contro ogni prova, e vi terrà schiuso un raggio azzurro di | cielo | in ogni tempesta. |
Doveri dell'uomo -
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quando ci narrava che il Despota voglioso di raggiungere il | cielo | non seppe innalzare se non una Torre di confusione, e che i |
Doveri dell'uomo -
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e logica di Governo. Voi non avrete padrone fuorché Dio nel | cielo | e il Popolo sulla terra. Quando avete scoperto una linea |
Doveri dell'uomo -
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di comunione è eguale per tutti. Ciò che è santo nel | Cielo | è santo sulla Terra. E la Comunione degli uomini in Dio |
Doveri dell'uomo -
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di fatto e che chiamarono soggiorno d' espiazione, e il | cielo | a cui l'uomo poteva, per virtù di grazia e di fede, salire |
Doveri dell'uomo -
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il tempo. Il Genesi dice: « « Nel principio Iddio creò il | cielo | e la terra »(Gen. I, 1) ». Se Iddio creò il cielo e la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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creò il cielo e la terra »(Gen. I, 1) ». Se Iddio creò il | cielo | e la terra nel principio, vuol dire che non li creò |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cominciano colle parole: « « Nel principio Iddio creò il | cielo | e la terra » », e il Vangelo di S. Giovanni che, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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parole di Giovanni: « Nel principio, in cui Dio creò il | cielo | e la terra, era già il Verbo ». Ma in qual principio creò |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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era già il Verbo ». Ma in qual principio creò Iddio il | cielo | e la terra? Certamente nel principio delle cose, nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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egli dovette di necessità scrivere che Iddio « « creò il | cielo | e la terra nel primo istante » ». - Ma se l' atto creante è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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, acconcissima ad esprimere il modo con cui i Santi in | cielo | apprendono Dio, suppone una distinzione e una cotal |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in cielo, sicchè tu possa dire: Chi di noi può salire al | cielo | e indi tradurlo a noi perchè l' udiamo e l' adempiamo? Nè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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prime parole del Genesi: « « Nel principio creò Iddio il | cielo | e la terra » ». E veramente Gesù Cristo disse espressamente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Mosè, lo storico della Creazione, fa che Iddio ordini il | cielo | e la terra colla sua parola: « « Disse Iddio: sia fatta la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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generale in quelle parole: « « Nel principio Iddio creò il | cielo | e la terra » », dove non si fa altra distinzione che quella |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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chiaramente dal testo greco, che, invece di dire: « dal | cielo | celeste », dice: « « Signore dal cielo », [...OMISSIS...] . |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di dire: « dal cielo celeste », dice: « « Signore dal | cielo | », [...OMISSIS...] . Onde viene a dire che il primo Adamo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fu il Verbo divino, proveniente non dalla terra, ma dal | cielo | sede di Dio; fu il Signore, [...OMISSIS...] , di tutte le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fa in essa, ossia la volontà intelligente, la quale va di | cielo | in cielo, di virtù in virtù, di perfezione in perfezione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e tutte le macchie, perviene al cospetto di Dio nel | Cielo | de' Cieli. Per le cose poi che sono in terra deve |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Sposa dell' Agnello nell' atto ch' ella scendeva da Dio di | Cielo | in terra: [...OMISSIS...] Nel Cantico de' Cantici si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vita gloriosa dopo la resurrezione, e dopo l' ascensione al | Cielo | (due gradi della stessa vita), la quale è la stessa vita |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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coelo descendit, et dat vitam mundo (1). » Questo pane del | Cielo | è Gesù Cristo stesso, ma non nella sua vita naturale, ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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perciò appunto non muore, perchè non è nato della terra: il | cielo | è il luogo della vita e non della morte: ciò che è dal |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è il luogo della vita e non della morte: ciò che è dal | cielo | non soggiace alle leggi della terra, e perciò non muore, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Cristo. Qual ineffabile consorzio! Qual intima unione del | Cielo | colla terra! qual divino legame fra le cose visibili ed |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vissuti quaggiù della vita nascosta di Cristo, possiamo in | cielo | godere della vita palese e a pieno manifesta. Così le tre |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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E Iddio presso il suo popolo mandava sovente il fuoco dal | cielo | ad assumere la vittima quasi egli stesso se ne nutrisse. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in questo mondo, quanto riferendola a ciò che si farà in | cielo | dall' anime separate da' corpi: egli ammette adunque una |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' Eucaristia figurata nella manna è chiamata pane del | cielo | (4). Convien dunque dire che nel cielo si mangi questo cibo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è chiamata pane del cielo (4). Convien dunque dire che nel | cielo | si mangi questo cibo divino. E Cristo lo dice ancora più |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che si fa ai Cristiani, che muojono giustificati, in | cielo | subito dopo la loro morte, e all' anime che escono pure d' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per la manna, ma non pel vero pane celeste che da un altro | cielo | spirituale discese, e per ragione del quale Iddio permise |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il divino suo corpo, poscia risorto, coll' ascensione al | cielo | si tolse agli occhi degli uomini. L' uomo, incorporato in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Cristo, e quindi è morto e seppellito e risorto e salito al | cielo | in ispirito con Cristo, come membro di Cristo. Il che egli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cioè a dire Cristo che siede alla destra del Padre in | cielo | e le cose tutte di Cristo, aspettando la meravigliosa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Vi ha dunque l' eredità immarcescibile conservata in | cielo | per noi [...OMISSIS...] , colassù palese, a noi ora |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ora alla vita eucaristica, quaggiù velata, colassù in | Cielo | palese, dico primieramente che i veli che ci nascondono al |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la verità e non uniformarvi le azioni, è delitto che | cielo | e terra condannano. Perché vi parlo io dei vostri doveri |
Doveri dell'uomo -
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che uno stesso vocabolo fosse adoperato e a significare il | cielo | e a significare l' attributo divino, e che questo vocabolo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Supponiamo, in ragione di esempio, che la parola | cielo | secondo la primitiva sua significazione valesse quanto dire |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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leggere quella sacra pagina che ragiona la generazione del | cielo | e della terra, avviene che, non senza scoprirvi delle |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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per quella grazia che dai santi comuni ed apostolici, o in | cielo | per la loro intercessione e ministero, o in terra per la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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predicazione e esempio, viene in esse trasfusa: nè v' ha in | cielo | albero di altra specie che di questa, del legno della vita. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la cognizione e il culto del solo vero Dio Creatore del | cielo | e della terra. Qui tendono costantemente le prime e le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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L' uno e l' altro di questi tipi rappresentava la porta del | cielo | (la carità, la grazia), chiusa dopo il peccato, e per la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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lui quella terra, simbolo della Chiesa di Gesù Cristo e del | cielo | (7). 4. Melchisedecco - e il suo sacrificio di pane e di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Abramo: [...OMISSIS...] . Il Signore lo condusse fuori a | cielo | scoperto e facendogli guardar le stelle, gli disse: « Così |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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bellissimo emblema del mediatore che congiunger doveva il | cielo | colla terra e che doveva discendere da Giacobbe. Gli angeli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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era il tipo dello entrare che doveva far Cristo in | cielo | una sola volta per sempre, pel sacrificio della sua morte: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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un solo sacrificio, la sua morte; un solo gran Sacerdote in | cielo | vivente in perpetuo. E si osservi che lo stesso sacrificio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in ciel; e in questo gran rito può dirsi veramente che è il | cielo | che comunica colla terra. Aperto poi il cielo per Cristo, è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che è il cielo che comunica colla terra. Aperto poi il | cielo | per Cristo, è tolto quel divieto che non entrasse che il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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loro vivere quella virtù che aveva possa di far stillare il | cielo | in ubertose rugiade, e dare la pinguezza alle biade della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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riposta poi l' arca (6). L' incarnazione e l' ascensione al | cielo | viene simboleggiata da questo carro. Il Verbo di Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' infallibile effetto della sua volontà: egli riascende in | cielo | trionfatore sul carro medesimo e si trae dietro i vinti |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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a cui parla. Sapendosi che chi parla è un inviato dal | cielo | a minacciare di castighi sopravenienti le scelleratezze del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dopo. Ne darò qui un solo esempio preso da due sole parole, | cielo | e terra. Io mi persuado che nella lingua primitiva il cielo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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cielo e terra. Io mi persuado che nella lingua primitiva il | cielo | e la terra fossero nominati con de' nomi comuni sostantivi, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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gli uomini dovettero denominare le cose (2). Fu dunque il | cielo | denominato dall' altezza sua, la terra dalla sua bassezza |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sua bassezza in rispetto al cielo, cioè il nome proprio del | cielo | si fu l' alto , il nome proprio della terra si fu« il basso |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sua sacratissima umanità nello stesso tempo che è palese in | cielo | in istato glorioso: e questa umanità, mediante un tal |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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della materia che si usa nella Chiesa dopo la sua salita al | cielo | come si può dire altrettanto? Rispondo direttamente alla |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che soli potevano a pieno intendere, dopo essere venuto di | cielo | lo Spirito Santo (3). S. Paolo attribuisce all' ignoranza |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' espressione, che la circoncisione aprisse la porta del | cielo | (6). L' uomo è creatura di Dio: dunque è fatto all' onore |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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liberati dalla morte del peccato dovevano pervenire al | cielo | significato dalla terra promessa verso cui uscendo dall' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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essere un sacerdote verace, potente di chiamare Dio dal | cielo | e farlo amico dell' uomo; e di questa virtù sacerdotale |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in terra co' discepoli dopo la Resurrezione, e salito al | cielo | alla destra del Padre invisibile a' viatori e mandante di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il potrete conferire anco agli altri uomini; essendo già il | cielo | apertosi e disceso sul mondo il mio Spirito, onde viene al |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ma là dove era Cristo, a cui stavasi unita; l' essere in | cielo | è aggiunta di maggior gloria e felicitazione. Nella parola |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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S. Giovanni, secondo lo stile delle Scritture, la parola | cielo | , e per indicare i secondi usa S. Giovanni la parola terra |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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« Poichè tre sono quelli che danno testimonio (a Cristo) in | cielo | » (cioè nelle anime rigenerate dal Battesimo), «il Padre, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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difficoltà alcuna sull' interpretazione de' vocaboli | cielo | e terra , il primo de' quali è spiegato da Cristo, come |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che sarebbe assurdo, se non erro, interpretare la parola | cielo | per lo stato de' beati, quasichè nella vita presente la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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glorioso a pieno regna « m' è stata data ogni potestà in | cielo | ed in terra«, » e Dio regna in Cristo. Volea dunque dire, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che digiunò, predicò, patì, risorse da morte, ascese al | cielo | e sussiste nell' Eucaristia, è uno stesso e identico corpo, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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prese) di cui consta ora il corpo suo glorioso in | cielo | nè più nè meno: e se si fosse fatta la consecrazione in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ha detto Cristo: « il Padre mio dà a voi il pane vero dal | cielo | (5); » od al Figliuolo, che dice: «« Io sono il pane vivo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e comunichi per varii gradi, e solo dopo salito Cristo al | cielo | e disceso lo Spirito solennemente sugli Apostoli comunichi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sostanziale, ma solo accidentale; egli oltre essere in | cielo | avrebbe un sito di più in cui si troverebbe, cioè sotto le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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altro precedente dove nega che il corpo di Cristo che è in | cielo | muti o la sostanza, o gli accidenti, o il luogo (2). Se |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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luogo; la qual perciò come tale, non può dirsi essere in | cielo | od in terra; perocchè questo sarebbe già un dire avere |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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o è nulla? Il Bellarmino dice che il corpo di Cristo in | cielo | acquistò l' essere sacramentale, il che suppone qualche |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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lui [...OMISSIS...] . Or dunque, se il corpo di Cristo in | cielo | acquistò qualche cosa, se sotto le specie egli esiste colla |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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speranze del futuro, e par loro di vedere già sereno il | cielo | perchè s' accorgono del molto allentare della tempesta. Ma |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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senza avvilirci, e ci annunziano, come dicevo, l' ira del | cielo | sopravveniente, insegnandoci ad un tempo la via di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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quant' egli è deforme e sconvenevole, e voglia il | Cielo | che non sia di noia l' udir parlare contro lui, come contro |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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segno dentro a certo loculo da loro fissato ti lodavano a | cielo | come cosa nuova e profonda. All' incontro ella è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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pel corso di quattro mila anni, prima che discendesse dal | Cielo | il padrone del campo colla scure nelle mani, quando le |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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rappresentare ancora quella quiete dell' anima che in | cielo | si assaggia nel gaudio divino: tal quiete essere veramente |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nè tolta dalla terra, ma che essa è di Cristo e dal | cielo | discesa, ne viene, che dobbiate essere esatta assai nelle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fate ad imitare le Eustochio e le Paole; e voglia il | Cielo | che altre ed altre vi vengano dietro; acciocchè il popol |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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non possa esserne fatto quasi a fior di labbra, ed è in | cielo | che l' uomo se ne pasce a ribocco. Ora questa VOCAZIONE |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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pericoli di questa vita ci conduce nella promessa terra del | cielo | colla verga della grazia, che solo per la sua potenza è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cogli altri Santi si unisse alla gloria. Pur troppo solo in | cielo | il corpo di Cristo è adulto! quaggiù siamo sempre |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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uomo perfetto, per la fermezza della medesima fede: in | Cielo | poi per la cognizione del Verbo , non più per ispecchio o |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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pensa, che tutte cose da lui dipendono, che egli empie il | cielo | e la terra (5), che si trova tanto dall' empio come dal |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di questo divino Sacrifizio, ell' è tale, che nè pure in | cielo | non si dà alcuno atto di culto più augusto: gareggia per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e angusto cuore, ma per quello di tutti gli angeli del | Cielo | ne sia trabocchevolmente d' avanzo? Quale adunque sia l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che risorto da morte non muore più, ma regna eterno in | Cielo | a destra del Padre: tuttavia nel pane si considera il solo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il sacrifizio che salva, ma il sangue del giusto, che al | Cielo | grida vendetta. E` reo dunque del corpo e del sangue del |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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[...OMISSIS...] Altrove ancora paragona la beatitudine del | Cielo | ad una cena e ad un convito nuziale (2). Nè il regno di Dio |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nè ristretto da luogo, ma invisibile essendo riempie il | Cielo | e la Terra; e dappertutto è adorato dai fedeli (1). Tali |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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scala degli Angeli, che congiungeva insieme la terra ed il | cielo | (4). Nell' altare s' inseriscono reliquie di Santi, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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si odorano dal Padre, essendo Cristo il solo odore in | cielo | gradito. E così nella pompa de' doppieri e de' torchi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ov' è solo principio d' eterna vita, quasi trasportato in | Cielo | a quel tempo, in cui l' opera di nostra salute sarà |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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celebravano e celebrano il risorgimento, col quale un | Cielo | nuovo e una Terra nuova apparì, e cantavano in questo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Imitatrice degli Angeli in terra vivrà col corpo, e in | Cielo | collo spirito. Guardiana però e quasi sentinella di questo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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è bene, e così è principio. Da tal principio dunque il | cielo | e la natura dipende »(1) ». Prendendo queste parole |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dei primi motori move il suo astro, a che il moto del primo | cielo | mosso dal Motore supremo? - Il primo mobile gira con un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dall' essere necessario e intelligibile primo dipende il | cielo | e la natura, continua così: [...OMISSIS...] . L' ottimo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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parlare traslato. A ragion d' esempio quando prova che il | cielo | è finito (2) e poi dice, che « « al di fuori del cielo non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il cielo è finito (2) e poi dice, che « « al di fuori del | cielo | non c' è, nè ci può essere, nè corpo, nè luogo, nè vacuo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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si può intendere il significato proprio, perchè se il | cielo | è finito, convien che al di là rimanga ancora dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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circolo del pensiero; e per questo pare che attribuisca al | cielo | il volgersi in giro ragionevolmente, [...OMISSIS...] (4). |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e l' uniforme esistenza: ma sotto il moto del primo | cielo | pone poi quelli delle altre sfere e degli astri; moti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(1). Queste sfere e questi astri si movono come il primo | cielo | per la contemplazione e l' appetito del proprio Dio, motori |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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duplice, l' uno di moto uniforme, come quello del primo | cielo | che conserva l' uniformità della natura, l' altro di moti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sta tutta nelle nature finite, cioè nell' appetito del | cielo | supremo. Ma questo movimento (associato però al movimento |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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movimento del corpo a lui più vicino, cioè del primo | cielo | (7). [...OMISSIS...] (1). Egli è dunque manifesto, che il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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primo eccitamento di questa forza, che è il movimento del | cielo | supremo, dal quale cominciano tutte le altre quattro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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anco provare che un solo è il Primo motore e un solo il | cielo | ch' ei move. Ora la mente in atto è priva al tutto di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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questo è l' Essere necessario, il principio da cui pende il | cielo | e la terra (4), Iddio. Questo è il principio di tutte le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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principŒ materiali pare non doversi ammettere; poichè se il | cielo | e l' altre cose sono determinate con ordine, ragione, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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forza d'analisi, ben poco oltrepassa nell'osservazione del | cielo | quei primi rudimenti. Egli vive e muore, senza curarsi di |
Psicologia delle menti associate -
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immensa serenità in tutto l' uomo, trasformato in un ampio | cielo | lucente; ella appunta l' uomo e lo affissa nell' eternità. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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persuaso che vive Gesù Cristo, che ha ogni potestà in | cielo | e in terra, che fa tutto ciò che vuole, e che nulla avviene |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che andando in refettorio non si debba toccar l' aria del | cielo | sereno, ed in refettorio stesso colloco una buona stufa che |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
quello che odia queste sante congregazioni e muove terra e | cielo | per distruggerle, se gli riesce; e se non gli riesce, |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
nè ingannati nella nostra aspettazione. Ah! solo il | cielo | è il luogo nostro, il luogo sicuro, ove riporre ogni nostro |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la causa di Gesù Cristo, a cui è data ogni podestà in | cielo | ed in terra. Credo che molto debba aiutare questa causa ne' |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
se fosse al mondo S. Ignazio m' intenderebbe: ma può dal | cielo | ottenere tutto il lume necessario a' suoi figliuoli. Ella |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
compagni, nessuno eccettuato, che benedicono ogni giorno il | cielo | per la contentezza di cui godono. I Superiori ancora |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
essere in cielo, secondo l' Apostolo stesso. E se siamo in | cielo | collo spirito, colla mente e coll' affetto, che sarà per |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
con piena certezza, essendosi obbligato di ratificare in | cielo | ciò che essi scioglieranno in terra: un Dio7Uomo, che ci dà |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
di soverchio, dopo l' esempio di GESU` Cristo che dal | cielo | s' abbassò fino alla croce dolorosissima ed infamissima |
Epistolario ascetico Vol.III -
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pugnano a morte. Fra i campioni dell' inferno e quelli del | cielo | v' ha un partito mezzano simile a quello « degli Angeli che |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
il punto della leva fuor di questo mondo, nell' astro del | cielo | eterno che è GESU` Cristo. - E GESU` Cristo stesso volle |
Epistolario ascetico Vol.III -
|
vinceremo i nostri nemici che ci vogliono offuscare quel | cielo | sereno, sotto cui dobbiamo e possiamo vivere, in cui astro |
Epistolario ascetico Vol.III -
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scaccino, come le nubi dinanzi al sole, si faccia sereno il | cielo | dell' animo nostro. Non conviene ragionare con esse, ma |
Epistolario ascetico Vol.II -
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eziandio il pensiero che, non ammettendosi nella reggia del | Cielo | niente che porti il minimo segno di terra, che serbi la |
Epistolario ascetico Vol.II -
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dice la « gloria futura , » per distinguere quella del | cielo | dalla grazia che si ha in questa terra (6). E quando egli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della grazia in questa vita è tutta di Dio; laddove in | cielo | la gloria di Dio ridonda in noi: ossia, secondo il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
essa la capacità di ogni creatura. Sebbene l' uomo in | cielo | per la gloria e in terra per la grazia si faccia partecipe |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sull' orizzonte, ma ne vedevano i raggi che facevano il | cielo | albeggiante e lucente, più o meno, secondo i vari tempi, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che li spingeva talora a far scendere il fuoco dal | cielo | che incenerisse i bestemmiatori, e a chiamare le belve |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
Spirito Santo, perchè non erano ancora aperte le porte del | cielo | (1). Il che sebbene basterebbe a provare il mio assunto, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
percezione del Verbo, non solo in terra, ma perfino in | cielo | (2) e, come dicono i Teologi, la visione del Verbo importa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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[dovessero adempirsi] solo dopo ch' egli fosse salito al | cielo | sedente alla destra del Padre; tuttavia una grave |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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a prepararvi il luogo« »; appunto allora quando andava al | cielo | per mandare di lassù lo Spirito. E questa abbondanza e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e dominate sui pesci del mare e sui volatili del | cielo | e su tutti gli animali che si muovono sopra la terra« (1) |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
della grazia, ma tutti indistintamente gli uomini. « Il | cielo | e la terra, egli dice, e tutte le cose che in essi si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
interroga i giumenti e ti ammaestreranno; e i volatili del | cielo | e ti daranno cenno« (2) ». Dove l' uomo è sollevato a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che ei vuole alludere quando, dopo aver detto che il | cielo | e la terra il chiamavano ad amar Dio, soggiunge: « Ah! da |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
e misericordia farai a cui la farai: chè altramente il | cielo | e la terra parlano ai sordi le lodi tue« (3) ». Perocchè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
del sabbato e a quei passi tutti dove si legge che il | cielo | e la terra e ogni parte dell' universo era stata compita, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
veramente nel Timeo egli pone anteriori alla formazione del | cielo | tre elementi, l' idea, la materia corporea non inerte ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
in questo si rappresentarono coi due movimenti opposti del | cielo | delle stelle fisse che si move equabilmente, prendendo la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
prendendo la legge dal moto dell' intelligenza, e del | cielo | solare7planetario, che si move con variati e molteplici |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
diverso e il medesimo , quello del diverso col volgersi del | cielo | planetario, e quello del medesimo col volgersi del sommo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
sommo cielo: tuttavia rimane ancora, al di là di tutto il | cielo | visibile, uno spazio infinito occupato dall' anima, dove |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
|
beatitudine naturale, abitatore di un terzo luogo fra il | cielo | e l' inferno, come dicevano i pelagiani, se non a render |
Il razionalismo -
|
cognizione la gratitudine verso il vostro Dio, fino che in | cielo | ne canterete le lodi. Oh che possiamo consumare il nostro |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
un reale più sottile o più remoto da' sensi, come il | cielo | , per ideale, e un reale più crasso e più vicino, come la |
Sulle categorie e la dialettica -
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ingrosso denominandoli « numeri celesti », o « numeri in | cielo | », e « numeri terrestri », o « numeri in terra ». Ma più |
Sulle categorie e la dialettica -
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armonia, come si conchiudesse con sublime concetto che il | cielo | ed il mondo tutto fosse un' armonia sussistente. Noi ne |
Sulle categorie e la dialettica -
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nella sua casa o nel suo casolare, o anche a | cielo | sereno, si riputerebbe ricchissimo in poco d' ora a sua |
Gioberti e il panteismo -
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alcuno dei presenti scrittori (il Gioberti) d' innalzare a | cielo | il metodo sintetico, e di deprimere l' analitico, quasichè |
Gioberti e il panteismo -
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e questo si è che egli professa apertamente, ed estolle a | cielo | il dogma della creazione, anzi lo pone a segno |
Gioberti e il panteismo -
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In questa ammirabile catena, che tiene sospeso al | cielo | tutto l' universo, sta come anello medio l' anima |
Psicologia Vol.III -
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E non dichiara forse le anime umane di divina stirpe dal | cielo | discese in terra come in un esilio, in un antro, «phygades |
Psicologia Vol.III -
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razionalismo, e ogni cosa promettente all' uomo dal freddo | cielo | delle idee. Nel libro IV della « Repubblica » Platone non |
Psicologia Vol.III -
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quello di Platone, perchè ignobilita le idee, traendole dal | cielo | in terra. Ma è prezzo dell' opera, che noi esaminiamo con |
Psicologia Vol.III -
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le esperienze e le osservazioni, le quali grazie al | cielo | si cominciano già a fare (ed è pur tempo, che si tolga ad |
Principio supremo della metodica -
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pesa trova suo luogo? Di queste cose e dell' altre che il | cielo | ha rese comuni a tutte le umane creature, e che la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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pesa trova suo luogo? Di queste cose e dell' altre che il | cielo | ha rese comuni a tutte le umane creature, e che la |
Filosofia politica naturale -
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