rinvenivano |
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questa doppia tendenza dell' umana mente potea distruggersi | col | sopravvenire del Cristianesimo, perocchè l' uomo non si |
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scrivendo al Vescovo Ilario (2): [...OMISSIS...] . Ora se | col | solo libero arbitrio dalla grazia non aiutato dalla grazia |
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induca al male. Ma se il male non si potesse operare se non | col | libero arbitrio, niente vi potrebb' essere, non dico che |
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morale dipende dal solo libero arbitrio, dunque l' uomo | col | suo libero arbitrio può essere immune da ogni peccato. Da |
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dunque non sono costretti di stare in un tale stato, ma | col | medesimo loro libero arbitrio possono abbandonare il |
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ha volontà, o nell' eresia di negare che i bambini nascono | col | peccato: per evitare quel primo precipitarono in questo |
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che Adamo avesse trasgredito il divino comandamento, e così | col | peccato della sua disubbidienza incorso nell' ira di Dio, |
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natura intima dell' umana libertà e delle sue relazioni | col | bene e col male morale, da cui solo si ritrae la natura di |
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intima dell' umana libertà e delle sue relazioni col bene e | col | male morale, da cui solo si ritrae la natura di ciò che è |
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poi di semplice inclinazione, che si trova in contrasto | col | fine voluto e amato, dicesi volontà inferiore, e non è |
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attribuirsi anche questa specie di attività che si spiega | col | cedere all' azione, che qualche causa diversa tende a |
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al peccato mortale tanto attuale quanto abituale, poichè se | col | peccato attuale l' uomo devia dal suo fine, coll' abituale |
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Onde Giovanni Fischer Vescovo di Rocester che suggellò | col | suo sangue la cristiana fede, distinguendo questi diversi |
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, che è la prima delle 31 condannate da Alessandro VIII | col | decreto de' 7 dicembre 1690. Ora se il peccato originale |
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la dottrina cattolica contro l' eresia pelagiana dicendo | col | Lugo (2), che il peccato originale ne' bambini è solo « |
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sembrano venirne più assurdi e difficoltà: a ) Che Iddio | col | suo decreto è il vero autore del peccato ne' bambini, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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decreto è il vero autore del peccato ne' bambini, cangiando | col | detto decreto in peccato ciò che senza il detto decreto non |
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accade degli uomini, ma egli avrebbe con ciò costituiti | col | suo decreto positivo tutti i discendenti peccatori, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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per la sua prevaricazione, e però che Iddio l' abbia punito | col | privarlo della sua grazia, questa è necessità e patente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di cui si tratta, può esistere bensì in una mente che | col | pensiero abbraccia nello stesso tempo e il bambino, che ha |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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non ricadete con ciò in quelle difficoltà stesse che | col | vostro sistema credete evitare? Poichè il bambino nulla ha |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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questo anche l' antico Testamento o patto stretto da Dio | col | suo popolo si fece con solennità tra le due parti |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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disconobbero la natura di questa seconda, confondendola | col | primo; i Pelagiani, non tenendo conto che di questa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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E questo è quello che insegna la Chiesa Cattolica | col | dogma del peccato originale, il quale si chiama |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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è stata creata da Dio da ogni lato buona, ma che l' uomo | col | suo libero arbitrio l' ha guastata, e l' ha guastata solo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e arricchita di più di doni soprannaturali; ma che l' uomo | col | suo libero arbitrio, peccando, la guastò nella sua parte |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in sè stesso, cioè disordinata dal peccato commesso da lui | col | suo libero arbitrio. E qui conviene rimuovere l' equivoco |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
pensiero: libertà di associazione per poterlo fecondare | col | contatto nel pensiero altrui: libertà di traffico pei suoi |
Doveri dell'uomo -
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o invigilamento, senza dirvi il perché, senza dirvelo | col | minore indugio possibile, senza condurvi sollecitamente |
Doveri dell'uomo -
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ricchi, ei non si piglierebbe tanti fastidj, non farebbe | col | suo pensier tanti calcoli, non commetterebbe se stesso ben |
Gioberti e il panteismo -
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signori, e più che non si crede. Voi già qui mi prevenite | col | pensiero: voi vi sovvenite degli scherni gettati a piene |
Gioberti e il panteismo -
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non esistevano in realtà? Confondere dunque l' ideale | col | reale è toglier via il mezzo con cui si sono fatte, si |
Gioberti e il panteismo -
|
è impossibile confondere qualsivoglia altro essere reale | col | suo ideale corrispondente. Noi abbiamo trovato dei nuovi |
Gioberti e il panteismo -
|
anche lo spirito reale è mutabile, condizione che ha comune | col | corpo reale. Ma vi pare egli, rispondetemi dopo considerata |
Gioberti e il panteismo -
|
sapevano spiegar la natura, o perchè l' ammetterlo cozzava | col | loro sistema. Possiamo chiamare questi Filosofi gli eretici |
Gioberti e il panteismo -
|
errori e coi pregiudizj. Noi abbiam detto di volere starci | col | senso comune, che ci par l' arca di sicurezza, e credemmo |
Gioberti e il panteismo -
|
alla mente due nozioni distinte, per modo tale che | col | solo mezzo di conoscere non si potrebbe dire che il reale |
Gioberti e il panteismo -
|
conoscere non si potrebbe dire che il reale esistesse, nè | col | solo reale si potrebbe dire che esistesse il mezzo di |
Gioberti e il panteismo -
|
dal sè intuente, e senza che involga alcun rapporto sentito | col | sè intuente. Nè si dica qui che l' idea intuita dallo |
Gioberti e il panteismo -
|
sentimento stesso del noi; nè ha alcun rapporto sensibile | col | noi; e nondimeno noi pensiamo a noi stessi, e di noi stessi |
Gioberti e il panteismo -
|
congiungendo l' idea che non mostra che il reale possibile, | col | reale sentito e non ancor concepito, si potrà venire a |
Gioberti e il panteismo -
|
atto. L' oggetto dunque è il medesimo ma è diverso il modo | col | quale egli è. Ciò che è in potenza infatti dee essere |
Gioberti e il panteismo -
|
di prima, e tuttavia la mente nostra ha disegnato in esso | col | pensiero un quadratino e se l' ha disegnato mediante il |
Gioberti e il panteismo -
|
sua attenzione que' punti di essere che s' identificano | col | reale. Ed ecco l' idea speciale bella e trovata - . Ella |
Gioberti e il panteismo -
|
anzi si distingue, come il negativo non s' identifica | col | positivo, di cui è anzi l' opposto. S' identifica dunque in |
Gioberti e il panteismo -
|
comune degli uomini, i quali confondono il rappresentante | col | rappresentato, l' immagine della cosa colla cosa: la |
Gioberti e il panteismo -
|
cosa rappresentata, e devo confrontare il rappresentante | col | rappresentato e rilevarne il rapporto di somiglianza. A |
Gioberti e il panteismo -
|
prodotto da quell' atto suo proprio, che abbiamo espresso | col | monosillabo: sì . Ora a che si riferisce quest' atto? A |
Gioberti e il panteismo -
|
de' corpi. L' affermazione è un atto interno dell' anima, | col | quale ella costituisce se stessa in uno stato di |
Gioberti e il panteismo -
|
sensitiva? Provoca lo spirito nostro a pronunziare quel sì, | col | quale egli afferma. Ma quando questo sì fu già pronunciato, |
Gioberti e il panteismo -
|
nome: una di queste specie si è quella che noi distinguiamo | col | nome di cognizione positiva: la questione dunque si riduce |
Gioberti e il panteismo -
|
E anche intorno a questo noi siamo novamente d' accordo | col | senso comune; il quale come dice del cieco che non conosce |
Gioberti e il panteismo -
|
Ma quali sono le notizie che noi comunichiamo altrui | col | linguaggio? Certamente quelle che noi abbiamo. Che cosa |
Gioberti e il panteismo -
|
penso un ente; ma poichè io non l' ho menomamente percepito | col | sentimento, egli è per me un ente che non so come sia |
Gioberti e il panteismo -
|
realità e le sue modificazioni o ciò che si commisura | col | nostro sentimento; e noi come esseri reali siamo limitati, |
Gioberti e il panteismo -
|
due opposte maniere d' errare? Noi l' abbiamo veduto; | col | non fermarci esclusivamente a considerare una sola maniera |
Gioberti e il panteismo -
|
ancora distinguere l' assoluta cognizione dalla completa); | col | riconoscere che tanto l' assoluta cognizione quanto la |
Gioberti e il panteismo -
|
è posteriore, è necessariamente acquisita, con quell' atto | col | quale lo spirito stesso la rende a sè conoscibile. Possiamo |
Gioberti e il panteismo -
|
primi investigatori della natura ogni cosa appaja mescolata | col | tutto; niente ci abbia al loro vedere di distinto, e la |
Gioberti e il panteismo -
|
al loro vedere di distinto, e la Filosofia così cominci | col | caos come la creazione? Ciò dee sembrare naturalissimo e |
Gioberti e il panteismo -
|
che non fosse, già non sarebbe più Dio, e il levarlo via | col | pensiero, è un rendere impossibile il pensiero medesimo, |
Gioberti e il panteismo -
|
coll' affermare che esse sussistono, il che è quanto dire, | col | predicare di esse la sussistenza. Ma questa sussistenza che |
Gioberti e il panteismo -
|
riflessioni, se si possa confondere l' ente ideale | col | reale, l' idea con cui l' uomo conosce tutte le cose, colla |
Gioberti e il panteismo -
|
ci vorremo noi lasciare illudere al suono delle parole, ma | col | pensiero semplice e retto cercare i concetti. L' altra cosa |
Gioberti e il panteismo -
|
l' altra si è muover dalle creature, e confonderle | col | Creatore. La prima è il confondere la natura necessaria ed |
Gioberti e il panteismo -
|
Essere che si afferma e si predica delle cose reali, e | col | quale si conoscono, sogliono essere di que' panteisti, che |
Gioberti e il panteismo -
|
un' idea grande di Dio, credono magnificarlo vie più | col | dichiarare che l' essere suo è quell' essere stesso che l' |
Gioberti e il panteismo -
|
e principalmente la percezione intellettiva, ricorrevamo | col | Rosmini non meno che col senso comune, all' azione che esse |
Gioberti e il panteismo -
|
intellettiva, ricorrevamo col Rosmini non meno che | col | senso comune, all' azione che esse esercitano |
Gioberti e il panteismo -
|
procede egli in questo suo trovato? Voi l' avete veduto, | col | negare fieramente che gli uomini prendano dal sentimento la |
Gioberti e il panteismo -
|
della cognizione nostra dal sentimento, come fa il Rosmini | col | senso comune degli uomini e delle scuole, ma si deve |
Gioberti e il panteismo -
|
di fatto. Proseguiamo dunque a sentire il ragionamento, | col | quale il Gioberti pretende che noi conosciamo la realità |
Gioberti e il panteismo -
|
voi ben sapete che questo è appunto quello che facemmo noi | col | Rosmini; onde a detta del signor Gioberti, la nostra |
Gioberti e il panteismo -
|
« se noi conosciamo i reali contingenti coll' idea e | col | sentimento, ovvero collo stesso Dio7Idea, di modo che |
Gioberti e il panteismo -
|
mente; e al professor Tarditi fa colpa dell' aver distinti | col | Rosmini questi due ordini, e assegnate le lor proprie leggi |
Gioberti e il panteismo -
|
parole la forma cioè Dio, si conjuga colla materia, cioè | col | corpo, e quindi costituisce con esso un solo oggetto; e in |
Gioberti e il panteismo -
|
questa conjugazione, per cui Iddio diventa un oggetto solo | col | corpo, sta, dice il Gioberti, « la sintesi maravigliosa |
Gioberti e il panteismo -
|
idea astratta, è per conseguenza subiettiva e s' immedesima | col | subbietto uomo che è pur contingente, di che accusa il |
Gioberti e il panteismo -
|
cavallo possibile è nel soggetto umano, e s' immedesima | col | soggetto umano, e però è l' uomo o parte dell' uomo, e |
Gioberti e il panteismo -
|
nostro è Dio, formi un oggetto solo del conoscere umano | col | suo effetto, che sono le creature, e sottostia ad un solo |
Gioberti e il panteismo -
|
una natura e un oggetto che non ha niente di comune | col | corpo; dunque nè pur nell' atto creatore si possono trovare |
Gioberti e il panteismo -
|
ne ricevessimo l' azione. Convien dunque confessare, che | col | ricorrere all' intuito di Dio e dell' atto creatore, non si |
Gioberti e il panteismo -
|
di spiegare, e per ispiegare il quale noi ricorriamo | col | Rosmini al sentimento, e all' essere ideale; laddove il |
Gioberti e il panteismo -
|
un conoscere le cose indirettamente . Ma le cose create | col | loro essere sostanziale e materiale, come noi le conosciamo |
Gioberti e il panteismo -
|
di percepir le cose direttamente e trattandosi de' corpi | col | senso, conosciamo tali cose col puro intuito dell' |
Gioberti e il panteismo -
|
e trattandosi de' corpi col senso, conosciamo tali cose | col | puro intuito dell' intelletto come termini dell' atto |
Gioberti e il panteismo -
|
panteismo un autore che in tanti luoghi sembra professarlo | col | suo sistema, benchè continuamente, e quasi con soverchia |
Gioberti e il panteismo -
|
con Dio; benchè l' uomo non veda il come, perchè | col | lume naturale non vede Iddio. E questo è anzi l' argomento |
Gioberti e il panteismo -
|
il Gioberti lo fa soggettivo, e vuole che s' immedesimi | col | soggetto conoscente. Ritenuta questa confessione del |
Gioberti e il panteismo -
|
che l' essere che rimane visibile non contiene più ciò che | col | nome sostantivo di Dio viene espresso. E tuttavia, aggiunge |
Gioberti e il panteismo -
|
sia del tutto finito, soggettivo, anzi che si immedesimi | col | soggetto uomo. Ora indovinate mo' dopo tutto questo, dove, |
Gioberti e il panteismo -
|
generale (già v' accorgete dell' affinità di questo parlare | col | sistema dell' identità assoluta dello Schelling): dice che |
Gioberti e il panteismo -
|
chiara; il finito, il soggettivo, il soggetto stesso umano | col | quale s' immedesima l' essere astratto è in Dio ed è Dio; |
Gioberti e il panteismo -
|
ma in altro modo, perchè il positivo è mescolato in esse | col | negativo, il quale non è in Dio. Alle esistenze reali, che |
Gioberti e il panteismo -
|
detto essere il nulla, altre volte ha detto immedesimarsi | col | soggetto umano, qui dà il titolo di Ente, che è la parola |
Gioberti e il panteismo -
|
perchè in Dio quelle nozioni sono unite coll' astratto, | col | generale, coll' universale; ed acciocchè nascano le |
Gioberti e il panteismo -
|
non v' ha qui niente di nuovo se non che è nuovo il modo | col | quale la riflessione umana considera lo stesso oggetto |
Gioberti e il panteismo -
|
vediamo noi che un panteista dee per necessità e coerenza | col | suo sistema innalzare alle stelle la bellezza e la |
Gioberti e il panteismo -
|
del Filosofo. D' altra parte, la frase è conciliabile | col | sistema, giacchè se le creature sono il concreto e il |
Gioberti e il panteismo -
|
cioè Dio; all' incontro l' ente possibile che s' immedesima | col | nostro spirito, come vedemmo, è oggetto della riflessione. |
Gioberti e il panteismo -
|
e possibile, quale è nel nostro spirito, e s' immedesima | col | nostro spirito stesso; onde accagiona il Rosmini di |
Gioberti e il panteismo -
|
la sussistenza, il quale, secondo lui, s' immedesima | col | soggetto, coll' uomo. Ancora, dopo averci detto, che la |
Gioberti e il panteismo -
|
panteismo. [...OMISSIS...] . Se dunque i panteisti errano | col | dire che Iddio è tutto il cerchio, mentre non ne è che il |
Gioberti e il panteismo -
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lo sapete, o signori: è perchè immedesimare l' obbiettivo | col | subbiettivo da una parte va contro al senso comune ed alla |
Gioberti e il panteismo -
|
coprirlo pudicamente agli occhi de' semplici suoi lettori | col | velo di una frase così bugiarda. La messe è tanto ricca, o |
Gioberti e il panteismo -
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tutto si riduce a identità, da poichè la creazione si fa | col | movimento e trapassamento dell' idea di Dio e Dio stesso |
Gioberti e il panteismo -
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pensiero dunque dell' uomo che ascende a Dio, s' immedesima | col | discendere che fa la creatura da Dio, mediante l' atto |
Gioberti e il panteismo -
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il supremo Iddio. Ciò risulta assai chiaro, se si raffronta | col | brano ultimamente citato quello ove dice: [...OMISSIS...] . |
Gioberti e il panteismo -
|
distinte (1). Del resto voi non ignorate che noi | col | Rosmini siamo assai lungi dal dire che « « l' idea dell' |
Gioberti e il panteismo -
|
identica in Dio e nelle creature, le quali si creano | col | venire illustrate da questa luce divina, come disse |
Gioberti e il panteismo -
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generale è già individuato, reso soggettivo, immedesimato | col | soggetto, meramente ideale, cioè diviso dal reale e dal |
Gioberti e il panteismo -
|
anzi che la mente non crea, ma riceve il lume universale | col | quale ella poi forma, limitandolo, gli universali minori, |
Gioberti e il panteismo -
|
divenuta oggetto della riflessione, che l' analizza | col | raziocinio; ond' è necessario che la voce è nella |
Gioberti e il panteismo -
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antichi: essi avevano bonariamente insegnato il panteismo | col | raziocinio, ma il Gioberti li confuta, trasportandolo nell' |
Gioberti e il panteismo -
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basi, ed egli intende così di sopporgliele; lo combatte | col | sostituire un panteismo assoluto ed intuitivo ad un |
Gioberti e il panteismo -
|
, confondendo così insieme l' ordine naturale | col | soprannaturale, come appunto confuse le creature col |
Gioberti e il panteismo -
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col soprannaturale, come appunto confuse le creature | col | Creatore. Ma egli è pur tempo che noi poniam modo a questa |
Gioberti e il panteismo -
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la Tavola di cui le parlo, gliene unisco qui un esemplare. | Col | volgere poi uno sguardo alla Tavola medesima, Ella potrà |
Gioberti e il panteismo -
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L' amore della verità ci induce a rispondere | col | presente articolo alle difficultà mosse dal sig. abate |
Gioberti e il panteismo -
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essere si vuol visibile, palese ed emergente. Per arrivare | col | pensiero ad un tutto, dove la stessa realità e la stessa |
Sulle categorie e la dialettica -
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dell' Ontologia. Questo è il primo passo, come dicevamo, | col | quale la speculazione tenta d' uscire da quella specie di |
Sulle categorie e la dialettica -
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Indi una dottrina sommamente complicata e confusa, che | col | tempo venne chiarendosi mediante la distinzione. I due |
Sulle categorie e la dialettica -
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momento la denominazione di numeri « celesti », rimase | col | semplice valore di una significazione « simbolica ». Ed è |
Sulle categorie e la dialettica -
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in cose che avevano lo stesso numero di elementi distinti | col | pensiero, era naturale che si scorgesse potersi |
Sulle categorie e la dialettica -
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mezzo e fine, vi sono insieme congiunti l' infinito binario | col | suo finimento dell' unità; nel quattro quella di contenere |
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l' uno e il numero indeterminato, se non si facesse altro | col | pensiero che andare da quello a questo, o da questo a |
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(1) che si lusingavano di potere spiegare ogni cosa | col | solo numero, ma non isfuggì a Platone che in tal modo |
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pari, e però non esce mai di sè; laddove l' impari produce, | col | moltiplicarsi, tanto il pari quanto l' impari; cioè qualche |
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rilevando se l' uno è grande il doppio del primo, o ha | col | primo un' altra ragione. Ma finalmente, percorsi tutti i |
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questa partecipata dalla realità, cioè s' è pervenuto | col | pensiero agl' individui reali, nei quali non c' è più altro |
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senza le quali non si potrebbero concepire, risulta che | col | ripetere lo stesso discorso si potrebbero distinguere |
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e così meritando il nome di diade. Questo ragionamento, | col | quale Platone speculando sul puro concetto di uno, e preso |
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tutto: di che conchiude che l' uno dee essere il medesimo | col | non uno . Prova che non è altro dalle due nozioni d' |
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uno, sia una sua parte; rimane che l' uno sia il medesimo | col | non uno . La qual conclusione, benchè sembri strana, |
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. La qual conclusione, benchè sembri strana, consuona però | col | principio messo da prima, cioè che tutte le parti insieme |
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un dire: « la domanda se l' uno sia diverso o identico | col | non uno, non può farsi, se si supponga che il non uno non |
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se si considera come il non uno possa esistere, ritornasi | col | pensiero all' uno, poichè si vede che la condizione della |
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Ma essere non è altro che partecipare dell' essenza | col | tempo presente (1), come pure lo stesso era ( «to en»), e |
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suppone un' attività e una stabilità, cioè d' esser unito | col | moto e colla quiete. Oltre di ciò, dice, continuando a |
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che dentro si fa sentire » », cioè si contraddicono | col | pure aprir bocca e pronunciare un giudizio (1). Dove si |
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è ciascuno, e ciò di cui partecipa: niuno può congiungersi | col | contrario a ciò che egli è, ma rimanendo ciò che è, può |
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« ogni cosa non ha sola la tendenza ad essere, ma ad essere | col | bene » », ed è tanto più col bene, quanto più ha d' unità: |
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ad essere, ma ad essere col bene » », ed è tanto più | col | bene, quanto più ha d' unità: e questo non meno nella |
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l' uno, che è un carattere astratto del bene, | col | bene stesso: e non s' accorge che l' uno puro, senz' esser |
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intima congiunzione e derivazione da quella, che le produce | col | passare a' suoi atti, cioè determinando i suoi oggetti per |
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inferiori possano avere un' esistenza a sè, se nascono | col | solo determinarsi quell' oggetto universale che si dà alla |
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Mente, senza che ciò che esce tosto non perda l' identità | col | fonte da cui è uscito (1); procede che ci intervenga una |
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trovandosi media tra l' Uno e l' Anima, ha come due atti: | col | primo riceve ed è l' atto con cui essa è, e coll' altro dà; |
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primo riceve ed è l' atto con cui essa è, e coll' altro dà; | col | primo è generata, coll' altro genera, ed è l' atto con cui, |
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tende al bene, o si abbandona volontariamente alla materia: | col | qual sistema di cause naturali tutte così incatenate non si |
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nell' anima, producendo così la generazione , che è il modo | col | quale l' Anima s' unisce stabilmente alla materia. Quindi, |
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e diretta di Dio medesimo. Certo egli suppone, che, | col | semplice generare la materia, l' Anima non si renda mala; |
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la prima delle quali comunica da una parte immediatamente | col | Bene, da cui esiste; dall' altra coll' Anima cui produce: |
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immediatamente colla Mente da cui pure esiste; dall' altra | col | Male, cioè colla Materia, cui produce. I sommi generi o |
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nello stesso subietto più cose si possano distinguere | col | pensiero, ma non mai più subietti. Onde, od ogni specie è |
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imposti a più essenze diverse a bel consiglio, acciocchè | col | richiamare alla mente una di quelle essenze più note, |
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alla mente altrui un' entità, invece di indicarla | col | suo proprio nome, la indichiamo con un altro, che non |
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ossia la natura del subietto considerato in relazione | col | predicato; 2 La cosa o entità che si predica; 3 Il valore |
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il falso esiste, secondo Aristotele, soltanto nella mente. | Col | primo di questi due significati del verbo E` si pone |
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», che viene a dire esser vero che colui è cieco; benchè | col | predicare la cecità non si ponga nulla in fatto, anzi si |
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Dal che si deriva primieramente, che Aristotele non ravvisò | col | suo pensiero la materia ideale in tutta la sua |
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l' essere ideale (1), poichè, se l' avesse bene ravvisata | col | suo pensiero, egli si sarebbe avveduto ch' ella è una |
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il ricevere , che Aristotele confonde bene spesso | col | patire , ma a torto, perchè il patire involge il concetto |
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(predicabile «genos»), si può definire specificamente cioè | col | genere e colla differenza (predicabile «eidos», e |
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confuso l' oggetto eterno , che lo spirito nostro vede, | col | soggetto eterno (i quali sono una cosa in sè, ma sono due |
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però vero che vediamo per natura lo stesso Verbo, o il modo | col | quale le idee si unificano nel Verbo. Epperò nè pure è vero |
Sulle categorie e la dialettica -
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all' illimitazione, immutabilità, ed eternità dell' ente, | col | quale conosciamo le cose. Ma questa eternità dell' ente che |
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soggettiva. Ma egli è falso, che non si possa prescindere | col | pensiero dallo spazio. Quand' io penso ad un' idea, o ad |
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si conoscono infiniti individui possibili: per esempio, | col | concetto uomo io conosco tutti gli uomini possibili in |
Sulle categorie e la dialettica -
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fuori del concetto; ma tutti hanno la stessa relazione | col | concetto come col loro tipo comune. La pluralità dunque non |
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ma tutti hanno la stessa relazione col concetto come | col | loro tipo comune. La pluralità dunque non è nel concetto, |
Sulle categorie e la dialettica -
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non è nel concetto, ma è negli individui che si conoscono | col | concetto, e che non sono il concetto. Confondere gl' |
Sulle categorie e la dialettica -
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non sono il concetto. Confondere gl' individui conosciuti | col | concetto che li fa conoscere, attribuire la pluralità di |
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non entra mica nel concetto di corpo. Onde quantunque | col | concetto, di corpo si possano conoscere tutti i corpi, |
Sulle categorie e la dialettica -
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operazione sia inerente al giudizio, perchè ella è identica | col | giudizio, il quale è quel luogo logico chiamato «Horos» da |
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atrocemente ancora. Perocchè egli dice che il paralogismo, | col | quale la ragione stabilisce l' esistenza d' un soggetto |
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la quale è gratuita e falsa. Perocchè l' unione dell' anima | col | corpo non si fa nello spazio (benchè nello spazio si |
Sulle categorie e la dialettica -
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ma non opera tuttavia alla cieca , ma sempre | col | lume di una ragione sufficiente . Ma perchè la ragion |
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giudizi non è necessità assoluta, perchè se un giudizio, | col | quale afferma l' esistenza di un ente, fosse assolutamente |
Sulle categorie e la dialettica -
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alle determinazioni delle cose . Egli confonde l' ideale | col | reale; perocchè: 1 La parola sostrato propriamente |
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del sapiente, e se voglio determinare un altro essere | col | predicato della sapienza; io debbo prendere la sapienza in |
Sulle categorie e la dialettica -
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non fosse una vera sperienza. E quest' errore, insieme | col | vocabolo male appropriato, schizza appunto nelle filosofie |
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rende consapevole di sè stesso, e ben presto si pronuncia | col | monosillabo IO. Or come la coscienza ci dà la distinzione |
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comincia dal dire che l' Io è una coscienza, e si finisce | col | provare che deve esistere un Io che non può venire a |
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Io », nel qual senso si chiama un Io l' uomo, non perchè | col | solo esser l' uomo sia un Io, ma perchè all' essere di |
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distinguere in quest' atto il principio ed il termine, | col | quale la forma è già posta, fatta sussistere. Tale |
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tutto inesplicabili. Ed è poi lepido il modo facilissimo | col | quale fa comparire l' individuo umano al mondo! |
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benchè pur si usciva (ed era contraddizione manifesta) | col | supporre un Io anteriore alla coscienza e causa di questa |
Sulle categorie e la dialettica -
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sta sempre nel confondere l' idea coll' Io, l' oggetto | col | soggetto. Si accorda che l' Io abbia l' intuizione di un |
Sulle categorie e la dialettica -
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che rimane intieramente a spiegare, e che non si spiega già | col | distruggere l' oggetto facendolo rientrare nel soggetto. |
Sulle categorie e la dialettica -
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che dunque l' oggetto dee incorporarsi occultamente | col | soggetto; imponendo così alla natura quelle leggi, che loro |
Sulle categorie e la dialettica -
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quali tolsi a dimostrare 1 che l' oggetto non si confonde | col | soggetto, e che questo fatto ideologico della distinzione |
Sulle categorie e la dialettica -
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. Questo scrittore credette di raggiustare il mio sistema | col | dire, che l' oggetto dell' intuizione che ha l' uomo per |
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ideale e comunissimo, se non è anche reale, s' immedesima | col | soggetto uomo (1). Così egli viene ad accordare di |
Sulle categorie e la dialettica -
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di essa, qual è l' orgoglio di divenire una Divinità, | col | supremo innalzamento a cui aspira, qual è la massima |
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lo spirito non può percepire e trovar nulla, se non | col | mezzo dell' idea dell' ente, che è l' oggetto per essenza: |
Sulle categorie e la dialettica -
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primo dello spirito. Ottimamente, ma quest' atto primo, | col | quale lo spirito esiste, nol fa certo volontariamente, |
Sulle categorie e la dialettica -
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nel confondere: a ) La prima condizione del conoscere umano | col | primo oggetto della conoscenza. La prima condizione del |
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spazio della prigione dove s' era chiuso da sè stesso, | col | far per essa mille giri e rigiri circolari: egli era |
Sulle categorie e la dialettica -
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un' astrazione, un' idea morta, ma come un essere vivente. | Col | suo essere è dato tutto l' essere, ed ogni altro essere |
Sulle categorie e la dialettica -
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sospetto pure al primo sguardarla. Questo filosofo adunque, | col | suo sistema dell' identità assoluta, tolse in fatto le |
Sulle categorie e la dialettica -
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è tale perchè non si può idealmente distinguerlo neppure | col | pensiero dentro l' idea, onde altro non è che un loro |
Sulle categorie e la dialettica -
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in nessuna maniera è possibile confondere l' intuizione | col | verbo della mente: quella essendo semplicissima ed una, |
Sulle categorie e la dialettica -
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acciocchè possa aver luogo. Schelling confuse l' intuizione | col | verbo della mente, dando all' uomo questo invece di quella. |
Sulle categorie e la dialettica -
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Hegel uno assai maggiore. Quegli avea confusa l' intuizione | col | verbo della mente: errore gravissimo; ma finalmente tanto |
Sulle categorie e la dialettica -
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sè stesso, per quanto gli fu possibile. Confondere l' idea | col | verbo, il concetto col giudizio, è lo stesso adunque, che: |
Sulle categorie e la dialettica -
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gli fu possibile. Confondere l' idea col verbo, il concetto | col | giudizio, è lo stesso adunque, che: 1 Confondere quello che |
Sulle categorie e la dialettica -
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, perciò è anche un confondere il modo ideale dell' essere | col | reale. Quindi per Hegel la dialettica è il movimento dello |
Sulle categorie e la dialettica -
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alcuni principii staccati della filosofia di Hegel (e | col | prenderli così staccati ne deturbò la logica coerenza), |
Sulle categorie e la dialettica -
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questo conviene con Schelling nel confondere l' intuizione | col | verbo , dando a questo il nome di quella. [...OMISSIS...] . |
Sulle categorie e la dialettica -
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il verbo della mente, cioè il giudizio coll' idea ossia | col | concetto, scrivendo: [...OMISSIS...] . Così egli confonde |
Sulle categorie e la dialettica -
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scrivendo: [...OMISSIS...] . Così egli confonde il concetto | col | giudizio , senza accorgersi che la nota caratteristica del |
Sulle categorie e la dialettica -
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dello spirito (il verbo), che è cosa soggettiva , | col | concetto che è l' oggetto stesso intuìto. Ora il perdere di |
Sulle categorie e la dialettica -
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direttamente a confondere l' idea colla cosa , l' ideale | col | reale; che è appunto l' altro errore cardinale di Hegel, il |
Sulle categorie e la dialettica -
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(ciò che prima si pensa nell' anima) s' immedesima | col | primo ontologico, dunque all' anima si riducono tutte le |
Sulle categorie e la dialettica -
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tutte le cose. E poichè il primo psicologico immedesimato | col | primo ontologico diviene il primo filosofico, « che è |
Sulle categorie e la dialettica -
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suo movimento pel quale, dopo essersi trasmutata nel mondo, | col | pensiero riduce a sè, riconosce come sua propria creazione |
Sulle categorie e la dialettica -
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se non migliorando: non conquisterete se non meritando, | col | sacrificio, coll'attività, coll'amore. Cercando in nome |
Doveri dell'uomo -
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l' associazione coll'onestà, coll'amore reciproco, | col | sacrificio, coll'affetto al lavoro. Per progredire, vi |
Doveri dell'uomo -
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tutte intese ad abbassare soverchiamente la natura | col | pretesto di onorare il Creatore, ad avvilir la ragione col |
Il razionalismo -
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col pretesto di onorare il Creatore, ad avvilir la ragione | col | pretesto di magnificare la rivelazione, a distruggere la |
Il razionalismo -
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la rivelazione, a distruggere la libertà dell' uomo | col | pretesto d' esaltare la grazia del Salvatore (1). Erano |
Il razionalismo -
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nell' ordine morale la ragione; ed avendo incominciato | col | negare il libero arbitrio tutto accordando alle forze della |
Il razionalismo -
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loro novità, e riprendevano quella tendenza a sottilizzare | col | discorso dell' umana ragione più tosto che attenersi |
Il razionalismo -
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la gloria di esser difeso dal sommo pontefice Benedetto XIV | col | suo famoso breve de' 31 luglio 174. all' Inquisitore |
Il razionalismo -
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de' 31 luglio 174. all' Inquisitore maggiore di Spagna, | col | quale, narrando quel dottissimo Papa tutti i replicati e |
Il razionalismo -
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perchè senza la grazia è già interamente difeso dal peccato | col | solo libero arbitrio; giacchè tutto ciò che supera le forze |
Il razionalismo -
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dal P. Giumenio (2) in quel libro, che fu pure condannato | col | breve d' Innocenzo XI del 16 settembre 16.0. Quando poi |
Il razionalismo -
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distrugge solamente il dogma, ma anco la buona morale che | col | dogma è intimamente connessa, ed eccovi per qual via. Non |
Il razionalismo -
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dell' opposta empietà; così Pelagio vantavasi di far fronte | col | suo perverso sistema al Manicheismo. Può essere, che a |
Il razionalismo -
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XI con Decreto de' 2 marzo 1679. Così fece Innocenzo XII | col | suo Breve de' 6 febbraio 1694 ai Vescovi del Belgio |
Il razionalismo -
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(2). Ma veduto poscia il libello del finto Eusebio, insiem | col | pubblico che ne portava simil giudizio, nè pur io vi scorsi |
Il razionalismo -
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di questo, più pudico ancora del suo confratello, nascose | col | proprio nome anche il luogo e il tempo fin della stampa. Ed |
Il razionalismo -
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cansare ogni rimprovero, pongono essi mano a due spedienti. | Col | primo cercano di tranquillare i teologi, facendo lor |
Il razionalismo -
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mai degli assurdi (2), essi ricorrono al secondo spediente, | col | quale credono di tranquillare i filosofi, confessando loro, |
Il razionalismo -
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ne' bambini, perchè questi nol disdicono e non l' impugnano | col | loro libero arbitrio . Bajo ricorreva adunque al (preteso) |
Il razionalismo -
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Viva egualmente, lungi dal confondere il volontario | col | libero , ne dà due definizioni distinte, e ne mostra a |
Il razionalismo -
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modo dell' operar necessario che falsamente chiamava libero | col | pretesto che non era violentato; laddove il C. non |
Il razionalismo -
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in comune, necessario , a giudizio d' ogni dottore; l' atto | col | quale i beati amano Dio, ed i dannati lo odiano; gli atti |
Il razionalismo -
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del santo dottore? L' errore è indicato in quel QUAPROPTER, | col | quale comincia il brano arrecato. S. Agostino dice, il |
Il razionalismo -
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manifesto il reo effetto di stabilire il Pelagianismo | col | pretesto di confutare il Bajanismo. Adesso si vede perchè i |
Il razionalismo -
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Sono arditi perchè non sono soli. Il signor C. è una cosa | col | finto Eusebio, di cui si fa patrocinatore, uomo tanto |
Il razionalismo -
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anche eterna se non vengono redenti dal Salvator | col | battesimo. Dobbiamo dunque dirgli di nuovo, come S. |
Il razionalismo -
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sue parole e alla sconnessione dei sensi: quel perciò , | col | quale egli passa ad annunziare la censura della Sorbona, |
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il morale disordine: [...OMISSIS...] , mi continuerò | col | medesimo santo, [...OMISSIS...] . Non già che l' anime de' |
Il razionalismo -
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C. confondeva poco fa la dannazione che è la pena dovuta, | col | peccato a cui è dovuta; e ciò che decise la Chiesa del |
Il razionalismo -
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giudizii, ne' quali il ben sensibile viene a collisione | col | retto e col giusto; il che è mal morale, e peccato, se |
Il razionalismo -
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ne' quali il ben sensibile viene a collisione col retto e | col | giusto; il che è mal morale, e peccato, se trovasi così |
Il razionalismo -
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Era dovuto al colpevole Adamo ch' egli fosse lasciato | col | guasto di sua natura: questo guasto di sua natura, |
Il razionalismo -
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di cui anche scrisse la vita, narra questo fattarello | col | Vannetti appunto avvenutogli: [...OMISSIS...] Abbiamo qui |
Il razionalismo -
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«( Antropol. L. III, c. ., e 10) ». Si teme ancora, che | col | porsi il peccato d' origine in una positiva avversione da |
Il razionalismo -
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d' Adamo [...OMISSIS...] . Si dirà dopo di ciò, che l' uomo | col | primo peccato sia decaduto solo rispetto all' ordine |
Il razionalismo -
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qual sia il peccato abituale d' Adamo, e prima lo riscontra | col | suo peccato attuale. All' uno e all' altro conviene la |
Il razionalismo -
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dunque con tale risposta a contraddirsi. 2 ragione . | Col | nuovo sistema si spiega con tutta facilità come si propaghi |
Il razionalismo -
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hanno distrutti tutti i misteri? 3 ragione . Rimovendosi | col | nuovo sistema dal dogma della propagazione del peccato |
Il razionalismo -
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soluzione, facilitando loro il ritorno all' ovile di Cristo | col | rimovere dalle loro menti gli ostacoli. Ma se la vostra |
Il razionalismo -
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più. [...OMISSIS...] , dice S. Agostino (1). In terzo luogo | col | sostituire ai dogmi da credersi dei sistemi razionalistici, |
Il razionalismo -
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che per se non è punto peccato; ma Iddio il rese peccato | col | suo decreto! Se non che ci sarebbe senso nel dire, che un |
Il razionalismo -
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la grazia; anzi fu predestinata all' unione personale | col | Verbo, e il Cristo fu unto per libero decreto del Padre. Se |
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mera privazione de' soprannaturali favori (1). Finalmente | col | sistema degli Anonimi pare almen che si cozzi in un altro |
Il razionalismo -
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DIO DELLA VOLONTA` (2). Obbiezione 4. Quel naturale difetto | col | quale Iddio avrebbe potuto crear l' uomo, S. Tommaso lo |
Il razionalismo -
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pure materia di peccato (cessandole la qualità di materia | col | cessarle l' unione colla forma); e tuttavia si suol dire |
Il razionalismo -
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. Quando dunque S. Tommaso dice peccato a quel difetto | col | quale potrebbe Iddio creare l' uomo, lasciandolo alla sua |
Il razionalismo -
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e di colpa in quanto sono effetti intimamente legati | col | peccato. Così si debbono intendere tutti que' luoghi, nei |
Il razionalismo -
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potesse crear l' uomo con quel grado di concupiscenza, | col | quale ora nasce, di maniera che fosse necessitato a peccare |
Il razionalismo -
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arbitrio così signore della volontà da impedire a questa, | col | suo imperio, anche i primi spontanei movimenti, le prime |
Il razionalismo -
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3 I Padri non parlano solo de' doni che abbiamo perduto | col | peccato di Adamo, parlano d' un male positivo, che abbiamo |
Il razionalismo -
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Ma udiamo anche Gersone, com' egli descriva la malizia, che | col | peccato d' origine l' uomo ha contratto: [...OMISSIS...] . |
Il razionalismo -
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ed all' incontro, [...OMISSIS...] . Ma colui, che muore | col | peccato originale non solo perde la vision beatifica o il |
Il razionalismo -
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impossibilità di adempire alle sue obbligazioni pecca poi | col | non eseguirle. Alcuni rispondono, che non pecca in actu , |
Il razionalismo -
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eccetto quello che gli avvenne dall' atto libero, | col | quale si pose in quella mala necessità. Ad ogni modo nell' |
Il razionalismo -
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La Chiesa dunque condannò Bajo perchè egli distruggeva | col | suo sistema la distinzione tra il semplice peccato , e la |
Il razionalismo -
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dell' uomo, [...OMISSIS...] . Dunque (ecco la conclusione) | col | peccato libero ci sono due inordinazioni, l' una quella |
Il razionalismo -
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n' è la causa) (2). Si riconosce adunque e si dimostra | col | naturale discorso: 1 Che la volontà umana se fa un atto |
Il razionalismo -
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e Iddio dovette con un castigo esemplare, cioè | col | diluvio, distruggere le generazioni corrotte, che avrebbero |
Il razionalismo -
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voluto prevalere. Ma molti rigettarono per la terza volta | col | libero arbitrio la profferta salvezza, facendo onta a |
Il razionalismo -
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parola di Dio; e nè pure dopo Cristo a tutti fu applicato | col | battesimo il merito della sua passione, come dichiarò il |
Il razionalismo -
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male aderisce; onde di colui che ha tal volontà si può dire | col | santo dottore: [...OMISSIS...] Ora, se questo è lo stato di |
Il razionalismo -
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de' bambinelli, salve le sole madri che contraddicendo | col | provvido loro istinto alla comune ignoranza e barbarie; |
Il razionalismo -
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altri tali, incomincia, vel crediate o no, nei bambini pure | col | primo riso, con cui salutan la madre. Negli ubbriachi |
Il razionalismo -
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la volontà stessa però aveva già prima fatto un altro atto | col | quale avea determinato quel falso giudizio, e quella falsa |
Il razionalismo -
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quando l' uomo già ottenne il dominio della propria volontà | col | grand' uso e coll' abito della virtù; l' uomo previene |
Il razionalismo -
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che non consentono, ma aggiunse che s' imputano insieme | col | peccato di origine a' non battezzati benchè non consentano; |
Il razionalismo -
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il nostro censore. I teologi razionalisti diminuiscono | col | loro sistema la virtù e l' efficacia della grazia del santo |
Il razionalismo -
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concupiscenza, come quelli che non hanno punto ricevuto | col | santo battesimo il dono di Dio? Io me ne appello a tutti i |
Il razionalismo -
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de' doni gratuiti è peccato, e in ciò dicono male. Ma | col | dire in tal modo un errore di più, saranno dunque assolti |
Il razionalismo -
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male. Ora di nuovo, eviteranno questi la condanna, solo | col | dire un errore di più di quelli? L' eresia consiste in |
Il razionalismo -
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. L' estenuare gli effetti del sacramento del battesimo, | col | quale gli uomini s' incorporano a Cristo, e sono sollevati |
Il razionalismo -
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Ma in tal caso Iddio sarebbe stato conosciuto dall' uomo | col | solo lume naturale; e la sua volontà sarebbe stata sommessa |
Il razionalismo -
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questi atti, posta in essere nella congiunzione dell' anima | col | corpo; che in noi è quiescente e a noi stessi ignota fin a |
Il razionalismo -
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quale è a noi innata e dura avanti il battesimo, e che | col | battesimo cessa. Che cosa è dunque la mala qualità della |
Il razionalismo -
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dell' anima è divisa, non più al solo senso lasciata andar | col | suo peso; anzi la miglior parte di lei, quella in cui l' |
Il razionalismo -
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non perde più l' uomo, ma gli dà occasion di combattere | col | suo libero arbitrio liberato, di vincere e di meritare. Le |
Il razionalismo -
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può accorrere, confrontando il bene soggettivo e istintivo | col | bene oggettivo e morale; la volontà va dietro al bene |
Il razionalismo -
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stesso sbaglio, quando vuol confuso il mero volontario | col | libero; e quando incontrandosi in alcuni luoghi in cui noi |
Il razionalismo -
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cattiva ella stessa. Quindi l' aiuto che riceve il bambino | col | sacramento del salutare lavacro appartiene a quel genere, |
Il razionalismo -
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ragione il dogma profondissimo della grazia conciliandolo | col | libero arbitrio e colla bontà di Dio che vuol tutti salvi; |
Il razionalismo -
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de' nostri teologi non pecca solo contro la sana dottrina | col | deplorabile impegno in cui ella è entrata, pecca ancora |
Il razionalismo -
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migliora e santifica la vostra natura cogli affetti e | col | sentimento crescente dell'unità dell'umana famiglia. Quanto |
Doveri dell'uomo -
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avevano messo in contatto violento il mondo Germanico | col | mondo Latino. Prima che l'idea di Libertà applicata ai |
Doveri dell'uomo -
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riparare per tempo, suole produrre dei funesti effetti: | col | mezzo di esso il demonio ha dato una terribile battaglia a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di Dio? Questa giustizia di Dio , che l' uomo acquista | col | pur riporre una piena fiducia, quae non confundit , nella |
Epistolario ascetico Vol.III -
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portano via il buon seme caduto lungo la strada, e insieme | col | buon seme essi portano via la pace del cuore e vi spargono |
Epistolario ascetico Vol.III -
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le frodi. Come ingannò egli la nostra prima madre Eva? | Col | ragionamento. Se Eva non si fosse posta a ragionare coll' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ma questa stessa persona non può ugualmente convincersi | col | proprio ragionamento della verità delle altre prove. Che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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non s' è potuta convincere della verità delle altre prove | col | proprio ragionamento. Questo non fa: basta una sola prova |
Epistolario ascetico Vol.III -
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preferenza di titolo, sebbene verissima; ma l' aggiusteremo | col | proporci l' uno e l' altro di non mettere limiti alla |
Epistolario ascetico Vol.III -
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immobile e sicura nel fondo dell' anima sua. Vi fu infusa | col | santo Battesimo, e fortificata con tutti gli altri |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Seminario. Tutto ciò che tende a congiungere il clero | col | Vescovo e fra sè, giova insieme a dividerlo dal mondo, a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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formarlo, estendano le loro proprie Costituzioni d' accordo | col | Prelato e, trasmesse al Preposito generale, questi con suo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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le nazioni sono mature alla messe! Vi ripeto adunque che, | col | rivolgere a me le vostre preghiere, non potete accelerare |
Epistolario ascetico Vol.III -
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non fa nulla, se Iddio non accompagna le parole dell' uomo | col | dono ineffabile ed al tutto gratuito della sua grazia: la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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se stessi colla propria scienza, colla propria eloquenza, | col | falso zelo da cui si sentono invasi, convertire il mondo. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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esercitatore », che ella potrà vedere nel volume pubblicato | col | titolo di « Ascetica ». D. Giovano gli esercizi una sola |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Egli è assai meglio amare, contemplare, pregare il Signore | col | menomo possibile ritorno sopra di sè stessi, su ciò che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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insomma alle parole di Cristo Gesù convien sempre ritornare | col | pensiero, e abitare e riposare in esse con tutta l' anima. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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stesso, la propria vita, il proprio sangue a Dio, insieme | col | sangue e colla vita di Cristo, e coi patimenti di Maria, è |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Santi Martiri, e poi tutti i Santi Confessori, che morirono | col | cuore a se stessi, e non vissero e non operarono che per |
Epistolario ascetico Vol.III -
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si fanno tali se non con quell' ultimo atto di perfezione, | col | quale immolano se stesse; e quest' atto è l' opera di Dio; |
Epistolario ascetico Vol.III -
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giusta ragione per un tal atto, cioè l' eresia che Ella, | col | lume datole dal Signore, riconosce esistere, più o meno, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che si risente della grave sua perdita; e poi diciamo | col | più famoso esemplare di religiosa fortezza che presentasse |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fiat, fiat! Oh adesione fortunatissima del nostro volere | col | volere sommamente buono, unicamente buono e perfetto dell' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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quali dovete avere carissimi; e di mano in mano, s' intende | col | tempo, l' elemosine vi apriranno la strada a guarire le |
Epistolario ascetico Vol.III -
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travagliano la società e l' umanità, si leva il Vangelo, e | col | Vangelo il Vescovo, che n' è il maestro istituito da Dio, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Dio, e in questa regione celeste dell' Evangelio egli abita | col | suo spirito la città della pace imperturbata e felice: « |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il bene dal male. Colla preghiera più assidua ed intensa, | col | promuovere più studiosamente il culto divino tra i fedeli e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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domenicale e dell' Avemmaria , non meno che l' ordine | col | quale il Rosario è disposto, del quale è parlato in quel |
Epistolario ascetico Vol.III -
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quella di andar sempre in Chiesa con un libro di divozione, | col | quale possano accompagnare le sacre funzioni. E` |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di scandalo ai protestanti, i quali tutti vanno in Chiesa | col | loro libretto di preghiere. Io vorrei dunque che tutti i |
Epistolario ascetico Vol.III -
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stata fedele e santa, egli avrebbe accettato d' esercitare | col | mezzo di essa anche il temporale reggimento? Non la parola, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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contraria alla perfezione religiosa, che cosa fate? andate | col | pensiero fuori di voi, e sospettate temerariamente che i |
Epistolario ascetico Vol.III -
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conforto dicendomi che il Santo Padre mi accompagnerà | col | suo affetto paterno, e che « pregherà costantemente il |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sacra Congregazione tenuta a Napoli straordinariamente, non | col | solito segretario, ma con altro a ciò delegato: con quei |
Epistolario ascetico Vol.III -
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dalla annessa lettera. La carità pazientissima usata da lui | col | caro Don Roberto, la cui anima godrà ora la vista di Dio, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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nè pure un prudente sospetto, se dai colloquii avuti | col | Santo Padre io dovevo anzi indurre tutt' altro? Già molto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e noi non pensiamo che a fare il dover nostro; sforzandoci | col | divino aiuto di compiere ogni giustizia, secondo l' esempio |
Epistolario ascetico Vol.III -
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autorità competente, senza badare al modo straordinario | col | quale venne emanato e alle eccezioni alle quali potesse |
Epistolario ascetico Vol.III -
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opera del P. Lacunza, del quale, parlando io una volta | col | Papa, mi assicurò egli stesso, che in quel libro non ci |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che non cade mai in terra, nè mai urta, perchè va tastando | col | suo capo tutte le ineguaglianze del suo cammino. |
Epistolario ascetico Vol.III -
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esser suo. E credo veramente che, se noi ci staccassimo | col | retto giudizio e coll' affetto da questa vita di senso e di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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incomoda e corruttibile prigione, e giungessimo a dimorare | col | vigore della nostra volontà in quell' altra forma di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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colla mortificazione e colla umiltà prima di tutto, e poi | col | durarla imperterrito nella fatica del pregare; la quale |
Epistolario ascetico Vol.III -
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conforti che con ciò mi porgete. Io posso dire veramente | col | Salmista: [...OMISSIS...] . E nulladimeno, a malgrado di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che piace agli occhi suoi. 2 Siate semplice e sincerissimo | col | vostro Superiore, e dite a lui candidamente tutte le vostre |
Epistolario ascetico Vol.III -
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noie, nè ci sarà più cosa che ci arrechi tedio o fastidio. | Col | pensiero a questa grand' opera, a compir la quale Iddio ci |
Epistolario ascetico Vol.III -
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o pur anche le coltiva e le nutre con ragioni speciose e | col | pretesto del bene: perocchè sembra che nascano dal volere |
Epistolario ascetico Vol.III -
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de' suoi denti, picchiare e scuotere; come appunto | col | tarlo materiale, che, se sta foracchiando un vecchio |
Epistolario ascetico Vol.III -
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qualche altro arnese di legno, e se n' ode il tich, tich , | col | picchiar l' arnese o scuotendolo, la mala bestiola ristà |
Epistolario ascetico Vol.III -
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infinite: è giusto che vi lamentiate altresì di continuo | col | vostro sposo, che è la sapienza eterna, perchè non vi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ubbidienza ad operare da sè, non però a capriccio, ma | col | suo criterio, che è quanto dire con ispirito d' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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d' intelligenza si può esercitare in altro modo, ed è | col | fare ai Superiori che comandano, delle rispettose |
Epistolario ascetico Vol.III -
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de' Ss. Sacramenti e l' assistenza al Santo Sacrificio, | col | maggior fervore, tenerezza, gratitudine, sincerità ed |
Epistolario ascetico Vol.III -
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tutte occupate al di fuori, esse conversavano internamente | col | loro Dio e Creatore; e questa conversazione non le |
Epistolario ascetico Vol.III -
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perfetto zelo e desiderio ardente di perfezionare la carità | col | perfetto distacco dalla propria stima e desiderio sincero |
Epistolario ascetico Vol.III -
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non dico difficile a risolversi in parole, ma a risolversi | col | fatto. Ma che cosa è difficile a Gesù Cristo ed a quelli |
Epistolario ascetico Vol.III -
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della presenza di Dio e dell' orazione incessante che si fa | col | cuore, mantenendovi nello spirito d' orazione , che è |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vita anche senza corrompersi, e causa sovente di scissure | col | resto del clero diocesano; ma quello che più di tutto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ne sia animato, si compiacerà di un bene maggiore, anche | col | sacrificio di un minore. E quindi un Vescovo che non deve |
Epistolario ascetico Vol.III -
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la renderanno perfetta ed inalterabile. Perocchè appunto | col | fine di facilitare ed ottenere questo desiderabilissimo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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comunicano altrui quel fuoco di santa carità, che edifica | col | suo splendore e che solo è potente di unire in un solo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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1.51 Il sentire dalla vostra dell' 11 agosto che voi | col | dilettissimo Furlong occupate tutto il vostro tempo a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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azioni, nelle quali dobbiamo dirigerci colla ragione e | col | calcolo, e non con altro. Questo deve cautelarci contro l' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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se, cedendo alla tentazione, cade in peccato, quanto se, | col | pretesto di non poter resistere alla tentazione, pretesto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in esso in perpetuo e irrevocabilmente, da parte vostra , | col | vincolo sacro dei voti perpetui, dai quali non v' è più |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Quando poi le avevano, pareva loro di essere più umili | col | loro Dio, pareva loro di sentirselo appresso, e che ivi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sempre nella virtù maggiormente: e la virtù vostra | col | soave suo odore che spanderà, ai vostri maggiori rechi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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pure sopportino in pace i miei. Anzi, portandomi innanzi | col | pensiero, grandemente confido, che Iddio medesimo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Carità , e comunicatomi, per sua singolare gentilezza, | col | mezzo di mia sorella Margherita. La posso assicurare, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e il dispiacere di veder qualche ragazzo che non risponde | col | profitto alle assidue premure. Ma questo, a dire vero, è il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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maraviglia, se dopo avere fatto aspettare V. S. Ill.ma | col | suo pio desiderio, ora sembri finalmente che voglia |
Epistolario ascetico Vol.I -
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le quali le dice quasi sempre in plurale, cioè unito | col | popolo assistente, supponendo, perchè questa sarebbe l' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sono però un bene minore per quelli che potrebbero usare, | col | loro studio, di quelle altre fondamentali, poichè queste |
Epistolario ascetico Vol.I -
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divote, consistesse nell' apprendere il modo di usare | col | massimo profitto di quanto si trova ne' libri che usa la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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anche ad essi, trasportandomi fra sì bella compagnia se non | col | corpo, almeno coll' animo e colla penna. [...OMISSIS...] |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ora da vicino; e finalmente dubitando di se stesso, di fare | col | più accurato esame discutere la cosa dai superiori, per |
Epistolario ascetico Vol.I -
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esterno della loro vita, e nella più profonda abbiezione | col | loro spirito. Consideri, signora Marchesa, quanto sia |
Epistolario ascetico Vol.I -
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gli uomini santi hanno riputato la religione incompatibile | col | pastoral ministero: anzi a congiungerli insieme mirò S. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di se stesse? Ella replica, che a questo si può provvedere | col | fare che l' Istituto assista bensì le persone destinate al |
Epistolario ascetico Vol.I -
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utile al suo santo regno. Viviamo dunque nella solitudine | col | cuore, non ricusiamo d' uscirne col corpo, quando la voce |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dunque nella solitudine col cuore, non ricusiamo d' uscirne | col | corpo, quando la voce de' superiori, che è quella di Dio |
Epistolario ascetico Vol.I -
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da questa coscienza a formare un corpo fra loro e | col | loro capo visibile, il Romano Pontefice, e col loro capo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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fra loro e col loro capo visibile, il Romano Pontefice, e | col | loro capo invisibile Gesù Cristo; e in tal modo la società |
Epistolario ascetico Vol.I -
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conforti dei prudenti consigli; non dico che vi distraggano | col | frastuono dei loro stolti cicalecci che assordano non che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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procede con giudizio nello assumerle, e non lo fa che | col | giudizio del proprio direttore. Tale si può dire è il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nota l' estensione del voto dell' obbedienza, e si riflette | col | paragone degli altri Instituti, che se i santi Fondatori |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dovrebbe animare questa instituzione, se Iddio lo vorrà, | col | titolo di « Trasunto delle massime principali » ecc.. Le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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si preparano, noi ci terremo uniti collo spirito, se non | col | corpo, supplicando il Dio delle misericordie che ci unisca |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che esprimendo più chiaramente ciò che io intendeva dire | col | (1 2), tutte due queste difficoltà vadano a dileguarsi. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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se ne accorga; perchè è un vizio che viene sempre coperto | col | manto di santità. Da ciò nasce che il mondo rinfacci agli |
Epistolario ascetico Vol.I -
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spirito di corpo , e che va a corromperli e a trasformarli, | col | progresso del tempo, in altrettante sètte che, invece di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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studiare e procacciare il bene generale della Chiesa anche | col | proprio sacrificio, finiscono di procacciare prima di tutto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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certezza di buon riuscimento. Così solo gradatamente, e | col | tratto di tempo, a tenore della divina volontà, alla quale |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Non potrà la società confidare in una più intima unione | col | suo Signore? Scrivetemi, vi prego, su di ciò, dopo d' avere |
Epistolario ascetico Vol.I -
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divote. Intanto egli può rimanersi nella mente, e portare | col | tempo in noi stessi delle funeste conseguenze. E` la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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delle funeste conseguenze. E` la zizzania seminata insieme | col | buon grano dall' inimico. Caro Visconti, io non sono niente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che voglio fare tutto ciò che essa mi suggerirà: se pur | col | suggerimento, mi intercederà anche la grazia di farlo. Io |
Epistolario ascetico Vol.I -
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io sommamente desidero, acciocchè non faccia il mio volere, | col | pretesto della carità, ma faccia quello di Dio che è |
Epistolario ascetico Vol.I -
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valga anche per voi: offerite tutto e basta. Conferite | col | vostro padre spirituale, e fate ciò che vi dirà. Se il |
Epistolario ascetico Vol.I -
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il signore vi manda qui, io vi abbraccio già da quest' ora | col | cuore. Teniamoci raccomandati tutti a Gesù Cristo nostro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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certa, in simili casi, avendo l' opportunità di parlare | col | prossimo, in vece di fare la correzione, dimandi al |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a sè. Non confonda però questo pensiero coll' avvilimento o | col | pensiero di non fare nulla per le anime anche se Dio |
Epistolario ascetico Vol.I -
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così senza accorgerci nel nostro amore la creatura | col | Creatore, per mancanza di uno spirituale discernimento e di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e provveda alla Chiesa diletta sua sposa, acquistatasi | col | sangue suo. Vi prego di fare anche voi, come certamente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dare punto luogo all' immaginazione che ci può ingannare | col | proporci cose troppo grandi; ma di non volere altro che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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del nostro povero stato. Questa fu la conferenza che ebbi | col | Papa, e questo il profitto che noi dobbiamo cavarne. Dopo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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profitto che noi dobbiamo cavarne. Dopo questa conferenza | col | Papa, che mi lasciò una grande allegrezza interiore e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ma non molto. Sebbene io sia sempre al monte Calvario | col | mio pensiero e nella cara vostra conversazione, tuttavia di |
Epistolario ascetico Vol.I -
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lo spirito d' intrapresa: spirito umano, e fallace, | col | quale certamente nulla mai si farà che sia veramente buono. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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laici sono pure avvincolati agli stessi superiori, i quali | col | tratto del tempo vanno a cangiarsi in altrettanti pastori |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per farvi sperimentare l' umana miseria e farvi conoscere | col | fatto che avete bisogno di Lui, ch' è il solo fonte della |
Epistolario ascetico Vol.I -
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bene informate; ma basta che siamo in buona intelligenza | col | Vescovo, e mi sono state mostrate anche in fatto diverse |
Epistolario ascetico Vol.I -
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n' è pienamente contento. Questa buona intelligenza poi | col | Vescovo è necessaria in ogni modo, qualunque cosa si abbia |
Epistolario ascetico Vol.I -
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loro intanto di pregare per i loro confratelli che sono qui | col | corpo, ma insieme con loro collo spirito nel Signore (come |
Epistolario ascetico Vol.I -
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cosa di mezzo; e guai a quel sacerdote che vuol transigere | col | mondo, coll' amor proprio, e co' capricci irrequieti e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sua vita. Guai a coloro che le pronunziano colle labbra, e | col | cuore intanto ritengono un' altra eredità! mentiscono « non |
Epistolario ascetico Vol.I -
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dal Tirolo, mi sono trattenuto qualche giorno a Verona | col | suo Vescovo, e abbiamo parlato di Lei. Ai Gesuiti tante |
Epistolario ascetico Vol.I -
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caro D. Giovanni, tutto è di Dio, tutto sacrifichiamo a lui | col | cuore. Io spero che il Signore ci salverà il caro Matteo, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che non ho potuto approvare il passo che voi avete fatto | col | Vescovo, senza darmene avviso. No, mio caro, non ci |
Epistolario ascetico Vol.I -
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futuro, e seguire in quella vece la maturità del giudizio, | col | quale solo cammineremo nella luce del Verbo . E` una pena |
Epistolario ascetico Vol.I -
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noi stessi. Questa massima esclude il falso zelo, | col | quale l' uomo è più inclinato ad essere sollecito della |
Epistolario ascetico Vol.I -
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loro per ora. Conviene che ciascuno si faccia un librettino | col | titolo di « Regulae », nel quale scrivano successivamente |
Epistolario ascetico Vol.I -
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un' ora. Questa pratica è fondamentale, ed è quella che | col | suo peso tiene, per così dire, in equilibrio tutta la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a conoscere se stessi e Dio, ed a stimare l' unione nostra | col | sommo bene, nè far più conto alcuno di tutte l' altre cose. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Santa Scrittura: [...OMISSIS...] Ma egli è certo ancora che | col | seguitare a combattere senza ristarcene mai, noi siamo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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stolta coll' abbandonarci a noi stessi, e mostrarci | col | fatto, che d' altro non siamo capaci se non di male. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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lettere mi vengono sicure. Io sono pur sempre al Calvario | col | cuore e in mezzo di loro. [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] |
Epistolario ascetico Vol.I -
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delle figlie che ben vi compensano con tanta loro virtù e | col | loro affetto... [...OMISSIS...] [...OMISSIS...] 1.31 Ciò |
Epistolario ascetico Vol.I -
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superbia. E` dunque una grazia grande quello che Dio vi fa | col | darvi lume a conoscere la perfezione a cui vi chiama, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sua in Inghilterra, e delle parole che avete già fatte | col | vostro Prelato, e di quelle che volete fare col piissimo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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già fatte col vostro Prelato, e di quelle che volete fare | col | piissimo Conte Shrewsbury; nè dubito punto che la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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XVI; al quale sta tanto bene, per la uguaglianza del nome | col | Magno che convertì l' Inghilterra alla fede, che egli ci |
Epistolario ascetico Vol.I -
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temporali, e nel volervi appoggiare semplicemente in Dio, | col | fare i propri doveri; e in tal caso quelle parole non sono |
Epistolario ascetico Vol.I -
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caso poi, potete correggere lo zelo falso, e perfezionarlo | col | divino aiuto; e non si ha per questo da dubitare della |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sieno profittevoli a quelli che all' Istituto appartengono | col | legame de' quattro o de' tre voti, abitino questi ultimi in |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ultimi in case raccolti, o fuori nel campo del Signore | col | titolo di Coadiutori esterni ; ma ben ancora a quel genere |
Epistolario ascetico Vol.I -
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genere di persone che appartiene all' Istituto della Carità | col | titolo di Figliuoli adottivi , come altresì a quello che vi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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adottivi , come altresì a quello che vi appartiene | col | titolo di Ascritti : l' uno e l' altro de' quali generi, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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da sè stesse: uno dei quali libri ho anche pubblicato | col | titolo « Principii della Scienza morale » ed ho fatto |
Epistolario ascetico Vol.I -
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mano, e implorando la pastorale sua benedizione sopra chi, | col | più alto rispetto, gratitudine e affezione sincera, si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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pensi seriamente ad essere sincero con Dio, cioè a volere | col | fatto eseguire quanto propongono le regole della Società, |
Epistolario ascetico Vol.I -
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nostro carissimo fratello, perchè voi lo conoscete, e | col | destinarlo a tale ufficio, mostro abbastanza la stima che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Non c' è oro nè gemme che si possano mettere a confronto | col | prezzo di que' consigli. Perciò li segua animosamente, ma |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ottenere questo scopo. Nel libretto che ho stampato a Roma | col | titolo « Massime di perfezione », c' è tutto, eccetto l' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e dobbiamo sospirare incessantemente il fine, e dire | col | massimo affetto: « adveniat regnum tuum »; ma dobbiamo |
Epistolario ascetico Vol.I -
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vi turbi, perchè questa specie di ripugnanza la vincerete | col | tempo. Sopportate solamente voi stesso, e non esigete da |
Epistolario ascetico Vol.I -
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a quelli che ancor ci mancano, suppliamo coll' umiltà e | col | riconoscere candidamente che gli altri sono in quel dato |
Epistolario ascetico Vol.I -
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discorso ogni religioso potrebbe sottrarsi all' ubbidienza, | col | pretesto di maggior libertà a fare il bene, ed uscire dal |
Epistolario ascetico Vol.I -
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« Manete », dice S. Paolo, « in vocatione »: e non mutate | col | pretesto di maggior bene. Io veggo tutte le orribili |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di che poi è obbligata a rifare ciò che ella ha distrutto, | col | ricongiungerli, se vuole avere una piena contezza delle |
Psicologia Vol.III -
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il che è una specie di sintesi soggettiva. Questo egli fa | col | ridurre tali attinenze degli enti in astratti, |
Psicologia Vol.III -
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, come, per esempio, un dato colore, che è relazione | col | sensorio ottico; altre neppure sono negli enti come |
Psicologia Vol.III -
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classificare diligentissimamente. Talora lo spirito fa ciò | col | prendere qualche accidente, qualche effetto sensibile, e |
Psicologia Vol.III -
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non sono che cause eccitatrici . Non è dunque l' uomo | col | sentimento naturale in comunicazione diretta cogli enti in |
Psicologia Vol.III -
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non sono dall' uomo posseduti per natura, ma formati | col | riferire gli enti reali all' essere in universale. Quindi è |
Psicologia Vol.III -
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spirito; e gli enti reali sono quelli che noi percepiamo | col | sentimento, e prima di tutto gli enti corporei. Il solo |
Psicologia Vol.III -
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lui; coll' altro tende a conoscere ed a godere dell' unione | col | suo termine, ossia ad avere la coscienza del suo proprio |
Psicologia Vol.III -
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costituito nel secondo grado di attività, operante | col | secondo dei suoi principŒ attivi, è immedesimato con questo |
Psicologia Vol.III -
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uomo è attualmente il principio che opera ». Quando opera | col | primo principio, l' uomo è attualmente il principio |
Psicologia Vol.III -
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l' uomo è attualmente il principio diretto; quando opera | col | secondo principio, l' uomo è attualmente il principio |
Psicologia Vol.III -
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vite, un bilanciarsi del piacere e del bisogno dell' una | col | piacere e col bisogno dell' altra; ed ora prevale quello |
Psicologia Vol.III -
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del piacere e del bisogno dell' una col piacere e | col | bisogno dell' altra; ed ora prevale quello dell' una nell' |
Psicologia Vol.III -
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è illimitata; ma limitata quanto al grado d' intensità, | col | quale ella può aderire e stringersi ai termini che le sono |
Psicologia Vol.III -
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può anteporre di godere maggior copia di quello anche | col | sacrificio dell' averne coscienza. Finalmente è da |
Psicologia Vol.III -
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non cale. Conviene nondimeno osservare che il raziocinio, | col | quale gli uomini nel vivere comune e sociale ratto |
Psicologia Vol.III -
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parte con parte, ma piuttosto misura e paragona il tutto | col | tutto. Sta appunto qui l' artificio secreto della sua |
Psicologia Vol.III -
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senza che noi vi badiamo, vanno bel bello disponendosi | col | tempo ed ordinandosi quasi ai loro luoghi. Quante volte non |
Psicologia Vol.III -
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mattina nella mente; calmata e confortata l' immaginazione | col | sonno, ella rese fedele le impressioni stampatevi la sera |
Psicologia Vol.III -
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riflessione, nè coscienza; il quale in parte si confonde | col | primo. Vi sono certi concetti, certi pensieri che per così |
Psicologia Vol.III -
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la creatura. Perocchè, se essi non avessero aggiunto | col | loro pensiero qualche cosa di divino alle statue o ad altri |
Psicologia Vol.III -
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virtù occulte oltremodo potenti; raziocinio non sbagliato, | col | quale noi trovammo la necessità di un principio corporeo, |
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concorrono a produrre tale effetto: L' ordine naturale | col | quale ogni agente è costituito. La legge che determina il |
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dell' immaginazione) ha una sì fatta corrispondenza | col | corpo umano che quei vestigi del mondo, che stanno nelle |
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tende ad accrescere una soddisfazione o piacere sensibile, | col | solo attuare maggiormente i sensorii, per sentire con più |
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che sono principalmente gli umori del corpo umano, i quali | col | muoversi regolarmente o irregolarmente eccitano ai suoi |
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molestissimo lasciarle sbandate a caso, o sopprimerle | col | resistere agli stimoli che le eccitano; e sì perchè è a lui |
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qui ha dunque una parte grandissima. L' atto dunque, | col | quale l' immagine si ripristina, è un atto solo, benchè si |
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regolarità sono più facili a concepirsi ed abbracciarsi | col | pensiero, e che il più facile è preferito, sempre per la |
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piacevole; hanno quasi sempre confuso il piacevole | col | bello, e racchiusa negli angusti limiti dell' Estetica la |
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razionale nel suo operare, potrebbero bastare all' intento, | col | quale abbiamo preso a scrivere quest' opera. Ma la parte |
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altrove che nell' atto libero del Creatore. Che se l' atto | col | quale l' ente è posto, è quello con cui è posta la propria |
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dell' ente compiutamente, non può venire dallo stesso atto | col | quale sussiste, ma unicamente da qualche causa straniera al |
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trovato che è il talamo, in cui si congiunge l' esteso | col | semplice. Ma di più abbiamo scoperto che questo esteso, che |
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la sua posizione naturale, secondo le leggi del meccanismo | col | quale sono fabbricati; ma queste posizioni in cui si |
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staccarsi, nè indurare; quindi i globoli, che si osservano | col | microscopio nei vari liquidi animali e specialmente nel |
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divise a forza rimangano discontinui; anzi ella stessa | col | suo sentimento piacevolmente li continua. Ora poi, che in |
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prima che finisca di essere piacevole, egli medesimo | col | suo operare metta in essere altri stimoli, che rigenerino |
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essere necessario che il corpo vivente sia conformato | col | più mirabile meccanismo, acciocchè i fenomeni della |
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poi non opera cosa alcuna nel corpo umano se non | col | mezzo del principio sensitivo. Di questo solo dunque |
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all' altro, che confondeva il principio intellettivo | col | sensitivo; e racchiudeva di più un terzo errore. Poichè la |
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nella spiegazione di altri fenomeni. Talora il sentimento, | col | quale incomincia la funzione animale, appartiene all' |
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modificazioni nel corpo animale. Talora quel sentimento, | col | quale cominciano i movimenti e le funzioni del corpo, |
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sensitivi, i quali non sieno che debolmente connessi | col | principio sensitivo supremo, che è quello che costituisce |
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non essendo tali principii parziali in istretta connessione | col | principio supremo, e poco da questo dominati e governati, |
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falsa supposizione. Di vero, molti confondono la coscienza | col | sentimento, riguardano quella come un elemento di questo. A |
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non manca mai. Di più, il sistema ganglionare comunica | col | sistema cerebro7spinale; le due serie di ganglii laterali |
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centrali anastomizzano con un paio di nervi cerebrali, cioè | col | nervo pneumogastrico, e sono poi in continua comunicazione |
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ganglii laterali, per mezzo dei quali comunicano di nuovo | col | sistema cerebrale. Quindi il sistema cerebro7spinale non si |
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così esprimerci, gli errori della natura saranno spiegati | col | solo attribuirli, come facevano gli animisti, alla |
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non hanno somiglianza fra loro. Quindi l' uomo non potrebbe | col | suo pensiero dedurre a priori gli uni dagli altri; l' anima |
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se noi al presente dal fenomeno soggettivo possiamo passare | col | pensiero al fenomeno extrasoggettivo, è perchè l' |
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pel nesso sostanziale, che il moto extrasoggettivo tiene | col | sentimento soggettivo. L' anima umana non è ella fatta per |
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ma anche i movimenti minimi tendono al fine stesso | col | promuovere le escrezioni. Nel qual fatto è pure ammirabile |
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è incominciato, egli può prendere due qualità: Può cessare | col | cessar dello stimolo, e questo avviene ogniqualvolta lo |
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difficoltà possono mescolarsi e si mescolano effettivamente | col | piacere, dipendendo poi dalla prevalenza di questo o del |
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il corpo umano ritorni allo stato organico identico | col | precedente, giacchè gli infiniti movimenti intestini, le |
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di massimi e di minimi, che il principio animale risolve | col | fatto. Varia, dunque, il sentimento fondamentale di |
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spostamento si diffonde in un dato organo, comunicante | col | centro fisico dell' animale, con certe leggi, nascono |
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senza eccitare la nostra attenzione, coll' addensarsi, | col | diradarsi, coll' ammettere nuove molecole, col dimetterle, |
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addensarsi, col diradarsi, coll' ammettere nuove molecole, | col | dimetterle, ecc.. In questo senso tutte le parti del corpo |
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L' aria opera in modo chimico sul sangue; in modo fisico | col | suo peso su tutto il corpo; in modo meccanico col suo |
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fisico col suo peso su tutto il corpo; in modo meccanico | col | suo impulso e movimento. La spinta, che il sangue rosso dà |
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essi producono degli stimoli colle secrezioni dei fluidi, e | col | movimento e la direzione che loro dànno. Con essi |
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tende alla disorganizzazione; qui vi è una manifesta lotta | col | principio vitale, che ha già perduto alquanto del suo |
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sensione e l' eccitamento, divengano esse stesse stimolanti | col | loro moto, ovvero generatrici, motrici e direttrici di |
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il corso zoetico, pel movimento che produce nel corpo | col | suo impulso meccanico. Che si tratti d' una materia, le cui |
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accrescersi. Perchè, quantunque sia vero in generale che | col | crescere dello stimolo fino ad un certo grado, crescono i |
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ultima, che è veramente formale , si dovrebbe ricorrere | col | pensiero alla natura intima del sentimento fondamentale, |
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spirito dovecchessia sentirebbe; che egli potrebbe vedere | col | piede, se nel piede vi fosse un nervo organato siccome l' |
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già nata? In gran parte da questo, che il piacere sta unito | col | movimento, e però nell' atto del movimento il piacere è più |
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ricuseranno d' investigare la condizione morbosa interna | col | ragionamento, come si propongono di fare i razionali, a |
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sintetica, « che si cura l' infiammazione felicemente | col | sottrarle quelle forze, onde procede nel suo corso »; |
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conosciamo direttamente per via di percezione. Ora, dedurre | col | raziocinio le cause interne e formali del morbo dai |
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o più sostanze che si mescolano insieme; secondo il modo | col | quale si mescolano, il tempo, la vicinanza, le forme, e |
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preme con tanto impeto, dalla coesione che lo tiene unito | col | rimanente della tavola. Dovrebbero in una parola enumerarsi |
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in parti prive di una prossima connessione organica | col | nervo legato. Molinelli e Brunn, avendo legati i nervi |
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ma solo eccitamento e processo conseguente, che finisce o | col | rammarginamento, o in altro modo. Il dolore, cagionato |
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unicamente perchè agisce troppo debolmente, sicchè | col | solo aggiungergli delle forze, riuscirebbe l' effetto |
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e spossa il principio vitale; e quindi spesso avviene che | col | diminuirla, lungi dal diminuire le forze dell' ammalato, |
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senziente soggiace all' azione del principio intelligente, | col | quale pure può lottare, o certo riceverne forza maggiore o |
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Quando la forza dell' extrasoggettivo, percepita insieme | col | sentimento della forza propria, si fondono per la forza |
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stimolo. Ma si possono diminuire gli stimoli interni anche | col | diminuirsi degli umori, massime del sangue, il principale |
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fredde per una simile ragione, cioè perchè in tal modo | col | caldo si rendono più attivi i vasi alle superfici interne |
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più attivi i vasi alle superfici interne od esterne, e | col | freddo si rendono gli stessi vasi comparativamente meno |
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innanzi, indebolendo le parti circostanti o simpatiche | col | polmone, rende comparativamente più attive le parti dei |
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ad un tempo quel numero d' organi è diverso da quello, | col | quale ne moverebbe uno solo; ora ogni atto diverso il |
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solido, perchè l' interno delle molecole non è sentito che | col | sentimento di continuità; il che spiega perchè i dolori e |
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notevolmente, s' accresce toccandosi la ferita, e cessa | col | medicarla. Uniamo dunque il dolore colla causa che l' ha |
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distintamente in una parte del corpo nostro, fino a che | col | tatto noi le diamo un luogo; ma questo luogo non glielo |
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non hanno località, se si considerano in relazione | col | principio senziente; non si può dire che sieno nè dentro, |
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determinati nell' estensione extrasoggettiva, e ciò si fa | col | percepire extrasoggettivamente la causa esterna e violenta |
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elementare, sia mobilità maggiore e maggiore comunicazione | col | sistema cerebrale e col vascolare; il sistema ganglionare |
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maggiore e maggiore comunicazione col sistema cerebrale e | col | vascolare; il sistema ganglionare si rende atto ad |
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mediante questa percezione immanente, egli si compenetri | col | principio sensitivo, e ne risulti un solo principio |
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così acquista la coscienza, e, reso consapevole, si esprime | col | vocabolo IO . La percezione di sè è il principio della |
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inanellata, come dicevamo, da una parte colla materia e | col | senso, dall' altra coll' idea e con Dio; nè potendosi ella |
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la quale mancava ai primi pensatori, nè si educa che | col | tempo; doveva necessariamente avvenire che il concetto di |
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quale dovesse essere la sede dell' armonia, finirono | col | dichiararla un niente. Il che ci dice appunto Cicerone, |
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la sentenza dei moderni materialisti, che la confondono | col | cervello o col sistema nervoso; ed anche in più la |
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dei moderni materialisti, che la confondono col cervello o | col | sistema nervoso; ed anche in più la dividono, secondo le |
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considerare in qual modo Senofane si portò addirittura | col | suo pensiero alla questione sull' unità delle cose ; e come |
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movendo dal principio che « « il simile si conosce | col | simile » ». Ebbene, onde tolse egli una tale sentenza? |
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non gli elementi stessi materiali; il che consuona | col | sentire della scuola pitagorica e dell' eleatica, nella |
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della semplicità del soggetto, ma in relazione essenziale | col | soggetto. Nella mente dunque (che era per essi il detto |
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ma cotali simulacri dei veri elementi. Ma discendendo | col | discorso da quella specie intelligibile informe, che, come |
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dell' italica scuola del torto, che gli è fatto da tanti, | col | supporlo sì goffo e zotico intelletto da voler composta l' |
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e della discordia si conoscono colla ragione piuttosto che | col | senso, e sono sembrati ad Empedocle «asomatoi physeis» (4). |
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la materia. I sistemi precedenti avevano confuso l' oggetto | col | soggetto, e dichiarata l' anima come risultante dagli enti |
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di sfero, di Dio supremo, sia perchè la vita si manifesta | col | calore, sia perchè il fuoco è un cotal simbolo della luce |
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che l' anima percepisce, coll' anima stessa, l' oggetto | col | soggetto. Eraclito tutto dal fuoco derivava, e, secondo |
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antichità. Ma gli uni e gli altri confusero l' anima umana | col | loro termine. Quelli che determinarono l' ente, su cui si |
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cioè che ella conosce tali cose, dicendo che le conosce | col | « rivolgersi in sè stessa », quasi a similitudine dei |
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conoscerlo, giusta il principio che « il simile si conosce | col | simile », tuttavia egli non reputava bastevole che l' anima |
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ma ogni armonia consiste in un rapporto dell' oggetto | col | soggetto, e nel soggetto dimora. E se a Dio piacerà che noi |
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sotto due rispetti, o in sè stessa, o nel suo rapporto | col | principio senziente, appartenente all' anima. L' estensione |
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limiti, e movimenti. Ma il rapporto, che ha l' estensione | col | principio senziente, non è esteso, poichè è un mero |
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senso non può essere sentito o percepito, se non è unito | col | principio senziente; che anzi il termine del senso è così |
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gli organi sensori, che appartengono al nostro corpo, | col | principio senziente che è l' anima. E poichè i detti corpi |
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riflette: a ) che prima di sentire i corpi esterni sentiamo | col | sentimento soggettivo e fondamentale il nostro proprio |
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dai fenomeni della vista, pei quali pare che noi percepiamo | col | senso i corpi lontani; e dai fenomeni del moto attivo, pel |
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percepisce che quelle che gli sono presenti, e seco unite | col | rapporto di sensilità. Che se si tratta di esseri puramente |
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e verificato bene il fatto, non volerlo distruggere | col | raziocinio, secondo il logico assioma che contra factum non |
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concetto, che tutto il modo esprime colla parola corpo, | col | concetto delle modificazioni dell' anima propria. 2) La |
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quello a questa; e si confuse e identificò il termine | col | principio, dicendo che quello era una mera modificazione di |
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non è naturale all' uomo, ma acquisita. Intanto coll' atto | col | quale l' Io pronuncia Io sono Io, secondo Fichte, l' Io ha |
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conosco una cosa che non esiste se non in virtù dell' atto | col | quale la conosco, e però posteriormente a quest' atto |
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al vocabolo Io, conchiude che l' Io fa un' equazione | col | Non7Io, in quanto che si trovano nel medesimo Io, di cui |
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e non possono dichiararsi la cosa identica senza pugnare | col | principio di contraddizione, giacchè il sì e il no non si |
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essere accresciuto, e viene accresciuto ogni giorno | col | nascere di nuovi uomini. Ovvero dovete sostenere che non |
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Ma in tal caso manca il fondamento del ragionamento, | col | quale si faceva che l' Io, dopo aver posto sè stesso, |
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in Dio identificata coll' anima, precisamente come questa è | col | corpo ». All' opposto, il senso comune di tutti gli uomini |
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s' identifica coll' anima, e che l' anima s' identifica | col | corpo, conchiude che questa nozione, che s' identifica pure |
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di due vite, l' una in sè, l' altra nel suo produttore, | col | quale pure così s' immedesima. Che cosa è vita? Come si può |
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produttore può essere cosa viva? Come s' immedesima | col | suo produttore? Altri enimmi, con cui il nostro filosofo |
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conchiude che questo ente così astratto fa un' equazione | col | nulla, e lo chiama ente7nulla. Ma: 1) E` falso che si possa |
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che Aristotele concepì l' anima come un atto del corpo, | col | quale il corpo si perfeziona. E dice un corpo che ha la |
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Aristotele intende per ciò che è eterno? Che cosa intende | col | dire che l' eterno si separa dal corruttibile? In primo |
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intellettiva trae dal di fuori, cioè dalla comunicazione | col | mondo esteriore. Ora dal mondo esteriore appunto Aristotele |
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che con ciò si spieghi un concetto universale, che è quello | col | quale la mente intuisce l' oggetto nella sua possibilità, |
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l' universale, il comune, l' uno; medicando poscia alquanto | col | dare all' anima una potenza di fermarsi al comune, che però |
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delle cose, allora rimanga in esse il comune insieme | col | proprio; che le medesime anime, dotate di tale facoltà, |
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la quale forma costituisce il nesso naturale dell' uomo | col | suo divino principio. Così il filosofo, per evitare l' |
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il pensiero. - Cosa è dunque il pensiero? Egli è l' atto | col | quale il nostro spirito fissa la sua attenzione |
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piante7fiori da tutte le altre. Quel mio pensiero adunque, | col | quale classifico la rosa tra le piante7fiori, non poteva |
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mia mente; ma almeno due, due pensieri di distinzioni, uno | col | quale ho distinto i fiori dalle altre piante, e un altro |
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quale ho distinto i fiori dalle altre piante, e un altro | col | quale ho distinto i rosacei dagli altri fiori. Se la mia |
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da prima a quella voce, di cassare l' atto della sua mente, | col | quale egli prese quel nome per segno dell' unico individuo |
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varietà non sono rose7bengalesi , ma rose7damaschine , e | col | fargli osservare le note, che distinguono le bengalesi |
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intorno al significato della parola. Poi devo far lo stesso | col | fiore dell' Azzeruolo facendo cadere e poi cavando il |
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devo condurlo a raffrontare il fiore dello Spinalba | col | fiore dell' Azzeruolo , e dopo fattagliene vedere la |
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ogni erba, ogni fioretto, e sa nominarle assai facilmente | col | nome più o men generico, più o meno speciale. Ma il |
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le dottrine che comunica a' fanciulli e di procedere | col | metodo più rigoroso. Ma egli è tempo che riassumiamo quanto |
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dunque potrà la mente passare a contemplarle e intuirle? | Col | renderle a se stessa oggetto , ciò che prima non erano. Ma |
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di essere enti ; nè oggetto vuol dire altro che ente . | Col | percepirsi adunque dalla mente le sensazioni, esse si |
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ciò che è essenziale alla percezione si riduce a un atto, | col | quale lo spirito pone un diverso da sè, e propriamente un |
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da sè, e propriamente un oggetto, a quell' atto dico, | col | quale egli s' accorge, che sussiste un qualche cosa . Vi ha |
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attenzione non pur sull' ente agente, ma sul modo ancora | col | quale agisce; ed è allora che egli perfeziona la percezione |
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quel corpo. Successivamente egli farà anche un altro lavoro | col | suo spirito, cioè metterà in armonia la vista col tatto. Da |
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lavoro col suo spirito, cioè metterà in armonia la vista | col | tatto. Da prima colla vista non percepirà se non un oggetto |
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tutto dimenticato; in tal caso la imagine, che io contemplo | col | mio intendimento, non fa che rappresentarmi una melagrana |
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dato nome di istinto vitale nell' Opera che ho pubblicato | col | titolo d' « Antropologia », a cui mi convien rimettere il |
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di che nasce in lui il bisogno di ripararne le perdite | col | cibo. Parimente le continue perdite che fa il suo corpo |
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per lui, derivando da Dio al loro fanciullo, già rinato | col | battesimo, grazie sempre maggiori, valendosi de' beneficii |
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al primo ordine d' intellezioni, non intendo d' affermare, | col | proporre un tal quesito, che quest' istruzione gli si deva |
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intendimento, avido, aspirante a conoscere, ad abbracciarsi | col | vero, un' avidità, per la quale « « l' anima semplicetta |
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educandosi al bello. L' intelligenza del fanciullo si apre | col | riso che segna il principio della seconda età. Come l' |
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che sono segni d' una età nuova che gli spunta insieme | col | secondo anno di sua esistenza. Gli comincia dunque la terza |
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anno di sua esistenza. Gli comincia dunque la terza età | col | linguaggio: l' apprendimento de' segni delle cose è |
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è legge costante nelle nazioni, quando queste vanno innanzi | col | loro intellettivo sviluppo, di maniera che la lingua |
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dietro a questo pensiero tiene la spontaneità della volontà | col | desiderio di esso. - La terza età dunque è altresì quella, |
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anco una differenza di dignità ; egli può oggimai stimare | col | suo giudizio pratico che gli oggetti animali sono assai più |
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all' oggetto il più sublime e lo mette già in comunicazione | col | cielo. Ogni idea nuova nel fanciullo è una gioia: per ogni |
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alla terza età, e solo di questa lingua si deve far uso | col | nostro fanciullo; perocchè quel di più che si usa sarebbe a |
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preposizioni e da certe congiunzioni. L' esercizio naturale | col | quale s' insegna al fanciullo la lingua, dovrebbe essere |
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non si pensi a far sì che succhino, per così dire, | col | latte una favella pura e nobile, e che le infantili |
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la mente del fanciullo, perocchè non si può aiutarla | col | linguaggio, e non avendo in questo dei nomi, è segno |
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dello stile? Perchè è difficile il nominare le cose | col | vocabolo significante la specie più stretta, e si suole, il |
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più stretta, e si suole, il più, nominarle largamente | col | genere. Si dirà forse, che la maggior facilità, che hanno i |
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piena (idea dell' individuo universale, ma non astratto), | col | quale finisce il mondo ideale. Fuori al tutto di esso |
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il mondo reale. Di che si può conchiudere, che l' ordine, | col | quale si deve procedere col fanciullo nominando le cose co' |
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può conchiudere, che l' ordine, col quale si deve procedere | col | fanciullo nominando le cose co' nomi più e meno comuni, |
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avvicinare le occasioni della virtù. La divina Providenza | col | far nascere l' uomo nel seno della società, lo consegna a' |
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da principio giudichi tutto animato. Ma questo giudizio, | col | quale il fanciullo giudica animata ogni cosa, non si deve |
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azione nel bambino è un sentimento , e non dee confondersi | col | giudizio , che fa il fanciullo stesso. Questo può essere |
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sia formato ancora alcuna coscienza. Il bambino che giunge | col | suo intendimento alle intellezioni di second' ordine |
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che i suoi sensi gli presentano per male, egli finirebbe | col | persuadersi che il vocabolo bene significasse male, e che |
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fanciullo, questi troverà una discrepanza tra ciò che sente | col | suo senso, e ciò che gli viene affermato dalle persone. |
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d' una inesplicabile malignità. Parlare adunque al bambino | col | linguaggio il più preciso, il il più verace, il più |
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in futuro; il che è un facilitargli l' atto intellettivo, | col | quale un tempo giungerà a conoscere la verità del nostro |
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ha attrazione ad altro, non inclina a congiungersi se non | col | suo simile, cioè con altro essere reale. Tutte queste |
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tempo se non per approssimazione. Quando dunque diciamo che | col | secondo anno comincia la terza età del fanciullo e col |
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che col secondo anno comincia la terza età del fanciullo e | col | terzo la quarta, non intendiamo mica di sostenere che |
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Ho dichiarato a priori questo giudizio primissimo, | col | quale l' uomo dice seco stesso: « qualche cosa esiste », |
Principio supremo della metodica -
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nella cognizione del due e del cinque e del loro rapporto | col | dieci ho implicitamente la cognizione del dieci. Che se |
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nella cognizione dell' uno e del due, e del loro rapporto | col | cinque avrei implicitamente la cognizione del cinque. Or |
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coppie, e così procedendo trovare il rapporto del due | col | trentadue, o sia avere l' idea del trentadue tutto espresso |
Principio supremo della metodica -
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trentadue, o sia avere l' idea del trentadue tutto espresso | col | solo numero due, la qual sua formola sarebbe 2 .per . 2 |
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terminazione a posta pel duale , nè si confonda il duale | col | plurale, come si fa nelle lingue moderne. Egli è vero che |
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le idee che vengono da lui applicate. Andando innanzi | col | suo sviluppo, queste idee si raggrupperanno, questi |
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colla simpatia e colla imitazione animale intellettiva. Ma | col | second' ordine d' intellezioni imparando il linguaggio, |
Principio supremo della metodica -
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a loro uniformare e acconciare. Queste scoperte egli le fa | col | linguaggio, che comincia ad apprendere col second' ordine |
Principio supremo della metodica -
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egli le fa col linguaggio, che comincia ad apprendere | col | second' ordine delle sue intellezioni e continua cogli |
Principio supremo della metodica -
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non tutti i vocaboli d' una lingua possono essere usati | col | fanciulletto ad ogni sua età; ma anzi quelle che non si |
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o tra quelle dell' ordine prossimo a cui può salire | col | primo passo della sua mente, o tra quelle di questo |
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inventata. Fu già proposto di tenere il medesimo andamento | col | bambino; ma il difficile sta nel trovare imagini che, |
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che si dee prefiggere la resistenza e il rigore da usarsi | col | nostro fanciullo. Quanto più egli cresce, è altresì capace |
Principio supremo della metodica -
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sono in caso di confrontare le une cogli altri e conoscere | col | PARAGONE la scambievole loro natura. La fecondissima |
Principio supremo della metodica -
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presto una formola generale salendo nella scala de' numeri | col | ripetere l' aggiunta del due: onde conosce i numeri |
Principio supremo della metodica -
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l' uomo quella coscienza di sè stesso che egli poi esprime | col | monosillabo IO? Esporrò prima una ragione assai plausibile, |
Principio supremo della metodica -
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sapere che sono sue proprie, prima di riferirle a se stesso | col | suo intendimento; perocchè se stesso nel suo intendimento |
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del tempo. Questo concetto incomincia a formarsi non già | col | raffrontare le tre parti del tempo, il presente, il passato |
Principio supremo della metodica -
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del tempo, il presente, il passato e il futuro; ma solo | col | raffrontarne due, il presente col passato, ovvero il |
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e il futuro; ma solo col raffrontarne due, il presente | col | passato, ovvero il presente col futuro. A tanto può |
Principio supremo della metodica -
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due, il presente col passato, ovvero il presente | col | futuro. A tanto può arrivare il fanciullo al quart' ordine |
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egli lega le azioni agli oggetti, agli enti, e finisce | col | formarsi certe persuasioni le quali, formolate, direbbero: |
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contradicente (perocchè nè pure il bambino unisce mai il sì | col | no , ma ne sente la ripugnanza): e poi si forma delle |
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sensi, verificassi il fatto, e non avessi alcun effugio | col | quale il potessi o negare o spiegare altramente, in tal |
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sull' operare della natura. Ma queste prime opinioni | col | procedere della scienza vengono rettificate e rallargate, |
Principio supremo della metodica -
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tritano dinanzi al suo pensiero l' entità delle cose; ma | col | solenne vocabolo Dio , ch' egli sente a pronunciare, viene |
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limiti. L' assoluto in fatti ha necessariamente relazione | col | relativo, e però quanto più si conosce dell' ente relativo, |
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e la docilità del bambino fossero sempre cimentate | col | prescrivergli cose false, irragionevoli o di cui egli non |
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essere il suo dovere: l' aderir cioè alla volontà altrui | col | sacrifizio di ogni cosa: e fino a tanto che questa volontà |
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del linguaggio è legato ai sussistenti; non può staccarsi | col | pensiero da essi e prendere il volo per le immense vie |
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che ne sono parte sì principale, non s' intendono che | col | terz' ordine. Convien adunque lasciare un po' di tempo al |
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difficilmente l' uomo agisce come intelligenza, senza che | col | medesimo atto egli non sollevi de' tasti, per così dire, |
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ragionamento. Al riso del volto umano il bambino risponde | col | primo atto d' intelligenza, che è un atto ad un tempo di |
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alcuni cenni anche sullo sviluppo, che fa la mente di sè | col | quint' ordine d' intellezioni, ordine che suole apparire |
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e a scapito dell' altra, non si ha se non al quint' ordine. | Col | quint' ordine d' intellezioni il fanciullo può giugnere a |
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fondamentale attribuendogli delle azioni, ed avendo altresì | col | quart' ordine stesso concepite le azioni in due tempi, nel |
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e che è indipendente da un espresso giudizio d' imputazione | col | quale giudichi e condanni se stesso qual reo. Fra l' azione |
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fortezza. Questa osservazione e attenzione che l' uom pone | col | suo intelletto alla pena, che costa il dovere ad adempirsi, |
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(2). Formate adunque queste concezioni astratte, si può | col | loro mezzo conoscere, quale di più enti tenga in se più di |
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Quando la veracità va d' accordo colla simpatia, cioè | col | bene che si fa altrui per istinto, allora è conservata: è |
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si connnettono, si ripetono e tutte vivissime. | Col | sentire si suscita nel fanciullo il desiderio di sentir |
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per errore credevasi di soddisfare alle sue nuove esigenze | col | presentargli delle nuove bambolaggini, le boreali. Non |
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imaginarie della giovane età cominciano nel fanciullo | col | formarsi in lui il concetto del tempo avvenire, e aiutano |
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frivola, un inconveniente, che si annienta se si confronta | col | bene della cosa proposta, basta per farla andare a monte. |
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più grave e maligno. Ma se l' aver trovato se stesso | col | proprio intendimento, il che è quanto dire l' essersi |
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le cose proprie, niuno poi ne abbia quel soperchio, | col | quale potrebbe impunemente invadere e peggiorare le altrui. |
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che si aduna nella civile associazione, dimostrasi | col | seguente ragionamento: La miglior forma sociale, che è la |
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opinione che tutto ciò si faceva da una legittima autorità; | col | contrapporre in somma uno scudo di giustizia alla vendetta |
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loro conveniente e possibile. » Si cominciò | col | richiedere una spiegazione della parola rappresentazione , |
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e costringe i ricchi a pagare per i poveri, non già | col | patto che questi li risarciscano mediante delle fatiche che |
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risarciscano mediante delle fatiche che posson prestare, ma | col | patto che restino poveri; mentre si pianta in principio, |
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fu proclamata nello stesso tempo che si vide disporre | col | maggior arbitrio, anzi col più crudele arbitrio, della |
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tempo che si vide disporre col maggior arbitrio, anzi | col | più crudele arbitrio, della sostanza e della vita dei più |
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peso nella società; che, se si accresce la loro potenza | col | dar loro in mano il governo civile, diventeranno più crudi |
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avvocati della Classe che rimane povera, i quali come voi | col | tuono di chi parla in nome della umanità, della virtù e dei |
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relazione dell' amministrazione è colla proprietà, e non è | col | merito: e questa relazione si cerca determinare. Non si |
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non liberi all' acquisto di ogni altro diritto compatibile | col | diritto dei loro superiori, ovvero mediante l' assenso di |
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un dovere morale di agire colla più grande circospezione, | col | più grande rispetto a ciascuna persona individuale, colla |
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altra di propria volontà. Colla cognizione dell' utile, | col | gustamento del piacevole si moltiplicarono i desiderŒ ed i |
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nè per un principio di assurda politica; ciò che solo | col | discorso precedente si è combattuto. Ma dunque, alcun altro |
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oppose alla prima difficoltà quello stesso ragionamento, | col | quale aveva dimostrato che i mercenarŒ dovevano |
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e che andavano mettendo in discredito i principŒ stabiliti | col | dichiararli impossibili di produrre un risultato pratico, i |
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speciosi i principŒ della Commissione, debbono terminare | col | partorire del vento. La Commissione contrappose a questi e |
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caso egli potrebbe fors' anco esistere il diritto, giacchè | col | non venire all' elezione di molti, questi si rimetterebbero |
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1) Maggiore dibattimento cagionò il quarto articolo, | col | quale si escludevano dal dare il loro voto a parte le mogli |
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prima di questo tempo le persone nulla hanno a fare | col | Tribunale; ed elle sono rispetto al medesimo come se non |
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del figliuolo di convenire fino agli estremi della onestà | col | volere dei suoi genitori, come è un dovere della moglie di |
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inclinava dalla parte degli opponenti; giacchè pareva che | col | dare a' figliuoli ed alle mogli un voto separato, si |
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oltre al quale non si può. Vorreste voi prevenire i mali | col | fare voi stessi dei mali, o almeno coll' occasionarne degli |
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minuto o troppo materiale in luogo di tener sempre fisso | col | pensiero questo scopo si ferma ad ogni istante a |
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se n' ha uno solo, mentre la società che ha il padrone | col | servo non consiste essenzialmente in alcuna comunanza d' |
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si rendono debili, e si danno in balìa di altri resi forti | col | pretesto di renderli utili. In somma dall' istante che |
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edifica senza distruggere: la società civile costruita | col | principio della utilità distrugge prima, come vi diceva, lo |
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e s' era riservata di rispondere ai timori dell' Assemblea | col | progetto che avrebbe presentato nella prossima sessione. |
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caso, in cui si potesse provare o la intenzione di nuocere | col | suo potere o il tradimento contro l' Assemblea nell' |
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Ma la Commissione aveva indebolita anche questa difficoltà | col | principio stabilito, che la giustizia teoretica doveva |
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un accidente impreveduto, bastava per rovesciare | col | trono la società. Questi mali cadevano sotto gli occhi, |
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ogni buon avviamento; i quali difetti si evitavano | col | Tribunale della Camera imperiale, almeno in parte; ma essa |
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ella la ragione comune? come si può ella conoscere? non già | col | giudizio di ciascuno uomo particolare; perocchè non si |
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a questa qualità civile, che abbiamo indicata anche | col | nome di rappresentazione passiva , il titolo di |
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portato una mutazione nel potere, o pure una lotta perpetua | col | medesimo: il quarto fatto dimostra come se il potere |
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naturale , cioè quello che nasce dal vantaggio che si trae | col | consumarle: mentre il danaro si conserva, si ammassa |
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valore de' cittadini ricchi, il diritto avrebbe pugnato | col | fatto, poichè la maggioranza nelle ricchezze dava di fatto |
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alla distruzione si fa schiava dei vincitori, la quale | col | perdere la libertà perde insieme la proprietà, e con questa |
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comincia a manifestarsi l' equilibrio della proprietà | col | civile potere: i piccoli proprietari erano scomparsi ed i |
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perfetta, in cui la proprietà sia perfettamente equilibrata | col | potere amministrativo. »Per ciò nè pure in Francia la |
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dai disordini dei nobili: e cercò di porvi rimedio | col | promuovere una nuova distribuzione della proprietà in un |
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17.9. L' antica legge dell' equilibrio della proprietà | col | potere fu disconosciuta: la distinzione dei tre stati, che |
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rappresentazione personale, ed eseguisce questo principio | col | far sì che il terzo Stato dei minori proprietari acquisti |
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non solo la ricchezza territoriale tende ad equilibrarsi | col | potere politico, ma ben anche la ricchezza commerciale e la |
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i ricchi vogliono tirare a sè il governo per difendere | col | medesimo i proprŒ diritti da chi vorrebbe rapirli e per |
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ben ancora che sia regolare , altramente il fatto pugnerà | col | diritto fino che le leggi naturali non si trovano d' |
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per una controrivoluzione, che tornò i gentiluomini insieme | col | partito ghibellino al reggimento della città. |
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disprezzo il manifestarono con un impotente orgoglio, | col | ricusare di sottomettersi ai Tribunali, di fare ciò che |
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divisioni di terreno quando non sono liberamente fatte e | col | consenso del primo proprietario, non produssero che |
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vedere la relazione che la proprietà ha costantemente | col | potere civile, per la quale relazione non si può toccare la |
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se non nell' estremo bisogno, e quand' egli non abbia nè | col | suo lavoro, nè con altro mezzo onesto, via di procacciarsi |
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Or dunque crederassi di evitare a questo supposto disordine | col | dar in mano il governo alla gente povera? non già: poichè |
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in un rispetto politico considerate, si può convenire | col | Sig. Sismondi, che la ricchezza mobiliare si sottrae più |
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questionare se egli sia un potere assoluto o delegato. | Col | proporsi quella dimanda già l' errore è commesso; poichè |
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una tendenza di queste due cose a mettersi in equilibrio o | col | scemare l' autorità politica al principe o coll' |
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corti quella politica che tutto corrompe, e che ha finito | col | confondersi nella incredulità. Ma ogni qualvolta il |
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cose materiali. Noi abbiamo creduto di evitarli tutti e due | col | guardarci bene dall' attribuire al governo l' uno solo di |
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di questi elementi con esclusione dell' altro; e quindi | col | considerare il governo risultante dai due poteri |
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uomini la virtù, ma bisogna ancora aiutarli a praticarla | col | disporre le cose in modo che abbiano meno occasioni di far |
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Come ella consiste nell' unirsi o coi comuni o coi nobili o | col | clero per abbassare le altre due classi, ella è obbligata |
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vi fu un tempo in cui il Monarca si unì per sostenersi | col | terzo stato. 1) Posteriormente in Inghilterra la nobiltà s' |
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per sostenersi contro de' nobili cercava di cattivarseli | col | dar loro ciò che chiedevano continuamente. In tal modo s' |
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di Ugo Capeto sostennero la forza e la dignità della corona | col | migliorare l' economia dello stato, e col riunire i gran |
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della corona col migliorare l' economia dello stato, e | col | riunire i gran feudi alla corona. La stessa ragione della |
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Essi non avevano che ad ispirar confidenza alla nazione | col | dimostrarsi forniti di eminenti qualità, e la nazione li |
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mancanza di distinzione: non si era arrivati a distinguere | col | pensiero, e colle parole, il diritto dalla modalità del |
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diritto non si ammetteva in fatto che fosse simile a quello | col | quale un padrone dispone della sua proprietà, sebbene la |
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tali, non vi sarebbero state tante opposizioni sul modo | col | quale la corona ne disponeva. Si attribuiva alla corona |
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capaci di guerreggiare, a trovarsi intimamente legati | col | principe. Un simile espediente fu suggerito alle nazioni |
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dichiarava « « che egli diveniva da quel giorno suo uomo 1) | col | pericolo della vita, dei membri, e dell' onor temporale. » |
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al servizio militare questi nuovi proprietarŒ, quanto | col | far dipendere dal comandante le loro proprietà: col far che |
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quanto col far dipendere dal comandante le loro proprietà: | col | far che le riconoscessero da lui, e col dar a lui il |
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le loro proprietà: col far che le riconoscessero da lui, e | col | dar a lui il diritto di privarli delle medesime se non |
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la sua sussistenza, cercava d' impedire, che i suoi membri | col | rendersi proprietarŒ, e coll' adagiarsi in una vita |
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avesse detto così: « Miei compagni! voi siete giunti | col | vostro valore a rendervi padroni di un paese fertile, dove |
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una garanzia della vostra futura obbedienza e fedeltà | col | ricevere la proprietà sotto una tale condizione. Se voi |
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Se voi siete ora degni di aver un premio, perchè | col | vostro valore avete conquistata questa terra, riconoscete |
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potere governativo, da non confondersi mai con quell' atto, | col | quale il padrone del campo lo dà altrui in usufrutto. Ma |
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il medesimo che questo, e non differiva se non dal titolo | col | quale si faceva; giacchè il principe lo faceva per titolo |
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delle terre, ricevendole dal principe a titolo di feudi; ma | col | gioco d' un simile titolo il quale lasciava ai principi |
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militare, che aveva spinto suo padre ad introdurlo. »2) » | Col | mantenimento di tale finzione si conservava il germe degli |
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che i re di Francia avessero bisogno di confederarsi | col | terzo stato contro dei Nobili; mentre la Nobiltà d' |
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la Nobiltà d' Inghilterra ebbe bisogno di confederarsi | col | terzo stato contro del Re: nel che si può dire che consista |
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»1) » Il principato e la magistratura, che si confuse | col | potere assoluto, ebbe sempre con ragione aggiunte nel |
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questo che ricava la sua forza morale. Non vale il dire che | col | pretesto di difendere egli può talora offendere; poichè |
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sono in armonia cogli avanzamenti dei lumi dell' umanità e | col | progresso della morale; progresso che sembra essere stato |
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che è appunto quella che noi proponiamo di togliere | col | detto Tribunale: imperfezione che dà luogo ad un |
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assoggettarsi: e se la amministrazione debba seguire | col | giudicio di questi in tal caso son essi che s' amministrano |
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tosto di agire a guisa di una parte che tratta la sua causa | col | mezzo di avvocati: si osservi se fra i Parlamenti ed i re |
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illusione più funesti. La filosofia sommovendo il popolo | col | fare a lui credere che egli abbia il diritto di spogliare i |
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le cose proprie, niuno poi ne abbia quel soperchio, | col | quale potrebbe impunemente invadere e peggiorare le altrui. |
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che si aduna nella civile associazione, dimostrasi | col | seguente ragionamento: La miglior forma sociale, che è la |
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opinione che tutto ciò si faceva da una legittima autorità; | col | contrapporre in somma uno scudo di giustizia alla vendetta |
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loro conveniente e possibile. » Si cominciò | col | richiedere una spiegazione della parola rappresentazione , |
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e costringe i ricchi a pagare per i poveri, non già | col | patto che questi li risarciscano mediante delle fatiche che |
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risarciscano mediante delle fatiche che posson prestare, ma | col | patto che restino poveri; mentre si pianta in principio, |
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fu proclamata nello stesso tempo che si vide disporre | col | maggior arbitrio, anzi col più crudele arbitrio, della |
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tempo che si vide disporre col maggior arbitrio, anzi | col | più crudele arbitrio, della sostanza e della vita dei più |
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peso nella società; che, se si accresce la loro potenza | col | dar loro in mano il governo civile, diventeranno più crudi |
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avvocati della Classe che rimane povera, i quali come voi | col | tuono di chi parla in nome della umanità, della virtù e dei |
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relazione dell' amministrazione è colla proprietà, e non è | col | merito: e questa relazione si cerca determinare. Non si |
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non liberi all' acquisto di ogni altro diritto compatibile | col | diritto dei loro superiori, ovvero mediante l' assenso di |
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un dovere morale di agire colla più grande circospezione, | col | più grande rispetto a ciascuna persona individuale, colla |
Filosofia politica naturale -
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altra di propria volontà. Colla cognizione dell' utile, | col | gustamento del piacevole si moltiplicarono i desiderŒ ed i |
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nè per un principio di assurda politica; ciò che solo | col | discorso precedente si è combattuto. Ma dunque, alcun altro |
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oppose alla prima difficoltà quello stesso ragionamento, | col | quale aveva dimostrato che i mercenarŒ dovevano |
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speciosi i principŒ della Commissione, debbono terminare | col | partorire del vento. La Commissione contrappose a questi e |
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caso egli potrebbe fors' anco esistere il diritto, giacchè | col | non venire all' elezione di molti, questi si rimetterebbero |
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1) Maggiore dibattimento cagionò il quarto articolo, | col | quale si escludevano dal dare il loro voto a parte le mogli |
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prima di questo tempo le persone nulla hanno a fare | col | Tribunale; ed elle sono rispetto al medesimo come se non |
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del figliuolo di convenire fino agli estremi della onestà | col | volere dei suoi genitori, come è un dovere della moglie di |
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inclinava dalla parte degli opponenti; giacchè pareva che | col | dare a' figliuoli ed alle mogli un voto separato, si |
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oltre al quale non si può. Vorreste voi prevenire i mali | col | fare voi stessi dei mali, o almeno coll' occasionarne degli |
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minuto o troppo materiale in luogo di tener sempre fisso | col | pensiero questo scopo si ferma ad ogni istante a |
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se n' ha uno solo, mentre la società che ha il padrone | col | servo non consiste essenzialmente in alcuna comunanza d' |
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si rendono debili, e si danno in balìa di altri resi forti | col | pretesto di renderli utili. In somma dall' istante che |
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edifica senza distruggere: la società civile costruita | col | principio della utilità distrugge prima, come vi diceva, lo |
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e s' era riservata di rispondere ai timori dell' Assemblea | col | progetto che avrebbe presentato nella prossima sessione. |
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caso, in cui si potesse provare o la intenzione di nuocere | col | suo potere o il tradimento contro l' Assemblea nell' |
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Ma la Commissione aveva indebolita anche questa difficoltà | col | principio stabilito, che la giustizia teoretica doveva |
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un accidente impreveduto, bastava per rovesciare | col | trono la società. Questi mali cadevano sotto gli occhi, |
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ogni buon avviamento; i quali difetti si evitavano | col | Tribunale della Camera imperiale, almeno in parte; ma essa |
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ella la ragione comune? come si può ella conoscere? non già | col | giudizio di ciascuno uomo particolare; perocchè non si |
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a questa qualità civile, che abbiamo indicata anche | col | nome di rappresentazione passiva , il titolo di |
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portato una mutazione nel potere, o pure una lotta perpetua | col | medesimo: il quarto fatto dimostra come se il potere |
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naturale , cioè quello che nasce dal vantaggio che si trae | col | consumarle: mentre il danaro si conserva, si ammassa |
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valore de' cittadini ricchi, il diritto avrebbe pugnato | col | fatto, poichè la maggioranza nelle ricchezze dava di fatto |
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alla distruzione si fa schiava dei vincitori, la quale | col | perdere la libertà perde insieme la proprietà, e con questa |
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comincia a manifestarsi l' equilibrio della proprietà | col | civile potere: i piccoli proprietari erano scomparsi ed i |
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perfetta, in cui la proprietà sia perfettamente equilibrata | col | potere amministrativo. »Per ciò nè pure in Francia la |
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dai disordini dei nobili: e cercò di porvi rimedio | col | promuovere una nuova distribuzione della proprietà in un |
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17.9. L' antica legge dell' equilibrio della proprietà | col | potere fu disconosciuta: la distinzione dei tre stati, che |
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rappresentazione personale, ed eseguisce questo principio | col | far sì che il terzo Stato dei minori proprietari acquisti |
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non solo la ricchezza territoriale tende ad equilibrarsi | col | potere politico, ma ben anche la ricchezza commerciale e la |
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i ricchi vogliono tirare a sè il governo per difendere | col | medesimo i proprŒ diritti da chi vorrebbe rapirli e per |
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ben ancora che sia regolare , altramente il fatto pugnerà | col | diritto fino che le leggi naturali non si trovano d' |
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per una controrivoluzione, che tornò i gentiluomini insieme | col | partito ghibellino al reggimento della città. |
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disprezzo il manifestarono con un impotente orgoglio, | col | ricusare di sottomettersi ai Tribunali, di fare ciò che |
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divisioni di terreno quando non sono liberamente fatte e | col | consenso del primo proprietario, non produssero che |
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vedere la relazione che la proprietà ha costantemente | col | potere civile, per la quale relazione non si può toccare la |
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se non nell' estremo bisogno, e quand' egli non abbia nè | col | suo lavoro, nè con altro mezzo onesto, via di procacciarsi |
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Or dunque crederassi di evitare a questo supposto disordine | col | dar in mano il governo alla gente povera? non già: poichè |
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in un rispetto politico considerate, si può convenire | col | Sig. Sismondi, che la ricchezza mobiliare si sottrae più |
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questionare se egli sia un potere assoluto o delegato. | Col | proporsi quella dimanda già l' errore è commesso; poichè |
Filosofia politica naturale -
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una tendenza di queste due cose a mettersi in equilibrio o | col | scemare l' autorità politica al principe o coll' |
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corti quella politica che tutto corrompe, e che ha finito | col | confondersi nella incredulità. Ma ogni qualvolta il |
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cose materiali. Noi abbiamo creduto di evitarli tutti e due | col | guardarci bene dall' attribuire al governo l' uno solo di |
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di questi elementi con esclusione dell' altro; e quindi | col | considerare il governo risultante dai due poteri |
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uomini la virtù, ma bisogna ancora aiutarli a praticarla | col | disporre le cose in modo che abbiano meno occasioni di far |
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Come ella consiste nell' unirsi o coi comuni o coi nobili o | col | clero per abbassare le altre due classi, ella è obbligata |
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vi fu un tempo in cui il Monarca si unì per sostenersi | col | terzo stato. 1) Posteriormente in Inghilterra la nobiltà s' |
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per sostenersi contro de' nobili cercava di cattivarseli | col | dar loro ciò che chiedevano continuamente. In tal modo s' |
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di Ugo Capeto sostennero la forza e la dignità della corona | col | migliorare l' economia dello stato, e col riunire i gran |
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della corona col migliorare l' economia dello stato, e | col | riunire i gran feudi alla corona. La stessa ragione della |
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Essi non avevano che ad ispirar confidenza alla nazione | col | dimostrarsi forniti di eminenti qualità, e la nazione li |
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mancanza di distinzione: non si era arrivati a distinguere | col | pensiero, e colle parole, il diritto dalla modalità del |
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diritto non si ammetteva in fatto che fosse simile a quello | col | quale un padrone dispone della sua proprietà, sebbene la |
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tali, non vi sarebbero state tante opposizioni sul modo | col | quale la corona ne disponeva. Si attribuiva alla corona |
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capaci di guerreggiare, a trovarsi intimamente legati | col | principe. Un simile espediente fu suggerito alle nazioni |
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dichiarava « « che egli diveniva da quel giorno suo uomo 1) | col | pericolo della vita, dei membri, e dell' onor temporale. » |
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al servizio militare questi nuovi proprietarŒ, quanto | col | far dipendere dal comandante le loro proprietà: col far che |
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quanto col far dipendere dal comandante le loro proprietà: | col | far che le riconoscessero da lui, e col dar a lui il |
Filosofia politica naturale -
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le loro proprietà: col far che le riconoscessero da lui, e | col | dar a lui il diritto di privarli delle medesime se non |
Filosofia politica naturale -
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la sua sussistenza, cercava d' impedire, che i suoi membri | col | rendersi proprietarŒ, e coll' adagiarsi in una vita |
Filosofia politica naturale -
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avesse detto così: « Miei compagni! voi siete giunti | col | vostro valore a rendervi padroni di un paese fertile, dove |
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una garanzia della vostra futura obbedienza e fedeltà | col | ricevere la proprietà sotto una tale condizione. Se voi |
Filosofia politica naturale -
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Se voi siete ora degni di aver un premio, perchè | col | vostro valore avete conquistata questa terra, riconoscete |
Filosofia politica naturale -
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potere governativo, da non confondersi mai con quell' atto, | col | quale il padrone del campo lo dà altrui in usufrutto. Ma |
Filosofia politica naturale -
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il medesimo che questo, e non differiva se non dal titolo | col | quale si faceva; giacchè il principe lo faceva per titolo |
Filosofia politica naturale -
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delle terre, ricevendole dal principe a titolo di feudi; ma | col | gioco d' un simile titolo il quale lasciava ai principi |
Filosofia politica naturale -
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militare, che aveva spinto suo padre ad introdurlo. »2) » | Col | mantenimento di tale finzione si conservava il germe degli |
Filosofia politica naturale -
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che i re di Francia avessero bisogno di confederarsi | col | terzo stato contro dei Nobili; mentre la Nobiltà d' |
Filosofia politica naturale -
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la Nobiltà d' Inghilterra ebbe bisogno di confederarsi | col | terzo stato contro del Re: nel che si può dire che consista |
Filosofia politica naturale -
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»1) » Il principato e la magistratura, che si confuse | col | potere assoluto, ebbe sempre con ragione aggiunte nel |
Filosofia politica naturale -
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questo che ricava la sua forza morale. Non vale il dire che | col | pretesto di difendere egli può talora offendere; poichè |
Filosofia politica naturale -
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sono in armonia cogli avanzamenti dei lumi dell' umanità e | col | progresso della morale; progresso che sembra essere stato |
Filosofia politica naturale -
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che è appunto quella che noi proponiamo di togliere | col | detto Tribunale: imperfezione che dà luogo ad un |
Filosofia politica naturale -
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assoggettarsi: e se la amministrazione debba seguire | col | giudicio di questi in tal caso son essi che s' amministrano |
Filosofia politica naturale -
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tosto di agire a guisa di una parte che tratta la sua causa | col | mezzo di avvocati: si osservi se fra i Parlamenti ed i re |
Filosofia politica naturale -
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illusione più funesti. La filosofia sommovendo il popolo | col | fare a lui credere che egli abbia il diritto di spogliare i |
Filosofia politica naturale -
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volontà de' suoi fratelli nella Patria e nell'umanità? | Col | carnefice, colle prigioni? Le Società fin ora esistenti |
Doveri dell'uomo -
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Società incadaverita, come era quella dell'Impero Romano, | col | bisogno nell'animo di ravvivarla, di trasformarla, |
Doveri dell'uomo -
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tra il sussistente , e l' ideale : ed ella stessa impediva | col | suo senso equivoco questa distinzione. Il realismo esisteva |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e stabilita una tale distinzione, dettando tre volumi | col | titolo dei miei errori. Laonde con tutto lo zelo e la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mancando la materia intorno a cui pretendono lavorare | col | loro pensiero, cioè la realità di Dio , devono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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confondendo l' oggetto , che solo appartiene alle idee, | col | subietto intelligente , ponendo che tutto quello che fosse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sicurità e denudandosi; quando sterile tronco, e quando | col | seguito delle sue ultime conseguenze, ora senza schermi ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fu condannato, come l' avevano esposto gli arabi, insieme | col | panteismo di David e d' altri nominati nella sentenza del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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pedantesca, sofistica, difetti tutti, che cresciuti | col | tempo, venivano infine a renderla insopportabile agli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sicuro alla sbattuta filosofia. Dopo un lungo tafferuglio | col | vecchio realismo, il nuovo nominalismo pareva rimasto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(anche senza contare che alcuni dei libri che ci rimangono | col | nome d' Aristotele non sono autentici, altri non autentici |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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principŒ, fino a tanto che stanno da sè soli, si combattano | col | freddo raziocinio: armi uguali s' appongano ad armi uguali. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di lui, che a noi pervennero, conviene che incominciamo | col | determinare quel punto di dottrina, che cagionò la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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avere nulla di stabile, come pur sono le essenze, rispose | col | fare la materia eterna e immutabile, e ridurre le specie ad |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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parole tutte che indicano universalità. Risponderemo forse | col | distinguere la prima e la seconda «usia» (5), e diremo che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si dice individuo reale, si dice: non universale. Onde | col | dirsi: è possibile questo non universale, altro non si dice |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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perciò lo stesso termine della predicazione; affermandosi | col | predicare questa essenza reale nell' individuo. Poichè non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dissimula, e chiama così la specie , resa da lui attiva, | col | nome di natura . Tornando dunque a ciò, che dicevamo in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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specie non altrove esistenti che nelle sostanze reali » | col | fatto delle operazioni e produzioni dell' uomo, che si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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poi in principŒ ( «arche») delle arti e delle scienze pure | col | fermarsi nell' anima. Questi suoi modi, ripetuti da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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immortale, perchè i fantasmi sensibili se ne vanno | col | corpo. Per la stessa ragione Alessandro Afrodisio e Averroè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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temperando poi un tale assurdo colla particella «pos», e | col | dire il contrario altrove in altre parole, come quando fa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e non è scienza, perchè la scienza è sempre accompagnata | col | raziocinio, e però non è mai de' principŒ (1), ma è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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virtù naturale della mente umana è un oggetto veduto, | col | quale si vedono l' altre cose. Onde Aristotele soggiunge: |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mente, senza il quale nulla potrebbe conoscere la mente, e | col | quale conosce tutto ciò che presenta il senso. Ma quest' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(1); esso è puro, immisto, non ha nulla di comune | col | sensibile ed ha tutte l' altre attribuzioni che gli dà |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di tutte le forme di scienti , che prende in appresso | col | suo sviluppo. Se non s' interpreta dunque a questo modo la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per sua propria natura immobilmente presente un oggetto, | col | quale operi quasi con istrumento » ». Aristotele risponde, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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consapevolezza. Ammise dunque nell' anima qualche cosa | COL | QUALE ci procacciamo consapevolmente le cognizioni, ma non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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alla necessità de' fantasmi per conoscere, l' argomento | col | quale i Sensisti credono d' attirare a sè Aristotele, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la distingue, che dice che quella si contempla « «insieme | col | fantasma » [...OMISSIS...] »; onde non è il fantasma. E |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dall' intendimento (2), ed anzi l' intelligibile si fa | col | tocco e coll' atto dell' intendere, [...OMISSIS...] (3), |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e perchè l' esperienza dimostra che l' anima non invecchia | col | corpo, benchè possa essere impedita da certi suoi atti per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che dice esser lo stesso dell' atto essenziale della mente, | col | quale questa mente riduce poi in atto tutti gl' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Onde si vede che Aristotele confuse il subietto dialettico | col | subietto reale . Certo si può prendere il corpo vivente pel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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del giudizio, che è l' unione che fa la mente del predicato | col | subietto: e vuol dire, che se il predicato nel fatto si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e vuol dire, che se il predicato nel fatto si compone | col | subietto, la cosa è così come s' afferma, e questo la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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degli Analitici posteriori, dove descrivendo il modo | col | quale l' anima dalle sensazioni viene formandosi la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fatte dal senso, ma « « alcune dal senso, alcune altre | col | senso » » [...OMISSIS...] (4), onde il raziocinare si fa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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» » [...OMISSIS...] (4), onde il raziocinare si fa bensì | col | senso, ma non dal senso, e così, secondo Aristotele, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ma non dal senso, e così, secondo Aristotele, insieme | col | senso opera la ragione, che non è il senso, ma che al senso |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è «dianoeisthai», raziocinare, che non si fa dal senso, ma | col | senso, e che perciò abbisogna d' organo corporale (6). Non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il vero, ma l' apparente, se si confonde il sensibile | col | vero, si distrugge « « il principio di contraddizione » » e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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contrario a sè stesso, e questa sua permanenza s' esprime | col | principio di contraddizione, che dice « « l' essere non può |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dire che in ciascuna specie si può distinguere più cose | col | pensiero e però c' è delle entità molteplici, ma nello |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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il fenomenale ; sia pure il vero rispetto a noi mescolato | col | fenomenale, ma l' uno non è certamente l' altro, ed è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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degli astri. Infatti un' una e medesima cosa non può essere | col | moto e senza moto ad un tempo; questi dunque non sono due |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che riceva luce, e in qualche modo si concili seco medesimo | col | confronto d' un altro luogo. « « C' è una scienza, dice, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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esistere dell' ente: dunque consegue che l' ente si copuli | col | non ente, cioè con tutte le essenze e nature, che non sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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5 Ma l' ente stesso, il «to on», ha bisogno d' essere unito | col | non ente per sussistere, perchè s' egli pure non avesse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mirabilmente organate d' ente, che è il fondo di tutte, | col | quale tutte si copulano, acciocchè sieno (onde lo chiama il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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modo che Aristotele imputa a Platone di formare le sue idee | col | prendere i sensibili e aggiunger loro il vocabolo «auto» |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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al fabbro per farne molti, non può essere che uno, | col | principio degl' indiscernibili (1), richiamato in vita da |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mutabile e mobile che è la materia corporea e i corpi, che | col | ricevere successivamente varie forme, il che è generarsi, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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della specie e ne fa un simulacro di questa. L' atto dunque | col | quale Iddio crea la natura sussistente, le cui parti poscia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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costituiscono l' Esemplare del mondo, da Dio in se stesso | col | suo pensiero prodotto, quando volle creare il Mondo, ma non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cioè quell' ente principio , chiamato anima, che finisce, | col | suo atto di essere, ne' due termini che dicevamo. Noi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, cioè d' un sentimento terminante nell' estensione, | col | quale possa apprendere sensibilmente tutti i diversi, cioè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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tal modo attingere la materia di altre cognizioni. E così | col | simile fa che si conosca e si apprenda il simile, secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si fa una anche per la riunione de' termini; giacchè ella | col | suo atto primo e costitutivo, dopo essersi divisa da una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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considerammo l' anima già dotata di corpo, e in relazione | col | mondo corporeo; egli trova certe leggi d' armonica |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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prima e della seconda tetrade, con due numeri medii, cioè | col | medio aritmetico e col medio armonico (5); onde ne |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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tetrade, con due numeri medii, cioè col medio aritmetico e | col | medio armonico (5); onde ne risultano due serie di dieci |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell' anima, il diverso e il medesimo , quello del diverso | col | volgersi del cielo planetario, e quello del medesimo col |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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col volgersi del cielo planetario, e quello del medesimo | col | volgersi del sommo cielo: tuttavia rimane ancora, al di là |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Platone esprime l' unione di tali idee coll' anima non solo | col | vocabolo di presenza , ma ancora con quello di abito , come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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essere, che il vero essere è sempre il medesimo, ma che | col | raziocinio all' anima si manifesta qualche cosa di ciò che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Accenna poi che Iddio pose gli astri, animali divini, | col | corpo di puro fuoco nella sapienza del potentissimo, cioè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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atto volontario d' intendimento, pel quale l' uomo aderisce | col | suo principio, e con tutto se stesso alla verità delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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perciò non è immediatamente intelligibile, ma dal lume e | col | lume suo figliuolo s' argomenta: poichè col lume s' ha il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ma dal lume e col lume suo figliuolo s' argomenta: poichè | col | lume s' ha il vedere, e col vedere si vede il lume e nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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figliuolo s' argomenta: poichè col lume s' ha il vedere, e | col | vedere si vede il lume e nel lume come nell' effetto si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sua natura sapiente » » e da queste finalmente ascendendo | col | raziocinio dell' analogia alla cognizione della Causa, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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preferito a questo, stante che abbia una stretta parentela | col | bene supremo. Ma non contento di ciò, spezza l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le loro similitudini , dalle quali, ricevute dall' uomo | col | senso, la mente trapassa alle idee , di cui quelle sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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tutta quella serie di cause e di effetti dà quell' impulso | col | fine d' ottenere l' ultimo effetto; quanto se quell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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cosa e da qualche cosa, ed è di specie il medesimo » » | col | producente (1): dal che deduce che il composto di materia e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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vuol produrre un effetto, per esempio la salute, trascorre | col | pensiero la serie dei mezzi fino che arriva ad uno, che è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell' altro per la continuità del moto, egli stabilisce | col | suo sistema, che ci sia stato nel mondo un vero ricorso di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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». Alla quale questione si trovava prossimo tanto più | col | pensiero, che sul principio dello stesso libro avea |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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bello apparente [...OMISSIS...] , ed è ciò che si appetisce | col | senso [...OMISSIS...] , dal vero bene , ed è ciò che si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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concepire del nostro filosofo che si trova il primo anello | col | quale congiunge fisicamente Iddio alle cose mondiali. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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d' altro, trova insufficiente questa proprietà, e finisce | col | conchiudere che « « la sostanza si predica della materia, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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[...OMISSIS...] : il volibile, dunque, s' identifica | col | primo intelligibile. Ma qui prima di tutto la distinzione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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per la stessa argomentazione gli altri eterni motori hanno | col | primo la stessa natura, e la loro differenza rimane che sia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sè qualche potenza, non si parla d' un ente realmente unico | col | quale ogni cosa tenda a congiungersi, ma si parla di tanti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in Aristotele tra' suoi principŒ ontologici , e il metodo | col | quale va filosofando. Egli vuole che si parta sempre dalla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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subbiettivamente considerata, la mente , che si cangia | col | suo ultimo atto in obbiettiva, come abbiamo accennato. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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qualità di subietto alla materia, e al composto, che opera | col | mezzo della specie; lasciando così la specie priva al tutto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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senziente in potenza, ma il sensibile in atto s' unifica | col | senziente in atto, secondo Aristotele, così la mente in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(4). Veniamo alla prima. Noi non possiamo convenire | col | nominato erudito nella sentenza che Aristotele dia la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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indeterminato (epiteto che gli dà Aristotele), che | col | determinarsi diventa tutti gli universali? Passiamo alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dal senso, e rimane apparenza senza alcuna relazione | col | vero o col falso, che è sempre nella mente e non nel senso, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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senso, e rimane apparenza senza alcuna relazione col vero o | col | falso, che è sempre nella mente e non nel senso, come lo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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separabile, come a sostanza compiuta. Che se il filosofo | col | suo pensiero si fermasse all' ente come universale e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ma si conoscono colle specie loro che sono nella mente e | col | senso. Ma poichè l' essere come essere è egli stesso ad un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dell' essere inteso, e che è in potere della mente, | col | sentito o coll' inteso precedentemente, ma questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la specie7idea colla forma reale delle cose (cioè | col | loro atto immanente), dà a questa forma reale un' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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finale è divina , anche le cose animate tendono al divino | col | loro appetito. Ma tutta questa dottrina s' appoggia sopra |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e però un intelligibile in atto dato all' uomo per natura, | col | quale egli si forma tutti gli altri intelligibili, che cosa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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bianchezza « « non può essere separata, ma è sempre insieme | col | composto » » (2). Distingue dunque Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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inesista il colore, se non si riferisce ai colori percepiti | col | senso [...OMISSIS...] . L' universale dunque come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il termine del principio di contraddizione, cioè l' essere: | col | qual essere l' anima afferma questo è, questo non è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Poniamo attenzione a ciò che egli dice circa quel principio | col | quale si sentono tutti i sensibili, potendo questo non poco |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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potendo questo non poco giovarci a intendere quel principio | col | quale s' intendono tutti gli intelligibili. Si fa dunque la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è uno ed indivisibile, e questo in atto, «kat' energeian,» | col | quale si hanno sensazioni di tutti i generi: ma questo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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concetto: l' uno, cioè l' intellezione, la fa esser atto, | col | quale ella è capace di ridurre in atto tutti gli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ma dalle relazioni diverse con un elemento straniero, cioè | col | sentimento. Ora il sentimento stesso è uno; ma si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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stessa anima umana non è intellettiva se non aspira e tende | col | suo appetito a una specie più sublime e del tutto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in fatto dice, che « « la mente stessa si fa intelligibile | col | toccare e coll' intendere, di maniera che sia un medesimo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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se pur vuole, che la sostanza divina entri in composizione | col | corpo e coll' anima dell' uomo, rimanendo sostanza in atto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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rapisse in circolo il corpo celeste da essa informato, e | col | moto locale rappresentasse l' interno circolo del pensiero; |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Ma primieramente l' unione della qualità essenziale | col | subietto è doppia, cioè: 1 è tale in natura; 2 è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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medesimo che l' essere quella cosa che si nomina, senza che | col | dirla una, le si aggiunga altro (1). L' essere dunque, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Le notizie dunque delle cose inferiori non aggiungono, ma | col | loro miscuglio diminuiscono, secondo Aristotele, l' oggetto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che sono e non sono (5), e però in qualche modo cessano | col | cessare del composto, rimanendo sempre in altri composti ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' appetito naturale, egli mescola il discorso dell' una | col | discorso dell' altra, e cava indifferentemente gli esempŒ |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il che unisce ancor più, anzi identifica il pensato | col | pensante (4), la cosa coll' idea. Onde quest' è una delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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potenziale, ossia la materia. Questa è atta ad arrivare | col | suo conato a gradi diversi: il primo è quello delle specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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separata, determinandosi dalla materia o potenza che | col | suo appetito verso l' essere prende più o meno dell' atto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in sè il mondo, che ha però una perfetta correlazione | col | mondo stesso, cioè coi diversi generi di cose che lo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(1). E in fatti l' uomo produce a sè l' intelligibile | col | toccare e coll' intendere, [...OMISSIS...] (2): ora come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nell' anime umane. Così, sebbene l' immobile sia congiunto | col | mobile, e quello che continuamente perisce coll' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nella natura perchè non ha parti nè attività alcuna? come | col | solo appetirsi una cosa, s' acquista in parte quella cosa? |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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numero ed uno solo di specie ha materia, [...OMISSIS...] , | col | qual principio vuol anco provare che un solo è il Primo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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create l' altre cose esistenti, ma a lui coeterne, operanti | col | proprio impulso, benchè con questo tendenti a lui; egli non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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intelligibili per sè. Vi riescono quelli soli che arrivano | col | loro movimento ad uscire dalla loro potenzialità, il che è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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In fatti tutte le cose si conoscono coll' essere e | col | non essere (1); ma il non essere non è che la remozione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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cosa di troppo forte, la mente all' opposto s' avvalora | col | fortemente conoscere (2), perchè è ella stessa l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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stessa anima, e in senso subiettivo formando un chè uno | col | sensitivo, raccoglie da questo gli intelligibili, al |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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se vi si mescolassero, come mescolandosi l' imperfetto | col | perfetto questo si deteriora. Ma la mente umana, secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Aristotele parla della mente data all' anima come strumento | col | quale possa formarsi la scienza, non può intendere che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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come uno strumento con cui procacciarsi coll' induzione e | col | raziocinio tutte le specie della natura (3). Questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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poter raccogliere che il progresso della ragione umana, | col | qual giunge alla prima causa, sia questo, secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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soli, dobbiamo tuttavia riconoscere che chi verifica | col | telescopio siffatta meraviglia, compie un semplice atto |
Psicologia delle menti associate -
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successive elaborazioni dell'intelletto il vero s'intesse | col | falso, finché l'opera d'un'analisi interna e fedele non |
Psicologia delle menti associate -
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bilancia in contatto colla viva fiamma, arde, indicando | col | rapido aumento del peso l'invisibile ossigene che assorbe |
Psicologia delle menti associate -
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organiche di carbonio e d'aqua, variano proprietà solamente | col | disporsi in diversa ordinanza, - come l'essenza di rose e |
Psicologia delle menti associate -
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vita meno incerta e faticosa; moltiplicarsi ed assicurarsi | col | numero; coordinare i frammenti delle tradizioni iniziali |
Psicologia delle menti associate -
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nuocere al suo nemico, né giovare a quel gruppo di viventi | col | quale egli è immedesimato, è nulla per esso; esso non lo |
Psicologia delle menti associate -
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quasi più al decadimento. Il progresso prevale perché | col | corso del tempo cresce naturalmente il numero delle verità. |
Psicologia delle menti associate -
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fece. Timida e incerta a principio, alleata coi signori e | col | potere temporale più appresso e imbevuta, anche per utile |
Doveri dell'uomo -
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dappertutto sicurezza e rapidità; è diminuito, quindi, | col | prezzo del trasporto, il prezzo delle derrate. E, d'altra |
Doveri dell'uomo -
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coi vostri affetti, colle vostre gioie, coi vostri dolori, | col | vostro sangue, è la Città, il Comune, non la Provincia o lo |
Doveri dell'uomo -
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quello che voi confondete: voi confondete il bene | col | male, l' onesto con l' utile, e noi vogliamo stabilire |
Questioni politico religiose -
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associarsi e d' organizzarsi, per regolare pacificamente e | col | maggior vantaggio tutto ciò che riguarda tali mezzi, cioè i |
Questioni politico religiose -
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avessero abbracciato per loro norma il secondo princìpio, | col | quale appunto si propongono d' evitarle, la legge uscita |
Questioni politico religiose -
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persone ricevono dal popolo, cioè dai padri di famiglia, | col | quale mandato sono investite della potestà civile (3); è |
Questioni politico religiose -
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inevitabile conseguenza a stabilire delle leggi che lottano | col | princìpio religioso e con la religiosa coscienza de' |
Questioni politico religiose -
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contiene un' eresia, e perciò insulta il dogma cattolico | col | dichiararlo falso, poiché la legge dice assolutamente e |
Questioni politico religiose -
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Due coniugi cattolici divorziati, e passati ad altre nozze | col | favore della legge, si pentono del fatto che hanno |
Questioni politico religiose -
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un altro divorzio. La legge obbliga la moglie ad abitar | col | marito, ed obbliga il marito a ricevere presso di sé la |
Questioni politico religiose -
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il bene quanto il male, scambiano manifestamente il diritto | col | fatto: che abbiano la libertà naturale d' eleggere il bene |
Questioni politico religiose -
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