Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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e poi tagliatele in pezzetti quadrilunghi. Quest’operazione  va  fatta per lo meno tre ore prima di friggerle.
pranzo  va  degustato mentre un abile declamatore farà esplodere le
a metà, mettendo poi nel mezzo una crema semplice. Sopra  va  coperta con un ghiaccio di limone, fatto nel modo seguente:
decilitro di sciroppo di zucchero caldo. L'uva americana  va  macerata prima nello sciroppo.
fegato, cotto in questa guisa,  va  levato dalla padella con un poco del suo unto, e dopo
in molle nella fredda e si mette a lessare in altr'acqua;  va  servito con legumi ed altro.
salsa. Un pezzo di lombo, stufato come la selvaggina nera,  va  trinciato freddo come questa e servito con senape francese
levata fredda dal brodo (pag. 245), e tagliata sottilmente,  va  servita con senape à la diable (pag. 152) o con una salsa
arrostito semplicemente secondo l’uso o passato al lardo,  va  tagliato freddo a fette e si orna la carne posta sul piatto
 Va  da sè che, se si arrostisce in casseruola, questa deve
 va  preparata oltrochè con i soliti condimenti, anche con
di riso (pag. 30) si cuce il taglio ; arrostito che sia,  va  servito con salsa di pomidoro.
l’aceto caldo e si condiscono con lo zucchero. Questa salsa  va  servita fredda con carne di maiale insaccata.
alla spina, sul fianco del pesce, che  va  dalla testa fin quasi alla coda e poi altri tagli come
di carattere e di fisionomia al tutto fiorentina e che  va  lodato perchè nutriente e di natura gentile.
per persona, ma dovendosene far molto insieme, questa dose  va  diminuita. Così se per 2 persone ne occorrono 2 cucchiaini,
chilogrammo di riso e l' acqua necessaria. La bollitura  va  spinta a fuoco vivo, e verso la fine della cottura vi si
e brodo, ammollendo con questo una salsa al burro, che  va  poi condita con succo di limone, fior di noce moscata e
del sangue di vitello, o d'agnello o di volaglia, ma  va  ben sbattuto.
paprica  va  preparata come il gulyàs di carne di bue. Si può mescolarvi
unta e infarinata, cuocetele a forno mitissimo. Il composto  va  lavorato a lungo.
è eccitante. La sua radice è più stimolante delle foglie e  va  raccomandata a giovani sposi, che innalzano il loro inno di
della cioccolata, e tosto che lo strucolo è cotto a metà,  va  spolverizzato pure esternamente colla medesima.
e si passa all'uovo, oppure si immerge nella pastella.  Va  con sè che quello preparato a crudo esige molto più
il contrario e ci ha prevenuti dei molti pericoli a cui si  va  incontro, mangiando carni crude e poco cotte.
brodetto  va  servita comunemente la polenta riversata su d'una tavoletta
da alcuni, e per certe specie, causa di disturbi gastrici.  Va  pure tolto il velo ossia l'anello che cinge in taluni il
Quando quest'ultimo è fibroso, tenace o troppo duro,  va  senz'altro staccato e gettato via. Tanto nel caso di
di Agaricei che di Poliporei, di Marchelle o di Tartufi  va  eliminata la terra o le impurità che possono celarsi fra le
brasura si può preparare da sola, ma più comunemente essa  va  cotta insieme alla carne che si adagia sul suolo di grassi
e se v'aggrada con qualche pizzico di pepe. L'orzo  va  sempre lavato.
lavorandolo, come è stato descritto in atre ricette, e come  va  prendendo consistenza, aggiungetegli I00 gr. di panna
in una forma nell’acqua o sul ghiaccio, l’aspic riversato  va  servito con aceto ed olio. Per guarnirlo si può prendere
mettendola a cuocere al forno in una tortiera a cerchio.  Va  servita spolverizzata con abbondante zucchero.
messo a cuocere al bagno-maria, indi tagliato a filetti,  va  imbandito con brodo bruno.
sopra il frutto, ed intagliatola in guisa di raviolo  va  fritta nel burro e cosparsa con zucchero.
mezz'ora di buona bollitura il tonno  va  levato dall'acqua a mezzo della paletta bucata e posto a
forchetta od una cena composta di vivande calde, la tavola  va  preparata e servita come pel pranzo. Nei convitti da giuoco
in argomento, egli è certo che il pesce  va  acquistato con cautela, perchè se viene ingerito stantìo od
perchè, dovendo esser cotte nell’acqua e condite asciutte,  va  tirata la sfoglia alquanto più grossa e tagliata un poco
in conserva e la si fa cuocere senza capovolgerla; dipoi  va  ripiegata su sè stessa e cosparsa di zucchero.
i tordi saranno cotti (ricordatevi che la cacciagione non  va  cotta eccessivamente) e la panatura ben dorata, accomodate
come i calamai, una piccola borsetta di umor nero, la quale  va  tolta nel nettarle; oltre a ciò esse hanno sotto la testa
qualunque modo si allestisca, la lepre  va  sempre pulita internamente con un pannolino e raschiata con
di buon vino vecchio e qualche pezzetto di vaniglia, e  va  sempre rimescolando a fuoco non troppo forte; allorquando
necessario che teniate pronto il liquido bollente col quale  va  sciolto, sia esso latte, acqua, brodo o aceto.
n'è poi un altro tipo appartenente all'antica cucina e che  va  sotto il nome di Godiveau, di cui anche stimiamo opportuno
dei vini e si forma cosi un banchetto eccezionale, che  va  dalla cucina alla camera da letto, dall'anticamera alla
a cupola cosparso abbondantemente di prosciutto trito, che  va  messo per tempo nell’acqua bollente prima di riversarlo.
incordata, se il lievito ha raggiunto il volume indicato,  va  unito alla pasta rovesciandolo nel centro, quindi con le
all’acido citrico aceto di vino d’ottima qualità che  va  versato nel siroppo di lampone quando lo levate dal fuoco.
un po' prima, ma la seconda parte dell'operazione, ripeto,  va  fatta il più tardi possibile.