Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: agenti

Numero di risultati: 15 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1
dall' anima, che ne è la vera causa efficiente, quando gli  agenti  da lei diversi non sono che cause eccitatrici . Non è
razionale, anzi è legge generalissima di tutti gli  agenti  che passano dalla potenza all' atto, e che quindi hanno
punto alle leggi secondo le quali si muovono questi  agenti  abbandonati a sè stessi. Che se si vuole che tali agenti
agenti abbandonati a sè stessi. Che se si vuole che tali  agenti  sieno in potere dell' anima che li renda suoi ministri, non
potere motore e dominatore a questi agenti; 2 come questi  agenti  possano comunicare alle membra il potere dell' anima, che
se questo contrasto accada per esservi nella natura più  agenti  specificamente diversi, i quali, ubbidendo a leggi diverse,
di qualche sentimento. Qualora dunque si applichino degli  agenti  materiali ad un corpo animale, il movimento, che vi
di dare al corpo animale un modo di respingere da sè gli  agenti  nocevoli, si raccoglie anche da ciò, che non solo i grandi
dell' animale, le quali, data la conveniente spinta degli  agenti  esteriori, procedono indipendentemente da questi, in virtù,
nuovi, ciascun dei quali malagevole a riconoscere. Gli  agenti  che possono modificare il corso zoetico (1). Dell' uno e
conseguenza della molteplicità di sostanza e di forza degli  agenti  (rimedi, metodo curativo) e del reagente (corpo umano). E
sono altre entità che non sono idee, ma sentimenti e forze  agenti  nel sentimento, sulle quali il pensiero puro non ha alcuna
sensazioni. Nell' atto poi che agiscono sull' anima, nè gli  agenti  nè le loro operazioni possono dare all' anima il senso,
l' anima quella che rende sue sensazioni gli impulsi degli  agenti  da lei diversi. Avanti dunque che questi impulsi le siano
Tommaso (2), viene esposto dal Suarez così: « « Tutti gli  agenti  materiali, di cui abbiamo esperienza, operano per necessità
cangiamento, che accadesse nella natura in virtù degli  agenti  che la costituiscono, o per atto positivo dello stesso
che le anime elementari non possano annullarsi per via di  agenti  naturali parmi potersi dimostrare da più argomenti, due dei
diverse passioni, non può tuttavia annullarsi da cause  agenti  della natura. Dunque neppure i principŒ sensitivi, che sono
il termine molteplice ed organico, l' esteso, riceve  agenti  contrari, che lo possono straziare e distruggere. All'
si possono spiegare quelle cose che non dipendono da questi  agenti  finiti, e la stessa esistenza, la stessa costituzione di
stessi agenti. Platone dunque lascia valere tutti gli  agenti  d' Aristotele, la natura e l' arte umana: accorda ad
che tali sono appunto le leggi e le condizioni di questi  agenti  quali Aristotele li descrive; ma dopo di ciò domanda,
che gli discoprono molte azioni venienti da degli  agenti  da sè; diversi da sè; e poi anche infine trova (mediante l'
e tutte le operazioni intellettive intorno le azioni e gli  agenti  sieno ritardate d' un ordine: di maniera che al terz'
di essere egli stesso questo agente, perocchè tra gli  agenti  egli non ha ancora trovato se stesso. Venuto a questo
bisogni e da una naturale tendenza a conoscere) tra gli  agenti  se stesso dagli altri: il che è quanto dire sarà condotto a
operano come segni nè come materia di cognizione, ma come  agenti  ciechi accompagnati da una virtù straniera ad esse. E non è
dell' arte , e l' ordine morale . Ora è chiaro che negli  agenti  naturali, o negli artistici, non ci può essere colpa, e
il peccato non s' identifica in essi colla colpa; ma negli  agenti  morali cioè nei loro atti volontarii il male, il peccato e
il male, il peccato e la colpa s' identificano, perchè sono  agenti  suscettivi di lode o di biasimo quando agiscono
noi ne abbiamo l' idea; ma posciachè in questo fatto gli  agenti  sono due, il reale e noi stessi, sta a vedere a quale de'
come dimostra la Teologia, e però è superiore a tutti gli  agenti  inferiori, che da lui solo ricevono l' esistenza e l'
sua natura, o spontaneamente, o stimolato e mosso da degli  agenti  naturali, come sono tutte le cose che compongono quest'
una conoscenza veritiera, sebbene limitata, di questi  agenti  che si dicono corpi . Ciò posto, nelle sensazioni il corpo,
causa (Dio) che l' ha prodotto; come pure poter darsi degli  agenti  intermedii, senza che cessi di operare in tutti essi,
proprio sentimento e tutto ciò che cade in esso: cioè gli  agenti  che in esso operano e lo modificano, e queste stesse
e per quella legge che dicesi anche spontaneità , se due  agenti  allettevoli contemporanei l' attirano, tende verso ad
caso o per fortuna. E Aristotele per assegnare un fine agli  agenti  naturali dice non esser necessario che il movente deliberi,

Cerca

Modifica ricerca