Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: bene

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e prevalere nella condotta dei popoli. Infatti il  bene  proprio (degli individui) non coincide sempre e
(degli individui) non coincide sempre e spontaneamente col  bene  altrui (della collettività), in modo da attuare un
in altre parole «non vi ha sempre pareggio fra il  bene  privato e sociale dietro il calcolo dell'utile personale».
«la consapevolezza che il più diffuso e completo  bene  particolare degli individui si ottiene mediante il bene
bene particolare degli individui si ottiene mediante il  bene  generale della società e subordinando pertanto il bene
il bene generale della società e subordinando pertanto il  bene  proprio al bene altrui, in omaggio ad una legge morale
della società e subordinando pertanto il bene proprio al  bene  altrui, in omaggio ad una legge morale superiore, in cui
1. Intendesi per bisogno «il sentimento di privazione di un  bene  accompagnato dalla tendenza a possedere quel bene stesso e
di un bene accompagnato dalla tendenza a possedere quel  bene  stesso e di trarne godimento» (C. Supino). Quanti sono i
pubblici (colle leggi e colle provvidenze loro) segnato dal  bene  generale. Lo Stato non entra nell'ambito del bene privato,
dal bene generale. Lo Stato non entra nell'ambito del  bene  privato, cioè entro i confini sacri della vita individua e
fino a che questa in nessuna maniera si ripercuota sul  bene  comune. Qui lo Stato non ha che a riconoscere, rispettare,
conseguire, nell'obbedienza di una legge etica suprema, il  bene  comune,cioè ad apportare quegli aiuti reciproci, con cui
serve alla società domestica (individui e famiglie) e il  bene  comune al bene privato.
domestica (individui e famiglie) e il bene comune al  bene  privato.
unitario.In una serie omogenea di unità o frazioni di  bene  disponibile per un certo uso immediato «ciascuna unità di
disponibile per un certo uso immediato «ciascuna unità di  bene  decresce rispettivamente di valore fino ad un minimo, oltre
 bene  i due sistemi hanno differente funzione sull'industria
questi uffici e poteri, è sempre quello di contribuire al  bene  comune,cioè al perfezionamento spirituale e materiale della
nella quale — ai bisogni individuali, che mirano al  bene  personale-privato, si aggiungono in proporzione crescente i
crescente i bisogni sociali che hanno per fine il  bene  della collettività; — ai bisogni immediati del presente
limite di esse, talché ove l'utile contrasta al  bene  morale e civile, quello non ha più giustificazione né
tornano nocivi ai fini superiori da conseguirsi, cioè al  bene  morale, rispetto a cui quelli sono uno stromento.
della religione. Non vi ha popolo (così Tarde, Kidd) che il  bene  o il male consideri tali, se non in nome del
tali, se non in nome del sovrannaturale, più o meno  bene  inteso; ed è per questa via della fede che l'etica esercitò
più perfettamente, perché sanzionate (avvertasi bene) dal  bene  e dal male, ed economicamente dall'utile e dal danno che
dello stato. ‒ 1. Fin qui lo Stato provvede al  bene  comune, assicurandolo mercé l'ordine estrinseco coercibile
con la funzione sociale civile,viene ad accrescere il  bene  comune dei cittadini stessi, cooperando con essi al
 bene  come si riflette tale genesi di classi sull'arte fondiaria?
relazioni e il coordinamento della loro operosità al  bene  generale.
e l'operosità,in modo che si atteggino e dirigano al  bene  comune. È una funzione coordinatrice-direttiva per
coordinatrici dei rapporti privati al fine del  bene  generale.
Ogni  bene  economico apporta pertanto all'uomo una utilità e quindi
costante del pensiero e del volere verso il fine e il  bene  perfetto,che comprende e assomma tutti i singoli fini e
E poiché a questo bisogno del suo spirito verso un  bene  finale immutabile e comprensivo non può rinunziare, perché
volontà imperante. Dio si rivela così il fine assoluto e il  bene  necessario della esistenza umana; e l'attuazione di que'
funzione che dicemmo invece tutrice,lo Stato provvede al  bene  comune dei singoli consociati in modo mediato,cioè per
mercé la sicurezza proveniente dal diritto, conferisce al  bene  comune finale soltanto mediatamente. Ciò è decisivo.
e della produzione insieme. Il valore unitario di un  bene  si arresta così a quell'infimo, al di sotto del quale
edonisticamente si cessa di produrre e di consumare il  bene  medesimo».
e diritti positivi (concreti); il fine immediato del  bene  comune degli uomini si tramuta in fine mediato e
di sicurezza e perfezione esterna coercibile di quel  bene  stesso.
posto, avvertasi che l'azione dello Stato in pro del  bene  generale talora si dispiega sulla totalità dell'essere
diritto sulle obbligazioni commerciali). Qui vi ha sempre  bene  generale.
ossia l'ordine etico-civile, il cui fine è di conferire al  bene  comune (generale) del perfezionamento morale, fisico,
di coercizione, il più certo e compiuto conseguimento del  bene  comune. Così lo Stato concorre ai beni propri della
risulta designato così: — il benessere materiale,cioè quel  bene  prossimo che consiste nel possesso e godimento della
alla sua volta (come fine prossimo ad un fine ultimo) al  bene  ultimo morale.
Come tale essa medesima ha indubbiamente carattere di un  bene  stromentale più di qualunque altro bene congenere, colla
carattere di un bene stromentale più di qualunque altro  bene  congenere, colla sola differenza che, mentre gli altri beni
che sia o no l'imprenditore un proprietario. Ciò deve  bene  chiarirsi ed estimarsi.
i fini legittimi dell'uomo nella società, e quindi per il  bene  particolare coordinato al bene generale». Il contrapposto
società, e quindi per il bene particolare coordinato al  bene  generale». Il contrapposto sarebbe «l'attribuzione dei beni
per unica norma e misura di legittima esplicazione, il  bene  comune o generale della società ed esso soltanto.In questo
non si tratti di miniere antiche, ricche, commercialmente  bene  assodate.
può imporre all'individuo di sacrificare se medesimo per il  bene  generale, aggiungendovi le sanzioni di castighi e premi,
(deficienze), così nella convivenza sociale rivolta al  bene  comune la legge etica si esplica colla graduazione
del dovere,per cui nei mutui rapporti o servigi rivolti a  bene  comune, il dovere incombe ai singoli in proporzione delle
per compiervi la sua specifica missione consegue il  bene  proprio personale,concorre ad un tempo al bene universale e
consegue il bene proprio personale,concorre ad un tempo al  bene  universale e adempie alla legge di solidarietà, per cui i
‒ Per tutte le scienze v'ha uno scopo generico:conferire al  bene  umano mercé una più completa conoscenza del vero. Il
non ha un fine in sé (la scienza per la scienza), bensì nel  bene  proprio di ciascun essere e per noi del bene umano, che è
bensì nel bene proprio di ciascun essere e per noi del  bene  umano, che è il fine della vita, al cui conseguimento serve
e insieme più efficace (di utilità) per raggiungere il  bene  dei singoli e di tutti.
in ordine alla utilità e quindi alla soddisfazione che un  bene  economico le apporta, ed alla limitazione (dell'utilità
stessa) e quindi agli sforzi o sacrifizi che quel  bene  le importa.
un limite assoluto che sta, per così dire, al di sotto del  bene  generale aperto all'azione pubblica. Ve n'è un altro non
trae la sua ragione di essere come mezzo per assicurare il  bene  morale nel civile consorzio, è intrinsecamente nulla. Se il
i ceti dirigenti sa che essa definitivamente converge al  bene  generale. Ciò è più manifesto nei provvedimenti agrari
da altri enti, che sopperiscano da sé in qualche misura al  bene  generale, congiunto col suolo della patria; e che lo Stato
di mezzo che ha l'istituto giuridico della proprietà al  bene  (conservazione progresso) dei singoli e di tutti.
giuridiche che sociali) si estendono a quanto interessa il  bene  generale;avvertendo che la società civile è un organismo
consistenti nella più alta e progressiva partecipazione al  bene  morale e materiale di tutta l'umanità».
e quindi la legittimità dell'intervento di questo per il  bene  generale, si dispiega storicamente con latitudine e limiti
invece si fa sentire la riposta relazione fra essa e il  bene  di tutti. Accadde così che in luogo della secolare
umana, civilmente imperfette e a vario grado nocive del  bene  individuale e sociale, ma non assolutamente immorali.

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