Fave alla romana o dei | morti | |
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene -
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fave dolci dei | morti | |
Cucina di famiglia e pasticceria -
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pastine sogliono farsi per la commemorazione dei | morti | e tengono luogo della fava baggiana, ossia d’orto, che si |
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene -
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ed è che l'igiene e l'esperienza insegnano che gli animali | morti | debbono essere subito ed accuratamente dissanguati, perchè |
Cucina di famiglia e pasticceria -
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in cui vivono. I gamberi le tartarughe, ed i molluschi | morti | vanno distrutti immediatamente. Così dicasi delle rane, sa |
Il pesce nella cucina casalinga -
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di non cuocere che i gamberi vivi, giacché quelli già | morti | possono arrecare talvolta dei disturbi intestinali. Bisogna |
La cucina di famiglia -
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siavi un segno lugubre e l’uso di offerire le fave ai | morti | fu una delle ragioni, a quanto si dice, per cui Pitagora |
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene -
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e in allora si possono mettere in infusione perchè subito | morti | sono assai frolli a sufficenza. Quindi si adopera il |
Nuovo cuoco milanese economico -
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in mare l'aragosta ed altri crostacei che mangiano pesci | morti | e corrotti hanno miglior sapore che i mangiatori d'alghe. |
L'arte di utilizzare gli avanzi della mensa -
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