Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: venuta

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piacimento una delle summentovate gelatine, tutta finita e  venuta  tiepida quasi fredda sbattetela in un tegame con un
in un tegame con un mazzetto di vimini sul ghiaccio finchè  venuta  morbida, bianca, spumante, modellatela e fatta gelare,
ghiaccio, mezzo litro di fiore di latte doppia e fresca;  venuta  freddissima, sbattetela con un mazzo di vimini finchè
freddissima, sbattetela con un mazzo di vimini finchè  venuta  spessa, morbida, ferma, unitele 1 ettogramma di zucchero
mestolo perchè non si attacchi e quando è ben cotta che è  venuta  dura si unge un asse o il tagliere e vi si distende ad uso
o il tagliere e vi si distende ad uso polenta; quando è  venuta  fredda si tagliano tanti quadretti, si indorano, si
utile qualche volta a qualcheduno, sarò contentissimo.  Venuta  l'ora, dico fine anche a me e buona fortuna a chi legge.
di thè perlé; coprite con 8 cucchiai d'acqua bollente;  venuta  fredda, filtratela alla carta asciugante in imbuto, ed
gelatina che avrete preparata come s'è detto sopra N 97, e  venuta  anche fredda aggiungete in più 8 cucchiai di buon rhum
di thè perlé, coprite con 8 cucchiai d'acqua bollente,  venuta  fredda filtratela alla carta sciugante sull'imbuto (Vedi
gelatina che avrete preparata come s'è detto sopra N. 117 e  venuta  anche fredda, più aggiungete 8 cucchiai di buon rhum e
erbe odorifere; essa è rinfrescante e un po' rilassante:  venuta  grossa forma una costa bianca che si cucina in diversi
la panata è  venuta  bene la vedrete tutta in grappoli col suo brodo chiaro
un bastoncello di vaniglia tagliato a pezzi; cotta e  venuta  fredda la crema, ben sbattuta, aggiungete un quinto di
principale, percui fa d’uopo di risciacquare ogni cosa  venuta  in contatto colla carne.
mettete un bacello di vaniglia tagliato a pezzi; cotta e  venuta  fredda la crema, ben sbattuta, aggiungetele un quinto di
versatevi sopra un quinto d'un litro d'acqua bollente:  venuta  fredda, aggiungete il sugo degli aranci e limone, filtrate
 Venuta  l'ora di servire l'insalata si mette in una insalatiera un
poltiglia spessa o marmellata, versata in vasi di maiolica,  venuta  fredda, ponetevi sopra del burro chiarificato o dell'olio
spessa o marmellata. Versatela in vasi di maiolica;  venuta  fredda, ponetevi sopra del burro chiarificato o dell'olio
suddetta crema e fatela congelare nella sorbettiera finchè  venuta  spessa come vedesi al N. 140; versatela nello stampo,
fino; rimestatele affinchè non s'attacchino più alle dita;  venuta  la pasta fredda rotolatela nello zucchero e, posta in un
versateli sopra un quinto d'un litro d'acqua bollente;  venuta  fredda, filtratela alla tela e bevetela a digiuno, se è per
«Sono  venuta  a ringraziarti (m’ha detto) per quel vitello tonnato
suddetta crema e fatela congelare nella sorbettiera finchè  venuta  spessa come Vedi N. 321, versatela nello stampo (Vedi
passatela alla stamigna; sbattetela in una terrina finchè  venuta  tiepida, mescolate mezzo litro di fiore di latte sbattuto
d'Europa e d'Asia, ma quella dei nostri giardini ci è  venuta  dall'Asia e dall'Africa, ed ha profumo più gradito e più
bolla; coprite con fuoco sopra e lasciate bollire adagio;  venuta  chiara la gelatina filtratela versandola sopra una tovaglia
passatela alla stamigna, sbattetela in una terrina finchè  venuta  tiepida, mescolatele mezzo litro di fiore di latte sbattuta
copritela con fuoco sopra e lasciatela bollire adagio,  venuta  chiara filtratela versandola sopra una tovaglia stesa (Vedi
zucchero bianco; versate sopra un litro d'acqua bollente;  venuta  fredda, passate il tutto alla stamigna e fatelo gelare
mettete la sua pestata di lardo, cipolla, pepe e spezie e  venuta  bella rossa mettetela in una casseruola con tre once burro
versate il tutto sulla tovaglia e filtratela chiara;  venuta  fredda mischiatele 4 cucchiai di rhum e mezzo quinto d'un
versate il tutto sulla tovaglia e filtratela chiara;  venuta  fredda, mischiatele 4 cucchiai di rhum e mezzo quinto di un
zucchero bianco, versate sopra un litro d'acqua bollente;  venuta  fredda, passate il tutto alla stamigna e fatelo gelare
un peso e lasciatecelo per tre giorni sino a che l’acqua è  venuta  di sopra, indi levate l’acqua, coprite le capelle de’funghi
fatela seccare al forno o stufa poco caldi od al sole;  venuta  secca sfregatela, passatela allo staccio ed avrete la
gioie ossia schiuma bianca allora la gelatina vi sarà  venuta  e poi prendetene un pochino in fondo ad un bicchiere
perchè non si divida la panna colla gelatina e quando è  venuta  fredda vuotatela nello stampo unto con olio fino e
fatela seccare al forno o stufa poco caldi od al sole;  venuta  secca sfregatela, passatela allo staccio ed avrete la
tutto per 15 minuti, rimestando finchè la colla sia fusa,  venuta  chiara, passatela alla servietta; fatela gelare in tazze od
tutto per 15 minuti, mescolando finchè la colla sia fusa,  venuta  chiara passatela alla servietta, fatela gelare in tazze od
carni e poi cuocetele nel vostro soffritto e quando è  venuta  bella rossa aggiungetevi un poco di brodo intanto che si
versatevi sopra 2 quinti d'un litro di acqua bollente;  venuta  quasi fredda, passata alla tela, mischiatevi 6 ettogrammi
adagio 30 grammi di farina con un ettogramma di burro;  venuta  bionda, bagnatela con mezzo litro di fior di latte,
adagio 30 grammi di farina con 1 ettogramma di burro;  venuta  bionda, bagnatela con mezzo litro di fior di latte,
mescolandola bene finchè è fusa, passatela alla stamigna,  venuta  tiepida sbattetela bene, aggiungendole 4 ettogrammi di
2 ettogrammi di semola fina, e fatela cuocere finchè  venuta  spessa, tratta dal fuoco, aggiungete 2 uovi interi, 60
sul fuoco, fate bollire per un'ora; tratto dal fuoco e  venuta  l'acqua quasi fredda levate le bottiglie incatramatele,
posto sul fuoco fate bollire per un'ora, tratto dal fuoco e  venuta  l'acqua quasi fredda levate le bottiglie incatramatele,
fino, mescolatele affinchè non s'attacchino più alle dita,  venuta  la pasta fredda ruotolatela nello zucchero e posta in un
prezzemolo, garofano, pepe intero, sale, bollita, adagio e  venuta  tenera, scolata, ponetela nella salsa che meglio vi piaccia
erbe odorifere; essa è rinfrescante e un po' rilassante:  venuta  grossa forma una costa bianca che si cucina in diversi
dieci centesimi di vaniglia in polvere e quando è  venuta  fredda del tutto mettetela nello stampo unto di olio fino o
dovrà essere densa come una crema. Nel caso vi fosse  venuta  troppo liquida aggiungete allora dello zucchero al velo