Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: vengano

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— Si possono mangiare, quando però non  vengano  cucinate nè con zucchero, nè con farina.
il vaso sotto chiave affinchè le noci non  vengano  troppo spesso... assaggiate e perchè possano, così,
peraltro che i pareri sul piatto inaugurativo  vengano  diffusi, il piatto numero due si inoltra maestosamente fra
carne ed uova, non imputridiranno qualora  vengano  mescolati con una data quantità di detto acido, che si
precedente. Tagliate il cardone a piccoli pezzi, onde  vengano  penetrati bene dal condimento; prima di metterlo nello
affinchè questi non  vengano  a galleggiare, ma anzi rimangano totalmente immersi, vi
le cui quattro gambe saranno costituite da fisarmoniche,  vengano  presentate, in tinnuli piatti orlati di campanelli, delle
il sangue giacente nel corpo dei cadaveri (a meno che non  vengano  cucinati appena uccisi) è suscettibile d'intossicamento.
piccole ed uguali porzioni in distanza fra loro, che non  vengano  a toccarsi cuocendo. Spolverizzate superficialmente di
stampo con questo liquido e coi savojardi, badando che non  vengano  a galla e cuocete circa ¾ d'ora a bagnomaria secondo la
ben bene colla costa di un coltello o batticarne, sì che  vengano  sottili, e poi sbattete due ova con un poco di formaggio,
(il torsolo va sempre levato col cannello), da principio  vengano  cotte a sufficenza nell'acqua e che lo sciroppo vi si versi
allora, una autentica risorsa, nel caso che cari amici  vengano  a farmi la bella sorpresa di una loro visita.
dentro la terza parte degli gnocchi ed attendete che  vengano  a galla (benchè l'acqua non bolla più), tirateli su con una
a diversi manicaretti, ma sono un potente veleno, appena  vengano  prese in una certa quantità. I piccoli fanciulli possono
tardano a venire, e Marinetti ripete la intimazione. -  Vengano  i cuochi. - E allora una voce stentorea si leva dal fondo
metterete le olive, premendole con qualcosa acciocchè non  vengano  a galla, e lasciatevele per 12 o 14 ore, cioè finché non
prima di versarla sui pomidori. Ed affinchè questi non  vengano  a galleggiare, ma rimangano totalmente immersi, vi
rame per metterli nel forno, il quale sarà ben caldo onde  vengano  del color d'oro. Quando saranno sufficientemente colorite,
allora l'uso più comune richiede che queste portate  vengano  alla mensa sopra piatti separati in beli' ordine disposte.
bollente non molte alla volta e ravvivate il fuoco perchè  vengano  a galla bollendo. Dopo 10 o 12 minuti versate nella
mescolategli tramezzo le ciliege siroppate in modo che  vengano  sparse egualmente, servite il gelato in bicchierini e
riporle, perchè se già vi annidassero tali insetti, ne  vengano  espulsi; e quindi involgerle in una pezza come sopra si
con dell'essenza fina d'aceto e badate che i cetrioli non  vengano  a galla. Potete preparare in questo modo dei cetrioli più
bicchiere di panna; in ogni modo è bene che i maccheroni  vengano  in tavola non asciutti arrabbiati, ma diguazzanti in un
soffritto e poi aggiungetevi un poco di brodo intanto che  vengano  a mezza cottura; indi prendete le teste, le zampe, i fegati
versa tanto ranno da ricoprirle, però per impedire che esse  vengano  a galla ed obbligarle a rimanere intieramente immerse, è
bene la distanza dei mucchietti di ripieno perchè i ravioli  vengano  uguali senza molti ritagli e premete bene sugli orli perchè
versa tanto ranno da ricoprirle: per impedire però che esse  vengano  a galleggiare ed obbligarle a rimanere intieramente
poi per bene a ciò tutte le particelle di sangue raggrumato  vengano  tolte via. Fatela quindi bollire alcune ore in una caldaia,
con solennità di rito, non ammette in via assoluta che  vengano  tolti gl'intestini ai colombi, limitandosi alla pura e
poi per bene a ciò tutte le particelle di sangue raggrumato  vengano  tolte via. Fatela quindi bollire alcune ore in una caldaia,
quel grado d'umiditd chJè tanto necessaria perchè i funghi  vengano  bene.
ecc.) purché con le assurde cotture tali tesori non  vengano  stupidamente distrutti e che, infine, la teoria delle
mani — impastate leggermente il tutto, in modo che i dadi  vengano  a trovarsi legati fra loro dal composto molle della farcia.