dall' anima, che ne è la vera causa efficiente, quando gli | agenti | da lei diversi non sono che cause eccitatrici . Non è |
Psicologia Vol.III -
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razionale, anzi è legge generalissima di tutti gli | agenti | che passano dalla potenza all' atto, e che quindi hanno |
Psicologia Vol.III -
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punto alle leggi secondo le quali si muovono questi | agenti | abbandonati a sè stessi. Che se si vuole che tali agenti |
Psicologia Vol.III -
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agenti abbandonati a sè stessi. Che se si vuole che tali | agenti | sieno in potere dell' anima che li renda suoi ministri, non |
Psicologia Vol.III -
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potere motore e dominatore a questi agenti; 2 come questi | agenti | possano comunicare alle membra il potere dell' anima, che |
Psicologia Vol.III -
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se questo contrasto accada per esservi nella natura più | agenti | specificamente diversi, i quali, ubbidendo a leggi diverse, |
Psicologia Vol.III -
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di qualche sentimento. Qualora dunque si applichino degli | agenti | materiali ad un corpo animale, il movimento, che vi |
Psicologia Vol.III -
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di dare al corpo animale un modo di respingere da sè gli | agenti | nocevoli, si raccoglie anche da ciò, che non solo i grandi |
Psicologia Vol.III -
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dell' animale, le quali, data la conveniente spinta degli | agenti | esteriori, procedono indipendentemente da questi, in virtù, |
Psicologia Vol.III -
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nuovi, ciascun dei quali malagevole a riconoscere. Gli | agenti | che possono modificare il corso zoetico (1). Dell' uno e |
Psicologia Vol.III -
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conseguenza della molteplicità di sostanza e di forza degli | agenti | (rimedi, metodo curativo) e del reagente (corpo umano). E |
Psicologia Vol.III -
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sono altre entità che non sono idee, ma sentimenti e forze | agenti | nel sentimento, sulle quali il pensiero puro non ha alcuna |
Psicologia Vol.III -
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sensazioni. Nell' atto poi che agiscono sull' anima, nè gli | agenti | nè le loro operazioni possono dare all' anima il senso, |
Psicologia Vol. I -
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l' anima quella che rende sue sensazioni gli impulsi degli | agenti | da lei diversi. Avanti dunque che questi impulsi le siano |
Psicologia Vol. I -
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Tommaso (2), viene esposto dal Suarez così: « « Tutti gli | agenti | materiali, di cui abbiamo esperienza, operano per necessità |
Psicologia Vol. I -
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cangiamento, che accadesse nella natura in virtù degli | agenti | che la costituiscono, o per atto positivo dello stesso |
Psicologia Vol. I -
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che le anime elementari non possano annullarsi per via di | agenti | naturali parmi potersi dimostrare da più argomenti, due dei |
Psicologia Vol. I -
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diverse passioni, non può tuttavia annullarsi da cause | agenti | della natura. Dunque neppure i principŒ sensitivi, che sono |
Psicologia Vol. I -
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il termine molteplice ed organico, l' esteso, riceve | agenti | contrari, che lo possono straziare e distruggere. All' |
Psicologia Vol. I -
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si possono spiegare quelle cose che non dipendono da questi | agenti | finiti, e la stessa esistenza, la stessa costituzione di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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stessi agenti. Platone dunque lascia valere tutti gli | agenti | d' Aristotele, la natura e l' arte umana: accorda ad |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che tali sono appunto le leggi e le condizioni di questi | agenti | quali Aristotele li descrive; ma dopo di ciò domanda, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che gli discoprono molte azioni venienti da degli | agenti | da sè; diversi da sè; e poi anche infine trova (mediante l' |
Principio supremo della metodica -
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e tutte le operazioni intellettive intorno le azioni e gli | agenti | sieno ritardate d' un ordine: di maniera che al terz' |
Principio supremo della metodica -
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di essere egli stesso questo agente, perocchè tra gli | agenti | egli non ha ancora trovato se stesso. Venuto a questo |
Principio supremo della metodica -
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bisogni e da una naturale tendenza a conoscere) tra gli | agenti | se stesso dagli altri: il che è quanto dire sarà condotto a |
Principio supremo della metodica -
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operano come segni nè come materia di cognizione, ma come | agenti | ciechi accompagnati da una virtù straniera ad esse. E non è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dell' arte , e l' ordine morale . Ora è chiaro che negli | agenti | naturali, o negli artistici, non ci può essere colpa, e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il peccato non s' identifica in essi colla colpa; ma negli | agenti | morali cioè nei loro atti volontarii il male, il peccato e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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il male, il peccato e la colpa s' identificano, perchè sono | agenti | suscettivi di lode o di biasimo quando agiscono |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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noi ne abbiamo l' idea; ma posciachè in questo fatto gli | agenti | sono due, il reale e noi stessi, sta a vedere a quale de' |
Gioberti e il panteismo -
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come dimostra la Teologia, e però è superiore a tutti gli | agenti | inferiori, che da lui solo ricevono l' esistenza e l' |
Gioberti e il panteismo -
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sua natura, o spontaneamente, o stimolato e mosso da degli | agenti | naturali, come sono tutte le cose che compongono quest' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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una conoscenza veritiera, sebbene limitata, di questi | agenti | che si dicono corpi . Ciò posto, nelle sensazioni il corpo, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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causa (Dio) che l' ha prodotto; come pure poter darsi degli | agenti | intermedii, senza che cessi di operare in tutti essi, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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proprio sentimento e tutto ciò che cade in esso: cioè gli | agenti | che in esso operano e lo modificano, e queste stesse |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e per quella legge che dicesi anche spontaneità , se due | agenti | allettevoli contemporanei l' attirano, tende verso ad |
Il razionalismo -
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caso o per fortuna. E Aristotele per assegnare un fine agli | agenti | naturali dice non esser necessario che il movente deliberi, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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