Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: dita

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di larghezza e stringete questi pezzetti in mezzo, con due  dita  in modo da formare una specie di nastrino. Cuocete gli
di fette nette di un buon popone lunghe e larghe tre  dita  e prive della scorza e rete coi semi; poste nell'acqua
500 all’incirca, basteranno un dito d’aceto forte, due  dita  d’acqua, zucchero a sufficienza, pinoli e uva passolina in
dell'osso di ciascuna di esse, spingete colle  dita  sino al capo opposto tutta la carne, in guisa che questa
dell'osso di ciascuna di esse, spingete colle  dita  sino al capo opposto tutta la carne, in modo che questa
s'aggiunge tanto grasso, che i funghi restino coperti a due  dita  d'altezza, e condensato che sia si sparge al disopra del
Levate le coste ad una libbra d’indivia due  dita  al dissopra del piede, mondate e levate il rimanente,
da bisquit, disponendo quest’impasto in striscie larghe tre  dita  sulla lamiera unta di cera. Lo si cuoce al forno temperato
secondo la regola, soltanto metterete nella tegghia due  dita  di latte bollente.
apribili elettricamente mediante tastiera sottoposta alle  dita  dei convitati, dànno: la prima sulla massa degli odori del
piuttosto grossa; l’ho tagliata in pezzi larghi due  dita  e lunghi quattro (l’ho tagliata cioè in lasagne); ho
e senza succo, si tolgono le ossa, poi si premono tra le  dita  due o tre per appiattarle bene. Appena cominciano a
mettono in vasi di vetro o di terra sino a tre  dita  dall’orlo delle frutta candite, bucce d’arancio candite o
segnerà 34 gr. e 39 a freddo. Se il filo si prolunga fra le  dita  scostate senza spezzarsi avrete la grande perla ; sulla
Dividetelo in filetti della lunghezza di un paio di  dita  e lunghi circa otto dita. Ungeteli leggermente di olio e
a marinare (pag. 30) dei filetti di carne grossi due  dita  e lasciatoli 24 ore sotto un peso leggero, si cospargono di
zuccaro, toccando poi la punta del pollice ed allargando le  dita  si formerà un piccolo filo appena visibile che si spezzerà
come una mantechina e diviso in pezzetti, nonchè due  dita  di un bicchiere d'acqua.
la buccia dura e l'interno carnoso, uno per uno tra le  dita  per farne uscire i grani che si tolgono con uno stecchetto
sapore amarissimo. Levate quindi con un pannolino o colle  dita  gli orecchi, spuntate le pinne, date una forma regolare a
sarà assodato versatelo in una teglia all'altezza di 2  dita  all'incirca. Diaccio che sia, tagliatelo a mostacciuoli,
il gozzo, l’esofago e i polmoncini liberandoli con due  dita  dai filamenti che li fanno aderire internamente al petto.
badando di non ferire l’intestino, ed entrando con due  dita  nel vano, estrarrete prima di tutto il grasso, se ve n’è, e
ben tagliente fatevi una leggiera incisione circolare a 2  dita  circa di distanza dalla sua periferia.
la pasta, essendo fresca, possa cedere alla pressione delle  dita  senza rompersi. Prendete poscia del magro di vitella, poppa