Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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maiale, o meglio salsiccia. Intanto preparate una polenta  alquanto  soda con farina di grano turco, acqua e sale; versatela in
dapprima una crema  alquanto  densa con un litro di fior di latte, dieci tuorli d'uovo,
finchè l’acqua evaporando in parte, si formi un liquido  alquanto  condensato, e così bollente si versa nella crema alla quale
le patate non debbono rosolare, ma bensì rimanere in ultimo  alquanto  prosciugate.
che le patate non debbono rosolare, ma rimanere in ultimo  alquanto  prosciugate.
il ripieno; ravvolgetela in un pannolino dandole una forma  alquanto  rotonda; poscia ponetela in brodo caldo, ma non del tutto
Prima d'impiegare la pasta frolla, lasciatela riposare  alquanto  in un luogo fresco.
ognuno attorno a uno dei suddetti cannelli accavallandoli  alquanto  con la parte bagnata al di fuori.
preparate una crema  alquanto  densa con un litro di fior di latte, dieci tuorli d'uovo,
quattro parti, le quali, trite in pezzi larghi un pollice  alquanto  arrotondati, si mettono a stufare nel burro con zucchero,
di panna e 3 cucchiai di farina e sale, si friggono sfoglie  alquanto  grosse però soltanto da una parte, cospargendo l’altra
il miscuglio, che lascerete bollire lentamente finchè siasi  alquanto  concentrato. Avrete così una salsa, della quale vi
l'olio necessario, sale e poco pepe; lasciate così cuocere  alquanto  i carciofi, rimuovendoli più volte, e infine versatevi
dal giorno innanzi 700 gr. di mandorle dolci tagliuzzate ed  alquanto  seccate nel forno, come anche 200 gr. di nocciole sbucciate
dapprima una crema  alquanto  densa con un litro di fior di latte, dieci tuorli d’uova,
di servirvi del quinto, se occorre per formare una pasta  alquanto  morbida. Fatene quattro pani della grossezza di un dito e
in quella quantità che può occorrere per ottenere una pasta  alquanto  tenera.
di gries salato, e con dell’acqua bollente si fa un’impasto  alquanto  molle, che si lascia riposare 1/2 ora; s’intagliano quindi
in acqua fresca, ratene sgocciolare e tagliateli a fette  alquanto  sottili; metteteli allora in un tegame con olio
ristretta. Riunite i 4 pizzi nel centro e pigiateli  alquanto  col pollice.
in acqua fresca, fateli sgocciolare e tagliateli a fette  alquanto  sottili: metteteli allora in un tegame con olio
soluzione di quattro tuorli d'uova che avrete stemperati in  alquanto  latte.
con un mestolone forato e si pongono nello zucchero cotto  alquanto  denso (metà del peso dell’uva) con cannella e buccia di
vi rimane, col lesso,  alquanto  pane che abbia molto midollo, tagliate il pane in fette un
una polenta  alquanto  dura, appena cotta ritiratela dal fuoco, ed a cucchiaiate
fichi medesimi. Pesta queste cose insieme e buone spezie e  alquanto  zuccaro. Togli fichi interi, levane il fiore, fa buon foro
l’olio necessario, sale e poco pepe; lasciate cosi cuocere  alquanto  i carciofi, rimuovendoli più volte, e infine versatevi
m acqua fresca, fateli sgocciolare e tagliateli a fette  alquanto  sottili: metteteli allora in un tegame con olio
di zucchero con 3 uova, mescolandovi 14 deca di mandorle  alquanto  sminuzzate colla buccia e 17 deca di farina. Di questo
stende all'altezza d'un mezzo dito della polenta preparata  alquanto  tenera, spargendovi sopra del grasso formaggio pecorino
poi in sottilissime fette di lardo o di prosciutto  alquanto  grasso, infilzatele allo spiedo e fatele arrostire a fuoco
dispongono queste fette in un piatto grande da portata ed  alquanto  concavo, e vi si adagia su tutto il pesce con la sua bagna.
carne di maiale o meglio salsiccia. Preparate una polenta  alquanto  soda con farina di formentone o grano turco, acqua e sale;
un soffritto di cipolla aggiungendoci  alquanto  pan grattato: fategli prendere un bel colore, spruzzatelo
adagio fino a cottura completa avvertendo che vi resti  alquanto  sugo ristretto per renderli più gradevoli.
con tartufi (come pag. 14) in modo che le punte restino  alquanto  sporgenti, si rimette a stufare finchè sia cotto.
pepe. Mettete in una casseruola mezza cipolla trinciata ed  alquanto  olio; fate soffriggere un poco; indi unitevi 4 o 5 pomidori
selvatiche e altre specie di palude. Il loro sapore è  alquanto  oleoso ; conviene metterle quindi 3-4 giorni in infusione
rimestando e lasciando cuocere, finchè l’umido siasi  alquanto  consumato. Poi ritirate dal fuoco la cazzaruola, e quando
rimettendola al fuoco in una cazzaruola onde farla  alquanto  ristringere.
15 deca di cioccolata grattugiata, lasciandola cuocere  alquanto  densa. Poi la si stende ancor tiepida sopra una pasta
cuociono  alquanto  tenero nel fior di latte 7 deca di riso, mescolandovi 1
sgocciolare; rimetteteli al fuoco in una casseruola con  alquanto  grasso d’arista (num. 540), e lasciateli così soffriggere
di sale e 50 grammi di parmigiano grattato. Manipolata  alquanto  la pasta, e dopo che l’avrete ridotta abbastanza dura, la
poi in sottilissime fette di lardo o di prosciutto  alquanto  grasso, infilzatele allo spiede e fatele arrostire a fuoco