Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: cessazione

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Definizione del concetto di annichilamento . - « La  cessazione  intera dell' essere reale di una cosa si chiama
indicata definizione. - Il nulla è opposto all' essere: la  cessazione  dell' essere è il nulla. Nelle cose si distingue l' essere
l' azione continui, o che ivi termini: questo effetto è la  cessazione  intera dell' essere del pane e del vino. Dunque è una vera
perocchè esse valgono, come abbiam detto, a significare la  cessazione  dell' essere, anzichè del modo dell' essere. 2. Quando si
o più tosto, come osserva lo stesso Bellarmino, una  cessazione  dell' azione di Dio che conserva il pane per annichilarlo,
non il modo dell' essere, ma l' essere stesso: perocchè la  cessazione  di un altro essere non è mica cosa identica colla
al tutto per sua natura dal primo: quando all' opposto la  cessazione  di un modo e la sostituzione dell' altro è una ed identica
positiva di Dio, e non mai nessuna azione negativa, nessuna  cessazione  di azione: l' uomo adunque non la v' introduca. Questa
de mutatione deperditiva », che non è altro che la intera  cessazione  dell' essere del pane stesso. 2. Si pongono due mutazioni
avvenire que' due fatti contemporanei e unificati della  cessazione  di tutta la sostanza del pane, e della presenza del corpo
perocchè la transustanziazione contiene in sè e la  cessazione  della sostanza del pane, e il ponimento della carne di
a que' due primi dogmi della presenza reale e della  cessazione  del pane, ommettendo il terzo principale di tutti, cioè
che descrivano una tale operazione come inchiudente una  cessazione  di conservazione, un atto di distruzione: ma troviamo che
della vita, e non per alcuna vera distruzione o  cessazione  di alcun essere. 5. S. Gaudenzio introduce la similitudine
Gaudenzio adunque non pensava a quello strano sistema della  cessazione  di un essere, che fu introdotto solo da' moderni; per non
di conversione, ma solo un concetto composto ( a ) di  cessazione  del primo individuo ( b ) della conservazione del secondo,
. Ciò posto, che cosa è la morte del corpo? E` la  cessazione  di quel suo atto, onde mettendosi in comunicazione coll'
onde mettendosi in comunicazione coll' anima, vive. Ora la  cessazione  di quest' atto è ella cosa meramente negativa? Mai no;
dell' anima, che è il peccato. Come la morte del corpo è la  cessazione  dell' atto con cui il corpo vive in comunicazione coll'
comunicazione coll' anima; così la morte dell' anima è la  cessazione  di quell' atto dell' anima, con cui questa vive in
con cui questa vive in comunicazione con Dio. E come la  cessazione  di quell' atto del corpo è un disordine ed intima
l' uomo pensi a ciò che sta per avvenire in sè, pensi alla  cessazione  del suo pensiero riflesso, alla cessazione di quello stesso
sè, pensi alla cessazione del suo pensiero riflesso, alla  cessazione  di quello stesso pensiero con cui sta osservando con quali
delle parti, rottura talora della coesione fra esse,  cessazione  della continuità di comunicazione, quando per esempio la
pena e dolore. Qui però conviene distinguere dal dolore la  cessazione  del sentimento (individuale). Quando alcune parti del
che si dicono crisi , altro non sono che l' effetto della  cessazione  dell' irritamento dei visceri. Perchè questa irritazione
sia, quando succede naturalmente, l' effetto della  cessazione  della causa della malattia, non è però che molte volte le
anima. Di più, la parola morte altro non significa che la  cessazione  nel corpo degli atti della vita e dell' animazione; dunque
fenomeni esterni accompagnino in lui il sentimento o la  cessazione  di esso; indi ne inferisce che in quegli esseri, in cui
concetto, che già noi abbiamo dato della morte, come della  cessazione  dell' animazione del corpo. Onde la morte non si può
perchè anzi la piena disorganizzazione trae seco la  cessazione  del dolore. Che questo dolore sia tale che possa arretrare,
in questo che prova essere insensibile a noi non solo la  cessazione  di tutta intera la potenza di sentire, ma ben anco di una
tutta ideale del male, come di una cotal privazione o  cessazione  del bene che sperimenta; tuttavia la sua volontà non può
in quel cotale immobile sopimento che ragionevolmente  cessazione  della vita, ossia morte si può denominare. E perchè la vita
opera materiale e servile, a ricordo appunto di quella  cessazione  dal creare che Iddio aveva fatto, compita ch' ebbe l' opera
perchè anche ciò solo basterebbe a render necessaria la  cessazione  dell' Istituto in Trento. Le meditazioni che io ho fatto

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