natura umana, cioè non dai bambini che lo ricevono, ma da | Adamo | che lo commise. Ovvero s' intende parlare di tali atti, che |
Il razionalismo -
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ad affermare, che l' atto di libera volontà che pose | Adamo | peccando è tutto quanto il volontario che entra a formare |
Il razionalismo -
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ma che entrambi questi volontarii s' esigono; quel d' | Adamo | che è libero esigendosi a spiegarne l' imputazione ossia la |
Il razionalismo -
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, sono mossi al peccato dalla natura peccatrice di | Adamo | generante (2). Il movimento peccaminoso della mano è come |
Il razionalismo -
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nell' uomo che ebbe peccato, del movimento peccaminoso di | Adamo | prevaricatore. Ma qui nasce una grave difficoltà. La mano |
Il razionalismo -
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de' bambini il libero7positivo , che solo nella libertà di | Adamo | autore del peccato si rinviene, e quindi le proposizioni: |
Il razionalismo -
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allo stesso peccato e non proveniente dalla libertà d' | Adamo | che lo commise, e seguitiamo ad analizzare il ragionamento |
Il razionalismo -
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come una COLPA, se non si riferisce alla libera volontà d' | Adamo | che lo commise. E perchè dunque confondete la colpa, il |
Il razionalismo -
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considerandolo siccome effetto della libera volontà d' | Adamo | « in quo omnes peccaverunt »: Questa è la riprovazione |
Il razionalismo -
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applicate non avrebbero la sua ragione, non bastando che | Adamo | abbia peccato, se non abbiamo peccato anche noi in lui, |
Il razionalismo -
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nel vero, sarebbe inesplicabile, come per la sola colpa d' | Adamo | potessero soggiacere i posteri al male fisico, qualora essi |
Il razionalismo -
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. Non già che l' anime de' posteri fossero in | Adamo | peccante; ma vi erano i semi carnali, che doveano poi, per |
Il razionalismo -
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di Trento, dopo altri Concili definì; che ne' posteri d' | Adamo | non entrarono solo le penalità del peccato; ma il peccato |
Il razionalismo -
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pensano di ricorrere ad una semplice relazione con | Adamo | (cosa d' altra parte al tutto mentale), ad una estrinseca |
Il razionalismo -
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e la pena dovuta alla colpa. Era dovuto al colpevole | Adamo | ch' egli fosse lasciato col guasto di sua natura: questo |
Il razionalismo -
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. Dove si osservi bene, che la colpa personale d' | Adamo | è già tolta interamente: non esiste più. Che cosa è dunque |
Il razionalismo -
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in essere il peccato ne' posteri? Non la stessa colpa d' | Adamo | che operi immediatamente in essi, la quale non può operar, |
Il razionalismo -
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morale. Laonde non si trasfonde immediatamente la colpa d' | Adamo | di padre in figlio, quasi che sia la colpa come un liquore |
Il razionalismo -
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continuazione ed estensione dell' atto libero, con cui | Adamo | prevaricò, del quale è veramente effetto. Ecco dunque come |
Il razionalismo -
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ma è il peccato già introdotto nel mondo per la colpa d' | Adamo | quello che introduce le penalità a sè dovute, tra le quali |
Il razionalismo -
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natura, ma vi fu anche nello stato di grazia, in cui fu | Adamo | costituito. Se poi s' intende un vizio nella facoltà d' |
Il razionalismo -
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d' un guasto relativo allo stato soprannaturale in cui fu | Adamo | costituito, non d' un vero guasto della natura umana in se |
Il razionalismo -
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quelle parole del Concilio in cui si definisce, che | Adamo | perdette per sè, e per noi, l' innocenza, la giustizia, la |
Il razionalismo -
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luogo, perchè tacere, che il Concilio dopo aver detto d' | Adamo | [...OMISSIS...] . Si dirà dopo di ciò, che l' uomo col |
Il razionalismo -
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de' doni a lei superiori? Appresso, il Concilio dice che | Adamo | dopo il peccato (ancorchè si sia convertito) l' uomo rimase |
Il razionalismo -
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e sola, è ella per questo macchiata? Dichiara ancora, che | Adamo | trasmise a' posteri non solo la pena, ma anche il proprio |
Il razionalismo -
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una pena e conseguenza del peccato, e non il peccato? Ora | Adamo | non trasfuse le pure pene; ma il peccato stesso. M' andrei |
Il razionalismo -
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vi ha un peccato abituale, simile a quello che rimase in | Adamo | dopo la sua prevaricazione. Affine dunque di conoscere qual |
Il razionalismo -
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. Dove si noti, che nel peccato abituale qual è quello d' | Adamo | e del bambino, il celebre teologo scorge « un affetto |
Il razionalismo -
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l' uomo. Andiamo avanti. Questo affetto pravo, che suscitò | Adamo | in se stesso e che rimase in lui fino alla sua conversione, |
Il razionalismo -
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all' umanità, e in virtù di questo decreto le è dovuta. Or | Adamo | colla sua prevaricazione spogliò la natura umana di questa |
Il razionalismo -
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Dio. Se Iddio non avesse decretato di dar al figliuolo di | Adamo | la grazia, non sarebbe per lui peccato l' andarne privo; ma |
Il razionalismo -
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divino, la ragione di vero peccato formale in chi nasce da | Adamo | senz' alcun difetto nella sua volontà naturale; questo non |
Il razionalismo -
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prevaricatrice d' Adamo, ma alla generazione . La caduta d' | Adamo | il corruppe nella parte sua superiore che è la volontà, e |
Il razionalismo -
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facoltà generativa. La corruzione della volontà libera d' | Adamo | è quella che spiega la trasfuzione della colpa ne' posteri; |
Il razionalismo -
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[...OMISSIS...] . Ora in costui formato dalla carne d' | Adamo | prevaricatore perchè mai non passerebbe il peccato? Forse |
Il razionalismo -
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mai non passerebbe il peccato? Forse perchè non ci sia in | Adamo | la volontà prevaricatrice? No. Forse che la carne d' Adamo |
Il razionalismo -
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Adamo la volontà prevaricatrice? No. Forse che la carne d' | Adamo | non sarebbe priva de' doni gratuiti? Sarebbe priva |
Il razionalismo -
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spiega sì bene perchè il Signor GESU` Cristo, figliuolo di | Adamo | verissimo secondo la carne, non ebbe tuttavia l' |
Il razionalismo -
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non fu generato dal seme infetto, perchè ricevette bensì da | Adamo | la carne, ma non per via di generazione. E alla natura |
Il razionalismo -
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alla volontà prevaricatrice del primo padre, la carne d' | Adamo | in qualunque modo da lui si tragga sarà obnoxia peccato . |
Il razionalismo -
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sia senza peccato. Se dunque il peccato si considera in | Adamo | che lo commise, egli è un difetto [...OMISSIS...] ; se si |
Il razionalismo -
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questi amori rimasero dunque privi anche i posteri d' | Adamo | spogli della originale giustizia. Ora il difetto dell' |
Il razionalismo -
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dell' originale peccato è demeritoria riferita ad | Adamo | che per noi demeritò. [...OMISSIS...] Il biasimo che si dà |
Il razionalismo -
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come potrebbe farlo, negasse ad un uomo discendente d' | Adamo | e quindi peccator per natura, il dono della sua grazia. |
Il razionalismo -
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originale dalla grazia santificante , benchè quella in | Adamo | dipendesse da questa, stantechè la giustizia originale d' |
Il razionalismo -
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dipendesse da questa, stantechè la giustizia originale d' | Adamo | non era solamente naturale, ma anche soprannaturale, e |
Il razionalismo -
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S. Agostino [...OMISSIS...] . All' incontro la volontà d' | Adamo | era già naturalmente retta, e però non facea mestieri di |
Il razionalismo -
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chiaramente il sacro testo dicendo: Che il nome posto da | Adamo | a ogni animale, è il nome suo proprio, ossia il nome che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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costituita e di condurre a ogni perfezione i primi uomini | Adamo | ed Eva. All' aiuto de' quali io non so se dovessero servire |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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da Dio nella prima istituzione del matrimonio fatta in | Adamo | e Eva [...OMISSIS...] . E anco S. Agostino, riguardando |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e tuttavia doveva prendere quell' umanità stessa che da | Adamo | peccatore si propaginava, giacchè l' eterno disegno esigeva |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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da Dio . Nessuno degli uomini che ereditavano il peccato di | Adamo | poteva tanto; nessuno amava tanto la giustizia; nessuno |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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coll' uman genere di questi segni istruttivi: il primo da | Adamo | fino ad Abramo, il secondo dalla vocazione di questo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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carro, terribile e trionfale sembra quella che ebbe | Adamo | (4), quando s' avvide dei Cherubini stanti alla custodia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Questo nome, dice la divina Scrittura, fu imposto da Dio ad | Adamo | per esprimere con esso che Adamo era stato formato dalla |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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fu imposto da Dio ad Adamo per esprimere con esso che | Adamo | era stato formato dalla terra. Ma un nome che significa un |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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positivo dell' uomo con Dio. Cominciò colla famiglia di | Adamo | peccatore e fu violato dagli uomini. Fu rinnovellato colla |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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disse divinamente S. Agostino, si racchiude in due uomini, | Adamo | e GESU` Cristo. A malgrado tuttavia dell' importanza di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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alla pelagiana eresia partenenti (4). Insegnò l' errore che | Adamo | sarebbe morto, eziandiochè non avesse peccato. Mario |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ancora sui suoi figliuoli, poichè colla sua disubbidienza | Adamo | perdette la santità e la giustizia ricevuta da Dio non solo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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riprovato e dannato in Baio e in altri dottori. .. Ora che | Adamo | avesse trasgredito il divino comandamento, e così col |
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tutti informati dalla libertà con cui fu commesso da | Adamo | il primo peccato. Che anzi la dottrina di Baio intorno alla |
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cui era stato colpito Baio, ricorse alla libera volontà di | Adamo | per ispiegare come possa aver condizione di peccato quel |
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restrizione, per la quale intendeva che il peccato di | Adamo | passasse ai posteri per imitazione e non per la naturale |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ma non la causa, che sta solo nella libera volontà di | Adamo | stipite dell' umana schiatta (4), perciò senza riferire il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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viene tolto via da noi nella sua ragione di peccato, da | Adamo | poi, personalmente considerato, venne tolto via |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dell' umana vita, e relativamente alla volontà libera di | Adamo | che ne fu causa, da cui viene la nozione di colpa. Pe' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che in senso puramente traslato, s' applica poi la colpa di | Adamo | a tutti i suoi discendenti che ricevono per la generazione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in essi come vero peccato, la colpa poi riferirsi in | Adamo | che ne fu la libera causa: il che ho comprovato in più |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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autorità tutoria che si vuole attribuire metaforicamente ad | Adamo | non si potrebbe mai estendere a rendere tutti i nascituri |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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i nascituri da lui rei del proprio peccato, nè pure se | Adamo | avesse voluto, sia per l' intrinseco assurdo che c' è in un |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che se le volontà di tutti i bambini nascituri da | Adamo | fossero state presenti quando Adamo trasgredì il divino |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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i bambini nascituri da Adamo fossero state presenti quando | Adamo | trasgredì il divino precetto, avrebbero anch' esse dato il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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de' singoli nascituri in quella di Adamo, di maniera che se | Adamo | conservasse la giustizia si riputasse che le volontà di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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meno che lo facciano de' terzi. In secondo luogo, perchè in | Adamo | c' era bensì la natura umana, ma non la persona de' suoi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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impossibile, che a Dio fosse stato ignoto l' abuso che | Adamo | avrebbe fatto della sua libertà; ancora rimarrebbe che lo |
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una specie di giuoco di sorte, poichè l' elezione libera di | Adamo | poteva esser fatta egualmente in senso bono e in senso non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di fare un patto pel quale si obbligarono, in caso che | Adamo | avesse peccato, di imputar loro questo peccato!«. 50. E non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dargli una cosa che non gli era dovuta. Ma Iddio costituì | Adamo | nella grazia santificante, e fece a principio il decreto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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benchè ben sapeva che avrebbe peccato. Avendo dunque | Adamo | perduta colla sua disubbidienza la grazia, i suoi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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pel quali stabilì che la giustizia o il peccato del padre | Adamo | debba passare ai posteri, e così sia loro dovuta l' una o |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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alternativa da parte di Dio: perchè Iddio ben sapeva che | Adamo | non avrebbe già conservata la giustizia ma avrebbe peccato, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e della sua salute. Iddio adunque sapea di certo che | Adamo | avrebbe peccato, e se egli decretò che il peccato di lui |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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a' discendenti di Adamo, ma che l' avrebbe loro data se | Adamo | non avesse peccato, sapendo già egli che avrebbe peccato, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sia la verità di questa asserzione, essa potrà convenire ad | Adamo | che fu veramente vestito e poi spogliato della grazia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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(non però per sempre): ma il bambino che nasce da | Adamo | non fu mai vestito, e però non fu mai spogliato da Dio. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e però non fu mai spogliato da Dio. Rispetto poi ad | Adamo | egli fu spogliato della grazia santificante a cagione del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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a cagione del suo peccato. L' aver dunque Iddio tolto ad | Adamo | la grazia non poteva essere il peccato di Adamo che ne fu |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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tolto ad Adamo la grazia non poteva essere il peccato di | Adamo | che ne fu la giusta causa, ma solo la pena e la conseguenza |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ma solo la pena e la conseguenza del peccato. Che se in | Adamo | questo spogliamento non costituì il peccato, molto meno può |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Altramente sarebbe passato ne' posteri solo quello che in | Adamo | non era peccato, contro il dogma, che, come dice S. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Poichè avendo Iddio decretato di dare la grazia a | Adamo | e a' suoi posteri, non dandogliela, tale mancanza è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e così vogliono che sia morte dell' anima e peccato. Or che | Adamo | si sia demeritata la grazia, questo è chiaro per la sua |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e patente giustizia. Ma questa privazione della grazia in | Adamo | è pena conseguente al suo peccato, e non è il peccato |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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avere quel più che potrebbe avere, e che avrebbe avuto, se | Adamo | non avesse peccato, è una specie di privazione, sebbene |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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del peccato originale che è nei bambini, e dell' attuale di | Adamo | (2). E però, coerentemente a questa dottrina dice ancora, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Converrà dunque ricorrere a un patto fatto da Dio con | Adamo | anche in nome loro. Ma primieramente la Scrittura non fa di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di questa sorte. E` bensì vero, dunque, che i bambini, se | Adamo | non avesse peccato, sarebbero nati in grazia, per l' eterna |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di Dio di dare a tutto il genere umano la grazia, se | Adamo | fosse stato fedele, e di toglierla se fosse stato infedele, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di Dio che aveva stabilito che così si considerasse qualora | Adamo | suo padre avesse trasgredito il divino precetto: voi dunque |
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e mutabile; che Iddio fu l' autore della natura umana in | Adamo | innocente; che uscì dalle sue mani colla creazione; ma che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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intendimento (1) » ». Le quali parole ben dimostrano che | Adamo | ed Eva furono dotati di doni soprannaturali, e di quello |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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seconda delle due questioni proposteci, questo carattere in | Adamo | ed Eva era potenziale, e però non indelebile; quando nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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iterum convertit illum in ipsam »; la qual conversione di | Adamo | all' imagine non pare potersi intendere altramente che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in ipsam » si possa intendere della conversione a Dio di | Adamo | peccatore, perchè il sacro scrittore aggiunge in appresso |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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abituale. Nè l' essere stato vestito di virtù appartiene ad | Adamo | dopo il peccato, ma alla prima sua istituzione. Egli sembra |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Cristo, il quale venne a togliere il peccato introdotto da | Adamo | nel mondo, e a restituire alla sua prima origine l' opera |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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« qui creatus est » sembra fare allusione alla creazione di | Adamo | stesso. Oltre di ciò, dicendosi « « l' uomo nuovo rinnovato |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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pari un corpo spirituale, siccome è scritto: Il primo uomo | Adamo | fu fatto in anima vivente (1), il novissimo Adamo in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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uomo Adamo fu fatto in anima vivente (1), il novissimo | Adamo | in ispirito vivificante. Ma non è prima quello che è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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(2) » ». Se questo luogo si potesse intendere di | Adamo | peccatore, la difficoltà sarebbe superata. Ma fanno |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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animam viventem », le quali dal sacro storico sono dette di | Adamo | quando fu creato innocente, di conseguente prima d' aver |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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all' umanità da Cristo sopra quelli che ebbe ricevuto | Adamo | quando fu creato. E questa sopraeccellenza dell' uomo in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cielo », [...OMISSIS...] . Onde viene a dire che il primo | Adamo | fu semplice uomo, ma il secondo Adamo fu Dio, fu il Verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a dire che il primo Adamo fu semplice uomo, ma il secondo | Adamo | fu Dio, fu il Verbo divino, proveniente non dalla terra, ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dal Padre (come uomo) e mandato nel mondo (come Dio) (5). | Adamo | non poteva dar la grazia a' suoi discendenti, ma il nuovo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non poteva dar la grazia a' suoi discendenti, ma il nuovo | Adamo | dà loro la grazia. Adamo non poteva dar loro l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a' suoi discendenti, ma il nuovo Adamo dà loro la grazia. | Adamo | non poteva dar loro l' immortalità, ma Cristo la dà loro: |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a' suoi seguaci. S. Agostino dice che la grazia data ad | Adamo | era un ajuto senza il quale l' uomo non poteva operare il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la vite col tralcio, non ego sed gratia Dei mecum . In | Adamo | innocente era l' uomo che operava colla grazia di Dio; nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di Dio; nel cristiano è la grazia di Dio coll' uomo: in | Adamo | era l' uomo, ma senza la grazia non poteva nulla, auxilium |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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intima segreta unione che congiunge Cristo qual nuovo | Adamo | con quelli ch' egli genera spiritualmente alla vita eterna |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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posto della differenza prima fra lo stato soprannaturale di | Adamo | e quello dell' uomo rigenerato in Cristo e da Cristo. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' uomo che operava in Adamo, benchè non senza la grazia. | Adamo | viveva d' una vita sua propria, naturale, benchè sublimata |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vitali colle quali ottenere il compiuto suo bene. | Adamo | era creato per godere della felicità naturale, entro i |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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potenziale, che attuale: il Verbo gli stava presente e | Adamo | potea rivolgersi al Verbo, piuttostochè fosse impresso |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Ora questa seconda specie di moralità era quella a cui | Adamo | doveva innalzarsi in appresso col suo libero arbitrio, ma |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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narrazione della creazione, che è da credersi comunicata ad | Adamo | in quelle parole « et requievit die septimo ab universo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dell' umiltà stessa, che la vita naturale del figliuolo di | Adamo | peccatore è inferma, mortale, precaria, e di più ha qualche |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Paolo, la qual vita non apparteneva nè punto nè poco ad | Adamo | ed Eva. Questi erano creati innocenti: peccarono essi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dire gli uomini in quanto erano in Adamo, perocchè in | Adamo | era la natura umana che dovea poscia rifondersi in altri |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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l' Apostolo non conceda al libero arbitrio del figliuolo di | Adamo | il fare anche qualche bene naturale. Il concede |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la legge mosaica: [...OMISSIS...] . Il figliuolo adunque di | Adamo | è nullo nell' ordine morale, perchè non può colle sue sole |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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delle proprie forze colle quali operava il bene. Certamente | Adamo | ancora aveva cagione di professare l' umiltà, come l' ha |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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aveva dato l' arra ed il mezzo nella grazia conferitagli. | Adamo | riconobbe bensì i proprii limiti, ma non la compiuta sua |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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abbiamo veduto come un tale sentimento non poteva essere in | Adamo | innocente. Dobbiamo ora considerare il secondo sentimento, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non era annientato per lasciare in sè luogo a Cristo; ma | Adamo | viveva della vita sua propria, benchè la sua mente avesse |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vita naturale, mortale, corruttibile e corrotta ricevuta da | Adamo | per via di naturale generazione; e la vita di Cristo a noi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fine. Per questo già all' intimazione del precetto dato ad | Adamo | vi era annessa la comminazione della morte [...OMISSIS...] |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della vita umana divinizzata in Cristo mancava pure ad | Adamo | nello stato dell' innocenza; quindi un' altra differenza |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Il che è una notabilissima differenza fra la grazia di | Adamo | innocente e quella del Cristiano, cioè dell' uomo rinato in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che, quantunque il corpo che noi abbiamo ricevuto da | Adamo | sia guasto e destinato alla morte, e buono solo a farne un |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dottrina fermissima della Chiesa è, come si disse, che | Adamo | ebbe da Dio non meno la grazia che l' intelligenza. Ora, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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d' una medesima vita: di che risulta che Dio fece vivo | Adamo | in quella maniera che gli bisognava essere vivo; diede a |
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la riceve in sè medesima. Quindi per quantunque doni avesse | Adamo | da Dio ricevuti, doveva però accrescere in sè la santità e |
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volere. Vi aveva dunque una scala di meriti per la quale | Adamo | doveva ascendere, fino a essere confermato in grazia e |
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de' suoi sensi e da quanto aveva udito da Dio, ebbe | Adamo | la scienza diretta: restava a lui a scomporre, ad |
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i doni della grazia. Non è dunque a credere che la mente di | Adamo | fosse arrivata già nel primo istante alla percezione del |
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in ragione di bellezza, si doveva comporre nella mente di | Adamo | prima dalle bellezze sensibili, e quindi dalle spirituali; |
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corso di cognizioni, di affetti, di grazie si avesse per | Adamo | a trascorrersi, il provano altresì quelle parole colle |
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suo Dio, sebbene sappia che lo darà in preda alla morte. | Adamo | si tolse da Dio quando gli prometteva l' immortalità: e |
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dell' uomo cristiano è nei cieli. Non è come quella di | Adamo | sopra la terra. L' uomo cristiano sa che la terra è |
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Il perchè sebbene nella prima istituzione dell' umanità in | Adamo | fosse fornito di grazia e nell' essenza della sua anima |
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in Cristo risorto, dopo che l' umanità prima progenerata da | Adamo | fu distrutta colla morte. L' umanità dunque riassunta e |
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più spirituale, dall' imperfetto al perfetto: nel nuovo | Adamo | la vita procede dallo spirito, e va dal perfetto a |
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e conseguente debolezza dell' umana natura. Se non che in | Adamo | questa debolezza era confortata dalla grazia, per la quale |
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dalla sola giustizia trovata nella divina essenza. Quindi | Adamo | come quegli che era creato in grazia, poteva attingere |
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che ci gioverà poscia in futuro, cioè: che la grazia di | Adamo | innocente era perfettiva di tutta intera la natura umana. |
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giustizia è giustizia in eterno« (1) ». E tal prezzo aveva | Adamo | innocente. Ma quale fu poi questa grazia di Adamo, |
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in sè e fruttare. [...OMISSIS...] Quella grazia adunque di | Adamo | e degli Angeli era una grazia potenziale , affidata alle |
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operare bene, secondo il santo Dottore, nello stato di | Adamo | innocente viene attribuito al libero arbitrio: nello stato |
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Dottore e contraddistingue la grazia di Cristo da quella di | Adamo | innocente, riguarda la natura e condizione propria della |
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che forma la natura; e si troverà che queste due cose in | Adamo | erano in perfetto accordo e l' una, per così dire, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nei figliuoli è la natura. Perciò i figliuoli di | Adamo | innocente conveniva che portassero in nascendo quello |
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L' essere adunque che risplendeva innanzi all' anime di | Adamo | e de' suoi figliuoli non era l' essere puramente ideale, ma |
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presente al pensiero: se i meriti e le grazie acquisite di | Adamo | innocente fossero dovuti passare nei figliuoli; e se no, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che nascono? (2). Il disordine adunque della volontà di | Adamo | potè essere cagione della propagazione del peccato nei |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ch' ella potesse colpire e giungere. Sicchè la volontà di | Adamo | doveva rimanere con una brama infinita che non poteva |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ed ecco in che guisa. Egli è manifesto che l' atto onde | Adamo | peccò fu atto di libera volontà. Ora atto di libera volontà |
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quell' atto tutto libero, tutto procedente dal soggetto di | Adamo | fu quello che ingegnerò nel soggetto medesimo, in questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che spetta al peccato che non è colpa personale: ad | Adamo | poi che lo commise liberamente fu imputabile eziandio a |
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moltiplicata questa natura: ed è per ciò che i figliuoli di | Adamo | innocente avrebbero ereditata dal padre la grazia |
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a esistere il soggetto animale umano (1). Or avendo | Adamo | peccato cioè ribellatosi a Dio, egli perdette la vista |
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e si arrivò sino a dire che le anime inchiuse nel corpo di | Adamo | o di Eva ricevettero da Dio, insieme coi primi parenti, il |
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Concilio di Trento dice: «« Che NELLA PREVARICAZIONE DI | ADAMO | tutti hanno perduto l' innocenza« (5) ». Quel testo dell' |
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parlano di una unione e comunanza fra il genere umano e | Adamo | loro capo. Ora tutti questi luoghi dei Santi Padri e quelli |
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è pena ingiusta. Vi ha dunque bensì fra i discendenti di | Adamo | e il padre una unione morale e sociale: ma questa, eziandio |
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della Chiesa parlano della comunicazione reale e fisica di | Adamo | co' suoi figliuoli, e in questa ripongono la vera ragione |
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in che modo S. Agostino dica qui che tutti nella natura di | Adamo | erano un solo uomo; ecco il modo: «ILLA INSITA VI QUA EOS |
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da Adamo, ma da Dio, e non possiamo per ciò trarre da | Adamo | alcun peccato, ma tutto al più possiamo venir viziati in |
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stessa sentenza (2). Da ciò che abbiamo detto risulta, che | Adamo | peccando commise un peccato personale, come sono tutti i |
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peccati attuali liberi. Che questo guasto della persona in | Adamo | guastò e corruppe la natura. Che la natura guasta fu |
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nelle prime radici della vita. Per ciò S. Agostino dice che | Adamo | peccando viziò in sè come in radice la propria stirpe (2). |
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nella carne mia bene alcuno« (2) », sarà ella la carne di | Adamo | innocente? O non si dirà anzi una carne alterata, impestata |
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ai quali par verisimile che nel frutto vietato da Dio ad | Adamo | potesse ascondersi un cotal veleno, il quale contaminasse |
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prima libera volontà che il cagionò, cioè colla volontà di | Adamo | (1). Egli è per ciò che con molta assennattezza, per nostro |
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nuovo, un uomo che non aveva ricevuto la natura corrotta di | Adamo | per mezzo della generazione ond' essa si propaga, ma che |
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stato non condonato, ma differito l' eccidio. Questo nuovo | Adamo | fino dal primo istante di sua esistenza, non fu già |
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il vasto e meraviglioso sistema fondato in soli due uomini | Adamo | e Gesù Cristo, e rivolto per un mezzo divino a riparare |
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la successione della cristiana Religione cominciata in | Adamo | sino ai nostri tempi, e mostrato l' ordine stabilito da Dio |
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si deve consiste principalmente in due uomini, che sono | Adamo | e Gesù Cristo, e per questa maniera si vede la grande unità |
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quadro meraviglioso risplendere nella Chiesa di Cristo, da | Adamo | venuta insino a noi invitta e immacolata. Per questi sacri |
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Chiesa di Cristo, e dichiarato com' essa cominciasse in | Adamo | penitente, e seguisse in sino a noi dividendosi a mano a |
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lo spirito di quella adunanza di giusti, che cominciata in | Adamo | penitente, terminerà col mondo. Fu adunque quando Cristo |
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legge stabilita da Dio nel momento che Iddio inspirò in | Adamo | lo spiracolo della vita. I Padri, infatti, a quel primo |
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