le sue facultà, può in breve prevalere ad altro popolo più | antico | e più addottrinato, le facultà del quale siano compresse |
Psicologia delle menti associate -
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Insomma cadono in quest' epoca tutti i segni, che l' ordine | antico | è oggimai finito e che non si fa che aspettare l' ordine |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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si fa che aspettare l' ordine nuovo a cui preparare quell' | antico | era rivolto. Non lasciano dubitare di ciò lo circostanze |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che doveva essere fatta pel Messia, e del fine di quell' | antico | popolo che serviva sotto il peso importabile della legge. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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a cui mirano le predizioni precedenti appartenenti all' | antico | patto; ed egli pare questa grande sciagura del popolo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di dargli forma e di compire la sua educazione. L' | antico | patto doveva preparare il nuovo. La dottrina fondamentale |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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mancassero: la prima, che non bastava la rivelazione dell' | antico | patto essersi tutta comunicata, ma conveniva altresì che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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cui ha formato il Signore e non l' uomo« (1). » L' | antico | tabernacolo adunque non era il vero, ma una figura del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che il solo Sacerdote in quel verace Santuario: e perciò l' | antico | rito è abolito perchè oggimai a tutti è aperto l' adito nel |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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appartiene la perfezione della seconda. Per questo nell' | antico | patto sono sempre promessi ai giusti dei beni temporali e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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mercede loro copiosa è nei cieli. Nulladimeno anche nell' | antico | si cominciò la seconda opera che dal Messia si doveva al |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Non c' è forse un solo bene temporale che Iddio già nell' | antico | tempo non l' abbia fatto venire in collisione colla |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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noi abbiamo detto circa la differenza della grazia dell' | antico | Testamento, e quella del nuovo (1), la qual differenza noi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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rivelazione, dietro la quale conseguitava la grazia nell' | antico | Testamento era il Verbo occulto, nel nuovo il Verbo |
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manifesto (3). Al fine poi di spiegare in che maniera nell' | antico | Testamento il Verbo potesse essere principio della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che ha virtù di comunicare quelle verità. E però nell' | antico | Testamento le verità comunicate interiormente allo spirito |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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queste verità era il Padre. Perciò l' essere stato nell' | antico | Testamento principio della rivelazione e della grazia il |
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E perciò quelli che si chiamano Sacramenti dell' | antico | Testamento non potevano in alcun modo avere la virtù di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Gesù, come figliuolo dell' uomo, esistesse realmente nell' | antico | tempo, ma egli esistea nelle menti e nella fede, e così |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dice l' Angelico: [...OMISSIS...] . Or se la fede nell' | antico | tempo era il principio della giustificazione vedesi come |
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in quale stato ella trovar si dovesse ne' giusti dell' | antico | Testamento. Già abbiamo distinta la reale comunicazione che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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non abbiamo dubitato di chiamare anche quella grazia dell' | Antico | Testamento deiforme . Questa idea7percezione di Dio e di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di Dio7Uomo era la materia della fede soprannaturale dell' | antico | Testamento (3). Conviene considerare attentamente la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ipostatica di Dio coll' umana natura in Cristo. Nell' | antico | Testamento tutta l' operazione di Dio nell' uomo era |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che formava come abbiam detto la materia della fede nell' | antico | Testamento, fosse negativa, e che la percezione che vi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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(1). Si distingua adunque nella materia della fede dell' | antico | Testamento la parte rappresentativa dall' energia annessa. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che con essa si hanno. Il perchè se di Dio7incarnato nell' | antico | tempo non s' aveva che quella idea negativa di cui |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sè, senza bisogno di quegli indizii che facevano uopo nell' | antico | Testamento. Questi indizii , vestigi umani, o traccie |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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profetiamo« (2) » cioè conosciamo come i Profeti dell' | antico | Testamento per via di figure. E poichè quella parte che noi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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alcuno della cosa. E questo è lo stato degli uomini dell' | antico | tempo, che S. Pietro chiama « luogo caliginoso« » dove non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il sole ma solo splendeva la lucerna de' Profeti (3). L' | antico | tempo adunque era quello de' simboli o indizii della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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trovasi nell' antica Chiesa [...OMISSIS...] L' uomo nell' | antico | Testamento necessariamente dovea dunque essere legato e per |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che è detto, che il regno della fede era propriamente l' | antico | Testamento. Questa è la ragione perchè quel personaggio che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il Padre de' credenti (1) si trovi non nel nuovo, ma nell' | antico | Testamento, quando la cognizione della persona del Verbo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la cognizione del Dio incarnato che venne data nell' | antico | Testamento fosse puramente negativa, ella però aveva un |
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nell' oscurità. Il percepirla era dunque impossibile nell' | antico | Testamento. Questa è la ragione per la quale gli Ebrei |
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in noi « la giustificazione della legge« (6). » Ma se nell' | antico | Testamento, secondo queste dottrine e sotto la legge e |
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di due maniere di giustificazione, l' una propria dell' | antico | Testamento, e l' altra propria del nuovo, e che questa del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nuovo è tanto eccellente e perfetta che quando quella dell' | antico | Testamento si mette a petto di questa, quella perde quasi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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le opere?« (7), » egli parla della giustificazione dell' | antico | Testamento. Quando all' incontro S. Paolo, ebreo e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Conosciuta la natura della giustificazione propria dell' | antico | Testamento, non riesce più difficile intendere la ragione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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gran principio da cui muovono tutte le nostre parole. Nell' | antico | Testamento Dio non era realmente comunicato agli uomini, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sono lasciati dal padrone, come avveniva appunto nell' | antico | Testamento. E dicendo che « il servo non sa quello che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dominava il peccato. E ancora facendo il paragone dell' | antico | Testamento e del nuovo, ed attribuendo all' antico la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dell' antico Testamento e del nuovo, ed attribuendo all' | antico | la legge, e al nuovo la grazia, dice: [...OMISSIS...] E |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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spiega tosto appresso (2). Laonde la giustificazione dell' | antico | tempo non liberava interamente dal peccato, ma avea bisogno |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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atti di culto. Non pare improbabile tuttavia, che fino ab | antico | quelli che facevano sacrifizii, o quelli per cui si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e in tale occasione volle rinnovato solennemente l' | antico | patto (4). E disse al popolo d' Israele: [...OMISSIS...] . |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ridurle ad effetto fu a lui occasione di rinnovare il patto | antico | e di stabilire un nuovo segno di questo patto, già in parte |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che dovea imprimere nell' anima Cristo era adombrato nell' | antico | tempo e dai Profeti promesso. [...OMISSIS...] Or venendo a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nel passo ultimamente recato. Il medesimo insegna l' | antico | autore dell' ecclesiastica gerarchia: [...OMISSIS...] . Nè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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con istile sublime esposta in più luoghi del celebre e | antico | libro dell' Ecclesiastica Gerarchia. Vi si legge, a ragion |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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. Ora in questo sistema: 1. Si tiene il giusto e | antico | linguaggio dicendo sempre che ogni cosa si fa per |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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acqua conversa in vino alle nozze di Cana (2), e nell' | antico | della verga di Mosè cangiata in serpente ed altre tali (3). |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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acciocchè costituisca un diritto. Per questo anche l' | antico | Testamento o patto stretto da Dio col suo popolo si fece |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in America, al tempo della conquista, unicamente diffuso e | antico | era l'uso dell'oro, mentre colà il rame e il ferro erano |
Psicologia delle menti associate -
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da altri. Perloché queste umili pietruzze sarebbero il più | antico | documento non solo d'un commercio da gente a gente, a della |
Psicologia delle menti associate -
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prime quattro scuole del Ginnasio dispiega i morali dell' | antico | testamento: alla Rettorica dischiudi le poetiche amenità |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cui ragioniamo. Molto intesero la convenienza delle cose in | antico | i Romani: e quando si leggano con questa avvertenza le |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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vocale serba più freschezza e spirito alle dottrine. Nell' | Antico | Testamento Iddio diede agli Ebrei scritta la legge sulle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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a' luoghi inferiori; di dove ne cavò l' anime giuste dell' | Antico | Testamento dentro a quel luogo prigioniere. In questa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nella Scrittura: « colui che dee esser mandato » (1). Nell' | Antico | Testamento fur mandati a dar la legge gli Angeli, Mosè ed |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che Cristo è superiore a que' tre ministri dell' | Antico | Testamento. Quanto a Mosè ed Aronne (poichè gli angeli non |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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aggiunse l' altra facoltà divina ignota agli Apostoli dell' | antico | tempo, [...OMISSIS...] . Ma singolarmente a Pietro commendò |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Dio quale fu Cristo come figliuolo, Mosè come servo nell' | Antico | Testamento, e gli Apostoli nel Nuovo come amici, anzi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dell' apostolato di Cristo; Mosè e gli altri messi dell' | Antico | Testamento più tosto rappresentavano questo apostolato, che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Apparisce in ciò, che come quell' uffizio conveniva all' | Antico | Testamento, quando ancora il mondo non avea la salute, così |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e l' inventore della perduta felicità. E quando nell' | Antico | Testamento d' un Profeta si legge che evangelizza, si |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ed ora profeta (2). Ma fra gli uomini inspirati dell' | Antico | Testamento, o vero fra i profeti, si possono discernere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ma non la danno. La dottrina, o sia la Legge nell' | antico | patto fu data dal solo Mosè come profeta e bocca del Verbo. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dire, secondo il concetto di S. Paolo, l' Apostolo dell' | antico | patto, ecco come Dio lo distingueva dagli altri profeti |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sebbene la profezia, come è detto, propria cosa fosse dell' | Antico | Testamento; non di meno tal dono apparve anche nel Nuovo. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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toglievano qualunque veggente, e per la natura dell' | antico | patto aveano ragione. Ora Cristo mandò loro gli Apostoli, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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[...OMISSIS...] Quello Spirito Santo adunque che nel patto | antico | facea predire le cose del Messia, nel nuovo le fa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ministero. Per dirne alcun poco è a sapere, come anco l' | antico | Israele ebbe due tempi o quasi epoche come ebbe il nuovo. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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poteva essere dunque senza straordinario dono, che nell' | antico | tempo di questo oggetto si favellasse, fino che da |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Apostoli. Ma aggiugnete ragione di maggior peso. Nell' | antico | Israello si può dire messo straordinario qualunque uomo, a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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da Dio, o dalla Chiesa stessa istituiti. De' primi nell' | antico | Israello erano i Sacerdoti, de' secondi i sapienti e gli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sopra il calice e sopra il pane, a quella guisa che nell' | Antico | Testamento esso Sacerdote ponea le mani sulla vittima: |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nello spirito stesso, hanno i nostri uffizŒ con quei dell' | Antico | Testamento. Ivi la partizione del dì e della notte all' uso |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Fu adunque quando Cristo fondò il nuovo Israello, che dall' | antico | scelse alcune cose convenienti, e ne fece passare l' uso |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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trofei, che Gesù ha portato sovra il mondo. Così nell' | antico | patto le egiziane dovizie servirono, per comando del |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di osservare le figure, e le predizioni sparse nell' | Antico | Testamento. E` necessario di poi che veggiate ben chiaro la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e si dice che vi si trovasse ancora nel sec. VII. Qualche | antico | racconta che Giovanni a scrivere il suo Vangelo si servisse |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quando a quel vocabolo convenisse dare il significato | antico | di parola, suono proferito con gli organi della voce a |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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specie di luce spirituale, l' una propria dei santi dell' | Antico | Testamento e specialmente dei profeti, l' altra propria dei |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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angeli prospicere (4) ». Ed altrove paragona il lume | antico | ad una lucerna che luce in luogo caliginoso, e il lume |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di grazia, nel quale si comunica personalmente, o nel tempo | antico | della legge naturale e scritta, nel quale si comunicava co' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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scienziati, anche qui si dee distinguere la scienza dell' | antico | testamento da quella del nuovo: ed è da dire che rispetto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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del nuovo: ed è da dire che rispetto alla scienza dell' | antico | testamento il Verbo è principio, ma remoto, onde l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Signore, [...OMISSIS...] , di tutte le cose ed anco dell' | antico | Adamo. Laonde il primo uomo trasse l' origine dalla terra |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a capello con quella che è costante in tutti i libri dell' | Antico | Testamento, dove la speranza della vita futura trovasi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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uomini, ha condizione di cibo, perchè sia così ristorato l' | antico | modo col quale gli uomini si dovevano rendere immortali, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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co' suoi discepoli. In questo modo anche a' santi dell' | antico | testamento, quando Cristo discese al limbo, potè Cristo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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costantissimo presso tutte le nazioni, non fu effettuato in | antico | se non simbolicamente; ma Cristo compiè il simbolo, e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della carne corrotta, velame significato nel velo dell' | antico | tempio che impediva ai fedeli la vista e l' ingresso del |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per comprendere nel suo discorso anche tutti i santi dell' | antico | testamento, e tutti i credenti sparsi per le nazioni in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e non in altro. [...OMISSIS...] E pur que' santi dell' | antico | testamento dovevano rimanere colle loro anime separate |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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al Sancta Sanctorum, che è la parte più santa del tempio | antico | simboleggiante il cielo, dove Iddio e Cristo a noi si svela |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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avanti Cristo, consiste principalmente in questo: che nell' | antico | tempo, Cristo non essendo ancor venuto al mondo, non poteva |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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[...OMISSIS...] dice S. Paolo, [...OMISSIS...] Laonde nell' | antico | testamento vi era la fede, ma vi era un' altra fede da |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Iddio stesso, che è chiamato un Dio nascosto nell' | antico | Testamento; e nel nuovo è rappresentato in un padrone che, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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(3). Nè per questo egli è men vero che in tutto l' | antico | Testamento vi abbiano delle traccie manifestissime della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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universo? Nei libri mosaici adunque, e negli altri dell' | antico | Testamento, la Trinità vi è supposta per tutto (3), ad essa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dopo aver recati tutti i migliori argomenti che dall' | antico | Patto si possono trarre in prova della Trinità, conchiude |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Redentore il titolo di una grazia deitriniforme . In quell' | antico | tempo, per quella grazia sua propria, si manifestava nell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Chiesa insegnano che era il Verbo quello, che, anche nell' | antico | Testamento, comunicava all' uomo le verità sante, la legge, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che avveniva che il Verbo occulto si può dire fosse nell' | antico | tempo il principio della rivelazione, non meno che della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la differenza fra la grazia evangelica e la grazia dell' | antico | tempo. Giacchè abbiamo stabilito che la grazia non è che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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già veduto che la fede, primo atto della grazia, nell' | antico | Testamento era radicata nell' Unità di Dio, nel nuovo nella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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stata fatta per Gesù Cristo« (1). » E veramente anche nell' | antico | Testamento i Santi che ci vissero, parteciparono della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il sembrare che alcuni grandissimi Santi, che furono nell' | antico | tempo, dovessero aver ricevuta l' unione col Verbo divino. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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straordinario conceduto a' quei pochi personaggi dell' | antico | tempo, per singolarissimo privilegio: come accadde nel |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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circa la comunicazione del Verbo. Abbiamo detto, che nell' | antico | Testamento il Verbo non si comunicava personalmente : egli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e per una eccezione e privilegio. Tuttavia anche nell' | antico | Testamento il Verbo oltre la rivelazione esterna comunicò |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dichiarato (1). Quindi è ancora che, non essendo nell' | antico | Testamento nè il Verbo nè lo Spirito personalmente forma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il contrario di que' santi che appartenevano all' | antico | Testamento, de' quali era ancora il Precursore, dotato |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che potrebbe sorgere nell' animo de' lettori. Nell' | antico | Testamento, abbiamo detto, i doni del Figliuolo, cioè le |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che passava tra il riferirsi al Padre, o al Verbo, nell' | antico | tempo, quei doni, e il riferirsi ora. Ora il Figliuolo, e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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parlando, alle persone divine, quando la percezione nell' | antico | apparteneva solo con proprietà alla divina natura. E` però |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dalla cognizione e fede di lui. Le prime appartengono all' | antico | Testamento e sono grazie deiformi: le seconde appartengono |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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grande verità Dio stesso l' ebbe comunicata a Mosè nell' | antico | Testamento, ingiungendogli di dire: « QUEGLI CHE E` mi ha |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' imagine del Padre, sia in un modo occulto, come nell' | antico | Testamento, sia ancor più nel nuovo, nel quale parla il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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spiegando tutta la sua forza rinnovellatrice: nell' uomo | antico | Iddio colla grazia non aveva che da aiutare la natura, ma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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qui fa tutto la grazia, e rigenera, e perfeziona; in quell' | antico | uomo la grazia non faceva che una parte e la natura era |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sotto coperta di difender la fede. Ed egli si mostrò coll' | antico | vezzo, che sol basta a farlo conoscere, dell' aperta |
Il razionalismo -
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nascono uguali conseguenze? Chi non vede, che come dall' | antico | pelagianismo venìa la licenza de' costumi, così ella venne |
Il razionalismo -
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di Bajo, e 2 il non saper trovare risposta nell' | antico | sistema contro a ciò, che era veramente in quelle |
Il razionalismo -
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indursi colla sola ragion naturale, l' esistenza d' un | antico | peccato, di cui tali mali sieno pene od effetti. Nè egli |
Il razionalismo -
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ragione avean pur veduto nell' umane miserie la prova dell' | antico | delitto. [...OMISSIS...] . E adduce quel bellissimo luogo |
Il razionalismo -
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lo spirito razionalistico e pelagiano ricominciasse l' | antico | lavoro più industrioso e più costante di quello che avea |
Il razionalismo -
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in angelo di luce. Con questi ragionamenti capziosi quell' | antico | serpente produsse tutte le eresie, anche le più mostruose |
Epistolario ascetico Vol.III -
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di Cristo. Potrebbe anco ricorrere ad alcuni libri dell' | Antico | Testamento e specialmente ai Salmi, ai libri Sapienziali, a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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sul falso, poichè si supponevano essere state le terre in | antico | conquistate e divise; laddove non erano. In questo modo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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del sultano di Costantinopoli, come notammo avvenire nell' | antico | imperio romano per l' abuso della legge regia: e come |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
delle leggi del re Edoardo il confessore, o dell' | antico | sistema Sassone. Per conseguente nel primo anno del suo |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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sul falso, poichè si supponevano essere state le terre in | antico | conquistate e divise; laddove non erano. In questo modo |
Filosofia politica naturale -
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del sultano di Costantinopoli, come notammo avvenire nell' | antico | imperio romano per l' abuso della legge regia: e come |
Filosofia politica naturale -
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delle leggi del re Edoardo il confessore, o dell' | antico | sistema Sassone. Per conseguente nel primo anno del suo |
Filosofia politica naturale -
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forma degli enti (1), pigliando la parola forma nel senso | antico | per ciò che fa essere l' ente quello che è. Che il concetto |
Psicologia Vol.III -
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DEMOCRITO, EPICURO. - Questi filosofi materializzarono l' | antico | sistema dell' ente semplice, onde tutto si faceva |
Psicologia Vol.III -
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fra la cognizione e l' esistenza delle cose, sempre l' | antico | errore di Parmenide: «to gar auto noein esti te kai einai». |
Psicologia Vol.III -
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fare adesso che l' America si è avvicinata al continente | antico | da potervici trasferire in pochi dì. Di nuovo dunque, miei |
Gioberti e il panteismo -
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. Tutti i teologi scolastici oltracciò, cominciando dall' | antico | autore de' libri de' « Nomi Divini e della Celeste |
Gioberti e il panteismo -
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questo hanno in parte attribuito la mutazione dello spirito | antico | di questi ordini e della disciplina e del sistema loro. |
Epistolario ascetico Vol.I -
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divine Scritture, ed inni appositi, ed una lezione dell' | antico | testamento, o d' un' epistola apostolica, ed una del |
Epistolario ascetico Vol.I -
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loro armi. Mi permetta ancora di dire, che se gli uomini in | antico | potevano applicarsi esclusivamente a qualche virtù |
Epistolario ascetico Vol.I -
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essere, e ogni cosa opera secondo il suo essere, giusta l' | antico | detto (1). Onde S. Tommaso prova che l' anima è forma del |
Psicologia Vol. I -
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esprimenti l' ordine dell' essere in universale. Già in | antico | s' erano fatte delle osservazioni sulla conservazione della |
Psicologia Vol. I -
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le acque (1). Questo spirito di Dio venne inteso da qualche | antico | padre per lo spirito della vita animatore delle cose. La |
Psicologia Vol. I -
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di sua invenzione, si va ogni dì più convincendo del suo | antico | errore: già anche gli scrittori laici di quella nazione |
Questioni politico religiose -
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fa che si conosca e si apprenda il simile, secondo l' | antico | effato de' Pitagorici (4). Dalle quali parole e da tutta |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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futuri. Ma una gran cosa è questo solo che da tempo così | antico | sia stato veduto, che esse si giacciono nell' intima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' eterno esemplare del mondo, del quale si dice Iddio più | antico | (perchè da Dio, sebben ab aeterno , fu formato), e perciò |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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generazioni, le quali, come verdeggianti rampolli di | antico | ceppo, ogni vaghezza alla vista e ogni abbondanza di soavi |
Principio supremo della metodica -
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è più frequente che nelle nostre, appunto perchè il mondo | antico | era meno sviluppato del moderno. Osservisi solamente nella |
Principio supremo della metodica -
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non si ferma sull' astratto puro, le lingue stesse in | antico | usavano d' una parola indicante l' astratto subiettivato |
Sulle categorie e la dialettica -
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chè anche in questi filosofi si tratta dell' uno al modo | antico | intendendo sott' esso anco l' astratta unità, specialmente |
Sulle categorie e la dialettica -
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